Home Blog Pagina 1285

MAX3MIN – Very Short Film Festival, la 3° edizione dall’11 al 17 settembre

0

Dopo il successo della seconda edizione, dall’11 al 17 settembre torna MAX3MIN – Very Short Film Festival, il primo festival di cortometraggi di breve durata (3 minuti al massimo), che per la sua 3° edizione sarà a Milano con una 3 giorni alla Cineteca Milano MIC, oltre alla programmazione online che sarà fruibile come sempre in streaming gratuito in tutto il mondo.

Ideato e diretto dalla scenografa italo-argentina Martina Schmied, MAX3MIN in questi 3 anni ha consolidato il suo ruolo di osservatorio (prima) digitale e (poi) fisico sulla contemporaneità attraverso la forma del micro-cortometraggio. Dal formato stream-only pensato apposta per i tempi pandemici nel 2021, MAX3MIN ha testato il modello di festival ibrido con una programmazione online ma anche in sala nel 2022, (ri)scoprendo il piacere e l’eccitazione della proiezione dal vivo. Con una sua unicità: la forma brevissima, immersa nel buio della sala, diventa un attivatore sensoriale senza precedenti, un viaggio frenetico e iperstimolante in cui in pochi minuti si attraversano le storie del mondo.

Forte di questi esperimenti MAX3MIN nel 2023 si espande ancora e nel weekend 15-17 settembre sbarca nel contesto inedito e simbolico della Cineteca Milano MIC, mentre come di consueto l’intero programma del Festival sarà disponibile sul sito max3min.com, accessibile gratuitamente per tutti in tutto il mondo (11-17 settembre).

Tre giorni in Cineteca per un programma mai così ricco: insieme alle proiezioni dei due concorsi (International Competition e NEXT GEN) in programma appuntamenti musicali, talk, incontri con i registi, laboratori. Il programma musicale, con momenti live e playlist dedicate, ospiterà anche un imperdibile party a cura di Discosizer nella serata di sabato 16, a conclusione della cerimonia di premiazione. Ma nella tre giorni di festival milanese troveranno spazio anche incontri con i registi, talk tra cui un appuntamento realizzato con il media partner Rolling Stone Italia in cui insieme a Luca Pacilio si discuterà di videoclip e short culture, e momenti pensati anche per i più piccoli con i laboratori a cura dell’illustratrice e grafica Cora Fossati.

Una formula più ricca e nel segno della multicanalità, attenta così a intercettare le tipologie di pubblico più disparate, da chi difende la resistenza del “buio in sala” alle fasce d’età più giovani e già abituate a fruire di contenuti super brevi, che hanno già dimostrato grande seguito nei confronti di MAX3MIN (nel 2022 il 37% del pubblico è da racchiudere nella fascia tra i 18 e 35 anni).

Tutto sempre all’insegna della brevità, del flash, del micro-racconto, lontano dagli schemi dei festival tradizionali, ma con in più il piacere dell’incontro fisico (e carnale) con chi il micro-cortometraggio lo ha scelto come forma espressiva.

La programmazione per l’edizione 2023 sarà composta da 70 cortometraggi da tutto il mondo. Sono 37 i Paesi di provenienza dei titoli selezionati, suddivisi in due sezioni: 50 concorreranno per i premi del Concorso Internazionale, mentre 20 sono i film selezionati per il NEXT GEN award, premio dedicato ai migliori corti provenienti dalle scuole di cinema di tutto il mondo.

La selezione 2023 mostra un cinema impaziente, che ha urgenza di dire tutto subito. Che non vuole lasciare il tempo di meditare, che mira a provocare una reazione immediata: puntare, fuoco! Intollerante e insofferente alle categorie, alle limitazioni, ai comparti di genere. Rapido come un battito di ciglia, come haiku, un reel di instagram. 70 film in grado di spaziare tra i generi e le categorie, con la sola prerogativa di non superare la durata massima di 3 minuti.

Tre saranno le giurie di MAX3MIN 2023: La giuria del Concorso Internazionale sarà composta da: Giacomo Abbruzzese, regista e vincitore dell’Orso d’Argento alla Berlinale 2023 con il suo primo lungo Disco BoyMartina Melilli, regista e artista multidisciplinare; Luca Pacilio, giornalista e curatore; Simone Angelini, fumettista e illustratore; Lara Casirati, festival strategist per la casa di distribuzione Varicoloured, nonché festival programmer e selezionatrice.
A comporre la giuria di NEXT GEN sarà lo staff del festival ucraino LINOLEUM Contemporary Animation and Media Art FestivalYulia Kuznietsova, curatrice e film programmer; Anna Ignatova, curatrice del programma dedicato ai bambini; Zhanna Ozirna, curatrice del programma del concorso internazionale; Anastasiya Verlinska, direttrice del festival.
La terza giuria sarà infine quella della casa di produzione BlackBall, specializzata in pubblicità e partner della terza edizione del festival, che – dopo un bando di concorso dedicato – premierà il film maggiormente orientato a curare l’aspetto tecnico e la resa visiva, senza sacrificare al contempo la linea creativa. A comporre questa giuria saranno Lorenzo Cefis, founder dell’agenzia pubblicitaria Blackball; Matteo Gastel, fotografo; Giulia Peruzzotti, editor.

Oltre ai premi decretati dalle tre giurie, saranno anche assegnati il Premio del Pubblico, scelto dagli utenti tramite votazione on-line e in sala, e una menzione speciale attribuita dalla redazione di Rolling Stone Italia.

Grande novità della 3° edizione: quest’anno i film di MAX3MIN sono presenti negli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa grazie a SEA che in qualità di Special Sponsor offrirà ai passeggeri una selezione da guardare in aeroporto e assegnerà la menzione “SEA – MOVIEing people to the world” al film che meglio esprimerà il tema della connessione tra persone. Gli aeroporti rappresentano il punto di partenza di un viaggio che è sempre un insieme di luoghi, persone e culture. E sarà proprio questo tema il fil rouge della speciale selezione SEA per la terza edizione di MAX3MIN.

POSTER-MAX3MIN

Max, figlio di Mel Brooks, lancia un messaggio contro il coronavirus

0

Dopo Cina, Corea e Italia, il coronavirus sta cominciando a toccare anche il resto del mondo. Già purtroppo molto diffuso in Europa, arriva adesso negli Stati Uniti, dove il Governo sta cercando di prendere le giuste misure preventive (se non fosse che invece gli americani si mettono in fila fuori ai negozi di armi…).

Insieme alle campagne governative, anche i personaggi famosi cominciano ad usare la loro visibilità per trasmettere e regole per un corretto comportamento che possa arginare il virus.

In particolare, fa molto sorridere il video pubblicato su Facebook da Max Brooks, figlio del grande Mel Brooks. Nel video, Max si presenta, coinvolgendo anche il padre e spiegando che essendo il padre molto anziano, è una vittima “ideale” della pandemia in corso, quindi procede a spiegare quali sono i modi per prevenire la diffusione del virus.

Ecco a seguire il divertente video:

Max, figlio di Mel Brooks, lancia un messaggio contro il coronavirus

Max Steel: trailer del film con Ben Winchell basato sul personaggio Mattel

Open Road Films e Mattel hanno diffuso online il trailer ufficiale di Max Steel, adattamento della serie di giocattoli della Mattel. Nel cast del film figurano Ben Winchell, AAna Villafañe, Andy Garcia e Maria Bello.

Potete vedere il trailer di seguito:

[nggallery id=884]

Max Steel: nuove foto dal film con Ben Winchell

Il film vedrà protagonista Ben Winchell come Max McGrath e Ana Villafane come Sofia Martinez. Scritto da  Christopher Yost (Thor The Dark World ) sarà direttoda Stewart Hendler. Il film è descritto come una storia delle origini del personaggio. La trama racconterà le avventure del sedicenne Max McGrath.

Le riprese si sono svolte a Wilmington , North CarolinaMax Steel uscirà in America il prossimo 21 ottobre. In Italia arriverà nel 2017 grazie a Lucky Red.

Max Steel 5Max Steel è una linea di action figures prodotta dalla Mattel a partire dal 1999. Molto simile alla coeva linea Action Man della Hasbro, è quasi interamente costituita da versioni diverse di Max Steel, il personaggio principale, uno o due dei suoi nemici, un paio di veicoli e due o tre pacchetti speciali.Max Steel era in origine una action figure da 12″ (la medesima altezza di Barbie e di G.I. Joe), con braccia e gambe snodabili, e “vestibile”, cioè con abiti in stoffa che potevano essere cambiati, e quindi accessoriato di completi alternativi militari, d’avventura o sportivi. Gli abiti non erano collegati alla serie televisiva e questo tipo di accessori non lo rendevano molto dissimile dall’action figure storica di casa Mattel prodotta tra gli anni settanta e ottanta, di cui Max Steel rappresenta in un certo senso l’erede, cioè Big Jim. Questa prima versione di Max Steel era inoltre calata in una tematica d’azione, spionistica con sfumature fantascientifiche, che lo contrapponeva ad alcuni nemici.Attualmente è invece una action figure di dimensioni ridotte a circa la metà: 6″ (cioè 16cm), meno snodabfotile, non “vestibile”, cioè realizzato in un unico stampo che comprende una tuta integrale, e calato in una tematica completamente fantascientifica, corredato di accessori e veicoli, e contrapposto a una serie di nemici non umani.

Fonte: CS

Max Steel: primo trailer del film con Ben Winchell basato sul personaggio Mattel

È stato diffuso online il trailer internazionale ufficiale di Max Steel, adattamento della serie di giocattoli della Mattel. Nel cast del film figurano Ben Winchell, AAna Villafañe, Andy Garcia e Maria Bello.

Potete vedere il trailer di seguito:

https://www.youtube.com/watch?v=U4dWQnbFzT4

Max Steel: nuove foto dal film con Ben Winchell

[nggallery id=884]

Il film vedrà protagonista Ben Winchell come Max McGrath e Ana Villafane come Sofia Martinez. Scritto da  Christopher Yost (Thor The Dark World ) sarà direttoda Stewart Hendler. Il film è descritto come una storia delle origini del personaggio. La trama racconterà le avventure del sedicenne Max McGrath.

Le riprese si sono svolte a Wilmington , North CarolinaMax Steel uscirà in America il prossimo 21 ottobre. In Italia arriverà nel 2017 grazie a Lucky Red.

Max Steel 5Max Steel è una linea di action figures prodotta dalla Mattel a partire dal 1999. Molto simile alla coeva linea Action Man della Hasbro, è quasi interamente costituita da versioni diverse di Max Steel, il personaggio principale, uno o due dei suoi nemici, un paio di veicoli e due o tre pacchetti speciali.Max Steel era in origine una action figure da 12″ (la medesima altezza di Barbie e di G.I. Joe), con braccia e gambe snodabili, e “vestibile”, cioè con abiti in stoffa che potevano essere cambiati, e quindi accessoriato di completi alternativi militari, d’avventura o sportivi. Gli abiti non erano collegati alla serie televisiva e questo tipo di accessori non lo rendevano molto dissimile dall’action figure storica di casa Mattel prodotta tra gli anni settanta e ottanta, di cui Max Steel rappresenta in un certo senso l’erede, cioè Big Jim. Questa prima versione di Max Steel era inoltre calata in una tematica d’azione, spionistica con sfumature fantascientifiche, che lo contrapponeva ad alcuni nemici.Attualmente è invece una action figure di dimensioni ridotte a circa la metà: 6″ (cioè 16cm), meno snodabfotile, non “vestibile”, cioè realizzato in un unico stampo che comprende una tuta integrale, e calato in una tematica completamente fantascientifica, corredato di accessori e veicoli, e contrapposto a una serie di nemici non umani.

Fonte: CBM

Max Steel: prime foto del film con Ben Winchell e Andy Garcia

0

Arrivano le prime foto ufficiale del film Max Steel, adattamento della serie di giocattoli della Mattel. Nel cast del film Ben Winchell, AAna Villafañe,  Andy Garcia e Maria Bello. Le foto: [nggallery id=884]

Il film Max Steel vedrà protagonista Ben Winchell come Max McGrath e Ana Villafane come Sofia Martinez. Scritto da  Christopher Yost (Thor The Dark World ) sarà diretto da Stewart Hendler. Il film è descritto come una storia delle origini del personaggio. La trama racconterà le avventure del sedicenne Max McGrath.

Le riprese iniziano oggi a Wilmington , North Carolina. Max Steel uscirà nel 2015.

Max SteelMax Steel è una linea di action figures prodotta dalla Mattel a partire dal 1999. Molto simile alla coeva linea Action Man della Hasbro, è quasi interamente costituita da versioni diverse di Max Steel, il personaggio principale, uno o due dei suoi nemici, un paio di veicoli e due o tre pacchetti speciali.Max Steel era in origine una action figure da 12″ (la medesima altezza di Barbie e di G.I. Joe), con braccia e gambe snodabili, e “vestibile”, cioè con abiti in stoffa che potevano essere cambiati, e quindi accessoriato di completi alternativi militari, d’avventura o sportivi. Gli abiti non erano collegati alla serie televisiva e questo tipo di accessori non lo rendevano molto dissimile dall’action figure storica di casa Mattel prodotta tra gli anni settanta e ottanta, di cui Max Steel rappresenta in un certo senso l’erede, cioè Big Jim. Questa prima versione di Max Steel era inoltre calata in una tematica d’azione, spionistica con sfumature fantascientifiche, che lo contrapponeva ad alcuni nemici.Attualmente è invece una action figure di dimensioni ridotte a circa la metà: 6″ (cioè 16cm), meno snodabile, non “vestibile”, cioè realizzato in un unico stampo che comprende una tuta integrale, e calato in una tematica completamente fantascientifica, corredato di accessori e veicoli, e contrapposto a una serie di nemici non umani.

Fonte: Moviefone

Max Steel: poster del film con Ben Winchell basato sul personaggio Mattel

0

Open Road Films e Mattel hanno diffuso online il poster ufficiale di Max Steel, adattamento della serie di giocattoli della Mattel. Nel cast del film figurano Ben Winchell, AAna Villafañe, Andy Garcia e Maria Bello.

Potete vedere il poster di seguito:

max steel

Max Steel: trailer del film con Ben Winchell basato sul personaggio Mattel

Il film vedrà protagonista Ben Winchell come Max McGrath e Ana Villafane come Sofia Martinez. Scritto da  Christopher Yost (Thor The Dark World ) sarà direttoda Stewart Hendler. Il film è descritto come una storia delle origini del personaggio. La trama racconterà le avventure del sedicenne Max McGrath.

Le riprese si sono svolte a Wilmington , North CarolinaMax Steel uscirà in America il prossimo 21 ottobre. In Italia arriverà nel 2017 grazie a Lucky Red.

Max Steel 5Max Steel è una linea di action figures prodotta dalla Mattel a partire dal 1999. Molto simile alla coeva linea Action Man della Hasbro, è quasi interamente costituita da versioni diverse di Max Steel, il personaggio principale, uno o due dei suoi nemici, un paio di veicoli e due o tre pacchetti speciali.Max Steel era in origine una action figure da 12″ (la medesima altezza di Barbie e di G.I. Joe), con braccia e gambe snodabili, e “vestibile”, cioè con abiti in stoffa che potevano essere cambiati, e quindi accessoriato di completi alternativi militari, d’avventura o sportivi. Gli abiti non erano collegati alla serie televisiva e questo tipo di accessori non lo rendevano molto dissimile dall’action figure storica di casa Mattel prodotta tra gli anni settanta e ottanta, di cui Max Steel rappresenta in un certo senso l’erede, cioè Big Jim. Questa prima versione di Max Steel era inoltre calata in una tematica d’azione, spionistica con sfumature fantascientifiche, che lo contrapponeva ad alcuni nemici.Attualmente è invece una action figure di dimensioni ridotte a circa la metà: 6″ (cioè 16cm), meno snodabfotile, non “vestibile”, cioè realizzato in un unico stampo che comprende una tuta integrale, e calato in una tematica completamente fantascientifica, corredato di accessori e veicoli, e contrapposto a una serie di nemici non umani.

Fonte: CS

Max Steel: nuove foto dal film con Ben Winchell

0

Ecco altre foto ufficiali del film Max Steel, adattamento della serie di giocattoli della Mattel. Nel cast del film Ben Winchell, AAna Villafañe,  Andy Garcia e Maria Bello. Le foto: [nggallery id=884]

Il film Max Steel vedrà protagonista Ben Winchell come Max McGrath e Ana Villafane come Sofia Martinez. Scritto da  Christopher Yost (Thor The Dark World ) sarà direttoda Stewart Hendler. Il film è descritto come una storia delle origini del personaggio. La trama racconterà le avventure del sedicenne Max McGrath.

Le riprese iniziano oggi a Wilmington , North Carolina. Max Steel uscirà nel 2015.

Max SteelMax Steel è una linea di action figures prodotta dalla Mattel a partire dal 1999. Molto simile alla coeva linea Action Man della Hasbro, è quasi interamente costituita da versioni diverse di Max Steel, il personaggio principale, uno o due dei suoi nemici, un paio di veicoli e due o tre pacchetti speciali.Max Steel era in origine una action figure da 12″ (la medesima altezza di Barbie e di G.I. Joe), con braccia e gambe snodabili, e “vestibile”, cioè con abiti in stoffa che potevano essere cambiati, e quindi accessoriato di completi alternativi militari, d’avventura o sportivi. Gli abiti non erano collegati alla serie televisiva e questo tipo di accessori non lo rendevano molto dissimile dall’action figure storica di casa Mattel prodotta tra gli anni settanta e ottanta, di cui Max Steel rappresenta in un certo senso l’erede, cioè Big Jim. Questa prima versione di Max Steel era inoltre calata in una tematica d’azione, spionistica con sfumature fantascientifiche, che lo contrapponeva ad alcuni nemici.Attualmente è invece una action figure di dimensioni ridotte a circa la metà: 6″ (cioè 16cm), meno snodabfotile, non “vestibile”, cioè realizzato in un unico stampo che comprende una tuta integrale, e calato in una tematica completamente fantascientifica, corredato di accessori e veicoli, e contrapposto a una serie di nemici non umani.

Max Steel: nuove foto dal film con Ben Winchell

0

Ecco altre foto ufficiali del film Max Steel, adattamento della serie di giocattoli della Mattel. Nel cast del film Ben Winchell, AAna Villafañe,  Andy Garcia e Maria Bello. Le foto: [nggallery id=884]

Il film Max Steel vedrà protagonista Ben Winchell come Max McGrath e Ana Villafane come Sofia Martinez. Scritto da  Christopher Yost (Thor The Dark World ) sarà direttoda Stewart Hendler. Il film è descritto come una storia delle origini del personaggio. La trama racconterà le avventure del sedicenne Max McGrath.

Le riprese iniziano oggi a Wilmington , North Carolina. Max Steel uscirà nel 2015.

Max Steel 5Max Steel è una linea di action figures prodotta dalla Mattel a partire dal 1999. Molto simile alla coeva linea Action Man della Hasbro, è quasi interamente costituita da versioni diverse di Max Steel, il personaggio principale, uno o due dei suoi nemici, un paio di veicoli e due o tre pacchetti speciali.Max Steel era in origine una action figure da 12″ (la medesima altezza di Barbie e di G.I. Joe), con braccia e gambe snodabili, e “vestibile”, cioè con abiti in stoffa che potevano essere cambiati, e quindi accessoriato di completi alternativi militari, d’avventura o sportivi. Gli abiti non erano collegati alla serie televisiva e questo tipo di accessori non lo rendevano molto dissimile dall’action figure storica di casa Mattel prodotta tra gli anni settanta e ottanta, di cui Max Steel rappresenta in un certo senso l’erede, cioè Big Jim. Questa prima versione di Max Steel era inoltre calata in una tematica d’azione, spionistica con sfumature fantascientifiche, che lo contrapponeva ad alcuni nemici.Attualmente è invece una action figure di dimensioni ridotte a circa la metà: 6″ (cioè 16cm), meno snodabfotile, non “vestibile”, cioè realizzato in un unico stampo che comprende una tuta integrale, e calato in una tematica completamente fantascientifica, corredato di accessori e veicoli, e contrapposto a una serie di nemici non umani.

Max Steel: il film sarà distribuito da Lucky Red

0

Max SteelMax Steel, il personaggio creato dalla Mattel nel 1999 e diventato in pochi anni una delle action figure più amate e vendute al mondo, arriva finalmente sul grande schermo nel primo attesissimo film live-action. Scritto da Christopher Yost (Thor: The Dark world), diretto da Stewart Hendler (Halo 4), il film si avvale di una troupe tecnica e artistica di altissimo livello, che ha seguito tutti i più importanti film Marvel degli ultimi anni.

La storia di Max Steel, supereroe nato dall’unione dei poteri del sedicenne Max McGrath con quelli del suo alter ego alieno Steel, approda al cinema grazie alla Dolphin Film, che ha acquisito i diritti cinematografici dalla Mattel, una delle più grandi case produttrici di giocattoli (la stessa che ha lanciato Barbie, Big Jim e le Hot Wheels).

 Max Steel, una delle property di maggiore successo nel segmento toys in Italia, sarà distribuito da Lucky Red nel 2015. Protagonista del film Ben Winchell nei panni di Max McGrath. Ad affiancarlo Ana Villafañe,  Andy Garcia e Maria Bello.

Max Steel: Andy Garcia nel cast del film in live action

0

Dolphin Films ha annunciato oggi che il candidato all’Oscar Andy Garcia ha firmato per interpretare un ruolo importante nel prossimo adattamento live action di Max Steel. Andy Garcia interpreterà il misterioso quanto geniale scienziato Dr Miles Edwards

Il CEO della Dolphin Films ha commentato:

Siamo entusiasti di poter  lavorare con un attore leggendario come Andy Garcia. Il dottor Miles Edwards è un personaggio molto complicato, ed è centrale per l’intera mitologia di Max Steel. Il ruolo richiede un attore di grande talento, e non c’è nessuno più qualificato di Andy per affrontarlo.

Il film Max Steel vedrà protagonista Ben Winchell come Max McGrath e Ana Villafane come Sofia Martinez. Scritto da  Christopher Yost (Thor The Dark World ) sarà diretto da Stewart Hendler. Il film è descritto come una storia delle origini del personaggio. La trama racconterà le avventure del sedicenne Max McGrath.

Le riprese iniziano oggi a Wilmington , North Carolina. Max Steel uscirà nel 2015.

Max SteelMax Steel è una linea di action figures prodotta dalla Mattel a partire dal 1999. Molto simile alla coeva linea Action Man della Hasbro, è quasi interamente costituita da versioni diverse di Max Steel, il personaggio principale, uno o due dei suoi nemici, un paio di veicoli e due o tre pacchetti speciali.Max Steel era in origine una action figure da 12″ (la medesima altezza di Barbie e di G.I. Joe), con braccia e gambe snodabili, e “vestibile”, cioè con abiti in stoffa che potevano essere cambiati, e quindi accessoriato di completi alternativi militari, d’avventura o sportivi. Gli abiti non erano collegati alla serie televisiva e questo tipo di accessori non lo rendevano molto dissimile dall’action figure storica di casa Mattel prodotta tra gli anni settanta e ottanta, di cui Max Steel rappresenta in un certo senso l’erede, cioè Big Jim. Questa prima versione di Max Steel era inoltre calata in una tematica d’azione, spionistica con sfumature fantascientifiche, che lo contrapponeva ad alcuni nemici.Attualmente è invece una action figure di dimensioni ridotte a circa la metà: 6″ (cioè 16cm), meno snodabile, non “vestibile”, cioè realizzato in un unico stampo che comprende una tuta integrale, e calato in una tematica completamente fantascientifica, corredato di accessori e veicoli, e contrapposto a una serie di nemici non umani.

Max Max Fury Road: Nuovo Trailer internazionale con Tom Hardy

0
Max Max Fury Road: Nuovo Trailer internazionale con Tom Hardy

Guarda il nuovo spettacolare trailer internazionale dell’atteso Max Max Fury Road, ennesimo capitolo diretto da George Miller e con protagonisti Tom Hardy  e Charlize Theron

[nggallery id=863]

mad max fury roadMad Max Fury Road è il quarto film basato sul franchise co-scritto e diretto da George Miller. Il film d’azione post apocalittico è ambientato nei più remoti angoli del nostro Pianeta, in un rigido paesaggio desertico dove l’umanità è spezzata, la maggior parte delle persone è impazzita combattendo per la sopravvivenza. In questo mondo di fuoco e sangue ci sono due ribelli in fuga, gli unici forse che potrebbero resistere e reastaurare l’ordine. C’è Max (Tom Hardy), un uomo d’azione e di poche parole, che cerca la pace interiore, dopo la morte della moglie e del figlio all’indomani del caos. E c’è Furiosa (Charlize Theron), una donna d’azione e che crede che il suo cammino per la sopravvivenza può essere raggiunto solo che attraversando il deserto ritorna al suo luogo d’infanzia.

Nel cast di Mad Max Fury Road ci sono Tom Hardy, Charlize Theron, Nicholas Hoult, Zoe Kravitz, Riley Keough, Rosie Huntington-Whiteley, Hugh Keays-Byrne e Nathan Jones. La pellicola non ha ancora una data di uscita ufficiale. A dirigere la pellicola è stato lo storico regista della serie, George Miller, che ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Brendan McCarthy e Nico Lathouris.

Mad Max Fury Road uscirà in 3D il 15 Maggio 2015.

Max Landis rivede lo script di Houdini

0

Attualmente legato al Frankestein diretto da Paul McGuigan ed interpretato da James McAvoy Daniel RadcliffeMax Landis è stato recentemente ingaggiato dalla Sony Pictures per rivedere la sceneggiatura del film dedicato al celebre mago Harry Houdini.

Reduce dal successo di ChronicleLandis si è detto intenzionato a dare nuova linfa vitale allo script originariamente realizzato da Scott Frank, arricchendone il plot di venature alla H.P. Lovecraft, letterato statunitense riconosciuto come uno dei più influenti scrittori della narrativa dell’orrore. Fermo da ormai quasi tre anni, il film dedicato alla vita di Houdini, avrebbe dovuto essere diretto da Francis Lawrence, prima che il regista statunitense vi rinunciasse per dedicarsi al secondo episodio della serie Hunger Games quale Hunger Games: La Ragazza di Fuoco.

Attualmente ancora non si sa chi sarà il successore di Lawrence, ma è certo che l’arrivo di Max Landis non potrà che giovare ad un progetto che sembrava destinato a finire nel dimenticatoio. Vi ricordiamo, inoltre, che un ulteriore pellicola dedicata alla storica figura di Harry Houdini è in produzione da parte della Summit Entertainment, basata sullo script di Noah Oppenheim ispirato al libro La Vita Segreta di Houdini di William KlaushLarry Sloman. Fonti di corridoio, inoltre, sostengono che Johnny Depp sarebbe interessato ad indossare la maschera del mago in questa particolare versione dei fatti che calerebbe Houdini nei panni di una spia.

Fonte: Deadline

Max Landis ha pronta una bozza per il film su Wonder Woman

0

L’universo cinematografico DC comics, i cui diritti appartengono alla Warner Bros, è in continua evoluzione. Oltre all’annunciato sequel di Man of Steel, sono numerosi i progetti che stanno passando nella mente di sceneggiatori e responsabili Warner.

Ultimo a parlare dell’argomento è stato Max Landis, figlio del celebre John Landis, che è stato interpellato su Reddit riguardo i cinecomic e L’uomo d’acciaio. Tra le altre domande, è stato chiesto allo sceneggiatore quale personaggio del mondo DC comics gli piacerebbe trattare. La risposta è stata esauriente e interessante:

Mi piacerebbe sia fare una versione di Lanterna Verde che sia un qualcosa a metà fra ET e Stand By Me usando l’approccio goth/punk e Kyle Raynor, oppure Wonder Woman, usando una bozza che ho intenzione di proporre alla Warner Bros.

Nulla di definitivo, ma nei prossimi mesi Landis dovrebbe quindi proporre uno dei suoi script alla Warner. Wonder Woman potrebbe quindi tramutarsi nel prossimo film DC comics.

Max Landis dirige Me Him Her

0

Dopo il successo ottenuto con Chronicle, Max Landis si prepara a dirigere qualcosa scritto di suo pugno: titolo del film sarà Me Him Her; il progetto sarà finanziato dalla Big Beach Fil, per intenderci la stessa Little Miss Sunshine, il che già un’indicazione sull’attitudine ‘indie’ della pellicola.

Il progetto è stato definito come una sorta di Giovani, carini e disoccupati sotto acido. Landis sta portando a termine la scrittura del film, che narrerà le vicente di tre giovani in crisi alle soglie dei trent’anni, tra amori, amicizie e sesso.

Le riprese sono previste per il prossimo anno e dovrebbero prendere il via una volta che Landis avrà svuotato la propria agenda, che al momento lo vede occupato con Paul McGuigan in Frankenstein, con un episodio pilota di una serie tv per la Fox e in qualità di produttore del film di avventura Woogles, oltre che con vari altri progetti, tra cui uno top secret per la Disney.

Fonte: Empire

Max Irons si unisce al cast di Woman in Gold

0
Max Irons si unisce al cast di Woman in Gold

Di recente Deadline ha annunciato che Katie Holmes si aggiungerà al cast di Woman in Gold, oggi invece, è da Variety che arriva la notizia di una nuova new entry, di chi si tratta? Del bel Max Irons, star già vista in Dorian Gray,  Cappuccetto rosso sangue e nella serie tv The White Queen.

Si aggiungeranno all’affollatissimo cast composto da Daniel Bruhl, Helen Mirren e Ryan Reynolds anche Antje Traue (Man of Steel), Moritz Bleibtreu (Kill Your Friends) e Jonathan Pryce (I Pirati dei Caraibi).

In attesa di nuove news, vi ricordiamo che le riprese di Woman in Gold di Simon Curtis sono iniziate lo scorso 23 maggio e che per otto settimane si stanzieranno tra il Regno Unito, l’ Austria e gli Stati Uniti.

Il film, che sarà basato su una sceneggiatura scritta da Alexi Kay Campbell, racconterà nei dettagli la vita di Maria Altmann (Mirren) che venne incaricata dal governo Austriaco di recuperare cinque pezzi d’arte firmati da Gustav Klimt che erano stati rubati durante la Seconda Guerra Mondiale dai nazisti. Reynolds interpreterà l’avvocato della Altmann mentre Bruhl dovrebbe interpretare l’accusa. Alla regia ci sarà Simon Curtis, che ha già diretto Marilyn.
Il film sarebbe il secondo, in breve tempo, che si occupa della questione, spesso dimenticata, delle opere d’arte trafugate e/o distrutte durante il secondo conflitto mondiale. Di recente infatti è arrivato al cinema Monuments Men, che con tono incerto ha cercato di raccontare la grande tragedia della cultura che, giustamente, è storicamente passata in secondo piano rispetto a quella dell’umanità in quegli anni.

Fonte: Variety

Max Hernández sarà Sitwell in Capitan America: Il soldato d’inverno

0

Maximiliano Hernández, interprete del personaggio dell’agente Jasper Sitwell nell’adattamento cinematografico di The Avengers della Marvel, ha comunicato tramite twitterche è stata confermata la sua partecipazione nello stesso ruolo anche per il nuovo Captain America- Il soldato d’inverno.

Sarà un ruolo molto più importante in una storia sicuramente più oscura. Ci saranno un sacco di colpi di scena. Molti segreti sull’MCU verranno rivelati!” ha detto  Hernández nel suo twitt , aggiungendo, “Non posso dire di più o la  “polizia” della  Marvel revocherà la mia autorizzazione! Fidatevi di me: saranno tutti fuori di testa al cinema quando tutto verrà rivelato!

Hernández si unisce ad un cast che comprende Frank GrilloScarlett JohanssonEmily VanCamp e Toby Jones. Anthony Joe Russo dirigeranno la pellicola, la cui uscita statunitense è fissata per  il 4 Aprile 2014.

Fonte: comingsoon.net

Max Greenfield: 10 cose che non sai sull’attore

Max Greenfield: 10 cose che non sai sull’attore

Gli amanti delle serie tv e in particolar modo delle comedy hanno già da tempo imparato a conoscere e amare Max Greenfield. C’è chi lo ricorda per famose ‘comparsate’ in tv o piccoli ruoli sul grande schermo e chi invece si è fatto stregare dal suo Schmidt nella serie New Girl. Ma voi quanto ne sapete realmente di Max?

Venite a scoprire con noi tutto quello che c’è da sapere su Max Greenfield.

Max Greenfield serie tv: l’inizio di una fulgida carriera

10. Trasferitosi da ragazzo da New York a Los Angelese, Max Greenfield ha cominciato la sua carriera un po’ come tutte le star, una ‘comparsata’ alla volta. La sua scalata verso il successo è quindi cominciata sul piccolo schermo quando nel lontano 1999 ottiene il primo ingaggio per un solo episodio nella serie Undressed. Grazie al suo talento e al suo viso che buca lo schermo, a quel lavoro ne seguirono molti altri.

Dopo aver lavorato in Boston Public (2002), Max approda incredibilmente sul set di Una Mamma per Amica.

Max Greenfield in Una Mamma per Amica

max greenfield
Max Greenfield in “Una Mamma Per Amica”

9. Tra i suoi tanti piccoli ruoli in tv, quello sul set della serie Una Mamma per Amica (2003) resta il più importante. Greenfield è riuscito a utilizzare quell’esperienza come trampolino di lancio; dopo Gilmore Girls, infatti, la sua carriera ha preso il volo.

Per coloro che non lo ricordano, l’episodio in questione è il quarto della quarta stagione, dal titolo “Il Matrimonio di Dean”. In questa puntata Rory (Alexis Bledel) torna a casa da Yale per un weekend di completo relax. Tuttavia incontra Dean (Jared Padalecki), suo ex prossimo alle nozze, che la invita al suo imminente matrimonio che si terrà nella piazza della città proprio durante il weekend.

Nell’episodio in questione, Max Greenfield interpreta Lucas, uno degli amici di Dean che accompagnano lo sposo in giro a bere per il suo addio al celibato. I ragazzi tuttavia finiscono nel locale di Luke (Scott Patterson), alquanto infastidito da questa incursione non autorizzata proprio in orario di chiusura.

Max Greenfield in The O.C.

max greenfied
Max Greenfield in “The O.C.”

8. Nel corso degli anni, The. O.C. è diventata una vera e proprio serie cult. Quando venne trasmessa la prima stagione nell’ormai lontano 2003, gli adolescenti (e non) di tutto il mondo impazzirono letteralmente per i personaggi di Orange County e per i loro microcosmo fatto di glamour, segreti e tragedie.

Max Greenfield ha preso parte alla serie nel 2007, comparendo nel tredicesimo episodio della quarta stagione, dal titolo “La Forza del Destino”. In questo episodio Ryan (Benjamin McKenzie) riprende i contatti con suo padre, con l’aiuto di Taylor (Autumn Reeser) mentre le altre coppiette di O.C. si preparano a festeggiare San Valentino. Seth (Adam Brody) e Summer (Rachel Bilson) decidono di consultare una cartomante per conoscere il loro futuro come coppia e sapere se sono fatti l’una per l’altro. Nel frattempo però Kirsten (Kelly Rowan) è tormentata dai sensi di colpa e da un segreto, riguardante Jimmy Cooper (Tate Donovan), che continua a ossessionarla.

I tormenti interiori di Kirsten sono accompagnati nella serie da diversi flashback che in questo particolare episodio coinvolgono Max Greenfield. L’attore infatti interpreta un giovane Sandy Cohen, la cui versione adulta è invece interpreta da Peter Gallagher.

Max Greenfield in Veronica Mars

max greenfied
Max Greenfield in “Veronica Mars”

7. Dopo le tante comparsate in serie tv anche molto importanti, finalmente per Max Greenfield arriva un ingaggio a lunga scadenza. Nel 2005 viene, infatti, scelto per un ruolo secondario in Veronica Mars, celebre serie tv creata da Rob Thomas. Max comparirà in un arco di ben undici episodi, in onda dal 2005 al 2007, e interpreterà l’agente di polizia Leo D’Amato.

Nel corso degli episodi, Leo aiuterà Veronica (Kristen Bell) ad accedere a prove e documenti riservati della polizia e a dimenticare i suoi ex Duncan (Teddy Dunn) e Logan (Jason Dohring).

Nel 2019, con l’uscita a sorpresa della quarta stagione di Veronica Mars, Greenfield è tornato sul set a interpretare Leo per tre episodi.

Max Greenfield in Ugly Betty

max greenfied
Max Greenfield in “Ugly Betty”

6. Una volta terminato il suo lavoro sul set di Veronica Mars. Max ottiene un nuovo ingaggio anche in questo caso per un ruolo minore ma per un numero maggiore di episodi. Nel 2007, infatti, lo vediamo comparire per la prima volta sul set della serie Ugly Betty. A cavallo tra il 2007 e il 2008, Greenfield sarà in un arco di ben otto episodi e interpreterà il ruolo di Nick Pepper, assistente di Alexis Meade (Elizabeth Penn Payne), un personaggio cattivo, calcolatore e arrivista, che farebbe di tutto pur di arrivare in vetta.

Max Greenfield fa il suo debutto nella serie nel nono episodio della terza stagione e fin da subito è chiaro agli spettatori che il suo personaggio sarà l’ennesimo antagonista della povera Betty (America Ferrera).

Ma per Max Ugly Betty non è stato di certo un punto d’arrivo. L’attore negli anni seguenti ha infatti preso parte a tantissime serie tv come Greek (2008), Melrose Place (2009), Avvocati a New York (2009), Castle (2010), Lie to Me (2020), No Ordinary Family (2010), Undercovers (2010), Hot in Cleveland (2011 e 2014) e Happy Endings (2011).

Max Greenfield in New Girl: un successo senza precedenti

max greenfied
Max Greenfield in “New Girl”

5. Dopo aver sempre interpretato ruoli minori, finalmente per Max arriva il primo vero ingaggio importante che cambierà per sempre la sua vita e carriera nel mondo dello spettacolo. Nel 2011 viene scelto per interpretare Schmidt nella nuovissima serie della Fox dal titolo New Girl.

La serie, una comedy in piena regola, segue le peripezie di Jess (Zooey Deschanel) una ragazza un po’ matta e fuori dalle righe che, dopo una brutta rottura sentimentale, alla soglia dei trent’anni, deve rimettere in piedi la sua vita. In cerca di un posto dove vivere, risponde all’annuncio di una stanza disponibile e finisce in un loft abitato da tre ragazzi, Nick (Jake Johnson), Winston (Lamorne Morris) e Schmidt. Il primo lavora come barista, Winston invece è un ex giocatore di basket decaduto e Schmidt, beh, è davvero uno ‘sciupafemmine’.

Nonostante l’imbarazzo iniziale, Jess si trasferisce in casa dei ragazzi e per loro comincia una convivenza a dir poco improbabile. Jess è imbranata, pasticciona ed emotivamente instabile eppure, nonostante i suoi difetti, i tre coinquilini si affezionano subito a lei, cercando di guidarla non sempre verso la strada più giusta.

La serie è andata per ben sette stagioni, dal 2011 al 2018 per un totale di 146 episodi.

Compatibilmente con i suoi impegni con le riprese di New Girl, negli stessi anni Max ha lavorato anche ad altre serie tv come The Mindy Project (2014-2015), American Horror Story (2015), Will & Grace (2017), American Crime Story: L’assassinio di Gianni Versace (2018) e Una Serie di Sfortunati Eventi (2019). Uno dei suoi ultimo progetti più importanti è sicuramente la serie The Neighborhood dove l’attore ha interpretato il personaggio di Dave per ben 43 episodi andati in onda dal 2018 al 2020.

Max Greenfield film

max greenfied
Max Greenfield nel film “La Grande Scommessa”
Fonte: IMDB

4. La carriera di Max Greenfield è particolarmente legata al mondo della televisione, tuttavia l’attore, negli anni, è riuscito a intrufolarsi anche sul grande schermo partecipando a diverse produzione hollywoodiane anche molto importanti.

Il suo primo ruolo per il cinema risale al 2004 con il film Cross Bronx, diretto da Larry Golin. Negli anni successivi lo vediamo in Pazzo Pranzo di Famiglia (2005) e in They Came Together (2014). Nel 2014 Greenfield torna a vestire i panni dell’agente Leo D’Amato in Veronica Mars – Il Film, diretto come sempre da Rob Thomas – autore anche della serie tv – e andato in onda su Hulu.

Al film di Veronica Mars sono seguiti About Alex (2014), Hello My Name is Doris (2015) e La Grande Scommessa (2015), diretto da Adam McKay e con protagonista Christian Bale. Successivamente partecipa come doppiatore al film d’animazione L’era Glaciale – In Rotta di Collisione prestando la sua voce a un piccolo e stravagante dakotaraptor. Dal 2017 al 2020 lo vediamo in Il castello di Vetro (2017), La Fratellanza (2017), A Futile and Stupid Gesture (2018), What Men Want (2019) e Una Donna Promettente (2020).

Max Greenfield curiosità

3. Forse pochi sanno o ricordano che nel 2015 Max ha girato uno spot per McDonald pubblicizzando tre nuovi hamburger in edizione limitata, i Sirloi Thirs Pound Burgers. Ecco il video dello spot…

2. L’attore, a differenza di moltissime star del cinema e della televisione, è molto devoto alla sua famiglia. Per Max Greenfield moglie e figli hanno la priorità assoluta. Sposato da più di dieci anni con Tess Sanchez, i due sono ormai genitori di due splendidi figli, Lily e Ozzie.

All’epoca della chiusura della serie New Girl, Max dichiarò in un’intervista di non avere piani già predefiniti per il futuro; il suo desiderio più grande era quello di poter passare più tempo con la sua famiglia e occuparsi dei figli. “Fare il padre è il mio lavoro preferito” [fonte: ETOnline]

Max Greenfield è su Instagram

https://www.instagram.com/p/CBtFHyNH-LW/?utm_source=ig_web_copy_link

1. Max è forse una delle poche celebrità che ama i social e spessissimo condivide stralci della sua quotidianità sul suo profilo Instagram. Greenfield è, inoltre, un fanatico di Twitter; è forse il social dov’è maggiormente attivo e dove ama scrivere un po’ a flusso di coscienza tutto ciò che pensa. Dalla vita privata a quella professionale, dalle preferenze politiche a quelle legate al mondo dell’intrattenimento, per Max Greenfield c’è sempre una buona ragione per twittare.

Restate quindi connessi e seguite i suoi account ufficiali Instagram e Twitter.

Fonte: IMDB, ETOnline

Max Giusti incontra la stampa per Cattivissimo Me

0

Giusti

Voce italiana di Gru, super cattivo protagonista di Cattivissimo Me, Max Giusti ha incontrato la stampa di settore questa mattina nella bella cornice dell’Hotel Eden. Dopo essersi sottoposto alle foto di rito con i suoi tirapiedi (nel film), i gialli minions, l’attore e presentatore televisivo e radiofonico ha risposto con garbo e simpatia alle domande dei giornalisti.

Max Croci, morto il regista di Poli Opposti

0

Il regista Max Croci, 50 anni, si è spento, dopo una lunga malattia, al Policlinico di Milano. Croci aveva diretto Luca Argentero e Sarah Felberbaum nel suo primo film, Poli Opposti.

Nato come illustratore e art director, Max Croci ha presto realizzato anche una serie di cortometraggi. Poi, nel 2015 il primo film, la commedia romantica Poli opposti. L’anno successivo aveva firmato Al posto tuo, ancora una volta con Argentero, affiancato da Stefano Fresi e Ambra Angiolini.

Infine, nel 2017 aveva realizzato il suo terzo film, La verità, vi spiego, sull’amore, un’altra commedia, tratta dal libro omonimo e dal blog di Enrica Tesio, Tiasmo. Nel film hanno recitato Ambra Angiolini, insieme a Carolina Crescentini, Massimo Poggio e Giuliana de Sio.

I funerali di Croci si svolgeranno sabato 10 novembre alle ore 14 nella Chiesa dei Frati a Busto Arsizio.

Mavka e la Foresta incantata: recensione del film di Oleksandra Ruban

A cinque anni dall’uscita di La principessa incantata, lo studio d’animazione ucraino Animagrad torna con un nuovo film d’animazione intitolato Mavka e la Foresta incantata. Diretto da Oleksandra Ruban, co-regista della pellicola del 2018, il racconto si basa sull’opera poetica in tre atti di Lesya Ukrainka, che la compose nel 1911 nella città di Kutaisi.

Proprio come il poema, la pellicola d’animazione affonda le sue radici nel folklore ucraino e nella sua mitologia, esplorando la tradizione di un popolo molto sfaccettato e dalle molteplici credenze. Mavka e la Foresta incantata, come vedremo, è un lungometraggio molto ambizioso e negli intenti punta all’internazionalità, come accade per molte opere non realizzate dai grandi colossi dell’animazione. Il film uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 20 aprile, distribuito da Notorius Pictures.

Mavka e la Foresta incantata, la trama

In un’immensa foresta dell’Ucraina, che sorge nelle vicinanze di un villaggio, vive la custode Mavka (a cui la YouTuber Fraffrog presta la voce), con il compito di proteggere la sua casa dagli umani. Questi, che molto tempo addietro avevano tradito la foresta invadendola e bruciandola, ora la temono, credendola una minaccia. Un giorno nel villaggio arriva però Kylina, presunta figlia dell’uomo che anni prima aveva scatenato la guerra con gli abitanti della foresta, la quale vuole impossessarsi della sorgente della vita, cuore della selva.

Spedirà così il giovane Lukas alla ricerca di una foglia, con il solo scopo di avvicinarsi molto di più all’acqua benedetta. Il ragazzo, dall’animo buono e ignaro delle intenzioni malefiche della donna, incontrerà qui Mavka, con la quale instaurerà un rapporto d’amicizia che, ben presto, si trasformerà in amore. Compito dei due eroi sarà ristabilire l’equilibrio fra gli umani e la natura, per ritrovare una sana armonia.

Un popolo che non si arrende

Non si può iniziare a parlare di Mavka e la Foresta incantata senza prima fare una doverosa premessa. Se avessimo guardato il film un paio d’anni fa, ci saremmo fermati alla semplice analisi di un impianto narrativo tipico dell’animazione, in cui è posta al primo piano la dicotomia fra Bene e Male. In cui, nel caso del lungometraggio di Ruban ma come in tanti altri simili, il messaggio è non farsi la guerra, di qualsiasi natura essa sia. E che l’amore è la soluzione a ogni tipo di malattia politico-sociale. Ma con la situazione attuale dell’Ucraina, si guarda alla storia da un’altra prospettiva e il suo contestualizzarla è inevitabile. Il pubblico si approccia al racconto con una diversa consapevolezza, e non si può fare a meno di cogliere un significato molto più profondo, a cui va accostandosi una specifica lettura del sottotesto.

La faida fra uomini e natura, che rappresenta il fulcro dell’intero film, riporta alla sofferenza vissuta dal popolo ucraino il quale, proprio come accade con la foresta di Mavka, cerca in tutti i modi e con tutte le forze di difendersi dai propri nemici. Resistendo a un odio infondato di cui prova a capirne le ragioni, senza però trovare risposte. Nonostante l’opera sia stata pensata e sceneggiata molto prima della dolorosa guerra abbattutasi sul Paese, l’essere giunta a noi in questo preciso momento storico la carica di una potenza e di un valore che, qualche anno fa, non avremmo forse colto e percepito così tanto. Ciò  la rende dunque molto più attuale di qualsiasi altra narrazione animata. Ecco perché, per quanto si cerchi di valutarne l’essenza in sé, svincolata dal nuovo significato di cui si ammanta, non riusciremmo mai, ad oggi, a non vederne un riferimento. Con tanto di stretta allo stomaco.

Uno sguardo alla Disney

Oltre a essere allegoria di un tema molto attuale, Mavka e la Foresta incantata racchiude al suo interno un’altra importante argomentazione, ossia l’ambientalismo. Per rappresentarlo al meglio, la sceneggiatrice Yaroslav Voytseshek ha sfruttato uno dei topoi narrativi più importanti della Disney: la storia d’amore, in questo caso fra due eroi. Nonostante dagli anni 2000 le sue produzioni abbiano cambiato gli assetti, virando su personaggi e racconti molto più complessi, in cui si è dato maggiore spazio all’individualità e all’aspetto psicologico di un character (svincolato dalla love story), la struttura amorosa è stata al centro di numerosi e indiscussi capolavori. Per questa narrazione viene così ripreso quel pattern convenzionale, e a sbocciare è l’amore fra Mavka, l’eroina della foresta, e Lukas, l’eroe del villaggio. Simbolicamente, i due protagonisti rappresentano la Natura e l’Uomo, dimostrando quanto l’uno possa trarre vantaggio dall’altro se alla base c’è rispetto e armonia.

Il problema dell’ambiente e della sua salvaguardia, motivo di preoccupazione per i governi di tutto il globo, viene traslato sullo schermo sotto forma di guerra fra le due parti (Foresta e Villaggio). La quale, all’interno della favola, si risolve grazie all’amore dei suoi principali rappresentanti, unico vero antidoto. Un chiaro messaggio a prendersi cura – con amore, per l’appunto – della propria terra, e non abusarne (come accade nell’incidente scatenante di Mavka e la Foresta incantata), altrimenti essa si ribellerà a noi. Attraverso questi interessanti passaggi, in cui si alternano interludi musicali (alcuni in lingua ucraina), la pellicola riesce ad assolvere il suo compito: essere educativa per tutto il pubblico, adulto e infantile, e avere un ruolo di intrattenimento per i piccoli.

Un film non esente da incrinature

Se a livello contenutistico Mavka e la Foresta incantata funziona, pur imbevendosi di schemi e personaggi archetipici, è il comparto tecnico-artistico che riporta delle sbavature. Al netto di qualche caratterizzazione Disney riscontratasi in alcune scelte d’immagini (alcuni rivedranno La bella e la bestia, Il Re Leone, perfino il live action Maleficent) che risulta ben rappresentata, il setting generale del film è scarno di corposità e dettagli. Trattandosi di una foresta da un lato e di un villaggio dall’altro, si poteva spingere al massimo sulla CGI per restituire un panorama molto più ricco e variegato. Come sottolineavamo in altre recensioni su opere d’animazione, lo spazio in cui i personaggi si muovono è cruciale se si vuole ottenere un prodotto compiuto e una totale esperienza immersiva.

Non da meno è la trama, in cui si è riscontrata un po’ di frettolosità nella progressione di alcune dinamiche. Per quanto nel suo complesso Mavka e la Foresta incantata piaccia e sia godibile, il ritmo troppo sincopato è andato un po’ a inficiare sul profilo dei personaggi, con la percezione che sia rimasto qualcosa di non detto ed esplorato. Una nota di merito va invece alla cura degli abiti dei cittadini del villaggio, in cui si evince la minuzia nel ricostruire in digitale i costumi folkloristici di estrema bellezza. E, infine, alla scelta di alcune particolari inquadrature, molto suggestive e sfoggianti diverse tonalità di verde, che catturano l’attenzione e suscitano quella sana meraviglia soprattutto nei bambini.

Pur con alcuni difetti, Mavka e la Foresta incantata resta dunque un film ben confezionato, maturo dal punto di vista delle tematiche e pieno di spunti di riflessione. Una storia che, nella sua portata drammatica, ricorda allo spettatore di qualsiasi età che la rabbia porta all’infelicità e che l’odio, per qualsiasi ragione, non giova né a chi lo riceve né a chi lo sprigiona. Ma anzi, come dimostra il climax finale del film, consuma solo l’anima.

Maverick: trama, cast e curiosità sul film con Mel Gibson

Maverick: trama, cast e curiosità sul film con Mel Gibson

Quello tra il regista Richard Donner e l’attore Mel Gibson è un sodalizio artistico che ha dato vita a film di grande successo, dalla saga di Arma letale al thriller Ipotesi di complotto. Tra questi, nel 1994, i due hanno realizzato anche Maverick, un’insolita commedia western che porta lo spettatore a confrontarsi con elementi di quel periodo storico diversi dal solito. Il cuore del film non è infatti da ritrovarsi nei celebri duelli di questo genere o in missioni particolarmente eroiche ai limiti della frontiera. Al contrario, quella raccontata nel film è una faccenda di soldi, gioco d’azzardo e imprevedibili disavventure ad essi legate.

Il film, scritto dal premio Oscar William Goldman, è tratto dall’omonima serie televisiva distribuita in televisione dal 1957 al 1961. Composta da cinque stagioni e trasmessa anche in Italia, questa vedeva i fratelli Maverick impegnati in rocambolesche avventure che reinventavano anche in chiave comica l’immaginario western. L’idea di realizzare un’opera cinematografica a partire da quel prodotto circolava da tempo ad Hollywood, ma solo grazie all’interessamento di Donner e Gibson questa poté concretizzarsi. Il film si rivelò un autentico successo, incassando 183 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 73.

Candidato anche al premio Oscar per i migliori costumi, Maverick è oggi un titolo forse troppo dimenticato, che presenta però alcuni elementi di gran fascino. Dalle doti comiche dei protagonisti alle irresistibili peripezie a cui vanno incontro, dagli ambienti western ai risvolti meno battuti di questo genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Maverick: la trama del film

La vicenda del film si svolge nel vecchio West, dove Bret Maverick si guadagna da vivere grazie alla sua grande abilità nel poker. Il suo bisogno di soldi, però, non si colma mai, ma potrebbe essere saziato qualora riuscisse a vincere un prestigioso torneo il cui montepremi è un bottino di 500 mila dollari. Oltre al guadagno, si tratta dell’occasione perfetta per dimostrare a tutti di essere il miglior giocatore del suo tempo, mettendo a tacere le voci che lo vorrebbero come un semplice baro. Per poter partecipare, però, Maverick deve prima di tutto pagare una notevole tassa d’iscrizione.

Andando dunque in giro a riscuotere debiti, Maverick si imbatte nella bella truffatrice Annabelle Bransford, la quale decide di unirsi a lui nella sua avventura. La strada per St. Louis, dove si terrà il torneo, è però lunga e tortuosa, ricca di insieme come gli indiani e diversi nemici di Maverick. Tra questi, in particolare, spicca Angel, giocatore d’azzardo più volte vistosi truffare dal protagonista. Egli farà di tutto perché Maverick non raggiunga il luogo del torneo, così da potersi assicurare la vittoria. Intralciare l’astuto protagonista, però, sarà più complesso che mai.

Maverick cast

Maverick: il cast del film

Come anticipato, a ricoprire il ruolo del protagonista Bret Maverick vi è il premio Oscar Mel Gibson. Per l’occasione, egli si è trovato a dover prendere diverse lezioni per risultare credibile nei panni del personaggio. In particolare, egli ha imparato non solo a giocare ottimamente a poker, ma anche ad estrarre rapidamente una pistola dalla sua fondina. Accanto a lui, nei panni della truffatrice Annabelle Bransford vi è l’attrice premio Oscar Jodie Foster. Per il suo personaggio, l’attrice ha dato vita ad una numerosa serie di scene in cui si evince la poca grazia di Annabelle. Questa caratteristica deriva dalla prima scena in cui compare, dove nel tentavi di scendere da cavallo cade rovinosamente a terra.

Nei panni di Angel lo spagnolo, il giocatore di poker nemico di Maverick, vi è l’attore Alfred Molina, mentre James Garner, protagonista della serie da cui il film è tratto, interpreta qui il ruolo dell’anziano sceriffo Zane Cooper. Il premio Oscar James Coburn interpreta il Commodoro Duvall. Nel film, infine, è presente anche un cameo di Danny Glover, co-protagonista di Gibson in Arma Letale. Egli interpreta qui un rapinatore di banche che alla vista di Gibson rimane per un attimo interdetto, i due si scrutano come se si conoscessero (il parallelo è sottolineato anche dal sottofondo musicale, che fa anche parte della colonna sonora di Arma Letale), poi la scena finisce con la fuga di Glover, che ripete una delle sue più celebri battute della saga: “sono troppo vecchio per queste stronzate!”.

Maverick: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Maverick è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 7 febbraio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 

Mauro Uzzeo, sceneggiatore di Monolith, racconta: film, fumetto, tecnologia e futuro della Bonelli

0

Sceneggiatore e regista, attivo nel campo del fumetto, del cinema e della televisione, Mauro Uzzeo sbarcherà al cinema il 12 agosto con Monolith, film per cui ha co-firmato la sceneggiatura (insieme al regista Ivan Silvestrini, Elena Buccaccio e Stefano Sardo) e che nasce da un’idea di Roberto Recchioni.

Liquidare però la natura di questo film, diretto da Ivan Silvestrini, è decisamente impreciso, dal momento che Monolith è un progetto a due teste: una fatta di celluloide e l’altra di… cellulosa. Un’avventura che nasce contemporaneamente come graphic novel e film.

Chiediamo a Uzzeo: come si è sviluppato il lavoro parallelo di sceneggiatore al film a alla graphic novel?

Quando Roberto ha avuto l’idea di Monolith (madre che resta chiusa fuori dall’automobile più sicura del mondo, figlio piccolo chiuso dentro e come si fa a tirarlo fuori dalla prigione perfetta), da subito abbiamo pensato di svilupparla in più ambiti, perché era un’idea talmente potente e lineare che si prestava bene ad avere diverse declinazioni. Con Roberto lavoravamo già insieme ad altri progetti, e siccome io avevo esperienza in tv e con il cinema, abbiamo cominciato a pensare a una storia che potesse essere produttivamente facile da realizzare in forma di film. Noi che ci affacciamo ora nel mondo del cinema sappiamo bene che le idee hanno un costo realizzativo. Quindi dobbiamo ragionare su progetti che possano essere realizzabili magari anche con i budget che si concedono alle opere prime o dalle case di produzione indipendenti.

Come è nato Monolith

Qual è stato dunque il primo passo?   

Ragionare su come la storia potesse diventare qualcosa di facilmente declinabile, poi abbiamo cominciato a battere le scrivanie dei produttori italiani. Da quel momento, vedendo la loro ritrosia a causa di una storia, a detta loro, che poco aveva a che fare con il classico cinema italiano, abbiamo cominciato a lavorare al fumetto. E abbiamo coinvolto subito Lorenzo Ceccotti perché, come me, aveva già avuto esperienze in campo cinematografico, oltre che in ambito fumettistico. Si intende perfettamente di production design e così, con Roberto, ho cominciato a scrivere la sceneggiatura per il fumetto, e abbiamo puntato tanto sull’aspetto grafico e sulla potenza del disegno di Lorenzo.

Quando è partito invece il lavoro per il film?

Proprio quando eravamo già a lavoro con il fumetto, si è sbloccata la situazione con il film, Lock and Valentine è stata la prima casa di produzione a opzionare il soggetto e a crederci. Poi sono entrati in campo la Sergio Bonelli Editore, alla sua prima esperienza con un film, con tanto di logo all’inizio, e poi Sky Cinema, soprattutto, che è entrata in campo portando l’apporto più importante oltre che quella grandissima esperienza nel produrre cinema che nessuna delle altre due realtà aveva. Da lì è partito il progetto della sceneggiatura, che ho scritto inizialmente insieme a Ivan Silvestrini che è anche il regista.

Come si è sviluppata la collaborazione tra Mauro Uzzeo e il regista, Ivan Silvestrini?

Con Ivan ci conosciamo da anni. Nel 2004 vincemmo insieme un concorso di cinema, lui per il miglior cortometraggio e io per il miglior corto animato e da quel giorno siamo diventati amici, sono stato anche il suo testimone di nozze. Quando ci hanno chiamati per fare il film insieme, i produttori non lo sapevano. È stato divertente perché dissero a Ivan ‘Avevamo pensato di far scrivere la sceneggiatura a Mauro Uzzeo, lo conosci?’ e lui si mise a ridere. Abbiamo cominciato a scrivere insieme e Sky ci ha spronati a spingerci in una direzione diversa rispetto a quella del fumetto, per cercare di aggiungere un contenuto che fosse emotivamente coinvolgente. Da quel momento le storie hanno preso una direzione un po’ diversa. Il film non è l’adattamento del fumetto e il fumetto non è la riduzione cinematografica. È come avere entrambi i lati della stessa medaglia. Guardiamo la storia da due prospettive diverse e quindi leggendo il fumetto e guardando il film si ha un interessante doppio punto di vista.

Le differenze principali tra il film e la graphic novel quali sono?

Il fumetto e un’amarissima riflessione sull’ossessione per la tecnologia, sull’utilizzo della tecnologia per sentirsi protetti e quanto sacrifichiamo delle nostre libertà per questo concetto di protezione. Quanto la tecnologia diventa una gabbia più che una porta aperta. Il film invece è molto incentrato su che cosa è la maternità oggi e su cosa vuol dire avere un figlio e su cosa questo comporta nelle nostre vite. Le due trame sono presenti sia nel fumetto che nel film, però a seconda del prodotto si sviluppa di più la prima o la seconda.

Mauro Uzzeo ha lavorato sia al film che al fumetto

Come è stato invece il lavoro con Lorenzo Ceccotti?

Avere lui che disegna per te è come essere un regista che ha a disposizione Marlon Brando, gli puoi chiedere tutto. Mentre sul film, che ancora non esisteva, sapevamo che avremmo dovuto accettare dei compromessi, il fumetto poteva esplodere in tutta la sua potenza evocativa. Lorenzo ha messo in scena della roba pazzesca.

Lui ha cominciato con il fumetto, dopo una ventina di tavole ha interrotto per otto mesi il lavoro perché si era sbloccato il progetto del film, a cui avrebbe comunque lavorato lui. Poi è partito per gli Stati Uniti per lavorare sul set per la direzione artistica. Una volta tornato si è rimesso sul fumetto, portando un bagaglio esperienziale enorme perché un conto è immaginare il deserto (location principale del film), un conto e starci tutti i giorni. Ha deciso che voleva mettere questa cosa sulla tavole. Io e Lorenzo abbiamo avuto il grande privilegio di poter lavorare sia alla realizzazione del film che a quella del fumetto: a un certo punto Roberto non sapeva che direzione stesse prendendo il film, così come Ivan non conosceva come si stesse sviluppando il fumetto. È stato un work in progress reciproco perché partendo dallo stesso punto ci siamo divertiti a esplorare due strade diverse.

Come è nato invece il concept dell’automobile, protagonista del film? Sono innegabili alcuni riferimenti alla cultura pop, ma sono voluti o casuali?

Sicuramente ci sono dei riferimenti, ma la prima regola che spiegammo a Lorenzo era quella che la Monolith dovesse incutere da lontano un po’ di timore, una macchina perfetta e inattaccabile, quasi aliena. Da vicino invece doveva sembrare super user friendly, come i prodotti della Apple, che immediatamente sai come usarli. Poi però se succede qualcosa non puoi aprirli o aggiustarli e con loro non c’è dialogo. Basta vedere un iPhone, spento è una mattonella perfetta, non capisci subito come utilizzarlo, dov’è la batteria. L’idea quindi era di una tecnologia inespugnabile ma apparentemente vicina all’utente.

Si tratta quindi di una tecnologia ostile?

Nel film non diamo mai un connotato positivo o negativo alla tecnologia. L’unica etichetta che mettiamo è quella di strumento. Gli errori commessi nel film sono solo umani, perché il principio è: più è elevato il livello tecnologico, più dovrebbe essere alto il livello di consapevolezza di chi lo sta usando. Il problema è che tutti hanno in mano uno strumento tecnologico (telefono, computer) ma non hanno l’alfabetizzazione necessaria per utilizzarlo, per capire con esattezza cosa farci. Abbiamo strumenti potentissimi a portata di tutti, ma non c’è la preparazione necessaria per affrontarli. Infatti a un certo punto nel film si torna all’età della pietra…

Monolith all’estero

Il film uscirà negli USA con il titolo di Trapped Child, cosa pensi di questa scelta?

Noi non abbiamo avuto molta voce in capitolo. Penso che siano scelte che riguardano il distributore locale che deve cercare il modo migliore per veicolare un messaggio e vendere un film. Ho letto diversi titoli di Monolith in giro per il mondo, perché è stato venduto in quasi 20 Paesi. Da fruitore preferisco sempre il titolo originale e leggere un sottotitolo che spiega il film, magari Monolith – Trapped Child, ma qui entriamo nel gusto personale. Sono contento che un film a cui ho collaborato esca in tutti questi posti nel mondo.

Che ambizione ha questo progetto?

Noi sappiamo benissimo che è un film piccolo, fatto con una produzione indipendente, aiutato e co-prodotto da un player importantissimo come Sky, che beneficia di una casa di distribuzione, la Vision, che nasce proprio con Monolith, il primo film che distribuiscono. Sappiamo che non abbiamo in mano un film che può coinvolgere un pubblico molto ampio. Ma nasce proprio per questo, con la volontà di raccontare una storia diversa, che possa essere esportabile in tutto il mondo. Il fatto che sia uscito prima in 17 Stati e poi in Italia è un segno che quello che volevamo ottenere l’abbiamo raggiunto.

Hai partecipato alle riprese sul set?

Mai. Dopo che abbiamo finito la pre-produzione con Ivan Silvestrini, e con noi si sono aggiunti anche Elena Buccaccio e Stefano Sardo per rifinire la sceneggiatura, io sono tornato a lavorare sul fumetto e mentre Ivan e Lorenzo si sono spostati sul set, eravamo in contatto su Skype e facevo il tifo per loro. Intanto però lavoravo con Roberto alle tavole di sceneggiatura per il fumetto di Monolith che avrebbero aspettato il ritorno di Lorenzo.

Mauro Uzzeo e il lavoro di sceneggiatore: cinema, fumetti e il futuro della Bonelli

Mauro UzzeoScrivendo sia per i fumetti che per il cinema, l’approccio alla scrittura è uguale, racconti ‘solo’ una storia, o ti adatti al diverso mezzo espressivo?

Nonostante possa sembrare simile, l’approccio è in realtà molto diverso. La potenza del fumetto mostra in modo evocativo, ti fa vedere dei disegni e lascia spazio tra un quadro e l’altro e così il disegnatore e lo sceneggiatore guidano il lettore verso un movimento che non esiste. E non hai limiti, a parte la pagina ferma e la capacità tecnica del disegnatore. Scrivere per il cinema vuol dire tener conto di tutta una serie di istanze tecniche e produttive che poi serviranno per rendere narrativo quello che scrivi. Se non tieni conto di qual è il budget del film, non puoi sapere bene cosa stai scrivendo, perché magari alcune cose verranno tolte dalla sceneggiatura perché non realizzabili e creeranno un buco di trama. Il bravo sceneggiatore deve tenere conto di che tipo di film si sta realizzando e di qual è la fattibilità produttiva di quello che sta inventando. Sono due mestieri che hanno parecchi paletti che servono a modulare la creatività, però conoscendoli, possono essere usati anche come stimolo per fare qualcosa di ancora più bello.

Monolith è il primo film della Bonelli. Qualche settimana fa c’è stato l’ormai ribattezzato ‘Homecoming’ di Dylan Dog, ovvero i diritti di sfruttamento cinematografico del personaggio sono tornati alla Bonelli Editore. Esiste già un progetto per portare l’Investigatore dell’Incubo al cinema nel modo migliore?

La Sergio Bonelli Editore è in un momento di grossa transizione, sta affrontando il decennio con un piglio più aggressivo rispetto al passato. Sta cercando di battere tutta una serie di strade legate al fumetto e derivati che negli anni passati non ha sfruttato a pieno. Si sta creando una nuova Bonelli che nel rispetto della tradizione sta guardando, più di ogni altra casa editrice italiana, al futuro. Sta lavorando sui suoi personaggi, cercando di sfruttare tutte le direzioni possibili. È chiaro che Dylan Dog, che è il secondo fumetto più venduto in Europa e che ha un fortissimo appeal, è uno dei personaggi con cui sarebbe più interessante fare produzione. Però finora non aveva i diritti; ora che li ha ripresi, è evidente che sono già a lavoro per vedere come trasporre al meglio in altri ambiti il personaggio. È altrettanto evidente che adesso è troppo presto per avere certezze, ma a naso credo che ci sarà un bel periodo in cui la Bonelli cercherà di capire qual è la strada migliore.

Mauro Antonini (Manthomex) e PiccionCinema al Florence Fantastic Festival di Firenze

0

batpiccion_begins_by_piccioncinema-d5u08g7 Firenze – Uno degli artisti più interessanti del panorama dell’illustrazione italiana sarà a Firenze per presentare e raccontare il suo lavoro con PiccionCinema. Mauro Antonini (Manthomex) terrà un incontro con il pubblico sabato 11 Maggio alle ore 12:00 nell’ambito del Florence Fantastic Festival, curato da Cinefilos.it, il quotidiano indipendente di cinema fra i più seguiti della rete.  Piccioncinema ha ormai superato i due anni di pubblicazione e Piccion e tutti i suoi noti personaggi saranno in mostra durante la mattina. Inoltre l’artista sarà presente sia sabato che domenica nell’area talent a disposizione per realizzare sketch personalizzati per tutti i presenti.

Mauro-antoniniMauro Antonini (29,06,1980). Critico e storico cinematografico e crossmediale, redattore della rivista Segnocinema (ed. Cineforum di Vicenza). É autore dei libri per Dino Audino Editore: Cinema e Fumetti (2008); Disegnare Fumetti (2010); Disegnare l’horror (2011). Suoi saggi e interventi sono apparsi su Storia del cinema italiano 1970/76 (Marsilio ed., 2008), Robert Zemeckis (Sovera ed., 2010), sulla rivista Rumore (Apache ed. dal 2010 a oggi), sul numero 2 di Satanik – La rossa del Diavolo (Mondadori ed., 2011) e sul sito Everyeye.it. Al lavoro di critico e saggista alterna l’attività di cartoonist e storyboard artist. Nel 2010 collabora col Maestro degli effetti speciali Sergio Stivaletti per le sequenze disegnate The Invisible Man del cortometraggio Halloween Party . Nel gennaio 2011 crea il personaggio di Piccion e la webeseries settimanale Piccioncinema, strutturata in single panels in bianco e nero visionabili sulle apposite pagine Deviant Art e Facebook. Piccioncinema viene portata in mostra in varie occasioni nei più importanti eventi italiani. Parallelamente, con il nickname di Manthomex, sviluppa numerosi progetti con l’Italia e l’estero, realizzando web-comics, web-strips e illustrazioni su sceneggiature e concept originali.

http://manthomex.deviantart.com/

http://piccioncinema.deviantart.com/

https://www.facebook.com/pages/Mauro-Antonini/214591586048

Mattia Torre, omaggio di Sky ad un anno dalla scomparsa

0

«Mattia era tutto ciò che scriveva, diventava tutto ciò di cui si occupava, perché era curioso, entrava dentro le cose, guardava le stesse cose che tutti noi vediamo da un punto di vista nuovo», così Geppi Cucciari ricorda il suo amico e collega Mattia Torre, prematuramente scomparso esattamente un anno fa – il 19 luglio 2019 – all’età di 47 anni, in un passaggio della puntata speciale di 100X100 Cinema – nata da un’idea del suo amico e produttore storico Lorenzo Mieli e dell’Executive Vice President Programming di Sky Italia Nicola Maccanico – con cui Sky ha scelto di ricordare il geniale scrittore, sceneggiatore e regista e che andrà in onda domenica 19 luglio su Sky Cinema Uno. in

LO SPECIALE

L’intero palinsesto di Sky Cinema Uno sarà dedicato a Mattia, con in prima serata alle 20.45 lo speciale di 100X100 Cinema condotto da Francesco Castelnuovo, con i ricordi di alcuni degli amici e colleghi a lui più legati: Valerio Mastandrea, Pietro Sermonti, Paolo Calabresi, Valerio Aprea e Geppi Cucciari. Ad esempio, Valerio Mastandrea ricorda gli inizi della loro amicizia, nata da un litigio tra i due dopo aver dibattuto in modo sincero e franco su una sceneggiatura scritta da Torre, mentre Geppi Cucciari fu accolta in casa di Torre e della compagna in un momento difficile della sua vita. L’inconfondibile stile iperbolico e a tratti surreale di Mattia emerge anche negli SMS che mandava ai suoi amici, che ne daranno diretta testimonianza: tra questi anche Caterina Guzzanti messa in guardia dall’utilizzo smodato della parola “tema”, Ninni Bruschetta elogiato come cuoco e Giacomo Ciarrapico al quale Mattia faceva gli scherzi modificandogli le impostazioni del suo telefonino. Non mancherà il ricordo dei difficili momenti della malattia, come raccontato da Paolo Calabresi, vicino a lui proprio in quelle settimane più dure.

LA PROGRAMMAZIONE DEDICATA

Nella programmazione dedicata su Sky Cinema Uno saranno presenti alcuni dei lavori più amati di Mattia Torre: si inizierà alle 12.25 con i 4 episodi della mini-serie originale Sky “Dov’è Mario?”, da un’idea di Corrado Guzzanti scritta con Mattia Torre, in cui Guzzanti interpreta Mario Bambea, un intellettuale di sinistra molto glamour caduto in disgrazia, che dopo un incidente d’auto presenta degli strani disturbi di personalità. In particolare affiora in lui un ingombrante alter ego, il comico romano Bizio Capoccetti, che con la sua comicità truce e di bassa lega giunge presto ad un successo inaspettato.

A seguire, alle 15.25 andranno in onda gli 8 episodi della serie “La linea verticale”, basata sull’omonimo romanzo scritto da Mattia Torre e interpretata da Valerio Mastandrea. La serie nasce dall’esperienza ospedaliera dello stesso Torre e racconta, in tono surreale e satirico, la vita quotidiana del reparto di urologia oncologica di un ospedale italiano. La storia è raccontata dal punto di vista dei pazienti che, tramite uno stile di racconto libero e formalmente spregiudicato, dipingono un affresco realistico dei casi clinici e, soprattutto, di quelli umani.

Alle 19.00 si vedrà l’ultimo lavoro di Mattia Torre, “Figli”, concluso dopo la sua morte e nato proprio da un monologo che lo stesso Torre aveva scritto per l’amico Valerio Mastandrea, protagonista del film insieme a Paola Cortellesi. “Figli” racconta la storia di una giovane coppia, Sara e Nicola, sposati e innamorati. Hanno una bambina di 6 anni, Anna, e una vita felice. L’arrivo del secondo figlio, Pietro, sconvolge gli equilibri di tutta la famiglia dando vita a situazioni tragicomiche.

A chiudere la serata alle 21.45 –  dopo lo speciale di 100X100 Cinema“Boris – Il film”, lungometraggio realizzato dopo le tre stagioni dell’omonima serie tv, la più famosa scritta da Mattia, che per l’occasione torna tutta disponibile on demand su Sky e NOW TV. I personaggi del film sono quelli, indelebili, della serie: il regista René Ferretti (Francesco Pannofino) riesce finalmente a mollare la brutta fiction tv che ha fatto per anni e tenta il grande salto: un film d’autore, per il cinema. Ma il mondo del cinema con i suoi snobismi può essere perfino peggio di quello della tv. Soprattutto per una troupe, quella di Ferretti, a dir poco estranea all’Arte con la ‘a’ maiuscola. Tra cinematografari snob, attrici nevrotiche, sceneggiatori modaioli, eroinomani, squali e improvvisati vari, “Boris – Il film” mette a nudo un mondo, quello del cinema italiano, che aspira a una nuova giovinezza e vive invece solo una perenne immaturità.

Tutti questi film e serie tv, insieme allo speciale di 100X100 Cinema, saranno disponibili anche on demand su Sky e NOW TV.

Mattia Torre, morto lo sceneggiatore e creatore di Boris

0

È morto, a soli 47 anni, Mattia Torre, sceneggiatore, autore televisivo e regista, che, con Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, aveva creato la serie Boris, diventata poi anche un lungometraggio per il cinema, in cui si seguono le avventure tragicomiche di una troupe televisiva che lavora a una soap opera: Gli occhi del cuore. Sempre in squadra con Vendruscolo e Ciarrapico, aveva scritto la commedia grottesca Ogni maledetto Natale, per il cinema.

Oltre a serie e cinema, Mattia Torre è stato anche autore televisivo, ed ha portato avanti una stretta collaborazione con Valerio Mastandrea per il quale ha scritto prima Il migliore per il teatro e poi la serie tv La linea verticale.

Mattia Torre è stato anche scrittore, ha firmato In mezzo al mare e La linea verticale, da cui è stata tratta l’omonima serie tv e che racconta la sua esperienza da paziente all’ospedale romano Regina Elena.

Matthias Schoenaerts: altezza e fascino belga

Matthias Schoenaerts: altezza e fascino belga

Matthias Schoenaerts è una degli attori più affascinanti del panorama europeo. A testimoniarlo sono le numerose conquiste che ha collezionato in questi anni, e non parliamo di film. Infatti, la lista di ex dell’attore belga è piuttosto lunga. Da Marion Cotillard a Kate Winslet.

Tra le peculiarità di Matthias Schoenaerts ci sono fisico possente, quasi da militare e uno sguardo impenetrabile. Matthias Schoenaerts è alto infatti 1,87 centimetri e i suoi occhi sono verdi come uno smeraldo.

Ma ora conosciamo meglio Matthias Schoenaerts.  L’attore nasce ad Anversa nel 1977, inizia a recitare all’età di otto anni, affiancando il padre a teatro. Il suo debutto cinematografico avviene all’eta di quindici anni con un piccolo ruolo nel film belga Padre Daens, candidato all’Oscar al miglior film straniero.

Anche se debutta giovanissimo, Matthias Schoenaerts non rinuncia allo studio e completa Accademia d’Arte Drammatica di Aversa dove lavora molto sul ruolo dell’attore. Dopo gli studi inizia la sua vera e propria carriera al cinema che lo porta a lavorare in Black Book di Paul Verhoeven, interpreta il ruolo di Filip in Loft di Erik Van Looy, campione d’incassi in Belgio.

Il successo internazionale arriva però nel 2011, quanti è protagonista di Bullhead – La vincente ascesa di Jacky di Michaël R. Roskam, nominato all’Oscar al miglior film straniero. L’anno seguente è co-protagonista al fianco di Marion Cotillard in Un sapore di ruggine e ossa, dove sono apparsi in nudo frontale, diretto da Jacques Audiard e presentato in concorso al Festival di Cannes 2012.

Nel 2014 ha recitato, al fianco di Michelle Williams, nel film Suite francese, tratto dall’omonimo romanzo di Irène Némirovsky e diretto da Saul Dibb. Nel 2015 recita nei film The Danish Girl e  A Bigger Splash dell’italiano Luca Guadagnino.

Ed ora dieci curiosità su Matthias Schoenaerts, attore di fama europea.

Matthias Schoenaerts – poliglotta

Matthias Schoenaert è apparso in film di origine belga, olandese, francese, americana, britannica e italiani, in cui parla fiammingo, olandese, francese, inglese e tedesco.

Matthias Schoenaerts, figlio d’arte

Figlio d’arte dell’attore e costumista teatrale Julien Schoenaerts, noto soprattutto in Belgio.

Matthias Schoenaerts altezza

Matthias Schoenaerts è noto per avere un fisico possente e per molti sembra quasi un militare. Matthias Schoenaert è alto quasi un metro e novanta centimetri.

Matthias Schoenaert – tatuaggio

Ha un tatuaggio sul braccio sinistro interiore, un triangolo.

Matthias Schoenaerts fidanzata

La fidanzata di Matthias Schoenaerts è la fotomodella Alexandra Schouteden.

Le passioni di Matthias Schoenaerts

Ama giocare a calcio, e ha una passione anche per la pittura in particolare per i graffiti . Era vicino a diventare un calciatore professionista ed è stato nei tesserati della squadra di calcio Anversa Beerschot AC, ma ha rinunciato quando aveva 16 anni per apparire nel documentario De Pleintjes. Attualmente tifa le squadre di calcio FCO Beerschot Wilrijk e FC Barcellona.

Matthias Schoenaerts, i suoi modelli

Ha dichiarato di ammirare molto  attori come Daniel Day-Lewis, Simone Signoret, Marlon Brando, Al Pacino, Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix. E’ stato definito il Marlon Brando belga.

Lealtà e rispetto

Fece l’audizione che andò piuttosto bene con David Cronenberg per A Dangerous Method (2011). Ma rifiuto la seconda chiamata quando apprese che le lavorazione entrava in conflitto con un film del quale aveva già preso impegno  Bullhead – La vincente ascesa di Jacky (2011).

Marion Cotillard e l’esperienza in Un sapore di ruggine e ossa

Un sapore di ruggine e ossaMarion Cotillard ha rivelato che la prima e unica volta che le è piaciuto filmare una scene di sesso, è stato in Un sapore di ruggine e ossa con il quale recitava proprio con Matthias Schoenaerts.

Poteva essere Batman nel film Batman v Superman

BatmanDurante un’intervista alla tv olandese ha dichiarato di non essersi sentito pronto per interpretare Batman perché il personaggio era un Bruce Wayne ormai alla soglia dei 40 anni ed egli aveva solo 34 anni. Non si sa se Schoenaerts fosse la prima scelta di Zack Snyder, quel che è certo è che fosse trai papabili insieme a Ben Affleck per il ruolo di Bruce Wayne in Batman v Superman Dawn of Justice.

Matthias Schoenaerts: 10 cose che non sai sull’attore

Matthias Schoenaerts: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore belga Matthias Schoenaerts si è nel corso dell’ultimo decennio distinto come uno dei più validi e talentuosi attori europei, capace di portare il proprio successo anche sul suolo statunitense. Tra grandi produzioni e progetti più autoriali, egli ha sempre dato prova di saper costruire i propri personaggi con grande cura, regalando interpretazioni di grande intensità.

Ecco 10 cose che non sai di Matthias Schoenaerts.

Matthias Schoenaerts: i suoi film e le serie TV

1. Ha preso parte a celebri film. Un primo ruolo importante Schoenaerts lo ottiene per il film Black Book (2006). Ottiene poi fama internazionale grazie a Bullhead – La vincente ascesa di Jacky (2011), opera candidata all’Oscar al miglior film straniero. Recita da quel momento in film che lo rendono sempre più celebre come Un sapore di ruggine e ossa (2012), con Marion Cotillard, Chi è senza colpa (2014), Le regole del caos (2014), con Kate Winslet, Suite francese (2014), con Michelle Williams, Via dalla pazza folla (2015), The Danish Girl (2015), A Bigger Splash (2015), Red Sparrow (2018), con Jennifer Lawrence, Fratelli nemici – Close Enemies (2018), Kursk (2018), The Mustang (2019), La vita nascosta (2019), Panama Papers (2019) e The Old Guard (2020). Nel 2022 è invece in Amsterdam.

2. Ha recitato anche per la televisione. Molto meno frequentemente che per il cinema, l’attore ha recitato in alcune occasioni anche per la televisione. Ciò è avvenuto all’inizio della sua carriera, quando ha preso parte ad alcuni episodi di Flikken (2001) e Stille Waters (2002), serie di produzione belga. Torna poi sul piccolo schermo nel 2008 per De smaak van De Keyser, mentre nel 2009 recita nella serie Los zand. Nel 2021 prende parte ad un episodio della serie Lockdown, ma è solo nel 2023 che dà vita ad una significativa partecipazione televisiva recitando da protagonista nella serie Django.

3. Ha vinto importanti premi. Nel corso della sua carriera Schoenaerts ha vinto numerosi premi di prestigio, prevalentemente sul suolo europeo. Ha ad esempio ricevuto premi come miglior attore ai Lumières Award e ai Magritte Award per il film Un sapore di ruggine e ossa, e per lo stesso film ha anche vinto il César Award come Miglior promessa maschile. Ha poi ottenuto riconoscimenti vari anche per il suo ruolo nel film Bullhead e come rivelazione dell’anno al Capri-Hollywood International Film Festival per il film The Danish Girl.

Matthias-Schoenaerts-Instagram

Matthias Schoenaerts in Django

4. È il protagonista della serie. La serie Django, co-produzione italo-francese e in arrivo dal 17 febbraio su Sky Atlantic, si configura come una rivisitazione dell’omonimo film italiano di Sergio Corbucci. Ambientata nel Texas di fine 1800, questa vede Schoenaerts recitare nei panni del protagonista, il pistolero Django, il quale è in cerca della figlia Sarah, unica superstite all’assassinio di tutta la sua famiglia. Nella serie, l’attore si trova a recitare accanto all’attrice Lisa Vicari, interprete di Sarah, e Noomi Rapace, presente nei panni della religiosa Elizabeth Thurmann.

5. Ha cercato di rendere umano il suo personaggio. Parlando del suo Django, l’attore ha affermato di non aver cercato di reinventare attraverso di esso il concetto di mascolinità nel genere western, quanto di far emergere debolezze e fragilità che spesso non venivano mostrate in questo tipo di personaggi. Il Djano di Schoenaerts, dunque, si configura come un essere umano mostrato a 360 gradi, attraverso tutte le sue sfumature possibili.

Matthias Schoenaerts in Amsterdam

6. Ha avuto un ruolo nel film. Con Amsterdam, film che unisce commedia, dramma e thriller, l’attore è tornato a recitare in una produzione statunitense. Ha qui interpretato il detective Lem Getwiller, partner del detective Hiltz e incaricato insieme a quest’ultimo di risolvere l’omicidio alla base del racconto. Il film ha dunque permesso a Schoenaerts di distinguersi in mezzo ad un cast composto da noti attori come Christian Bale, Margot Robbie, John David Washington e Anya Taylor-Joy.

Matthias Schoenaerts in The Danish Girl

7. Come il suo personaggio nel film, è un appassionato d’arte. Nel film in costume The Danish Girl, dedicato alla seconda persona ad essersi identificata come transgender e a essersi sottoposta a un intervento di riassegnazione sessuale, Schoenaerts interpreta l’impresario d’arte Hans Axgil. Come il suo personaggio, l’attore ha raccontato di essere a sua volta un appassionato d’arte, dedicandosi nel tempo libero alla pittura e all’arte dei graffiti.

Matthias-Schoenaerts-The-Danish-Girl

Matthias Schoenaerts è su Instagram

8. Ha un profilo sul social network. L’attore è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 163 mila persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato quasi 2000 post, in parte relativi alle sue attività come attore o modello, potendo dunque ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Non mancano però anche altre tipologie di immagini, relative a luoghi ed esperienze fatte dall’attore. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Matthias Schoenaerts: chi è la sua fidanzata

9. È molto riservato. Schoenaerts è da sempre molto restio a condividere informazioni relative alla sua vita sentimentale, ma è noto che fino a qualche tempo fa era legato ad una donna di nome Alexandra Schouteden, di professione avvocato. Negli ultimi due anni, tuttavia, sembra abbia una relazione con Pia Miller, modella, attrice e conduttrice televisiva australiana di origini cilene. Nonostante alcuni scambi di messaggi sui social, nessuno dei due ha confermato la loro eventuale relazione, né si hanno molte notizie recenti sullo stato della loro storia d’amore.

Matthias Schoenaerts: età, altezza e fisico dell’attore

10. Matthias Schoenaerts è nato l’8 dicembre 1977 a Antwerp, Belgio. L’attore è alto complessivamente 1,88 metri. Data la sua altezza, Schoenaerts non passa di certo inosservato ed è noto anche per un fisico particolarmente imponente, che non ha mancato di mostrare in alcuni suoi film per i quali era richiesta una grande fisicità.

Fonte: IMDb, Instagram

Matthias Schoenaerts sarà il villain di Supergirl: Woman of Tomorrow

0

Matthias Schoenaerts è stato scelto per interpretare il villain del prossimo progetto del DCU, Supergirl: Woman of Tomorrow.

Già MTTSH aveva dichiarato che l’attore di The Old Guard Matthias Schoenaerts era in trattative per interpretare il cattivo Krem delle Colline Gialle.

Nella serie a fumetti di Tom King, Krem è uno spietato Kingsasgent responsabile di aver ucciso il padre di Ruthye Marye Knoll e di aver scatenato l’ira di Kara Zor-El piantando una freccia in Krypto.

Supergirl: Woman of Tomorrow sarà il prossimo film del DCU a uscire nelle sale dopo Superman. La Warner Bros. ha recentemente annunciato che la nostra nuova Ragazza d’Acciaio prenderà il volo il 26 giugno 2026. La regia è affidata a Craig Gillespie.

Si dice che questa versione di Kara Zor-El sia “meno seria e più tagliente dell’iconica supereroina”, in quanto Gunn cerca di allontanarsi dalle “precedenti rappresentazioni della Ragazza d’Acciaio, in particolare la lunga serie della CBS/CW interpretata da Melissa Benoist”. Le riprese del film dovrebbero iniziare a breve.

Cosa ha detto James Gunn su Milly Alcock?

Supergirl: Woman of Tomorrow

James Gunn ha recentemente rivelato di aver pensato alla Alcock per interpretare Supergirl dopo aver visto la sua interpretazione nella serie prequel di Game of Thrones della HBO.

Milly è stata la PRIMA persona che ho proposto a Peter per questo ruolo, ben più di un anno fa, quando avevo letto solo i fumetti“, ha scritto il regista su Threads. “Stavo guardando La casa del drago e ho pensato che potesse avere il taglio, la grazia e l’autenticità di cui avevamo bisogno“.

Cosa aspettarci da Supergirl: Woman of Tomorrow

Secondo una breve sinossi, la storia seguirà Kara mentre “viaggia attraverso la galassia per festeggiare il suo 21° compleanno con Krypto il Supercane. Lungo la strada, incontra una giovane donna di nome Ruthye e si ritrova in una ricerca omicida di vendetta”.

L’attrice e drammaturga Ana Nogueira sta scrivendo la sceneggiatura di Supergirl: Woman of Tomorrow.

James Gunn e Peter Safran hanno annunciato il reboot di Supergirl durante la giornata stampa dello studio nel gennaio dello scorso anno, quando è stato rivelato lo slate del DCU “Gods and Monsters“. Il progetto sarà basato almeno in parte sull’omonima serie di fumetti di King del 2022.

Matthias Schoenaerts fa innamorare Michelle Williams

0
Matthias Schoenaerts fa innamorare Michelle Williams

Matthias Schoenaerts, l’attore rivelazione dell’ultimo film di Jacques Audiard, affiancherà Michelle Williams nel dramma Suite française.

Dopo averlo ammirato nel bellissimo Un sapore di ruggine e ossa di Jacques Audiard al fianco di Marion Cotillard, Matthias Schoenaerts si prepara a una carriera internazionale.

Il prossimo anno sarà sugli schermi in Blood Ties di Guillaume Canet, il remake del francese Liens du Sang che riunisce un cast internazionale, tra cui la Cotillard, Clive Owen e Mila Kunis.

Il Daily Mail annuncia ora un nuovo progetto cinematografico che vedrà Matthias Schoenaerts impegnato oltreoceano. L’attore belga affiancherà infatti Michelle Williams in Suite française, diretto da Saul Dibb (La Duchessa), di cui vi avevamo già parlato. Il film drammatico tratto dall’omonimo romanzo di Irene Nemirovsky è ambientato durante la Seconda guerra mondiale. Schoenaerts interpreterà un generale nazista ospitato da Lucile (Michelle Willams), una giovane donna francese il cui marito è partito per il fronte. Lucile, che vive con la dispotica suocera (interpretata da Kristin Scott Thomas) finirà per innamorarsi dell’ufficiale tedesco. Le riprese di Suite française inizieranno a Londra in primavera.

Matthias Schoenaerts di nuovo protagonista per Thomas Vinterberg

0
Matthias Schoenaerts di nuovo protagonista per Thomas Vinterberg

Dopo aver lavorato insieme per Via Dalla Pazza Folla (uscito nelle nostre sale lo scorso settembre), Matthias Schoenaerts, star dei recenti A Bigger Splash e The Danish Girl, unirà nuovamente le forze con il regista Thomas Vinterberg (Il Sospetto) per Kursk, film che racconterà la tragedia del sommergibile russo che nel 2000 fu vittima di un incidente durante un’esercitazione, e rimase bloccato a 108 metri di profondità, con la conseguente morte dei 107 membri dell’equipaggio.

La pellicola sarà prodotta da Luc Besson, mentre la sceneggiatura, basata sul libro A Time to Die di Robert Moore, sarà scritta da Robert Rodar (Salvate il Soldato Ryan). Nel film Matthias Schoenaerts interpreterà il Capitano Gennady Lyachin, a capo dell’equipaggio del Kursk.

Ricordiamo che il 31 marzo arriverà nelle sale italiane il nuovo film di Thomas Vinterberg, dal titolo La Comune. Prossimamente, invece, vedremo in Disorder al fianco di Diane Kruger. Il film è stato presentato al Festival di Cannes 2015, ma al momento non ha ancora una data di uscita italiana. La pellicola racconta la storia di Vincent, un soldato francese delle Forze Speciali appena tornato dall’Afghanistan, affetto da un disturbo da stress post-traumatico. E’ stato assunto per garantire la sicurezza di Jessie, la moglie di un ricco uomo d’affari libanese nella lussuosa villa a «Maryland». Mentre inizia a provare uno strano fascino per la donna che deve proteggere, Vincent sembra cadere sempre più in paranoia. A meno che non si stia sbagliando, ed il pericolo sia davvero reale.