Si intitolerà The
Challenge, The Musketeers 1×08, l’ottavo episode della
nuova serie televisiva The Musketeers che andrà in onda sul
network americano BBC America.
In The
Musketeers 1×08, I moschettieri hanno il compito di
portare il temibile Labarge, un
Intendente regionale in arresto
per l’omicidio di due moschettieri, a
Parigi. Le Guardie Rosse, risentite del trattamento dei
Moschettieri con lui, avviano una
lotta feroce tra i due reggimenti. Stufo
della rivalità dirompente tra i moschettieri e le guardie rosse, il
Re invoca una gara tra loro per
risolvere quale è il più forte una volta per tutte. D’Artagnan è
determinato a esserescelto per combattere in
modo che possa dimostrarsi degno di
essere un moschettiere. Ma prima deve imparare a controllare la sua
natura impetuosa e combattere con la
testa, non con il cuore.
Si intitolerà A Rebellious
Woman, The Musketeers 1×07, settimo episodio della prima
stagione della nuova serie televisiva adattamento dei leggendari
moschettieri targato BBC America.
In The Musketeers 1×07, una
giovane ragazza viene uccisa cercando
di consegnare una petizione alla regina
quando la carrozza reale passava. La petizione era dalla ricca
nobildonna contessa Ninon De Larroque
(AnnabelleWallis)
supplicando per l’istruzione e diritti alle donne. Il Cardinale
riceve un’offerta dalla Chiesa cattolica, se riesce
a condannare la contessa per
stregoneria. Arrestata e portata in un convento per il processo,
la testimonianza di Milady garantisce la
sua assoluzione ma quando il cardinale
viene misteriosamente avvelenato i
moschettieri devono trovare il colpevole prima che la contessa
venga bruciata sul rogo.
Si intitolerà Commodities,The
Musketeers 1×03, terzo episodio della serie BBC America basata
sul romanzo di Alexandre Dumas.
In The Musketeers 1×03 I
moschettieri sono spediti a Le Havre per
prender in custodia il famigerato commerciante mercante ed
esploratore Bonnaire e riportarlo a Parigi per
essere redarguito per la rottura del
trattato di Francia sul commercio. Questa missione semplice diventa
presto una battaglia insidiosa in quanto
devono sconfiggere un sorprendente numero di nemici del mercante.
Athos è scandalosamente costretto
a confrontarsi con il suo passato che
minaccia di inghiottirlo. Riuscirà a superare i suoi demoni e
aiutare i moschettieri a tornare a Parigi o saranno i nemici di
Bonnaire ad avere la meglio su di
loro?
Si intitolerà Friends and
Enemies, The Musketeers 1×01, il primo
appuntamento della prima stagione della serie della BBC America e
adattamento seriale dello storico romanzo.
In The
Musketeers 1×01, I migliori e più brillanti Moschettieri del
Reggimento del Re, Athos, Porthos e Aramis,
vengono incaricati dal capitano Treville
di trovare un Moschettiere disperso durante il trasporto di
importanti lettere a nome del re Luigi. Ma il cardinale Richelieu
ha in programma di aumentare il suo
potere politico e cerca di sabotare la buona reputazione dei
moschettieri. Nel frattempo, D’Artagnan si reca dalla sua fattoria
di famiglia in Guascogna a Parigi per presentare
una petizione al re, ma i suoi piani
vengono sconvolti quando egli è costretto a trovare i Moschettieri
e cercare vendetta per il brutale
omicidio di una persona cara.
Sono
iniziate le riprese di THe Music of Silence, il film di Michael
Radford e basato sull’autobiografia di
Andrea Bocelli. Ad interpretare il
Maestro di Musica nonché mentore del grande tenore Andrea Bocelli è
l’attore spagnolo Antonio Banderas, che insieme a
Toby Sebastian, Luisa Ranieri, Jordi Mollà, Ennio
Fantastichini e Nadir Caselli compongono il cast
del prestigioso progetto internazionale.
E ieri
sul set romano è arrivato il famoso attore, con tanto di
trucco e barba posticcia per girare uno dei momenti più
significativi della vita del cantante, nel film a lui
dedicato, THE MUSIC OF SILENCE, tratto dall’omonima
autobiografia edita in Italia da De Agostini e diretto dal regista
inglese Michael Radford (Il Postino, Il mercante
di Venezia).
Tutti
conoscono la voce di Bocelli, le sue canzoni, le interpretazioni di
famose arie liriche, la sua popolarità internazionale. Meno però si
conosce della sua vita privata e del percorso che lo ha portato da
Lajatico, paese della campagna toscana, agli allori della sua
carriera attuale. Anna Pavignano e Michael Radford firmano la
sceneggiatura in collaborazione con Andrea Bocelli. The
Music of Silence, le cui riprese sono in corso a Roma
e a seguire in Toscana, è prodotto da Roberto Sessa
per Picomedia con Andrea Iervolino e Monika
Bacardi per AMBI Media Group.
Continuano a Roma le riprese di
The Music of Silence, biopic su Andrea
Bocelli che ha fatto visita al set di Michael
Radford (Il Postino) per realizzare un
cameo nel film con protagonista Toby Sebastian (il principe
Trystane Martell di
Game of Thrones).
A dare volto e voce al personaggio
di Andrea Bocelli è l’attore inglese Toby
Sebastian che insieme a Antonio Banderas,
Luisa Ranieri, Jordi Mollà,
Ennio Fantastichini e Nadir
Caselli compongono il cast del prestigioso progetto
internazionale. E ieri sul set a Cinecittà si è palesato il grande
cantante per girare un cameo del film a lui dedicato, THE
MUSIC OF SILENCE, tratto dall’omonima autobiografia edita
in Italia da De Agostini e diretto dal regista inglese
Michael Radford (Il Postino, Il
mercante di Venezia). Di fronte al pianoforte a coda su un
palco dalle luci soffuse, i ciak di Radford catturano la famosa
aria pucciniana Nessun dorma
intonata dal tenore toscano.
The Music of Silence: Andrea
Bocelli sul set per un cameo
Tutti conoscono la voce di Bocelli,
le sue canzoni, le interpretazioni di famose arie liriche, la sua
popolarità internazionale. Meno però si conosce della sua infanzia
e del percorso che lo ha portato da Lajatico, paese della campagna
toscana, agli allori della sua carriera attuale. Anna
Pavignano e Michael Radford firmano la
sceneggiatura in collaborazione con Andrea
Bocelli. The Music of Silence, le cui
riprese sono in corso a Roma e a seguire in Toscana, è
prodotto da Roberto Sessa per Picomedia con
Andrea Iervolino e Monika Bacardi
per AMBI Media Group.
Ecco un video dal dietro le quinte
di The Mummy, il nuovo adattamento del classico
dell’horro con protagonista Tom Cruise e con
Sofia Boutella nel panni della temibile mummia del
titolo. Nel video scopriamo anche qualcosa in più
dell’Universo Condiviso dei Mostri, il nuovo
franchise prodotto dalla Universal che riporterà sul grande schermo
i più famosi mostri della letteratura.
Nel film, un’antica regina viene
svegliata dal suo sonno, una Mummia viene rinvenuta nelle sabbie
del deserto. La Mummia si sveglierà in cerca di vendetta per la sua
ingiusta sorte. Dalle sabbie dei deserti del Medio Oriente, alle
gallerie di Londra, la mummia porterà scompiglio, in un nuovo
innovativo racconto tra dei e mostri.
Il film, remake del classico horror
del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della
trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio
di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in
pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia
Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake
Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un
membro dell’esercito.
Alla regia ci sarà Alex
Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso
dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da
Jon Spaihts (Doctor
Strange).
Universal
Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di The
Mummy, l’annunciato reboot con protagonista Tom
Cruise e Sofia
Boutella
In merito al progetto e ai toni del
film, Spaihts ha dichiarato: “Penso che ci sia
da parte un desiderio simile di esplorare in maniera legittima ciò
che c’è di spaventoso come per i fumetti. Ne La
Mummia, credo che vedremo il primo film sul personaggio in
cui la mummia stessa ha il vero potere di terrorizzare. I
primissimi film con Karloff o Lugosi erano poco spaventosi, forse
lo erano ma in una maniera datata ormai. Erano quasi film da
salotto, mentre i film moderni erano più avventure cappa e spada.
Questo avrà tutta l’azione e l’avventura, ma anche un legittimo
potere di terrorizzare lo spettatore. Credo che sarà una nuova
esperienza.”
La grande novità del film, che
possiamo dedurre già dal casting, è che per la prima volta la
creatura antica e misteriosa sarà interpretata da una donna,
l’affascinante Sofia Boutella, vista in
Kingsman The Secret Service e in Star Trek Beyond.
Il film, remake del classico horror
del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della
trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio
di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in
pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia
Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake
Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un
membro dell’esercito.
La Mummia: Tom Cruise e
Annabelle Wallis in azione sul set – foto
Alla regia ci sarà Alex
Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso
dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da
Jon Spaihts (Doctor
Strange).
Direttamente dal mercato cinese è
apparso in rete un nuovo ed esplosivo trailer
di The Mummy, video che ci
porta direttamente nel cuore dell’azione del film che vede
protagonista un’instancabile Tom Cruise.
Il film, remake del classico horror
del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della
trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio
di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in
pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia
Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake
Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un
membro dell’esercito.
Alla regia ci sarà Alex
Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso
dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da
Jon Spaihts (Doctor
Strange).
Tutti conoscono l’approccio estremo
che Tom Cruise ha verso i suoi personaggi e i suoi
progetti e con The Mummy, l’attore non ha certo
deluso i suoi fan.
Per l’occasione,
Tom si è cimentato in una scena a gravità zero,
come ci viene raccontato nella featurette di seguito:
Nel film, un’antica regina viene
svegliata dal suo sonno, una Mummia viene rinvenuta nelle sabbie
del deserto. La Mummia si sveglierà in cerca di vendetta per la sua
ingiusta sorte. Dalle sabbie dei deserti del Medio Oriente, alle
gallerie di Londra, la mummia porterà scompiglio, in un nuovo
innovativo racconto tra dei e mostri.
Il film, remake del classico horror
del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della
trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio
di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in
pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia
Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake
Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un
membro dell’esercito.
Alla regia ci sarà Alex
Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso
dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da
Jon Spaihts (Doctor
Strange).
La Universal ha diffuso teaser
trailer e poster di The Mummy, l’atteso e
annunciato reboot del film basato sullo storico franchise e che
vedrà protagonista questa volta Tom Cruise. Come
recita il poster un nuovo mondi di dei e mostri sta per
iniziare.
In merito al progetto e ai toni del
film, Spaihts ha dichiarato: “Penso che ci sia
da parte un desiderio simile di esplorare in maniera legittima ciò
che c’è di spaventoso come per i fumetti. Ne La
Mummia, credo che vedremo il primo film sul personaggio in
cui la mummia stessa ha il vero potere di terrorizzare. I
primissimi film con Karloff o Lugosi erano poco spaventosi, forse
lo erano ma in una maniera datata ormai. Erano quasi film da
salotto, mentre i film moderni erano più avventure cappa e spada.
Questo avrà tutta l’azione e l’avventura, ma anche un legittimo
potere di terrorizzare lo spettatore. Credo che sarà una nuova
esperienza.”
La grande novità del film, che
possiamo dedurre già dal casting, è che per la prima volta la
creatura antica e misteriosa sarà interpretata da una donna,
l’affascinante Sofia Boutella, vista in
Kingsman The Secret Service e in Star Trek Beyond.
Il film, remake del classico horror
del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della
trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio
di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in
pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia
Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake
Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un
membro dell’esercito.
La Mummia: Tom Cruise e
Annabelle Wallis in azione sul set – foto
Alla regia ci sarà Alex
Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso
dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da
Jon Spaihts (Doctor
Strange).
Grazie a Entertainment Weekly
abbiamo la possibilità di vedere una nuova immagine di The
Mummy in cui il personaggio di Tom Cruise
fronteggia Russell Crowe che, come sappiamo,
interpreterà il Dottor Jekyll.
Ecco la nuova immagine da
The Mummy
[nggallery id=2648]
Nel film, un’antica regina
viene svegliata dal suo sonno, una Mummia viene rinvenuta nelle
sabbie del deserto. La Mummia si sveglierà in cerca di vendetta per
la sua ingiusta sorte. Dalle sabbie dei deserti del Medio Oriente,
alle gallerie di Londra, la mummia porterà scompiglio, in un nuovo
innovativo racconto tra dei e mostri.
Il film, remake del classico horror
del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della
trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio
di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in
pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia
Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake
Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un
membro dell’esercito.
Alla regia ci sarà Alex
Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso
dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da
Jon Spaihts (Doctor
Strange).
Ecco un nuovo inquietante poster di
The Mummy in cui l’occhio con due pupille della
creatura dannata, interpretata da Sofia Boutella,
ci guarda minacciosa.
Parlando del personaggio,
Boutella ha dichiarato: “Interpretare un
mostro è stato molto interessante per me, ma anche il fatto che la
mummia fosse una donna. Ogni volta che succede qualcosa, c’è sempre
un mostro dentro di noi”.
Il film, remake del classico horror
del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della
trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio
di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in
pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia
Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake
Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un
membro dell’esercito.
Alla regia ci sarà Alex
Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso
dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da
Jon Spaihts (Doctor
Strange).
Il nuovo The Mummy
sembra sempre più inquietante e a dimostrarlo arriva un nuovo spot
esteso del film in cui vediamo il personaggio interpretato da
Tom Cruise alle prese con un “cambiamento” molto
interessante e inaspettato.
A giudicare da quanto si vede nello
spot, anche il personaggio di Russell Crowe sarà
alquanto presente nel film e determinante ai fini del racconto.
https://www.youtube.com/watch?v=CeNEOX1-m5Y
Parlando del personaggio,
Sofia Boutella ha dichiarato:
“Interpretare un mostro è stato molto interessante per me, ma
anche il fatto che la mummia fosse una donna. Ogni volta che
succede qualcosa, c’è sempre un mostro dentro di noi”.
Il film, remake del classico horror
del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della
trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio
di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in
pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia
Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake
Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un
membro dell’esercito.
Alla regia ci sarà Alex
Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso
dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da
Jon Spaihts (Doctor
Strange).
Il primo trailer di The
Mummy ha generato interesse e curiosità in merito a un
progetto che sembra molto ben strutturato in un Universo
Condiviso, così come è già accaduto per i supereroi. La
cosa che ovviamente genera più curiosità è il fatto che la mummia
in questione, questa volta, sarà una donna, interpretata da
Sofia Boutella.
La scena post-credits di
X-Men Giorni di un Futuro Passato
Parlando con CinemaBlend, il regista
Alex Kurtzman ha raccontato l’origine del suo
personaggio e ha spiegato perché ha deciso di cambiare sesso a uno
dei mostri più antichi e affascinanti del cinema. “C’è stato un
momento in cui ho avuto un ripensamento sul design che mi piaceva
per una versione maschile della Mummia. E in quella versione di The
Mummy, era previsto che la mummia fosse nata con la pelle colorata
e che a quel tempo questo fosse stato motivo di maltrattamenti e
bullismo. Lo scopo era quello di costruire una storia del
personaggio che potesse rendercelo in qualche modo simpatico, con
cui il pubblico potesse entrare in sintonia (…) Stavo seguendo
questa strada, poi ho visto la fine di X-Men Giorni di un Futuro
Passato. C’era il personaggio di Oscar Isaac che era interpretato
da un ragazzo, e aveva esattamente lo stesso design che avevo in
mente io. E così ho pensato che non potevo farlo. Ma poi mi è
venuto in mente che avevo già considerato l’idea di una
protagonista donna, e così ho deciso che avrei cominciato tutto
dall’inizio.”
Chiaramente poi il design del
personaggio di Oscar Isaac, che abbiamo visto in
X-Men Apocalypse, è cambiato decisamente, ma
l’assaggio di En-Sabah Nur nella
scena post credits di X-Men – Giorni di un futuro passato è
bastata a far cambiare idea a Kurtzman. L’esito
sembra comunque interessante e la Boutella ha già mostrato di
essere un’attrice di talento e di grande presenza scenica.
Alla regia del film c’è
Alex Kurtzman, titolare dello sviluppo
dell’Universo Condiviso dei Mostri Universal, e che la
sceneggiatura è stata scritta da Jon
Spaihts (Doctor Strange).
Nel cast del film Tom Cruise, Sofia Boutella, Annabelle Wallis, Russell Crowe e Jake Johnson.
È stato diffuso da Universal
Pictures il nuovo trailer originale di The
Mummy, film che vede Tom Cruise alle
prese con un antico male risvegliato da un sonno di migliaia di
anni. Dalle prime immagini possiamo notare che il tono avventuroso
e comico dei film con Brendan Fraser è stato
sostituito da uno spirito più affine al genere horror.
Nel trailer c’è anche la breve
comparsa di Russell Crowe nei panni del Dottor
Jeckill che vedremo protagonista di un altro film che condividerà
lo stesso Universo.
Parlando del personaggio,
Boutella ha dichiarato: “Interpretare un
mostro è stato molto interessante per me, ma anche il fatto che la
mummia fosse una donna. Ogni volta che succede qualcosa, c’è sempre
un mostro dentro di noi”.
Il film, remake del classico horror
del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della
trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio
di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in
pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia
Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake
Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un
membro dell’esercito.
Alla regia ci sarà Alex
Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso
dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da
Jon Spaihts (Doctor
Strange).
Parlando con USA
Today, Alex Kurtzman ha
spiegato che il suo film del Monsterverse, The
Mummy, sarà un racconto dell’umanità del mostro
protagonista.
Secondo Kurtzman, infatti, i film
sarà incentrato sull’umanità: “La profonda umanità che sento
hanno sempre avuto questi mostri e che riflettono, lo penso da
quando ero piccolo. In questo modo dicono qualcosa di quello che
siamo noi.”
Il regista e sceneggiatore ha anche
dichiarato che Ahmanet, la principessa/mummia interpretata da
Sofia Boutella, avrà dei poteri speciali: “Le
sue abilità sono organizzate intorno all’idea di romanticismo e
estasi. Lei ha il controllo e il potere di entrare nella tua mente,
strisciando verso di lei quando è nei paraggi.”
Sembra quindi che Tom
Cruise possa avere dei seri problemi ad affrontare una
villain che potrebbe controllare la sua testa!
Parlando del personaggio, Sofia Boutella
ha dichiarato: “Interpretare un mostro è stato molto
interessante per me, ma anche il fatto che la mummia fosse una
donna. Ogni volta che succede qualcosa, c’è sempre un mostro dentro
di noi”.
Il film, remake del classico horror
del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della
trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio
di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in
pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia
Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake
Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un
membro dell’esercito.
Alla regia ci sarà Alex
Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso
dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da
Jon Spaihts (Doctor
Strange).
Anche The
Mummy è stato trai film protagonisti del CinemaCon, con un
panel dedicato al nuovo remake Universal che riporta sul grande
schermo il mito e il terrore dell’antico Egitto.
Tom Cruise,
protagonista del film, non era presente all’evento, ma ha
introdotto il footage con un video, descrivendo il film come una
storia di mostri “romantica, epica, terrificante”. E dalle
reazioni del pubblico sembra che la parola terrificante sia quella
corretta, dato che in una delle scene mostrate si vede addirittura
Cruise affogare in un mare di ratti. Sembra che il franchise abbia
abbandonato i toni comici degli ultimi film e si sia concentrato
più sulle origini horror della storia.
La più grande rivelazione
dell’incontro però è stata la descrizione della mummia da parte di
Sofia Boutella, interprete
di Ahmanet, la principessa egiziana che sarà
poi la mummia risvegliata ai giorni nostri.
L’attrice ha spiegato
che Ahmanet era una principessa che doveva diventare Faraone,
ma che il suo comportamento l’ha condannata dal momento che usò i
suoi poteri per imboccare un cammino oscuro. “Interpretare un
mostro è stato molto interessante per me, ma anche il fatto che la
mummia fosse una donna. Ogni volta che succede qualcosa, c’è sempre
un mostro dentro di noi” ha dichiarato Sofia
a The Wrap.
La storia di origini sembra quindi
alquanto diversa rispetto a quelle dei film realizzati fino a
questo momento, il che ci fa sperare in uno sviluppo differente per
il film.
Il film, remake del classico horror
del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della
trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio
di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in
pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia
Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake
Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un
membro dell’esercito.
Alla regia ci sarà Alex
Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso
dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da
Jon Spaihts (Doctor
Strange).
Tra a luna lista di annunci fatti
durante il panel del Comic-Con di San Diego dei Marvel Studios, la società ha anche
lasciato alcuni misteri da svelare in futuro, poiché lo studio ha
confermato sei date per film attualmente sconosciuti. Poco dopo che
il panel si è concluso con la rivelazione del trailer
di Black
Panther: Wakanda Forever, la Disney ha pubblicato un
elenco di sei date che ha pianificato per i futuri film del
Marvel Cinematic Universe. Le date vanno
dall’inizio del 2025 fino alla fine del 2026 e probabilmente
comprenderanno gran parte della quinta e sesta fase dei contenuti
dello studio. Il palinsesto dei film è il seguente:
UNTITLED
MARVEL (Disney) è ora datato 14/02/25
UNTITLED
MARVEL (Disney) è ora datato 25/7/25
UNTITLED
MARVEL (Disney) è ora datato 13/02/26
UNTITLED
MARVEL (Disney) è ora datato 5/1/26
UNTITLED
MARVEL (Disney) è ora datato 24/07/26
UNTITLED
MARVEL (Disney) è ora datato 6/11/26
Sebbene non ci siano informazioni
concrete su quali saranno esattamente questi film, sappiamo
che due
nuovi film
di Avengers, The
Kang Dynasty e Secret Wars, si
inseriranno tra le date del 25 luglio 2025 e del 13 febbraio 2026,
offrendo potenzialmente ai fan un suggerimento su come si
svolgeranno i film futuri man mano che ci avviciniamo a quelle
date. Nel frattempo, vi invitiamo a continuare a seguirci perché
manca poco al D23 Expo, che si terrà dal 9 al 10 settembre 2022, e
probabilmente presenterà ancora una volta i Marvel Studios e i suoi
piani per il futuro.
Warner Bros ha
diffuso il primo atteso trailer di The Mule,
il nuovo film di Clint Eastwood con
protagonista Clint Eastwood e
Bradley
Cooper.
Protagonisti del film un cast
stellare che comprende il candidato all’Oscar Laurence
Fishburne (Tina – What’s Love Got to Do with It, Black-ish
per la TV) che interpreta un agente speciale della DEA;
Michael Peña (Ant-Man and the Wasp, Narcos per
Netflix) che interpreta un suo collega; il premio Oscar
Dianne Wiest (Pallottole su Broadway, Hannah and
Her Sisters, Life in Pieces per la TV) che interpreta la ex moglie
di Earl; Alison Eastwood (Rails & Ties) che
interpreta la figlia di Earl; Taissa Farmiga (The
Nun) che interpreta la nipote di Earl e Ignacio Serricchio (Lost in
Space per Netflix, The Wedding Ringer) che interpreta l’assistente
di cartello di Earl.
The Mule, il film
The Mule racconta
di un orticoltore di 90 anni e veterano della seconda guerra
mondiale che è stato sorpreso a trasportare cocaina per un valore
di $ 3 milioni per un cartello messicano della droga attraverso il
Michigan.
Il film è scritto da Nick
Schenk ed è prodotto da Jillian Apfelbaum, Clint
Eastwood, Dan Friedkin, Jessica Meier, Tim Moore, Kristina
Rivera e Bradley Thomas. Ruben Fleischer, Todd Hoffman e
David Bernad sono executive producer.
Nella giornata di ieri hanno preso
il via le riprese del prossimo film dell’acclamato regista
Clint Eastwood, un film drammatico intitolato
Il
Corriere – The Mule, prodotto dalla Warner Bros.
Pictures Imperative Entertainment. Oltre a dirigere, il veterano
attore si troverà nuovamente davanti alla macchina da presa,
accanto alle star Bradley Cooper, Laurence Fishburne,
Michael Peña e Dianne Wiest, assieme a
Alison Eastwood, Taissa Farmiga e Ignacio
Serricchio.
Eastwood interpreta Earl Stone, un
uomo di circa 80 anni rimasto solo e al verde, costretto ad
affrontare la chiusura anticipata della sua impresa, quando gli
viene offerto un lavoro per cui è richiesta la sola abilità di
saper guidare un auto. Compito semplice, ma, ciò che Earl non sa è
che ha appena accettato di diventare un corriere della droga di un
cartello messicano. Nel suo nuovo lavoro è bravo, così bravo che il
suo carico diventa di volta in volta più grande e per questo motivo
gli viene assegnato un assistente. Questi non è però l’unico a
tenere d’occhio Earl: il misterioso nuovo “mulo” della droga è
finito anche nel radar dell’efficiente agente della DEA, Colin
Bates. E anche se i suoi problemi di natura finanziaria
appartengono ormai al passato, i suoi errori affiorano e si fanno
pesanti nella testa, portandolo a domandarsi se riuscirà a porvi
rimedio prima che venga beccato dalla legge… o addirittura da
qualcuno del cartello stesso.
Con Il
Corriere – The Mule, il premio Oscar Eastwood torna
sia dietro che davanti la macchina da presa, cosa che non accadeva
dai tempi di Gran Torino del 2009, film acclamato
dalla critica. Cooper, che nel film interpreta Bates, ha ricevuto
le sue più recenti candidature agli Oscar proprio grazie al lavoro
con Eastwood, come attore e produttore di American
Sniper. Il candidato all’Oscar® Fishburne (“Tina – What’s
Love Got to Do with It”, “Black-ish” per la TV) è un agente
speciale della DEA; Peña (l’imminente “Ant-Man and the Wasp”,
“Narcos” per Netflix) interpreta un suo collega; il premio Oscar®
Wiest (“Pallottole su Broadway”, “Hannah and Her Sisters”, “Life in
Pieces” per la TV) interpreta la ex moglie di Earl; Alison Eastwood
(“Rails & Ties”) è la figlia di Earl; Farmiga (l’imminente “The
Nun”) è la nipote di Earl mentre Serricchio (“Lost in Space” per
Netflix, “The Wedding Ringer”) interpreta l’assistente di cartello
di Earl.
Clint Eastwood
(“Sully”, “American Sniper”) dirige da una sceneggiatura di Nick
Schenk (“Gran Torino”). Eastwood è anche uno dei produttori del
film con la sua Malpaso, assieme a Tim Moore, Kristina Rivera e
Jessica Meier, e alla Imperative Entertainment di Dan Friedkin e
Bradley Thomas. I produttori esecutivi del film sono Dave Bernad,
Ruben Fleischer e Todd Hoffman. Jillian Apfelbaum della Imperative
sarà coproduttrice.
Il film sarà girato principalmente
tra la Georgia ed il New Mexico. “The Mule” è presentato da Warner
Bros. Pictures, in associazione con Imperative Entertainment. Sarà
distribuito dalla Warner Bros. Pictures, una compagnia della Warner
Bros. Entertainment.
Ecco i character poster di
The Mule,
film presentato al London Film Festival che vede trai protagonisti
Hugo Weaving, che ha appena messo da parte le
orecchie da elfo, apparentemente per sempre.
[nggallery id=1114]
Ambientato nel 1983,
The Mule racconta la storia di un mulo
della droga che offre il suo corpo per il contrabbando di
stupefacenti dalla Thailandia.
Diretto da Tony Mahony e Angus Sampson, The
Mule vede protagonisti Hugo Weaving, Angus
Sampson, Leigh Whannell, Ewen Leslie, Geoff Morrell, Georgina Haig,
Noni Hazlehurst e John Noble.
In The Movie of my
Life Nel 1963, in un piccolo paese di campagna nel sud del
Brasile, Tony Terranova è un giovane insegnante di lingua francese
al liceo. Tony ha la madre brasiliana e il padre francese. E’ un
romantico e un sognatore, ama il cinema, la letteratura e la
poesia. Soffre per l’abbandono del padre, andato via quando lui è
tornato dagli studi e dileguatesi, senza lasciare tracce e
spiegazioni. E’ innamorato di una ragazza con la passione della
fotografia e cerca di trovare il coraggio di farsi avanti. Non è
timido, ma l’insicurezza, i dubbi e soprattutto i continui pensieri
sul padre, rendono le sue prime esperienze tutt’altro che
facili.
Vive la sua vita come fosse un film
e ne parla costruendone la trama, giorno dopo giorno, riempiendola
di esperienze e popolandola delle tante persone vicine a lui.
Sostiene che molti guardano frettolosamente i film, concentrandosi
sull’inizio e sulla fine, ma quello che sta nel mezzo è altrettanto
importante, e a volte anche di più.
Selton Mello,
giovane regista brasiliano, conosciuto per aver diretto alcune
serie tv, è anche un attore, apparso in diversi film tra cui Trash,
presentato in una delle precedenti edizioni della Festa del Cinema
di Roma. Mello costruisce un film strambo e
originale, che segue con gusto e sapienza le regole del melò,
dell’iniziazione sentimentale, ma che spiazza totalmente per i suoi
continui riferimenti formali, visivi e musicali alla cultura
francese. Si ha l’impressione di aver visto un falso d’autore,
perché si avverte uno straniamento dovuto al fatto di sapere di
trovarsi in Brasile, di sentir parlare brasiliano, ma di vedere poi
un paese che sembra uscito direttamente da una sperduta regione
della Francia, alla Chocolat di Lasse
Hallström, per capirci. Anche gli attori spiazzano,
soprattutto il giovane protagonista Johnny
Massaro, bravissimo e perfettamente calato nei turbamenti
del suo personaggio, ma che ricorda in maniera impressionante
Louis Garrell. Così quando appare sullo
schermo il padre di Tony, viene spontaneo pensare che l’attore che
lo interpreta sia il sosia di Vincent Cassell, mentre in realtà è proprio
lui.
Ma risolto questo piccolo
turbamento e abbandonandosi alla storia il film scorre sicuro,
cattura, diverte e commuove. Ci si rende conto che prima di tutto è
una fiaba romantica sospesa nel tempo, dove il luogo geografico non
è fondamentale.
Il cast è indovinato e ben diretto,
costruito con meticolosità e ricco di infinite sfumature. Oltre al
bravo e già citato protagonista Johnny Massaro,
spicca Bruna Linzmeyer, che interpreta Luna, la
ragazza della quale è innamorato Tony. Anche i ruoli secondari sono
gustosi e funzionali, come l’adolescente che brama insistentemente
di essere portato al bordello, o il vecchio ferroviere, che tutti i
giorni trasporta la gente verso la civiltà, il progresso, la
perdizione.
La fotografia è splendida, dai toni
caldi e dai colori ammalianti. Le scelte musicali poi, sottolineano
in molti momenti delle belle invenzioni registiche, come la Carmen
di Bizet durante una lezione di ginnastica a scuola, che trasforma
la normalità in un sogno a occhi aperti, quando Tony si stacca da
terra vedendo la ragazza dei suoi sogni danzare.
Una fiaba strampalata d’altri
tempi, romantica e struggente. Una confezione bislacca dal sapore
francese, ma anche con tanti elementi da cinema western. Tutto
questo rende The Movie of my Life, un film
spontaneo, tenero e originale, difficilmente classificabile.
Quentin
Tarantino ha rivelato alcuni nuovi dettagli
interessanti su The
Movie Critic, il suo decimo e apparentemente ultimo
film. Nel corso della sua illustre carriera, l’autore ha scritto e
diretto nove lungometraggi, secondo i suoi calcoli, l’ultimo dei
quali è stato C’era una volta a…
Hollywood, e ha ora intenzione di ritirarsi dalla regia
dopo il suo decimo. Questo decimo e ultimo film, intitolato appunto
The Movie Critic, è stato rivelato lo scorso marzo e
poiché è ambientato nel 1977, inizialmente si ipotizzava che il suo
soggetto sarebbe stata la leggendaria critica cinematografica
Pauline Kael. Tarantino ha però smentito quella
teoria sul film, dicendo che è invece basato su un critico maschio
realmente esistito ma sconosciuto.
Ora, in una nuova intervista con
Deadline, Tarantino continua ha
dunque rivelato nuovi dettagli su ciò che vagamente verrà
raccontato in The
Movie Critic. Uno dei primi lavori di Tarantino da
adolescente è stato quello di caricare riviste in un distributore
automatico e così ha scoperto che una di queste “aveva una
pagina dedicata ai film davvero interessante“. “The Movie
Critic è basato su un ragazzo realmente esistito, ma non è mai
stato veramente famoso, e scriveva recensioni di film per un
giornale porno. Tutte le altre cose erano troppo sdolcinate per
essere lette, ma poi c’era questa rivista che aveva una pagina di
film davvero interessante”, ha spiegato Tarantino.
“Ha scritto di film mainstream
ed è stato il critico di seconda serie. Penso che sia stato un
ottimo critico. Era cinico come l’inferno. Le sue recensioni erano
un incrocio tra il primo Howard Stern e quello che potrebbe essere
Travis Bickle se fosse stato un critico cinematografico”, ha
poi aggiunto. “Ma lui era molto divertente e molto scortese. Ha
imprecato. Ha usato insulti razzisti. Ma la sua merda era davvero
divertente. Era maleducato come l’inferno. Ha scritto come se
avesse 55 anni, ma era solo nella sua prima metà degli anni ’30.
Morì verso la fine dei trent’anni. Non è stato chiaro per un po’,
ma ora ho fatto qualche ricerca in più e penso che si trattasse di
complicazioni dovute all’alcolismo“.
Tarantino non ha rivelato il nome
del critico sconosciuto o della rivista pornografica per cui ha
scritto, ma in The Movie Critic, la rivista fittizia si
chiamerà “The Popstar Pages“. Sembra che il film
potrebbe essere piuttosto audace se non anche controverso e sulla
base del fatto che il critico è morto verso la fine dei suoi
trent’anni per complicazioni dovute all’alcolismo, questo potrebbe
anche dare al decimo e ultimo film di Tarantino una sfumatura
tragica. Non si sa molto della sua vera storia, anche se Tarantino
ha rivelato che non sarà una storia di vendetta, rompendo dunque
una tradizione di lunga data per il regista, ovvero da
Jackie Brown del 1997.
Nessuno è stato ancora scritturato
in The
Movie Critic, anche se Tarantino ha riconosciuto che
alcuni dei suoi frequenti collaboratori come Leonardo
DiCaprio e Brad Pitt sono troppo vecchi
per interpretare la parte principale, che ha circa 35 anni. Invece,
ha in programma di scritturare un nuovo protagonista con cui non ha
mai lavorato prima, e ha già in mente qualcuno che secondo lui
farebbe un ottimo lavoro, ma si è detto ancora indeciso. Tarantino
ha anche escluso con riluttanza la possibilità di scegliere un
attore britannico per la parte. Le riprese dovrebbero iniziare il
prossimo autunno e a quel punto si potranno idealmente avere
ulteriori informazioni riguardo al film.
Paul Schrader ha
dichiarato che Quentin Tarantino lo ha contattato per il suo
nuovo film, The
Movie Critic. Parlando con la rivista francese Le
Monde, a Schrader è stato chiesto se avesse parlato con Tarantino
di The
Movie Critic, un film che in precedenza si diceva
fosse incentrato sulla figura della critica Pauline Kael.
“Sì“, ha risposto
l’acclamato sceneggiatore e regista. “Quentin inserirà degli
estratti di film degli anni ’70. E farà anche le sue versioni di
film di quell’epoca. Mi ha chiesto il permesso di girare il finale
di Rolling Thunder (1977), di John Flynn, così come l’avevo scritto
nella sceneggiatura originale – prima che fosse completamente
riscritta e annacquata“.
Cosa sappiamo di The Movie Critic
di Quentin Tarantino?
Quentin Tarantino ha negato che The
Movie Critic sarà incentrato sulla vita di Kael.
Invece, come Tarantino ha dichiarato a Deadline nel maggio 2023, il
film sarà “basato su un uomo realmente vissuto, ma mai
veramente famoso, che scriveva recensioni di film per un giornale
porno“.
Ha aggiunto: “Scriveva di film
mainstream ed era il critico di seconda scelta. Penso che fosse un
ottimo critico. Era cinico come l’inferno. Le sue recensioni erano
un incrocio tra il primo Howard Stern e quello che Travis Bickle
[il personaggio di
Robert DeNiro in Taxi Driver] avrebbe potuto essere se fosse
stato un critico cinematografico”.
“… Scriveva come se avesse 55
anni, ma era solo tra i 30 e i 33 anni. Morì alla fine dei
trent’anni. Per un po’ non è stato chiaro, ma ora ho fatto altre
ricerche e credo che si sia trattato di complicazioni dovute
all’alcolismo“.
Quentin Tarantino – noto per aver realizzato
Pulp Fiction del 1994, Inglorious Basterds del 2009 e altri film – ha
già affermato che The Movie Critic sarebbe stato
il suo ultimo film, da qui la decisione di non fare un film di
Star Trek vietato ai minori.
Il decimo e ultimo film di Quentin
Tarantino, come noto, è stato annunciato e si
intitolerà The
Movie Critic. Nel corso della sua carriera, l’autore
due volte premio Oscar ha scritto e diretto nove lungometraggi:
Le iene, Pulp Fiction, Jackie Brown, Kill Bill, A prova
di morte, Bastardi senza gloria, Django
Unchained, The Hateful
Eight e, più recentemente, C’era una volta a Hollywood. Il nuovo film,
il suo decimo, è inoltre stato indicato come il suo ultimo in
assoluto da regista. Nell’attesa di scoprire se ciò sarà o meno
vero, il regista e sceneggiatore Paul Schrader ha
fornito qualche dettaglio in più sul progetto.
Nel corso di un’intervista
rilasciata ad IndieWire, dove parla
principalmente del suo nuovo film Master
Gardener, Schrader ha trovato anche il tempo di
parlare del nuovo progetto di Tarantino. “Non so se le cose
siano cambiate, ma circa un mese fa stava preparando il film, che
ha qualcosa a che fare con il cinema negli anni ’70. E per parte di
questo userà spezzoni di film di quegli anni, ma rigirerà anche
alcune scene di quegli stessi film, e lui mi ha chiesto: “Posso
rifare il finale di Rollling Thunder?” e io ho detto: “sì, provaci.
Mi piacerebbe vederti rifare il finale di “Rolling Thunder”. Chissà
se lo farà davvero o no. Ma era qualcosa che solleticava la sua
immaginazione in un modo molto tarantiniano”.
Come noto, il film del 1977
Rolling Thunder è uno dei film a cui Tarantino dedica un
capitolo specifico nel suo libro Cinema
speculation, inoltre si tratta dei suoi film
preferiti, secondo quanto da lui stesso dichiarato. La sua pratica
di manipolare scene di film del passato si fa notare già in
C’era una volta a… Hollywood, ma chissà che con The
Movie Criticnon vada oltre, cambiando
qualche elemento rispetto all’originale. Come si evince, però,
Schrader non è al corrente se tale aspetto del nuovo lungometraggio
di Tarantino troverà effettivamente concretezza nel montaggio
finale. Non resta dunque che attendere maggiori informazioni a
riguardo.
Cosa sappiamo di The Movie Critic
Il prossimo lungometraggio di
Tarantino si intitola dunque The
Movie Critic e le riprese sono previste per
questo autunno a Los Angeles. Tuttavia, il regista e sceneggiatore
ha messo a tacere le voci secondo cui il film sarebbe incentrato
sulla famosa critica cinematografica Pauline Kael.
Le informazioni sono state fornite dallo stesso Tarantino durante
un evento di domande e risposte. Il film, come confermato da
Tarantino, sarà però ambientato nel 1977, un periodo che ha fatto
una grande differenza nella storia del cinema.
Il titolo del nuovo film di
Tarantino suggerisce anche che la trasformazione in atto in quella
Hollywood sarà vista attraverso gli occhi di un esterno, colpito da
ciò che vede arrivare sul grande schermo. Se ciò fosse confermato,
The
Movie Criticpotrebbe dunque sfoggiare
un tono malinconico e romantico sulla falsariga del titolo
precedente di Tarantino, C’era una volta a…
Hollywood. Al momento, tuttavia, non si hanno
maggiori informazioni, né sulla trama né sul cast.
Per il suo ultimo film, The Movie
Critic, Quentin
Tarantinoha deciso di tornare lì dove tutto ha
avuto inizio, nell’iconica location delle riprese che ha dato
inizio alla sua carriera. Egli ha infatti iniziato la sua carriera
nel 1992 con Le
Iene, mentre il suo film successivo, Pulp
Fiction, lo ha aiutato a consolidare la sua
reputazione all’interno dell’industria. Dopo nove film, The
Movie Critic sarà ora – come da lui dichiarato – il suo ultimo
lungometraggio, andando dunque a concludere la sua carriera come
regista.
Mentre continua la pre-produzione
di The
Movie Critic, l’acclamato regista ha ora rivelato
i suoi piani per tale progetto. Parlando con The Hollywood Reporter,
Tarantino ha infatti svelato il luogo in cui avranno luogo le
riprese, che dovrebbero iniziare nell’autunno del 2023, scioperi
permettendo. Per esse, Tarantino si è rivolto alla California, lo
stato in cui ha girato Le Iene, elogiando tale luogo per
il suo significato nella storia del cinema. “Adoro girare in
California. Ho iniziato a dirigere film qui ed è giusto che giri il
mio film finale nella capitale mondiale del cinema”, ha
dichiarato il regista.
The Movie Critic, tutto quello che sappiamo sul
film
Parlando del film, Tarantino ha
dichiarato che “The Movie Critic è basato su un ragazzo
realmente esistito, ma non è mai stato veramente famoso, e scriveva
recensioni di film per un giornale porno. Tutte le altre cose erano
troppo sdolcinate per essere lette, ma poi c’era questa rivista che
aveva una pagina di film davvero interessante.Ha scritto
di film mainstream ed è stato il critico di seconda serie. Penso
che sia stato un ottimo critico. Era cinico come l’inferno. Le sue
recensioni erano un incrocio tra il primo Howard Stern e quello che
potrebbe essere Travis Bickle se fosse stato un critico
cinematografico”.
“Ma lui era molto divertente e
molto scortese. Ha imprecato. Ha usato insulti razzisti. Ma la sua
merda era davvero divertente. Era maleducato come l’inferno. Ha
scritto come se avesse 55 anni, ma era solo nella sua prima metà
degli anni ’30. Morì verso la fine dei trent’anni. Non è stato
chiaro per un po’, ma ora ho fatto qualche ricerca in più e penso
che si trattasse di complicazioni dovute all’alcolismo“.
Tarantino non ha rivelato il nome del critico sconosciuto o della
rivista pornografica per cui ha scritto, ma in The
Movie Critic, la rivista fittizia si chiamerà
“The Popstar Pages“.
Sembra che il film potrebbe essere
piuttosto audace se non anche controverso e sulla base del fatto
che il critico è morto verso la fine dei suoi trent’anni per
complicazioni dovute all’alcolismo, questo potrebbe anche dare al
decimo e ultimo film di Tarantino una sfumatura tragica. Nessuno è
stato ancora scritturato in The
Movie Critic, ma il regista ha affermato
che la parte principale è pensata per un attore di circa 35 anni e
che ha in programma di scritturare un nuovo protagonista con cui
non ha mai lavorato prima, avendo già in mente qualcuno che secondo
lui farebbe un ottimo lavoro, ma si è detto ancora indeciso.
Solo un paio di giorni dopo il suo
sessantesimo compleanno, il leggendario regista Quentin
Tarantino lo ha reso ufficiale: il suo prossimo
lungometraggio si intitola The
Movie Critic e le riprese inizieranno questo
autunno a Los Angeles. Tuttavia, il regista e lo sceneggiatore
hanno messo a tacere le voci secondo cui il film sarebbe incentrato
sulla famosa critica cinematografica Pauline Kael.
Le informazioni sono state fornite dallo stesso Tarantino durante
un evento di domande e risposte al Grand Rex
Theatre di Parigi, in Francia. Il film, come confermato da
Tarantino, sarà però ambientato nel 1977, un periodo che ha fatto
una grande differenza nella storia del cinema.
È stato infatto l’anno che ha visto
arrivare sul grande schermo film come Star
Wars e Incontri ravvicinati del terzo tipo, ed è
stato in quel periodo che alcuni dei migliori cineasti sono saliti
alla ribalta in quella che oggi viene chiamata la New Wave
americana del cinema, o il Rinascimento di Hollywood. Durante quel
periodo, Tarantino era un adolescente che consumava ferocemente
ogni prodotto cinematografico ed è stato enormemente influenzato da
quegli stessi cineasti. Se davvero The
Movie Critic sarà il suo ultimo film, ha
perfettamente senso che il suo canto del cigno sia una lettera
d’amore al periodo del cinema che lo ha formato.
Il titolo del nuovo film di
Tarantino suggerisce anche che la trasformazione in atto in quella
Hollywood sarà vista attraverso gli occhi di un esterno, colpito da
ciò che vede arrivare sul grande schermo. Se ciò fosse confermato,
The
Movie Criticpotrebbe dunque sfoggiare
un tono malinconico e romantico sulla falsariga del titolo
precedente di Tarantino, C’era una volta a…
Hollywood. Al momento, tuttavia, non si hanno
maggiori informazioni, né sulla trama né sul cast. Sembra però
dunque certo che il film non sarà un biopic sulla celebre critica
cinematografica Pauline Kael, attiva proprio in
quegli anni.
La scorsa settimana, i fan del
cinema sono rimasti sbalorditi quando è stato riferito che Quentin Tarantino ha deciso di non procedere
con la realizzazione di The
Movie Critic, il film che doveva essere il suo ultimo
come regista. Ora, stanno emergendo ulteriori informazioni su
questo progetto abbandonato, in particolare su come il film avrebbe
potuto fare riferimento ai precedenti film di Tarantino e altro
ancora.
Secondo The Hollywood Reporter, c’erano
infatti diverse idee per The
Movie Critic che si sarebbero dovute collegare ai
precedenti lavori di Tarantino. Secondo il rapporto, una delle idee
era che il film – che doveva essere ambientato a Hollywood negli
anni ’70 – avrebbe visto i film precedenti del regista esistere
nella stessa epoca di The
Movie Critic. In questo modo, avrebbe potuto riportare
in scena le star di quei film come versioni fittizie di loro stessi
o per situazioni di “film nel film“.
C’era anche l’idea che The
Movie Critic avrebbe potuto includere qualcosa di
ancora più metacinematografico, come un cinema in cui i personaggi
avrebbero interagito con un futuro regista, forse addirittura un
Tarantino adolescente. Insomma, sembra proprio
che The Movie
Critic avesse l’aspetto di un film-compendio
dell’intero cinema di Tarantino. Ora che questo progetto non vedrà
però il buio della sala, sarebbe interessante capire se ulteriori
dettagli della sua trama verranno prima o poi svelati in altro
modo, magari con un romanzo.
The Movie Critic: tutto quello che
sappiamo sul film di Quentin Tarantino
Del film sappiamo che era ambientato
nella California del 1977 e si ispirava a un cinico critico
cinematografico leggendo il quale Tarantino è cresciuto.
“Scriveva di film mainstream ed era un critico di seconda
scelta. Penso che fosse un ottimo critico. Era cinico come
l’inferno. Le sue recensioni erano un incrocio tra il primo Howard
Stern e quello che Travis Bickle [il personaggio di
Robert DeNiro in Taxi Driver] avrebbe potuto essere se fosse
stato un critico cinematografico”.
“… Scriveva come se avesse 55
anni, ma era solo tra i 30 e i 33 anni. Morì alla fine dei
trent’anni. Per un po’ non è stato chiaro, ma ora ho fatto altre
ricerche e credo che si sia trattato di complicazioni dovute
all’alcolismo“, aveva
dichiarato Tarantino in un’intervista a Deadline. Nel tempo,
erano emersi ulteriori dettagli come che il film avrebbe riproposto
“estratti di film degli anni ’70″ e anche “rifacimenti
dei film di quell’epoca”, come
rivelato dal regista e sceneggiatore Paul
Schrader.
Nessun attore era ancora
ufficialmente legato al progetto, anche se alcune fonti riportavano
che
Brad Pitt avrebbe avuto un ruolo del film, senza
escludere che potesse interpretare proprio il protagonista. Per lui
e Quentin Tarantino sarebbe dunque stata la terza collaborazione
dopo Bastardi
senza gloriae C’era una volta a… Hollywood. Nel febbraio del
2024 era invece stato riportato che anche
Tom Cruise sarebbe potuto comparire nel film per un
piccolo ruolo o un semplice cameo. Ad ora, però, tutte queste
ipotesi sembrano destinate a non concretizzarsi più, data la
notizia dell’abbandono del progetto.