World War
Z è un film che ha avuto una gestazione davvero
complicata, tra riscritture varie e problemi produttivi. L’arrivo
di Brad Pitt, interessato al progetto, ha risolto
molte cose e così oggi vi possiamo mostrare un video in cui
possiamo dare uno sguardo al particolare progetto di Marc
Forster (Quantum of Solas) che
vede nel cast oltre a Pitt, anche Anthony Mackie, Matthew
Fox, Mireille Enos e James Badge
Dale.
Se è vero che il mondo di Hollywood è
pieno di assurdità e contraddizioni, è anche vero che sempre più
spesso queste assurdità sono effettivamente vere.
I tempi sono cambiati: chi avrà
il coraggio di avventurarsi nel cuore dell’oscura Transylvania
scoprirà che il conte Dracula, famigerato vampiro che ha
terrorizzato intere generazioni, ha scelto di ritirarsi per
dedicarsi a un’attività decisamente più rilassante: questo è lo
spunto di Hotel Transylvania, nuovo film
di Genndy Tartakovsky
Particolarmente ricca
questa settimana al cinema. Tante le uscite, di generi diversi. Si
parte martedì 6 novembre, con La collina dei
papaveri, film di animazione dello Studio Ghibli.
Storia di Umi, ragazza di 16 anni, che vive con la nonna e i
fratelli a Yokohama, in una grande casa in cima alla “collina dei
papaveri”, a ridosso del porto. Ogni giorno issa due bandiere di
segnalazione marittima, come le aveva insegnato il padre scomparso.
Shun è un ragazzo di 17 anni, tutte le mattine arriva al porto con
il padre adottivo e vede le bandiere alzarsi. I due si conoscono a
scuola dove iniziano ad avvicinarsi fino a stringere un legame
fortissimo. Ma forse non è tutto come sembra e i ragazzi sono
destinati ad avere un rapporto molto più forte di una storia
d’amore e di amicizia.
Nonostante abbiamo già detto che
ufficialmente la soundtrack completa de Lo Hobbit: Un
Viaggio Inaspettato uscirà il prossimo 11 dicembre,
oggi vi presentiamo
Arriva al cinema il nuovo film Sony
Animation Hotel Transylvania. Siete
a caccia di mostri? Prendete paletti, pallottole d’argento, forconi
e fiaccole, e se c’è ancora spazio in valigia, fateci entrare anche
… il costume da bagno! Si parte per la Transylvania!
In Hotel
Transylvania attenzione, non a caccia di mostri, ma a
caccia di un mostruoso riposo! E’ questa l’idea che ha il Conte
Dracula, quando decide di costruire un resort nel bel mezzo dei
Carpazi: ospitare tutti i mostri che lo desiderano, in un posto di
riposo, al riparo dalle urla e dai pregiudizi degli esseri umani.
Dracula costruisce l’hotel principalmente per tenere al riparo sua
figlia Mavis dagli uomini, ma crescendo la giovane vampirella,
appena 118 anni, si dimostrerà sempre più curiosa del mondo e degli
esseri umani, andando contro la volontà paterna, fino a che
all’hotel non erriva per sbaglio Jonathan, un giovanotto un po’
sprovveduto alla ricerca d’avventura.
Hotel Transylvania, il film
La Columbia Pictures presenta
Hotel Transylvania, un film in animazione
CGI 3D che sarà sicuramente di gradimento per grandi e piccini. Un
film del genere, che ha per protagonisti i mostri che hanno
terrorizato da sempre l’immaginario collettivo, non poteva non
essere farcito di citazioni, con colori sgargianti, di un ottimo
3D, bellissime musiche e soprattutto un bellissimo lavoro di
sceneggiatura. Il regista Genndy Tartakovsky ci
mette la sua parte, con una conduzione magistrale del racconto,
costituito da una storia molto classica e prevedibile ma non per
questo meno gustosa.
Se la versione originale ha potuto
avere dalla sua le voci di Adam Sandler e Selena Gomez,
il doppiaggio italiano si è avvalso delle voci di Claudio Bisio e di Cristiana Capotondi, oltre al professionista
del doppiaggio Davide Perino.
Bisio si conferma decisamente un grandissimo
doppiatore, mettendo tutta la sua istrionica personalità al
servizio del suo personaggio, un Conte Dracula sicuro di sè ma allo
stesso tempo spaventato e preoccupato come qualunque genitore,
mentre la Capotondi rivela un talento nascosto, regalandoci una
Mavis timida ma determinata, un perfetto esempio di adolescente in
crisi contro l’autorità paterna.
Tra battute esilaranti, personaggi
molto ben scritti e memori delle antiche radici che vantano,
l’Hotel Transylvania aspetta tutti, che
siate lupi mannari con troppi cuccioli, creature di Frankenstein un
po’ timide o mummie alla ricerca della mummianima gemella.
Per la rubrica visioni in corto, vi
proponiamo il primo cortometraggio in italiano del genio creativo
di Tim Burton. Nel corto viene esplicitamente citato Edgar Allen
Poe. Godetevi il filmato:
Lo sguardo folle e da psicopatico è
una cifra stilistica che lo contraddistingue, con cui sa giocare
perfettamente sia nel registro comico che in quello drammatico. Il
carisma e la versatilità lo rendono uno dei migliori caratteristi
in circolazione: parliamo di Woody Harrelson, il
texano eclettico adorato da critica e pubblico.
A prescindere dalla consistenza dei
ruoli che interpreta, Woody Harrelson è in grado
di calarsi perfettamente nei panni di personaggi complessi e
sfaccettati, sul grande e piccolo schermo, così come sul
palcoscenico: benché il cinema d’azione sia quello in cui si trova
maggiormente a suo agio, l’attore sa misurarsi con ruoli profondi e
spesso sfrontati grazie a una presenza scenica non
indifferente.
Woody Harrelson, biografia
Woodrow Tracy
Harrelson nasce nel Midland, Texas, il 23 luglio 1961 in
un contesto familiare dai problemi domestici rilevanti: i genitori
divorziano nel 1964, mentre suo padre Charles viene arrestato
quattro anni dopo per omicidio (muore in carcere nel 2007).
Nonostante tali ostacoli alla felicità familiare, l’attore confessa
di aver vissuto un’infanzia relativamente felice, benché sia stato
considerato un bambino iperattivo. Le principali distrazioni, oltre
il calcio e la religione, sono offerte dalle recite scolastiche cui
si dedica con passione.
Dopo il diploma, Harrelson
frequenta l’Hanover College e continua a dedicarsi alla
recitazione, provvedendo al proprio sostentamento con lavori di
fortuna. Nel 1983 si trasferisce a New York, dove affronta alcune
difficoltà che mettono a dura prova il suo lato selvaggio: dopo un
provino andato male per una soap opera, il giovane attore diventa
alquanto scostante e violento ed è sul punto di arrendersi quando
finalmente la sua carriera inizia a decollare, lavorando a teatro
nello spettacolo Biloxi Blues scritto da Neil Simon.
Woody Harrelson, filmografia
Viene poi ingaggiato dalla NBC
entrando nel cast corale della serie di successo Cin Cin
(Cheers): qui si fa conoscere e amare dal grande pubblico
nei panni del barista Woody Boyd, ruolo che interpreta per ben otto
anni. Per il suo lavoro nella popolare sitcom, Harrelson è anche
apprezzato dalla critica e nominato a cinque Emmy Awards, fino ad
aggiudicarsi il premio nel 1988. Oltre alla tv, alterna piccoli
ruoli sul grande schermo: il suo esordio è la commedia
Wildcats (1986), al fianco di
Goldie Hawn. L’attore non trascura il teatro, sua
prima passione, recitando in The Boys Next
Door e realizzando la sua prima opera teatrale 2
on 2.
Gli anni novanta lanciano
ulteriormente la sua carriera al cinema, innanzitutto
nell’esilarante commedia Doc Hollywood – Dottore in
carriera al fianco dell’icona Michael J.
Fox. Il registro comico segna anche il suo esordio da
protagonista in Chi non salta bianco è,
scritto e diretto da Ron Shelton, uno dei grandi
successi al botteghino americano nel 1992. La commedia tratta il
tema dei pregiudizi razziali e la performance di Harrelson nei
panni di Billy Hoyle, giocatore di basket, è particolarmente
apprezzata dal pubblico anche per l’ottima intesa con il
coprotagonista Wesley Snipes.
La popolarità internazionale giunge
con Proposta indecente di Adrian
Lyne, in cui interpreta il geloso marito di Demi
Moore e affianca Robert Redford.
Tuttavia, questa volta la sua interpretazione non convince e
l’attore finisce per aggiudicarsi il Razzie Award come peggiore
attore protagonista.
Nel 1994 torna a riscuotere ampi
consensi in Assassini nati di
Oliver Stone, da un soggetto di Quentin
Tarantino. Il film è una denuncia nei confronti dei mass
media e si avvale di un cast di contorno di tutto rispetto, fra cui
Juliette Lewis, Jared Harris, Robert Downey Jr. e
Tommy Lee Jones. Benché l’accoglienza della
critica sia caratterizzata da giudizi contrastanti, la prova di
Harrelson nel ruolo del serial killer Mickey Knox è da tutti
ammirata per la complessità psicologica mostrata nei panni del
personaggio che pronuncia l’iconica frase: “Un uomo non è
quello che fa, un uomo fa quello che è”.
Negli anni successivi continua a
lavorare per grandi registi. Nel 1996 è il protagonista del
biografico Larry Flynt – Oltre lo
scandalo di Milos Forman. L’attore
interpreta il noto e controverso editore pornografico diventato
miliardario in un film spudorato, divertente, talvolta retorico e a
tratti tragico, ma tutt’altro che scandaloso. Orso d’Oro a Berlino,
la pellicola è indubbiamente provocatoria (“Devi emigrare da
qualche altra parte, dove i pervertiti sono ben accetti:
Hollywood”, afferma Flynt) e ottiene ampi consensi di critica
e importanti riconoscimenti: due Golden Globe (regia e
sceneggiatura) e diverse nomination, tra cui la prima nomination
come Migliore attore protagonista a Woody
Harrelson sia ai Golden Globe che agli Academy Awards.
In questo periodo Harrelson diventa
un attore impegnato: attivista sociale per Amnesty International e
per la Pediatric AIDS Foundation, ambientalista convinto, la sua
versatilità in campo cinematografico si accompagna a pellicole più
impegnate di grandi autori. Fra questi, Benvenuti a
Sarajevo di Michael Winterbottom,
che polemizza sulla complicità delle istituzioni durante la guerra
in Bosnia. Altrettanto rilevante è la sua partecipazione al
capolavoro di Terrence Malick, La
sottile linea rossa: insieme a un cast grandioso, tra
cui Sean Penn, Jim Caviezel, Nick Nolte, Ben Chaplin, John
Cusack, Adrien Brody e tanti altri, Harrelson ha un ruolo
piccolo e nondimeno decisamente significativo. L’attore interpreta
il coraggioso sergente Keck, cinico quanto spavaldo, ma che va
incontro a una drammatica fine resa più tragica e patetica dalla
banalità che la provoca.
All’inizio degli anni duemila,
Harrelson appare spesso in ruoli di supporto o in qualche cameo,
fra cui la commedia Management, in cui
interpreta il fidanzato di Jennifer Aniston, una
rock star arrogante e possessiva, eppure un ruolo dall’ironia
irresistibile. Da menzionare anche la sua partecipazione a
North Country – Storia di Josey,
l’acclamato film con Charlize Theron e
Frances McDormand, dove interpreta un avvocato
idealista.
Memorabile la sua performance in
Non è un paese per vecchi dei fratelli
Coen, tratto dal romanzo di Cormac McCarty.
Harrelson interpreta Carson Wells, il cacciatore di taglie che
incrocia il destino di Llewelyn (Josh Brolin), in
fuga dall’assassino Anton Chigurh (Javier Bardem)
con una valigetta contenente due milioni di dollari, e che gli
offre protezione in cambio dei soldi: la sua performance misurata e
sottile contribuisce al successo del film che, fra gli altri
riconoscimenti, si aggiudica quattro premi Oscar.
Nel 2009 viene acclamato per
un’altra strepitosa interpretazione in Oltre le regole
–The Messenger di Oren
Moverman, in cui interpreta il capitano Tony Stone e per
cui ottiene una nomination ai Golden Globe e agli Oscar come
migliore attore non protagonista. Collabora nuovamente con il
regista in Rampart, per il quale ottiene
una candidatura agli Indipendent Spirit Award.
Da film indipendenti low budget Harrelson approda poi alle grandi
produzioni. Nel 2012 partecipa infatti a uno dei blockbuster più
attesi dell’anno,The Hunger Games
di Gary Ross, primo capitolo della trilogia fantascientifica
firmata da Suzanne Collins. Nel ritratto futuristico in cui gli
adolescenti americani si scontrano in una battaglia per la
sopravvivenza, Harrelson interpreta Haymitch Abernathy, un
precedente vincitore dei Giochi ora alcolizzato e che fa da mentore
alla protagonista Katniss Everdeen (Jennifer
Lawrence).
L’attore riprenderà il ruolo nel sequel,Hunger Games – La ragazza di
fuoco,
attualmente in lavorazione.
Harrelson non trascura tuttavia il
teatro. Dopo alcune opere scritte e dirette a partire dal 1999 fra
Broadway e Londra, di recente ha scritto e diretto
Bullet for Adolph, presentato a luglio.
Da non dimenticare i suoi lavori alla televisione: in Game
Change dell’HBO, diretto da Jay Roach e incentrato sull’ascesa
politica di Sarah Palin (Julianne Moore) al fianco
di John McCain (Ed Harris), Harrelson interpreta
l’esperto in comunicazione Steve Schmidt, ruolo per il quale viene
candidato agli Emmy come migliore attore in miniserie o film
tv.
Dal 15 novembre, Woody
Harrelson tornerà sugli schermi italiani in 7 psicopatici, la commedia nera
scritta e diretta da Martin McDonagh con un cast
stellare. L’attore interpreta Charlie, un gangster al quale viene
rubata l’adorata cagnolina, evento che innesca una serie di
rocambolesche (dis)avventure. Rivedremo dunque Harrelson in uno dei
ruoli che più gli si addicono, fra azione, follia, violenza e
immancabile ironia. E non possiamo che concordare con le parole del
regista, che ha trovato in Woody Harrelson
l’interprete più adatto al ruolo: “Avevo bisogno di qualcuno
che fosse assolutamente divertente, ma che diventasse inquietante
in un battito di ciglia. In questo senso, Woody è
perfetto”.
Ecco il terzo spot per
Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, l’atteso film di Peter Jackson
diviso in tre parti. La pellicola che debutterà finalmente al
cinema a Dicembre.
“Sarò sincero: ogni
giorno ho dei momenti da psicopatico”, dice Billy. Arriva
finalmente 7 psicopatici, la pulp comedy
ricca di star scritta e diretta da Martin
McDonagh.
La nuova settimana si apre con
un nuovo numero uno in vetta al Box Office statunitense dei film
più visti in sala; si tratta di Wreck it Ralph
atteso da molti anche in Italia e che, sulla carta, dovrebbe
mettere d’accordo chi è cresciuto con i giochi “arcade”, quelli che
si trovano ancora in alcune sale giochi o su internet attraverso
dei simulatori, e le nuove generazioni, abituate alla fluidità del
3D. Il protagonista di questo film di animazione è infatti un eroe
cattivo di un videogioco che vuole diventare un eroe buono, creando
non poco scompiglio all’interno del gioco. Il film, produzione
Disney, incassa 49 milioni di dollari. In seconda posizione lo
segue Flight, il nuovo film di Robert Zemeckis,
che torna dietro la macchina da presa di un film completamente live
action a nove anni dal Cast away e Le
verità nascoste. Il protagonista è Denzel Washington che
interpreta un pilota d’aereo cocainomane che però si mette in gioco
per salvare equipaggio e passeggeri di un volo. Il film ha
incassato 25 milioni di dollari. Scende in terza posizione il
film di Ben Affleck Argo, che incassa però altri
10 milioni di dollari portando il suo totale quasi a 76 milioni di
dollari. In quarta posizione troviamo un film che appare molto
interessante, è la prima prova alla regia di RZA,
cantante dei Wu Tang Clan nonché compositore di molte colonne
sonore, tra cui quella di Ghost dog di Jim
Jarmusch, che realizza un film d’azione ispirato di sicuro ad Ang
Lee, a partire dal titolo The man with the iron
fists, e da parte del cast, in cui figura Lucy Liu. Dietro
le quinte, ossia alla sceneggiatura, c’è lo zampino di Eli Roth, il
che assicura l’intrattenimento. Il film ha incassato 8 milioni di
dollari. Segue al quinto posto Taken 2 che
ancora incassa altri 6 milioni di dollari, portando il suo totale a
126, mentre al sesto posto sale lentamente il colossale e
complicato Cloud Atlas, in cui si sono messi in
gioco tre registi, i fratelli Wachowski e Tom Tykwer con un cast
notevole. Il film ha incassato 5 milioni per un totale di
18. Il settimo posto è occupato da Hotel
Transylvania che cede di diverse posizioni, ma incassa,
dopo 6 settimane di sala e classifica, ancora 4.5 milioni di
dollari e porta il suo totale a 138. In ottava posizione
piomba Paranormal activity 4, complice la fine
dell’effetto Halloween, che incassa 4 milioni di dollari per un
totale di 138. Il nono posto è occupato da Here comes
the boom, che raccimola 3 milioni di dollari per un totale
di quasi 36 e chiude la classifica Silent hill:
Revelation che deve avere decisamente deluso le
aspettative del pubblico americano; è in decima posizione dopo solo
due settimane di classifica e un incasso di 14 milioni di dollari
in totale.
La prossima settimana si aspettano
le uscite di: Skyfall, l’ultimo James Bond per la
regia di Sam Mendes e Lincoln, il film biografico
diretto da Steven Spielberg.
Il direttore artistico
del Festival Internazionale del Film di Roma, Marco Müller, ha
annunciato il primo dei due film-sorpresa che andranno a completare
il Concorso della settima edizione:
Arriva al cinema distribuito da
Medusa Film Venuto al mondo il nuovo film diretto
da Sergio Castellitto, con protagonisti Penélope Cruz e Emile
Hirsch.
Gemma è una donna italiana, che in
un viaggio di studio in Bosnia, si innamora perdutamente,
ricambiata, di Diego, fotografo americano e spirito gioioso e
vitale. Il loro amore sarebbe perfetto se non fosse che a Gemma
viene diagnosticata una sterilità che la porterà ad una sola
ossessione: dare un figlio all’uomo che ama per legarlo a sè. Ma i
legami dei due con la Bosnia sono rimasti forti negli anni, e
proprio durante un loro soggiorno si troveranno travolti dalla
guerra e i loro destini cambieranno. Sergio Castellitto rimette mano al lavoro di
sua moglie e realizza, con l’aiuto di lei alla sceneggiatura, un
film particolare, emotivamente potente e allo stesso tempo
insostenibile.
Castellitto racconta con estrema
lucidità un amore passionale e irragionevole, che lo porta su campi
inesplorati e che risultano perfettamente credibili. Una
ricostruzione storica della Sarajevo dilaniata dalla guerra è il
cuore della seconda parte del film che dispiega le sue storie di
sofferenza e violenza con insostenibile lentezza. Proprio nella
lentezza va cercato il tallone d’Achille di un film altrimenti
veramente ben fatto, attento ai dettagli e ai particolari.
Venuto al mondo, il film
In ogni attore si vede la mano del
Castellitto regista, quasi nell’emissione vocale di alcuni
interpreti che si smascherano come attori che fanno come farebbe il
regista e non come vorrebbero loro. Protagonista sofferente è
Penelope Cruz, ancora una volta diretta da
Castellitto e “raccontata” da Mazzantini, che fa bella mostra del
suo italiano, molto migliorato, ma anche della sua capacità
interpretativa. Con lei un gruppo di attori ben assortito e
sicuramente in grado di tenerle testa, dal notissimo volto di
Emile Hirsch, che interpreta l’innamorato
fotografo Diego, a Saadet Aksoy e Adnan
Haskovic, bravissimi interpreti di un dolore che hanno
vissuto da bambini anche nella vita reale.
La regia di Castellitto è
notevolmente migliorata, più padrona del racconto, più visibile e
attenta alla narrazione, anche se a tratti troppo indulgente su
particolari non perfettamente legati allo svolgersi delle vicende,
troppo presa dal mostrare e poco dal raccontare. Bello il reparto
musicale del film, curato da Edoardo Cruz
(fratello di Penelope) e straordinariamente funzionale nello
scandire il passare degli anni e l’avvicendarsi di passato e
presente sullo schermo. Venuto al Mondo è
un film drammatico e toccante che conferma la bravura di
Castellitto nel raccontare le storie e allo stesso tempo ne rivela
la fondamentale debolezza di essere ancora troppo attore per
dirigerne degli altri.
Distribuito da Medusa in 350 copie
e venduto già in tutto il mondo, compresi Stati Uniti e Canada, il
prossimo 8 novembre uscirà al cinema Venuto al
Mondo, ultimo film di Sergio
Castellitto che lo rivede (contemporaneamente) lavorare su
una storia tratta da un romanzo di Margaret
Mazzantini e da lei sceneggiata, e dirigere
Penélope Cruz. Si tratta di un grande sforzo
produttivo, così come afferma Letta di Medusa, che ha visto una
coproduzione europea, Italia – Spagna, lavorare ad un progetto
importante e costoso. Il film è stato proiettato questa mattina in
lingua originale, uno strutturato susseguirsi di italiano, inglese
e serbo. “Ho voluto che il film fosse proiettato in originale
perché è quella la lingua del film – dice Sergio Castellitto –
La protagonista è una donna italiana che parla italiano a casa
sua e che parla inglese con tutti quelli che non parlano la sua
lingua. Penelope è ovviamente bravissima e questo è il sangue del
film”. Alla domanda sul perché ha scelto quel ruolo, la Cruz
ha risposto con grande trasporto: “Ho amato tantissimo il libro
e mi sono innamorata di Gemma così come successe per Non Ti
Muovere. Sono venuta a Roma subito dopo averlo letto e ne
ho parlato a lungo con Margaret e così le ho detto ‘facciamone un
film’. E così è nato il progetto e il lavoro di Sergio e Margaret
alla sceneggiatura è stato straordinario, hanno colto l’essenza del
libro.”
-Il fatto che sia diventata
madre ha contribuito a farle capire cosa prova la
protagonista?
PC: “Ho letto il libro prima di
diventare madre, ma capivo benissimo la psicologia della donna,
cosa le manca e da cosa derivi il suo desiderio, che poi diventa
ossessione. Certo la maternità mi ha aiutata poi.”
A Margaret Mazzantini,
com’è stato tagliare parti del suo romanzo?
MM: “Si tratta pur sempre di
riduzioni cinematografiche, ma Sergio è il mio primo lettore. Io
scrivo in preda ad un istinto e spesso lui mi dice cosa ho
realizzato. Tagliando le parti del libro si ha sempre l’impressione
di uccidere dei propri amori, ma era una storia che si poteva
scrivere facilmente per il cinema. La cosa difficile è stata la
ricostruzione storica e scenografica.”
“Alcuni film sono delle
esperienze belle o brutte – ha interrotto Castellitto –
questo è stato per me un’avventura umana perché ognuno di noi
ci ha messo qualcosa. E’ una storia d’amore che ho provato a
raccontare”
Presenti alla conferenza anche
Adnan Haskovic e Saadet Aksoy,
interpreti di due dei personaggi principali, bravissimi nel
raccontare il dolore e l’integrità dei loro personaggi. Haskovic ha
raccontato: “Quando prendi un libro di Margaret in mano devi
prepararti un bel caffè, perché lo cominci e non lo lasci fino a
che non l’hai finito. E’ una storia d’amore sullo sfondo della
guerra e ci sono tantissimi personaggi meravigliosi. Quando ho
saputo che mi avevano scelto per Gojko, sono stato felicissimo.
Durante la guerra che viene raccontata io ero un bambino, e forse i
bimbi vivono come un’avventura questi eventi, fatto sta che chi ha
vissuto la guerra in Bosnia e ha visto il film mi ha detto che è
uno dei migliori film fatti su quella guerra, perché mostra persone
che combattono contro l’abbrutimento, e che vogliono vivere
nonostante tutto. E poi lavorare con Penelope è straordinario, non
devi fare altro che reagire al suo straordinario talento”.
Dello stesso parere la Aksoy, che nel film interpreta Aska. “Il
mio personaggio mi ha molto emozionata – dice la Aksoy – e
lavorare con questi grandissimi attori e questa strepitosa crew è
stato bellissimo. Quando ho letto la sceneggiatura i personaggi
erano scritti così bene che si entrava subito in empatia con loro.
Mentre mi preparavo al ruolo per me era difficilissimo staccarmi
dal personaggio, tornavo a casa dal set ed ero ancora Aska, perché
è vero che abbiamo raccontato una storia inventata, ma durante la
guerra terribilmente reale e recente potevano essere successe delle
cose simili.”
Per Penelope Cruz: il suo
personaggio non è buono, come si è rapportata ad esso?
PC: “Gemma non è politicamente
corretta, ma quando leggo un personaggio non penso a cosa farei io
in quella situazione, non lo giudico, cerco solo di capirne la
psicologia e le intenzioni. Il resto non conta. Lei arriva alla sua
necessità per via del suo amore, è una persona buona anche se a
volte autodistruttiva.”
Per Castellitto, il film
poteva essere inghiottito dal tema della guerra o sminuirlo per far
spazio alla storia d’amore, invece è molto equilibrato, come ci è
riuscito?
SC: “Ho fatto quello che
sentivo essere il cinema per questo film. Era necessaria una forte
messa in scena e una forte teatralità. Ho cercato di fare un film
in cui ogni scena fosse depositaria di una emozione, mi sono
appellato all’intelligenza emotiva dello spettatore. Lo spettatore
va al cinema e porta via q
Esordio da record storico per la
saga di 007, con Skyfall che sbanca al botteghino.
Seguono Viva l’Italia e Gladiatori di Roma. Non pervenute le
new entry.
Il lungo weekend festivo, complice
il ponte del 1° novembre, senza dimenticare Halloween e il
maltempo, ha dato nuova linfa al botteghino italiano: gli incassi
sono nuovamente in crescita, grazie soprattutto all’esordio
eccezionale del nuovo capitolo della saga di 007.
Skyfall apre infatti al primo posto
con ben 5,4 milioni di euro raccolti nei quattro giorni: il film di
Sam Mendes è uscito mercoledì, quindi l’incasso totale supera
persino i 6 milioni complessivi (precisamente 6,1 milioni di euro).
Dopo aver debuttato con 700.000 euro nelle prime ventiquattro ore,
Skyfall ha raccolto ben 1,8 milioni nella sola giornata
nel primo novembre.
Si tratta di un record storico per la saga, con un film che sta
sbancando anche al
botteghino internazionale, ancor prima di uscire negli USA.
Ricordiamo che le altre due pellicole con James Bond/Daniel Craig
(Casino Royale e Quantum of Solace) avevano
incassato circa 3 milioni nel primo fine settimana. Considerando
l’apprezzamento generale e l’ottimo passaparola, Skyfall
ha ottenuto una media strepitosa di oltre 8000 euro nelle 630 sale
in cui è stato lanciato.
Dietro l’exploit di Bond, troviamo
due pellicole italiane. Viva l’Italia scende in seconda
posizione con 1,8 milioni, registrando un incremento rispetto al
debutto della scorsa settimana. La commedia arriva così a 3,6
milioni totali in dieci giorni.
Dopo l’esordio flop, anche Gladiatori di Roma beneficia di un
incremento, grazie soprattutto al target infantile. Il film sfiora
dunque i 3 milioni complessivi.
Complice ancora una volta il ponte
festivo, L’Era Glaciale 4 guadagna due
posizioni rispetto alla scorsa settimana, raccogliendo altri
789.000 euro per un totale di ben 16,1 milioni.
Due pellicole in calo occupano la
quinta e sesta posizione: Le belve incassa 768.000 euro e
supera i 2 milioni complessivi, mentre Ted arriva a quota 10,8 milioni con
altri 570.000 euro.
Io e te conferma il settimo posto del
suo debutto. Il film di Bernardo Bertolucci incassa altri 541.000
euro e giunge a 1,3 milioni.
Seguono due film horror usciti in
occasione di Halloween: nella lotta a due vince The Possession, che arriva a 1,3
milioni con altri 489.000 euro, mentre Silent Hill: Revelation 3D,
nonostante il sovraprezzo, si accontenta di 422.000 euro alla sua
prima settimana.
Da segnalare infine l’esordio poco
soddisfacente di Oltre le colline: l’acclamato film di
Cristian Mungiu, vincitore di due premi all’ultimo Festival di
Cannes (attrici protagoniste e sceneggiatura) si piazza al
ventesimo posto con 90.000 euro incassati in 50 copie.
Ecco il Trailer
di Queen Live – Hungarian Rhapsody 1986, il documentario
dedicato all’incredibile Live dei Queen, l’esibizione rimasta nella
storia e nel cuore
Verrà presentato il prossimo 16
novembre presso il cinema Barberini, nell’ambito del Festival del
Cinema di Roma Storia di un ragazzo
calabrese, docu-film dedicato alla vita di
Enzo Mirigliani, per oltre 50 anni organizzatore
del concorso di Miss Italia. Madrina
dell’evento, Caterina Murino, che sul palco
del concorso di bellezza più famoso d’Italia ha mosso i primi passi
della carriera, nel 1997.
La pellicola seguirà le vicende del
protagonista, partendo dal paese natio di Santa Caterina dello
Jonio fino ai successi del concorso, attraverso le parole di coloro
(amici, famigliari, ovviamente le sue Miss) che ne hanno incrociato
la strada.
Il progetto, ideato e realizzato da
un gruppo di giovani, capitanato da Nicola Pisu
Mirigliani nipote del protagonista, e dal regista
Simone di Maria (entrambi poco più che ventenni),
insieme agli sceneggiatori Marco Brozzi e
Myriam Caratù intende rivelarne al pubblico
aspetti prima poco conosciuti, soffermandosi soprattutto sulla
storia precedente al successo, lontana dai riflettori, raccontando
una vicenda umana che ha attraversato la distruzione della guerra,
ma che ha poi rappresentato lo spirito di rivalsa e la voglia di
realizzazione che ha dominato la ricostruzione, fino all’ideazione
del concorso, che in parte contribuì a ricreare un clima di
‘normalità’ e ‘leggerezza’ in Italia dopo il difficile periodo
post-bellico.
Il docu-film, realizzato anche
grazie al contributo della Regione Calabria, si avvale dei filmati
storici del concorso, anche tratti dall’archivio dell’Istituto
LUCE, ma anche di filmati amatoriali che riprendono la vita privata
di Mirigliani. Tra le testimonianze contenute nella pellicola,
quelle della figlia del ‘patron’ Patrizia Mirigliani, della moglie
Rosy Ragno, Fabrizio Frizzi e Carlo Conti, do Martina Colombari,
Denny Mendez, Mirka Viola, degli ex dirigenti di Raiuno Paolo De
Andreis e Mario Maffucci.
Allison Janney
entra nel cast di Bad Words, debutto alla
regia per Jason Bateman. L’attrice si va così ad
aggiungere ad un cast nel quale sono già arrivati Phillip
Baker Hall, Kathryn Hahn, Ben
Falcone and Rohan Chand.
In Bad Words, Bateman
interpreterà un 41enne disilluso che, grazie ad un cavillo
giuridico, parteciperà ad una gara di spelling, in genere riservata
a ragazzini in età scolare. Allison Janney interpreterà Bernice
Deagan, la responsabile dell’organizzazione della gara. Bateman
avvierà a breve le riprese, partendo dalla sceneggiatura di Andrew
Dodg. Allison Janney sarà prossimamente sugli schermi in
Trust Me e The Way, Way
Back.
Periodo particolarmente vivace per
Justin Lin che, dopo aver finito di lavorare a
Fast & Furious 6, la cui uscita è
prevista per la prossima estate, appare destinato a trovarsi
un’agenda ricca di impegni. L’ultimo di questi sarebbe un thriller
schi – fi intitolato Hibernation.
Al momento nessun dettaglio è stato
rivelato riguardo la trama; si sa perà che il film sarà scritto
dagli esordienti Will Frank e Geneva
Robertson, mentre il pool di produttori include Guymon
Casady, Ben Forkner, Troy Craig Poon, Bruno Wu e lo stesso Lin.
La notizia dell’impegno del regista
in questo nuovo progetto arriva a pochi giorni di distanza da
quello del suo ruolo di produttore e possibile regista di un altro
film di fantascienza, stavolta orientato alla commedia, intitolato
Subdivision.
Freestyle Releasing ha annunciato i
piani per l’uscita cinematografica e la successiva realizzazione in
DVD e VOD di InAPPropriate, commedia
diretta da Vince Offer, e da lui scritta assieme a
Ari Shaffir e Ken Pringle. Il
film sarà prodotto da Robert B. Shapiro e Ken Pringle per Square
One Entertainment. Highland Film Group si occuperà della
distribuzione internazionale del film. Al centro della storia
Adrien Brody, nel ruolo di un improbabile
poliziotto, con uno spiccato senso per la moda, Rob
Schneider nel doppio ruolo di un psicologo e di un critico
di film hard, a guidare un cast completato da
Michelle Rodriguez, Lindsay
Lohan e Ari Shaffir. Il film appare
indirizzato al pubblico di film poco politicamente corretti come
Jackass o
Borat.
Una foto nuova… ma non troppo: più
che altro una versione ‘allargata’ dell’immagine già diffusa da
qualche giorno, che ci mostra Ben Kingsley nei
panni del Mandarino, prossimo antagonista di Tony Stark – Iron Man
nel terzo capitolo della saga dedicata al supereroe.
L’immagine ci offre comunque una
visione più ampia del personaggio, oltre a mostrare gli Anelli del
Potere, principali armi del Mandarino. Iron
Man 3 ci mostrerà la storia della caduta e faticosa
risalita di Tony Stark: il cast oltre Robert Downey
Jr, Ben Kinsgley, Gwyneth
Paltrow, Don Cheadle e Paul
Bettany quale voce della sistema computerizzato JARVIS,
includerà Guy Pearce, Rebecca
Hall, James Badge Dale, Ashley
Hamilton, William Sadler e
Stephanie Szostak.
Nonostante manchino ancora
all’appello gli spettatori statunitensi, che dovranno pazientare
fino al prossimo fine settimana, Skyfallha
già cominciato a macinare successi nelle sale europee e non solo:
il film ha già raccolto 287 milioni di dollari, 156 dei quali solo
nell’ultimo weekend di programmazione, conquistando in particolare
il pubblico tedesco e quello messicano.
In Germania in particolare,
l’ultima pellicola dedicata a James Bond,
appena uscita, ha fatto segnare il miglior esordio dell’anno nelle
sale. Notevole il successo anche nel Regno Unito, dove
l’Agente Segreto al servizio di Sua Maestà ha conquistato
complessivamente 85 milioni di dollari in dieci giorni di
programmazione, 25,7 dei quali solo nell’ultimo fine settimana; in
Gran Bretagna Skyfall ha peraltro fissato il nuovo record assoluto
per la prima settimana di programmazione, superando la seconda
parte di Harry Potter e i Doni della
Morte.
Tra qualche giorno toccherà dunque
agli Stati Uniti, dove secondo le stime il film potrebbe incassare
fino a 215 milioni di dollari, che lo renderebbero il maggior
successo finanziario della serie.
Jude
Law è ufficialmente nel cast di Queen of the Desert (La
regian del deserto) il prossimo film scritto e diretto da Werner Herzog. L’attore si va ad aggiungere ai già
confermati Naomi Watts e Robert Pattinson.