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Godzilla (1998) – recensione

Godzilla (1998) – recensione

Godzilla è un film del 1998 diretto dal regista Roland Emmerich e con protagonisti Matthew Broderick, Jean Reno e Maria Pitillo.

Godzilla 1998La trama di Godzilla: Un peschereccio giapponese, situato nella Polinesia francese, va in avaria. Nel controllarne la causa, l’equipaggio rileva dal sonar la presenza di una strana creatura sott’acqua, che attacca e affonda l’imbarcazione.

Un comandante dei servizi segreti francesi Philippe Roaché (Jean Reno) si reca al capezzale dell’unico sopravvissuto del team di pescatori giapponesi, il quale riesce a comunicare solamente la parola “Gojira”, cioè “Godzilla“.

Roaché contatta Niko Tatopoulos (Matthew Broderick) – un abile biologo che da anni si occupa di studiare le mutazioni genetiche dei vermi esposti alle radiazioni di Chernobyl – il quale è tra i pochi in grado di carpire il segreto di Godzilla. Tatopoulos non esita a seguire i servizi segreti USA, che l’hanno convocato già prima di Roaché.

Il Godzilla di Roland Emmerich

Analisi: Godzilla è un film del 1998 diretto da Roland Emmerich, remake del film giapponese Godzilla del 1954, di Ishirō Honda. La cabina di regia affidata ad Emmerich è sinonimo di garanzia; il regista viene non a caso definito “il piccolo Spielberg tedesco” e prima di rianimare il lucertolone giapponese aveva già fatto registrare successi e notevoli apprezzamenti con Stargate e Independence Day.

Rispetto al film originario del 1954, il Godzilla di Emmerich ha un’origine scientifica diversa: anziché essere il prodotto dell’esposizione alle radiazioni provocate dai test nucleari americani, la sua iguana gigante è stata geneticamente ingigantita dalle radiazioni francesi. Questo perché nel remake viene a mancare un elemento storico di base: il risentimento giapponese verso gli americani. Inoltre, se è vero che anche nel remake Godzilla vive in territorio asiatico, quando viene stuzzicato si reca minacciosamente verso gli Usa e non verso il Giappone. Insomma, nel rifacimento di Emmerich i nipponici vengono sostanzialmente risparmiati (a parte i poveri malcapitati pescatori che s’imbattono col mostro all’inizio del film).

Ma al di là delle questioni politiche e storiche, che comunque hanno un loro peso, per gli amanti del genere e del mostro gigante, il Godzilla del 1998 è una vera chicca. Tuttavia, se ci si scrolla di dosso ogni passione o interesse, ci si rende conto che il film è forse troppo banale, lungo, piatto; tanti gli effetti speciali ma non a servizio della fantasia.

Non a caso nel 1998 vinse il poco lusinghiero Premio Razzie Awards per il peggior remake o sequel, e quello per la peggior attrice non protagonista (Maria Pitillo); ha però anche vinto un Saturn Award per i migliori effetti speciali sempre nello stesso anno.

La colonna sonora è affidata a David Arnold, che ha già firmato le colonne sonore di Stargate e Independence Day; la sua musica fa inoltre da sottofondo a tutti i film di James Bond dal 1997 ad oggi.

In termini meramente economici, l’operazione cinematografica legata a Godzilla è comunque riuscita: 375 milioni di dollari lordi di incasso mondiale a fronte di un budget di 125. Nonostante i risultati positivi, la Sony Pictures rinunciò ad un sequel, comunque in fase di ideazione e previsto per il 2014.

Godzilla (1954): recensione del film di Ishirō Honda

Godzilla è il film cult del 1954 diretto da Ishirō Honda e con protagonisti Haruo Nakajima, Katsumi Tezuka, Akira Takarada, Momoko Kôchi, Takashi Shimura, Akihiko Hirata.

Godzilla, la trama: Nelle isole asiatiche di Odo e Ragos vive Godzilla, essere preistorico sopravvissuto per milioni di anni che subisce delle mutazioni genetiche a seguito degli esperimenti nucleari americani nelle zone incontaminate in cui vive. Le radiazioni hanno aumentato smisuratamente le dimensioni di Godzilla che è così divenuto una sorta di T-rex gigante. Il nutrimento di Godzilla è costituito dall’ energia delle radiazioni nucleari stesse; inoltre può anche compiere il processo inverso e generare energia atomica dal proprio corpo. Godzilla giunge fino in Giappone per provocare panico e morte.

Godzilla

Godzilla, l’analisi

Sebbene appartenga al genere fantascientifico, la nascita di Godzilla cela ragioni storiche e politiche. Intanto è ispirato a un film americano, Il risveglio del dinosauro, datato 1953, incentrato sulle gesta di un dinosauro simile ad un varano che, ibernato al Polo Nord, si risveglia a causa un’esplosione atomica e raggiunge la città di New York. Quest’ultima pellicola a sua volta trae ispirazione da King Kong del 1933, film di grande successo e impatto mediatico riproposto proprio l’anno precedente. Da qui l’idea anche dei giapponesi di proporre un proprio lucertolone che diffonde panico, distruzione e morte nelle grandi metropoli. Tomoyuki Tanaka, produttore della casa cinematografica Toho, decide così di realizzare un rifacimento del film americano. Dopo una lunga gestazione, il risultato finale è appunto Gojira (trasformato in occidente in Godzilla).

Il nome del mostro deriva dal nomignolo di un dipendente della Toho, che per via della sua corpulenza era soprannominato Gojira, parola mix tra il termine occidentale gorilla e quello giapponese kujira, che significa balena. Secondo il progetto originale, Godzilla doveva avere l’aspetto di un’enorme piovra.

Il fatto che questo mostro sia stato creato proprio da radiazioni americane emanate da esperimenti nucleari e che giunga a danneggiare le grandi metropoli giapponesi, vuole essere una denuncia in salsa fantascientifica di quanto accaduto anni prima con le bombe atomiche americane su Hiroshima e Nagasaki. Il risultato è appunto un film suggestivo e sconvolgente, specie se lo si guarda con gli occhi del 1954, un periodo nel quale non si era certo abituati alla computer grafica di oggi e alle tecniche digitali sofisticate che tutto possono. Godzilla diventa dunque la risposta giapponese distruttiva e mostruosa all’americano scimmione King Kong. Peraltro i due titani vengono messi anche contro in un film del 1962, Il trionfo di King Kong, anch’esso spinto soprattutto da subliminali ragioni politiche tra i due Paesi, ancora in forte attrito per le ferite della Seconda Guerra Mondiale.

In realtà il ruolo e le caratteristiche fisiche di Godzilla sono cambiate negli anni. Se originariamente è stato concepito come mostro molto malvagio e feroce, nemico dell’umanità, nei film degli anni sessanta e settanta ne è diventato alleato; per poi ritornare cattivissimo negli anni ottanta e nel remake del 1998. Ma anche quando è pericoloso per gli umani, Godzilla si ritrova spesso nel ruolo dell’eroe, in quanto protegge il Giappone dai vari mostri che periodicamente lo attaccano. Godzilla infatti considera il Giappone casa sua data l’abbondanza di cibo e di energia nucleare (sua primaria fonte di energia) e non tollera quindi che il suo territorio venga invaso.

Quanto alle variazioni delle dimensioni, esse sono legate alle scoperte scientifiche dei paleontologi su quelle che avevano i dinosauri. Nei primi film degli anni sessanta-settanta Godzilla era descritto di 50 metri di altezza e di 20.000 tonnellate di peso. Dall’era Hesei in poi le dimensioni dell’animale aumentarono raggiungendo i 100 metri di altezza e il peso di 60.000 tonnellate, un ipotetico Godzilla di 200 metri, raggiungerebbe le 500.000 tonnellate.

Esistono ben 29 film ufficiali appartenenti alla saga di Godzilla prodotti dalla giapponese Toho, suddivisi in tre ere: Showa, Heisei e Millennium. C’è anche il remake americano del 1998 ed un film, atteso per il 2014, prodotto dalla Legendary Pictures e Warner Bros. Numerosissimi anche i riferimenti, le apparizioni e le parodie in cartoon e film. Del resto Godzilla è diventato una grande leggenda; e non solo per le dimensioni. Non a caso si è anche guadagnato una stella sulla Hollywood Walk of Fame.

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Jonah Hill entra nel cast di Django Unchained!

Un altro attore si aggiunge al già nutritissimo cast di Django Unchained, prossima pellicola di Quentin Tarantino. Infatti, Jonah Hill (Moneyball – L’arte di Vincere) sembra sia entrato nel film ufficialmente.

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Quello che colpisce nell’ascoltare la giovanissima regista francese Mia Hansen Løve alla presentazione del suo terzo film Un amore di Gioventù, è la piena consapevolezza espressiva del mezzo a  disposizione, insieme alla capacità di fare e analizzare il suo lavoro con umiltà e al tempo stesso determinazione.

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La Imagine Entertainment di Ron Howard e Brian Grazer ha annunciato che prestò produrrà un nuovo adattamento di 1984 di George Orwell

Colin Farrell in Saving Mr. Banks? il film sul film di Marry Poppins!

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Secondo Deadline l’attore Colin Farrell sarebbe in trattative per entrare nel cast di Saving Mr. Banks , l’atteso film della Disney che racconterà i retroscena della realizzazione di Mary Poppins, classico del cinema con la bellissima Julie Andrews e Dick Van Dyke.

Il film racconterà le estenuanti trattative portate avanti dal Walt Disney con la scrittrice autrice del romanzo da cui è tratta la storia, che era restia a concedere la sua opera per il cinema. Nel cast del film ci sono anche Tom Hanks (Walt Disney) e Emma Thompson (P.L Travers). L’attore irlandese invece da quanto si apprende dovrebbe interpretare il padre di lei. Dietro la macchina da prese invece, siede invece il regista John Lee Hancock (The Blind Side).

Il film narra la storia dei problemi affrontati da Walt Disney – per ben 14 anni – per portare sullo schermo il romanzo di Pamela L. Travers, Mary Poppins, e della difficoltà nel convincere l’autrice a cederne i diritti. Saving Mr. Banks segue la realizzazione di questo classico, in fase di sviluppo, lavorazione e uscita. Mary Poppins, coi suoi 5 Oscar e lo stratosferico successo di pubblico, sarebbe poi diventato uno dei fiori all’occhiello della Disney. Nonostante questo, la bisbetica Travers odiò la pellicola, incluse le straordinarie sequenze animate. Del cast fanno parte, oltre a Tom Hanks, Emma Thompso, Colin Farrell, Bradley Whitford, Jason SchwartzmanPaul Giamatti. La release statunitense è fissata per il 20 dicembre 2013. Inoltre, qualora non l’abbiate fatto, vi consigliamo di dare uno sguardo al trailer italiano di Saving Mr Banks.

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Novità su All By My Side, biopic dedicato a Jimi Hendrix diretto da John Ridley, con Imogen Poots, Laurence Kinlan e soprattutto André 3000 degli Outkast

Lionsgate-Twilight: ripartire, senza Robert Pattinson

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A dispetto dei trionfi al botteghino dei vari Twilight e di The Hunger Games, le finanze della Lionsgate non sorridono. E se è vero che i prossimi film di The Hunger Games (si parla di almeno altri tre capitoli) rimpingueranno a dovere le casse della casa madre, è altrettanto vero che Twilight: Breaking Dawn Part 2, nelle sale in autunno, chiuderà la fortunata saga vampiresca, importantissimo rubinetto economico. La Lionsgate ha così cominciato a pensare seriamente a un reboot della serie; una rifondazione senza Robert Pattinson, intenzionato a prendere altre strade. In particolare, si vocifera di uno spin-off gravitante attorno alla vampira Bree Tanner, interpetata da Jodelle Ferland in Eclipse (2010). Le strade sono molteplici, e non va tralasciato il fatto che alcuni interpreti che fin’ora hanno popolato il franchise (come Kellan Lutz, volto di Emmett Cullen) potrebbero prender parte anche al “nuovo corso”. In attesa di novità e dettagli, possiamo mettere da parte la quasi certezza che Twilight, in un modo o nell’altro, ripartirà.

Fonte: Bloody Disgusting

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La Paramount celebra il suo centenario, e per questo grande evento ha raccolto tutte le più grandi star del cinema che hanno lavorato con il prestigioso Studios. 

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La regista premio Oscar Kathryn Bigelow (The Hurt Locker) sta lavorando a Zero Dark Thirty, impegnativo film sulla caccia a Bin Laden. Girava voce che lo sceicco del terrore

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Access Hollywood ha intervistato Tom Cruise in occasione del conferimento all’attore del Friars Club Entertainment Icon Award. Dopo i convenevoli, la

Marley: al cinema il 26 giugno e in home video da ottobre

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Il documentario Marley sarà visibile nelle sale italiane per un evento di un solo giorno, il 26 giugno, distribuito da Lucky Red

JOBS, altre foto dal set con Ashton Kutcher

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Rese fruibili al grande pubblico le prime foto di JOBS, Il film biografico  si concentrerà sui primi anni di vita della Apple e del suo fondatore Steve. In questi nuovi scatti è possibile vedere Ashton Kutcher, nei panni del papà dell’azienda della mela.

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Mad Max: Fury Road, Rosie Huntington-Whiteley nel cast

Si unisce al cast di Mad Max: Fury Road la star di Transformers: Dark of the Moon, Rosie Huntington-Whiteley. L’attrice si unirà a Tom Hardy, Charlize Theron, Nicholas Hoult, Zoe Kravitz, Adelaide Clemens e Riley Keough, per girare i due film che compongono il reboot del post apocalittico film originale di George Miller, Mad Max. La Huntington-Whiteley interpreterà una delle “cinque mogli”, assieme alla Kravitz e alla Keough.

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Sir Ken: Kenneth Branagh cavaliere per la Regina Elizabetta!

Kenneth Branagh, attore e regista Irlandese di Belfast conosciuto soprattutto per la sua straordinaria dedizione alla trasposizione delle opere di Shakespeare sul grande schermo, è stato onorato col titolo di Sir dalla Regina Elisabetta II d’Inghilterra in occasione dei festeggiamenti per il compleanno della Sovrana;

Morto il regista Giuseppe Bertolucci

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Il regista Giuseppe Bertolucci è morto a seguito di una lunga malattia: l’annuncio è stato dato dalla moglie insieme al fratello di lui Bernardo.

Per molti anni direttore della cineteca di Bologna, Giuseppe Bertolucci aveva diretto numerosi film fra cui Berlinguer ti voglio bene con Roberto Benigni e aveva collaborato alla sceneggiatura del capolavoro Novecento,  diretto dal fratello Bernardo.

fonte: repubblica.it

Star Trek: Alex Kurtzman parla di Benedict Cumberbatch!

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Star Trek: Alex Kurtzman parla di Benedict Cumberbatch!

Le riprese del sequel di Star Trek di J.J. Abrams sono finalmente terminate, ma nulla si sa ancora della trama né del villain interpretato dalla Star di Sherlock Benedict Cumberbatch, la cui identità rimane avvolta nel più fitto mistero a dispetto dei numerosi rumours. Tuttavia, in un’intervista a cinemablend.com, il produttore e sceneggiatore della pellicola Alex Kurtzman ha comunque rilasciato interessanti dichiarazioni su Cumberbatch, su cosa potremo aspettarci dal suo personaggio e su quanto sia importante che i sequel si concentrino sulla figura del villain: “(Cumberbatch) è un genio.

Ci sono alcuni attori che hanno la capacità di prendere una battuta e di sviluppare qualcosa in più che non sapevi nemmeno di aver inserito nel dialogo, nella battuta. Lui è uno di quei brillanti attori. Solo ascoltarlo mentre parla…potresti apprezzarlo anche mentre legge l’elenco telefonico. […] I sequel sono dedicati al cattivo, mentre il primo film è sempre dedicato alla scoperta dell’eroe e al modo in cui diventa tale; il cattivo deve mettere alla prova quell’eroe in modo significativo, e lui ha davvero un’aria spaventosa. è straordinario. Avrete paura di lui? senza dubbio! “

Possiamo aspettarci un’escalation simile a quella del Joker di Heath Ledger? Difficile a dirsi, ma le premesse sembrano essere promettenti. Ancora privo di un vero titolo, il Sequel di Star Trek uscirà nel maggio 2013.

fonte: cinemablend.com

Confermata la Premiere di Roma di The Amazing Spider-man!

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Confermata la Premiere di Roma di The Amazing Spider-man!

Arriva ulteriore conferma da parte di Comingsoon che il 22 Giugno si terrà a Roma l’anteprima di The Amazing Spider-man con tanto di red carpet e con i protagonisti del film: Andrew Garfield/Peter Parker, Emma Stone/la fidanzata

Ribelle- the brave: ecco una nuova clip!

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Ribelle- the brave: ecco una nuova clip!

è stata diffusa una nuova clip in esclusiva da Ribelle-the Brave, ultimo gioiello di Casa Pixar che uscirà finalmente in Italia il prossimo 5 settembre. Potete vedere la clip, che mostra una divertente rissa fra i pretendenti di Merida, qui sotto:

 

Il cavaliere oscuro – Il ritorno: nuovo spot tv!

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Il cavaliere oscuro – Il ritorno: nuovo spot tv!

Ecco un nuovo spot tv dall’attesissimo Il cavaliere oscuro – Il ritorno, attesissima pellicola di Christopher Nolan che uscirà in Italia il 29 agosto.

Il cavaliere oscuro – Il ritorno, il film

Il cavaliere oscuro – Il ritorno (The Dark Knight Rises) è un film del 2012 diretto da Christopher Nolan. La pellicola, prodotta da Legendary Pictures e Warner Bros., è il capitolo conclusivo di una trilogia iniziata nel 2005 con Batman Begins e proseguita nel 2008 con Il Cavaliere Oscuro, entrambi diretti da Christopher Nolan con protagonista Christian Bale. L’uscita nelle sale è avvenuta il 20 luglio 2012 negli Stati Uniti e il 29 agosto in Italia

A guidare il cast di all-star di Il cavaliere oscuro – Il ritorno c’è per la terza volta il vincitore del premio Oscar Christian Bale (“The Fighter”) che interpreta il duplice ruolo di Bruce Wayne/Batman. Nel film anche Anne Hathaway che intepreta Selina Kyle; Tom Hardy, nel ruolo di Bane; il premio Oscar Marion Cotillard (“La Vie en Rose”) che nel film è Miranda Tate; e Joseph Gordon-Levitt, nel ruolo di John Blake.

Nuovi ritratti di Anna Karenina e del Conte Vronskij

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Nuovi ritratti di Anna Karenina e del Conte Vronskij

Vi mostriamo due nuove immagini ufficiali tratte da Anna Karenina diretto da Joe Wright, con i due amanti protagonisti.

Poster di The Watch, con Ben Stiller e Vince Vaughn

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Poster di The Watch, con Ben Stiller e Vince Vaughn

E’ stato rilasciato un rassicurante poster di The Watch, commedia diretta da Akiva Schaffer scritta da Seth Rogen e Evan Goldberg. Il film, inizialmente intitolato The Neighbourhood Watch, vede quattro vigilanti di quartiere, interpretati da Ben Stiller, Vince Vaughn, Jonah Hill e Richard Ayoade, affrontare una terribile minaccia aliena. Nel cast anche Billy Cudrup, Rosemarie DeWitt e Will Forte. Uscirà in Italia il 9 novembre. Ecco il poster!

Ultimatum alla Terra: recensione del film di Robert Wise

Ultimatum alla Terra: recensione del film di Robert Wise

Ultimatum alla Terra è il film del 1951 di Robert Wise con protagonisti nel cast Michael Rennie, Patricia Neal, Hugh Marlowe, Sam Jaffe, Billy Gray, Frances Bavier, Lock Martin, Frank Conroy, James Hong e Olan Soulé.

Ultimatum alla Terra, la trama

Trama: Klaatu è un alieno. Lasciato il suo pianeta natio decide, spronato dalla nobiltà dei suoi intenti, di intraprendere un lungo viaggio che lo condurrà sulla Terra. Atterrato con il suo disco volante a Washington, Klaatu è infatti intenzionato a persuadere i terrestri a ripudiare, senza ulteriori esitazioni, la guerra, sollecitandoli a disfarsi definitivamente delle armi di distruzione di massa.

Il suo arrivo è però accolto con diffidenza e timore ed i suoi propositi finiscono presto per scontrarsi con gli interessi, di ben altra natura, dei capi di Stato a cui si rivolge. Questi ultimi, avvinti dalle controverse dinamiche della Guerra Fredda in corso, rinunciano ad incontrare l’alieno, sottovalutando la sua missione ed il peso delle sue parole.

Klaatu, dopo aver affrontato molteplici traversie, nel tentativo estremo di concretizzare comunque i propri scopi, è infine pronto per il viaggio di ritorno. Nel salire sul suo disco volante, rivolge l’ultimo ammonimento alla Terra ed ai suoi abitanti, ricordando loro l’ultimatum della Confederazione Galattica: rinunciare subito alla guerra pena la distruzione del pianeta.

Analisi: Classico del cinema di fantascienza, Ultimatum alla Terra è un film del 1951, diretto da Robert Wise e tratto da “Farewell to the Master”, racconto del 1940 di Harry Bates. Nel 1949, a pochi anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ed in piena Guerra Fredda, il produttore della 20th Century Fox, Julian Baustein, avendo colto nell’opera di Bates stimolanti spunti di riflessione, di facile rimando alle contingenze storiche dell’epoca, incarica Edmund H. North di trarne una sceneggiatura.

Ultimatum alla TerraUltimatum alla Terra, uscito pochi anni dopo, finisce per discostarsi così tanto dal racconto di Bates, da indurre quest’ultimo a rifiutare la paternità del soggetto, nonostante l’incontrovertibile successo riscosso dalla pellicola.

Considerato, tra i capostipiti del genere, uno di quelli più meritevoli di attenzione, Ultimatum alla Terra conserva, anche a fronte di una odierna visione, lo spessore dei suoi contenuti. Prendendo a modello le criticità storiche degli anni cinquanta ed inserendovi un motivo di ulteriore instabilità, si sofferma sul dannoso potere di suggestione dei media, insistendo anche sui timori e le diffidenze che minano l’indole umana a discapito di saggezza e lungimiranza.

Servendosi poi, su esplicita ammissione dello sceneggiatore, dell’allegoria religiosa Klaatu-Messia, salvatore che muore e ‘risorge’, il film si fa portatore di un indubbio messaggio di pacifismo, prendendo apertamente le distanze da qualsiasi tentativo di sobillazione e muovendo una critica, per nulla velata, alla visione maccartista, dominante nel secondo dopoguerra. Ultimatum alla Terra, evocativo e spettrale, per quanto possa vantare tutt’oggi una struttura narrativa più che solida, poco o nulla può condividere invece, dal punto di vista tecnico-artistico, con i moderni titani del genere.

La fotografia di Leo Tover, seppur pregevole, non è infatti sufficiente a compensare le lacune del film, spesso così evidenti da risultare quasi imbarazzanti. Gli effetti speciali ridotti ai minimi termini e le numerose imprecisioni sul piano scientifico, spostano inevitabilmente l’attenzione dello spettatore sui contenuti, gli stessi per cui Ultimatum alla Terra è ancora ricordato, insieme naturalmente all’espressione “Klaatu, Barada, Nikto!”, citata più volte in film, telefilm e persino videogiochi.

Hellboy: il cinecomics d’autore di Guillermo del Toro

Hellboy: il cinecomics d’autore di Guillermo del Toro

Hellboy è il film del 2004 diretto da Guillermo del Toro e con protagonisti Ron Perlman, John Hurt, Selma Blair, Doug Jones e Rupert Evans.

  • Anno: 2004
  • Regia: Guillermo Del Toro
  • Cast: Ron Perlman, John Hurt, Selma Blair, Doug Jones, Rupert Evans

La trama di Hellboy

Durante la Seconda guerra mondiale, su un’isoletta della Scozia, i servizi segreti nazisti stanno svolgendo un rito magico chiamato “Ragnarok”, condotto dal loro alleato russo: il malvagio stregone Rasputin; il quale riesce ad aprire un portale verso l’aldilà. Un blitz degli Alleati pone fine al loro rituale e Rasputin viene risucchiato nel portale; mentre i suoi due servitori – la bella Ilsa e l’uomo meccanico Karl Ruprecht “Kroenen” – scompaiono misteriosamente. Dal portale però viene fuori un cucciolo di colore rosso, simile a un diavoletto. Alla fine della missione, i soldati battezzano l’essere con il nome di Hellboy e il giovane scenziato Trevor Bruttenholm se ne prende cura.

Hellboy, tra cinecomics e film d’autore

L’Analisi di Hellboy: Chi lo ha detto che un coraggioso eroe debba per forza essere impersonato da un sex-symbol? Guillermo del Toro – apprezzato regista, sceneggiatore e produttore cinematografico messicano del genere Fantasy e Horror – sovverte questa regola cinematografica non scritta con Hellboy, film fantasy del 2004, che ha come protagonista uno strano omaccione rosso, calvo, con tanto di basettoni, che somiglia a una brutta copia di un diavolo pieno di muscoli. In realtà il film si ispira all’omonimo fumetto di Mike Mignola, una serie indipendente della Dark Horse Comics divenuta un vero e proprio fenomeno cult. Del Toro non è nuovo a film del genere, spesso aventi una precisa collocazione storica, caratteristica che li rende ancor più affascinanti e inverosimili. Oltre alla connotazione storica, nelle sue pellicole ritroviamo sovente elementi non sempre comuni nel cinema e alquanto inusuali, quali gli insetti e i meccanismi ad orologeria.

HellboyHellboy si attiene fedelmente al fumetto: il protagonista, che da anche il nome al film, è appunto Hellboy, un essere giunto da un altro pianeta che come detto fisicamente ricorda vagamente un diavolo per le sue corna segate sulla fronte e il colore rosso della pelle. A dargli il volto è l’instancabile attore americano Ron Perlman, attivo anche come sceneggiatore. Un eroe sgangherato e anticonvenzionale, che ricorda anche vagamente La Cosa nei Fantastici 4. Da segnalare nel cast anche la presenza di John Hurt, nei panni di Trevor “Broom” Bruttenholm, colui che lo alleverà a riparo dal mondo esterno.

Hellboy è un ben riuscito mix di azione, fantasy, ironia e fantascienza, un preparato lungo due ore di effetti speciali suggestivi e protagonisti talvolta buffi ben caratterizzati. A fare il resto la stupenda Praga che fa da palcoscenico e le ambientazioni sempre scure e tetre. Nominato a 4 Saturn Award nel 2005, ha vinto quello per il miglior trucco, classificatosi all’undicesimo posto tra i film più visti del 2005. Quanto agli incassi, il film è costato 66 milioni di dollari, incassandone complessivamente quasi cento. Ha avuto anche un seguito: Hellboy – the golden army, uscito nel 2008.

All Is By My Side, foto di André 3000 nei panni di Jimi Hendrix

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Ecco una serie di scatti dal set di All Is By My Side, biopic dedicato a Jimi Hendrix diretto da John Ridley, all’esordio registico. Il film farà fuoco

Wild Wild West: recensione del film con Will Smith

Wild Wild West: recensione del film con Will Smith

Wild Wild West è il film del 1999 diretto da Barry Sonnenfeld e con protagonisti nel cast Will Smith, Kevin Kline e Salma Hayek .

  • Anno: 1999
  • Regia: Barry Sonnenfeld
  • Cast: Will Smith (James West), Kevin Kline (Artemus Gordon/Presidente Ulysses Grant), Kenneth Branagh (Dr. Arliss Loveless), Salma Hayek (Rita Escobar), M. Emmet Walsh (Coleman), Musetta Vander (Munitia), Bai Ling (Miss East), Frederique Van Der Wal (Amazonia), Sofia Eng (Miss Lippenreider), Ted Levine (Generale Mcgrath)

Wild Wild WestTrama: Al termine della guerra di secessione due agenti speciali del vecchio West vengono incaricati dal Presidente degli Stati Uniti, Ulysses S. Grant (Kevin Kline) di catturare il pericolosissimo e sanguinario dottor Arliss Loveless (Kenneth Branagh). Loveless è un rancoroso reduce della guerra, reazionario e sudista convinto, privo di gambe e ridotto su una carrozzella a vapore, che sta costruendo una macchina gigante, chiamata Tarantola, per distruggere la nazione che tanta sofferenza gli ha arrecato.

Ad occuparsi dell’affare Loveless vengono chiamati in causa l’agente speciale James West (Will Smith) e l’agente speciale Artemius Gordon (di nuovo Kevin Kline), due caratteri a dir poco diversi e inconciliabili che si ritrovano forzatamente a lavorare insieme per evitare la catastrofe imminente architettata da Loveless.

Analisi: Ispirato alla serie televisiva Selvaggio West, Wild Wild West è un film la cui gestazione è durata quasi un decennio. Inizialmente l’adattamento cinematografico della serie doveva essere affidato a Richard Donner con Mel Gibson protagonista e Shane Black alla sceneggiatura, sulla scia del grande successo di Arma Letale. Sulla scia di un altro grande successo, quello di Men in Black, il film è stato commissionato a Barry Sonnefeld e costruito intorno a Will Smith, modificando il protagonista in un agente speciale afroamericano e arricchendo il corredo western con stilemi tipici del genere fantascientifico.

Wild Wild West è in realtà un’occasione sprecata: invece che rivisitare i miti del western in chiave postmoderna, il film si abbandona ad un gigionismo hi-tech divertito, ma mai veramente divertente, ammiccante e privo di qualsiasi parvenza di originalità, saccheggiando a piene mani da immaginari cinematografici a dir poco eterogenei (passando dal cinema di Hong Kong allo sci-fi di Men in Black o Independence Day).

Nonostante il gran numero di talenti coinvolti (un premio Oscar come Kevin Kline, l’attore shakespeariano contemporaneo per eccellenza Kenneth Branagh, il direttore della fotografia Michael Ballhaus, il compositore Elmer Bernstein), Wild Wild West si rivela un prodotto studiato a tavolino, freddo, fagocitato dall’abbondanza di effetti digitali e senza una vera e propria direzione che ne giustifichi la sua ragione d’essere.

Will Smith rifiutò di interpretare Neo in Matrix per girare questo film, e in seguito dichiarò che fu la peggiore decisione della sua carriera.

Wild Wild West ha vinto ben cinque Razzie Awards, ovvero i premi riservati ai  peggiori film dell’anno. Wild Wild West ha “trionfato” nelle categorie peggior film, peggior regista, peggiore coppia (Kevin Kline e Will Smith), peggiore sceneggiatura e peggiore canzone originale (premio andato a Will Smith e Stevie Wonder per il pezzo che dà il titolo al film).

Biancaneve e il Cacciatore: recensione del film

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Biancaneve e il Cacciatore: recensione del film

In Biancaneve e il Cacciatore C’era una volta un regno magico e rigoglioso, dove il Re viveva con gioia insieme alla sua Regina e alla sua unica figlia, Biancaneve. Quando la Regina morì, il Re si risposò con la misteriosa e bellissima Ravenna e fu così che firmò la sua condanna a morte. La giovane donna si rivelò essere una strega divoratrice di Regni, e fu così che uccise il Re e imprigionò la bella principessa. Quando Biancaneve, crescendo, divenne più bella della Regina cattiva, la sua vita fu in pericolo.

La premessa di Biancaneve e il Cacciatore non è molto diversa da come ce l’ha raccontata Walt Disney nel lontano 1937, solo che in questo caso, la giovane Biancaneve invece di scappare e di rifugiarsi nella casetta dei nani, è fortemente decisa a riconquistare il regno di suo padre, aiutata non solo dai nani e dal principe, ma anche da un volitivo cacciatore senza nome, dal passato tormentato e dal buon cuore. Rupert Sanders confeziona un buon film che ha i suoi momenti migliori nelle scene paesaggistiche e di battaglia, nelle cariche della cavalleria sulla costa e negli inseguimenti sulle colline.

Biancaneve e il Cacciatore film 2014Accanto alla buona regia ci sono altri due elementi davvero eccellenti di Biancaneve e il Cacciatore: in primo luogo sottolineiamo l’importanza e la bellezza della colonna sonora del film, altra opera mirabile di James Newton Howard, che sempre più spesso sta confermando il suo notevole talento. Dall’altro lato ci sono i sontuosi costumi di Coleen Atwood, costumista per eccellenza di Tim Burton, che si è prestata ancora una volta al fantasy con esiti mirabili, soprattutto sul bel corpo della Regina cattiva.

E proprio lei, con i suoi scatti d’ira e la sua terribile perfidia, è da considerarsi la vera protagonista del film, una Charlize Theron particolarmente affascinante (non le riesce difficile) e crudele, che ammalia con uno sguardo e uccide con un dito. Il suo personaggio viene dotato di un passato, di motivazioni e addirittura di giustificazione per la sua perfidia. Nulla può contro il suo fascino, la giovane protagonista ufficiale Kristen Stewart, nei panni di una Biancaneve agguerrita e decisa a riprendersi il suo trono. Purtroppo la grinta del personaggio su carta non riesce a prendere vita nella recitazione un po’ fiacca della Stewart che fatica a mostrarsi sciolta e decisa, anche davanti ad un esercito ai suoi comandi.

A difendere Biancaneve e ad insegnarle a combattere c’è il misterioso cacciatore interpretato da Chris Hemsworth. L’attore australiano sta attraversando un momento particolarmente felice della sua carriera, anche se potrebbe correre il rischio di rimanere intrappolato in un determinato tipo di ruoli, condizionato dalla sua prestanza fisica, quando in questo Biancaneve e il Cacciatore dimostra di essere un attore con buone potenzialità, capace anche di accenti drammatici e commoventi. Inesistente o meglio insignificante il personaggio del principe, interpretato da Sam Claflin, più per mancanza di sviluppo in sceneggiatura che per carenze dell’attore.

Particolarmente significativo ed evocativo il parterre di nani, trai quali spiccano Ian McShane, Bob Hoskins, Ray Winstone e Nick Frost. Il film è corredato da una messa in scena molto credibile e degli effetti visivi che offrono chiara l’immagine della magia che domina sovrana tutto il Regno. Biancaneve e il Cacciatore, per il quale già si parla di un sequel, è un film che ha la sua pecca maggiore nella scelta della protagonista, ma che riesce comunque a coinvolgere con tanta magia, molta della quale oscura e seducente, e un’atmosfera da favola nera.

Prometheus, ecco gli Antichi Ingegneri tagliati da Ridley Scott

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Prometheus, ecco gli Antichi Ingegneri tagliati da Ridley Scott

Sono stati diffusi online alcuni interessanti scatti relativi agli Antichi Ingegneri, una razza aliena che Ridley Scott ha voluto estromettere dalcut definitivo di Prometheus (potrebbe trovar spazio nel sequel). Si tratta sia di immagini del film, sia di gustose escursioni al reparto trucco e costumi. Scritto da Damon Lindelof, Prometheus sta toccando le sale di mezzo mondo; non ancora quelle italiane, dove approderà il 19 ottobre. Nel cast, Michael Fassbender, Noomi Rapace, Idris Elba, Rafe Spall, Sean Harris, Logan Marshall-Green e Charlize Theron. Ecco gli Antichi Ingegneri!

Ricordiamo nel cast del film Prometheus diretto da Ridley Scott troviamo Michael FassbenderIdris ElbaCharlize TheronNoomi RapaceGuy Pearce, Logan Marshall-Green, Sean Harris, Rafe Spall.

Nel film Un gruppo di scienziati è in viaggio verso un lontano pianeta alla ricerca delle origini dell’uomo. Gli astronauti, però, entrano in contatto con un’entità che potrebbe causare l’estinzione della razza umana.

Fonte: Worstpreviews

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