Nel giorno della sua scomparsa,
National Geographic propone la storia di Diego Armando
Maradona, il più grande giocatore di calcio di tutti tempi.
Un’icona mondiale riconosciuta non solo per il suo talento con il
pallone ma anche per il carattere diretto, arrogante, poco avvezzo
alle regole. Un uomo dotato di un talento divino che spesso, però,
si è trovato a vivere in suo personale inferno. Maradona:
le verità nascoste sarà in onda su National
Geographic (Sky, 403) questa sera, mercoledì 25 novembre, alle 20:55 (e in
replica giovedì 26 alle 22.55 e venerdì 27
alle 21.55). Un viaggio tra le pieghe più controverse del
Diez, un percorso che racconta l’animo più oscuro di
Maradona.
Lo speciale ricostruisce gli anni
di carriera più controversi e affascinanti di Diego Armando
Maradona attraverso le parole di chi gli è stato vicino e lo ha
conosciuto in prima persona.
A raccontare le sua storia, tra gli
altri, l’amico Ciro Ferrara, il figlio
Diego Armando Sinagra, l’eterno nemico,
Joseph Sepp Blatter, l’ex compagno di squadra
Abel Balbo, il fisioterapista “amuleto”
Salvatore Carmando, e il suo personal trainer e
motivatore Fernando Signorini che lo ha allenato è
sostenuto durante quasi tutta la sua carriera.
Maradona: le verità nascoste è
prodotto da Stand By Me per National
Geographic.
LE
TESTIMONIANZE
Ciro Ferrara
Napoletano, eredita da
Maradona la fascia di capitano.
Solo per lui, nel 2004, Maradona
rompe l’esilio tornando a Napoli dopo oltre dieci anni: Ciro sta
per appendere gli scarpini al chiodo e lo vuole per la sua partita
di addio al calcio.
Ferrara racconta il Maradona
compagno di spogliatoio, il Maradona che torna di notte e sveglia
tutto il palazzo ma anche il Diego capace di gesti d’amicizia
incredibili e affetto incondizionato.
Dice di
Maradona:
Giochi a calcio, ti diverti ma
le tensioni sono sempre tante e Diego riusciva sempre a stemperarle
con qualche battuta “non preoccuparti Ciro, tu fai il tuo. Dai la
palla a me e poi ci penso io” diceva.
Abel Balbo
Calciatore della nazionale
argentina 1990-1994
Dopo l’amara delusione di Italia
‘90, Abel Balbo fatica a trovare spazio nella Seleccion argentina.
E’ il 1994 e la squadra rischia un’incredibile eliminazione nelle
qualificazioni al mondiale. Balbo e Maradona, rientrato in forma
dopo la squalifica per droga, vengono richiamati a furor di popolo
per lo spareggio contro l’Australia. È proprio uno scambio Balbo –
Maradona, con assist del Diez e gol del centravanti, a portare la
nazionale argentina al Mondiale.
Ma dopo il famoso gol di Maradona
alla Grecia con esultanza davanti alla telecamera, la competizione
si chiude per l’Argentina con la squalifica di Maradona e
l’eliminazione per mano della Romania agli ottavi.
Dice di
Maradona
Ogni volta che Diego arrivava
in Nazionale, in qualsiasi momento, era sempre il leader. Arrivava
nello spogliatoio prima della partita e l’atmosfera cambiava,
perché Diego era una persona che influenzava tutti, i suoi compagni
di squadra, gli arbitri, condizionava anche gli avversari.
Joseph Blatter
Presidente della Fifa 1998
– 2015
Dal Comitato Organizzatore dei
Giochi Olimpici del 1972 e 1976 all’ingresso nella FIFA, Joseph
Blatter è una delle menti dietro l’esplosione mediatica e monetaria
del calcio mondiale.
Blatter interviene in favore di
Maradona nel 1992, quando l’argentino non riesce a trovare un
accordo con il Napoli per sciogliere il contratto che lo lega
ancora alla società di Corrado Ferlaino.
È lui a spingere per portare
Maradona ai mondiali del 1994, ed è sempre lui a prendere la
decisione di squalificare El Diez dopo i risultati
dell’antidoping.
Dice di
Maradona
E’ stato una star per i giovani
che ballavano, bevevano e…[fa un gesto per indicare chi fa uso
di cocaina ndr] Forse un po’ era una stella, una
primadonna.
Corrado
Ferlaino
Presidente del Napoli
Calcio 1969-2000
Tra conti correnti senza copertura,
contratti depositati per finta, voli privati e mille rilanci,
Ferlaino è l’ideatore e il trionfatore assoluto dell’Operazione San
Gennaro che, nel 1983, porta a Napoli il più forte calciatore del
mondo. E’ lui a dover gestire la “bomba” Maradona tra eccessi e
colpi da maestro, fino ai giorni della squalifica per doping e il
divorzio dal club.
Dice di
Maradona:
E’ stato un genio del calcio e
come tutti i geni era sregolato. Quando era al Barcellona viveva
con molti argentini, la sera uscivano, andavano nei locali e si
azzuffavano.
In campo insegnava calcio. Era
uno spettacolo
Diego Armando
Sinagra
All’alba del 20 settembre 1986, una
ragazza di nome Cristina Sinagra dà alla luce un bambino, lo
registra col nome di Diego e indica come padre Diego Armando
Maradona.
El Diez, in procinto di sposarsi
con Claudia Villafane, si rifiuta di riconoscere il bambino. Per
anni Diego jr tenta invano di stabilire un contatto con Maradona
fino ad una mattina di maggio quando, a 17 anni, scopre che suo
padre si trova in Italia. Si precipita a Fiuggi e, senza farsi
riconoscere, si intrufola sul campo dove El Diez sta giocando a
golf. All’inzio Maradona lo fa cacciare dai bodyguard, ma quando si
accorge che si tratta del figlio che non ha mai visto, lo fa
richiamare.
Dice di
Maradona:
A volte mi fermo e penso: sono
il figlio di Diego Armando Maradona, del più grande giocatore del
mondo e di una persona che nessuno dimenticherà mai.
Fernando
Signorini
Preparatore atletico
personale di Maradona 1983-1994
Conosce Maradona nel 1983 a
Barcellona. Da allora diventa il suo preparatore personale e studia
per lui un allenamento personalizzato, che lo aiuti a “restare in
forma senza annoiarlo”.
È lui che deve occuparsi del fisico
del campione martoriato dai colpi dei difensori e rimetterlo in
piedi dopo le notti brave.
Dice di
Maradona
Tutto quello che voleva era
giocare a calcio, divertirsi e farlo nella maniera migliore. Diego
era solo un ragazzo di Villa Fiorito, un ragazzo meraviglioso.
Dopodiché Maradona fu solo il prodotto che dovette inventarsi per
essere all’altezza di ciò che desiderava da sé
stesso.
Pedro Pablo
Pasculli
Calciatore della nazionale
argentina 1984 – 1987
Ex calciatore argentino, ha
militato in Italia con il Lecce ed è diventato campione del mondo
nel 1986.
Conosce Maradona da giovanissimo,
quando i due si impongono come veloce coppia gol dell’Argentinos
Junior: Diego inventa e Pasculli finalizza. Si ritrovano nel 1984
quando Diego è a Napoli e Pasculli gioca nel Lecce. Si sentono
spesso, e passano insieme le lunghe trasvolate intercontinentali
per rispondere alle convocazioni della Nazionale
Dice di
Maradona
Semplicemente amava il calcio,
come lo amavamo noi. Nel suo quartiere, Villa Fiorito, la gente lo
conosceva. Lo chiamavano Pelusa. Gli tiravano una palla e lui si
metteva a giocare con gli altri bambini per strada.
Domenico “Mimmo”
Carratelli
Ha collaborato con Roma, Gazzetta
dello Sport, Corriere dello Sport-Stadio, Il Mattino, di cui è
stato responsabile della sezione sportiva, nonché del Guerin
Sportivo, di cui è stato vicedirettore. Ha scritto il libro “Caro
Diego…”.
Dice di
Maradona:
Credo che Diego Armando
Maradona sia stato uno dei 3 personaggi di fine ‘900: Kennedy, Papa
Wojtyla e Diego Armando Maradona.
Salvatore
Carmando
Massaggiatore del Napoli
Calcio
Salernitano, fisioterapista figlio
d’arte, approda al Napoli nel 1976 dove per oltre trent’anni cura i
muscoli della prima squadra.
Negli anni ‘80 diventa amico e
“porta-fortuna” di Maradona che prima di ogni partita, gli bacia la
fronte in un gesto tra l’affettuoso e lo scaramantico.
Maradona si fida solo di lui, dalla
prima volta in cui il massaggiatore ha messo le mani sui suoi
muscoli, Diego lo vuole sempre con sé.
Il rapporto tra i due è talmente
stretto che Carmando è uno dei pochi che, nel ritiro di USA ’94, ha
accesso nella stanza di Maradona dopo la conferma della positività
all’antidoping.
Dice di
Maradona
Tutti i ragazzi gli volevano
bene. Lo ascoltavano ma anche lui li ascoltava loro, chiedeva la
loro opinione.