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Harry Potter e i Doni della Morte: Parte I: ecco le foto della Premiere e le prime recensioni

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Ieri sera a Londra c’è stata la proiezione in Premiere di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1. I nostri eroi, Daniel Radcliffe, Rupert Grint e la bellissima Emma Watson, hanno sfilato sul red carpet come delle vere star, facendo andare in delirio la folla di fans accorsi a vederli.

Intanto, in film ha ricevuto le prime recensioni, non troppo entusiaste:

Total War scrive: “Il problema è: non c’è Hogwarts, non c’è struttura […] Emma Watson, come sempre, è la star: vivace, spontanea e mai eccessiva. La sua superiorità rende spiacevolmente “matriarcali” le scene con il trio: come se Hermione facesse da madre a due teenager goffi.”

Reuter continua: “Diverso da tutti i film precedenti, e quindi sconcertante. I veri fuochi d’artificio arriveranno con il gran finale di luglio. La principale preoccupazione sembra essere quella di seguire il libro più fedelmente possibile, obbligando i tre giovani attori a reggere il film da soli, senza il sostegno dei personaggi secondari. La parte più coinvolgente è quella in cui i ragazzi vanno al Ministero.”

Il Daily Mail è breve e conciso: “Un titolo migliore per il film sarebbe stato: “Hermione si mette al volante”. E’ lei a portare avanti il film, ipnotica con il suo carattere tranquillo, metodico e pragmatico. E’ piena di grinta. […] Il film dura 146 minuti: non è il più lungo della serie, ma sono certo che un incantesimo avrebbe potuto farne sparire almeno venti minuti. […] Nagini darà gli incubi a tutti i bambini e anche a parecchi adulti. “

Ma nonostante queste recensioni, il film in Italia resta attesissimo e intanto ci guardiamo i nostri sul red, in splendida forma!

http://www.ansa.it/webimages/large/2010/11/11/0101111204654980_20101111.jpgA quanto pare anche sul red carpet la vera protagonista di quel film è la splendida Emma che ruba la scena con classe ai due amici.

Ecco gli altri!

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The Dark Knight Rises: sei attrici in lizza!

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The Dark Knight Rises: sei attrici in lizza!

Sei attrici in lizza per  due ruoli femminili in The Dark Knight Rises. Tra loro anche Blake Lively, Keira Knightley, Natalie Portman e Anne Hathaway.

Secondo quanto sostiene Deadline al momento sono sei le attrici in shortlist per partecipare alle riprese di The Dark Knight Rises, il terzo film di Batman diretto da Christopher Nolan il cui casting è attualmente in corso. Il sito elenca Anne Hathaway, Keira Knightley, Blake Lively, Natalie Portman, Naomi Watts e Rachel Weisz in lizza per quelli che dovrebbero essere due ruoli: la protagonista femminile, che avrà un legame sentimentale con Bruce Wayne, e una villain.

 

Nel cast del film, oltre a Christian Bale, Michael Caine, Morgan Freeman e Gary Oldman anche Tom Hardy.

The Dark Knight Rises: sei attrici in lizza!

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The Dark Knight Rises: sei attrici in lizza!

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Sei attrici in lizza per  due ruoli femminili in The Dark Knight Rises. Tra loro anche Blake Lively, Keira Knightley, Natalie Portman e Anne Hathaway.

Secondo quanto sostiene Deadline al momento sono sei le attrici in shortlist per partecipare alle riprese di The Dark Knight Rises, il terzo film di Batman diretto da Christopher Nolan il cui casting è attualmente in corso. Il sito elenca Anne Hathaway, Keira Knightley, Blake Lively, Natalie Portman, Naomi Watts e Rachel Weisz in lizza per quelli che dovrebbero essere due ruoli: la protagonista femminile, che avrà un legame sentimentale con Bruce Wayne, e una villain.

Nel cast del film, oltre a Christian Bale, Michael Caine, Morgan Freeman e Gary Oldman anche Tom Hardy.

Willis, Norton, Swinton e Murray per Wes Anderson

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Wes_Anderson

Il regista Wes Anderson sta mettendo insieme un cast d’eccezione per il suo prossimo film, intitolato Moon Rise Kingdom: Bruce Willis, Edward Norton, Tilda Swinton e Bill Murray sono in trattative

Romanzo Criminale 2

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Romanzo_criminale2

ANTEPRIMA ROMANZO CRIMINALE LA SERIE 2 – “Nun semo piu’ regazzini, nun semo regazzini gia’ da un pezzo”: ammetteva il Libanese (Francesco Montanari) in Romanzo Criminale La Serie 1. Ora il Libanese è morto. Il Re di Roma è passato a miglior vita. Tre colpi al petto e l’ultimo in fronte, così si era conclusa l’ultima puntata.

E’ morto Dino De Laurentiis

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dinodelaurentis

E’ morto questa notte nella sua casa di Los Angeles all’età di 91 anni il grande produttore Dino De Laurentiis.

Desplat torna in Harry Potter 7 Parte II

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Desplat torna in Harry Potter 7 Parte II

John Williams non tornerà nella saga di Harry Potter nemmeno per la seconda parte del settimo film. Nel giorno della première di Harry Potter e i Doni della Morte: parte I, Alexandre Desplat conferma in un’intervista che tornerà a comporre le musiche anche per la Parte II. Intanto tutta Londra è in femento per la premiere di stasera che vedrà i nostri protagonisti sfilare per la penultima volta sul tappeto rosso.

Ecco la data di uscita di Thor!

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Ecco la data di uscita di Thor!

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Non capita spesso che una grossa produzione hollywoodiana arrivi prima in Italia che negli Stati Uniti, ma ormai la Universal ci ha abituati a vedere i film dei Marvel Studios qualche giorno prima degli americani, vedi Spiderman 3, con tanto di anteprima con galà a Roma.

Unstoppable – fuori controllo: recensione del film action

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Unstoppable – fuori controllo: recensione del film action

Ecco a voi il nuovo film di Tony Scott: il re dei blockbuster, (fratello del più famoso Ridley Scott), maestro nel creare cult movie come Allarme rosso, Man on Fire – Il fuoco della vendetta, Una vita al massimo e Top Gun; film che combinano l’azione scenica ai drammi dei personaggi. Il suo ultimo lavoro, Unstoppable – fuori controllo, è l’ennesimo capitolo di questa tradizione. Ispirato a eventi reali, il film racconta la storia di un veterano macchinista ferroviario Frank Barnes (Denzel Washington) e un giovane capo treno Will Colson (Chris Pine) che in un qualsiasi giorno di lavoro si ritrovano, a loro insaputa, faccia a faccia con un treno letteralmente fuori controllo e, ispirati dal solito spirito patriottico americano, iniziano una corsa contro il tempo per fermarlo ed evitare il disastro di un’area della Pennsylvania densamente popolata.

Unstoppable – fuori controllo, il film

In Unstoppable – fuori controllo tutto accade a causa di un addetto della ferrovia (Ethan Suplee) il quale in maniera superficiale e sbrigativa tenta di trasferite il treno 777 in un altro binario, e abbandona la cabina di pilotaggio, così il treno di 39 vagoni, che contengono migliaia di litri di carburante e materiale tossico, parte ad alta velocità verso località abitate. Nel frattempo l’eccezionale Connie Hooper (Rosario Dawson) cerca di manovrare la situazione dal suo ufficio con l’aiuto dei suoi assistenti e di uno strano personaggio, esperto della sicurezza ferroviaria, scavalcando le suoi dirigenti più anziani e uomini con coraggio e determinazione.

Il regista Tony Scott ammette che questo progetto è stato il più duro della sua carriera, sia a livello fisico, che psicologico. Innanzitutto si riferisce al tentativo, per certi versi riuscito, di dare attendibilità alla pellicola. Scott ha evitato quasi completamente l’utilizzo del CGI, optando invece per un’azione realistica e puntando sull’abilità di alcuni dei migliori stuntmen in circolazione, capaci di saltare da un camion su un treno in movimento. Inoltre si nota la presenza di tanti elicotteri in diverse scene, due dei quali avevano delle cineprese che non smettevano di girare. Questo tipo di riprese fisse su un treno vero, permettono al pubblico di avvertire le sensazioni dei personaggi.  Presenti anche le camera car e quelle su motociclette della Pursuit System Porsche Cayenne.

Tutta l’attenzione è dunque concentrata sul treno 777 che ruba letteralmente la scena ai famosi protagonisti. L’altra difficoltà era il tentativo (meno riuscito) di rendere interessante e non scontata e banale la storia dei due protagonisti Frank e Will. I due personaggi percorrono un cammino all’interno di quel treno, si conoscono ed evolvono insieme. Frank è fin da subito scontroso e sospettoso nei confronti del giovane Will il quale incarna la nuova generazione che sta soppiantando quella vecchia.

Tra l’altro Will è un raccomandato, appartenente a una famiglia potente all’interno delle ferrovie, si spiega quindi la diffidenza del più anziano. È Frank che decide di provare ad arrestare la belva 777, perché attraverso la sua pluriennale esperienza, sa in anticipo che il tentativo del deragliamento non servirà a niente. E Will che inizialmente era irritato dalle correzioni e dagli ordini del collega, decide di seguirlo e fidarsi di lui, in questo modo si uniscono e, combinando insieme innovazione ed esperienza salvano la popolazione, le ferrovie e diventano i nuovi eroi dello stato della Pennsylvania. Così afferma lo stesso Chris Pine: “Will pensa di sapere tutto, ma scopriamo che si sbaglia, mentre Frank ha ragione su tutta la linea.

Così, scopre che la vecchia guardia – o le ‘teste bianche’ come si definiscono i vecchi ferrovieri – sa molte cose, e quindi è portato a rispettare Frank e quello che lui rappresenta”. Confronto che è avvenuto anche a livello attoriale tra i due protagonisti, Washington ha sostenuto e aiutato il giovane Pine, (diventato famoso dal film del 2009 Star Trek di J. J. Abram) a curare nei dettagli la sua prova recitativa. Un’eroica impresa è quindi quella raccontata dal regista Tony Scott, che però ricorda tanto di quel cinema americano ormai visto e rivisto, dove uno o più uomini di bassa provenienza, salvano uno stato dalla tragedia. C’è da dire però che Scott sa il fatto suo, riesce a mantenere alta la tensione e l’adrenalina anche in chi, come me, non ama i film di azione e li vede sempre in modo scettico. Merito particolare va a Denzel Washington e a Rosario Dawson che hanno dimostrato, (nel caso di Washington ha confermato), ottime capacità attoriali.

Elle Fanning per Cameron Crowe

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Elle_Fanning

La protagonista del Somewhere di Sofia Coppola, Elle Fanning, è entrata a far parte di We Bought a Zoo, il film cui sta lavorando Cameron Crowe. Del cast fanno già parte Matt Damon, Scarlett Johansson e Thomas Haden Church, e con la Fanning ha fatto il suo ingresso anche Patrick Fugit.

Nuove foto dal set di Mission: Impossible-Ghost Protocol

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Nuove foto dal set di Mission: Impossible-Ghost Protocol

MissionImpossible

Sono uscite nuove foto delle spettacolari riprese di Mission: Impossible – Ghost Protocol al 124esimo piano del Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, a Dubai.

Foto dal set di Capitan America

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Foto dal set di Capitan America

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Mentre continuano le riprese di Capitan America, possiamo dare un’occhiata ancor più da vicino ai veicoli dell’HYDRA utilizzati sul set di Captain America: The First Avenger, le cui riprese proseguono nell’Hampshire, in Inghilterra.

Si avvicina il prequel di Alien

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E’ un modellatore della compagnia di effetti visivi MPC di nome Henry South a mandare alle stelle le aspettative dei fan di Alien per quanto riguarda il prequel che Ridley Scott sta sviluppando ormai da tempo.

Stephen Fry parla del suo Holmes

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Stephen Fry parla del suo Holmes

Il personaggio che Stephen Fry interpreta nel sequel di  Sherlock Holmes è il fratello maggiore di Sherlock, Mycroft: “Il fratello più intelligente, ci terrei a precisare. Ma è così pigro che non è riuscito a costruirsi una reputazione pari a quella di Sherlock.”

Nuove immagini da Transformers: Dark of the Moon

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Nuove immagini da Transformers: Dark of the Moon

Si sono appena concluse le riprese principali di Transformers: Dark of the Moon, che erano ancora in corso nei teatri di posa (e nei loro esterni) di Culver City (California).

Nuove immagini da Transformers: Dark of the Moon

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Nuove immagini da Transformers: Dark of the Moon

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Si sono appena concluse le riprese principali di Transformers: Dark of the Moon, che erano ancora in corso nei teatri di posa (e nei loro esterni) di Culver City (California).

Gérard Depardieu

Gérard Depardieu

Gérard Depardieu è senz’altro uno dei più stimati attori europei. In quarantacinque anni di carriera (il debutto a soli 17 anni, nel 1965) ha partecipato a più di cento film e opere per la televisione, lavorando con i più grandi registi francesi, con molti cineasti italiani e facendosi apprezzare anche in America. Nel tracciarne un profilo umano e professionale, dunque, non possiamo che intervenire per sottrazione, concentrandoci sui lavori-cardine della sua carriera, che ne hanno prima accresciuto e poi consolidato la fama mondiale.

Nato a Châteauroux il 27 dicembre 1948 da una famiglia di modesta estrazione sociale, Gérard Depardieu a 12 anni la abbandona, insieme alla scuola, per girare l’Europa in cerca di fortuna, vivendo d’espedienti. Scopre il mondo della recitazione grazie a un amico e nel ‘65 esordisce al cinema  in Le Beatnik et le Minet. Ma la prima prova importante è, nel ’73, la trasposizione cinematografica del romanzo di Bertrand Blier I due balordi che al cinema, per la regia dello stesso Blier, diventa I santissimi: Depardieu (Jean-Claude) è un giovane emarginato, protagonista assieme al suo amico Pierrot (Patrick Dewaere) di scorribande e malefatte con cui terrorizza la cittadinanza francese. Grazie a questa pellicola, registi francesi di maggior peso lo notano.

Nel ’74 lo vuole Alain Resnais per una piccola parte in Stravinsky il grande truffatore, accanto a Jean Paul Belmondo. Due anni dopo è sul set di Maîtresse di Barbet Shroeder. La sua fama comincia così a circolare a livello internazionale, e arriva anche in Italia. Marco Ferreri sceglie il corpulento attore francese per il suo L’ultima donna (1976) dove, in coppia con Ornella Muti, dà vita a un amaro dramma che riflette sull’alienazione nella società e nella famiglia. A credere nelle potenzialità espressive e nel talento di Depardieu è anche Bernardo Bertolucci, che lo rende protagonista del suo excursus storico-sociale sull’Italia del secolo scorso in Novecento Atto I e Atto II. Qui seguiamo le vicende di Olmo Dalcò (Gérard Depardieu), figlio di contadini a servizio della famiglia Berlinghieri, e Alfredo Berlinghieri (Robert De Niro), figlio del padrone. Dopo un’infanzia trascorsa insieme, vivranno le due guerre e le differenze sociali li divideranno. In quest’occasione, Depardieu fa parte di un nutrito cast internazionale, che vede tra gli altri Burt Lancaster e Donald Sutherland. Ma la sua interpretazione dell’orgoglio contadino non ha nulla da invidiare a quelle dei suoi colleghi più blasonati. Anzi, i lineamenti marcati, il fisico massiccio e la sua intensità espressiva risultano quanto mai efficaci e adatti per il ruolo. Nel ’77 Depardieu torna ad essere diretto da Blier in Preparate i fazzoletti, dove interpreta Raoul in un triangolo amoroso che lo vede insieme con Carol Laure (la moglie) e Patrick Dewaere (l’amante), cui s’aggiunge un adolescente appena 13enne dal quale la donna avrà un figlio. La pellicola ottiene l’Oscar come miglior film straniero nel ’78. Lo stesso anno lo vede di nuovo diretto da registi nostrani: ritrova Ferreri in Ciao maschio, dove recita al fianco di Marcello Mastroianni. E’ poi diretto da Comencini ne L’ingorgo. Una storia impossibile e da Monicelli in Temporale Rosy, dove rivela un sorprendente talento comico nel ruolo dell’ex pugile Raoul, alle prese con una storia d’amore con una campionessa di catch.

La definitiva consacrazione arriva però in patria, con le pellicole dirette dal maestro della Nouvelle Vague François Truffaut: L’ultimo metrò (1980) e La signora della porta accanto (1981). Nel primo, Gérard Depardieu interpreta l’attore Bernard Granger accanto a Catherine Deneuve (Marion), attrice che gestisce un teatro nella Francia del ’42. Il film è una riflessione su diverse tematiche: l’arte e la sua opportunità in tempi straordinari come quelli di guerra; il rapporto tra realtà e finzione; l’omosessualità. Per l’interpretazione di Bernard, Depardieu ottiene il César come miglior attore. La seconda pellicola è invece una tormentata storia d’amore, che lo vede protagonista assieme a Fanny Ardant: i due, che hanno avuto una relazione, si ritrovano vicini di casa dopo otto anni, ormai sposati con i rispettivi coniugi, e riprendono a frequentarsi. Entrambi perfetti nell’interpretare un amore che diventa ossessione e malattia. Nell’82 l’attore francese si aggiudica due National Society of Film Critics Awards con Il ritorno di Martin Guerre di Daniel Vigne e con Danton di Andrzej Wajda. Tre anni dopo, la sua interpretazione del commissario Margin nel film di Maurice Pialat Police gli vale la Coppa Volpi come miglior attore al Festival di Venezia. Nell’’87 lavora ancora con Pialat in Sotto il sole di Satana, che viene premiato con la Palma d’Oro al Festival di Cannes come miglior film.

Nel ’90 Depardieu offre una delle sue interpretazioni migliori in Cyrano de Bergerac di Jean-Paul Rappeneau, prestando al personaggio non solo il naso importante e la corporatura massiccia, ma anche la vivacità e la forza espressiva. Puntuali arrivano i riconoscimenti: il César e la Palma d’Oro a Cannes come miglior attore e anche una nomination all’Oscar. Lo stesso anno vede la sua consacrazione oltreoceano con Green Card-Matrimonio di convenienza, diretto da Peter Weir, in cui recita accanto a Andie Mc Dowell e ottiene il Golden Globe. Tornerà in America in più occasioni. Gli anni ’90 lo vedono anche approdare di nuovo al cinema italiano. Interpreta per Tornatore lo scrittore Onoff nell’incubo kafkiano Una pura formalità, dove recita accanto a Roman Polanski e a un giovane Sergio Rubini. Poi torna in patria, dove troverà un buon riscontro di pubblico, grazie alla sua interpretazione di Obelix nella saga di Asterix, con Roberto Benigni.

Nel 2000 impreziosisce con il suo personaggio la riuscitissima pellicola di Francis Veber L’apparenza inganna, protagonista Daniel Auteil, nei panni di Francois Pignon, dipendente di una fabbrica di preservativi, che si finge omosessuale per evitare il licenziamento. Gérard Depardieu veste i panni di Felix Santini, collega macho e acerrimo nemico di Pignon, che si troverà a fare i conti con la sua parte femminile. Ancora una volta qui l’attore dimostra di riuscire benissimo anche in ruoli dai risvolti comici e ironici. Veber proverà a bissare il successo nel 2003, affiancando stavolta a Gérard Depardieu Jean Renò in Sta zitto… non rompere, una rocambolesca commedia dal risultato però meno convincente. L’anno dopo lo ritroviamo accanto ad Auteil nel poliziesco 36 Quai des Orfévres, pellicola di buon successo, premiata anche al Festival del Noir di Courmayeur. Un altro poliziesco lo porta a lavorare con il regista Claude Chabrol: interpreta infatti il commissario Bellamy nell’omonima pellicola del 2009. Ed arriviamo così ad oggi. Sono infatti in questi giorni nelle sale italiane Potiche – La bella statuina di François Ozon, che lo vede di nuovo al fianco di Catherine Deneuve, e Mammuth di Benoît Delépine e Gustave Kevern, dove recita accanto a Yolande Moreau. Qui interpreta un operaio francese alle prese con difficoltà burocratiche nell’ottenere la sua pensione, costretto a mettersi in viaggio sulla sua vecchia moto a caccia dei suoi ex datori di lavoro. E, come ha dichiarato lo stesso Depardieu, il personaggio somiglia un po’ a lui, che si sente uno spirito libero, un vagabondo. Lui che di scorribande in moto ne ha fatte molte e sulla moto ha perfino rischiato la vita più volte. Il film è dedicato al primogenito di Gérard Depardieu, Guillaume, amico dei due registi. Anche lui attore dall’esistenza travagliata, segnata dall’uso di droghe, dal carcere e da un incidente in moto, costatogli l’amputazione di una gamba, scomparso due anni fa a causa di una polmonite fulminante. Depardieu ha altri tre figli: Julie, Roxane e Jean.

Torna Woody Allen: Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni

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Incontrerai_luomo_dei_tuoi_sogni_

Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni ( you will meet a tall dark stranger) – Le vicende riguardano,   due coppie sposate – nella fattispecie quella formata da Alfie (Anthony Hopkins) e Helena (Gemma Jones), e quella della figlia Sally (Naomi Watts) e di suo marito Roy (Josh Brolin), il tutto condito con  passioni, ambizioni e ansie  che causano un crescendo di guai e follie.

Riparte il remake di Oldboy

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Riparte il remake di Oldboy

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Dagli States giungono nuovamente voci che vorrebbero rilanciato e pronto a (ri)partire il remake del film più celebre di Park Chan-Wood, Old Boy.

Christopher Doyle sperimenta la stereoscopia

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Christopher Doyle sperimenta la stereoscopia

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Il direttore della fotografia Christopher Doyle è noto soprattutto per le sue collaborazioni con Wong Kar-Wai, con il quale ha realizzato quel capolavoro assoluto che è In The Mood for Love, ma ha lavorato anche con registi occidentali come Gus Van Sant, Jim Jarmush, M. Night Shyamalan e molti altri. Ora Doyle si confronterà con la tecnologia del 3D stereoscopico.

Asterix e Obelix ancora al cinema

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Asterix e Obelix ancora al cinema

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Il personaggio di Asterix, creato alla fine degli anni Cinquanta da Renè Goscinny e Albert Uderzo, dimostra una grande longevità.

Paul Schrader dirigerà The Jesuit

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Paul_Schrader

Paul Schrader torna dietro la macchina da presa per dirigere The Jesuit, prodotto dalla Maya Entertainment e Open Window Films. Nel cast ci saranno Michelle Rodriguez, Paz Vega, Manolo Cardona e Willem Dafoe, con cui Schrader ha realizzato capolavori come Lo spacciatore e Affliction.

Dopo Valentine’s Day arriva New Year’s Eve

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AppuntamentoConLAmore

Dopo Appuntamento con l’amore (Valentine’s Day) arriva New Year’s Eve. La New Line ha infatto messo in cantiere un ideale sequel del film uscito a San Valentina di quest’anno, che replicherà il cast corale e si spera anche il successo commerciale del precedente.

Cronache di Narnia: Il Viaggio del Veliero full trailer

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narnia il veliero

La Fox ha pubblicato il full trailer delle Cronache di Narnia: il Viaggio del Veliero, il terzo episodio della saga cinematografica tratta dai romanzi di C.S.S. Lewis. Il nuovo trailer, che potrebbe essere inserito davanti alle copie americane di Harry Potter, dura più di due minuti, contiene un mucchio di scene inedite.

Javier Bardem e James Franco in Scontra tra Titani 2

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Javier Bardem e James Franco in Scontra tra Titani 2

scontrotratitani

Il secondo episodio di Scontro tra Titani (2009) potrebbe trovare nel suo cast rinnovato James Franco e Javier Bardem. I due attori sarebbero attualmente in trattative per entrare a far parte del cast del film.

Box Office ITA: domina il cinema italiano

Terzetto invariato sul podio del box office italiano, rispettivamente Maschi contro femmine, Benvenuti al Sud e Cattivissimo Me. Esordi molto modesti per le new entry, anche dalle novità presentate al Festival del Cinema di Roma.

Stime (molto) promettenti potevano ipotizzare qualche cambiamento nel terzetto dei film più visti in questo weekend. Invece Maschi contro femmine mantiene la prima posizione raccogliendo 2,5 milioni per un totale di 9,1 milioni: evidentemente la commedia corale di Fausto Brizzi sta godendo di un buon passaparola.

Nuovamente al secondo posto Benvenuti al Sud, arrivato a ben 26,6 milioni complessivi con 1,3 milioni ottenuti negli ultimi tre giorni: la pellicola italiana è seconda (ovviamente dopo l’irraggiungibile Avatar) nella classifica degli incassi italiani del 2010.

Cattivissimo Me conserva la terza posizione con altri 934.000 euro, arrivando a quota 11,2 milioni. Segue Winx Club in 3DMagica avventura, che ottiene altri 682.000 euro giugendo a 2,2 milioni totali.

La prima new entry a piazzarsi nella top10 è Last Night, che troviamo al quinto posto con 569.000 euro. Film d’apertura all’ultimo Festival del Cinema di Roma, la pellicola si rivolge a un pubblico di nicchia.

Salt scende in sesta posizione sfiorando i 2 milioni complessivi con altri 502.000 euro.

Seguono tre novità del fine settimana: Due cuori e una provetta, l’ennesima commedia con Jennifer Aniston, raccoglie 499.000 euro, mentre L’immortale esordisce con 427.000 euro.

Delude Una vita tranquilla, soltanto nono con 425.000 euro: il film presentato a Roma, e che ha fruttato il premio di Miglior Attore al protagonista Toni Servillo, ha decisamente aperto sotto le aspettative.

Chiude la top10 Il Regno di Ga’ Hoole – La leggenda dei guardiani, arrivato a 1,3 milioni con altri 351.000 euro.

Megamind in vetta al botteghino USA

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Megamind

Settimana del 5/11/2010 – La sfida tra Dreamworks e Pixar è nota a tutti. Due colossi che si contendono lo scettro dell’animazione digitale, sfornando, piu’o meno con costanza piccoli capolavori che sono importanti anche per la storia del cinema. L’ultimo regalo che ci ha lasciato la Pixar è stato Toy story 3, in cui ancora una volta, il discorso si è spostato a livelli piú alti della semplice storia per bambini con i pupazzi parlanti.

 

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