Jurassic
Park IV è ufficialmente partito e quanto sembra
rispetterà la tabella di marcia e la data di uscita prevista per il
13 Giugno 2014. La conferma arriva dopo il ritorno in
Terry Rossio co-sceneggiatore di Pirati dei Caraibi 5?
Come molto di voi sapranno è stato annunciato un quinto capitolo della saga Pirati dei Caraibi, che vede protagonista Johnny Depp nei panni del pirato Jack Sparrow,
Il mondo segreto di Moonhaven: nuovo poster!
è stato diffuso un nuovo poster per Epic – Il mondo segreto nuovo lungometraggio d’animazione dei Blue Sky Studios (l’Era Glaciale, Rio) e in arrivo negli States il 24 maggio 2013.
Diretto da Chris Wedge Epic – Il mondo segreto è tratto dal racconto per bambini di William Joyce, già autore de Le 5 Leggende. Nel cast di voci originale ci sono Josh Hutcherson, Amanda Seyfried, Beyoncé Knowles e Steven Tyler.
Ecco il poster:
Frank: prima foto di Michael Fassbender!
Dopo tanti prove intense e drammatiche, Michael Fassbender ha deciso di concedersi una commedia: ecco la prima foto ufficiale di Frank, diretto da Lenny Abrahamson e prodotto da Film4 e dalla Irish Film Board su una sceneggiatura di Jon Ronson e Peter Straughan (L’uomo che fissa le capre).
Matthew McFadyen firma per Epic!
Matthew McFadyen, in questi giorni su BBC America con la miniserie Ripper Street e presto in sala in Italia con Anna Karenina di Joe Wright sarà il protagonista del film di Ben Hopkins Epic, commedia nera scritta dal vincitore del premio BAFTA Pawel Pawlikowski e coproduzione fra Regno Unito, Germania e Russia.
L’attore, che ha firmato insieme a Myanna Buring e Noah Taylor, vestirà i panni di un regista premio Oscar invitato in un’oscura regione del Caucaso, l’immaginario Karastan. Il regista Stephen Daldry sarà produttore esecutivo.
fonte: HollywoodReporter
Critics’ Choice Awards 2013: i vincitori
Il Trailer ufficiale di Trance di Danny Boyle!
Guarda il Trailer ufficiale di
Trance, il nuovo film
del premio Oscar Danny
Boyle. Il film vede protagonisti attori del
calibro di James
McAvoy, Rosario
Dawson e Vincent
Cassel.
Aaron Johnson protagonista di Godzilla di Gareth Edwards?
Continua la pre-produzione di Godzilla di Gareth Edwards, reboot remake dell’omonimo film. Dopo l’annuncio che sarà Frank Darabont a riscrivere la sceneggiatura arriva una voce che da come protagonista del film Aaron Johnson. L’attore noto per Kick-Ass e recentemente apparso in Anna Karenina e Le Belve dovrebbe ricoprire il ruolo di protagonista maschile. L’uscita del film è prevista per il 16 Maggio 2014 e si basa sul classico mostro di Toho Co, noto per essere apparso in più di 25 opere, fra film tv, videogiochi e serie di libri. A produrre il progetto ci sarà la Legendary Pictures insieme alla Warner Bros.
Live By Night è prossimo film da regista di Ben Affleck
Ben Affleck ha confermato ufficialmente oggi a MTV che il suo prossimo progetto da regista sarà un altro adattamento di un libro di Dennis Lehane (Gone Baby Gone). L’intenzione di adattare Live By Night è la causa principale per aver abbandonato la Focus con il quale preparava un film da attore al fianco di Kristen Stewart.
“Fondamentalmente, sto facendo questo film chiamato ‘Live By Night'”, dice Affleck. “E io sto cercando di rispondere a questa documentazione per farlo e trovare il via libera definitivo in modo che io possa avere una data di rilascio.”
Pubblicato lo scorso autunno, Live By Night è ambientato nella Boston del 1926, all’epoca del proibizionismo dove un uomo cerca di rincorrere il modo di lascare il segno nel mondo. Quindi si tratterà di un Gangstermovie.
Steven Spielberg chiarisce su Robopocalypse!
Dopo la notizia di ieri che annunciava
la sospensione del nuovo film di Spielberg, Robopocalypse, oggi
arrivano le dichiarazioni del regista che ha chiarito la situazione
a EW.
Oscar 2013: video sugli effetti digitali di The Avengers!
Dopo aver ottenuto la
Nomination all’Oscar per i
migliori effetti visivi, la Marvel ha deciso di rilasciare un
nuovo filmato dedicato alla realizzazioni degli effetti di
The Avenger, ad opera della
ILM.
Nuova foto di Iron Man 3 con Robert Downey Jr.
Guarda la nuova foto del film Iron Man 3, pubblicata in anteprima da Entertainment Weekly. Il film vede protagonista ancora una volta Robert Downey Jr. nei panni dell’eroe Tony Stark/Iron Man, al suo fianco anche Gwyneth Paltrow, Ben Kingsley, Don Cheadle, Guy Pearce, Jon Favreau, Paul Bettany, Rebecca Hall.
Ulteriori info nella nostra scheda film: Iron Man 3. Per tutte le news sul film vi segnaliamo il nostro speciale dedicato al film: Iron Man.
Hansel & Gretel Premiere con Jeremy Renner e Gemma Artenton
Si è svolta ieri la prima Premiere mexicana del film Hansel & Gretel che vede protagonisti Jeremy Renner e Gemma Artenton in una nuovi rivisitazione della famosa favola.
Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe è diretto da Tommy Wirkola e il cast include Jeremy Renner, Gemma Arterton, Famke Janssen, Derek Mears e Peter Stormare. È la storia di Hansel e Gretel, cacciatori di taglie, che hanno dedicato la loro vita a sterminare le streghe, ed è un adattamento della favola. Il film uscirà nelle sale USA l’11 Gennaio 2013. Tutte le altre info nella nostra Scheda Film: Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe
Nuova foto di The Wolverine: l’immortale
Guarda la nuova foto di The Wolverine: l’immortale pubblicata da Entertainment Weekly, la pellicola vede il candidato all’Oscar 2013 Hugh Jackman nuovamente nei panni di Logan.
Basato sul celebre arco narrativo a fumetti, in
Wolverine:
L’immortale troviamo Logan, il guerriero eterno, in Giappone.
Lì, l’acciaio dei samurai si scontrerà con gli artigli
d’adamantino, mentre Logan affronterà una misteriosa figura dal suo
passato, in un’epica battaglia che lo cambierà per sempre. Il film
uscirà in Italia il 25 luglio 2013. Tutte le news
sul film nel nostro speciale: Wolverine. Tutte le info
invece del film nella nostra scheda: Wolverine:
L’immortale.
Trailer Italiano di Noi siamo infinito con Emma Watson!
Guarda il Trailer Italiano di
Noi siamo infinito con Emma Watson, Logan Lerman e Ezra Miller.
Cloud Atlas: intervista a Lana e Andy Wachowski
Intervista a Lana e Andy Wachowski, autori di
Cloud Atlas, una storia ambizione
e spettacolare che copre l’arco di cinque secoli e affronta quelle
domande sulla vita
Oscar 2013: tutte le nomination
Sono state appena annunciate le nominations agli Academy Awards di quest’anno e possiamo dire a gran voce che nessuno è sorpreso dei nomi che sono stati fatti.
Ryan Gosling e Will Ferrell: ragazzi coltello al Jimmy Kimmel Live!
Guarda l’esilarante performance video tenutasi al Jimmy Kimmel Live, protagonisti Will Ferrell e Ryan Gosling, quest’ultimo è apparso nello show televisivo per promuovere il suo ultimo film in uscita: Gangster Squad.
Questi sono i 40 di Paul Rudd secondo Judd Apatow
Questi sono i 40 (titolo originale, This is 40) è il quarto lungometraggio scritto, diretto e co-prodotto da Apatow; si può definire, come dice la tagline, una sorta di sequel di Molto Incinta (2007), visto che stavolta la storia si concentra sulla coppia sposata che prima fungeva da spalla, ovvero Debbie/Leslie Mann e suo marito Pete/Paul Rudd. Se il primo film raccontava la nascita casuale e improvvisa di una relazione, il suo sequel/spin-off racconta cosa succede a una coppia molti anni dopo, quando i figli sono adolescenti e le candeline sulla torta sono 40. Come spiega il regista newyorkese: “L’idea del film è nata dalla voglia di raccontare cosa accade quando si arriva ai quarant’anni, si fa l’inventario della propria vita e ci si rende conto che non si può più essere qualcun altro: cosa si fa con quello che si ha? Poi ho pensato a tutte le cose divertenti che succedono a casa mia, a come mia moglie, le mie figlie ed io ci relazioniamo. Così ho cominciato a pensare ai possibili ruoli e mi sono accorto che già avevo quei personaggi: erano Pete e Debbie”.
Oltre ai due
protagonisti, tornano nel sequel anche le due bambine, Sadie/
Maude Apatow, Charlotte/Iris Apatow (figlie del
regista e di Leslie Mann) e Jason/Jason
Segel, ora personal trainer di Debbie; mentre non compaiono
nemmeno in una scena i precedenti protagonisti, Seth
Rogen e Katherine Heigl, ai quali però viene fatto
riferimento in un paio di occasioni. Si aggiungono al vecchio cast:
Melissa McCarthy/Cathrine, Chris
O’Dowd (Le Amiche della Sposa)e Lena
Dunham (“Girls”), impiegati di Pete, Megan
Fox, impiegata di Debbie, Albert Brooks (Drive), papà di
Pete, John Lithgow (L’alba del Pianeta delle
Scimmie), papà di Debbie.
Concluse le riprese nel Settembre del 2011, con un budget di 35 M di dollari, il film era previsto al cinema per il 1° Giugno successivo, ma la Universal, per competere meglio con Biancaneve della Relativity Media, decise poi di posticipare Questi sono i 40 a Dicembre, cedendo la sua data di uscita estiva a Biancaneve e il Cacciatore. Nonostante il periodo natalizio, il film si è qualificato come il peggiore weekend d’apertura del regista (12 M), dopo Quarant’anni Vergine (21.4 M), Funny People (22.6 M) e Molto Incinta (30.6 M).
La critica ricevuta è stata mista:
positiva per quanto riguarda il cast, la recitazione e l’acuta
comicità delle scene; negativa per l’eccessiva durata (134’) e
alcuni momenti superflui. Riguardo quest’ultime caratteristiche,
vanno segnalate tre scene eliminate postate da
Funnyordie.com, una delle quali mostra un assurdo e divertentissimo
colloquio tra il front-man dei Green Day, Billie Joe
Armstrong, e Pete, in quanto proprietario di un’etichetta
discografica indipendente.
Degna di nota è la ricca lista di canzoni della colonna sonora, tra cui il brano originale, Dull Tool, realizzato per Apatow da Fiona Apple; invece, la parte strumentale è stata composta da Jon Brion, che ricordiamo in alcuni film di Paul Thomas Anderson (Sidney, Magnolia, Ubriaco d’amore) e in Se mi lasci, ti cancello.
Questi sono i 40 arriverà nelle sale italiane il prossimo 18 Aprile.
Frankenweenie: recensione del film di Tim Burton
Il regista di fama Tim Burton torna al cinema con un film in animazione stop-motion (passo a uno) Frankenweenie, adattamento in stop motion di un cortometraggio omonimo realizzato dallo stesso Burton nel 1984, chiaramente ispirato al romanzo Frankenstein di Mary Shelley.
In Frankenweenie il piccolo Victor Frankenstein assiste alla tragica morte del suo amato cagnolino Sparky, investito da un automobile per recuperare una palla finita in strada. Dopo momenti di tristezza profonda, Victor ha un idea folgorante, scaturita durante le lezioni di scienze di un arcigno professore dai metodi strampalati. Emulando gli esperimenti di Galvani sulle rane, Victor appronta un laboratorio in soffitta e restituisce la vita a Sparky sfruttando l’elettricità dei fulmini. Ma qualcuno lo spia, è invidioso, e darà il via ad un gioco strambo e molto pericoloso per la tranquilla cittadina di New Holland.
Frankenweenie riporta Tim Burton nell’animazione stop-motion
Terza incursione di Tim Burton nell’universo dell’animazione stop-motion dopo Nightmare before Christmas e La Sposa Cadavere, bisogna dire che quando questo avviene ci troviamo veramente di fronte all’anima più profonda e spontanea dell’autore. A differenza degli ultimi suoi film con attori, qui tutto funziona alla perfezione, il racconto cattura e avvince, si provano sentimenti sinceri per i vari personaggi, anche per quelli meno importanti, e soprattutto si sogna. Frankenweenie è il rifacimento ampliato di uno dei suoi primi lavori. Si trattava di un mediometraggio in bianco e nero prodotto dalla Disney, con Shelly Duvall come protagonista e già pregno di tutta la poetica e lo stile di Tim Burton. Nella nuova versione la storia rimane la medesima, ma viene arricchita e popolata di un riuscito microcosmo di personaggi, ognuno perfettamente caratterizzato.
Oltre a Victor, Sparky
e ai genitori, c’è un odioso vicino con la nipote Elsa e la sua
cagnolina Persefone (con la stessa acconciatura di Elsa Lancaster
in La moglie di Frankenstein), Edgar, un ragazzino
disadattato, maligno e pasticcione, il signor Rzykruski,
l’insegnate di scienze, dalle fattezze incredibilmente simili a
quelle di Vincent Price, il Signor Baffino, il
gatto di Stranella. E poi ci sono una serie di mostri che omaggiano
tutto il cinema di fantascienza degli anni 50-60, ma anche quello
più recente di Joe Dante; come non riconoscere nelle scimmiette
d’acqua un affettuoso omaggio ai Gremlins?
L’animazione, ad opera di Trey Thomas, è strepitosa, anche se non perfetta come nel precedente film La Sposa Cadavere. Alcuni materiali, come lana, pelo, erba, non obbediscono agli animatori e si ribellano. Ma sono proprio queste piccole imperfezioni, sottolineate da uno splendido bianco e nero, a conferire all’opera il pregio dell’artigianalità, elevandola così a qualcosa di unico e personale, dando scacco matto all’animazione di sintesi 3D, ormai, in una fase di stallo. I disegni semplici ed elementari di Tim Burton acquistano tridimensionalità, e si arricchiscono di delicate texture che caratterizzano la loro pelle, piccoli graffi o segni di spatola che ricordano il tratteggio delle opere di Edward Gorey. I materiali dei costumi sono strepitosi e sembra di poter toccare i maglioni di lana grossa fatti a mano e i cenci da laboratorio intrisi di ripugnanti sostanze. E’ un film da vedere assolutamente, andando prima però a riscoprire il Burton delle origini e i suoi primi lavori, in particolare il cortometraggio Vincent.
Nuove foto di Hunger Games: La ragazza di fuoco
Ecco altre due foto inedite di Hunger Games: La ragazza di Fuoco dalle pagine dello speciale dedicato al film di Entertainment Weekly. Questa volta protagonisti delle immagini Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson e Liam Hemsworth e il restante del cast, compreso la new entry Philip Seymour Hoffman.
Hunger Games – La ragazza di Fuoco, il film
Hunger Games – La ragazza di Fuoco è diretto da Francis Lawrence e oltre a Jennifer Lawrence il cast comprende anche Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Philip Seymour Hoffman, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Lenny Kravitz, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Donald Sutherland, Amanda Plummer e Lynn Cohen. Tutte le news sulla saga nel nostro speciale Hunger Games. Per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra scheda Hunger Games – La ragazza di Fuoco.
La trama del film: Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo” Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della nazione di Panem.
Robopocalypse di Steven Spielberg sospeso per riscrittura!
Pare che il nuovo film di Steven Spielberg, Robopocalypse previsto
per uscire il 25 Aprile 2014 è stato messo in attesa indefinita,
almeno è quello che si apprende stamane dall’Hollywood Reporter.
Interstellar prossimo film di Christopher Nolan?
Interstellar è stato definito
uno dei copioni più interessanti degli ultimi anni, tanto da essere
stato per anni in mano a Steven Spielberg prima che il regista
optasse per il meno costoso Robopocalypse,
Oscar 2013: diretta streaming dell’annuncio delle nomination!
People’s Choice Awards 2013: i vincitori
Questa notte al Nokia Theatre di Los Angeles si è tenuta la cerimonia di premiazione dei People’s Coice Awards 2013, che inaugurano ufficialmente la stagione
Uscite al cinema del 10 gennaio 2013
Cloud
Atlas : Il film racconta una storia in cui le azioni
e le conseguenze delle nostre vite hanno impatto l’un l’altra
attraverso passato, presente e futuro, come se una sola anima
trasformasse un assassino in un salvatore e un unico atto di
gentilezza si espandesse attraverso i secoli per ispirare una
rivoluzione.
Quello che so sull’amore: recensione del film di Gabriele Muccino
Gabriele Muccino torna al cinema dopo Sette Anime, e lo fa con Quello che so sull’amore: una commedia sui sentimenti, sulla maturità e sulla necessità di crescere. Il regista italiano trapiantato a Hollywood racconta la storia di un ex calciatore professionista che cerca di recuperare il rapporto con il figlio, mentre la sua ex moglie sta per risposarsi. Impantanato in un’esistenza infantile, il protagonista di Quello che so sull’amore si trova una via di salvezza nella relazione con suo figlio, diventando l’allenatore della sua squadra di calcio e suscitando grande scompiglio nelle mamme single dei ragazzini. Alla fine però, il nostro cercherà di emergere dal baratro del fallimento innescando una serie di reazioni impreviste e cominciando, per la prima volta, a prendersi delle responsabilità verso le persone che ama.
Il film di Muccino è una storia semplice e lineare, che dall’inizio annuncia il suo lieto fine, con uno svolgimento un po’ insolito per il regista, che in Italia ci aveva abituato a storie tragiche e donne isteriche. Quello che so sull’amore non racconta nulla di tutto ciò, mostra solamente, in tono purtroppo piatto, una piccola parte della vita di una persona, nel momento in cui decide di diventare un uomo diverso. Ad interpretare il protagonista è Gerard Butler, affiancato da un gruppo di bellissime capeggiato da Jessica Biel, a cui fanno seguito Catherine Zeta-Jones e Uma Thurman.
Piccolo e colorito ruolo anche per Dennis Quaid che sembra calato a pennello nel personaggio del viscido riccone. Il film arriva in Italia dopo un sonoro insuccesso al botteghino in America che ha fatto discutere molto intorno alla validità del film. In realtà, lungi dall’essere un film di Muccino, quello in questione è una classica commedia americana a sfondo romantico, in cui dopo tante scelte sbagliate i protagonisti si ritrovano e si perdonano. Unica nota diversa è che il film manca di brio e di spinta, rivelandosi un ozioso trascinarsi in avanti di scene, legate da una trama, ma senza nessun sobbalzo emozionale. Un po’ in ombra anche la colonna sonora del sempre bravo Andrea Guerra, che continua la fortunata collaborazione con Muccino, ma che qui si distingue un po’ meno rispetto al suo solito.
Sappiamo però bene che Gabriele riesce a realizzare ottimi film, e anche in questo caso, la sua regia accompagna di discrezione gli eventi, riservandosi qualche guizzo estetico, senza però strafare. Quello che so sull’amore è un film godibile, senza pretese, che siamo sicuri possa riscuotere un buon successo qui in Italia, soprattutto considerando il forte seguito che il regista continua ad avere in patria.
Cloud Atlas: recensione del film dei Wachowski e Tom Tykwer
Con Cloud Atlas – L’Atlante delle Nuvole, lo scrittore David Mitchell ha realizzato una vera e proprio Odissea moderna, che parte dal ‘600 per arrivare in un fantomatico tempo post-apocalittico in cui l’uomo è regredito allo stato di pastore, come conseguenza dell’avidità di pochi. Adesso questo grandissimo ed affascinante romanzo è diventato un film, adattato per lo schermo e diretto a sei mani da Lana Wachowski, Tom Tykwer e Andy Wachowski.
Cloud Atlas, la trama
Lo straordinario apparato narrativo di Mitchell diventa, nelle mani dei registi, un alternarsi rapido e serrato di tempi storici, momenti drammatici e esilaranti, storie, passioni, amori, dolori e viaggi. E’ molto difficile sintetizzare la trama del film (e del libro), per cui basterà dire che la storia segue la parabola discendente della storia umana attraverso sei storie ambientate in periodi storici diversi e tra di loro connesse in maniera più o meno diretta, riprendendo con grande omogeneità di stili e temi, il tema fondamentale del film: la connessione tra ogni essere vivente attraverso le conseguenze delle nostre azioni. Proprio in questo nodo sta la fondamentale differenza del film dal romanzo, poiché nel secondo quello che sembra essere il tema portante è semplicemente l’uomo e la sua brama di attraversare la storia, legandosi poi inevitabilmente a quelli che gli sono intorno.
La grande pecca del film è però quella di lasciar andare con troppa facilità la peculiarità del romanzo di partenza, ovvero il diverso stile con cui viene raccontata ogni singola storia. In Cloud Atlas, l’unica cosa a cambiare è l’ambientazione e i personaggi, ma mai lo stile della regia, che rimane omogeneo e unificante.
Cloud Atlas l’uomo al centro della narrazione
Cloud Atlas si fregia di un cast artistico di prima grandezza, che vede i tanti attori impegnati in vesti diverse a seconda dell’epoca che viene raccontata, e così Tom Hanks può essere un pastore valligero o uno scienziato che lavora in una centrale nucleare, e Halle Barry passa con disinvoltura dalla giornalista al medico secessionista che aiuta dei ribelli a scappare in un lontano futuro. Si uniscono al cast anche Jim Broadbent, il fedele Hugo Weaving che per i Wachowski è sempre pronto ad indossare le sue varie e superbe maschere da cattivo, Jim Sturgess, Doona Bae, Ben Whishaw, James D’Arcy e in piccoli ruoli anche Susan Sarandon e Hugh Grant.
La scelta di
trasformare gli attori e di adattarli alle varie storie si sposa
alla perfezione con l’idea di base del film, che vuole connesso
tutto l’universo tramite le azioni umane, e così quella coppia che
in una storia non ha potuto godere della felicità, si ritroverà in
un’altra epoca, in un altro mondo a ricongiungere quei fili
destinati a legarsi. Sono diverse le scene in cui si sente in
maniera preponderante la mano registica dei Wachowski, ma è
altrettanto vero che tutto il film non mostra tutta la
spettacolarità promessa dal trailer e soprattutto dai nomi
coinvolti. Il vero punto di forza del film è che nonostante i
viaggi e le avventure che vengono raccontate, il nucleo di tutto è
semplicemente l’uomo, con le sue imperfezioni e le sue paure, con
la sua immortalità che si rivela nella conseguenza delle proprie
azioni e con la sua straordinaria e imperitura capacità di
amare.
L’intimità di Cloud Atlas travalica ogni aspettativa, raggiunge le viscere e corona un grande film.
Spettacolare trailer multilingue per Mobius
Dopo il misterioso teaser, arriva online
lo spettacolare trailer di Mobius, il
thriller di Eric Rochant con Jean Dujardin e Cécile De France.
A Royal Weekend: recensione del film di Roger Michell
Arriva anche nelle sale cinematografiche italiane A Royal Weekend, il film che racconta in chiave leggera la nascita dell’alleanza tra Stati Uniti e Gran Bretagna prima del catastrofico secondo conflitto mondiale.
A Royal Weekend racconta le note vicende del giugno 1939, quando il Presidente Franklin Delano Roosevelt e sua moglie Eleanor ospitano il re e la regina di Inghilterra per un weekend nella loro casa di Hyde Park on Hudson. La prima visita di un monarca inglese in America sarà l’occasione per una speciale relazione tra i due Paesi, ma anche per una profonda comprensione dei misteri dell’amore e dell’amicizia.
A Royal Weekend, il film
Quello che appare più ovvio dall’inizio del film e che in fin de conti è l’unica nota positiva di A Royal Weekend è l’aver scelto due interpreti come Bill Murray (nel ruolo del presidente Franklin Delano Roosvelt) e Laura Linney (in quello della cugina Daisy Suckley), abili nel regalare ad una storia mal sviluppata, due notevoli performance attoriali, che confermano l’enorme talento dei due interpreti. Invece, quello che colpisce in negativo del film è la sua lentezza e l’assoluta inesistenza di ritmo, piaga insuperabile per un film che si presenta come una rivisitazione storica in chiave ironica di una dei momenti cruciali della storia del 900.
Questa mancanza è dovuta principalmente all’eccessivo utilizzo della voice over e all’ostinata intenzione di voler rappresentare gli eventi attraverso il punto di vista privilegiato del personaggio della cugina Daisy Suckley, i quali finiscono per diventare delle catene indissolubili per una narrazione che avrebbe meritato più margini di manovra. Ad esempio fra i pochi momenti degni del film c’è il dialogo solitario fra il Presidente e il Re, che per la prima volta permette allo spettatore di osservare la vicenda senza l’ingombrante filtro del personaggio di Daisy.
A Royal Weekend prosegue su quelle intenzioni diventando un manifesto stilizzato e manierista di una messa in scena (seppur degna) fine a se stessa. Infatti, la pecca più grande del film è di non riuscire a conferire all’aneddoto più importante (l’inizio di una salda amicizia fra due potenze), il degno e meritato spazio, offuscato da una giostrina sulla quale le uniche a divertirsi sono le interpreti femminili e il regista. Per finire, altra nota di merito va dedicata ad alcune battute degne del più brillante umor inglese, senza quella fastidiosa aurea di presunzione.