L’attrice Reese
Witherspoon entra a far parte del cast dell’ultimo film di
Paul Thomas Anderson, l’adattamento
cinematografico del romanzo di Thomas Pychon,
Inherent Vice. L’attrice di New Orleans
ritroverà al suo fianco il collega Joaquin
Phoenix, con il quale aveva già lavorato in
Walk the Line– Quando l’amore brucia
l’anima, pellicola che le ha permisso di vincere un
meritato Oscar.
Il film di P.T.
Anderson, ambientato nella Los Angeles degli anni ’70,
segue la storia del detective privato Doc Sportello/Phoenix,
abituale consumatore di marijuana, mentre investiga sul presunto
rapimento per conto di sua vecchia fiamma.
La Witherspoon, di
cui ancora non è chiaro il ruolo all’interno della storia, è
l’ultima di tante stelle del cinema chiamate a collaborare dal
regista, che ha già messo in lista Benicio Del
Toro e Owen Wilson.
Sinossi: E’ da un
po’ che Doc Sportello non vede la sua ex-ragazza. All’improvviso
lei si fa viva con la storia riguardo un complotto per rapire un
imprenditore edile miliardario, di cui lei è innamorata.
Ormai manca poco all’uscita del film
DC L’uomo d’Acciaiodi Zack Snyder che dovrebbe dare il
via all’universo DC nel mondo del cinema. Fra i primi titolo in
attesa c’è certamente la Justice League,
Gatsby, quale Gatsby? Con queste
misteriose e sospese parole il mondo perfetto, dorato e frivolo di
Daisy Buchanan viene a contatto per la prima volta con il
misterioso signore che, dall’altro lato della baia, da feste
principesche, scatenate, e verso le quali si riversano tutti gli
abitanti di New York. Ma chi è Gatsby? Perché da queste feste? E’
davvero l’assassino del Kaesar, o un eroe di guerra, o un omicida?
Nessuno lo sa, fino a che Nick Carraway, squattrinato agente di
borsa e aspirante scrittore viene invitato per la prima volta ad
una sua festa. Insieme a Nick ci addentriamo nel mondo e nella
villa di Jay Gatsby, alla scoperta del suo passato, dei suoi
segreti e della sua grandiosa visione.
Apertura del Festival
di Cannes 2013, Il Grande Gatsby segna il
ritorno alla collaborazione di Baz Luhrmann con
Leonardo DiCaprio. L’attore, dopo essere stato per
il regista australiano lo sfortunato Romeo Montecchi, si cala
adesso nel ruolo di Jay Gatsby, una delle figure più interessanti
della letteratura, e protagonista del capolavoro di Francis Scott
Fitzgerald. La lettura cinematografica di Luhrmann è perfetta,
senza sbavature, senza minimi spostamenti, adatta per un pubblico
che venera l’opera letteraria e ne fa un oggetto intoccabile. Gli
eventi sono narrati con filologica precisione e i personaggi sono
calati in un mondo perfettamente ricostruito sia a livello
scenografico che, soprattutto, a livello costumistico. I gioielli e
gli abiti anni ’20 sono minuziosamente basati sulla moda degli anni
ruggenti e tutto il cast sembra nato in quell’epoca per indossare
quegli abiti. DiCaprio, e con lui Carey Mulligan, Isla
Fisher , Jason Clarke, Joel Edgerton, Elizabeth Debicki e Tobey
Maguire sono un cast perfettamente scelto e che sembra
uscito fuori dalle pagine di Gatsby; oltre alla straordinaria
somiglianza fisica con i personaggi, il cast sfodera grandissime
performance, che tuttavia, dato il calibro degli attori, non
sorprendono ma confermano il loro talento.
Unico, vero, grande assente del
film è proprio Luhrmann, regista che ha dimostrato in passato di
avere una grandissima personalità registica e che qui scompare
dietro la magnificenza della storia e del romanzo, affidando la
commozione e la partecipazione dello spettatore esclusivamente agli
attori, rinunciando, forse per timore reverenziale, a esprimere
quel grado supremo di follia che aveva fatto la fortuna dei suoi
primi lavori, su tutti Moulin Rouge.
Il Grande
Gatsby è una meraviglia per gli occhi e per il cuore,
che purtroppo non ha il coraggio di diventare film, rimanendo una
sfavillante lettura per immagini del romanzo di Fitzgerald.
Gatsby, quale Gatsby? Con queste
misteriose e sospese parole il mondo perfetto, dorato e frivolo di
Daisy Buchanan viene a contatto per la prima volta con il
misterioso signore che, dall’altro lato della baia, da feste
principesche, scatenate, e verso le quali si riversano tutti gli
abitanti di New York. Ma chi è Gatsby? Perché da queste feste? E’
davvero l’assassino del Kaesar, o un eroe di guerra, o un omicida?
Nessuno lo sa, fino a che Nick Carraway, squattrinato agente di
borsa e aspirante scrittore viene invitato per la prima volta ad
una sua festa. Insieme a Nick ci addentriamo nel mondo e nella
villa di Jay Gatsby, alla scoperta del suo passato, dei suoi
segreti e della sua grandiosa visione.
Apertura del Festival
di Cannes 2013, Il Grande Gatsby
segna il ritorno alla collaborazione di Baz
Luhrmann con Leonardo
DiCaprio. L’attore, dopo essere stato per il regista
australiano lo sfortunato Romeo Montecchi, si cala adesso nel ruolo
di Jay Gatsby, una delle figure più interessanti della letteratura,
e protagonista del capolavoro di Francis Scott
Fitzgerald. La lettura cinematografica di Luhrmann è
perfetta, senza sbavature, senza minimi spostamenti, adatta per un
pubblico che venera l’opera letteraria e ne fa un oggetto
intoccabile.
Gli eventi sono narrati con
filologica precisione e i personaggi sono calati in un mondo
perfettamente ricostruito sia a livello scenografico che,
soprattutto, a livello costumistico. I gioielli e gli abiti anni
’20 sono minuziosamente basati sulla moda degli anni ruggenti e
tutto il cast sembra nato in quell’epoca per indossare quegli
abiti. DiCaprio, e con lui
Carey Mulligan,
Isla Fisher,
Jason Clarke,
Joel Edgerton,
Elizabeth Debicki e
Tobey Maguire sono un cast perfettamente scelto e che
sembra uscito fuori dalle pagine di Gatsby; oltre alla
straordinaria somiglianza fisica con i personaggi, il cast sfodera
grandissime performance, che tuttavia, dato il calibro degli
attori, non sorprendono ma confermano il loro talento.
Unico, vero, grande assente del
film è proprio Luhrmann, regista che ha dimostrato in passato di
avere una grandissima personalità registica e che qui scompare
dietro la magnificenza della storia e del romanzo, affidando la
commozione e la partecipazione dello spettatore esclusivamente agli
attori, rinunciando, forse per timore reverenziale, a esprimere
quel grado supremo di follia che aveva fatto la fortuna dei suoi
primi lavori, su tutti Moulin Rouge. Il Grande
Gatsby è una meraviglia per gli occhi e per il cuore, che
purtroppo non ha il coraggio di diventare film, rimanendo una
sfavillante lettura per immagini del romanzo di Fitzgerald.
Una cerimonia bagnata quella
d’apertura del Festival di Cannes
2013, come anche il red carpet della premiere tanto
attesa de Il Grande Gatsby che
arriva con il suo stellare cast ad aprire ufficialmente questa
sessantaseiesima edizione.
Molte le star presenti ieri che
hanno accompagnato il film. Partiamo dalla Giuria dove la gemma più
preziosa in quanto a bellezza è certamente Nicole
Kidman che ha indossato un abito di Christian Dior,
accompagnata dal presidente Steven Spielberg e Ang
Lee fra gli altri. Deliziosa anche Carey
Mulligan, la protagonista al fianco di Leonardo
DiCaprio. Ecco tutte le foto:
Il
Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al
cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra
scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale
del film qui.
Il film racconta la storia di un
aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest
Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in
cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In
cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di
casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay
Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della
baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’
allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei
super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi
testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori
impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di
drammaticità.
«Si è ispirato al film
di Bertolucci The Dreamers?» chiede uno dei
presenti in sala a Francesco Henderson Pepe
durante la conferenza stampa di Amaro Amore, sua prima prova
alla regia. Nonostante la risposta sia stata negativa la domanda
posta è lecita considerato che anche qui è in ballo un triangolo di
affetti morbosi e sinistri, destinato a sfaldarsi in un dramma
psico-familiare artificioso e inverosimile, ricalcato a tal punto
da apparire (involontariamente) una sorta di parodia del primo.
Una coppia di ragazzi francesi,
André (Malik Zidì) e Camille (Aylin
Prandi), fratello e sorella, sbarcano in Sicilia,
nell’isola di Salina, per trascorrere qualche giorno di vacanza
e conoscere la terra d’origine della loro madre che,
nella giovinezza, aveva vissuto lì per qualche anno. Qui si
imbattono in Santino (Francesco Casina) che,
nonostante il carattere scontroso e un fascino più che discutibile,
conquista l’attenzione e l’amore ossessivo dei due stranieri,
avvicinandoli, inconsapevolmente, alla scoperta di una verità
scomoda e inquietante.
Il problema di Amaro
Amore non sta nella vicenda, né in che misura essa
sia scontata, quanto nella rappresentazione che, in ogni sua
singola componente, dalla location, alla musica, alla
sceneggiatura, rivela un pensiero confuso e approssimativo
sullo strumento artistico a disposizione nonché, purtroppo,
sull’intelligenza dello spettatore. Nulla infatti di quanto
raccontato scaturisce mai dal naturale percorso delle cose e fin da
subito la scelta di ambientare il film nell’arcipelago delle Eolie
svela la volontà sleale di servirsi a piacimento di stereotipi e
luoghi comuni indiscriminatamente associati alla vita isolana, al
tipico miscrocosmo paradisiaco e incontaminato lontano dalla terra
ferma. E così abbonda l’omofobia, per forza di cose concentrata nel
personaggio di Santino ma echeggiata dai pettegolezzi nel paese; la
paura dell’ “elemento esterno” immediatamente riconosciuto
come pericolo e minaccia da una donna d’altri tempi (Angela
Molina), tradita dal suo uomo e dal suo sangue, e incapace
di guardare oltre i limiti della sua vita. Senza contare l’accento
spagnolo che la caratterizza e che, non si capisce come, dovrebbe
renderla così atavicamente connessa al terreno siciliano; e,
ancora, la ridondanza della semplicità, illustrata da quattro
pescatori in croce, intenti a sbrogliare sul pontile qualche rete:
un’attività che è necessario immortalare. A ciò si aggiungono le
musiche di Andrea Farri che enfatizzano i momenti “topici” e
riflessivi dei protagonisti, suggerendo una profondità psicologica
e emotiva che non trova alcun riscontro nella loro effettiva
costruzione caratteriale, resa goffa e caricaturale da dialoghi che
sfuggono alla produzione di significati e, insieme a scene di sesso
impacciate e mal curate, preannunciano inequivocabilmente il
disastro sul finale, estraneo a qualsiasi logica di buon senso,
estetico e narrativo.
Iniziano ad arrivare le prime foto
ufficiali dei film che passeranno a Cannes dall’altra porta, quella
del mercato, e oggi è Hollywood Reporter a
pubblicare il primo scatto ufficiale
dell’attesissimo Knight of Cup, il
nuovo film di Terrence Malick che vede
protagonisti Christian
Bale e Natalie Portman. Il film
altri non è che uno degli innumerevoli progetti che sta portando
avanti il regista di culto, anche se noi in Italia aspettiamo
ancora di vedere l’altro suo film passato allos corso Festival di Venezia, To The
Wonder, che la Rai si è dimenticato di distribuire. Al
momento di questo nuovo film non si hanno particolari accenni alla
trama, ne tanto meno una data ufficiale di uscita.
Trama: Secondo le prime
dichiarazioni ufficiali, Knight of Cups ”seguirà due triangoli
amorosi che s’intrecciano” e sarà “una storia di ossessione
sessuale e tradimento ambientata nel mondo della scena musicale di
Austin, in Texas.”
E’ online una nuova immagini
inedita direttamente da Wolverine:
l’immortale, diretto da James
Mangold con Hugh
Jackman. In questa foto vediamo Logan in
piena azione a petto nudo e con artigli sfoderati.
Vi ricordiamo che oltre al
protagonista, il cast comprende anche gli
attori: Brian Tee, Hal Yamanouchi, Hiroyuki
Sanada, Rila Fukushima, Tao Okamoto, Will Yun
Lee.
Basato sul celebre arco narrativo a
fumetti, in Wolverine:
L’immortale troviamo Logan, il guerriero eterno, in
Giappone. Lì, l’acciaio dei samurai si scontrerà con gli artigli
d’adamantino, mentre Logan affronterà una misteriosa figura dal suo
passato, in un’epica battaglia che lo cambierà per sempre. Il film
uscirà in Italia il 25 luglio 2013. Tutte le news
sul film nel nostro speciale: Wolverine. Tutte le info
invece del film nella nostra scheda: Wolverine:
L’immortale.
Il Grande Gatsby uscirà
il prossimo 16 maggio al cinema. Tutte le info sul film le trovate
nella nostra scheda: Il Grande Gatsby. Il sito
ufficiale del film qui.
Il film racconta la storia di un
aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest
Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in
cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In
cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di
casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay
Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della
baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’
allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei
super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi
testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori
impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di
drammaticità.
Si è conclusa da poco la conferenza
stampa de Il Grande Gatsby in quel di
Cannes. L’attesissimo film che stasera aprirà in pompa magna la
66esima edizione del Festival
di Cannes ha visto i suoi protagonisti al centro del dibattito
che è seguito alla proiezione mattutina per la stampa.
Domanda al regista: “Cosa vi ha spinto a riproporre Il
Grande Gatsby?” Luhrmann ammette: “E’ nato da rivelazione personale
avuta a 10 anni.”
Di Caprio: “In America, Il Grande Gatsby si legge a scuola
ma solo più tardi sono rimasto affascinato dalla storia: romantica
e tragica.”
Di Caprio: “La scena dell’abbraccio tra Gatsby e Daisy e’
stata quella che ho sentito più intensa.”
“Com’è stato tornare a lavorare con Luhrmann dopo 20 anni?”
Leo: “Sempre emozionante! Non ha paura di rivisitare classici come
Shakespeare (riferito a Romeo+Giulietta, ndr)”
Carey Mulligan:”Baz mi ha portata a Princeton. Ho letto 6
libri per interpretare Daisy. Per non parlare delle lettere,
davvero nostalgiche.”
Il
Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al
cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra
scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale
del film qui.
Il film racconta la storia di un
aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest
Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in
cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In
cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di
casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay
Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della
baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’
allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei
super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi
testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori
impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di
drammaticità.
Inizia anche per l’atteso
Festival
di Cannes 2013 la nostra consueta rubrica Twitt
dal Festival di Cannes 2013 che ormai segue tutti i più
importanti festival del cinema. Oggi arriva il film tanto atteso
che apre Cannes Il Grande Gatsby, e
poteva mancare una carrellata di Twitt con i primi commenti?
assolutamente no:
[box type=”shadow”] Baz porta la
volgarità e la maestria in un adattamento eccessivamente letterale
ma fedele di The Great Gatsby. DiCaprio affascina. [/box]
TotalFilm
Inoltre apprendiamo che sia calato
il silenzio alla fine della proiezione, che lascia pensare che il
film non abbia entusiasmato la critica presente a Cannes 2013.
Anche Lorenzo
Giovanotti ne parla:
[box type=”shadow”]
visto #ilgrandegatsby (la
critica lo fucila, comunque l’occhio danza e gode) viene voglia di
rileggere il libro, che è capolavorissimo. [/box]
Il
Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al
cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra
scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale
del film qui.
Il film racconta la storia di un
aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest
Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in
cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In
cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di
casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay
Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della
baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’
allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei
super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi
testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori
impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di
drammaticità.
Arriva da Entertainment
Weekly la nuova foto del
film Divergent, tratto dal
primo capitolo della saga ideata da Veronica
Roth. Nello scatto l’attrice protagonista
Shailene
Woodley nei panni dell’eroina Beatrice “Tris”
Prior è ripresa mentre sta per saltare da un cornicione,
probabilmente in quello che sarà sullo schermo il suo rito di
iniziazione.
Divergent, il film
Nel cast di Divergent
protagonisti
Shailene Woodley,Theo
James, Kate
Winslet, Miles
Teller, Jai
Courtney, Zoë
Kravitz, Ansel
Elgort, Ray Stevenson, Ashley Judd, Tony Goldwyn, Maggie
Q, Mekhi Phifer. L’uscita del film è prevista per il
21 marzo 2014 negli Stati Uniti, e intanto i fans della Roth
attendono il terzo capitolo della saga letteraria che dovrebbe
uscire entro autunno 2013. Di seguito proponiamo la sinossi del
primo romanzo, nonché trama del film in produzione:
“ Dopo la firma della Grande
Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un
valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi,
l’amicizia per i Pacifici, l’altruismo per gli Abneganti e l’onestà
per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il
rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione
non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l’unica
strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela
inconcludente: in lei non c’è un solo tratto dominante ma
addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto – se
reso pubblico – le costerebbe la vita. Non sopportando più le
rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi:
l’addestramento però si rivela duro e violento, e i posti
disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione
bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse,
Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere
dei sospetti sulla sua Divergenza…”
Sarà l’attore Will
Smith a produrre con Jerry Weintraub il
remake di Il
Mucchio selvaggio di Sam
Peckinpah, il capolavoro western che ha fatto la storia
del cinema. Will Smith come prevedibile sarà anche
il protagonista del film, quasi sicuramente interpreterà Wild
Bunch anche se non c’è ancora una notizia ufficiale in merito.
Il nuovo adattamento viene descritto come un moderno remake che
coinvolge i cartelli della droga a sud del confine e racconterà di
un agente della Dea in disgrazia che mette insieme un gruppo di
uomini per perseguire un boss della droga messicano.
Per coloro che non conoscono il
film originale Il mucchio selvaggio (The Wild Bunch) è un film
statunitense del 1969, diretto da Sam Peckinpah. Il film (che buona
parte della critica statunitense considera tra i 10 migliori
western di sempre) divenne famoso non tanto per l’eccellente cast
(William Holden, Ernest Borgnine, Robert Ryan, Warren Oates per
citarne alcuni) o per la storia truculenta e “sporca” dei
protagonisti, quanto per la scena finale del massacro. Nel 1999 è
stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della
Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Il film è tratto da un
racconto di Roy N. Sickner, attore e stuntman. La sceneggiatura fu
scritta da Walon Green, poi riscritta da Sam Peckinpah stesso. Dal
1995 è disponibile in home video una versione director’s cut.
Nell’edizione italiana le scene inedite non sono state sottoposte
ad un doppiaggio con nuove voci ma semplicemente sottotitolate.
Trama:
Il bandito Pike Bishop e la sua
banda svaligiano la banca della ferrovia. Un gruppo di tagliagole
capeggiato da un ex appartenente al mucchio, ingaggiato da un
dirigente della ferrovia, decima i fuorilegge e si lancia
all’inseguimento dei superstiti.
Dopo aver scoperto di essere caduti
in una trappola (il bottino sono delle rondelle di acciaio), e
sempre inseguiti dai loro cacciatori, sconfinano in Messico e
raggiungono un villaggio dove vive la famiglia di un componente del
mucchio.
Alla testa di cinque uomini Pike
raggiunge poi la città messicana di Agua Verde, dove si trova
l’esercito che combatte contro Pancho Villa. Il capo delle
truppe, Mapache, auto-nominatosi generale, propone a Pike di
impadronirsi di un carico di armi dell’esercito USA in
cambio di diecimila dollari.
L’impresa va a segno. Mapache però
si avvede che uno dei banditi ha rubato una cassa di armi per sé,
proprio allo scopo di rifornire il suo villaggio sostenitore di
Pancho Villa. Scatta automaticamente la tortura, e quindi
l’omicidio. Per vendicare il sodale ucciso, Pike e gli altri
ingaggiano la celebre sparatoria finale.
E siamo a sei: chi l’avrebbe mai
detto, quella notte di dodici anni fa quando uscì Fast & Furious
nelle sale buie dei cinema americani (inaspettato e sorprendente
successo ai botteghini di tutto il mondo), che ci sarebbero stati
poi addirittura altri sei film e un settimo già confermato?
Probabilmente nessuno, tranne Vin Diesel che da produttore oltre che da
protagonista arriva con questo nuovo roboante Fast &
Furious 6.
Da quando Dom (Vin
Diesel) e Brian (Paul
Walker) hanno portato a termine la rapina di Rio
sgominando l’impero di un boss e lasciando la loro squadra con 100
milioni di dollari, i nostri eroi si sono disseminati in tutto il
globo. Ma l’impossibilità di tornare a casa e una vita perennemente
in fuga, lasciano incomplete le loro esistenze.
Nel frattempo, Hobbs (Dwayne
Johnson) è all’inseguimento di una letale
organizzazione di esperti piloti mercenari attraverso 12 paesi, la
cui mente (Luke
Evans) è aiutata da uno spietato luogotenente che si
rivelerà essere l’amore che Dom credeva morto: Letty (Michelle
Rodriguez). L’unico modo per fermare la squadra di
criminali sarà quello di batterli sulla strada, così Hobbs chiederà
a Dom di mettere nuovamente insieme la sua squadra d’elite a
Londra. La ricompensa? Il perdono completo per tutti loro in modo
da poter tornare a casa con le proprie famiglie.
Questo nuovo episodio inizia
proprio dove si era conclusa la precedente storia, ma la cosa che
in molti si erano chiesti alla notizia di un ulteriore sequel era:
riusciranno i nostri eroi a fare meglio del quinto capitolo?
Arriveranno a spingersi oltre le sequenze mozzafiato di quel
finale, già al limite del reale? Ebbene, la risposa a questa
domanda è si, ci sono riusciti.
Premesso ciò, ci si può sbilanciare
nel dire che questo sesto capitolo probabilmente supera di gran
lunga tutto quello visto fino ad ora nella saga, elevandone
anche la portata sia dal punto di vista narrativo che scenico. Ci
troviamo difronte ad un film adrenalinico fino al midollo, ricco di
action pura, associata a sequenze all’ultima curva e tante ma tante
scazzottate. Un dettaglio questo decisamente inevitabile quando nel
cast metti in scena un confronto tra
Dwayne Johnson e
Vin Diesel, che in questo caso si trovano a far fronte
comune per dare la caccia alla mente criminale dietro agli
avvenimenti, il villain interpretato senza sbavature da un
sorprendente
Luke Evans, a suo agio nei panni di spietato ex
SAS.
Fast & Furious 6, l’epica
d’azion al massimo
In Fast & Furious
6 a tutto ciò fa eco una trama e una narrazione calibrata
quel tanto che basta per dare il via alle innumerevoli sequenze che
spesso superano i limiti del credibile, ma proprio per questo
spassose e sorprendentemente efficienti. Efficace anche il ritorno
in grande stile di Michelle Rodriguez (tosta e sexy, oggetto di
contesa per Dom) e la new entry Gina Carano, garanzia di spettacolari mazzate
condite da un pizzico di sexy appeal. Unico punto debole del film è
un intento probabilmente troppo presuntuoso nel voler ricercare la
profondità, e nei troppi spiegoni presenti che si susseguono di
volta in volta, che una storia come questa non sono certamente
necessari, dato che tutto è consentito da un tacito accordo
iniziale fra narratore e spettatore.
In Fast & Furious
6 ogni rocambolesco inseguimento e ogni sorprendente scena
di combattimento strappano facilmente tanto divertimento e tanti
sorrisi che sono il vero obiettivo del film.
Il sito americano Just Jared ha pubblicato questa
mattina un video dal set di Captain America: il soldato
d’inverno in cui possiamo
ammirare tutto lo splendore del protagonista Chris
Evans , insieme a Anthony Mackie
(Falcon), mentre si lascia coccolare dalla troupe, tra parrucchiere
e truccatrici. Per l’occasione, l’attore sfoggia un fisico super
palestrato che gli serve da corredo alla sua interpretazione di
Steve Rogers / Capitan America, che l’attore interpreta per la
terza volta sul grande schermo.
Ecco il video:
Captain America: il soldato
d’inverno comprende nel cast già attori del
calibro di Chris
Evans, Sebastian
Stan, Anthony
Mackie, Frank
Grillo, Samuel L.
Jackson, Cobie
Smulders, Scarlett
Johansson, Emily
VanCamp e Toby
Jones.Anthony e Joe
Russo dirigeranno la pellicola, la cui uscita statunitense
è fissata per il 4 Aprile 2014. Le riprese sono iniziate a
Cleveland.
La storia si riaggancerà alla fine
di The Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato
con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al
momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi
ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro
speciale: Captain America: il soldato
d’inverno. Tutte le info utili nella nostra
scheda: Captain America: il soldato
d’inverno.
Vi Ricordiamo che tutte le info
utili del film le trovate nella nostra
Scheda: The Avengers 2. Mentre
per tutte le notizie e news invece potete consultare il nostro
speciale The Avengers. Ritorneranno nel film
gli attori già confermati Anthony Mackie, Chris
Evans, Chris Hemsworth, Cobie Smulders, Jeremy
Renner, Mark Ruffalo, Robert Downey Jr., Samuel L.
Jackson, Scarlett Johansson.
Si apre oggi, mercoledì 15 maggio la 66esima edizione del
Festival di Cannes, la
kermesse più importante nel panorama dei festival europei che si
chiuderà ben dieci giorni dopo,
Mentre sulla Croisette è tutto
pronto o quasi per aprire le danze, ecco che da Comingsoon.net arrivano delle immagini,
il trailer e il primo poster di As I Lay
Dying ( Mentre Morivo ),
film tratto dall’omonimo romanzo di William Faulkner e che verrà
presentato a questo 66esimo Festival
di Cannes nella sezione Un Certain Regard. Il film è
diretto da James Franco che fa parte anche del
cast.
[nggallery id=250]
A seguire la trama del romanzo:
Una famiglia di contadini poveri e
primordialmente legati alla terra, i Bundren, è presentata mentre
veglia insieme ad alcuni vicini sugli ultimi momenti di vita di
mamma Addie. Siamo nella contea di Yoknapatawpha (l’immaginaria
regione del Mississippi, qui nominata fuggevolmente solo una volta,
già introdotta da Faulkner in Sartoris e ne L’urlo e il furore,
entrambi del 1929), ed è un luglio insieme torrido e piovoso, che
sconvolgerà il territorio con un’inondazione mai vista da quelle
parti a memoria d’uomo. Morta Addie, il marito Anse e i cinque
figli (Cash, Darl, Jewel, Dewey Dell e Vardaman) caricano la bara
su un carro malconcio e partono per la lontana Jefferson, dove la
donna era nata e dove desiderava essere sepolta. Questo viaggio
carico di simboli archetipici e allegorie anche bibliche (il pesce,
il cavallo, il diluvio, la discesa agli inferi, il rogo
purificatore, il capro espiatorio), a causa dell’inondazione che
trascina via i ponti del fiume, dura più di una settimana tra varie
e tragicomiche peripezie, e occupa gran parte della narrazione. E
sono proprio le difficoltà del viaggio e far esplodere i rancori
che covano tra i membri della famiglia, ciascuno dei quali è
prigioniero del proprio dramma privato e nasconde segreti e
desideri più o meno inconfessabili. Giunti a Jefferson, i Bundren
si liberano dei ‘miasmi’ tragici che li opprimono, seppellendo il
cadavere in putrefazione di Addie (sono passati nove giorni dalla
morte) e spedendo Darl al manicomio di Jackson, mentre la
diciassettenne Dewey Dell, segretamente incinta, cerca di
procurarsi un aborto farmacologico finendo involontariamente per
prostituirsi a un droghiere senza scrupoli, che in cambio le dà da
bere un intruglio che “puzzava d’acquaragia”. Così purificata, la
famiglia si ricompone all’istante e realizza finalmente i piccoli
sogni dei poveri, come le banane comprate da Dewey Dell per il
piccolo Vardaman, il grammofono per Cash e i denti nuovi per lo
sdentato Anse, che a Jefferson trova pure una nuova moglie.
Nel cast del film, oltre a
James Franco, anche Jim Parrack , Tim
Blake Nelson , Danny McBride , Ahna O’Reilly , Logan
Marshall-Green e Beth Grant.
All’età di 21 anni, Tim Lake
(Gleeson) scopre di essere in grado di viaggiare nel tempo … Dopo
l’ennesima, deludente festa di Capodanno, il padre di Tim (Nighy)
rivela a suo figlio che gli uomini della loro famiglia hanno sempre
avuto il potere di viaggiare attraverso il tempo. Tim non può
cambiare la storia ma può cambiare quel che accade e che è accaduto
nella sua vita, perciò decide di rendere il suo mondo migliore …
trovandosi una fidanzata. Sfortunatamente questa impresa non sarà
facile come potrebbe sembrare.
Giunto a Londra dalla Cornovaglia
per diventare avvocato, Tim incontra la bella ma insicura Mary
(McAdams). I due si innamorano, ma per colpa di un fatale viaggio
nel tempo, si allontanano per sempre. Ma si incontrano di nuovo,
come se fosse la prima volta, e continuano ad incontrarsi ancora …
fino a quando, giocando d’astuzia contro il tempo, Tim riuscirà
finalmente a conquistare il suo cuore. Il giovane a quel punto usa
il suo potere per dichiararsi romanticamente nel modo migliore, per
tutelare il suo matrimonio dal peggiore discorso mai fatto da un
testimone di nozze, per salvare il suo migliore amico da un
disastro professionale e per riuscire ad arrivare in tempo in
ospedale per far partorire sua moglie, nonostante un terribile
ingorgo di traffico ad Abbey Road. Tuttavia, nel corso della sua
insolita vita, Tim si rende conto che il suo dono straordinario non
può preservarlo dalle sofferenze, e dagli alti e bassi che tutte le
famiglie, ovunque, sperimentano. Sono grandi i limiti di ciò che un
viaggio nel tempo può ottenere, senza contare che può rivelarsi
alquanto pericoloso. Questione di Tempo è una commedia che parla
dell’amore e del potere dei viaggi temporali e che insegna che in
fondo, per vivere una vita piena e soddisfacente, non c’è bisogno
di viaggiare nel tempo.
Arriva un nuovo spettacolare poster
del film Hunger Games: La ragazza di
Fuoco che vede protagonista Jennifer
Lawrence in un momento sospeso, accompagnato dalla
didascalia “Il sole insiste nel voler sorgere, perciò mi impongo di
alzarmi.” Velato accenno al romanticismo quindi in questa nuova
immagine.
La trama del film:
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª
edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo”
Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e
abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei
distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss
percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca
ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il
Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The
Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti
della nazione di Panem.
Sin dalla sua uscita,
Monsters & Co. aveva tutti i connotati per diventare
un classico dell’animazione. D’altronde era stato diretto proprio
da Pete Docter, uno dei principali sceneggiatori dei lungometraggi
animati di Toy Story, WALL-E e anche
regista di Up. Ma di un eventuale film incentrato sui
due mostri protagonisti, Sulley e Mike, si parlerà soltanto nel
2006, risolti i disguidi tra la Disney e la Pixar. Poi nel 2011 al
CinemaCon è stato reso noto che la pellicola sarebbe stata un
prequel intitolato Monsters
University.
Come si può dedurre, vedremo i
nostri mostri preferiti frequentare il college. Mike e Sulley
vogliono diventare i migliori spaventa tori al mondo, ma la loro
determinazione li farà scontrare o forse incontrare e diventare
grandi amici.
Perché proprio il college? Il
regista Dan Scanlon, che ha collaborato alla sceneggiatura
di Cars e alla storyboard de La carica dei 101
II – Macchia, un eroe a Londra, ha chiarito l’equivoco che,
nel film del 2001, vedeva Mike dichiarare: “Sei geloso del mio
aspetto sin dalla quarta elementare”, facendo così intendere che i
due si conoscessero da molto tempo. In un primo momento il regista
aveva pensato di poter introdurre delle sequenza che li facesse
vedere ancora piccoli, per poi passare direttamente ai tempi del
college, ma la scelta è stata di concentrarsi esclusivamente su
quest’ultimo. Condurre “Monsters Elementary”, come lo ha definito
Scanlon, non era il caso neanche secondo l’opinione del precedente
regista. Il college è speciale proprio perché è qui che si ha la
possibilità di maturare e si decide il proprio posto nel mondo.
Aspettiamo il 21 agosto per
rivedere Mike e Sulley: i mostri non sono mai stati così vicini a
noi! Reduci dal grandissimo successo del film precedente, in questa
storia ritroviamo i giovanissimi Sully e Mike alle prese con
l’adolescenza che per qualcuno è più difficile che per
qualcun’altro. Così come in Monsters &
Co, anche qui ritroviamo le magnifiche voci originali
di John Goodman per lo spaventoso James P.
Sullivan, Billy Crystal per il secchione Mike
Wazowski e Steve Buscemi per l’infido Randall
Boggs.
Ecco il trailer per la
serie dal mondo dei cinecomicsMarvel’s Agents fo
S.H.I.E.L.D. il ciclo seriale prodotto
dai Marvel Studios e che vedrà
protagonista
lo S.H.I.E.L.De
l’attore già visto in quasi tutti i film MarvelClark
Gregg che così torna a vestire i panni dell’agente
Phil Coulson visto in The Avengers e dirigerà
una squadra formata da Ming-Na
Wen, Elizabeth Henstridge, Iain De
Caestecker, Brett Dalton, Chloe
Bennet e J. August
Richards.
Intanto il sito Slashfilm pubblica anche le due primissime e
brevi clip di Marvel’s Agents fo
S.H.I.E.L.D. :
A dirigere il pilota sarà
Joss Whedon che figura anche fra i produttori,
oltre ad averlo scritto insieme a Jed Whedon
e Maurissa Tancharoen. Il nuovo gruppo si
compone d’agente Grant Ward (Brett
Dalton), altamente addestrato nel combattimento e
spionaggio, Agente Melinda May (Ming-Na Wen),
pilota esperto e maestro di arti marziali, Agente Leo Fitz
(Iain De CAESTECKER); brillante ingegnere e Agente
Jemma Simmons (Elizabeth Henstridge) genio
bio-chimico. Ad unirsi a loro sul loro viaggio nel mistero è nuova
recluta e hacker Skye (Chloe Bennet).
E’ il 1979. Juan ha
dodici anni ed è argentino, ma finora ha vissuto in esilio a Cuba
con la famiglia. I genitori e lo zio militano nei Monteneros,
organizzazione clandestina che combatte il regime dittatoriale di
Videla, e per questo sono stati costretti ad allontanarsi dal
Paese. Ma è giunto il momento di rimpatriare, non senza rischi.
Tornare a Buenos Aires significa mettere in pericolo la vita di
tutti loro e il piccolo Juan dovrà dare il suo contributo per far
funzionare le cose. Tanto per cominciare, dovrà imparare a vivere
sotto mentite spoglie: d’ora in poi lui sarà per tutti Ernesto.
Come recita il titolo stesso del
film di Benjamín Ávila,Infancia clandestina, la storia di Juan è quella di un’infanzia vissuta in
clandestinità, dall’esilio cubano al trasferimento in Argentina
sotto falsa identità. Juan diventa una sorta di militante
involontario, e la scelta di quel nome forse ha un
significato più profondo di quanto non si immagini. Adesso Juan
deve adeguarsi lui stesso alle regole di clandestinità e apparire
disinvolto nel seguirle una ad una. Ne va della vita dei suoi cari.
Ciò vuol dire usare un nome che non è il suo, parlare con un
accento che non è il suo, festeggiare un compleanno che non è il
suo. Ma Juan/Ernesto accetta tutto di buon grado, incoraggiato
dall’amore e dall’entusiasmo dei genitori, che malgrado l’attività
rivoluzionaria sono sempre affettuosi e presenti. Così come lo zio
Beto, che capisce il nipote meglio di chiunque altro e cerca di
rendere più leggera e sopportabile la difficile situazione in cui
si trova. Tutto fila più o meno liscio, finché non interviene un
fattore imprevisto: l’amore.
Un cast intenso (in cui
spicca il giovanissimo Teo Gutierrez Moreno nei panni di
Juan/Ernesto) e un regista ispirato (dalla sua stessa biografia) ci
offrono uno sguardo insolito sulla dittatura che ha a lungo
oppresso l’Argentina, regalandoci un film davvero emozionante. Gli
eventi di quegli anni sono tristemente noti a tutti, ma la
prospettiva del regista non è quella ‘familiare’ dei documentari e
dei film di denuncia prodotti finora. Ávila sceglie, infatti, di
filtrare la Storia attraverso gli occhi di un bambino: ci racconta
la quotidianità della vita sotto il regime nei suoi aspetti più
‘ordinari’, anche se quanto vissuto dal piccolo Juan è
assolutamente straordinario. Qui la violenza delle
azioni lascia spazio alla ‘violenza’ dei sentimenti, all’intensità
delle emozioni che Juan e la sua famiglia provano di volta in
volta. Tenerezza, dolcezza, amore, passione, paura, rabbia, dolore:
questi sono i protagonisti di Infancia clandestina ,
e la violenza vera e propria, quella del sangue e dei soprusi,
resta sullo sfondo, appena accennata, percepita come qualcosa di
onnipresente, ma sospesa fuori dallo schermo. Ávila non la mostra
quasi mai e nelle rare occasioni in cui lo fa, sceglie di usare
l’animazione (un’animazione dai tratti moderni, assai suggestiva),
per stemperare i toni e riportarla ad una dimensione quasi
‘fantastica’ (come aveva fatto Tarantino nel primo volume di
KillBill). Tanto quella violenza purtroppo la conosciamo
già, è scritta nella Storia; ma ci sono altre piccole storie che
valgono la pena di essere raccontate.
Forse l’emozione, forse
l’inesperienza o, semplicemente, la timidezza di Francesco
Henderson Pepe ha fatto sì che la conferenza stampa di ieri, 13
maggio, alla Casa del Cinema, fosse particolarmente essenziale,
raccontandoci brevemente la genesi del film Amaro
Amore, suo esordio alla regia e l’esperienza delle
attrici presenti, Aylin Prandi e Lavinia Longhi.
F.H.P:Amaro
Amoreè un progetto cui lavoravo da diversi anni e avevo
il desiderio di ambientarlo a Salina perchè sono molto legato a
quell’isola che considero materna, accogliente. Ho cercato di fare
un film puro che potesse parlare di vita e di amore e far
riflettere lo spettatore, smuovendolo nel profondo.
Quali difficoltà produttive hai
incontrato?
F.H.P:Ho avuto una
grande fortuna perchè ho conosciuto Sauro e Anna Falchi che mi
hanno sostenuto in questo progetto. Ma non è stato assolutamente
facile anche perchè io non provengo da una famiglia di cineasti e
quindi devi cavartela da solo […] Anche la sceneggiatura è stata
molto complicata, l’abbiamo rivista più volte e, trattandosi di un
tema particolare come quello dell’amore, avere a disposizione due
punti di vista femminili, quello di Debora Alessi e Ilaria Iovine,
è stato fondamentale perchè il film ha guadagnato in
sensibilità.
Perchè la scelta della pellicola
e non del digitale?
F.H.P:Io amo il 35 mm e
comunque per un film del genere, in cui il paesaggio è
importantissimo, si imponeva la necessità della profondità e la
pellicola era più adatta.
A questo punto la domanda dal
pubblico sul perché dell’incesto in un film che poteva farne a meno
ha visibilmente mandato in crisi il giovane regista che, con grande
difficoltà e suscitando ovvie perplessità, ha collegato la sua
scelta alla necessità di rappresentare un amore che fosse
pienamente libero, anche oltre i legami di sangue. Bypassato il
momento di disagio con l’aiuto della moderatrice, l’attenzione si è
spostata sulle attrici: la protagonista Aylin Prandi, nei
panni di Camille, e Lavinia Longhi in quelli di Linda,
pittrice dell’isola e amante di un uomo molto più grande di
lei.
A.P:Ho cercato di
portare il personaggio verso di me e non il contrario; di fare in
modo che si costruisse su delle scelte coerenti anche nel momento
più difficile, quando la complicità con il fratello si
spezza.
L.L:L’idea della
pittrice mi ha conquistato molto perchè ho fatto delle scuole
d’arte e quindi questo era un aspetto non lontano dalla mia
personalità. Il difficile invece è stato rendere credibile l’amore
per un personaggio molto più grande e, da questo punto di vista,
l’essenzialità dei dialoghi, della sceneggiatura, mi è stata
d’aiuto.
Arrivano le prime
sequenze del Trailer del nuovo film di Only Lovers
Left Alive di Jim Jarmusch, pellicola che
vede protagonisti Tilda Swinton e Tom Hiddleston
Now You See Me — I maghi del
crimine vede una squadra speciale dell’FBI
scaraventata in un gioco tra gatto e topo contro “I Quattro
Cavalieri”, un gruppo formato dai più grandi illusionisti del
mondo. “I Quattro Cavalieri” metteranno a segno una serie di
coraggiose rapine ai danni di potenti e corrotti uomini d’affari
durante i loro spettacoli, regalando la refurtiva ai loro
spettatori, giocando sempre d’anticipo rispetto alla legge.
Continuano le riprese del reebot di
un altro cult degli anni 80′, RoboCop. Dopo le
varie foto ecco un video che ritrae RoboCop in
azione sulla sua moto e in alcune sequenze girate a Vancouver. Come
sappiamo ad interpretare il leggendario poliziotto
sarò JoelKinnaman.
Il film è al momento in
post-produzione, sarà prodotto dalla Strike Entertainment, dalla
MGM e dalla Columbia Pictures ed uscirà nelle sale il 7 Febbraio
2014 con un cast di tutto rilievo, composto, tra gli altri,
da Joel Kinnaman, Abbie Cornish, Gary
Oldman, Jackie Earle Haley, Jay Baruchel, Michael
Keaton, Samuel L. JacksonMichael K.
Williams, Jay Baruchel, Jennifer Ehle e Marianne
Jean-Baptiste. Tutte le info sul film nella nostra Scheda:
RoboCop.
Arriva la prima clip
del film Sci-fi After Earth, il nuovo
film del regista del Sesto Senso, M.
Night Shyamalan che vede protagonisti
Will Smith e Jaden Smith. Nella
prima clip possiamo vedere padre e figlio recitare in quello che
probabilmente sarà il fulcro centrale della narrazione.
Vi ricordiamo che il film
intitolato in Italia, After Earth – Dopo la fine
del mondo uscirà nella sale il 5 Giugno 2013.
Tutte le info utili nella nostra scheda: After Earth. Per
tutte le news consultate il nostro speciale: After Earth.
In “After Earth”, mille anni
dopo un cataclisma che ha costretto l’umanità a fuggire dalla
Terra, Nova Prime diventa la nuova casa dell’umanità. Il
leggendario Generale Cypher Raige (interpretato da Will Smith)
ritorna da una lunga missione di lavoro dalla sua famiglia, pronto
per essere un padre per suo figlio di 13 anni, Kitai (Jaden Smith).
Quando un tempesta di asteroidi provoca dei danni all’aereo di
Cypher e Kitai, i due si schiantano su una Terra poco familiare e
pericolosa. Con il padre mortalmente ferito, Kitai deve scoprire un
territorio ostile per cercare la salvezza. Kitai ha sempre voluto
essere come suo padre e questa è la sua possibilità.
Saranno Mark Duplass
e Olivia Wilde i protagonisti del
Thriller/Horror della
Lionsgate,Reawakening,
lo conferma in via ufficiale The Hollywood Reporter. La pellicola
sarà diretta da David Gelb. La pellicola
segue le vicende di un gruppo di scienziati che scoprono un
siero sperimentale che da la possibilità di riportare i morti in
vita. Una delle coppie del gruppo, dopo aver perso la propria
figlia, mette alla prova il siero sul suo cadavere, che porta a
risultati terrificanti.
Reawakening si basa su una
sceneggiatura scritta da Luke Dawson e
Jeremy Slater e sarà prodotto da Jason
Blum.
Vi ricordiamo
che Olivia Wildesarà presto nelle sale
cinematografiche di tutto il mondo con l’atteso Rush di Ron
Howard.
Ormai manca poco più di un mese
all’uscita de L’Uomo
d’Acciaio, il riavvio del personaggio di
Superman ad opera di Zack Snyder e
Christopher Nolan, e nella speranza di avviare
finalmente anche una serie di film dell’Universo DC
Comics. Oggi arrivano tre featurette del film che
contengono molte scene inedite del film e si chiamano
rispettivamente: Powers, Flight e Speed.
L’Uomo d’Acciaio, il film
Warner Bros. Pictures e Legendary
Pictures presentano L’Uomo
d’Acciaio, con Henry Cavill nel
ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack
Snyder. Il film è interpretato anche da Amy
Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli
Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il
candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s
Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale,
Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha
e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane
Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio
Academy Award Kevin Costner (“Balla coi
lupi”).
A combattere contro il supereroe
sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod,
interpretato dal candidato agli Oscar Michael
Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da
Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i
genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata
da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre
Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell
Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry
Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick,
Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy
e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil
Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale:
L’Uomo
d’Acciaio.