Mentre un adattamento
cinematografico americano de La Ragazza che Giocava con il
Fuoco, secondo capitolo della trilogia
Millennium di Stieg
Larsson fatica ancora a farsi vedere, continua alla
Sony il lavoro su Quello che non uccide, quarto ideale capitolo,
pubblicato postumo, dell’opera dell’autore svedese e scritto
materialmente da David Lagercrantz. Purtroppo
David Fincher non ritornerà alla
regia del film.
Secondo Variety, la Sony starebbe
adesso adocchiando Fede Álvarez, che nei mesi
scorsi è arrivato al cinema con l’apprezzato horror Man in
the Dark. Inoltre alla sceneggiatura del film dovrebbe
essere stata affidata a Steven Knight, mentre non
si sa se Rooney Mara e Daniel
Craig, nei panni di Lisbeth Salander e
Mikael Blomkvist, torneranno nei ruoli
interpretati nel 2011.
Millennium: trovato
il regista per il sequel della Sony
Il progetto si basa non su
La ragazza che giocava con il fuoco,
secondo libro della trilogia di Stieg Larsson, ma
sul quarto, postumo romanzo, Quello che non uccide. Il
romanzo è stato pubblicato in seguito alla morte improvvisa
dell’autore e consta di 200 pagine dattiloscritte che avrebbero poi
completato quello che, nelle intenzioni, doveva essere una storia
in dieci capitoli.
Scott Rudin e
Amy Pascal tornano a produrre il film.
L’adattamento americano di
Uomini che Odiano le Donne
(Millennium) è rimasto a lungo orfano di un
seguito, fino a che la Sony non ha affidato a
Steven Knight la sceneggiatura tratta da
Quello che non uccide, quarto libro della saga
scritta da Stieg Larsson, firmato però da
David Lagercrantz. Il romanzo non è un sequel del
primo volume della trilogia ufficiale, ma vede protagonisti gli
stessi personaggi, che a Hollywood hanno avuto il volto di Daniel Craig e Rooney Mara per David
Fincher.
Quello che non
uccide sarà un sequel di Millennium
Ora, parlando con
Collider, lo sceneggiatore Knight rivela che il
film in produzione sarà un sequel di Millennium:
“Una commissione e un originale sono due cose diverse, ed
entrambi i lavori hanno vizi e virtù. Una commissione è un’opera
più cllaborativa, intanto che prima costruisce in collaborazione la
storia che pensi si debba raccontare, e poi la scrivi. A quel punto
ci sono note, cambi, in un lavoro convenzionale per uno Studio. È
divertente da fare per via dei personaggi. Con Quello che non
Uccide, la ragazza è effettivament eil centro del racconto. È
lei, non Blomkvist (…) non può essere altro che un sequel, anche se
un paio di libri sono stati saltati, quindi è anche qualcosa di
differente, in quel senso. Si basa su personaggi davvero forti e
allo stesso tempo ti spinge a pensare, come lo giustifichi (il
fatto che siano saltati due libri di storia in mezzo)? È alquanto
differente.”
Confermato il regista del sequel di
Millennium
Intanto, via ComingSoon.net, sappiamo che Fede
Alvarez, regista di Man in the Dark, ha
ufficialmente assunto la regia del progetto. Ma non sappiamo ancora
se i protagonisti del film di Fincher torneranno
nei ruoli dei protagonisti della storia. Mentre Daniel
Craig non si è espresso in merito, diverse volte
Rooney Mara ha chiarito che le sarebbe piaciuto
tornare nei panni di Lisbeth Salander (ruolo che
le ha consegnato la prima nomination agli Oscar),
ma che non sapeva nulla di un eventuale continuazione del progetto.
Chissà cosa ne pensa ora!
Vi terremo aggiornati.
Millennium – Quello che non uccide,
recensione del film con Claire
Foy
La Sony sperava
che Millennium – Uomini che odiano le
donne diretto da David Fincher
esplodesse al botteghino, ma ciò non è accaduto, pur avendo
guadagnato 232 milioni su un investimento di 90. Ora la casa di
produzione sarebbe intenzionata a produrre un secondo film che
condensi al suo interno La ragazza che giocava col
fuoco e La regina dei castelli di
carta, secondo e terzo capitolo della trilogia
letteraria scritta dallo svedese Stieg Larsson che
nel mondo ha venduto più di 100 milioni di copie.
Il motivo è presto detto: a
settembre è prevista l’uscita dell’atteso quarto romanzo scritto da
David Lagercrantz intitolato The Girl
in the Spider’s Web e la Sony, di
cui detiene i diritti cinematografici, sperando in un rilancio,
potrebbe addirittura non fermarsi a un secondo film, ma realizzare
da zero una nuova trilogia cinematografica.
Secondo alcune voci, la produttrice
Amy Pascal non sarebbe d’accordo con il ritorno
nel film di Rooney Mara e Daniel
Craig, e neanche di David Fincher, che
sarebbe fuori dai giochi. La partita è aperta, e voi su chi
scommettereste?
Arriva conferma da
Deadline, che nonostante la MGM
sia andata in perdita con il primo capitolo della trilogia di
Millennium diretto da David Fincher, la casa è pronta ad entrare in
trattative con la Sony, che ne detiene il restante dei diritti, per
parlare di un possibile sequel.
Uscito ormai nel lontano 2011,
Millennium di David Fincher, remake del film
svedese Uomini che odiano le donne e
secondo adattamento cinematografico del romanzo di Stieg Larsson, è
stato un successo non solo di critica ma anche di pubblico. La
pellicola ha anche permesso alla protagonista, Rooney Mara, di ottenere la sua prima
nomination agli Oscar (la seconda è arrivata quest’anno per
Carol di Todd
Haynes).
Sono anni ormai che si parla di un
possibile sequel del film, con la stessa Mara che aveva più volte
dichiarato che in realtà il progetto non avrebbe mai visto la luce.
Le ultime indiscrezioni in ordine di tempo a proposito del futuro
del franchise risalgono all’autunno del 2015, quando la Sony
Pictures sembrava intenzionata ad adattare per il grande schermo
Quello che non uccide (The Girl
in the Spider’s Web), il seguito della trilogia
letteraria Millennium, con l’idea di affidare la
sceneggiatura a Steven Knight e di coinvolgere il cast del film di
Fincher.
Oggi, però, in una nuova intervista
con Screen Daily, Rooney Mara è
tornata nuovamente sulla questione, spegnendo qualsiasi tipo di
speranza e dichiarando che ormai crede più nell’effettiva
realizzazione di un seguito.
L’attrice ha ribadito: “Sì, io
sarei ancora aperta all’idea, ma non ho più alcuna
speranza.”
Ricordiamo che tra le varie
indiscrezioni emerse nel corso di questi anni (anche in seguito al
celebre Sony Leak), c’era anche la volontà da parte della major di
adattare per il cinema La ragazza che giocava con il
fuoco e La regina dei castelli
di carta, ossia i sequel diretti di Uomini che
odiano le donne.
Sembra però che il futuro della saga
sia ancora avvolto nel mistero. Voi cosa ne pensate?
Millennium è tratto dalla
trilogia di romanzi di Stieg Larsson, che hanno venduto oltre 8
milioni di copie in tutto il mondo. Larsson non è vissuto
abbastanza per vedere il successo del suo lavoro, essendo morto
all’improvviso nel 2004, poco dopo aver consegnato il manoscritto
all’editore svedese. La morte avviene per un malore accusato dopo
aver fatto a piedi quattro piani di scale in un edificio senza
ascensore.
La vincitrice di Golden Globe e
Emmy
Claire Foy dà vita all’iconico ruolo di Lisbeth
Salander nel nuovo emozionante capitolo del
franchise Millennium – Quello che non
uccide, in arrivo a partire dal 6 marzo 2019 nei
formati Dvd, Blu-ray, 4K Ultra HD e Digital HD con Universal
Pictures Home Entertainment Italia.
Il regista Fede
Álvarez (Evil
Dead,
Man in the dark) dà al film un’incredibile dose di
tensione e suspense, tratto dal quarto libro dell’acclamata saga di
Millennium, per creare un’emozionante esperienza cinematografica.
Millennium – Quello che non uccide include nel cast
anche Sverrir Gudnason (Borg vs. McEnroe), Lakeith Stanfield
(Scappa
– Get Out; Sorry to Bother You, la serie tv
Atlanta), Sylvia Hoeks (Blade
Runner 2049) e Stephen Merchant (Logan; Hot
Fuzz).
Le edizioni Dvd, Blu-ray e 4K Ultra
HD di Millennium – Quello che non uccide svelano i
misteri del dietro le quinte con il commento al film da parte del
regista Fede Álvarez e dello sceneggiatore Jay Basu, ben otto scene
eliminate con commento e quattro featurette – Tutto sulle scene
pericolose, Claire Foy: come sono diventata Lisbeth, I segreti
delle sorelle Salander e La creazione di un mondo: il making
of.
Da macchine a guida automatica alla
guida di una motocicletta su un lago ghiacciato, Tutto sulle
scene pericolose mostra nei dettagli i momenti più ricchi
d’azione del film, analizzandoli passo a passo mostrando gli
storyboard, le prove e molto di più. In Claire Foy: come sono
diventata Lisbeth, la premiata attrice ci parla a fondo e in
maniera intima di ciò che per lei significa il personaggio di
Lisbeth e ciò che le ha dato in questo film. Sotto la guida di
Claire Foy, Sylvia Hoeks e Fede Alvarez, I segreti delle sorelle
Salander approfondisce il rapporto complesso e affascinante tra
Lisbeth e Camilla, e come è stato portato sullo schermo. In ultimo,
La creazione di un mondo: il making of mostra come il libro
è stato adattato per realizzare il film e come il mondo cupo e
grezzo è stato scomposto in modo tale che i personaggi potessero
rimanere fedeli al libro.
Claire Foy (The
Crown) è la protagonista della nuova storia della saga di
Uomini che odiano le donne nei panni di Lisbeth Salander,
l’abile vigilante dell’acclamata saga di libri di
Millennium. Salander e il giornalista Mikael Blomkvist si
trovano intrappolati in una rete di spie, cybercriminali e
ufficiali governativi corrotti, mentre tentano di recuperare un
pericoloso programma capace di portare alla distruzione globale,
tenuto in pugno da figure misteriose legate al passato di
Lisbeth.
Diretto da Fede Álvarez e
sceneggiato da Jay Basu & Fede Álvarez e Steven Knight,
Millennium – Quello che non uccide è tratto dal
romanzo scritto da David Lagercrantz. Il film è prodotto da Scott
Rudin, Eli Bush, Ole Søndberg, Soren Stærmose, Berna Levin, Amy
Pascal e Elizabeth Cantillon; con Arnon Milchan, Robert J.
Dohrmann, David Fincher, Line Winther, Skyum Funch, Johannes Jensen
e Anni Faurbye Fernandez in funzione di produttori esecutivi.
Millennium – Quello che non uccide è una produzione
Columbia Pictures e Metro Goldwyn Mayer Pictures.
Millennium – Quello che
non uccide CONTENUTI BONUS ESCLUSIVI NEL FORMATO BLU-RAY E
4K ULTRA HD:
Scene tagliate con il commento del regista
Tutto sulle scene pericolose
La creazione di un mondo: il making of
Millennium – Quello che
non uccide CONTENUTI BONUS NEI FORMATI DVD, BLU-RAY E 4K
ULTRA HD:
Commenti con il regista Fede
Alvarez e lo sceneggiatore Jay Basu
Il sito ufficiale di
Star
Wars ha una sezione dedicata alla creatività dei fan,
e in questa sezione si può notare una serie di immagini che
raffigurano una ricostruzione del Millennium
Falcon, lungo 1,80 metri e largo 1,50. Una perfetta
riproduzione in legno del velivolo più famoso della
galassia: [nggallery id=3170]
A creare questa meraviglia di
artigianato è stato Martin Creaney, ex falegname,
che ha dedicato al lavoro oltre 15 mesi. Adesso la struttura, che
lui chiama “enorme maledetta mostruosità”, è esposta in Australia,
nella sua casa.
Il progetto iniziale era quello di
costruire come oggetto ornamentale da apporre sul tetto, come se
avesse avuto il Falcon conficcato nella casa, ma vista l’opera in
fieri, ha poi deciso di realizzare l’astronave completamente.
L’ultima volta che abbiamo visto
il Falcon al cinema, è stato in Star Wars: Il Risveglio della
Forza, ma lo rivedremo sia ne Gli Ultimi
Jedi, che nel film dedicato ad Han Solo, in cui forse
scopriremo qualche dettaglio in più in merito alla sua
provenienza.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Durate
lo Star Conan Wars, Harrison Ford che
era ospite insieme a JJ Abrams ha distrutti il Millennium
Falcon realizzato con LEGO. Il pezzo era il fiore
all’occhiello di Jordan Schlansky, super fan
di Star
Wars. Il Millennium distrutto da Harrison
Ford aveva richiesto 60 ore di lavorazione e aveva un
valore di 5 mila $.
L’attore in un siparietto davvero
comico, ha distrutto il pezzo in circa 12 secondi esatti e
inutile dirvi che la cosa ha generato molta ilarità da come potete
giudicare dal video:
Da oggi, martedì 29 dicembre,
arriva in edicola il primo numero della nuova collezione De
Agostini Publishing che permetterà agli appassionati di
tutte le età di costruire il proprio Millennium
Falcon, la leggendaria astronave di Han Solo che è tornata al cinema con
Star
Wars il Risveglio della Forza.
La serie si chiama “Costruisci
il tuo Millennium Falcon” e vi permetterà di ricostruire
un’esatta copia (scala 1:1 con il modello) del velivolo che
George Lucas ha usato per le riprese de
L’Impero Colpisce Ancora.
Fedele all’originale in ogni minimo
particolare, con tanto di parti mobili e pannelli superiori
removibili, che rivelano la cura con cui sono stati riprodotti
anche gli interni dell’“ammasso di ferraglia più veloce
dell’universo” il Millennium Falcon di De Agostini
Publishing promette di appassionare tutti i modellisti fan della
saga.
Dopo aver raggiunto le
edicole di Francia e Regno Unito
e negli States, dove invece è stato distribuito
online grazie alla piattaforma
ModelSpace,Costruisci
il tuo Millennium Falcon è una collana che i fan italiani di
Star Wars attendevano con ansia.
Una possibilità molto utile e
comoda per tutti i fan italiani è quella di abbonarsi all’opera,
direttamente sul sito ufficiale di De
Agostini Publishing.
La collezione è composta da 100
uscite. In ognuna, oltre ai componenti del modello e alla guida al
montaggio, un dossier che esplora l’universo di Guerre Stellari,
ricco di informazioni, immagini, mappe e schemi riassuntivi che
daranno di entrare davvero nel mondo di Star
Wars.
I fascicoli infatti svelano tutti i
segreti e le curiosità della saga più amata di tutti i tempi: la
storia del Millennium Falcon e dei suoi molti proprietari, le
caratteristiche delle altre astronavi della galassia, i pianeti, le
razze aliene che affollano l’universo fantastico creato dal genio
di George Lucas e tanto altro ancora. Come le
tecniche con cui scenografi, registi e troupe hanno ottenuto, nel
corso di tutti questi anni, gli effetti di realismo e precisione
che hanno stregato il cuore e l’occhio di tutti i fan. Infine, le
istruzioni dettagliate per l’assemblaggio del modello, che
renderanno la costruzione facile anche per i non esperti. Ma non è
finita qui perché sul sito dedicato saranno inoltre disponibili dei
video di montaggio che renderanno ancora più semplice e immediato
la costruzione del Millenium Falcon.
Per chi vuole comprarlo in edicola,
la data da ricordare è il 29 dicembre, quando la prima uscita vedrà
la luce allegata a tre magazine Mondadori: TV Sorrisi e Canzoni, Panorama e
Focus, al prezzo promozionale di € 3.99 da aggiungere
al costo della rivista. Le uscite successive, distribuite nello
stesso modo, saranno disponibili al prezzo di € 12.99.
La trilogia Millennium
dello scrittore StiegLarsson era
già stata adattata nella sua interezza in Svezia con protagonista
l’attrice Noomi Rapace. La trama,
una complessa rete di intrighi, tradimenti e sospetti, si
dimostrava però perfetta per un autore statunitense particolarmente
incline a narrazioni di questo tipo. Si tratta di David
Fincher, celebre per film come Zodiac e The Social Network. Nel
2011 egli assume così il ruolo di regista di quello che verrà
intitolato Millennium – Uomini che
odiano ledonne (in originale
chiamato The Girl with the DragonTatoo), ad oggi
tra i più appassionanti e apprezzati thriller del regista.
Particolarmente crudo e violento,
Fincher decide di non risparmiare nulla allo spettatore,
introducendolo in un contesto quantomai controverso. Ciò si evince
già dai memorabili titoli di testa, una lunga sequenza di due
minuti e mezzo dove il corpo umano dei protagonisti si ibrida
all’elemento tecnologico, liquido e quanto mai invasivo. Allo
stesso modo, nel film, si alternano una serie di personaggi
corrotti nel profondo, che tentano di violentarsi l’un l’altro in
una lotta alla supremazia. Oltre ad essere uno scontro di genere,
il film diventa anche un complesso gioco tra la realtà dei fatti e
la loro apparenza, con i segreti del passato a fare da linea di
demarcazione tra le due cose.
Affermatosi come un grandissimo
successo, con oltre 200 milioni al box office mondiale,
Millennium – Uomini che odiano le donne si è affermato
come uno dei migliori film del suo anno, riconfermando il talento
di Fincher e tutta la sua potenza espressiva. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Millennium – Uomini
che odiano le donne
Protagonista del film è
Mikael Blomkvist, direttore della rivista
“Millennium” ora caduto in disgrazia dopo aver perso una causa
contro un potente uomo d’affari, non avendo avuto prove a
sufficienza per incriminarlo. Nel tentativo di ripulire il proprio
onore, accetta ora di eseguire l’incarico assegnatogli dal ricco
magnate Henrik Vanger. Il giornalista deve
indagare sulla misteriosa morte della nipote
Harriett, avvenuta ormai decenni prima. Alla
ricerca partecipa anche la giovane hacker Lisbeth
Salander, ragazza tanto talentuosa quanto emarginata e
problematica, continuamente costretta a relazionarsi con il tutore
Nils Bjurman, il quale non manca di abusare del
suo potere su di lei.
Mentre cercano di risolvere i propri
problemi personali, Mikael e Lisbeth si trovano a scavare sempre
più nel passato della ricca famiglia Vanger. Più vanno avanti con
le ricerche, però, più emergono torbidi segreti, scandali e
passioni legate a terribili omicidi avvenuti negli anni Trenta e
Quaranta, folli personaggi che contribuiscono a far emergere tutto
il marcio che c’è dietro la perfetta facciata di una ricca famiglia
alto-borghese della fredda Svezia. Ormai del tutto compromessi, i
due si trovano a dover risolvere quanto prima la complessa vicenda,
evitando di venirne inglobati e massacrati.
Millennium – Uomini che odiano
le donne: il cast del film
Ad interpretare il giornalista
Mikael Blomkvist vi è l’attore Daniel Craig, noto per
essere l’attuale James
Bond. Questi si disse da subito interessato alla parte, essendo
rimasto stregato dalla tensione presente nel film. Ad ostacolare la
sua partecipazione al film vi erano però le riprese del nuovo film
di 007 Skyfall. Poiché Fincher insistette per avere Craig,
gli studios di produzione si accordarono sul calendario per
permettergli di recitare in entrambi i film. Per
Millennium, l’attore si trovò inoltre a dover acquisire
diverso peso e a sfoggiare un accento il più neutro possibile, per
risultare credibile nei panni del giornalista svedese.
Accanto a lui, nei panni del ricco
Henrik Vanger si ritrova l’attore premio Oscar
ChristopherPlummer, il quale
decise di aggiungere una certa ironia al suo personaggio. Il ruolo
più complesso per cui trovare un’attrice fu ovviamente quello di
Lisbeth Salander. Fincher considerò numerosissime note attrici,
decidendo infine di affidare la parte a Rooney Mara, che aveva
già avuto un piccolo ruolo nel suo The Social Network. Per
l’attrice, assumere i panni della problematica hacker fu
particolarmente complesso.
Si sottopose ad una trasformazione
fisica, dimagrendo e tingendosi i capelli. Affrontò poi ore di
trucco per applicare i tatuaggi e le ferite che il personaggio
presenta. L’attrice, inoltre, decise di applicare realmente su di
sé i numerosi piercing di Lisbeth, al fine di potersi calare meglio
nel personaggio. Nel film sono poi presenti gli attori
Robin Wright, partner
lavorativa e sentimentale di Blomkivst e Yorick van
Wageningen in quelli di Nils Bjurman, il tutore di
Lisbeth. Joely Richardson è Harriet Vanger, mentre
Stellan Skarsgård è
Martin Vanger.
Il sequel di Millennium –
Uomini che odiano le donne, il trailer e dove vedere il film
in streaming e in TV
A distanza di anni, nel 2018, è
stato realizzato un sequel dal titolo Millennium – Quello che
non uccide (il cui titolo originale è The
Girl in the Spider’s Web). A dirigerlo vi è Fede
Alvarez, mentre il ruolo di Lisbeth Salander è qui stato
affidato a Claire Foy.
Rooney Mara, a riguardo, si è detta profondamente rammaricata di
non aver potuto tornare ad interpretare il personaggio. Questo
nuovo film, ad ogni modo, e basato sul quarto romanzo della serie
Millennium, nonché il primo non scritto da Larsson, il
quale era prematuramente scomparso nel 2004. Da questo progetto,
per il regista, era importante far emergere una certa originalità
rispetto ai precedenti titoli cinematografici. Il racconto si dota
dunque di molta più azione e intrecci narrativi.
In attesa di vedere tale sequel, è
possibile fruire di Millennium – Uomini che odiano le
donne grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è
infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes e
Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di martedì 3 ottobre alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
David Fincher è
tornato. Lo scorso anno ci aveva deliziati tutti con
The Social Network, ma chi di lui ha amato i primi
lavori non poteva accontentarsi di una bella storia e di una
sceneggiatura perfetta. Così Fincher si è dato al remake europeo,
dedicandosi a riportare sullo schermo, a distanza di soli due anni
l’omonimo romanzo di Stieg Larsson con
Millennium – Uomini che odiano le donne.
Il libro in questione presenta tutte
le caratteristiche che possono intrigare uno come
Fincher: personaggi corrotti nell’anima, indagini
complicate, una certa dose di violenza. La storia è quella
raccontata anche dal misconosciuto regista svedese Niels
Arden Oplev: un giornalista finanziario con gravi problemi
legali e un hacker dal carattere violento uniscono i loro cervelli
(e non solo) per risolvere il caso di una ragazza scomparsa 40 anni
prima.
Torbidi protagonisti di
Millennium – Uomini che odiano le donne sono
da una parte il solido Daniel Craig che con incredibile intelligenza
mette da parte la sua figura di indistruttibile e fiero guerriero
per mettersi nei panni di un uomo messo alla prova dal lavoro e
dalla vita e non troppo padrone degli eventi che gli gravitano
intorno.
Dall’altra Fincher
fa una scelta che desta curiosità affidando il ruolo che fu della
tosta Noomi Rapace alla diafana Rooney Mara, già comparsa in un piccolo ruolo
in The Social Network. La giovane donna presta il
suo corpo al personaggio con agghiacciante duttilità, diventando
davvero la Salander descritta da Larsson, schiva, introversa,
decisa, vendicativa e violenta.
Rooney Mara cuore
pulsante di Millennium – Uomini che odiano le
donne
In Millennium – Uomini che
odiano ledonne, Fincher
ci conduce dunque nei meandri della mente di Lisbeth, nelle sue
terribili esperienze e nei suoi folli ma giustificati gesti di
violenza, fino a che non viene coinvolta insieme a Mikael/Craig
nell’indagine assegnatagli dal magnate dell’industria svedese
Vanger/Christopher Plummer, e allora la sua vita
cambia grazie ad una persona gentile.
David Fincher
padroneggia benissimo la storia aiutato per buona parte da un cast
perfetto e in stato di grazia (su tutti Mara, candidata all’Oscar)
e da una colonna sonora, composta ancora una volta da quel fenomeno
di Trent Reznor, che si amalgama perfettamente con
il racconto, diventando di supporto quando la scena è coinvolgente
e trasformandosi poi in splendida protagonista nei tempi morti,
aiutando così l’equilibrio del film.
Altalenante nel ritmo ma potente nel suo complesso
Così come il ritmo del romanzo, il
film risente però di una presentazione dei caratteri forse un po’
dilatata, che ci mostra con chiarezza e dovizia di particolari le
condizioni rispettive di Mikael e Lisbeth, ma ritarda a quasi metà
film l’inizio delle indagini, cuore tematico di tutta la
narrazione. Stesso problema si avverte nel finale, quando alla resa
dei conti, succedono tutta una serie di scene, il famoso e temuto
‘spiegone’, che rallentano il film e fanno disperdere un po’ la
sensazione di disagio e angoscia che attanaglia lo spettatore nel
momento clou del film.
Nonostante queste pecche di ritmo,
Fincher realizza un bel film, potente ed emozionante
(nell’ambivalenza del termine) che coinvolge lo spettatore grazie
ad una storia intrigante, dei protagonisti molto bravi ma anche e
soprattutto grazie ad un paesaggio nordico che spezza il
respiro.
Una locandina patinata
in bianco e nero, dark, popolata di cupe luci e ombre come le
infinite sfaccettature dell’animo umano. In primo piano, un uomo
(Daniel Craig) che tiene stretta una donna minuta, dallo sguardo
profondo, capelli punk e piercing ovunque (Rooney Mara): la ragazza
è nuda ma censurata, naturalmente, per l’occasione.
Sei
anni dopo l’ultimo capitolo della saga e il primo made in USA,
Millennium –
Quello che non uccide mostra inesorabilmente tutti i
limiti e i punti di non ritorno di un’operazione dettata da
esigenze commerciali esplicite, priva dell’intervento salvifico di
un autore con idee vere (vedi David Fincher sulla
riduzione di Uomini che odiano le donne) e di
un’interprete che abbracci con verosimiglianza il carattere
disturbante e spigoloso della protagonista Lisbeth Salander, a cui
avevano già prestato il volto Noomi Rapace e Rooney Mara. Claire
Foy, perfetta Regina Elisabetta in The
Crown, è un’attrice dotata, volenterosa e
serissima nell’approccio, tuttavia non riesce mai a sciogliere
quell’impressione di inadeguatezza al ruolo in senso lato che si
percepisce durante il film, e quel suo essere fin troppo amorevole
(nello sguardo, nella fisicità, perfino nei colori) e inoffensiva
per un personaggio così specifico.
Fede
Alvarez, regista più vezzo all’horror, non ha la
personalità di Fincher (che invece aveva in qualche modo
legittimato il rifacimento del 2012), né soluzioni d’autore
(pensate al montaggio alternato o alle sequenze di flashback di
Uomini che odiano le donne), così decide di fare ricorso alle
formule più classiche dei generi di riferimento, thriller e noir,
finendo per mettere in piedi la solita spy story in stile
supereroistico dove il personaggio principale è una donna fragile
ma tosta, la cui infanzia spezzata torna a farle visita e che si
riconcilierà con un quadro familiare mai risolto.
Davanti
la macchina da presa la Foy si impegna, corre nella neve, incupisce
i suoi occhi infantili, ma cammina sempre sul velluto come
d’altronde ogni reparto tecnico/artistico; non perché sia incapace
di mostrare le varie sfumature della rabbia (qui pare piuttosto
monocromatica rispetto alle precedenti versioni), ma semplicemente
perché costretta in un abito sbagliato, che le sta male. Rifiuta
con il momento storico del Me Too e delle rivendicazioni
femminili l’etichetta di “eroina” quando la realtà del film e il
percorso della sceneggiatura vanno proprio in quella direzione, più
superficiale del previsto e soprattutto infantile.
Di
Millennium, della “vecchia” Lisbeth, della
tensione anche sessuale che l’adattamento di Fincher aveva
imbastito sei anni fa rimane soltanto l’etichetta posta davanti al
titolo e il ricordo quasi evanescente di un cinema che preferisce
seguire l’idea, non la politica, il rischio, non la
difesa.
Tra i tanti personaggi femminili che
negli ultimi anni si sono affermati di più sul grande schermo vi è
certamente quello di Lisbeth Salander, l’esperta
hacker e vendicatrice nata dalla penna di Stieg
Larsson. Arrivata inizialmente sul grande schermo nel 2009
con il volto di Noomi Rapace
nella trilogia Uomini che odiano le donne, La ragazza che
giocava con il fuoco e La regina dei castelli di
carta, questa è poi stata interpretata nel 2011 anche da
Rooney Mara nel
reboot statunitense Millennium – Uomini che odiano le
donne. A distanza di sette anni, nel 2018, il personaggio
è tornato al cinema con Millennium – Quello che non
uccide (qui la recensione).
Questo nuovo lungometraggio, diretto
da Fede Alvarez
(regista noto per La casa e Man in the Dark) e
basato sul quarto romanzo della serie Millennium, nonché
il primo non scritto da Larsson, il quale era prematuramente
scomparso nel 2004. Con il titolo originale di The Girl in
the Spider’s Web, il film ha avuto la sua prima mondiale
alla Festa del Cinema di Roma, per poi ottenere critiche
contrastanti dove si loda per l’interpretazione della protagonista
Claire Foy. Da questo progetto, per Alvarez,
era importante far emergere una certa originalità rispetto ai
precedenti titoli cinematografici. Il racconto si dota dunque di
molta più azione e intrecci narrativi.
Con Millennium – Quello che
non uccide si è così ribadita una volta di più la forza di
Lisbeth Salander come personaggio, alla quale si presume verranno
dedicati ulteriori film in futuro, anche per via delle saga
letteraria tutt’altro che conclusa. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi al libro, alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Millennium – Quello che non uccide:
il libro da cui è tratto il film
Prima di morire improvvisamente nel
2004, il giornalista e scrittore svedese Stieg
Larsson riuscì a consegnare alla casa editrice
Norstedts una trilogia di romanzi polizieschi, i
quali costituiscono la prima parte della serie Millennium.
Nelle intenzioni dello scrittore, questa avrebbe dovuto essere
composta in tutto da dieci romanzi. Al momento della morte, però,
egli aveva sviluppato oltre i primi tre soltanto il quarto e il
quinto capitolo. Questi sembrarono dunque destinati a non
concretizzarsi mai davvero, se non fosse che nel 2015 il
giornalista David Lagercrantz decide di prendere
in mano il progetto della serie e farla proseguire.
Nel 2015 pubblica dunque Quello
che nonuccide, su cui si baserà poi il film di
Alvarez, e nel 2017 arriva L’uomo che inseguiva la sua
ombra. Questi, pur presentando una storia frutto delle idee di
Lagercrantz, si basano su quanto lasciato abbozzato da Larsson. Nel
2019, invece, esce il sesto capitolo della serie, stavolta
totalmente ideato da Lagercrantz, il quale ha il titolo La
ragazza che doveva morire. Anche questi nuovi volumi hanno
ottenuto un buon successo, merito della capacità del nuovo
scrittore di allinearsi a quanto stabilito da Larsson. Proprio per
via di queste nuove storie, è lecito immaginare che un giorno
possano esserne realizzate delle trasposizioni per il cinema.
La trama di Millennium – Quello che
non uccide
Il film ha per protagonista
Lisbeth Salander, una hacker con un passato di
abusi e violenze famigliari. Proprio memore di quelle brutte
esperienze, Lisbeth è ora divenuta una spietata vendicatrice che
impedisce agli uomini di perpretrare ulteriori violenze sulle
donne. Un giorno Lisbeth si vede poi assunta da uno scienziato
informatico, Frans Balder, per rientrare in
possesso di un software che aveva inventato, capace di distruggere
le sicurezze nazionali. Nel corso di questa missione Lisbeth verrà
presa di mira dagli Spiders, un gruppo di criminali che vuole
appropriarsi del programma e sequestrare August,
figlio di Balder, per ottenere le password necessarie. Ben presto,
la vendicatrice si renderà conto di come in quella vicenda ci sia
molto del suo passato, tornato per fare i conti.
Ad interpretare la hacker Lisbeth
Salander, come anticipato, vi è l’attrice Claire Foy.
Affermatasi grazie alla serie The Crown
e vista anche in Estranei,
questa è stata scelta da Alvarez per la sua grande capacità di
comunicare con lo sguardo senza proferire parola. Una
caratteristica che la rende molto simile al personaggio della
vendicatrice. La Foy, inoltre, conosceva già bene la saga
letteraria, ed espresse subito il suo interesse a ricoprire il
ruolo di Lisbeth. Prima di lei, però, erano state considerate per
il ruolo anche Scarlett Johansson,
Natalie Portman e Alicia Vikander.
Rooney Mara si è invece dichiarata particolarmente
delusa dalla mancata possibilità di riprendere il personaggio.
Per dar vita al look del
personaggio, fu poi la stessa Foy a suggerire che ogni piercing
dovesse essere differente dagli altri. Questo avrebbe lasciato
supporre che ognuno è stato fatto in un momento differente della
sua vita e porta con sé una propria storia. Nel film sono poi
presenti gli attori Sverrir Gudnason nei panni del
giornalista Mikael Blomkvist e Lakeith Stanfield
in quelli di Edwin Neeham. Stephen Merchant è
Frans Balder, mentre Vicky Krieps è la direttrice
di Millennium. Dalla parte degli antagonisti si ritrovano
invece Sylvia Hoeks nei panni di Camilla, capo
dell’organizzazione Spider, e Claes Bang in
quelli di Jan Holster, suo braccio destro.
Ci sarà un sequel?
Come noto, il film l’adattamento del
quarto romanzo della serie. Ad oggi, privi di un adattamento
cinematografico ci sono ancora L’uomo che inseguiva la sua
ombra (2017) e La ragazza che doveva morire (2019).
Nel 2021 la svedese Karin Smirnoff si è impegnata a continuare la
serie con altri tre titoli, il primo dei quali è uscito in Italia
nell’ottobre 2023: Il grido dell’aquila. C’è dunque spazio
per riportare nuovamente Lisbeth Salander sul grande schermo come
protagonista di uno di questi due racconti. Tuttavia, ad oggi non
si è ancora parlato di un sequel e complice di questo momento di
stallo potrebbe essere lo scarso risultato al box office di
Millennium – Quello che nonuccide, arrivato ad un incasso di 35.2 milioni di
dollari a fronte di un budget di circa 42.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di
Millennium – Quello che non uccide grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Tim Visio, Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato
2 novembre alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Ognuno di noi conserva tra i propri
ricordi quei film che hanno scosso in qualche modo la propria vita.
Ci sono pellicole che hanno segnato ogni generazione e i
Millennials sono quelli cresciuti con i
Classici Disney, sono quelli che sognavano un Genio come
Aladdin ma
soprattutto sono quelli traumatizzati dalla morte di Mufasa del
film d’animazione Il re leone.
I nati tra gli anni Ottanta e la
metà degli anni Novanta, nominati anche come Generazione
Y, sono anche coloro che sono stati fortunati per essere
cresciuti con due delle più famose saghe cinematografiche fantasy
più epiche di sempre come quella del maghetto inglese
Harry Potter o quella della compagnia degli Hobbit della
Terra di Mezzo. Vediamo insieme i film che hanno
definito più di tutti la Generazione Millennials.
Twilight (2008)
È stata la trasposizione
cinematografica che ha spalancato le porte al cinema del genere
Young Adult.
Twilight è anche anche la ribalta dei vampiri sulla
scia del debutto su HBO, ma indirizzato per un pubblico adulto, con
la serie
True Blood. Alla fine tutte volevano essere Bella,
interpretata dalla neo diciottenne ai tempi Kristen
Stewart, anche perchè si innamorava di Edward Cullen,
interpretato già dal bellissimo britannico
Robert Pattinson. Questo film diretto da
Catherine Hardwicke è il primo di una saga dove poi,
dal secondo lungometraggio, arrivano anche i
licantropi. Ma la domanda base era una sola: Team
Edward o Team Jacob ?
The Blair Witch Project (1999)
The
Blair Witch Project ha creato un modo completamente nuovo di
fare marketing cinematografico. Se sei un Millennials ti ricordi
l’uscita in sala di questo horror e probabilmente hai
visto anche l’omaggio fatto nel settimo episodio della terza
stagione di
Dawson’s Creek. È stato difficile sfuggire dal trailer
quando è stato commercializzato come una “storia vera” anche perchè
è uno dei film più spaventosi mai realizzati.
Ragazze a Beverly Hills (1995)
Prima di
Mean Girls, c’era Clueless
(da noi Ragazze a Beverly Hills), in italiano
tradotto in Ragazze a Beverly Hills, questo film segna il confine
tra la Gen Y e quelli della precedente Gen X. Questo lungometraggio
non è altro che la trasposizione e rivisitazione del romanzo
Emma di Jane Austen. La voce
narrante è quella di Cher Horowitz,
decisamente una giovane bella, ricca, viziata e abituata a vivere
nel suo mondo perfetto dove va sempre tutto bene. Dopo il successo
del film è stata tratta anche una serie televisiva, andata in onda
dal 1996 al 1999.
Easy Girl (2010)
Questo è stato il primo
ruolo iconico di
Emma Stone che qualsiasi Millennials riconoscerebbe,
dove interpreta la liceale americana Olive Penderghast. Easy
Girl descrive le esperienze di Olive dopo che i pettegolezzi
sulla perdita della sua verginità, in realtà una bugia, si sono
diffusi a macchia d’olio e le hanno dato una nuova reputazione.
Questa è anche la trasposizione ma ambientata tra i banchi di
scuola di un classico della letteratura statunitense come
La lettera scarlatta.
Mean Girls (2004)
Inutile che mentite tanto
tutte abbiamo seguito la regola di vestirci di rosa, prima ancora
del fim Barbie, al mercoledì come Regina, Karen, Gretchen e la
nuova arrivata Cady.
Mean Girls si può ritenere il film femminile più generazionale
delle Millenians, perchè abbiamo vissuto sulla nostra pelle o visto
con i nostri occhi tutto quello che si vede in questo teen movie.
Tra la sceneggiatura stellare di
Tina Fey è anche una delle migliori interpretazioni di
Lindsay Lohan e la svolta di
Rachel McAdams nei panni della Queen Bee Regina George. Questo
iconico film è anche la perfetta combinazione di angoscia
adolescenziale, realismo e commedia.
La mia vita a Garden State
(2004)
La
mia vita a Garden State è una delle pellicole più significative
che rappresentano il cinema indie dei primi anni 2000. Zach
Braff conosciuto da tutti per il ruolo di John Dorian
nella serie televisiva Scrubs – Medici ai primi
ferri, nel suo debutto alla regia, raggiunge con questo
questa commedia romantica lo status di culto tra i Millennians. La
trama racconta di Andrew, interpretato da Braff, che torna nella
sua piccola città natale per partecipare al funerale della madre.
Mentre è lì si trova di fronte a vari aspetti di una vita che
pensava di aver dimenticato. La pellicola vede nel suo cast volti
molti noti come
Natalie Portman,
Jim Parsons, Peter Sarsgaard, Ian Holm e Jean Smart.
Su×bad – Tre menti sopra il pelo
(2007)
Su×bad – Tre menti sopra
il pelo (Superbad)
è il film più “imbarazzante” per eccellenza per i ragazzi al liceo
di quei anni ed è interpretato già dai talentuosi
Jonah Hill e
Michael Cera nei panni due protagonisti Seth ed Evan. Questa
pellicola è un esilarante film di formazione incentrato sulle
esperienze degli studenti mentre giurano di perdere la verginità
prima del diploma di scuola superiore. Tutto ciò si rivelerà ben
presto una vera sfida. Riflette l’esperienze liceali senza ancora
le moderne pressioni dei social network e trasporta i Millennians
indietro nel tempo in cui sentivano di dover affrontare i difficili
problemi cioè la terrificante adolescenza e le prime
esperienze.
(500) giorni insieme (2009)
500
giorni insieme è una commedia romantica con Joseph
Gordon-Levitt nei panni di Tom Hansen, che ripensa la sua
relazione fallita con Sole Finn, l’attrice
Zooey Deschanel. Tom è un giovane scrittore che crede ancora
nel colpo di fulmine e si innamora perdutamente di Sole, la
bellissima nuova segretaria del capo, che invece non crede nel
rapporto duraturo. Attraverso una struttura non lineare, il film
descrive il legame romantico che si instaura e poi svanisce tra i
due protagonisti.
I segreti di Brokeback Mountain
(2005)
I
segreti di Brokeback Mountain di
Ang Lee è stato uno dei primi film a fare breccia nel cinema
mainstream LGBTQ+. È stato anche uno dei film nei primi Duemila
apertamente queer ad essere nominato per più Academy Awards. La
trama iniziale è ambientata durante l’estate del 1963, dove due
cowboy, Ennis e Jack, si incontrano in un ranch nel Wyoming e
devono nascondere la loro relazione amorosa a tutti. Dopo un lungo
casting la scelta ricadde per i due protagonisti su
Heath Ledger e
Jake Gyllenhaal, nel cast anche
Michelle Williams e
Anne Hathaway.
The social network (2010)
Mark Zuckerberg
con Facebook ha cambiato per tutti il modo di
connettersi con i notri amici. Questo è esattamente il motivo per
cui il regista
David Fincher ha adattato la storia di Zuckerberg in
The Social Network che definisce la generazione che ha usato
prima di tutti il primo social esistente. Questo film è stato
sceneggiato da
Aaron Sorkin e racconta i problemi dietro le quinte del suo
creatore, interpretato da
Jesse Eisenberg, che ha attraversato durante la produzione
della sua innovativa e nuova idea. Il cast è composto da attori che
negli anni sono poi diventati volti celebri del cinema d’oggi come
Andrew Garfield,Rooney
Mara e
Dakota Johnson.
Titanic (1997)
Titanic
è stato il film che ha cambiato la vita per molti Millennians e con
cui molti avrebberò scoperto poi di voler lavorare nel mondo del
cinema.
James Cameron ha creato una delle epopee marine, lunga ben tre
ore, tra le più costose e magistrali di sempre ed è stato anche
ilfilm con il maggior incasso di tutti i tempi per decenni. Questa
pellicola si può ritenere anche quella che ha fatto conoscere a
chiunque
Kate Winslet e
Leonardo di Caprio. Indimenticabile la canzone “My Heart Will
Go On” di Celine Dion e l’amore contro ogni
regola delle classi sociali dei tempi di Jack e Rose.
Donnie Darko (2001)
L’incontro del protagonista
Donnie Darko con il coniglio inquietante Frank, è un dei
momenti decisivi nella vita di molti Millennians. Questo film di
Richard Kelly è uscito nel periodo della rinascita del goth
e ha contribuito a inaugurare una generazione infatuata di tutto
ciò che è oscuro e cupo prima ancora dell’apparazione degli Emo. Un
dark fantasy che segue un adolescente di nome
Donnie che mentre una notte cammina fuori casa vede un coniglio
dall’aspetto demoniaco. Frank gli dice che il mondo finirà tra 28
giorni e da qui iniziano ad accadere cose strane. In america si è
rivelato un vero caso e in Italia in sala è arrivato in ritardo
solo nel 2004.
La serie di Harry Potter (2001 –
2011)
La Gen Y probabilmente
racconta ancora com’era mettersi in fila nel cinema multisala con
entusiasmo per ogni nuovo film di
Harry Potter. Guardare i principali protagonisti, come
Harry, Ron e Hermione, crescere insieme al pubblico è un fenomeno
raro che non potrà mai più essere replicato. Dire che il maghetto
uscito dalla penna di JKR è diventato un fenomeno
culturale sembra quasi un eufemismo, dato che avrà sempre da
insegnare qualcosa anche alle nuove e future generazioni di
sognatori.
Toy Story (1995)
Il franchise di
Toy Story non ha bisogno di presentazioni. La leggendaria serie
di film Pixar ha affascinato i giovani spettatori con il suo
primo film del 1995 dove ha svelato al mondo che i giocattoli
possono prendere vita.
Toy Story 3 sarà per sempre però tra i film preferiti dai
Millennians, poiché è il perfetto finale straziante dell’arco
narrativo di Andy e Woody che la serie aveva costruito nel corso
degli anni. Questo addio strappalacrime funge anche da toccante
addio della Gen Y alla loro infanzia in tutti i sensi.
Matrix (1999)
Matrix
è un film di fantascienza in stile cyberpunk
scritto e diretto dalle sorelle Andy e Larry Wachowski. Questa
pellicola racconta la storia di Neo, un uomo contattato da una
donna misteriosa che lo conduce in un mondo sotterraneo dove
l’esistenza non è ciò che sembra. Dopo questo primo film sono
usciti poi nell’arco del 2003 Matrix Reloadede Matrix
Revolutions e nel 2021
Matrix Resurrections sempre con per protagonista l’attore
Keanu Reeves.
Il Cavaliere Oscuro (2008)
Il ritratto del Joker
di Heath
Ledger nel secondo film di Batman
di
Christopher Nolan rimarrà per sempre nella storia del cinema.
Il cavaliere oscuro ha destato una particolare attenzione nei
mass media dopo la morte di Ledger, avvenuta il 22 gennaio 2008,
poco dopo il termine delle riprese. Il film è diventato un punto
fermo nella cinematografia mondiale ed è il primo che eleva il
genere cinecomic fino ad arrivare alle ben otto
candidature agli Oscar 2009. Nel 2012 esce poi
Il cavaliere oscuro – Il ritorno che chiude la trilogia di
Batman con la firma di Nolan.
La trilogia “Il Signore degli
Anelli” (2001 – 2003)
Al primo posto di questa
lunga classifica troviamo l’universo fantastico di JRR
Tolkien arrivato sul grande schermo attraverso la
trilogia diIl
Signore degli Anelli del regista, sceneggiatore e produttore
cinematografico neozelandese
Peter Jackson. Questi tre epici film, di tre ore e passa l’uno,
hanno utilizzato effetti visivi rivoluzionari e archi narrativi
impeccabili da coinvolgere gli spettatori anno dopo anno. Per i
Millennials che non avevano mai visto nulla di
simile prima d’ora, confronteranno tutte le trasposizioni fantasy,
arrivate poi, con questa e insuperabile trilogia cinematografica
che ha fatto la storia del cinema.
Sylvain Chomet,
regista francese, genio dell’animazione, famoso per alcuni titoli
come L’illusionista e
Appuntamento a Belleville, sta lavorando
al nuovo progetto, The Thousand Mile (Mille
Miglia), collaborando con lo studio londinese Th1ng
per creare le animazioni.
L’aspetto più interessante di
The Thousand Mile (Mille Miglia) è il
fatto che sia stato ispirato da diverse opere non pubblicate,
scritti e disegni, di Federico Fellini.
Demian Gregory e Tommaso
Rossellini saranno i co-sceneggiatori.
Il protagonista sarà niente meno che
Emanuele Filiberto, che interpreterà un conte di
mezz’età che prende parte alla celebre Mille Miglia, una delle gare
automobilistiche più famose del mondo. Il viaggio diventerà
un’odissea, durante la quale il protagonista dovrà fare i
conti con il proprio passato. Filiberto presterà la sua voce, ma
parteciperà anche alle scene live action, che si alterneranno alle
animazioni bidimensionali nel nuovo lavoro di Chomet. Il cast sarà
completato con star internazionali, mentre ruoli secondari saranno
probabilmente tenuti da attori italiani.
Chomet non ha nascosta la sua
ammirazione per Fellini ed il cinema italiano:
La mia visione creativa è stata costantemente alimentata da due
registi straordinari: Jacques Tati e Federico Fellini. Con ‘The
Illusionist, ho avuto l’opportunità di esplorare direttamente il
mio amore per l’opera di Tati. Ora, con ‘Mille Miglia’, posso fare
solo che con il magico mondo di Fellini.
Sono sempre stato molto ispirato dai racconti che esplorano
l’infanzia e l’immaginario. Anche se il film non è un biopic,
esplora l’immaginazione di Fellini e mette in luce il suo talento
nel disegno.
Una parte di Mille
Miglia verrà girata allo Studio 5 di Cinecittà, luogo
dove lo stesso Fellini girò alcuni delle sue pellicole più
celebri.
Si
avvicina il giorno in cui prenderà il via la Mille
Miglia, la corsa più bella del mondo. Alla
presentazione dell’evento, avvenuta ieri a Roma in Campidoglio alla
presenza del sindaco Ignazio Marino, sono stati confermati alcuni
dei nomi che prenderanno il via questa sera. E a sorpresa fra i
confermati c’è l’attore inglese Jeremy
Irons, copilota di una Jaguar XK 120 Lightweight
del 1950, al via con il numero di partenza 186. Ma non sarà il solo
perché anche 41enne Adrien Brody, prenderà
parte alla corsa, al volante di una Mercedes-Benz 300 SL W 198 del
1956, al via con il numero 394. Confermato anche Jay
Leno, il noto presentatore di Tonight Show, il
frontman del gruppo rock Ac/Dc Brian
Johnson, la cantautrice scozzese Amy
Macdonald.
Che dire, l’evento sembra una parata
di star, oltre che di automobili.
La Mille Miglia è stata una corsa di
lunga distanza, effettuata su strade aperte al traffico che si
disputò in Italia per ventiquattro volte dal 1927 al 1957 (13
edizioni prima della seconda guerra mondiale e 11 dopo il 1947).Dal
1977 la «Mille Miglia» rivive sotto forma di gara di regolarità per
auto d’epoca. La partecipazione è limitata alle vetture, prodotte
non oltre il 1957, che avevano partecipato (o risultavano iscritte)
alla corsa originale. Il percorso (Brescia-Roma andata e ritorno)
ricalca, pur nelle sue varianti, quello della gara originale
mantenendo costante il punto di partenza/arrivo in Viale Venezia
(all’altezza dei giardini del Rebuffone).
Milla Jovovich è
una di quelle attrici che ha saputo conquistare una grande fetta di
pubblico con il suo fascino, la sua unica bellezza, il suo carisma
e il suo talento recitativo. Protagonista di un famossimo
franchise, quest’attrice non si è mai montata la testa, rimanendo
sempre con i piedi ben saldati a terra. La sua è stata una bella
gavetta e ha sempre lavorato sodo per arrivare dove è ora, senza
fermarsi neanche nel periodo seguente alle sue gravidanze. Tra
zombie, sparatorie, scene hot e tanto sarcasmo, il pubblico non può
fare altro che ammirarla e seguirla per tutti i suoi film di cui è
protagonista.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Milla Jovovich.
Milla Jovovich: i suoi film
1. Milla Jovovich: i film e
la carriera. Dopo qualche esperienza da modella, Milla
Jovovich ha cominciato a 13 anni a debuttare nel mondo della
recitazione, apparendo in film come Congiunzione di due
lune (1988), Ritorno a laguna blu (1991),
Poliziotto in blue jeans (1992) e Charlot (1992).
In seguito, lavora in film come La vita è un sogno
(1993), Il quinto elemento (1997), Giovanna
d’Arco (1999), Zoolander (2001), Resident
Evil (2002), per poi continuare con Resident Evil:
Apocalypse (2004), Resident Evil: Extinction (2007) e
A Perfect Gateway – Una perfetta via di fuga (2009). Tra i
suoi ultimi film vi sono Resident Evil: Afterlife
(2010), Il quarto tipo (2010) I tre moschettieri
(2011), Resident Evil:
Retribution(2012), Cymbeline
(2014), Survivor (2015),
Zoolander 2 (2016),
Resident Evil: The Final
Chapter (2017), Hellboy (2019) e
Monster Hunter
(2020).
2. Milla Jovovich ha
lavorato anche in televisione ed è anche produttrice. La
carriera di Milla Jovovich non si è evoluta solo nell’ambito
cinematografico, ma anche nel piccolo schermo. L’attrice, infatti,
ha preso parte in alcune serie tv come Paradise (1988) e Parker Lewis Can’t
Lose (1990). Oltre a ciò, la Jovovich ha vestito anche i panni
della produttrice, lavorando alla produzione del film Faces in
the Crowd – Frammenti di un omicidio (2011) e del corto
Withorwithout (2018).
Milla Jovovich: oggi
3. Ha dei nuovi progetti in
lavorazione. Da poco divenuta mamma per la terza volta, la
Jovovich non sembra avere alcuna intenzione di prendersi una pausa
dalla recitazione. Oltre ad essere stata protagonista, nel 2020,
del film Monster Hunter, ha infatti già altri due film in
programma. Si tratta di Hummingbird, dove ricoprirà il
ruolo di un’assassina chiamata a compiere una missione
particolarmente controversa, e In the Lost Lands, film che
la vedrà tornare a collaborare con il marito Paul W. S. Anderson e
recitare accanto all’attore Dave Bautista.
Milla Jovovich è su Instagram
4. Ha un profilo Instagram
molto seguito. Come molti altri suoi colleghi, anche Milla
Jovovich ha deciso di aprire un suo account ufficiale su Instagram,
seguito da qualcosa come 3,9 milioni di persone. La sua bacheca è
molto variegata, contraddistinta dai molti post che la vedono
protagonista insieme ai suoi colleghi di set o insieme ai membri
della sua famiglia, sempre sorridente e piena di energia. Sul suo
profilo Instagram non compaiono però solo immagini di questo tipo,
ma vi sono anche diversi post che la mostrano mentre è impegnata in
alcuni allenamenti.
Milla Jovovich: chi è suo
marito
5. Milla Jovovich è stata
sposata con Luc Besson. Della vita sentimentale di Milla
Jovovich non si è mai saputo più di tanto, tranne il fatto che è
stata sposata con il celebre regista francese Luc
Besson. L’attrice, infatti, lo ha sposato nel dicembre del
1997, per poi divorziare da lui circa due anni dopo: i due si erano
conosciuti sul set del film Il quinto elemento e hanno
collaborato anche per Giovanna d’Arco.
6. Milla Jovovich è sposata
con Paul W. S. Anderson. Dopo il divorzio da Luc Besson,
avvenuto nel giugno del 1999, l’attrice si era rimessa al lavoro e
sul set del primo film del franchise Resident Evil
l’attrice ha conosciuto il regista del film, Paul W. S.
Anderson. I due hanno cominciato a frequentarsi nel
2003, per poi sposarsi il 23 agosto del 2009. Da loro amore sono
nate tre figlie, Ever Gabo Jovovich Anderson nel
novembre del 2007, Dashiel Edan Jovovich Anderson
nata il 1° aprile del 2015 e Osian Lark Elliot,
nata nel 2020.
Milla Jovovich in Resident Evil
7. Milla Jovovich si è
sentita minacciata da Michelle Rodriguez. Ormai Milla
Jovovich era sulla cresta dell’onda con Resident Evil, ma
ha vissuto un momento in cui si è sentita minacciata dall’entrata
in scena di Michelle
Rodriguez che doveva vestire i panni di Rain. I
motivi? La Rodriguez andava molto forte in quel periodo e la
sceneggiatura era stata riscritta quasi completamente più su di lei
che sul personaggio di Alice. Dopo aver letto la sceneggiatura ed
essersi adirata, ha contattato subito il marito per discutere e per
ridimensionare il personaggio che, a detta sua, avrebbe oscurato
quello di Alice, la vera e unica protagonista del franchise.
8. Milla Jovovich non
sarebbe contraria ad un reboot di Resident Evil. Da
qualche anno si parla di un rinnovo del franchise di Resident
Evil, la saga che ha reso famosa in tutto il mondo Milla
Jovovich e che ha avuto un grande successo. La stessa attrice ha
ammesso di non essere del tutto contraria al reboot di cui si
ventila da diverso tempo. È chiaro che il discorso in questione è
prettamente finanziario e per l’attrice non c’è problema, ma invita
a scegliere correttamente il cast e il team che realizzerà il
film.
Milla Jovovich in Laguna blu
9. Ha recitato nel sequel
del film. Il primo ruolo da protagonista per la Jovovich
arrivò all’età di 15 anni con il film Ritorno alla laguna
blu, sequel del classico degli anni Ottanta. In questo, pur
considerando la giovane età, l’attrice decise di interpretare
personalmente anche le scene che la prevedevano senza veli. In
seguito, tuttavia, la Jovovich ha ricordato questo come il peggior
film in cui abbia mai recitato, considerandolo fondamentalmente
stupido.
Milla Jovovich in Il
quinto elemento
10. Ha contribuito alla
particolare lingua parlata nel film. La “lingua divina”,
parlata da Leeloo, il personaggio interpretato dalla Jovovich in
Il quinto elemento è stata inventata dal co-sceneggiatore
e regista Luc Besson, e ulteriormente perfezionata dalla Jovovich
stessa, che ha avuto pochi problemi nell’apprenderla e svilupparla,
poiché parlava già quattro lingue. La lingua, inoltre, aveva solo
quattrocento parole e Besson e la Jovovich hanno tenuto
conversazioni e si sono scritti lettere nella lingua come pratica.
Alla fine delle riprese, sono stati in grado di avere conversazioni
complete in questa lingua.
Milla Jovovich
sostituirà Olivia Munn (che aveva già preso il posto di Zoe
Saldana) nel ruolo da protagonista di Hummingbird,
thriller fantascientifico diretto da Markus
Kryler e Fredrik
Akerstrom (Battlefield 1). A confermare la
notizia di casting è Deadline.
L’attrice torna quindi a collaborare
con suo marito Paul W.S. Anderson, che è stato
incaricato di riscrivere la sceneggiatura ultimata da John
McClain, dopo l’esperienza nel franchise di Resident
Evil.
La trama di
Hummingbirdruoterà intorno
ad una serial killer e al suo viaggio di scoperta di sé dopo aver
conosciuto la verità su ciò che è e da dove viene.
The Hollywood Reporter ci informa
che Milla Jovovich sarà la protagonista di
In the Lost Lands, adattamento
cinematografico di una raccolta di tre racconti brevi scritti da
George RR Martin, autore di A Song of Fire and
Ice, il popolare romanzo sul quale è basata la serie di
successo Game of Thrones.
La pellicola verrà diretta e
sceneggiata da Constantin Werner. Nel film la
Jovovich reciterà al fianco della star di ShamlessJustin Chatwin.
L’adattamento racconterà la storia
di una regina dominatrice che utilizza i poteri di una maga
chiamata Gray Alys (Jovovich) per avventurarsi nel pericoloso
deserto chiamato The Lost Lands e acquisire, così, il potere di
trasformarsi in un lupo mannaro. Le riprese del film inizieranno in
Germania alla fine dell’anno.
Dopo la prima prova trucco (qui), Milla
Jovovich ha pubblicato un nuovo scatto dalla sala trucco
del set di Resident Evil The Final
Chapter. Nella foto la Jovovich si è autoritratta con
la truccatrice e con il marito, anche regista del franchise,
Paul W. S. Anderson.
Resident
Evil The Final Chapter uscirà al cinema il 2
settembre 2016. Paul W.S. Anderson torna alla
regia del franchise cinematografico tratto dall’omonimo videgioco
che vede protagonista la bella Milla Jovovich
che interpreta Alice. Nel film torneranno Ali
Larter e Wentworth Miller.
Guarda il primo trailer originale del
film Cymbeline con
protagonisti Milla Jovovich, Ed Harris e
Ethan Hawke. La pellicola che non ha ancora una
data di uscita ufficiale è diretta dal
regista Michael Almereyda. Nel cast
anche Dakota Johnson, John Leguizamo, Anton
Yelchin e Penn Badgley.
Capcom ha lanciato il primo
capitolo del franchise di videogiochi Monster
Hunter nel 2004, e la saga è cresciuta
immensamente da allora. All’inizio di quest’anno, l’ultima puntata
dal titolo Monster Hunter World (la nostra recensione)
è diventato il gioco più venduto di sempre per lo Studio, e così
l’inizio della lavorazione del film arriva in un momento
straordinariamente propizio data la grande eccitazione che circonda
il titolo in questo momento.
Milla Jovovich ha debuttato al cinema nel
1997, con Il Quinto Elemento, solo cinque
anni dopo si sarebbe ritrovata a guidare un franchise d’azione
tutto suo. Infatti, non è estranea ad adattamenti di videogiochi al
cinema, dopo aver interpretato il ruolo di Alice in sei film di
Resident Evil, con l’ultimo film uscito nel 2016.
Ora, con Monster
Hunter, Milla è destinata a recitare in un altro
adattamento di videogioco.
A dirigere il film, così come
accaduto anche con il franchise di Resident Evil,
ci sarà Paul W.S. Anderson, anche marito
della Jovovich nella vita. Nel cast del film ci sono anche
Ron Perlman, T.I. Harris, Diego Boneta e Tony
Jaa.
Saranno Milla
Jovovich e James Franco i protagonisti
dello sci-fi, Future World. A rivelarlo
è Deadline che conferma anche che il film
sarà co-diretto da James Franco
e Bruce Thierry Cheung.
Future
World è un post apocalittico e racconta di un mondo
afflitto dal surriscaldamento, da malattie e da una guerra
cronica.
Il progetto, scritto da
Cheung, Jay Davis e Jeremy Cheung, racconta
di un giovane di nobili origini che si imbarca in un viaggio
attraverso il deserto di questo mondo del futuro, al fine di
trovare delle medicina per la madre morente. Il giovane
attraverserà un mondo fatto di signori della guerra.
La Jovovich
dovrebbe interpretare la “donna della droga” che non è molto in
alto nella piramide di comando di questo nuovo modo di vivere.
È arrivata la prima foto dal set del
sesto (e presunto ultimo) capitolo di Resident
Evil, Resident Evil Final
Chapter, postata da Milla
Jovovich, che nel film vestirà ancora una volta i
panni della protagonista Alice.
Nella foto vediamo la Jovovich in
full-costume accanto all’immancabile Ali
Larson aka Claire Redfield.
Resident Evil The Final
Chapter uscirà al cinema il 2 settembre 2016.
Paul W.S. Anderson torna alla regia del franchise
cinematografico tratto dall’omonimo videgioco che vede protagonista
la bella Milla Jovovich che interpreta Alice.
Nel film torneranno Ali Larter e Wentworth
Miller.
Ad agosto 2014 ci aveva allietati
con la notizia di un’altra
gravidanza con conseguente slittamento delle riprese di
Resident Evil The Final Chapter, adesso è
sempre la bellissima e dolce Milla Jovovich che ci
annuncia che il film comincerà la produzione ad agosto.
Ecco cosa ha scritto sulla sua
pagina Facebook l’attrice e modella: “Sono così fiera di non
aver preso lo stesso peso di quando ho avuto il mio primo bambino.
Perché devo essere pronta a girare Resident Evil The Final Chapter
questo agosto e allo stesso tempo mi prenderò cura del
neonato.”
Resident Evil The Final
Chapter uscirà al cinema il 2 settembre 2016.
Paul W.S. Anderson torna alla regia del franchise
cinematografico tratto dall’omonimo videgioco che vede protagonista
la bella Milla Jovovich che interpreta Alice. Nel
film tornerà anche Wentworth Miller.
Milla Jovovich ha condiviso sul suo account
Instagram la prima immagine da Monster
Hunter il nuovo film che la vede protagonista,
all’inizio della produzione. Capcom ha lanciato il primo capitolo
del franchise di videogiochi Monster
Hunter nel 2004, e la saga è cresciuta immensamente da
allora. All’inizio di quest’anno, l’ultima puntata dal titolo
Monster Hunter World (la nostra recensione)
è diventato il gioco più venduto di sempre per lo Studio, e così
l’inizio della lavorazione del film arriva in un momento
straordinariamente propizio data la grande eccitazione che circonda
il titolo in questo momento.
Milla Jovovich ha
debuttato al cinema nel 1997, con Il Quinto
Elemento, solo cinque anni dopo si sarebbe ritrovata
a guidare un franchise d’azione tutto suo. Infatti, non è estranea
ad adattamenti di videogiochi al cinema, dopo aver interpretato il
ruolo di Alice in sei film di Resident Evil, con
l’ultimo film uscito nel 2016. Ora, con Monster
Hunter, Milla è destinata a recitare in un altro
adattamento di videogioco.
La star di Monster
Hunter ha postato su Instagram la sua
prima foto dal film, o meglio, un selfie dal suo trailer, in seduta
di trucco. Con l’immagine, l’attrice e modella ha confermato che la
produzione è ora in corso e ha offerto un primo sguardo al suo
personaggio, Artemis.
A dirigere il film, così come
accaduto anche con il franchise di Resident Evil,
ci sarà Paul W.S. Anderson, anche marito
della Jovovich nella vita. Nel cast del film ci sono anche
Ron Perlman, T.I. Harris, Diego Boneta e Tony
Jaa.
Milla Jovovich ha
annunciato la fine delle riprese di Monster
Hunter, il nuovo film, tratto dall’omonimo videogame,
che la vede protagonista, ancora una volta, dopo il franchise di
Resident Evil, diretta da Paul W.S.
Anderson, suo compagno anche nella vita reale.
Capcom ha lanciato il primo
capitolo del franchise di videogiochi Monster
Hunter nel 2004, e la saga è cresciuta
immensamente da allora. All’inizio di quest’anno, l’ultima puntata
dal titolo Monster Hunter World (la nostra recensione)
è diventato il gioco più venduto di sempre per lo Studio, e così
l’inizio della lavorazione del film arriva in un momento
straordinariamente propizio data la grande eccitazione che circonda
il titolo in questo momento.
Milla Jovovich ha
debuttato al cinema nel 1997, con Il Quinto
Elemento, solo cinque anni dopo si sarebbe ritrovata
a guidare un franchise d’azione tutto suo. Infatti, non è estranea
ad adattamenti di videogiochi al cinema, dopo aver interpretato il
ruolo di Alice in sei film di Resident Evil, con
l’ultimo film uscito nel 2016. Ora, con Monster
Hunter, Milla è destinata a recitare in un altro
adattamento di videogioco.
A dirigere il film, così come
accaduto anche con il franchise di Resident Evil,
c’è Paul W.S. Anderson, anche marito della
Jovovich nella vita. Nel cast del film ci sono anche Ron
Perlman, T.I. Harris, Diego Boneta e Tony Jaa.
Ecco la prima sinossi del film:
“Dietro il nostro mondo, ce n’è un altro: un
mondo di mostri pericolosi e potenti che governano il loro dominio
con ferocia mortale. Quando il tenente Artemis (Milla
Jovovich) e i suoi fedeli soldati vengono trasportati dal
nostro mondo al loro, il tenente imperturbabile subisce uno shock.
Nella sua disperata battaglia per la sopravvivenza contro enormi
nemici con poteri incredibili e attacchi inarrestabili, Artemis si
unirà a un uomo misterioso che ha trovato il modo di
reagire”.