Recentemente è stato riferito che
Netflix stava pianificando un aumento dei prezzi
da effettuare dopo la fine dello sciopero SAG-AFTRA. Secondo
The Verge, la società di
streaming ha ora confermato ufficialmente la notizia in una nuova
lettera agli azionisti, svelando però anche che tale aumento
avverrà immediatamente anziché attendere la fine dello sciopero, di
cui di recente si sono nuovamente interrotte le trattative. La
lettera afferma che Netflix ha superato la crescita prevista per il terzo
trimestre dell’anno, in parte grazie al giro di vite sulla
condivisione delle password e all’offerta di un livello supportato
da pubblicità per un prezzo più economico di $6,99 al mese.
Nella lettera viene inoltre rivelato
che i prezzi stanno aumentando proprio a partire da ora. Il piano
Basic da $9,99 al mese è stato aumentato a
$11,99, mentre il piano Premium da
$19,99 costerà ora $22,99al
mese. La buona notizia per gli abbonati è che il
piano supportato da pubblicità a $6,99 e il piano
Standard a $15,49 rimarranno inalterati, almeno
per ora. Netflix ha infatti evidenziato e pubblicizzato il prezzo
più basso del piano supportato da pubblicità mentre spiegava
l’aumento dei prezzi nella lettera agli azionisti. “Poiché
offriamo più valore ai nostri membri, occasionalmente chiediamo
loro di pagare un po’ di più”, ha affermato la società.
“Il nostro prezzo di partenza è
estremamente competitivo con altri streamer e, ad esempio, $6,99 al
mese negli Stati Uniti è molto inferiore al prezzo medio di un
singolo biglietto del cinema.“, viene inoltre detto nella
lettera. Secondo Netflix, il piano più economico rappresenta circa
il 30% di tutti i nuovi abbonamenti nei vari territori in cui viene
offerto il servizio. Negli ultimi mesi, la società afferma inoltre
di aver aggiunto 8,76 milioni di nuovi abbonati,
portando il totale mondiale a 247,15 milioni. La
società si era attirata diverse critiche dopo l’ultimo aumento dei
prezzi all’inizio dell’anno scorso, ma tali aumenti sembra non
abbiano influito sulla crescita dell’azienda.
Netflix: piani e tariffe in vigore in Italia
Ad ora, in Italia, sono ancora in
vigore i prezzi fino ad oggi comunicati. Si può dunque ritrovare il
Piano Standard con pubblicità a 5,49 € al
mese, il PianoStandard da 12,99€
al mese (dove ogni slot utente extra può essere aggiunto per 4,99 €
cadauno al mese), e il PianoPremium da 17,99€ al mese (dove, anche in
questo caso, ogni slot utente extra può essere aggiunto per 4,99 €
cadauno al mese). Resta da vedere se queste cifre rimarranno tali o
se, come ipotizzabile, l’aumento dei prezzi verrà esteso anche ad
altri territori tra cui quello italiano.
Secondo The Hollywood Reporter,
Netflix si è ufficialmente aggiudicata i diritti
di Monsanto al mercato cinematografico di Cannes
di quest’anno. Diretto da John Lee Hancock di The Blind
Side, il film “è incentrato sulla storia vera
dell’avvocato Brent Wisner (Powell) che affronta l’azienda chimica
Monsanto per conto del cliente Dewayne ‘Lee’ Johnson (Mackie), un
giardiniere che ha usato il prodotto diserbante Roundup”. Dern
interpreta la dottoressa Melinda Rogers, capo tossicologo della
Monsanto“.
Hancock ha scritto la sceneggiatura
di Monsanto con Michael Wisner, Alexandra
Duparc e Ned Benson. Moritz Borman, Eric Kopeloff, Jon Levin,
Philip Schulz-Deyle, Adam McKay e Kevin Messick sono i
produttori del film. Non è ancora stata annunciata una data di
uscita in streaming per Monsanto.
Netflix sta
cercando di acquisire Emilia Pérez, interpretata da
Zoe Saldaña e
Selena Gomez.. Secondo Variety, la piattaforma di
streaming sta cercando di assicurarsi un accordo per Emilia Pérez,
un dramma musicale in lingua spagnola interpretato da Saldaña,
Gomez e Karla Sofía Gascón.
“Saldaña interpreta Rita,
un’avvocatessa sottovalutata il cui studio è più propenso ad
aiutare i criminali che a cercare giustizia“, si legge nella
descrizione che Variety fa del film. “Trova un’inaspettata via
d’uscita quando un temuto leader del cartello della droga, Manitas
(Gascón), la recluta per aiutarlo a completare surrettiziamente
un’operazione di cambio di sesso per diventare la donna che ha
sempre desiderato essere. La Gomez interpreta la sua ignara
moglie“.
Il film è scritto e diretto da
Jacques Audiard, già autore di Un
profeta del 2009, Ruggine e ossa del 2012
e The Sisters Brothers del 2018. Secondo Variety,
l’accordo è di circa 12 milioni di dollari e “c’è ancora la
possibilità che le trattative in corso vadano a monte“.
Ebbene sì, la
Netflix, che il prossimo ottobre
sbarcherà anche nel nostro paese, ha acquisito i diritti del
prossimo film prodotto dall’attore Brad Pitt,
dal titolo War Machine.
Il film è una commedia satirica,
diretta dal regista David Michôd e basata sul
libro bestseller The Wild and Terrifying Inside Story of
America’s War in Afghanistan di Michael Hasting, che
segna la più grande acquisizione da parte della Netflix.
“Siamo così eccitati di essere
parte dello stimolante impegno della Netflix per produrre
contenuti d’avanguardia e per consegnarli ad un pubblico
globale”, ha detto Pitt nel comunicato stampa.
“Sono onorato di fare un grande,
audace film su tutta l’estesa, complessa, ingombrante e folle
macchina della guerra moderna e sulle molte vite che tocca”,
ha aggiunto Michôd.
War
Machine segue un generale a quattro stelle, il cui
curriculum impeccabile lo porta al comando della guerra
americana in Afghanistan.
Subito dopo che Netflix ha cominciato a produrre e
distribuire su piattaforma i suoi film originali, si sono palesate
alcune difficoltà e controversie. I film prodotti da
Netflix potrebbero mai essere candidati agli
Oscar? Il tipo di distribuzione in streaming dei
film della piattaforma potrebbe insidiare la classica distribuzione
in sala dei film? Molte catene di cinema famose, temendo
quest’ultima eventualità, hanno boicottato la distribuzione
limitata dei film Netflix.
Nonostante molti film di
Netflix, negli ultimi due anni, abbiano guadagnato
l’eleggibilità agli Oscar con il passaggio al
cinema, soltanto un film originale della piattaforma ha avuto una
distribuzione simultanea in streaming e in sala: Beasts of no Nation. Il film
non è arrivato agli Oscar, anche se Idris Elba ha ottenuto una
candidatura ai Golden Globes. Adesso ci sono nuovi
sviluppi nella diatriba tra Netflix e i
cinema.
La piattaforma ha raggiunto un
accordo con la iPic, una catena di cinema di
lusso, secondo cui i film prodotti da Netflix
verranno distribuiti simultaneamente alla messa in streaming, a Los
Angeles e a New York. L’accordo dà alla iPic la possibilità di
distribuire a scelta il film in qualsiasi sala di proprio
possesso.
New York e Los Angeles
sono città importanti a causa delle regole di eleggibilità per gli
Oscar, che richiedono che il film in questione sia proiettato nelle
sale di Los Angeles e New York almeno per sette giorni.
L’accordo per adesso
coinvolge dieci titoli, due dei quali usciranno questo mese:
The Siege of Jadotville e
Mascots. Tra gli altri film che sono
coinvolti nell’accordo c’è anche War
Machine, progetto di Brad Pitt che
racconta la storia del giornalista Michael
Hastings, oltre al film diretto da Angelina Jolie
First They Killed My Father, ambientato in
Cambogia.
Netflix celebra
la Giornata nazionale del Made in Italy, l’iniziativa promossa dal
Ministero delle Imprese e del Made in Italy che valorizza la
creatività e l’eccellenza italiana. A partire dal 15 aprile sino al
15 maggio, sul servizio sarà disponibile una speciale collection,
IL GRANDE CINEMA MADE IN ITALY, che includerà una selezione dei
film che hanno fatto la storia del cinema, diventando parte
integrante della cultura, del costume e dell’identità italiana.
In occasione dell’evento,
arriveranno per la prima volta su Netflix tre dei film più iconici del maestro Roberto
Rossellini in versione restaurata: “Roma città Aperta” (1945) – che
quest’anno celebra il suo 80esimo anniversario – “Paisà” (1946) – e
“Germania anno zero” (1948).
Non mancheranno inoltre i film più
iconici di Federico Fellini: “La Dolce Vita” (1960) e – per la
prima volta sul servizio – “8½” (1963).
Tra i grandi classici della
collection figureranno anche “Il Gattopardo” (1963), il capolavoro
di Luchino Visconti tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi
di Lampedusa e il caposaldo del genere spaghetti western firmato da
Sergio Leone “Per un pugno di dollari” (1964).
“È per noi un vero piacere
– sottolinea Tinny Andreatta, Vice Presidente contenuti italiani di
Netflix – celebrare l’eccellenza del cinema italiano con questa
collection. Abbiamo scelto di proporre una selezione ricca di
titoli, all’insegna della qualità e della varietà dei generi.
All’interno de IL GRANDE CINEMA MADE IN ITALY saranno proposti i
grandi classici ma anche i film più popolari che hanno lasciato un
segno nella storia audiovisiva e nell’identità italiana”.
All’interno de IL GRANDE CINEMA MADE
IN ITALY saranno disponibili, tra gli altri, “Un giorno in pretura”
(Steno, 1953), “Un americano a Roma” (Steno, 1954), “Fantozzi”
(Luciano Salce, 1975), “Ricomincio da tre” (Massimo Troisi, 1981),
“Non ci resta che piangere” (Roberto Benigni e Massimo Troisi,
1984), “Mediterraneo” (Gabriele Salvatores, 1991), “Johnny
Stecchino” (Roberto Benigni, 1991), “Parenti serpenti” (Mario
Monicelli, 1992), “La vita è bella” (Roberto Benigni, 1997), “I
cento passi” (Marco Tullio Giordana, 2000), “La grande bellezza”
(Paolo Sorrentino, 2013) e “È stata la mano di Dio” (Paolo
Sorrentino, 2021).
La tanto temuta stretta di
Netflix sulla condivisione delle password
degli account si è infine concretizzata anche in Italia. Mentre
molti utenti hanno tratto vantaggio nel corso degli anni
utilizzando gli account di amici, familiari o ex, era da tempo noto che la piattaforma
stesse portando avanti provvedimenti per arginare tale pratica.
Stando ora a quanto comunicato tramite email agli utenti possessori
di account, ma anche secondo quello che si legge sulla
pagina Condivisione dell’account
Netflix sul sito ufficiale della piattaforma, il nuovo modello
è pronto per essere applicato.
Con le nuove disposizioni emesse
dall’azienda, l’account potrà essere condiviso solo da persone
appartenenti allo stesso nucleo domestico. Per “Nucleo domestico”
si intende l’insieme dei dispositivi connessi a Internet
nel luogo principale da cui si guarda Netflix. Tutti gli
altri dispositivi che utilizzano il proprio account Netflix sulla
stessa connessione Internet apparterranno automaticamente al
proprio Nucleo domestico Netflix. In alternativa, è
possibile acquistare al costo di 4,99€ uno slot per utente
extra per quindi poter aggiungere un utente esistente al
di fuori del proprio nucleo domestico all’account.
I titolari di account con un piano
Standard potranno aggiungere solo un
utente extra, mentre i possessori di piano Premium potranno aggiungere due utenti premium.
L’utente extra deve però essere attivato nello stesso paese
in cui il titolare dell’account ha creato il proprio
account. Non è invece possibile aggiungere utenti extra al
piano Standard con pubblicità. Sarà poi utile sapere che quando si
apre un nuovo account o si aggiunge un utente extra, è
possibile trasferire un profilo da un account esistente a quello
nuovo, inclusi i suggerimenti, l’attività di visione,
La mia lista, i giochi
salvati, le impostazioni e altro, senza dunque perdere nulla di
tutto ciò. Gli utenti extra potranno naturalmente godere degli
stessi vantaggi del proprietario dell’account, ma con alcune
differenze. Gli utenti extra possono infatti guardare Netflix su
qualsiasi dispositivo, ma solo su uno alla volta e
potranno anche scaricare titoli, ma solo su uno smartphone o un
tablet alla volta.
I prezzi degli abbonamenti rimangono
gli stessi, con il piano Standard con 2 accessi in
contemporanea e contenuti in Full HD al prezzo di 12,99€ al
mese e il piano Premium con 4 accessi in contemporanea e
contenuti in 4K a 17,99€euro al
mese. Rimangono poi validi anche i piani Base di Netflix,
ovvero quello con pubblicità al costo 5,49€ al
mese e quello senza pubblicità al prezzo di 7,99€
al mese. Netflix utilizzerà diverse informazioni per
determinare se un utente possa o meno appartenere a un Nucleo
domestico, tra queste: indirizzo IP, ID dei dispositivi e attività
dell’account.
Dopo l’anteprima di ieri
in occasione della tappa del concerto VASCO LIVE a Bologna,
Netflix
annuncia Vasco Rossi – Il Supervissuto. Nel teaser
trailer un assaggio della nuova docu-serie, in 5 episodi, che
fornirà un accesso senza precedenti alla rockstar più amata
d’Italia: Vasco Rossi.
Vasco Rossi – Il
Supervissuto è stata girata, in gran parte, durante i due
anni di pandemia, un momento di inaspettata pausa dai soliti,
innumerevoli impegni della rockstar, un’occasione unica per trovare
il tempo di guardarsi indietro e ripercorrere i momenti più
importanti della sua carriera e della sua vita.
La serie segue Vasco nei
luoghi più importanti per lui, da Zocca, sua città natale, a Los
Angeles e, attraverso interviste, materiali d’archivio e
testimonianze di chi lo ha accompagnato in questi anni, ripercorre
la sua e le molte storie che stanno dietro alle sue indimenticabili
canzoni.
Scritta da Igor Artibani
e Guglielmo Ariè, insieme a Pepsy Romanoff, anche regista della
docuserie, Vasco Rossi – Il Supervissuto è prodotta da Solaris
Media di Guglielmo Ariè e Azzurra Ariè in collaborazione con la
casa di produzione Except di Maurizio Vassallo e Pepsy
Romanoff.
Netflix annuncia Sara
(titolo provvisorio), la nuova serie crime, tratta dall’omonima
saga letteraria di Maurizio de Giovanni, edita da Rizzoli, le cui
riprese, appena iniziate, si svolgeranno tra Roma e Napoli. La
serie, composta da 6 episodi, è prodotta da Palomar, scritta da
Donatella Diamanti, Mario Cristiani e Giovanni
Galassi e diretta da Carmine Elia.
Nel cast Teresa Saponangelo
(Sara),
Claudia Gerini (Teresa), Flavio Furno (Pardo), Chiara Celotto
(Viola), Carmine Recano (Massimiliano), Massimo Popolizio (Corrado
Lembo) e Antonio Gerardi (Tarallo).
Sara, la
trama
Per far luce sulla prematura morte
di suo figlio, Sara, ex agente dei servizi segreti interni, stanca
e ritirata in una prigione di solitudine, torna a chiedere un
favore all’amica e collega di un tempo, Teresa. Ma si sa, niente è
per niente. E in un attimo, si ritrova invischiata nella sua
vecchia vita. Che lo voglia o no, è ancora la migliore: la “donna
invisibile” la chiamavano, e la sua dote non ha mai smesso di
essere richiesta. Così, mentre scopre la vita del figlio, di cui
ignorava quasi tutto, Sara sprofonda in un’indagine che la riporta
davanti a tanti fantasmi del passato. Tenere insieme le due cose è
molto difficile, e sicuramente molto pericoloso. Paradossalmente
però, è così che la donna invisibile torna a vivere e a far quello
che meglio sa fare. Giustizia.
In vista della
sessantunesima edizione dell’Annecy International Animation Film
Festival che si terrà la prossima settimana, Netflix annuncia le nuove serie e i nuovi
film animati prodotti in Europa e in uscita prossimamente. Questi
titoli hanno ognuno un tono e un linguaggio distinti, ma sono
universali nella narrazione e nei temi.
I nuovi film includono
Ember, il seguito di Klaus di Sergio Pablos, vincitore del premio
BAFTA e candidato al premio Oscar; il musical d’animazione Scrooge:
A Christmas Carol con brani dell’acclamato vincitore del premio
Oscar Leslie Bricusse; That Christmas, basato sui
libri per bambini del vincitore del premio BAFTA Richard
Curtis; oltre a un film d’animazione ancora senza titolo
di Steve Box, vincitore del premio Oscar per Wallace & Gromit – La
maledizione del coniglio mannaro. Per quanto riguarda le serie,
Netflix annuncia tre nuove produzioni originali:
Bad Dinosaurs di Snafu Pictures e Able & Baker, Mermaid Magic di
Rainbow, The Seven Bears di Folivari. A queste si aggiunge
Wereworld di Lime Pictures, basato sulla serie di romanzi fantasy
di Curtis Jobling.
Questi progetti si
uniscono a un’offerta sempre più ampia di titoli animati realizzati
in Europa, tra cui: My Father’s Dragon di Cartoon Saloon e Nora
Twomey, regista nominata al premio Oscar, che debutterà su Netflix
in autunno; Chicken Run: Dawn of the Nugget, un progetto
senza titolo di Wallace & Gromit dell’amato studio di animazione
inglese Aardman, vincitore di quattro premi Oscar; una nuova serie
animata per adulti dell’italiano Zerocalcare e Captain Fall degli
showrunner norvegesi Jon Iver Helgaker e Jonas Torgerson.
NUOVI FILM Netflix
Ember (Spagna)
Sinossi: Dal regista di
Klaus, vincitore del premio BAFTA e candidato al premio Oscar,
Sergio Pablos e The SPA Studios, arriva Ember, un’epica avventura
sulla ricerca del fuoco dell’umanità raccontata attraverso gli
occhi del giovane Dikika, che intraprende una corsa impossibile
verso un lontano vulcano per recuperare la preziosa scintilla che
salverà la sua tribù. Formato: Lungometraggio d’animazione
disegnato a mano- Produzione: The SPA Studios
Scrooge: A Christmas
Carol (Regno Unito)
Sinossi: Prodotto da
Timeless Films e diretto da Stephen Donnelly, la leggenda senza età
di Charles Dickens rinasce in questo adattamento musicale
soprannaturale della storia di Natale per eccellenza. Con la sua
stessa anima in gioco, Scrooge ha solo una vigilia di Natale per
affrontare il suo passato e costruire un futuro migliore. Con le
canzoni riadattate del leggendario e due volte vincitore del premio
Oscar Leslie Bricusse, Scrooge: A Christmas Carol è uno spettacolo
da cantare per una nuova generazione. Formato: Lungometraggio
d’animazione CG Produzione: Timeless Films Uscita: dicembre
2022
That Christmas (Regno
Unito)
Sinossi: Basato sulla
fortunata serie di libri per bambini del vincitore del premio BAFTA
e candidato al premio Oscar Richard Curtis (Quattro matrimoni e un
funerale, Love Actually, Yesterday), il commovente film di
Locksmith Animation segna il debutto alla regia del celebre
character animation e story artist Simon Otto (trilogia Dragon
Trainer). That Christmas segue una serie di storie intrecciate su
amore e solitudine, famiglia e amici e Babbo Natale che ha commesso
un grosso errore, per non parlare di un numero enorme di tacchini!
I produttori sono Nicole P. Hearon (Oceania, Frozen) e Adam Tandy
(The thick of it, Detectorists). Formato: Lungometraggio
d’animazione CG Produzione: Locksmith Animation
Film d’animazione di
Steve Box ancora senza titolo (Francia)
Sinossi: Dal regista
Steve Box (Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro),
vincitore del premio Oscar e tre volte vincitore del premio BAFTA,
e SUPERPROD Animation, arriva un originale film d’animazione comico
per famiglie ancora senza titolo. Lottando per nutrirsi con i
proventi delle loro rapine sempre fantasiose, ma a basso
rendimento, Tibbles e la sua banda disordinata di gatti randagi
sono costretti ad agire sotto copertura per organizzare la più
grande rapina della loro vita, fingendosi ciò che più disprezzano –
gli animali domestici coccolati. Formato: Lungometraggio
d’animazione CG- produzione: SUPERPROD Animation.
NUOVE SERIE Netflix
Bad Dinosaurs (Regno
Unito/Spagna)
Sinossi: Bad Dinosaurs è
la serie animata di debutto di Snafu Pictures, un viaggio da
brivido attraverso il Mesozoico, che segue gli esilaranti imbrogli
di una famiglia di tirannosauri che affronta le prove della vita
nella natura selvaggia preistorica, mentre è circondata da
dinosauri incompetenti. Basato su una serie di cortometraggi online
di fenomenale successo creati in collaborazione con il veterano
dell’animazione Joel Veitch, la serie sarà prodotta da Able & Baker
(Love Death & Robots, Il drago argentato) e diretta dal
pluripremiato e candidato al premio Oscar Simone Giampaolo.
Formato: Serie animata CG Produzione: Snafu Pictures
Mermaid Magic
(Italia)
Sinossi: Dal
pluripremiato creatore e regista Iginio Straffi (Winx Club) e dallo
studio di animazione vincitore di un Emmy Rainbow/Bardel (Rick e
Morty, Il principe dei draghi), insieme all’acclamato head writer
Rich Burns (Spirit: Avventure in libertà) arriva una rivoluzionaria
serie animata su un’adolescente principessa sirena di nome Merlinda
che lascia il suo mondo sottomarino per la terra inesplorata per
rintracciare una rara fonte di magia che la aiuterà ad affrontare
le forze del male che cercano di distruggere il suo regno sopra e
sotto le onde. Formato: Serie animata CG Produzione: Rainbow
The Seven Bears
(Francia)
Sinossi: Ecco che
arrivano i Sette Orsi, un adorabile branco di palle di pelo che sta
dando una svolta alle fiabe che tutti pensano di conoscere. Basato
sulle acclamate graphic novel di Emile Bravo, The Seven Bears è
animato dal pluripremiato Animation Studio Folivari. Formato: Serie
animata CG Produzione: Folivari. Animazione in CG di Cube,
showrunner Robert Vargas
Wereworld (Regno
Unito)
Sinossi: Basato sui libri
di Curtis Jobling, Wereworld è un’epica serie di avventure fantasy
che segue Drew Ferran quando diventa maggiorenne e scopre di essere
l’ultimo di una lunga stirpe di lupi mannari e legittimo (ma
riluttante) sovrano di una terra governata dai Werelords. Drew deve
combattere per abolire la tirannia dei Lionlords e reclamare il
trono. La serie è diretta da Tom Brass per Jellyfish Pictures e
prodotta da Angelo Abela, Tim Compton, Curtis Jobling e Barry Quinn
per Lime Pictures. Formato: Serie animata CG Produzione: Lime
Pictures (Produttori), Jellyfish Pictures (Studio)
Dopo il grande successo
della
prima stagione, Netflix annuncia la nuova, seconda stagione de
La legge di Lidia Poët– la serie prodotta da
Matteo Rovere, una produzione Groenlandia, società
del Gruppo Banijay, e creata da Guido Iuculano e Davide Orsini –
con Matilda De Angelis nei panni di Lidia Poët, la
prima donna in Italia ad entrare nell’Ordine degli Avvocati.
La serie, vincitrice con
la prima stagione ai Nastri d’Argento Grandi Serie 2023 del premio
Miglior Serie ‘Crime’, sarà disponibile solo su Netflix. Sei
nuovi episodi per questa seconda stagione della serie le cui
riprese sono appena iniziate e si svolgeranno tutte a Torino e in
Piemonte.
Nel cast, oltre a Matilda
De Angelis nel ruolo della protagonista e a
Eduardo Scarpetta in quello del giornalista Jacopo Barberis,
tornano Pier Luigi Pasino (Enrico Poët, fratello di Lidia), Sara
Lazzaro e Sinéad Thornhill (rispettivamente Teresa Barberis, moglie
di Enrico, e Marianna Poët, la loro figlia) e Dario Aita (Andrea
Caracciolo). A loro si unisce Gianmarco Saurino, nei panni del
procuratore Fourneau. Tornano a dirigere la serie Matteo Rovere e
Letizia Lamartire a cui si aggiunge Pippo Mezzapesa. La seconda
stagione è scritta da Flaminia Gressi, Guido Iuculano e Davide
Orsini.
La trama della
serie
A Lidia non è permesso di
fare l’avvocato per una legge scritta dagli uomini. Perciò questa
volta punta ancora più in alto, vuole cambiare la legge. Mentre
continua a collaborare con il fratello Enrico, affrontando nuovi
casi e battendosi per i diritti delle donne, vuole convincerlo a
candidarsi in Parlamento per far sì che la sua legge trovi
finalmente voce. Lidia ha chiuso completamente con l’amore, tanto
più con Jacopo, responsabile di aver venduto la villa di famiglia e
in rotta di collisione con tutti i Poët. Ma Jacopo e Lidia sono
costretti a rivedersi per condividere, loro malgrado, un’indagine
segreta che li riguarda da vicino, riscoprendo la complicità e il
divertimento che li lega da sempre. A dare filo da torcere il nuovo
Procuratore del Re, Fourneau, un uomo delle istituzioni che
inaspettatamente tratta Lidia come sua pari, spingendola a
interrogarsi sul rapporto complesso e contraddittorio che ha con i
sentimenti, e sul costo della rinuncia personale che sta sostenendo
in nome dei suoi ideali. Nei sei nuovi episodi Lidia continuerà a
scomporre senza tregua i tasselli di questo mondo costruito dagli
uomini per gli uomini, con assoluta genialità, spiazzando
l’avversario con intelligenza, ironia e senza mezzi termini, ma non
per questo senza mai mettersi in discussione.
Netflix
annuncia la terza e la quarta stagione di Bridgerton,
la prima serie targata Shondaland (casa di produzione fondata da
Shonda Rhimes), creata dal suo collaboratore di lunga
data, Chris Van Dusen (Scandal, Grey’s Anatomy, Private Practice) e da Betsy
Beers. Intanto, la seconda
stagione è ora in produzione e, in linea con i romanzi,
racconterà una nuova storia d’amore, quella della ricerca
dell’amore di Lord Anthony Bridgerton.
“Bridgerton ci ha fatto
innamorare. Il team creativo, guidato da Shonda, conosceva il
materiale e ha prodotto un bellissimo drama, emozionante e
romantico. Hanno dei piani entusiasmanti per il futuro e pensiamo
che il pubblico continuerà ad apprezzare questo show. Stiamo
pianificando di lavorare su Bridgerton
per molto altro tempo ancora a venire”, dice Bela Bajaria, Head of
Global TV di Netflix.
“Dalla prima volta che ho
letto la deliziosa storia di Bridgerton
di Julia Quinn, sapevo avrebbe affascinato il pubblico. Tuttavia,
l’evoluzione di questo adattamento non sarebbe stato un successo
senza i numerosi e significativi contributi dell’intero team di
Shondaland. Il rinnovo della seconda stagione è un forte voto di
fiducia nel nostro lavoro e mi sento incredibilmente grato di avere
partner collaborativi e creativi come Netflix. Betsy e io siamo entusiasti di avere
l’opportunità di continuare a portare il mondo di Bridgerton
a un pubblico mondiale” , afferma Shonda Rhimes.
Basato sulla serie di
best seller della scrittrice Julia Quinn, Bridgerton
è una serie romantica, scandalosa e arguta, ambientata nel mondo
sontuoso e competitivo dell’alta società della Regency London.
Dalle scintillanti sale da ballo di Mayfair ai palazzi
aristocratici di Park Lane e oltre, la serie rivela un mondo
seducente, pieno di regole intricate e drammatiche lotte di potere.
Al centro della storia c’è la famiglia Bridgerton, composta da otto
fratelli affiatati, un gruppo divertente, spiritoso, audace e
intelligente che deve navigare nel mercato matrimoniale alla
ricerca di romanticismo, avventura e amore.
Oggi il network americano
Netflix annuncia di aver commissionato la
nuova serie televisiva The
Crown che racconterà di Sua Maestà la Regina
Elisabetta II e dei primi ministri che hanno rappresentato il
destino del dopoguerra in Gran Bretagna. The
Crown avrà nel cast gli attori Claire Foy
(“Wolf Hall”), come la regina Elisabetta II, Matt
Smith (Doctor Wh) come Philip Mountbatten,
Duca di Edimburgo e l’attore John Lithgow
(Interstellar, Dexter) come Sir Winston Churchill.
The Crown racconterà le vicende di
due delle residenze più famose al mondo, Buckingham Palace
e Downing Street 10 e sopratutto gli intrighi, gli amori e le
macchinazioni dietro ai grandi eventi che hanno caratterizzato la
metà del ventesimo secolo.
A scrivere la storia
sarà Peter Morgan (The Queen, Frost / Nixon) con il regista
premio Oscar Stephen Daldry (Billy Elliot, The Hours) e il
produttore Andy Harries (The Queen). La serie è prodotta da
Pictures Bank in collaborazione con Sony Pictures Television e sarà
composta da dieci episodi.
Netflix annuncia che la terza parte di
Lupin, la serie francese fenomeno globale,
sarà disponibile dal 5 ottobre in tutti i Paesi in cui il servizio
è attivo.
In questi nuovi 7 episodi
Omar Sy tornerà nel ruolo di Assane Diop al fianco
di Ludivine Sagnier, Antoine Gouy, Soufiane Guerrab e
Shirine Boutella. Creata da George Kay in collaborazione
con François Uzan, la serie è diretta da Ludovic Bernard, Podz
(Daniel Grou) e Xavier Gens e prodotta da Gaumont.
La trama della terza
stagione di Lupin
Assane ora è in
clandestinità e deve imparare a vivere lontano dalla moglie e dal
figlio. Le sofferenze che lui stesso ha causato lo spingono a
tornare a Parigi con una folle proposta: abbandonare la Francia e
ricominciare da capo altrove. Ma gli spettri del passato sono
sempre dietro l’angolo e un ritorno inatteso sconvolgerà i suoi
piani.
Netflix
annuncia Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole
Dubbio, la docuserie sviluppata e diretta da
Gianluca Neri, scritta da Carlo G.
Gabardini, Gianluca Neri ed Elena Grillone, e prodotta da
Quarantadue, che sarà disponibile dal 16 luglio solo su Netflix.
Il Caso Yara: Oltre Ogni
Ragionevole Dubbio ripercorre in cinque episodi la tragica
vicenda di Yara Gambirasio, scomparsa a soli 13 anni una sera del
novembre 2010 a Brembate di Sopra (BG) mentre percorre i 700 metri
che separano casa sua dalla palestra in cui pratica ginnastica
ritmica.
La docuserie ricostruisce
l’indagine sulla scomparsa della ragazza, che culmina con l’arresto
di Massimo Bossetti. Il lungo processo investigativo e giudiziario
rivela la verità riguardo ad alcuni legami familiari della famiglia
Bossetti, mettendo in luce dettagli intricati e spesso controversi
sull’investigazione. Attraverso testimonianze, ricostruzioni,
interviste esclusive (compresa quella allo stesso Bossetti e alla
moglie Marita) e materiali inediti si esplorano gli eventi legati
al caso, le accuse di depistaggio e i sospetti sui metodi
investigativi. La vasta eco mediatica e le pressioni della politica
permetteranno un processo che si concluda con un verdetto al di là
di ogni ragionevole dubbio?
Il Caso Yara: Oltre Ogni
Ragionevole Dubbio
Il lavoro di documentazione è
iniziato già nel 2017 (quasi quattro anni prima dell’uscita di
SanPa: Luci e tenebre di San Patrignano), e gli autori hanno
iniziato a delineare la struttura della docuserie nel 2021.
Per la realizzazione della
docuserie è stato attuato uno studio rigoroso e approfondito di
tutti i 60 faldoni (60.000 pagine, oltre a centinaia di gigabyte di
immagini, audio e video) dei documenti che compongono l’inchiesta.
Un totale di migliaia di ore di materiale video visionato, che è
stato poi sintetizzato in 118 minuti complessivi di reperti,
recuperati da venti archivi diversi e integrati come parte
fondamentale del racconto.
La storia di Alessandro Magno sarà
l’oggetto di un docudrama prodotto da Netflix. Sulla scia del
successo di serie come The Last Czars e
African Queens, lo streamer ha lavorato
nell’ultimo anno a una rivisitazione ad alto budget della vita di
una delle figure più famose della storia del mondo, che attualmente
ha un titolo provvisorio di Alexander The
Graet.
Dalla scorsa estate, una troupe di
oltre 100 persone ha girato a fasi alterne in Marocco il docudrama
ibrido, che conterrà sia elementi documentari che parti
sceneggiate. Le indie britanniche Tailfeather Productions e Lion TV
sono dietro la serie e Tony Mitchell (Miss
America) è lo showrunner.
Alessandro Magno è stato un re
macedone. È ampiamente considerato uno dei comandanti militari più
grandi e di maggior successo della Storia e all’età di 30 anni
aveva creato uno dei più grandi imperi mai esistiti, che si
estendeva dalla Grecia all’India nord-occidentale. Ha lasciato
un’importante eredità culturale e le sue tattiche di guerra sono
state studiate per generazioni.
Il personaggio era stato raccontato
da cinema da Oliver Stone, con il suo
Alexander, con protagonista Colin Farrell, che però ha ricevuto
un’accoglienza tutt’altro che lusinghiera, nonostante l’impiego di
mezzi importanti per la confezione di un colossal che avrebbe
voluto ripercorrere le orme de Il Gladiatore.
Netflix
ha appena aggiunto un modo per guardare la scena della carrozza di
“Bridgerton”
ancora e ancora e ancora – e condividerla con i propri amici –
senza sudare.
Lanciata lunedì sull’app iOS di
Netflix,
a cui seguirà Android, Moments è una nuova
funzione mobile che consente ai membri di salvare, rivedere e
condividere le loro scene preferite tra i titoli di Netflix.
Secondo Netflix, “Con Moments,
i membri possono rapidamente aggiungere un segnalibro a una scena
mentre la guardano sul loro telefono, salvandola direttamente nella
loro scheda Il mio Netflix per accedervi facilmente in seguito. I
membri possono anche condividere le loro scene preferite su
piattaforme come Instagram e Facebook, creando un modo semplice per
partecipare ai loro contenuti preferiti e condividerli con gli
amici. Siamo entusiasti di aggiungere ancora più funzioni in futuro
per aiutare i membri a godere e condividere i loro momenti
preferiti di Netflix”.
Cosa è possibile fare con la funzione Moments di Netflix
Per promuovere il lancio della
nuova funzione di Netflix, lo streamer ha lanciato lunedì la nuova
campagna di marketing “It’s So Good”, con la
partecipazione di star come Giancarlo Esposito, Simone Biles e
Cardi B che si divertono con le loro scene preferite dei film e
delle serie TV di Netflix.
Avete presente la sensazione di
quando una scena, un personaggio o una battuta di uno show o di un
film vi rimane impressa e non potete fare a meno di mandare un
messaggio ai vostri amici: “Dovete guardarlo, è così bello!”?”.
Marian Lee, chief marketing officer di Netflix, ha dichiarato a
Variety. “Che si tratti di scatenare idee per i
costumi di Halloween o di diventare una sensazione su TikTok, gli
incredibili fandom che vediamo sono una testimonianza di ciò che
rende Netflix incredibile. La nostra nuova campagna vuole celebrare
questi momenti indimenticabili, riportandovi alla sensazione che
avete provato quando siete diventati per la prima volta
ossessionati da un grande show su Netflix”.
Esposito ha aggiunto: “So per
esperienza diretta che c’è qualcosa di magico che accade quando una
storia potente trova il suo pubblico su Netflix. Improvvisamente
tutti sono affascinati e non riescono a smettere di parlarne, e
questa passione continua a crescere”.
In un cambiamento che riflette la
crescente influenza – e il potenziale potere dirompente –
dell’IA a Hollywood, Netflix
ha aggiunto l’IA generativa all’elenco dei fattori di rischio nel
suo rapporto annuale depositato presso la SEC.
Nel rapporto 10-K depositato
venerdì si legge su Variety, Netflix
ha aggiunto questa nuova parte alla lunga sezione dei fattori di
rischio (che sono obbligatori secondo le regole della SEC) nella
sezione dedicata alla concorrenza video: “I nuovi sviluppi
tecnologici, tra cui lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza
artificiale generativa, sono in rapida evoluzione. Se i nostri
concorrenti ottengono un vantaggio utilizzando tali tecnologie, la
nostra capacità di competere efficacemente e i nostri risultati
operativi potrebbero subire un impatto negativo“.
Netflix
ha anche aggiunto questa formulazione: “Inoltre, l’uso o
l’adozione di tecnologie nuove ed emergenti può aumentare la nostra
esposizione a rivendicazioni di proprietà intellettuale, e la
disponibilità di copyright e di altre protezioni di proprietà
intellettuale per il materiale generato dall’IA è
incerta.”
A parte queste due sezioni, i
fattori di rischio del 10-K di Netflix
per il 2023 – per un totale di circa 10.000 parole – sono rimasti
in gran parte invariati. C’è stato un altro cambiamento degno di
nota: L’azienda ha rimosso dal rapporto del 2022 le sezioni sui
rischi posti dal COVID (che erano presenti anche nei 10-K del 2021
e del 2020), tra cui il titolo: “La pandemia di coronavirus
(COVID-19) in corso ha interrotto la nostra attività, ha aumentato
i nostri costi, ha portato a ritardi nel rilascio di contenuti e
potrebbe nuovamente avere un impatto sulla nostra attività e sui
risultati delle operazioni“.
Per essere sicuri, i cambiamenti
inseriti nell’IA generativa sono molto piccoli, nel grande schema
delle cose. E si tenga presente che questi sono tutti i potenziali
fattori di rischio che aziende come Netflix devono comunicare agli
investitori.
Ma l’uso dell’IA da parte degli
studios è diventato un tema scottante per i due sindacati
hollywoodiani che hanno scioperato nel 2023, WGA e
SAG-AFTRA, preoccupati che la tecnologia danneggi i loro
mezzi di sostentamento. L’accordo del WGA prevede dei paletti
all’uso dell’intelligenza artificiale generativa nel processo
creativo, tra cui una disposizione che conferisce al sindacato
stesso il potere di contestare l’uso del lavoro esistente degli
sceneggiatori per addestrare i programmi di intelligenza
artificiale. L’accordo SAG-AFTRA con gli studios
include alcune, ma non tutte, le richieste del sindacato in materia
di IA; ad esempio, l’accordo consente ai modelli di IA di
“allenarsi” sulle performance degli attori per creare
personaggi sintetici e gli attori potranno impedirlo solo se il
risultato finale include i tratti fisionomici riconoscibili degli
attori.
Netflix
ha acquistato i diritti di una serie epica fantasy virale. Il primo
romanzo ha fatto il botto su BookTok, raccogliendo 3 milioni di
visualizzazioni nei primi due mesi solo grazie alle menzioni.
Scritto dallo stesso autore di Blood & Rose e Dirty Nasty Freeks,
il romanzo fantasy epico è salito al primo posto della classifica
dei bestseller di Amazon dopo il suo debutto ed è solo il primo
libro della trilogia.
Come vincitore delle tendenze in
crescita delle piattaforme di streaming, Netflix non sta rallentando i suoi passi.
Netflix possiede ora i diritti di
Quicksilver di Callie Hart
Con la HBO che possiede i diritti
dell’intero universo di Game of Thrones e il progetto di
Prime Video di adattare il mondo di J.R.R.
Tolkien, l’impegno di Netflix nel genere fantasy si
concentra su singole serie originali che sono diventate dei
successi in streaming, come Sandman, Stranger Things, The
Witcher e molte altre.
Secondo Deadline, Netflix si è
aggiudicata i diritti del fenomeno BookTok di Callie Hart,
Quicksilver, in un’asta mediata da WME. Si dice che l’accordo sia a
sette cifre. Sebbene non sia chiaro quale sia l’intenzione dello
streamer di adattare il libro come film o serie, Hart sarà il
produttore esecutivo del nuovo progetto, mentre Elizabeth Cantillon
sarà la produttrice per The Cantillon Company.
Netflix acquista per 12 milioni di dollari i diritti
di Beasts of No Nation, film drammatico
ispirato all’omonimo best seller di Uzodinma
Iweala, autore statunitense di origini nigeriane.
Diretta da Cary
Fukunaga – giovane regista della pluripremiata serie
True Detective – la pellicola ha come
protagonista Idris Elba (Luther, The
Wire) e racconta la storia di un ragazzo africano
che, separato dalla propria famiglia durante la guerra civile,
viene costretto ad arruolarsi in un gruppo di soldati
mercenari.
Sul
film si hanno grandi aspettative, e il fatto che potrebbe
potenzialmente concorrere per gli Oscar del prossimo anno, vincola
Netflix a non anteporre la diffusione streaming alla distribuzione
nelle sale.
Oltre a Idris Elba,
fanno parte del cast attori ghanesi come Opeyemi
Fagbohungbe, Grace Nortey, David Dontoh, Ama K. Abebrese
(nota presentatrice tv) e l’esordiente Abraham
Attah.
Fukunaga, regista e
autore della sceneggiatura, riveste anche il ruolo di produttore
del film, assieme a Daniela Taplin Lundberg, Riva Marker,
Amy Kaufman. Nel maggio 2014, inoltre, la Participant
Media ha stanziato 6 milioni di dollari diventando produttore
esecutivo.
Quello di Beasts of No
Nation non è l’unico importante acquisto fatto da
Netflix in questo periodo: due settimane fa la società ha
annunciato l’acquisizione per 17 milioni di dollari dei diritti di
Jadotville con Jamie
Dornan (50 Sfumature di grigio),
un accordo con Adam Sandler per quattro film e uno
con la Weinstein Co. e Imax per il sequel di La tigre e
il dragone, nelle sale e in streaming
contemporaneamente nel mese di agosto.
Netflix
celebra oggi l’apertura del nuovo ufficio di Parigi nel cuore del
IX arrondissement. È una testimonianza dell’impegno a lungo termine
della società nei confronti della comunità creativa francese che si
concretizzerà con oltre 20 produzioni made in France nel 2020.
Sede centrale francese di
Netflix: dedicata alla comunità creativa
Situata nel cuore di Parigi, la
sede centrale francese è il quarto ufficio di Netflix
in Europa. Attualmente Netflix impiega 40 dipendenti in Francia nei
settori film e serie, partnership e marketing.
“È un vero onore essere
presenti in Francia, un paese caratterizzato da una ricca cultura e
una lunga tradizione creativa. L’apertura di questo ufficio
dimostra il nostro impegno a lungo termine nei confronti del paese
e ci consentirà di lavorare ancora più a stretto contatto con la
comunità creativa francese a serie e film eccezionali realizzati in
Francia che saranno guardati in tutto il mondo”, ha
dichiarato Reed Hastings, fondatore e CEO di Netflix.
Serie e film realizzati in
Francia che mettono in luce la creatività del paese per il pubblico
francese e quello di tutto il mondo
In risposta ai gusti eterogenei
degli abbonati francesi e a quelli dei più di 158 milioni di
abbonati in tutto il mondo, sin dal lancio in Francia nel 2014
Netflix ha sviluppato 24 titoli francesi, tra cui sei film, nove
serie, cinque speciali comici, tre documentari e un reality.
Il 2019 è stato un anno di grandi
successi per le storie originali francesi, con la serie
horror Marianne e quella fantascientifica per
ragazzi Mortale, le commedie Operazione
amore e Altro che caffè, il
film Vita nella
banlieue, e Grégory, la docuserie su
un caso che ha commosso la Francia intera.
I direttori dei contenuti francesi
hanno rivelato oggi diverse serie originali che verranno prodotte
da Netflix nei prossimi anni, oltre a una varietà di serie e film
realizzati dai partner di produzione della società. Tra i titoli vi
sono:
BigBug, il nuovo film del regista premiato ai
César Jean-Pierre Jeunet, una commedia ambientata nel futuro con
l’attrice premiata ai César Elsa Zylberstein, la candidata ai César
Isabelle Nanty e Manu Payet. Il film è basato su un copione scritto
da Jeunet stesso assieme a Guillaume Laurant.
Una serie in sei parti sulle vite di quattro giovani
comici che provano a sfondare nella scena stand-up parigina,
sviluppata dalla celebre sceneggiatrice Fanny Herrero.
Il ritorno per una seconda stagione della serie
fantascientifica originale per ragazzi Mortale,
creata da Frédéric Garcia.
Sentinelle, un film ricco d’azione con Olga
Kurylenko, diretto da Julien Leclercq
(Braqueurs e La terra e il
sangue).
Questi titoli si aggiungono alle
serie originali già annunciate per il 2020:
Arsène Lupin, con Omar Sy, creata da
George Kay in collaborazione con François Uzan. I primi 3 episodi
saranno diretti da Louis Leterrier.
La Révolution, una serie thriller
storica creata da Aurélien Molas.
The Eddy, la serie di Damien Chazelle
creata da Jack Thorne, in cui tornano a recitare insieme Leïla
Bekhti e Tahar Rahim.
Vampiri, con Oulaya Amamra e Suzanne Clément,
creata da Benjamin Dupas e Isaure Pisani-Ferry.
Due documentari, uno sviluppato da Franck Nataf su
Nicolas Anelka e l’altro diretto da Florent Bodin su Maître
Gims.
“Siamo incredibilmente
orgogliosi delle produzioni a cui stiamo lavorando, di quelle in
fase di sviluppo e di quelle che abbiamo rivelato oggi. La
creazione di un nuovo hub creativo in Francia porta con sé
opportunità innovative di collaborazione con i migliori e più
interessanti talenti creativi francesi, per rendere disponibili
generi e contenuti diversi per tutti coloro che amano la narrazione
in stile francese”, ha aggiunto Damien Couvreur, Director
of Series per la Francia.
Scommettere sui talenti
creativi del domani e promuovere la diversità in tutte le sue
forme
Netflix ha inoltre annunciato oggi
una serie di partnership con le principali organizzazioni del
settore creativo francese per dare spazio a nuove voci e promuovere
una crescente diversità all’interno della comunità creativa. Fanno
parte di questo obiettivo:
Il rafforzamento
dell’attuale partnership di Netflix con La
Fémis, in particolare il sostegno al programma “La
Résidence” della scuola, un corso di formazione a tempo pieno della
durata di 11 mesi per aiutare i giovani provenienti da contesti
svantaggiati a entrare nel mondo del cinema e della TV.
1000
visages, un’associazione creata nel 2006 da Houda
Benyamina che offre diversi programmi di formazione nel campo
cinematografico e promuove l’accesso a posizioni nei settori
creativi. Netflix diventerà il partner principale del programma
dedicato alla scrittura di sceneggiature per le serie, il cui
lancio è previsto a gennaio 2020. Houda Benyamina è inoltre la
regista di due episodi di The Eddy.
La collaborazione di Netflix
con GOBELINS L’École de l’Image. Iniziata nel
2019, offre ogni anno a un diplomato della scuola l’opportunità di
lavorare accanto agli esperti di animazione della società in
Giappone. Netflix comincerà inoltre a contribuire al programma di
formazione della scuola finanziando borse di studio di quattro anni
per cinque studenti del master in “Character Animation and Animated
Filmmaking”.
Variety conferma il ritorno di Nestor Carbonell nelle vesti del
Sindaco di Gotham City. L’attore si aggiunge al già nustritissimo
cast di questo terzo capitolo dell’uomo pipistrello targato Nolan.
Momenti di tremend attesa inizieranno a breve, visto che le riprese
inizieranno ra qualche settimana a Pittsburgh.
Variety conferma il ritorno di
Nestor Carbonell nelle vesti del Sindaco di Gotham City. L’attore
si aggiunge al già nustritissimo cast di questo terzo capitolo
dell’uomo pipistrello targato Nolan. Momenti di tremend attesa
inizieranno a breve, visto che le riprese inizieranno ra qualche
settimana a Pittsburgh.
Variety conferma il ritorno di Nestor Carbonell nelle vesti del
Sindaco di Gotham City. L’attore si aggiunge al già nustritissimo
cast di questo terzo capitolo dell’uomo pipistrello targato Nolan.
Momenti di tremend attesa inizieranno a breve, visto che le riprese
inizieranno ra qualche settimana a Pittsburgh.
Ricordiamo che il cast comprende ad oggi Christian Bale, Michael
Caine, Morgan Freeman e Gary Oldman, Tom Hardy (Bane), Anne
Hathaway (Selina Kyle/Catwoman), Joseph Gordon-Levitt, Marion
Cotillard e Juno Temple. Il film uscirà il 20 luglio 2012.
Si chiama Nestflix,
fa il verso a Netflix, ed è una piattaforma di streaming che
raccoglie tutti i film che non esistono, o meglio, i film che
abbiamo visto in altri film e che non sono mai stati girati.
Per intenderci, ricordate il film
che Kevin di Mamma ho perso l’aereo guarda a casa
e con il quale spaventa il fattorino della pizza con la frase
«Tieni il resto, lurido bas****o»? Ebbene il film,
Angels with Filthy Souls, non esiste ma si può
trovare su Nestflix. Ma ci sono anche tutti i film di Rick Dalton,
ovvero il personaggio interpretato da Leonardo
DiCaprio in C’era una volta a Hollywood,
e tutti i film di Lucas Lee, l’attore interpretato da Chris
Evans in Scott Pilgrim vs the World!
Tra un film di Grattachecca e
Fichetto e Tutti i miei Circuiti (i fan di Futurama e dei Simpson
capiranno) il catalogo, formato naturalmente solo da titoli e
locandine, è sconfinato, proprio come quello di una autentica
piattaforma di streaming, e il divertimento è assicurato. Non ci
credete? Cominciate adesso
il viaggio su Nestflix!
E’ la Blu
Yoshimi di Piuma e
Il sol dell’Avvenire la protagonista femminile del
film d’esordio di Mattia Temponi, Nest –
Rimani al sicuro, un’opera prima vista a Trieste al TSFF
2021 e che solo da giovedì 25 maggio arriva nelle sale italiane –
distribuito da Minerva Pictures – prima di arrivare a giugno sulle
migliori piattaforme digitali (Chili, Rakuten, Google Play,
Prime Video e Apple TV). Un thriller psicologico
molto attuale nel quale l’attrice è affiancata da Luciano Cáceres
in un lungo confronto tra loro e con noi stessi.
L’apocalisse da dietro una porta
La fuga di Sara è stata
inutile, è stata morsa. Ora è sdraiata sul letto in un ‘Nest’, un
moderno rifugio nel quale Ivan le spiega di doverla tenere in
quarantena. Lei, una ragazza di 18 anni problematica proveniente da
una buona famiglia borghese, Lui, un volontario dall’aspetto
anonimo e innocuo, ma che nasconde un passato oscuro. Lì dentro i
due sono al sicuro e protetti dal mondo esterno, mentre fuori
imperversa una epidemia che trasforma le persone in bestie feroci e
irrazionali. Apparentemente nel luogo più sicuro della terra,
presto dovranno affrontare insieme il fatto che la ragazza è stata
infettata e si sta lentamente trasformando in uno dei mostri dai
quali cercando di difendersi. Invece di eliminarla, però, Ivan
decide di provare a curarla, senza sapere se riusciranno ad avere
una possibilità di salvezza. Ma verità e finzione sono in bilico in
una spirale di manipolazione e inganni.
Nest – Rimani al sicuro – Chi controlla il
controllore?
Che fosse in partenza un
film di zombi o se sia figlio della pandemia poco importa, tanto le
premesse sarebbero simili, tra loro e a quelle di altri del genere
(tra gli ultimi il 10
Cloverfield Lane del 2016). Più ancora delle cause
del contagio o dei rischi che comporta, tutto si concentra sul
rapporto tra i due protagonisti, al contempo vittime e carnefici in
una situazione che gioca – si fa per dire – con il vissuto recente
di gran parte della popolazione mondiale. E con paure altrettanto
diffuse e universali.
Un’attenzione importante,
trattandosi di una coproduzione italo-argentina (prodotta da Alba
Produzioni e 3C Films Group) con ambizioni internazionali. Che
l’ambientazione claustrofobica e il generico riferimento a
protocolli e Apocalisse assecondano. Sono molti gli elementi
lasciati nell’indefinito, non approfonditi o spiegati, forse anche
oltre il consigliabile, vista la scelta – di concentrare
l’attenzione sui personaggi piuttosto che sul contesto – ripagata
in una prima parte nella quale la costruzione del rapporto tra i
due costretti funziona e pone le basi per il successivo alternarsi
dei due al centro della scena.
Tra esercizi di
manipolazione, seduzione, proposte esplicite, minacce e terrorismo
psicologico, Blu Yoshimi e Luciano
Cáceres continuano a mettere in discussione le reciproche
sicurezze, ma sia le singole fasi che si succedono sia le
caratterizzazioni di entrambi appaiono incompiute. E in generale
poco convincenti, nel loro continuo sfidare la sospensione
dell’incredulità dello spettatore, pronto ad accettare le
incomprensibili caratteristiche del virus e le incoerenti regole
del “supereroe” del rifugio per andare avanti.
Un peccato, perché tanto
le premesse quanto l’idea di caratterizzazione e del gioco di ruolo
tra i due non erano affatto banali, e non avrebbero avuto bisogno
di una serie di luoghi comuni che invece di rinnovare il genere ne
indeboliscono la carica di tensione. Ma soprattutto di uno sviluppo
dei due personaggi che ne estremizzasse i tratti, senza
preoccuparsi di coerenza e dialoghi a sostegno. I testi, in
generale, sembrano più adatti a un impianto teatrale, come si
intrecciassero due monologhi contrapposti più che mettere in scena
la condivisione di un dramma. Che procede per accumulo – di minacce
e sottintesi, confessioni e presunti colpi di scena, aspettative e
stereotipi (soprattutto relativi al femminile, oggetto di una forma
d’amore tossico) – e conseguenti spiegoni, quando magari avrebbe
funzionato limitarsi all’essenziale per rendere più penetrante la
comunque interessante riflessione alla base, sulle nostre
“contemporaneità” e “alienazione”.
Il celebre scrittore di racconti
dell’orrore Stephen King ha
publicamente elogiato il nuovo film horror Nessuno ti
salverà (qui la recensione). Diretto dal
regista Brian Duffield, il film segue la storia di
una giovane donna leggermente agorafobica, Brynn, che si trova
improvvisamente a confrontarsi con un alieno che si fa strada nella
sua casa. Parlando proprio del film su Twitter, King ha scritto che
di considerarlo “davvero unico”. Ha poi aggiunto aggettivi
come “brillante, audace, coinvolgente, spaventoso” per
descriverlo ulteriormente.
Gli elogi di King non si fermano
però qui, perché l’autore ha chiarito cosa intendesse esattamente
citando l’originalità di Nessuno ti salverà. Secondo lui,
bisognerebbe tornare indietro fino a un episodio di Ai confini
della realtà chiamato “The Invaders” per “trovare
qualcosa di lontanamente simile” al successo horror
disponibile ora su Disney+. Da parte di un autore così
acclamato nella scrittura horror, si tratta dunquue di un elogio
particolarmente importante. Duffield ha infatti reagito alla
recensione di King condividendo una GIF del comico Tim Robinson che
piange lacrime di gioia, lasciando dunque intendere la sua gioia
per le parole dello scrittore.
Nessuno ti salverà si sta
infatti affermando come una delle più grandi sorprese horror del
2023 fino ad oggi. Uscito direttamente su Hulu, e in Italia su
Disney+ il 22 settembre, è infatti
diventato rapidamente un successo, dominando per numero di visioni
in streaming. Il film gode infatti di molti fattori che lo
distinguono da altri titoli simili. Innanzitutto, propone un
racconto che rivoluziona il genere e combina in modo creativo una
trama fantascientifica di un’invasione aliena con un film di
sopravvivenza in solitaria. In questo, il film fa molto affidamento
sulla singolare interpretazione della
protagonista, KaithlynDever.
Inoltre, Nessuno ti salverà
è quasi privo di dialoghi. Attraverso questa scelta, recentemente
difesa da Duffield, il film crea un’atmosfera unica in cui il
pubblico rimane letteralmente bloccato nel personaggio
protagonista, vivendo nel perenne stato di agitazione che vive lei.
Ciò ha lasciato sia gli abbonati alla piattaforma dove il titolo è
disponibile, quanto lo stesso King, incapaci di distogliere lo
sguardo dall’audace racconto di Nessuno ti salverà, fino
ad un finale (qui la sua spiegazione)
particolarmente intrigante, che potrebbe richiedere qualche momento
di riflessione in più del solito, ennesima prova di quanto il film
sia in grado di lasciare il segno.
Nessuno ti salverà è il
nuovo film horror fantascientifico di Disney+ con Kaitlyn Dever dove l’assenza quasi totale
di dialoghi mette in risalto l’interpretare dell’attrice
protagonista che ricorda Buffy l’Ammazzavampiri ma con gli
extraterrestri. La componente horror è fin da subito presente: una
giovane donna vive da sola in una casa isolata nel bosco. Non
conosce nessuno, ma cerca nel suo piccolo di interagire con gli
altri abitanti del suo paese. Una mattina come tutte le altre si
sveglia per svolgere la sua routine, dettata dal lavoro – creazione
di abiti che poi spedisce. Quando però si accorge che sul suo prato
c’è un cerchio: la sua casa è stata marchiata dagli alieni. Mentre
svolge le sue commissioni, scrivendo lettere alla sua amica – di
cui ancora non sappiamo nulla – Brynn va a dormire, ignara del
fatto che la notte la sua vita cambierà per sempre.
Nessuno ti salverà, la
trama
Una storia di invasione di forme
aliene, Nessuno ti salverà, di Brian
Duffield fa qualcosa che nessun film horror di
fantascienza ha mai fatto prima: non mette al centro i dialoghi –
anche perché Brynn non conosce nessuno nel suo
quartiere, è completamente sola – ma l’interpretazione della
protagonista che per quasi tutto il film non dice una parola.
Nel film Brynn si immedesima in una
cacciatrice di alieni che hanno preso di mira la sua casa,
intenzionati a farla fuori. Alla trama fantascientifica, Duffield affianca il dramma familiare: Brynn
custodisce un segreto che svela la sua solitudine – segreto che lo
spettatore conoscerà solo alla fine del film. Per il momento basti
sapere che Brynn è un’aliena nel suo mondo e la vita quotidiana
scandita costantemente da input sociali alla quale vuole sopporsi,
persone che tenta di avvicinare ma che le ridono in faccia.
Sì, perché Brynn tenta di
raccontare quanto le è successo la notte dell’attacco alieno alla
polizia ma ovviamente viene presa per pazza. Nessuno ti
salverà, Brynn perché sei sola in questa battaglia contro gli
alieni. Le forme di vita che provengono dallo spazio sono molto di
più di un E.T. che si è smarrito e vuole tornare a casa:
sono aggressivi e utilizzano la telecinesi per spaventare e fare
del male. Quello che però sorprende ancora di più Brynn è che
combattendo riesce a uccidere l’alieno che ha invaso la sua casa ma
scopre anche che non si tratta di un incidente isolato e che gli
abitanti della sua città non sono stati altrettanto fortunati.
Alcuni sono stati posseduti dagli extraterrestri che assumono tra
l’altro forme diverse, alcune davvero spaventose.
Un’aliena nel suo mondo
L’atmosfera nel film inizia a
incalzare lo spettatore, tra la colonna sonora e i momenti di
massima tensione. Tra possedimenti alieni e combattimenti, Nessuno
ti salverà arriva alla sua conclusione dopo aver messo Brynn a dura
prova per tutto il corso del film, fisicamente ed emotivamente. La
giovane donna ne esce sconfitta e viene portata sulla navicella
dove gli alieni si impossessano della loro mente. In quel momento,
come un flashback scopriamo il segreto nascosto nella mente di
Brynn. Il mistero legato alla sua
amica Maude, alla quale scrive lettere scusandosi per degli eventi
di dieci anni prima. Vediamo che, quando era più giovane ha avuto
una colluttazione nel bosco fuori casa. In un momento di rabbia, ha
scagliato un sasso contro un’altra ragazza di nome Maude. Senza
svelare troppo sul mistero che avvolge Nessuno ti salverà,
Brynn si chiude in se stessa.
Usa la casa dei genitori defunti
per mondi fantastici con i suoi modellini, evadendo dalla realtà
che la circonda e diventando un’aliena nel suo stesso
mondo. Questa riflessione, la stessa che fanno gli alieni
dopo aver visto i suoi ricordi, chiude il film e cambia ancora una
volta la vita della giovane protagonista. Gli alieni si dimostrano
più umani degli esseri umani stessi che non sono molto inclini a
concedere seconde possibilità. Danno a Brynn uno scopo che la porta
a prendere una decisione per la sua vita in un finale un po’
inquietante. Nella nuova vita di Brynn in Nessuno ti
salverà è tutto capovolto, come se fosse una realtà parallela
nella quale è stata catapultata. Non deve più sforzarsi di
sorridere ma i suoi sorrisi autentici adesso sono ricambiati. Torna
alla routine quotidiana dell’inizio, negli abitanti del suo paesino
sono tutti gentili e amichevoli. Adesso Brynn non balla più da
sola.
Nessuno ti
salverà (qui
la recensione) intreccia una narrazione a più livelli
sull’invasione aliena che trascende ingegnosamente i tropi del
genere con le sue basi emotive. In questo articolo esploriamo ciò
che il finale rivela sulla Brynn di Kaitlyn Dever e il significato di tutto ciò.
Nel film, dopo aver rivelato la verità sul motivo per cui gli
abitanti della città di Brynn la allontanano, Nessuno ti
salverà accenna infatti a come la ragazza desideri una
vita sociale attiva e faccia tutto il possibile per sconfiggere la
sua solitudine. Tuttavia, una notte si scatena l’inferno quando gli
alieni cercano di invadere il quartiere e Brynn si ritroverà a
dover lottare per sopravvivere nella sua battaglia contro gli
esseri extraterrestri.
Sebbene la trama del film del
regista Brian Duffield si
concentri principalmente sull’opposizione della ragazza
all’invasione aliena, accenna sottilmente a come l’invasione
centrale si colleghi in qualche modo al suo passato. Nel suo arco
conclusivo, Nessuno ti salverà permette così
finalmente al pubblico di collegare i puntini risolvendo
gradualmente i suoi misteri di fondo. Tuttavia, poiché non è un
tipico film sull’invasione aliena, ma si svolge più come Annihilation di Alex Garland, si
potrebbe trovare l’arco finale e le rivelazioni un po’
sconcertanti. Come si diceva, ecco allora qui di seguito una
descrizione dettagliata di ciò che accade nel finale e del suo
reale significato.
Cosa succede nel finale di No One
Will Save You
Per quasi tutta la durata del film
si assiste a un gioco del gatto e del topo tra gli alieni e Brynn.
Gli alieni continuano a tornare ogni notte per invadere la sua
casa, ma lei riesce in qualche modo a eludere i loro primi
tentativi. Verso la fine di Nessuno ti salverà,
tuttavia, Brynn viene finalmente catturata dagli alieni. Dopo
averla tenuta prigioniera nella loro nave aliena, un alieno le si
avvicina e le tocca la fronte con la punta del dito. Così facendo,
l’alieno sembra accedere ai suoi ricordi, svelando il tragico
evento che ha visto Brynn ostracizzata dalla sua comunità. In modo
scioccante, si scopre che Brynn ha accidentalmente ucciso la sua
migliore amica Maude quando erano bambine.
Uno sguardo al suo passato e gli
alieni non possono fare a meno di empatizzare con lei, liberandola
e permettendole di rimanere l’unica persona non sotto il loro
controllo. Il film non rivela esplicitamente il motivo di questa
concessione, ma ci sono due possibilità. La prima è che Brynn non
rappresenti una minaccia per loro, perché non ha motivo di
proteggere gli altri membri della sua comunità e in realtà sta
cercando quello che loro possono darle, ovvero un mondo composto da
persone che non la odiano. In alternativa, potrebbe essere che gli
alieni decidano di liberare Brynn perché si rendono conto che non è
troppo diversa da loro.
Anche se è umana, capiscono che è
sempre stata alienata dalla società dopo il tragico incidente che
ha ucciso Maude. Nonostante i suoi sforzi per integrarsi con la
gente del suo quartiere, gli abitanti della sua città l’hanno
sempre fatta sentire un’emarginata. Probabilmente gli alieni la
risparmiano anche perché si rendono conto che la forza dell’umanità
risiede nell’unità. Una persona come Bynn, che ha vissuto la
maggior parte della sua vita in isolamento, non è una minaccia
finché le danno la gratificazione sociale che desidera.
Pertanto, verso la fine di Nessuno
ti salverà, Brynn diventa più che altro una complice degli alieni
perché, a differenza dei suoi simili, loro la accettano. Liberata
dal controllo degli alieni, Brynn torna sulla Terra, ridendo di
sollievo, prima che la sequenza finale ci mostri Brynn reintegrata
nella sua comunità, di cui però tutti i cui corpi degli abitanti
sono stati utilizzati dagli alieni per involucri sostituirsi agli
umani – e che partecipa a un ballo a Mill River a cui partecipa
tutta la città. Balla con gli altri abitanti della città ed è
chiaramente più felice di quanto sia mai stata da quando era
bambina.
Certo, la sequenza di ballo alla
fine del film potrebbe ispirare la domanda se Brynn sia morta o
stia sognando alla fine di Nessuno ti salverà.
Dopo tutto, il finale concede a Brynn esattamente ciò che desidera
come lieto fine: l’accettazione, se non il perdono, la felicità e
la vita da sogno a casa che il trauma del passato le aveva
sottratto. Ma un piccolo dettaglio conferma che Brynn non è morta:
la ferita sulla fronte durante le scene finali conferma che la sua
esperienza non solo era reale, ma che anche tutto ciò che segue il
suo breve rapimento lo è.
Cosa è successo alla città dopo
l’invasione degli alieni
Nei momenti finali di
Nessuno ti salverà, dunque, Brynn esce di casa e
trova i vicini che lavorano nel suo giardino. Li saluta e loro
ricambiano il saluto, in contrasto con le scene iniziali in cui
nessuno si preoccupa di salutarla. Quando i vicini sono lì e
finalmente riconoscono la presenza di Brynn, il film sottolinea che
hanno il parassita alieno in gola, attraverso il quale gli alieni
sembrano controllarli. Questo stabilisce che, mentre la maggior
parte degli esseri umani è diventata un semplice ospite per gli
alieni, Brynn è libera perché essi la accettano come propria.
Paradossalmente, gli alieni
ottengono il controllo anche su Brynn, manipolando il suo ambiente
in modo tale che, invece di resistere alla loro invasione, lei si
arrende e accetta di assecondarli. Brynn si sente autorizzata, ma a
quale costo? Prima che inizino i titoli di coda di Nessuno
ti salverà, Brynn rompe la quarta parete e invita il
pubblico a considerare le implicazioni della sua decisione
moralmente ambigua. È il suo invito all’auto-riflessione, che
spinge il pubblico a chiedersi fino a che punto sarebbe disposto a
spingersi e a quanta parte della propria autonomia rinuncerebbe per
sentirsi accettato e amato.
Cosa significa davvero l’invasione
aliena di Nessuno ti salverà
In superficie, Nessuno ti
salverà presenta la tipica narrazione di un’invasione
aliena in cui gli alieni vogliono stabilire un controllo completo
sugli esseri umani sulla Terra. Per raggiungere questo obiettivo,
impiantano creature parassite nella gola di tutti gli esseri umani,
che li rendono compiacenti. Il parassita trasforma anche gli umani
in una specie ibrida degli alieni centrali, dato che iniziano ad
adorare le astronavi aliene dopo che il parassita si attacca a
loro. Tuttavia, le sfumature della storia di Brynn suggeriscono che
l’invasione aliena è più di quanto sembri. Da un punto di vista
metaforico, sembra rappresentare la lotta di Brynn per accettare il
suo dolore e il suo senso di colpa.
I cittadini ostili, le lettere a
Brynn e la paura di essere vista in città sono tutti riflessi del
suo senso di colpa represso. Cerca di sfuggirvi costruendo una
città artificiale in miniatura e scrivendo numerose lettere a
Maude. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, un giorno il senso di
colpa bussa alla sua porta, invadendo il suo spazio privato ideale
come un alieno. La sua resistenza contro gli alieni è quindi una
metafora visiva della sua fuga dal senso di colpa. Nell’arco finale
del film, quando Brynn resiste all’“invasione” rimuovendo il
parassita dalla sua gola, gli alieni sembrano clonarla usando il
parassita.
Qualche istante dopo, si scatena una
battaglia tra Brynn e il suo clone, in cui Brynn viene pugnalata
dal clone allo stomaco, ma riesce a uccidere l’avversaria
colpendola al collo con un tagliacarte. Questa scena rappresenta
visivamente un periodo di transizione nella catarsi di Brynn, che
combatte contro il suo vecchio io pieno di sensi di colpa, lo
uccide e alla fine impara a perdonarsi. Come rivela il finale,
l’accettazione del senso di colpa la rende libera e, di
conseguenza, anche l’ambiente che la circonda riflette i suoi
sentimenti. L’arco iniziale di Nessuno ti salverà
prefigura il rito di passaggio di Brynn, raffigurando i cerchi nel
grano alieni come simboli Zen Enso, che rappresentano armonia,
illuminazione e comunità.
Un’opera di fantascienza horror
spesso emozionante, Nessuno ti salverà (qui
la recensione) – disponibile su Disney+ – si è distinto soprattutto per la
notevole prova di interpretazione di Kaitlyn Devernei
panni della solitaria Brynn, che si ritrova a
dover combattere contro gli alieni. Il film, con la totale assenza
di dialoghi, punta sulle scene emozionanti e di azione e sembra che
la ragazza porti con sé un segreto che spiega perché è da sola,
senza una famiglia. Questo viene accennato più volte, ma non viene
rivelato del tutto fino al finale che mette in chiaro una parte
della vita di Brynn.
Per tutta la durata della pellicola
tra alieni che tentano di impossessarsi degli essere umani e Brynn
che tenta di ucciderli, il finale enigmatico del film lascia in
realtà un messaggio chiaro allo spettatore. Ora, lo stesso regista
Brian Duffield ha fornito la sua spiegazione del
significato del finale del film. Anche se Duffield ha spiegato che
il finale può essere interpretato in qualsiasi modo, la sua
opinione personale è che sia reale e che si rifaccia a un’idea
importante della capacità dell’umanità di guarire e ricostruire
dopo eventi tragici. Brian Duffield spiega il significato del
finale inaspettato del film.
Cosa succede nel finale di Nessuno ti
salverà
Brynn è stata messa a dura prova dai
combattimenti e quando sembra non farcela più viene portata su una
navicella aliena dove le forme di vita extraterrestri entrano nella
sua mente. Andando indietro nel tempo, Brynn torna piccola a quando
un giorno, durante un momento di rabbia, ha litigato con la sua
migliore amica Maude, uccidendola. La morte accidentale della sua
amica l’ha distrutta rovinando anche la sua reputazione. Poiché
tutti nella piccola città sapevano chi era e cosa aveva fatto,
Brynn si è isolata nella sua casa nel bosco.
Quando gli alieni vedono tutto
questo, sembrano presi alla sprovvista e discutono tra loro.
Decidono quindi non solo di risparmiarle una morte dolorosa, ma
anche di darle una nuova possibilità di vivere una vita che aveva
solo sognato, in un finale però inquietante. Infatti, gli invasori
alieni la lasciano andare. Non considerano più Brynn come una
minaccia perché la vedono come una di loro. Nonostante la ragazza
sia stata lasciata andare, gli alieni invadono comunque l’intero
quartiere e infettano i cittadini rimasti con un parassita alieno.
Tuttavia, Brynn sembra felice di vivere in questo nuovo
contesto.
Perché anche se i vicini sono
infettati da parassiti alieni, questo li rende più gentili ed
educati con lei. È davvero il tipo di mondo in cui desiderava
vivere, anche se ha seguito un percorso insolito per arrivarci. Si
può trovare scioccante come conclusione e preoccuparsi che gli
alieni invadano anche il resto del mondo, ma bisogna ricordare che
questa è la storia di Brynn, non la storia del mondo. Il finale
di Nessuno ti salverà significa che ci sono
molti modi significativi di interpretarlo, poiché porta in primo
piano la storia di una donna e si concentra su ciò che è meglio per
lei piuttosto che su ciò che è meglio per il mondo.
Brynn diventa parte della società
aliena
Come anticipato, lo stesso
sceneggiatore e regista Brian Duffield ha dato una risposta in parte
sincera e in parte sfrontata su ciò che volesse rappresentare con
questo finale: “Per Brynn, non è un’illusione o altro. Io amo
Brynn. Amo il suo personaggio e quello che passa, e non ho il
coraggio di essere un idiota, e nel film viene presa a calci così
forte che volevo che la nostra ragazza stesse bene. Credo che il
film sia tematicamente incentrato su questo, su come accadono
queste cose che cambiano la vita, e poi devi ricostruire e trovare
una soluzione. So che alcuni hanno pensato: “Oh, è morta o sta
sognando?” o altro“.
“Penso che ci sia materiale per
suggerire tutto, ma credo che per Brynn come personaggio sia
un’esperienza genuina che sta vivendo. Si può interpretare [come un
sogno], soprattutto per il luogo in cui si trova prima, ma non so
quanto credo che si possa guarire in un sogno. Mi piacciono i
finali cupi dell’horror, ma Brynn mi piace di più. Penso che in
ogni versione del finale non ci sia un elemento di cupezza, ma per
me la parte importante del finale è che Brynn è in un posto
buono“.
Un’invasione è imminente, secondo
Brian Duffield, che ha scritto e diretto
Nessuno ti salverà, un thriller psicologico
sci-fi targato 20th Century Studios, raccontato attraverso gli
occhi di una giovane donna sola con un passato doloroso.
“Volevo che il film partisse come uno studio intimo sui
personaggi e facesse piombare su di loro un’invasione aliena”,
ha dichiarato Duffield. “La fine del mondo non sarà solo per
coloro che sono pronti ad affrontarla e l’idea di un film sugli
alieni che irrompono bruscamente nella bolla che il nostro
personaggio ha trascorso anni a costruire e coltivare mi sembrava
un modo unico per raccontare una storia che avevo a
cuore”.
Duffield ha voluto creare un
personaggio così avvincente che gli spettatori vorranno saperne di
più su di lei, con o senza alieni. Purtroppo per lei, dice, questi
ultimi compaiono dopo circa otto minuti di film. “Penso che ci
sia una sensazione profondamente sepolta sul fatto che ogni film
sull’invasione aliena possa rivelarsi vero, perché rimangono
un’incognita nella nostra vita quotidiana. Mentre il nostro mondo
va sempre più fuori controllo, forse c’è anche il desiderio che là
fuori ci sia qualcosa di più intelligente di noi, che possa
aiutarci a ritrovare la retta via. Gli alieni di Nessuno ti
salverà sono superiori agli esseri umani sotto ogni punto di
vista, il che rende Brynn e la sua sorprendente resistenza un po’
sconcertante per loro”.
Kaitlyn Dever interpreta Brynn, una
combattente formidabile quando si tratta di intrusi indesiderati e
ultraterreni. Duffield ritiene che l’attrice sia una delle migliori
della sua generazione. “Eravamo così entusiasti di avere
Kaitlyn con noi perché, come Brynn che viene trasportata in un
mondo completamente nuovo, Kaitlyn non aveva mai fatto un film così
fisico e fantascientifico prima d’ora”, ha detto. “Credo
che il pubblico rimarrà sbalordito da quanto Kaitlyn sia dominante
sullo schermo, perché usa la sua solitudine e il suo silenzio per
creare un personaggio davvero unico e complesso”.
Nessuno ti salverà è il
secondo film di Duffield: ha scritto, prodotto e diretto
Spontaneousdel 2020, un adattamento del romanzo young
adult di Aaron Starmer con Katherine
Langford e Charlie Plummer, Certified
Fresh (96%) su Rotten Tomatoes. Duffield ha recentemente prodotto
Cocainorso, diretto da Elizabeth
Banks per Universal, e l’imminente
Borderline, diretto da Jimmy
Warden.