Come altri anni già passati, anche il
2024 è stato – nel mondo del cinema – giàimmaginato e rappresentato. Molti registi operanti
nel
genere fantascientifco hanno infatti lavorato su film in cui il
nostro anno corrente era il loro immaginario futuro distopico,
pieno di eventi catastrofici,
apocalittici e sconvolgenti, ma anche di novità
tecnologicamente avanzate. Alcuni di questi prodotti, in realtà,
non sono neppure così datati e in alcuni casi hanno dato vita ad
una visione molto più realistica di quanto si possa pensare,
facendo, proprio per questo, molta paura. Una cosa è certa: da quel
che si evince, molti cineasti avevano un pensiero comune, ossia che
il 2024 avrebbe potuto portare innovazione tecnologica e
cambiamenti politici radicali. Ma quali sono quindi le pellicole
che hanno come ambientazione quest’anno?
1Songbird
Se nel 2020 il
Covid-19 ha spaventato tutta la popolazione mondiale, Adam
Mason e Michael Bay lo
hanno fatto ancor di più con il loro film Songbird, uscito lo stesso anno, in cui ciò che veniva
rappresentato – ambientato nel 2024 – era molto più vicino a noi di
quanto non fossero altre pellicole sci-fi. Il lungometraggio –
prodotto con grande rapidità – ha portato sullo schermo tutte le
paure della pandemia, mostrandoci una realtà che poteva realmente
essere e avverarsi. In Songbird
il Covid muta in maniera spropositata, tanto che il virus inizia a
trasformare il governo degli Stati Uniti in uno Stato totalitario,
imprigionando gli individui infetti in campi di quarantena dalle
condizioni terribili. In questa atmosfera apocalittica, Nico cerca
di salvare la sua amata Sara da un destino infausto.
Come sappiamo, spesso e volentieri
i fan si divertono a confrontare il DCEU e il
MCU
elogiandone i pregi; eppure ci sono alcune aree in cui entrambi gli
universi di fumetti vanno incontro ad alcuni problemi: vediamo
assieme quali.
Essendo le due colonne portanti dei
contenuti a fumetti, non è una sorpresa che il Marvel Cinematic Universe e il
DC Extended
Universe siano abitualmente messi a confronto – e che la Marvel
sembri uscirne vincitrice. Ad Iron Man, e al conseguente lancio del MCU, è
spesso riconosciuto il merito di aver portato il genere
supereroistico al livello attuale (anche se la serie di film
originali degli X-Men ha sicuramente parte del merito), i suoi
film sono indubbiamente i più lodati, e il suo universo sembra
spesso più coeso e attentamente pianificato.
1Ritardi COVID
Sicuramente non limitata ai film di supereroi,
la pandemia di COVID-19 ha portato scompiglio nelle uscite
cinematografiche e, di conseguenza, nelle cifre del box office.
The Suicide Squad, nonostante sia stato il film DC
più visto sulla HBO, è stato un flop al botteghino, non riuscendo a
recuperare il budget di produzione. Black Widow,
nonostante fosse un film che i fan aspettavano da anni, è stato
rilasciato su Disney+,
violando il contratto e portando a una causa legale e a numeri
deludenti al botteghino. Mentre Shang-Chi ha dato
risultati leggermente migliori, è chiaro che i ritardi e le
interruzioni nelle riprese e nel rilascio avranno avuto un impatto
significativo su entrambi gli universi, e che il vere conseguenze
durature saranno chiaramente percepibili solo negli anni a
venire.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che a breve saranno
nelle sale di tutta Italia e saranno pronti ad emozionare il
pubblico.
Il loro compito è quello di creare
attesa, di dare vita ad una certa dose di hype circa il film
promosso, affinché si corra subito a vederlo già nei primi giorni
d’uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere? Scopriamoli
insieme!
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che a breve saranno
nelle sale di tutte le regioni italiane.
Il loro compito è quello di creare
attesa, di dare vita ad una certa dose di hype del film che viene
promosso, affinchè si corra subito a vederlo già nei primi giorni
di uscita.
Ma quali sono i trailer da
vedere, usciti questa settimana? Scopriamo insieme!
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che che saranno a
breve nelle nostre sale oppure saranno presenti su una delle tante
piattaforme digitali disponibili online.
Il loro compito è quello di creare
e far sviluppare nel pubblico una certa dose di hype circa il film
promosso, affinché si corra subito a vederlo già nei primi giorni
d’uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere? Scopriamoli
insieme!
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo
saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti
su una delle tante piattaforme di streaming digitale legale.
Il loro compito è quello di creare
e far sviluppare nel pubblico una certa dose di attesa circa il
film promosso, affinché si corra subito a guardarlo già nei primi
giorni di uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
1Scream 3
MTV ha diffuso il trailer ufficiale della
terza stagione di
Scream, serie basato sull’omonimo franchise horror degli anni
’90, diventato un vero e proprio cult.
Questa terza stagione sarà divisa in sei
episodi da due ore l’uno e debutterà lunedì 8
luglio: in Italia andrà in onda su Netflix.
In
questa terza stagione, ciò che inizia come un video di YouTube che
diventa virale, diventa ben presto fonte di problemi per gli
adolescenti di Lakewood e funge da catalizzatore per un omicidio
che apre una finestra sul passato travagliato della
città.
Sono molte le star che saranno protagoniste,
tra cui Mary J. Blige, Keke Palmer, Tyler Posey,
Tyga e Paris Jackson.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che a breve saranno
nelle sale di tutta Italia, oppure saranno presenti su una delle
tante piattaforme digitali disponibili online.
Il loro compito è quello di creare
e far sviluppare nel pubblico una certa dose di hype circa il film
promosso, affinché si corra subito a vederlo già nei primi giorni
d’uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere? Scopriamoli
insieme!
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che che saranno a
breve nelle nostre sale oppure che saranno presenti su una delle
tante piattaforme digitali legali disponibili online.
Il loro compito è quello di creare
e far sviluppare nel pubblico una aspettative circa il film
promosso, affinché si corra subito a vederlo già nei primi giorni
d’uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere? Scopriamoli
insieme!
L’atteso spin-off di Riverdale
arriverà nel prossimo autunno, ma il trailer ufficiale è già
arrivato grazie alla diffusione dal network americano The
CW.
Katy Keene è la nuova serie tv sviluppata da
Roberto Aguirre-Sacasa e Michael
Grassi, basata sull’Archie Comics. Essa descrive le
origini e le lotte di quattro aspiranti artisti che cercano di fare
fortuna a Broadway, sulla passerella o nello studio di
registrazione. Tra i protagonisti, vi sono
Lucy Hale, Ashleigh Murray, Camille Hyde, Jonny Beauchamp,
Julia Chan, Lucien Laviscount, Zane Holtz e
Katherine LaNasa.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che saranno a breve
nelle nostre sale o che saranno presenti su una delle tante e
diverse piattaforme di streaming digitale.
Il loro compito è quello di creare
e far sviluppare nel pubblico delle aspettative circa il film
promosso, affinché si corra subito a vederlo già nei primi giorni
d’uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere? Scopriamoli
insieme!
1Spider-Man: Far From Home
Tom
Holland is Spider-Man in Columbia Pictures’ SPIDER-MAN: FAR
FROM HOME.
Ormai la data di uscita, il prossimo 2
luglio, si avvicina e intanto è stato diffuso un nuovo
video promozionale di Spider-Man: Far From Home destinato al mercato cinese
che contiene diverse scene inedite, tra cui uno sguardo ravvicinato
alle acrobazie del Peter Parker (Tom
Holland) e a Mysterio (Jake
Gyllenhaal).
In
questo film si ritroverà il giovane Parker cinque anni dopo la
Decimazione e a poche settimana dalla battaglia contro
Thanos di Avengers: Endgame. Ma in questa nuova avventura,
l’eroe non sarà da solo: infatti, oltre ai compagni di scuola,
saranno presenti Fury e il suo braccio destro Maria Hill, non
l’alleato Mysterio.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che a breve saranno
nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti su una
delle tante e diverse piattaforme di streaming digitale legale.
Il loro compito è quello di creare
e far sviluppare nel pubblico una certa dose di attesa circa il
film promosso, affinché si corra subito a guardarlo già nei primi
giorni di uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
1The Bold Type 4
La
quarta stagione di The Bold Type sta per arrivare e il canale americano
Freeform ha già diffuso il teaser promo. Il terzo capitolo della
serie, andato in onda questa primavera, ha riscosso un tale
successo da rinnovare la serie durante il suo corso.
Non è chiaro quando questa quarta stagione
possa arrivare, ma sicuramente torneranno Katie Stevens,
Aisha Dee, Meghan Fahy, Sam Page, Matt Ward, Stephen Conrad Moore,
Nikohl Boosheri e Melora
Hardin.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che a breve saranno
nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti su una
delle tante piattaforme di streaming digitale. Il loro compito è
quello di creare e far sviluppare nel pubblico una certa dose di
attesa circa il film promosso, affinché si corra subito a guardarlo
già nei primi giorni di uscita. Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
1The Boys
Finalmente è possibile vedere il terzo trailer
della serie Amazon Original The Boys, svelato su Reddit da Garth
Ennis, co-creatore e autore dell’originale saga a
fumetti.
La
serie sovversiva sui supereroi arriverà in esclusiva su Amazon Prime Video il 26 luglio
ed è stata presentata in anteprima al Tribeca Film Festival il 29
aprile scorso.
Questa serie offre una versione irriverente di
ciò che potrebbe succedere che i supereroi, famosi come superstar
ed influenti come i politici, abusassero dei loro poteri al posto
di usarli per fare del bene. Tra gli altri, nel cast sarà possibile
trovare Jack Quaid, Karl Urban, Laz Alonso, Tomer Capon,
Karen Fukuhara, Jessie T. Usher, Antony Starr, Erin Moriarty, Chace
Crawford, Nathan Mitchell e Dominique
McElligot.
Sono nove baci, romantici,
passionali, divertenti, stupidi, impacciati, buffi. Sono il frutto
di una collaborazione tra la fotografa Elaine
Constantine e i volti di Hollywood che maggiormente hanno
caraterizzato il 2014.
Tra gli attori che si sono prestati
a questi video vediamo Benedict Cumberbatch che
nella maschera di Zorro seduce una ben disposta Reese
Witherspoon, ma ci sono tante altre coppie assortite in
maniera del tutto inedita e singolare: Chadwick Boseman e
Kristen Stewart), Jason Schwartzman e Patricia Arquette, Steve
Carell e Laura
Dern, Shailene Woodley e Jack O’Connell, Miles Teller e Gugu Mbatha-Raw, Julianne Moore e
John Lithgow, Roasario Dawson e Jenny Slate e
David Oyelowo e Timothy Spall.
Ecco una galleria fotografica dei 9 film campioni di incassi che
i fans odiano:
[nggallery id=424]
Spesso capita che
il pubblico cinematografico e la critica non la pensino esattamente
allo stesso modo in merito ad un film. Quello che la critica trova
sublime, magari incassa pochissimo al botteghino e viceversa, il
film che è tacciato di infamia da parte degli esperti del settore,
raccoglie laute mance dalle tasche degli spettatori entusiasti.
Questa dualità è frequente e anche a
volte ben motivata, tuttavia ci sono casi di discordanze di
opinioni molto più strane e possiamo dire anche rare. E’ il caso di
quei film, in genere che si affrontano un personaggio, un brand o
una saga molto cara agli spettatori, che seppure odiati dai
fedelissimi del marchio, incassano cifre esobitanti al botteghino.
E’ il caso di film come X-Men conflitto
finale, odiato quasi all’unanimità dai fan dei
mutanti Marvel, ma che ha decisamente
conquistato il box office, oppure di Io,
Robot, con Will Smith, o ancora
Fantastic Four, oppure
Il Cavaliere Oscuro il
Ritorno che proprio non è stato gradito dagli
irriducibili fan dell’eroe mascherato di Gotham.
Seguendo le orme di
WandaVision, Agatha All Along è entrato nel
Marvel Cinematic Universe con una
serie di domande a cui rispondere. La relazione tra Wanda e Agatha
rimane chiaramente una parte importante della storia del MCU, anche
con la
conferma del destino di Scarlet Witch. Con Easter Eggs e
riferimenti a molte altre serie, Agatha
All Along sembra concentrarsi sul racconto di una storia
consapevole che gioca con i destini di molti personaggi
dell’Universo Marvel. A seguito di ciò, ogni episodio dà molto
materiale da esaminare e interrogare.
I dettagli sulla seconda stagione
di Agatha All Along sono scarsi, il che
suggerisce che la maggior parte di queste domande troveranno
probabilmente risposta durante la prima stagione. Speriamo che,
come il
finale di WandaVision, la serie sia in grado di dare
una risposta soddisfacente a ogni domanda che ha posto. Cosa
succederà ad Agatha e alla stregoneria nel MCU dopo la fine della
serie è una domanda difficile, ma anche eccitante. Per capirlo, è
necessario porsi alcune domande scottanti.
Wanda è davvero morta?
Mentre Wanda Maximoff è morta in
Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il MCU ha
introdotto nuovi modi per far tornare Scarlet Witch nella serie
Agatha. Wanda è stata confermata morta nel libro
ufficiale della timeline del MCU e i dettagli di
Agatha All Along sembrano confermarlo, con Agatha che
guarda il corpo morto di Wanda. Tuttavia, la situazione si confonde
rapidamente quando la targhetta del cadavere cambia e riporta anche
il nome di Agatha, suggerendo un legame più profondo tra la morte
di Wanda e la perdita dei poteri di Agatha.
Elizabeth Olsen ha parlato di Wanda e ha più o
meno confermato che il personaggio è morto nel MCU, anche se alcuni
commenti di Agatha nella serie esprimono dubbi al riguardo.
Tuttavia, la morte è qualcosa che è stato superato nel MCU
da molti personaggi, da Loki e Gamora all’agente Coulson.
La fine di Scarlet Witch non ha bisogno di ulteriori conferme, ma
l’attore potrebbe certamente tornare nel prossimo futuro.
Che fine ha fatto Nicholas
Scratch?
Nella première di Agatha All
Along, durante la sequenza parodistica di Mare
of Easttown e True Detective, si fa riferimento
alla morte del figlio di Agatha Harkness. Nei fumetti,
Nicholas Scratch è il nome del figlio di Agatha e ha un
legame significativo con un altro cattivo diAgatha All Along, The Salem
Seven, che sono i suoi stessi figli. Scratch è un potente
stregone cattivo dei fumetti Marvel Comics con connessioni a Mefisto.
In Agatha All Along, il
coniglio domestico di Agatha sembra prendere il nome da Nicholas
Scratch, poiché l’animale si chiama Senor Scratchy. Sembra
che nel passato di Nicholas Scratch ci sia stata una qualche
tragedia che non è ancora stata esplorata. Nicholas
Scratch ha senso come cattivo che potrebbe apparire più avanti
nella serie; tuttavia, resta da esaminare come questo si collegherà
al trauma e alla perdita di Agatha.
Chi ha inviato i Sette di Salem
e perché?
Le
Sette di Salem in Agatha All Along sono una serie di
apparizioni spettrali che hanno inseguito Agatha e la sua congrega
nella Strada delle Streghe. Nei fumetti, queste figure sono
spesso rappresentate come i nipoti di Agatha e i figli di Nicholas
Scratch. Si tratta di entità bestiali con incredibili
poteri di trasformazione legati agli animali, e avrebbe senso che
siano alla ricerca di Agatha se è stato Scratch a mandarli. Questo
legame familiare avrebbe senso, anche se le motivazioni non sono
chiare.
È possibile che il gruppo stia
cercando di trovare un collegamento con la magia del caos che
Agatha cercava in precedenza da Wanda. È anche possibile che queste
figure siano collegate alle streghe a cui Agatha aveva
precedentemente rubato i poteri nella sequenza flashback del XVII
secolo diWandaVision. Il perché
non è ancora noto, ma probabilmente verrà alla luce nei prossimi
episodi della serie.
Rio Vidal è un nuovo interessante
personaggio introdotto in Agatha All Along che ha un
passato conflittuale con il personaggio principale. I dettagli di
questo passato non sono stati rivelati. Tuttavia, sembra che Rio
Vidal non sia in grado di uccidere Agatha. Stranamente, nonostante
abbia un passato con Agatha e sembri essere un personaggio
importante nella serie, Rio Vidal non viene dai
fumetti. Il personaggio, che sembra essere l’ex di Agatha,
è invece una nuova creazione per lo show.
Questo ha portato a speculazioni
sul fatto che, come Agnes in WandaVision,Rio
potrebbe in seguito rivelarsi un altro personaggio della Marvel
Comics. A causa della storia di Agatha nei fumetti,
potrebbe esserci un collegamento tra il suo ex e Nicholas Scratch,
o i Fantastici Quattro. Di certo, i futuri episodi contribuiranno a
spiegare il loro conflitto e quindi a fornire un contesto per Rio
Vidal nel MCU.
L’identità del personaggio
adolescente di Joe Locke è un mistero nella serie, anche se il
personaggio stesso sembra avere bisogno di nascondersi. Invece,
quando tenta di rivelare il suo nome ad Agatha, la sua
bocca si chiude con una magia che ricorda quella che ha causato la
morte di Black Bolt inDoctor Strange nel
Multiverso della Follia. Sembra
chiaro che qualche magia impedisca al personaggio di rivelarsi,
anche se i personaggi della serie non sembrano troppo
preoccupati.
L’azione si svolge invece intorno a
Teen, che tenta di raccontare se stesso e la sua origine ma senza
successo. È chiaro che la sua identità ha una qualche importanza
che Agatha non è in grado di cogliere all’inizio della serie.
C’è sicuramente una sorta di magia in atto, anche se resta
da capire da chi provenga. Qualcuno non vuole che Agatha
sappia chi è Teen.
Chi è davvero Teen?
Le speculazioni su chi interpreterà
Joe Locke nella serie si sono scatenate da quando
l’attore è stato annunciato per la serie. La teoria più
diffusa
è che Teen sia in realtà Billy, una versione adulta di uno dei
figli di Wanda. Billy Maximoff diventa l’eroe, Wiccan, e
una sua rivelazione avrebbe senso nello show. Detto questo, Teen ha
detto di essere nato a Eastview, mentre in WandaVision i
bambini sono nati a Westview.
Un’altra teoria è che Teen sia Nicholas
Scratch. Il figlio di Agatha è certamente una possibilità
per il personaggio, anche se la schiettezza che il personaggio ha
fornito finora non sarebbe in linea con un cattivo malvagio e
manipolatore. Tuttavia, l’attore potrebbe interpretare uno di
questi ruoli, oppure potrebbe essere qualcun altro.
La spilla di Agatha è protagonista
una piccola attenzione nelle prime sequenze di Agatha All
Along. Questa spilla appare in WandaVision, dove
viene tolta dal corpo di sua madre in una sequenza flashback.
Agatha indossava questa collana e sembrava che la usasse
per controllare personaggi come Ralph Boehner nella serie.
Qui ha recuperato la spilla, che sembra contenere una ciocca di
capelli al suo interno.
Non è chiaro di chi siano questi
capelli, né se la collana contenga un potere latente. Tuttavia,
sembra essere un accessorio importante per Agatha. Maggiori
dettagli sull’importanza della spilla e su come essa si colleghi
non solo ai suoi poteri, ma anche alla sua famiglia e alla sua
storia, saranno probabilmente forniti nei prossimi
episodi. Questo potrebbe riguardare personaggi come
Nicholas Scratch e i Sette di Salem.
Il finale dei primi episodi di
Agatha All Along ha visto la congrega partire lungo la
Strada delle Streghe. La strada è un luogo mistico dei fumetti
Marvel Comics, dove Wanda si recava quando la magia era malata,
perché lì risiede la Dea della Stregoneria. Agatha All Along presenta un’interpretazione diversa,
in cui la strada concede a chi la percorre qualcosa che gli manca.
Per ciascuna delle streghe della serie, c’è qualcosa che desiderano
e che non hanno. Per Agatha si tratta dei suoi poteri, che ha perso
alla fine di WandaVision.
La Strada delle Streghe sembra
essere fortemente intrisa di simbolismo, e quindi capire cosa
potrebbe fisicamente attendere la congrega alla fine è difficile.
Tuttavia, è chiaro che ciò che ogni membro della squadra sta
cercando si troverà in qualche modo alla fine di questa strada.
Potrebbe non essere esattamente come se lo aspettano. Tuttavia,
l’importanza e l’impatto della Strada delle Streghe saranno
chiaramente esaminati nei prossimi episodi.
Possiamo già parlare di
Mefisto?
Durante la messa in onda di
WandaVision, il pubblico ha ipotizzato che dietro a tutto
ciò che accade a Westview ci sia Mefisto. Anche se non è stato
così, sono iniziate le speculazioni su quando il personaggio
potrebbe apparire nel MCU. Spider-Man: No Way
Homeha utilizzato la trama di “One More Day”
come fulcro, e la versione a fumetti di tale storia presentava il
personaggio demoniaco di Mefisto. Tuttavia, il cattivo non
è apparso nemmeno in quel film. Ironheart
è ora il prossimo progetto in cui si ipotizza la presenza del
personaggio.
Nel frattempo, Agatha All
Along ha
scatenato le teorie su Mefisto con la menzione di un
personaggio chiamato Blackheart, che canonicamente è il figlio di
Mefisto. Con l’attenzione agli spiriti e alla magia nel MCU,
è finalmente giunto il momento che il cattivo Mefisto si
unisca all’universo inAgatha All
Along. Il terrificante nemico
sarebbe un ottimo elemento della serie e potrebbe fare seguito con
apparizioni in altri film e serie nel corso della
Saga del Multiverso. Se Loki ha potuto
introdurre
Kang,Agatha All Along può certamente
introdurre Mefisto.
Non sempre interpretare un cattivo
in un importante blockbuster si rivela divertente o artisticamente
stimolante. Nel corso degli ultimi anni diversi attori di fama
mondiale hanno accettato di prestare il volto ai più famosi
villain dei fumetti, spesso riscontrando
l’approvazione dei fan, altre volte confrontandosi con aspre
critiche.
Tra questi ce ne sono alcuni che, a
posteriori, si sono detti pentiti di aver lavorato a certe
produzioni e di aver interpretato quei cattivi sul grande schermo.
Scopriamo di seguito chi sono:
1Hugo Weaving – Teschio
Rosso
Hugo Weaving non si è mai
mostrato troppo entusiasta all’idea di tornare nei panni di
Teschio Rosso in un altro cinecomic Marvel dopo la
sua apparizione in Captain America: Il Primo
Vendicatore.
L’attore tuttavia non aveva parlato male del
personaggio in sè o della parte, ma ammesso semplicemente che
quello non era il tipo di film in cui preferiva
lavorare.
Toby Kebbel – Doctor
Doom
Dopo la sua partecipazione al film,
Toby Kebbel ha subito chiarito che non avrebbe
partecipato ad un altro capitolo del franchise sui
Fantastici Quattro, condividendo la delusione dei
fan e sottolineando come il film si sia allontanato troppo dai
fumetti.
Kebbel ha interpretato il sinistro villain
Dottor Destino nel reboot dei personaggi Marvel, secondo il suo
parere eccessivamente forzato e non in linea con la sua controparte
originale.
Vinnie Jones –
Juggernaut
Vinnie Jones è noto al grande
pubblico per aver interpretato diversi personaggi tosti in film
d’azione, e questo l’ha probabilmente indirizzato verso il ruolo di
Juggernaut in X-Men: Conflitto
Finale, cinecomic diretto da Brett Ratner e uscito nel
2006.
Tuttavia al termine delle riprese, l’ex
sportivo si è lamentato a lungo della quantità di protesi che
doveva indossare sul set e degli accessori scomodi, denunciando che
l’esperienza, complessivamente, lo aveva fatto sentire
“sottovalutato e poco sfruttato“.
Questi scalano l’Everest e io a
metà della prima giornata di Festival c’ho già l’affanno,
l’intestino bloccato e gli occhi iniettati di sangue. Il film che
apre la kermesse parla di un nugulo di uomini durissimi che
conquistano la vetta della montagna più pericolosa del mondo
rischiando di morire veramente male – e riuscendoci, in gran parte.
Non me dite che è spoiler che ve piscio sui
pantaloni – e non solo ne sono felici, ma pagano pure, e tanto, per
andare incontro a una fine barbina cantando ‘Hakuna
Matata’.
Ditemi voi perché dovrei
empatizzare con questi idioti, che fanno sembrare un premio di
sagacia il protagonista di Into the Wild.
Evvabbè, direte voi, ma in fondo il cinema…
In fondo il cinema un cazzo. E’
tratto da una storia vera, il che sono dieci punti in meno, come
minimo.
Jake Gyllenhaal è
il più tosto e maschio di tutti, e per compiacere le signore,
grazie a un fisico forgiato da mesi di serrato allenamento e alle
finezze di una sceneggiatura scritta con le scorregge riesce a
prendere il sole in mutande a settordicimila metri senza patire il
freddo. Come andrà a finire non ve lo devo veramente dire, dai.
Comunque, a proposito di grandi
imprese, ne ho anch’io una da compiere. Devo assolutamente comprare
la carta igienica prima della proiezione successiva, che il padrone
dell’appartamento che m’hanno affittato non deve essere proprio il
massimo della generosità e non ha fornito nemmeno i beni di prima
necessità. E la carta igienica al Lido vale più di una bombola
d’ossigeno in cima alla vetta.
Quindi lascio la proiezione dieci
minuti prima che si concluda il film, anche perché sinceramente
sono tutti bardati con tute, scarponi, cappelli e occhialoni e non
se capisce più chi minchia è morto e chi no. Tranne la giapponese,
ma quella in un film americano è una minoranza etnica e che sarebbe
schiattata era chiaro dai primi cinque minuti di pellicola.
Vado all’emporio in cerca di una
spesa rapida e mi ricordo con orrore che gli esercenti del Lido
agiscono come se non ci fosse un Festival, ovvero con la velocità
di un bradipo sotto l’effetto di una pasticca andata a male.
Mezz’ora per un pacco di carta da culo, uno di Scottex e du etti de
prosciutto crudo. Magro, che se i film fanno tutti cagare come
quello di stamattina è meglio stare attenti all’alimentazione, o
l’intestino rischia di sbloccarsi pure troppo, e tutto insieme. E
io, al contrario de quelli là, a fine settimana ci voglio
arrivare.
(Ang)
Primo giorno di Festival, primo
film da vedere. Siccome so ‘na cacacazzi noiosa (mica glamour come
il mio fido compare) vado a vedere il film che apre la
sezione Orizzonti, nota per trattare temi sempre
molto gioiosi e felici come ad esempio un marito malato di
tumore.
Bene. Insomma, mi metto in fila
-che fortunatamente scorre agevole- ed entro. Il film in questione
è ‘Un monstruo de mil cabezas’ del messicano Plà,
che non è un’espressione esotica di insulto ma è proprio il cognome
del regista. La temperatura della sala, per chi ha fiducia nel
domani, vi confermo che continua ad aggirarsi attorno a quella
dell’oceano Atlantico nei punti più profondi, quindi smettetela con
questo ottimismo! Mi copro come una vecchia con la pleurite e
inizio la visione. Inizio la visione. Inizio la visione.
Volevo solo dirvi in maniera
cretina che ho trovato questo film un tantino ripetitivo, nelle
dinamiche, nelle tematiche, anche se ha spunti interessanti. Ma
finiamola qui che non sia mai che si parli di robe tecniche in un
luogo deputato a serissime amenità.
Dopo volevo recuperare quello di
apertura ma mi lascio prendere dai commenti dei colleghi e non me
la sento di scalare st’Everest, che già uscita dalla sala e invece
di accendermi una sigaretta mi sono data fuoco con l’accendino per
scaldarmi, per cui niente, vado a vedere sto film delle giornate
degli Autori. Arrivo bel bella e la fila pare quella per andare a
Fregene, e inizio a sospettare che il panorama sia pure lo stesso.
Per cui, faccio elegantemente il gesto dell’ombrello e mi rifugio
al terzo piano a lavorare, in attesa dei filmetti della serata. Ma
mi attende una sorpresa: il tè tailandese della sala
stampa. Ve lo giuro, lo so che pensate io sia un’emerita
cazzona, ma novità dell’edizione 2015 queste fantastiche provettone
aromatiche, messe a disposizione dei poveri giornalisti nella
variante rosa, camomilla e poinonmiricordo, in versione
calda-fredda. Purtroppo non faccio in tempo a farmene dare un po’,
anche se il mio amato collega Emanuele Rauco
insiste per farmene provare un goccetto. La cosa fantastica è che
queste provette trasparenti sono di dimensione di una lacca per
capelli, e hanno il tappo rosa che si svita. Per cui quando
qualcuno si attacca per bere tu non capisci se si sta suicidando
con l’esame delle urine formato famiglia o se sta
sperimentando una nuova dieta Dukan fatta con bibitoni in un nuovo
packaging fashion (che ce po’ stà perché quelli che la seguono
girano con ste bottiglie disgustose che penso dimagriscano per il
dolore di portarsele dietro).
Sento le urla dal red carpet, è
arrivata la madrina. Ve vorrei dire il suo cognome ma ancora non è
capodanno.
Per cui vado. A-E-I-O-U
ipsilon!
(Vì)
NOTA: Ringraziamo
anche Marco Lucio Papaleo e
Serena Catalano per l’orrenda foto della provetta.
Dio li abbia in gloria, a ‘sti ragazzi.
Si è tenuto lunedì 8 febbraio 2016
l’incontro trai nominati agli Oscar 2016 durante il quale è stata
scattata la
celebre fotografia di gruppo per l’albo d’oro degli Academy
Awards.
Di seguito vi proponiamo le immagini della serata:
DC, Warner Bros. Global Brands and
Experiences e WarnerMedia celebrano con un evento globale gli 80
anni della Paladina della Giustizia e Guerriera per la Pace
dell’universo DC, Wonder Woman, in occasione della Giornata
Internazionale della Donna. Accogliendo la chiamata a vedere il
mondo attraverso gli occhi di Wonder Woman e a
“Believe in Wonder“, la celebrazione dell’80° anniversario
mira a sottolineare il messaggio intramontabile e pertinente di
speranza ed emancipazione della Supereroina, con contenuti
originali, fumetti commemorativi, libri e collezioni, ed esperienze
di moda globali. Questa campagna che si estenderà per vari mesi,
culminerà con la celebrazione mondiale del Wonder Woman
Day il 21 ottobre.
La celebrazione
dell’80° anniversario di Wonder Woman include contenuti, comics,
libri, moda e molto
altro:
“Wonder
Woman 1984”, l’attesissimo film diretto da Patty
Jenkins con protagonista
Gal Gadot, arriva in DVD, Blu-Ray, 4K e Steelbook 4K da
venerdì 12 marzo. Nelle versioni Blu-Ray e 4K sono inclusi
i contenuti extra del film, tra cui spiccano gli speciali
“Scene Studies”, “The Making Of Wonder Woman
1984” e “Gal & Kristen”. Tutte le versioni sono già
disponibili per il pre-order su Amazon.
Gli iconici e famosi titoli televisivi di Wonder Woman trovano
nuova vita con l’esclusivo video “retro-remix”, che attinge alla
nostalgia di Wonder Woman, con Gal
Gadot che fa il caratteristico “giro” che Lynda Carter ha reso
famoso nella serie originale.
DC e WarnerMedia annunciano un video dal potente impatto
ispirato a Wonder Woman, che mostra l’incidenza delle donne di
tutto il mondo. Quest’anno, WarnerMedia produrrà video che puntano
i riflettori su 80 “Women of Wonder” tra cui donne
“reali”, giornaliste di network e talenti, figure culturali,
esperte, influencer e celebrità che – come la stessa Wonder Woman –
emergono nel loro campo, come delle vere eroine della vita reale,
dandoci delle motivazioni per “Believe in Wonder“.
Le Designer di fama mondiale Venus Williams, Camilla e Azede
Jean-Pierre hanno collaborato con Warner Bros. Consumer Products,
per le collezioni di moda ispirate a Wonder Woman. È ora
disponibile la linea di abbigliamento sportivo “I Am Wonder
Woman” di EleVen, della campionessa internazionale di
tennis ed imprenditrice Venus Williams. È inoltre disponibile una
lussuosa collezione in edizione limitata
della designer australiana Camilla, ed infine, alla fine di
questo mese, la pluripremiata designer Azede Jean-Pierre presenterà
una collezione personalizzata con capolavori mai visti prima.
A partire da oggi, DC onora la creazione e
l’eredità di Wonder Woman rendendo All-Star Comics
#8 (la prima apparizione di Wonder Woman),
Sensation Comics #1 (il primo
fumetto intitolato a Wonder Woman) e Wonder Woman
#1 (1942 ) disponibili e gratuiti su DC UNIVERSE
INFINITE.
Viene altresì oggi annunciato che Wonder Woman 80th
Anniversary 100-Page Spectacular riunirà alcuni dei
più grandi narratori di fumetti e intrattenimento per un tributo a
Wonder Woman, in un souvenir da collezione che sarà disponibile ad
ottobre in occasione del Wonder Woman Day. Gli
appassionati potranno leggere storie originali ed osservare un
bellissimo art montage dell’artista vincitore dell’Eisner Award,
Yanick Paquette (Wonder Woman: Earth One) con i colori di
Nathan Fairbairn.
DC debutta con la custom art che rende omaggio
al retaggio di Wonder Woman con uno sguardo al suo futuro. Il
design pop art è stato creato da INNOCEAN USA, che ha anche
disegnato il logo dell’80° anniversario, e si è ispirato
all’iconica copertina di Wonder Woman # 4 (2016)
dell’artista Nicola Scott.
Contenuti ed esperienze
aggiuntive che onorano il potere delle donne e la nostra Wonder
Woman:
DC
UNIVERSE INFINITE: le nuove selezioni di Wonder Woman
saranno rese disponibili alla lettura gratuita ogni mese, insieme a
raccolte curate che celebrano storie fondamentali nel corso dei
decenni. Consultate il DC Community
Book Club per alcune imminenti proposte di Wonder Woman, e
conversazioni epiche con altri fan!
DC Shop: acquista
qui l’esclusiva
maglietta “Believe in Wonder” dell’80° anniversario di Wonder
Woman.
Storie in
Digitale: i fan di tutte le età potranno divertirsi
ascoltando quattro nuovissime storie su You Choose Wonder Woman
Stories di Capstone disponibili tramite l’Assistente Google
qui oggi! Gli utenti di Google possono anche dire “Ehi
Google, vai su Wonder Woman Stories” o “Vai su You Choose
Wonder Woman Stories” per visualizzarle sul proprio
dispositivo. Inoltre,Serial Box pubblicherà la
loro storia serializzata Wonder Woman: Heartless
esclusivamente tramite l’app Serial Box. Questa storia è ora
disponibile per il pre-ordine
e uscirà il 25 marzo.
Warner Bros.
Games celebrerà l’anniversario di Wonder Woman tutto
l’anno, tramite promozioni e attivazioni speciali nei suoi popolari
titoli di gioco in corso, come DC Universe Online, Injustice
2 e DC Legends. Inoltre, Nintendo si unirà ai
festeggiamenti il 4 giugno 2021 con l’uscita di DC Super Hero
Girls: Teen Power, un nuovissimo titolo per il sistema
Nintendo Switch con Wonder Woman in un ruolo principale, al fianco
di Batgirl e Supergirl, mentre cercano di proteggere Metropolis da
un temibile gruppo di nemici.
DC Wonder Woman Virtual
Run (5K o 10K) di Rugged Races in collaborazione con
Warner Bros. Consumer Products tornerà per il secondo anno dopo il
record di partecipanti del 2020. Famiglie e singoli scopriranno che
la corsa virtuale è un ottimo modo per muoversi, e portare nelle
loro vite un po’ dell’invincibile spirito guerriero di Wonder
Woman. Le registrazioni apriranno a luglio. Per ulteriori
informazioni visitate il sito dcwonderwomanrun.com.
Quando l’esercito imperiale
giapponese assediò un innocuo magazzino nella battaglia di Shanghai
del 1937, la schermaglia alla fine divenne il punto di rottura che
galvanizzò una nazione. La Cina perse quella battaglia ma vinse la
guerra, e la resistenza degli Ottocento eroi guadagnò lo status
leggendario che conserva ancora oggi. Il film 800
eroi è la rivisitazione di quel momento della storia
cinese contemporanea da parte del regista Guan
Hu.
Primo lungometraggio cinese girato
interamente in Imax, il film vanta un budget senza precedenti di 80
milioni di dollari. In aggiunta vi è un cast tentacolare e una
produzione degna di un kolossal hollywoodiano; il film è stato un
grandioso successo, diventando il film con maggiori incassi del
2020.
800 eroi: la trama
La storia si svolge poco dopo
l’inizio della seconda guerra sino-giapponese. Sotto assedio per
circa cinque giorni, un 524º reggimento dell’NRA, ampiamente in
inferiorità numerica, difese il magazzino di Sihang, situato in
posizione strategica, per fornire copertura alle forze in ritirata
e fungere da cuscinetto per le concessioni straniere di Shanghai
attraverso il fiume Suzhou. L’eterogeneo equipaggio di soldati
veterani, civili e cosiddetti disertori ammonta a poco più di 400,
invece degli 800 che lasciano credere a tutti. I numeri
diminuiscono man mano che l’assedio prosegue e i soldati vengono
falciati dai giapponesi.
Il 25 ottobre, Shanghai è caduta in
mano ai giapponesi dopo quasi tre mesi di strenua resistenza. Il
generale Chiang Kai Shek ha ordinato ad alcune
truppe di rimanere indietro come retroguardia e di dimostrare che i
cinesi non si arrenderanno nella speranza di ottenere simpatia alla
prossima conferenza delle nove potenze a Bruxelles. Così il 542°
Reggimento dell’88a Divisione d’élite dell’Esercito di Resistenza
Cinese (NRA) fu inviato a sorvegliare il forte nel Sihang Warehouse
(noto anche come China Mint Warehouse), un edificio di sei piani di
proprietà delle quattro principali banche di Shanghai. Raggiunti da
corpi di sicurezza meno addestrati di Hubei, Hunan e Zhejiang,
questi 411 uomini si scontrarono con la Terza Divisione giapponese,
il più alto livello dell’esercito imperiale. Sebbene il loro scopo
fosse puramente simbolico, ci si aspettava che gli uomini morissero
difendendo il magazzino. Hanno resistito invece per quattro
giorni.
A loro vantaggio, il magazzino era
situato nell’area di Zhabei, di fronte alla concessione britannica
(nota anche come International Settlement), divisa dal Suzhou Creek
ma unita dal New Lese Bridge. Nonostante le loro disposizioni
superiori, i giapponesi hanno dovuto astenersi dal bombardare o
dispiegare l’artiglieria pesante nel caso in cui avesse sparato
male nella zona neutra, causando così ricadute diplomatiche.
L’incidente ha fatto notizia in tutto il mondo, sollevando il
morale nazionale e raccogliendo il sostegno straniero.
I protagonisti del film sono il
tredicenne Xiao Hubei (il nuovo arrivato
Zhang Junyi) e suo fratello Duan
Wu (Ou Hao, The Captain); il codardo
Lao Tie (il fratello di Jiang
Wen, Jiang Wu) e il suo pseudo-amico
Yang Guai (Wang Qiangyuan,
Shadow); e i comandanti Xie Jinyuan
(attore televisivo Du Chun) e Lao
Hulu (Huang Zhizhong, Our Time
Will Come). Il resto degli uomini (ci sono una mezza
dozzina di donne, nessuna con dialoghi sostanziali) sono schizzi
funzionali pensati per i momenti chiave della battaglia.
800 eroi: una produzione da
kolossal straordinaria
800 eroi rivaleggia
con Dunkerque e 1917 per il raccapricciante impianto intriso
di fango e sangue che ci si aspetta da un’epopea di guerra, in
parte realizzata con l’assistenza di pezzi grossi internazionali.
Gli effetti visivi sono stati curati da Tim
Crosbie (X-Men: Apocalypse) e
Jason Troughton (A Bigger
Splash), e il veterano coordinatore dell’azione
Glenn Boswell (Lo Hobbit) è
intervenuto coreografando la battaglia. Il britannico
Rupert Gregson-Williams (Wonder
Woman) ha scritto il tema per completare la colonna sonora
di Andrew Kawczynski (un collaboratore
dell’imminente Top Gun: Maverick).
Dalla sua uscita in Cina
continentale il 21 agosto, la mega-produzione da $ 80 milioni del
grande studio Huayi Brothers ha conquistato $ 165 milioni al
botteghino, rendendolo un campione di incassi mondiale nell’era
della pandemia. Sarà considerato una svolta non solo come il primo
film asiatico girato interamente con telecamere Imax, ma anche per
la sua audacia nel gestire un capitolo storico sensibile a entrambi
i lati dello Stretto in una luce relativamente neutra e
coinvolgente. Promosso per aprire lo Shanghai Film
Festival nel giugno 2019, il film è stato ritirato per
“motivi tecnici” ed è riemerso 14 mesi dopo con una durata di 13
minuti in meno.
Il direttore della fotografia
Cao Yu (che ha esperienza di riprese di un altro
film di guerra della seconda guerra mondiale, “City of Love
and Death“) evita deliberatamente le trame granulose
comuni nel genere per una qualità dell’immagine raffinata e vivida,
con quasi tanti primi piani quanto ampi scatti. Lo scenografo
Lin Mu ha lavorato con set modellati 1:1 per
ricreare lo splendore dell’architettura di concessione europea, in
contrasto con il magazzino grigio ma robusto.
800 eroi: una tela d’epoca straordinariamente strutturata
Il film bilancia abilmente il
combattimento frenetico con chiarezza – i personaggi possono
sembrare anonimi, ma sappiamo sempre cosa sta succedendo – e il
direttore della fotografia Cao Yu lavora con
precisione le immagini di una Pechino desolata e devastata dalla
guerra. Le calme praterie e il grigio/seppia di macerie delle città
livellate sono superate solo dal contrasto tra il neon nella
concessione straniera e la sordina polverosa del magazzino che
crolla.
Paragonata dai media cinesi a
Dunkirk molto prima della sua uscita, la saga
condivide sentimenti simili di sopravvivenza, grinta e trionfo
nella sconfitta. La regia di Guan potrebbe essere meno radicale o
propulsiva di quella di Nolan, ma immerge anche il
pubblico nell’intimità e nella grandezza del brutale spettacolo di
guerra mentre si configura come una tela d’epoca straordinariamente
strutturata.
L’ottavo lungometraggio di Guan è
senza dubbio il suo più onnipresente. La visione centrale che
attraversa tutte le sue opere – della sopravvivenza, del destino e
degli elementi – è proiettata su un crogiolo umano panoramico. I
personaggi di 800 eroi sono costantemente
costretti a fare delle scelte e a forgiare i propri codici di
moralità: gli ufficiali devono decidere di obbedire agli ordini o
fare la cosa onorevole, i codardi sono combattuti tra il darsi alla
fuga o avvisare i compagni del pericolo, i civili devono scegliere
tra portare aiuti al magazzino o stare lontani dal fuoco
incrociato.
La sceneggiatura di Guan e Ge Rui
scandisce ogni giorno con un climax drammatico. Il primo giorno è
l’ora più bella del film, poiché i giapponesi lanciano il loro
primo assalto con efficiente ferocia. Coreografato e montato a
velocità vertiginosa, la carneficina che esplode dentro e fuori il
sito è incessante e propulsiva e cattura il disorientamento
stordito dei principianti in un modo sensoriale crudo.
Non mancano scene emotivamente
intense, come quando gli uomini stanno nudi in fila per fare il
loro ultimo bagno. Il film è anche intriso di alcuni degli elementi
estetici preferiti di Guan, come l’opera di Pechino, l’immaginario
animale e la cultura popolare come i burattini delle ombre, che
danno agli scenari cupi un aumento di colore e poesia.
Gli scatti dei soldati-protagonisti,
si alternano continuamente anche a quelli dell’altra sponda. Guan è
quasi didatticamente impegnato nel tracciare la conversione dei
residenti della concessione da spettatori indifferenti a
sostenitori acclamati. L’immagine di due mondi separati da un
fiume, uno intriso di sangue, l’altro lussureggiante nell’impunità
diplomatica è un simbolo tempestivo delle divisioni sociali.
Ogni bambino deve fare prima o poi i
conti con la morte. Spesso è un trauma far scoprire ai più piccoli
l’irreversibilità della morte e questo avviene a volte con uno
scontro nella vita reale (magari la morte di un animaletto
domestico, o quella più tragica di un nonno) altre volte con un
avvenimenti di finzione, che non per questo risulta meno
traumatico.
Ecco di seguito 8 morti presenti in
film per ragazzi che hanno senza dubbio traumatizzato i giovani
spettatori di allora, adulti di oggi:
[nggallery id=1386]
Se alcuni traumi
hanno meno “importanza storica” come nel caso di Big
Hero 6, altri esempi riportati sono l’emblema del
trauma infantile per eccellenza, come la morte della mamma di
Bambi oppure la morte (per fortuna
provvisoria) di E.T.
Il web è diventato ormai la culla
delle teorie cinematografiche, frutto di fantasie
dei fan e supposizioni basate sui possibili incroci di trama che
non trovano (quasi mai) riscontro nella realtà.
Tuttavia alcune di queste sono state
confermate a posteriori dagli stessi produttori, sceneggiatori e
registi, come mostra la lista compilata da ScreenRant.
Ecco allora le 8 teorie
cinematografiche che si sono rivelate vere:
1Tutti i film di Quentin Tarantino
appartengono allo stesso universo
Non
solo MCU e DECU, anche Quentin Tarantino ha il suo
personale universo cinematografico condiviso. Si, perché ci sono
diversi elementi che collegano tutti i film del regista, come i
personaggi (ad esempio Vic Vega de Le
Iene e Vincent Vega di Pulp
Fiction) che sono estremamente simili, o la marca di
sigarette Red Apple che questi fumano spesso.
Il mistero de La città
incantata
Alcuni fan degli anime sostengono che La città
incantata sia in realtà un commento favolistico alla
prostituzione nel Giappone del XIX secolo. E la teoria è stata
appurata dallo sceneggiatore e regista Hayao
Miyazaki: dopo la pubblicazione del testo originale,
il co-fondatore dello Studio Ghibli ha confermando
che alcuni riferimenti culturali sono stati progettati per evocare
i “lavoratori delle terme” dell’epoca. Questi a loro volta
erano intesi come una metafora dello stato della società giapponese
contemporanea.
Dal 2008
(anno di uscita di Iron Man) ad oggi, il
MCU ha introdotto sempre
più supereroi all’interno del suo universo
condiviso, apertosi negli ultimi tre anni anche al piccolo
schermo.
Eroi
positivi, villain e comprimari sono apparsi sfoggiando le proprie
capacità e abilità nel combattimento su diverse scale, tuttavia
individuare chi sia tra questi il più forte è davvero complicato.
Anche perché alcuni di loro sono stati “adattati” in maniera
differente rispetto alle versioni originali dei fumetti.
Ecco
allora la lista degli 8 supereroi, scelti da
CBR, che il MCU ha reso
più potenti di quello che sono:
1Il soldato
d’inverno
Può non avere a disposizione
superpoteri, ma il Soldato d’Inverno è uno dei
combattenti più letali del MCU. Dopo decenni
passati a uccidere persone e ad affinare le sue capacità, è
diventato un assassino diverso da qualsiasi altro. Ha quasi ucciso
Captain America, aiutato a sconfiggere Iron Man, e se gli è offerta
l’attrezzatura giusta e il tempo di preparazione, ci sono pochi
eroi o cattivi che non è riuscito a uccidere.
The
Punisher
Il
Punitore (alias Frank Castle) è e
continua ad essere l’incarnazione della rabbia. Sebbene sia solo un
uomo normale con nessun superpotere e nessun miglioramento fisico,
ha comunque inflitto dolore a chiunque, ha sconfitto
Daredevil diverse volte, ha salvato una schiera di
prigionieri e li ha armati ma soprattutto sembra sempre avere una
via d’uscita da qualsiasi situazione. Molto simile al Soldato
d’Inverno, non teme niente e nessuno.
Realizzare personaggi di sana pianta, o
modificare l’aspetto di un attore sullo schermo, non è mai
semplice. Richiede impegno, un sostanzioso budget ma anche la
conoscenza totale di quello che è il comparto del
VFX. Pur essendo questi diventati molto più
realistici nel tempo, con gli Studios che ad oggi sono in grado di
creare characters con l’uso della CGI fin dalle
fondamenta, ciò non significa che il risultato finale sia sempre
impeccabile o soddisfacente. Negli ultimi anni, infatti, da quando
i film sui supereroi (in particolare MCU
e DCEU) hanno dominato le sale e non solo,
alcuni personaggi rappresentati – e generati dalla
computer grafica – hanno avuto un aspetto non proprio piacevole, a
volte al limite del cartoonesco. Scopriamo perciò quali sono i
peggiori.
1Steppenwolf
E ora arriviamo
a Steppenwolf, il quale al periodo di Suicide Squad si diceva avrebbe dovuto essere al posto
di Incubus, prima che il cambio di programma last minute
modificasse tutto. Il villain appare in Justice Legue, ma in quel caso la Warner Bros voleva
portare a termine la visione del film di Geoff Johns e Joss Whedon
nel modo più economico possibile, ecco perché la semplificazione di
Steppenwolf – che doveva apparire diverso – potrebbe avere senso in
quest’ottica. Nonostante ciò, il fatto che abbia un aspetto così
orribile non giustifica il budget “ridotto” utilizzato per la
pellicola, soprattutto perché comunque il personaggio è uno dei
cattivi più temuti dei fumetti e dunque meritava una cura maggiore.
Il risultato è stato invece un altro, e Steppenwolf non è stato
rappresentato per com’è davvero: orribile e minaccioso.
Peccato.
Un sussurro di disperazione che
diventa urlo di protesta e denuncia contro le discriminazioni
razziali nelle piazze di tutto il mondo. Il 25 maggio a Minneapolis
l’afroamericano George Floyd è stato bloccato a terra da un
poliziotto bianco con un ginocchio sul collo per 8 minuti e 46
secondi, interminabili e terrificanti, togliendogli il fiato e la
vita. 8 minuti e 46 secondi: l’assassinio di George
Floyd, è l’instant doc prodotto da Sky
che racconta quei terribili momenti e l’ondata di indignazione e
proteste globali che ne è seguita al grido di Black Lives
Matter, in onda giovedì 18 giugno alle
21 su Sky TG24, alle 23.05 su
Sky Atlantic e Sky Arte e disponibile on
demand. In streaming anche su NOW TV.
Al centro del racconto di 8
minuti e 46 secondi: l’assassinio di George Floyd, un
video, ripreso con un telefono e diffuso sui social, ha mostrato al
mondo intero la vicenda di George Floyd. La morte dell’uomo ha
portato in poche ore migliaia di persone prima nelle strade di
Minneapolis, poi in quelle di tutti gli Stati Uniti e del resto del
mondo. Manifestanti neri e bianchi insieme, giorno dopo giorno
sempre più numerosi, per chiedere giustizia ma soprattutto per dire
basta alle discriminazioni razziali. Con la voce narrante
dell’attore e regista IDRIS ELBA e i contributi di diverse
personalità, tra cui il politico e religioso statunitense
JESSE JACKSON, la scrittrice e attivista
ILYASAH SHABAZZ, figlia di Malcom X, la scrittrice
BONNIE GREER e l’attivista del movimento Black
Lives Matter ZELLIE IMANI, lo speciale
ricostruisce dettagliatamente la vicenda e cerca di comprendere se
la morte di George Floyd sarà un momento cruciale per le
rivendicazioni del movimento antirazzista – di cui ripercorre la
storia nelle sue battaglie principali – e per la presa di coscienza
del mondo occidentale, oppure rimarrà ancora una volta solo un
altro orrendo episodio di morte di un giovane nero per mano di un
ufficiale di polizia bianco.
Su Sky è inoltre disponibile
on demand la collezione di film e documentari
#BlackLivesMatter. Tra questi, oltre all’instant
doc di Sky, il film Malcom X di Spike Lee e i vincitori di
premi Oscar
Green Book, A spasso con Daisy, Se la strada potesse
parlare e Mississippi Burning – Le radici dell’odio, ma anche
documentari legati al mondo dello sport, che ha sempre avuto un
ruolo fondamentale nella lotta alle discriminazioni razziali, come
gli speciali di Federico Buffa #SkyBuffaraccontaJesse
Owens, #SkyBuffaracconta Muhammad Alì e
#SkyBuffaracconta Rewind – I Pugni Neri Di Messico
’68.
Da parte del gruppo Sky, in
sinergia con la capogruppo Comcast e con NBCU negli Stati Uniti,
c’è un impegno concreto a supportare la lotta contro il razzismo e
ad aumentare l’inclusione e sostenere il valore della diversity.
Sky investirà 10 milioni di sterline ogni anno per i prossimi tre
anni in ognuno dei mercati in cui è presente per aumentare la
rappresentanza delle minoranze etniche a tutti i livelli, per fare
la differenza nelle comunità impattate dal razzismo e utilizzare il
potere della voce di Sky e della sua piattaforma affinché le
ingiustizie non vengano ignorate.
“8 MINUTI E 46 SECONDI:
L’ASSASSINIO DI GEORGE FLOYD”, IN ONDA GIOVEDÌ 18 GIUGNO ALLE 21 SU
SKY TG24, ALLE 23.05 SU SKY ATLANTIC E SKY ARTE E DISPONIBILE ON
DEMAND E SU NOW TV
/Film ha rivelato oggi che secondo una
fonde attendibile un prologo di 8 Minuti del terzo capitolo della
saga del Cavaliere Oscuro targata Christopher
Nolan potrebbe essere allegato alle copie IMAX del nuovo
capitolo di Mission impossibile: protocollo fantasma.
Alle soglie dei vent’anni, si può
dire che 8 Mile (2002) sia un film che è
rimasto a segnare un’epoca. Riesce a fotografare bene un
determinato periodo storico, gli anni Novanta, di un determinato
paese, gli Stati Uniti, e un determinato ambiente sociale, prima
ancora che scena musicale. Infine, ruota attorno a un uomo che,
checché se ne dica- Eminem è personaggio ostico,
capace di attirare su di sé critiche e antipatie almeno quanto
apprezzato sulla scena hip-hop – di quella scena è stato indiscusso
protagonista.
Il film è un viaggio nella Detroit
più difficile, quella da cui la storia di Marshall Bruce Mathers
III – vero nome di Eminem – è iniziata proprio agli albori degli
anni Novanta. 8 Mile fu un successo non
solo in patria, dove vinse il Premio Oscar per la miglior
canzone, Lose Yourself, ad opera di
Eminem stesso, che chiudeva il film – per la prima volta
fu una canzone rap ad aggiudicarsi il premio. Con questo film
Eminem guadagnò anche due MTV Movie Awards –
miglior interpretazione maschile e miglior rivelazione – e
due Grammy Awards – miglior canzone rap e
miglior performance solista. Dal 22 maggio 8
Mile è disponibile in streaming su Netflix.
La trama di 8
Mile
Ambientato nel 1995, il film è la
storia di un aspirante musicista hip-hop, Jimmy Smith Jr, detto
“B-Rabbit”, Eminem, e del quartiere di Detroit in
cui vive. La 8 Mile Road è infatti la strada che divide il
quartiere dei bianchi da quello dei neri. Jimmy è bianco, ma vive
nella parte abitata quasi esclusivamente da neri. Il suo sogno è di
sfondare nell’hip-hop e uscire così dalla miseria in cui versa.
Fortunato ad avere un lavoro in fabbrica come operaio, vive in una
roulotte con una madre sbandata, Kim Basinger, e la sorellina Lily,
Clohe Greenfield.
La sua evasione da tutto questo
consiste nella musica. Scrive canzoni e partecipa, controvoglia,
iscritto dal suo amico Future, Mekhi Phifer, alle
gare di freestyle che si svolgono ogni sera in un locale,
lo Shelter. Troppo spesso però, salito sul palco, gli
manca il coraggio di esibirsi ed è oggetto di derisione, unico
bianco in un mondo di rapper neri. Il suo riscatto passerà dal suo
talento, che inevitabilmente è più forte di qualsiasi ostacolo.
Eminem, dai bassifondi di
Detroit alle stelle, con verità e senza compiacimento
Ben girato da
Curtis Hanson (Cattive
compagnie, L.A.
Confidential, In her Shoes – Se fossi
lei), con un buon lavoro di scrittura da parte di
Scott Silver, il film riesce a delineare bene
tutti i personaggi ed è ben recitato da tutto il cast. In primis
dallo stesso Eminem, che non sembra affatto a
disagio davanti alla macchina da presa, da uomo di spettacolo quale
è, ma riesce a dare verità alla sua interpretazione, il che non è
scontato, sebbene vesta i panni di sé stesso.
Si fa notare anche
l’interpretazione di Kim Basinger, nei panni di una madre
alcolizzata e con il vizio del gioco, senza una direzione nella
vita e che non ha saputo prendersi cura dei due figli, di cui una
ancora molto piccola. Un personaggio ruvido, molto diverso dalle
donne fatali da lei abitualmente interpretate, ma che l’attrice sa
affrontare con indubbia efficacia. A Michael Shannon, nel ruolo di Greg Buehl,
compagno della madre di Jimmy, spetta un personaggio sgradevole e
violento, che sa interpretare al meglio. Così come bravi sono gli
attori che vestono i panni degli amici di Jimmy. Oltre al già
citato Mekhi Phifer, anche Evan
Jones, nel ruolo di Cheddar Bob e Omar Benson
Miller in quello di Sol George (alcuni ricorderanno la sua
interpretazione di Train in Miracolo a
Sant’Anna di Spike Lee). Mentre
Brittany Murphy è Alex.
Anche chi non è particolarmente
appassionato di hip-hop può seguire agevolmente il film senza
annoiarsi, proprio perché quello che il regista e gli interpreti
raccontano non è solo una scena musicale e la nascita di una star,
ma è un pezzo di mondo difficile che, tra le altre cose, fa
riflettere in modo spiazzante sul concetto di razzismo e sulle sue
innumerevoli sfaccettature. La storia è senza dubbio
particolarmente sentita dal protagonista, che racconta sé stesso,
ed ha dunque un quoziente di verità importante.
Inoltre, pur essendo anche
abbastanza crudo e ambientato in un’America non facile,
8 Mile non eccede mai in questi aspetti.
Il regista li rende sì realisticamente, ma senza cadere nel
compiacimento. Non si crogiola nella miseria e nella povertà della
Detroit proletaria. Non sceglie la facile strada del melodramma, ma
preferisce mantenere autenticità.
Lose
yourselfe la colonna sonora di 8
Mile
La colonna sonora
del film è curata da Eminem stesso, autore di alcuni brani assieme
a Luis Resto e Jeff Bass. Oltre a pezzi
suoi, però, ci sono anche brani come Sweet Home Alabama
dei Lynyrd Skynyrd, in una versione rivisitata da Eminem, e di
artisti della scena hip-hop come Wu-Tang Clan e Tupack Shakur, per
non parlare delle citazioni di gruppi, come i Beastie Boys.
Tra i momenti più significativi di
8 Mile, in cui emerge l’essenza del personaggio di
Jimmy-Eminem, vi sono proprio quelli in cui il protagonista compone
o canta la sua musica. Quando compone, si trova spesso a casa o in
autobus: le cuffie, un penna e qualche foglio sgualcito. Scrive
raccontando ciò che vede attorno a sé, che sia la sua America o le
difficoltà della propria quotidianità. È in quei momenti che
nascono pezzi come Lose
yourself, che racchiude in sé il senso del
film: “Se avessi, un’unica chanche o una sola opportunità/di
avere tutto quello che hai sempre voluto, in un solo momento/ la
cattureresti o lo lasceresti andare?” E’ proprio questa la
sfida che il protagonista si trova di fronte. Un’unica opportunità
per uscire da quella miseria, da quel grigiore. “One
shot”, o la va o la spacca. Un’opportunità da afferrare per
prendersi finalmente ciò che merita, in virtù delle sue capacità e
del suo talento.
Eminem c’è riuscito.
Lose yourself è diventato il singolo di
maggior successo della sua carriera. Oggi che il rap e l’hip-hop
proliferano ovunque, con mille derivazioni e nuovi sottogeneri, in
ogni parte del mondo, praticati da chiunque e non più quasi
esclusivamente dalla comunità black, 8
Mile aiuta a ricordare quanto poteva essere difficile
non molto tempo fa – ma sembrano passati secoli – essere un rapper
bianco, presentarsi su un palco e riuscire a dimostrare, in soli 45
secondi, il proprio valore.
Nel corso della Saga dell’Infinito, l’MCU ci ha portato nel Wakanda,
nella Stark Tower, nel Sanctum Sanctorum e in una serie di altri
luoghi iconici dei fumetti. Tuttavia, ora che il franchise si è
allargato con gli X-Men e dei Fantastici Quattro ci sono un sacco di
eccitanti possibilità future da esplorare. Durante la Fase 5 abbiamo visitato altre realtà, visto
brevemente parti di Madripoor e persino esplorato il Regno Quantico, ma molti luoghi incredibili
rimangono inesplorati e il loro potenziale non è stato
sfruttato.
Dalla casa del Dottor Destino a una
base molto diversa per gli Avengers, fino a paesi e isole che non ci
saremmo mai aspettati di vedere nel MCU. Per questo motivo sono
state evidenziate 8 destinazioni imperdibili, alcune delle quali
potrebbero essere o meno fondamentali nelle prossime due Fasi.
1Avengers Mansion nel MCU
Se
il piano non prevede che ci dirigiamo verso la West Coast, perché
non introdurre finalmente l’Avengers Mansion?La Stark Tower/Avengers Tower è stata venduta e il
New Avengers Compound è stato distrutto da Thanos. Questo lascia la squadra senza una
base operativa, anche se non possiamo escludere che Tony Stark abbia lasciato loro la sua villa di
New York.
Certo, non ne abbiamo mai sentito parlare
prima d’ora, ma questo non ha molta importanza e sarebbe una gioia
vedere la squadra trovare una casa come questa (potrebbe anche
esserci una nuova versione del J.A.R.V.I.S. robotico). In definitiva,
potrebbe dipendere dalla direzione che i Marvel Studios intendono
dare alla squadra, ma è un peccato non averla vista prima e la Fase
5 o 6 sembra il posto giusto per introdurla finalmente.
I Marvel Studios sono
tornati al tavolo da disegno con il MCU, tornando
a un approccio basato sulla qualità rispetto alla quantità, che
prevediamo di vedere in vigore a partire da Deadpool &
Wolverine quest’estate.
Avengers 5 e
Avengers:
Secret Wars sono ancora all’orizzonte, ma quali sono
le storie dei fumetti che Kevin Feige e compagnia possono adattare
prima, dopo e potenzialmente in questi film?
In questa rubrica daremo
un’occhiata ad alcuni eventi dell’Universo Marvel che sono
perfettamente adatti al grande schermo. Da team-up epici a
crossover massicci e a storyline che mettono al centro personaggi
specifici, tutti questi eventi potrebbero avere un impatto positivo
sul MCU negli anni a venire.
8
Spider-Island
Quando lo Sciacallo e la Regina Ragno presero
di mira Manhattan, l’intera popolazione fu infettata dai poteri dei
ragni. Molti soccombono e si trasformano in ragni mostruosi, anche
se molti volti noti acquisiscono capacità sorprendenti simili a
quelle di Peter Parker.
Si
tratta di una storia pazzesca, con la quale ci divertiremmo a
vedere la versione di Spider-Man del MCU (e forse
anche alcuni dei suoi doppelganger multiversali) costretta a
confrontarsi.
Oltre a qualche cameo di alto profilo, ci
aspettiamo di vedere Spidey costretto a intervenire per proteggere
la sua casa da una minaccia che nemmeno i Vendicatori possono
contrastare. Tuttavia, gli Eroi più potenti della Terra potrebbero
ancora apparire, anche se sotto forma di alcune delle
creature-ragno di cui abbiamo parlato sopra. Con alcuni cambiamenti
chiave, questo ha tutte le carte in regola per un addio epico per
il Wall-Crawler di Tom Holland.
7
Guerra dei Regni (War Of The
Realms)
Thor:
Love and Thunder ha introdotto Jane Foster
come il potente Thor e, se siamo fortunati, tornerà in un futuro
non troppo lontano. Cosa potrebbe giustificare la resurrezione di
Jane? Beh, che ne dite di una storia epica come quella della Guerra
dei Regni?
Con tutti i Nove Regni sotto attacco da parte
del sinistro Malekith (che potrebbe essere sostituito con,
osiamo dire, Mefisto), gli Eroi più potenti della Terra si uniscono
a Thor (e a Thor) nella sua battaglia contro gli Elfi Oscuri, per
non parlare di personaggi come Dario Agger, i Giganti di
Ghiaccio e vari altri cattivi asgardiani.
“La guerra dei regni” è stata una
storia emozionante, epica e ricca di azione, e potrebbe essere un
ottimo punto di arrivo per la storia del Dio del Tuono o per
scuotere il suo status quo in modo significativo. Vorremmo che
fosse Taika Waititi a dirigerlo? Dopo la sua ultima
fatica, è ora di lasciare che sia un altro regista ad adattare
Thor.
6
House Of M
Se
i Marvel Studios vogliono introdurre gli X-Men in un modo grande e rivoluzionario,
allora un adattamento di House of M che rimodelli il MCU per un
certo periodo ha senso per noi (potrebbe anche essere combinato con
quello che vedremo in Avengers:
Secret Wars).
Manipolata dal fratello,
Scarlet Witch usa i suoi poteri di alterazione della realtà per
rimodellare il mondo in modo che i mutanti siano la maggioranza e
governino il pianeta. Tuttavia, alcuni si rendono conto di ciò che
sta accadendo e si imbarcano in una missione per riportare le cose
come erano prima.
Questo pone gli X-Men di
fronte a un dilemma morale: vogliono davvero tornare in un mondo in
cui sono temuti e odiati o rimanere in una realtà in cui Magneto
governa con il pugno di ferro? Questo potrebbe essere un addio
infernale anche per Wanda…
5
Siege
Dopo che un atto eroico ha messo Norman Osborn
a capo dello S.H.I.E.L.D. (ora ribattezzato
H.A.M.M.E.R.), egli si accinge a rimodellare il mondo a sua
immagine e somiglia a una squadra di Vendicatori Oscuri.
L’ex Green Goblin si veste persino
come Iron Patriot e, in un ultimo tentativo di consolidare
il suo potere mentre gli Eroi più potenti della Terra iniziano a
reagire, lancia un attacco devastante ad Asgard, la patria di Thor.
Nel MCU, scommetteremmo su qualcun altro che
sostituisca Norman (tanto per cominciare, non esiste sulla
Terra-616), ma questa storia sembra la base di un grande film
su Thor in formato Avengers.
Valentina Allegra de Fontaine potrebbe
prendere il posto di Norman, ma anche qualcuno come il Dottor
Destino se i Marvel Studios aspettano il momento giusto per
trasformare questo film in un grande evento crossover.
4
Blood Hunt
L’evento Blood Hunt è ancora in corso mentre
scriviamo questo articolo, ma ci piacerebbe vedere un adattamento
da parte dei Marvel Studios. Nella storia, abbiamo
visto un Blade malvagio guidare varie fazioni di vampiri, unite per
la prima volta in millenni, come parte di un attacco globale per
bloccare il sole.
Dopo essersi nascosti nell’ombra dell’Universo
Marvel fin dall’inizio, sono liberi di nutrirsi dell’umanità,
mentre eroi e cattivi cadono preda della loro irrefrenabile sete di
sangue. I colpi di scena si sono susseguiti senza sosta, così come
il tipo di violenza sfrenata che solo un rating R potrebbe rendere
giustizia allo schermo.
Tenendo conto di ciò, perché non farne la
premessa di un eventuale team-up di Midnight Suns
che contrapponga personaggi del calibro di Moon Knight, Doctor
Strange e Werewolf by Night al Daywalker di
Mahershala Ali?
3
Annihilation
Se
questo evento non fosse mai accaduto, probabilmente i Guardiani
della Galassia di James Gunn avrebbero avuto un aspetto molto
diverso. Annientamento ha riacceso il lato cosmico dell’Universo
Marvel e ha rilanciato i Guardiani con grande successo.
La
Terra non entra in alcun modo in questa storia (i Vendicatori e gli
X-Men sono completamente assenti), mentre personaggi del calibro di
Nova e Quasar hanno la possibilità di brillare mentre affrontano
l’Onda dell’Annientamento, una grande armata di navi da guerra,
sotto il controllo del classico cattivo dei Fantastici
Quattro, Annihilus.
Questa sembra la direzione più epica possibile
per il franchise dei Guardiani dopo il Vol. 3, e si spera che porti
al lancio di diversi film spin-off per espandere il lato cosmico
del MCU. Potrebbe anche essere ampliato per includere gli Eroi più
potenti della Terra.
2
World War Hulk
Nei fumetti, Iron Man e un
gruppo di “Illuminati” composto da alcuni degli eroi più
intelligenti dell’Universo Marvel (tra cui Black Bolt,
Doctor Strange e Mister Fantastic) decidono che il modo
migliore per proteggere la Terra è mandare Hulk nello
spazio.
Dopo essere arrivato su un pianeta lontano, il
Golia Verde è costretto a combattere in un’arena gladiatoria, ma
alla fine riesce a fuggire e a trovare l’amore… finché la capsula
in cui è stato mandato non esplode uccidendola. È allora che Hulk
torna sulla Terra con un esercito per dichiarare guerra agli eroi
che ritiene responsabili.
Dopo averli eliminati, solo la Sentinella,
dotata di superpoteri, può fermare il Golia Verde. Da tempo si
vocifera che questa storia riporterà Hulk nelle sale. È inevitabile
che vengano apportate alcune modifiche per il MCU, ma il film
sarebbe davvero epico.
1
Avengers vs. X-Men
Onestamente, questo evento non è stato il più
forte della Marvel, ma il concetto era forte. Come ci si potrebbe
aspettare, vedere gli Eroi più potenti della Terra scontrarsi con
gli X-Men ha portato a molti grandi combattimenti
che avremmo ucciso per vedere in live-action.
Sulla pagina, quando gli Eroi più potenti
della Terra si intromettono negli affari della squadra mutante,
distruggono la Fenice, lasciando Ciclope, Emma Frost, Colosso,
Magik e Namor posseduti dall’entità cosmica. Sotto la sua
sinistra influenza, gli X-Men iniziano a rimodellare la Terra a loro
immagine e somiglianza, con conseguenze disastrose.
Questo, ovviamente, mette le due fazioni l’una
contro l’altra e le conseguenze per l’Universo Marvel sono state
enormi. Nel MCU, questo potrebbe accadere tra 10 anni o già in
Avengers
5, quando gli eroi della Terra 616 si scontreranno con
quelli dell’Universo X-Men della Fox.
Il viaggio nel tempo è uno dei temi
più rilevanti nella fantascienza e che permette a scrittori e
registi di creare le proprie regole per sviscerarlo. Tuttavia,
questo modus operandi a condotto spesso a storie apparentemente
senza senso sul topic, anche se ce ne sono altrettante che riescono
quasi a sembrare verosimili. L’introduzione di questa tematica nel
cinema può essere fatta risalire al 1949 con l’adattamento del
romanzo di Mark Twain del 1889 Un americano
alla corte di Re Artù, interpretato da Bing
Crosby, e uno dei primi e più influenti film sui viaggi
nel tempo è stato l’adattamento di George Pal del 1960 del romanzo
di H.G. Well del 1895 La macchina del tempo.
Da allora, il viaggio nel tempo è
stato un argomento affascinante da trattare nel cinema e si è fatto
strada in vari generi, dal dramma (come Questione di tempo) all’horror (come
L’armata delle tenebre di Sam
Raimi) e persino nel mondo dei supereroi (Avengers:
Endgame). Poiché il viaggio nel tempo è un concetto
piuttosto che una realtà comprovata, si tratta di un’idea aperta
all’interpretazione, che ha consentito agli artisti di creare le
proprie regole e inventare i propri metodi per portare i personaggi
in avventure attraverso il tempo e lo spazio. Questo ha dato spazio
a regole confuse e anche piuttosto insensate che regolano il
viaggio nel tempo, ma ce ne sono altri che hanno davvero senso, sia
nei metodi che nel modo in cui il viaggio nel tempo influisce sulla
storia: eccone otto esempi.
1Terminator (1984)
Terminator è un film d’azione fantascientifico
diretto da James Cameron. The Terminator segue
Kyle Reese (Michael Biehn), un
soldato inviato dal 2029 al 1984 per fermare un assassino
cibernetico noto come Terminator (Arnold
Schwarzenegger), anch’egli mandato indietro nel tempo.
La missione del Terminator nel 1984 è uccidere Sarah
Connor (Linda Hamilton) per non far
nascere suo figlio, John Connor. Nel futuro, una
rete di difesa AI nota come Skynet prende coscienza di sé e scatena
una guerra nucleare globale per sterminare la specie umana. John
Connor raduna i sopravvissuti e guida un movimento di resistenza
contro Skynet, motivo per cui Terminator è stato inviato nel 1984,
mentre Reese è stato mandato a salvare Sarah Connor.
Grazie al semplice uso del viaggio nel tempo,
Terminator affronta temi come il libero
arbitrio, il destino, i cicli di causalità e altro ancora, poiché
se Terminator riuscisse nel suo intento, un’intera linea temporale
verrebbe cancellata. Nel frattempo, John Connor
deve rimandare indietro Kyle Reese perché è anche
suo padre, quindi non si tratta solo di salvare sua madre, ma di
assicurarsi che venga concepito. Il viaggio nel tempo di Terminator è così efficace che ha dato vita a
un intero franchise.