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9 sconvolgenti film ambientati nel 2024

film 2024

Come altri anni già passati, anche il 2024 è stato – nel mondo del cinema – già immaginato e rappresentato. Molti registi operanti nel genere fantascientifco hanno infatti lavorato su film in cui il nostro anno corrente era il loro immaginario futuro distopico, pieno di eventi catastrofici, apocalittici e sconvolgenti, ma anche di novità tecnologicamente avanzate. Alcuni di questi prodotti, in realtà, non sono neppure così datati e in alcuni casi hanno dato vita ad una visione molto più realistica di quanto si possa pensare, facendo, proprio per questo, molta paura. Una cosa è certa: da quel che si evince, molti cineasti avevano un pensiero comune, ossia che il 2024 avrebbe potuto portare innovazione tecnologica e cambiamenti politici radicali. Ma quali sono quindi le pellicole che hanno come ambientazione quest’anno?

1Songbird

Songbird recensione film

Se nel 2020 il Covid-19 ha spaventato tutta la popolazione mondiale, Adam Mason e Michael Bay lo hanno fatto ancor di più con il loro film Songbird, uscito lo stesso anno, in cui ciò che veniva rappresentato – ambientato nel 2024 – era molto più vicino a noi di quanto non fossero altre pellicole sci-fi. Il lungometraggio – prodotto con grande rapidità – ha portato sullo schermo tutte le paure della pandemia, mostrandoci una realtà che poteva realmente essere e avverarsi. In Songbird il Covid muta in maniera spropositata, tanto che il virus inizia a trasformare il governo degli Stati Uniti in uno Stato totalitario, imprigionando gli individui infetti in campi di quarantena dalle condizioni terribili. In questa atmosfera apocalittica, Nico cerca di salvare la sua amata Sara da un destino infausto.

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9 problemi che interesseranno sia il DCEU che l’MCU

MCU vs DCEU foto 1

Come sappiamo, spesso e volentieri i fan si divertono a confrontare il DCEU e il MCU elogiandone i pregi; eppure ci sono alcune aree in cui entrambi gli universi di fumetti vanno incontro ad alcuni problemi: vediamo assieme quali.

Essendo le due colonne portanti dei contenuti a fumetti, non è una sorpresa che il Marvel Cinematic Universe e il DC Extended Universe siano abitualmente messi a confronto – e che la Marvel sembri uscirne vincitrice. Ad Iron Man, e al conseguente lancio del MCU, è spesso riconosciuto il merito di aver portato il genere supereroistico al livello attuale (anche se la serie di film originali degli X-Men ha sicuramente parte del merito), i suoi film sono indubbiamente i più lodati, e il suo universo sembra spesso più coeso e attentamente pianificato.

1Ritardi COVID

Sicuramente non limitata ai film di supereroi, la pandemia di COVID-19 ha portato scompiglio nelle uscite cinematografiche e, di conseguenza, nelle cifre del box office. The Suicide Squad, nonostante sia stato il film DC più visto sulla HBO, è stato un flop al botteghino, non riuscendo a recuperare il budget di produzione. Black Widow, nonostante fosse un film che i fan aspettavano da anni, è stato rilasciato su Disney+, violando il contratto e portando a una causa legale e a numeri deludenti al botteghino. Mentre Shang-Chi ha dato risultati leggermente migliori, è chiaro che i ritardi e le interruzioni nelle riprese e nel rilascio avranno avuto un impatto significativo su entrambi gli universi, e che il vere conseguenze durature saranno chiaramente percepibili solo negli anni a venire.

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9 nuovi trailer che dovresti vedere questa settimana

trailer

I trailer non sono altro che brevi filmati promozionali di film che a breve saranno nelle sale di tutta Italia e saranno pronti ad emozionare il pubblico.

Il loro compito è quello di creare attesa, di dare vita ad una certa dose di hype circa il film promosso, affinché si corra subito a vederlo già nei primi giorni d’uscita.

Ma quali sono i trailer usciti questa settimana da non perdere? Scopriamoli insieme!

1Avengers: Endgame

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9 nuovi trailer che dovresti vedere questa settimana

Dolor y Gloria trailer New York Film Festival

I trailer non sono altro che brevi filmati promozionali di film che a breve saranno nelle sale di tutte le regioni italiane.

Il loro compito è quello di creare attesa, di dare vita ad una certa dose di hype del film che viene promosso, affinchè si corra subito a vederlo già nei primi giorni di uscita.

Ma quali sono i trailer da vedere, usciti questa settimana? Scopriamo insieme!

1Glass: il trailer onesto

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9 nuovi trailer che dovresti vedere questa settimana

Terminator: Destino Oscuro

I trailer non sono altro che brevi filmati promozionali di film che che saranno a breve nelle nostre sale oppure saranno presenti su una delle tante piattaforme digitali disponibili online.

Il loro compito è quello di creare e far sviluppare nel pubblico una certa dose di hype circa il film promosso, affinché si corra subito a vederlo già nei primi giorni d’uscita.

Ma quali sono i trailer usciti questa settimana da non perdere? Scopriamoli insieme!

1Star Trek: Picard

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9 nuovi trailer che dovresti vedere questa settimana

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I trailer non sono altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti su una delle tante piattaforme di streaming digitale legale.

Il loro compito è quello di creare e far sviluppare nel pubblico una certa dose di attesa circa il film promosso, affinché si corra subito a guardarlo già nei primi giorni di uscita.

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1Scream 3

trailer

MTV ha diffuso il trailer ufficiale della terza stagione di Scream, serie basato sull’omonimo franchise horror degli anni ’90, diventato un vero e proprio cult.

Questa terza stagione sarà divisa in sei episodi da due ore l’uno e debutterà lunedì 8 luglio: in Italia andrà in onda su Netflix.

In questa terza stagione, ciò che inizia come un video di YouTube che diventa virale, diventa ben presto fonte di problemi per gli adolescenti di Lakewood e funge da catalizzatore per un omicidio che apre una finestra sul passato travagliato della città.

Sono molte le star che saranno protagoniste, tra cui Mary J. Blige, Keke Palmer, Tyler Posey, Tyga e Paris Jackson.

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9 nuovi trailer che dovresti vedere questa settimana

21 Bridges city of crime recensione

I trailer non sono altro che brevi filmati promozionali di film che a breve saranno nelle sale di tutta Italia, oppure saranno presenti su una delle tante piattaforme digitali disponibili online.

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1Descendants 3

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9 nuovi trailer che dovresti vedere questa settimana

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I trailer non sono altro che brevi filmati promozionali di film che che saranno a breve nelle nostre sale oppure che saranno presenti su una delle tante piattaforme digitali legali disponibili online.

Il loro compito è quello di creare e far sviluppare nel pubblico una aspettative circa il film promosso, affinché si corra subito a vederlo già nei primi giorni d’uscita.

Ma quali sono i trailer usciti questa settimana da non perdere? Scopriamoli insieme!

1Katy Keene

https://youtu.be/_ryc9o-10ZQ

L’atteso spin-off di Riverdale arriverà nel prossimo autunno, ma il trailer ufficiale è già arrivato grazie alla diffusione dal network americano The CW.

Katy Keene è la nuova serie tv sviluppata da Roberto Aguirre-Sacasa e Michael Grassi, basata sull’Archie Comics. Essa descrive le origini e le lotte di quattro aspiranti artisti che cercano di fare fortuna a Broadway, sulla passerella o nello studio di registrazione. Tra i protagonisti, vi sono Lucy Hale, Ashleigh Murray, Camille Hyde, Jonny Beauchamp, Julia Chan, Lucien Laviscount, Zane Holtz e Katherine LaNasa.

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9 nuovi trailer che dovresti vedere questa settimana

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I trailer non sono altro che brevi filmati promozionali di film che saranno a breve nelle nostre sale o che saranno presenti su una delle tante e diverse piattaforme di streaming digitale.

Il loro compito è quello di creare e far sviluppare nel pubblico delle aspettative circa il film promosso, affinché si corra subito a vederlo già nei primi giorni d’uscita.

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1Spider-Man: Far From Home

Spider-Man: Far From Home
Tom Holland is Spider-Man in Columbia Pictures’ SPIDER-MAN: ™ FAR FROM HOME.

Ormai la data di uscita, il prossimo 2 luglio, si avvicina e intanto è stato diffuso un nuovo video promozionale di Spider-Man: Far From Home destinato al mercato cinese che contiene diverse scene inedite, tra cui uno sguardo ravvicinato alle acrobazie del Peter Parker (Tom Holland) e a Mysterio (Jake Gyllenhaal).

In questo film si ritroverà il giovane Parker cinque anni dopo la Decimazione e a poche settimana dalla battaglia contro Thanos di Avengers: Endgame. Ma in questa nuova avventura, l’eroe non sarà da solo: infatti, oltre ai compagni di scuola, saranno presenti Fury e il suo braccio destro Maria Hill, non l’alleato Mysterio.

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9 nuovi trailer che dovresti vedere questa settimana

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I trailer non sono altro che brevi filmati promozionali di film che a breve saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti su una delle tante e diverse piattaforme di streaming digitale legale.

Il loro compito è quello di creare e far sviluppare nel pubblico una certa dose di attesa circa il film promosso, affinché si corra subito a guardarlo già nei primi giorni di uscita.

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1The Bold Type 4

trailer

La quarta stagione di The Bold Type sta per arrivare e il canale americano Freeform ha già diffuso il teaser promo. Il terzo capitolo della serie, andato in onda questa primavera, ha riscosso un tale successo da rinnovare la serie durante il suo corso.

Non è chiaro quando questa quarta stagione possa arrivare, ma sicuramente torneranno Katie Stevens, Aisha Dee, Meghan Fahy, Sam Page, Matt Ward, Stephen Conrad Moore, Nikohl Boosheri e Melora Hardin.

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9 nuovi trailer che dovresti vedere questa settimana

I trailer non sono altro che brevi filmati promozionali di film che a breve saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti su una delle tante piattaforme di streaming digitale. Il loro compito è quello di creare e far sviluppare nel pubblico una certa dose di attesa circa il film promosso, affinché si corra subito a guardarlo già nei primi giorni di uscita. Ma quali sono i trailer usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli insieme!

1The Boys

The Boys

Finalmente è possibile vedere il terzo trailer della serie Amazon Original The Boys, svelato su Reddit da Garth Ennis, co-creatore e autore dell’originale saga a fumetti.

La serie sovversiva sui supereroi arriverà in esclusiva su Amazon Prime Video il 26 luglio ed è stata presentata in anteprima al Tribeca Film Festival il 29 aprile scorso.

Questa serie offre una versione irriverente di ciò che potrebbe succedere che i supereroi, famosi come superstar ed influenti come i politici, abusassero dei loro poteri al posto di usarli per fare del bene. Tra gli altri, nel cast sarà possibile trovare Jack Quaid, Karl Urban, Laz Alonso, Tomer Capon, Karen Fukuhara, Jessie T. Usher, Antony Starr, Erin Moriarty, Chace Crawford, Nathan Mitchell e Dominique McElligot.

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9 Kiss: Benedict Cumberbatch e altri attori si baciano per il NY Times

benedict cumberbatch

Sono nove baci, romantici, passionali, divertenti, stupidi, impacciati, buffi. Sono il frutto di una collaborazione tra la fotografa Elaine Constantine e i volti di Hollywood che maggiormente hanno caraterizzato il 2014.

Tra gli attori che si sono prestati a questi video vediamo Benedict Cumberbatch che nella maschera di Zorro seduce una ben disposta Reese Witherspoon, ma ci sono tante altre coppie assortite in maniera del tutto inedita e singolare: Chadwick Boseman e Kristen Stewart), Jason Schwartzman e Patricia Arquette, Steve Carell e Laura Dern, Shailene Woodley e Jack O’Connell, Miles Teller e Gugu Mbatha-Raw, Julianne Moore e John Lithgow, Roasario Dawson e Jenny Slate e David Oyelowo e Timothy Spall.

Eccoli di seguito:

Fonte: NYTimes

 
 

9 film campioni di incassi che i fans odiano

Ecco una galleria fotografica dei 9 film campioni di incassi che i fans odiano:

[nggallery id=424]

9 film campioniSpesso capita che il pubblico cinematografico e la critica non la pensino esattamente allo stesso modo in merito ad un film. Quello che la critica trova sublime, magari incassa pochissimo al botteghino e viceversa, il film che è tacciato di infamia da parte degli esperti del settore, raccoglie laute mance dalle tasche degli spettatori entusiasti.

Questa dualità è frequente e anche a volte ben motivata, tuttavia ci sono casi di discordanze di opinioni molto più strane e possiamo dire anche rare. E’ il caso di quei film, in genere che si affrontano un personaggio, un brand o una saga molto cara agli spettatori, che seppure odiati dai fedelissimi del marchio, incassano cifre esobitanti al botteghino. E’ il caso di film come X-Men conflitto finale, odiato quasi all’unanimità dai fan dei mutanti Marvel, ma che ha decisamente conquistato il box office, oppure di Io, Robot, con Will Smith, o ancora Fantastic Four, oppure Il Cavaliere Oscuro il Ritorno che proprio non è stato gradito dagli irriducibili fan dell’eroe mascherato di Gotham.

 
 

9 domande scottanti a cui Agatha All Along risponde

Patti LuPone Debra Jo Rupp Kathryn Hahn Ali Ahn Sasheer Zamata in Agatha All Along
Patti LuPone, Debra Jo Rupp, Kathryn Hahn, Ali Ahn e Sasheer Zamata in Agatha All Along. Foto di Courtesy of Disney - © Disney

Seguendo le orme di WandaVision, Agatha All Along è entrato nel Marvel Cinematic Universe con una serie di domande a cui rispondere. La relazione tra Wanda e Agatha rimane chiaramente una parte importante della storia del MCU, anche con la conferma del destino di Scarlet Witch. Con Easter Eggs e riferimenti a molte altre serie, Agatha All Along sembra concentrarsi sul racconto di una storia consapevole che gioca con i destini di molti personaggi dell’Universo Marvel. A seguito di ciò, ogni episodio dà molto materiale da esaminare e interrogare.

I dettagli sulla seconda stagione di Agatha All Along sono scarsi, il che suggerisce che la maggior parte di queste domande troveranno probabilmente risposta durante la prima stagione. Speriamo che, come il finale di WandaVision, la serie sia in grado di dare una risposta soddisfacente a ogni domanda che ha posto. Cosa succederà ad Agatha e alla stregoneria nel MCU dopo la fine della serie è una domanda difficile, ma anche eccitante. Per capirlo, è necessario porsi alcune domande scottanti.

Wanda è davvero morta?

Elizabeth Olsen Scarlet Witch

Mentre Wanda Maximoff è morta in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il MCU ha introdotto nuovi modi per far tornare Scarlet Witch nella serie Agatha. Wanda è stata confermata morta nel libro ufficiale della timeline del MCU e i dettagli di Agatha All Along sembrano confermarlo, con Agatha che guarda il corpo morto di Wanda. Tuttavia, la situazione si confonde rapidamente quando la targhetta del cadavere cambia e riporta anche il nome di Agatha, suggerendo un legame più profondo tra la morte di Wanda e la perdita dei poteri di Agatha.

Elizabeth Olsen ha parlato di Wanda e ha più o meno confermato che il personaggio è morto nel MCU, anche se alcuni commenti di Agatha nella serie esprimono dubbi al riguardo. Tuttavia, la morte è qualcosa che è stato superato nel MCU da molti personaggi, da Loki e Gamora all’agente Coulson. La fine di Scarlet Witch non ha bisogno di ulteriori conferme, ma l’attore potrebbe certamente tornare nel prossimo futuro.

Che fine ha fatto Nicholas Scratch?

Nicholas Scratch

Nella première di Agatha All Along, durante la sequenza parodistica di Mare of Easttown e True Detective, si fa riferimento alla morte del figlio di Agatha Harkness. Nei fumetti, Nicholas Scratch è il nome del figlio di Agatha e ha un legame significativo con un altro cattivo di Agatha All Along, The Salem Seven, che sono i suoi stessi figli. Scratch è un potente stregone cattivo dei fumetti Marvel Comics con connessioni a Mefisto.

In Agatha All Along, il coniglio domestico di Agatha sembra prendere il nome da Nicholas Scratch, poiché l’animale si chiama Senor Scratchy. Sembra che nel passato di Nicholas Scratch ci sia stata una qualche tragedia che non è ancora stata esplorata. Nicholas Scratch ha senso come cattivo che potrebbe apparire più avanti nella serie; tuttavia, resta da esaminare come questo si collegherà al trauma e alla perdita di Agatha.

Chi ha inviato i Sette di Salem e perché?

agatha all along setta Salem

Le Sette di Salem in Agatha All Along sono una serie di apparizioni spettrali che hanno inseguito Agatha e la sua congrega nella Strada delle Streghe. Nei fumetti, queste figure sono spesso rappresentate come i nipoti di Agatha e i figli di Nicholas Scratch. Si tratta di entità bestiali con incredibili poteri di trasformazione legati agli animali, e avrebbe senso che siano alla ricerca di Agatha se è stato Scratch a mandarli. Questo legame familiare avrebbe senso, anche se le motivazioni non sono chiare.

È possibile che il gruppo stia cercando di trovare un collegamento con la magia del caos che Agatha cercava in precedenza da Wanda. È anche possibile che queste figure siano collegate alle streghe a cui Agatha aveva precedentemente rubato i poteri nella sequenza flashback del XVII secolo di WandaVision. Il perché non è ancora noto, ma probabilmente verrà alla luce nei prossimi episodi della serie.

Cosa è successo tra Agatha e Rio Vidal?

Agatha All Along recensione serie
Kathryn Hahn in Agatha All Along. Foto di Courtesy of Disney – © Disney

Rio Vidal è un nuovo interessante personaggio introdotto in Agatha All Along che ha un passato conflittuale con il personaggio principale. I dettagli di questo passato non sono stati rivelati. Tuttavia, sembra che Rio Vidal non sia in grado di uccidere Agatha. Stranamente, nonostante abbia un passato con Agatha e sembri essere un personaggio importante nella serie, Rio Vidal non viene dai fumetti. Il personaggio, che sembra essere l’ex di Agatha, è invece una nuova creazione per lo show.

Questo ha portato a speculazioni sul fatto che, come Agnes in WandaVision, Rio potrebbe in seguito rivelarsi un altro personaggio della Marvel Comics. A causa della storia di Agatha nei fumetti, potrebbe esserci un collegamento tra il suo ex e Nicholas Scratch, o i Fantastici Quattro. Di certo, i futuri episodi contribuiranno a spiegare il loro conflitto e quindi a fornire un contesto per Rio Vidal nel MCU.

Perché Teen non può dire il suo nome?

Joe Locke in Agatha All Along
Joe Locke in Agatha All Along. Foto di Courtesy of Disney – © Disney

L’identità del personaggio adolescente di Joe Locke è un mistero nella serie, anche se il personaggio stesso sembra avere bisogno di nascondersi. Invece, quando tenta di rivelare il suo nome ad Agatha, la sua bocca si chiude con una magia che ricorda quella che ha causato la morte di Black Bolt in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Sembra chiaro che qualche magia impedisca al personaggio di rivelarsi, anche se i personaggi della serie non sembrano troppo preoccupati.

L’azione si svolge invece intorno a Teen, che tenta di raccontare se stesso e la sua origine ma senza successo. È chiaro che la sua identità ha una qualche importanza che Agatha non è in grado di cogliere all’inizio della serie. C’è sicuramente una sorta di magia in atto, anche se resta da capire da chi provenga. Qualcuno non vuole che Agatha sappia chi è Teen.

Chi è davvero Teen?

Agatha All Along

Le speculazioni su chi interpreterà Joe Locke nella serie si sono scatenate da quando l’attore è stato annunciato per la serie. La teoria più diffusa è che Teen sia in realtà Billy, una versione adulta di uno dei figli di Wanda. Billy Maximoff diventa l’eroe, Wiccan, e una sua rivelazione avrebbe senso nello show. Detto questo, Teen ha detto di essere nato a Eastview, mentre in WandaVision i bambini sono nati a Westview.

Un’altra teoria è che Teen sia Nicholas Scratch. Il figlio di Agatha è certamente una possibilità per il personaggio, anche se la schiettezza che il personaggio ha fornito finora non sarebbe in linea con un cattivo malvagio e manipolatore. Tuttavia, l’attore potrebbe interpretare uno di questi ruoli, oppure potrebbe essere qualcun altro.

Cosa c’è nella spilla di Agatha?

Agatha All Along (2024)
Foto di Courtesy of Disney – © Disney

La spilla di Agatha è protagonista una piccola attenzione nelle prime sequenze di Agatha All Along. Questa spilla appare in WandaVision, dove viene tolta dal corpo di sua madre in una sequenza flashback. Agatha indossava questa collana e sembrava che la usasse per controllare personaggi come Ralph Boehner nella serie. Qui ha recuperato la spilla, che sembra contenere una ciocca di capelli al suo interno.

Non è chiaro di chi siano questi capelli, né se la collana contenga un potere latente. Tuttavia, sembra essere un accessorio importante per Agatha. Maggiori dettagli sull’importanza della spilla e su come essa si colleghi non solo ai suoi poteri, ma anche alla sua famiglia e alla sua storia, saranno probabilmente forniti nei prossimi episodi. Questo potrebbe riguardare personaggi come Nicholas Scratch e i Sette di Salem.

Cosa c’è alla fine della strada delle streghe?

Kathryn Hahn in Agatha All Along (2024)
Foto di Courtesy of Disney – © Disney

Il finale dei primi episodi di Agatha All Along ha visto la congrega partire lungo la Strada delle Streghe. La strada è un luogo mistico dei fumetti Marvel Comics, dove Wanda si recava quando la magia era malata, perché lì risiede la Dea della Stregoneria. Agatha All Along presenta un’interpretazione diversa, in cui la strada concede a chi la percorre qualcosa che gli manca. Per ciascuna delle streghe della serie, c’è qualcosa che desiderano e che non hanno. Per Agatha si tratta dei suoi poteri, che ha perso alla fine di WandaVision.

La Strada delle Streghe sembra essere fortemente intrisa di simbolismo, e quindi capire cosa potrebbe fisicamente attendere la congrega alla fine è difficile. Tuttavia, è chiaro che ciò che ogni membro della squadra sta cercando si troverà in qualche modo alla fine di questa strada. Potrebbe non essere esattamente come se lo aspettano. Tuttavia, l’importanza e l’impatto della Strada delle Streghe saranno chiaramente esaminati nei prossimi episodi.

Possiamo già parlare di Mefisto?

Mefisto

Durante la messa in onda di WandaVision, il pubblico ha ipotizzato che dietro a tutto ciò che accade a Westview ci sia Mefisto. Anche se non è stato così, sono iniziate le speculazioni su quando il personaggio potrebbe apparire nel MCU. Spider-Man: No Way Home ha utilizzato la trama di “One More Day” come fulcro, e la versione a fumetti di tale storia presentava il personaggio demoniaco di Mefisto. Tuttavia, il cattivo non è apparso nemmeno in quel film. Ironheart è ora il prossimo progetto in cui si ipotizza la presenza del personaggio.

Nel frattempo, Agatha All Along ha scatenato le teorie su Mefisto con la menzione di un personaggio chiamato Blackheart, che canonicamente è il figlio di Mefisto. Con l’attenzione agli spiriti e alla magia nel MCU, è finalmente giunto il momento che il cattivo Mefisto si unisca all’universo in Agatha All Along. Il terrificante nemico sarebbe un ottimo elemento della serie e potrebbe fare seguito con apparizioni in altri film e serie nel corso della Saga del Multiverso. Se Loki ha potuto introdurre Kang, Agatha All Along può certamente introdurre Mefisto.

 
 

9 attori che si sono pentiti di aver interpretato un villain

9 attori

Non sempre interpretare un cattivo in un importante blockbuster si rivela divertente o artisticamente stimolante. Nel corso degli ultimi anni diversi attori di fama mondiale hanno accettato di prestare il volto ai più famosi villain dei fumetti, spesso riscontrando l’approvazione dei fan, altre volte confrontandosi con aspre critiche.

Tra questi ce ne sono alcuni che, a posteriori, si sono detti pentiti di aver lavorato a certe produzioni e di aver interpretato quei cattivi sul grande schermo. Scopriamo di seguito chi sono:

1Hugo Weaving – Teschio Rosso

Hugo Weaving non si è mai mostrato troppo entusiasta all’idea di tornare nei panni di Teschio Rosso in un altro cinecomic Marvel dopo la sua apparizione in Captain America: Il Primo Vendicatore.

L’attore tuttavia non aveva parlato male del personaggio in sè o della parte, ma ammesso semplicemente che quello non era il tipo di film in cui preferiva lavorare.

Toby Kebbel – Doctor Doom

Dopo la sua partecipazione al film, Toby Kebbel ha subito chiarito che non avrebbe partecipato ad un altro capitolo del franchise sui Fantastici Quattro, condividendo la delusione dei fan e sottolineando come il film si sia allontanato troppo dai fumetti.

Kebbel ha interpretato il sinistro villain Dottor Destino nel reboot dei personaggi Marvel, secondo il suo parere eccessivamente forzato e non in linea con la sua controparte originale.

Vinnie Jones – Juggernaut

Vinnie Jones è noto al grande pubblico per aver interpretato diversi personaggi tosti in film d’azione, e questo l’ha probabilmente indirizzato verso il ruolo di Juggernaut in X-Men: Conflitto Finale, cinecomic diretto da Brett Ratner e uscito nel 2006.

Tuttavia al termine delle riprese, l’ex sportivo si è lamentato a lungo della quantità di protesi che doveva indossare sul set e degli accessori scomodi, denunciando che l’esperienza, complessivamente, lo aveva fatto sentire “sottovalutato e poco sfruttato“.

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8mila metri di morbidezza

Questi scalano l’Everest e io a metà della prima giornata di Festival c’ho già l’affanno, l’intestino bloccato e gli occhi iniettati di sangue. Il film che apre la kermesse parla di un nugulo di uomini durissimi che conquistano la vetta della montagna più pericolosa del mondo rischiando di morire veramente male – e riuscendoci, in gran parte. Non me dite che è spoiler che ve piscio sui pantaloni – e non solo ne sono felici, ma pagano pure, e tanto, per andare incontro a una fine barbina cantando ‘Hakuna Matata’.

Ditemi voi perché dovrei empatizzare con questi idioti, che fanno sembrare un premio di sagacia il protagonista di Into the Wild. Evvabbè, direte voi, ma in fondo il cinema…

In fondo il cinema un cazzo. E’ tratto da una storia vera, il che sono dieci punti in meno, come minimo.

VENEZIA 72: EVEREST, RECENSIONE DEL FILM CON JAKE GYLLENHAAL

Jake Gyllenhaal è il più tosto e maschio di tutti, e per compiacere le signore, grazie a un fisico forgiato da mesi di serrato allenamento e alle finezze di una sceneggiatura scritta con le scorregge riesce a prendere il sole in mutande a settordicimila metri senza patire il freddo. Come andrà a finire non ve lo devo veramente dire, dai.

Comunque, a proposito di grandi imprese, ne ho anch’io una da compiere. Devo assolutamente comprare la carta igienica prima della proiezione successiva, che il padrone dell’appartamento che m’hanno affittato non deve essere proprio il massimo della generosità e non ha fornito nemmeno i beni di prima necessità. E la carta igienica al Lido vale più di una bombola d’ossigeno in cima alla vetta.

Quindi lascio la proiezione dieci minuti prima che si concluda il film, anche perché sinceramente sono tutti bardati con tute, scarponi, cappelli e occhialoni e non se capisce più chi minchia è morto e chi no. Tranne la giapponese, ma quella in un film americano è una minoranza etnica e che sarebbe schiattata era chiaro dai primi cinque minuti di pellicola.

Vado all’emporio in cerca di una spesa rapida e mi ricordo con orrore che gli esercenti del Lido agiscono come se non ci fosse un Festival, ovvero con la velocità di un bradipo sotto l’effetto di una pasticca andata a male. Mezz’ora per un pacco di carta da culo, uno di Scottex e du etti de prosciutto crudo. Magro, che se i film fanno tutti cagare come quello di stamattina è meglio stare attenti all’alimentazione, o l’intestino rischia di sbloccarsi pure troppo, e tutto insieme. E io, al contrario de quelli là, a fine settimana ci voglio arrivare.

(Ang)

Primo giorno di Festival, primo film da vedere. Siccome so ‘na cacacazzi noiosa (mica glamour come il mio fido compare) vado a vedere il film che apre la sezione Orizzonti, nota per trattare temi sempre molto gioiosi e felici come ad esempio un marito malato di tumore.

Bene. Insomma, mi metto in fila -che fortunatamente scorre agevole- ed entro. Il film in questione è ‘Un monstruo de mil cabezas’ del messicano Plà, che non è un’espressione esotica di insulto ma è proprio il cognome del regista. La temperatura della sala, per chi ha fiducia nel domani, vi confermo che continua ad aggirarsi attorno a quella dell’oceano Atlantico nei punti più profondi, quindi smettetela con questo ottimismo! Mi copro come una vecchia con la pleurite e inizio la visione. Inizio la visione. Inizio la visione.

Volevo solo dirvi in maniera cretina che ho trovato questo film un tantino ripetitivo, nelle dinamiche, nelle tematiche, anche se ha spunti interessanti. Ma finiamola qui che non sia mai che si parli di robe tecniche in un luogo deputato a serissime amenità.

VENEZIA 72, FOTO: DIANE KRUGER, ELIZABETH BANKS, PAZ VEGA

Dopo volevo recuperare quello di apertura ma mi lascio prendere dai commenti dei colleghi e non me la sento di scalare st’Everest, che già uscita dalla sala e invece di accendermi una sigaretta mi sono data fuoco con l’accendino per scaldarmi, per cui niente, vado a vedere sto film delle giornate degli Autori. Arrivo bel bella e la fila pare quella per andare a Fregene, e inizio a sospettare che il panorama sia pure lo stesso. Per cui, faccio elegantemente il gesto dell’ombrello e mi rifugio al terzo piano a lavorare, in attesa dei filmetti della serata. Ma mi attende una sorpresa: il tè tailandese della sala stampa. Ve lo giuro, lo so che pensate io sia un’emerita cazzona, ma novità dell’edizione 2015 queste fantastiche provettone aromatiche, messe a disposizione dei poveri giornalisti nella variante rosa, camomilla e poinonmiricordo, in versione calda-fredda. Purtroppo non faccio in tempo a farmene dare un po’, anche se il mio amato collega Emanuele Rauco insiste per farmene provare un goccetto. La cosa fantastica è che queste provette trasparenti sono di dimensione di una lacca per capelli, e hanno il tappo rosa che si svita. Per cui quando qualcuno si attacca per bere tu non capisci se si sta suicidando con l’esame delle urine formato famiglia o se sta sperimentando una nuova dieta Dukan fatta con bibitoni in un nuovo packaging fashion (che ce po’ stà perché quelli che la seguono girano con ste bottiglie disgustose che penso dimagriscano per il dolore di portarsele dietro).

Sento le urla dal red carpet, è arrivata la madrina. Ve vorrei dire il suo cognome ma ancora non è capodanno.

Per cui vado. A-E-I-O-U ipsilon!

(Vì)

NOTA: Ringraziamo anche Marco Lucio Papaleo e Serena Catalano per l’orrenda foto della provetta. Dio li abbia in gloria, a ‘sti ragazzi.

 
 

88esimo Oscar Nominee Luncheon: le foto dall’evento

Si è tenuto lunedì 8 febbraio 2016 l’incontro trai nominati agli Oscar 2016 durante il quale è stata scattata la celebre fotografia di gruppo per l’albo d’oro degli Academy Awards.

Di seguito vi proponiamo le immagini della serata:

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80° anniversario di Wonder Woman, al via la campagna “Believe in Wonder”

Wonder Woman

DC, Warner Bros. Global Brands and Experiences e WarnerMedia celebrano con un evento globale gli 80 anni della Paladina della Giustizia e Guerriera per la Pace dell’universo DC, Wonder Woman, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Accogliendo la chiamata a vedere il mondo attraverso gli occhi di Wonder Woman e a “Believe in Wonder“, la celebrazione dell’80° anniversario mira a sottolineare il messaggio intramontabile e pertinente di speranza ed emancipazione della Supereroina, con contenuti originali, fumetti commemorativi, libri e collezioni, ed esperienze di moda globali. Questa campagna che si estenderà per vari mesi, culminerà con la celebrazione mondiale del Wonder Woman Day il 21 ottobre.

La celebrazione dell’80° anniversario di Wonder Woman include contenuti, comics, libri, moda e molto altro: 

  • Wonder Woman 1984”, l’attesissimo film diretto da Patty Jenkins con protagonista Gal Gadot, arriva in DVD, Blu-Ray, 4K e Steelbook 4K da venerdì 12 marzo. Nelle versioni Blu-Ray e 4K sono inclusi i contenuti extra del film, tra cui spiccano gli speciali “Scene Studies”, “The Making Of Wonder Woman 1984” e “Gal & Kristen”. Tutte le versioni sono già disponibili per il pre-order su Amazon.
  • Gli iconici e famosi titoli televisivi di Wonder Woman trovano nuova vita con l’esclusivo video “retro-remix”, che attinge alla nostalgia di Wonder Woman, con Gal Gadot che fa il caratteristico “giro” che Lynda Carter ha reso famoso nella serie originale.
  • DC e WarnerMedia annunciano un video dal potente impatto ispirato a Wonder Woman, che mostra l’incidenza delle donne di tutto il mondo. Quest’anno, WarnerMedia produrrà video che puntano i riflettori su 80 “Women of Wonder” tra cui donne “reali”, giornaliste di network e talenti, figure culturali, esperte, influencer e celebrità che – come la stessa Wonder Woman – emergono nel loro campo, come delle vere eroine della vita reale, dandoci delle motivazioni per “Believe in Wonder“.
  • Le Designer di fama mondiale Venus Williams, Camilla e Azede Jean-Pierre hanno collaborato con Warner Bros. Consumer Products, per le collezioni di moda ispirate a Wonder Woman. È ora disponibile la linea di abbigliamento sportivo “I Am Wonder Woman” di EleVen, della campionessa internazionale di tennis ed imprenditrice Venus Williams. È inoltre disponibile una lussuosa collezione in edizione limitata della designer australiana Camilla, ed infine, alla fine di questo mese, la pluripremiata designer Azede Jean-Pierre presenterà una collezione personalizzata con capolavori mai visti prima.
  • A partire da oggi, DC onora la creazione e l’eredità di Wonder Woman rendendo All-Star Comics #8 (la prima apparizione di Wonder Woman), Sensation Comics #1 (il primo fumetto intitolato a Wonder Woman) e Wonder Woman #1 (1942 ) disponibili e gratuiti su DC UNIVERSE INFINITE.
  • Viene altresì oggi annunciato che Wonder Woman 80th Anniversary 100-Page Spectacular riunirà alcuni dei più grandi narratori di fumetti e intrattenimento per un tributo a Wonder Woman, in un souvenir da collezione che sarà disponibile ad ottobre in occasione del Wonder Woman Day. Gli appassionati potranno leggere storie originali ed osservare un bellissimo art montage dell’artista vincitore dell’Eisner Award, Yanick Paquette (Wonder Woman: Earth One) con i colori di Nathan Fairbairn.
  • DC debutta con la custom art che rende omaggio al retaggio di Wonder Woman con uno sguardo al suo futuro. Il design pop art è stato creato da INNOCEAN USA, che ha anche disegnato il logo dell’80° anniversario, e si è ispirato all’iconica copertina di Wonder Woman # 4 (2016) dell’artista Nicola Scott.

Contenuti ed esperienze aggiuntive che onorano il potere delle donne e la nostra Wonder Woman:

  • DC UNIVERSE INFINITE: le nuove selezioni di Wonder Woman saranno rese disponibili alla lettura gratuita ogni mese, insieme a raccolte curate che celebrano storie fondamentali nel corso dei decenni. Consultate il DC Community Book Club per alcune imminenti proposte di Wonder Woman, e conversazioni epiche con altri fan!
  • DC Shop: acquista qui l’esclusiva maglietta “Believe in Wonder” dell’80° anniversario di Wonder Woman.
  • Storie in Digitale: i fan di tutte le età potranno divertirsi ascoltando quattro nuovissime storie su You Choose Wonder Woman Stories di Capstone disponibili tramite l’Assistente Google qui oggi! Gli utenti di Google possono anche dire “Ehi Google, vai su Wonder Woman Stories” o “Vai su You Choose Wonder Woman Stories” per visualizzarle sul proprio dispositivo. Inoltre,Serial Box pubblicherà la loro storia serializzata Wonder Woman: Heartless esclusivamente tramite l’app Serial Box. Questa storia è ora disponibile per il pre-ordine e uscirà il 25 marzo.
  • Warner Bros. Games celebrerà l’anniversario di Wonder Woman tutto l’anno, tramite promozioni e attivazioni speciali nei suoi popolari titoli di gioco in corso, come DC Universe Online, Injustice 2 e DC Legends. Inoltre, Nintendo si unirà ai festeggiamenti il ​​4 giugno 2021 con l’uscita di DC Super Hero Girls: Teen Power, un nuovissimo titolo per il sistema Nintendo Switch con Wonder Woman in un ruolo principale, al fianco di Batgirl e Supergirl, mentre cercano di proteggere Metropolis da un temibile gruppo di nemici.
  • DC Wonder Woman Virtual Run (5K o 10K) di Rugged Races in collaborazione con Warner Bros. Consumer Products tornerà per il secondo anno dopo il record di partecipanti del 2020. Famiglie e singoli scopriranno che la corsa virtuale è un ottimo modo per muoversi, e portare nelle loro vite un po’ dell’invincibile spirito guerriero di Wonder Woman. Le registrazioni apriranno a luglio. Per ulteriori informazioni visitate il sito dcwonderwomanrun.com.
 
 

800 eroi, recensione del film di Guan Hu

800 eroi

Quando l’esercito imperiale giapponese assediò un innocuo magazzino nella battaglia di Shanghai del 1937, la schermaglia alla fine divenne il punto di rottura che galvanizzò una nazione. La Cina perse quella battaglia ma vinse la guerra, e la resistenza degli Ottocento eroi guadagnò lo status leggendario che conserva ancora oggi. Il film 800 eroi è la rivisitazione di quel momento della storia cinese contemporanea da parte del regista Guan Hu.

Primo lungometraggio cinese girato interamente in Imax, il film vanta un budget senza precedenti di 80 milioni di dollari. In aggiunta vi è un cast tentacolare e una produzione degna di un kolossal hollywoodiano; il film è stato un grandioso successo, diventando il film con maggiori incassi del 2020.

800 eroi: la trama

La storia si svolge poco dopo l’inizio della seconda guerra sino-giapponese. Sotto assedio per circa cinque giorni, un 524º reggimento dell’NRA, ampiamente in inferiorità numerica, difese il magazzino di Sihang, situato in posizione strategica, per fornire copertura alle forze in ritirata e fungere da cuscinetto per le concessioni straniere di Shanghai attraverso il fiume Suzhou. L’eterogeneo equipaggio di soldati veterani, civili e cosiddetti disertori ammonta a poco più di 400, invece degli 800 che lasciano credere a tutti. I numeri diminuiscono man mano che l’assedio prosegue e i soldati vengono falciati dai giapponesi.

Il 25 ottobre, Shanghai è caduta in mano ai giapponesi dopo quasi tre mesi di strenua resistenza. Il generale Chiang Kai Shek ha ordinato ad alcune truppe di rimanere indietro come retroguardia e di dimostrare che i cinesi non si arrenderanno nella speranza di ottenere simpatia alla prossima conferenza delle nove potenze a Bruxelles. Così il 542° Reggimento dell’88a Divisione d’élite dell’Esercito di Resistenza Cinese (NRA) fu inviato a sorvegliare il forte nel Sihang Warehouse (noto anche come China Mint Warehouse), un edificio di sei piani di proprietà delle quattro principali banche di Shanghai. Raggiunti da corpi di sicurezza meno addestrati di Hubei, Hunan e Zhejiang, questi 411 uomini si scontrarono con la Terza Divisione giapponese, il più alto livello dell’esercito imperiale. Sebbene il loro scopo fosse puramente simbolico, ci si aspettava che gli uomini morissero difendendo il magazzino. Hanno resistito invece per quattro giorni.

A loro vantaggio, il magazzino era situato nell’area di Zhabei, di fronte alla concessione britannica (nota anche come International Settlement), divisa dal Suzhou Creek ma unita dal New Lese Bridge. Nonostante le loro disposizioni superiori, i giapponesi hanno dovuto astenersi dal bombardare o dispiegare l’artiglieria pesante nel caso in cui avesse sparato male nella zona neutra, causando così ricadute diplomatiche. L’incidente ha fatto notizia in tutto il mondo, sollevando il morale nazionale e raccogliendo il sostegno straniero.

I protagonisti del film sono il tredicenne Xiao Hubei (il nuovo arrivato Zhang Junyi) e suo fratello Duan Wu (Ou Hao, The Captain); il codardo Lao Tie (il fratello di Jiang Wen, Jiang Wu) e il suo pseudo-amico Yang Guai (Wang Qiangyuan, Shadow); e i comandanti Xie Jinyuan (attore televisivo Du Chun) e Lao Hulu (Huang Zhizhong, Our Time Will Come). Il resto degli uomini (ci sono una mezza dozzina di donne, nessuna con dialoghi sostanziali) sono schizzi funzionali pensati per i momenti chiave della battaglia.

800 eroi: una produzione da kolossal straordinaria

800 eroi rivaleggia con Dunkerque e 1917 per il raccapricciante impianto intriso di fango e sangue che ci si aspetta da un’epopea di guerra, in parte realizzata con l’assistenza di pezzi grossi internazionali. Gli effetti visivi sono stati curati da Tim Crosbie (X-Men: Apocalypse) e Jason Troughton (A Bigger Splash), e il veterano coordinatore dell’azione Glenn Boswell (Lo Hobbit) è intervenuto coreografando la battaglia. Il britannico Rupert Gregson-Williams (Wonder Woman) ha scritto il tema per completare la colonna sonora di Andrew Kawczynski (un collaboratore dell’imminente Top Gun: Maverick).

Dalla sua uscita in Cina continentale il 21 agosto, la mega-produzione da $ 80 milioni del grande studio Huayi Brothers ha conquistato $ 165 milioni al botteghino, rendendolo un campione di incassi mondiale nell’era della pandemia. Sarà considerato una svolta non solo come il primo film asiatico girato interamente con telecamere Imax, ma anche per la sua audacia nel gestire un capitolo storico sensibile a entrambi i lati dello Stretto in una luce relativamente neutra e coinvolgente. Promosso per aprire lo Shanghai Film Festival nel giugno 2019, il film è stato ritirato per “motivi tecnici” ed è riemerso 14 mesi dopo con una durata di 13 minuti in meno.

Il direttore della fotografia Cao Yu (che ha esperienza di riprese di un altro film di guerra della seconda guerra mondiale, “City of Love and Death“) evita deliberatamente le trame granulose comuni nel genere per una qualità dell’immagine raffinata e vivida, con quasi tanti primi piani quanto ampi scatti. Lo scenografo Lin Mu ha lavorato con set modellati 1:1 per ricreare lo splendore dell’architettura di concessione europea, in contrasto con il magazzino grigio ma robusto.

Recensione film 800 eroi

800 eroi: una tela d’epoca straordinariamente strutturata

Il film bilancia abilmente il combattimento frenetico con chiarezza – i personaggi possono sembrare anonimi, ma sappiamo sempre cosa sta succedendo – e il direttore della fotografia Cao Yu lavora con precisione le immagini di una Pechino desolata e devastata dalla guerra. Le calme praterie e il grigio/seppia di macerie delle città livellate sono superate solo dal contrasto tra il neon nella concessione straniera e la sordina polverosa del magazzino che crolla.

Paragonata dai media cinesi a Dunkirk molto prima della sua uscita, la saga condivide sentimenti simili di sopravvivenza, grinta e trionfo nella sconfitta. La regia di Guan potrebbe essere meno radicale o propulsiva di quella di Nolan, ma immerge anche il pubblico nell’intimità e nella grandezza del brutale spettacolo di guerra mentre si configura come una tela d’epoca straordinariamente strutturata.

L’ottavo lungometraggio di Guan è senza dubbio il suo più onnipresente. La visione centrale che attraversa tutte le sue opere – della sopravvivenza, del destino e degli elementi – è proiettata su un crogiolo umano panoramico. I personaggi di 800 eroi sono costantemente costretti a fare delle scelte e a forgiare i propri codici di moralità: gli ufficiali devono decidere di obbedire agli ordini o fare la cosa onorevole, i codardi sono combattuti tra il darsi alla fuga o avvisare i compagni del pericolo, i civili devono scegliere tra portare aiuti al magazzino o stare lontani dal fuoco incrociato.

La sceneggiatura di Guan e Ge Rui scandisce ogni giorno con un climax drammatico. Il primo giorno è l’ora più bella del film, poiché i giapponesi lanciano il loro primo assalto con efficiente ferocia. Coreografato e montato a velocità vertiginosa, la carneficina che esplode dentro e fuori il sito è incessante e propulsiva e cattura il disorientamento stordito dei principianti in un modo sensoriale crudo.

Non mancano scene emotivamente intense, come quando gli uomini stanno nudi in fila per fare il loro ultimo bagno. Il film è anche intriso di alcuni degli elementi estetici preferiti di Guan, come l’opera di Pechino, l’immaginario animale e la cultura popolare come i burattini delle ombre, che danno agli scenari cupi un aumento di colore e poesia.

Gli scatti dei soldati-protagonisti, si alternano continuamente anche a quelli dell’altra sponda. Guan è quasi didatticamente impegnato nel tracciare la conversione dei residenti della concessione da spettatori indifferenti a sostenitori acclamati. L’immagine di due mondi separati da un fiume, uno intriso di sangue, l’altro lussureggiante nell’impunità diplomatica è un simbolo tempestivo delle divisioni sociali.

 
 

8 traumatiche morti nei film per ragazzi

Ogni bambino deve fare prima o poi i conti con la morte. Spesso è un trauma far scoprire ai più piccoli l’irreversibilità della morte e questo avviene a volte con uno scontro nella vita reale (magari la morte di un animaletto domestico, o quella più tragica di un nonno) altre volte con un avvenimenti di finzione, che non per questo risulta meno traumatico.

Ecco di seguito 8 morti presenti in film per ragazzi che hanno senza dubbio traumatizzato i giovani spettatori di allora, adulti di oggi:

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E.T. in E.T. l'ExtraterrestreSe alcuni traumi hanno meno “importanza storica” come nel caso di Big Hero 6, altri esempi riportati sono l’emblema del trauma infantile per eccellenza, come la morte della mamma di Bambi oppure la morte (per fortuna provvisoria) di E.T.

 
 

8 teorie cinematografiche che si sono rivelate vere

Il web è diventato ormai la culla delle teorie cinematografiche, frutto di fantasie dei fan e supposizioni basate sui possibili incroci di trama che non trovano (quasi mai) riscontro nella realtà.

Tuttavia alcune di queste sono state confermate a posteriori dagli stessi produttori, sceneggiatori e registi, come mostra la lista compilata da ScreenRant.

Leggi anche – Marvel Cinematic Universe: le teorie dei fan che si sono rivelate sbagliate

Ecco allora le 8 teorie cinematografiche che si sono rivelate vere:

1Tutti i film di Quentin Tarantino appartengono allo stesso universo

Non solo MCU e DECU, anche Quentin Tarantino ha il suo personale universo cinematografico condiviso. Si, perché ci sono diversi elementi che collegano tutti i film del regista, come i personaggi (ad esempio Vic Vega de Le Iene e Vincent Vega di Pulp Fiction) che sono estremamente simili, o la marca di sigarette Red Apple che questi fumano spesso.

Il mistero de La città incantata

teorie su filmAlcuni fan degli anime sostengono che La città incantata sia in realtà un commento favolistico alla prostituzione nel Giappone del XIX secolo. E la teoria è stata appurata dallo sceneggiatore e regista Hayao Miyazaki: dopo la pubblicazione del testo originale, il co-fondatore dello Studio Ghibli ha confermando che alcuni riferimenti culturali sono stati progettati per evocare i “lavoratori delle terme” dell’epoca. Questi a loro volta erano intesi come una metafora dello stato della società giapponese contemporanea.

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8 supereroi che il MCU ha reso più potenti di quello che sono

supereroi

Dal 2008 (anno di uscita di Iron Man) ad oggi, il MCU ha introdotto sempre più supereroi all’interno del suo universo condiviso, apertosi negli ultimi tre anni anche al piccolo schermo.

Eroi positivi, villain e comprimari sono apparsi sfoggiando le proprie capacità e abilità nel combattimento su diverse scale, tuttavia individuare chi sia tra questi il più forte è davvero complicato. Anche perché alcuni di loro sono stati “adattati” in maniera differente rispetto alle versioni originali dei fumetti.

Leggi anche – 15 cattivi del MCU che potrebbero arrivare dopo Thanos

Ecco allora la lista degli 8 supereroi, scelti da CBR, che il MCU ha reso più potenti di quello che sono:

1Il soldato d’inverno

Può non avere a disposizione superpoteri, ma il Soldato d’Inverno è uno dei combattenti più letali del MCU. Dopo decenni passati a uccidere persone e ad affinare le sue capacità, è diventato un assassino diverso da qualsiasi altro. Ha quasi ucciso Captain America, aiutato a sconfiggere Iron Man, e se gli è offerta l’attrezzatura giusta e il tempo di preparazione, ci sono pochi eroi o cattivi che non è riuscito a uccidere.

The Punisher

Il Punitore (alias Frank Castle) è e continua ad essere l’incarnazione della rabbia. Sebbene sia solo un uomo normale con nessun superpotere e nessun miglioramento fisico, ha comunque inflitto dolore a chiunque, ha sconfitto Daredevil diverse volte, ha salvato una schiera di prigionieri e li ha armati ma soprattutto sembra sempre avere una via d’uscita da qualsiasi situazione. Molto simile al Soldato d’Inverno, non teme niente e nessuno.

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8 peggiori personaggi realizzati in CGI presenti nei film Marvel e DC

Realizzare personaggi di sana pianta, o modificare l’aspetto di un attore sullo schermo, non è mai semplice. Richiede impegno, un sostanzioso budget ma anche la conoscenza totale di quello che è il comparto del VFX. Pur essendo questi diventati molto più realistici nel tempo, con gli Studios che ad oggi sono in grado di creare characters con l’uso della CGI fin dalle fondamenta, ciò non significa che il risultato finale sia sempre impeccabile o soddisfacente. Negli ultimi anni, infatti, da quando i film sui supereroi (in particolare MCU e DCEU) hanno dominato le sale e non solo, alcuni personaggi rappresentati – e generati dalla computer grafica – hanno avuto un aspetto non proprio piacevole, a volte al limite del cartoonesco. Scopriamo perciò quali sono i peggiori.

1Steppenwolf

Steppenwolf-Close-Up

E ora arriviamo a Steppenwolf, il quale al periodo di Suicide Squad si diceva avrebbe dovuto essere al posto di Incubus, prima che il cambio di programma last minute modificasse tutto. Il villain appare in Justice Legue, ma in quel caso la Warner Bros voleva portare a termine la visione del film di Geoff Johns e Joss Whedon nel modo più economico possibile, ecco perché la semplificazione di Steppenwolf – che doveva apparire diverso – potrebbe avere senso in quest’ottica. Nonostante ciò, il fatto che abbia un aspetto così orribile non giustifica il budget “ridotto” utilizzato per la pellicola, soprattutto perché comunque il personaggio è uno dei cattivi più temuti dei fumetti e dunque meritava una cura maggiore. Il risultato è stato invece un altro, e Steppenwolf non è stato rappresentato per com’è davvero: orribile e minaccioso. Peccato.

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8 minuti e 46 secondi: l’assassinio di George Floyd su Sky

8 minuti e 46 secondi- l'assassinio di George Floyd

Un sussurro di disperazione che diventa urlo di protesta e denuncia contro le discriminazioni razziali nelle piazze di tutto il mondo. Il 25 maggio a Minneapolis l’afroamericano George Floyd è stato bloccato a terra da un poliziotto bianco con un ginocchio sul collo per 8 minuti e 46 secondi, interminabili e terrificanti, togliendogli il fiato e la vita. 8 minuti e 46 secondi: l’assassinio di George Floyd, è l’instant doc prodotto da Sky che racconta quei terribili momenti e l’ondata di indignazione e proteste globali che ne è seguita al grido di Black Lives Matter, in onda giovedì 18 giugno alle 21 su Sky TG24, alle 23.05 su Sky Atlantic e Sky Arte e disponibile on demand. In streaming anche su NOW TV.

Al centro del racconto di 8 minuti e 46 secondi: l’assassinio di George Floyd, un video, ripreso con un telefono e diffuso sui social, ha mostrato al mondo intero la vicenda di George Floyd. La morte dell’uomo ha portato in poche ore migliaia di persone prima nelle strade di Minneapolis, poi in quelle di tutti gli Stati Uniti e del resto del mondo. Manifestanti neri e bianchi insieme, giorno dopo giorno sempre più numerosi, per chiedere giustizia ma soprattutto per dire basta alle discriminazioni razziali. Con la voce narrante dell’attore e regista IDRIS ELBA e i contributi di diverse personalità, tra cui il politico e religioso statunitense JESSE JACKSON, la scrittrice e attivista ILYASAH SHABAZZ, figlia di Malcom X, la scrittrice BONNIE GREER e l’attivista del movimento Black Lives Matter ZELLIE IMANI, lo speciale ricostruisce dettagliatamente la vicenda e cerca di comprendere se la morte di George Floyd sarà un momento cruciale per le rivendicazioni del movimento antirazzista – di cui ripercorre la storia nelle sue battaglie principali – e per la presa di coscienza del mondo occidentale, oppure rimarrà ancora una volta solo un altro orrendo episodio di morte di un giovane nero per mano di un ufficiale di polizia bianco.

Su Sky è inoltre disponibile on demand la collezione di film e documentari #BlackLivesMatter. Tra questi, oltre all’instant doc di Sky, il film Malcom X di Spike Lee e i vincitori di premi Oscar Green Book, A spasso con Daisy, Se la strada potesse parlare e Mississippi Burning – Le radici dell’odio, ma anche documentari legati al mondo dello sport, che ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella lotta alle discriminazioni razziali, come gli speciali di Federico Buffa #SkyBuffaracconta Jesse Owens, #SkyBuffaracconta Muhammad Alì e #SkyBuffaracconta Rewind – I Pugni Neri Di Messico ’68.

Da parte del gruppo Sky, in sinergia con la capogruppo Comcast e con NBCU negli Stati Uniti, c’è un impegno concreto a supportare la lotta contro il razzismo e ad aumentare l’inclusione e sostenere il valore della diversity. Sky investirà 10 milioni di sterline ogni anno per i prossimi tre anni in ognuno dei mercati in cui è presente per aumentare la rappresentanza delle minoranze etniche a tutti i livelli, per fare la differenza nelle comunità impattate dal razzismo e utilizzare il potere della voce di Sky e della sua piattaforma affinché le ingiustizie non vengano ignorate.

“8 MINUTI E 46 SECONDI: L’ASSASSINIO DI GEORGE FLOYD”, IN ONDA GIOVEDÌ 18 GIUGNO ALLE 21 SU SKY TG24, ALLE 23.05 SU SKY ATLANTIC E SKY ARTE E DISPONIBILE ON DEMAND E SU NOW TV

 
 

8 min. de Il Cavaliere Oscuro il ritorno allegato a Mission Impossibile 4 in IMAX?

Il cavaliere oscuro - Il ritorno

/Film ha rivelato oggi che secondo una fonde attendibile un prologo di 8 Minuti del terzo capitolo della saga del Cavaliere Oscuro targata Christopher Nolan potrebbe essere allegato alle copie IMAX del nuovo capitolo di Mission impossibile: protocollo fantasma.

 
 

8 Mile: recensione del film con Eminem

8 Mile film recensione

Alle soglie dei vent’anni, si può dire che 8 Mile (2002) sia un film che è rimasto a segnare un’epoca. Riesce a fotografare bene un determinato periodo storico, gli anni Novanta, di un determinato paese, gli Stati Uniti, e un determinato ambiente sociale, prima ancora che scena musicale. Infine, ruota attorno a un uomo che, checché se ne dica- Eminem è personaggio ostico, capace di attirare su di sé critiche e antipatie almeno quanto apprezzato sulla scena hip-hop – di quella scena è stato indiscusso protagonista.

Il film è un viaggio nella Detroit più difficile, quella da cui la storia di Marshall Bruce Mathers III – vero nome di Eminem – è iniziata proprio agli albori degli anni Novanta. 8 Mile fu un successo non solo in patria, dove vinse il Premio Oscar per la miglior canzone, Lose Yourself, ad opera di Eminem stesso, che chiudeva il film – per la prima volta fu una canzone rap ad aggiudicarsi il premio. Con questo film Eminem guadagnò anche due MTV Movie Awards – miglior interpretazione maschile e miglior rivelazione – e due Grammy Awards  – miglior canzone rap e miglior performance solista. Dal 22 maggio 8 Mile è disponibile in streaming su Netflix.

La trama di 8 Mile

Ambientato nel 1995, il film è la storia di un aspirante musicista hip-hop, Jimmy Smith Jr, detto “B-Rabbit”, Eminem, e del quartiere di Detroit in cui vive. La 8 Mile Road è infatti la strada che divide il quartiere dei bianchi da quello dei neri. Jimmy è bianco, ma vive nella parte abitata quasi esclusivamente da neri. Il suo sogno è di sfondare nell’hip-hop e uscire così dalla miseria in cui versa. Fortunato ad avere un lavoro in fabbrica come operaio, vive in una roulotte con una madre sbandata, Kim Basinger, e la sorellina Lily, Clohe Greenfield.

La sua evasione da tutto questo consiste nella musica. Scrive canzoni e partecipa, controvoglia, iscritto dal suo amico Future, Mekhi Phifer, alle gare di freestyle che si svolgono ogni sera in un locale, lo Shelter. Troppo spesso però, salito sul palco, gli manca il coraggio di esibirsi ed è oggetto di derisione, unico bianco in un mondo di rapper neri. Il suo riscatto passerà dal suo talento, che inevitabilmente è più forte di qualsiasi ostacolo.

Eminem, dai bassifondi di Detroit alle stelle, con verità e senza compiacimento

8 mile jimmy e lilyBen girato da  Curtis Hanson (Cattive compagnie, L.A. Confidential, In her Shoes – Se fossi lei), con un buon lavoro di scrittura da parte di Scott Silver, il film riesce a delineare bene tutti i personaggi ed è ben recitato da tutto il cast. In primis dallo stesso Eminem, che non sembra affatto a disagio davanti alla macchina da presa, da uomo di spettacolo quale è, ma riesce a dare verità alla sua interpretazione, il che non è scontato, sebbene vesta i panni di sé stesso.

Si fa notare anche l’interpretazione di Kim Basinger, nei panni di una madre alcolizzata e con il vizio del gioco, senza una direzione nella vita e che non ha saputo prendersi cura dei due figli, di cui una ancora molto piccola. Un personaggio ruvido, molto diverso dalle donne fatali da lei abitualmente interpretate, ma che l’attrice sa affrontare con indubbia efficacia. A Michael Shannon, nel ruolo di Greg Buehl, compagno della madre di Jimmy, spetta un personaggio sgradevole e violento, che sa interpretare al meglio. Così come bravi sono gli attori che vestono i panni degli amici di Jimmy. Oltre al già citato Mekhi Phifer, anche Evan Jones, nel ruolo di Cheddar Bob e Omar Benson Miller in quello di Sol George (alcuni ricorderanno la sua interpretazione di Train in Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee). Mentre Brittany Murphy è Alex.

Anche chi non è particolarmente appassionato di hip-hop può seguire agevolmente il film senza annoiarsi, proprio perché quello che il regista e gli interpreti raccontano non è solo una scena musicale e la nascita di una star, ma è un pezzo di mondo difficile che, tra le altre cose, fa riflettere in modo spiazzante sul concetto di razzismo e sulle sue innumerevoli sfaccettature. La storia è senza dubbio particolarmente sentita dal protagonista, che racconta sé stesso, ed ha dunque un quoziente di verità importante.

Inoltre, pur essendo anche abbastanza crudo e ambientato in un’America non facile, 8 Mile non eccede mai in questi aspetti. Il regista li rende sì realisticamente, ma senza cadere nel compiacimento. Non si crogiola nella miseria e nella povertà della Detroit proletaria. Non sceglie la facile strada del melodramma, ma preferisce mantenere autenticità.

Lose yourself e la colonna sonora di 8 Mile

Lose yourself e la colonna sonora di 8 MileLa colonna sonora del film è curata da Eminem stesso, autore di alcuni brani assieme a  Luis Resto e Jeff Bass. Oltre a pezzi suoi, però, ci sono anche brani come Sweet Home Alabama dei Lynyrd Skynyrd, in una versione rivisitata da Eminem, e di artisti della scena hip-hop come Wu-Tang Clan e Tupack Shakur, per non parlare delle citazioni di gruppi, come i Beastie Boys.

Tra i momenti più significativi di 8 Mile, in cui emerge l’essenza del personaggio di Jimmy-Eminem, vi sono proprio quelli in cui il protagonista compone o canta la sua musica. Quando compone, si trova spesso a casa o in autobus: le cuffie, un penna e qualche foglio sgualcito. Scrive raccontando ciò che vede attorno a sé, che sia la sua America o le difficoltà della propria quotidianità. È in quei momenti che nascono pezzi come Lose yourself, che racchiude in sé il senso del film: “Se avessi, un’unica chanche o una sola opportunità/di avere tutto quello che hai sempre voluto, in un solo momento/ la cattureresti o lo lasceresti andare?” E’ proprio questa la sfida che il protagonista si trova di fronte. Un’unica opportunità per uscire da quella miseria, da quel grigiore. “One shot”, o la va o la spacca. Un’opportunità da afferrare per prendersi finalmente ciò che merita, in virtù delle sue capacità e del suo talento.

Eminem c’è riuscito. Lose yourself è diventato il singolo di maggior successo della sua carriera. Oggi che il rap e l’hip-hop proliferano ovunque, con mille derivazioni e nuovi sottogeneri, in ogni parte del mondo, praticati da chiunque e non più quasi esclusivamente dalla comunità black, 8 Mile aiuta a ricordare quanto poteva essere difficile non molto tempo fa – ma sembrano passati secoli – essere un rapper bianco, presentarsi su un palco e riuscire a dimostrare, in soli 45 secondi, il proprio valore.

 
 

8 luoghi iconici dei fumetti in cui l’MCU non ci ha ancora portato (ma potrebbero farlo nelle fasi 5 e 6)

Negative Zone MCU

Nel corso della Saga dell’Infinito, l’MCU ci ha portato nel Wakanda, nella Stark Tower, nel Sanctum Sanctorum e in una serie di altri luoghi iconici dei fumetti. Tuttavia, ora che il franchise si è allargato con gli X-Men e dei Fantastici Quattro ci sono un sacco di eccitanti possibilità future da esplorare. Durante la Fase 5 abbiamo visitato altre realtà, visto brevemente parti di Madripoor e persino esplorato il Regno Quantico, ma molti luoghi incredibili rimangono inesplorati e il loro potenziale non è stato sfruttato.

Dalla casa del Dottor Destino a una base molto diversa per gli Avengers, fino a paesi e isole che non ci saremmo mai aspettati di vedere nel MCU. Per questo motivo sono state evidenziate 8 destinazioni imperdibili, alcune delle quali potrebbero essere o meno fondamentali nelle prossime due Fasi.

1Avengers Mansion nel MCU

Avengers Mansion

Se il piano non prevede che ci dirigiamo verso la West Coast, perché non introdurre finalmente l’Avengers Mansion? La Stark Tower/Avengers Tower è stata venduta e il New Avengers Compound è stato distrutto da Thanos. Questo lascia la squadra senza una base operativa, anche se non possiamo escludere che Tony Stark abbia lasciato loro la sua villa di New York.

Certo, non ne abbiamo mai sentito parlare prima d’ora, ma questo non ha molta importanza e sarebbe una gioia vedere la squadra trovare una casa come questa (potrebbe anche esserci una nuova versione del J.A.R.V.I.S. robotico). In definitiva, potrebbe dipendere dalla direzione che i Marvel Studios intendono dare alla squadra, ma è un peccato non averla vista prima e la Fase 5 o 6 sembra il posto giusto per introdurla finalmente.

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8 incredibili eventi dai fumetti che devono essere adattati nel MCU

I Marvel Studios sono tornati al tavolo da disegno con il MCU, tornando a un approccio basato sulla qualità rispetto alla quantità, che prevediamo di vedere in vigore a partire da Deadpool & Wolverine quest’estate.

Avengers 5 e Avengers: Secret Wars sono ancora all’orizzonte, ma quali sono le storie dei fumetti che Kevin Feige e compagnia possono adattare prima, dopo e potenzialmente in questi film?

In questa rubrica daremo un’occhiata ad alcuni eventi dell’Universo Marvel che sono perfettamente adatti al grande schermo. Da team-up epici a crossover massicci e a storyline che mettono al centro personaggi specifici, tutti questi eventi potrebbero avere un impatto positivo sul MCU negli anni a venire.

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Spider-Island

Quando lo Sciacallo e la Regina Ragno presero di mira Manhattan, l’intera popolazione fu infettata dai poteri dei ragni. Molti soccombono e si trasformano in ragni mostruosi, anche se molti volti noti acquisiscono capacità sorprendenti simili a quelle di Peter Parker.

Si tratta di una storia pazzesca, con la quale ci divertiremmo a vedere la versione di Spider-Man del MCU (e forse anche alcuni dei suoi doppelganger multiversali) costretta a confrontarsi.

Oltre a qualche cameo di alto profilo, ci aspettiamo di vedere Spidey costretto a intervenire per proteggere la sua casa da una minaccia che nemmeno i Vendicatori possono contrastare. Tuttavia, gli Eroi più potenti della Terra potrebbero ancora apparire, anche se sotto forma di alcune delle creature-ragno di cui abbiamo parlato sopra. Con alcuni cambiamenti chiave, questo ha tutte le carte in regola per un addio epico per il Wall-Crawler di Tom Holland.

7 War Of The Realms

Guerra dei Regni (War Of The Realms)

Thor: Love and Thunder ha introdotto Jane Foster come il potente Thor e, se siamo fortunati, tornerà in un futuro non troppo lontano. Cosa potrebbe giustificare la resurrezione di Jane? Beh, che ne dite di una storia epica come quella della Guerra dei Regni?

Con tutti i Nove Regni sotto attacco da parte del sinistro Malekith (che potrebbe essere sostituito con, osiamo dire, Mefisto), gli Eroi più potenti della Terra si uniscono a Thor (e a Thor) nella sua battaglia contro gli Elfi Oscuri, per non parlare di personaggi come Dario Agger, i Giganti di Ghiaccio e vari altri cattivi asgardiani.

La guerra dei regni” è stata una storia emozionante, epica e ricca di azione, e potrebbe essere un ottimo punto di arrivo per la storia del Dio del Tuono o per scuotere il suo status quo in modo significativo. Vorremmo che fosse Taika Waititi a dirigerlo? Dopo la sua ultima fatica, è ora di lasciare che sia un altro regista ad adattare Thor.

6 House Of M

House Of M

Se i Marvel Studios vogliono introdurre gli X-Men in un modo grande e rivoluzionario, allora un adattamento di House of M che rimodelli il MCU per un certo periodo ha senso per noi (potrebbe anche essere combinato con quello che vedremo in Avengers: Secret Wars).

Manipolata dal fratello, Scarlet Witch usa i suoi poteri di alterazione della realtà per rimodellare il mondo in modo che i mutanti siano la maggioranza e governino il pianeta. Tuttavia, alcuni si rendono conto di ciò che sta accadendo e si imbarcano in una missione per riportare le cose come erano prima.

Questo pone gli X-Men di fronte a un dilemma morale: vogliono davvero tornare in un mondo in cui sono temuti e odiati o rimanere in una realtà in cui Magneto governa con il pugno di ferro? Questo potrebbe essere un addio infernale anche per Wanda…

5 Siege

Siege

Dopo che un atto eroico ha messo Norman Osborn a capo dello S.H.I.E.L.D. (ora ribattezzato H.A.M.M.E.R.), egli si accinge a rimodellare il mondo a sua immagine e somiglia a una squadra di Vendicatori Oscuri.

L’ex Green Goblin si veste persino come Iron Patriot e, in un ultimo tentativo di consolidare il suo potere mentre gli Eroi più potenti della Terra iniziano a reagire, lancia un attacco devastante ad Asgard, la patria di Thor. Nel MCU, scommetteremmo su qualcun altro che sostituisca Norman (tanto per cominciare, non esiste sulla Terra-616), ma questa storia sembra la base di un grande film su Thor in formato Avengers.

Valentina Allegra de Fontaine potrebbe prendere il posto di Norman, ma anche qualcuno come il Dottor Destino se i Marvel Studios aspettano il momento giusto per trasformare questo film in un grande evento crossover.

4 Blood Hunt

Blood Hunt

L’evento Blood Hunt è ancora in corso mentre scriviamo questo articolo, ma ci piacerebbe vedere un adattamento da parte dei Marvel Studios. Nella storia, abbiamo visto un Blade malvagio guidare varie fazioni di vampiri, unite per la prima volta in millenni, come parte di un attacco globale per bloccare il sole.

Dopo essersi nascosti nell’ombra dell’Universo Marvel fin dall’inizio, sono liberi di nutrirsi dell’umanità, mentre eroi e cattivi cadono preda della loro irrefrenabile sete di sangue. I colpi di scena si sono susseguiti senza sosta, così come il tipo di violenza sfrenata che solo un rating R potrebbe rendere giustizia allo schermo.

Tenendo conto di ciò, perché non farne la premessa di un eventuale team-up di Midnight Suns che contrapponga personaggi del calibro di Moon Knight, Doctor Strange e Werewolf by Night al Daywalker di Mahershala Ali?

3 Annihilation

Annihilation

Se questo evento non fosse mai accaduto, probabilmente i Guardiani della Galassia di James Gunn avrebbero avuto un aspetto molto diverso. Annientamento ha riacceso il lato cosmico dell’Universo Marvel e ha rilanciato i Guardiani con grande successo.

La Terra non entra in alcun modo in questa storia (i Vendicatori e gli X-Men sono completamente assenti), mentre personaggi del calibro di Nova e Quasar hanno la possibilità di brillare mentre affrontano l’Onda dell’Annientamento, una grande armata di navi da guerra, sotto il controllo del classico cattivo dei Fantastici Quattro, Annihilus.

Questa sembra la direzione più epica possibile per il franchise dei Guardiani dopo il Vol. 3, e si spera che porti al lancio di diversi film spin-off per espandere il lato cosmico del MCU. Potrebbe anche essere ampliato per includere gli Eroi più potenti della Terra.

2 World War Hulk

World War Hulk

Nei fumetti, Iron Man e un gruppo di “Illuminati” composto da alcuni degli eroi più intelligenti dell’Universo Marvel (tra cui Black Bolt, Doctor Strange e Mister Fantastic) decidono che il modo migliore per proteggere la Terra è mandare Hulk nello spazio.

Dopo essere arrivato su un pianeta lontano, il Golia Verde è costretto a combattere in un’arena gladiatoria, ma alla fine riesce a fuggire e a trovare l’amore… finché la capsula in cui è stato mandato non esplode uccidendola. È allora che Hulk torna sulla Terra con un esercito per dichiarare guerra agli eroi che ritiene responsabili.

Dopo averli eliminati, solo la Sentinella, dotata di superpoteri, può fermare il Golia Verde. Da tempo si vocifera che questa storia riporterà Hulk nelle sale. È inevitabile che vengano apportate alcune modifiche per il MCU, ma il film sarebbe davvero epico.

1 Avengers vs. X-Men

Avengers vs. X-Men

Onestamente, questo evento non è stato il più forte della Marvel, ma il concetto era forte. Come ci si potrebbe aspettare, vedere gli Eroi più potenti della Terra scontrarsi con gli X-Men ha portato a molti grandi combattimenti che avremmo ucciso per vedere in live-action.

Sulla pagina, quando gli Eroi più potenti della Terra si intromettono negli affari della squadra mutante, distruggono la Fenice, lasciando Ciclope, Emma Frost, Colosso, Magik e Namor posseduti dall’entità cosmica. Sotto la sua sinistra influenza, gli X-Men iniziano a rimodellare la Terra a loro immagine e somiglianza, con conseguenze disastrose.

Questo, ovviamente, mette le due fazioni l’una contro l’altra e le conseguenze per l’Universo Marvel sono state enormi. Nel MCU, questo potrebbe accadere tra 10 anni o già in Avengers 5, quando gli eroi della Terra 616 si scontreranno con quelli dell’Universo X-Men della Fox.

8 film sui viaggi nel tempo che hanno davvero senso

Matthew McConaughey e Anne Hathaway

Il viaggio nel tempo è uno dei temi più rilevanti nella fantascienza e che permette a scrittori e registi di creare le proprie regole per sviscerarlo. Tuttavia, questo modus operandi a condotto spesso a storie apparentemente senza senso sul topic, anche se ce ne sono altrettante che riescono quasi a sembrare verosimili. L’introduzione di questa tematica nel cinema può essere fatta risalire al 1949 con l’adattamento del romanzo di Mark Twain del 1889 Un americano alla corte di Re Artù, interpretato da Bing Crosby, e uno dei primi e più influenti film sui viaggi nel tempo è stato l’adattamento di George Pal del 1960 del romanzo di H.G. Well del 1895 La macchina del tempo.

Da allora, il viaggio nel tempo è stato un argomento affascinante da trattare nel cinema e si è fatto strada in vari generi, dal dramma (come Questione di tempo) all’horror (come L’armata delle tenebre di Sam Raimi) e persino nel mondo dei supereroi (Avengers: Endgame). Poiché il viaggio nel tempo è un concetto piuttosto che una realtà comprovata, si tratta di un’idea aperta all’interpretazione, che ha consentito agli artisti di creare le proprie regole e inventare i propri metodi per portare i personaggi in avventure attraverso il tempo e lo spazio. Questo ha dato spazio a regole confuse e anche piuttosto insensate che regolano il viaggio nel tempo, ma ce ne sono altri che hanno davvero senso, sia nei metodi che nel modo in cui il viaggio nel tempo influisce sulla storia: eccone otto esempi.

1Terminator (1984)

Terminator Arnold Schwarzenegger

Terminator è un film d’azione fantascientifico diretto da James Cameron. The Terminator segue Kyle Reese (Michael Biehn), un soldato inviato dal 2029 al 1984 per fermare un assassino cibernetico noto come Terminator (Arnold Schwarzenegger), anch’egli mandato indietro nel tempo. La missione del Terminator nel 1984 è uccidere Sarah Connor (Linda Hamilton) per non far nascere suo figlio, John Connor. Nel futuro, una rete di difesa AI nota come Skynet prende coscienza di sé e scatena una guerra nucleare globale per sterminare la specie umana. John Connor raduna i sopravvissuti e guida un movimento di resistenza contro Skynet, motivo per cui Terminator è stato inviato nel 1984, mentre Reese è stato mandato a salvare Sarah Connor.

Grazie al semplice uso del viaggio nel tempo, Terminator affronta temi come il libero arbitrio, il destino, i cicli di causalità e altro ancora, poiché se Terminator riuscisse nel suo intento, un’intera linea temporale verrebbe cancellata. Nel frattempo, John Connor deve rimandare indietro Kyle Reese perché è anche suo padre, quindi non si tratta solo di salvare sua madre, ma di assicurarsi che venga concepito. Il viaggio nel tempo di Terminator è così efficace che ha dato vita a un intero franchise.

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