Dopo l’horror thriller
You’re Next (2011), il
regista Adam Wingard torna con un nuovo
thriller dal titolo The Guest, di cui è
già stato diffuso il trailer.
Ricordiamo inoltre che, il
film scritto dallo sceneggiatore Simon Barrett, ha
come protagonista Dan Stevens, già visto nel
ruolo di Matthew Crawley nella serie televisiva Downton
Abbey.
Il film racconta di una famiglia che
fa amicizia con un uomo che non è chi dice di essere. I
realizzatori del film e Dan stesso hanno però
dichiarato che questo personaggio e un po’ più cattivo rispetto
alla media dei caratteri simili. Ecco di seguito un’intervista in
cui l’attore racconta la sua esperienza nel film.
Dopo l’horror thriller
You’re Next (2011), il
regista Adam Wingard torna con un nuovo
thriller dal titolo The
Guest. Accanto a lui ci sarà, ancora una volta,
lo sceneggiatore Simon Barret, già al lavoro con
Wingard appunto in You’re The
Next. Protagonista della pellicola sarà invece
Dan Stevens, noto soprattutto per il ruolo di
Matthew Crawley nella serie televisiva Downtown
Abbey.
Dan Stevens è stato
recentemente intervistato da ShockTillYouDrop.com,
con cui ha discusso la realizzazione di The Guest, tutto ciò che
accadeva dietro le quinte per ottenere lo stile unico del film, in
uscita oggi negli Stati Uniti. Vi mostriamo la video
intervista:
Il film racconta di una famiglia che
fa amicizia con un uomo che non è chi dice di essere. I
realizzatori del film e Dan stesso hanno però
dichiarato che questo personaggio e un po’ più cattivo rispetto
alla media dei caratteri simili.
La Sony Pictures ha diffuso il nuovo trailer di
The Grudge, l’atteso reboot dell’omonimo film
horror di successo. Il nuovo contributo è un trailer vietato.
The Grudge si basa sulla saga horror lanciata da
Takashi Shimizu nel lontano 2004.
Il nuovo film è diretto da Nicolas Pesce (The Eyes of My Mother)
e prodotto nuovamente dal maestro dell’horror Sam
Raimi.
The Grudge è
un film horror il reboot di un classico
dell’horror, il “Ju-On: The Grudge” di Takashi Shimizu
scritto e diretto da Nicolas Pesce , basato su una storia di
Jeff Buhler e Pesce, e prodotto da Sam
Raimi, Robert Tapert e Takashige Ichise. Il film si
svolge nella stessa timeline concomitante come pellicola dello
stesso nome 2004.
Il film debutterà in Italia al
cinema dal 24 Febbraio distribuito da Sony Pictures.
The Grudge, la
trama
Una madre single e un giovane
detective, Muldoon (Andrea
Riseborough), scoprono che una casa di periferia è
maledetta da un fantasma vendicativo che condanna coloro che vi
entrano con una morte violenta. Ora corre per salvare se stessa e
suo figlio dagli spiriti demoniaci della casa maledetta del suo
quartiere. – Sony Pictures Entertainment
The Grudge, il
cast
In The Grudge
protagonisti sono
Andrea Riseborough come detective Muldoon, Demián
Bichir, John Cho come Peter, Betty Gilpin nel ruolo di Nina
Spencer, Lin Shaye come Faith Matheson, Jacki Weaver, e William
Sadler. Fanno parte del cast anche Frankie Faison nel ruolo di Mr.
Matheson, Tara Westwood nel ruolo di Fiona, Nancy Sorel nel ruolo
dell’agente Cole, Stephanie Sy nel ruolo di Amnio Nurse, Joel Marsh
Garland come il Detective Greco, David Lawrence Brown nel ruolo di
Sam Landers, Junko Bailey nel ruolo di Kayako, Robin Ruel nel ruolo
del Dr. Friedman, Zoe Fish nel ruolo di Melinda Landers
eBradley Sawatzky nel ruolo dell’ufficiale Michaels.
Dal produttore Sam
Raimi, il reboot di un classico
dell’horror, il “Ju-On: The Grudge” di Takashi Shimizu.
Diretto da Nicolas Pesce, THE GRUDGE con
Andrea Riseborough, Demián Bichir, John Cho,
Betty Gilpin con Lin Shaye e Jacki Weaver.
The Grudge è
un film horror il reboot di un classico
dell’horror, il “Ju-On: The Grudge” di Takashi Shimizu
scritto e diretto da Nicolas Pesce , basato su una storia di
Jeff Buhler e Pesce, e prodotto da Sam
Raimi, Robert Tapert e Takashige Ichise. Il
film si svolge nella stessa timeline concomitante come pellicola
dello stesso nome 2004.
Il film debutterà in Italia al
cinema dal 24 Febbraio distribuito da Sony Pictures.
The Grudge, la
trama
Una madre single e un giovane
detective, Muldoon (Andrea
Riseborough), scoprono che una casa di periferia è
maledetta da un fantasma vendicativo che condanna coloro che vi
entrano con una morte violenta. Ora corre per salvare se stessa e
suo figlio dagli spiriti demoniaci della casa maledetta del suo
quartiere. – Sony Pictures Entertainment
The Grudge, il
cast
In The Grudge
protagonisti sono
Andrea Riseborough come detective Muldoon, Demián
Bichir, John Cho come Peter, Betty Gilpin nel ruolo di Nina
Spencer, Lin Shaye come Faith Matheson, Jacki Weaver, e William
Sadler. Fanno parte del cast anche Frankie Faison nel ruolo di Mr.
Matheson, Tara Westwood nel ruolo di Fiona, Nancy Sorel nel ruolo
dell’agente Cole, Stephanie Sy nel ruolo di Amnio Nurse, Joel Marsh
Garland come il Detective Greco, David Lawrence Brown nel ruolo di
Sam Landers, Junko Bailey nel ruolo di Kayako, Robin Ruel nel ruolo
del Dr. Friedman, Zoe Fish nel ruolo di Melinda Landers
eBradley Sawatzky nel ruolo dell’ufficiale Michaels.
Secondo quanto riportato da
Deadline, la Ghost House Pictures e la
Good Universe starebbero preparando un reboot di
The Grudge, l’horror soprannaturale
diretto nel 2004 da Takashi Shimizu e interpretato
dall’ammazzavampiri più famosa della tv, Sarah Michelle
Gellar. La sceneggiatura di questo nuovo film sarà scritta
da Jeff Buhler (Midnight Meat Train),
mentre alla produzione troveremo Doug Davison, Joe Drake,
Taka Ichise, Roy Lee, Sam Raimi (già produttore del film
originale) e Rob Tapert, con Nathan
Kahane che figurerà invece tra i produttori esecutivi.
Sarah Michelle Gellar è apparsa,
oltre che nel primo film originale, anche del seguito,
The Grudge 2, del 2006. Non compare,
invece, nel terzo capitolo del film, uscito direttamente per il
mercato home video, dal titolo The Grudge
3, uscito nel 2009.
Ecco il trailer di The
Grudge, dal produttore Sam Raimi,
nuovo reboot del un classico dell’horror, il
“Ju-On: The Grudge” di Takashi Shimizu. Diretto da Nicolas Pesce,
THE GRUDGE con
Andrea Riseborough, Demián Bichir, John Cho, Betty Gilpin con
Lin Shaye e Jacki Weaver.
The Grudge è
un film horror il reboot di un classico
dell’horror, il “Ju-On: The Grudge” di Takashi Shimizu
scritto e diretto da Nicolas Pesce , basato su una storia di
Jeff Buhler e Pesce, e prodotto da Sam Raimi,
Robert Tapert e Takashige Ichise. Il film si svolge nella stessa
timeline concomitante come pellicola dello stesso nome 2004. Il
film debutterà in Italia al cinema dal 24 Febbraio distribuito da
Sony Pictures.
The Grudge, la
trama
Una madre single e un giovane
detective, Muldoon (Andrea
Riseborough), scoprono che una casa di periferia è
maledetta da un fantasma vendicativo che condanna coloro che vi
entrano con una morte violenta. Ora corre per salvare se stessa e
suo figlio dagli spiriti demoniaci della casa maledetta del suo
quartiere. – Sony Pictures Entertainment
The Grudge, il
cast
In The Grudge
protagonisti sono
Andrea Riseborough come detective Muldoon, Demián
Bichir, John Cho come Peter, Betty Gilpin nel ruolo di Nina
Spencer, Lin Shaye come Faith Matheson, Jacki Weaver, e William
Sadler. Fanno parte del cast anche Frankie Faison nel ruolo di Mr.
Matheson, Tara Westwood nel ruolo di Fiona, Nancy Sorel nel ruolo
dell’agente Cole, Stephanie Sy nel ruolo di Amnio Nurse, Joel Marsh
Garland come il Detective Greco, David Lawrence Brown nel ruolo di
Sam Landers, Junko Bailey nel ruolo di Kayako, Robin Ruel nel ruolo
del Dr. Friedman, Zoe Fish nel ruolo di Melinda Landers
eBradley Sawatzky nel ruolo dell’ufficiale Michaels.
Da oltre vent’anni, una squadra
speciale di agenti di polizia messicani opera in silenzio lungo il
confine settentrionale per rintracciare e deportare i fuggitivi
stranieri che attraversano il Messico per sfuggire alle accuse
penali nei loro paesi d’origine. Conosciuta ufficiosamente come
The Gringo Hunters, la squadra opera da Tijuana ed
è specializzata nel localizzare e rimuovere questi fuggitivi, per
lo più americani, che entrano in Messico nella speranza di sfuggire
al sistema giudiziario statunitense. Ufficialmente, si chiama Unità
di collegamento internazionale della polizia dello Stato della
Bassa California.
Le loro operazioni reali hanno ora
ispirato la nuova serie Netflix,
The Gringo Hunters (Los Gringo Hunters),
sulla piattaforma dal 9 luglio. Il dramma è basato su un articolo
del Washington Post del 2022 che offriva uno sguardo più articolato
su come l’unità rintraccia, arresta e espelle i fuggitivi con
rapidità e discrezione. Si tratta dunque di una storia che merita
indubbiamente un maggior approfondimento, al fine di comprendere
meglio il contesto in cui tali dinamiche avvengono e le dinamiche
con cui si svolgono.
Un’unità di cui pochi al di fuori
del Messico avevano mai sentito parlare
Sin dalla sua fondazione nel 2002, l’unità ha espulso ad oggi
più di 1.600 fuggitivi, per lo più uomini americani ricercati per
reati gravi come omicidio, rapimento, reati sessuali e traffico di
droga. In media effettuano circa 13 arresti al mese e tra i
catturati ci sono fuggitivi presenti nella lista dei dieci
ricercati dall’FBI, serial killer e miliardari accusati di frode
finanziaria. Per portare avanti le loro operazioni,
i cacciatori di gringos lavorano in borghese, guidano veicoli
senza contrassegni e si affidano alle informazioni fornite da
agenzie statunitensi come l’FBI, il Dipartimento della Sicurezza
Interna e gli U.S. Marshals.
Sono addestrati sia sul sistema
legale messicano che su quello statunitense e si concentrano
esclusivamente su casi di grande impatto. Parte della loro
formazione consiste inoltre nell’osservare le persone che si
distinguono nelle comunità messicane, un’abilità essenziale quando
si cercano sospetti che spesso cercano di mimetizzarsi. Ad esempio,
i fuggitivi indossano spesso pantaloncini e infradito più dei
locali e parlano poco spagnolo. Gli agenti prestano attenzione
anche a comportamenti irregolari e caratteristiche fisiche come
tatuaggi o cicatrici documentati nelle banche dati criminali
statunitensi.
Invece di seguire lunghe procedure
di estradizione, l’unità utilizza le violazioni delle leggi
sull’immigrazione per espellere rapidamente i sospetti. La maggior
parte degli arresti viene completata in poche ore. Poiché gli
agenti statunitensi non possono operare in modo indipendente in
Messico, si affidano dunque alla polizia messicana per effettuare
gli arresti. Non si tratta quindi di un’estradizione formale, che
richiede un processo giudiziario. Tecnicamente, i fuggitivi vengono
espulsi per aver violato la legge messicana sull’immigrazione.
Il caso che ha rivelato l’unità al
mondo
Fino al 2022, l’unità era in gran
parte sconosciuta al di fuori degli ambienti delle forze
dell’ordine. La situazione è però cambiata quando Kevin
Sieff, corrispondente investigativo internazionale del
Washington Post, si è unito alla squadra mentre si preparava ad
arrestare Damion Salinas, un americano di 21 anni
accusato di omicidio in California. L’articolo di Sieff descrive in
dettaglio come gli agenti hanno rintracciato Salinas a Ensenada,
confermato la sua identità e coordinato l’operazione con i Marshals
statunitensi.
Harold Torres in The Gringo Hunters. Foto cortesia di
Netflix
L’arresto è avvenuto sul ciglio
della strada ed è durato in tutto pochi secondi. Salinas è poi
stato espulso quasi immediatamente. L’articolo ha dunque offerto
una rara panoramica sulle tattiche quotidiane dell’unità e sul suo
approccio discreto. Con l’articolo di Sieff, l’unità The
Gringo Hunters ha dunque guadagnato maggiore popolarità,
cosa che non necessariamente è un bene per loro, intenzionati ad
operare senza destare sospetti. Ad ogni modo, la notorietà di cui
sono stati investiti li ha portati ad essere oggi oggetto della
serie TV disponibile su Netflix.
La silenziosa riscrittura di una
narrazione di confine
Il soprannome
dell’unità, The Gringo Hunters, è emerso
informalmente tra la popolazione locale come abbreviazione della
loro missione: trovare e arrestare i fuggitivi stranieri che
credono che attraversare il confine con il Messico li metta al
riparo dalla giustizia. Anche se la squadra non ha adottato
ufficialmente questo nome, esso riflette un ribaltamento della
tradizionale narrazione di confine. Invece dei messicani che
fuggono verso nord, sono gli americani a nascondersi a sud del
confine e ad essere rintracciati dalle forze dell’ordine
messicane.
L serie Netflix The Gringo
Hunters drammatizza ovviamente molto la loro storia e non
si basi direttamente su precisi eventi. Piuttosto, si è voluto
ricostruire il contesto in cui operano e le sfide con cui si
trovano a confrontarsi quotidianamente. Ancora oggi, i veri
agenti operano in modo silenzioso ed efficiente. Arrestano i
fuggitivi e li riportano rapidamente davanti alla giustizia, spesso
senza l’attenzione del pubblico o clamore. Il loro lavoro richiede
dunque grande pazienza, precisione e stretta collaborazione con le
forze dell’ordine statunitensi.
Ecco il primo sguardo a The
Grinch, il nuovo film d’animazione con la voce di
Benedict Cumberbatch, mostrato durante la
cerimonia di apertura dei giochi olimpici invernali
di PyeongChang 2018.
Il primo poster del film
raffigurava il protagonista che sarà doppiato da Benedict
Cumberbatch nella sua versione adulta, per raggiungere
all’anagrafe il personaggio creato nel 1957 dal Dr.
Seuss che celebre racconto Il Grinch e la favola di
Natale!.
Alla regia del film ci
sono Peter Candeland e Yarrow
Cheney, mentre fa parte del cast vocale al fianco di
Cumberbatch anche Matthew O’Callaghan.
La novella del Dr.
Seuss venne adattata per la prima volta in animazione, nel
1966, con Boris Karloff che venne scelto per
prestare la voce al personaggio, questa vecchia e cattiva creature
che desiderava rovinare il Natale nella città di Chistaqua.
Dopo il lavoro di Chuck
Jones, adesso la Illumination, casa dei
Minions e di Cattivissimo Me,
adatterà il personaggio all’era della computer grafica.
La storia vanta un altro
adattamento, diretto da Ron Howard, con
protagonista Jim Carrey.
Il film è atteso per il 2018 e
potrebbe raccontare una storia di origini, in cui scopriamo in che
modo questa creaturina verde, anche tenera, come la vediamo nel
poster, si è trasformata nel vecchio cattivo che dà il titolo alla
storia originale.
Negli ultimi anni l’attore
Liam Neesonsi è cimentato in una lunga serie di
thriller d’azione, grazie ai quali si è potuto affermare come
una delle icone di questo genere. Titoli come La preda perfetta,
Run All Night e
L’uomo sul treno hanno
infatti raccolto ampi consensi di pubblico, favorendo sempre più
titoli simili. Prima di questi, nel 2011, vi è però stato The
Grey, complesso film thriller con tematiche
filosofiche diretto da Joe Carnahan. Questi aveva
già diretto Neeson nel precedente A-Team, e torna qui a
collaborare con lui per un progetto ambizioso e controverso,
prodotto niente di meno che dal regista Ridley
Scott.
The Grey è basato su un
racconto intitolato Ghost Walker di Ian Mackenzie
Jeffers, qui anche autore della sceneggiatura insieme al
regista. La storia dai due riscritta porta dunque gli spettatori in
un selvaggio ambiente invernale, dove i protagonisti sono costretti
a confrontarsi con pericoli estremi pur di avere qualche speranza
di sopravvivere. Una lotta che è tanto esteriore quanto interiore,
raccontata attraverso la voce narrante del protagonista, che si
lascia esplorare in tutta la sua complessità. Circondato dai
paesaggi della provincia nota come Columbia Britannia in Canada,
questi affronta un viaggio spirituale ricco di simbolismi, portando
con sé lo spettatore.
Costato 25 milioni di dollari,
The Grey è arrivato a guadagnarne circa 81 in tutto il
mondo. Ha inoltre ottenuto ampi consensi di critica, ricevendo però
anche diversi pareri negativi per via dell’immagine data dei lupi,
animale estremamente importante nel racconto. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e al suo finale
alternativo. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
The Grey: la trama del film
Protagonista del film è John
Ottway, un tiratore scelto silenzioso e solitario. Senza
amici e senza amore si trascina quotidianamente facendo il suo
lavoro, che consiste nel proteggere gli operai di una raffineria in
Alaska dagli attacchi di animali selvatici, e ricordando con
malinconia i bei tempi in cui sua moglie era ancora viva. L’esilio
al confine del mondo è quasi una scelta obbligata per lui e per i
suoi simili, uomini persi, persone “non adatte al genere umano”,
gente che scappa dalla civiltà per tornarci solo in vacanza. Il suo
nuovo compito, ora, è di proteggere un gruppo di operai petroliferi
in Alaska dai lupi presenti nella zona.
A lavoro concluso, però, durante il
viaggio di ritorno, l’aereo su cui si trovano John e il resto del
gruppo precipita a causa di una tempesta e solo in pochi escono
indenni dal disastro. Anche per loro la vera salvezza si rivelerà
però essere molto lontana. Per raggiungere la civiltà e
considerarsi fuori pericolo i protagonisti dovranno infatti
battersi contro gelo, tempeste e un branco di lupi feroci. Entrati
involontariamente nel territorio di questi, gli uomini dovranno
cercare di passare il più inosservati possibile, ma depistare il
fiuto di un lupo è quanto mai complesso, e richiederà attenzioni
speciali.
The Grey: il cast del film
Al momento di scegliere l’attore
protagonista, l’iniziale candidato sembrava essere l’attore
Bradley Cooper.
Per via di precedenti impegni, però, questi non poté prendere parte
al progetto. Il ruolo di John Ottway è così stato affidato
all’attore Liam Neeson.
Già abituato al genere, questi dovette comunque sottoporsi ad un
allenamento speciale al fine di poter gestire le fredde temperature
previste nelle location scelte. L’attore ha infatti raccontato di
essersi trovato a circa -40 gradi, trovando l’esperienza
particolarmente complessa. Per prepararsi al suo personaggio,
inoltre, Neeson decise di studiare approfonditamente il movimento
dei lupi, cercando di comprenderne la natura e la psicologia.
Presente solo in alcuni flashback è
la moglie di John, interpretata dall’attrice Anne
Openshaw. Il resto della squadra che si trova a dover
gestire la difficile situazione del film è invece composta da
attori come Dallas Roberts nei panni di Pete
Hendrick e Joe Anderson in quelli di Todd
Flannery. Nonso Anozie, recentemente visto anche
nei film Artemis Fowl e Cenerentola, svolge qui
il ruolo di Jackson Burke. James Badge Dale, noto
per la serie 24, è invece Luke Lewenden. Infine, è
presente l’attore Frank Grillo nei panni di John
Diaz, membro del gruppo che entrerà apertamente in contrasto con
Ottway sul da farsi. Grillo è meglio noto per il personaggio di Leo
Barnes in alcuni film della serie La notte del
giudizio.
The Grey: il finale, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Nonostante ci si possa aspettare di
imbattersi in scontri corpo a corpo tra i protagonisti e i lupi, di
questi nel film non vi è volutamente traccia. Lo stesso finale
evita di mostrare ciò, svelando l’esito dello scontro soltanto con
una scena posta al termine dei titoli di coda. Il regista,
tuttavia, ha raccontato di aver effettivamente girato un finale
alternativo dove Ottway viene mostrato mentre cerca di prevalere
fisicamente sul capo branco dei lupi. Tale finale venne però
considerato da lui non il linea con quanto mostrato nel resto del
film, portandolo dunque a scegliere di ometterlo. In questo modo,
ha preservato l’ambiguità e la filosofia che la storia doveva
esprimere.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. The Grey
è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Amazon Prime Video e Now. Per vederlo,
una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare
il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
28febbraio alle ore
23:30 sul canale TV8.
The Grey è il
film thriller del 2011 che ha trionfato al Box
Office diretto da Joe Carnahan e con
protagonista Liam Neeson, basato sul racconto Ghost
Walker di Ian Mackenzie Jeffers.
The Grey, il film action
thriller di sopravvivenza
John Ottway (Liam
Neeson) è un tiratore scelto silenzioso e solitario.
Senza amici e senza amore si trascina quotidianamente facendo il
suo lavoro, che consiste nel proteggere gli operai di una
raffineria in Alaska dagli attacchi di animali selvatici, e
ricordando con malinconia i bei tempi in cui sua moglie era ancora
viva. L’esilio al confine del mondo è quasi una scelta obbligata
per lui e per i suoi simili, uomini persi, persone “non adatte al
genere umano”, gente che scappa dalla civiltà per tornarci solo in
vacanza.
Durante uno di questi viaggi
temporanei, però, l’aereo su cui viaggia John precipita a causa di
una tempesta e solo in pochi escono indenni dal disastro. Anche per
loro, però, la vera salvezza è molto lontana: per raggiungere la
civiltà e considerarsi fuori pericolo i protagonisti dovranno
infatti battersi contro gelo, tempeste e un branco di lupi
feroci.
Lo scontro uomo-natura, soggetto
sempre affascinante e spesso inflazionato, in The
Grey si sviluppa in un modo molto particolare: lo
scontro tra esseri umani e lupi, infatti, prende le forme di una
battaglia che ha una sfumatura ultraterrena e gli animali, lungi
dall’essere rappresentati con realismo, sono enormi, crudeli e
cacciano non solo per nutrirsi ma per sterminare la compagnia di
uomini.
The Grey, Uomo-natura,
bene-male
Purtroppo il desiderio di
Joe Carnahan (regista e co-sceneggiatore) di
trasformare una lotta uomo-natura in uno scontro bene-male è un
punto debole per il film, poiché la sceneggiatura non dà le basi
necessarie affinché questa mutazione avvenga senza apparire
forzata. I lupi, infatti, presenze oscure nella notte e pericolo
incombente sulla strada della salvezza, sono in un primo tempo
temuti in quanto belve affamate che difendono il loro territorio,
poi, senza alcun motivo apparente, iniziano ad incarnare una
cattiveria più profonda e insondabile, per giungere, nel finale, ad
una sorta di umanizzazione, con uno scontro frontale tra lupo
capobranco e uomo capobranco.
Accanto a queste
scivolate di scrittura e stile vi sono però anche aspetti
interessanti. Ad esempio la scelta di affiancare un grande attore a
volti poco noti, in modo che lo spettatore, fino alla fine, non può
fare pronostici su chi si salverà e chi no. Tutti sono uguali
(tranne Neeson), tutti possono morire in qualunque momento.
Nonostante la resa realistica
dell’ambientazione, possibile grazie alle riprese in alta montagna,
e la buona interpretazione da parte di tutto il cast, The
Grey non si fa portatore di alcuna novità all’interno del
suo genere e rimane al livello di un modesto film d’azione con
qualche velleità di grandezza.
Tra queste velleità si segnala che
il vero finale di The Grey, una scena di pochi
secondi, appare alla fine dei titoli di coda. Di sei minuti
di titoli di coda.
Ecco il trailer di The
Grey, film che vede protagonista un feroce
Liam Neeson, uscito lo scorso anno negli Usa e che
finalmente arriverà a fine mese nelle
È stato ufficializzato nel corso
dello speciale evento WB/DC/The CW di ieri sera il progetto su
The Green Lantern Corps che avrà come
protagonista non solo Hal Jordan, come nel film del 2011, ma anche
altri famosi personaggi del fumetto, come John Stewart.
Justice League Parte I sarà
diretto ancora una volta da Zack Snyder ed è
previsto per il 10 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry Cavill come Superman, Ben
Affleck come Batman, Gal
Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller
come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray
Fisher come Cyborg. Il seguito invece, Justice League
Part Two arriverà 14 giu 2019.
Ecco il trailer ufficiale di
The Green Knight, il nuovo film di A24 diretto da
David Lowery e con Dev Patel, Alicia
Vikander e Joel Edgerton.
Il film che sarebbe dovuto uscire a
Febbraio 2020 e poi a Maggio 2020 con prima mondiale al SXSW Film
Festival, arriva adesso nel Luglio 2021 ed è senza dubbio uno dei
film più attesi della stagione estiva. Dev Patel interpreta Sir
Gawain, lo sconsiderato nipote di Re Artù, che intraprende una
missione per affrontare e sconfiggere lo sconosciuto Cavaliere
della Pelle Verde.
La sinossi ufficiale di The
Green Knight recita: “Un’epica avventura fantasy
basata sull’intramontabile leggenda arturiana, The Green Knight
racconta la storia di Sir Gawain (Dev Patel), lo sconsiderato e
testardo nipote di Re Artù, che si imbarca in un audace ricerca per
affrontare l’omonimo Cavaliere Verde, un gigantesco sconosciuto
dalla pelle color smeraldo. Gawain lotta con fantasmi, giganti,
ladri e intriganti in quello che diventa un viaggio più profondo
per definire il suo personaggio e dimostrare il suo valore agli
occhi della sua famiglia e del suo regno, affrontando lo sfidante
finale”.
Anche per The Green
Inferno, pellicola horror diretta da Eli
Roth, il Comic-Con è stata
un’opportunità per raccogliere consensi ed una buona fetta di
pubblico. Nell’ambito dell’evento in corso a San Diego in questi
giorni, infatti, Eli Roth ha presentato
uno breve sneak peek di un film che sicuramente non sarà
indirizzato ai deboli di stomaco.
La pellicola è un omaggio all’horror
cannibale di italiana memoria (Ruggero Deodato) e
pertanto seguirà le vicissitudini di un gruppo di ambientalisti
che, in seguito ad un guasto dell’ aereo, si troverà sperso nella
foresta amazzonica e braccato da una tribù dedita al
cannibalismo.
Diretto da Eli
Roth, il film ha nel cast Lorenza
Izzo, Ariel
Levy e Aaron Burns. La data di
uscita prevista negli Stati Uniti è il 25 settembre.
Guarda il trailer italiano ufficiale
diThe Green Inferno,
pellicola horror/splatter diretta da Eli
Roth e presentata nel 2013 al Toronto
Film Festival. Il film uscirà nelle nostre sale il 24
settembre.
La pellicola è un omaggio all’horror
cannibale di italiana memoria (Ruggero Deodato) e
pertanto seguirà le vicissitudini di un gruppo di ambientalisti
che, in seguito ad un guasto dell’ aereo, si troverà sperso nella
foresta amazzonica e braccato da una tribù dedita al
cannibalismo.
Diretto da Eli
Roth, il film ha nel cast Lorenza
Izzo, Ariel
Levy e Aaron Burns.
The Green
Inferno, pellicola horror/splatter diretta
da Eli Roth e presentata nel 2013
al Toronto Film Festival era da tempo
uscita dai radar, ebbene in vista del lancio nei cinema italiani,
previsto per il prossimo settembre, è stato reso disponibile un
trailer ufficiale.
Vi ricordiamo che la pellicola è un
omaggio all’horror cannibale di italiana memoria (Ruggero
Deodato) e pertanto seguirà le vicessitudini di un gruppo
ambientalista che, in seguito ad un guasto all’aereo, si troverà
sperso nella foresta amazzonica e braccato da una tribù dedita al
cannibalismo.
Diretto da Eli
Roth il film ha nel cast Lorenza
Izzo, Ariel
Levy ed Aaron Burns.
The Green Inferno è
un film del 2013 scritto, prodotto e diretto da
Eli Roth. New York, giorni nostri. Attratta dal
fascino carismatico del giovane attivista Alejandro (Ariel
Levy), la bella studentessa di economia Justine
(Lorenza Izzo) decide di avvicinarsi a quel gruppo
di idealisti che nel campus lotta per le cause dei più deboli.
Le ambizioni di Alejandro però
volano più in alto: andare nell’Amazzonia peruviana per salvare le
tribù indigene dalle ruspe delle multinazionali occidentali. Che
fare? Seguirlo in quella pericolosissima protesta nella giungla o
ascoltare i più miti consigli di papà e amici? Justine decide di
accodarsi a quella folle spedizione non sapendo che laggiù, tra gli
alberi della foresta pluviale, i pericoli non arriveranno dai
mercenari al soldo del capitalismo selvaggio ma da quelle stesse
antiche popolazioni che loro stanno cercando di salvare
dall’estinzione.
The Green
Inferno è l’ultimo lavoro dell’ormai celebre
regista Eli Roth, che anche qui firma sceneggiatura, soggetto e
regia. Chi ha seguito il giovane regista nei suoi successi
precedenti, per citarne solo alcuni ricordiamo Hostel e
Hostel II, saprà cosa aspettarsi da questo “inferno
verde”.
The Green Inferno tra
sangue e squartamenti
Film per i forti di
stomaco, per gente abituata a squartamenti, sangue che scorre a
fiumi e scene di una violenza indicibile, The Green
Infernoparte da un concetto di base
alquanto discutibile: mai fidarsi di chi vuole fare del bene a
tutti i costi, di chi sente l’irrefrenabile desiderio di aiutare
gli altri, anche se questi altri vivono a migliaia di chilometri di
distanza.
Un film che attraversa diverse fasi
e che suscita impressioni alterne: sciocchino e banale nelle prime
battute poi improvvisamente intrigante e sconvolgente nella sua
seconda parte. Quindi la terza parte che mostra un’escalation di
violenza e orrore esasperante. Ma è qui che Roth inciampa cedendo
alla solita tentazione di esagerare e soprattutto di sconfinare nel
grottesco se non addirittura nel comico. Un film che poteva essere
interessante e davvero sconvolgente e che invece a un certo punto
inizia a prendersi in giro con sequenze farsesche e ridicole che
forse vogliono scimiottare, ma con risultati scadenti, il modello
Tarantino che Roth conosce bene.
La sceneggiatura si trascina delle
falle non trascurabili come l’idea iniziale di scegliere un gruppo
di giovani studentelli inesperti e assolutamente acerbi di missioni
alla “greenpeace” per una sfida di questa portata e di questo
rischio. Tra gli interpreti ci sentiamo di segnalare solo la bella
protagonista, Lorenza Izzo, attrice cilena con cui Roth e Ariel
Levy hanno condiviso il set di Aftershock.
The Green
Infernoè un film di genere, “consigliabile”
solo a quel pubblico amante dello splatter e che non rinnega le
derive grottesche che quasi sempre prendono questi film.
La Open Road Films
ha rilasciato il nuovo trailer e la nuova locandina per il cannibal
movie di Eli Roth, The green
inferno, che verrà trasmesso nelle sale a partire dal
prossimo 5 Settembre. Diretto, co-scritto e
prodotto dallo stesso Roth
(Hostel, Cabin
Fever), il film segue in presa diretta le vicende di
un gruppo di studenti attivisti che viaggiano da New
York fino in Amazzonia, con l’intento di
salvare la foresta pluviale. Tuttavia, un volta giunti in questo
vasto paesaggio verde, scopriranno a loro spese che la foresta è
popolata da tribù indigene…e gli eventi precipiteranno
inevitabilmente in un inferno senza via di scampo.
La prima immagine trapelata di
The Green Inferno (qui la nostra recensione dal Festival di Roma),
che potete ammirare anche qua sopra, aveva subito fatto capire che
la pellicola di Eli Roth non sarebbe stata adatta
per i deboli di cuore (o di stomaco). Non che fosse una novità per
il regista di Hostel e
Cabin Fever.
Adesso il nuovo poster
pubblicato da Impawards aggiunge quel tocco di macabro misto a
inquietudine che completa l’idea dell’atmosfera che la pellicola
vorrebbe suggerire (o urlare).
La pellicola è un
omaggio all’horror cannibale di italiana memoria (Ruggero
Deodato) e pertanto seguirà le vicissitudini di un gruppo
di ambientalisti che, in seguito ad un guasto dell’ aereo, si
troverà sperso nella foresta amazzonica e braccato da una tribù
dedita al cannibalismo.
Diretto da Eli
Roth, il film ha nel cast Lorenza
Izzo, Ariel
Levy e Aaron Burns. La data di
uscita prevista negli Stati Uniti è il 25 settembre.
Koch Media annuncia che
The Green Inferno è stato vietato ai
minori di 18 anni dalla Commissione Censura.
Il film, che rappresenta il ritorno
alla regia di Eli Roth, uscirà in Italia, in
anteprima mondiale, il 24 settembre (negli Stati Uniti uscirà
il 25 settembre). Il divieto di visione per i minori è stato
imputato all’eccessiva crudeltà di alcune immagini e alla
presenza di contenuti troppo esplicitamente violenti.
Le prime proiezioni, tenutesi in
occasione di anteprime stampa e Festival in Italia e all’estero,
non hanno sicuramente lasciato indifferenti gli spettatori. Alcune
persone si sono sentite male durante la visione e altre sono
svenute di fronte alle crudissime immagini del cannibal horror di
Roth.
The Green Inferno racconta la
storia di un gruppo di giovani attivisti di New York che parte alla
volta dell’Amazzonia per salvare una tribù di indigeni a rischio di
estinzione a causa del saccheggio delle risorse naturali e della
distruzione del loro habitat ad opera delle multinazionali.
Sfruttando il potere e la velocità di comunicazione consentita dai
social media e dal web, raggiungono l’area del villaggio che sta
per essere devastata dalle ruspe distruttive, si incatenano agli
alberi e iniziano a riprendere tutto con i loro telefonini al fine
di trasmettere in streaming l’azione. Durante il loro ritorno a
casa, però, qualcosa va storto. Un terribile incidente squarcia il
loro aereo e tutti i passeggeri si ritrovano nel cuore della
giungla. Feriti e terrorizzati
vengono presi in ostaggio proprio dalla tribù di nativi che erano
andati a salvare. Presto scopriranno che oscure usanze primitive
sono ancora presenti nella giungla amazzonica: cannibalismo, atti
barbarici e altri rituali che distruggono corpo, mente e anima.
Arriva online il primo
trailer per The Green Inferno di
Eli Roth, cannibal movie fortemente ispirato a
Cannibal Holocaust di Ruggero
Deodato, ispirazione per Roth in tutta la sua filmografia
e ora omaggiato come non mai dal filmmaker che ha portato il
torture porn nel cinema mainstream.
The Green Inferno, presentato al Festival di Roma, è già stato recensito e potete trovare il nostro
parere a questo link, mentre in questa pagina troverete la conferenza stampa
dello stesso Roth.
The Green
Inferno è stato presentato oggi al Festival
Internazionale del Film di Roma 2013 nella categoria
“fuori concorso”.
Un gruppo di ragazzi, capoguidati
da Alejandro (Ariel Levy), partono per l’Amazzonia
nel tentativo di documentare e conseguentemente fermare la
distruzione di una tribù che sta avvenendo a suon di bulldozer e
fucili. Justine (Lorenza Izzo) sposa la loro causa
e si unisce all’impresa, convinta che si tratterà solo di qualcosa
di istruttivo. Ma la situazione precipita e il gruppo diventa preda
della giungla e di una tribù nativa del posto che ha una piccola
peculiarità: è cannibale.
Per la prima mezz’ora,
The Green Inferno è una commedia. O
meglio, una “commedia preparativa”: lo spettatore è continuamente
avvisato da piccoli dettagli che qualcosa non quadra, che
l’inevitabile sta per arrivare. Eli Roth in questo
la fa da padrone. Così, un primo piano su una bistecca cotta al
sangue tagliata da un coltello, o una mannaia utilizzata per
ridurre in pezzi un frutto, acquistano molto più significato di
quello della mera operazione in sé. Inoltre, Roth inizia il film
con una breve sequenza della giungila, titoli di testa compresi.
Tutti espedienti di sceneggiatura e scelte registiche che non
lasciano scampo, prima o poi l’incubo comincerà.
The Green
Inferno
Quando in Amazzonia ci si arriva
per davvero, è la durezza visiva a prendere il sopravvento. La
paura e il senso di terrore sono generati dal disgusto
dell’immagine a se stante e non da un crescendo tassello dopo
tassello. Fa eccezione la prima sequenza dove il gruppo incontra la
tribù, filmata con una maniacale psichedelia, capace da sola di
correre sul filo della tensione, senza un ausilio
sanguinoso. Se siete alla ricerca di una lezione su come
mantenere viva la suspense, anche senza puntare un coltello
all’altezza della gola di qualcuno, troverete poche risposte. Ma se
amate Roth o un tipo di horror concentrato più sulla pagina del
ribrezzo, sarà divertente immaginare quale supplizio dovrà subire
la vittima prescelta. In questo secondo caso, il film vince quasi
sempre.
Come il regista ci ha (ben)
abituato, anche in questo capitolo sono presenti parecchi elementi
splatter. Non mancano poi strizzate d’occhio ai numerosi “cannibal
movie” del passato, così come una giusta dose di critica agli Stati
Uniti, frecciate che dovrebbero scatenare la domanda: chi sono i
veri selvaggi?
È già stato
confermato un sequel, che porterà la regia
di Nicolàs Lopez, di cui si conosce
persino il titolo: Beyond The Green
Inferno. Una scena durante i titoli di coda chiarirà
meglio il concetto.
Da quando i film di supereroi sono
esplosi in tutta la loro potenza, in molti hanno cercato di seguire
questo filone dando vita a personaggi e storie più o meno
originali. Sono tanti gli esempi di supereroi non appartenenti né
alla Marvel né alla DC giunti sul grande
schermo, da Hancock a Glass. Tra i più bizzarri
tentativi a riguardo vi è quello di The Green
Hornet, film del 2011 diretto da Michel
Gondry, regista celebre per film come Eternal Sunshine of the Spotless
Mind o Be Kind Rewind – Gli acchiappafilm, e qui
chiamato a gestire il suo primo film su commissione, del quale però
non ha un buon ricordo.
Più che di Gondry, in realtà,
The Green Hornet si configura come un film realizzato su
misura di Seth
Rogen, che lo ha scritto e interpretato, adattando il
tutto alle sue capacità comiche. L’idea non è però originale,
essendo ispirata al preesistente personaggio del Calabrone Verde,
ideato per la radio nel 1936 da George W. Trendle
e Fran Striker. Si tratta di un combattente del
crimine che conduce una doppia vita: ufficialmente è un editore di
un giornale ma segretamente combatte il crimine indossando una
maschera ed un vestito verde, avvalendosi dell’aiuto dell’asiatico
Kato. Sulle sue avventure era stata realizzata anche una serie
televisiva con Bruce Lee nei
panni di Kato.
Un personaggio dunque noto, che per
anni gli studios hanno cercato di portare al cinema. Con il
concretizzarsi di ciò, The Green Hornet si affermò come un
buon successo, incassando il doppio del suo budget. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
The Green Hornet: la trama del film
Protagonista del film
è Britt Reid, un giovane di buona famiglia,
figlio del miliardario James Reid. Il padre di
Britt è infatti l’editore del celebre quotidiano The Daily
Sentinel, nella città di Los Angeles. Contrariamente a suo padre,
però, il giovane non ha particolare voglia di impegnarsi in un
mestiere e di rimboccarsi le maniche per quello. Preferisce
piuttosto spendere in giro la propria fortuna, dandosi alla pazza
gioia in notti all’insegna dell’eccesso. Il suo atteggiamento
cambia però drasticamente quando suo padre, con il quale aveva un
brutto rapporto, viene trovato morto. Britt decide a quel punto di
chiudere il giornale e licenziare tutti. Tutti tranne il fedele
Kato.
Britt condivide infatti con il
giovane asiatico esperto di meccanica e di arti marziali l’odio
verso suo padre. Da quel momento i due svilupperanno un’amicizia
che li porterà a prendere una decisione quantomai folle e
inaspettata. Entrambi assumono infatti due identità segrete e
camuffandosi con maschere e abiti iniziano a dare la caccia al
crimine presente in città. Le loro avventure saranno però quanto
mai goffe, portandoli ben presto a scontrarsi con veri pericoli.
Sarà in quel momento che Britt, che si fa ora chiamare
Calabrone Verde, capirà davvero cosa vuol dire
usare i propri mezzi per fare del bene.
The Green Hornet: il cast del film
Come anticipato, ad interpretare
Britt Reid, alias Calabrone Verde, vi è il noto attore comico
Seth Rogen.
Egli si era occupato del progetto da più punti di vista, spesso
entrando in contrasto con alcune decisioni dello studios di
produzione. Per poter interpretare il ruolo, Rogen si è inoltre
sottoposto ad una ferrea dieta, riuscendo a perdere circa 10 chili.
Accanto a lui, nei panni del fedele Kato, vi è l’attore e cantante
taiwanese Jay Chou. Questi non aveva ancora mai
recitato in un film statunitense, e si propose a Rogen tramite un
video provino. Rimasto piacevolmente colpito da lui, Rogen gli
assegnò la parte, scoprendo solo in seguito che Chou era celebre
come cantante nel suo paese.
Nei panni di Leonore Case,
l’affascinante segretaria del The Daily Sentinel, vi è la celebre
attrice Cameron Diaz,
qui in uno dei suoi ultimi ruoli prima del ritiro dalle scene. Nel
film si ritrova poi il due volte premio Oscar Christoph Waltz
nei panni di Benjamin Chudnofsky, criminale russo e principale
villain del film. Per la parte era stato originariamente contattato
Nicolas Cage,
il quale rinunciò però non giudicando sufficiente il tempo datogli
per preparare il personaggio. David Harbour è D. A.
Frank Scanlon, alleato di Chudnofsky, mentre Edward
Furlong, noto per essere stato John Connor in
Terminator 2 – Il giorno del giudizio, è Tupper,
spacciatore di Meth. L’attore Tom Wilkinson,
infine, interpreta James Reid, il padre del protagonista.
The Green Hornet: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. The Green
Hornet è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple
iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 18 maggio alle
ore 21:10 sul canale Paramount
Channel.
Tanti appassionati
ricordano The Green Hornet,
pellicola ispirata ad uno dei più vecchi e storici personaggi nel
mondo dei fumetti, “il Calabrone Verde”, che esordì al cinema nel
2011, diretto da Michel Gondry.
Il regista ha parlato nuovamente del
suo vecchio lavoro con The Hollywood Reporter, ricordando il film
non molto positivamente:
Avevo
lavorato sulla prima versione di The Green Hornet per diversi anni.
Era il ’96 o ’97, e avevo lavorato con Ed Neumeier, uno
sceneggiatore che ha fatto RoboCop e Starship
Troopers. Scrivemmo uno script davvero suggestivo, che
richiamava l’originale. Poi, dopo un mese di lavoro
e aver fatto disegni, e così via, il direttore dello studio,
che era Universal a quel tempo, ci disse che avevano appena
accantonato il progetto. Mi dissero solo ‘La prossima volta
che scegliete un progetto, assicuraratevi che sia in cima alla
pila.’ Ero molto frustrato perché era lui che mi
aveva chiesto di lavorare su questo progetto. Lo considero
dunque un punto piuttosto basso della mia carriera.
The Green Hornet è un
film del 2011 diretto da Michel Gondry,
adattamento cinematografico del personaggio radiofonico e
televisivo de Il Calabrone Verde. È una commedia di supereroi
distribuita anche in 3D e nel circuito IMAX.
Ecco alcune versioni della maschera
che avrebbe potuto indossare Seth
Rogen in The Green
Hornet, film del 2011 adattamento cinematografico del
personaggio radiofonico e televisivo de Il Calabrone
Verde.
Il film è diretto da Michael
Gondry e si ascrive al genere di commedia supereroistica.
Il film racconta le vicende del supereroe improvvisato Britt Reid,
interpretato da Seth Rogen, che sotto le vesti del
misterioso Green Hornet lotta contro il crimine aiutato
dall’esperto in arti marziali Kato, interpretato da Jay
Chou. Del cast fanno parte anche Christoph
Waltz nel ruolo di Benjamin Chudnofsky, Cameron
Diaz nel ruolo di Lenore Case ed Edward James
Olmos nel ruolo di Mike Axford.
Michel Gondry
dirige il ritorno sul grande schermo del Calabrone Verde. – E’
ormai prossimo l’arrivo nelle sale italiane del cinefumettone “The
Green Hornet”, spettacolare pellicola ispirata ad uno dei più
vecchi e storici personaggi nel mondo dei fumetti, “il Calabrone
Verde”, che esordirà nei cinema italiani il 28 gennaio.
Il film, che la Sony ha prodotto insieme alla
Original Film Feature Films e distribuito in collaborazione con la
Columbia Pictures, riprende la storia di un originale supereroe, il
Calabrone Verde, figura nata dalla mente di George W. Trendle e
Fran Striker che negli anni trenta ne fecero un celebre
protagonista di un diffuso serial radiofonico statunitense.
Il Calabrone Verde diverrà successivamente un serial
cinematografico, nel 1940, quindi sbarcherà sul piccolo schermo a
metà anni ’60 quando verrà proposto come serie tv dalla abc per due
stagioni. Sarà proprio da questa serie televisiva che l’interprete
di Kato, la spalla ed aiutante del Calabrone Verde, si farà
conoscere al grande pubblico divenendone in seguito un vero ed
amatissimo mito, stiamo ovviamente parlando di Bruce Lee.
“The Green Hornet” narra la storia
di Britt Reid ( Seth
Rogen ), tanghero e scapestrato figlio di un ricco magnate
americano dei media, impegnato a trascorrere un’esistenza dissoluta
fatta di lunghe nottate all’insegna del divertimento più sfrenato.
Quando Britt riceve la notizia della misteriosa quanto improvvisa
morte del padre, ne eredita di conseguenza l’immenso impero
editoriale; ancora stravolto dalla scomparsa del genitore Britt
avrà modo di conoscerne uno dei più fidi impiegati e collaboratori,
Kato ( Jay Chou ). Kato è un geniale inventore nonché maestro di
arti marziali e con l’intenzione di sfruttare queste eccezionali
qualità, a Britt Reid nascerà l’idea di allearsi con lui per
intraprendere un improbabile quanto ambiziosa lotta al crimine
organizzato. Sarà così che Kato insegnerà a Reid i segreti della
sua arte e gli metterà a disposizione una serie di armamentari
micidiali quanto implacabili come la “black beauty”, un’auto
formidabile ed indistruttibile, e due pistole dai poteri
misteriosi. Nasce così il mito di The Green Hornet, il Calabrone
Verde, fuorilegge nemico dei fuorilegge, che ben presto finirà
nelle mire del più temuto dei criminali di Los Angeles, Benjamin
Chudnofsky ( Christoph Waltz ) il quale pianificherà il modo per
eliminarlo.
Il compito non semplice di
riportare sul grande schermo il personaggio del Calabrone Verde è
toccato a Michel Gondry, eclettico e originale regista francese.
Gondry è nato e cresciuto come geniale ideatore di riuscitissimi
videoclip musicali ( tra gli altri si ricordano quelli per i Daft
Punk o i Chemical Brothers ) e famosi spot pubblicitari. Il regista
francese si afferma a livello cinematografico nel 2001 con “Human
Nature” e sopratutto nel 2004 con “ Se mi lasci ti cancello “
fortunatissimo film con Jim Carey e Cate Winslet. Di questo film
Gondry cura anche la sceneggiatura insieme all’amico Charlie
Kaufmann vincendo il relativo Oscar l’anno successivo. Gondry non sembrava inizialmente l’uomo adatto
per un film come “The Green Hornet” in quanto ritenuto dalla
produzione un regista più portato ad un cinema concettuale e che
quindi mal si conciliava con il genere più commerciale del film in
oggetto. E’ lo stesso Evan Goldberg co-sceneggiatore di “The Green
Hornet” che afferma: “ avevano bisogno di essere convinti. E Michel
li ha convinti alla svelta con una sequenza d’azione che ha
introdotto lui stesso. Nessuno di noi aveva mai visto una cosa del
genere…”.
Gondry convince così il capo della produzione Neil Moritz grazie
alle sue straordinarie capacità tecniche ed artistiche ma gli
attriti e le divergenze sono continue come lo stesso protagonista
nonché co-sceneggiatore del film Seth Rogen afferma: “credo che
Neil sia da una parte dello spettro e Gondry all’estremità opposta.
Io e Ivan ( Goldberg ) siamo giusto nel centro e di solito così
funzionava”. Rogen ammette come la produzione spingesse per
qualcosa di più commerciale mentre il regista se lasciato a se
stesso “è capace di abbandonare qualsiasi comprensione per
chiunque…” il risultato di questa ardua e faticosa mediazione ha
prodotto, Rogen ne è certo, “un grande film”.
Per sapere se le parole di Rogen siano rispondenti al vero non ci
resta che aspettare il 28 di gennaio quando il film esordirà nei
cinema italiani. Sicuramente ad aumentarne la curiosità è la
presenza di altri attori di calibro internazionale come la sempre
bellissima Cameron Diaz nel ruolo di Lenore Case, la segretaria di
Britt Reid/Calabrone Verde e sopratutto di Christoph Waltz
che interpreta il cattivo di turno così come fece con straordinaria
efficacia in “Bastardi senza gloria” di Quentin Tarantino.
“The Green Hornet” si presenta quindi come un insolito e originale
cinefumetto dove il protagonista è in realtà un goffo e impacciato
allievo di colui che dovrebbe in teoria fargli da spalla, una sorta
di divertente antieroe che in genere, a livello cinematografico
raccoglie garantite simpatie. A voi dal 28 gennaio il compito di
confutare o meno.
Wong Kar-Wai
sarà nelle sale cinesi il prossimo 18 dicembre per il film
The Greatmaster, film che sta ancora
aspettando dei compratori internazionali per essere distribuito
nel
Esistono film che ci ricordano di
quanto nel credere nei propri sogni non bisogna mai porsi limiti.
Esemplare a riguardo è la storia del celebre Phineas Taylor
Barnum, raccontata nel film del 2017The
Greatest Showman (qui la recensione). Esordio alla
regia di Michael Gracey, questo ripercorre infatti
le origini del Barnum’s Circus, una delle prime grandi compagnie di
intrattenimento popolare che hanno definito l’oggi diffusa idea di
circo. Il tutto viene qui raccontato attraverso il genere del
musical, che permette di portare in scena coreografie e sequenze
particolarmente entusiasmanti, come anche i tanti sentimenti che
animano i protagonisti e la loro storia.
Anticipato già da anni, il film
ripercorre in modo talvolta romanzato la vita dell’imprenditore
circense, vissuto tra il 1810 e il 1891. Figura ancora oggi
celebrata e imitata, Barnum è da molti considerato l’inventore
dell’idea di circo, da lui resa grande grazie ad una serie di
trovate pubblicitarie di gran richiamo. Avvalsosi di un grande cast
di interpreti, come anche dei compositori Benj
Pasek e Justin Paul, già premi Oscar per
La La Land, il film è
così divenuto uno dei più apprezzati musical degli ultimi anni,
merito anche della grande capacità di sfruttare al meglio il mezzo
cinematografico e le sue magie.
Una volta uscito in sala, il film si
affermò come uno dei maggiori successi del suo anno. A fronte di un
budget di 84 milioni di dollari, The Greatest Showman
arrivò ad incassarne ben 435 in tutto il mondo. Tale risultato lo
portò ad essere il quinto musical dal maggior guadagno della
storia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune curiosità legate ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli circa la trama, il
cast, le canzoni del film
e le piattaforme streaming contenenti tale
titolo nel proprio catalogo.
The Greatest Showman: la
trama del film
Protagonista del film è P.
T. Barnum, il quale sin da ragazzino sogna di poter vivere
una vita felice insieme alla sua amata Charity.
Crescendo, i due innamorati formano sempre più una coppia
inseparabile, uniti anche dalle due figlie. La loro è però
un’esistenza umile, e Barnum desidera poter invece realizzare
qualcosa di grande, che lasci il segno nella società. L’occasione
arriva nel momento in cui decide di farsi prestare una grossa somma
per poter fondare il “Barnum’s America Museum”, contenenti dapprima
vari modelli in cera di animali e personaggi storici, e in seguito
una serie di freaks più o meno stravaganti. Il successo è
immediato, e Barnum decide di rielaborare la sua in un’attività
d’intrattenimento circense. Il percorso per affermarsi sarà però
lungo e tortuoso, e dovrà scontrarsi contro la diffidenza di molti.
Gettarsi in quest’avventura potrebbe inoltre fargli perdere il vero
cuore della sua vita: la sua famiglia.
The Greatest Showman: il
cast del film
Realizzare un film sulla vita di
Barnum è da sempre il sogno dell’attore Hugh Jackman.
Divenuto celebre grazie al personaggio di Wolverine, questi si è
poi distinto come attore versatile, capace di ricoprire ogni ruolo.
Affermatosi sempre di più a Hollywood, egli spinse sempre più
affinché il film venisse realizzato, ottenendo di poter recitare
nel ruolo del protagonista. Egli dichiarò in seguito che quello di
Barnum è stato il ruolo più difficile della sua carriera insieme a
quello per il film Logan – The Wolverine.
Per prepararsi al meglio, egli lesse numerosi libri sulla figura
dell’imprenditore circense, approfondendolo quanto più possibile.
Nel film, inoltre, Jackman dà ulteriormente prova delle sue grandi
capacità canore. Accanto a lui, nel ruolo dell’adorata moglie
Charity si ritrova l’attrice Michelle
Williams.
Zac Efron,
invece, è presente nei panni di Phillip Carlyle, apprezzato
drammaturgo che si unisce a Barnum nella realizzazione dei suoi
spettacoli. L’attrice Zendaya è
invece la trapezista Anne Wheeler. Efron ha in seguito dichiarato
che il bacio che i loro personaggi si scambiano nel film è il suo
preferito di tutta la sua carriera. La svedese Rebecca
Ferguson interpreta invece il soprano Jenny Lind.
L’attrice si dichiarò particolarmente nervosa nel dover dare voce
ad una delle più celebri cantanti di sempre. Sul set, però, fu
incoraggiata da Jackman ad esibirsi nel canto, ma per la versione
finale del film preferì essere doppiata da una vera cantante.
Yahya Abdul-Mateen II è invece presente nei panni
di W. D. Wheeler, acrobata e fratello maggiore di Anne. L’attrice
Keala Settle è invece Lettie Lutz, la donna
barbuta.
The Greatest Showman: le
canzoni, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Tra gli elementi più apprezzati del
film vi è indubbiamente la sua colonna sonora. Questa è poi stata
pubblicata in un album divenuto un grandissimo successo di vendite
in tutto il mondo. Le canzoni composte per The Greatest
Showman sono infatti state definite memorabili, con diversi
brani ancora oggi particolarmente presenti in radio e in
televisione. In particolare, si ricordano The Greatest
Showman, cantata dall’intero cast, e A
Million Dreams, eseguito da Jackman e la Williams.
Brani celebri sono anche Never Enough e
Rewrite the Stars, cantato da Efron e
Zendaya. La canzone che più di tutte è divenuta
simbolo del film, però, è This Is Me,
eseguita dalla Settle, e vincitrice del Golden Globe per la miglior
canzone. Questa venne inoltre nominata all’Oscar nella medesima
categoria, perdendo però contro Rembember Me del film
Coco.
È possibile fruire di
The Greatest Showman grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel
catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play,
Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Disney+. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 20
dicembre alle ore 21:15 sul canale
Rai 5.
La 20th Century Fox ha diffuso il trailer
italiano di The Greatest Showman, il film con
Hugh Jackman, Zac Efron, Michelle Williams, Rebecca
Ferguson e Zendaya.
The Greatest
Showman racconta la vita di Phineas Taylor Barnum,
creatore del più grande spettacolo circense del mondo. La vicenda
narrerà della sua infatuazione per la cantante d’opera Jenny
Lind, senza tralasciare la sua natura di imbroglione e le sue
spiccate doti imprenditoriali.
Il film si basa su una
sceneggiatura originale di Bill Condon
(Dreamgirls) e potrebbe essere il primo
musical dopo molto tempo pensato esclusivamente per il cinema.
Nel cast ci saranno anche
Michelle Williams (Marilyn, Blue
Valentine, Il grande e potente Oz), Zac
Efron, che si cimenterà nuovamente con il musical dopo il
grande successo della serie High School
Musical, Zendaya, che vedremo
prossimamente nell’attesissimo Spider-Man
Homecoming e Rebecca
Ferguson che interpreterà una cantante lirica.
Dopo una lunga lavorazione – otto
anni – arriva al cinema il musical ispirato alla vita di P. T.
Barnum, fondatore dell’omonimo circo statunitense, imprenditore e
intrattenitore che per primo concepì lo show-business in senso
moderno. The Greatest Showman, distribuito dalla
20th Century Fox, è stato fortemente voluto dall’attore
australiano Hugh Jackman, interprete nel ruolo di Barnum,
che ha proposto lo script di Jenny Bicks e
Bill Condon al regista Michael
Gracey, suo conterraneo.
Poco, però, lega questo musical
all’estro visionario di un altro australiano, Baz
Lhurman, e al suo Moulin Rouge. Il film è infatti un’operazione
molto più mainstream e patinata. Viaggia sull’onda del
successo di La La Land, offrendo tutto ciò che ci si
aspetta da una favola natalizia pop, prevedibile e
rassicurante.
Phineas T. Barnum (Hugh
Jackman) è figlio di un umile sarto nell’America
dell’Ottocento. Sogna un mondo pieno di colori, dove avere successo
e pubblico ai suoi piedi, e poter sposare Charity (Michelle
Williams), facendosi accettare dall’aristocratica
famiglia di lei, che lo bistratta. L’amore spinge Charity a
seguirlo e incoraggiarlo nella strada verso il successo. Dopo un
primo tentativo, Phineas sa che non bastano le sue doti
d’intrattenitore ad attrarre il pubblico. Chiama così ad esibirsi
nei suoi show quelli che definisce “diversi” con le loro
“stranezze” e che altri chiamerebbero “fenomeni da baraccone”
(freaks): la donna barbuta, l’uomo altissimo, il nano,
l’uomo tatuato, una coppia di trapezisti di colore. Emarginati e
disprezzati dai più, che lui tratta invece con umanità e dignità.
Nasce così il Barnum Circus, che attira un pubblico sempre
crescente, nonostante i detrattori e le pessime critiche sui
giornali. Quando, con l’aiuto del giovane Phillip Carlyle (Zac
Efron) e della cantante svedese Jenny Lind (Rebecca
Ferguson), Barnum intercetta anche il pubblico più
snob, è travolto da un successo senza precedenti.
The Greatest Showman
Siamo nel territorio del musical
più classico: ben orchestrato, pieno di colori saturi e acrobazie,
proprio come il circo. Lo show di Barnum è messo in scena in tutta
la sua grandiosità e magniloquenza. Coreografie accattivanti e
spesso complesse, brani ben costruiti da Benj
Pasek e Justin Paul – autori dei testi di
La La Land – in pieno stile pop, pronti a diventare
hit, come This is me nell’energica interpretazione di
Keala Settle (Lettie, la donna barbuta), con
musiche di John Debney. Hugh Jackman in prima fila mostra buone doti
non solo attoriali, ma di cantante, ballerino e showman. Anche
Zac Efron, Zendaya (la trapezista Anne) e gli altri
“strani amici” si destreggiano bene nella parte musicale.
C’è poi il lato romantico, la
favola: il sogno di un’altra vita e di un amore che sembra
impossibile. Entrambi si realizzano con fatica, abnegazione e
ottimismo, grazie a degli emarginati come e più di Barnum, e ad una
donna fedele e paziente (Michelle
Williams però non brilla). Così il film diventa un
inno alla diversità, la loro rivincita, la celebrazione dei buoni
sentimenti e di Barnum stesso, uomo che insegue la fama, ma per cui
la famiglia è ciò che più conta. Il protagonista diventa il simbolo
dell’etica americana del duro lavoro, che porta al successo e
consente la scalata sociale, precorre e incarna il motto disneyano:
“Se puoi sognarlo, puoi farlo”. Questo trionfo di buoni sentimenti
è però eccessivamente retorico e di maniera.
The Greatest
Showman è dunque una bella confezione natalizia, un regalo
per bambini e famiglie che tiene insieme intrattenimento e morale,
ma finisce per trascurare l’autenticità che fa vibrare il pubblico.
Le interpretazioni del cast lo rivelano, eccezion fatta per Jackman
e Ferguson, abili nel dare calore e umanità ai loro personaggi,
capaci di non farsi “raffreddare” dalla costruzione magniloquente e
patinata che si muove loro attorno.