Home Blog Pagina 2722

Black Panther 2: ecco come la Marvel farà fronte all’assenza di Chadwick Boseman

0

Chadwick Boseman non apparirà in versione digitale in Black Panther 2, poco ma sicuro. Anzi, sembra l’unica cosa di cui sono certi i vertici di Marvel Studios. A dichiararlo è stata Victoria Alonso, Executive degli Studios.

“No. C’è un solo Chadwick e non è con noi” ha dichiarato via The Wrap. “Il nostro re, purtroppo, è morto nella vita reale, non solo nella finzione, e ci stiamo prendendo un po’ di tempo per vedere in che modo tornare alla storia e cosa faremo per onorare questo capitolo di ciò che ci è accaduto, inaspettato, doloroso, e terribile.” Sembra quindi che l’intenzione dello studio sia quella di rendere omaggio alla sua eredità.

“Perché Chadwick era non solo un essere umano meraviglioso in ogni giorno dei cinque anni che abbiamo trascorso insieme, ma anche per quello che sembra aver incarnato il suo personaggio che ha elevato la storia della nostra compagnia (…) Dobbiamo pensare in maniera molto cauta a quello che faremo e come lo faremo e a come onoreremo il franchise in suo nome.” 

Alonso sembra quindi confermare l’idea che era circolata all’indomani della morta di Boseman, ovvero che il personaggio di T’Challa non sarebbe stato interpretato da un altro attore e che l’eredità del re di Wakanda sarebbe stata raccolta da altri personaggi, forse da Shuri (Letitia Wright).

Al momento, Black Panther 2 è previsto per maggio 2022. La dipartita di Chadwick Boseman e la pandemia di coronavirus in corso rendono davvero difficili i programmi e i progetti per il film, tuttavia siamo sicuri che, qualsiasi sia la decisione dei Marvel Studios, si troverà il modo di porre il giusto e dovuto omaggio ad un attore che ha dato così tanto all’immaginario collettivo e alla cultura comune in così poco tempo.

Black Panther 2: Daniel Kaluuya non è certo del ritorno di W’Kabi

0

Black Panther, il cinecomic Marvel uscito nelle sale nel 2018, ha rappresentato un vero punto di svolta nella storia del MCU, se non altro per il modo in cui il film è stato accolto a livello mondiale da pubblico e critica, ma anche e soprattutto per l’impatto che ha avuto sulla cultura afroamericana.

Guidato dal compianto Chadwick Boseman, il film vanta un cast incredibile, composto quasi interamente da attori neri quali Michael B. Jordan, Danai Gurira, Lupita Nyong’o, Angela Bassett e Forest Whitaker. Tra questi figurava anche Daniel Kaluuya, esploso grazie all’horror Scappa – Get Out di Jordan Peele, che nel film ha interpretato W’Kabi, il migliore amico di T’Challa, nonché capo della sicurezza della Tribù di Confine, la prima linea di difesa del Wakanda.

Iscriviti a Disney+ e inizia a guardare le più belle storie Marvel e molto altro!

Sappiamo che gran parte del cast del primo film tornerà per Black Panther 2, ma ad oggi il destino di W’Kabi è ancora avvolto nel mistero. Kaluuya è attualmente impegnato con la promozione del film Judas and the Black Messiah e in una recente intervista con Jemele Hill ha avuto l’occasione di parlare del suo eventuale ritorno nel sequel Marvel. L’attore ha confermato di non sapere ancora se sarà effettivamente coinvolto in Black Panther 2, ma ha anche chiarito che sarebbe ovviamente disposto a tornare se la storia lo richiesse.

“Sono quel tipo di persona che guarderebbe comunque quel determinato film anche senza la propria presenza, perché vorrebbe vederlo a prescindere”, ha spiegato Kaluuya. “Se sono nel film e sono funzionale alla storia, allora io ci sono. E resto di quest’idea”. W’Kabi aveva soltanto un ruolo secondario in Black Panther, tuttavia la sua storia non è stata portata a termine alla fine del film.

Quale scenario per K’Wabi in Black Panther 2?

Il personaggio voltò le spalle a T’Challa per sostenere Killmonger: ciò lo ha messo in conflitto con Okoye e ha portato i due ad una resa dei conti nel finale abbastanza repentina. Alla fine abbiamo assistito alla resa di W’Kabi e al suo invio in prigione. Il personaggio potrebbe ancora essere rinchiuso dopo tutti questi anni, oppure potrebbe essere scappato durante il caos causato dallo Snap di Thanos, o addirittura essere stato lui stesso una delle vittime della decimazione. Ci sarebbe, quindi, più di un motivo valido per riportare W’Kabi in Black Panther 2.

Black Panther 2, che sarà ancora una volta scritto e diretto da Ryan Coogler, arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Di recente è stato annunciato che l’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel. Huerta è noto per il ruolo di Rafale Caro Quintero nella serie Narcos: Mexico; il prossimo anno sarà tra i protagonisti di The Forever Purge, quinto e ultimo capitolo del celebre franchise horror/distopico. Al momento i dettagli sul personaggio che l’attore interpreterà nel sequel di Black Panther non sono stati svelati.

Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.  Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.

Black Panther 2: Angela Bassett parla di diverse “incarnazioni” della sceneggiatura

0

La produzione di Black Panther: Wakanda Forever è ufficialmente partita, ma a quanto pare la sceneggiatura del film continuerà a cambiare. Questo è quello che ha lasciato intendere Angela Bassett, l’attrice candidata all’Oscar che nel film interpreta Ramonda, la madre di T’Challa.

Nel corso di un’intervista con Entertainment Tonight, Bassett non ha potuto rivelare nulla in merito alla trama del misteriosissimo sequel, ma ha spiegato che la sceneggiatura del film è cambiata costantemente e che, probabilmente, continuerà a farlo, nonostante le riprese siano ormai in corso. “Non ho proprio idea di come sarà il film”, ha dichiarato l’attrice. “Ci sono state circa cinque diverse incarnazioni della sceneggiatura e ho sentito dire che ne arriverà addirittura un’altra.”

Bassett ha poi ribadito ancora una volta che l’obiettivo di Black Panther 2 sarà quello di omaggiare l’eredità di Chadwick Boseman. “Ovviamente, dal momento che il nostro caro re non c’è più, molte cose doveva essere modificate e cambiate”, ha aggiunto. “Ma fortunatamente Ryan Coogler e Joe Robert Cole sono due narratori estremamente abili e hanno trovato per raccontare ancora una volta questo mondo in un modo che, si spera, sarà soddisfacente per i fan e che possa rendere onore al nostro Chad. Amiamo il nostro re.”

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Black Panther 2: Andy Serkis entusiasta per l’evoluzione di Wakanda

0

Andy Serkis, che interpreta il trafficante d’armi Ulysses Klaue nel MCU, ha rivelato che una delle cose di cui è più entusiasta a proposito di Black Panther: Wakanda Forever è scoprire proprio come si evolverà la nazione di Wakanda.

In una recente intervista con io9 in occasione della promozione di Venom: La furia di Carnage, Serkis ha discusso della sua lunga e variegata carriera, incluso ciò che non vede l’ora di vedere nell’attesissimo Wakanda Forever. Oltre a riconoscere il profondo impatto che Chadwick Boseman ha avuto in qualità di interprete di Black Panther, l’attore e regista ha espresso anche la sua ammirazione per Wakanda e tutto ciò che rappresenta, dichiarandosi entusiasta all’idea di scoprire come la nazione si evolverà e cambierà nel nuovo film.

“Il Wakanda come mondo, come luogo, come filosofia è qualcosa di veramente straordinario”, ha ammesso Andy Serkis. “Proprio per questo, sono davvero entusiasta di scoprire come si evolverà, come si svilupperà. Ovviamente, è molto, molto triste il fatto che Chadwick non ci sia più, ma sono convinto che la storia servirà in qualche modo ad omaggiare quella performance così straordinaria e, al tempo stesso, un attore e una persona davvero incredibili.”

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Black Panther 2, Michael B. Jordan sul ritorno di Killmonger: “Non posso dire molto”

0

Nonostante l’apparente morte di Erik Killmonger in Black Panther, nel corso degli ultimi mesi ci sono state diverse voci secondo cui Michael B. Jordan avrebbe ripreso il ruolo del villain nell’annunciato sequel. Dopo la tragica morte di Chadwick Boseman, il personaggio di Erik potrebbe rappresentare un’aggiunta ancora più importante al franchise di quanto previsto in origine.

Certo, il pubblico ha conosciuto Erik in quanto cattivo, ma Killmonger – che ha diritto al trono di Wakanda – potrebbe ora essere riscattato e assumere il mantello di Pantera Nera direttamente dal cugino caduto. Già in passato Jordan aveva dichiarato che sarebbe stato disposto a tornare in Black Panther 2, ma ora sembra che in gioco ci sia molto più di una semplice volontà. “Non posso dire molto al riguardo”, ha detto l’attore durante un’intervista a Good Morning America proprio in merito al sequel.

“Onestamente, con l’anno che abbiamo vissuto e con la perdita di un caro amico… stavano cercando di capire tutto quello che dovevano fare o cosa era meglio per il franchise. Siamo come una famiglia, quindi se avessi l’opportunità di tornare in quel franchise… lo farei”. Tutto quello che sappiamo su Black Panther 2 è che Ryan Coogler ha riscritto la sceneggiatura del sequel in seguito alla morte di Boseman, quindi non c’è davvero modo di sapere (almeno per ora) cosa è cambiato da quando la prima bozza originale è stata completata.

Black Panther 2, che sarà ancora una volta scritto e diretto da Ryan Coogler, arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Di recente è stato annunciato che l’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel. Huerta è noto per il ruolo di Rafale Caro Quintero nella serie Narcos: Mexico; il prossimo anno sarà tra i protagonisti di The Forever Purge, quinto e ultimo capitolo del celebre franchise horror/distopico. Al momento i dettagli sul personaggio che l’attore interpreterà nel sequel di Black Panther non sono stati svelati.

Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.  Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.

Black Panther 2, Lupita Nyong’o: “Chadwick Boseman vorrebbe che lo facessimo”

0

Lo sviluppo di Black Panther 2 continua nonostante l’assenza di Chadwick Boseman, scomparso tragicamente lo scorso anno dopo aver combattuto una battaglia contro il cancro. Diversi membri del cast del primo film che torneranno per il sequel hanno già condiviso i loro pensieri in merito a come sarà lavorare al sequel senza Boseman.

Di recente Lupita Nyong’o, che tornerà nei panni di Nakia, è stata ospite dello show di Ellen DeGeneres (via CBM) e ha dichiarato che, nonostante sia stato difficile venire a patti con la perdita del suo amico e collega, crede che Boseman avrebbe voluto che il sequel venisse realizzato, anche senza il suo coinvolgimento.

“È ancora molto difficile per me venire a patti con la sua scomparsa… e ovviamente con la sua leadership”, ha spiegato l’attrice. “Ha guidato il film con enorme compassione. Bastava soltanto la sua presenza. Quando Chadwick è arrivato sul set, è sempre stato presente e ha messo tutto sé stesso nel film. Era anche molto umile. Quella leadership ci mancherà.”

L’attrice premio Oscar ha poi aggiunto: “So per certo che Chadwick vorrebbe che lo facessimo, e so che quello su cui Ryan Coogler sta lavorando onorerà al meglio sia lui che la sua eredità. Quindi mi sento tranquilla all’idea di realizzarlo.”

Black Panther 2 arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Black Panther 2, il produttore rivela che l’infortunio di Letitia Wright è stato “Enorme, traumatico”

0

Il produttore di Black Panther: Wakanda Forever e vicepresidente della produzione e dello sviluppo dei Marvel Studios, Nate Moore, ha recentemente preso parte a una tavola rotonda dei produttori in cui ha parlato dell’infortunio della star Letitia Wright durante la produzione del sequel dei Marvel Studios.

Parlando come parte della tavola rotonda di THR insieme a numerosi colleghi produttori come Viola Davis e Jerry Bruckheimer, Moore ha descritto l’infortunio di Letitia Wright come “una cosa enorme e traumatica da affrontare per lei” e ha detto che è il tipo di cosa che “non sai se ti riprenderai del tutto da questo“.

Black Panther: Wakanda Forever è stato difficile da portare sullo schermo, ma il momento più spaventoso è stato in realtà quando Tish [Letitia Wright] si è infortunata“, ha detto Moore. “Stavamo girando alcuni lavori di seconda unità [e] alcuni lavori acrobatici a Boston. L’intero equipaggio era ancora ad Atlanta, quindi ho ricevuto una chiamata nel cuore della notte dall’ambulanza. È terrificante perché a quel punto non si tratta solo del film, si tratta di una persona e di una persona che conosco da anni. Come produttore, ti senti responsabile per tutti i membri della tua troupe.”

Ti senti responsabile di averla messa in quella posizione in primo luogo e di aver raccolto i pezzi. Capire il programma era quasi la parte più facile che capire come rimettere a posto la testa di Tish e procurarle l’aiuto di cui aveva bisogno, sia fisicamente che mentalmente. È stata una cosa enorme e traumatica da affrontare per lei. Per metterla a suo agio nel tornare e esibirsi al livello in cui si stava esibendo – non sai se tornerai da quello, a dire il vero, ma lo ha fatto.”

Dalla sua uscita nelle sale lo scorso novembre, Black Panther: Wakanda Forever  ha già incassato oltre 800 milioni di dollari al botteghino mondiale. Per la sua interpretazione della regina Ramonda, Angela Bassett ha vinto il suo secondo Golden Globe come migliore attrice non protagonista.

Il sequel ha visto il ritorno di Lupita Nyong’o, Danai Gurira, Angela Bassett nei panni di Ramonda, Martin Freeman, Letitia Wright, Winston Duke e Florence Kasumba. A loro si sono uniti i nuovi arrivati ​​in franchising Tenoch Huerta, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli.  Nel film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta nel ruolo di Namor, re di Talokan, ed è interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli.

Black Panther 2, Angela Bassett su Chadwick Boseman: “È insostituibile”

0

Sulla scia della tragica morte di Chadwick Boseman lo scorso anno, i fan hanno cominciato a chiedersi come i Marvel Studios avrebbero gestito la cosa in vista della produzione di Black Panther 2. In occasione dell’ultimo Investor Day di Disney, è stato proprio Kevin Feige a confermare che il ruolo di T’Challa non sarebbe stato né interpretato da un altro attore né ricreato tramite la CGI.

I fan sono concordi sul fatto che questa sia la strada più intelligente da percorrere, e a quanto pare è della stessa opinione anche Angela Bassett, la celebre attrice che nel primo film ha interpretato il ruolo di Ramonda, madre del re di Wakanda. In una recente intervista con ET, a Bassett è stato proprio chiesto un commento sulla decisione da parte di Feige e del suo team di andare avanti con il sequel di Black Panther senza il personaggio di T’Challa.

Naturalmente, l’attrice candidata all’Oscar non ha potuto rivelare nulla a proposito del sequel, ma si è detta fiduciosa nei confronti dei Marvel Studios e del regista Ryan Coogler: “È stata una perdita tremenda, ma la Marvel, Kevin Feige, il regista Ryan Coogler, che aveva già scritto il primo film, si sono impegnati a raccontare una storia che in qualche modo era già stata pianificata. Quindi non vediamo l’ora. Non vediamo l’ora di scoprire cosa hanno escogitato.”

L’impatto dell’eredità di Chadwick Boseman su Black Panther 2

Bassett ha spiegato che Feige, Coogler e tutti i creativi coinvolti nel film si sono ritrovati a dover fare i conti con una svolta importante ed imprevista. Parlando nello specifico della scomparsa di Boseman, ha poi aggiunto: “Nostro fratello non ha mai voluto parlare della sua malattia. La sua eredità, la sua perdita, il suo amore… tutto l’apprezzamento che nutriamo per ciò che è stato e che ha condiviso con noi non potranno mai essere sostituiti. Chadwick è stato apprezzato da tutti. Ci mancherà sempre e proprio per questo non potrà essere ricreato in CGI. È praticamente insostituibile.”

Black Panther 2, che sarà ancora una volta scritto e diretto da Ryan Coogler, arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Di recente è stato annunciato che l’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel. Huerta è noto per il ruolo di Rafale Caro Quintero nella serie Narcos: Mexico; il prossimo anno sarà tra i protagonisti di The Forever Purge, quinto e ultimo capitolo del celebre franchise horror/distopico. Al momento i dettagli sul personaggio che l’attore interpreterà nel sequel di Black Panther non sono stati svelati.

Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.  Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.

Black Panther 2, al via le riprese. Kevin Feige: “Renderemo Chad orgoglioso”

0

Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che le riprese di Black Panther: Wakanda Forever, sono ufficialmente partite. Il sequel del cinecomic campione d’incassi del 2018, Black Panther, vedrà il ritorno del cast principale, guidato ancora una volta dal regista Ryan Coogler.

Naturalmente, il sequel sarà orfano del suo protagonista, Chadwick Boseman, scomparso lo scorso anno a causa di un cancro. Nonostante la difficile situazione, alla fine lo studio è riuscito a trovare un modo per continuare la storia di Wakanda sul grande schermo. Durante una recente intervista con Variety in occasione della premiere mondiale di Black Widow a Los Angeles, è stato proprio Feige a confermare le riprese principali di Black Panther 2 sono attualmente in corso ad Atlanta.

Feige ha anche spiegato che l’obiettivo, attraverso il sequel, sarà quello di rendere orgoglioso Boseman, oltre chiaramente a onorare la sue eredità: “È chiaramente molto emozionante vivere quest’esperienza senza Chad. Ma siano comunque entusiasti all’idea di riportare il mondo di Wakanda al pubblico e ai fan. Lo faremo in un modo che, siamo certi, avrebbe reso orgoglioso Chad.”

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Black Panther 2 si girerà in Georgia nonostante la controversia della legge sul voto

0

Le riprese di Black Panther 2 si terranno in Georgia quest’estate, nonostante le nuove controverse leggi sul voto. Si tratta di una decisione che arriva in seguito alla proposta di boicottaggio da parte di registi come James Mangold e di attori come Mark Hamill, che pubblicamente si sono schierati contro le recenti e più rigide norme sul voto, definite “razziste” da Joe Biden, presidente degli Stati Uniti.

Alle pagine di Variety, il regista Ryan Coogler ha denunciato le nuove leggi restrittive sul voto. Parallelamente, ha spiegato perché intende continuare a girare Black Panther 2 in Georgia. Coogler ha firmato un editoriale, condiviso con Shadow and Act, in cui ha paralto proprio della controversa legislazione.

“La lotta per la piena concessione del diritto di voto è fondamentale per la questione afroamericana in questo paese e per la pretesa in questo paese di una democrazia funzionante”, ha scritto Coogler. “Da cittadino afroamericano, mi oppongo a tutti i tentativi, espliciti e non, di ridurre l’elettorato e l’accesso al voto.”

“Sono giunto alla conclusione che molte delle persone impiegate nel mio film, compresi tutti i fornitori locali e le aziende che abbiamo coinvolto, sono le stesse persone che dovranno fare i conti con questa nuova legge”, ha aggiunto Coogler. “Le riprese del nostro film si svolgeranno in Georgia. Mi impegnerò personalmente per aumentare la consapevolezza in merito ai modi per cercare di ribaltare questo disegno di legge dannoso e per continuare ad essere sempre aggiornato sull’argomento dalle persone sul campo.”

Black Panther 2 arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Black Panther 2 segnerà il debutto nel MCU di Ironheart?

0
Black Panther 2 segnerà il debutto nel MCU di Ironheart?

Fino a quando i Marvel Studios non annunceranno i loro piani futuri, è normale che continueranno a circolare tantissime voci su quello che sarà il prosieguo del longevo franchise – in termini narrativi – dopo gli eventi di Avengers: Endgame. Partendo da questo presupposto, nelle ultime ore è arrivato online un nuovo rumor – da prendere ovviamente con le pinze! – in merito all’attesissimo Black Panther: Wakanda Forever.

Lo scorso mese, era stato riferito che il sequel di Ryan Coogler sarebbe stato girato sia nei pressi che all’interno del Massachusetts Institute of Technology di Cambridge. All’epoca, in molti ipotizzarono che ciò avrebbe portato ad un cameo di Riri Williams, personaggio che indosserà il costume di Iron Man nell’annunciata serie Ironheart in arrivo prossimamente su Disney+ (la sua controparte a fumetti frequenta proprio il MIT).

Ora, KC Walsh di The GWW ha scritto su Twitter quanto segue: “Una fonte di cui mi fido ha apparentemente confermato le recenti speculazioni: Riri Williams apparirà davvero in Black Panther: Wakanda Forever”. La cosa potrebbe avere senso e se la voce venisse confermata, vorrà dire che potremmo vedere la storia di Riri svolgersi non solo nel sequel, ma anche nella sua serie da solista e persino in Armor Wars.

Licantropus è pronto a fare il suo debutto nel MCU?

E sempre a proposto del servizio di streaming della Casa di Topolino, The Cosmic Circus ha appena pubblicato un nuovo report che afferma che sarebbe in arrivo una serie su Licantropus (Werewolf by Night in originale), attualmente in fase di sviluppo con il titolo provvisorio “Buzz Cut”.

A quanto pare, le riprese dovrebbero iniziare già il prossimo febbraio, ma al momento non è trapelata alcuna indiscrezione in merito al possibile casting. Ovviamente, in riferimento ai vecchi rumor secondo cui Licantropus avrebbe fatto il suo debutto in Moon Knight, è possibile che l’attore per il ruolo sia già stato scelto in gran segreto.

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Black Panther 2 sarà “davvero strano senza Chadwick (Boseman)” secondo Letitia Wright

0

La morte di Chadwick Boseman ha sicuramente scosso gli animi di chi gli era vicino e di chi ha lavorato con lui all’oscuro della sua malattia. In particolare hanno fatto scalpore i commenti e le reazioni di chi gli è stato vicino, professionalmente e umanamente, negli ultimi anni e che non era stato messo al corrente della sua condizione di salute.

Tra questi, ovviamente tutti gli attori che hanno lavorato con lui a Black Panther e hanno fatto di lui il loro Re e amico, hanno condiviso toccanti tributi a lui e alla sua memoria. Tra questi, Letitia Wright ha dedicato a Boseman uno degli adii più accorati e sentiti.

Letitia Wright ha interpretato la sorella minore di T’Challa, Shuri, al fianco di Boseman in tre dei suoi film MCU. In una nuova intervista con Net-a-Porter, l’attrice ha accennato brevemente allo stato di Black Panther 2 sulla scia della morte di Boseman. “Stiamo ancora piangendo il Ciad, quindi non è qualcosa a cui voglio nemmeno pensare”, ha detto semplicemente. “Il pensiero di farlo senza di lui è un po’ strano. Siamo solo addolorati al momento, quindi stiamo cercando di trovare la luce in mezzo a tutto ciò.” Al momento, Black Panther 2 è previsto per maggio 2022.

Al momento la dipartita di Chadwick Boseman e la pandemia di coronavirus in corso rendono davvero difficili i programmi e i progetti per il film, tuttavia siamo sicuri che, qualsiasi sia la decisione dei Marvel Studios, si troverà il modo di porre il giusto e dovuto omaggio ad un attore che ha dato così tanto all’immaginario collettivo e alla cultura comune in così poco tempo.

Black Panther 2 potrebbe introdurre Dottor Destino nel MCU

0
Black Panther 2 potrebbe introdurre Dottor Destino nel MCU

Arrivano nuove indiscrezioni sul futuro del MCU e in particolare sui personaggi che potrebbero apparire in Black Panther 2, sequel in arrivo nel 2022 che i Marvel Studios inseriranno, molto probabilmente, nella Fase 5. A rivelarle in forma non ufficiale è Charles Murphy, fonte piuttosto affidabile per quanto riguarda le notizie sui cinecomic, e secondo l’espero di scoop Victor Von Doom aka Dottor Destino sarà il villain del film.

Il report specifica che si tratta solamente di una voce, e che non sono disponibili ulteriori dettagli sull’introduzione del personaggio attraverso un cameo, una scena post credits oppure un ruolo vero e proprio. Di certo il salto temporale dopo Avengers: Endgame rappresenta un’opportunità unica di ampliare l’arco narrativo giustificando la presenza del tiranno di Latveria.

Ora che Thanos è stato sconfitto, è difficile immaginare qualcuno migliore di Victor  Von Doom sul trono del peggior nemico dei Vendicatori, quindi è possibile che si stia facendo strada attraverso l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa, terra natale di T’Challa.

Murphy sostiene che se Black Panther 2 si svolgerà poco dopo la fine di Endgame, allora l’eroe sarà tornato a svolgere il ruolo di Re in Wakanda difendendo il suo popolo e la risorsa più preziosa del suo paese: il vibranio. Nei fumetti del 2010, è proprio il vibranio ad attirare il Dottor Destino che invade la nazione nell’evento Doomwar, quindi i Marvel Studios hanno già una storia interessante da adattare sul grande schermo.

In una recente intervista con Uproxx, Noah Hawley aveva rivelato che c’era ancora speranza per il suo film su Doctor Doom, e che l’incontro con Kevin Feige c’è stato e che i due hanno discusso sul progetto. “Dovrei ancora lavorarci su? Presumo che abbiate un piano in un cassetto da qualche parte per I Fantastici Quattro”, ha spiegato il regista e sceneggiatore. Come andrà a finire?

Black Panther 2: tutto quello che sappiamo sul sequel

Successo planetario capace di incassare 1,3 miliardi in tutto il mondo, secondo film Marvel con il maggior risultato domestico di sempre secondo solo ad Avengers: Endgame e vincitore di tre premi Oscar, Black Panther tornerà con un nuovo capitolo – Black Panther 2 – inserito nella Fase 5 del MCU, come confermato da Kevin Feige.

Ryan Coogler è stato confermato a capo del sequel per il quale curerà sia regia che sceneggiatura. Intervistato da Indiewire, il filmaker americano ha confessato di non sentire alcuna pressione per questo nuovo progetto e spiegato cosa intende raggiungere con la prossima avventura di T’Challa:

Credo che la pressione sarà sempre lì ad aspettarmi. Ho avuto la possibilità di realizzare tre lungometraggi, ognuno dei quali aveva il suo specifico tipo di pressione e sui quali gravavano aspettative diverse […] Ma qui si tratterà di girare un sequel, il che è qualcosa che non ho mai fatto prima, ed è un sequel di un film che ho diretto, quindi penso che ci sarà molta pressione e per questo cercherò di concentrarmi sul lavoro come sempre. Giorno dopo giorno, un passo alla volta, eliminando l’ansia intorno a noi, per creare una storia che abbia un qualche tipo di significato.

Fonte: Charles Murphy

Black Panther 2 esplorerà il mondo e la mitologia di Wakanda

0
Black Panther 2 esplorerà il mondo e la mitologia di Wakanda

Secondo quanto rivelato da Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, Black Panther 2 si concentrerà sul mondo di Wakanda. L’imminente sequel del cinecomic uscito nel 2018 entrerà ufficialmente in produzione quest’estate, mentre la data di uscita è stata fissata per l’8 luglio 2022. Il primo film è diventato uno titoli di maggior successo del MCU, con oltre 1,3 miliardi di dollari incassati al botteghino (nonché il film con il maggior incasso mai realizzato da un cineasta di colore).

Il supereroe del titolo è stato portato in vita per la prima volta in Captain America: Civil War del 2016, prima che il suo film da solista si concentrasse sulla sua ascesa a re di Wakanda, paese altamente avanzato ma anche nascosto. Anche se il regista Ryan Coogler e la maggior parte del cast originale torneranno per il sequel, la tragica scomparsa di Chadwick Boseman ha purtroppo sancito la fine delle avventure del personaggio di T’Challa sul grande schermo.

Kevin Feige aveva già confermato in passato che Pantera Nera non sarebbe stato interpretato da nessun altro attore, proprio per mantenere intatta l’eredità di Boseman. Tuttavia, sono in molti a credere che il mantello dell’eroe possa ufficialmente passare nelle mani della sorella minore di T’Challa, la geniale Shuri, interpretata da Letitia Wright. Al momento, però, non si conoscono i dettagli sulla trama del sequel.

In una recente intervista con Deadline, Feige ha parlato del futuro del franchise di Black Panther dopo la morte di Boseman. Pur confermando che il personaggio non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI, Feige ha rivelato che il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

“Gran parte dei fumetti e quel primo film è il mondo di Wakanda. Wakanda è un luogo da esplorare ulteriormente con personaggi e diverse sottoculture. Questo è sempre stato, anche inizialmente, l’obiettivo principale della storia successiva. Non avremo un Chadwick in CG e non sottoporremo T’Challa ad un recasting. Ryan Coogler sta lavorando molto duramente in questo momento sulla sceneggiatura con tutto il rispetto, l’amore e il genio che ha, il che ci dà grande conforto, quindi si è sempre trattato di promuovere la mitologia e l’ispirazione di Wakanda. C’è anche il compito di onorare e rispettare gli apprendimenti e gli insegnamenti in corso che Chad ci ha lasciato.”

Il villain principale di Black Panther 2

A proposito di Black Panther 2, di recente è stato annunciato che l’attore Tenoch Huerta sarebbe in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale. Huerta è noto per il ruolo di Rafale Caro Quintero nella serie Narcos: Mexico; il prossimo anno sarà tra i protagonisti di The Forever Purge, quinto e ultimo capitolo del celebre franchise horror/distopico. Al momento i dettagli sul personaggio che l’attore interpreterà nel sequel di Black Panther non sono stati svelati.

Black Panther 2 e Captain Marvel 2: rivelati i titoli ufficiali

0
Black Panther 2 e Captain Marvel 2: rivelati i titoli ufficiali

Un nuovo video promozionale della Fase 4 dei Marvel Studios ha annunciato la prossima line-up dello studio sul versante cinema che verrà inaugurata il prossimo 9 luglio con Black Widow. Ma insieme alle date d’uscita dei film previsti, abbiamo scoperto anche i titoli ufficiali di due sequel molto attesi, quello di Black Panther e quello di Captain Marvel.

GUARDA LE PRIME IMMAGINI DA GLI ETERNI

I due film si intitoleranno rispettivamente Black Panther: Wakanda Forever e The Marvels. Ecco i primi loghi disponibili:

Black or White: recensione del film con Kevin Costner

0
Black or White: recensione del film con Kevin Costner

Kevin Costner è protagonista e produttore ‘pagante’ di Black or White, il film che il divo ha portato al Festival di Roma edizione 2014 e nel quale affronta il tema del razzismo negli Stati Uniti.

In Black or White la figlia di Elliott Anderson perde la vita dando alla luce una bambina, Eloise. Il nonno decide di prendersi cura della nipote perché il padre è un tossicodipendente che lui considera in parte responsabile della morte di sua figlia. Anni dopo, in seguito ad un incidente d’auto la moglie di Elliott e nonna di Eloise muore in un incidente d’auto. A quel punto la nonna paterna si presenta rivendicando il diritto del figlio di crescere la bambina, e così il mondo di Elliott va in pezzi e si trova coinvolto in una dura battaglia legale per la custodia della nipote.

Black or White, il film

Black or White recensione film

Anche se nelle intenzioni dei realizzatori c’era l’esigenza di affrontare il razzismo tra bianchi e neri come elemento ancora particolarmente presente nella comunità americana, il film sembra invece raccontare una storia drammatica, con lieto fine rassicurante, che si concentra maggiormente in temi universali quali il valore della famiglia, l’amore e il senso di appartenenza.

Black or White presenta una struttura molto classica, e si rivela un film quasi semplicistico nell’affrontare le situazioni che la trama, estremamente prevedibile, pone davanti ai personaggi. La contrapposizione tra ricchi ed efficienti bianchi e neri operosi e affettuosi sembra uscita dalle pagine di un manuale di cliché che non tarda a presentare all’appello molti altri luoghi comuni. Il film, che accanto a Kevin Costner schiera una divertentissima Octavia Spencer, ha però una sua dimensione di rassicurante calore domestico che potrebbe costituirne il pregio più grande.

Anche lo spettatore più cinico si troverà in qualche modo toccato dalla vicenda di Eloise e soprattutto dalla naturalezza con cui la giovanissima Jillian Estelle mette in scena i turbamenti di quelle che potrebbero essere tantissime ragazzine che vivono la stessa situazione negli Stati Uniti come in ogni altro Paese del Mondo.

Black Nativity: prime foto promozionali

Black Nativity: prime foto promozionali

Sono Online le prime immagini promozionali del film Black Nativity, forniteci da Usa Today. Black Nativity è un nuovo musical scritto e diretto da Kasi Lemmons basato sul musical in chiave gospel di Langston Hughes.

Nel cast figurano attori del calibro di Forest Whitaker, Angela Bassett e Jennifer Hudson, oltre a Tyrese Gibson, Mary J.Blige, Vondie Curtis-Hall, Jacob Baltimore. I produttori del film, per la Fox Searchlight Pictures, sono Bill Horberg e Veline Rattray assieme a Galt Niederhoffer e Daniela Taplin Lundberg. Joy Goodwin è invece il produttore esecutivo del film. Il ruolo di Forest Whitaker sembrava dovesse essere interpretato da Samuel L.Jackson, ma la scelta finale è poi ricaduta sull’attore e regista nato a Longview, Oscar come miglior attore nel 2007.

Adattamento cinematografico del libretto di Langston Hughes, diventato un musical nel 1961. La storia racconta di un adolescente di Baltimore che viene mandato a Harlem per trascorrere il Natale con i nonni che non ha mai incontrato. Forest Whitaker e Angela Bassett interpreteranno i nonni del ragazzo, mentre Jennifer Hudson interpreterà la madre single che ha avuto un litigio con il padre reverendo dopo essere rimasta incinta. Durante la sequenza della natività, Forest Whitaker interpreterà diversi personaggi. Le riprese si tengono a New York.

Ecco intanto le prime immagini promozionali:

black-nativity1

black-nativity2

black-nativity3

black-nativity4

Black Nativity, ecco il primo trailer

0
Black Nativity, ecco il primo trailer

Black Nativity

Black Nativity, film-musical diretto da Kasi Lemmons (La baia di Eva) comincia a far parlare di se  non solo con le immagini, ma anche con il primo trailer, presentato la scorsa notte durante i Bet Awards.

Il musical racconta la storia di una mamma single di Baltimora (Jennifer Hudson) che manda il figlio (Jacob Latimore alla prima esperienza cinematografica) a trascorrere le vacanze di Natale ad Harlem, New York City da quei nonni (Forest WhitakerAngela Bassett) che non ha mai incontrato. Sarà l’occasione per un nuova esperienza.

Black Nativity prende spunto da un’opera scritta originariamente da Langston Hughes, già messa in scena a teatro nel 1961. Ne abbiamo un’altra traccia anche nel 2004, quando è stato realizzato un documentario sulla produzione del disco gospel più venduto della storia: Black Nativity – In Concert: A Gospel Celebration.

Se nella versione originale, il sound era di chiaro stampo gospel, qui è lecito attendersi una modernizzazione della musica, oltre che delle immagini. Il cast del resto vanta anche la presenza di Mary J.Blige e lo stesso Jacob Latimore, pur essendo nato soltanto nel 1996, è un cantante ‘R&B.

Esce a Novembre negli Stati Uniti. Per l’Italia bisognerà attendere sino al 2014.

Black Mirror: Robert Downey Jr. vuole trasformare in film l’episodio ‘Ricordi Pericolosi’

0

Ricordi Pericolosi è spesso citato come uno dei migliori episodi di Black Mirror, e per una buona ragione. È una cupa rappresentazione di un mondo del prossimo futuro in cui i ricordi non sono più un concetto grazie a un impianto che registra tutto ciò che vede e sente colui che ha installato il detto impianto, permettendogli così di rivivere qualsiasi evento della sua vita, nel bene e nel male.

È stata una pietra miliare per la serie e non ci è voluto molto perché lasciasse un impatto indelebile sulla cultura popolare. Mentre i precedenti episodi della stagione d’esordio di Black Mirror avevano adottato un approccio sociale, Ricordi Pericolosi ha optato per un tocco più gentile, attenuando gli elementi apertamente satirici e filtrando invece la sua tesi attraverso un piccolo gruppo di personaggi riconoscibili, assicurando che l’attenzione fosse sempre mantenuta sul modo in cui gli esseri umani utilizzano e abusano di tale tecnologia piuttosto che sulla tecnologia stessa. È un modello che molti episodi futuri avrebbero poi replicato, garantendo a Ricordi Pericolosi un posto fisso in tutte le discussioni sui momenti migliori di Black Mirror.

Curiosamente, Ricordi Pericolosi detiene anche il primato di unico episodio non scritto da Charlie Brooker, ma da Jesse Armstrong, che molti anni dopo sarebbe divenuto famoso per una certa serie dal titolo Succession. Il padre della famiglia Roy ha conservato i diritti di sfruttamento della sceneggiatura della puntata e nel 2013 è stato confermato che quella storia sarebbe andata a finire a Hollywood, nelle mani di Robert Downey Jr. in veste di produttore.

Sembra che Armstrong avesse da subito ambizioni cinematografiche per la sua sceneggiatura e che a contendersi i diritti dello script fossero Robert Downey Jr. e George Clooney. Alla fine la Team Downey ha vinto lo scontro. Ma a un decennio di distanza dall’acquisizione, forse la storia non ha più il suo appeal, anche se invece Jesse Armstrong, che rimane comunque alla scrittura del progetto, ha acquisito invece più credito agli occhi dell’industria grazie al successo di Succession.

Non sappiamo quando il progetto entrerà in produzione, ma sarebbe la seconda volta per Black Mirror sul grande schermo, dopo l’esperimento di Bandersnatch del 2018. Intanto il mese scorso su Netflix è arrivata la sesta stagione della serie monografica.

Black Mirror: recensione della miniserie in tre episodi

Black Mirror: recensione della miniserie in tre episodi

Black Mirror è la serie tv britannica creata da Charlie Brooker per Channel 4 per e vede protagonisti Rory Kinnear  nel ruolo di Primo Ministro Michael Callow, Daniel Kaluuya nel ruolo di Bing, Jessica Brown-Findlay come Abi, Toby Kebbell nei panni di Liam e Jodie Whittaker come Ffion.

Che la televisione britannica sia in grado di regalarci produzioni di grande qualità è ormai una certezza, ma che abbia la maturità e il coraggio di rivolgere contro sé stessa la più infamante delle autocritiche è straordinario: pur contando su soli 3 episodi da un’ora ciascuno Black Mirror, miniserie creata da Charlie Brooker (conosciuto in patria per altre opere provocatorie come Dead Set e Screenwipe) per Channel 4 prende a schiaffi il suo pubblico in modo violento e spietato, mostrandogli senza sconti come il mostro creato  dalle più moderne tecnologie del nostro tempo abbia già iniziato a divorarlo approfittando pazientemente di una schiavitù alla quale noi, volenti o nolenti figli del secolo, abbiamo ceduto senza opporre resistenza.

Black Mirror – Episodio 1: The Nation Anthem

Black Mirror - Episodio 1: The Nation Anthem

In una notte come tante il video di una ragazza in lacrime rimbalza senza sosta fra twitter e youtube: la principessa Susannah, beniamina della casa reale inglese, è stata rapita da un uomo misterioso che pretende  per la sua salvezza la più bizzarra delle richieste: che il primo ministro britannico Michael Callow abbia (tenetevi forte…)un rapporto sessuale con un maiale in diretta televisiva.

Superato lo shock iniziale per uno degli spunti narrativi più assurdi e sconvolgenti della storia della tv, seguiamo i vani tentativi di Callow(interpretato magistralmente da Rory Kinnear)e del suo team di ritrovare la principessa, l’organizzazione di una messa in scena in CGI che viene subito smascherata dal web e un’opinione pubblica che non esita a lapidare l’uomo all’istante, chiedendogli di sacrificarsi all’estrema umiliazione non tanto per salvare la ragazza quanto piuttosto per salvare sé stesso.

Pur mancando della complessità degli altri due, nella sua spaventosa normalità The National Anthem di Charlie Brooker riesce ad essere il più inquietante episodio dell’intera serie: senza bisogno di proiezioni fantascientifiche e realtà distopiche, il presente è talmente avvezzo a lasciarsi possedere dalla morbosità dello spettacolo e dalla crudeltà dei social network che la lunga giornata di Callow e Susannah potrebbe diventare la nostra in qualsiasi momento; il campanello d’allarme è noto e non c’è niente di nuovo sotto il sole, ma l’atto d’accusa è gestito in modo talmente feroce che è impossibile non rimanerne turbati.

Black Mirror – Episodio 2: 15 million merits

Black Mirror - Episodio 2

Nel secondo episodio Prigionieri di un mondo sotterraneo senza porte né finestre e costantemente bombardati da immagini pubblicitarie che non si possono ignorare senza subire penalità, un gruppo di ragazzi trascorre la propria esistenza pedalando su una bicicletta per produrre energia in modo ecologico (per alimentare cosa e perché  non c’è dato sapere): l’unica consolazione, in questo imprecisato futuro dove non è più lecito avere sogni o aspirazioni, è riuscire ad accumulare abbastanza punteggio da riuscire a comprare accessori virtuali inutili per i propri avatar (non lo facciamo già fra una partita di the Sims e l’altra?) o tentare di risparmiare ben 15 milioni di punti per poter accedere ad Hot Shots, misterioso talent show che promette notorietà(ma soprattutto la libertà dalla schiavitù della bicicletta) a chi sappia dimostrare il proprio talento o meglio vendersi per esso; la critica a X Factor UK, seguitissimo in patria, è abbagliante.

Amplificando al massimo la minaccia di un una realtà virtuale pronta ad annullare a piccoli passi la nostra umanità l’episodio diretto da Euros Lyn (sempre scritto da Charlie Brooker) segue la storia dei giovani Bing e Abi (Jessica Brown Finlay alla sua prima prova dopo la Lady Sybil di Downton Abbey), entrambi portatori di sentimenti reali e innocenti destinati a essere inquinati dal sistema, per raccontare la parabola distorta di una realtà sterile e senza speranza votata all’annullamento e all’omologazione: distopica fino allo stremo, ma anche in questo caso non impossibile da raggiungere.

Black Mirror – Episodio 3: The entire history of you

Se pensate che facebook sia destinato a morire vi sbagliate di grosso: in the entire history of you il suo spettro è pronto a reincarnarsi in un microchip, impiantato giusto dietro l’orecchio, in grado di catalogare tutti i nostri ricordi in una vera e propria timeline e di farceli rivedere su uno schermo  ad ogni occasione, privandoci così definitivamente della possibilità di dimenticare o di nascondere agli altri anche il più sgradevole dei file. Se per Liam (Toby Kebbell, visto recentemente in War Horse) e Ffion (Jodie Whittaker), giovane coppia in crisi segnata dal dubbio e dall’ossessione per la revisione sarà la fine, non sarà difficile riconoscere nell’ultimo episodio scritto da Jesse Armstrong la crudele eredità dei più usati fra i social network: l’esigenza di fissare ogni ricordo della nostra vita e di condividerlo è entrata tanto in profondità nel nostro modus vivendi che è impossibile immaginare di lasciare andare un’emozione senza tentare di imprigionarla; le possibilità di comunicazione sono illimitate e per questo non saremo mai abbastanza grati, ma a volte il monitoraggio perenne dell’immagine di ciò che permane può essere tanto doloroso che l’unica drastica soluzione è estirpare barbaramente l’onnipresente fonte di catalogazione con un rasoio.

Trasmessa su Channel 4 lo scorso dicembre poco dopo la fine di quello stesso X factor UK contro il quale scarica gran parte della sua rabbia (ironia della sorte o scelta consapevole?), Black Mirror è il riflesso nero, nerissimo, di un obiettivo talmente abusato da finire per infrangersi, abile a proiettare il peggio del meraviglioso e terrificante mondo della comunicazione senza barriere dove per evitare la catastrofe basterebbe provare a spegnere il monitor anche solo per poco: siamo ancora in tempo o ormai è troppo tardi?

Black Mirror: Netflix rinnova per una settima stagione

0
Black Mirror: Netflix rinnova per una settima stagione

Black Mirror tornerà per la settima stagione. Netflix ha rinnovato la serie (qui la recensione della stagione 6), che ha concluso la sua sesta stagione a giugno, a distanza di quattro anni dal quinto ciclo.

La serie antologica, ambientata per lo più in distopie del prossimo futuro, ha attraversato molte iterazioni da quando è stata lanciata su Channel 4 nel Regno Unito nel 2011. Lo spettacolo ha ricevuto un aumento di budget quando si è trasferito su Netflix nel 2016.

Il creatore della serie Charlie Brooker è produttore esecutivo e funge da showrunner. Bisha K. Ali è produttore esecutivo insieme a Jessica Rhoades e Annabel Jones, di cui è produttore indipendente Broke & Bones.

Black Mirror: la settima stagione arriverà nel 2025 con 6 nuovi episodi

0

Come riportato lo scorso novembre, Black Mirror è stato rinnovato per una settima stagione (qui la recensione della sesta), mentre apprendiamo ora che tornerà su Netflix nel 2025. La settima stagione sarà composta da sei episodi e includerà anche un sequel dell’episodio USS Callister, che aveva come protagonisti Cristin Milioti e Jesse Plemons. “Robert Daly è morto, ma per l’equipaggio della USS Callister i problemi sono appena iniziati“, è stato annunciato giovedì per la serie antologica di Charlie Brooker.

In quell’episodio Jesse Plemons interpreta Daly. Cristin Milioti (Nanette Cole), Jimmi Simpson (Walton), Michaela Coel (Shania) e Billy Magnussen (Valdack) fanno invece parte del talentuoso equipaggio della USS Callister. Questi attori non sono stati annunciati (ufficialmente) per questo episodio sequel, anche se la logline suggerisce un loro probabile ritorno. USS Callister presentava anche un cameo vocale di Aaron Paul (nel ruolo di Gamer691) e un cameo non accreditato di Kirsten Dunst (moglie di Plemons), che era solo un’impiegata a caso della Callister.

Non resta a questo punto che attendere di scoprire su cosa si concentreranno gli altri 5 episodi e quali attori li interpreteranno. A partire dalle ultime stagioni la tendenza è infatti sempre stata quella di avere come protagonisti diversi celebri nomi di Hollywood. La notizia di una settima stagione di Black Mirror è emersa nel corso di un evento di Netflix all’UK Next.

LEGGI ANCHE:

Che cos’è Black Mirror?

Black Mirror è la serie antologica ambientata per lo più in distopie del prossimo futuro, che ha attraversato molte iterazioni da quando è stata inizialmente lanciata su Channel 4 nel Regno Unito nel 2011. Lo spettacolo ha ricevuto un aumento di budget quando si è poi trasferito su Netflix nel 2016. Ogni episodio riflette sul rapporto tra uomo e tecnologia e su come questo legame possa facilmente portare a risultati disturbanti e perversi. Il creatore della serie Charlie Brooker è produttore esecutivo e funge da showrunner. Bisha K. Ali è produttore esecutivo insieme a Jessica Rhoades e Annabel Jones, di cui è produttore indipendente Broke & Bones.

Black Mirror 7 dal 2025 su Netflix, ecco il cast!

0
Black Mirror 7 dal 2025 su Netflix, ecco il cast!

Netflix sceglie i suoi account social per annunciare che Black Mirror 7 arriverà in streaming il prossimo anno, e oltre all’annuncio della nuova stagione, la piattaforma ha anche reso noti i nomi del cast.

Awkwafina, Peter Capaldi, Emma Corrin, Patsy Ferran, Paul Giamatti, Lewis Gribben, Osy Ikhile, Rashida Jones, Siena Kelly, Rosy McEwen, Chris O’Dowd, Issa Rae, Paul G. Raymond, Tracee Ellis Ross e Harriet Walter si uniranno alla serie antologica di fantascienza.

Black Mirror: Robert Downey Jr. vuole trasformare in film l’episodio ‘Ricordi Pericolosi’

Anche Cristin Milioti, Billy Magnussen, Jimmy Simpson, Milanka Brooks e Osy Ikhile torneranno per un seguito all’episodio della quarta stagione “USS Callister“. La settima stagione sarà composta da sei episodi e andrà in onda su Netflix nel 2025.

La nuova stagione è stata annunciata da un video criptico su Instagram, che ha anticipato alcuni membri del cast e qualche altro nome che potrebbe essere quello degli autori o dei registi degli episodi. Lo scorso novembre, Variety ha riferito in esclusiva che Netflix aveva rinnovato “Black Mirror” per una settima stagione.

La sesta stagione della serie antologica di fantascienza di successo, creata da Charlie Brooker, è uscita su Netflix nel giugno 2023 dopo una pausa di quattro anni. Secondo lo streamer, quella stagione ha totalizzato 11,3 milioni di visualizzazioni nei suoi primi quattro giorni di disponibilità.

Black Mirror” ha esordito per la prima volta nel dicembre 2011 su Channel 4 nel Regno Unito ed è stato acquistato da Netflix prima della terza stagione nel 2016. Prima della sua pausa tra la stagione 5 e 6, la serie ha ottenuto 14 nomination agli Emmy e si è portata a casa otto Emmy, tra cui quello per il miglior film TV per “San Junipero“, “USS Callister” e “Bandersnatch” rispettivamente nel 2017, 2018 e 2019.

Black Mirror 6: Netflix rivela i titoli e le trame dei cinque nuovi episodi

0

Dopo aver diffuso il primo trailer della sesta stagione di Black Mirror, la serie antologica che per questo sesto ciclo si rinnova e diventa, secondo la logline, “la più imprevedibile, non classificabile e inaspettata di sempre”, Netflix ha ora rivelato i titoli e le trame dei cinque nuovi episodi in arrivo. La nuova stagione serie, creata da Charlie Brooker nel 2011 e poi diventata un’esclusiva Netflix nel 2016, arriverà sulla piattaforma a giugno.

Nel video ora diffuso, i titoli degli episodi sono intervallati da frammenti di dialoghi e immagini degli episodi stessi, collegati tra loro in una matrice caleidoscopica. I titoli dei nuovi episodi che sono stati ufficialmente rivelati sono “Joan is Awful“, “Loch Henry“, “Beyond the Sea“, “Mazey Day” e “Demon 79“. Tutti e cinque questi nuovi episodi sfoggiano un’ampia varietà di premesse che si adattano perfettamente all’etica di Black Mirror. Ad esempio, “Joan is Awful” segue una giovane donna la cui vita è stata trasformata in un dramma di prestigio con Salma Hayek.

Loch Henry” riporta invec la serie alle sue radici britanniche seguendo una coppia scozzese il cui documentario sulla natura scopre accidentalmente segreti nascosti tra i locali. “Beyond the Sea” è invece ambientato in un 1969 alternativo in cui la tragedia colpisce, forse durante lo sbarco sulla luna. “Mazey Day” adotta poi un approccio più personale in quanto segue una star perseguitata dai paparazzi. Infine, “Demon 79” segue una donna dell’Inghilterra settentrionale costretta a fare cose orribili per prevenire una potenziale calamità. Qui di seguito, ecco il video diffuso da Netflix.

Black Mirror 6: il cast della nuova stagione

Come sempre, la serie si impreziosisce di grandi nomi nel cast, nomi che sono associati a volti meno noti ma sempre capaci di grandi interpretazioni, destinate a rimanere impresse nella memoria collettiva. Il cast dei nuovi episodi comprende Aaron Paul, Anjana Vasan, Annie Murphy, Auden Thornton, Ben Barnes, Clara Rugaard, Daniel Portman, Danny Ramirez, David Shields, Himesh Patel, John Hannah, Josh Hartnett, Kate Mara, Michael Cera, Monica Dolan, Myha’la Herrold, Paapa Essiedu, Rob Delaney, Rory Culkin, Salma Hayek Pinault, Samuel Blenkin e Zazie Beetz.

Black Mirror 6: il primo trailer conferma la data d’uscita

0
Black Mirror 6: il primo trailer conferma la data d’uscita

Netflix ha diffuso il primo trailer della sesta stagione di Black Mirror, la serie antologica che per questo sesto ciclo si rinnova e diventa, secondo la logline, “la più imprevedibile, non classificabile e inaspettata di sempre”. La nuova stagione sarà disponibile a giugno.

Come sempre, la serie si impreziosisce di grandi nomi nel cast, nomi che sono associati a volti meno noti ma sempre capaci di grandi interpretazioni, destinate a rimanere impresse nella memoria collettiva. Il cast dei nuovi episodi comprende Aaron Paul, Anjana Vasan, Annie Murphy, Auden Thornton, Ben Barnes, Clara Rugaard, Daniel Portman, Danny Ramirez, David Shields, Himesh Patel, John Hannah, Josh Hartnett, Kate Mara, Michael Cera, Monica Dolan, Myha’la Herrold, Paapa Essiedu, Rob Delaney, Rory Culkin, Salma Hayek Pinault, Samuel Blenkin e Zazie Beetz.

Black Mirror 6, la prima immagini

Black Mirror 6, la recensione della serie Netflix

Black Mirror 6, la recensione della serie Netflix

A cinque anni dalla quinta stagione (qui la recensione), torna su Netflix uno dei titoli di punta della piattaforma streaming, ovvero Black Mirror. La serie ideata da Charlie Brooker dove, con uno sguardo cinico e pessimista, si propongono scenari distopici e futuristici che richiamano tuttavia realtà già ampiamente radicate nel nostro presente. O meglio, così è stato fino alla quarta stagione, perché a partire dalla quinta la capacità di anticipare i tempi e mostrare con lucidità il distorto riflesso dato dagli “specchi neri”, sembra essersi esaurita. Questa sesta stagione, composta da cinque nuovi episodi, è un ulteriore triste conferma di ciò.

Black Mirror 6, la trama dei nuovi episodi

Cinque nuovi episodi, cinque nuove storie che hanno come obiettivo quello di mostrare quanto possa essere orripilante l’essere umano quando si specchia nello schermo nero dei propri dispositivi tecnologici (e in generale nel suo rapporto con la tecnologia o con i media). Ecco allora che in Joan è terribile una donna scopre suo malgrado che una nota piattaforma streaming sta realizzando una serie basata sulla sua vita. In Lock Henry, invece, una coppia di documentaristi scopre un’intrigante storia collegata a scioccanti eventi del passato, finendo però con lo spingersi troppo in là con la ricerca dello scoop.

C’è poi l’episodio fantascientifico dal titolo Beyond The Sea, interpretato da Aaron Paul e ambientato in un 1969 alternativo, dove due astronauti in una stazione spaziale si trovano a dover gestire le conseguenze di una terribile tragedia sulla terra. Si passa poi agli ultimi due episodi, entrambi con elementi soprannaturali: Mazey Day, dove una tormentata attrice di Hollywood si trova a dover sfuggire a orde di paparazzi mentre affronta le conseguenze di un incidente stradale; e Demone 79, nel quale una timida commessa scopre di dover compiere atti terribili per impedire un disastro imminente.

Black-Mirror-6-recensione
Annie Murphy nell’episodio Joan è terribile di Black Mirror.

Black Mirror non riesce più a stare al passo con i tempi

Le prime quattro stagioni di Black Mirror riuscivano a proporre racconti capaci di incutere forti timori in quanto abili ad intercettare i cambiamenti tecnologici in atto nel nostro mondo e immaginare – spesso anticipando ciò che sarebbe poi effettivamente avvenuto – gli effetti collaterali del nostro rapporto con essi. La quarta stagione risale al 2017 e sappiamo quanto il mondo sia cambiato profondamente e rapidamente in questi ultimi anni, spesso proponendo vere e proprie situazioni “alla Black Mirror“, con la realtà che, come al solito, supera la fantasia. È dunque oggettivamente difficile riuscire a stare al passo con i tempi, eppure Brooker accetta la sfida.

Sfortunatamente, la fallisce sotto diversi punti di vista. Nessuno dei cinque nuovi episodi riesce infatti a proporre scenari capaci di raccontare qualcosa di nuovo, che sappia scuotere gli animi. Quando non cerca di offrire sfumature alternative su tematiche già precedentemente affrontate nella serie, Broker finisce con l’offrire storie che si crogiolano su tematiche ormai già “vecchie”. L’esempio più evidente è proprio il primo episodio, Joan è terribile, che pur mantenendosi fedele alla natura delle storie a cui Black Mirror ha abituato il suo pubblico, va a riflettere sull’impatto della piattaforma streaming Streamberry (che non fa nulla per nascondere il suo essere un alter ego di Netflix) nelle vite dei suoi abbonati e dell’intera industria audiovisiva.

C’è di tutto in questo episodio: la questione sui necessari cambiamenti in fase di adattamento; la pericolosità dell’accettare contratti mai veramente letti; fino alle problematiche etiche che la CGI e la tecnica del deepfake comportano. Come si può notare, però, sono tutte questioni su cui si dibatte ormai già da anni e lo stesso ironizzare su Streamberry/Netflix è un qualcosa che poteva far più rumore nel 2017, quando l’azienda iniziò ad affermarsi nella produzione di contenuti originali sfidando i grandi colossi dell’industria. Insomma, non si ricava nulla di nuovo da tale episodio e di conseguenza non si avverte alcun brivido lungo la schiena tale da farci rivalutare il nostro rapporto con tali tecnologie.

Una sesta stagione che non ha nulla di nuovo da dire

Per quanto riguarda gli altri episodi, Lock Henry vuole essere una riflessione sulla popolarità di cui godono oggi i docu-crime (un trend che Netflix ha aiutato a costruire e a consolidare nel tempo), proponendo però interrogativi circa l’eticità delle ricerche che si conducono al fine di ottenere una “storia forte”. Anche in questo caso, tuttavia, la riflessione sembra arrivare in ritardo sui tempi. Maizey Day nel suo concentrarsi sull’invasività dei fotoreporter, invece, non aggiunge nulla che non sia già stato detto dal film del 2014 Lo sciacallo – Nightcrawler. E insieme a Demone 79, con i loro elementi sovrannaturali, più che appartenere al mondo di Black Mirror sembrano essere episodi sfuggiti alla serie antologica Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities

Beyond the Sea è probabilmente l’episodio più riuscito della stagione, merito anche di una durata pari a 80 minuti che ha naturalmente permesso un maggiore sviluppo del racconto e dei suoi personaggi. In essa, come per Joan è terribile, si propone un contesto “tipico” della serie, attraverso il quale riflettere in questo caso sulle difficoltà di stabilire cosa sia vero e cosa falso in un mondo sempre più caratterizzato da intermediari tecnologici, attraverso cui vivere esperienze che altrimenti non si avrebbe modo di fare. Anche qui nulla di nuovo, ma la cornice narrativa rende l’episodio particolarmente intrigante, pur non sfuggendo ad una risoluzione decisamente prevedibile.

Black-Mirror-6-Netflix
Zazie Beetz nell’episodio Mazey Day di Black Mirror.

Lo stato di salute di Black Mirror

Alla luce di questa nuova stagione, cosa possiamo dedurre dello “stato di salute” di Black Mirror? Sia chiaro, nessuno degli episodi proposti è inguardabile, ma anzi sono tutti realizzati con una certa cura e gusto per la messa in scena, oltre ad essere arricchiti da valide interpretazioni e, talvolta, momenti molto toccanti. Il problema è che nessuno riesce a tenere fede allo scopo originario della serie, che continua dunque a perdere per strada quelli che erano i suoi caratteri identitari. I risvolti soprannaturali degli ultimi due episodi sembrano a tal proposito l’incipit di un’evoluzione che, se verrà portata avanti, chiuderà definitivamente ogni legame con il passato.

Sbrigativamente si potrebbe addossare la colpa di tale “declino” a Netflix, ma la sensazione è che sia in realtà Brooker ad aver perso la voglia di ricercare, anticipare e analizzare le tendenze della società umana. L’ideatore della serie sembra infatti essersi accomodato sulla volontà di intrattenere in modo blando anziché scioccare e scuotere le coscienze. Allo stesso tempo, il “problema” potrebbe essere riconducibile – come già anticipato – al cambiare dei tempi, che nel loro correre così in fretta hanno ormai reso gli schermi neri parte integrante del nostro quotidiano. Black Mirror, dunque, non può che prenderne atto e rivolgere altrove le proprie attenzioni, con buona pace dei fan delle prime stagioni.

Black Mirror 6, la classifica degli episodi dal peggiore al migliore

Black Mirror torna su Netflix dopo una lunga assenza. Iniziato nel 2011 riscuote successo solo dopo il 2016 quando per la prima volta viene prodotta una stagione dal colosso dello streaming. Si tratta di una serie antologica che si concentra prevalentemente su storie di fantascienza/mistero/thriller spesso cupe e che tendono a commentare il rapporto dell’umanità con la tecnologia, sia che si tratti di quella attuale che di quella futuristica che ancora non esiste (ma che un giorno potrebbe esistere). Black Mirror 6 arrivato su Netflix il 15 giugno, come leggerete nella nostra recensione, divide i fan.

Nella sesta stagione, tuttavia, le cose sono un po’ diverse: gli elementi fantascientifici sono stati ridotti in modo sorprendente. Tre dei cinque episodi sono ambientati nel passato, uno sembra essere nel presente e solo uno sembra essere futuristico. Un cambiamento che è stato criticato dai fan della serie che da qualche tempo sembra aver perso la sua reale attrattiva. Il tutto si traduce in una stagione di Black Mirror piuttosto strana, perplessa e a volte interessante, con i cinque ultimi episodi classificati di seguito dal peggiore al migliore.

Mazey Day 6×04

Mazey Day Black Mirror 6x04

Già in un episodio della stagione precedente si racconta il tema della celebrità e delle sue insidie. In Mazey Day, quarto episodio di Black Mirror 6, si ripercorre la stessa strada ma in modo diverso così tanto da generare l’episodio meno incisivo della stagione. Le cose iniziano abbastanza bene: la premessa incentrata su un paparazzo a corto di soldi che viene incaricato di scattare una foto a un’attrice problematica, poiché la stampa parla di una sua possibile dipendenza. L’episodio è ambientato negli anni Duemila e, sebbene non presenti elementi di fantascienza, analizza i media, l’industria dell’intrattenimento e il potere della tecnologia (in questo caso, delle fotografie) di danneggiare in modo permanente la vita di una persona.

L’episodio di soli 40 minuti si prende però il primo posto come episodio con il minutaggio più breve della serie. La parte più contestata è il finale giudicato da molti frettoloso e arrangiato, dà l’impressione che lo sceneggiatore (Charlie Brooker) non sapesse come concludere la storia in modo adeguato.

Loch Henry 6×02

Loch Henry Black Mirror 6x02

Loch Henry è il titolo del secondo episodio di Black Mirror 6. A differenza del precedente, in Loch Henry la messa in scena dell’episodio lascia a desiderare ma il finale è davvero devastante. L’episodio segue una giovane coppia, Davis e Pia, che si reca in una piccola città della Scozia dove Davis è cresciuto, con l’intenzione di girare una sorta di documentario naturalistico. Ben presto, però, diventano più interessati a realizzare qualcosa di diverso, dato che la cittadina è nota per una serie di crimini avvenuti in passato.

Con Loch Henry è evidente l’intento di mettere in discussione il modo in cui la gente sembra morbosamente affascinata dai veri crimini, anche a costo di trascurare ciò che vogliono i sopravvissuti o i parenti delle vittime di un crimine. Non si tratta di nulla che non sia già stato detto in precedenza, anche se alla fine da un punto di vista interessante.

Joan Is Awful 6×01

Joan Is Awful Black Mirror 6x01

Joan Is Awful torna nel futuro distopico alla Black Mirror e cerca n tutti i modi di portare avanti una denuncia alle piattaforme di streaming che si vedrà anche in altri episodi. Qusto primo episodio di Black Mirror 6 segue una donna di nome Joan. Una notte, scopre che un servizio di streaming ha realizzato una serie televisiva sulla sua vita che la fa sembrare peggiore utilizzando una Salma Hayek falsificata, l’intelligenza artificiale e la CGI avanzata per avere un episodio per ogni giorno della sua vita, che viene distribuito sulla piattaforma Streamberry ogni notte.

Le domande sollevate da questa premessa sono molte, e alcune spiegazioni dell’episodio funzionano, mentre altre sembrano un po’ affrettate. Verso la fine dell’episodio si arriva ad alcuni punti più profondi e sconosciuti. Per il resto, però, non si tratta di un episodio dal ritmo incalzante, con i primi 40 minuti che costituiscono un Black Mirror di buon livello.

Beyond the Sea 6×03

Beyond the Sea Black Mirror 6x03

Black Mirror 6 è ricca di nomi importanti: ma Beyond the Sea è probabilmente l’episodio più ricco di star, con la presenza di attori del calibro di Aaron Paul, Josh Hartnett e Kate Mara. Sembra l’episodio più cinematografico della sesta stagione, grazie a una durata di 80 minuti e alla necessità di molti effetti speciali, dato che l’episodio è parzialmente ambientato nello spazio. L’episodio è incentrato su due astronauti che possono trasferire la loro coscienza in repliche sulla Terra e su ciò che accade quando uno di loro perde la sua famiglia – e il suo corpo replicato – in un orribile crimine simile a quello della Manson Family.

Sfortunatamente, è proprio la durata dell’episodio un punto negativo, poiché dopo una gloriosa prima parte, la seconda sembra dilungarsi troppo rendendo la narrazione troppo dispersiva. Aaron Paul è un punto di forza, alla fine finisce per dover interpretare due personaggi, in un certo senso, ed è facile capire che la conclusione avrebbe avuto un impatto se fosse stata raggiunta prima.

Demon 79 6×05

Demon 79 Black Mrror 6x05

È facile sentirsi in conflitto con l’episodio finale di Black Mirror 6, Demon 79. È il più divertente del gruppo e presenta una vena di umorismo dark che ricorda le divertentissime (ed estremamente incasinate) stagioni pre-Netflix. Come Beyond the Sea, è forse eccessivamente lungo con una durata di 74 minuti, ma giustifica il superamento dell’ora con una narrazione più incalzante. La premessa è intrigante e segue una giovane donna alla fine degli anni Settanta che viene apparentemente visitata da un demone che nessun altro può vedere, il quale le dice che deve commettere tre omicidi in tre giorni, altrimenti il mondo finirà.

Presenta alcuni degli umorismi e dei commenti sociali che ci si aspetterebbe, ma non c’è nulla che riguardi la tecnologia o la fantascienza, il che lo fa sembrare forse troppo strano per un episodio di Black Mirror. Sembra cinicamente legato a quest’ultima stagione perché otterrebbe maggiore visibilità come presunto episodio di Black Mirror, e non come film separato.

Black Mirror 5, la recensione della serie Netflix

Black Mirror 5, la recensione della serie Netflix

Ancora distopia, generata come sempre dallo scontro tra l’essere umano e la tecnologia da lui inventata. Black Mirror torna dal 5 giugno su Netflix con tre nuovi episodi, dove ripropone le tematiche che l’hanno resa celebre. Eppure qualcosa sembra cambiato ulteriormente nella serie ideata da Charlie Brooker, la quale ha lentamente intrapreso una strada che sembra averle fatto perdere, volontariamente o meno, le caratteristiche  e i toni assunti inizialmente con le prime due stagioni.

I tre nuovi episodi sono intitolati Colpendo le vipere, Pezzettini e Rachel, Jack e Ashley Too e presentano come sempre personaggi e storie sempre nuove. Nel primo di questi due ex compagni di studi, Danny (Anthony Mackie) e Karl, si ritrovano a giocare in una versione VR del loro videogioco preferito, ma le lunghe partite notturne porteranno ad una scoperta inaspettata. Nel secondo, invece, un autista di car sharing londinese scatena una crisi internazionale quando rapisce un dipendente di una società di social media. Infine, nell’ultimo episodio, un’adolescente solitaria è ossessionata dalla bambola robot con le sembianze della sua pop star preferita, Ashley O (Miley Cyrus), mentre la vita della vera Ashley inizia a sgretolarsi.

Tre episodi che sembrano sintetizzare le principali tematiche della serie, dalla riflessione sulle nuove possibilità di realtà offerte dalla tecnologia, alle conseguenze sociali di queste, per finire con un ragionamento sulla celebrità nel mondo contemporaneo. A cambiare è però il punto di vista con cui ci si approccia a queste tematiche, e a partire dalla terza stagione si è adottata un’idea sempre più antropocentrica, che tende a rimettere in discussione la dialettica tra tecnologia e uomo, con quest’ultimo apparentemente sempre più in grado di ottenere un maggior controllo.

C’è infatti poco o nulla di “black” nelle nuove puntate della serie, che sembrano così perdere questa componente ma non quella di un didascalismo e di un moralismo piuttosto superflui. Niente più pugno nello stomaco dunque, benché le basi di partenza da cui si generano gli episodi rivelino comunque, in alcune occasioni, interessanti spunti di riflessione. Il più affascinante di questi è probabilmente quello posto dall’episodio Colpendo le vipere, dove si portano in scena le sempre più attuali novità tecnologiche del mondo dei videogiochi, novità che possono portare ad una perdita di contatto con la realtà in favore di qualcosa che reale e realistico lo è solo virtualmente. L’episodio, sulla scia di San Junipero, ci consegna un ritratto dolce, intimo e malinconico delle relazioni nel mondo di oggi, e di come siano evolute di pari passo con l’evolvere della società.

Black Mirror 5

Più discutibili invece i successivi due episodi. In Pezzettini si affronta il rapporto con i social network, in un modo attuale ma forse un po’ banale. A sorreggere la puntata ci pensa però una messa in scena serrata attraverso cui si costruisce una buona tensione, e delle convincenti interpretazioni da parte dei protagonisti.

In Rachel, Jack e Ashley Too, certamente l’episodio più debole della stagione, è la sceneggiatura a percorrere sentieri e costruire toni inconsueti per la serie, arrivando ad una conclusione che già non fornisce più particolari idee. Si riflette sullo status della celebrità, con alcune intuizioni affascinanti ma trattate con scarsa incisività.

L’intrattenimento è garantito, certo, e con esso una serie di immagini ammalianti e personaggi sfaccettati, ma l’impressione è che Black Mirror stia iniziando a ripetersi, senza più la forza espressiva che caratterizzava i primi episodi. La serie non ha necessariamente bisogno di restare ancorata alle caratteristiche di un tempo, ma anzi un’evoluzione sembra necessaria. Se questa non è supportata da idee originali e forti però, l’interesse destato nello spettatore non avrà modo di evolversi con essa, finendo con l’affievolirsi. Brooker, ad ogni modo, mira a concentrarsi sempre più sulla componente umana, ricercando probabilmente in essa la base da cui partire per una redenzione a cui tutti sembrano aspirare.

Black Mass: svelata la release del film con Johnny Depp

0

La Warner Bros. ha fissato la data di uscita del prossimo film di Johnny Depp, dal titolo Black Mass: la pellicola uscirà al cinema il 18 Settembre 2015. Nel cast di Black Mass oltre Johnny Depp compaiono anche Jesse PlemonsJuno Temple, Guy Pearce, Joel Edgerton, Benedict Cumberbatch e Dakota Johnson. A dirigere la pellicola sarà Scott Cooper.

Il film sarà un adattamento del bestseller del New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy Alliance Between the FBI and the Irish Mob, scritto da Dick Lehr e Gerland O’Neil, due reporter del Boston Globe.

Diverse case di produzione hanno cercato nel tempo di trarre una storia dalla vita del boss della mafia di Boston Whitey Bulger, e adesso sembra che finalmente si sia trovato il modo giusto di raccontare una figura così nera e controversa della storia americana.

Fonte

Black Mass: Sienna Miller tagliata dal film

0

Capita, più spesso di quanto possiamo pensare, che un personaggio, interpretato anche da un attore famoso, venga completamente tagliato da un film in fase di montaggio. È quello che è accaduto, di recente, a Shailene Woodley in The Amazing Spider-Man 2, oppure a Viggo Mortensen e Billy Bob Thorton in La Sottile Linea Rossa. La stessa sorte è stata subìta da Sienna Miller in Black Mass, presentato al Festival di Venezia lo scorso venerdì, 4 settembre.

LEGGI LA RECENSIONE DEL FILM

LEGGI IL RESOCONTO DELLA CONFERENZA STAMPA DI BLACK MASS

Durante un’intervista al Boston Global, Scott Cooper, regista del film, ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a rimuovere Sienna Miller – scelta per interpretare la ragazza di Bulger, Catherine Greig – dal film.

“Era fantastica accanto a Johnny, ma in fase di montaggio ho sentito la necessita di restringere il fuoco della storia. Ho fatto quella scelta per questioni narrative. Gli anni da fuggitivo di Bulger, con l’inclusione di Catherine Greig, sembravano meno drammatici”.

Durante l’attività stampa di American Sniper, Sienna Miller aveva addirittura dichiarato di aver seguito lezioni e di essersi impegnata molto per perfezionare il suo accento di Boston.

Di seguito potete vedere 37 immagini dal film, tra screen e foto dietro le quinte:

[nggallery id=735]

A dirigere il biopic sarà Scott Cooper che potrà contare su un cast sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch nel ruolo del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore, Kevin Bacon, Dakota Johnson, Sienna Miller, Joel Edgerton, Jesse Plemons e David Harbour. Se pochi giorni fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è la volta del trailer del biopic drammatico che la Warner Bros distribuirà in America il 18 settembre.

Johnny Depp in Black Mass

Black Mass, adattamento per il grande schermo del saggio dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil (New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy Alliance Between the FBI and the Irish Mob) sarà lanciato in occasione della stagione dei premi. Già si parla benissimo della performance di Johnny Depp, che potrebbe così rilanciare la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno ricevuto riscontri di critica e di pubblico.