Sarà Gemma
Bovery ad aprire la 32esima edizione del Torino Film
Festival, che si terrà nel capoluogo piemontese dal 21 al 29
novembre 2014.
Il film è diretto da
Anne Fontaine e ispirato all’omonima graphic novel
del 1999 di Posy Simmonds, autrice di
Tamara Drewe, da cui Stephen
Frears ha tratto un film nel 2010 con protagonista sempre
Gemma Arterton, anche qui nel ruolo principale di
Gemma, la giovane donna protagonista. Nel film anche
Fabrice Luchini.
Martin è un benestante ex-parigino,
più o meno volontariamente trasformato in panettiere in un
villaggio della Normandia. Tutto ciò che rimane delle sue ambizioni
giovanili è una fantasia vivace e un’altrettanto viva passione la
per la grande letteratura, Gustave Flaubert in particolare. E’
quindi comprensibile la sua eccitazione quando una coppia di
inglesi dai nomi particolarmente familiari si trasferisce in paese.
Ma non sono solo i nomi dei nuovi arrivati, Gemma e Charles Bovery,
a destare la sua curiosità, anche le loro azioni, infatti, sembrano
ispirarsi ai personaggi di Flaubert. Per il fantasioso Martin
sembra l’occasione unica di rivivere nella realtà il suo romanzo
preferito, ma l’affascinante Gemma
Bovery non ha letto i classici, e intende vivere la
vita a modo suo…
Gemma
Bovery sarà distribuito in Italia da Officine Ubu nei
primi mesi del 2015.
Tori e Lokita dopo
la premiazione al
Festival di Cannes dove ha ricevuto il premio per il 75°
anniversario, arriva in Italia con Lucky Red dal 24 novembre al
cinema. Un film forte e di impatto quello che portano in scena
Jean-Pierre e Luc Dardenne
presentando alla stampa di Roma il loro nuovo lungometraggio. I
registi belgi ancora una volta si fanno portatori di un messaggio
di umanità raccontando le vicende di questi due ragazzi che si
trovano emarginati dal mondo. Dopo Rosetta, che ha
conquistato la Palma d’oro a Cannes nel 1999 e Una storia
d’amore, anch’esso premiato a Cannes nel 2005, Tori e
Lokita rappresenta uno spaccato di vita vera con cui
il pubblico – sperano i registi – possa provare una profonda
empatia.
Tori e Lokita, la recensione
Una storia, quella di Tori e
Lokita, che racconta non un determinato fatto della
cronaca odierna ma la realtà che l’Europa intera si ritrova ad
affrontare. La storia di due giovani immigrati – non maggiorenni –
che arrivano in Italia per assaporare la libertà. In realtà, il
film dei Dardenne ci spiega cosa si nasconde dietro questa libertà
e di come, in questo caso, sia così difficile ottenerla pienamente.
La storia è ambientata in Belgio, dove Pablo
Schilds (che interpreta Tori) segue Lokita (Joely
Mbundu) creando una piccola famiglia. I giovani
Tori e Lokita sono arrivati in Sicilia dall’Africa
da soli. La loro famiglia se la sono lasciata alle spalle ma presto
ne formeranno una, insieme.
Purtroppo, però solo
Tori possiede i documenti e
Lokita dovrà dimostrare di essere sua sorella per
poter finalmente essere totalmente libera. Sì, perché nonostante il
lungo viaggio che ha portato entrambi verso un nuovo inizio,
Tori e Lokita non sono pienamente liberi. Non c’è
libertà nella loro vita, ma la trovano nei momenti di
spensieratezza. Un leitmotiv per andare avanti lo trovano tra le
note di una canzone o una ninnananna. La loro canzone è “Alla fiera
dell’est” che i due cantano raccontando ai commensali la loro
storia. E così come nella canzone quel poco di libertà che riescono
a concedersi viene poi rubato da qualcos’altro o qualcun altro più
grande. Il brano, infatti, è una riproposizione di una filastrocca
ebraica che celebra la liberazione della schiavitù egiziana per il
popolo ebraico. E così in ogni strofa ciclicamente vediamo
succedersi fatti che rappresentano un simbolo spirituale.
Così è lo stesso per Tori e
Lokita. I due cercano di raggiungere la piena libertà ma
ogni volta che sono così vicini a raggiugerla c’è sempre qualcosa
che li allontana. Presto Tori e Lokita scopriranno che non c’è
libertà, neanche nel nuovo mondo. Quel mondo che guardavano da
lontano e dove tutti cercano di arrivare non dona la felicità.
Questo è quello che cercano di raccontare i fratelli Dardenne, una continua denuncia verso
il sistema di immigrazione dei paesi europei. Lo fanno con maestria
e con uno stile registico che riesce a trasmettere le emozioni dei
personaggi.
La lotta per la sopravvivenza
Nel film il tema centrale è il
viaggio. Sia quello fisico che quello interiore. I due giovani
protagonisti dopo essere arrivati a Catania si trasferiscono in
Belgio dove iniziano a lavorare. Intrattengono gli ospiti di un
ristorante ma la loro attività non si limita a questo. Il cuoco che
gestisce l’attività li ha assunti anche per altre attività
illecite. Tori e Lokita spacciano droga tra le
strade della città, sognano di allontanarsi da quella vita. Per
farlo hanno bisogno dei documenti per cui nel frattempo devono
guadagnarsi da vivere. I registi di
Una ragazza senza nome, ancora una volta tramite la lente,
mettono alla luce la tremenda gestione dell’immigrazione
clandestina in Europa. Anche solo ottenere i documenti è una lotta
alla sopravvivenza.
Senza quel semplice foglio di carta
che attesta una reale parentela con Tori, Lokita dovrà ritornare a
casa. Quella che inizia come relazione finta tra i due, fin da
subito si dimostra essere una effettiva fratellanza e amicizia.
Lokita è taciturna e molto riservata, cova dentro
di sé un dolore incredibilmente forte che si trasforma in attacchi
di panico che solo Tori riesce a placare. Il
bambino invece è vivace, furbo e molto coraggioso. La loro
amicizia, fraterna, sarà in realtà la loro forza anche nei momenti
più tristi. Arriverà infatti il momento in cui Tori e Lokita
dovranno separarsi per tre mesi, tempo necessario per guadagnare
quanto basta per ottenere dei documenti (falsi) e poter finalmente
vivere il loro sogno.
Una storia di amicizia
Purtroppo, però il loro sogno è
ancora molto lontano. La vita dei due si complica quando il
trafficante che li ha portati in Italia continua a obbligare Lokita
a versargli un compenso, anche con metodi atroci. La ragazza, nel
film, è la vittima principale del sistema. Appena adolescente ha
lasciato gli studi per poter lavorare, mandare i soldi alla madre
rimasta in Africa con i fratelli, ma purtroppo viene continuamente
derubata dal suo aguzzino. La raffinata recitazione di due attori
esordienti ha impreziosito ancor di più questa trama così reale e
cruda che racconta le debolezze e le atrocità degli esseri umani.
Nei 90 minuti che compongono il film i fratelli
Dardenne cercano sempre più di farci avvicinare
con umanità ai due protagonisti.
Quindi sorridiamo nella
spensieratezza di Tori quando chiede un pezzo di
focaccia al cuoco del ristorante o quando squilla il telefono di
Lokita e sentiamo ancora una volta “Alla fiera
dell’est”. E sul finale ci rendiamo conto che non c’è spazio per le
debolezze e che, come il topolino della filastrocca, veniamo
continuamente messi alla prova dalle crudeltà della vita. La
macchina da presa che si sofferma sullo sguardo di Tori negli
ultimi minuti del film lascia allo spettatore quel briciolo di
speranza ed empatia per cui ci si augura che alla fine abbia potuto
realizzare il sogno di Lokita.
Non c’è forse personaggio più
conosciuto al mondo di Topolino. È grazie a
Walt Disney che il topo più conosciuto del pianeta
ha avuto modo di esistere e di accompagnare con la sua simapatia e
la sua energia milioni di bambini in tutto il mondo.
Ad ora, Topolino ha novant’anni e
non li dimostra, continuando a lavorare e a fare la storia, come
l’hanno fatta i cartoni, i fumetti e i programmi televisivi che lo
hanno visto protagonista e che gli hanno regalato anche una stella
sulla Walk of Fame, diventando il primo personaggio animato a
riceverla.
Ecco, allora, tutto quello
che non sapevate sul personaggio di Topolino.
La casa di Topolino
La casa si Topolino è una
serie televisiva ideata per il mondo dell’infanzia, prettamente
dedicato ai bambini in età prescolare. Nata nel 2006 e durata
fino al 2016, con un totale di 140 episodi, questa serie animata è
stata trasmessa da Rai 2 e Rai Yoyo, per poi passare sul canale
satellitare Disney Junior e per finire anche sulle piattaforme di
streaming digitale, come Netflix.
La casa di
Topolino, conosciuta anche con il titolo di Mickey
Mouse Clubhouse, aiuta i bambini a conoscere e
riconoscere colori, forme e numeri per poter sviluppare le
proprie abilità in età prescolare: tutto questo avviene in
compagnia dei simpatici personaggi di Topolino, Pippo, Minni,
Pluto, Paperino e Paperina.
Tutti gli episodi seguono
lo stesso schema: ognuno di essi, infatti, presenta un
tema del giorno che viene affrontato dai protagonisti con un
piccolo problema da risolvere. Topolino e i suoi amici si
serviranno dell’aiuto dei piccoli amici da casa per poter svolgere
il compito, scegliendo uno degli oggetti proposti dallo
strumentopolo Toodles.
Tutti, grandi, piccini e personaggi
dello schermo sono chiamati alla risoluzione del problema e, nel
mentre, i più piccoli avranno modo di imparare in ogni puntata una
nuova nozione divertente grazie al gioco che diventa
coinvolgente.
Topolino cartoni
Topolino è conosciuto ai
più per i cartoni di cui è stato protagonista. Dal 1928,
anno in cui è comparso al cinema per la prima volta, ad oggi, sono
molti i
cartoni in cui ha preso parte, divertendo e facendo compagnia a
tante generazioni di persone in tutto il mondo.
Basti pensare che Topolino ha più
di
90 anni e ancora nessuno si è stancato delle sue orecchie
tondeggianti e della sua simpatia: già nel 1928 aveva fatto breccia
nel cuore del pubblico, apparendo in L’aereo impazzito e
nel celeberrimo Steamboat Willie.
Da questo momento, e per diversi
decenni, Topolino ha vissuto un periodo davvero d’oro, protagonista
della serie cinematografica a lui dedicata e intitolata Mickey
Mouse, raggiungendo il culmine del suo successo grazie
all’indimenticabile sequenza de L’Apprendista stregone nel
lungometraggio Fantasia del 1940.
Oltre ai numerosi cortometraggi,
Topolino appare anche nell’episodio di Topolino e il fagiolo
magico appartente al film Bongo e i tre avventurieri
(1947). Tra le ultime sue apparizioni cinematografiche, si ricorda
il commomente e bellissimo Canto di Natale di Topolino:
appartenete alla serie Mickey Mouse, questo cortometraggio
risale al 1983 e trae ispirazione dal racconto di Charles Dickens,
Canto di Natale, sviluppandosi in 26 minuti.
In questo caso, Topolino appare nel
ruolo di Bob Chratchit, mentre Paperon de’ Paperoni in quello di
Ebenezer Scrooge.
Minni e Topolino
A pensarci, Topolino e
Minni sono stati quasi sempre rappresentati insieme, sin
dagli esordi. Conti alla mano, i due si conoscono e si
frequentano da 90 anni e continuano ad andare alla grande,
diventando il simbolo del vero amora che non ha fine e non conosce
crisi.
La prima volta che i due appaiono
insieme, risale al cortometraggio L’aereo impazzito, in
cui Topolino invita Minni (o Minnie) a salire sull’aereo da lui
guidato. Nonostante i due si siano frequentati per molto tempo e si
conoscano benissimo, ad oggi non è ancora chiaro se siano fidanzati
oppure sposati.
Sebbene sullo schermo non si sia
mai visto un matrimonio o non se ne sia mai parlato, lo stesso
Walt Disney ha ammesso, in un’intervista del 1933,
che nella vita privata Topolino e Minni sono
sposati.
La marcia di Topolino
Topolino è sempre stata un’icona
nel mondo del cinema e dell’intrattenimento, tanto da vedersi
dedicata una vera e propria marcia.
Composta dall’intrattenitore
Jimmie Dodd, la Marcia di Topolino non
era altro che la sigla di apertura e di chiusura del programma
televisivo Il club di Topolino (o The Mickey Mouse
Club), creato da Walt Disney nel 1955 e trasmesso poi da
Disney Channel. Questa sigla era composta da un cartone animato nel
quale Topolino dirigeva una banda composta dagli altri
personaggi Disney, che cantanva e suonava la Marcia.
Il testo è stato tradotto in
diverse lingue, tra cui l’italiano, e ha subito qualche variazione
nel corso del tempo, ma il ritmo e quei carattestici tamburelli
evocano in secondo la marcia che ha accompagnato milioni di bambini
in tutto il mondo. Ecco il testo:
Topolin, Topolin, viva Topolin!
Assomigli a tutti noi, sei furbo e birichin
e perciò noi gridiam, viva Topolin!
Solo tu – Topolin! – puoi capir –
Topolin!
i mille e mille sogni di un bambin, ah! ah! ah!
Noi gridiamo in coro, evviva,
evviva, urrà, sì, sì!
Topolin, Topolin, viva Topolin!
Che fa sempre divertire i grandi ed
i piccin
e perciò noi gridiam, viva Topolin!
Solo tu – Topolin! – puoi capir –
Topolin!
i mille e mille sogni di un bambin, ah! ah! ah!
Noi gridiamo in coro, evviva,
evviva, urrà, sì, sì!
Topolin, Topolin, viva Topolin!
Su venite a far baldoria insieme a
Topolin,
anche noi, come voi, canterem così.
Come noi bambini, tu sei tanto piccolin,
Topolin, Topolin, viva Topolin!
Topolino 70 anni
A vederlo non si direbbe,
ma il libretto di Topolino ha compiuto 70 anni. Il fumetto
di Topolino per come oggi lo si conosce è nato nel 1949 in
sostituzione di una prima versione in formato giornale del fumetto,
che ha avuto pubblicazione del 1932 al 1949.
Una volta edito in versione
libretto, la numerazione è stata fatta partire nuovamente da zero e
dal 1949 ad oggi, la rivista ha visto più di tremila numeri
pubblicati, accompagnando ogni mese migliaia di bambini e ragazzini
(ma anche di adulti) con le avventure dei personaggi Disney più
amati, a cui si sono aggiunti personaggi mai visti sullo
schermo.
Nel 2019 questa rivista ha compiuto
70 anni ed è difficile immaginare che nessuno non abbia mai
acquistato nemmeno una volta una copia di questa rivista sempre
piena di spunti e sempre brillante.
Disney+ ha diffuso il primo
trailer di Topolino: la storia di un
topo, prodotto da Disney Original
Documentary. L’annuncio è arrivato direttamente
dal D23 Expo di Anaheim, che ha dato ufficialmente inizio alle
celebrazioni per il 100º anniversario di The Walt Disney Company.
Questo documentario debutterà in tutto il mondo su Disney+ il 18 novembre, nel
giorno del compleanno di Topolino. Topolino: la storia
di un topo è diretto dal premiato filmmaker
Jeff Malmberg (Marwencol) e prodotto dal
vincitore dell’Academy Award Morgan Neville
(Mister Rogers: un vicino straordinario) insieme a Meghan
Walsh e Chris Shellen. I realizzatori del documentario
comprendono l’executive producer Caitrin Rogers, i montatori Jake
Hostetter e Aaron Wickenden, il direttore della fotografia Antonio
Cisneros, il sound designer Lawrence Everson e il compositore
Daniel Wohl. Il lungometraggio è stato presentato in anteprima
mondiale al South by Southwest Film Festival ed è stato proiettato
anche al Sun Valley Film Festival, al Newport Summer Film Series e
in diverse altre rassegne.
Uno dei personaggi più amati al
mondo, Topolino è considerato un simbolo della gioia e
dell’innocenza dell’infanzia praticamente in tutto il mondo. Ideato
in un momento difficile della promettente carriera di Walt Disney,
Topolino ha riscosso un successo immediato dopo essere apparso in
Steamboat Willie, il primo cortometraggio d’animazione con
sonoro sincronizzato della storia. Nel corso dei decenni
successivi, il personaggio si è evoluto in versioni di se stesso
radicalmente diverse tra loro, che riflettono la straordinaria
carriera del suo creatore e i radicali cambiamenti sociali avvenuti
nella nazione che questo personaggio è arrivato a rappresentare. Il
regista Jeff Malmberg e il produttore premiato con l’Academy Award
Morgan Neville (che avevano già collaborato in Mister Rogers:
un vicino straordinario) esaminano l’importanza culturale di
questo personaggio di animazione che esiste da quasi 100 anni. Il
documentario contiene inoltre un cortometraggio animato esclusivo,
Topolino in un minuto, creato dalla leggendaria squadra di
animazione tradizionale di Walt Disney Animation Studios.
“Novantaquattro anni fa, Walt
Disney creò un topo che sarebbe diventato uno dei personaggi più
amati al mondo”, ha dichiarato Marjon Javadi, vice president
of Disney Original Documentary. “Siamo entusiasti che gli
spettatori possano vedere Topolino come non l’hanno mai visto
prima. La nostra premiata squadra di filmmaker esplora il viaggio
di Topolino nel corso degli anni, ricordandoci perché abbia avuto
un tale impatto su di noi”.
TOPOLINO: LA STORIA DI
UN TOPO vede la presenza dei leggendari animatori
Disney Eric Goldberg, Mark Henn e Randy Haycock, oltre che
dell’animatore e Disney Legend Floyd Norman. Nel documentario, sono
presenti anche la storica d’arte Carmenita Higginbotham, la
direttrice di Walt Disney Archives Rebecca Cline e l’archivista
Kevin Kern. Con interviste e filmati d’archivio esclusivi, il
lungometraggio esamina la persistente importanza artistica e
culturale, oltre alle controversie, che caratterizza questo
personaggio d’animazione che esiste da quasi 100 anni. Il
documentario contiene un nuovissimo cortometraggio Topolino in
un minuto, realizzato in animazione tradizionale da Walt
Disney Animation Studios e racconta il processo d’animazione
intrapreso da Eric Goldberg, Mark Henn e Randy Haycock per
realizzare il cortometraggio.
“Topolino è un simbolo che
vediamo ogni giorno della nostra vita”, afferma il regista
Jeff Malmberg. “Tutti conosciamo Topolino, ma il personaggio
riveste significati diversi per ogni persona. Eravamo convinti che
Topolino avesse bisogno di un documentario che fosse allegro ma
anche onesto. Sono lieto che Disney ci abbia permesso di esaminare
così a fondo le evoluzioni e i significati del topo più famoso al
mondo”.
Jeff Malmberg è un documentarista:
il suo lungometraggio d’esordio, Marwencol, ha vinto più
di due dozzine di premi, tra cui il Gran Premio della Giuria allo
SXSW. È stato recentemente selezionato per The Criterion Channel ed
è stato inserito tra i Cinema Eye Decade Film in qualità di uno dei
migliori 20 documentari degli ultimi 10 anni. Malmberg ha ricevuto
la Guggenheim Fellowship grazie al suo secondo lungometraggio,
Spettacolo, candidato al Critics’ Choice per il miglior
documentario. Malmberg ha montato il documentario di Morgan Neville
Mister Rogers: un vicino straordinario, che è stato
distribuito da Focus Features. Più recentemente, è stato candidato
al GRAMMY® per aver co-diretto e montato Shangri-La, una
serie di Showtime in quattro episodi dedicata a Rick Rubin e al
processo creativo.
Jeff Malmberg è il regista di
TOPOLINO: LA STORIA DI UN TOPO, prodotto
dal vincitore dell’Academy Award Morgan Neville tramite la sua casa
di produzione, Tremolo Productions. Il documentario è prodotto
anche da Chris Shellen e Meghan Walsh. Caitrin Rogers è l’executive
producer. Marjon Javadi è vice president of Originals for
Documentaries and Docuseries for Disney Branded Television/Disney
Original Documentary.
Disney Original Documentary aveva
precedentemente annunciato i suoi imminenti progetti Goodbye
Yellowbrick Road: The Final Elton John Performances and The Years
That Made His Legend, Madu, If These Walls Could
Sing, un film ancora senza titolo su Jim Henson, e il
cortometraggio documentario selezionato per la shortlist dei premi
Oscar®Sophie and the Baron.
Lady Gaga svela il
videoclip di “Hold My
Hand”, l’emozionante singolo tratto dalla colonna sonora
dell’atteso film Top
Gun: Maverick, in sala dal 25 maggio distribuito da
Eagle Pictures. Il video, come la pellicola cinematografica, è
stato diretto da Joe Kosinski e mostra la celebre Lady Gaga
muoversi tra scenari spettacolari del film, oltre alle memorabili
scene di Top Gun, che nel 1986 segnò la definitiva
consacrazione di Tom
Cruise come star e icona del cinema
contemporaneo. In occasione del lancio, il video è
stato trasmesso in anteprima mondiale su MTV, MTV Live, MTVU, oltre
che in Times Square.
La colonna
sonora ha straordinariamente debuttato qualche giorno fa tramite
Interscope Records, ricevendo critiche entusiasmanti
conBillboardche
ha dichiarato che “Gaga vola alto nel pezzo” eVanity Fairche ha elogiato la canzone
perché “catapulta Gaga alla corsa agli Oscar del prossimo
anno”.Il
singolo “Hold My Hand”, prodotto da Lady Gaga e BloodPop® con
l’aiuto di Benjamin Rice, è stato scritto per il film e potrà
essere ascoltato anche all’interno della pellicola. La versione
‘cinematografica’ di “Hold My Hand” contiene la produzione
aggiuntiva di Harold Faltermeyer e del vincitore del Premio Oscar
Hans Zimmer. “Hold My Hand” segna il grande ritorno di Lady Gaga
come autrice e produttrice di colonne sonore dopo l’enorme successo
di “A Star is Born” nel 2018 per cui la popstar ha vinto un Premio
Oscar, due Grammy Awards, un BAFTA Award, un Golden Globe e un
Critics’ Choice Award.
Top Gun: Maverick, il
film
Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo
più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui
vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più
di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando
coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra
speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione
segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw
(Miles
Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo
vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un
futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà
affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una
missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte
di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.
E’ l’attore Topher
Grace, l’ultimo nome in ordine di tempo che va ad
aggiungersi al cast stellare del prossimo film
di Christopher Nolan, Interstellar.
La notizia arriva da Deadline che conferma che l’attore visto in
Spider-Man 3, Predators e il più recente
The Big Wedding si unisce ai già
confermati Anne Hathaway, Jessica
Chastain, Matthew McConaughey, Casey
Affleck e Michael
Caine.
La trama di Interstellarè ispirata alle teorie del fisico teorico e
astrofisico Kip Thorne, e sarà un film su un
eroico viaggio interstellare verso i confini più lontani della
galassia conosciuta. Il film uscirà il 7 novembre 2014. La
sceneggiatura è stata scritta da Jonathan
Nolan (fratello del regista), su commissione dal
regista Steven Spielberg che ha poi
deciso di non dirigere il film, ma produrre soltanto la
pellicola insieme a Paramount e Warner Bros. A produrre il
film ci sarà la Syncopy di Nolan e Obst di Lynda Obst
Production
Christopher “Topher” Grace è un
attore statunitense. Divenuto celebre per aver interpretato Eric
Forman, protagonista della sit-com That ’70s Show. Nel 2007 ha
preso parte a Spider-Man 3, trasposizione cinematografica del
celebre fumetto, in cui è Venom, uno degli acerrimi nemici del
supereroe.Nel 2002 doppia il personaggio di Lucignolo nella
versione inglese del Pinocchio di Roberto Benigni, e nel 2003
appare il Mona Lisa Smile. Nel 2004 ebbe invece ruoli da
protagonista in Appuntamento da sogno! e In Good Company in cui
impersona un dirigente di una multinazionale ambizioso e turbato.
Nel 2007 è Edward “Eddie” Brock Jr., che si trasformerà nel perfido
Venom, in Spider-Man 3, diretto da Sam Raimi, un ruolo dark in
contrasto con i personaggi positivi precedentemente
interpretati.
Novità per Topher
Grace, che entra nel cast di A many splintered
thing commedia che verrà protagonisti Chris Evans e Michelle
Mohagan; in trattative per entrare nel cast anche Aubrey
Plaza, Anthony Mackie, Philip Baker Hall e Giovanni
Ribisi. Il film, diretto da Justin Reardon su sceneggiatura di Paul
Vicknair e Chris Shaffer vedrà protagonista un ragazzo deluso
dall’amore che per divertirsi un pò si intrufola a un party di
beneficenza fingendosi un filantropo. Lì, consocerà una ragazza,
venendone conquistato nonostante il suo atteggiamento ormai
negativo verso tutto ciò che concerne l’amore. Il problema è che la
ragazza in questione è già impegnata… così, consigliato da alcuni
amici, avvia con lei una relazione platonica, sperando di
trasformarla in qualcosa di più. L’inizio delle riprese è previsto
a fine ottobre. Topher Grace, sarà prossimamente sugli schermi con
The Big Wedding.
Parlando con l’Hollywood Reporter,
l’attore Topher Grace, recentemente apparso
in Interstellar, American
Ultra e accanto a Robert Redford e Cate Blanchett in Truth, ha difeso
Spider-Man 3 della trilogia di Sam Raimi. Il film è ancora
oggi considerato il meno graffiante della serie, l’unico a non
aver ottenuto il successo sperato dagli autori.
“So che per Sony magari è stato
un buon prodotto, ma so anche che molte persone non lo hanno
gradito. Penso che Sam Raimi sia davvero talentuoso. Ricordo un
giorno in cui recitavo con la nona unità… Nona unità, capite? È
come far parte di una piccola cittadina e Raimi riesce a gestire
tutto. Vorrei vedere chi altro riuscirebbe a gestire un film
colossale come quello. Era il presidente di un piccolo Stato e
ha anche guadagnato un piccolo reddito nazionale lordo,
era una grossissima responsabilità e secondo me ha fatto un ottimo
lavoro su tutta la trilogia.”
Continuiamo la nostra pubblicazioni
delle Top Ten del 2014, in occasione della fine dell’anno e oggi
tocca ai film tratta da romanzi ed ecco di seguito la top 10 dei
migliori adattamenti da romanzo di quest’anno seguendo le
percentuali di voto su Rotten Tomatoes. Nella didascalia della
nostra gallery trovare il relativo punteggio espresso da critica e
pubblico. Tra i titoli ci sono anche alcuni film inediti in
Italia:
Continuiamo sulla scia della fine
dell’anno a pubblicare le Top Ten 2014 e questa
volta parliamo di serie tv ed ecco a voi la lista delle migliori
dieci di quest’anno, almeno secondo il sito CBM, siete d’accordo?
Anche quest’anno
Cinefilos.it vi proponela sua Top Ten di
Redazione. I film visti in questo 2014 sono stati
tantissimi e sicuramente molti dei progetti esclusi meriterebbero
di essere in classifica. Detto questo, però, la nostra Top Ten è il
risultato della somma dellepreferenze dei membri della redazione
che hanno partecipato all’iniziativa.
Per realizzare la Top Ten 2014
classifica sono stati presi in considerazione i titoli usciti tra
il primo gennaio 2014 e il 31 dicembre 2014. Ecco i migliori dieci
film dell’anno appena trascorso secondo la redazione di
Cinefilos.it:
Fuori, per pochissimo, dalla
classifica dei primi dieci sono arrivati A proposito di
Davis, Due Giorni Una Notte e Si alza il
Vento. Per quanto riguarda invece gli italiani che
più si sono avvicinati alla vetta, e che quest’anno sono
completamente assenti dalla Top Ten, hanno ricevuto
diversepreferenze Virzì con Il
Capitale Umano e Martone con
Il Giovane Favoloso.
Continuano ad arrivare le Top Ten
2014, e oggi vi segnaliamo i dieci attori che secondo Forbes fanno
guadagnare di più le Major americane, e a sorpresa batte tutti
l’attrice Emma Stone, che ha avuto la meglio sul
secondo posto occupato da Dwayne Johnson, solo
terzo l’attore Chris Hemsworth. La classifica è
stilata in base al rapproto tra dollaro intascato e dollaro
guadagnato. Tutte le cifre e i nomi nella nostra gallery:
Considerato ancora oggi uno dei
grandi classici degli anni Ottanta, Top Gun ha
rappresentato una vera e propria svolta per il cinema statunitense,
coniugando sentimento e patriottismo. Diretto da Tony Scott, fratello
di
Ridley, il film prese infatti spunto dalla cultura politica di
quegli anni, dove si cercava di riaffermare la grandezza degli
Stati Uniti. Divenuto così storicamente significativo, questo fa
ormai parte dell’immaginario comune, tanto per i suoi memorabili
personaggi quanto per la bellezza di certe scene e sequenze.
Tra le altri fonti di spunto di
questo, vi è l’articolo intitolato proprio Top
Gun, pubblicato nel 1983 dalla rivista
California. All’interno di questo si descriveva il
complesso addestramento dei piloti da caccia, e grazie al suo
appassionante resoconto questo attirò l’attenzione anche di
numerosi produttori di Hollywood. Ad aggiudicarsi i diritti fu però
Jerry Bruckheimer, noto per aver dato vita a
numerosi blockbuster come
Transformers e Pirati dei
Caraibi.
Al momento della sua uscita il film
divenne in breve un grandissimo successo. A fronte di un budget di
circa 15 milioni, questo arrivò ad incassarne oltre 353 in tutto il
mondo. Top Gun, tra le altre cose, contribuì a
lanciare la moda dei giubbotti bomber e degli occhiali Ray-Ban. La
celebre canzone Take My Breath Away finì poi per vincere
l’Oscar, affermandosi come uno dei brani più popolari di sempre.
Proseguendo qui nella lettura sarà possibile approfondire ulteriori
curiosità legate al film.
Protagonista del film è Pete
“Maverick” Mitchell, giovane aviatore della marina
militare americana. Insieme all’amico Nick, detto
“Goose” sono diventati i membri di punta del loro equipaggio in
seguito alla spettacolare azione condotta nel salvataggio di
un’altra squadra. Tale dimostrazione di valore consente loro di
entrare a far parte della prestigiosa scuola Top Gun, specializzata
nell’insegnamento del combattimento aereo. Qui Maverick e Goose
vengono addestrati dal comandante Mike “Viper”
Metcalf, il quale esige il massimo e sottopone i suoi
allievi ad un allenamento durissimo.
Top Gun: il cast del
film
Ad interpretare Pete
“Maverick” Mitchell vi è Tom Cruise, il
quale per risultare realistico nei panni del personaggio venne
seguito da alcuni veri addestratori, che gli suggerirono un
allenamento e un modo di comportarsi in linea con quanto richiesto
ai veri piloti. Cruise decise inoltre di rimanere costantemente nel
personaggio, evitando dunque di socializzare troppo con gli altri
membri del cast. La tensione che si avverte tra lui e l’attore
Val Kilmer,
interprete di Tom “Iceman” Kazinsky è stata infatti il risultato di
un reale evitarsi dei due interpreti.
L’attrice Kelly McGillis, divenuta estremamente popolare
grazie a questo film, interpreta invece la bella Charlotte
Blackwood, la donna di cui Maverick si innamora. Per lei il film si
rivelò un esperienza particolarmente complessa, avendo dichiarato
di non aver avuto un buon rapporto con Cruise durante le riprese.
Ad interpretare l’amico fraterno di Maverick, Goose, vi è invece
l’attore Anthony Edwards. Questi si affermò per la
sua grande padronanza delle situazioni previste dal copione, e fu
l’unico membro del cast a non vomitare in seguito alle riprese
aeree.
A distanza di oltre trent’anni, un
sequel diretto del film è arrivato al cinema. Si tratta di
Top Gun:
Maverick, dove sia Tom Cruise che
Val Kilmer
riprendono i rispettivi iconici ruoli. Ad affiancarli vi sono poi
celebri attori come Miles Teller, Jennifer Connelly,Glen Powell e Jon Hamm. Il
film si concentra nuovamente sul personaggio di Pete Mitchell, il
quale è ora diventato il nuovo istruttore di volo della scuola Top
Gun. Egli è qui impegnato però anche a fare da mentore al giovane
Bradley Bradshaw, figlio del suo scomparso compagno di volo
Goose.
Il trailer di Top
Gun e dove vedere il film in streaming e in TV
Top Gun è presente
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity+, Apple TV,
Netflix e Paramount+. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale, e si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Top Gun sarà inoltre trasmesso in televisione il
giorno venerdì 31 maggio alle ore
21:20 sul canale Italia 1.
Sono ufficialmente iniziate le
riprese del sequel di Top Gun, intitolato
Top Gun: Maverick. Ad annunciarlo
è nientemeno che il protagonista, Tom
Cruise, con un’immagine pubblicata su Twitter e che
potete vedere qui sotto.
L’attore tornerà a breve nei cinema
con Mission Impossibile: Fallout, sesto capitolo del franchise
dedicato all’agente Ethan Hunt.
Come annunciato qualche mese fa, la
Paramount Pictures distribuirà il film a partire
dal 12 luglio 2019.
A dirigere la pellicola
sarà Joseph Kosinski (Oblivion)
che di fatto accetterà la difficile sfida di dare un seguito ad un
classico che non sembra affatto sentire il peso dei suoi
trent’anni, mentre la sceneggiatura verrà firmata
da Justin Markis.
Top Gun è un
film d’azione del 1986, diretto da Tony
Scott e prodotto da Don
Simpsone Jerry Bruckheimer, in
associazione con la Paramount Pictures. La
sceneggiatura è stata scritta da Jim
Cash e Jack Epps Jr., ed è
stato ispirato da Top Guns, un articolo
scritto da Ehud Yonay per la rivista California.
L’attesissimo Top
Gun: Maverick, il sequel della pellicola cult con
protagonista
Tom Cruise, arriverà nelle sale di tutto il mondo il
prossimo dicembre. Oltre al ritorno di Cruise nei panni iconici di
Pete “Maverick” Mitchell, nel sequel ritroveremo anche il Tom
“Iceman” Kazinsky di Val Kilmer.
Come rivelato dallo stesso attore
nella sua autobiografia (via
ComicBook), il personaggio di Iceman non era inizialmente
presente nella sceneggiatura del sequel: è stato proprio Kilmer ad
insistere per poter recitare nel film. Così, l’attore è riuscito a
convincere Cruise e la produzione ad affidargli una parte nel
sequel:
“Come cantavano i Temptations
nell’epoca d’oro del soul alla Motown, ‘Ain’t too proud to beg’. I
produttori erano d’accordo. Cruise era d’accordo. E Tom non poteva
essere più in gamba di così… Insieme abbiamo ripreso un discorso
esattamente da dove lo avevamo interrotto. La reunion è andata alla
grande.”
Dopo più di trent’anni di servizio
come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell (Tom
Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo
l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore,
mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato
nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei
diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun
pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley
Bradshaw (Miles Teller), segnale di chiamata: “Rooster”,
il figlio del defunto amico di Maverick e ufficiale di
intercettazione radar Ten. Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte
a un futuro incerto e confrontandosi con i fantasmi del suo
passato, Maverick viene coinvolto in uno scontro con le sue paure
più profonde, che culmina in una missione che richiede il massimo
sacrificio a coloro che saranno scelti per volarci incontro.
Tom Cruise e Val
Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo
originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom
“Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer
Connelly, Jon
Hamme Miles
Teller.
Val Kilmer ha
parlato delle riprese per il suo cameo in Top
Gun: Maverick, dicendo che è stata un’esperienza
felice ed emozionante. Oltre all’originale Top
Gun, Kilmer è noto per i suoi ruoli in
Willow, Batman Forever e
Kiss Kiss Bang Bang. Il suo lavoro ha subito un
rallentamento negli ultimi anni a causa di una battaglia contro il
cancro alla gola, che ha fortemente ridotto la sua capacità di
parlare.
Top
Gun: Maverick vede il ritorno del Capitano Pete
“Maverick” Mitchell di
Tom Cruise, che deve fare i conti con il suo passato
mentre addestra un nuovo gruppo di giovani aviatori nel programma
Top Gun. In cerca di consiglio, Maverick fa visita al suo vecchio
rivale, l’ammiraglio Tom “Iceman” Kazansky (Kilmer), che rassicura
Maverick sul fatto che può allenare la squadra. Così come Kilmer
nella vita reale, Iceman soffre di cancro alla gola e comunica
principalmente attraverso la scrittura, ma è in grado di
verbalizzare alcune parole. Iceman è stato in grado di parlare
grazie alla tecnologia AI che ha replicato la voce parlante di
Kilmer.
In una nuova intervista con Entertainment Weekly, Kilmer
afferma che Top
Gun: Maverick è stato un lavoro divertente e che
lui e Cruise hanno rovinato molte riprese ridendo così tanto. Era
la prima volta che i due attori lavoravano insieme dall’originale
Top Gun, ma Kilmer parla di come sembrava che il
tempo non fosse passato per i due. Kilmer ha detto della scena:
“Abbiamo mandato all’aria un sacco di riprese ridendo così
tanto. È stato davvero divertente… speciale”.
Top Gun: Maverick, il
film
Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo
più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui
vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più
di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando
coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra
speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione
segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw
(Miles
Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo
vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un
futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà
affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una
missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte
di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.
Un agente di polizia di Sydney, in
Australia, si è dichiarato colpevole di aver “portare un’arma
da fuoco con negligenza” per la sicurezza di un collega dopo
aver minacciato di sparare a un altro agente di polizia che aveva
detto che avrebbe rivelato spoiler dal sequel di successo di
Tom CruiseTop
Gun: Maverick. Secondo i documenti
del tribunale, il poliziotto trentenne Dominic
Gaynor ha tirato fuori la pistola e l’ha puntata “nelle
vicinanze” del collega agente Morgan Royston dopo
che Royston aveva minacciato di rovinare il film dopo che Royston
aveva visto Top
Gun: Maverick il giorno prima.
I documenti del
tribunalerivelano che Royston disse a Gaynor: “Te
lo rovinerò”. Gaynor ha risposto dicendo a Royston: “Non rovinare
il film” o “Ti sparerò”. Ha proceduto a estrarre la pistola dalla
fondina e “l’ha tenuta ferma per cinque secondi” mentre la puntava
verso Royston. Gaynor avrebbe riso durante l’incidente e il suo
“dito era sul ricevitore e non sul grilletto”. Il suo avvocato ha
descritto l’incidente come “un caso in cui gli scherzi in un
contesto lavorativo hanno passato il limite”.
L’Australian
Broadcasting Company riferisce che Royston ha
rivelato in tribunale il 9 novembre di essere caduto in depressione
in seguito all’incidente. Ha detto che mentre era comune per
gli agenti di polizia “condividere battute e prendersi in giro
a vicenda”, questo incidente era su un livello diverso e lo ha
lasciato con una sensazione di “shock e paura
travolgenti”.
“Ho perso completamente la fiducia
che avevo e la mia ammirazione per le forze di polizia del
NSW“, ha detto. “Quando vedo un agente di polizia
adesso, mi sento obbligato a guardarlo e controllare che la sua
mano non sia sull’arma”.
L’avvocato di Gaynor ha detto che il
suo cliente ha commesso un terribile errore e che una condanna
“lo vedrebbe definitivamente rimosso dalle forze di
polizia“. L’avvocato ha aggiunto: “Questo gli costerà
caro”. Gaynor ha ricevuto un ordine di correzione comunitaria
per due anni, con 100 ore di servizio comunitario e una condanna
registrata.
Top Gun: Maverick, sequel del film del 1986
Top Gun, è uscito nelle sale nel maggio 2022
ed è diventato un successo al botteghino con 1,4 miliardi di
dollari di vendite di biglietti in tutto il mondo. Il film si
classifica come l’undicesimo film con il maggior incasso nella
storia del botteghino (non adeguato all’inflazione). Ha ottenuto
sei nomination agli Oscar, inclusa quella per il miglior
film.
Considerato ancora oggi uno dei
grandi classici degli anni Ottanta, Top
Gun ha rappresentato una vera e propria svolta
per il cinema statunitense, coniugando sentimento e patriottismo.
Diretto nel 1986 da Tony Scott, fratello di
Ridley, il film prese infatti spunto dalla cultura politica di
quegli anni, dove si cercava di riaffermare la grandezza degli
Stati Uniti. Divenuto così storicamente significativo, questo fa
ormai parte dell’immaginario comune, tanto per i suoi memorabili
personaggi quanto per la bellezza di certe scene e sequenze. 36
anni dopo, è infine stato realizzato il sequel che da tempo si
prometteva e attendeva: Top Gun:
Maverick (qui
la recensione).
I primi tentativi di realizzarlo
risalgono al 2010, quando la Paramount contattò Tony Scott e il
produttore Jerry Bruckheimer per proporre loro il
progetto, oltre ovviamente a Tom Cruise, che proprio grazie a Top Gun si era consacrato. Anche dopo il suicidio di
Scott, la Paramount decise di tenere comunque in vita il progetto,
scegliendo come regista Joseph Kosinski, che
aveva già diretto Cruise in Oblivion,
per dirigere il film. Uscito infine nel 2022, questo è stato
definito “il film che ha salvato il cinema”, in quanto grazie al
suo incasso di 1 miliardo e 496 milioni a livello globale risollevò
le sale dall situazione critica in cui si trovavano a seguito della
pandemia.
Indicato poi come uno dei migliori
film del suo anno, Top Gun:
Maverick venne candidato a ben 6 premi Oscar, tra cui
Miglior sceneggiatura non originale e Miglior
film, trionfando però solo nella
categoria Miglior sonoro. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e ai velivoli utilizzati, ma anche
sull’annunciato sequel. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Top Gun: Maverick
Protagonista del film è il tenente
Pete “Maverick” Mitchell, tra i migliori aviatori
della Marina, che dopo più di trent’anni di servizio è ancora
nell’unico posto in cui vorrebbe essere, evitando la promozione che
non gli permetterebbe più di volarei. Chiamato però ad addestrare
una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una
missione segreta, Maverick incontra qui il tenente Bradley
“Rooster”Bradshaw, figlio del suo
vecchio compagno di volo Nick“Goose”Bradshaw. Alle prese con
un futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick si
troverà ben presto a dover affrontare le sue paure più profonde per
portare a termine una missione difficilissima.
Top Gun: Maverick, il cast
di attori e l’addestramento per il film
Come anticipato, Tom Cruise torna a vestire i panni di Pete
“Maverick” Mitchell, mentre nei panni di Bradley “Rooster” Bradshaw
vi è l’attore Miles Teller ed è stato proprio lui a
scegliere il soprannome “Rooster” per il proprio personaggio. Per
ottenere il ruolo, l’attore ha battuto la concorrenza di
Glenn Powell, che avendo però colpito
positivamente Cruisi venne poi chiamato ad interpretare Jake
“Hangman” Seresin, pilota di F/A-18E. Nel film recitano poi
anche Jennifer
Connelly nel ruolo di Penelope “Penny” Benjamin, madre
single e proprietaria di un bar di cui Pete si innamora, e Jon Hamm nei panni del viceammiraglio Beau
“Cyclone” Simpson, il comandante delle forze aeree della
Marina.
Vi sono poi Ed Harris nel
ruolo del contrammiraglio Chester “Hammer” Cain, superiore di
Maverick e capo del programma Darkstar, Lewis
Pullman nel ruolo del tenente di vascello Robert “Bob”
Floyd e Val Kilmer, che riprende il ruolo
dell’ammiraglio Tom “Iceman” Kazansky, comandante della Flotta del
Pacifico degli Stati Uniti, amico intimo ed ex rivale di Maverick.
Il ritorno di quest’ultimo non era però certo, a causa della sua
battaglia contro il cancro alla gola. Tom
Cruise insistetté però affinché Kilmer partecipasse il film,
riuscendo poi ad organizzare la cosa. Per l’attore, fu un emozione
molto forte ritrovarsi sul set accanto a Cruise.
Su insistenza di Cruise, inoltre,
nel film le riprese aeree in green screen e in CGI sono ridotte al
minimo e anche le riprese ravvicinate della cabina di pilotaggio
sono state effettuate durante vere sequenze in volo. Ciò significa
che gran parte del cast ha dovuto sottoporsi a lunghe sessioni di
addestramento alla forza G per sopportare le sollecitazioni fisiche
presenti durante i voli. Lo stesso Tom Cruise ha poi progettato
personalmente un corso di formazione aeronautica di 3 mesi per i
nuovi attori, affinché fossero pronti a gestire la guida di un
F-18.
Gli aerei presenti in Top Gun: Maverick
Per quanto riguarda gli aerei
presenti nel film, il Mustang P-51 della Seconda
Guerra Mondiale che si vede è in realtà di proprietà di Tom Cruise,
essendo egli un pilota esperto nella vita reale. In questo film,
inoltre, i piloti protagonisti non si trovano più alla guida degli
oramai datati F-14 Tomcat del film originale, ma
dei più nuovi F-18 Super Hornet. Per le riprese
del film la Marina statunitense ha poi messo a disposizione della
produzione dei periodi a bordo delle portaerei USS Abraham
Lincoln e USS Theodore Roosevelt, così
che gli attori potessero comprendere cosa significa trovarsi in
quegli ambienti. I velivoli di 5ª generazione del combattimento
aereo finale, infine, sono modellati secondo il Sukhoi
Su-57 “Felon” russo, e il prototipo ipersonico pilotato da
Maverick all’inizio del film è stato ricreato totalmente al
computer.
Top Gun 3, confermato il sequel del film
Nel maggio 2022, parallelamente
all’uscita in sala del film, Teller ha rivelato di aver proposto
alla Paramount Pictures un sequel, il cui titolo provvisorio
sarebbe stato Top Gun: Rooster, incentrato sul suo
personaggio. Nel luglio dello stesso anno, l’attore ha dichiarato
di aver effettivamente discusso con Cruise in merito a un sequel.
Da quel momento, non sono però stati forniti ulteriori
aggiornamenti, fino al gennaio 2024, quando è stato riferito che un
sequel è
effettivamente in fase di sviluppo. Ancora non si conoscono i
tempi che si prevedono per la sua realizzazione, né sono state
fornite indicazioni sul titolo o la trama. Dovrebbe però essere
garantito il ritorno di Cruise come anche di alcuni altri
personaggi visti in Maverick.
Il trailer di Top Gun:
Maverick e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Top
Gun: Maverick grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Prime Video, Netflix e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta
la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 16 gennaio alle ore 21:20
sul canale Italia 1.
Tom Cruise ha ricevuto una fragorosa standing ovation
a Cannes 75, quando ha ritirato la Palma d’Oro onoraria. Nella
stessa occasione ha presenziato a una Master Class in cui ha
raccontato la sua vita e la sua carriera e soprattutto ha
presentato sulla croisette il suo ultimo film, Top
Gun: Maverick.
L’attesissimo sequel che arriva a 35
anni di distanza dal film di Tony Scott divenuto
culto, ha generato grande entusiasmo in sala, durante la premiere
mondiale. Un’attesa, quella del film, pronto già nel 2020 e poi
ritardato a causa della pandemia, che è valsa la pena, perché le
opinioni di stampa e pubblico sembra assolutamente unanimi.
“Questa è una serata incredibile
e un momento incredibile… solo per vedere i volti di tutti –
ha detto Cruise dal palco del Palais – Sono passati 36 anni dal
primo ‘Top Gun’ e abbiamo dovuto resistere anni per la
pandemia”. Cruise ha quindi invitato il cast, che includeva
Jennifer Connelly,
Miles Teller e
Jon Hamm, e il team esecutivo della Paramount ad
alzarsi in piedi, mentre il pubblico esultava.
“Questo film è stato un
sogno – ha detto
Tom Cruise – Ne abbiamo parlato durante le
riprese. Voglio solo vedere i volti di tutti. Non ci sono maschere
e siamo in un cinema. Raccoglierò questa bella emozione, mi sento
molto grato. Siamo qui per voi. Realizzo tutti questi film per
tutti voi e sono molto fortunato a fare quello che faccio. Godetevi
questa serata. Tutti voi avete fatto la mia vita”.
Come riporta Variety, sembra che il pubblico in sala abbia
anche partecipato alla visione. Sulla rivista si legge: “La
folla del festival ha interagito con gioia con il film durante la
proiezione, esultando e ansimando per le acrobazie. Una risposta
travolgente è arrivata quando Val Kilmer, che ha interpretato il
ruolo della nemesi di Cruise Iceman nel film originale, è apparso
in una scena con Cruise. La proiezione si è conclusa con una
standing ovation di cinque minuti da parte del pubblico.”
Top Gun: Maverick, il
film
Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo
più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui
vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più
di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando
coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra
speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione
segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw
(Miles
Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo
vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un
futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà
affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una
missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte
di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.
Top
Gun: Maverick non ha paura di appoggiarsi alla
nostalgia con vari richiami al film originale del 1986. Tuttavia,
sono diversi i personaggi che il film non riporta in scena, e tra
questi spicca ovviamente l’assenza di Kelly McGillis, che interpretava Charlie.
Ci sono due ragioni che spiegano
perché Charlie non è nel sequel. Secondo il regista Joseph
Kosinski, volevano che Top
Gun: Maverick guardasse avanti invece che
indietro, quindi sono stati meticolosi nel decidere quali
personaggi sarebbero tornati nel nuovo blockbuster.
Alla fine, invece di riaccoppiare
Maverick con Charlie, è stata presa la decisione di introdurre
correttamente Penny Benjamin, già citata in Top Gun. Tuttavia,
l’attrice che interpreta Charlie, Kelly McGillis, crede che ci sia
una spiegazione diversa per non essere stata richiamata per
Top Gun: Maverick: la sua età e il
suo aspetto. “Sono vecchia e sono grassa e sembro avere l’età
che ho, ed è di questo che si preoccupa tutta la baracca”, ha
detto in un’intervista del 2019. Ma McGillis non nutre rancore nei
confronti di Connelly, dicendo che è “così felice di aver avuto
questa opportunità”.
Top Gun: Maverick, il
film
Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo
più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui
vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più
di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando
coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra
speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione
segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw
(Miles
Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo
vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un
futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà
affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una
missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte
di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.
In una recente intervista con
Men’s Journal,
Jon Hamm(Mad Men) ha svelato nuovi
dettagli su Top
Gun: Maverick, attesissimo sequel della pellicola
cult degli anni ’80 che contribuì a lanciare la carriera
internazionale di Tom
Cruise, attore ancora poco conosciuto all’epoca e che,
in breve tempo, sarebbe diventato una delle più grandi star di
Hollywood.
Hamm ha parlato del suo ruolo in
Top
Gun: Maverick, commentando non solo i rumor che
vorrebbero il suo viceammiraglio Cyclone collegato in qualche modo
al personaggio di Mike “Viper” Metcalf (Tom
Skerritt) nel film originale, ma anche la sua dinamica con
l’eroe principale interpretato da Cruise, Pete Mitchell. “Sì,
c’è una correlazione tangenziale tra i due personaggi. Anche se
Cyclone non è una figura paterna, come lo era Viper per Pete. È il
capo aereo dell’ala da combattimento. Ha molta autorità e
responsabilità. Quando la cosa entra in conflitto con Maverick, si
crea attrito, come potete immaginare. Io contribuisco ad essere la
causa scatenante di quell’attrito.”
Nonostante i rispettivi personaggi
entreranno in conflitto, tra Cruise e Hamm il rapporto sul set è
stato splendido. A tal proposito, Hamm ha rivelato che per lo
stesso Cruise è stato davvero molto strano ritrovarsi sul set a più
di 30 anni di distanza dal primo film: “Il mio primo giorno sul
set, ho detto a Tom: ‘Deve essere surreale per te. Come se fossi
letteralmente nello stesso hangar, 30 anni dopo. Quasi con lo
stesso costume. Come ci si sente?’. E lui mi ha detto: ‘Amico, è
veramente irrealistico. Ma quanto è figo?’.”
Tutto quello che sappiamo su Top Gun: Maverick
Dopo più di trent’anni di servizio
come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo
l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore,
mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato
nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei
diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun
pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley
Bradshaw (Miles
Teller), segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del
defunto amico di Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten.
Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e
confrontandosi con i fantasmi del suo passato, Maverick viene
coinvolto in uno scontro con le sue paure più profonde, che culmina
in una missione che richiede il massimo sacrificio a coloro che
saranno scelti per volarci incontro.
Tom Cruise e Val
Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo
originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom
“Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer
Connelly, Jon
Hamme Miles
Teller. Il film arriverà al cinema il 2 luglio
2021.
Dopo più di trent’anni di servizio
come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è
nel posto che gli appartiene, spingendo l’acceleratore nelle vesti
di un coraggioso pilota collaudatore, mentre ha schivato
l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato nel corpo. Quando si
ritrova ad addestrare un distaccamento dei diplomati di Top Gun per
una missione specializzata che nessun pilota vivente ha mai visto,
Maverick incontra il tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), segnale di chiamata: “Rooster”,
il figlio del defunto amico di Maverick e ufficiale di
intercettazione radar Ten. Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte
a un futuro incerto e confrontandosi con i fantasmi del suo
passato, Maverick viene coinvolto in uno scontro con le sue paure
più profonde, che culmina in una missione che richiede il massimo
sacrificio a coloro che saranno scelti per volarci incontro.
Tom
Cruise e Val
Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo
originale, ovvero Pete “Maverick”
Mitchell e Tom “Iceman”
Kazinsky. Insieme a loro anche Miles
Teller.
L’emozionante finale di Top
Gun: Maverick vede Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise) e la sua squadra impegnati in una missione
pericolosa in cui qualsiasi membro del cast di Top Gun 2
potrebbe rimanere ucciso. Top Gun: Maverick vede Maverick tornare
alla scuola di Top Gun e confrontarsi con il senso di colpa che lo
tormenta da anni per la morte del suo amico Goose, mentre addestra
suo figlio Rooster (interpretato nel cast di Top Gun 2 da
Miles Teller). Questo rapporto è al centro del
finale di Top Gun: Maverick, con un’audace operazione aerea
in cui Maverick e gli altri piloti combattono per la propria
vita.
A più di trent’anni dall’uscita del
primo film, Top Gun: Maverick ha dimostrato l’interesse del
pubblico per questo franchise e le grandi domande che si ponevano
prima del climax del sequel. Data la tendenza dei sequel di film di
successo, c’era preoccupazione che Maverick potesse morire durante
la missione, che lui e Rooster potessero riconciliarsi e che ci
fosse la possibilità di una felicità con la sua nuova fiamma Penny
(Jennifer
Connelly). Il finale di Top Gun: Maverick ha
risposto a tutte queste domande e ha anticipato il futuro della
serie.
Cosa è successo nel finale di
Top Gun: Maverick?
Maverick dimostra ancora una
volta di essere il migliore
Il finale di Top Gun:
Maverick inizia con la morte di Iceman, l’ammiraglio Tom
Kazansky, dopo la quale Maverick perde la sua protezione e viene
rimosso dal ruolo di istruttore di Top Gun da Cyclone (Jon Hamm),
ma Maverick ha altri piani. Maverick ruba un aereo ed esegue alla
perfezione la simulazione, dimostrando agli allievi che la loro
missione impossibile può essere portata a termine perché “non è
l’aereo, è il pilota”. Maverick ha quindi guidato lui stesso la
missione, che ha portato alla risoluzione dell’astio che Rooster
nutriva da sempre nei confronti del compagno del suo defunto padre.
Il ritorno di Maverick al posto di pilotaggio ha creato il
climax emozionante verso cui il film aveva costruito tutta la
tensione.
Il piano di missione di
Maverick 1 e 2 spiegato in dettaglio (cosa è andato storto e cosa è
andato bene)
Maverick è stato incaricato di
guidare la missione per distruggere l’impianto sotterraneo di
uranio. Ha scelto Phoenix (Monica Barbaro) e Bob (Lewis Pullman)
come “Dagger 1” insieme a lui, mentre “Dagger 2” era Payback (Jay
Ellis) e Fanboy (Danny Ramirez), con Rooster come suo gregario.
Hangman (Glen
Powell), che non era stato scelto, era demoralizzato e in
attesa sul ponte di volo della portaerei. Avevano 2 minuti e 30
secondi per volare a bassa quota attraverso i canyon, sotto i
missili terra-aria nemici, e raggiungere l’obiettivo. Maverick
raggiunse l’obiettivo a 3 metri e lo colpì per creare un varco.
Dagger 2 ha preso velocità e ha
raggiunto l’obiettivo. Nonostante il malfunzionamento del laser,
Rooster ha controllato visivamente l’obiettivo e lo ha colpito con
successo, distruggendo l’impianto sotterraneo di uranio.
L’addestramento di tutti i piloti
ha dato i suoi frutti e sono riusciti a compiere una ripida salita
a 9,5 g senza scontrarsi con la montagna. Poi è iniziato il duello
aereo quando il nemico ha lanciato dei missili SAM e ha fatto
decollare dei caccia di quinta generazione per intercettare la
squadriglia di Maverick. Tutti gli F-18 della Marina avevano dei
razzi di segnalazione che hanno usato per deviare i missili nemici,
ma Rooster li ha esauriti quando è stato preso di mira da un aereo
nemico. Maverick ha usato il proprio aereo per proteggere Rooster
ed è stato abbattuto.
Pheonix/Bob e Payback/Fanboy
riuscirono a tornare alla portaerei, ma Cyclone rifiutò di far
decollare Hangman per salvare Maverick. Pensava che Maverick fosse
morto e non voleva rischiare la vita di altri piloti. Tuttavia,
Rooster non tornò a casa e invece salvò Maverick da un elicottero
d’assalto nemico. Rooster viene poi abbattuto, ma anche lui
sopravvive e Maverick si ricongiunge con lui. I due raggiungono
l’aeroporto nemico distrutto dai missili Tomahawk della Marina e
trovano un vecchio F-14 Tomcat simile a quello che Maverick
pilotava nell’originale Top Gun. Maverick e Rooster riescono
a far decollare l’F-14, ma vengono intercettati da due aerei nemici
di quinta generazione.
Maverick sopravvive e chi muore
in Top Gun: Maverick
Nonostante le difficili probabilità
di successo della missione, sia Maverick che Rooster,
interpretati da Tom
Cruise, sopravvivono Top Gun: Maverick‘s ending.
Rassegnati a combattere per tornare a casa, Maverick sorprende il
nemico piombando dietro uno degli aerei e aprendo il fuoco,
abbattendolo. Il secondo nemico lo insegue, ma Maverick vola molto
basso, sapendo che il terreno confonderà il computer di puntamento
del nemico. Maverick usa quindi la sua classica manovra Top
Gun per capovolgere il suo F-14 e abbattere l’aereo nemico, ma
gli eroi non sono ancora al sicuro. Maverick ha esaurito le armi
mentre un nuovo caccia nemico si avvicina da davanti.
Temendo di non sopravvivere,
Maverick esortò Goose a espellersi, ma la calotta del vecchio aereo
non si apriva. All’ultimo secondo, il caccia nemico fu distrutto da
Hangman, che era stato inviato in soccorso dei suoi amici dopo che
il segnale del transponder di Goose era stato rilevato dalla
portaerei. Maverick, Goose e Hangman tornarono sulla portaerei
accolti come eroi (la Marina usò una rete per recuperare l’F-14 di
Maverick, che aveva perso il carrello anteriore), ma non prima che
Maverick eseguisse la sua tipica manovra illegale di sorvolo del
ponte di volo per provocare Cyclone.
La rivalità tra Hangman e Rooster
finì proprio come quella tra Iceman e Maverick alla fine di Top
Gun, e Maverick e Rooster si riconciliarono, finalmente.
Maverick diventa anche il primo pilota ad abbattere cinque aerei
nemici, contando i tre caccia MiG russi che ha abbattuto in Top
Gun. L’unico personaggio a morire in Top Gun: Maverick è
Iceman, interpretato da Val Kilmer, che muore fuori dallo schermo,
ma riceve un tributo appropriato.
Come Top Gun: Maverick rende
omaggio a Iceman (e a Val Kilmer)
Top Gun: Maverick che rende
omaggio a Iceman e
Val Kilmer è stata una delle parti migliori del film. In Top
Gun, Tom “Iceman” Kazansky ha vinto il trofeo Top Gun ed è
stato il primo della sua classe nel 1986 (Maverick era secondo).
Iceman ha sfruttato quel successo per intraprendere una brillante
carriera nella Marina, dove è diventato ammiraglio a quattro stelle
e comandante della flotta del Pacifico degli Stati Uniti. Tuttavia,
l’ammiraglio “Iceman” Kazansky non ha mai dimenticato come Maverick
gli ha salvato la vita alla fine di Top Gun, dopo di che
Iceman e Maverick sono rimasti amici intimi. Iceman è diventato
l’angelo custode di Maverick, proteggendolo e riabilitandolo ogni
volta che la Marina voleva sottoporre il capitano Mitchell alla
corte marziale o espellerlo.
È stato Iceman a far riassegnare
Maverick a Top Gun come istruttore dei cadetti, perché sin dalla
fine di Top Gun nel 1986 era convinto che “la Marina ha
bisogno di Maverick”. Tragicamente, Iceman è morto di
cancro alla gola in Top Gun: Maverick, e il film
ha intrecciato la lotta reale di Val Kilmer contro la malattia,
anche se l’attore è ora libero dal cancro dopo una battaglia durata
sei anni. Tuttavia, il cancro ha devastato la capacità di parlare
di Kilmer, motivo per cui il momento in cui Iceman ha deciso di
parlare con Maverick e chiedergli: “Chi di noi due è il pilota
migliore?” è stato così toccante.
Prima dell’ultima battuta di Iceman
in Top Gun: Maverick, ha scambiato messaggi con Maverick per
tutto il film. Ma quando Iceman è morto, Maverick ha perso la
protezione del suo più grande e potente sostenitore.
Appropriatamente, Kilmer è l’unico personaggio importante di
Top Gun a tornare nel sequel, e Top Gun: Maverick
ha reso giustizia a Iceman (e a Kilmer) come le persone più
importanti rimaste nella vita di Maverick dopo Top Gun.
Maverick dimostra che la Marina
ha ancora bisogno di lui (ma lui è fuori… per ora)
L’arco narrativo di Maverick in Top
Gun: Maverick era quello di dimostrare che aveva ancora un posto
nella Marina, anche se lui stesso non ne era sempre sicuro. Mentre
i suoi colleghi di Top Gun come Iceman sono diventati ammiragli,
Maverick è rimasto capitano e un outsider della Marina per 35 anni.
Dopo la fine del primo Top Gun, Maverick è tornato a Miramar per
diventare istruttore di volo, ma è durato solo due mesi. Maverick
ha trascorso i tre decenni successivi “incazzando” un
ammiraglio dopo l’altro, e il fatto che il capitano Pete Mitchell
fosse un vero e proprio anticonformista ha reso impossibile alla
Marina promuoverlo, nonostante le sue decorazioni e i suoi
successi.
All’inizio di Top Gun:
Maverick, Maverick è un pilota collaudatore per il programma
Darkstar e diventa “l’uomo più veloce del mondo” dimostrando
di poter superare Mach 10. Maverick raggiunge il record di Mach
10,3 prima che il suo aereo esploda. Invece di essere acclamato
come un eroe, l’ammiraglio Cain (Ed Harris) vuole espellerlo dalla
Marina. All’inizio di Top Gun: Maverick, l’ammiraglio Cain
dice a Maverick che intende sostituire i piloti con dei droni.
Anche se questo piano potrebbe ancora realizzarsi, il lavoro di
Maverick con gli allievi di Top Gun ha dimostrato il valore
insostituibile dei piloti che sanno prendere decisioni al volo e
sono guidati dall’istinto.
Maverick ha insegnato agli allievi
di TOPGUN a pensare fuori dagli schemi e a spingere se stessi e i
loro mezzi oltre i limiti. Tuttavia, il successo di Maverick nella
missione culminante per distruggere l’impianto di uranio non gli ha
fruttato una promozione, che comunque non desiderava. Maverick
“appartiene” alla cabina di pilotaggio ed è ancora un pilota
brillante, nonostante abbia decenni più dei suoi allievi e rispetto
ai suoi ex colleghi, che ora sono tutti ufficiali di alto rango con
il divieto di volare. Maverick ha dimostrato di avere ancora
qualcosa di unico da offrire alla Marina, ma la Marina continua a
dubitare del suo valore e probabilmente lo farà sempre, nonostante
i suoi successi.
Maverick e Rooster si
riconciliano (come avrebbe voluto Goose)
L’animosità di Rooster nei
confronti di Maverick derivava dal fatto che suo padre, Goose, era
morto nel 1986 sotto la supervisione di Maverick, ma c’era anche un
secondo motivo. Maverick ritirò la domanda di Rooster
all’Accademia Navale, costando al giovane pilota quattro anni
della sua carriera. Quello che Rooster non sapeva era che Maverick
lo aveva fatto perché sua madre, Carole Bradshaw (Meg
Ryan), ormai deceduta, non voleva che Rooster
diventasse un pilota come suo padre. Maverick onorò i desideri di
Carole e si prese tutta la colpa da Rooster in modo che lui non
potesse incolpare anche sua madre.
Questo è qualcosa che Maverick ha
confessato a Penny, ma non a Rooster. Naturalmente, lo spirito di
Goose aleggia su Maverick e Rooster in Top Gun: Maverick.
Nei momenti di incertezza, entrambi dicono: “Parlami,
Goose/papà” ed evocano il pilota baffuto e caro che non c’è
più. Rooster suona persino “Great Balls of Fire” al pianoforte,
come faceva suo padre quando era ancora molto piccolo. Dopo che
Maverick e Rooster sono sopravvissuti alla dura prova
dell’abbattimento e hanno pilotato il loro F-14 rubato fino a casa,
Rooster ha finalmente capito cosa suo padre vedeva in Maverick e
nelle sue capacità di pilota.
Maverick ha cercato di essere una
figura paterna per Rooster mentre cresceva, ma alla fine di Top
Gun: Maverick, Bradley e Pete sono più simili a Maverick e
Goose. Rooster ha persino deciso di aiutare Maverick a restaurare
il suo P-51 Mustang d’epoca nel suo hangar, dove è circondato dai
dolci ricordi di suo padre.
Penny Benjamin (Jennifer
Connelly) è una vecchia fiamma di Maverick che è
tornata nella sua vita quando lui è tornato a Top Gun. Penny e
Maverick hanno perso i contatti nel corso degli anni dopo che lui
l’ha portata a un appuntamento a bordo di un jet da combattimento
rubato e Mitchell è stato quasi espulso dalla Marina. Penny sembra
capire Maverick in modo unico e la loro reciproca attrazione è
palpabile, ma data la reputazione di Pete di essere inaffidabile,
lei non era sicura di potersi impegnare con lui e viceversa.
Tuttavia, Penny ha anche riconosciuto che Maverick era maturato e
che voleva ancora dare qualcosa in cambio a Top Gun perché era ben
lungi dall’aver finito la sua carriera di pilota da
combattimento.
Quando Maverick è tornato
trionfante al bar di Penny, The Hard Deck, dopo la missione
culminante del film, Penny se n’era andata perché aveva portato la
figlia adolescente, Amelia (Lyliana Wray), in vacanza. Non è stato
detto esplicitamente, ma Penny se n’è andata probabilmente perché
temeva che Maverick non sarebbe tornato da quella missione: la dura
realtà di avere una relazione con un soldato dedito al proprio
lavoro.
Quando le giunse la notizia che
Maverick era vivo ed era tornato a casa, Penny tornò e si
ricongiunse con lui. Maverick aveva avuto solo un amore in
Top Gun, Charlie (Kelly McGillis), ma era stato 35 anni
prima. Maverick e Penny sembrano più affini e lei potrebbe
finalmente essere quella giusta per convincere Pete Mitchell a
impegnarsi a lungo termine.
Top Gun: Maverick è la fine per
Tom Cruise?
Ancor prima dell’uscita, ci si
chiedeva se Top Gun: Maverick avrebbe segnato la fine del
personaggio interpretato da Cruise. Tuttavia, Top Gun:
Maverick lascia aperta la porta a un ritorno di Tom Cruise nei
panni di Pete “Maverick” Mitchell. La possibilità che Maverick
morisse eroicamente alla fine di Top Gun: Maverick esisteva,
anche se, una volta morto Iceman, era improbabile che entrambi i
personaggi iconici rimasti di Top Gun venissero uccisi nel
sequel. Maverick ha anche dimostrato di essere ancora abile e
audace come sempre nella cabina di pilotaggio di un aereo da
combattimento e si è guadagnato il rispetto e l’ammirazione dei
suoi allievi.
Maverick non ha affatto concluso il
sequel di Top Gun con l’aria di chi è pronto per andare in
pensione. Uno dei motivi principali per cui ci sono voluti 36 anni
per realizzare il sequel di Top Gun è che Tom Cruise voleva
aspettare che la tecnologia fosse in grado di realizzare la sua
visione di sequenze di volo mozzafiato con attori che pilotavano
realmente aerei da combattimento. Ora che la tecnologia esiste,
potrebbe essere più saggio realizzare un terzo Top Gun il
prima possibile.
Tom Cruise può sembrare senza età,
ma ha quasi 60 anni e il tempo a sua disposizione per interpretare
Maverick, l’eroe d’azione protagonista di Top Gun, sta per
scadere. Naturalmente, Cruise sta ancora girando i prossimi film
della serie Mission: Impossible, ricchi di acrobazie, quindi questi
dovranno essere completati prima che la star del cinema possa
passare a Top Gun 3, ammesso che Tom Cruise lo voglia fare. Con Top
Gun: Maverick che ha battuto tutti i record di successo, ora
sarebbe il momento giusto per Tom Cruise di dare gas e trasformare
Top Gun in una trilogia.
Perché il finale di Maverick ha
funzionato così bene
Il finale di Top Gun:
Maverick è stato un finale vecchio stile, definitivo e
fragoroso, che ha dato al pubblico in cerca di familiarità con il
primo film ciò che voleva, utilizzando al contempo le incredibili
riprese per creare un finale energico, fresco e ben ritmato. Il
finale di Top Gun: Maverick funziona così bene perché non
hanno cercato di tirare fuori sorprese dell’ultimo minuto; hanno
preparato il terreno, hanno lavorato per la missione e l’hanno
portata a termine. Conclude le relazioni in modo soddisfacente,
onorando Goose e Iceman e dando a Maverick un futuro, ma anche una
meritata pace.
Infatti, mentre Top Gun:
Maverickcavalca la tendenza nostalgica degli anni
’80 che è diventata fin troppo comune nell’intrattenimento
contemporaneo, raggiunge ironicamente l’unicità attenendosi a una
narrazione e a un finale basati al 100% su una formula, fedeli allo
spirito epico dell’epoca. Il successo record al botteghino di
Top Gun: Maverick è la prova evidente che questa formula è
esattamente ciò di cui ha bisogno il pubblico di oggi. Top Gun:
Maverick ha rilanciato una serie cinematografica da milioni di
dollari trasformandola in un fenomeno da miliardi, e gran parte del
merito va al modo in cui il sequel ha centrato l’obiettivo.
Con un cast che include diversi
volti nuovi e Maverick alle prese con nuove sfide, c’è anche molto
spazio per Top Gun 3 o qualsiasi altro sequel. Detto questo,
sarà difficile per Top Gun 3 eguagliare in qualche modo il
successo di critica e di botteghino di Top Gun:
Maverick.
Come il finale di Top Gun
Maverick potrebbe preparare il terreno per Top Gun 3
Il finale di Top Gun:
Maverick è una conclusione appropriata per questa storia, ma
lascia anche la porta aperta a un altro sequel. Con tutte le
diverse opzioni interessanti su come continuare la storia e le
nuove direzioni da prendere per il franchise, è improbabile che
Top Gun 3 impieghi tanto tempo quanto il suo
predecessore per vedere la luce. Uno dei modi più notevoli per
impostare un sequel è concentrarsi sulla generazione
successiva.
Rooster e Hangman hanno formato una
nuova coppia di rivali che potrebbe guidare una storia in stile
film d’azione per il sequel, mentre altri nuovi personaggi di Top
Gun: Maverick come Phoenix e Bob potrebbero aggiungere divertimento
al cast.
Sebbene sembri probabile che la
nuova generazione sarà al centro del franchise di Top Gun in
futuro, ciò non significa che non ci possa essere un ruolo per Tom
Cruise. Proprio come la serie Creed, Top Gun può
passare a un nuovo protagonista pur continuando a onorare l’eroe
originale. Maverick potrebbe assumere il ruolo di mentore,
continuando al contempo a esplorare la sua evoluzione ora che ha
superato la morte di Goose.
Tuttavia, se il sequel decidesse di
continuare a concentrarsi su Maverick, ci sarebbero ancora alcune
direzioni interessanti da prendere per la storia. Attraverso la sua
ultima conversazione con Iceman, Maverick sembra pronto a
considerare finalmente l’idea di avanzare nella Marina. Potrebbe
essere interessante vedere come Maverick affronta il ruolo di
autorità dopo aver resistito alle regole per così tanto tempo.
Top Gun 3 potrebbe vedere Maverick alle prese con la
leadership nell’era della guerra dei droni, che è stata solo
accennata in Top Gun: Maverick.
La recensione di Top Gun: Maverick non può non
cominciare che con una presa di coscienza inaspettata:
Joseph Kosinski e la sua squadra hanno fatto un
ottimo lavoro, realizzando il sequel
perfetto a 36 anni dall’originale cult con
Tom Cruise.
Il film di Tony
Scott, che ha fatto storia diventando un tassello
fondamentale non solo della mitologia americana ma anche di un
certo modo di raccontare gli Stati Uniti reaganiani trova nel suo
seguito il compimento perfetto di quella che è la parabola umana ed
eroistica di Pete “Maverick” Mitchell. Tom
Cruise torna a interpretare il top gun che, a tanti anni dalla
sua prima avventura, si ritrova esattamente dove lo avevamo
lasciato, più o meno.
La trama di Top Gun: Maverick
Diventato capitano di vascello (un
avanzamento di carriera irrisorio per un pilota così dotato),
Maverick fa il collaudatore di aerei segreti ultra tecnologici, e
non riesce a sbloccare il “livello ammiraglio” a causa del suo
carattere indomito e della sua esigenza di libertà che, lontana
dalle gerarchie e dagli obblighi, lo porta a fare l’unica cosa che
ama davvero: volare. Tuttavia una inaspettata chiamata dall’alto lo
costringe a tornare nel corpo del Top Gun, per
stare dall’altro lato della barricata; questa volta Maverick dovrà
insegnare ai suoi giovani eredi, il meglio del meglio, a portare a
termine una missione che sembra impossibile, contro un nemico
innominato, che deve essere assolutamente fermato. Pete non si
sente molto un insegnante né un mentore, tuttavia trai giovani top
gun che gli vengono affidati c’è anche Bradley “Rooster” Bradshaw,
figlio di Goose e che Maverick cerca di tutelare e “crescere” anche
intervenendo nella sua carriera. A quel punto il nostro eroe non
può più rifiutare la chiamata, ma qualcosa in lui deve cambiare per
permettere ai giovani di imparare a volare da soli (letteralmente).
Maverick deve imparare a lasciar andare il passato.
Un blockbuster
moderno e maturo
Top Gun: Maverick
è un blockbuster
moderno, maturo, intelligente. È a tutti gli effetti un’operazione
nostalgia, che rievoca tutto l’immaginario del film originale, dal
taglio fotografico, all’iconica colonna sonora, passando per
quell’epica dell’uomo che supera i propri limiti tanto cara al
cinema degli anni ’80 e costitutiva della carriera di Tom Cruise
stesso. Un lavoro di ri-racconto intelligente e attento, che
ripropone i tropi del vecchio, trasformandoli in spunti per
aggiornare all’oggi la conversazione. Il risultato è molto vicino a
quello che, sempre con grande sorpresa, è stato archiviato da
Ghostbusters: Legacy.
L’ironia come strumento
narrativo
Lo strumento principale con cui
questo risultato viene raggiunto è l’uso sapiente dell’ironia: non
sarebbe più adeguato ai tempi un mondo dove piloti d’elite si
prendono troppo sul serio, e così la battuta, il momento
divertente, l’ironia appunto interviene in ogni momento in cui il
pathos potrebbe prendere il sopravvento, in maniera puntuale,
precisa, estremamente equilibrata e ben calibrata. Un esempio
calzante è la scena, breve ma emozionante, in cui compare
Tom “Iceman” Kazinsky: la nemesi di Maverick, che
però è riuscito a inserirsi nel sistema tanto da diventare
ammiraglio e a proteggere, da lontano e per tutti quegli anni, il
suo amico testa calda, è malato, chiede però un incontro e qui
parla con Pete, chiedendogli di abbracciare la missione per cui è
stato scelto, dal momento che è l’unico a poterlo fare. E proprio
quando l’atmosfera diventa troppo carica di emozione, una battuta
arriva a spezzare la tensione a e far riprendere fiato allo
spettatore e ai personaggi.
Lasciar andare il
passato
Sempre in questa scena si cela un
altro punto fondamentale del film,
ovvero il confronto con il passato, e la capacità di lasciarlo
andare. La sfida più grande dell’eroe in Top Gun:
Maverick è proprio quella di lasciar andare il passato, i
traumi, gli errori, i rimpianti, e di vivere nel presente, mentre
il futuro, nella forma di Goose e degli altri piloti, si srotola
davanti ai suoi occhi.
Il tempo che è passato tra il film
originale e Top Gun: Maverick lo si può
quantificare anche in processo tecnico. Il film diretto da Kosinski
è capace di momenti tecnici di livello altissimo, e le battaglie
aeree, cuore adrenalinico della storia, sono un momento di
intrattenimento puro, che giustificano a voce alta l’esigenza della
sala di continuare ad esistere come luogo deputato a quel tipo di
spettacolo, a quel tipo di godimento puro per lo spettatore.
Una storia d’amore “vecchia”
Totalmente accessoria e “vecchia” è
la storyline romantica con il personaggio interpretato da
Jennifer Connelly. Dalla scelta delle battute da
far loro recitare al modo in cui vengono inquadrati i due amanti,
tutta la trama d’amore è soltanto un pretesto per dire al
protagonista che c’è dell’altro fuori dall’abitacolo del suo aereo.
Serve al suo scopo, ma lo fa con pigrizia, senza giovare del lavoro
di riadattamento al linguaggio moderno di cui invece è oggetto con
successo tutto il film.
Top Gun: Maverick, ovvero “il
culto della personalità”
Se Top Gun:
Maverick ha un difetto è che alimenta, ancora una volta,
il mito del superuomo
Tom Cruise. La storia serve al suo personaggio, le
acrobazie servono a Cruise che ha la possibilità, ancora una volta,
di dispiegare le ali del suo ego e mostrarlo alla pletora dei suoi
fan adoranti. Non sembra esserci il passaggio di testimone come
accaduto con Sylvester Stallone per
Creed, ma un continuo bisogno della figura eroica che
a dispetto della sua fallacia umana, non vacilla mai a bordo di un
aereo ed è sempre, anche di fronte al nuovo che avanza, la chiave
di volta per risolvere la situazione. Alla fine della storia,
Rooster, Hangman, Phoenix e gli altri non sono ancora il futuro, ma
sono i secondi di Maverick. Un culto della persona che mette in
secondo piano il valore della storia.
Secondo un nuovo report, la
Paramount ha rifiutato di vendere l’attesissimo
Top
Gun: Maverick a qualsiasi servizio di streaming.
Tom Cruise tornerà nel ruolo iconico di Pete
“Maverick” Mitchell nel sequel del cult del 1986. Sebbene il
pubblico sia ansioso di vedere le nuove avventure di Pete, Top Gun:
Maverick è diventato uno dei tanti film che lottano per
arrivare finalmente in sala a causa della pandemia di Coronavirus.
Il sequel era inizialmente previsto per giugno dello scorso anno,
ma la pandemia ha spinto lo studio a posticiparla prima a dicembre
e poi di nuovo a luglio di quest’anno.
Sebbene il vaccino anti-COVID si
stia gradualmente diffondendo a livello mondiale, andare al cinema
nel 2021 rimane una prospettiva ancora troppo complicata. La
maggior parte delle case di distribuzione ha posticipato i film
attesi per il 2020 direttamente a quest’anno, ma le nuove date di
uscita potrebbero cambiare ancora una volta, dal momento che i casi
di Coronavirus continuano a crescere e l’implementazione del
vaccino è comunque ancora lenta. Sony ha già posticipato
Morbius, mentre la Warner Bros. ha preso la sbalorditiva
decisione di distribuire tutti i suoi film del 2021 su HBO Max lo
stesso giorno dell’uscita nei cinema. In effetti, da quanto il
Coronavirus ha cambiato le nostre vite, lo streaming è diventato
un’alternativa su cui si è discusso parecchio, nonché
un’alternativa presa in considerazione da molti; qualcosa che,
anche solo due anni fa, sarebbe stata a dir poco impensabile.
Tuttavia, il pubblico non dovrebbe
aspettarsi che Top
Gun: Maverick finirà per intraprendere lo stesso
percorso di titoli quali Mulan o
Wonder Woman
1984. Secondo un nuovo rapporto del
Wall Street Journal, infatti, servizi di streaming come
Netflix e Apple
TV+ hanno avanzato offerte alla Paramount per
l’acquisizione del film; offerte che, come riportato dalla fonte,
lo studio non ha neanche preso in considerazione, proprio a causa
degli enormi guadagni al botteghino che Maverick
dovrebbe garantire.
La cosa non dovrebbe sorprendere
troppo, poiché gli incassi sono quasi sempre una delle ragioni
principali per cui i tentpole degli studi non vengono mai
distribuiti in streaming. La Warner Bros. ha tentato di ottenere il
meglio da entrambi i metodi di fruizione (la sala e lo streaming)
con la sua attuale strategia ibrida, ma bisogna considerare che non
tutti gli studi hanno un servizio di streaming attivo. Tuttavia,
non bisogna trascurare un dettaglio altresì importante: la
Paramount rileverà a breve il servizio on demand CBS All
Access e lo trasformerà in Paramount+ entro un paio di mesi. Resta
da capire se potrebbe diventare la casa per nuove uscite e,
soprattutto, se alla fine lo studio userà proprio Maverick
per spingere la sua “neonata” piattaforma di streaming.
Tutto quello che sappiamo su Top
Gun: Maverick
Dopo più di trent’anni di servizio
come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo
l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore,
mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato
nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei
diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun
pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley
Bradshaw (Miles
Teller), segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del
defunto amico di Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten.
Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e
confrontandosi con i fantasmi del suo passato, Maverick viene
coinvolto in uno scontro con le sue paure più profonde, che culmina
in una missione che richiede il massimo sacrificio a coloro che
saranno scelti per volarci incontro.
Tom Cruise e Val
Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo
originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom
“Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer
Connelly, Jon
Hamme Miles
Teller. Il film arriverà al cinema il 2 luglio
2021.
Sulla scia del debutto delle prime
immagini di Mission: Impossible 7, la Paramount, sempre in
occasione del CinemaCon, ha anche mostrato i primi tredici minuti
di un altro attesissimo titolo con protagonista Tom Cruise, ossia Top
Gun: Maverick, il sequel della pellicola cult di Tony
Scott del 1986.
Insieme ai primi minuti del film, è
stato mostrato anche un nuovo trailer ufficiale, che probabilmente
debutterà online nelle prossime settimane. Per quanto riguarda
invece l’opening sequence, invece, è probabile che
bisognerà attendere soltanto l’uscita nel film nelle sale.
Tuttavia, grazie a
Deadline, ecco una descrizione di ciò che è stato mostrato ai
presenti durante la nota convention di Las Vegas.
“Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise) viene informato che il programma Top Gun verrà chiuso.
Decide, quindi, di sfidare l’Ammiraglio (Ed Harris), prendendo la
decisione di volare alla velocità Mach 10. Maverick pilota il jet
al tramonto, nel mezzo del deserto. Viene avvertito: “Sai cosa
succede se vai fino in fondo”. Ma non gli importa: “So cosa
succederà a tutti gli altri se non lo faccio”, dice.
L’aereo sfreccia proprio sulla
testa del personaggio di Harris, quasi distruggendo la guardiola al
suo fianco. L’Ammiraglio entra nella sala di controllo,
visibilmente nervoso. Nel frattempo, Maverick sta correndo verso la
velocità Mach 10, in cielo. “È l’uomo più veloce al mondo”, dice il
tecnico della cabina di controllo, mentre Maverick arriva a Mach 9.
L’intera stanza è in soggezione, mentre in sottofondo parte una
musica sinfonica paradisiaca di Lorne Balfe.
Poi, quando Maverick arriva a
9,8, sembra che il motore stia per esplodere, ma alla fine supera
Mach 10 e la sala di controllo impazzisce. A questo punto, Maverick
si spinge oltre 10.1, prima che i motori si spezzino e lo schermo
nella sala di controllo si oscuri. Sembra che l’aereo sia esploso a
mezz’aria. Maverick è sopravvissuto. Lo vediamo camminare nel mezzo
di una tavola calda, in aperta campagna. I proprietari del locale
rimangono scioccati dall’ingresso del pilota. ‘Dove sono?’, chiede.
‘Sulla Terra’, risponde un ragazzino al bancone della tavola
calda.”
Tutto quello che sappiamo su Top
Gun: Maverick
Dopo più di trent’anni di servizio
come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo
l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore,
mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato
nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei
diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun
pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley
Bradshaw (Miles
Teller), segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del
defunto amico di Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten.
Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e
confrontandosi con i fantasmi del suo passato, Maverick viene
coinvolto in uno scontro con le sue paure più profonde, che culmina
in una missione che richiede il massimo sacrificio a coloro che
saranno scelti per volarci incontro.
Tom Cruise e Val
Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo
originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom
“Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer
Connelly, Jon
Hamme Miles
Teller. Il film arriverà al cinema il 2 luglio
2021.
Cresce l’attesa per l’arrivo nelle
sale di Top
Gun: Maverick, attesissimo sequel della
pellicola cult degli anni ’80 che contribuì a lanciare la carriera
internazionale di
Tom Cruise, attore ancora poco conosciuto all’epoca e
che, in breve tempo, sarebbe diventato una delle più grandi star di
Hollywood.
Il sequel sarebbe dovuto arrivare
nelle sale americane il prossimo Giugno, ma a causa della pandemia
di Covid-19 è stato posticipato a Dicembre. In una recente
intervista con Yahoo!, il produttore
Jerry Bruckheimer ha parlato dell’intenso
allenamento a cui si è sottoposto Tom
Cruise per meglio prepararsi alle riprese del nuovo
film; allenamento in cui pare siano stati coinvolti anche gli altri
membri del cast.
Parlando dello speciale training per
il sequel, Bruckheimer ha spiegato: “Tom ha sottoposto gli
attori a questo estenuante allenamento per circa tre mesi, in modo
che potessero sostenere le forze gravitazionali una volta a bordo
degli F/A-18. È stata davvero dura per questi giovani attori. Hanno
dovuto seguire un allenamento per sopravvivere in acqua: sono stati
bendati e messi in un serbatoio capovolto e dovevano capire come
uscirne. Anche Tom ha dovuto affrontare le stesse cose. Mi hanno
detto che si è allenato con la forza tipica dei suoi colleghi più
giovani. È davvero incredibile.”
Dopo più di trent’anni di servizio
come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è
nel posto che gli appartiene, spingendo l’acceleratore nelle vesti
di un coraggioso pilota collaudatore, mentre ha schivato
l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato nel corpo. Quando si
ritrova ad addestrare un distaccamento dei diplomati di Top Gun per
una missione specializzata che nessun pilota vivente ha mai visto,
Maverick incontra il tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), segnale di chiamata: “Rooster”,
il figlio del defunto amico di Maverick e ufficiale di
intercettazione radar Ten. Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte
a un futuro incerto e confrontandosi con i fantasmi del suo
passato, Maverick viene coinvolto in uno scontro con le sue paure
più profonde, che culmina in una missione che richiede il massimo
sacrificio a coloro che saranno scelti per volarci incontro.
Tom Cruise e Val
Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo
originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom
“Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer
Connelly, Jon
Hamme Miles
Teller. Il film arriverà al cinema il 23 dicembre
2020.
Top
Gun: Maverick è l’ultimo film in ordine di tempo
a subire gli effetti della pandemia di Covid-19: anche l’uscita
dell’attesissimo sequel del cult con
Tom Cruise è stata posticipata a dicembre. Come
apprendiamo grazie a
ScreenRant, infatti, la Paramount Pictures ha fatto slittare la
data di uscita del film nelle sale americane dal 24 giugno al
prossimo 23 dicembre, giusto in tempo per Natale.
Lo stesso
Tom Cruise ha commentato la notizia della nuova
release del film attraverso il suo account Twitter,
indirizzando il seguente messaggio a tutti i suoi fan: “Lo so
che molti di voi hanno aspettato 34 anni. Sfortunatamente, dovrete
aspettare ancora un po’. Topo Gun: Maverick arriverà nelle sale a
Dicembre. Restate al sicuro, tutti.”
Dopo più di trent’anni di servizio
come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell (Tom
Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo
l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore,
mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato
nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei
diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun
pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley
Bradshaw (Miles Teller), segnale di chiamata: “Rooster”,
il figlio del defunto amico di Maverick e ufficiale di
intercettazione radar Ten. Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte
a un futuro incerto e confrontandosi con i fantasmi del suo
passato, Maverick viene coinvolto in uno scontro con le sue paure
più profonde, che culmina in una missione che richiede il massimo
sacrificio a coloro che saranno scelti per volarci incontro.
Cresce l’attesa per il debutto al
cinema finalmente di Top
Gun: Maverick, il nuovo film che vedrà protagonista
Tom Cruise di nuovo nei panni di Pete. In attesa
di vedere lui e il cast sul red carpet del Festival di
Cannes, ecco una nuova Featurette “L’allenamento più intenso
del cinema”. Dal 21 aprile sarà possibile acquistare i biglietti
per le esclusive anteprime che si terranno il 21 e 22 maggio in
tutti i cinema italiani che parteciperanno all’iniziativa.Il film
sarà nelle nostre sale dal 25 maggio, mentre farà il suo esordio in
USA due giorni dopo, il 27 maggio.
Top Gun: Maverick, il
film
Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo
più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui
vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più
di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando
coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra
speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione
segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw
(Miles
Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo
vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un
futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà
affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una
missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte
di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.
L’attrice di Top
Gun, Kelly McGillis, ha afferma che non le è stato
chiesto di tornare in Top
Gun: Maverick, ma nemmeno si aspettava di essere
chiamata. Nel film originale di Tony Scott del
1986, McGillis interpretava Charlie Blackwood, un istruttore civile
presso la scuola di addestramento per piloti di caccia in cui si
allena il tenente Pete “Maverick Mitchell”.
Diretto da Joseph Kosinski, Top Gun:
Maverick riprende la storia a tre decenni di distanza
dal primo film, con Maverick che è ancora un capitano e un pilota
da combattimento. Il primo trailer del film ha debuttato al
Comic-Con di San Diego e ha mostrato Maverick sul sedile del pilota
e in sella alla sua moto, e sembra che per Tom
Cruise non sia passato neanche un giorno! Tuttavia, non c’era
traccia di Charlie e invece il nuovo interesse amoroso di Maverick
nel film sarà interpretato da Jennifer
Connelly.
Parlando con Entertainment
Tonight, la McGillis ha affermato di non essere stata invitata
a tornare nel ruolo di Charlie per Top Gun: Maverick, affermando
chiaramente: “Sono vecchia e grassa e appaio esattamente
dell’età che ho, per questo non vado bene per il film”.
McGillis ha 62 anni, cinque anni più di Tom Cruise. Kelly McGillis ha continuato spiegando
che non ha lasciato Hollywood per nessun motivo particolare, ma
piuttosto “è diventata sobria” e ha scoperto che le sue priorità
erano cambiate, e ha deciso di concentrarsi maggiormente sulla sua
vita familiare piuttosto che cercare di mantenere la fama. Ha anche
detto che non era sicura di partecipare al tappeto rosso o ad
eventi stampa per Top Gun: Maverick, e ha rivelato
di non aver ancora visto il trailer del film.
Come annunciato qualche mese fa, la
Paramount Pictures distribuirà il film a partire
dal 12 luglio 2019. Tom
Cruise e Val
Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo
originale, ovvero Pete “Maverick”
Mitchell e Tom “Iceman”
Kazinsky. Insieme a loro anche Miles Teller. A dirigere la pellicola
sarà Joseph Kosinski (Oblivion)
che di fatto accetterà la difficile sfida di dare un seguito ad un
classico che non sembra affatto sentire il peso dei suoi
trent’anni, mentre la sceneggiatura verrà firmata
da Justin Markis.Top
Gun è un film d’azione del 1986, diretto
da Tony Scott e prodotto
da Don Simpsone Jerry
Bruckheimer, in associazione con la Paramount
Pictures. La sceneggiatura è stata scritta
da Jim Cash e Jack Epps
Jr., ed è stato ispirato da Top
Guns, un articolo scritto da Ehud Yonay per la rivista
California.