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Rebel Moon – Parte 1, cosa ricordare prima di guardare Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice

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Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice è da oggi disponibile su Netflix e segna la conclusione (per ora) dell’epopea cinematografica di Zack Snyder. Come noto, il regista ha cercato di portare Rebel Moon sullo schermo per anni: prima l’ha proposto come un capitolo nell’universo di Star Wars, poi l’ha rielaborato in una storia originale nell’ambito di un nuovo accordo con Netflix.

L’anno scorso sono stati fatti i primi passi in questo universo con Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, in cui una giovane donna di nome Kora (Sofia Boutella) riunisce un gruppo di guerrieri provenienti da tutta la galassia per difendere la piccola luna di Veldt dal tirannico Motherworld. Figlia del fuoco getta anche le basi per La sfregiatrice e per i futuri ingressi nel mondo di Rebel Moon: ecco tutto quello che dovete ricordare.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco ha riunito un’improbabile banda di guerrieri

Rebel Moon film 2023

Rebel Moon prende il via quando Veldt riceve la visita di una nave del Mondo Madre. L’ammiraglio Atticus Noble (Ed Skrein) è stato inviato per dare la caccia ai rivoluzionari Darrian Bloodaxe (Ray Fisher) e a sua sorella Devra (Cleopatra Coleman); si scopre che uno degli abitanti di Veldt, Gunnar (Michiel Huisman), aveva venduto le eccedenze di raccolto ai Bloodaxe. Quando Noble chiede a Veldt di rifornire le sue forze di grano, Kora decide di radunare dei guerrieri per difendere gli abitanti del suo villaggio. Lei e Gunnar finiscono per imbattersi nel contrabbandiere Kai (Charlie Hunnam), che li aiuta a trovare un gruppo eclettico di compagni, tra cui l’ex principe Tarak (Staz Nair), la letale spadaccina Nemesis (Doona Bae) e l’ex generale del Motherworld Titus (Djimon Hounsou). Incontrano anche i Bloodaxes, con Darrian che presta alcuni dei suoi uomini alla causa.

Kai ha però fatto il doppio gioco e vende Kora e i suoi compagni a Noble, il che porta Gunnar a ucciderlo e ad aiutare a liberare gli altri. Il combattimento che ne consegue vede Darrian ucciso mentre abbatte una cannoniera del Mondo Sotterraneo, mentre tutte le sue forze vengono decimate, tranne un soldato solitario, Milius (E. Duffy), che decide di unirsi a Kora e ai suoi amici. Kora apparentemente uccide Noble, ma questi viene resuscitato dai sacerdoti del Mondo Madre e portato al cospetto del reggente Balisarius (Fra Fee), che chiede a Noble di stroncare la rivoluzione e di riportare Kora al Mondo Madre viva.

La connessione di Kora con il Mondo Madre viene esplorata in Rebel Moon –  Parte 1

Rebel Moon - Parte 1- Figlia del fuoco
Clay Enos/Netflix

Nel corso di Figlia del fuoco, Kora rivela a Gunnar altri aspetti del suo passato. Come la maggior parte dei guerrieri che recluta, il suo pianeta è stato raso al suolo dal Mondo Madre. Balisarius la risparmiò e la crebbe come una figlia, dandole il nome di “Arthelais”. Si è addestrata come soldato, salendo di grado fino a quando è stata scelta per diventare la guardia del corpo della principessa Issa (Stella Grace Fitzgerald).

Issa avrebbe dovuto inaugurare un’età d’oro di pace per l’universo, ma lei e il resto della sua famiglia furono uccisi da un misterioso assassino. Kora è fuggita dal Mondo Materno e si è schiantata sul Veldt, dove è stata accolta dagli abitanti del villaggio, ma il Mondo Materno non l’ha mai perdonata. Noble si riferisce a lei come alla “Sfregiatrice”, e la seconda parte di Rebel Moon si propone di esplorare cosa accadde esattamente il giorno in cui la famiglia reale fu colpita.

Jimmy trova un nuovo scopo

Jimmy trova un nuovo scopo in Rebel Moon

Kora non è l’unico personaggio di Rebel Moon legato alla famiglia reale. Quando Noble lascia un piccolo contingente di soldati sul Veldt per mantenere la pace fino al suo ritorno, questi attivano un “Jimmy” (Dustin Ceithamer/Anthony Hopkins), un cavaliere meccanico destinato a difendere la classe dirigente del Mondo Madre. Jimmy e il resto delle sue macchine, meglio conosciute come Mechanicas Miltarium, hanno smesso di combattere dopo l’uccisione di Issa, poiché ritenevano di aver perso il loro scopo.

Dopo aver incontrato un’abitante del villaggio di nome Sam (Charlotte Maggi) e aver notato la sua somiglianza con Issa, Jimmy finisce per sparare a uno dei soldati del Mondo Madre che la minaccia. Nel trailer di La sfregiatrice viene mostrato il suo ruolo potenzialmente importante nel secondo capitolo, dove unisce le forze con Kora e distrugge i soldati del Mondo Madre. La presenza di Jimmy è sporadica in Figlia del Fuoco, anche se l’imminente extended cut potrebbe ampliare il suo ruolo e il suo nuovo scopo di difendere il Veldt.

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice è un film di guerra totale

Rebel Moon - Parte 2: La Sfregiatrice

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice si preannuncia ancora più ricco di azione del suo predecessore, a giudicare dal trailer. “La seconda parte è un film di guerra“, ha dichiarato Snyder durante un’intervista a Entertainment Weekly. “Sappiamo che Noble è vivo e che Belisarius gli ha affidato il compito di trovare sua figlia e di riportargliela ad ogni costo. Quindi la posta in gioco per il villaggio si è alzata da ‘ehi, vogliamo un po’ del vostro grano’ a ‘state ospitando il fuggitivo più ricercato nella storia della galassia’“.

La battaglia per Veldt è solo l’inizio, perché Snyder ha in programma un terzo film e altri ancora. “Se dovessimo andare avanti e fare altri film, conosciamo l’obiettivo… Penso che in un mondo ideale, avremmo sicuramente un arco più lungo di questo gigantesco universo, e poi a quel punto sarei felice di passare la mano a qualcun altro. Ma so cosa voglio fare“, ha dichiarato Snyder a SFX Magazine.

L’universo di Rebel Moon sta lentamente iniziando a espandersi, con un fumetto prequel incentrato sull’ascesa dei Bloodaxes a diventare rivoluzionari e un progetto di videogioco in lavorazione. Il tempo, e l’accoglienza riservata a La sfregiatrice, riveleranno se questa espansione sboccerà o meno in un universo fantascientifico in grado di rivaleggiare con Star Wars o Dune.

Rebel in the Rye: trama e cast del film con Nicholas Hoult

Rebel in the Rye: trama e cast del film con Nicholas Hoult

Pochi autori della letteratura statunitense e mondiale vantano la fama che ha ancora oggi J. D. Salinger. Celebre in particolare per il romanzo del 1951 Il giovane Holden, egli è noto anche per la sua natura schiva e riservata, che lo portò a ritirarsi completamente nell’anonimato a partire dal 1965 fino alla data della sua morte, avvenuta nel 2010. Se sulle sue opere egli pose il divieto di trasposizione cinematografica, la sua giovinezza è invece diventata oggetto del film Rebel in the Rye, il cui titolo è un chiaro riferimento a quello inglese del suo romanzo più celebre, The Catcher in the Rye.

Questo lungometraggio è stato scritto e diretto nel 2017 da Danny Strong, attore noto per le serie Buffy l’ammazzavampiri e Una mamma per amica e che ha qui esordito alla regia. Egli acquistò di suo pugno i diritti della biografia J. D. Salinger: A Life, scritto da Kenneth Slawenski e incentrato sulla giovinezza dell’autore, dalla Seconda guerra mondiale sino alla pubblicazione de Il giovane Holden. Nel tentativo di dar vita ad un film che rispecchiasse lo stile dell’autore, Strong lo concepì come un racconto di formazione dove si esprime il disgusto verso una società borghese e convenzionale e il disagio di un’intera generazione.

Presentato al Sundance Film Festival, Rebel in the Rye non ottenne tuttavia una buona accoglienza di critica e finì con il passare in sordina. Pur con i cliché del genere, però, si tratta di un’opera delicata e sincera che cerca di raccontare un’esistenza quantomai sfuggente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Rebel in the Rye: la trama del film

La vicenda narrata nel film ha inizio nei primi anni Quaranta, quando J. D. Salinger è un giovane insicuro in cerca di sé stesso, specialmente ora che è prossimo all’età adulta. Iscrittosi ad un corso di scrittura presso la Columbia University, intreccerà qui una serie di importanti relazioni. La prima è quella con la benestante attrice Oona O’Neill, con la quale avrà un turbolento rapporto sentimentale. La seconda è invece quella con il professor Whit Burnett, il quale diventerà suo mentore nella scrittura. Proprio mentre coltiva questa passione, Salinger viene però chiamato a combattere nella Seconda guerra mondiale.

Rimasto traumatizzato da quell’esperienza, egli inizierà ad elaborare un profondo disgusto per la società che va formandosi intorno a lui in seguito della fine del conflitto. Sentendosi sempre più distaccato da ciò che lo circonda, farà confluire i suoi sentimenti in un romanzo che chiamerà Il giovane Holden. Durante il processo di scrittura, però, Salinger dovrà anche trovare una stabilità nella propria vita, ricercando quelle relazioni che potranno salvarlo. Rebel in the Rye racconta dunque poco più di un decennio della vita di uno dei più importanti autori della letteratura mondiale.

Rebel in the Rye cast

Rebel in the Rye: il cast del film

Per interpretare J. D. Salinger, compito tutt’altro che semplice, è stato chiamato l’attore Nicholas Hoult. Celebre per essere Bestia nei nuovi film degli X-Men, egli si è trovato nel 2019 ad interpretare anche un altro noto scrittore, ovvero J. R. R. Tolkien nel film Tolkien. Per interpretare Salinger, egli ha innanzitutto indossato delle lenti che gli hanno permesso di cambiare il colore degli occhi da azzurri a marroni, come quelli dello scrittore. Successivamente si è documentato quanto più approfonditamente possibile sulla vita di Salinger, ricercando anche interviste video o audio per poterne studiare il modo di muoversi o di parlare.

Accanto a lui, nel ruolo del mentore Whit Burnett, vi è il due volte premio Oscar Kevin Spacey, mentre Sarah Paulson, celebre per la serie American Horror Story, è Dorothy Olding, la fedele agente che ha sostenuto il giovane Salinger per tutta la sua carriera. Zoey Deutch, attrice vista anche in Beautiful Creatures, Tutti vogliono qualcosa e Prima di domani, è l’attrice Oona O’Neill, la quale intreccia una relazione con Salinger. Nel film sono poi presenti gli attori Victor Garber e Hope Davis nei ruoli di Sol e Miriam Salinger, i genitori del protagonista. Altri attori presenti sono Brian d’Arcy James nel ruolo di Giroux e Lucy Boynton in quelli di Claire Douglas.

Rebel in the Rye: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Rebel in the Rye è infatti disponibile nei cataloghi di Chili, Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 20 agosto alle ore 00:05 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb

Rebecca: trailer del nuovo adattamento prodotto da Netflix

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Rebecca: trailer del nuovo adattamento prodotto da Netflix

Dopo Alfred Hitchcock, anche Netflix prova ad adattare il romanzo di Daphne Du MaurierRebecca. Nel cast del film diretto da Ben Wheatley ci sono Armie Hammer, Lily James e Kristin Scott Thomas

Una giovane sposina arriva nell’imponente tenuta di famiglia del marito su una costa inglese battuta dal vento e si ritrova a combattere l’ombra della sua prima moglie, Rebecca, la cui eredità vive nella casa anche molto tempo dopo la sua morte. Un adattamento moderno del romanzo gotico di Daphne Du Maurier arriva su Netflix: interpretato da Armie Hammer, Lily James e Kristin Scott Thomas.

Rebecca Zlotowski racconta il suo personale viaggio ne I figli degli altri, in concorso a Venezia 79

La regista Rebecca Zlotowski porta in concorso a Venezia 79 I figli degli altri, film basato su un’esperienza autobiografica e che mira a raccontare il tema della maternità da una prospettiva differente.

La trama de I figli degli altri ruota attorno a Rachel è una donna di quarant’anni, senza figli. Ama la sua vita: gli studenti del liceo in cui insegna, gli amici, il suo ex, le lezioni di chitarra. Quando si innamora di Ali, stringe un legame profondo anche con Leila, la figlia di quattro anni dell’uomo. Le rimbocca le coperte prima di dormire, se ne prende cura, le vuole bene come se fosse sua. Ma amare i figli degli altri è un grosso rischio.

Proprio partendo dal nucleo della sceneggiatura, la regista ha parlato del suo approccio a una storia tanto personale ma che riflette preoccupazioni e sentimenti universali. “Quando si parla di maternità, spesso si creano due fazioni: c’è chi ha fatto questa esperienza e dice che non si può vivere senza. Ma io volevo trasmettere il messaggio che puoi comunque voler sempre dire qualcosa come donna, puoi tracciare il tuo cammino anche senza avere figli. Ho cercato di trovare un equilibrio in termini di storytelling tra le diverse ideologie, che oggigiorno sono anche politiche. Il mio film ha comunque un’ideologia, e sta nel fatto che una donna può esistere anche senza dei figli, c’è una presa di posizione rispetto al fatto che una donna può realizzarsi anche senza figli. La scrittura è sempre un lavoro che cerca di mescolare elementi della quotidianità ed emozioni che potremmo provare: io ho voluto raccontare come sarebbe potuta essere la mia vita, se non fossi stata una regista“.

Abbiamo poi potuto sentire il parere degli attori protagonisti su una questione tanto dedicata, confrontando il punto di vista femminile a quello maschile. La protagonista Virginie Efira ha dichiarato: “Quando ho letto la sceneggiatura di Rebecca ho colto immediatamente la descrizione che voleva fare del momento di una vita della donna che non ho mai visto rappresentato al cinema e che corrisponde a una riflessione che ho fatto a livello personale. Stiamo parlando di qualcosa che appartiene a tutte le donne, fa parte di una sorte di desideri da parte di una donna che spesso si scontrano con l’impotenza e che si può anche esprimere senza avere figli, ma tramite un personaggio che è matrigna della figlia di un compagno. Ci sono tante domande nella sceneggiatura e non abbiamo bisogno di risposte: a me bastava riconoscermi in quelle domande“.

Ha poi proseguito Roschdy Zem: “Voglio condividere con voi l’emozione di sentirmi privilegiato di portare sullo schermo una storia così tipica del 21esimo secolo. Il fatto che una regista abbia avuto l’idea di questo progetto apre la porta a una nuova era della tradizione cinematografica. Ci sono una serie di soggetti e tematiche nuove nel cinema, mai state affrontate prima d’ora nel linguaggio cinematografico. Per me il futuro del cinema è femminile: o sarà donna o non sarà“.

Un aspetto interessante de I figli degli altri è l’indagine interiore anche di Leila, la bambina cui la nostra protagonista stringe un legame inedito. “É sicuramente difficile riuscire a tracciare un ritratto dei bambini nella loro ambivalenza all’interno di una storia. Da un lato sono una benedizione, dall’altro possono anche essere un peso nella vita, anche se sono degli esseri nei confronti dei quali noi proviamo un bene immenso. Alla base del fare un figlio c’è questo conflitto e io volevo mostrarlo. Può anche accadere che non piacciano i figli del compagno che ci scegliamo. Nel cinema siamo cresciuti vedendo rapporti idilliaci tra famiglie e figli. All’inizio del film io ho semplicemente tratteggiato l’innamoramento, volevo più che altro dare una caratterizzazione ai singoli personaggi, non soffermarmi sulla storia d’amore. Virginie è un’insegnante, ha un rapporto molto intimo con la figura infantile. Alla base, è una storia semplice ma arriviamo a coglierne tutte le sfumature“.

Nel film, incontriamo anche il regista Frederick Wiseman in un cameo inedito e Rebecca Zlotowski ha parlato del rapporto che si è instaurato nel corso degli anni tra i due: “Ci siamo incontrati su un ascensore a Venezia, io ero giudice di Orizzonti. Io avevo scarpe brillantinate, lui giganti e sportive. ‘Scarpe da regista’, mi dice lui, ‘Scarpe da regista’, ribatto io riferendomi alle mie. Ci siamo poi incontrati più volte, lui vive a Parigi. Mi è venuto in mente che lui ama recitare ed è una persona scherzosa, con un grande senso dell’umorismo. Gli è piaciuto moltissimo fare questo cameo assolutamente comico. Prima di fare la regista, sono stata insegnante di cinema, in particolare di documentari e mi piace pensare che questa figura possa essere definita come un ricercatore nel museo dell’uomo, mi piaceva l’idea che Wiseman rispecchiasse questo interpretando un ginecologo“.

Rebecca Zlotowski ha poi concluso con una riflessione molto profonda sul ruolo delle donne nella società odierna. “La posizione delle donne è cambiata lentamente ma negli ultimi sessant’anni abbiamo visto che ha assunto anche un importantissimo ruolo sociale, oltre che privato. Riusciamo a definirci in modo differente rispetto al ruolo materno che ci è stato tradizionalmente assegnato. Sicuramente, è ancora fin troppo diffusa l’idea dell’orologio biologico che scadrà, ma dobbiamo chiederci come vogliamo definirci rispetto alla vita che vogliamo fare. É il momento in cui dobbiamo dire che possiamo non volere figli, che l’aborto deve essere un diritto, anche se c’è tanto dolore in tutto ciò. Forse mi sento legittimata a dire questo perchè sono una donna francese e abbiamo solidi diritti. Ma voglio fare sentire la mia voce, questo film è una vera e propria lettera d’amore per tutte le persone che erano come me qualche anno fa“.

Rebecca Hall: 10 cose che non sai sull’attrice

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Rebecca Hall: 10 cose che non sai sull’attrice

Rebecca Hall è una di quelle attrici che ha fatto la storia del cinema recente e continua a contribuire grazie alle sue diverse ed intense interpretazioni. L’attrice, che fa questo lavoro da quando era una ragazzina, ha saputo conquistare sin sa subito una grande fetta di spettatori, diventando una delle attrici più apprezzate in tutto il mondo.

Ecco dieci cose da sapere su Rebecca Hall.

Rebecca Hall film

rebecca hall

1. I film e la carriera. La carriera cinematografica dell’attrice è iniziata nel 2006, quando debutta sul grande schermo grazie al film Il quiz dell’amore, per poi proseguire con The Prestige (2006), Vicky Cristina Barcelona (2008), Frost/Nixon – Il duello (2008), Dorian Gray (2009), Please Give (2010) e The Town (2010). In seguito, recita in Everything Must Go (2010), 1921 – Il mistero di Rookford (2011), Una ragazza a Las Vegas (2012), Iron Man 3 (2013), Closed Circuit (2013) e Una promessa (2013). Tra i suoi ultimi film, vi sono Transcendence (2014), Regali da uno sconosciuto – The Gift (2015), Christine (2016), Il GGG – Il grande gigante gentile (2016), The Dinner (2017), Professor Marson and the Wonder Women (2017), Teen Spirit – A un passo dal sogno (2018), Holmes & Watson – 2 de menti al servizio della regina (2018) e Un giorno di pioggia a New York (2019).

2. Ha lavorato spesso per il piccolo schermo. Oltre ad aver prestato la sua attività di attrice per il cinema, l’attrice ha presenziato spesso in progetti destinati al piccolo schermo. Infatti, ha debuttato nel mondo della recitazione con la serie The Camomile Lawn (1992), per poi apparire in serie come Parade’s End (2012), Horace and Pete (2016) e in film tv come Don’t Leave Me This Way (1993), Wide Sargasso Sea (2006), Joe’s Palace (2007), Il mio amico Einstein (2008) e Red Riging: 1974 (2009).

3. È anche doppiatrice, produttrice, sceneggiatrice e regista. Nel corso della sua carriera, l’attrice non si è tirata indietro dalla possibilità di esplorare altri ambiti diversi del cinema diversi dalla sua principale professione. Infatti, ha prestato la propria voce per il doppiaggio di un episodio della serie The World of Peter Rabbit and Friends (1993) e del film Mirai (2018), mentre in quando produttrice, ha lavorato alla realizzazione del film Patto d’amore (2017). In quando sceneggiatrice e regista, sta attualmente lavorando alla realizzazione del suo primo film, Passing.

Rebecca Hall marito

4. È sposata da qualche anno. L’attrice si è sposata per la prima volta con il collega Morgan Spector: la coppia si è sposata a New York nel settembre del 2015 ed erano fidanzati da un paio di anni. I due, infatti, si sono conosciuti un paio di anni prima mentre si trovavano entrambi a lavorare in una produzione di Broadway.

5. Ha avuto una breve storia con Sam Mendes. Prima di frequentare il suo attuale marito, l’attrice avuto una storia, durata dal 2011 al 2013 circa, con il regista Sam Mendes. Pare che i due si fossero conosciuti nel 2006 e che, sebbene sia stata additata come la donna che ha fatto saltare il matrimonio tra il regista e Kate Winslet, i due hanno iniziato a frequentarsi dal 2011, anno del divorzio dall’attrice.

Rebecca Hall figli

6. È diventata mamma di un bambino. Nel gennaio del 2018, l’attrice ha rivelato di essere incinta del suo primo figlio. Tuttavia, l’attrice è famosa anche per non mettere mai la vita privata sotto i riflettori, tanto che non è chiaro quando sia nato il bambino, di che sesso sia e quale sia il nome dato.

Rebecca Hall Iron Man

rebecca hall

7. Doveva essere l’antagonista. L’attrice ha dichiarato che per Iron Man 3, in origine, il suo personaggio avrebbe dovuto essere il villain principale, ma in seguito, rielaborando la sceneggiatura, il suo ruolo è stato ridotto e il cattivo principale è diventato uomo.

8. Il destino è suo personaggio è stato modificato in corso d’opera. L’attrice ha rivelato che il suo personaggio ha subito delle modifiche durante il film, tanto che a metà delle riprese le sarebbe stato chiesto “Cosa penseresti se ti sparassero dal nulla?”. Avrebbe dovuto essere presente fino alla fine del film, ma alla fine ha raggiunto un accordo su come dare la morte al suo personaggio.

Rebecca Hall The Prestige

9. È rimasta incuriosita dall’ambientazione. L’attrice ha voluto partecipare a The Prestige perché rimasta impressionata dal fatto che fosse un film molto diverso e soprattutto molto attuale, tra l’altro girato nella sua città natale, Londra.

Rebecca Hall: età e altezza

10. Rebecca Hall è nata il 3 maggio del 1982 a Londra, in Inghilterra, e la sua altezza complessiva corrisponde a 178 centimetri.

Fonti: IMDb, Indiewire, Cinemablend

Rebecca Hall in trattative per Iron Man 3!

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Il cast di Iron Man 3 continua a gonfie vele. Dopo l’annuncio di ieri di Jessica Chastain, che ha rinunciato al film, oggi arrivano conferme su Rebecca Hall, che sembrerebbe pronta a raccoglierne l’eredità. I Marvel Studios sembrano essere in trattative con l’attrice.

Rebecca Hall in Transcendence

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Rebecca Hall è ufficialmente a bordo del progetto che vede protagonista Johnny Deep e Paul Bettany, Transcendence, l’atteso debutto alla regia del genio cinematografico Wally Pfister, premio Oscar per la migliore fotografia.

Il film prodotto da Chritstopher Nolan e Emma Thomas, sarà girato principalmente a Los Angeles a partire da aprile e sarà distribuito dalla Warner Bros il 25 aprile 2014. Ricordiamo che la Hall sarà nel cast del prossimo film di Iron Man.

Rebecca Hall e Michael C. Hall presentano Christine al Sundance Film Festival 2016

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È stato presentato ieri al Sundance Film Festival 2016 il nuovo film con protagonisti Rebecca Hall e Michael C. Hall, Christine, il film diretto da Antonio Campos. Ecco le foto dell’evento:

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Rebecca Hall e Dan Stevens per Permission

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Rebecca Hall (A Promise) e Dan Stevens (Downton Abbey) sono stati scelti per essere i protagonisti di Permission, una nuova commedia romantica scritta e diretta da Brian Crano. Interpreteranno una coppia che decide di andare a letto con altre persone per il bene della loro relazione.

La storia ruota intorno a Anna e Will, entrambi sono stati il “primo tutto” reciproco: primo bacio, prima volta, prima relazione. Dopo anni, al trentesimo compleanno di Anna, Will vuole chiederle di sposarlo, ma il loro migliore amico farà un brindisi, da ubriaco, che farà loro aprire gli occhi e cambiare le prospettive su una relazione così sana e stabile.

Il film sarà girato a Brooklyn e nel cast ci sono anche Gina Gershon, Francois Arnaud, Morgan Spector, Bridget Everett, David Joseph Craig, Sarah Steele e Jason Sudeikis.

Rebecca Hall cerca di sfuggire dal suo passato nel primo trailer di Resurrection

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IFC Films ha pubblicato il trailer ufficiale di Resurrection, il suo nuovo thriller psicologico in uscita con protagonisti Rebecca Hall e Tim Roth. Il film debutterà nelle sale americano e in digitale il 5 agosto. Il contributo video, presenta una donna la cui vita apparentemente perfetta viene sconvolta dal ritorno di un volto familiare indesiderato dal suo passato traumatico.

Descritto come un film sbalorditivo, Resurrection è scritto e diretto da Andrew Seman, ed è basato su una sceneggiatura originale che è apparsa nella Black List del 2019. Nel cast Rebecca Hall (Passing), Tim Rothh (Rob Roy), Grace Kaufman (The Sky is Everywhere ), Michael Esper e Angela Wong Carbone.

La trama di Resurrection

“Nel film, Margaret conduce una vita ordinata e di successo, bilanciando perfettamente le esigenze della sua intensa carriera e della sua genitorialità come una mamma single con la figlia fieramente indipendente Abbie”, si legge nella sinossi. “È tutto sotto controllo. Ma quell’attento equilibrio viene sconvolto quando un’ombra indesiderata del suo passato ritorna nella sua vita, portando con sé gli orrori del passato di Margaret. Margaret dovrà  affrontare il mostro che ha evitato per due decenni e che è arrivato a concludere i loro affari in sospeso.” Resurrection è prodotto da Lars Knudsen per Square Peg, Alex Scharfman e Drew Houpt per Secret Engine e Tory Lenosky per Rosetory.

Rebecca Hall accanto a Will Ferrell

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L’attrice londinese, già molto apprezzata in The Prestige, Vicky Cristina Barcelona e Frost/Nixon, Rebecca Hall, reciterà accanto a Will Ferrell nel dramma indipendente Everything Must Go, scritto e diretto da Dan Rush.

Rebecca Ferguson: 10 cose che non sai sull’attrice

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Rebecca Ferguson: 10 cose che non sai sull’attrice

Rebecca Ferguson è una di quelle attrici che ha dimostrato che non impegno, dedizione e tanto talento è possibile arrivare ai piani più alti del cinema. L’attrice, che seguito questa strada dopo esperienze di modella e di ballerian, si è subito fatta valere, riuscendo a cogliere i personaggi migliori per le sue abilità, indipendentemente dai generi cinematografici, diventando una delle attrici più amate ed apprezzate in tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Rebecca Ferguson.

Rebecca Ferguson: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. Dopo una carriera di modella e ballerina, l’attrice svedese si è dedicata alla recitazione, debuttando sul grande schermo nel 2004 grazie a Drowing Ghost – Oscure presenze. In seguito, ha preso parte ad Hercules: il guerriero (2014), Mission: Impossibile – Rogue Nation (2015), Florence Foster Jenkins (2016) e La ragazza del treno (2016). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono Life – Non oltrepassare il limite (2017), L’uomo di neve (2017), The Greatest Showman (2017), Mission: Impossibile – Fallout (2018), Il ragazzo che diventerà re (2019), Men in Black – International (2019), Doctor Sleep (2019), Frammenti dal passato – Reminiscence (2021) e Dune (2021). Nel 2023 è tra le protagoniste dei film Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno e Dune – Parte due.

2. Ha lavorato anche per il piccolo schermo. L’attrice non ha recitato solo per il grande schermo, ma ha lavorato spesso anche per serie televisive. La sua carriera nel mondo della recitazione, infatti, è iniziata con la soap opera Nya tider (1999-2000), per poi proseguire con Ocean Ave (2002), Il commissario Wallander (2008), Der Kommisar und das Meer (2013), The White Queen (2013) e The Red Tent (2014). Nel 2023 è invece stata protagonista della serie di Apple TV+ Silo, appartenente al genere fantascienza post-apocalittica.

rebecca ferguson

Rebecca Ferguson è su Instagram

3. Ha un profilo sul celebre social. L’attrice ha aperto da alcuni anni un proprio account Instagram che è seguito da circa 714 mila persona di persone. Con attualmente oltre 240 post, l’attrice raccoglie nel suo profilo post relativi a momenti di svago, cause benefiche da lei sostenute e, naturalmente, alle sue attività lavorative, che siano per set cinematografici o per altro. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità dentro e fuori dal set.

Rebecca Ferguson: il marito e i figli Isac e Saga

4. È sposata e ha due figli. Nel 2015 l’attrice ha conosciuto Rory, persona non appartenente al mondo dello spettacolo, che ha poi sposato nel 2018. I due attualmente vivono tra Simrishamn, un paese svedese, e Londra. Nello stesso 2018, inoltre, la coppia ha dato alla luce la loro prima figlia, chiamata Saga. La Ferguson, però, aveva già avuto un figlio, chiamato Isac, nel 2007, quando era legata a Ludwig Hallberg, suo fidanzato per diversi anni.

Rebecca Ferguson in Dune

5. È la madre del protagonista. Nel film fantascientifico Dune, la Ferguson ricopre il ruolo di Lady Jessica, madre del protagonista Paul, interpretato da Timothée Chalamet. L’attrice però, ha solo 12 anni più del collega. Tuttavia, poiché Chalamet, interpreta qui un quindicenne, per i personaggi vi è dunque una credibile differenza di età di 20 anni.

Rebecca Ferguson e Tom Cruise in Mission: Impossible

6. Ha recitato in più film della saga. A partire dal 2015 l’attrice ha assunto il ruolo dell’agente dell’MI6 Ilsa Faust nella saga di Mission: Impossible. Ha dunque recitato nel quinto e nel sesto film ed è ora pronta a riprendere il ruolo, accanto all’Ethan Hunt di Tom Cruise, nel settimo capitolo: Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno. L’attrice è però stata già confermata anche per l’ottavo capitolo, che arriverà al cinema nel 2024. Quello di Ilsa Faust continua dunque ad affermarsi come uno dei ruoli più importanti della sua carriera.

Rebecca Ferguson Dune

Rebecca Ferguson cantante in The Greatest Showman

7. È stata doppiata nel canto. La voce dell’attrice nel film The Greatest Showman è stata doppiata da Loren Allred: sebbene avesse studiato musica, ammettendo di essere in grado di cantare la melodia, il suo personaggio, Jenny Lind, è considerata la miglior cantante al mondo. Di fatti, il doppiaggio si è reso quasi indispensabile al servizio del film, anche se l’attrice ha insistito per cantare durante le riprese, anche per dare un maggiore interpretazione realistica.

8. Hugh Jackman l’ha incoraggiata. L’attrice ha ammesso di essersi sentita estremamente nervosa quando ha dovuto eseguire una canzone del film: infatti, avrebbe dovuto cantare di fronte a un pubblico completo, senza contare la crew che lavorava al film e molte altre persone. Hugh Jackman, protagonista del film, vedendola agitata a nervosa, l’ha incoraggiata e l’ha aiutata ad affrontare quel momento di stress.

Rebecca Ferguson: età e altezza

10. Rebecca Ferguson è nata il 19 ottobre del 1983 a Stoccolma, in Svezia. La sua altezza complessiva corrisponde a 165 centimetri.

Fonti: IMDb, The Famous People

Rebecca Ferguson svela di aver richiesto il licenziamento di un attore

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Rebecca Ferguson ha rivelato di aver affrontato un co-protagonista (il nome non è stato rivelato) e di aver chiesto che venisse rimossi dal film dopo che l’individuo le aveva “urlato” contro.

In un’intervista al podcast Reign with Josh Smith, l’attrice di Dune – Parte due ha ricordato come ha raccolto le sue forze per il suo co-protagonista e definirlo un “idiota assoluto” e da allora non è più stata vittima di comportamenti sessisti.

Rebecca Ferguson non ha rivelato l’identità dell’attore, né ha definito il genere dell’individuo. Ha però confermato che non si trattava di Hugh Jackman o Tom Cruise, con cui ha recitato rispettivamente in The Greatest Showman e Mission Impossible.

Rebecca Ferguson ha detto: “Ricordo che c’è stato un momento in cui questo essere umano era così insicuro e arrabbiato perché non riusciva a far uscire le scene”.

E credo di essere stata così vulnerabile e a disagio da farmi urlare contro. Ma poiché questa persona era la numero uno di un elenco di chiamate, non c’era nessuna rete di sicurezza per me. Quindi nessuno mi guardava le spalle. E io piangevo quando uscivo dal set“.

Rebecca Ferguson ha ricordato come questa persona le dicesse cose come “Ti definisci un attore?” e “È con questo che devo lavorare?“, di fronte alla troupe del film. “Sono rimasta lì a bocca aperta“, ha ricordato.

Rebecca Ferguson ha detto di aver deciso di sfidare la sua co-star il giorno dopo, dicendo a quell’individuo di “andarsene dal mio set“. Ha ricordato di aver avuto “tanta paura” del confronto.

Ho guardato questa persona e le ho detto: “Puoi andartene. Lavorerò per ottenere rispetto. Non voglio vederti mai più“. E poi ricordo che i produttori si sono avvicinati e hanno detto: ‘Non puoi fare questo al numero uno. Dobbiamo permettere a questa persona di stare sul set‘”.

Rebecca Ferguson ha detto di aver chiesto di recitare senza la sua co-star. “E l’ho fatto“, ha detto. “Ho pensato che non doveva essere così. E mi ricordo che dopo sono andata dal regista e gli ho chiesto: “Cosa sta succedendo?“.

Il regista mi rispose: “Hai ragione. Non mi sto occupando di tutti gli altri. Sto cercando di rendere morbida questa persona perché è così instabile“. E da quel momento è stato fantastico, ma mi ci è voluto molto tempo per arrivarci“. Potete vedere l’intervista qui sotto:

Rebecca Ferguson reciterà in Men In Black e Doctor Sleep

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Come riportato da Deadline, Rebecca Ferguson si unirà al cast di Men In Black, spin-off del franchise avviato nel 1997, ed è ormai nelle fasi finali della trattativa per interpretare Rose O’Hara in Doctor Sleep, adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King e sequel di The Shining.

Vi ricordiamo che alla regia di Men In Black: International ci sarà F. Gary Gray (Straight Outta Compton e Fast & Furious 8), mentre nel cast figurano Chris HemsworthTessa ThompsonLiam Neeson e Kumail Nanjiani.

Scritto da Matt Holloway e Art Marcum (Iron Man), il film uscirà nelle sale il 14 giugno 2019. Ovviamente, trattandosi di uno spin-off, i personaggi interpretati da Hemsworth e Thompson saranno rinnovati rispetto a quelli di Will Smith e Tommy Lee Jones, protagonisti della trilogia originale.

Rebecca Ferguson protagonista in Men in Black e Doctor Sleep

Per quanto riguarda Doctor Sleep, Ewan McGregor vestirà i panni della versione adulta di Danny Torrance, mentre in regia ci sarà Mike Flanagan, che di recente ha diretto per Netflix Gerald’s Game, ennesimo adattamento di un’opera di King.

Nel romanzo originale vediamo Danny Torrance, ormai cresciuto, sopportare il trauma vissuto all’interno dell’ Overlook Hotel, diventato una sorta di riflesso del padre omicida, sotto forma di rabbia persistente e alcolismo che attenua il suo dolore così come i suoi poteri. La capacità di avere visioni ritorna quando Danny torna sobrio e usa il suo dono per aiutare i morenti in un ospizio…

Rebecca Ferguson racconta di un co-protagonista “idiota” che le ha “urlato” sul set: di chi si tratta?

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La star di Dune: Parte Due Rebecca Ferguson ha rivelato di essersi rifiutata di lavorare con un ex co-protagonista dopo che questo è esploso di rabbia mentre giravano una scena e, come ci si potrebbe aspettare, le speculazioni dilagano online.

Durante l’intervista per il podcast Reign with Josh Smith, a Rebecca Ferguson è stato chiesto quando si è sentita “più orgogliosa di usare la propria voce”. L’attrice ha ricordato di aver lavorato con un “assoluto idiota” che si è sentito frustrato durante le riprese di una scena e se l’è presa con lei “urlando” e dicendo: “e tu non dovresti essere un’attrice?”.

Il giorno successivo, Ferguson ha mandato l’individuo in questione a quel paese e ha chiarito con i produttori che avrebbe recitato in una scena con lui solo se si fosse girato di spalle. “E poi ricordo che i produttori si avvicinarono e dissero: ‘Non puoi fare una cosa del genere al numero uno. Dobbiamo lasciare che questa persona sia sul set.’ E ho detto: “La persona può girarsi e io posso recitare dietro la testa”. E l’ho fatto. Ero così spaventata. Lo sento ancora ora mentre lo dico.”

Rebecca Ferguson non ha specificato se si trattasse di un co-protagonista maschile o femminile, ma Internet ritiene di aver ristretto le possibilità a questi nomi: Dwayne “The Rock” Johnson, Michael Fassbender, Hugh Grant e Jake Gyllenhaal. The Rock, che ha lavorato con Ferguson su Hercules, ha risposto alla dichiarazione dimostrando solidarietà per la co-star.

Sembra che Hugh Grant sia il “colpevole” più accreditato, dal momento che i due hanno lavorato insieme in Florence Foster Jenkins. Su quel set, in cui “il numero 1” era sicuramente Meryl Streep, Ferguson ha recitato al fianco di Grant in una scena in cui non era coinvolta Streep, e quindi è probabile che quel giorno fosse lui il numero 1 sul set. Inoltre Grant ha confermato di essersela presa con una sua co-star in maniera eccessiva, senza però specificare chi fosse, il primo giorno su un set. Sarà quindi Hugh Grant “l’idiota” di cui parla Rebecca Ferguson?

Rebecca Ferguson protagonista dello sci-fi Life

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Rebecca Ferguson ha trovato il su prossimo ruolo al cinema. L’attrice vista in Mission Impossible Rogue Nation sarà infatti in Life, lo sci-fi Skydance diretto da Daniel Espinosa.

La sceneggiatura del fiilm, basata su un’idea originale, è stata scritta dal duo di Deadpool, Paul Wernick e Rhett Reese.

La storia seguirà un equipaggio di una Stazione Spaziale Internazionale, che dopo aver recuperato dei campioni da Marte, scopre delle forme di vita che si dimostreranno più intelligenti di quello che ci si aspettava.

Vedremo di nuovo Rebecca Ferguson nel panni di Isla Faust nel prossimo sesto allestimento di Mission Impossible.

Fonte: Variety

Rebecca Ferguson potrebbe tornare in Mission: Impossible 6

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Rebecca Ferguson potrebbe tornare in Mission: Impossible 6

Con Christopher McQuarrie riconfermato alla regia e alla sceneggiatura per il prossimo Mission: Impossible, le possibilità di rivedere parte del cast di Rogue Nation tornare sono decisamente aumentate. Tra gli interpreti più apprezzati dal pubblico, uno in particolare sembra essere pronto a tornare per affiancare Tom Cruise nella sua prossima missione: Rebecca Ferguson.

Le notizie non sono ancora ufficiali né sono state confermate dalla Paramount o da McQuarrie, ma Showbiz 411 riporta come la Ferguson sia stata arruolata per un altro capitolo ad interpretare la misteriosa ed estremamente letale Ilsa Faust. Questa riconferma rappresenterebbe la prima apparizione di una protagonista femminile della saga in due diversi film, escludendo il cameo di Michelle Monaghan alla fine di Protocollo Fantasma.

Escludendo questa sorpresa, sono tanti invece i ritorni che paiono scontati:si aspettano infatti le riconferme di Simon Pegg e Ving Rhames, oltre che di Jeremy Renner e Alec Baldwin.

Attualmente non è chiaro il movente che spingerà il personaggio della Ferguson a tornare, visto che non fa ufficialmente parte del M:I Team. Tutto ciò che sappiamo, finora, è che McQuarrie sta lavorando alla sceneggiatura, e che Paramount vuole il film pronto al lancio per l’estate del 2017.

Fonte

Rebecca Ferguson pensa che Dune potrebbe essere il prossimo Star Wars

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Rebecca Ferguson sta vivendo appieno la gloria di dire “te l’avevo detto” dopo il successo sbalorditivo di Dune: Parte Due. Nel corso di un’intervista con Steve Weintraub di Collider, durante la quale la coppia ha discusso principalmente di Silo di Apple TV+, l’attrice di Doctor Sleep ha dichiarato di aver assaporato quelle quattro gloriose parole da quando il film è uscito a marzo.

Riflettendo sulle lodi della critica, sui guadagni gargantueschi al botteghino e sul dono complessivo al cinema, Rebecca Ferguson ha ricordato di aver partecipato ai press junket per il film e di aver anticipato ciò che sarebbe accaduto con il secondo capitolo dell’epico franchise di Denis Villeneuve.

Credo che per me, dato che avevo visto Dune e stavo facendo delle interviste – io e te le abbiamo fatte – mi ricordo che ero seduto lì e dicevo: “Voglio solo che la gente lo veda”. Mi sono sentito dire: ‘Se pensate che Dune sia bello, aspettate di vedere Dune 2′, e ricordo di aver pensato: ‘Dico davvero’. Voglio dire, le sfide, gli angoli, la trama, la musica, la portata, gli Harkonnen, la grafica, è tutto lì. È un capolavoro. E il fatto che io sappia che la gente l’ha visto e che la risposta è quella che è, è un po’ come se io dicessi: “Ve l’avevo detto””.

Rebecca Ferguson pensa che Dune potrebbe facilmente diventare il prossimo Star Wars

Rebecca Ferguson
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Le prime reazioni a Dune: Parte Due sono state pronte a paragonarlo a film come L’Impero colpisce ancora, Il Signore degli Anelli: Le due torri e Il cavaliere oscuro, a riprova del fatto che i sequel sono assolutamente il punto di partenza. Per quanto riguarda le epopee spaziali, Dune ha già dato filo da torcere a Star Wars (letteralmente) al botteghino, e con Dune Messiah in arrivo, l’hype continuerà a scorrere forte come le spezie. Come i fan, Rebecca Ferguson capisce cosa significhi un terzo film di Dune non solo per il franchise ma per tutti gli aspetti del cinema e vede che le cose possono solo migliorare da qui in poi.

È un universo. È un po’ quello che era Star Wars quando è nato. Non voglio portare sfortuna, ma c’è molto che si può fare qui. Questo è un mondo. È un mondo sexy, pericoloso, con culture e vite e visioni diverse, e Patrice [ Vermette ], che è il designer, e i costumi. Insomma, è uno spettacolo sotto ogni aspetto. È semplicemente fenomenale”.

Speriamo che abbiate visto Dune: Parte Due quando era nelle sale e in IMAX, se avete ancora bisogno di vederlo o volete semplicemente rivederlo, il film Dune: Parte Due in streaming è ora disponbile sulle seguenti piattaforme:

Rebecca Ferguson nel thriller sci-fi diretto da Timur Bekmambetov

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Dopo il felice fine settimana di apertura di Dune: Parte Due, Rebecca Ferguson si dedica a cuor leggero al suo prossimo progetto, che la vedrà recitare al fianco di Chris Pratt nel prossimo film di Amazon MGM Studios Mercy, che uscirà nelle sale di tutto il mondo poiché lo studio ha grandi aspettative per il film. Timur Bekmambetov dirigerà il thriller fantascientifico da una sceneggiatura scritta da Marco van Belle.

Il progetto è arrivato agli Amazon MGM Studios da Charles Roven, che ha appena ricevuto la sua seconda nomination all’Oscar come miglior film con Oppenheimer. Roven sta producendo Mercy con il vicepresidente senior di Atlas Entertainment Robert Amidon insieme alla BEL di Bekmambetov, insieme a Majd Nassif. La produzione del film avrà inizio in primavera.

Ambientato in un prossimo futuro in cui i crimini capitali sono aumentati, Mercy segue un detective (Pratt) accusato di un crimine violento e costretto a dimostrare la sua innocenza.

Per Rebecca Ferguson si tratta di un ambiente familiare, in quanto negli ultimi anni, tra film di fantascienza e action thriller sta costruendo una carriera che esalta la sua naturale eleganza e il suo aspetto apparentemente letale e glaciale, il tutto unito a una versatilità davvero impressionante che mette perfettamente in scena in Dune di Denis Villeneuve la cui Parte Due è attualmente in sala.

Rebecca Ferguson in trattative per Captain Marvel?

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Rebecca Ferguson, affascinante attrice svedese protagonista femminile di Mission Impossible Rogue Nation, ha già rifiutato il ruolo al fianco di Channing Tatum in Gambit, ma sembra che i cinecomics non siano lontani dai suoi progetti.

Sembra infatti che la Ferguson sia tra le nuove favorite al ruolo di Carol Danvers in Captain Marvel.

Si tratta per ora solo di un rumor e non si sa nemmeno se è stata davvero fatta un’offerta.

Rebecca Ferguson 2Considerando il suo ottimo lavoro al fianco di Tom Cruise nei panni di una spia inglese, la Ferguson potrebbe avere l’appoggio dei fan, coniugando nella sua bella figura grazia, potenza e un certo grado di mistero che addice a un supereroe con una doppia identità, oltre a essere estremamente credibile nel ruolo di una donna capace di mettere KO qualunque avversario.

Per il momento sono solo rumors ma speriamo di avere presto notizia più chiare in merito.

Vi ricordiamo che Capitan Marvel  arriverà al cinema il 2 Novembre 2018. Al momento non è stato ufficializzato né regista né attrice protagonista.

Rebecca Ferguson ha ricevuto tonnellate di telefonate da attori con il quale ha lavorato

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Rebecca Ferguson ha rivelato di aver ricevuto una tonnellata di telefonate da parte di precedenti co-protagonisti dopo aver rivelato pubblicamente di rimproverato un attore sconosciuto (all’epoca dei fatti) per averla fatta piangere sul set.

Durante una recente apparizione al The Jess Cagle Show di SiriusXM (via Variety), la star di Dune: Parte Due ha rivelato di aver ricevuto diverse telefonate da parte di precedenti co-protagonisti, ma non sembra essersene preoccupata più di tanto.

Ho ricevuto telefonate da fantastiche co-star con cui ho lavorato che mi dicevano: “Capisci quello che hai fatto, vero?“”. Ha detto Rebecca Ferguson. “E io ho pensato: ‘Oh mio Dio. No, non ci avevo pensato’. Voglio dire, non è una mia responsabilità, ad essere onesti. Non mi interessa davvero. Sai, ‘Sei grande, ma la mia storia è la mia storia, e se sei una brava persona, allora non preoccuparti‘”.

Rebecca Ferguson ha anche precisato che la sua intenzione non era quella di far capire alla gente a chi si stesse riferendo, ma piuttosto di sottolineare un momento importante della sua carriera.

In primo luogo, sì, mi è piaciuta la presa“, ha detto Rebecca Ferguson. “Ma quello che ho capito, anche all’età che ho adesso, è che non importa. Io sono me stessa. Penso di essere molto più aperta. So anche quali sono i miei limiti. Ma lo scopo dell’intervista non era quello di trovare la persona – naturalmente, le persone saranno interessate. Ma ero entusiasta della domanda, che era un’ottima domanda di [Josh Smith]. Perché il punto era: C’è un momento della tua carriera in cui sei stato trattato in modo tale da cambiare la tua decisione – è così che l’ho formulata in me stessa – in cui vuoi un cambiamento o non lo accetti? Ed è stato un momento così chiaro per me lavorare con questa persona“.

Cosa aveva dichiarato Rebecca Ferguson?

In precedenza, Rebecca Ferguson aveva criticato un attore sconosciuto per la sua maleducazione sul set. I commenti di Rebecca Ferguson sono arrivati durante un’apparizione al podcast Reign with Josh Smith, dove ha rivelato che all’inizio di quest’anno ha partecipato a un film con un co-protagonista “assolutamente idiota” che era così arrabbiato sul set da portarla alle lacrime. Alla fine, ha raccontato Rebecca Ferguson, ha affrontato la star.

Ho fatto un film con un co-protagonista assolutamente idiota e questo essere umano era così insicuro e arrabbiato perché non riusciva a far uscire le scene“, ha detto la Ferguson nel podcast. “E credo di essere stato così vulnerabile e a disagio da farmi urlare contro e piangere mentre uscivo dal set”.

Questa persona mi guardava letteralmente davanti a tutta la troupe e mi diceva: ‘Ti definisci un attore? È con questo che devo lavorare?“. Sono rimasto lì a piangere. Poiché questa persona era la numero uno nel registro delle chiamate, non c’era nessuna rete di sicurezza per me. Nessuno mi guardava le spalle“.

I commenti hanno rapidamente mandato in delirio i fan, molti dei quali hanno cercato di capire chi fosse. Anche le star sono intervenute sui social media, con Dwayne Johnson, co-protagonista di Rebecca Ferguson in Hercules, che volveva scoprire chi è stato.

Rebecca Ferguson e Idris Elba in lizza per un ruolo nel film di Kathryn Bigelow

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Rebecca Ferguson (Dune) e Idris Elba (Hijack) sono in cerca di ruoli nel prossimo film della premio Oscar Kathryn Bigelow per Netflix, come hanno confermato fonti a Deadline. I dettagli sui ruoli che i due interpreti interpreteranno non sono stati resi noti, così come il titolo e la trama del film, anche se le fonti hanno dichiarato a Deadline che sarà ambientato alla Casa Bianca durante lo svolgimento di una crisi nazionale. Il progetto segna il primo lungometraggio della Bigelow dopo il thriller del 2017 Detroit.

La notizia del film è stata divulgata per la prima volta da Netflix di recente, durante la presentazione degli Upfront a New York. In precedenza, la Bigelow aveva sviluppato un altro film di Netflix che però sembra essere stato del tutto accantonato. Si trattava di un adattamento del romanzo Aurora di David Koepp. Non resta a questo punto che attendere maggiori informazioni riguardo questo nuovo progetto, che segnerà dunque il ritorno alla regia della regista di The Hurt Locker e Zero Dark Thirty.

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Idris Elba nella serie Hijack

Dove abbiamo visto di recente Rebecca Ferguson e Idris Elba?

Rebecca Ferguson è attualmente protagonista della popolare serie di fantascienza Silo di Apple, che si sta avviando verso la seconda stagione. Di recente ha invece recitato nel sequel di successo di Dune di Denis Villeneuve del 2021, riprendendo il ruolo di Lady Jessica. Nel 2023 è invece stata al cinema al fianco di Tom Cruise in Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno della scorsa estate. Prossimamente la vedremo poi in Mercy, film fantascientifico di Amazon, con Chris Pratt.

Attualmente protagonista della serie thriller di Apple TV+ Hijack, che è stata rinnovata per una seconda stagione, Idris Elba è stato recentemente visto anche come protagonista della miniserie Knuckles di Paramount+, oltre che dei popolari film di Netflix Tyler Rake 2 e Luther – Verso l’inferno – quest’ultimo seguito della serie di successo Luther, che è durata cinque stagioni. Tra gli altri progetti imminenti figurano il thriller d’azione Heads of State di Amazon MGM, con Carla Gugino e Jack Quaid, e Sonic 3, solo per citarne un paio.

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Rebecca Ferguson con Hugh Jackman in The Greatest Showman on Earth

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Arriva da Variety la notizia che Rebecca Ferguson, star di Mission Impossible Rogue Nation, è in trattative per unirsi al cast del musical The Greatest Showman on Earth, film in pre-produzione alla 20th Century Fox e in cantiere da diversi anni, che ha finalmente ricevuto l’ok definitivo.

The Greatest Showman on Earth si basa su una sceneggiatura originale di Bill Condon (Dreamgirls) e potrebbe essere il primo musical dopo molto tempo pensato esclusivamente per il cinema.

Rebecca Ferguson protagonista dello sci-fi Life

Hugh Jackman interpreterà il leggendario truffatore showman PT Barnum, infatuatosi della cantante lirica svedese Jenny Lind, conosciuta nell’ambiente come “l’usignolo”. Nel cast ci saranno anche Michelle Williams (Marilyn, Blue Valentine, Il grande e potente Oz), Zac Efron, che si cimenterà nuovamente con il musical dopo il grande successo della serie High School Musical, e Zendaya, che vedremo prossimamente nell’attesissimo Spider-Man Homecoming.

Nel film la Ferguson interpreterà una cantante lirica.Il progetto sarà scritto da Jenny Bicks (Sex and the City) e diretto da Michael Gracey, debuttante alla regia.  Le canzoni originali del filma saranno di autori affermati come Justin Paul e Benz Pasek, Bonnie McKee, Jake Shear e Brian Lapin.

Fonte: CS

Rebecca Ferguson commenta le difficoltà delle riprese di Dune: Parte Tre

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Rebecca Ferguson, che interpreta Lady Jessica nel franchise di Dune diretto da Denis Villeneuve, delinea alcuni dei problemi che Dune: Parte Tre deve affrontare. Basato sull’amato romanzo dell’autore Frank Herbert, il franchise di Denis Villeneuve ha pubblicato il suo primo Dune nel 2021, introducendo il pubblico alla storia di Paul Atreides di Timothée Chalamet. Il sequel, uscito nei cinema all’inizio di quest’anno, è stato un enorme successo, e Dune: Parte Tre è stato recentemente confermato essere ufficialmente in lavorazione presso la Legendary, con Villeneuve attualmente al lavoro sulla sceneggiatura.

In una recente intervista con The Playlist in seguito al successo del film più recente, Ferguson commenta lo stato di Dune: Parte Tre e spiega perché il film sta affrontando alcune nuove sfide. Secondo l’attrice, una cosa fondamentale che deve ancora essere risolta riguarda il fatto che il cast di Dune: Parte Due non ha ancora accordi per tornare per un terzo film.

“Ad essere onesti, è completamente fuori dal mio controllo. [Villeneuve] ha chiaramente creato un mondo spettacolare… la gente lo adora, e ha un cast fenomenale. Certo, ce ne sarebbe un terzo, ma Denis mette molta pressione. C’è molta pressione per continuare. E quando prendi la decisione creativa? Decidi di esserci quando è al meglio o ne crei uno che potrebbe fallire e non essere altrettanto buono?

È una conversazione davvero complicata. Dipende dalla sceneggiatura; dipende dai soldi. Dipende da tutti gli attori che non hanno ottenuto un accordo per il terzo film. Stanno succedendo molte cose. Quindi c’è molto da prendere in considerazione prima di scrivere semplicemente una terza sceneggiatura, sai?”

Dune 3 adatterà Dune Messiah di Frank Herbert

In precedenza, parlando con la rivista Time, Villeneuve ha confermato che Dune 3 sarà basato sul secondo romanzo della serie di Frank Herbert, “Dune Messiah“. Il regista ha diviso il primo romanzo in due metà per adattare i suoi due film su Dune. Ma il terzo film di Dune coprirà Dune Messiah nella sua interezza.

Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV. Il film è attualmente disponibile a noleggio in digitale e sarà disponibile per l’acquisto in 4K UHD, Blu-ray e DVD il 14 maggio 2024.

Rebecca Ferguson cerca la sicurezza in una nuova immagine di Silo – Stagione 2

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La stagione successiva a uno dei più grandi successi di Apple TV+ del 2023 ha appena ricevuto un’immagine entusiasmante. Un nuovo report di Entertainment Weekly ha rivelato un’immagine di Rebecca Ferguson nei panni di Juliette Nichols nell’attesissima stagione 2 di Silo. La prima stagione di Silo si conclude con uno dei più grandi cliffhanger della storia della televisione, con Juliette che esce dal silo verso quella che molti pensano sia la sua morte, per poi sopravvivere e vedere decine, se non centinaia, di altri silo in lontananza.

Come se ci fossero dubbi sul fatto che Juliette sia sopravvissuta all’uscita dal silo, lo showrunner Graham Yost ha confermato che è viva e che avrà un ruolo fondamentale nella seconda stagione. Tuttavia, Juliette ha ora un nuovo problema: entrare in un altro silo, un problema di cui Yost ha parlato con Entertainment Weekly:

“Juliette ha difficoltà a entrare in quest’altro silo e cerca di mettersi in salvo perché la sua tuta sta finendo l’aria. La meravigliosa Walker [Harriet Walter] ha fatto in modo che la sua tuta venisse avvolta, ma non funzionerà. Gran parte dell’episodio è incentrato sul tentativo di Juliette di sopravvivere e sulle operazioni di ingegneria che deve compiere per cercare di rimanere in vita”.

Il fatto che Juliette sia viva non significa che stia bene. Forse è sopravvissuta uscendo dal silo, ma sembra che non abbia molto tempo per entrare in un silo vicino prima di finire l’ossigeno. Non è chiaro se i residenti di un altro silo la riaccoglieranno volentieri, o se siano anche solo consapevoli che ci sono altri sopravvissuti là fuori, ma tutto questo alla fine porterà a una posta in gioco più alta e a interazioni emozionanti nella seconda stagione. Anche se l’episodio di apertura della seconda stagione si concentrerà sul periodo trascorso da Juliette fuori dal silo, Yost afferma che ci sarà anche un flashback da non perdere.

La seconda stagione di ‘Silo’ porterà i fan in un altro silo per una storia di ribellione

SILO - stagione 2
Image via Rekha Garton/Apple TV+

L’introduzione di altri silos in Silo Stagione 1 è stata una svolta nel finale di stagione. È logico che ci siano altri silo sparsi un po’ ovunque, ma l’intera prima stagione è talmente racchiusa nel silo con cui si apre che non dà mai allo spettatore un motivo per chiedersi quali siano gli altri silo. Yost ha comunque parlato di come si aprirà la seconda stagione e di cosa vedranno esattamente i fan quando si avventureranno in un altro silo:

“La première [segue] Juliette, ma in realtà non iniziamo con lei. Inizieremo da un tempo indeterminato, almeno all’inizio, in un altro silo. Vedremo una ribellione che va molto male”.

Anche se nel silo di Juliette le cose erano storte e corrotte, fino alla sua assunzione della carica di sceriffo, le cose andavano bene per la maggior parte delle persone nel silo. Non sembravano esserci pensieri di ribellione da parte dei cittadini, quindi vedere come le cose siano andate così terribilmente male in un altro silo è un’idea entusiasmante. Speriamo che Apple TV+ non faccia aspettare troppo a lungo i fan di Silo per la prossima stagione, perché non vediamo l’ora di vedere come la seconda stagione darà seguito a quel cliffhanger incredibilmente emozionante.

La stagione 2 diSilo non ha ancora una data di uscita ufficiale, ma Apple TV+ ha confermato che la seconda stagione arriverà “presto”. Guardate la nuova immagine della stagione 2 qui sopra e guardate la prima stagione di Silo in streaming su Apple TV+.

Reazione a catena: trama, cast e finale del film con Keanu Reeves

Noto thriller del 1996, Reazione a catena è divenuto celebre in particolare per via del suo cast ricco di grandi nomi di Hollywood. Protagonista è infatti l’attore Keanu Reeves, che viene qui affiancato dai premi Oscar Morgan Freeman e Rachel Weisz. Il film è diretto da Andrew Davis, regista divenuto esperto nel genere action thriller grazie a noti titoli come Il fuggitivo e Trappola in alto mare. Al centro di questo suo lungometraggio si ritrovano elementi ricorrenti della sua filmografia, dall’uomo ingiustamente accusato di un crimine all’enigmatico caso da dover risolvere per avere salva la vita.

Pur non accolto con grande entusiasmo da parte della critica, il film riuscì a guadagnare una buona cifra al box office, affermandosi come uno dei successi estivi della sua stagione. Oggi viene da molti ricercato per via dell’amato cast, ma anche per la sua trama complessa e particolarmente ambiziosa. Molto ruota infatti intorno a diverse teorie di cospirazione realmente esistenti circa le fonti di energia oggi disponibili. Da qui nasce la scoperta rivoluzionaria fatta dal protagonista del film, e che sarà anche l’origine dei suoi guai.

Benché diversi scienziati abbiano indicato il film scarsamente attendibile da un punto di vista scientifico, il tema trattato ha trovato grande interesse tra gli spettatori. Nel corso degli anni si è infatti parlato molto riguardo a quanto di ciò che viene mostrato potrebbe essere un domani realmente realizzabile. Nel dubbio, ciò che però ora si può fare guardando il film è lasciarsi conquistare dalle sue dinamiche sequenze d’azione, come anche dalle convincenti interpretazioni dei protagonisti.

Reazione a catena: la trama del film

Tutto ha inizio in un laboratorio presso l’università di Chicago, dove Eddie, una brillante mente ridottasi ad essere un tuttofare, assiste alle ricerche di un’equipe di scienziati. Particolarmente interessato al loro lavoro, egli arriva infine a formulare un geniale intuizione, grazie alla quale il gruppo riesce a mettere a punto un processo per ottenere la fusione fredda, da cui produrre illimitatamente energia pulita dall’acqua. Questa scoperta potrebbe rivoluzionare il mondo, non solo per i costi più bassi della stessa energia, ma anche come contrasto all’inquinamento dilagante. Durante i festeggiamenti del sensazionale traguardo raggiunto, si inizia però a dibattere sugli effetti che una divulgazione di questo tipo potrebbe avere nel mondo.

Tornato nel laboratorio, Eddie troverà la squadra di scienziati brutalmente uccisa, e tutti i loro macchinari distrutti. Abbandonato di corsa l’edificio, egli inizia a chiedersi chi possa aver commesso un simile atto e perché. Per lui non ci sarà però tempo di darsi una risposta, poiché si ritrova subito ad essere accusato del crimine, anche a causa di alcuni apparecchi per lo spionaggio ritrovati nella sua abitazione. Ritrovatosi così a dover fuggire, si unirà con l’unica superstite del team, la dottoressa Sinclair. La CIA e l’FBI sono sulle loro tracce, e riusciranno a trovarli senza troppe difficoltà. L’unico modo per lui di avere salva la vita, è provare la sua innocenza trovando i veri colpevoli.

Reazione a catena: il cast del film

A dare volto al ricercato protagonista è l’attore Keanu Reeves. Già celebre per film come Point Break e Dracula di Bram Stoker, l’attore era uno dei volti chiave della sua generazione, e fu la prima scelta per il thriller di Davis. Prima di iniziare le riprese, tuttavia, questi si infortunò la schiena giocando ad hockey. Riuscì ugualmente a prendere parte al film, ma costretto ad un lungo riposo l’attore aveva finito con il prendere diversi chili di peso, apparendo così diverso dal solito. Reeves apprezzò molto il ruolo, ritenendolo dinamico e incisivo. Ebbe tuttavia non poche difficoltà a girare alcune delle scene previste, a causa soprattutto delle difficili condizioni climatiche in cui si imbatterono durante le riprese.

Accanto a lui si ritrovano poi altri noti attori, a partire da Morgan Freeman. Egli dà vita a Paul Shannon, l’enigmatico leader del team di ricerca dell’Università di Chicago. Il suo rimane un personaggio misterioso sino alla fine, portando spesso lo spettatore a dubitare sulla sua affiliazione. Vi è poi l’attrice Rachel Weisz nel ruolo di Lily Sinclair. Unica superstite del suo gruppo di ricerca, la donna si unisce ad Eddie nella sua ricerca di verità, finendo con il diventare a sua volta una ricercata. Il ruolo era stato originariamente affidato all’attrice Mira Sorvino, recentemente vista nella serie Hollywood, ma questa preferì poi abbandonare la parte per recitare in un altro film.

Ad interpretare il minaccioso villain del film è invece l’attore Brian Cox. Questi è Lyman Earl Collier, il quale pur avendo sostenuto la ricerca alla base della storia, è consapevole dei rischi che la divulgazione di questa potrebbe causare, decidendo pertanto di distruggerla. Il ruolo era originariamente stato proposto all’attore Tommy Lee Jones, che proprio grazie al precedente film di Davis, Il fuggitivo, aveva vinto un Oscar. L’attore però rifiutò il ruolo, e la produzione scelse dunque Cox. Infine, è possibile notare un cameo dell’allora sconosciuto Michael Shannon. Lo si può infatti ritrovare nei panni di un fattorino alla guida di un van per la consegna di fiori.

Reazione a catena cast

Reazione a catena: il finale del film

Il finale del risponde a molti degli interrogativi posti dal film, lasciandone però altri in sospeso. Non tutto trova risposta, e molti elementi potrebbero lasciare un po’ di confusione a primo impatto. Di seguito, dunque, si cerca di dare una chiara lettura del finale. Sono ovviamente presenti una serie di spoiler, pertanto si sconsiglia di continuare a leggere se non si è prima visto il film e il suo finale.

Giunti al termine del film, Eddie e la dottoressa Sinclair, dopo essere scappati ai loro inseguitori, riescono a individuare come colpevole del crimine Lyman Earl Collier, facente parte dei sostenitori della ricerca. Questi, insieme al socio Paul, aspira a ridare forma al progetto, desideroso di potervi lucrare sopra. Eddie, a quel punto, si offre di fornire loro l’intuizione avuta e che ha dato concretezza al progetto, in cambio però vuole essere lasciato in pace. Egli inizia così a ripristinare il lavoro, conoscendolo a memoria. Ciò che non sa, però, è che Lyman trama per ucciderlo una volta terminato. Per sua fortuna, Paul sembra rivelare un’affiliazione con le forze dell’ordine e riesce a bloccare Lyman uccidendolo.

Eddie e la Sinclair riescono così a salvarsi, avendo anche guadagnato le prove per dimostrare la propria innocenza. Raggiunti dagli agenti dell’FBI Ford e Doyle, i due vengono presi sotto custodia dall’autorità. L’ultima scena mostra invece Paul, il quale mentre si allontana in limousine, detta una nota per la propria segretarie, affermando che la scoperta da loro fatta non è più una strada percorribile. Questa comunicazione è da inviare al direttore della CIA, e ciò proverebbe dunque il rapporto tra Paul e i servizi segreti, lasciando il dubbio sui reali motivi del crimine commesso ad inizio film.

Reazione a catena: il trailer e dove vedere il film

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, Reazione a catena sarà trasmesso in televisione mercoledì 20 luglio, alle ore 21:25 sul canale Nove. Il film però è disponibile anche in alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. È infatti presente su Chili Cinema, Google Play, e Apple iTunes. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

realme GT NEO 3T Dragon Ball Z Edition ad un prezzo speciale per l’uscita del nuovo film dedicato al Super Saiyan

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realme, il brand di smartphone in più rapida crescita nel 2021 e Top 4 in Europa, annuncia un’offerta imperdibile su realme GT NEO 3T Dragon Ball Z Edition, in occasione della distribuzione nei cinema italiani del nuovo Dragon Ball Super: Super Hero, film animato prodotto da Toei Animation Co. con Crunchyroll e diretto da Tetsuro Kodama con la supervisione del creatore di Dragon Ball Akira Toriyama. A partire da giovedì 29 settembre, data di uscita del film, lo smartphone in edizione speciale sarà in vendita al prezzo promozionale di 449,99€ anziché 499,99€ e si prepara ad essere preso letteralmente d’assalto da tutti gli appassionati dell’iconico personaggio giapponese e dai collezionisti.

Lo smartphone è brandizzato nella scocca esterna e nel packaging con elementi riconoscibili del famoso anime ed è anche fornito di sfondi personalizzati, una riprogettazione dei classici personaggi di Dragon Ball Z, icone personalizzate e uno spirito combattivo al centro di ogni dispositivo: nessun dettaglio è stato trascurato.

realme GT NEO 3T Dragon Ball Z Edition (1)Design accattivante e innovazione tecnologica

realme GT NEO 3T Dragon Ball Z Edition è lo smartphone con la ricarica più veloce del segmento, dotato di SuperDart Charge da 80W e una massiccia batteria da 5000 mAh che consente di ricaricare il device del 50% di carica in 12 minuti.

Il processore Snapdragon 870 5G consente al dispositivo di adattarsi a tutti i tipi di utilizzo, lavoro, studio, intrattenimento e, soprattutto, giochi ad alta risoluzione. realme GT NEO 3T è dotato di un display AMOLED E4 da 6,62 pollici con una frequenza di aggiornamento a 120Hz e una risoluzione Full HD+. Inoltre, realme GT NEO 3T ha una luminosità di picco di 1300nit e gli utenti possono utilizzare il device anche sotto la luce diretta del sole.

Lo smartphone sfoggia una tripla fotocamera con AI di cui una principale da 64 MP, un obiettivo ultra-wide da 119° e un obiettivo macro da 4 cm. Lo smartphone è inoltre dotato di Street Photography Mode, una delle recenti innovazioni realme in termini di fotocamera.

Parte della famiglia realme GT NEO 3 Series, realme GT NEO 3T Dragon Ball Z Edition conferma la continua innovazione dell’azienda nel settore del design di tendenza e nella collaborazione creativa, senza dimenticare l’aspetto legato all’innovazione e la tecnologia di ultima generazione a disposizione di tutti consumatori.

realme GT NEO 3T Dragon Ball Z Edition sarà disponibile al prezzo promozionale di 449,99€ anziché 499,99€ dal 29 settembre al 6 ottobre su eBay e Mediaworld

Realizzare un film impossibile: Rodrigo Cortes parla di Buried

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buried

Il nostro scopo era di realizzare Indiana Jones dentro una cassa“. Rodrigo Cortes definisce così il pensiero che è stato dietro la volontà di realizzare “Buried”, tratto da una sceneggiatura che stava girando da molto tempo di mano in mano negli studios di Hollywood ma che nessuno pensava fosse possibile realizzare.

Reality: teaser trailer del biopic HBO con Sydney Sweeney

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Reality: teaser trailer del biopic HBO con Sydney Sweeney

HBO Films ha diffuso il primo teaser trailer di Reality, il prossimo thriller drammatico biografico che vedrà protagonista Sydney Sweeney

Come mostra il trailer teaser di Reality di un minuto , la star di Euphoria interpreta Reality Winner, un informatore nella vita reale. Winner, un ex membro dell’aeronautica americana e traduttore della NSA, ha scoperto il coinvolgimento della Russia nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2016. La premiere del film negli USA è prevista per il 29 maggio su HBO e Max. Basato sull’opera teatrale di Tina Satter Is This A Room , Reality è diretto da Tina Satter e si basa su una sceneggiatura scritta da Satter e James Paul Dallas. Il film è interpretato dal candidato all’Emmy Sydney Sweeney (Euphoria, The White Lotus), Josh Hamilton e Marchánt Davis.

Il 3 giugno 2017, Reality Winner, ex specialista dell’intelligence americana di 25 anni, si confronta con agenti dell’FBI che arrivano a casa sua per mettere in dubbio il suo ruolo sospetto nella cattiva gestione di informazioni riservate“, si legge nel logline. “Basato su fatti realmente accaduti, il dialogo del film è tratto direttamente dalla trascrizione della loro conversazione tesa e travolgente. I produttori esecutivi di Reality sono Satter, Ellyn Daniels, Will O’Connor, Daniel Ginsberg, Andrew Beck, Bill Way, Elliott Whitton, Eva Maria Daniells, Philipp Engelhorn e Caitlin Gold. I produttori sono Noah Stahl, Brad Becker-Parton, Riva Marker e Greg Nobile.

Reality: recensione del film di Matteo Garrone

Reality: recensione del film di Matteo Garrone

Presentato in concorso al Festival di Cannes 2012 e vincitore del Gran Premio della giuria arriva nelle sale il nuovo film di Matteo Garrone (Gomorra), fra i pochi in Italia ad essere autore di un cinema capace di raccontare storie personali ma allo stesso tempo raggiungere ampio respiro e grandi platee. Non è da meno quest’ultimo lavoro, Reality, un racconto fortemente radicato nel territorio e sul filo del rasoio fra realtà e sogno, fra aspirazioni e illusioni, fra contorni fiabeschi e grande virtuosismo registico.

Reality racconta una storia semplice: Luciano è un pescivendolo napoletano che per integrare i suoi scarsi guadagni si arrangia facendo piccole truffe insieme alla moglie Maria. Grazie a una naturale simpatia, Luciano non perde occasione per esibirsi davanti ai clienti della pescheria e ai numerosi parenti. Un giorno, spinto dai familiari, partecipa a un provino per entrare nel Grande Fratello. Da quel momento la sua percezione della realtà non sarà più la stessa.

Reality, il film

Reality film

Nella sua semplicità, quello che colpisce di Garrone è senza dubbio la capacità di mettere in scena una storia dalle innumerevoli sfumature e dai connotati di grande cinema, e nello stesso tempo capace di affrontare una riflessione sincera, umile ed innocente su un paesaggio contemporaneo e su un contesto sociale forse troppo legato alle apparenze e alle illusioni, allontanatosi troppo in fretta dai valori veri e dalle emozioni reali. Un paesaggio che assuefatto dalla società di consumi perde la testa e smarrisce la strada, perdendosi negli inganni e nei trabocchetti di una macchina divoratrice di sogni e di speranza. Ma la favola descritta dall’autore è anche qualcosa di estremamente leggero, tanto da diventare un viaggio attraverso i meandri di un giovane Pinocchio che ben presto dovrà fare i conti con il grillo parlante e con la realtà della sua esistenza, fatta di una famiglia  e di amici che lo amano e che lo sostengono anche e soprattutto nei momenti difficili, peccando forse d’ignoranza, ma diventando un parafulmini infallibile dalle saette della “macchina del consumo” grazie alla loro innocenza.

Reality ancora una volta è girato magnificamente, con sorprendenti piani sequenza, che confermano la grande padronanza del linguaggio del regista, sottolineati e raffigurati in uno splendido gioco di luci e ombre che è l’ultima fotografia del grande Marco Onorato. Da menzione speciale in fine è la “favolosa” partitura di Alexander Desplat che sostiene la messa in scena del regista e portano il film in una dimensione fiabesca di grande fattura, com’è del resto anche l’interpretazione di tutto il cast principale. Se bisogna trovare un neo a questa pellicola è forse nel ritmo che presenta i punti di debolezza, generati prevalentemente da una sceneggiatura a tratti ridondante che tuttavia, non impedisce alla spettatore di arrivare nella splendida sequenza finale, un vero fiore all’occhiello del cinema contemporaneo.

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