Ecco l’atteso Trailer
di Machete Kills, il sequel
che rivede riuniti nuovamente il regista Robert
Rodriguez e l’attore Danny
Trejo in una nuova avventura, e a presentare il
filmato sono proprio questi ultimi due.
Trama: Il governo degli Stati Uniti
recluta Machete mandandolo in Messico per rintracciare e eliminare
un trafficante d’armi che cerca di lanciare un’arma nello
spazio.
Nonostante il successo e il suo
indubbio talento, Emma Watson confessa le sue insicurezze,
rivelando di non sentirsi un’attrice all’altezza delle aspettative.
Il rapporto con il successo, le pressioni dopo la saga di Harry
Potter, le sue passioni, le aspirazioni professionali e,
soprattutto, le sue grandi insicurezze: Emma
Watson confessa molto di sé in un’intervista rilasciata a
Rookie
magazine, soffermandosi sulla difficoltà non trascurabile con
cui l’attrice britannica si misura costantemente, a causa delle
grandi aspettative e scommesse sull’avvenire professionale che in
molti alimentano nei suoi confronti.
Nonostante il suo talento, esploso
soprattutto all’indomani della conclusione della decennale saga
potteriana, Emma Watson nutre seri dubbi sulla sua professione. Ha
appena presentato a Cannes The Bling Ring
di Sofia Coppola, ha colpito tutti con la sua Sam
in Noi siamo infinito di Stephen
Chbosky, ha girato Noah per
Darren Aronofsky al fianco di Russell
Crowe. Il suo curriculum di attrice è considerevole, ma
Emma Watson dubita delle sue capacità:
“Si chiama sindrome
dell’impostore. E’ come se migliorando di volta in volta aumenta
anche la mia sensazione di inadeguatezza. Temo che a un certo punto
qualcuno scoprirà che non sono capace e che non merito ciò che ho
raggiunto. Non posso soddisfare le aspettative di tutti nei miei
confronti“. L’attrice afferma che “è strano,
talvolta il successo può essere un’enorme motivazione, ma a volte è
snervante e può compromettere il tuo equilibrio“.
Emma Watson confessa che il regista
Stephen Chbosky l’ha aiutata a migliorare la sua autostima quando
l’ha scelta per Noi siamo infinito. “Dopo
Harry Potter, non ero molto sicura di me come attrice. E’ una
fortuna che sono migliorata, ma a quel tempo avevo bisogno di
qualcuno che credesse in me, e Stephen l’ha fatto”.
Emma aggiunge: “Non mi lamento affatto, poiché ho avuto
davvero l’occasione di maturare e ho ricevuto molto sostegno per il
mio lavoro oltre Harry Potter. Però talvolta mi sento un po’
vincolata all’idea che gli altri hanno su di me”.
Di certo Emma Watson è una promessa
ed è inevitabile che un’attrice di talento sia sottoposta a grandi
aspettative sul suo avvenire. E voi che ne pensate? Intanto Emma
sogna di recitare in una commedia romantica che abbia
preferibilmente una storia divertente e originale. Tra i
registi con cui le piacerebbe lavorare, cita Danny Boyle, Ang Lee,
Lynne Ramsay, Tom Hooper e David Fincher: Emma Watson confessa di
voler collaborare con registi che non realizzano soltanto prodotti
di puro intrattenimento, ma che mostrino una visione creativa.
Voices,
diretto dal semi-esordiente Jason Moore, è un
divertente esperimento per la cinematografia dei più giovani. Nelle
sale dal prossimo 6 giugno, Voices è già
un fenomeno negli Usa tanto è vero che si sta pensando al
provvidenziale sequel: sarà un successo anche qui in Italia? E’
troppo presto per dirlo, ma siamo abbastanza sicuri che il film di
Jason Moore non passerà certo inosservato.
Voices è
l’evoluzione di un genere cinematografico che, contaminato dal
musical, riesce a dar vita a qualcosa di stuzzicante ed
elettrizzante nel panorama cinematografico. Essenzialmente è un
teen-musical che seppur scadendo in qualche clichè, rimane comunque
un film adulto, anti convenzionale, fresco, con battute esilaranti,
una perfetta colonna sonora ed un folto gruppo di giovani e
talentuosi attori. Il tutto si svolge nella classica cornice di un
college americano, dove la giovane Beca (Anna
Kendrick) sogna di sfondare nel mondo della musica. La
ragazza ha talento da vedere come DJ, ma per una strana
coincidenza, entrerà in un gruppo corale universitario di sole
donne. Capitanato dall’irriverente Aubrey (Anna
Camp) e dalla rossa sbarazzina Chole (Brittany
Snow), Beca si troverà a vivere un’avventura che le
cambierà la vita.
Voices, il film
Bastano quindi poche scene per
rimanere fatalmente attratti dal film. Con una semplicità genuina
ed una colonna sonora che rispolvera vecchie hit della musica pop
moderna, il film di Jason Moore colpisce nel segno
per due motivi ben precisi; se da una parte rimaniamo colpiti
dall’interessante caratterizzazione dei personaggi, dall’altra
parte le due anime del film (quella essenzialmente pop e quella che
riguarda le vicissitudini dei protagonisti), si fondono all’unisono
riuscendo a bilanciare il drama ed il musical.
Voices però, seppur sembra avere qualche
somiglianza con il successo televisivo di Glee, il
risultato è comunque molto diverso.
Mentre la serie tv cerca di stupire
il pubblico con performance da urlo e tralasciando la
caratterizzazione del personaggio, Voices
invece essendo un lungometraggio dal respiro più adulto, arriva
dove Glee non si è mai spinto. La pellicola infatti, non è
solo un piacevole intrattenimento, ma risulta essere un moderno
Step up. Se il franchise più ballerino
che ci sia, dopo già un solo lungometraggio era già alla frutta, il
film porta con sé una ventata di aria fresca per la cinematografia
giovanile, perche grazie alla sua miscela di canti e balli,
essenzialmente racconta una vicenda fatta di amicizia (quella
vera), una sana competizione e senza dimenticare di volgere uno
sguardo ad una generazione che nonostante tutto è ancora capace di
sognare.
La religiosa è un
film del regista francese Guillaume Nicloux che
uscirà nelle sale italiane a partire dal prossimo 27 giugno. Tratto
dall’omonimo romanzo di Denis Diderot, La religiosa narra la
storia di una giovane donna che lotta e si batte per non sottostare
alle regole e alle imposizioni di una società, quella francese di
metà ‘700, in cui alle donne era preclusa qualsiasi possibilità di
arbitrio.
In La religiosa la
giovane e graziosa Suzanne (Pauline Etienne) è
l’ultima di tre figlie di una nobile famiglia in precarie
condizioni economiche. Dotata di un naturale talento musicale e di
una solida e convinta fede religiosa Suzanne viene, contro la sua
volontà, destinata ad una vita monastica, non potendo la famiglia
accasare anche lei come le due sorelle maggiori. Non avvertendo
nessuna vocazione, Suzanne si ribellerà da subito a quel tipo di
vita a cui si sente condannata ma dovrà affrontare e subire
innumerevoli prove ed umiliazioni a cui le gerarchie ecclesiastiche
la sottoporranno per farla recedere dal suo intento di libertà.
La religiosa, il film
Sostenuta da una fede solida,
convinta e sincera, pura e disincantata, ma priva di una
particolare vocazione tonacale, Suzanne non accetta di rinunciare
alla propria vita e alla possibilità di conoscere il mondo.
Sulla strada che separa Suzanne dal
suo intento di rinunciare ai voti, la ragazza incontrerà personaggi
diversi che in modo diverso cercheranno di farla recedere da tale
proposito: dalla paziente ed affettuosa madre superiora Madame de
Moni (Francoise Lebrun), che tenterà con la
dolcezza di risvegliare nella ragazza quella vocazione che essa
nega di avere, alla sadica e spietata Suor Christine
(Louise Bourgoin) che, succeduta a Madame de Moni,
sottoporrà Suzanne a terribili umiliazioni. Quindi, una volta
trasferita al convento di St, Eutrope, Suzanne farà la conoscenza
di una nuova madre superiora (Isabelle
Huppert) che maturerà verso la ragazza una
predilizione morbosa che presto si trasformerà in una disperata ed
incontrollabile passione.
La
religiosa è un film che parla di fede ma sopratutto di
libertà, la libertà di essere padroni della propria vita e delle
proprie scelte; un film che presenta una società patriarcale in cui
alle donne era negato questo diritto di scelta sia che fossero
destinate al velo monacale o ad un matrimonio di convenienza.
Guillaume Nicloux presenta un film molto intenso e
carico di tensione emotiva, concentrandosi volutamente sui tormenti
interiori di una giovane donna che non accetta di vivere una vita
non sua e che risalta, in un ambiente ecclesiastico, per la propria
religiosità sincera e pura, ma che vuole vivere in modo onesto.
Un film che tratta temi attuali o
attualizzabili in una società, quella contemporanea, in cui forse
le donne non hanno ancora compiuto quel percorso di emancipazione
totale che può permettere loro una reale libertà di scelte.
Indubbiamente le tematiche narrative dovettero apparire alquanto
audaci e sconvenienti alla Francia di metà ‘700 quando Diderot
scrisse questo libro, figlio di una nuova ventata culturale
illuminista di cui l’autore è tra i principali esponenti.
La
religiosa è un film ben diretto da Nicloux che ha
curato con mirabile precisione ogni dettaglio scenografico e
costumistico, ottenendo un’ambientazione estremamente fedele ed
efficace; una regia varia e funzionale che in determinate sequenze
opta per la telecamera a mano in modo da conferire, volutamente, un
maggiore realismo e coinvolgimento emotivo da parte dello
spettatore.
Ottime interpreti tra cui spicca
l’interpretazione particolarmente profonda della giovane
protagonista Pauline Etienne e della ben più
esperta Isabelle Huppert straordinaria nell’impersonare una madre
superiora divorata da una passione inappagabile e contraria al
proprio ruolo di guida spitituale.
Arriva un’esilarante web series comedy su Star Wars, intitolata Star
Wars: Course of the Force. Oggi arriva il primo
episodio della serie che durerà per tutto il mese di
Luglio.
Arriva la prima clip ufficiale del
film che vedrà Brad Pitt combattere contro gli
Zombie, in World War
Z, per la regia di Marc Forster.
L’attesa pellicola arriverà nelle sale italiane il 27 Giugno
2013 si basa sull’omonimo libro di Max
Brooks.
World War
Z è diretto da Marc Forster e vede
nel cast Anthony Mackie,
Brad Pitt, David Morse, James Badge Dale, Matthew Fox
e Mireille Enos. Ecco la trama del film: La storia
segue Gerry Lane, un impiegato delle Nazioni Unite(Brad Pitt), che
gira il mondo in una corsa contro il tempo per fermare una epidemia
che rovescia eserciti e governi e che minaccia di decimare la
popolazione mondiale.
La pellicola è tratta da
World War
Z. La guerra mondiale degli zombi (World War Z: An
Oral History of the Zombie War) romanzo horror fantascientifico
post apocalittico del 2006 di Max Brooks. È la seconda opera
letteraria di Brooks sull’argomento zombie, successiva a Manuale
per sopravvivere agli zombi (The Zombie Survival Guide) del 2003.
Dalla prospettiva del singolo individuo, e della narrazione, il
libro è considerato un romanzo epistolare, poiché la trama è
presentata dalle varie interviste sulle vicissitudini delle persone
incontrate.
Dopo una lunga e difficile campagna
d’acquisti, nel 2007 la Plan B Entertainment di Brad
Pitt riuscì ad ottenere i diritti cinematografici
di WWZ in concorrenza contro la Appian Way di
Leonardo DiCaprio.Qualche tempo dopo, il 13 novembre 2008 si
apprese, dalla rivista Variety, che Marc Forster era
stato avvicinato e poi confermato come regista; intervistato a
proposito, Forster spiegò che per alcuni aspetti il romanzo
presentava caratteristiche politico-thriller simili a Tutti
gli uomini del presidente.
Una Notte da Leoni 3 – Da Los
Angeles a Tijuana in Messico e di nuovo a Las Vegas. Il capitolo
conclusivo di Una notte da leoni racconta del rapimento di Doug da
parte di un certo Marshall. Quest’ultimo è un criminale che ha un
conto in sospeso con Leslie Chow e solo Phil, Stu e Alan possono
riuscire nell’impresa di trovarlo e consegnarglielo per salvare la
vita a Doug.
Benvenuti a Saint Tropez
– A causa di una strana coincidenza, il funerale della moglie di
Zen si celebra lo stesso giorno in cui si sposa la figlia di Roni.
L’inatteso evento non fa che peggiorare i già pessimi rapporti tra
i due fratelli, le cui rispettive scelte di vita, mogli e
professioni non sono mai andati d’accordo. Rigorosamente religioso
il primo e amante dei piaceri della vita e del divertimento il
secondo, Zen e Roni non hanno niente in comune se non fosse per il
loro anziano padre, un nonno che le loro rispettive figlie adorano
e non vogliono perdere. Colpi bassi, tradimenti e incomprensioni
hanno distrutto l’armonia familiare: da Londra a Parigi, da New
York fino a Saint Tropez, troveranno fine in una casuale
riconciliazione e in una bella storia d’amore o forse due.
Slow Food Story – Nel 1986 in
Italia, Carlìn fonda l’associazione gastronomica ArciGola, e tre
anni dopo lancia a Parigi lo Slow Food, un movimento internazionale
che nasce come Resistenza al fast food. Senza mai lasciare Bra, la
sua cittadina di 27mila abitanti, Petrini crea un movimento che
oggi esiste in 150 paesi e che trasforma per sempre la gastronomia.
Slow Food Story è la storia di un gruppo di amici di provincia: una
storia di bischerate, di passioni politiche, di ristoranti, di riti
contadini riesumati, di vino e di viaggi, di scommesse vinte o
perse ma vissute sempre con la stessa inaffondabile, burbera,
ironia. Una storia che ci dimostra come anche le più importanti
avventure culturali possono nascere da un approccio divertito alla
vita. Slow Food Story è la piccola storia di poche persone e della
loro grande scommessa culturale, ma lascia intravedere dietro di sé
la big picture dei cambiamenti del sistema cibo negli ultimi 60
anni: quelle dinamiche globali dell’agroalimentare che sono tra i
temi ambientali più scottanti del nostro tempo.
Solo Dio perdona – Only God
Forgives – Julian è in fuga dalla polizia
britannica. Gestisce una palestra di thai boxe a Bangkok che è una
copertura per un giro di traffico di droga. E’ rispettato nel mondo
criminale locale, ma dentro di sé sente che gli manca qualcosa
nella vita. Dopo l’incontro con un poliziotto in pensione, chiamato
“L’angelo della vendetta”, capisce che deve confrontarsi con sua
madre.
Ti ho cercata in tutti i
necrologi – Il personaggio principale del film è
Nikita; quello che porta i morti. Una sera, trovatosi coinvolto in
una partita a poker in una sperduta villa fuori Toronto il suo
destino cambierà per sempre. Per poter estinguere il suo debito di
gioco gli viene proposta una caccia all’uomo: 20 minuti separano
lui dai creditori che, con i fucili in mano, avranno quel lasso di
tempo per stanarlo ed ucciderlo, mentre Nikita avra’ il tempo
necessario per potersi salvare estinguendo così il suo debito.
Sopravvissuto, Nikita entra in una nuova initima dimensione dove il
terrore e la follia si insinueranno lentamente e misteriosamente
nella sua vita, a tal punto da non desistere dal desiderio di
essere ‘cacciato’. L’inaspettato incontro con una bella e giovane
donna complicherà la trama del film, rendendola piena di colpi di
scena e di scelte che coinvolgeranno lo spettatore fino all’ultimo,
non ponendo l’accento sulla parola fine.
To be or not to be– versione
restaurata – Commedia capolavoro della Hollywood
classica, tuttora ineguagliata per l’abilità nel mescolare satira
politica, divertimento sfrenato e momenti di sincera commozione, To
Be Or Not To Be di Ernst Lubitsch torna finalmente al cinema in
versione restaurata e rimasterizzata. Joseph Tura (Jack Benny) e la
moglie Maria (Carole Lombard) dirigono una compagnia teatrale
polacca, rimasta senza lavoro dopo l’occupazione tedesca del ‘39.
Quando il tenente Sobinski (Robert Stack), spasimante di Maria,
chiede loro aiuto per la causa della Resistenza, il talento
dell’intera compagnia finisce al servizio di un esilarante e sempre
più rischioso complotto antinazista fatto di travestimenti e scambi
di persona. Il congegno narrativo perfetto, il ritmo travolgente e
un cast formidabile guidato dall’eccelsa Carole Lombard, hanno reso
negli anni To Be Or Not To Be un’opera di culto, uno degli esempi
più folgoranti e duraturi dell’arte di Lubitsch.
Tutti pazzi per Rose – Primavera
1958. Rose Pamphyle ha 21 anni e vive con suo padre, un burbero
vedovo titolare dell’emporio di un piccolo villaggio in Normandia.
Rose è promessa in sposa al figlio del proprietario
dell’autofficina e l’attende un destino di casalinga docile e
devota. Ma Rose non vuole saperne di una vita del genere. Così
decide di partire per Lisieux, dove il trentaseienne Louis Echard,
carismatico titolare di un’agenzia di assicurazioni, sta cercando
una segretaria. Il colloquio per l’assunzione è un fiasco totale.
Ma Rose ha un dono: batte i tasti della macchina per scrivere a una
velocità vertiginosa e così riesce suo malgrado a risvegliare
l’ambizioso sportivo che sonnecchia in Louis… Se vuole ottenere il
posto, Rose dovrà partecipare a delle gare di velocità
dattilografica. Ignorando i sacrifici che la giovane dovrà compiere
per raggiungere l’obiettivo, Louis si improvvisa allenatore e
decreta che farà di Rose la dattilografa più veloce di Francia, e
perfino del mondo! E l’amore per la competizione sportiva non va
necessariamente d’accordo con l’amore puro e semplice…
Una notte agli studios
3D – Filippo e Giorgio sono due comparse che contro
la loro volontà, si trovano ad accettare un provino molto strano:
una produzione americana produce un film in 3D in Italia e cerca
due attori sconosciuti. Così, Filippo e Giorgio si recano al
provino. L’agente spiega a loro che devono interpretare due
personaggi che hanno il compito di salvare il cinema, andando a
spasso nei generi cinematografici. Inizierà così una fantastica
avventura senza fine! Durante il loro viaggio entreranno a far
parte di film di ogni genere interpretando personaggi di ogni tipo.
Ogni film sarà un’avventura diversa: incontreranno vampiri e
mostri, vivranno in mondi fantastici, si innamoreranno, si
getteranno all’inseguimento di malviventi, incontreranno Giulio
Cesare, esorcizzeranno una ragazzina posseduta e passando da un set
Medioevale e un altro anni 70 riusciranno nella loro missione,
ossia quella di salvare gli Studios da un personaggio (Mr Frame)
che ne vorrebbe farne un parco a tema. E quando sembra che la loro
avventura sia finita, la storia continua!
Dopo il ritorno al grande schermo da
protagonista assoluto in The Last Stand,
Arnold Schwarzenegger non vuole proprio saperne di
ritornare nell’ombra. Così, dopo il ritorno ufficiale alla
recitazione, l’attore ha accennato qualcosa riguardo al suo ritorno
in alcuni franchise che hanno fatto la sua fortuna e che lui stesso
ha contribuito a rendere cult.
Dopo tanti rumors adesso a proprio
l’attore di origini austriache a parlare, in un’intervista a Metro
UK, riguardo alla situazione di Terminator
5.
Stiamo scrivendo adesso. Ci
sono tre progeti in fase di scrittura che mi coinvolgono. Uno di
questi è Terminator 5, gli altri sono un film su
Conan che sta producendo la Universal e un sequel
de I Gemelli che si chiamerà
Triplets. Il terzo elemento del terzetto
protagonista sarà Eddie Murphy (accanto a
Schwarzenegger e a Danny De Vito, ndr)”.
Di questi tre progetti solo
Conan è già stato ufficialmente
annunciato, mentre per Terminator sono auspicabili due film entro i
prossimi anni, prima che la Annapurna Pictures perda i diritti. Per
quanto riguarda il sequel de I Gemelli,
tutto il cast originale ha già accettato di essere coinvolto.
E voi che ne pansate? Pronti a
rivedere sullo schermo una massiccia dose di Arnold
Schwarzenegger ?
Arriva nelle sale italiane il terzo
ed ultimo atto del branco di lupi più seguito del mondo, ovviamente
parliamo di Una Notte da Leoni 3, e oggi
per accompagnare l’uscita in sala vi proponiamo una divertente
chiacchierata con il più divertente dei lupi Alan (Zach
Galifianakis):
Cosa hai pensato quando hai
saputo che avrebbero girato un terzo episodio di Una Notte da Leoni
e quale è stata la tua reazione quando hai letto la
sceneggiatura?
Proprio come il primo ha portato
alla realizzazione del secondo, con il successo di quest’ultimo
sembrava inevitabile un terzo. Quando abbiamo girato il secondo
sentivo che mancava la conclusione, per questo sono stato contento
del terzo episodio.
Cominciando da Alan, il tuo
personaggio, c’era qualcosa in particolare che avresti voluto in
questo film, ultimo episodio della
trilogia?
La cosa che credo sia bella vedere
in questo film è che Alan è costretto a mettersi in discussione.
Inoltre, nel film suo padre muore. E’ bello seguirlo in questo
percorso. Nei primi film non esisteva questo aspetto, Alan lo
conosciamo per le sue battute e le gag, nel terzo episodio andiamo
più a fondo nella sua psiche e capiamo come viene percepito dagli
altri. Assistiamo al suo tentativo di diventare più maturo, cosa
che è divertente perché non è così semplice…
E qual è il tuo percorso nel film?
Be’ non ci sarebbe stato alcun
percorso se i ragazzi non lo avessero spinto a fare i conti con se
stesso. Parte tutto da loro. Cercano di aiutarlo e da lì
parte la storia. Quindi c’è qualcosa di più del solo
divertimento. In fondo la storia di Alan è “Ehi Alan, sei un
casinista. La vita potrebbe essere migliore se non rovinassi tutto.
Devi rendertene conto.’
E’ stato bello recitare in questo
ruolo e cercare di renderlo divertente. Non vedo l’ora che possiate
vederlo!
Come è stato tornare a lavorare
con i ragazzi, Bradley Cooper, Ed Helms e Justin Bartha? Si è
ricreato subito lo stesso feeling?
Zach
Galifianakis: Subito. Andiamo molto d’accordo
e ci divertiamo insieme. Ci sono ovviamente alcuni momenti di
tensione, come in tutti gli ambienti di lavoro. Todd ci ha
scelti proprio perché sapeva che ci sarebbe stato un buon rapporto
tra noi. Questo rende le cose più semplici e mi piacerebbe molto
girare con loro altri film. Sarebbe davvero divertente.
E per quanto riguarda Todd, fino
ad ora avete girato quattro film insieme.Come è
andata?
Zach
Galifianakis: Benissimo. Non sapevo molto di Todd,
ma abbiamo girato 4 film insieme e vorrei che ce ne fossero altri
anche perchè abbiamo in comune il sense of humour: ci piace far
ridere le persone nei momenti meno adeguati tanto che non riescono
a capire perchè ridono.
Mi ha cambiato la vita. Sono
stato fortunato.
C’è stato un momento preferito
durante le riprese o qualche scena che ti è particolarmente
piaciuto girare?
Zach
Galifianakis: Vi giuro che ho amato ogni giorno sul
set di tutti e 3 i film. Ti svegli e non vedi l’ora di iniziare
perché sai già che ci saranno momenti di grandi risate durante la
giornata. E non capita sempre quando si lavora. Quindi che dire…è
stato fantastico. Ad esempio tirare una palla da baseball in mezzo
al deserto con Justin Bartha è piacere puro, potersi rilassare con
i ragazzi è stato stupendo…ci siamo divertiti molto, è stata una
splendida esperienza lavorativa.
Ecco la trama del film: Tijuana in
Messico, una location che calza a pennello ad una serie incentrata
sull’esagerazione e che, in questo terzo film, racconterà della
fuga di Alan dall’ospedale psichiatrico in cui è stato rinchiuso e
dei tentativi dei suoi amici di riacciuffarlo prima che sia troppo
tardi. Oltre a Tijuana, il folle viaggio dei protagonisti di Una
notte da leoni 3 toccherà anche Los Angeles e Las Vegas. Lì dove
tutto ha avuto inizio. Riprese del film al via entro la fine del
mese di giugno 2012.
Vi ricordiamo che la pellicola
uscirà il 30 Maggio 2013. Una
notte da leoni 3 di Todd Phillips vede il ritorno del trio delle
meraviglie formato da
Bradley Cooper,
Zach Galifianakis e Ed Helms che
questa volta riusciranno a passare grandi guai anche lontani da
addii al celibato e da matrimoni in grande stile. Tornano nel film
anche Justin Bartha,
Heather Graham, Jeffrey Tambor, Gillian Vigman, Sasha
Barrese e
Jamie Chung.
L’attrice, meglio nota per i ruoli
da protagonista in Mars Attacks! e
La Carica dei 101, vanta
anche sei nomination all’Oscar, ultima delle quale nel 2012 per la
sua straordinaria interpretazione di Albert
Nobbs.
Il film è attualmente in pre
produzione nel Regno Unito e dovrebbe arrivare al cinema il primo
agosto 2014. I Guardiani della Galassia (Guardians of
the Galaxy) sono un gruppo di personaggi dei fumetti Marvel Comics, creato da Arnold Drake (testi) e
Gene Colan (disegni). La prima apparizione avviene in Marvel Super-Heroes (seconda serie)
n. 18 (gennaio 1969).
Ieri sera la Film Society of Lincoln
Center ha ospitato “Una serata con Joss Whedon“, durante
la quale è stato proiettato anche il suo adattamento in chiave
moderna di Molto Rumore per Nulla di
William Shakespeare. Dopo la proiezione, che ha raccolto molti
applausi, Joss Whedon si è prestato ad una
sessione classica di domanda/risposta durante la quale, come era
prevedibile, si è parlato anche del suo coinvolgimento nei progetti
della Marvel Studios.
Il regista ha parlato anche del
franchise di Firefly, il videogame, e del suo adattamento
cinematografico, ma anche di altri argomenti abbastanza succulenti.
In particolare ha chiarito che, pur non potendone parlare
apertamente, Quicksilver e Scarlet Witch saranno in
The Avengers 2,
indipendentemente da ciò che farà Brian Synger con
i suoi X-Men.
Ma la cosa più interessante è stata
detta, come c’era da aspettarsi, in merito a quale altro
personaggio Marvel il regista avrebbe potuto
trasferire sul grande o piccolo schermo. La risposta a sorpresa è
stata: Batman!
Pirati dei Caraibi 5 ha
un regista, o meglio due! Dopo moltissime speculazioni e una scelta
ardua, la Disney Pictures ha ufficializzato, tramite Deadline, che
Joachim Rønning e Espen Sandberg
dirigeranno il quinto adattamento del franchise piratesco. Il duo
registico è noto per aver diretto il biopic d’avventura
Kon-Tiki e sembra quindi abbastanza
adatto a portare sullo schermo le peripezie del Capitano Jack
Sparrow.
Il franchise di Pirati
dei Caraibi, il primo grande successo cinematografico
derivato da un’attrazione da parco divertimenti, è stato lanciato
nel 2003 con La Maledizione della prima
Luna, facendo la fortuna di diversi attori:
Keira Knightley ad esempio è stata lanciata
proprio dalla prima trilogia del franchise, mentre Orlando
Bloom è stato confermato agli occhi del grande pubblico,
dopo la sua partecipazione alla trilogia de Il Signore
degli Anelli. Nell’ultima avventura con protagonista
il capitano Sparrow, Pirati dei Caraibi – Oltre i
confini del mare, del cast hanno fatto parte anche
super star come Penelope Cruz e Ian
McShane. Il franchise ha anche il merito di aver dato a
Johnny Depp, strano a dirsi, la fama mondiale che
il suo talento merita, considerando che prima era noto solo ai
cinefili di nicchia principalemnte per le sue trasformazioni
burtoniane.
Alla sceneggiatura di
Pirati dei Caraibi 5 è stato chiamato
Jeff Nathanson, già scrittore di Prova
a Prendermi. Le riprese del film dovrebbero
cominciare a gennaio 2014 per un’uscita prevista il 15 luglio
2015.
Oltre a
Kon-Tiki, Joachim
Rønning e Espen Sandberg hanno diretto
insieme anche Max Manus: Man of War e
Bandidas.
“Lo sai, vero, che Aragorn non
c’è nello Hobbit? Sai che c’è un buco di 60 anni tra i romanzi?”
sono queste le parole che Viggo Mortensen disse in
risposta all’offerta di tornare nei panni di Aragorn per Lo
Hobbit. L’attore, quindi, poteva davvero essere presenta
nella trilogia di Peter Jackson, ma ha declinato
l’invito. Adesso però, tramite The Playlist, scopriamo che Viggo
vorrebbe poter partecipare al film, più che altro per curiosità
tecniche:
Sono interessato a rivedere
quel mondo, a scoprire come Peter Jackson abbia migliorato le
tecniche di ripresa che di certo avranno un impatto sull’aspetto
visivo complessivo, oltre a quello sonoro. Sono anche curioso di
capire come sia stato possibile ricavare tre film da un piccolo
volume… Jackson è un uomo brillante – sono certo che abbia prodotto
qualcosa di molto interessante.”
Resta tuttavia improbabile, per
adesso, la partecipazione di Viggo Mortensen ai
due film, ma la cosa potrebbe far felice non solo lui, ma anche i
suoi fan che vorrebbero senza dubbio vedere di nuovo in scena
Grampasso.
Lo Hobbit: La
Desolazione di Smaugè il secondo capitolo della
Trilogia di Peter Jackson tratta dall’omonimo
romanzo di J.R.R. Tolkien. La pellicola uscirà il 12
dicembre 2013 in Italia ed è scritto da Fran Walsh,
Peter Jackson, Philippa Boyens e Guillermo del
Toro. La terza parte, invece intitolata Lo Hobbit:
Racconto di un ritorno è atteso per il 14 Dicembre 2014. Il cast
del film comprende Andy Serkis, Benedict
Cumberbatch, Billy Connolly, Cate
Blanchett, Christopher Lee, Elijah Wood,Evangeline
Lilly, Hugo Weaving, Ian Holm, Ian
McKellen, Lee Pace, Luke Evans, Martin
Freeman, Richard Armitage, Stephen Fry.
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
Ecco l’attrice Zoe
Saldana e Simon Pegg presentare i
loro personaggi e la loro parte nel nuovo atteso film
Into
Darkness – Star Trek, che avrà la firma ancora una
volta di J.J.Abrams.
Trama: Quando l’Enterprise è
chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante
e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che
ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta,
lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un
conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo
in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana
di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in
un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà
messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici
compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo
equipaggio.
Ecco il nono spot de
L’Uomo
d’Acciaio, questa volta dedicato a Kevin
Costner nei panni di Jonathan Kent, mentre cerca di
guidare il figlio adottivo Clark a fare le giuste scelte nella
vita. Sarà lui a raccontare al figlio che è lui stesso “la
risposta”.
Ecco il commovente video:
L’Uomo d’Acciaio, il film
Warner Bros. Pictures e Legendary
Pictures presentano L’Uomo
d’Acciaio, con
Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman,
per la regia di Zack Snyder. Il film è
interpretato anche da
Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte
agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane,
e il candidato all’Oscar
Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”)
in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei
genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la
candidata agli Oscar
Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il
premio Academy Award
Kevin Costner (“Balla coi lupi”).
A combattere contro il supereroe
sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod,
interpretato dal candidato agli Oscar
Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora,
interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton
sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van,
interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e
il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award
Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche
Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick,
Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy
e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil
Hamilton. Tutte le news nel nostro
speciale: Superman: Man of
steel.
Ecco un nuovo trailer
internazionale di Planes , la nuova
creatura Disney Pixar, il film che nasce dallo stesso universo di
Cars.
Dai cieli sopra il mondo di
Cars, arriva il nuovo film d’animazione Disney
Planes, una commedia in 3D ricca d’avventura che vede
protagonista Dusty,
un piccolo aereo agricolo dal cuore grande e con un unico sogno:
partecipare alle gare ad alta quota come aereo da competizione. Ma
Dusty non è stato esattamente progettato per gareggiare e soffre di
vertigini. Così si rivolge all’aviatore navale Skipper, che lo
aiuta a prepararsi per sfidare Ripslinger, il campione in carica.
Il coraggio di Dusty sarà messo a dura prova quando cercherà di
raggiungere altezze a cui non aveva mai sognato di arrivare prima
d’ora, dimostrando al mondo con grande prodezza di sapersi spingere
oltre ogni record previsto. Planes prenderà il volo in
Italia nell’autunno 2013 nei migliori cinema in Disney Digital
3D™.
Nikita, italiano
emigrato in Canada a causa di problemi legali, lavora presso una
ditta di onoranze funebri, alla guida del carro con cui traghetta i
defunti verso la loro ultima dimora. La morte è il suo pane
quotidiano, ed è proprio con la morte che si ritroverà a giocare.
Tutto parte da una partita di poker nella residenza del misterioso
e distinto signor Braque. Nikita si trova pesantemente sotto e per
estinguere il debito riceverà una proposta surreale: fare da preda
per una caccia lunga venti minuti, al termine della quale, se
sopravvivrà, potrà considerare saldato il debito. Il gioco
conquisterà gradualmente Nikita, mentre la conoscenza della
misteriosa Helena complicherà ancor di più gli eventi.
Ti ho cercata in tutti i
necrologi segna il ritorno alla regia di Giancarlo
Giannini, dopo Ternosecco, datato 1987.
Il regista s’ispira a una storia vera per costruire un racconto
intrigante sin dal titolo, in una commistione di stili che fanno
del lavoro di Giannini, un’opera difficilmente inquadrabile in un
unico genere. Il film sembra
inizialmente avere tutti i tratti di un noir, tra l’ambiguità
morale dei protagonisti e la brutalità della vicenda, immersi nelle
ambientazioni, per lo più notturne e dalle tinte cupe, di una
Toronto in cui si muovono personaggi tipici del genere, come
Helena, interpretata da Silvia De Santis, un po’ dark lady un po’
femme fatale. Lo scorrere del film ci trasporta invece in un
racconto surreale, grottesco, in cui i generi si fondono
affrontando temi di un certo spessore, sospesi sul filo conduttore
della storia, ovvero la morte ma anche l’incedere della vita,
spesso un viaggio travagliato fino al suo scadere, quel “cotidie
mori” senechiano che simboleggia un lento cammino verso la morte.
Nikita s’insinua nel bel mezzo di questo eterno rapporto
vita-morte, crollando in una spirale di follia che lo pervade
gradualmente, al punto da desiderare egli stesso di essere la
preda, fino a sentirsi totalmente invicibile o, forse, ormai
noncurante dell’eventualità di morire.
L’evoluzione e il dramma del
protagonista non è però costruita su momenti statici o particolari
riflessioni, ma attraverso un racconto dinamico, strutturato
intorno alle caccie, che permette al film di mantenere una certa
tensione per tutto l’arco narrativo. La recitazione è volutamente
enfatica, grazie anche al copione ricco di battute curiose e
grottesche, e riporta sullo schermo ancora una volta tutto
l’istrionismo di Giancarlo Giannini, oltre alla bravura di
Silvia De Santis e Murray Abraham, capaci di dare
spessore a due personaggi contraddittori come Helena e Braque.
Giannini realizza un film difficile
e ambizioso, col coraggio di distaccarsi dalle tipiche produzioni
del nostro paese, alla ricerca di una miscela originale di generi e
influenze dalla riuscita difficoltosa ma lodevole. Il soggetto è
interessante, soprattutto a livello di tematiche, e riesce a
mantenere la tensione dello spettatore sempre vigile. Ti ho
cercata in tutti i necrologi pone quesiti di una certa
rilevanza, risultando forse pretenzioso, preferendo comunque non
dare risposte precise, sicuramente complesse. Come Nikita gioca con
la morte, Giannini si diverte a giocare con le sue capacità
attoriali e registiche, alla ricerca di qualcosa di diverso,
mostrando tutta la sua passione per il cinema e mettendosi alla
prova, così come il suo protagonista sfida se stesso prima che la
morte.
Ecco una nuova ed
esaustiva preview della soundtrack de L’uomo d’Acciaio composta dal genio
Hans Zimmer, il film segna il ritorno da Superman
sul grande schermo,
Ecco un nuovo spettacolare
Footage di Pacific Rim, il film diretto
da Guillermo del Toro, che uscirà l’11 luglio
2013, distribuito da Warner Bros. Pictures.
In Pacific Rim quando
una legione di creature mostruose, chiamate Kaiju, emerge dagli
oceani, scoppia una guerra destinata a distruggere milioni di vite
e consumare le risorse umane per tutti gli anni a venire. Per
combattere i giganteschi Kaiju viene creata un’arma speciale:
enormi robot, chiamati Jaeger, controllati simultaneamente da due
piloti le cui menti sono collegate a una rete neurale. Ma anche i
Jaeger sembrano impotenti di fronte alla ferocia degli instancabili
Kaiju. Sull’orlo della sconfitta, le forze militari che
difendono l’umanità non hanno altra scelta che rivolgersi a un duo
di eroi male accoppiati: un ex pilota caduto in disgrazia
(Charlie
Hunnam) e una ragazza recluta senza esperienza (Rinko
Kikuchi), che vengono chiamati a pilotare un leggendario quanto
obsoleto Jaeger, una reliquia del passato. Insieme i due saranno
l’ultimo bastione dell’umanità prima dell’apocalisse.
Il regista candidato
all’Oscar Guillermo del Toro (“Il labirinto
del fauno”) dirige questo film d’azione, fantascienza e avventura
tratto da una sceneggiatura di Travis Beacham (“Scontro tra
titani”). Thomas Tull, Jon Jashni e
Mary Parent sono i produttori e Callum
Greene è il produttore esecutivo.
Nel film recitano
Charlie Hunnam (Sons of Anarchy per la
TV),
Idris Elba (Thor), Rinko
Kikuchi (The Brothers Bloom), Charlie
Day (Come ammazzare il capo … e vivere felici), e
Ron Perlman (i film di Hellboy). Il cast di
attori stellari comprende anche Max Martini, Robert
Kazinsky, Clifton Collins, Jr., Burn Gorman, Larry Joe Campbell,
Diego Klattenhoff e Brad William
Henke. La squadra creativa di del
Toro dietro le quinte comprende il direttore della
fotografia vincitore del premio Oscar Guillermo
Navarro, lo scenografo Andrew Neskoromny,
il montatore Peter Amundson, e la
costumista Kate Hawley. In uscita all’inizio
dell’estate 2013, il film è presentato dalla Warner Bros. Pictures
e Legendary Pictures e sarà distribuito dalla Warner Bros.
Pictures, una compagnia della Warner Bros. Entertainment.
Colpo di scena nella corsa alla
regia del Bond24 che sta assumendo sempre di più i
contorni di una telenovela. Infatti, solo poche ore fa era stata
diffusa da Variety una short list di registi che
erano candidati al ruolo di regista, tra cui anche il recente
Premio Oscar Ang Lee. Ma adesso arriva invece
l’articolo di Deadline secondo il quale
sembra che Sam Mendes è ritornato in trattative
con i produttore del film, Sony e MGM, per riprendere il ruolo di
regista dopo l’abbandono di qualche mese fa.
Il regista ha già diretto il
successo mondiale Skyfall e
recentemente si era tirato fuori dal prossimo film per i conflitti
con il suo impegno a teatro. Secondo il noto sito, sembra che
i produttori del film, Michael Wilson e
Barbara Broccoli, siano pronti ad aspettare il
regista per poi produrre il film con tutta calma, dato che non c’è
una particolare fretta. Fermo restando che Sam
Mendes è la scelta più logica per questo nuovo episodio
considerato il successo del precedente, viene da chiedersi se
questo ritorno di fiamma non sia stato causato dalle reali
difficoltà di ingaggiare un nuovo regista.
Sappiamo infatti che i produttori
hanno tentato anche di sentire Christopher Nolan
in merito ad un suo possibile coinvolgimento, cosa che è tramontata
per gli impegni già ufficializzati del regista nel suo prossimo
film Interstellar. Senza contare che
oltre a Ang Lee, era stato interpellato anche
Nicolas Wending Refn, impegnatissimo anche
lui, e che quindi probabilmente la cosa più facile ed immediata è
quella di aspettare Sam Mendes e i suoi impegni
con Broadway. Non ci resta che aspettare un
annuncio ufficiale, ma considerata l’attendibilità della fonte
possiamo considerare Sam Mendes il regista di
Bond 24.
Il Festival di Cannes, oltre ad essere
un ambito concorso è soprattutto un grande mercato di lungometraggi
e come ogni anno le sorti di molti film si concludono proprio
nell’ambito di quel mercato.
Oggi arrivano grosse novità per una
delle distribuzioni più attive sul mercato, la Lucky
Red che mette a segno molti colpi per un 2013, 2014 ricco
di appuntamenti e un 2015 che si aprirà con un grande Tim
Burton.
Non solo quindi la Palma d’oro
(LA VIE D’ADELE), Gran Premio della Giuria
(INSIDE LLEWYN DAVIS) e Premio per il Miglior
Attore (Bruce Dern per
NEBRASKA).
Lucky Red torna da Cannes con un listino ricco di nuovi
titoli:
METALLICA – THROUGH THE NEVER in 3D
Concerto evento del gruppo hard rock più amato dal grande
pubblico. Il film uscirà in contemporanea mondiale la prima
settimana di ottobre.
CAPITAN HARLOCK in 3D
Tratto da una delle serie animate più famose della storia, il
nuovo film della Toei Animation riporta sul grande schermo il
pirata dello spazio entrato nell’immaginario di generazioni di
spettatori.
THE QUIET ONES
Nella tradizione di The Others e The Orphanage, il
nuovo thriller soprannaturale destinato a tenere il pubblico col
fiato sospeso.
Per la stagione 2014/2015
A WALK IN THE WOODS
Un divertente e improbabile road movie che segna il ritorno alla
regia del premio Oscar Robert Redford, interprete nel film insieme
a Nick Nolte.
SUPER FAST, SUPER FURIOUS
Una nuova scatenata parodia che mette alla “berlina” la saga di
maggior successo nei cinema di tutto il mondo
WINTER’S DISCONTENT
Da Frank Oz, geniale regista di In&Out e Funeral
Party, ancora una commedia esilarante interpretata dal grande
Billy Cristal
BIG EYES
Il nuovo film di Tim
Burton con protagonisti i premi Oscar Amy
Adams e Christoph
Waltz nell’incredibile ma vera storia di Margaret
e Walter Kane.
“Fa parte del nostro DNAdistribuire film di grandi registi. – dichiara Andrea
Occhipinti a proposito dell’acquisto di Big Eyes – Quest’anno,
tra gli altri,Sofia Coppola, Abdellatif Kechiche, i
fratelli Coen, Alexander Payne, Stephen Frears e Robert Rodriguez
con ben due titoli. Ci emoziona particolarmente e riempie di
orgoglio che Tim Burton abbia scelto Lucky Red per distribuire il
suo prossimo film in Italia. Tim Burton è uno dei registi più
straordinari e visionari del nostro tempo e ci aspettiamo grandi
cose da una storia sorprendente e commovente come quella raccontata
in questo film”.
Continua il Casting dell’imminente
Biopic di Tim Burton, Big
Eyes, il film che ripercorrerà la vita dell’artista
Margaret Keane. Oggi infatti, arriva la notizia che
Danny Huston si aggiunge al cast dei
già confermati Amy Adams e Christoph Waltz, che saranno i
protagonisti del prossimo già atteso film del regista culto.
Come sappiamo ad interpretare
Keane sarà l’attrice Amy Adams (che presto sarà al
cinema nei panni di Loise Laine in L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder). Keane è nota per essere
una pittrice le cui creazioni si distinguono per la
rappresentazione di bambini dagli occhi grandi che sono diventati
il primo esempio di successo di massa nel mercato dell’Arte del
1950. Il film racconterà la vista dell’artista dal momento della
comparsa del movimento femminista che la porta ad affrontare una
dura causa con contro il marito, che avrà il volto di Christoph Waltz e che ha
sostenuto e finanziato la sua carriera di pittrice. Il ruolo
di Danny Huston, invece sarà quello di
un giornalista di pettegolezzi, ed è attualmente la stelle della
serie televisiva “Magic City”. Inoltre, la pellicola è stata
recentemente acquistata durante il Festival
di Cannes 2013 da Lucky Red che lo
distribuirà per in Italia.
Big Eyes
si baserà su una sceneggiatura scritta da
Alexander e Larry
Karaszewski, coppia di scrittori che ha già lavorato
con Tim Burton in Ed
Wood.
Solo pochi giorni fa abbiamo
pubblicato la notizia della rinuncia di
Tom Cruise al progetto del riavvio
di The Man From U.N.C.L.E. per
dedicarsi completamente a Mission: Impossible 5,
ma oggi arriva una notizia da Variety, secondo il quale l’attore
Henry Cavill, che presto vedremo nei di
Superman in L’uomo d’Acciaio è
entrato ufficialmente in trattative per ricoprire il ruolo di
Napoleon Solo, ereditando così la parte.
Se le trattative andranno in porto,
cosa molto probabile, Henry Cavill si unirà
al già confermato Armie Hammer e Alicia
Vikander. Vi ricordiamo inoltre che al momento la
pellicola sarà diretta da Guy Ritchie e si
baserà su una sceneggiatura scritta da Scott Z.
Burns e Max Borenstein.
Sul film non si hanno particolari
dettagli se non le dichiarazioni dello sceneggiatore Scott Z.
Burns che ha parlato delle impostazione del film che sarà
ambientato nel 1960. “Ho pensato che sarebbe stato davvero
divertente andare indietro e guardare Spycraft nella guerra fredda
e ciò che poteva e non poteva fare,””Quando si pensa al mondo nel
1960 solo in termini di automobili e moda e estetica, e riprenderle
con le telecamere di oggi e la tecnologia di oggi, penso che
potremmo fare delle cose davvero interessanti. Tratterà
davvero di una organizzazione che non ha avuto un
affiliazione con un paese e Napoleon Solo e Illya Kuryakin erano
ragazzi che avrebbe dovuto essere nemici giurati. Uno era russo e
uno era americano e hanno lavorato insieme. In questo modo, è stato
davvero incredibilmente svilupparne il progresso e renderlo
spettacolare.
Vi ricordiamo che L’uomo
d’Acciaio uscirà negli USA il 14 giugno 2013, il 20
giugno in Italia, e nel cast oltre a Henry
Cavill eRussell
Crowe ci sono
anche AmyAdams, Diane
Lane, Kevin Costner,Laurence Fishburne, Michael
Shannon. L’uomo
d’Acciaio è diretto da Zack Snyder. Tutte le info utili
nella nostra Scheda Film: L’uomo d’Acciaio.
Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel
Dopo la rivelazione di
due nuove Autobots che appariranno nel nuovo
Transformers 4, che sarà ancora
diretto da Michael Bay, oggiil
regista ha pubblicato in anteprima la prima foto del nuovo
Optimus Prime, che ha subito un completo
aggiornamento.
Sembra che finalmente Bryan
Singer abbia confermato il ruolo di Peter Dinklage in X-Men: giorni di un futuro
passato. Arriva infatti dal set del film una foto
in cui si vede quello che probabilmente è un operaio con addosso la
tuta de le Trask Industries di proprietà di Bolivar Trask.
I rumor che volevano Dinklage interpretare questo personaggio, il
creatore di Sentinel, sono così con buona probabilità
confermati.
Ecco la foto:
La trama di X-Men: giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Carlo Verdone racconta se stesso e
il suo cinema in un documentario inedito e sorprendente con le
testimonianze di amici, attori e di chi lo conosce bene. Un
ritratto privato e professionale ricco di ironia e umanità, tra
risate e commozione.
Gianfranco Giagni e Fabio
Ferzetti, sceneggiano e dirigono un documentario che ripercorre
con estrema leggerezza una vasta raccolta di testimonianze,
materiale di repertorio e sequenze dei film di Carlo
Verdone. L’incipit su “errori di scena” dei suoi amici-colleghi
prima dell’intervista immergono il pubblico in quello che sarà il
clima di tutto il documentario, risate e confessioni, che ci
restituiscono la vita professionale dell’artista romano in tutti i
ruoli da lui ricoperti in più di trentanni di spettacolo. Le
incursioni più frequenti saranno quelli di Toni Servillo,
Margherita Buy, Pierfrancesco Favino, Marco Giallini, Laura Morante, Claudia Gerini, ma anche i suoi figli,
Giulia e Paolo nonché la sua storica tata Novilla. Il
documentario inizia con i rumori e voci del set che si mescolano
sulle immagini di un teatro di posa vuoto e in cui la regia non si
nasconde, Carlo Verdone entra e con passo svelto si siede e
risponde alle domande che gli vengono fatte. Viene raccontato così
il primo punto di vista, quello artistico, in cui l’esempio sui
vari modi di fumare, ci porta al suo studio dei personaggi e dei
dettagli con cui li caratterizza. Questi momenti vengono
intervallati dai numerosissimi racconti di scena, per esempio,
durante la lavorazione di Posti in piedi in paradiso,
oppure in interviste sul lungo mare di ostia o in macchina.
Dall’altra parte viene introdotto
l’altro aspetto, quello privato che emerge soprattutto nel racconto
della casa paterna sopra i portici a Roma. Questa rappresenta la
parte inedita della vita di Verdone, la sua sfera privata che viene
introdotta attraverso i familiari e le persone che hanno abitato
nel suo stesso quartiere e lo conoscono da una vita; di questo
punto di vista fondamentali sono stati i super8 di famiglia e i
materiali di repertorio RAI. Da i due percorsi narrativi emerge
l’inevitabile ecletticità dell’attore e il suo carattere
d’improvvisazione. Invece, la parte critica del documentario, viene
l’affrontata dai critici veri e propri, uno per tutti Goffredo
Fofi, in cui vengono rimarcati i punti forti del cinema di
Verdone quali la grande capacità d’osservazione sulle persone e
della società che mutua in continuazione. All’incirca a metà del
documentario si parla dell’ultimo periodo di Carlo Verdone, ossia
quello che predilige un cinema fatto di temi sociali e lontano
dalle maschere degli inizi, in cui emerge ulteriormente la
struttura dell’italiano medio.
I due registi, restituiscono in
Carlo! le varie angolazioni un buon ritratto
dell’artista, che celebra la sua carriera ed emoziona con la sua
vita privata. Ciò in cui non riesce è il peso sull’uomo, nonostante
vengano raccolte e mostrate le sue ansie d’attore-regista, poche
sono le domande che scavano sulla fragilità che lo spingono verso
determinate emozioni, manie e tic. Restituendo quindi solo il
ritratto piacevole di un cinema più complesso e sfaccettato.
Ecco un primo sguardo a
Curse of Chucky , sequel de
La Bambola Assassina (Child’s Play in
originale), che è stato già girato e uscirà il prossimo autunno.
Grazie a Fiona Dourif, attrice protagonista del film, abbiamo la
possibilità di dare un primo sguardo alla nuova versione di Chucky.
L’attrice ha infatti condiviso la foto della cover della soundtrack
del film. Che ve ne pare?
La storia del film ruota intorno a
Nica (Dourif), una giovane donna di lutto per il suicidio
raccapricciante di sua madre, nel momento in cui la sua prepotente
sorella maggiore Barb (Danielle Bisutti) arriva con la sua giovane
famiglia per aiutarla a sistemare gli affari della madre. Mentre le
sorelle cominciano a discutere dei piani di Nica per il futuro, la
figlia più piccola di Barb si consola giocando con una bambola
parlante e ghignante dai capelli rossi di nome Chucky (Brad
Dourif), che di recente è arrivata misteriosamente per posta.
Ma, appena una serie di brutali omicidi comincia a terrorizzare
la famiglia, Nica comincia a sospettare che la bambola possa essere
la chiave per quello spargimento di sangue. Quello che lei non sa è
che Chucky ha un obbiettivo finale da raggiungere. E ‘determinato a
finire un lavoro che ha iniziato più di 20 anni prima, e questa
volta ha intenzione di vederlo fino alla sanguinosa e scioccante
fine.
Ecco per Wolverine l’
immortale foto dal set inedite che vi mostriamo oggi,
in attesa di vedere e sapere ancora di più in merito a questo
capitolo sulla vita del X-man più interessante e amato di
sempre.
Basato sul celebre arco narrativo a
fumetti, in Wolverine: L’immortale troviamo Logan,
il guerriero eterno, in Giappone. Lì, l’acciaio dei samurai si
scontrerà con gli artigli d’adamantio, mentre Logan affronterà una
misteriosa figura dal suo passato, in un’epica battaglia che lo
cambierà per sempre. Il film uscirà in Italia il 25
luglio 2013.
Trama: Il film vedrà Logan
impegnato in una storia d’amore con una donna giapponese già
sposata: per riuscire a conquistarla, dovrà affrontare tutti i
tanti ed agguerriti samurai della sua famiglia.
E’ stata confermata di
prima mano una notizia che potrebbe lasciare sconcertati gli amanti
dello Spider Man cinematografico, che non hanno familiarità con il
fumetto dell’uomo ragno.
SEGUONO
SPOILER
Dall’inizio delle riprese di
The Amazing Spiderman 2, si rimoreggiava
che uno dei personaggi principali sarebbe morto nel film. In
effetti nei fumetti Gwen Stacy muore per mano di Green Goblin, e
durante una intervista a SFX magazine, Emma
Stone, che interpreta Gwen Stacy nel film di Marc
Webb, ha confermato non solo la morte del suo personaggio, ma ha
anche raccontato che avverrà in circostanze simili.
Essenzialmente il
problema è che Spiderman la uccide per errore, così la persona che
lei ama è quella che la uccide. E questa cosa è una delle più
orribii che possano capitare! – Apparentemente le persone che hanno
letto il fumetto non saranno sorprese da quello che avverrà, perchè
sono già impazziti prima.”
In The Amazing Spiderman 2, per
Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita molto la occupata –
tra prendere i cattivi come Spider-Man e passare il tempo con la
persona che ama, Gwen (Emma Stone); diplomato ormai ha lasciato le
scuole superiore e non ha dimenticato la promessa fatta al padre di
Gwen di proteggerla – ma questa è una promessa che
semplicemente non può mantenere sempre. Le cose cambieranno per
Peter quando un nuovo cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli
abissi della città, e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan),
ritorna, e fa riemergere nuovi indizi sul suo passato.