La Twentieth Century
Fox ha lasciato il segno per l’anniversario d’argento del
proprio blockbuster Die Hard con una cerimonia
sullo storico set del film, durante la quale un immenso murale
raffigurante l’eroe John McClane è stato svelato davanti
lo Stage 8. Bruce Willis, che ha interpretato
McClane in tutti i cinque film di DIE HARD, incluso l’ultimo,
Die Hard – Un buongiorno per morire, ha partecipato
alla cerimonia, con il co-protagonista Jai
Courtney, che nel nuovo film interpreta Jack, il figlio di
McClane, e il regista, John Moore.
Tutte le foto dell’evento nella
nostra Foto Gallery:
Guarda l’intervista a
Gabriele Salvatores, il regista italiano racconta
il suo nuovo film
Educazione Siberiana con protagonista
Arnas Fedaravicius, Eleanor Tomlinson, Vilius
Tumalavicius ePeter
Stormare.
L’attore Jeremy Renner ha firmato per
interpretare il ruolo da protagonista nel film Kill the
Messenger, il film basato sulla storia vera del
giornalista Gary Webb del San Jose Mercury
News
Guarda il Trailer Italiano de
La
Madre con Jessica Chastain,
Nikolaj Coster-Waldau,Daniel
Kash, Isabelle Nélisse, Megan
Charpentier. La pellicola è prodotta da Guillermo
del Toro.
Guillermo del Toro
presenta LA MADRE (Mama), un thriller soprannaturale che racconta
l’inquietante storia di due ragazze che spariscono nel bosco, nel
giorno in cui i loro genitori restano uccisi. A distanza di anni
verranno ritrovate e inizieranno una nuova vita, ma si renderanno
conto che qualcuno o qualcosa, di notte, ancora desidera rimboccar
loro le coperte.
Cinque anni fa, le sorelle Victoria
e Lilly scomparvero dal quartiere in cui abitavano, senza lasciare
traccia. Da allora lo zio Lucas (Nikolaj Coster-Waldau) e la sua
fidanzata Annabel (Jessica Chastain) non hanno fatto altro che
cercarle. Ma quando le ragazze vengono incredibilmente ritrovate
vive in un rifugio fatiscente, la coppia inizia a chiedersi se le
ragazze siano gli unici ospiti ad essere stati accolti nella loro
casa. Mentre Annabel cerca di ricreare una vita normale per le due
sorelle, cresce la sua convinzione che in casa aleggia una presenza
maligna. Le sorelle presentano semplicemente i sintomi di un trauma
o c’è veramente un fantasma che si aggira intorno a loro? E come
hanno fatto a sopravvivere tutti questi anni da sole? Mentre la
donna cerca risposte a queste domande spaventose, si renderà conto
che i sussurri che echeggiano in casa quando le ragazze vanno a
letto, provengono dalle labbra di una presenza letale.
Arriva dai Cinespace Film Studios
Inc. l’annuncio che il film su Pompei
sarà girato in Canada per la regia di Paul W.S.
Anderson. La pellicola che sarà una co-produzione
Germania-Canada con la Constantin Film e la
canadese Don Carmody Productions, è ambientato nei
giorni precedenti all’eruzione del Vesuvio e pare che lo studios
metterà i suoi 30 acri della Kipling Avenue per ricostrure le
significative architetture della città romana prevedento notevoli
effetti visivi. La pellicola sarà inoltre girata in 3D nativo. Ecco
le dichiarazioni di Cinespace:
“Questo è il terzo film
Germania / Canada co-produzione di questa stessa squadra produttiva
che utlizza il più grande complesso di studi a West Toronto”, ha
spiegato Steve Mirkopoulos, presidente di Cinespace, “e siamo
entusiasti di ritornare a lavorare con loro. La vediamo come una
crescente la collaborazione tra alcuni tra i produttori
cinematografici di maggior talento e gli operatori di grande
esperienza degli impianti qui a Cinespace “.
La stessa squadra produttiva nel
2011 e 2012 ha utilizzato gli studio Cinespace per le riprese di
Resident Evil: Retribution e del prossimo film che
da il via alla nuova saga fantasy The Mortal Instruments:
City of Bones che in Italia uscirà con il titolo
Shadowhunters: Città di Ossa. Le riprese di Pompei
dovrebbero inizare nel mese di Aprile.
La Paramount Pictures ha pubblicato
online il loro spot per il Super Bowl di World War
Z, il nuovo colossal che vede fra i protagonisti
Brad Pitt, Mireille Enos, Daniella Kertesz, James Badge
Dale, Matthew Fox e David Morse. Ecco il
filmato:
Il film si basa sul romanzo Best-Seller World War Z: An
Oral History of the Zombie War e la storia ruota
attorno ad un dipendente delle Nazioni Unite Gerry Lane
(Pitt), che attraversa il mondo in una corsa contro il tempo per
fermare la pandemia Zombie che sta rovesciando eserciti e governi e
minaccia di decimare l’umanità stessa. Diretto da MarcForster, il
thriller d’azione uscirà nei cinema USA il 21 giugno 2013, in
Italia il 27 Giugno. Tutte le info utili nella nostra scheda:
World War
Z.
Dopo le scansioni dal numero di
Empire, ecco una delle foto dedicate a
The Wolverine: l’immortale, il nuovo film
dedicato al personaggio interpretato da Hugh
Jackman, ecco la foto in abiti eleganti e con tanto di
artigli in vista:
Basato sul celebre arco narrativo a
fumetti, in Wolverine:
L’immortale troviamo Logan, il guerriero eterno, in
Giappone. Lì, l’acciaio dei samurai si scontrerà con gli artigli
d’adamantino, mentre Logan affronterà una misteriosa figura dal suo
passato, in un’epica battaglia che lo cambierà per sempre. Il film
uscirà in Italia il 25 luglio 2013. Tutte le news
sul film nel nostro speciale: Wolverine. Tutte le info
invece del film nella nostra scheda: Wolverine:
L’immortale.
Sembra che la
Disney sia in trattativa con il regista/attore
Kenneth
Branagh (Thor) per affidargli la
regia del film di Cenerentola in live-action. Il regista di matrice
sheakespeariana
Ecco la prima foto ufficiale di
Thor: The Dark World in
cui vediamo Chris Hemsworth con il costume di Thor
accanto al regista del film, quell’Alan
Taylor già autore e produttore per la HBO
de Il Trono di
Spade.
Il film MarvelThor: The
Dark World riporta sul grande schermo Thor, il potente
vendicatore, in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un
oscuro nemico più antico dell’universo stesso. Dopo i film Marvel Thor e The Avengers, Thor
torna a combattere per riportare l’ordine tra i pianeti… ma
un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far
ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un nemico al quale
né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve intraprendere il
viaggio più pericoloso e introspettivo della sua vita, che lo
ricongiungerà con Jane Foster e lo costringerà a sacrificare tutto
per la salvezza dell’intero universo.
Empire ha pubblicato due nuove foto
dal film The World’s End, il film che
concluderà la trilogia del Cornetto, cominciata con
Hott Fuzz e proseguita con
Shaun of the
La fan page ci informa anche sulla
reale natura dei personaggi descrivendoli così:
Oscar Diggs, alias Oz, è un mago
da quattro soldi che lavora in un piccolo circo itinerante nel
Midwest. Uomo dalla dubbia morale, Oz è un avvenente ed
affascinante ciarlatano abile nel tirarsi fuori dai guai grazie
alla sua parlantina. Quando viene catapultato nel favoloso Mondo di
Oz si troverà di fronte ad una scelta importante che ha a che fare
con il destino di un regno in pericolo e sarà costretto a gettare
la maschera e affrontare la sua vera natura, prima che sia troppo
tardi;
Glinda è una strega buona che
governa un regno abitato da brava gente, semplice ed amichevole. La
bella Glinda non è solo una strega benevola e compassionevole, ma
anche un’impavida protettrice dei suoi sudditi. Nonostante
all’inizio veda solo il lato più superficiale di Oscar, sa quanta
sincera bontà ci sia dentro di lui e lo aiuta a scoprire la sua
vera e più intima natura;
Theodora è una strega un po’
ingenua e di grande bellezza, protetta dalla sorella Evanora.
Theodora desidera solamente la pace nel Regno di Oz ed è fermamente
convinta che un giorno il mago della profezia arriverà per
riportare ordine;
Evanora è una strega di cui aver
paura e sorella iperprotettiva di Theodora. Con il suo sguardo
penetrante, comunica una sensazione di potere e ha assunto il ruolo
di consigliere reale e guardiano della Città di Smeraldo.
E’ online per intero il
cortometraggio Paperman, candidato all’Oscar nella
categoria Miglior Cortometraggio Animato. L’opera è innovativo
mix di tecniche – immagini generate
Comincia la creazione del
merchandising della Warner Bros per il prossimo
film in uscita su Superman, L’Uomo
d’Acciaio. Oggi arrivano le prime immagini di alcune
delle Action Figure tratte dal film:
Nessuna data di uscita e prezzo
degli oggetti da collezione è stata annunciata quindi vi
consigliamo di seguirci per saperne di più.
L’Uomo d’Acciaio, il film
Warner Bros. Pictures e Legendary
Pictures presentano L’Uomo
d’Acciaio, con
Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman,
per la regia di Zack Snyder. Il film è
interpretato anche da
Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte
agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane,
e il candidato all’Oscar
Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”)
in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei
genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la
candidata agli Oscar
Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il
premio Academy Award
Kevin Costner(“Balla coi lupi”).
A combattere contro il supereroe
sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod,
interpretato dal candidato agli Oscar
Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora,
interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton
sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van,
interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e
il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award
Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche
Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick,
Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy
e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil
Hamilton. Tutte le news nel nostro
speciale: Superman: Man of
steel.
Sarà Duncan Jones il regista
del film Warcraft, l’adattamento cinematografico
dell’omonimo videogame che sarà prodotto dalla Legendary
Pictures. Il regista di Moon
Les Misérables – Les Misérables è
l’adattamento cinematografico di uno dei musical di maggior
successo di tutto i tempi e tratto dal celebre romanzo di Victor
Hugo. Siamo nella Francia della prima metà dell’Ottocento.
Protagonista della storia è Jean Valjean, appena uscito di prigione
in cerca di redenzione. Sotto falso nome, diventa un fortunato
imprenditore e sindaco di una città della provincia francese.
Perseguitato dall’ispettore Javert, è costretto a fuggire
nuovamente, portando con sé la piccola orfana Cosette, che alleva
come una figlia.
Sam Worthington sarà il protagonista
del prossimo film di Phillip Noyce, For
theDogs. La pellicola sarà un
action-thriller basato su una sceneggiatura di Oren
Moverman,
Tris di attori di primissimo piano
per il prossimo film Miss Julia, remake
dell’omonimo film di August Strindberg, ovvero
Jessica Chastain, Colin Farrell e
Samantha Morton. La pellicola segue le
vicende di Miss Julie, figlia di un conte mentre esplora
il mondo sociale dei suoi servi, interagendo in particolard modo
con uno di nome Jean.
La protagonista Julie sarà
interpretata dalla candidata all’Oscar Jessica
Chastain, mentre Jean avrà il volto di
Colin Farrell. Samantha Morton
invece sarà la cuoca Christine. A produrre la pellicola ci
saranno Oliver Dungey e Teun
Hilte. La pellicola sarà diretta da Liv
Ullmann.
Iniziano ad arrivare notizie sugli
spot che vedremo al tanto atteso Super Bowl, evento non solo
sportivo ma anche occasione di vedere nuove immagini dei film più
attesi della stagione. E fra questi ci sarà uno spot televisivo di
60 secondi di Iron Man
3, ecco una clip in anteprima del filmato in attesa di
poterlo gustare per intero Domenica:
Insieme al video anche un sorprendente nuovo poster:
Arriva finalmente al cinema
Les Misérables , il film musical diretto
da Tom Hooper, con Hugh Jackman e
Russell Crowe. Passano le ore eppure le note
continuano ad echeggiare nella testa, l’adrenalinica voglia di
rivoluzione ancora circola in corpo, la profonda emozione e
commozione per un’umanità miserabile ancora ci accompagna. La
potenza evocativa del musical si basa soprattutto sulla grande
forza emotiva della musica, ma quando a questa forza ci si aggiunge
una storia immortale, una regia solida e visibile e un cast
stratosferico il risultato non può che essere Les
Misérables, film destinato a rimanere nella memoria di
chiunque avrà la fortuna di vederlo.
La vicenda, nota ai più, ripercorre
fedelmente le storie dei personaggi creati da Victor Hugo nel suo
capolavoro, I Miserabili, da cui
è appunto stato tratto il musical di Broadway di cui il film di
Tom Hooper è la prima versione
cinematografica. Jean Valjean è un galeotto, che ha
scontato 19 anni di bagno penale per aver rubato del pane per non
morire di fame, e che per tutta la vita scapperà da Javert, il
temibile rappresentante della legge. Fantine è una bella e giovane
donna che si è innamorata di un uomo che dopo averle dato una
bambina l’ha abbandonata per sempre.
Queste due anime sventurate si
incontreranno e faranno l’uno la salvezza dell’altra: Valjean
accudirà la morente Fantine dandole pace e crescerà come una figlia
Cosette, la dolce bambina rimasta senza madre. A nove anni di
distanza Parigi è in rivolta, Marius è un giovane barone che si
schiera dalla parte del popolo e che si innamora, ricambiato, di
Cosette, diventata una giovane donna. Non mancano gli altri
personaggi fondamentale della storia, ovvero al famiglia Thénardier
al completo: padre, madre e la figlia Eponine.
Tom Hooper si è avventurato
in un grandioso esperimento, facendo cantare per la prima volta dal
vivo gli interpreti, senza il doppiaggio in post produzione, con il
conseguente effetto del famoso recitar cantando operistico
che mai si era visto al cinema.
Les Misérables è una delicata
storia d’amore e un racconto di un’anima persa
Ogni performance è unica,
emozionante e imperfetta, proprio per l’effettiva realtà
dell’emozione che in quel momento esprime e prova l’attore. E
proprio l’attore è il cuore del film, un cast di bravissimi
interpreti che hanno trovato in questo film una collocazione
perfetta, capitanati da un Jean Valjean d’eccezione. Hugh Jackman è Valjean in ogni singola fibra del suo
essere, per la potenza fisica, per l’estrema delicatezza d’animo,
per la voce spezzata dalla sofferenza; “Chi sono?” si chiede
il suo Jean nel film, noi rispondiamo che è senza dubbio uno
straordinario protagonista.
Nemesi di Valjean è l’implacabile
Javert (Russell
Crowe), la legge, l’ordine, l’instancabile mastino che per
tutta la vita inseguirà Jean, ossessionato da lui. “Guarda giù,
non guardarlo negli occhi” i prigionieri sanno che guardare
Javert è pericoloso, Valjean lo scoprirà a sue spese. Eddie
Redmayne è invece Marius, ardente rivoluzionario e delicato
amante, puro e deciso a seguire i due unici scopi della sua vita:
la causa rivoluzionaria e la bella Cosette, interpretata con la sua
cristallina voce da Amanda Seyfried.
In mezzo a questo delicato amore si
pone la sfortunata Eponine (Elizabeth
Banks) che “da sola” ama Marius e fa di tutto per
salvarlo. Coppia di farabutti, ballerini e imbroglioni, sono
Helena Bonham Carter e Sacha Baron Coen, nei
panni dei Thénardier, aguzzini di Cosette e peggior specie di
rappresentanti del popolo. Corona questo splendido cast la triste
Fantine, una Anne Hathaway delicata, martoriata, dolente, eppure
innocente e luminosa.
E intorno a questi
grandissimi interpreti si muove sinuoso ed elegante Hooper, osando,
correndo, fermandosi e danzando tra le moltissime comparse, le
scenografie mozzafiato, in mezzo alle note immortali che
attanagliano il cuore e fomentano lo spirito. Les
Misérables è un epico affresco di un’epoca, una delicata
storia d’amore, un racconto di un’anima persa, una dolente passione
non corrisposta, la lotta continua per la sopravvivenza in cui i
miserabili del popolo, si sollevano dal fango e rivendicano, con
tutta la loro forza, il loro diritto alla felicità, cantando a
squarcia gola il loro rifiuto di essere “di nuovo
schiavi”.
L’account Twitter dell’amatissima
attrice Jodie Foster ha mostrato da pochissime ore
il nuovo look dell’attrice sul set di Elysium,
prossimo sci-fi thriller che la vede protagonista insieme a
Matt Damon, Sharlto Copley, Alice Braga e
Diego Luna.
Il film ambientato nel 2159
in cui ci sono due classiper persone: le prime che vivono su una
stazione spaziale chiamata Elysium,
e le seconde che vivono in una sovraffollata Terra in rovina. Jodie
Foster interpreta il Segretario Rhodes, che deve preservare lo
stile di vita di lusso che si conduce sul satellite Elysium
servendosi di leggi anti immigrazione.
Con The
Impossible, J.A. Bayona, regista che ha
segnato il suo esordio al cinema con The Orphanage, raccontala storia di
una di quelle famiglie che si ritrovò travolta da quella terribile
onda e da quella straordinaria catastrofe naturale, la più grande
che quella regione ricordi. Ma se la storia raccontataci dal
regista spagnolo ha dell’incredibile, la storia vera, da cui il
film prende spunto, è letteralmente ‘impossibile’.
Nel 2004, il 26 dicembre, il più
grande tsunami che la storia ricordi devastò il sud-est asiatico,
distruggendo chilometri di costa e portando via la vita a più di
cinquemila persone solo i Tailandia.
In The Impossible
Maria e Henry Bennet sono una coppia felice con tre figli alle
prese con i comuni problemi che la famiglia comprende: il lavoro, i
piccoli screzi trai tre bambini, il rapporto di coppia. I Bennet
decidono di trascorrere le vacanze di Natale in Tailandia, senza
sapere che quel viaggio diventerà un vero e proprio spartiacque che
cambierà per sempre la loro vita.
Il regista Bayona ha dimostrato di
saperci fare bene con il linguaggio cinematografico e soprattutto
con l’horror, suo genere d’esordio. Con The
Impossible realizza un film molto lineare, che tende al
drammatico, genere connaturato al tipo di storia che si vuole
raccontare, ma che tuttavia viene declinato con uno stile registico
che si avvicina molto a quello dell’horror. I meccanismi, i tempi e
soprattutto il montaggio sonoro del film mirano a costruire una
tensione così palpabile che sembra davvero di assistere ad un film
dell’orrore. Tale accostamento non è difficile da immaginare né
tantomeno fuori luogo dal momento che la situazione che si sono
trovati a vivere i sopravvissuti alla terribile onda distruttrice
ha senza dubbio rasentato l’incubo più nero.
Protagonista del film è Lucas,
figlio maggiore della famiglia Bennet e interpretato dal bravissimo
Tom
Holland, che si assume la responsabilità di salvare la
madre, ma anche di fare qualcosa per l’umanità martoriata e ferita
dalla furia della natura. Ad interpretare la coppia invece sono
stati chiamati Ewan McGregor e Naomi Watts. Entrambi genitori, i due attori
hanno reso benissimo la naturale tenerezza di una coppia sposata e
soprattutto la grande sofferenza che si prova nel perdere i propri
figli, così come l’innato istinto di protezione verso gli stessi.
In particolare la Watts è stata nominata agli ultimi premi Oscar
per la sua interpretazione da migliore protagonista, nomination che
si accoppia con quella, meno prestigiosa ma ugualmente apprezzata,
ai Golden Globe. In realtà l’attrice per quanto sempre molto brava,
non sembra aver dato particolare prova di sé, semplicemente perché
per la metà del film è costretta a letto ricoperta da uno spesso
strato di trucco che ne imita le tumefazioni.
The Impossible
potrebbe essere dantescamente definita una commedia, per un finale
disteso e colmo di speranza, nel quale però si trascina,
nell’ultima dolorosa inquadratura, il ricordo dell’umanità ferita
da una natura che non saremo mai in grado di governare
completamente.
Arriva anche nelle sale italiane
The last Stand – L’ultima Sfida, il film che segna il
ritorno da protagonista assoluto l’ex governatore della California,
nonché stella dell’action-movie
Arnold Schwarzenegger, ormai sempre più proiettato a
riprendere il suo ruolo cinematografico in un genere che, con l’ex
Governator impegnato in politica, ha manifestato una certa
sofferenza nel riuscire a rimpiazzare la sua leggenda.
Dopo aver lasciato la squadra
narcotici della polizia di Los Angeles a causa di un’operazione
andata male, lo sceriffo Ray Owens ha lasciato la metropoli per
trasferirsi nella piccola Sommerton Junction, dove si dedica alla
lotta contro la piccola criminalità. La sua pacifica esistenza
viene rovinata quando Gabriel Cortez, famoso narcotrafficante, che
evade in maniera spettacolare da un convoglio dell’Fbi. Con
l’aiuto di una feroce banda di fuorilegge, capitanata dal gelido
Burrell, Cortez si dirige verso il confine con il Messico
portandosi dietro un ostaggio. Il percorso di Cortez prevede di far
tappa a Sommerton Junction, dove lo attendono le forze di polizia
di tutto lo stato, tra cui l’agente John Bannister. In un primo
momento reticente a farsi coinvolgere, Owens finisce con il
prendere la situazione in mano e guidare le operazioni per fermare
Cortez.
The last Stand – L’ultima
Sfida è un film che ha come innegabile obiettivo
recuperare il gusto per un certo cinema degli anni 80’, tanto più
che serve a rilanciare una star, il fu Terminator
Arnold Schwarzenegger, che nonostante qualche
acciaccato movimento e un po’ di fiatone, riesce a dare quell’aura
di glaciale invincibilità al suo personaggi. I punti forti
ovviamente sono la componente adrenalinica che si dispiega in
sequenze mozzafiato e lunghissimi scontri a fuoco, che per certi
versi ricordano il cinema action asiatico; non a casa, dietro la
macchina da presa risiede proprio il regista coreano Jee-Woon
Kim. La pecca più grande del film è forse l’eccessivo legame
con una messa in scena che reitera troppo le sequenze d’azione
pure, tralasciando invece i momenti distensivi tipici del cinema
occidentale e una più profonda caratterizzazione dei personaggi che
si muovono su una narrazione piuttosto classica e prevedibile.
E’ la regia in tutti i suoi
elementi (seppur sufficiente) che convince meno in un film a grandi
linee divertente e spaccone come quelli di un tempo, che fa
affidamento anche su un ottimo cast di caratteristi come
l’efficacissimo Peter Stormare, Luis Guzmán, e il
divertente Johnny Knoxville. Buona la prova dei comprimari
Rodrigo Santoro, Jaimie Alexander e Forest Whitaker che contribuiscono a rendere credibile
un mondo sempre al limite fra realtà e finzione, pendendo spesso
più per la seconda, che per la prima; ed è proprio quest’ultimo
elemento che rende il film un’opera godibile e divertente, capace
di intrattenere il pubblico e di fargli provare addirittura un po’
di nostalgia dei tempi andati. Tuttavia la pellicola possiede molti
difetti che probabilmente un tempo sarebbero passati inosservati ma
che oggi, con un pubblico più esigente, sono molto evidenti e che
rendono il film un po’ anacronistico.
L’artista Jonathan
Burton ha realizzato cinque manifesti celebrativi per gli
altrettanti film che concorreranno al titolo di Miglior film
durante i Bafta 2013.
In Vietato Morire
Quattro storie che s’incrociano all’interno della comunità di
recupero per la tossicodipendenza di Villa Maraini. Sullo sfondo di
una Roma scarna e reale i personaggi affrontano l’insormontabile
muro dell’abbandono sociale; gli operatori sociali, spesso ex
tossicodipendenti, non possono che vegliare sulle tragedie degli
utenti avendo come unica fioca speranza la consapevolezza di
alleviare il dolore sulla strada di un remoto e spesso
inconquistabile futuro di redenzione.
L’opera prima di Teo
Takahashi è la scelta di un docu-fiction in cui alterna o
meglio intreccia fatti reali, documentati dagli operatori sanitari
di Villa Maraini, e relazioni inventate come la storia d’amore tra
Patrick e Arianna. Lo spettatore si trova di fronte un vero e
proprio mix tra un documentario, in cui gli attori interpretano se
stessi portando in scena la loro esperienza di vita e
testimoniando come le varie generazioni sono spinte verso la droga.
Quindi il giovane regista romano ci mostra sentimenti quali la
rabbia, la depressione o la sfiducia totale nella realtà lasciando
che le persone-attori con sguardo in camera raccontano il loro
passato e come sono arrivati a Villa Maraini. La fiction viene
utilizzata per innescare i sentimenti tra i protagonisti, legami
semplici e naturali che servono per tracciare un percorso che va
dalla ricerca della speranza verso un nuovo futuro. Gi attori
principali Patrick Romhalho e Arianna Di Cori ci
mostrano la loro fragilità nel mantenere delle regole con se stessi
e di come ogni minimo sentimento possa far cadere tutto il lavoro
che si tenta di costruire.
Vietato Morire è caratterizzato da
un forte intervento di montaggio realizzato da AndreaScarecella e lo stesso regista, segnando la differenza tra
le riprese pulite, che giocano su raccordi caratterizzati dalla
messa a fuoco e quelle della fiction in cui le inquadrature che
vengono ripetute, invertite, velocizzate e caratterizzate da una
fotografia satura restituiscono una percezione disturbata del
ricordo dello sballo. Inoltre, le inquadrature vengono
costantemente punteggiate dalla musica dei De Roma Nostra,
Assalti Frontali e Fracicus.
Teo Takahashi ci
fornisce un racconto senza essere pretenzioso nelle posizioni o
nelle retoriche del giusto e sbagliato con le scelte di vita della
comunità. Molto bella è poco verbosa è la parte finale dei titoli
di coda in cui gli operatori sanitari, ex tossici, testimoniano in
breve il lavoro che svolgono e il ruolo della droga nella società e
di come intacca la vita di chiunque.
Vietato Morire da 55′ verrà
distribuito nel circuito di Distribuzione Indipendente a
partire dal 15 febbraio e dal 22 Febbraio sarà possibile trovare la
versione di 70′ su Own Air.
Prosegue il momento d’oro di
Bradley Cooper, il cui nome viene affiancato a
nuovi progetti con cadenza quasi quotidiana: ultimo in ordine di
tempo, l’adattamento del romanzo di James RemnerThe Man From Primrose Lane, i cui diritti
sono stati acquistati dalla Warner Bros.
Cooper dovrebbe interpretare David
Neff, uno scrittore di gialli che indaga sul mistero che circonda
l’uccisione di uno strano personaggio che abita nella strada citata
nel titolo. Ossessionato dal caso, il protagonista andrà oltre le
apparenze, scoprendone le connessioni con una catena di omicidi
seriali in una vicenda che si farà sempre più inquietante,
assumendo contorni soprannaturali….
Cooper sarà sugli schermi in
primavera, dapprima in The Place Beyond The
Pines di Derek Cianfrance e poi col
terzo capitolo di Una notte da leoni;
entro il 2013 è inoltre prevista l’uscita di
Serena di George
Pemberton. I prossimi impegni dell’attore includono i
nuovi lavori di Davi O. Russell e di Cameron
Crowe. Cooper è candidato all’Oscar 2013 come miglior
attore per la sua interpretazione in The Silver Linings
Playbook (Il lato positivo).
La 20th Century
Fox ha acquistato i diritti per la trasposizione
cinematografica di Mind MGMT, fumetto
pubblicato negli USA dalla Dark Horse (la stessa
casa editrice di Sin City ed
Hellboy). A produrre il film sarebbe
stato chiamato Ridley Scott.
La serie è scritta e illustrata da
Matt Kindt e si concentra su, Lyme un agente
governativo che fa parte di uno speciale gruppo di ‘spie
psichiche’; sfinito dall’uso delle sue abilità, si ritira ma, a
causa di un crollo nervoso, ne perde il controllo, spingendo gli
abitanti di un’intera cittadina a massacrarsi tra di loro; la
vicenda si sposta poi di alcuni anni e vede la scrittrice Meru
incrociare la strada del protagonista, scoprendo di avere con lui
un particolare legame….
Al momento la Fox ha semplicemente
acquistato i diritti e coinvolto Scott attraverso la sua compagnia
Scott Free; ora bisognerà trovare uno scrittore e poi capire se il
tutto prenderà effettivamente il via o resterà nel limbo dei
progetti annunciati e mai realizzati.
Trattare un tema entrato a far
parte dell’immaginario collettivo è sempre un rischio, soprattutto
se riguarda una pietra miliare della narrativa infantile. Ed è
proprio questa la coraggiosa prova a cui si sottopone il
Pinocchio di Enzo D’Alò, che dopo
la tiepida accoglienza di Opopomoz, torna a
collaborare con lo sceneggiatore Umberto Marino
per riproporre le rocambolesche avventure del celebre
burattino di Collodi.
Discostandosi dall’edizione della
Disney e di Benigni, occhieggiando al capolavoro di Manfredi, il
regista concede poche licenze poetiche, arrivando a parafrasare
interi dialoghi del testo e generando nello spettatore una strana
ridondanza che non sempre risulta gradita. Il progetto di
Pinocchio, sospeso più volte a causa di
numerosi rimaneggiamenti di sceneggiatura, pur mentendosi
saldamente ancorato alle linee del romanzo non manca di
approfondire in maniera originale alcune tematiche molto complesse,
tra cui spicca la figura di Geppetto, emblema per eccellenza del
ruolo di genitore.
Pinocchio, il film di Enzo
D’Alò
Splendido il lavoro grafico del
disegnatore Lorenzo Mattotti che realizza
suggestive ambientazioni dove personaggi scaturiti da matita e
pastello risultano ben caratterizzati, dando vita ad un mondo
popolato da burattini ipercinetici e figure stilizzate. Numerosi
sono i rimandi iconografici a De Chirico e Prampolini, così
come non mancano riferimenti all’espressionismo tedesco e al cinema
di Fritz Lang.
Possente la colonna sonora di
Lucio Dalla che spazia tranquillamente da Rossini
ai ritmi scatenati del Jazz e dell’Hip Pop. Purtroppo però gli
interventi cantati risultano molto ridotti e poco incisivi,
relegandosi in secondo piano. Tra i doppiatori spiccano
Rocco Papaleo, Mino Capriolo e Paolo
Ruffini, anche se non sempre purtroppo le voci si adattano
alle fisionomie dei personaggi.
Opera sincera e coraggiosa che però
non può sottrarsi ad una narrazione troppo concentrata, nella quale
gli eventi paiono svolgersi e risolversi in maniera troppo
sbrigativa e spesso ingenua, lasciando gli spettatori più piccoli
amareggiati. L’autore, confidando troppo nell’universalità della
storia, non dà agli eventi il giusto spessore e il tempo
necessario per esaurirsi. Anche i dialoghi appaino posticci e
trascinati, mischiando tra loro registri antichi e moderni che
fanno a pugni con lo stile della narrazione.
Pinocchio
è essenzialmente una storia per bambini, ma qui abbiamo a che fare
con un’eccessiva ingenuità di fondo che rischia di non essere
gradita soprattutto dal pubblico dei più piccoli. Malgrado ciò non
possiamo non considerare questa ennesima opera di D’Alò come una
prova di coraggio e qualità, che seppur non all’altezza dei suoi
lavori recenti contribuisce ad affermare la sua grande passione per
il mondo dell’infanzia.
Pictures of
Fidelman, raccolta di storie firmata da
Bernard Malamud, verrà portata sul grande schermo,
per la regia di Jason Schwartzman: il progetto
segnerà la prosecuzione della collaborazione tra Schwartzman e
Jonathan Ames, che in tempi recenti ha prodotto la
sitcom Bored to Death, cancellata dalla
HBO dopo la terza stagione.
Le storie di Malamud seguono le
vicende di Fidelman, uno studente d’arte in viaggio a Roma; il
libro contiene varie storie brevi, ma Schwartzman ed Ames sarebbero
in particolare intenzionati a portare sullo schermo i racconti
intitolati Still Life e Naked
Nude, anche se questi potrebbero non essere i soli a
trovare spazio nel film.
Il progetto è comunque ancora agli
inizi e non ha ancora trovato un finanziatore; al momento si sa che
Schwartzman vuole far parte del cast (probabilmente nel ruolo del
protagonista) ed Ames ha intenzione di rispettare l’ambientazione
originaria, quindi il film dovrebbe essere girato proprio a
Roma.
Al momento Schwartzman è comunque
impegnato nelle riprese di The Grand Budapest
Hotel di Wes Anderson, mentre Ames
sta lavorando sull’adattamento del suo romanzo Wake Up,
Sir! e su quello di 361 di
Donald Westlake; lo stesso Ames ha rivelato che,
nonostante la chiusura della serie, i progetti riguardanti Bored to
Death non sono finiti: sarebbe infatti sua intenzione girare un
lungometraggio, da destinare comunque per il piccolo schermo alla
stessa HBO.