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State Of Affairs 1×03: anticipazioni e promo con Katherine Heigl

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Si intitola Half the Sky, State Of Affairs 1×03, la terza puntata della nuova serie televisiva con protagonista l’attrice Katherine Heigl e trasmessa dal network americano della CBS.

State of Affairs 1x03In State Of Affairs 1×03 Charlie (Katherine Heigl) has dei flashback relativi al suo primo arrivo a Midnight City dove ha incontrato per la prima volta Nick (guest star Chris L. McKenna) e ha testimoniato al brutale interrogatorio di Fatah (guest star Farshad Farahat). Quando i membri del gruppo di militanti del movimento islamista Boko Haram rapiscono 21 bambine e ragazze nigeriane, il presidente Payton (Alfre Woodard) dà a Charlie un compito logisticamente impossibile: trovare e salvare queste ragazze senza che la Nigeria scopra che gli Stati Uniti sono stati coinvolti. Nel frattempo, il presidente Payton ospita il presidente cinese (Tzi Ma) a Camp David e lei si rende conto che può usare le sue abilità per ottenere qualcosa in cambio.

State Of Affairs 1×02: anticipazioni e promo con Katherine Heigl

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Si intitola Secret & Lies, State Of Affairs 1×02, la secondo episodio della prima stagione di State of Affairs, nuova serie televisiva con protagonista l’attrice Katherine Heigl.


State of Affairs 1x02In State Of Affairs 1×02 Charleston (Katherine Heigl) e il suo team sono opposti ai russi per un sottomarino che da sei mesi nasconde alcuni segreti americani. Il loro unico vantaggio è che hanno un membro della CIA a bordo. Allo stesso tempo, c’è ancora chi le continua a inviare messaggi e le gira una foto. Mentre Nick (guest star Chris L. McKenna) la forza a chiedersi se Fatah è stato davvero il suo asser. Il Presidente Payton (Alfre Woodard) sceglie un nuovo direttore dalla Cia, Ray Navarro (guest star Nestor Carbonell).

State of Affairs 1×01: anticipazioni e promo con Katherine Heigl

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State of Affairs 1×01: anticipazioni e promo con Katherine Heigl

Andrà in onda stasera State of Affairs 1×01, la prima puntata della nuova serie televisiva con Katherine Heigl che inizia oggi e trasmessa dal network americano della NBC.

State of Affairs 1x01In State of Affairs 1×01 L’analista della CIA, Charleston Tucker (Katherine Heigl), non riesce ancora a ricordare cosa sia successo un anno quando prima quando un convoglio diplomatico a cui aveva preso parte è stato attaccato a Kabul. Mentre lei e l’ex senatorice Payton (Alfre Woodard) ce l’hanno fatta a mala pena, il fidanzato di Charlie e il figlio di PaytonAaron (la guest star Mark Tallman) non è stato così fortunato. Oggi si celebra un anno dall’incidente di Aaron, Payton è il presidente, Charlie lavora per lui alla CIA e insieme devono prendere una scelta: provare a vendicare la morte di Aaron, andando contro Fatah (guest star Farshad Farahat),il terrorista responsabile dell’attacco al convoglio, o attendere e distruggere l’intera rete.

State Like Sleep: Rebecca Hall si aggrega al cast

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State Like Sleep: Rebecca Hall si aggrega al cast

State Like Sleep la nuova pellicola diretta da Meredith Danluck ha trovato la propria protagonisti ed altri due importanti membri del cast: Rebecca HallMichael ShannonBen Foster.

Rebecca Hall vestirà i panni della protagonista Katherine, una donna che, in seguito al suicidio del marito, una nota celebrità, verrà a conoscenza della doppia vita condotta dall’uomo. La pellicola è stata annunciata da Nadine de Barros, co-fondatrice della Fortitude International, mentre sarà prodotta da Eddie Vaisman.

Queste le parole di de Barros: “Meredith ha scritto una sceneggiatura potente ed affascinante, composta da personaggi ricchi e complessi ed Eddie ha messo insieme un cast composta da star in modo da dare vita alla storia. Siamo felici di condividere questo progetto con i nostri acquirenti.”

Fonte: Coming Soon

Stasera in tv: The Illusionist – l’illusionista

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Stasera in tv: The Illusionist – l’illusionista

The-illusionist-l'illusionistaSerata all’insegna della magia e del romanticismo quella in programmazione in prima serata su rete 4. Infatti, il film che vi segnaliamo per questa sera è The Illusionist – l’illusionista di Neil Burger con protagonisti Edward Norton, Paul Giamatti, Rufus Sewell e Jessica Biel, che andrà in onda alle 21:15.

Curiosità:

La trama riprende, o quantomeno si ispira sapientemente, romanzandoli ed utilizzandoli come sfondo, ai fatti accaduti a Mayerling piccolo paese della Bassa Austria, il 30 gennaio del 1889. Ovvero ove il principe ereditario alla corona d’Austria l’Arciduca Rodolfo d’Asburgo-Lorena, e la sua amante, furono trovati morti in circostanze ancora non del tutto chiare. Probabilmente come nel film legate ad una supposta trama ordita da quest’ultimo ai danni del padre e della corona quindi. Svariati film per il cinema e la televisione, e persino un manga si soffermano sulla storia.

The Illusionist – L’illusionista (The Illusionist) è un film fantastico del 2006 diretto da Neil Burger. È tratto dal racconto breve Eisenheim the Illusionist scritto dal Premio Pulitzer Steven Millhauser.

Trama:

Due giovani adolescenti s’incontrano nell’impero austroungarico di metà Ottocento: Eduard Abramovitz, alle prime armi con trucchi di magia ed illusionismo, s’innamora della bella duchessa Sophie von Teschen, la quale ricambia l’amore del ragazzo, seppur per breve tempo, divisi dalla differente classe sociale.

Quindici anni dopo, durante uno spettacolo, Eduard, il cui nome d’arte è diventato Eisenheim, divenuto un famoso e noto illusionista, ritrova Sophie, ora promessa sposa del principe Leopold. Questi progetta di sposare la bella Sophie per avere l’appoggio degli ungheresi e rovesciare il padre. I due, accorgendosi che la loro passione non si è mai spenta, riusciranno finalmente ad amarsi, suscitando le ire del principe.

Eisenheim e Sophie sapranno però fare della loro storia d’amore un grande spettacolo di magia, del quale gli spettatori del film si accorgeranno solo al termine, così come l’ispettore Uhl, inizialmente scagnozzo del principe, poi, seppur in modo involontario, compiaciuto complice di Eisenheim.

Stasera in tv: Il padrino di Francis Ford Coppola

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Stasera in tv: Il padrino di Francis Ford Coppola

Serata all’insegna del capolavoro del cinema, infatti il film che vi segnaliamo è Il Padrino, cult del 1972 diretto da Francis Ford Coppola e interpretato da Marlon Brando, Al Pacino e James Caan.

Il Padrino

Curiosità:

– Il film è stato candidato a 10 Premi Oscar (11 con la nomination ritirata per la colonna sonora) vincendo tre statuette: Miglior film, Miglior attore protagonista a Marlon Brando e Migliore sceneggiatura non originale a Francis Ford Coppola e Mario Puzo

– Lo schiaffo che Don Vito sferra a Johnny Fontane non era nel copione. Marlon Brando lo ha improvvisato e la reazione confusa di Al Martino è reale. James Caan ha raccontato che “Martino non sapeva se ridere o piangere“.

– Marlon Brando voleva dare a Don Corleone l’aspetto di un bulldog così ha messo all’interno delle guance dei batuffoli di cotone e sia per per il provino che durante le riprese del film indossava una protesi per la bocca realizzata da un dentista. Questo apparecchio è in mostra all’American Museum of the Moving Image del Queens a New York.

– I nonni materni di Al Pacino sono emigrati in America da Corleone in Sicilia proprio come Vito Corleone.

– Gianni Russo ha usato i suoi contatti con la criminalità organizzata per garantirsi il ruolo di Carlo Rizzi arrivando ad ottenere una troupe per filmare il suo provino e inviarlo ai produttori. Tuttavia Marlon Brando era inizialmente contrario a Russo che non aveva mai recitato prima in un film, questo ha reso Russo tanto furioso che minacciò Brando in un modo così convincente che Brando finì per ritenerlo perfetto per il ruolo.

– Il gatto tenuto in braccio da Marlon Brando nella scena di apertura era un randagio trovato dall’attore in un lotto della Paramount e non era originariamente richiesto dal copione.

– Al Pacino ha boicottato la cerimonia degli Oscar arrabbiato per il fatto di essere stato nominato dall’Academy come attore non protagonista, facendo notare che il suo personaggio ha avuto più tempo schermo di tutti gli altri attori. anche di Marlon Brando candidato come miglior attore protagonista e vincitore della statuetta.

– Durante le riprese James Caan e Gianni Russo non andavano d’accordo e sono stati spesso ai ferri corti. Durante la scena del pestaggio di Sonny su Carlo, Caan ha quasi colpito Russo con il bastone ed ha finito per rompergli due costole e ferirlo ad un gomito.

– James Caan ha improvvisato la parte in cui si getta a terra il fotografo dell’FBI. La reazione sorpresa dell’attore è autentica.

– Orson Welles ha fatto pressioni per ottenere la parte di Don Vito Corleone offrendosi di perdere anche un bel po’ di peso al fine di ottenere il ruolo. Francis Ford Coppola, un fan di Welles, ha dovuto declinare perché aveva già Marlon Brando in mente per il ruolo e sentìva che Welles non sarebbe stato giusto per la parte.

– Sergio Leone è stato avvicinato per dirigere il film, ma rifiutò perché era convinto che la storia glorificasse la mafia e non fosse abbastanza interessante. In seguito si è molto ramarricato di aver rifiutato l’offerta, ma avrebbe avuto in seguito la sua occasione con C’era una volta in America (1984).

– La scena in cui Sonny picchia Carlo (il marito di Connie) ha richiesto quattro giorni di riprese e incluso più di 700 comparse. L’uso del coperchio del bidone della spazzatura è stato improvvisato da James Caan.

– Il padrino è considerata la seconda miglior pellicola statunitense della storia dall’American Film Institute.

– La rivista Empire lo considera come il film più bello di tutti i tempi, è al primo posto in un elenco di 500 titoli.

– Il personaggio di Moe Greene è stato modellato sul gangster ebreo Bugsy Siegel. Entrambi sono stati assassinati con una pallottola che gli ha perforato l’occhio.

– Il regista Francis Ford Coppola ha lavorato con diversi suoi parenti in questo film,: sua sorella Talia Shire che interpreta Connie Corleone, sua madre Italia Coppola che appare come comparsa nella riunione al ristorante, suo padre Carmine Coppola è il pianista nella sequenza dei materassi, i suoi figli Giancarlo Coppola e Roman Coppola sono comparse nella scena in cui Sonny picchia Carlo e al funerale, mentre sua figlia, la regista Sofia Coppola, è la bambina al battesimo di Michael Rizzi (all’epoca aveva tre settimane).

– Un giovane Sylvester Stallone ha sostenuto un provino per i ruoli di Paulie Gatto e Carlo Rizzi, ma venne scartato per entrambi.

– Anche se ci sono molte affermazioni che raccontano di mafiosi come membri del cast,  Francis Ford Coppola ha dichiarato in un’intervista che nessun membro della criminalità organizzata appare nel film o è stato utilizzato come consulente. Coppola ha continuato spiegando che una volta che si è fornito un “favore” a un membro della criminalità organizzata poi ci si ritrova giocoforza coinvolti in scambi di favori reciproci. In particolare ha negato la connessione di Gianni Russo alla criminalità organizzata.

– Il boss Joe Colombo e la sua organizzazione lanciarono una campagna per fermare il film in corso. Secondo Robert Evans nella sua autobiografia Colombo l’avrebbe chiamato a casa e avrebbe minacciato lui e la sua famiglia. inoltre alla Paramount giunsero molte lettere durante la pre-produzione da italoamericani, tra cui alcuni politici, che accusavano il film di essere anti-italiano e che minacciavano di protestare e di interrompere le riprese. Così il produttore Albert S. Ruddy incontrò Colombo che chiese che i termini “mafia” e “Cosa Nostra” non venissero utilizzati nel film. Ruddy diede loro la possibilità di rivedere lo script e apportare le modifiche e promise ingaggi come comparse, cosa che gli costò il licenziamento, decisione del proprietario della Paramount Charlie Bluhdorn che però alla fine riassunse Ruddy.

– Al Pacino, James Caan e Diane Keaton sono stati tutti pagati 35.000$ per il loro lavoro sul film.

– L’inconfondibile voce di Don Vito Corleone è basata su quella del vero mafioso Frank Costello. Marlon Brando lo aveva visto in tv durante alcune udienze tenutesi nel 1951 e ha deciso di imitare nel film la sua parlata sussurrata.

– George Lucas ha usato foto di vere scene del crimine nella sequenza dei materassi. Una delle foto più importanti mostra due poliziotti in ginocchio accanto a quello che sembra un uomo che dorme per terra con la testa appoggiata contro una recinzione. Quell’uomo è Frank Nitti, braccio destro di Al Capone che si suicidò con un colpo di pistola alla testa.

– Secondo lo scrittore e sceneggiatore Mario Puzo il personaggio di Johnny Fontane NON è stato basato su Frank Sinatra. Tuttavia tutti davano per scontato che lo fosse e Sinatra era furioso per questo, tanto che quando il cantante incontrò Puzo in un ristorante insultò e minacciò Puzo. Sinatra inoltre si oppose con veemenza al film. A causa di questa reazione il ruolo di Fontane nel film è stato ridotto a un paio di scene.

– Uno dei motivi per cui Francis Ford Coppola accettò di dirigere il film era perché era in debito con la Warner Bros. di 400.000$ dovuti per i sforamenti di budget di George Lucas per L’uomo Che Fuggi dal futuro (1971).

– Ernest Borgnine, Edward G. Robinson, Orson Welles, Danny Thomas, Richard Conte, Anthony Quinn e George C. Scott sono stati tutti considerati dalla Paramount Pictures per il ruolo di Vito Corleone con Burt Lancaster che invece voleva il ruolo, ma che non venne preso in considerazione.

– Quando Sonny picchia Carlo, un camion sullo sfondo e una scatola di legno sul marciapiede sono stati posizionati strategicamente per nascondere oggetti anacronistici impossibili da eliminare dalla scena.

– lo scrittore Mario Puzo ha dato al figlio maggiore di Vito il soprannome di “Sonny”, stesso soprannome dato al figlio di Al Capone. Le somiglianze però finiscono qui perchè Sonny Capone non entrò mai in affari con suo padre.

Stasera in tv: Harry Potter e i doni della morte Parte 1

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Stasera in tv: Harry Potter e i doni della morte Parte 1

Serata all’insegna della magia quella in programmazione questa sera, sabato 8 Marzo. Infatti, andrà in onda su Italia 1 il film Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1 diretto da David Yates  e prima puntata dell’ottavo e ultimo capitolo della aga cinematografica basata sulla celebre serie di libri fantasy della scrittrice britannica J.K. Rowling.

La pellicola vede Harry Potter abbandonare Hogwarts per cercare e distruggere gli horcrux, oggetti in cui Lord Voldemort ha imprigionato una parte della propria anima. Daniel Radcliffe riprende il ruolo di Harry, affiancato da Emma Watson (Hermione), Rupert Grint (Ron) e Ralph Fiennes (Voldemort).

L’avanzata di Lord Voldemort (Fiennes) e dei suoi Mangiamorte sembra ormai inarrestabile e l’unica speranza di fermarli è riposta in Harry Potter (Radcliffe) protetto dai membri dall’Ordine della Fenice, che continuano a perdere alleati sul campo di battaglia. Sembra che l’unico modo per contrastare Voldemort e i suoi scagnozzi dediti alle arti oscure sia rintracciare e distruggere gli Horcrux, oggetti che contengono frammenti dell’anima del malvagio mago oscuro. Inizia così per Harry e i suoi amici un’ultimo viaggio insieme che li porterà verso la battaglia finale, evento ineluttabile per il quale Harry è stato prescelto dalla sua nascita.

Stasera in tv su Rete 4: “Flight” con Denzel Washington

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Stasera in tv su Rete 4: “Flight” con Denzel Washington

Sarà Denzel Washington il protagonista della prima serata di Rete 4. Questa sera infatti andrà in onda Flight di Robert Zemeckis. 

Il film è stato candidato a 2 Premi Oscar: Miglior attore protagonista a Denzel Washington e Migliore sceneggiatura originale a John Gatins. Inoltre la pellicola segna il ritorno del regista Robert Zemeckis ad un lungometraggio live-action dopo tre film d’animazione realizzati in sequenza (Polar Express, La leggenda di Beowulf, A Christmas Carol).

In un mattino di metà autunno, il SouthJet 227 parte da Orlando, Florida, per quello che dovrebbe essere uno dei suoi soliti voli di routine. Il Comandante Whip Whitaker è al comando di questo Jet Jackson-Ridgefield insieme al suo giovane e perfettino co-pilota e primo ufficiale Ken Evans, che è l’opposto di Whip in tutto. L’aereo si imbatte presto in una turbolenza più intensa del previsto ed entra in una forte tempesta.

Nessun problema per Whip che manovra l’aereo verso il sereno, sebbene lo faccia in una maniera non convenzionale e sorprendente, per il sollievo dei 96 passeggeri del volo e di sei membri dell’equipaggio. A questo punto però le cose iniziano ad andare veramente male. Inaspettatamente, i piloti devono registrare una serie di inesplicabili guasti meccanici che fanno ballare, tremare e precipitare l’aereo come se stesse su delle montagne russe.

STARZPLAY: tutte le uscite di dicembre 2021

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STARZPLAY: tutte le uscite di dicembre 2021

Sta per iniziare l’ultimo mese del 2021 ed ecco tutti i titoli in arrivo su STARZPLAY nel mese di Dicembre 2021.  Il 19 dicembre su STARZPLAY torna The Great con la seconda stagione che vi trasporta nuovamente nella Russia del ‘700. Troveremo Caterina che con tenacia insiste nel suo tentativo di detronizzare il marito, l’imperatore di Russia Pietro III. Tra complotti, odio e amore verso di lui e la gravidanza, Caterina dovrà impegnarsi molto più di quanto immaginasse per diventare “la grande”.

Arriva invece alla fine la seconda stagione di Hightown con la puntata finale in onda il 19 dicembre. Riuscirà Jackie Quinones a debellare lo spaccio di Carfentanyl a Cape Cod o sarà sopraffatta dai propri fantasami del passato? Scopritelo solo su STARZPLAY.

THE GREAT S2 DAL 19 DICEMBRE

Nella seconda stagione di The Great, Caterina si impossessa finalmente del trono russo. Seppur difficilissimo, il colpo di stato contro il marito era nulla in confronto alla sfida di volere liberare un paese che non vuole essere liberato. Dovrà combattere contro la corte, i suoi fedeli e persino sua madre (interpretata dalla guest star Gillian Anderson) nel tentativo di portare l’Illuminismo in Russia. Nel frattempo si trova a combattere anche contro il suo cuore con Pietro (Nicholas Hoult) che passa dall’essere l’odiato marito ad essere un prigioniero, o forse, un alleato o un amante… Caterina imparerà sulla propria pelle che per cambiare un Paese devi lasciare che esso ti cambi, che c’è una linea sottile tra idealismo e delusione, e che diventare “ la grande” richiede più di quanto avrebbe potuto immaginare.

HIGHTOWN 2 FINALE DI STAGIONE IL 19 DICEMBRE

L’immagine perfetta dell’estate a Cape Cod si scontra con la sua realtà fuori stagione. Jackie Quinones ha realizzato il suo sogno di diventare una vera poliziotta ed è pronta a fare del bene in questo mondo. Viene immediatamente travolta dallo spaccio criminale del letale Carfentanyl che sta inondando Cape Cod e concentra le sue indagini sullo spacciatore Frankie Cuevas, l’uomo che Jackie ritiene responsabile della morte del suo migliore amico, Junior. Quando il cugino di Frankie, Jorge, si unisce all’operazione, introduce ulteriore violenza e caos. In tutto questo, Jackie deve camminare sul filo del rasoio per rimanere sobria, cercando di non affogare in un oceano di segreti, tradimenti, vergogna e fallimenti del suo passato.

POWER BOOK II: GHOST S2 DAL 21 NOVEMBRE

Nella seconda stagione di Power Book II: Ghost Tariq St. Patrick è ancora in fuga dal proprio destino. Ma dopo avere ucciso il suo professore Tariq si allontana ulteriormente da tutto ciò per cui lottava e che proteggeva: la sua famiglia. Con Tasha nel programma protezione testimoni, Tariq capisce di dovere sacrificare qualsiasi cosa per salvare ciò che resta della sua famiglia.

Starship Troopers: la Sony dà il via al reboot

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Starship Troopers: la Sony dà il via al reboot

L’ultima volta che ne abbiamo sentito parlare era il 2014 ma adesso sembra che il reboot di Starship Troopers si farà. Sono circa cinque anni che Neal H. Moritz è a lavoro sul progetto, il cult sci-fi del 1997 diretto da Paul Verhoeven con Caspet van Dien, Denise Richards e Neil Patrick Harris, ma adesso, via Hollywood Reporter, arriva la notizia che la SONY ha affidato a Mark Swift e Damian Shannon la sceneggiatura.

L’idea dello studio è naturalmente quella di creare un franchise dall’originale e alla produzione ci sarà lo stesso Neal H. Moritz e Toby Jaffe, che hanno lavorato insieme al remake di Atto di Forza.

Il film è liberamente tratto dal romanzo Fanteria dello spazio del 1959 di Robert A. Heinlein. Ha avuto tre seguiti: Starship Troopers 2 – Eroi della federazione (2004), Starship Troopers 3 – L’arma segreta (2008) e Starship Troopers: l’Invasione (2012), un film animato che riprende la storia dal primo film senza tenere in considerazione i due seguiti.

L’approccio della Sony sarà quello di prendere le distanze dall’originale di Verhoeven e di costruire una storia fedele al romanzo di Heinlein.

Fonte

Starship Troopers, Toby Jaffe parla del reboot

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Starship Troopers, Toby Jaffe parla del reboot

Intervistato da Empire, il produttore del nuovo Total Recall – Atto di forza Toby Jaffe ha confermato le voci che lo vogliono impegnato con un reboot di Starship Troopers

Starship Troopers – Fanteria dello spazio: tutte le curiosità sul film

Oltre a titoli di stampo erotico come Basic Instinct ed Elle, il regista Paul Verhoeven ha nel corso della sua carriera dato vita ad alcune tra le più celebri pellicole di fantascienza di sempre, da RoboCop ad Atto di Forza e fino a Starship Troopers – Fanteria dello spazio. Questo, uscito nel 1997, è stato inizialmente accolto in modo negativo dalla critica e dal pubblico, salvo venire poi rivalutato nel tempo tanto per il suo contesto fantascientifico quanto per il modo in cui viene portato avanti un discorso fortemente critico nei confronti della società statunitense.

Verhoeven, infatti, ritrae nel film una società militarizzata e xenofoba, alla continua ricerca di un nemico da combattere. Questa si pone dunque come una satira della politica statunitense dell’epoca, al contrario di quanto invece faceva il romanzo omonimo da cui il film è tratto. Scritto nel 1959 da Robert A. Heinlein, questo è infatti stato più volte accusato di promuovere l’ideologia fascista e l’uso della violenza armata. Oggi il film è però ricordato anche per i suoi effetti speciali, all’epoca particolarmente avanzati, candidati al premio Oscar.

Starship Troopers si configura dunque non solo come un film di fantascienza che offre del sano intrattenimento, ma anche come un’opera capace di far riflettere sulla brutalità della guerra e delle degenerazioni che questa porta nell’animo umano. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Starship Troopers: la trama del film

Ambientata in un lontano futuro, dove la razza umana ha iniziato la colonizzazione di nuovi pianeti, la storia ha inizio nel momento in cui gli esseri umani si imbattono in una sconosciuta e ostile specie insettoide, chiamata “Aracnidi”. Johnny Rico, la sua fidanzata Carmen Ibanez e il loro migliore amico, dotato di poteri psichici, Carl Jenkins, si arruolano nel servizio militare Federale per combattere contro l’orripilante specie. Dopo aver dimostrato grandi doti combattive e abilità di leadership durante l’addestramento, Rico viene promosso a caposquadra. La formazione sembra procedere nel migliore dei modi, finché uno dei suoi sottoposti causa la morte di un altro durante un’esercitazione.

Retrocesso e punito, Rico decide di dimettersi, ritenendo che quella vita non sia adatta per lui. Tuttavia, un attimo prima di lasciare l’accademia, viene informato che un enorme asteroide lanciato dagli Aracnidi ha colpito Buenos Aires. L’effetto dell’impatto ha causato la morte dei suoi genitori e di milioni di altre persone. Il ragazzo annulla le dimissioni e, seppure reintegrato come soldato semplice, si prepara ad andare in guerra. La Federazione ha deciso di rispondere all’attacco alieno con un’invasione di massa nel pianeta degli insetti. La guerra sarà però molto più dura di quanto la razza umana possa immaginare.

Starship Troopers cast

Starship Troopers: il cast del film

Ad interpretare Johnny Rico, protagonista del film, vi è l’attore Casper Van Dien, divenuto celebre proprio grazie a questo film. Per interpretare questo ruolo, l’attore si è dovuto sottoporre ad un lungo addestramento simile a quello previsto per i militari. Egli è così non solo stato in grado di entrare nella mentalità del personaggio, ma anche di sviluppare le capacità fisiche necessarie per interpretare anche le scene più complesse. Ad oggi Van Dien considera Starship Troopers il film più bello tra tutti quelli a cui ha partecipato, ritenendosi estremamente contento del fatto che i fan continuino ad associarlo al personaggio di Johnny Rico.

Accanto a lui, nel ruolo di Carmen Ibanez vi è invece Denise Richards. L’attrice apprezzò molto il ruolo, specialmente perché le permetteva di dar vita ad una donna forte, non coinvolta dunque solamente per scene romantiche. L’attore Neil Patrick Harris, qui in uno dei suoi primi film e oggi noto per il ruolo di Barney in How I Met Your Mother, è invece Carl Jenkins. Completano poi il cast gli attori Dina Meyer nei panni di Dizzy Flores, Patrick Muldoon in quelli di Zander Barcalow e Clancy Brown per il ruolo del sergente istruttore Zim.

I sequel di Starship Troppers, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Pur se sul momento non ha avuto il successo sperato, Starship Troopers ha comunque ottenuto diversi sequel nel corso degli anni, anche se tutti caratterizzati da registi e un cast diversi, dall’essere stati distribuiti direttamente per l’home-video e dall’aver goduto di ancor minor fortuna presso il pubblico e la critica. Il primo sequel uscito, Starship Troopers 2 – Eroi della federazione, è del 2004 e pur riprendendo alcune tematiche del titolo precedente si configura come un prodotto più simile alla serie Alien. Nel 2008 è invece uscito Starship Trooper 3 – L’arma segreta, che è invece un sequel più diretto del primo film. Sono poi stati realizzati due sequel animati, Starship Troopers – L’invasione (2012) e Starship Troopers – Attacco su Marte (2017).

È possibile fruire di Seven grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Prime Video, Apple TV+ e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 20 luglio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Starship Troopers – Fanteria dello Spazio: in arrivo il reboot?

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Starship TroopersAnnapurna Pictures potrebbe essere a lavoro per riportare sul grande schermo Starship Troopers – Fanteria dello Spazio, in un reboot che riadatti con le nuove tecnologie e i nuovi mezzi artistici del cinema, il film del 1997 di Paul Verhoeven, a sua volta basato sul romanzo del 1959 di Robert Heinlein.

L’idea di un reboot del film è saltata fuori quando  Megan Ellison, della Annapurna, ha twittato la celebre frase “Would you like to know more?”. A questa battuta sono seguite insinuazioni e anche affermazioni che indicavano la battuta della Ellison solo uno scherzo. Non sappiamo di più, ma al momento la Annapurna è una casa di produzione attivissima, sia sul fronte di progetti nuovi che sul fronte di revival storici. A lei fanno capo alcuni dei film recenti più chiacchierati, come Zero Dark Thirty, o Spring Breakers, oppure Her, o ancora il premio alla regia all’ultimo Festival di Cannes, Foxcatcher. Inoltre la Annapurna è tra le case produttrici che si stanno occupando del nuovo sequel-reboot di Terminator, Terminator Genesis.

Would you like to know more?

Fonte: Collider

Stars at Noon, recensione del film di Claire Denis

Stars at Noon, recensione del film di Claire Denis

Vincitore del Gran Premio della Giuria all’ultimo Festival Di Cannes, Stars at Noon, l’ultimo film di Claire Denis, è stato tra i primi presentati alla stampa accreditata alla 60a edizione del New York Film Festival, dopo il successo ottenuto sempre alla kermesse della Grande Mela con High Life. Abbiamo citato non a caso lo sci-fi che vedeva protagonisti tra gli altri Robert Pattinson e Juliette Binoche in quanto presenta alcuni punti in comune con il nuovo, riuscito Stars at Noon. In particolar modo si rivela immediatamente all’attenzione dello spettatore la volontà di adoperare il cinema di genere per inserirvi al proprio interno una visione personale dello stesso.

Stars at Noon, la trama

Ispirato da un romanzo di Denis Johnson che vuole rimandare in maniera quasi esplicita alle atmosfere e ai personaggi del miglior Graham Greene, Stars at Noon è a tutti gli effetti un noir che vede come protagonisti una giornalista inesperta trattenuta suo malgrado in Nicaragua – a causa di un articolo che denunciava la corruzione e la violenza del governo – e un elegante inglese venuto in Centro America per affari piuttosto misteriosi. Insomma, gli ingredienti per una storia d’amore e spionaggio, di emozioni e tradimento ci sono tutti, e la Denis fin dalle prime scene dimostra di volerli amalgamare a modo suo.

L’autrice francese sta continuando negli anni e nei lungometraggi a trovare un equilibrio instabile tra un tipo di narrazione strutturata e la visceralità spesso torrenziale del suo modo di far cinema. Denis mette in scena i due protagonisti, sia i loro volti che i corpi invadenti, attraverso un’immediatezza spesso trascinante: Stars at Noon si fa tanto più coinvolgente quanto più la macchina da presa si avvicina agli attori, un po’ alla maniera – prendete ovviamente il paragone secondo le giuste proporzioni – del John Cassavetes di Faces o Una moglie.

C’è una spontaneità quasi snervante nel cinema di Claire Denis, e lo scriviamo nel senso migliore del termine: lo spettatore deve accettare di essere trascinato non soltanto dentro la storia ma anche, anzi forse prima di tutto, dentro il turbine umano rappresentato da Stars at Noon. Il che non significa necessariamente entrare in alcun tipo di connessione empatica con le psicologie dei personaggi, non è questo che la regista vuole ottenere con il suo stile di ripresa. Il fatto è che non si può comunque restare “fuori” da quasi ogni suo lungometraggio, osservarlo in maniera empirica e distaccata, e quest’ultimo non fa eccezione, tutt’altro.

Uso corrosivo dell’ambientazione

Altro fattore importante che rende Stars at Noon notevolmente efficace è l’uso corrosivo dell’ambientazione: il film si poggia su un naturalismo dei setting che scena dopo scena diventa sempre più brutale nella sua semplice decadenza, un altro punto in comune con le scenografie scarne e angosciose di High Life. Stars at Noon non “mette in scena” la povertà economica, il disagio sociale, lo squallore politico del Nicaragua: mentre la narrazione e il rapporto sentimentale tra i due protagonisti si sviluppa il contesto sembra quasi tirarsi indietro volontariamente, asciugandosi per lasciare spazio alla necessità di respirare dei personaggi. Con pochissimi tratti la Denis tratteggia un universo preciso ma mai invasivo, che non distrae nei momenti in cui la tensione sale di tono. 

Se Stars at Noon non ottiene un voto più alto è principalmente perché, e siamo ben consci di quanto questo possa rappresentare un paradosso, la coppia di attori protagonisti non convince fino in fondo: Joe Alwyn rimane sempre un po’ troppo “pulito” e trattenuto per restituire la necessaria ambiguità alla figura di Daniel. Quando infatti arriva in scena il più ambiguo e scoppiettante Benny Safdie, il confronto tra i due attori risulta quasi immediatamente impari, soprattutto riguardo lo charme e l’energia che sanno imprimere dentro i rispettivi ruoli.

Margaret Qualley, un’interprete dalle potenzialità enormi

E questo porta al discorso della prova della protagonista assoluta Margaret Qualley: partendo con lo scrivere che a nostro avviso si tratta di un’interprete dalle potenzialità enormi, che recita apparentemente lavorando su un istinto e una presenza scenica fuori dal comune, in questo caso dimostra di non essere ancora in grado di lavorare in sottrazione. La sua Trish infatti quasi mai cambia tono o linguaggio del corpo, il che avrebbe dovuto succedere quando la storia si fa maggiormente tesa o drammatica. Sia ben chiaro, la prima a non lavorare quasi mai in sottrazione nei suoi film è proprio Claire Denis, ed è probabilmente questo che ha chiesto alla sua attrice.

Rimane comunque il fatto che in alcuni momenti Qualley pare portare il suo personaggio verso toni altri rispetto a quelli che la storia sta raccontando. Poco importa comunque, poiché Stars at Noon rimane un lungometraggio che bisogna “vivere” prima che ragionarci sopra, come il miglior cinema prodotto dalla Denis. Se si ha voglia di immergersi anima e corpo in questa spy-story insieme datata e contemporanea, il piacere cinematografico è garantito.

Starred Up trailer e poster del film di David Mackenzie

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Starred Up trailer e poster del film di David Mackenzie

Ecco un trailer di Starred Up, diretto da David Mackenzie (Perfect Sense con Ewan McGregor e Eva Green) e interpretato da Jack O’Connell, Ben Mendelsohn e Rupert Friend.

Ecco di seguito il trailer del film e il poster:

Starred Up trailerIl film racconta di Eric, giovane adolescente tormentato, che viene trasferito in un carcere per adulti. Il nuovo ambiente serve però solo ad amplificare il suo comportamento ultra-violento e ben presto Eric finisce sotto il controllo del luogotenente Nev. Nev, che è il padre di Eric, non vede il figlio da 12 anni e instaurare con lui un rapporto di comprensione è più che complicato dopo un decennio di sfiducia e di separazione.

Per potenza di immagini e di interpretazioni, Starred Up è stato già paragonato al bellissimo film di Jacques Audiard Un Profeta.

Il film uscirà il 21 marzo nei cinema del Regno Unito. Non sappiamo se avrà distribuzione qui in Italia.

Fonte: Empire

Starman: tutto quello che c’è da sapere sul film di John Carpenter

Considerato uno dei più grandi maestri dei generi thriller ed horror, John Carpenter ha nel corso della sua carriera realizzato alcuni grandi capolavori del cinema. Tra questi si annoverano Halloween, La cosa, 1997: Fuga da New York, Essi vivono e Il seme della follia. Uno dei suoi lungometraggi meno citati e più insoliti è però Starman (qui la recensione), realizzato nel 1984. Questo si discosta fortemente dal genere di opere per cui Carpenter è conosciuto, offrendo piuttosto una leggera storia di fantascienza con elementi da film sentimentale. Carpenter, però, dopo tanto orrore, si era detto intenzionato a mostrare il lato migliore degli Stati Uniti.

Oltre a tale motivazione, il suo aver accettato la regia di questo progetto si spiegava anche con la volontà di realizzare un film che fosse tonalmente l’opposto a La cosa, nel tentativo di dimostrare di potersi occupare anche di film più graditi agli occhi di Hollywood. Certo, Starman era all’epoca ritenuto un progetto molto rischioso in quanto molto simile in quanto a racconto a E.T. – L’extraterrestre, uscito solo due anni prima, ma Carprenter volle privilegiare non gli effetti speciali bensì il rapporto che si sviluppa tra i due protagonisti, come avviene nei titoli da lui citati come fonte di ispirazione: Accadde una notte (1934), Il club dei 39 (1935) e La parete di fango (1958).

Per i fan del regista, Starman rimane dunque un’opera insolita ma meritevole di essere riscoperta, che dimostra la capacità di Carpenter di saper adattare la propria idea di cinema a racconti e temi sempre diversi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ad altro ancora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Starman trama

La trama di Starman

Protagonista del film è Jenny Hayden, rimasta vedova e senza figli, che una notte viene svegliata da uno strano splendore nel soggiorno della sua casetta. Un fenomeno assurdo e terrorizzante si produce sotto i suoi occhi: in pochi minuti, il corpo di un neonato si trasforma e Jenny lo vede diventare bambino, adolescente ed uomo fatto. Ma la cosa più incredibile è che l’uomo in questione è identico al defunto marito, Scott Hayden. Lo sconosciuto, che sembra conoscere solo alcune parole, fa salire la donna sulla di lei macchina e la prega di condurlo subito in una località dell’Arizona. È lontano, ma “loro” lo aspettano là e, se non arriverà sul posto entro tre giorni, sarà destinato a morire.

Il cast di Starman

Ad interpretare lo Starman del titolo vi è l’attore Jeff Bridges. Per prepararsi a questo ruolo da alieno con sembianze umane, Bridges ha studiato l’ornitologia e il comportamento degli uccelli. Per il suo personaggio di Starman, Bridges ha infatti utilizzato in particolare i movimenti improvvisi e a scatti della testa, oltre ad altre sfumature e manierismi, degli uccelli. Bridges pensava che l’alieno non avrebbe avuto caratteristiche umane e, essendo racchiuso in un corpo umano, avrebbe agito con istinti animali primitivi di base. Per la sua interpretazione, Bridges fu poi nominato come Miglior attore agli Oscar e questa è l’unica candidatura a tale premio mai ricevuta da un film di Carpenter.

Per il ruolo del protagonista, in realtà, erano stati considerati anche gli attori Kevin Bacon e Tom Cruise. Carpenter rimase colpito da quest’ultimo, ma per via di altri impegni non poté prendere parte al film. Nel ruolo di Jenny Hayden, ruolo per il quale ha dovuto fare affidamento a tutta la propria immaginazione, vi è invece l’attrice Karen Allen, meglio nota per aver interpretato Marion Ravenwood nella saga di Indiana Jones. Nel cast figurano poi anche Charles Martin Smith nel ruolo di Mark Shermin, Richard Jaeckel in quello di George Fox e Robert Phalen in quello del Maggiore Bell. Tony Edwards è il Sergente Lemon, mentre Ted White è il cacciatore di cervi.

Starman cast Karen Allen Jeff Bridges

Starman, ci sarà un sequel?

Il successo del film portò alla realizzazione di una serie sequel, che presenta però personaggi completamente diversi. Realizzata nel 1986 e composta da 22 episodi, questa propone un racconto che si svolge circa 15 anni dopo gli eventi del film. L’alieno torna sulla Terra nel corpo di un fotoreporter di nome Paul Forrester che ha un figlio adolescente, Scott Hayden Jr. e che si ritrova alle prese con un agente del governo degli Stati Uniti. Ogni episodio è dunque il racconto della fuga dei due da un posto all’altro degli Stati Uniti. Lo scarso successo portò però alla cancellazione della serie dopo la prima stagione.

Nell’aprile 2016, invece, era stato riferito che il regista Shawn Levy (Una notte al museo, Deadpool & Wolverine) avrebbe diretto e prodotto un remake di Starman. Nel 2021, però, Levy aveva dichiarato che il remake era improbabile, poiché non era riuscito a trovare una buona bozza della sceneggiatura che fosse degna di essere adattata. Nel 2018 è stato lo stesso Bridges a dirsi perplesso del remake, dichiarando di essere invece disposto a tornare per un sequel, ma a quella sua dichiarazione non è stato fatto seguito in alcun modo. Ad oggi, dunque, il film di Carpenter sembra destinato a rimanere un’opera a sé.

Il trailer di Starman e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Starman grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 13 febbraio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Starman: Shawn Levy dirigerà il remake del film di John Carpenter

Sono stati diversi in questi anni i remake e i film ispirati agli anni Ottanta. Spesso banali, la maggior di queste pellicole non sono state un grande successo di critica, anche se la riconoscibilità dei vecchi franchise è sempre una spinta in più al botteghino.

Ad aggiungersi a questo nugolo di film, sembra essere sulla buona strada il remake dello sci-fi di John Carpenter, Starman.

THR riporta che Shawn Levy, il regista di Una notte al museo, Real Steel, The Internship e La Pantera Rosa dirigerà e produrrà il film, mentre della sceneggiatura se ne occuperà Arash Amel (Grace di Monaco). Michael Douglas, che ha prodotto il film originale 1980 interpretato da Jeff Bridges e Karen Allen, fare parte anche di questo progetto.

Questa la trama del film del 1984, Starman:

Jenny Hayden, rimasta vedova e senza figli, viene svegliata una notte da uno strano splendore nel soggiorno della sua casetta. Un fenomeno assurdo e terrorizzante si produce sotto i suoi occhi: in pochi minuti, il corpo di un neonato si trasforma e Jenny lo vede diventare bambino, adolescente ed uomo fatto. Ma la cosa più incredibile è che l’uomo in questione è identico al defunto marito. Lo sconosciuto, che sembra conoscere solo alcune parole, fa salire la donna sulla di lei macchina e la prega di condurlo subito in una località dell’Arizona. E’ lontano, ma “loro” lo aspettano là e, se non arriva sul posto entro tre giorni, egli è destinato a morire.

Fonte:

Starman: recensione del film di John Carpenter

Starman: recensione del film di John Carpenter

Starman è il film del 1984 diretto da John Carpenter e con protagonisti nel cast Jeff Bridges, Karen Allen, Charles Martin Smith, Richard Jaeckel

La trama di Starman

La sonda Voyager II, lanciata alla fine degli anni ’70 con messaggi di saluto e varie informazioni  riguardanti la Terra e i suoi abitanti indirizzate a eventuali civiltà aliene, raggiunge effettivamente l’obbiettivo: un visitatore a bordo di una navetta spaziale raggiunge così il nostro pianeta, non trovando però l’accoglienza desiderata, bensì il solito nugolo di gretti militari che si impegnano fin da subito a dargli la caccia. Nel corso della fuga, il nostro s’imbatte in una giovane vedova: per poter facilitare il contatto, l’alieno prende le sembianze del defunto marito; dopo il comprensibile shock, la ragazza accetta di aiutarlo, seguendolo nel suo tentativo di raggiungere un cratere dove l’astronave madre potrà venire a prenderlo; lungo la strada, il nostro mostrerà di avere poteri strabilianti, legati ad alcune biglie di cui è in possesso, che gli permettono tra le altre cose di riportare in vita gli esseri viventi.

La missione naturalmente avrà successo, trai due sboccerà l’amore e l’ultimo regalo del protagonista alla sua compagna di viaggio sarà un figlio, che porterà quindi i cromosomi del defunto consorte e che quindi sarà umano a tutti gli effetti.

Starman

Analisi: E’ il 1984, e dal ciclone E.T. sono passati solo due anni: la Columbia cerca di battere il ferro finché è caldo e promuove la propria versione della storia dell’alieno naufrago sulla Terra in cerca di aiuto per tornare a casa, spostando il tutto dall’infanzia all’età adulta: il risultato è un mezzo, se non totale, disastro.

La scelta di un regista di peso, (per quanto poco avvezzo al clima da buoni sentimenti del progetto) come Carpenter e di due giovani attori già in parte affermati, ma con tanta strada ancora da percorrere – Jeff Bridges e Karen Allen – non bastò a compensare la sensazione di una storia già visto, con la sola variazione dell’età dei protagonisti.

Eppure, i produttori, Michael Douglas e Larry J. Franco, sembravano essere davvero convinti di avere tra le mani un potenziale blockbuster: alla  il film costò più del doppio dell’opera di Spielberg, 24 milioni di dollari, raccogliendone però al botteghino poco più di 28, il che lo collocò a fine anno al 30esimo posto della classifica degli incassi, preceduto non solo da ‘campioni’ come Beverly Hills Cop, Ghostbusters, Indiana Jones e il Tempio Maledetto o Scuola di Polizia, ma anche da film molto meno memorabili, come il quarto capitolo della saga di Venerdì 13 o Ho sposato un fantasma.

Ancora oggi resta l’interrogativo di come si sia potuto puntare su un film così smaccatamente ricalcato sul suo predecessore, ma privo della stessa aura favolistica e, soprattutto, da quell’essere destinato all’infanzia, ma non solo che ne sancì il successo planetario.

Allo stesso tempo c’è da chiedersi cosa (a parte lo stipendio) abbia spinto Carpenter ad addentrarsi in territori così distanti dai suoi abituali percorsi, dalle atmosfere tetre, e l’orrore incombente che ne hanno sempre caratterizzato l’opera: per il regista un’escursione nei ‘buoni sentimenti’ poco riuscita, in un periodo di carriera non brillante; Jonh Carpenter proveniva infatti da un adattamento,  discreto ma non eccezionale, di Christine La Macchina Infernale di Stephen King e in seguito si sarebbe dedicato a Grosso Guaio a Chinatown…

La differenza è che mentre quest’ultimo col tempo è stato in gran parte rivalutato quale omaggio parodistico alle storie giapponesi a base di cavalieri erranti, Starman non ha goduto di altrettanta stima. Gli unici a salvarsi alla fine sono proprio gli attori: Jeff Bridges almeno prova a dare credibilità a un alieno dalle fattezze umane disperso sulla Terra, ottenendo una nomination all’Oscar (per vincerlo dovrà aspettare quasi trent’anni, il 2010, grazie a Crazy Heart); Karen Allen, lanciata dai Predatori dell’Arca Perduta,  in seguito diraderà le proprie apparizioni sul grande schermo.

Starman negli anni è comunque riuscito a conquistarsi un piccolo pubblico di appassionati, che in genere ne sottolineano la leggerezza,  la filosofia ‘ecologista’ (l’alieno che non capisce come gli uomini non siano consapevoli del paradiso dove vivono e di come lo stiano rapidamente devastando), il suo essere un film senza troppe complicazioni, dal quale lasciarsi trasportare, più che stare lì a ‘sezionarlo’.

Elementi certo da non trascurare, ma che non riescono a fuggire la sensazione di troppa vicinanza al suo più illustre predecessore. Nel 1986 il film offrì lo spunto per una breve serie tv – dagli esiti altrettanto modesti – protagonista Robert Hays, noto al grande pubblico come il pilota dell’Aereo più pazzo del mondo.

Starlight: la Fox in trattative per il fumetto di Mark Millar

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StarlightLa 2oth Century Fox è entrata ufficialmente in trattative per acquisire i diritti cinematografici del nuovo fumetto di Mark MillarStarlight. L’autore ha già regalato due storie al mondo del cinema, Wanted e Kick-Ass, ed è in arrivo anche una terza The Secret Servicele cui riprese sono attualmente in lavorazione per la regia di Matthew Vaughn (Kick-Ass). Quindi questa sarebbe la quarta trasposizione da un lavoro di Millar. A produrre l’adattamento dovrebbe essere l’impegnatissimo Simon Kinberg, che dovrebbe essere impegnato anche con la saga sugli X-Men e l’adattamento di Omicidio sull’Orient Express, di cui abbiamo dato notizia solo ieri (Leggi qui). Simon Kinberg è anche dietro alla produzione di The Secret Service

Leggi anche: The Secret Service: prime foto dal set di Colin Firth

Starlight, disegnato da Goran Parlov sarà pubblicato da Image a marzo, ed è descritto da Millar come un Flash Gordon incontra Dark Knight Returns.

Il fumetto racconta di un eroe dello spazio che ha salvato l’universo 35 anni fa e che ora vive sulla terra ma nessuno crede nelle sue storie fantastiche. Finché viene richiamato per un’ultima avventura.

Mark Millar è un fumettista scozzese. L’autore è noto per aver creato fumetti quali Wanted e Kick-Ass che hanno goduto di trasposizioni cinematografiche. Ha lavorato anche sui personaggi DC Comics e Marvel Comics ma ora è impeganto a sviluppare l’etichetta Millarworld per la quale crea serie e personaggi di cui detiene e controlla i diritti. Nel 2013 ha ricevuto un’onorificenza tra la più prestigiose del Regno Unito, il Most Excellent Order of the British Empire. Si tratta di un riconoscimento cavalleresco istituito da Giorgio V nel 1917 e che viene riservato a coloro che si sono distinte per il bene dell’Impero Britannico in patria e nel mondo.

Fonte: THR

Starlight: Joe Cornish scriverà e dirigerà il film basato sul fumetto di Mark Millar

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Arriva da Deadline la notizia che i 20th Century Studios (ora proprietà dei Walt Disney Studios) sono ufficialmente tornati a lavoro sullo sviluppo di Starlight, film basato sull’omonimo fumetto di Mark Millar, in cantiere dal lontano 2013, prima ancora della pubblicazione dell’opera.

In origine, Simon Kinberg (regista di X-Men: Dark Phoenix) avrebbe dovuto scrivere e produrre il film; in seguito, la sceneggiatura venne affidata a Gary Whitta, autore del soggetto di Rogue One: A Star Wars Story. Oggi apprendiamo che il progetto è invece passato nelle mani di Joe Cornish, regista di Attack the Block – Invasione aliena e Il ragazzo che diventerà re, che si occuperà di scrivere e dirigere il film.

Creato da Millar e dall’artista Goran Parlov, Starlight segue le avventure di un eroe spaziale di nome Duke McQueen, che ha salvato l’universo da un diabolico cattivone 35 anni fa, ma che ritornato sulla Terra ha scoperto che nessuno credeva alla sua storia di coraggio. Scrollandosi di dosso la delusione, cerca di andare avanti con la sua vita, si innamora e si sposa. Ora, decenni dopo, vecchio e con figli a carico, è chiamato a ritornare in azione quando il vecchio cattivone minaccia di ritornare. Pubblicato a marzo 2014, il fumetto viene descritto come un incrocio tra Flash Gordon e The Dark Knight Returns.

Starlight di Max Millar in mano allo sceneggiatore di After Earth

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StarlightQualcuno dice che per lavorare ad Hollywood bisogna avere un ‘Santo in Paradiso’. Probabilmente lo sceneggiatore Gary Whitta deve averne più di uno, dal momento che, nonostante le brutte critiche e gli scarsi incassi dei suoi ultimi due film, continua ad avere incarichi importanti dagli Studios.

Dopo Codice Genesi e After Earth (quest’ultimo in particolare non propriamente un successo), lo sceneggiatore è al lavoro su uno spin off di Star Wars con Gareth Edwards ed è stato incaricato dalla Fox di scrivere la sceneggiatura per l’adattamento cinematografico di Starlight, di Mark Millar.

Creato da Millar e dall’artista Goran Parlov, Starlight, che sarà disponibile da Marzo, è un incrocio tra Flash Gordon e The Dark Knight Returns. Segue le avventure di un eroe spaziale alla Gordon, che ha salvato l’universo da un diabolico cattivone 35 anni fa, ma che ritornato sulla Terra ha scoperto che nessuno credeva alla sua storia di coraggio.

Scrollandosi di dossa la delusione, cerca di andare avati con la sua vita, si innamora e si sposa. Ora, decenni dopo, vecchio e con figli a carico, è chiamato a ritornare in azione quando il vecchio cattivone minaccia di ritornare.

Simon Kinberg, che sta collaborando con la Fox e con la Disney ai rispettivi franchise di X-Men e di Star Wars, supervisionerà il lavoro insieme a Steve Asbell.

Fonte: Empire

 

Starlex Productions vince il Filming Italy Improving Talent Award con Non io

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In occasione della nona edizione del Filming Italy – Los Angeles, festival creato e diretto da Tiziana Rocca che si è concluso ieri giovedì 29 febbraio a Los Angeles, la casa di produzione Starlex Productions con il cortometraggio “Non io” – con la regia di Benedetta Pontellini e la sceneggiatura di Claudia Gatti –  si è aggiudicata il premio Filming Italy Improving Talent Award.

Vincitore del Ciak D’Oro per il Miglior cortometraggio nel 2020, “Non io” con protagonisti Monica Guerritore, Pietro de Silva, Giorgia Gatti e con la voce di Lina Wertmüller è una storia nata durante la pandemia, girata nella sua prima versione con uno smartphone e poi successivamente rielaborata e arricchita. In un periodo storico in cui il contatto fisico e il raggiungimento delle persone care erano tra i temi più delicati, il cortometraggio è il racconto di una storia d’amore, in cui la vita cerca di andare avanti mentre il tempo scorre intorno, con le difficoltà per incontrarsi e il tempo che sembra durare un attimo.

Tra gli obiettivi del festival Filming Italy – Los Angeles c’è quello di incoraggiare la crescita del talento per garantire il futuro del ricambio creativo e produttivo e il premio Filming Italy Improving Talent Award è destinato a realtà emergenti della creatività e della produzione italiana, con particolare focus ai cortometraggi.

Con questo cortometraggio scritto e diretto da donne, Starlex Productions – realtà indipendente tutta al femminile – si aggiudica questo premio, segno della creatività, originalità e affiatamento del team di lavoro.

La sceneggiatrice Claudia Gatti e la regista Benedetta Pontellini sono le fondatrici di Starlex Productions, che dopo un lungo lavoro nel mondo degli spettacoli teatrali dal vivo, da qualche anno realizza film e serie tv, tra cui “Tutte insieme all’abbazia”, commedia prossimamente in uscita.

Starlex Productions

Fondata nel 2009 da Benedetta Pontellini e Claudia Gatti, Starlex Productions è una casa di produzione attiva nell’ambito cinematografico e teatrale. Nella stagione 2016/17 ha festeggiato la cifra record di 202 mila spettatori in tutta Italia grazie a spettacoli di successo come “La Più meglio Gioventù” con Francesco Montanari e “Serata D’Onore” con Michele Placido. A oggi la società conta oltre 80 spettacoli dal vivo, documentari, spot, corti, Pubblicità Progresso, Master per le arti e il premio Migliore Produzione Emergente alla Mostra del Cinema dello Stretto 2010. Nel 2020 ha prodotto il “3+1 giorni per innamorarsi”, una commedia romantica con la partecipazione straordinaria di Maurizio Costanzo e Maria Grazia Cucinotta e con Lina Sastri, Myriam Catania, Marco Bonini e Pietro De Silva.  Sempre nello stesso anno ha prodotto “Non io”, un corto sull’esistenzialismo con protagonisti Monica Guerritore, Pietro de Silva e con la voce di Lina Wertmuller, che ha vinto il Ciak D’Oro per il Miglior cortometraggio nel 2020.

Stargirl: il trailer italiano del film Disney+

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Stargirl: il trailer italiano del film Disney+

Arriva il primo trailer italiano di Stargirl, il nuovo original movie targato Disney+ che sarà disponibile sulla piattaforma di streaming a partire dal 24 marzo 2020.

In Stargirl Leo Borlock (Graham Verchere) è un normale studente della Mica High School. Prende voti soddisfacenti, è membro della banda musicale della scuola e ha sempre mantenuto un basso profilo. Ma tutto questo cambia quando incontra Stargirl Caraway (Grace VanderWaal), una nuova studentessa, allegra e sicura di sé, appassionata di ukulele, che si fa notare. Lei è gentile, trova la magia in ogni cosa e tocca le vite degli altri con gesti semplici. La sua stravaganza e la sua personalità contagiosa affascinano Leo e l’intero corpo studentesco e Stargirl passa dall’essere ignorata e ridicolizzata, all’essere accettata e ammirata, trascinando Leo in un carosello di emozioni. È una celebrazione dell’unicità, della gentilezza e del potere dell’umanità.

Stargirl è diretto da Julia Hart, la sceneggiatura è di Kristin Hahn e Julia Hart con Jordan Horowitz ed è ispirata al romanzo omonimo di Jerry Spinelli. Gli attori sono la cantautrice Grace VanderWaal – vincitrice dell’undicesima edizione di America’s Got Talent – al suo debutto cinematografico, Graham Verchere, Karan Brar, Maximiliano Hernandez (Thor, The Avengers, Captain America), Darby Stanchfield (Scandal) e Giancarlo Esposito (Fa la cosa giusta, Breaking Bad, The Mandalorian). Stargirl è prodotto da Ellen Goldsmith-Vein, p.g.a, Lee Stollman, p.g.a., e Kristin Hahn, p.g.a., con Jordan Horowitz, Jim Power, Jerry Spinelli, Eddie Gamarra, Catherine Hardwicke e Jonathan Levin sono i produttori esecutivi.

Stargate: ufficiale reboot e trilogia diretta da Roland Emmerich

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Stargate: ufficiale reboot e trilogia diretta da Roland Emmerich

StargateSulla scia degli aggiornamenti di ieri sull’atteso sequel di Indipendence Day di Roland Emmerich arrivano alcune notizia su un altro suo storico film. Infatti sembra che il regista insieme alla  Metro Goldwyn Mayer Pictures e Warner Bros. Pictures,  e a Dean Devlin stanno lavorando per lanciare una nuova trilogia sul film del 1994 Stargate. L’annuncio è stato dato oggi da Gary Barber, Presidente e CEO della MGM. Roland Emmerich ha diretto il film e co-scritto insieme a Devlin, ed è confermato alla regia anche della nuova trilogia.

Stargate uscito nel 1994 vedeva come protagonisti gli attori Kurt Russell, James Spader, Jaye Davidson e Alexis Cruz e incasso quasi 200 milioni di dollari.

Barber ha detto “Non potremmo essere più felici di collaborare nuovamente con Roland e Dean  i creatori dell’originale ‘ Stargate ‘, per portare la loro visione rinvigorita alle nuove generazioni. Stargate  è uno dei più grandi titoli della vasta libreria di MGM , e non vediamo l’ora di aggiungere nuovi titolo alla nostra lista. “

Roland Emmerich ha detto “Non vediamo l’ora di andare avanti  immaginando nuove avventure e situazioni per l’universo Stargete. Questa storia è molto vicino ai nostri cuori , e avere la possibilità di rivisitare questo mondo è per molti versi come un bambino a lungo perduto e che ora ha trovato la sua strada di casa “

DunqueRoland Emmerich, e Dean Delvin produrranno, con Jonathan Glickman (MGM) supervisore del progetto insieme a Greg Silverman produzione e sviluppo creativo di Warner Bros Pictures.

Emmerich al momento sta girando il dramma Stonewall, mentre è in fase di pre-produzione con Indipendence Day 2.

Stargate: trovati gli sceneggiatori del reboot

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Stargate: trovati gli sceneggiatori del reboot

Sappiamo ormai da tempo che Roland Emmerich, insieme alla  Metro Goldwyn Mayer Pictures e Warner Bros. Pictures, e a Dean Devlin, sta lavorando per lanciare una nuova trilogia basata sul film del 1994 Stargate. L’annuncio è stato dato diverso tempo fa da Gary Barber, Presidente e CEO della MGM. Emmerich è stato confermato alla regia anche della nuova trilogia.

Adesso, The Hollywood Reporter ci informa che James A. Woods e Nicolas Wright sono stati ingaggiati per occuparsi dello script del film. I due hanno lavorato anche allo script di Independence Day 2, sempre diretto da Emmerich.

Stargate, uscito, nel 1994 vedeva come protagonisti gli attori Kurt Russell, James Spader, Jaye Davidson e Alexis Cruz e incasso quasi 200 milioni di dollari.

Barber ha detto “Non potremmo essere più felici di collaborare nuovamente con Roland e Dean  i creatori dell’originale ‘ Stargate ‘, per portare la loro visione rinvigorita alle nuove generazioni. Stargate  è uno dei più grandi titoli della vasta libreria di MGM , e non vediamo l’ora di aggiungere nuovi titolo alla nostra lista. “

Roland Emmerich ha detto “Non vediamo l’ora di andare avanti  immaginando nuove avventure e situazioni per l’universo Stargete. Questa storia è molto vicino ai nostri cuori , e avere la possibilità di rivisitare questo mondo è per molti versi come un bambino a lungo perduto e che ora ha trovato la sua strada di casa “

Roland Emmerich e Dean Delvin produrranno, con Jonathan Glickman (MGM) supervisore del progetto insieme a Greg Silverman produzione e sviluppo creativo di Warner Bros Pictures. Emmerich al momento sta girando il dramma Stonewall, mentre è in fase di pre-produzione con Indipendence Day 2.

Fonte

Stargate: nuovi dettagli sull’annunciato reboot

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Stargate: nuovi dettagli sull’annunciato reboot

Sappiamo ormai da diverso tempo che Roland Emmerich, insieme alla  Metro Goldwyn Mayer Pictures e alla Warner Bros. Pictures, e a Dean Devlin, sta lavorando per lanciare una nuova trilogia basata sul film del 1994 Stargate. L’annuncio è stato dato diverso tempo fa da Gary Barber, Presidente e CEO della MGM, con Emmerich confermato alla regia della trilogia.

Adesso, in una recente intervista con Variety in occasione della promozione di Independence Day Rigenerazione, lo stesso Devlin ha aggiornato in merito al progetto, rivelando quanto segue:

“Quando abbiamo scritto Stargate, tutti gli studios di Hollywood continuanvano a dirmi che la fantascienza era morta. Ma a me e a Roland piace troppo, quindi penso sia per questo che ha funzionato così bene e ha avuto poi grande successo. Non è stato un semplice e cinico tentativo di produrre qualcosa che abbracciasse i gusti del pubblico“.

Già nel lontano 1994 c’era l’idea di realizzare una trilogia, ma al suo posto venne sviluppata una serie tv. Oggi, l’obiettivo di Emerich e Devlin è proprio quello di portare a compimento i loro piani originari. A tal proposito, lo sceneggiatore ha aggiunto:

“Quella di Stargate non è una storia che può essere ambientata 20 anno dopo. Quindi l’unico modo per poter effettivamente girare una trilogia è quello di tornare alle origini e ricominciare tutto dall’inizio”.

Cosa ne pensate?

stargate

Fonte: Variety

Stargate: il reboot non è più nei piani di Roland Emmerich

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Stargate: il reboot non è più nei piani di Roland Emmerich

Anche se il regista del film originale, Roland Emmerich, è stato collegato a un remake di Stargate fin dal 2013, secondo il suo socio Dean Devlin, un nuovo Stargate non sarebbe più nei suoi piani.

Sembrava buono per un paio di mesi, ma ora non lo sembra così tanto. Ci sono troppe cose che andrebbero innescate allo stesso tempo, sembrava che stesse per mettersi in moto ma poi tutto è crollato.

Indubbiamente una delle ragioni dell’accantonamento del progetto potrebbe essere il flop al botteghino del reboot di Indipendence Day.

Penso che se avessimo fatto un reboot di Stargate gli appassionati lo avrebbero apprezzato, vi assicuro che avremmo potuto fare qualcosa di veramente buono. Ma se lo rovini i fan non apprezzano. Giustamente. Io per primo non vorrei fare questo film se sapessi di poter rovinare tutto e questa è una delle cose che ci trattiene. Potrebbero esserci diversi studi coinvolti e un sacco di voci e, si sa, se da una parte si può fare qualcosa di grande, allo stesso tempo può anche scaturirne qualcosa che non assomiglia a ciò che si voleva fare. Questo tipo di ‘collaborazione’ è un aspetto terrificante di tutta la faccenda. 

Già nel lontano 1994 c’era l’idea di realizzare una trilogia, ma al suo posto venne sviluppata una serie tv. Oggi, l’obiettivo di Emerich e Devlin di portare a compimento i loro piani originari sembrano essere definitivamente tramontati.

Fonte: CS

Starfox: i Marvel Studios hanno ancora dei piani per il personaggio?

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Prima che Gli Eterni venisse girato, diversi rumor sostenenvano che il personaggio di Starfox avrebbe avuto un ruolo nel nuovo attesissimo film dei Marvel Studios. Non sappiamo se in queste voci ci sia mai stato un fondo di verità, ma sappiamo per certo che il personaggio – ad oggi – non apparirà nel film.

Ciononostante, sembra che la Marvel abbia ancora dei piani per far apparire Starfox all’interno dell’Universo Cinematografico. Il nuovo rumor è stato riportato da MCU Cosmic, che non ha però specificato quando il debutto del personaggio sul grande schermo potrebbe effettivamente accadere.

Ma in quale progetto potrebbe comparire il personaggio? Difficile dirlo! Tra le ipotesi più accreditate figurano Guardiani della Galassia Vol. 3 e anche la serie dedicata a She-Hulk. Nei fumetti Starfox, il cui vero nome è Eros, è il figlio più giovane di Mentor, nonché fratello del temibile Thanos (sì, il Titano Pazzo protagonista di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame!). Eros è sia un Eterno che un membro degli Avengers, quindi i progetti del MCU in cui potrebbe essere coinvolto sono potenzialmente tantissimi.

Il cast de Gli Eterni, il nuovo film Marvel in arrivo nel 2021

In attesa di sapere di più, ricordiamo che Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.

Starforce: 10 cose da sapere (+ 1 teoria dei fan) sulla squadra di Captain Marvel

Introdotta nei fumetti nel 1992 come una speciale squadra di villain, la Starforce è un gruppo di guerrieri Kree riuniti dalla Suprema Intelligenza, composto tra gli altri da Ronan l’Accusatore e Korath Il Persecutore.

La sua controparte dei Marvel Comics ha anche sfidato gli Avengers quando gli eroi tentarono di fermare l’avanzata dei Kree, ma cosa sappiamo davvero del team che farà parte del film su Captain Marvel?

Di seguito 10 segreti (e una teoria dei fan che potrebbe esser stata confermata dal trailer ufficiale rilasciato pochi giorni fa):

Bron-Char ha distrutto lo scudo di Captain America

Bron-Char, personaggio che sullo schermo sarà interpretato dall’attore norvegese Rune Temte, è forse il più “strano” tra quelli dell’ensemble di Captain Marvel. Membro della Starforce nel film, nei fumetti però non ha nessun legame con quell’organizzazione, perché parte di un altro esercito Kree: la Legione Lunatica.

Di fatto Bron-Char è apparso solo in tre numeri dei Marvel Comics, e la sua introduzione è avvenuta in Captain America n. 8, dove distrusse la replica dello scudo di Cap. È probabile che nel film la versione del personaggio verrà cambiata o ampliata.

Il misterioso personaggio di Jude Law

Grazie alle prime informazioni fornite, i fan hanno ipotizzato che il personaggio interpretato da Jude Law nel film fosse Mar-Vell, l’originale Captain Marvel e mentore di Carol. Tuttavia le cose non sono state ancora chiarite del tutto, visto che la sua identità resta ancora un mistero.

È evidente che questo personaggio non è chi appare, anche se l’attore l’ha definito “un guerriero devoto, incondizionato, conservatore, ma ispiratore“. Che sia in realtà il villain Yon-Rogg? Staremo a vedere.

Il ritorno di Ronan l’Accusatore

Come già annunciato, Ronan l’Accusatore e Korath (apparsi in Guardiani della Galassia vol.1) torneranno nel Marvel Cinematic Universe come membri originali della Starforce, dunque scopriremo cosa è successo ai due personaggi prima del loro arrivo nell’universo Marvel.

Dal momento che Captain Marvel è ambientato circa vent’anni anni prima di Guardiani, la versione più giovane di Ronan sarà molto diversa da ciò che abbiamo visto: è ancora un individuo rispettato della società Kree e non ancora il radicale emarginato che conosciamo. Korath invece è stato descritto dall’attore Djimon Honsou come qualcosa di simile alla sua caratterizzazione dei Guardiani, ma più vicino alla sua infanzia.

Korath può tracciare modelli nel cervello

Uno dei poteri mostrati da Korath nei fumetti è probabilmente sfuggito agli spettatori di Guardiani della Galassia, perché non soltanto il personaggio è in possesso di eccezionali capacità di tracking, ma è anche in grado di monitorare psionicamente persone basandosi esclusivamente sulle loro onde cerebrali.

Un potere abbastanza insolito, considerato troppo strano, estraneo o semplicemente non cinematografico, potrebbe giocare un ruolo chiave nel film di Captain Marvel. Chissà se è sarà proprio Korath a manipolare la memoria di Carol Danvers…

Minn-Erva era il nemico di Mar-Vell

Oltre ad essere dotata di un’intelligenza suprema, Minn-Erva è il membro più puramente malvagio della Starforce nei fumetti. Nemica storica di Mar-Vell, aveva cercato di convincerlo ad accoppiarsi con lei per generare figli “geneticamente superiori”.

Tuttavia dalle prime descrizioni del personaggio cinematografico, il personaggio interpretato dall’attrice Gemma Chan sarà forse un po’ più innocua della sua controparte dei fumetti. La Chan ha raccontato a Entertainment Weekly che il suo personaggio è stato la “stella della Starforce fino all’arrivo di Carol Danvers e il suo arrivo rappresenta per lei una minaccia“.

Genetica avanzata

Sia Minn-Erva che Korath sono esperti genetisti., e questo speciale potere derivano da un potenziamento genetico: quello di Minn-Erva fu mutato dalla Psiche-Magnetron, la stessa macchina che garantirà poteri simili a Mar-Vell e Carol Danvers, mentre quello di Korath è il risultato di auto-sperimentazioni usando un modello di mutazione originariamente testato su uno scarafaggio.

Due membri non erano apparsi nei fumetti di Captain Marvel

Oltre a Supremor, due membri della formazione originale della Starforce sono stati apparentemente esclusi dal cast di Captain Marvel: i membri mancanti sono infatti Shatterax e Ultimus. Il primo è un cyborg della specie aliena Kree che ha combattuto contro Iron Man nella guerra Kree-Shi’ar, arrivando quasi a vincere.

Il secondo è sia un Kree che un Eterno, ma considerando i piani dei Marvel Studios per la Fase 4, è probabile che possa tornare protagonista in futuro. D’altronde si tratta dell’ultimo della sua specie a rimanere sulla Terra…

È stata introdotta durante uno scontro con gli Avengers

La squadra dello Starforce è stata introdotta in Avengers n. 346, fumetto scritto da Bob Harras e disegnato da Steve Epting come parte della trama di Operation: Galactic Storm del 1992 in cui vediamo i Vendicatori tentare di mediare la guerra tra Kree e Shi’ar. La Starforce è stata infatti concepita come la risposta dei Kree agli Avengers, ovvero una super squadra composta dai loro migliori guerrieri.

Nei fumetti i Vendicatori arrivano sul pianeta Kala in segno di pace mentre la Starforce crede erroneamente che avessero intenzione di attaccare gli imperatori Kree, così scoppia improvvisamente una guerra fra i due schieramenti.

Suprema intelligenza

Una forza malvagia ha manipolato la Starforce e l’intera Guerra Kree-Shi’ar: l’Intelligenza Suprema, anche nota come Supremor, un vero e proprio membro funzionante del team nascosto a tutti tranne che a Minn-Erva. Con il suo piano malvagio intendeva annientare la maggior parte dei Kree.

Att-Lass ha cercato di derubare Iron Man

Il personaggio di Att-Lass è comparso per il suo grande ritorno nell’evento crossover “Infinity” del 2014, presentandosi come una nuova versione di Titanium Man e collaborando con alcuni dei più grandi nemici di Iron Man per rapinare la Stark Tower.

La teoria dei fan sulla Starforce

Captain Marvel

Grazie al primo trailer ufficiale di Captain Marvel siamo venuti a conoscenza di un dettaglio fondamentale della trama del film: Carol Danvers torna sulla Terra da disertore e non ricorda nulla della sua vecchia vita se non qualche flash, il che spiegherebbe come ha fatto a lavorare con la squadra malvagia della Starforce.

Secondo alcune teorie, il film potrebbe aver adattato parzialmente un arco dei fumetti in cui l’uso dei suoi poteri scatena in Carol Danvers una fortissima emorragia cerebrale che provoca massiccia perdita di memoria; e se il personaggio di Jude Law si rivelasse effettivamente l’alieno Kree Yon-Rogg, allora si confermerebbe l’ipotesi che questi ha usato la perdita di memoria di Captain Marvel per reclutarla nella guerra Kree-Skrull.

Sarà davvero così?

Stardust: Matthew Vaughn ha in mente un’idea per un sequel

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Stardust: Matthew Vaughn ha in mente un’idea per un sequel

Sedici anni dopo l’uscita di StardustMatthew Vaughn sta ancora riflettendo sull’idea che aveva ideato per lo sviluppo di un potenziale sequel del film. Sebbene i risultati al botteghino dell’adattamento originale abbiano convinto lo studio che lavorare su un secondo film sarebbe stata una cattiva idea, il regista era entusiasta di esplorare altre avventure ambientate in un’epoca diversa da quella vista sul grande schermo. Durante un’intervista con Maggie Lovitt di Collider all’edizione del New York Comic-Con di quest’anno, il regista ha parlato delle idee che aveva già messo in atto per la creazione di un sequel di Stardust.

Era un tale concetto che avevo realizzato. In conclusione, hai detto che sei un grande fan, è la morte di Tristan e Yvaine, e lui butta via la collana, la collana arriva nella Londra degli anni ’60. Quindi ci sono questi personaggi pazzi che corrono per la Londra degli anni ’60 ma si adattano perché era un periodo pazzesco.

Matthew Vaughn ha anche rivelato che lui e la Paramount Pictures avevano opinioni opposte su come il film avrebbe dovuto essere venduto. Secondo il regista, lo studio voleva qualcosa di simile al franchise del Signore degli Anelli: “Ascolta, Stardust , ancora una volta è stato un momento dolce-amaro per me, perché quando la Paramount lo pubblicò continuarono a cercare di farlo sembrare come Il Signore degli Anelli e Direi “questo non è il Signore degli Anelli” e poi “che cos’è?” e io ho detto di aver fato “La storia fantastica” e loro dicevano “La storia fantastica si è schiantata“. E io ho pensato “sì, è fallito perché è stato commercializzato male e poi è diventato uno dei DVD più grandi di tutti i tempi, quindi facciamolo e abbracciamolo“.

Fortunatamente per Vaughn, Stardust incassò 137 milioni di dollari al botteghino mondiale e, anche se non fu un successo finanziario per lo studio, il progetto divenne il film con il maggior incasso della carriera del regista fino a quel momento: “Non mi hanno ascoltati. Quindi poi in Inghilterra, sono andati a fare quello che vuoi, e l’abbiamo chiamata la favola che non si comporta bene. Ed è stato il mio film di maggior incasso in quel momento. Quindi l’economia che devo capire, ci sono ora nuove persone alla Paramount, ma la storia era divertente.”

Perché non è stato realizzato un sequel di Stardust

L’adattamento cinematografico di Stardust è stato rilasciato in un periodo in cui i blockbuster fantasy non avevano abbastanza successo da garantire la produzione di un sequel. Titoli come Eragon presentavano effetti visivi elaborati e budget elevati, solo per ricevere un’accoglienza deludente al botteghino al momento della presentazione. E mentre precedenti rapporti avevano già affermato che Vaughn aveva pensato a modi per espandere la mitologia di Stardust, aveva anche detto che non voleva trasformare il film in un franchise solo per il gusto di farlo. Anche se Neil Gaiman è un nome familiare nel presente, un nuovo progetto basato su Stardust non è attualmente in lavorazione.