Home Blog Pagina 1283

Mindcage – Mente Criminale, dall’8 giugno al cinema

0
Mindcage – Mente Criminale, dall’8 giugno al cinema

Uscirà al cinema l’8 giugno distribuito da Medusa Film per Notorious Pictures il nuovo thriller di Mauro Borrelli (The Recall – L’Invasione, 2017; WarHunt, 2022) dal titolo Mindcage – Mente Criminale, con un cast stellare formato da John Malkovich (Le relazioni pericolose, 1989; Il tè nel deserto, 1990), Martin Lawrence (Bad Boys, 1995, Bad Boys for Life, 2020) e Melissa Roxburgh (la celebre Michaela Beth Stone nella serie tv statunitense di successo Manifest, 2018-2023).

Il film racconta l’avvincente ricerca di un assassino imitatore da parte dei detective Jake (Martin Lawrence) e Marty (Melissa Roxburgh). I due, attraverso numerosi espedienti e colpi di scena, chiederanno aiuto a L’Artista (John Malkovich), un pericoloso serial killer incarcerato e dalla mente diabolica che li attirerà in un gioco contorto e pieno di suspance.

Il regista Mauro Borrelli, noto anche come sceneggiatore, designer e visual artist ha utilizzato elementi ancestrali suggestivi che ricordano film di successo come Il sesto senso, Seven e Constantine, immergendo lo spettatore in un’affascinante cornice dark. Fondamentali, in tal senso, i richiami all’arte classica religiosa italiana che si fondono perfettamente con l’estetica noir.

Mindcage – Mente Criminale, spiegazione del finale: chi è il vero assassino?

Diretto da Mauro Borrelli, Mindcage – Mente Criminale è un thriller psicologico del 2022 che ruota attorno a casi di omicidio e serial killer allucinanti. Fin dall’inizio, i due detective principali, Jake Doyle e Mary Kelly, sono tormentati da indizi enigmatici. Mindcage inizia con una nota criptica: delle donne vengono trovate morte in giro per la città. A differenza di ogni altro caso di omicidio, questi omicidi sono molto più distintivi e dettagliati. Ogni donna è adornata in modo tale da sembrare un angelo. Ma la cosa principale è che la persona che sembra aver commesso questi omicidi è in prigione.

Cinque anni prima, il serial killer Arnaud Lefeuvre, alias “The Artist” (John Malkovich), ha rapito e ucciso sei donne in tutta la città. Queste donne erano tutte associate al mondo delle prostitute e delle prostitute. Ora, un serial killer casuale stava rievocando l’intera serie di omicidi, con una strana somiglianza con il modus operandi di Arnaud. Tutto andava bene finché il serial killer non ha iniziato a piazzare indizi casuali sui corpi delle vittime, indirettamente collegati ai detective e alle loro vite personali. Ora, gli investigatori non hanno altra scelta che chiedere aiuto a “The Artist” in persona per risolvere l’intero caso. Ma con il passare dei giorni, i detective si ritrovano invischiati in un labirinto.

Seguono Spoiler su Mindcage – Mente Criminale

Qual è la trama di Mindcage – Mente Criminale?

Il serial killer ha commesso tre omicidi in tre giorni. Il primo corpo è stato scoperto in una chiesa, decorato per renderlo presentabile. I detective Jake e Kelly si avvicinano alla scena del crimine, ed entrambi sono in cattivi rapporti. Nessuno dei due comunica apertamente, ma vengono assegnati a questo caso. Lo sceriffo Owings ha spiegato l’intero caso e il modo in cui questi corpi sono stati conservati. Arnaud avvelenava e conservava le sue vittime usando la ricina estratta dai semi di ricino. Poi sistemava e decorava i cadaveri in pose realistiche usando cornici di metallo, prima di lasciarli in giro per la città. L’artista li chiamava i suoi “capolavori”.

Dopo un’attenta ricerca e pianificazione, Arnaud fu arrestato da alcuni dei migliori detective, tra cui Jake. Per garantire maggiore chiarezza sul caso, lo sceriffo Owings propone di valutare e interrogare Arnaud per ottenere informazioni. Mentre Jake è completamente contrario, Kelly vuole provare a presentarsi come principale. Kelly è laureata in psicologia e crede che la sua formazione potesse aiutarla a dare una svolta al caso. L’idea alla base di questo interrogatorio è quella di accendere l’ego di Arnaud, poiché è chiaro che qualcun altro sta rubando il suo lavoro e si sta prendendo tutto il merito.

Arnaud, il maestro dell’inganno

Arnaud era un maestro dell’inganno. Non si turbava affatto per il fatto che il suo lavoro venisse rubato. Chiedeva sempre qualcosa in cambio delle sue informazioni. A due settimane dalla sua esecuzione, Arnaud desiderava che la sua pena venisse commutata in ergastolo. Kelly gli presentava diverse offerte, ma lui le rifiutava tutte. Alla fine, Kelly promise di approvare la bozza. Jake chiedeva gentilmente a Kelly di lasciare i documenti, così da poterli studiare in dettaglio.

Era chiaro che Arnaud e il misterioso assassino seguissero teorie sull’aldilà, sugli arcangeli e su altri temi biblici. Arnaud recuperava i suoi materiali artistici e Kelly lo aiutava. Passava l’intera giornata a osservare foto e, a un certo punto, decideva di chiamare Kelly per chiederle di controllare le ali dell’ultima vittima: voleva sapere se il medico legale le avesse tarpate.

Kelly correva immediatamente a controllare e trovava, incollato alle ali, un pennellino da smalto. Jake si sorprendeva della familiarità di Kelly con quel pennellino: risultava essere una tonalità fuori produzione che Kelly usava ai tempi del liceo. Non ci pensavano troppo finché non veniva trovato un altro corpo: questa volta, il serial killer lasciava la vittima su una barca, insieme all’ago di una bussola antica.

La situazione diventava ancora più inquietante quando Kelly si accorgeva che Zeke, l’ex compagno di Jake, possedeva una bussola identica. Dopo la morte di Zeke, sua moglie ritirava i suoi effetti personali, ma della bussola non c’era più traccia.

Un caso segnato dalla follia

La gente ricordava Arnaud per aver ucciso sei donne, anche se in realtà causava sette morti. La notte del suo arresto, Jake e Zeke lo inseguivano con un’auto della polizia, ma Jake perdeva il controllo del veicolo e si verificava un terribile incidente. Jake non capiva esattamente quando Zeke fosse sceso dall’auto. Tutto ciò che vedeva era Zeke in piedi accanto ad Arnaud, mentre rideva follemente, prima di cospargersi di benzina e darsi fuoco.

Kelly esaminava i fascicoli di Jake e si rendeva conto che il caso di Arnaud aveva avuto effetti devastanti sulla sua salute mentale. Nonostante non venisse ufficialmente registrato, Jake seguiva una terapia intensiva dopo la morte di Zeke. Durante gli interrogatori, Jake perdeva il controllo e puntava una pistola contro Arnaud. Quest’ultimo sosteneva che Zeke avesse trovato una via per l’aldilà, ma Jake era convinto che Arnaud lo avesse manipolato inducendolo al suicidio.

Mentre l’intera squadra pensava che Zeke fosse morto nell’incendio dell’auto, Kelly sospettava che ci fosse qualcosa di strano anche in Jake. Tuttavia, la priorità restava risolvere il caso. Intanto, Arnaud raccontava a Kelly dei suoi ammiratori che, secondo lui, potevano essere coinvolti negli omicidi.

L’aggressione e la scoperta della verità

Arnaud interrogava spesso Kelly sull’aldilà, generandole molti dubbi. La situazione degenerava quando Kelly veniva aggredita da uno sconosciuto, già incontrato nei giorni precedenti. Inizialmente ignorava il pericolo, finché l’uomo non si introduceva in casa sua. Quella stessa notte, veniva rinvenuta un’altra vittima in un museo; cinque ore di filmati di sicurezza risultavano mancanti.

Kelly trovava la bussola di Zeke, e Jake inseriva un ago all’interno: la bussola indicava un dipinto. Spostandolo, trovavano un’iscrizione olandese: “Het hele landscape” (“il paesaggio dell’inferno”). Jake ne rimaneva scioccato, poiché Zeke gli aveva inviato un libro con lo stesso titolo prima di morire.

Nel frattempo, Jake cominciava a lasciarsi influenzare da pratiche superstiziose, infastidendo Kelly e rallentando le indagini. Gli agenti scoprivano tracce di cloroformio, piume di colomba e foto della vittima presso il camion del vicegovernatore Diaz, destinate ad Arnaud tramite corriere.

Sebbene i registri di Diaz non combaciassero con i profili delle vittime, Kelly e lo sceriffo Owings erano convinti che il serial killer stesse cercando di superare Arnaud.

I segreti di Arnaud

Kelly era sconvolta dalla perquisizione della cella di Arnaud e si scusava con lui. Arnaud distruggeva tutte le lettere ricevute dai suoi ammiratori, ma ricordava ogni dettaglio. Sebbene si rifiutasse di rivelare i nomi, raccontava la sua infanzia traumatica: cresciuto con una madre prostituta, veniva scaraventato a terra a causa delle sue convinzioni religiose, subendo un grave trauma cranico che lo costringeva sulla sedia a rotelle.

Arnaud rivelava che il serial killer era un falsario di opere rinascimentali a tema religioso. Kelly e Jake si precipitavano nel negozio “Langdon & Sons”, dove trovavano un dipinto di Gesù, collegato ad Arnaud. Tuttavia, il direttore del negozio si rifiutava di rivelare l’identità del pittore.

Poco dopo, Kelly e Jake venivano aggrediti dallo stesso uomo che aveva fatto irruzione in casa di Kelly. L’inseguitore, Javier Salazar, si suicidava prima di poter essere catturato. Salazar, infermiere dell’istituto psichiatrico, aveva avuto contatti con Arnaud, ma non era ritenuto capace di omicidi.

Analizzando il DNA trovato su una busta, si scopriva che apparteneva a una donna coinvolta in un giro di prostituzione: la madre di Arnaud. Il suo cadavere veniva ritrovato in un appartamento adibito a laboratorio.

Il dono maledetto di Arnaud

Quando Kelly affrontava nuovamente Arnaud, lui rivelava di sentire la voce dell’Arcangelo Samael e di attendere il momento giusto per rivelare l’identità dell’assassino. Arnaud insisteva per conoscere i traumi di Kelly: la sua infanzia difficile, le punizioni inferte dal padre, e il suo odio nei confronti di Dio.

Dopo un lungo interrogatorio, Arnaud consegnava a Kelly una scultura contenente un biglietto con l’indirizzo del nascondiglio del killer. Sul posto, Kelly scopriva una parete piena di sue foto e dati personali. In quel momento, incontrava Diaz, ma con sorpresa si rendeva conto che il vero assassino era Jake, posseduto dallo spirito di Arnaud.

Jake, sotto l’influsso di Arnaud, raccontava la storia dell’artista maledetto: Arnaud aveva scoperto il potere di “possedere” chiunque disegnasse. Considerava questo dono un segno divino. Kelly era costretta a sparare a Jake, liberandolo dal controllo mentale.

La spiegazione del finale di Mindcage: la verità su Arnaud

Arnaud, attraverso il corpo del Dr. Loesch, incontrava di nuovo Kelly, rivelandole di essere ancora vivo e intenzionato a farle del male. Tuttavia, Kelly aveva anticipato il suo piano: aveva avvelenato le sue matite, portando così Arnaud alla morte definitiva.

“Mindcage” si chiudeva con una riflessione sulla sottile linea tra fede, manipolazione e follia. Arnaud, forse davvero un Angelo della Morte, aveva usato il suo potere per soggiogare e distruggere chiunque incrociasse il suo cammino.

Mind MGMT dai fumetti al cinema, produce Ridley Scott

0
Mind MGMT dai fumetti al cinema, produce Ridley Scott

La 20th Century Fox ha acquistato i diritti per la trasposizione cinematografica di Mind MGMT, fumetto pubblicato negli USA dalla Dark Horse (la stessa casa editrice di Sin City ed Hellboy). A produrre il film sarebbe stato chiamato Ridley Scott.

La serie è scritta e illustrata da Matt Kindt e si concentra su, Lyme un agente governativo che fa parte di uno speciale gruppo di ‘spie psichiche’; sfinito dall’uso delle sue abilità, si ritira ma, a causa di un crollo nervoso, ne perde il controllo, spingendo gli abitanti di un’intera cittadina a massacrarsi tra di loro; la vicenda si sposta poi di alcuni anni e vede la scrittrice Meru incrociare la strada del protagonista, scoprendo di avere con lui un particolare legame….

Al momento la Fox ha semplicemente acquistato i diritti e coinvolto Scott attraverso la sua compagnia Scott Free; ora bisognerà trovare uno scrittore e poi capire se il tutto prenderà effettivamente il via o resterà nel limbo dei progetti annunciati e mai realizzati.

Fonte: Empire

Minari: il film candidato all’Oscar arriva su Sky

0
Minari: il film candidato all’Oscar arriva su Sky

Arriva in prima visione su Sky Cinema Due il film candidato a sei Oscar, Minari di Lee Isaac Chung, film rivelazione di questa stagione cinematografica già vincitore del Golden Globe come Miglior Film Straniero e del Gran Premio della Giuria e del Premio del Pubblico al Sundance Film Festival.

Minari ha ricevuto sei nomination agli Oscar come Miglior Film, Miglior Regista a Lee Isaac Chung, Miglior Attrice Non Protagonista a Yuh-Jung Youn, Miglior Attore Protagonista a Steven Yeun – primo interprete americano di origine asiatica nella storia a ricevere questa nomination -, Migliore Sceneggiatura Originale a Lee Isaac Chung e Migliore Colonna Sonora Originale a Emile Mosseri. Anche quest’anno si potrà seguire la Notte degli Oscar® 2021 in diretta su Sky Cinema Oscar (canale 303) tra domenica 25 e lunedì 26 aprile a partire dalle 00:15.

Minari (dal nome di una pianta acquatica coreana simile al crescione europeo) è ambientato negli Stati Uniti degli anni 80 e si ispira alle vicende personali del regista. Tutto ha inizio quando Jacob (Steven Yeun, The Walking Dead, Burning – L’amore brucia), immigrato coreano, trascina la sua famiglia dalla California all’Arkansas, deciso a ritagliarsi la dura indipendenza di una vita da agricoltore. Sebbene Jacob veda l’Arkansas come una terra ricca di opportunità, il resto della famiglia è sconvolto da questo imprevisto trasferimento in un fazzoletto di terra nell’isolata regione dell’Ozark. Ad aiutare Jacob nella fattoria il veterano di guerra Paul, inarrestabile lavoratore estremamente religioso, interpretato da Will Patton (Yellowstone).  L’arrivo dalla Corea della nonna (Yuh-Jung Youn, Youn’s Kitchen, The Housemaid), donna imprevedibile e singolare, stravolgerà ulteriormente la loro vita. I suoi modi bizzarri accenderanno la curiosità del nipotino David (Alan Kim) e accompagneranno la famiglia in un percorso di riscoperta dell’amore che li unisce.

Un film rivoluzionario in cui una famiglia coreana cerca integrazione e insegue il “sogno americano”, per una storia carica di speranza in un’epoca difficile in cui per ricominciare bisogna sostenersi soprattutto nelle difficoltà. Osannato dalla critica internazionale, il Wall Street Journal parla di una storia “intima, toccante, divertente e costantemente stimolante”, The Guardian lo descrive come “incantevole” nel raccontare la fede e la vita reale, vita che può migliorare una volta che si riescono ad apprezzare le cose semplici e a farne tesoro.

Minari: 5 curiosità sul film candidato all’Oscar

Minari: 5 curiosità sul film candidato all’Oscar

Si intitola Minari ed è uno dei film più premiato dell’anno cinematografico insolito appena trascorso. La sua corsa è partita dal Sundance, festival che di solito regala sempre grandi doni prezioso al pubblico cinefilo di tutto il mondo. Lì, Minari, disponibile su NOW e on demand su Sky, ha conquistato il il Gran Premio della Giuria e il Premio del Pubblico. Da allora, nella sua corsa nella stagione dei premi, ha messo a segno solo colpi positivi, vincendo un Golden Globe, un BAFTA, un SAG Award e un premio Oscar (questi ultimi premi tutti assegnati all’incredibile Youn Yuh-jung, ma ne parleremo più avanti).

Il film, che racconta una storia di integrazione, ambizione e speranza nel futuro ha toccato il cuore di molti e qui di seguito segnaliamo cinque curiosità su una storia che, per la sua universalità e il suo cuore, sarà ricordata a lungo.

Il film Minari è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

La scintilla che “ha acceso” la sceneggiatura

Minari film 2020Autore della regia e della sceneggiatura, Lee Isaac Chung ha raccontato che poco prima di scrivere la sceneggiatura di Minari era sul punto di abbandonare il cinema e accettare un impiego a tempo pieno come insegnante. Poi gli venne in mente una frase del romanzo La casa del professore, di Willa Cather, del 1925. Quella frase recitava “La vita cominciò per me quando smisi di ammirare e cominciai a ricordare”. Da questo ricordo, pochi mesi prima dell’inizio del suo periodo di insegnamento, Chung cominciò a scrivere la sceneggiatura che sarebbe diventata Minari. Il film è stato poi girato a Tulsa, in Oklahoma, in soli 25 giorni, un set e delle riprese velocissime che hanno coinvolto non solo tutte le attività di zona, ma anche le cittadine limitrofe come Sand Springs, Skiatook, Broken Arrow e Rose. Dopo il successo di Minari, è difficile immaginare Lee Isaac Chung che abbandona il cinema e si dedica all’insegnamento!

Un cast straordinario in Minari

minari recensioneIl cast di Minari è sicuramente l’aspetto vincente del film, che si basa su una storia intensa e coinvolgente ma che fa principalmente leva sull’alchimia trai personaggi. Naturalmente salta all’occhio Steven Yeun, affascinante protagonista maschile, che vanta un’ottima sintonia con Yeri Han, che interpreta sua moglie, nel film. Ma è inevitabile non pensare che la scena sia totalmente rubata da Youn Yuh-jung che interpreta nonna Soonja, e dal piccolo Alan Kim, il vivace David. Youn Yuh-jung, vincitrice di un BAFTA, di un SAG e di un Oscar per questo ruolo, è una vera superstar in patria: è una delle più importanti star e dei volti più noti del cinema coreano, ha lavorato per registi come Hong Sang-soo e Im Sang-soo e a lei appartiene il record di essere la prima attrice asiatica a vincere un premio Oscar per la migliore interpretazione da non protagonista. Classe 1947, Youn Yuh-jung è diventata l’eroina della season award soprattutto grazie ai suoi discorsi di ringraziamento acuti e ironici, e alle sue dichiarazioni sfacciate ma sempre divertenti. Accanto a lei, il giovanissimo Alan Kim rappresenta un contraltare perfetto, dal momento che è al suo esordio al cinema e offre una performance fresca e naturale, che rimarrà impressa soprattutto per il suo “Non sono carino, sono bello!”. Il cast è poi arricchito da fuoriclasse del calibro di Scott Haze e Will Patton, oltre che da Noel Cho, che interpreta la mite sorella maggiore, Anne.

Steven Yeun in Minari

Steven Yeun MinariCuore pulsante di Minari è Jacob, interpretato da Steven Yeun. L’attore, proprio come il capofamiglia degli Yi, è nato e cresciuto a Seoul e poi si è trasferito, nel 1988, nel Michigan. Yeun deve la sua fama a The Walking Dead, nella serie AMC ha interpretato per 5 stagioni Glenn Rhee, uno dei personaggi preferiti dai numerosissimi fan dello show ideato da Robert Kirkman. Per Minari, Steven ha conquistato una nomination agli Oscar nella categoria migliore attore protagonista, il primo asiatico ad arrivare nella cinquina finale, e in quell’occasione, tutta la famiglia di The Walking Dead ha esultato, sui social: il loro Glenn era sul tetto di Hollywood!

Per Yeun, quindi, Minari è stata una questione personale, dal momento che ha molte cose in comune con il personaggio che interpreta, e quindi ha aggiunto al suo Jacob un ulteriore tocco personale. Nel film, Jacob indossa sempre un berretto rosso, non si tratta di un semplice berretto di scena, ma di un regalo che la madre di Steven gli fece quando aveva 17 anni e che l’attore custodisce gelosamente. Aggiungerlo al guardaroba di questo particolare personaggio non ha fatto che rendere ancora più autentica e sentita la sua interpretazione.

Cosa significa Minari?

Minari filmNon si tratta di un nome di città o di persona, ma è il nome di un’erba selvatica. Come apprendiamo dal film, attraverso le parole di nonna Soonja, il Minari è una pianta acquatica spontanea tipicamente coreana. È meglio conosciuta come “prezzemolo giapponese”, “sedano cinese” o “crescione di palude”, si usa per cucinare piatti tipici della tradizione, frittate, kimchi, zuppe, stufato, bibimbap e haemul pajeon. Ha ottime proprietà organolettiche, è ipocalorico e disintissicante. Inoltre ha la capacità di crescere anche nei posti più impensati, ed è una pianta molto resistente.

Una storia autobiografica

Minari storia autobiograficaMinari è una storia autobiografica. Il regista Lee Isaac Chung è nato in Colorado e cresciuto in Arkansas da una famiglia sudcoreana e in Minari ha raccontato la sua famiglia e la sua infanzia negli anni ’80. La spinta principale per raccontare questa sua storia nasce, secondo le dichiarazioni di Chung, dal desiderio di raccontare a sua figlia di otto anni la sua storia e i sacrifici che i suoi nonni, genitori del padre, avevano fatto per poter realizzare il loro sogno americano.

Chung ha raccontato: “Se avessi potuto lasciare a mia figlia una storia da vedere, quale storia avrei voluto che fosse? Così ho annotato ottanta ricordi visivi che risalivano all’epoca in cui avevo all’incirca l’età di mia figlia. Andavano dai ricordi dei grandi litigi fra i miei genitori nell’Arkansas fino a quello di mia nonna che incendiò metà della nostra fattoria. Nell’esaminarli, ho pensato che forse questa era la storia che avevo sempre desiderato raccontare”.

Se non avete ancora visto il film, potete approfittare: Minari è disponibile su NOW e on demand su Sky.

Minari, recensione del film con Steven Yeun

0
Minari, recensione del film con Steven Yeun

Accolto con grande entusiasmo di pubblico e critica dal Sundance Film Festival, Minari, di Lee Isaac Chung, è già arrivato a vincere il titolo di Miglior Film Internazionale ai Golden Globes 2021, e adesso gareggia agli Oscar di quest’anno con ben sei nomination. Il film, racconto semi autobiografico di un coreano trapiantato in America, lo stesso Chung, si posiziona ad un’altezza insolita nel panorama produttivo, ma anche narrativo, del cinema americano.

La trama di Minari

La storia di Minari è ambientata negli anni ’80 e si focalizza su Jacob (Steven Yeun), un giovane agricoltore che porta via la sua famiglia da Los Angeles perché determinato ad avviare una fattoria in Arkansas e iniziare una nuova vita. Il suo desiderio è quello di coltivare in loco una serie di ortaggi e verdure coreane che la comunità asiatica trapiantata negli USA non trova facilmente in commercio. Sua moglie Monica (Yeri Han) è stanca dell’ottimismo di suo marito dal momento che questa passa attraverso la poco rosea prospettiva di vivere isolati in una casa mobile in mezzo al nulla e con pochi soldi. Il piccolo David (Alan S. Kim) e sua sorella sembrano invece sospesi in una nuova condizione di vita che sembra non influenzarli minimamente.

L’adattamento della famiglia alla nuova situazione viene sconvolto dall’arrivo improvviso della madre di Monica, l’eccentrica nonna Soonja (Yuh-Jung Youn), una donna dal linguaggio colorito e un po’ bizzarra, ma incredibilmente forte. I modi della donna suscitano fin da subito la curiosità di David che stabilirà un forte legame con l’insolita nonna.

Un’elegia delle cose semplici

A partire dal titolo, il film di Lee Isaac Chung si pone come un’elegia della semplicità, un’ode a ciò che nella vita desta profonda emozione pur rimanendo nella visione ordinaria della realtà. “Minari” infatti è un tipo di prezzemolo selvatico che attecchisce con molta facilità ovunque e che costituisce un ingrediente molto frequente nella cucina coreana; vediamo infatti la nonna Soonja dire al piccolo David cos’è quell’erba che cresce lungo il ruscello, accanto alla loro casetta su ruote. Alla fine del film, si tornerà su quella sponda, a raccogliere quell’erba semplice eppure così potente nel significato emotivo che trasmette, ma nel frattempo, l’avventura di Jacob si sviluppa seguendo un percorso che lo mette a confronto con la cultura rurale americana, costellata di riti e credenze lontanissime dal suo vissuto, dalla sua esperienza alle quale finisce per affidarsi in quel percorso di immedesimazione nel nuovo mondo che ha scelto di abitare, insieme alla sua famiglia. E mentre Jacob rappresenta lo spirito di innovazione e avventura, Monica incarna uno stile di vita più conservatore, tanta è la sua ritrosia ad entrare in contatto con un nuovo mondo e persone che appartengono ad una cultura completamente differente dalla sua. 

Il contrasto tra etnie non ha un vero e proprio ruolo in Minari, nel senso che è accennato nei momenti in cui la famiglia Yi si interfaccia con chi vive intorno a lei, ma non assume mai il connotato di un problema, è semplicemente un fatto, di cui entrambe le parti prendono atto, passando oltre.

Minari film 2020Lo straniero in terra americana

L’occhio di Chung è senza dubbio debitore della sua cultura di nascita, è quello di un estraneo che guarda all’ambiente americano desiderando fortemente l’essere “intonato” a quello stesso contesto, eppure i tempi narrativi, lo stile di inquadrature, l’importanza che viene data alla banalità del quotidiano si sposa molto meglio con i tempi cinematografici orientali. Gli stessi sono però resi universali dalla specificità della storia, che comunque racconta di un sogno di integrazione e di riscatto personale. Il sogno americano contaminato con la poetica dell’essenziale e del banale diventa in Minari uno slancio poetico che si intona con i gesti sommessi dei protagonisti, i giochi docili dei bambini, la bizzarra nonna e le sue espressioni volgari ma allo stesso tempo intime.

Benedetto da un cast in stato di grazie e da una delicatezza rara, Minari è un affresco familiare che non ha difficoltà a trasformarsi in epica collettiva, senza mai perdere di vista l’individuo con le sue ambizioni, le sue debolezze e la voglia di realizzarsi, cercando sempre di muoversi in sintonia con le persone che ama.

Mimi Keene: 10 cose che non sai sull’attrice

Mimi Keene: 10 cose che non sai sull’attrice

Giovanissima ma già con alcuni importanti titoli cinematografici e televisivi nel suo curriculum, l’attrice londinese Mimi Keene ha conquistato tutti non solo con il suo fascino ma anche con un talento a dir poco notevole. Capace di comunicare profonde emozioni con minimi accenni del volto, è oggi un’attrice in rapida ascesa, molto richiesta e con un futuro particolarmente promettente davanti a lei.

Ecco 10 cose che forse non sai di Mimi Keene.

Mimi Keene: i suoi film e le serie TV

1. È celebre per alcune serie TV. La carriera da attrice della Keene ha avuto inizio nel 2013 con un piccolo ruolo in un episodio della serie Sadie J. Successivamente ha recitato nel film televisivo Our Girl (2013) e in un paio di episodi della serie Children in Need (2013-2014). Ottiene una prima popolarità grazie alla soap opera EastEnders, dove ricopre il ruolo di Cindy Williams. Nel 2016 appare in un episodio di Casulty, mentre è nel 2019 che arriva la celebrità grazie alla serie Sex Education. Qui, accanto ad attori come Asa Butterfield e Emma Mackey, ricopre il ruolo di Ruby Matthews.

2. Ha recitato in alcuni film. Ad oggi la Keene è apparsa solamente in due film per il cinema, ma ha lasciato intendere di voler decisamente ripetere l’esperienza in futuro. Ad oggi, dunque, i due lungometraggi in cui si può ritrovare l’attrice sono Close (2019), un thriller con protagonista Noomi Rapace, e il biografico Tolkien (2019), basato sulla vita del celebre scrittore, con protagonista Nicholas Hoult.

3. Ha recitato anche per un videogioco. Oltre ad essersi dedicata al cinema e alla televisione, la Keene ha avuto modo di vivere un’esperienza che non capita a tutti i suoi colleghi: recitare per un videogioco. Ha infatti dato voce ai personaggi di Eurayle, Stheno e Medusa in Castlevania: Lords of Shadow – Mirror of Fate (2013) e Castlevania: Lords of Shadow 2 (2014). L’attrice non si è però limitata a fornire la voce a questi personaggi, ma li ha anche interpretati fisicamente grazie alla tecnica della motion capture.

Mimi Keene Sex Education

Mimi Keene in Sex Education

4. Ha fatto recitare il suo cagnolino nella serie. Chi segue l’attrice sui social saprà del suo grande amore per il suo chihuahua chiamato Baby. Un cagnolino da cui l’attrice non si separa mai, a tal punto da aver cercato di farlo comparire anche in Sex Education sin dalla prima stagione. L’occasione è finalmente arrivata con la terza stagione, dove il chihuahua fa finalmente la sua comparsa accanto all’attrice. La Keene si è definita felicissima della cosa e di come il cagnolino ha gestito le riprese che lo vedevano coinvolto.

5. È entusiasta della crescita del suo personaggio. Con la terza stagione della serie il personaggio di Ruby ottiene molto più spazio e attenzioni. Gli spettatori hanno infatti modo di scoprire molto di più di lei e l’attrice ha potuto mettersi alla prova con una vera e propria crescita emotiva e caratteriale del personaggio. La Keene è infatti rimasta entusiasta di come Ruby sia cambiata rispetto alla prima stagione, sentendosi sempre più legata a lei, gioendo dei suoi successi e soffrendo per i suoi dolori.

Mimi Keene in Tolkien

6. Ha interpretato un ruolo chiave nel film. Nel film del 2019 Tolkien, incentrato sulla vita e le opere del celebre scrittore di Il Signore degli Anelli, la Keene interpreta la versione da ragazza di Edith Bratt, di cui Tolkien è innamorato e che diverrà poi sua moglie. La versione adulta del personaggio è invece interpretata da Lily Collins. Si è trattato di un ruolo molto importante per la Keene, che ha con esso avuto modo di farsi notare da un pubblico sempre più ampio.

Mimi Keene e Asa Butterfield 

7. Potrebbe avere una relazione con il collega. Buona parte della terza stagione di Sex Education vede la Keene recitare a stretto contatto con Asa Butterfield, interprete del protagonista Otis Milburne. Impossibile notare una forte chimica tra i due e se anche nella serie la loro relazione non finisce bene, alcuni indizi lasciano pensare che nella realtà stiano invece davvero insieme. Di recente, infatti, sui rispettivi social i due hanno pubbliacato delle foto che sembrano essere scattate negli stessi luoghi. Ad oggi non vi sono ancora conferme, ma sono in molti a pensare che tra i due attori sia effettivamente nato qualcosa.

Mimi Keene Asa Butterfield

Mimi Keene: Instagram e Twitter

8. Ha un account molto seguito. Come la maggior parte dei suoi colleghi, anche la giovane attrice ha aperto da qualche anno il proprio profilo Instagram, seguito da circa 4,2 milioni di persone. Il suo profilo, con attualmente circa 40 post, è un tripudio di foto che la ritraggono protagonista tra momenti lavorativi e di svago. Seguendola, si potrà dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività, dalla recitazione alla pubblicità, fino ai luoghi da lei visitati e molto altro.

9. È presente anche su Twitter. Oltre ad Instagram, l’attrice ha un proprio profilo anche sul social Twitter, dove è seguita da oltre centomila persone. Qui la Keene è meno attiva rispetto ad Instagram, ed è principalmente solita ricondivedere tweet altrui che la riguardano o rispecchiano il suo pensiero su determinate tematiche. Per chi possiede un account anche su questa piattaforma, sarà possibile seguirla e scoprire di più di lei.

Mimi Keene: età e altezza dell’attrice

10. Mimi Keene è nata il 5 agosto del 1998 a Londra, Inghilterra. L’attrice è alta complessivamente 1.59 metri.

Fonte: IMDb, Glamour

Milos Forman, addio al regista di Qualcuno volò sul nido del cuculo

0

Si è spento all’età di 86 anni Milos Forman, il regista e sceneggiatore vincitore di due premi Oscar per Qualcuno volò sul nido del cuculo e Amadeus. A confermare la notizia alla stampa è stata la moglie, via comunicato stampa all’agenzia ceca Ctk. 

Milos Forman, addio al regista di Qualcuno volò sul nido del cuculo

“La sua dipartita è stata tranquilla, con al fianco in ogni istante la sua famiglia e i suoi amici più intimi” si legge nell’annuncio. Forman viveva con la famiglia, la terza moglie e i suoi gemelli nati nel 1998, nel Connecticut e la sua fama è legata ai suoi due film più celebri e premiati, Qualcuno volò sul nido del cuculo, con un incredibile Jack Nicholson, e Amadeus, biopic su Mozart. Per entrambi i film, il regista ha conseguito, nel 1976 e nel 1985 il premio Oscar alla regia.

Tra i suoi altri lavori, oltre a qualche partecipazione come attore, Milos Forman ci lascia il musical Hair, Larry Flynt – Oltre lo scandalo (1996) Orso d’Oro al Festival di Berlino, Man on the Moon (1999) e L’ultimo inquisitore (2006).

Milo Ventimiglia: 10 cose che non sai sull’attore

Milo Ventimiglia: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre per i suoi ruoli televisivi, l’attore Milo Ventimiglia si è negli anni costruito una buona fama recitando in diverse serie di successo, arrivando così ad affermarsi presso il grande pubblico. Alla ricerca di personaggi sempre diversi, Ventimiglia ha dimostrato di possedere una buona versatilità, passando con naturalezza dal dramma al genere supereroistico.

Ecco 10 cose che non sai di Milo Ventimiglia.

Milo Ventimiglia: i suoi film e le serie TV

1. È stato protagonista di celebri serie televisive. Dopo aver esordito recitando in alcuni episodi di celebri serie come Willy, il principe di Bel-Air (1996), Sabrina, vita da strega (1996), Terra promessa (1999), Opposite Sex (2000) e CSI – Scena del crimine (2000), l’attore ottiene un ruolo di rilievo in Una mamma per amica (2001-2006), dove recita nel ruolo di Jess Mariano. Ottiene poi ulteriore popolarità recitando in American Dreams (2004-2005) e The Bedford Diaries (2006), ma la vera fama arriva grazie al ruolo di Peter Petrelli in Heroes (2006-2010). Successivamente partecipa a serie come Chosen (2013-2014), Gotham (2015) e The Whispers (2015), mentre dal 2016 ricopre il ruolo di Jack Pearson in This Is Us, che ne consacra la popolarità.

2. Ha preso parte a celebri film. L’attore esordisce al cinema con il film Kiss Me (1999), per poi recitare in Cursed – Il maleficio (2005), Stay Alive (2006) e Rocky Balboa (2006). Negli anni successivi prenderà poi a parte Blindato (2009), Indovina perché ti odio (2012), Un weekend da bamboccioni 2 (2013), Killing Season (2013), Grace di Monaco (2014), Joker – Wild Card (2015), e Creed II (2018), dove riprende il ruolo di Robert Balboa. Negli ultimi anni ha poi recitato in Ricomincio da me (2018) e Attraverso i miei occhi (2019).

3. Ha doppiato un celebre personaggio dei fumetti. Ventimiglia è noto anche per essere la voce della versione animata di Wolverine, il celebre mutante Marvel. L’attore ha infatti ricoperto tale ruolo per un episodio della serie Iron Man (2010) e in modo più ampio per la serie dedicata al personaggio, Wolverine (2011), e per Marvel Anime (2011). Ha doppiato nuovamente il mutante anche per un episodio di Blade (2011).

milo-ventimiglia-gotham

Milo Ventimiglia è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram, con un profilo seguito da 1,8 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere foto artistiche di oggetti o luoghi in cui si imbatte, personalizzando così il profilo con un proprio personale stile.

Milo Ventimiglia: la sua vita privata

5. Ha frequentato una collega di set. Nel 2002 l’attore rende nota la sua relazione con l’attrice Alexis Bledel, conosciuta sul set di Una mamma per amica, dove l’attore interpretata proprio il fidanzato della protagonista, interpretata dalla Bledel. La coppia tuttavia si separa nel 2006 senza fornire motivazioni pubbliche a riguardo. L’attore instaura poi un rapporto con l’attrice Hayden Panettiere, presente nel cast della serie Heroes, dove ha recitato anche Ventimiglia. I due si frequentano dal 2007 al 2009, interrompendo poi la relazione, anche in questo caso senza fornire chiarimenti.

Milo Ventimiglia in Gotham

6. Ha interpretato un pericoloso criminale. L’attore ha recitato negli episodi 19, 20 e 21 della prima stagione di Gotham, basata sui personaggi dell’Universo DC. Qui Ventimiglia ha ricoperto il ruolo di Jason Lennon, conosciuto anche come L’Orco. Spietato killer che è solito attirare giovani donne per sottoporle ad una serie di test, per trovare la compagna perfetta. Coloro che falliscono la prova, sono destinate a fare una fine tremenda.

Milo Ventimiglia in Rocky

7. Non è il figlio di Stallone. Ventimiglia ha interpretato il ruolo del figlio di Rocky Balboa nei film Rocky Balboa e Creed II. Tuttavia, tolta la parentela nei due film, l’attore non ha particolari legami famigliari con Sylvester Stallone. La somiglianza tra i due ha però generato molta confusione nei fan.

milo-ventimiglia-this-is-us

Milo Ventimiglia in Heroes

8. Dopo la serie ha faticato a trovare lavoro. Dopo aver terminato con il personaggio di Peter Petrelli in Heroes, l’attore ha attraversato un anno particolarmente difficile, nel quale non riusciva più a trovare impiego presso alcuna serie o film. L’attore era sul punto di abbandonare il mestiere dell’attore, quando infine fu chiamato per una parte in un film. In breve l’attore tornò ad ottenere ruoli di rilievo.

Milo Ventimiglia in This Is Us

9. Ha diretto un episodio della serie. Grazie a This Is Us, Ventimiglia ha potuto cimentarsi anche nella regia, ricoprendo il ruolo per il quinto episodio della quarta stagione della serie. L’attore ha dichiarato di essersi sentito particolarmente nervoso a riguardo, ma ricorda anche di essere riuscito a controllare il set, facendo in modo che si creasse un clima rilassato.

Milo Ventimiglia: età e altezza

10. Milo Ventimiglia è nato a Anaheim, in California, Stati Uniti, l’8 luglio 1977. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

Milly Alcock: 10 cose che non sai sull’attrice

Milly Alcock: 10 cose che non sai sull’attrice

Sino ad oggi attiva come attrice nella sua Australia, la giovane Milly Alcock è ora divenuta una celebrità di livello mondiale grazie alla serie House of the Dragon, prequel di Il Trono di Spade. Giovanissima e talentuosa, la Alcock è ora una nuova stella della recitazione tutta da scoprire, tra passioni e progetti futuri.

Ecco 10 cose che non sai su Milly Alcock.

Milly Alcock: i suoi film e le serie TV

1 Ha recitato in diverse serie televisive. La carriera dell’attrice ha avuto inizio nel 2014, quando prende parte ad alcuni episodi della serie Wonderland. In seguito ha guadagnato popolarità grazie a titoli come Janet King (2017), High Life (2017), A Place to Call Home (2018), Fighting Season (2018) e Pine Gap (2018). Negli ultimi anni ha poi recitato in Les Norton (2019), Reckoning (2019-2020), Upright (2019-2022) e The Gloaming – Le ore più buie (2020). La definitiva consacrazione presso il grande pubblico arriva però grazie alla serie House of the Dragon, prequel di Il Trono di Spade, dove recita insieme ad attori quali Matt Smith, Emma D’Arcy, Olivia Cooke e Rhys Ifans.

2. Ha recitato anche in un film. Ad oggi la Alcock ha recitato in un solo lungometraggio per il cinema, intitolato The School. Un horror del 2018 incentrato su una madre intenta a ricercare il figlio scomparso in una scuola che si rivela essere posseduta da forze maligne. Nel film la Alcock interpreta Jien. Ad oggi si attendono dunque ulteriori ruoli cinematografici per la giovane attrice.

Milly Alcock è Rhaenyra in House of the Dragon

3.  Interpreta una principessa nella serie. Ambientata duecento anni prima di Il Trono di Spade, la serie prequel House of the Dragon è arrivata in Italia il 22 agosto. Tra i tanti nuovi personaggi protagonisti vi è anche la Principessa Rhaenyra Targaryen. Questa è la primogenita di re Viserys, interpretato da Paddy Considine. Rhaenyra è una dragonrider che si aspetta di diventare la prima regina regnante dei Sette Regni.

Milly Alcock Matt Smith

 

4. Temeva che l’avrebbero licenziata. L’attrica ha di recente raccontato che per i primi tre mesi di riprese della serie ha temuto continuamente che i produttori l’avrebbero licenziata. L’impatto con la grandezza del set e di una produzione internazionale hanno infatti spaventato non poco l’attrice, sino a quel momento abituata a piccoli progetti in Australia. Tale senso di disorientamento l’ha portata a credere che sarebbe stata licenziata se non avesse imparato ad adattarsi.

5. Ha visto solo di recente Il Trono di Spade. Poco prima di ottenere il ruolo di Rhaenyra in House of the Dragon, l’attrice ha completato la visione della serie Il Trono di Spade. La Alcock ha infatti raccontato di essere stata troppo piccola per vederla mentre questa era ancora in corso e così solo di recente ne ha intrapreso la visione, divenendone una grande fan e accettando con grande gioia la possibilità di un provino per la serie prequel.

Milly Alcock: chi è il suo fidanzato

6. È molto riservata sulla propria vita sentimentale. Ad oggi non si sa nulla sulla vita sentimentale dell’attrice e non è dunque possibile stabilire se sia o meno impegnata in una relazione. La Alcock sembra essere ora molto concentrata sulla propria carriera e non sembra esserci dunque spazio per una storia d’amore. Ora che è divenuta più celebre, però, sarà certamente più facile sapere di più anche a riguardo.

Milly Alcock ed Emma D’Arcy

7. Divide il suo personaggio con un’altra attrice. Come ormai noto a chi sta seguendo la serie, il personaggio di Rhaenyra viene raccontato in due momenti diversi della sua vita. Ad interpretare la versione giovane vi è proprio la Alcock, che compare ad oggi in un totale di 5 episodi. La versione adulta di Rhaenyra è invece interpretata da Emma D’Arcy, la quale è invece presente in 6 episodi.

Milly Alcock Instagram

Milly Alcock e Matt Smith

8. Hanno lavorato insieme per alcune scene di sesso. Nell’episodio 4 della serie l’attrice è protagonista di una scena ambientata in un bordello. Con lei vi è anche Matt Smith, interprete del principe Daemon Targaryen, erede presuntivo al Trono di Spade. I due, trovandosi a dover recitare alcune scene di sesso hanno potuto trarre vantaggio dalla loro ottima amicizia, che ha permesso ad entrambi di sentirsi a loro agio. Un cordinatore di intimità e il regista hanno poi favorito lo svolgimento della scena.

Milly Alcock è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da 1 milione di persone e dove attualmente si possono ritrovare 60 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice, ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Milly Alcock: età e altezza dell’attrice

10. Milly Alcock è nata l’11 aprile del 2000 a Sydney, in Australia. L’attrice è alta complessivamente 1,57 metri.

Fonte: IMDb

Milly Alcock di House of the Dragon sarà la nuova Supergirl

0
Milly Alcock di House of the Dragon sarà la nuova Supergirl

Milly Alcock, che ha interpretato la giovane Rhaenyra Targaryen nella prima stagione di House of the Dragon della HBO, interpreterà Supergirl nel nuovo universo DC guidato da James Gunn e Peter Safran. Sarà lei la protagonista del prossimo lungometraggio Supergirl: Woman of Tomorrow, basato sull’omonima serie di fumetti DC di Tom King e Bilquis Evely.

Al momento, il film non ha ancora un regista, mentre Ana Nogueira (The Vampire Diaries) è stata appena assunta per scrivere la sceneggiatura. Gunn, che ha confermato il casting di Alcock su Instagram, non ha dichiarato quando farà il suo debutto da supereroe. Ma il fatto che la notizia che Alcock avesse ottenuto il ruolo sia arrivata mesi prima che Gunn iniziasse a girare Superman: Legacy suggerisce che Supergirl potrebbe essere presentata insieme al cugino kryptoniano prima di iniziare la sua storia.

L’australiana Milly Alcock ha iniziato la sua carriera di attrice da adolescente sulla TV australiana, prima di essere scelta per il suo ruolo da protagonista nella serie prequel Il Trono di Spade della HBO. La Alcock ha ottenuto ampi consensi per la sua interpretazione della principessa Targaryen nei primi cinque episodi dello show, prima di cedere il ruolo a Emma D’Arcy che invece interpreta lo stesso personaggio dieci anni dopo.

Alcock entra in una cerchia ristretta che comprende Melissa Benoist che ha interpretato Supergirl nella serie CBS e CW (che è andata in onda per sei stagioni), e Sasha Calle nel film del 2023 The Flash, uno degli ultimi film della precedente iterazione dell’universo cinematografico DC. Gunn ha chiarito, tuttavia, che vuole un nuovo inizio con il nuovo DCU.

Nella serie di fumetti del 2022 di “Woman of Tomorrow”, invece di fuggire dal pianeta Krypton da bambina prima che esploda (come suo cugino Kal-El), Kara cresce assistendo alla distruzione del suo pianeta natale fino all’età di 14 anni, quando arriva sulla Terra. Ciò rende il personaggio “molto più hardcore”, ha spiegato Gunn nel 2023 presentando i primi 10 titoli nella nuova lista DCU. “Non è esattamente la Supergirl che siamo abituati a vedere.”

Milly Alcock debutta con il suo look da SUPERGIRL mentre Woman of Tomorrow si prepara per le riprese di gennaio

0

Sono state condivise online alcune foto di Milly Alcock tra la folla degli US Open e l’ex star di House of the Dragon sfoggia una pettinatura molto da Supergirl. La Alcock è naturalmente bionda (o comunque biondo fragola), ma in questo caso la sua pettinatura è più chiara del solito e, nelle foto che seguono, sembra decisamente pronta a solcare i cieli come Donna del Domani nel film Woman of Tomorrow del DCU.

Si ritiene che la Alcock abbia girato delle scene per il film Superman di James Gunn e dovrebbe iniziare a girare il suo film da solista all’inizio del prossimo anno. Woman of Tomorrow sarà il prossimo film del DCU a uscire nelle sale dopo Superman. La Warner Bros. ha recentemente annunciato che la nostra nuova Ragazza d’Acciaio prenderà il volo il 26 giugno 2026.

Si dice che questa versione di Kara Zor-El sia “meno seria e più tagliente dell’iconica supereroina”, in quanto Gunn cerca di allontanarsi dalle “precedenti rappresentazioni della Ragazza d’Acciaio, in particolare la lunga serie della CBS/CW interpretata da Melissa Benoist”.

Cosa ha detto James Gunn su Woman of Tomorrow

James Gunn 2023
Il regista statunitense James Gunn arriva alla premiere di Los Angeles della Warner Bros. ‘The Flash’ tenutasi al TCL Chinese Theatre IMAX il 12 giugno 2023 a Hollywood, Los Angeles, California, Stati Uniti. — Foto di imagepressagency – DepositPhotos

James Gunn ha recentemente rivelato che aveva già in mente la Alcock per interpretare Supergirl dopo aver visto la sua interpretazione nella serie prequel di Game of Thrones della HBO.

“Milly è stata la PRIMA persona che ho proposto a Peter per questo ruolo, ben più di un anno fa, quando avevo letto solo i fumetti”, ha scritto il regista su Threads. “Stavo guardando La casa del dragone e ho pensato che potesse avere il taglio, la grazia e l’autenticità di cui avevamo bisogno”.

Secondo una breve sinossi, la storia seguirà Kara mentre “viaggia attraverso la galassia per festeggiare il suo 21° compleanno con Krypto il Supercane. Lungo la strada, incontra una giovane donna di nome Ruthye e si ritrova in una ricerca omicida di vendetta”.

Cosa sappiamo sul film Woman of Tomorrow? 

Supergirl: Woman of Tomorrow

L’attrice e drammaturga Ana Nogueira sta scrivendo la sceneggiatura di Woman of Tomorrow.

Gunn e Peter Safran hanno annunciato il reboot di Supergirl durante la giornata stampa dello studio nel gennaio dello scorso anno, quando è stato rivelato lo slate del DCUGods and Monsters”. Il progetto sarà basato almeno in parte sull’omonima serie di fumetti di King del 2022.

All’epoca James Gunn aveva dichiarato: “Nella nostra serie vediamo la differenza tra Superman, che è stato mandato sulla Terra e cresciuto da genitori amorevoli fin da quando era un neonato, e Supergirl, che è stata cresciuta su una roccia, una scheggia di Krypton, e ha visto tutti quelli che la circondavano morire ed essere uccisi in modi terribili per i primi 14 anni della sua vita, per poi arrivare sulla Terra quando era una ragazzina. È molto più dura, non è esattamente la Supergirl che siamo abituati a vedere”.

Million Dollar Baby: 10 cose che non sai sul film

Million Dollar Baby: 10 cose che non sai sul film

Million Dollar Baby ha affascinato milioni di persone in tutto il mondo, coinvolgendo il pubblico con la storia drammatica narrata e con le eccellenti interpretazioni dei protagonisti.

Uscito nel 2004, questo film si può definire più che riuscito, arrivando anche a vincere ben quattro Oscar per il Miglior Film, la Miglior Regia, la Miglior Attrice Protagonista a Hilary Swank e il Miglior Attore non Protagonista a Morgan Freeman.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Million Dollar Baby.

Million Dollar Baby film

million dollar baby

1. Ci sono voluti quattro anni per realizzarlo. Il produttore Al Ruddy amava la storia ed era determinato a trasformarlo in un film, trascorrendo quattro anni alla ricerca di sostenitori che fossero interessati ad aiutarlo a realizzarlo. Dopo aver contattato diverse persone che gli sconsigliavano di fare un film del genere, l’unico a sostenerlo è stato Clint Eastwood, rimasto di stucco dopo aver letto la sceneggiatura.

2. Molti studios lo hanno respinto. Million Dollar Baby era rimasto per molti anni in fase di sviluppo, poiché rifiutato da molte case di produzione che non erano convinte dell’argomento trattato, ritenendolo poco interessante. Dopo il rifiuto della Warner Bros. di sostenere l’intero budget, che ha collaborato lungamente con Eastwood, lo stesso regista persuase Tom Rosenberg della Lakeshore Entertainment a mettere insieme metà del budget insieme alla Warner.

3. Le riprese sono finite in anticipo. Questo film è stato realizzato alla velocità della luce, completando le riprese in soli 37 giorni. Basti pensare, però, che i giorni considerati per la lavorazione e le riprese erano 39: le riprese, quindi, sono finite con ben due giorni d’anticipo.

Million Dollar Baby streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere per la prima volta o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, iTunes e Tim Vision.

Million Dollar Baby frasi

million dollar baby

5. Un film ricco di frasi significative. Questo film è stato generatore di frasi iconiche e indimenticabili che, a distanza di anni, fanno ancora parte dell’immaginario collettivo. Ecco qualche esempio:

  • Mo cuishle significa mio tesoro. Mio sangue. (Frankie Dunn)
  • Chiunque al mondo può perdere un incontro.
  • Non voglio altri allenatori, capo. Io voglio lei. (Maggie Fitzgerald)
  • Io ti ho trovato un pugile e tu l’hai fatta diventare la migliore. (Scrap)

Million Dollar Baby storia vera

6. Katie Dallam sarebbe la vera Maggie Fitzgerald. Sembra che la storia del film abbia preso spunto dalla vita di Katie Dallam, ex pugile che, durante un match, si ruppe il naso e dopo una serie di colpi alla testa cadde in coma. Al suo risveglio le sue aspettative erano quelle di rimanere un vegetale per tutta la vita, ma dopo molti anni ha ricominciato a vivere, seppure in maniera limitata.

7. Il film è basato su tre racconti. Million Dollar Baby non si è ispirato al un solo racconto: infatti, sono stati tre i racconti di F.X. Toole, pseudonimo di Jerry Boyd ad ispirarlo: The Monkey Look, Million $$$ Baby e Frozen Water. Sono state usate anche alcune parti dell’introduzione. Il suo racconto Rope Burns: Stories from the Corner è dedicato all’uomo che lo ha introdotto alla Boxe, Dub Huntley e anche questo libro ha contribuito alla realizzazione del film.

Million Dollar Baby cast

8. Hilary Swank è stata male prima delle riprese. Hilary Swank contrasse un’infezione batterica da una vescica che aveva sviluppato sul piede durante l’allenamento per il suo ruolo. L’infezione era così grave che ha dovuto quasi essere ricoverata in ospedale per tre settimane. Tuttavia, riuscendo a prendere l’infezione in tempo, scelse di prendersi una settimana di riposo medico e di non dire niente a Clint Eastwood o agli altri produttori del film dell’incidente.

9. Morgan Freeman avrebbe dovuto interpretare un altro personaggio. All’inizio, Morgan Freeman è stato contattato per interpretare il ruolo di Frankie Dunn. Ma ben prima che Eastwood assumesse la regia e il ruolo da protagonista, Freeeman ha deciso di prendere la parte di Eddie “Scrap-Iron” Dupris.

10. Sandra Bullock era stata contattata per il ruolo da protagonista. La prima attrice ad essere contattata per il interpretato il ruolo di Maggie fu Sandra Bullock. L’attrice avrebbe voluto fare il film con Shekhar Kapur alla regia. Ma quando la produzione aveva cominciato a lavorare al film, il suo impegno al film Miss F.B.I. – Infiltrata speciale (2005) le ha impedito di partecipare alle riprese.

Fonti: IMDb, Indipendent

Million Dollar Arm: primo trailer e poster

million dollar armLa Disney ha pubblicato il primo trailer ed il primo poster per il dramma di Craig Gillespie Million Dollar Arm. Basato su una storia vera, Jon Hamm è un agente sportivo che viaggia in India e crea uno spettacolo televisivo intitolato Million Dollar Arm con cui vedrà  se i giocatori di baseball della nazione indiana sono effettivamente tagliati per giocare nei campionati più importanti. Di seguito ecco il trailer ed il poster:

[iframe width=”640″ height=”360″ src=”//www.youtube.com/embed/EiC8o7i_ZqE” frameborder=”0″ allowfullscreen][/iframe]

million-dollar-arm-poster

Million Dollar Arm ha un cast che comprende Lake Bell, Bill Paxton, Aasif Mandvi, e Alan Arkin. Nel film recitano anche Suraj Sharma (Vita di Pi) e Madhurt Mittal (The Millionaire). Il film esordirà nelle sale cinematografiche il 16 Maggio 2014.

Fonte: Collider

Million Dollar Arm: due spot e due featurette del film con Jon Hamm

0

Disney pubblica online due nuovi spot tv e due featurette per Million Dollar Arm, il film di Craig Gillespie (Lars e una ragazza tutta sua, Fright Night) con Jon Hamm nei panni di un procuratore che inizierà una trasmissione sportiva per valutare se alcuni ragazzi indiani sono pronti per i grandi campionati di baseball come la MLB.

http://youtu.be/_Ipb-JUYGxU

http://youtu.be/c9TrlSvoGr0

Le due Featurette

http://youtu.be/pBdAAGoWezY

http://youtu.be/Wela7WQozww

Millie Bobby Brown: intervista alla protagonista di Damsel

0
Millie Bobby Brown: intervista alla protagonista di Damsel

L’intervista a Millie Bobby Brown, protagonista del nuovo film d’azione Netflix Damsel  (recensione), che ha debuttato in piattaforma questa settimana.

In Una devota damigella accetta di sposare un affascinante principe, per poi scoprire che la famiglia reale vuole offrirla in sacrificio per ripagare un vecchio debito. Intrappolata in una caverna con un drago sputafuoco, dovrà utilizzare astuzia e caparbietà per sopravvivere.

La star dell’ultima avventura d’azione di Netflix potrebbe essere una damigella, ma non è una persona in pericolo. Bene, nonostante il personaggio del titolo sia intrappolato in una prigione sacrificale che ospita un drago assetato di sangue, il che sarebbe un po’ angosciante per chiunque ( anche se non è ancora così inquietante come Netflix che aumenta di nuovo i prezzi).

Damsel  di Netflix offre una nuova svolta agli archetipi delle fiabe, mostrando come una giovane aspirante principessa è costretta a combattere e sopravvivere quando viene presentata come un sacrificio, un sacrificio involontario da parte di una regina spietata e spietata. Tutta sola in una grotta buia e desolata, Elodie (Millie Bobby Brown) dovrà usare ogni grammo di grinta e determinazione a sua disposizione per uccidere il drago e tornare a casa. Damsel  è guidato da un cast davvero incantevole, con la star di Damsel  che è anche la protagonista di alcuni dei più grandi successi di Netflix.

Millie Bobby Brown: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Millie Bobby Brown: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Millie Bobby Brown è una giovane attrice che ha contribuito a cambiare il mondo delle serie tv negli ultimi anni, soprattutto grazie alle sue performance in Stranger Things. L’attrice, che ha cominciato a recitare sin da bambina, è diventata protagonista indiscussa di una serie che è amata ed apprezzata in tutto il mondo, spianando una larga e lunga strada per quello che sarà sicuramente un futuro più che roseo nel mondo della recitazione.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Mille Bobby Brown.

Millie Bobby Brown: i suoi film

1. Ha recitato in popolari film. Sebbene la carriera di attrice sia attiva da qualche anno, la Brown non aveva mai lavorato ad un film. Il lungometraggio di debutto è stato, quindi, Godzilla II – King of the Monsters, arrivato nei nostri cinema alla fine di maggio 2019. In seguito ha recitato anche in Enola Holmes (2020) e Godzilla vs. Kong (2021). Dopo Enola Holmes 2 e Damsel la vedremo al fianco di Chris Pratt in The Electric State, sempre per Netflix.

2. Ha lavorato in numerose serie tv. La giovane attrice ha iniziato la sua attività sul piccolo schermo, apparendo per la prima volta, nel 2013, con la serie C’era una volta nel Paese delle Meraviglie. In seguito, è apparsa in Intruders (2014), NCIS – Unità anticrimine (2014), Modern Family (2015), Grey’s Anatomy (2015) e Stranger Things (2016-2019), che l’ha resa una star. Inoltre, è apparsa in alcuni videoclip come Fin Me dei Sigma (2016), I Dare You dei The xx (2017) e Girls Like You dei Maroon 5 (feat Cardi B) (2018).

millie bobby brown

Millie Bobby Brown ha un marito

3. È attualmente fidanzata. Nonostante la sua giovane età, l’attrice ha avuto già un primo fidanzato tra il 2017 e il 2018, ovvero il cantante Jacob Sartorius. Pare però che tra i due sia finita a causa di un presunto tradimento da parte di lui. Dal 2021 è invece sentimentalmente legata a Jake Bonjovi, uno dei quattro figli di Jon Bon Jovi con il quale si è sposata nel maggio 2024 in una cerimonia privata.

Millie Bobby Brown in Stranger Things

4. Si è davvero rasata la testa. Per interpretare Undici, la giovane attrice si sarebbe dovuta rasare la testa e all’inizio non era molto convinta della faccenda. Quando, poi, le è stato fatto notare come stesse bene Charlize Theron in Mad Max: Fury Road, la ragazza si è decisa. Su Internet esiste anche un video ripreso dalla madre, mentre le viene rasata l’intera testa. Per sua fortuna, nelle stagioni seguenti ha potuto farsi ricrescere e sfoggiare i suoi veri capelli.

5. È stata candidata a importanti premi. Per la sua interpretazione nella serie, la Brown è stata candidata in molteplici occasioni a premi di grande prestigio. In particolare è stata candidata nel 2017 e nel 2018 ai SAG Awards come miglior attrice in una serie drammatica e come parte del miglior cast di una serie drammatica. Ancor più importanti sono però state le nomination come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica ricevute agli Emmy Awards (gli Oscar della televisione). Pur non riportando vittorie, la Brown ha ottenuto maggiore popolarità.

Millie Bobby Brown in Godzilla

6. Il ruolo è stato scritto appositamente pensando a lei. Godzilla II – King of the Monster è stato il film di debutto per la Brown, dove interpreta Madison Russell. In fase di lavorazione il team di ha basato il volto del personaggio proprio su quello dell’attrice, ben prima che questa fosse poi effettivamente scelta. Secondo il regista Michael Dougherty, “Ci siamo così abituati a vedere la sua faccia che abbiamo semplicemente detto: ‘Beh… perché non le facciamo l’offerta?‘”. Una volta ricevuta questa, la Brown è stata lieta di accettare il ruolo.

Millie Bobby Brown: testimonial per Florence

7. Ha ideato una linea di cosmetici. L’attrice è notoriamente molto attenta anche all’ambito della moda e dei prodotti di bellezza. È così che di recente ha deciso di lanciare una propria linea di prodotti intitolata Florence. Sul sito ufficiale si possono acquistare diverse tipologie di prodotti, da quelli per la cura della pelle a quelli per i capelli, fino a diverse tipologie di trucchi, accesso e altri gadget.

millie bobby brown

Millie Bobby Brown è su Instagram

8. Ha un account seguitissimo. Come la maggior parte dei suoi colleghi, anche la giovane attrice ha aperto da qualche anno il proprio profilo Instagram, seguito da qualcosa come 47,9 milioni di persone. Il suo profilo è un tripudio di foto che la ritraggono protagonista tra momenti lavorativi e di svago. Seguendola, si potrà dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività, dalla recitazione alla pubblicità, fino ai luoghi da lei visitati e molto altro.

8. Ha diversi haters. Con l’avvento dei social, gli hater si sono scatenati in rete. I classici leoni da tastiera non hanno risparmiato nemmeno la Brown, che si è trovata a dover rispondere a chi la criticava per il fatto, secondo loro, di fare la grande quando, invece, dovrebbe vestirsi e comportarsi come una ragazza della sua età.

Millie Bobby Brown: età e altezza nel 2021

10. Millie Bobby Brown è nata il 19 febbraio del 2004 a Malaga, in Andalucia. L’attrice ha dunque da poco compiuto 18 anni. La sua altezza complessiva corrisponde a 163 centimetri.

Fonti: IMDb, Screenrant, Variety

Millie Bobby Brown si è sentita “come Tom Cruise” nei suoi stunt per Damsel

0

L’attrice Millie Bobby Brown, da oggi su Netflix con Damsel, ha rivelato di aver personalmente eseguito tutti gli stunt previsti per il suo personaggio. “Mi sento come la versione femminile di Tom Cruise“, ha dichiarato durante una recente apparizione al Drew Barrymore Show. “Ho fatto tutte le mie acrobazie dall’inizio alla fine“. L’attrice ha poi chiarito che il suo lavoro d’azione comporta ancora molti nervi saldi.

Ho molta paura di fare le mie acrobazie. Le acrobazie fanno paura“, ha detto Millie Bobby Brown. “Ti viene da pensare: ‘Non sono fisicamente allenata per farlo’“. Nonostante la paura, l’attrice di Stranger Things ha però tenuto gli occhi fissi sull’obiettivo: “Ti viene da pensare: “Faremo davvero, o meglio, farò davvero quell’acrobazia?”“, ha raccontato. “E poi quel giorno ti dicono: “Sì, metti l’imbracatura”“.

La trama e il cast di Damsel

In Damsel una devota damigella accetta di sposare un affascinante principe, per poi scoprire che la famiglia reale vuole offrirla in sacrificio per ripagare un vecchio debito. Intrappolata in una caverna con un drago sputafuoco, dovrà utilizzare astuzia e caparbietà per sopravvivere, dimostrando così di saper benissimo badare a sé stessa, senza l’aiuto di alcun principe.

Damsel è diretto dal regista spagnolo candidato all’Oscar Juan Carlos Fresnadillo, adattato da una sceneggiatura scritta dallo sceneggiatore di La furia dei Titani Dan Mazeau. Oltre a recitare, Millie Bobby Brown è anche produttrice esecutiva attraverso la sua società PCMA Productions insieme a Zack Roth, Chris Castaldi e Mazeau. Anche Joe Roth e Jeff Kirschenbaum si sono uniti al progetto come produttori. Il film è disponibile su Netflix dall’8 marzo.

Millie Bobby Brown sarà la sorella di Sherlock, Enola Holmes

0

La star di Stranger Things, Millie Bobby Brown, è stata scelta dalla Legendary Pictures per interpretare Enola Holmes, sorella quattordicenne di Sherlock Holmes.

A dare la notizia è Deadline che riporta le prime novità in merito all’ennesimo progetto basato sui personaggi di Sir. Arthur Conan Doyle. Questa volta però la fonte principale del film saranno i sei romanzi Young Adult firmati da Nancy Springer, che hanno come protagonista proprio la piccolina di casa Holmes.

La giovane Millie produrrà il film sotto il marchio della sua PCMA Productions.

Millie Bobby Brown ha sostenuto il provino per X-23

I programmi sono quelli di dare il via a un franchise, forti del grande appeal della famiglia Holmes sul pubblico e del nome della Brown, molto amata dai fan della serie Netflix, che hanno applaudito anche la seconda stagione.

Nell’episodio della serie BBC Sherlock, con Benedict Cumberbatch e Martin Freeman, abbiamo visto Eurus Holmes, sorella minore di Sherlock e Mycroft, interpretata da Sian Brooke. Adesso però il personaggio assumerà dei tratti completamente diversi.

Intanto Millie Bobby Brown ha un immediato futuro molto impegnato. Mentre è già trai protagonisti di Godzilla King of Monsters, la vedremo probabilmente anche in Le Cronache di Narnia: la Sedia d’Argento e, ovviamente, nella terza stagione di Stranger Things, in cui torna a interpretare Eleven/Jane.

Millie Bobby Brown rivela di non aver mai visto un film Marvel o DC

0

Millie Bobby Brown ha confessato di non aver mai visto un film di Harry Potter o di Star Wars, né tantomeno un cinecomic Marvel o DC. La giovane attrice ha raggiunto la fama mondiale grazie al ruolo di Undici nell’acclamata serie Stranger Things prodotta da Netflix. Il suo personaggio ha raggiunto in breve tempo un successo incredibile, al pari dello stesso show, diventato uno dei preferiti dei fan.

Il cast di Stranger Things è attualmente al lavoro sulla quarta stagione della serie, che dovrebbe debuttare nel 2022. Nel frattempo Brown ha recitato in diversi film di successo, tra cui Godzilla II: King of the Monsters (ritroveremo il suo personaggio anche nell’atteso Godzilla vs. Kong) ed Enola Holmes, film incentrato sulla sorella minore del celebre investigatore.

Ora, in una recente intervista con MTV News, Millie Bobby Brown ha amesso di non aver mai visto uno dei capitoli delle saghe di Harry Potter o Star Wars, né tantomeno un cinecomic Marvel o DC, generando costernazione tra i suoi più cari amici. L’attrice ha spiegato di preferire, da spettatrice, le commedie romantiche ai grandi blockbuster di successo. Proprio perché il suo lavoro l’ha portata ad essere protagonista di quel tipo di universo, ha spiegato che preferisce guardare “cose più aderenti alla realtà”.

“Non ho mai visto un film Marvel. Non ho mai visto un film DC. È una notizia, lo so!”, ha dichiarato l’attrice. “Non sono propriamente il mio genere, ma sarei comunque aperta ad una possibile visione. La verità è che quando scelgo di guardare un film, non penso mai a quel tipo di prodotto. Preferisco le storie romantiche, come Le pagine della nostra vita. Non impazzisco per i grande blockbuster, forse perché faccio già parte di quel mondo in quanto attrice. Ho già a che fare con quel genere di cose per lavoro, quindi preferisco vedere qualcosa che somigli più alla realtà. Non ho neanche mai visto Harry Potter o Star Wars. Ogni volta i miei amici mi guardano e mi chiedono: ‘Com’è possibile?’. E io rispondo semplicemente: ‘Non lo so’.”

Millie Bobby Brown protagonista di un nuovo young adult

0

Millie Bobby Brown sarà la protagonista di The Thing About Jellyfish, adattamento cinematografico del romanzo young adult scritto da Ali Benjamin e pubblicato nel 2015 che vedrà alla regia Wanuri Kahiu (qui al suo debutto in un lungometraggio) e alla sceneggiatura Molly Smith Metzler (Shameless, Orange is the new black, Casual).

La storia originale riprende il tradizionale percorso di crescita e consapevolezza di sé di un’adolescente, Suzy, nel suo coming of age mentre si appresta a frequentare le scuole medie. Ma quando il suo ex migliore amico muore annegato, la ragazza non riesce a credere alla casualità degli eventi ed è convinta che la vera ragione di questa tragedia si nasconde dietro l’attacco di una misteriosa medusa.

Stretta nel suo straziante dolore, Suzy preferirà nascondersi nel silenzioso mondo della sua immaginazione iniziando a mettere in piedi un piano di evidenze per dimostrare la sua teoria. E il libro di Benjamin, a cui il film si ispira, segue proprio il viaggio della protagonista in questa scoperta delle idee di vita e di morte, della fragilità delle amicizie e della speranza che possiamo trovare nella porta accanto.

Tra i produttori di The Thing About Jellyfish figurano anche Reese Witherspoon e Bruna Papandrea.

Vi ricordiamo che l’attrice tornerà presto al cinema con Godzilla: King of the Monsters (dal 31 maggio in sala) al fianco di Vera Farmiga, blockbuster diretto da Michael Dougherty che vede nel cast Bradley Whitford, Thomas Middleditch, O’Shea Jackson Jr., Ken Watanabe e Sally Hawkins.

In estate invece sarà la volta della terza attesa stagione di Stranger Things, serie originale Netflix ideata dai fratelli Matt e Ross Duffer in arrivo sulla piattaforma streaming il 4 Luglio 2019 con i nuovi episodi. Insieme alla Brown ci saranno, ovviamente, Wynona Rider, David Harbour, Finn Wolfhard, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Noah Schnapp, Charlie Heaton e Natalia Dyer.

Fonte: Empire

Millie Bobby Brown ha sostenuto il provino per X-23

0

X-23 è senza dubbio una delle parti migliori di Logan, con Hugh Jackman, ma l’attrice che la interpreta poteva essere molto diversa. Durante una puntata di Actors on Actors di Variety, Millie Bobby Brown, star di Stranger Things, ha dichiarato di aver sostenuto il provino per la parte di Laura.

Il ruolo di Laura è poi andato a Dafne Keen che ha offerto al pubblico un ritratto emozionante e magnetico della piccola mutante, “figlia” di Wolverine.

La carriera di Millie Bobby Brown è decisamente in ascesa. Dopo la travolgente partecipazione alla prima stagione dello show Netflix, Millie tornera a essere Undici nella seconda stagione e ha in programma anche Godzilla King of Monster, in cui reciterà al fianco di Vera Farmiga.

Avengers Infinity War incontra Stranger Things: Millie Bobby Brown sul set

Millie Bobby Brown è una donzella NON in difficoltà nella prima foto di Damsel

0

Netflix ha diffuso il nuovo reel dei titoli originali che vedremo nel 2023, e tra questi spicca Damsel, il film che la piattaforma ha prodotto in contributo alla costruzione della carriera di Millie Bobby Brown, che ne è la protagonista.

La prima foto del film mostra l’attrice, conosciuta al mondo per il ruolo di Undici in Stranger Things, nei panni di Elodie, una principessa che accetta di sposare l’affascinante principe Henry prima di rendersi conto che la sua famiglia reale l’ha reclutata come sacrificio a un drago per ripagare un antico debito. Quando diventa chiaro che nessun cavaliere in armatura scintillante verrà a salvarla, Elodie decide di prendere in mano la situazione e uccidere lei stessa la bestia sputa fuoco.

Non abbiamo ancora un trailer, ma il look di Brown, il cast del film, che comprende Angela Bassett e Robin Wright, e la storia fanno pensare a un fantasy action e divertente. Di seguito, l’immagine:

Millie Bobby Brown è Enola Holmes nelle prime immagini dal film

0
Millie Bobby Brown è Enola Holmes nelle prime immagini dal film

Legendary Pictures ha diffuso le prime immagini ufficiali di Enola Holmes, il nuovo film che sarà distribuito da Netflix a settembre, con protagonista Millie Bobby Brown (Stranger Things) nei panni della sorella minore di Sherlock Holmes. Nel cast del film, oltre a Brown, anche Henry Cavill, Sam Claflin e Helena Bonham Carter nei panni della nuova famiglia Holmes.

Le ultime due incarnazioni di Sherlock Holmes, tra cinema e tv, sono state quelle di Robert Downey Jr. per la Warner Bros, nei film diretti da Guy Ritchie, e di Benedict Cumberbatch, per la BBC, nell’adattamento seriale che lo ha visto al fianco di Martin Freeman / John Watson. Di seguito le immagini dal film in cui compaiono anche Claflin e Cavill:

Il film sarà ambientato nel 1880 e seguirà la giovane Enola che parte da sola alla volta di Londra in cerca di sua madre, scomparsa misteriosamente nel giorno del suo 16esimo compleanno. Durante il suo viaggio, Enola si troverà al centro di una grande cospirazione che potrebbe avere gravi conseguenze sul corso della politica e della sua storia.

La fonte principale del film saranno i sei romanzi Young Adult della serie “The Enola Holmes Mysteries” firmati da Nancy Springer, che hanno come protagonista proprio la piccolina di casa Holmes. Il film sarà diretto da Harry Bradbeer (Fleabag, Killing Eve) e sceneggiato da Jack Thorne. Nel cast figurano anche Henry Cavill (nei panni di Sherlock Holmes) e Helena Bonham Carter (in quelli della madre di Enola).

Enola Holmes segnerà la seconda esperienza cinematografica di Millie Bobby Brown. La giovane attrice ha debuttato sul grande schermo lo scorso anno in Godzilla II – King of the Monsters, film di Michael Dougherty e sequel del film del 2014 Godzilla.

Millie Bobby Brown è Enola Holmes nel primo teaser del film

0
Millie Bobby Brown è Enola Holmes nel primo teaser del film

Netflix ha diffuso il primo teaser ufficiale di Enola Holmes, il nuovo film che sarà distribuito dalla piattaforma a settembre, con protagonista Millie Bobby Brown (Stranger Things) nei panni della sorella minore di Sherlock Holmes. Nel cast del film, oltre a Brown, anche Henry Cavill, Sam Claflin e Helena Bonham Carter nei panni della nuova famiglia Holmes.

Le ultime due incarnazioni di Sherlock Holmes, tra cinema e tv, sono state quelle di Robert Downey Jr. per la Warner Bros, nei film diretti da Guy Ritchie, e di Benedict Cumberbatch, per la BBC, nell’adattamento seriale che lo ha visto al fianco di Martin Freeman / John Watson.

Il film sarà ambientato nel 1880 e seguirà la giovane Enola che parte da sola alla volta di Londra in cerca di sua madre, scomparsa misteriosamente nel giorno del suo 16esimo compleanno. Durante il suo viaggio, Enola si troverà al centro di una grande cospirazione che potrebbe avere gravi conseguenze sul corso della politica e della sua storia.

La fonte principale del film saranno i sei romanzi Young Adult della serie “The Enola Holmes Mysteries” firmati da Nancy Springer, che hanno come protagonista proprio la piccolina di casa Holmes. Il film sarà diretto da Harry Bradbeer (Fleabag, Killing Eve) e sceneggiato da Jack Thorne. Nel cast figurano anche Henry Cavill (nei panni di Sherlock Holmes) e Helena Bonham Carter (in quelli della madre di Enola).

Enola Holmes segnerà la seconda esperienza cinematografica di Millie Bobby Brown. La giovane attrice ha debuttato sul grande schermo lo scorso anno in Godzilla II – King of the Monsters, film di Michael Dougherty e sequel del film del 2014 Godzilla.

Millie Bobby Brown di Stranger Things vuole essere la giovane Principessa Leia

0

L’abbiamo amata tutti nel ruolo di Undici in Stranger Things, ma adesso Millie Bobby Brown vuole fare qualosa di diverso. La giovane attrice che al momento è impegnata con la seconda stagione della serie Netflix e con un tour di convention negli Usa, ha dichiarato al Rhode Island Comic-Con che le piacerebbe essere una giovane principessa Leia nel Franchise di Star Wars. L’idea non è poi troppo assurda, visto che è in produzione uno spin off su Han Solo che racconterà la giovinezza del personaggio di Harrison Ford, per cui perché non puntare anche sull’adolescenza di Leia?

Millie Bobby Brown vuole essere la giovane Principessa Leia

Ecco cosa ha detto Millie Bobby Brown: “Mi piacerebbe recitare in Star Wars come giovane Principessa Leia. Amerei fare qualcosa di radicalmente diverso da Undici o Madison (il suo personaggio nella serie di BBC America Intruders).”

Vi piace l’idea?millie bobby brown

Millie Bobby Brown di Stranger Things nel sequel di Godzilla

0

Dopo la bellissima interpretazione di Eleven in Stranger Things, serie Netflix di grande successo, Millie Bobby Brown si sta preparando a debuttare sul grande schermo nel sequel di Godzilla.

Secondo il report la giovane attrice, al momento impegnata nella seconda stagione dello show Netflix, sarà la protagonista, anche se non sono stati rivelati ancora ulteriori dettagli sul personaggio.

Millie Bobby Brown di Stranger Things nel sequel di Godzilla

Al timone del film è stato da poco annunciato Michael Dougherty, regista di Krampus, a seguito dell’abbandono di Gareth Edwards. A produrre il film ci sono sempre Warner Bros e Legendary, che sono anche impegnate insieme nello sviluppo di Godzilla Vs Kong, previsto per il 20 maggio 2020.

Il film che dovrebbe intitolarsi Godzilla: King of Monsters vede quindi la giovane Millie Bobby Brown protagonista, solo 12 anni, mentre ancora incerti sono tutti gli altri dettagli.

Millie Bobby Brown di Stranger Things vuole essere la giovane Principessa Leia

Fonte: SR

Millie Bobby Brown critica gli articoli che commentano il suo aspetto: “Mi rifiuto di scusarmi per essere cresciuta”

0

L’attrice Millie Bobby Brown ha pubblicato un post su Instagram per affrontare una conversazione “molto necessaria” che riguarda ogni “giovane donna che cresce sotto lo sguardo del pubblico”, rimproverando ai media di passare il tempo a “sezionare” il suo aspetto in articoli “inquietanti”. “Ho iniziato a lavorare nel settore quando avevo 10 anni”, ha esordito l’attrice in un video postato, riportando le sue parole anche nella didascalia sottostante. “Sono cresciuta davanti al mondo e, per qualche motivo, la gente non riesce a crescere con me. Invece, si comportano come se dovessi rimanere congelata nel tempo, come se dovessi avere ancora l’aspetto che avevo nella stagione 1 di Stranger Things. E poiché non lo faccio, ora sono un bersaglio”.

L’attrice, ora protagonista di The Electric State, ha poi elencato alcuni post che esemplificano l’argomento in questione: “Perché i Gen Zers come Millie Bobby Brown invecchiano così male?“, a ‘Cosa ha fatto Millie Bobby Brown al suo viso?’, a ‘Millie Bobby Brown scambiata per la mamma di qualcuno mentre guida con la sorella minore a Los Angeles’, a ‘Matt Lucas di Little Britain si scaglia selvaggiamente contro il nuovo look da ’mamma rifatta” di Millie Bobby Brown”, aggiungendo che l’ultimo esempio è stato ‘amplificare un insulto piuttosto che chiedersi perché un uomo adulto stia prendendo in giro l’aspetto di una giovane donna.

Brown ha continuato: “Questo non è giornalismo. Questo è bullismo. Il fatto che scrittori adulti passino il loro tempo a esaminare il mio viso, il mio corpo, le mie scelte è inquietante. E il fatto che alcuni di questi articoli siano scritti da donne lo rende ancora peggiore. Parliamo sempre di sostenere ed elevare le giovani donne, ma quando si arriva al dunque, sembra molto più facile demolirle per fare clic. Le persone disilluse non riescono a sopportare che una ragazza diventi una donna, alle sue condizioni, non alle loro. Mi rifiuto di scusarmi per essere cresciuta. Mi rifiuto di rimpicciolirmi per adattarmi alle aspettative irrealistiche di chi non riesce a sopportare di vedere una ragazza diventare donna. Non proverò vergogna per il mio aspetto, per come mi vesto o per come mi presento”.

L’attrice ha poi così concluso il suo appassionato discorso: “Siamo diventati una società in cui è molto più facile criticare che fare un complimento. Perché è una reazione istintiva dire qualcosa di orribile piuttosto che dire qualcosa di carino? Se avete un problema con questo, devo chiedermi: Cos’è che vi mette così a disagio? Dobbiamo agire meglio. Non solo per me, ma per ogni giovane ragazza che merita di crescere senza la paura di essere fatta a pezzi per il solo fatto di esistere”. Qui di seguito, ecco il video pubblicato dall’attrice:

Millie Bobby Brown aveva già criticato questo tipo di situazioni

Entrata nell’industria dell’intrattenimento all’età di 12 anni e dopo aver affrontato una rapida ascesa alla fama grazie al successo della serie fantascientifica di Netflix, la Brown ha già parlato dell’esperienza “davvero travolgente” di crescere sotto gli occhi del pubblico. “Nelle ultime due settimane, dopo il compimento dei 18 anni, ho affrontato maggiormente questo problema, vedendo la differenza tra il modo in cui la gente si comporta e il modo in cui la stampa e i social media hanno reagito alla mia maggiore età”, ha dichiarato Brown nel 2022. “Credo che questo non dovrebbe cambiare nulla, ma è disgustoso ed è vero, e… è una rappresentazione molto indicativa di ciò che sta accadendo nel mondo e di come le giovani ragazze vengono sessualizzate”.

Miller’s Girl: trailer e poster del film con Martin Freeman e Jenna Ortega

0

Ecco il trailer di Miller’s Girl, il film di Jade Halley Bartlett con Martin Freeman e Jenna Ortega. La star di Mercoledì Jenna Ortega nell’inedito ruolo di femme fatale insieme a Martin Freeman, amatissimo volto di Bilbo Baggins nella trilogia de Lo Hobbit e di John Watson nella serie tv Sherlock.

Miller’s Girl, la trama

Cairo (Jenna Ortega), una giovane studentessa con uno spiccato talento per la scrittura, viene notata dal suo insegnante (Martin Freeman) che le assegna un progetto che coinvolgerà entrambi in un intreccio sempre più complesso. Mentre i confini si confondono e le loro vite si intrecciano, il professore e la sua protetta devono fare i conti con i loro lati più oscuri, cercando di proteggere se stessi e tutto quello che hanno di più caro.

Miller’s Girl, il poster

Millennium: Uomini che odiano le donne – Titoli di testa

0
Millennium: Uomini che odiano le donne – Titoli di testa

Ecco gli splendidi Titoli di testa di Millennium: Uomini che odiano le donne, il film di David Fincher che tra poco arriverà nelle sale italiane.

Dal 3 febbraio al cinema. Diretto da David Fincher, con Daniel Craig e Rooney Mara Le immagini della sequenza di apertura del film che accompagnano la meravigliosa “Immigrant Song” di Karen O, Trent Reznor e Atticus Ross.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità