Disponibile in prima TV esclusiva
su TIMvision, la tv on demand di TIM, la serie ABC
Studios American Crime, creata da John
Ridley (sceneggiatore premio Oscar per il film 12 anni schiavo)
vincitrice di un recente Emmy grazie alla interpretazione di
Regina King, come miglior attrice non
protagonista.
Trasmessa dalla ABC negli Stati
Uniti dal 5 marzo del 2015 American Crime
arriva in esclusiva per l’Italia su TIMvision, dopo il grande
successo di critica e di audience ottenuto in America.
La serie, costituita da 11 episodi, segue una narrazione corale ed
affronta il tema del conflitto etnico-razziale che sottende la
società americana, in particolare i bassifondi della provincia
californiana in cui è ambientata la storia. Una storia che parla di
giustizia meccanica, divisioni di classe, di un razzismo cieco, del
dramma dell’immigrazione, della sindrome da stress post traumatico
dei militari e del facile accesso alle armi da fuoco con uno stile
brutale e realistico, ancor più enfatizzato da un cast di attori
che ha dato vita ad interpretazioni incredibili. Tra i protagonisti
di American Crime, il premio Oscar Timothy
Hutton, che ritrova lo smalto delle sue prove migliori, e
Felicity Huffman, nel ruolo di una madre razzista
e piena di pregiudizi, pronta a tutto pur di vendicare la morte del
figlio.
Guarda il nuovo promo ufficiale
di American Crime 2, l’atteso
secondo ciclo di episodi dello show
televisiva American Crime, trasmesso
dal network americano della ABC.
La serie segue le conseguenze di un
omicidio a Modesto, California. Il veterano di guerra Matt Skokie
viene ucciso nel corso di una irruzione in casa sua, in cui sua
moglie Gwen viene brutalmente aggredita. La serie utilizza il
crimine e il successivo viaggio attraverso il sistema legale per
esplorare questioni complesse, principalmente attraverso gli occhi
delle vittime e delle famiglie dei sospettati.
Il nuovo film di David O.
Russell, che doveva chiamarsi American
Bullshit, è in realtà ancora in attesa di un titolo
definitivo. Un’attesa che è invece finita per quanto
riguarda l’inizio delle riprese. Gli attori si sono finalmente
ritrovati al lavoro sul set ed ecco arrivare online le prime
immagini, diffuse da Flicks and Bits e Volture.
Come noto, al lavoro col regista ci
sono Christian Bale ed Amy
Adams.
Il titolo originale, American
Bullshit, è stato, pare, accantonato: in attesa di trovarne uno
meno ‘offensivo’ (si sa, gli americani…) arrivano notizie ben più
succulente: Jeremy Renner è entrato in trattative per il ruolo per
il quale iniziamente era dato probabile Christian Bale, in una sorta di ‘staffetta di
supereroi’ tra Batman e Hawkeye… Al centro della vicenda Jimmy
Boyle, un agente dell’FBI che arresta un deputato del Congresso
americano per poi coinvolgerlo in un’indagine che condurrà
all’arresto di vari politici per un giro di tangenti.
Il regista David O’ Russell si è
già assicurato la partecipazione di Bradley Cooper nel ruolo del
politico corrotto. La storia prende le mosse da fatti realmente
accaduti a cavallo tra gli anni ’70 e ’80; la sceneggiatura è
stata scritta da Eric Warren Singer. L’inizio delle riprese è
previsto per il prossimo febbraio. Jeremy Renner, che ha visto la
sua carriera compiere un salto dopo la partecipazione ad Avengers e
a The Bourne Legacy, sarà anche sul set di
Hansel And Gretel: Witch Hunters, la cui uscita è prevista per il
prossimo marzo.
Disney+ ha diffuso il trailer
ufficiale della serie originale comedy d’azione
American Born Chinese che debutterà con
tutti gli otto episodi il 24 maggio sulla piattaforma streaming. La
serie televisiva targata Disney Branded Television è prodotta da
20th Television.
American Born Chinese:
la trama e il cast
Basata sull’omonima graphic novel
di Gene Luen Yang, American Born Chinese
racconta le sfide e le difficoltà di un normale adolescente
americano la cui vita cambia per sempre quando fa amicizia con il
figlio di un dio mitologico. Questa è la storia della battaglia di
un giovane uomo per la propria identità, raccontata attraverso la
famiglia, la commedia e il Kung-Fu ricco di azione.
Quest’avventura di formazione è
interpretata da un cast di star internazionali, tra cui i vincitori
del premio Oscar
Michelle Yeoh e
Ke Huy Quan (Everything Everywhere All at
Once), Ben Wang (Chang a Canestro), il candidato
all’International Emmy Award Yeo Yann Yann (Wet Season),
Chin Han (Mortal Kombat), Daniel Wu (Frammenti dal
passato – Reminiscence), l’ex campione di Taekwondo Jimmy
Liu e Sydney Taylor (Just Add Magic).
A presentare al pubblico una serie
di iconiche figure mitologiche cinesi sono le guest star Stephanie
Hsu, candidata all’Oscar, nel ruolo di Shiji Niangniang, la Signora
delle Pietre; Ronny Chieng in quello del monaco anticonvenzionale
Ji Gong; Jimmy O. Yang nel ruolo del Re Drago Ao Guang; James Hong
in quello dell’Imperatore di Giada; Leonard Wu nel ruolo di Niu
Mowang/Demone Toro; e Poppy Liu in quello della Principessa dal
Ventaglio di Ferro. La serie vede anche Lisa Lu nel ruolo
dell’agopunturista Ni Yang, prossima alla pensione, mentre Rosalie
Chiang interpreta la studentessa attivista Suzy Nakamura.
Lo sceneggiatore/produttore
vincitore di un Emmy Award Kelvin Yu (Bob’s Burgers,
Central Park) è produttore esecutivo e showrunner.
Destin Daniel Cretton (Shang-Chi e la leggenda
dei Dieci Anelli, Short Term 12) è il regista e
produttore esecutivo, insieme a Melvin Mar e Jake Kasdan (entrambi
di Dottoressa Doogie, Jumanji – Benvenuti nella
giungla e Jumanji: The Next Level), Erin O’Malley
(Dottoressa Doogie), Asher Goldstein (Short Term
12, Il diritto di opporsi) e Gene Luen Yang.
Disney+ ha
rilasciato un nuovissimo teaser trailer di
American Born Chinese per
l’imminente dramma fantasy di formazione incentrato su uno studente
delle superiori che viene improvvisamente catturato nel mezzo di
una battaglia tra divinità mitologiche cinesi. La serie sarà
disponibile per lo streaming dal 24 maggio.
Il teaser di
American Born Chinese ci
offre un’anteprima di alcune delle sequenze d’azione dello show con
il personaggio di Guanyin interpretato dalla fresca
vincitrice dell’Oscar Michelle Yeoh. Il video svela anche il
nostro primo sguardo a Freddy Wong di Ke Huy
Quan e Shiji Niangniang di Stephanie
Hsu, mentre si riuniscono con Yeoh dopo aver recitato
nell’acclamato film Everything
Everywhere All at Once.
Per le interpretazioni di
Yeoh e Quan nel film A24, entrambi hanno recentemente vinto
rispettivamente il loro primo Academy Award per la migliore attrice
e il miglior attore non protagonista. Nel frattempo, Hsu ha
ricevuto una nomination all’Oscar come migliore attrice non
protagonista per il suo memorabile ruolo di Joy/Jobu
Tupaki.
“Racconta la storia di
Jin Wang, un adolescente medio che si destreggia tra la vita
sociale del liceo e la sua vita familiare“, si legge nella
sinossi. “Quando incontra un nuovo studente straniero il
primo giorno dell’anno scolastico, ancora più mondi si scontrano
mentre Jin è involontariamente coinvolto in una battaglia di
divinità mitologiche cinesi.” Dai un’occhiata al teaser
trailer di American Born Chinese qui
sotto:
American Born Chinese
American Born
Chinese di Disney+ è diretto da
Destin Daniel Cretton da una sceneggiatura scritta dai fratelli
Kelvin Yu (Bob’s Burgers) e Charles Yu
(Westworld), con Kelvin Yu che è anche
showrunner. La seria viene descritta come una commedia d’azione che
salta di genere che è destinata a esplorare questioni di identità,
cultura e famiglia.
La serie è interpretata da
Michelle Yeoh (Shang-Chi) nei panni di
Guanyin, Ben Wang (MacGyver) nei panni di Jin
Wang, Yeo Yann Yann (Wet Season) nei panni di
Christine Wang, Chin Han (Mortal Kombat) nei
panni di Simon Wang, Daniel Wu (Reminiscence)
nei panni di Sun Wukong, Ke Huy Quan (The
Goonies) nei panni di Freddy Wong, l’ex campione di
Taekwondo Jim Liu nei panni di Wei-Chen e Sydney Taylor
(Just Add Magic) nei panni di
Amelia.
I produttori esecutivi di
American Born Chinese sono
Cretton, i fratelli Yu, Gene Luen Yang, Erin O’Malley, Melvin Mar,
Jake Kasdan e Asher Goldstein. La serie è una produzione della
20th Television.
American Beauty è
uno di quei film che rimarrà un cult per la grazia e la
raffinatezza degli argomenti trattati, oltre che per le incredibili
permormance attoriali. Un film come questo, uscito nel 1999, è
riuscito a conquistare pubblico e critica per le sue indubbie
qualità, designando Sam Mendes come uno dei
migliori registi in circolazione.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su American Beauty.
American Beauty film
1. Un titolo
floreale.American Beauty deve il suo titolo ad
una tipologia di rose che, pur essendo carina e attraente in
partenza, è spesso incline a marcire sotto le radici e i rami della
pianta. Così, lo slogan “Guarda più vicino”, dice allo spettatore
che quando guardano oltre “la perfetta vita suburbana” troveranno
qualcosa di rancido alla radice.
2. Il film è nato per
caso. Secondo il suo discorso agli Oscar, lo sceneggiatore
Alan Ball era seduto alla piazza del World Trade
Center quando ha visto un sacchetto di carta fluttuante nel vento e
ne è stato ispirato per scrivere il film, che in origine era stato
concepito come una piecè teatrale.
3. Tutto è a
contrasto. Per tutta la durata del film, è possibile
osservare che vi sono presenti dei contrasti di qualcosa di rosso
su uno sfondo bianco. Alcuni esempi sono i petali di rosa rossa in
una vasca da bagno bianca e un soffitto bianco, il sangue sulla
camicia bianca e il pavimento bianco, la porta rossa circondata da
cornice e pareti bianche.
American Beauty streaming
4. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere
American Beauty, è possibile farlo grazie alla sua
presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale, come
Rakuten Tv, Chili, Google Play e Netflix.
American Beauty cast
5. Chris Cooper è stato
l’ultimo attore ad essere scelto. Quando l’attore ha letto
per la prima volta la sceneggiatura, ha trovato il suo personaggio
esasperante e ha pensato se davvero doveva passare così tanto tempo
nella testa del suo personaggio. Secondo la moglie, Cooper era spaventato dal copione.
6. Non ci sono stati cambi
di casting.Kevin Spacey e Annette Bening furono entrambe le prima scelte
di Sam Mendes per i ruoli di Lester e Carolyn. In
origine, però, il ruolo di Lester Burnham fu offerto a
Chevey Chase e Tom Hanks (che poi ha recitato nel fil
successivo di Mendes, Era mio padre).
7. Il ruolo di Angela è
stato offerto a molte attrici. Per trovare l’interprete
perfetta per questo personaggio, sono state contattate
Kirsten Dunst, Sarah Michelle Gellar, Brittany Murphy
e Katie Holmes, ma tutte hanno rifiutato. In
seguito, è stata contattata anche Tiffani
Thiessen, ma ha fallito l’audizione. Infine, il ruolo è
andato a Mena Suvari.
American Beauty frasi
8. Un film fatto di frasi
iconiche. Un film come American Beauty non poteva
non essere generatore di frasi memorabili e destinate a rimanere
nell’immaginario collettivo. Ecco qualche esempio:
Ricordate quei poster con la
scritta “Oggi è il primo giorno del resto della tua vita”? Beh,
questo è vero per tutti i giorni tranne uno: il giorno che muori!
(Lester Burnham)
È difficile rimanere arrabbiati
quando c’è tanta bellezza nel mondo. (Lester
Burnham)
A volte c’è così tanta bellezza
nel mondo che non riesco ad accettarla. (Ricky
Fitts)
Mai sottovalutare il potere della
negazione. (Ricky Fitts)
Tutto quello che deve capitare,
capita, presto o tardi. (Angela Hayes)
American Beauty trama
9. Il racconto degli mesi
di vita. Il film si sviluppa attorno agli eventi che hanno
caratterizzato l’ultimo anno di vita di Lester. Sposato con
Carolyn, e sulla strada per il licenziamento, egli si infatua di
Angela, un’amica di sua figlia Jane. Sarà proprio la sua presenza a
far scatenare in lui delle pulsioni che non lo rendevano vivo da
così tanto tempo, tanto da prendere le redini della propria
vita.
10. Un film dal sapore
amaro. Quando il protagonista si accorge di aver svoltato,
di essere sicuro di sé e delle proprie scelte, si rende conto la
sua infatuazione per Angela è cambiata, si è affievolita. Tutto,
però, cambierà ancora quando il suo nuovo vicino di casa, l’ex
ufficiale dei Marines, padre di Ricky (il figlio è innamorato di
Jane) verrà a conoscenza della propria omosessualità.
Guarda il trailer italiano
di American Assassin, il nuovo thriller con
protagonisti Dylan O’Brien,
Michael Keaton, Sanaa Lathan,
Shiva Negar e Taylor
Kitsch.
American Assassin
è un’esclusiva per l’Italia LEONE FILM GROUP in collaborazione con
RAI CINEMA, debutterà al cinema il 23 Novembre 2017.
Lo studente universitario Mitch
Rapp (Dylan O’Brien) è un giovane e promettente atleta. Quando la
fidanzata perde la vita durante un attacco terroristico Mitch,
sconvolto, decide
che il suo unico scopo sarà vendicarsi. Assoldato prima
clandestinamente e poi ufficialmente, inizia un duro allenamento in
una sezione speciale della CIA per portare a termine il suo
sanguinoso progetto sottoponendosi per mesi a incredibili
sforzi fisici e dure prove psicologiche.
Fino al giorno in cui il veterano
della Guerra Fredda Stan Hurley (Michael Keaton) lo arruola per
un’operazione segreta, con l’obiettivo di indagare su una serie di
attacchi previsti in Medio Oriente. Il giovane Mitch, ossessionato
dal rancore e dal desiderio di vendetta, accetta il
pericoloso incarico e sulle tracce di un agente turco entra nella
più grande polveriera d’Europa.
Dopo le prima immagine con Dylan
O’Brien, ecco le foto ufficiali di American
Assassin con protagonisti Michael
Keaton e Taylor Kitsch.
American Assassin:
prime foto dal film
[nggallery id=2980]
Il film sarà diretto dall’acclamato
regista Michael Cuesta (Kill the
Messenger, Homeland, LIE) e sceneggiato da
Stephen Schiff (The Americans,
Ultimate Rush). Alla produzione troveremo invece
Lorenzo di Bonaventura (Transformers,
Red) e Nick Wechsler
(The Road, Magic Mike).
Nel film Michael Keaton interpreterà Stan
Hurley, un veterano della Guerra Fredda conoscosciuto solo da
alcuni membri della CIA. La storia inizia quando Hurley riceve il
compito di addestrare Mitch Rapp (Dylan O’Brien),
un agente devastato dalla perdita della sua fidanzata, morta
durante un attacco terroristico. I due, insieme ad un altro agente
turco, dovranno affrontare una missione per cercare di fermare
un’operazione che potrebbe causare l’inizio della Terza Guerra
Mondiale in Medio Oriente.
American
Assassin sarà l’ultimo film rilasciato dalla
CBS Films in collaborazione con la
Lionsgate.
Ecco il nuovo trailer
di American
Assassin, film con protagonisti Michael
Keaton e Dylan O’Brien, che arriverà in
sala negli Usa il prossimo 15 settembre, distribuito da
Lionsgate.
American Assassin:
prime foto dal film
[nggallery id=2980]
Il film sarà diretto dall’acclamato
regista Michael Cuesta (Kill the
Messenger, Homeland, LIE) e sceneggiato da
Stephen Schiff (The Americans,
Ultimate Rush). Alla produzione troveremo invece
Lorenzo di Bonaventura (Transformers,
Red) e Nick Wechsler
(The Road, Magic Mike).
Nel film Michael Keaton
interpreterà Stan Hurley, un veterano della Guerra Fredda
conoscosciuto solo da alcuni membri della CIA. La storia inizia
quando Hurley riceve il compito di addestrare Mitch Rapp
(Dylan O’Brien), un agente devastato dalla perdita
della sua fidanzata, morta durante un attacco terroristico. I due,
insieme ad un altro agente turco, dovranno affrontare una missione
per cercare di fermare un’operazione che potrebbe causare l’inizio
della Terza Guerra Mondiale in Medio Oriente.
American
Assassin sarà l’ultimo film rilasciato dalla
CBS Films in collaborazione con la
Lionsgate.
Il finale di American
Assassin (qui
la recensione) vede Mitch Rapp salvare la
situazione prima di risolvere un’ultima questione in sospeso.
Basato sulla serie di libri bestseller sul noto personaggio,
American Assassin si apre con l’uccisione della
fidanzata del protagonista durante un attacco terroristico. Rapp si
dedica quindi alla caccia al gruppo responsabile e i suoi sforzi lo
portano ad essere reclutato dalla CIA per la loro unità segreta,
Orion, guidata dal burbero Hurley
interpretato da Michael Keaton. Nonostante la natura impulsiva
di Rapp e la sua abitudine di ignorare gli ordini, è un talento
naturale. Ben presto, Orion viene incaricata di dare la caccia al
mercenario Ghost (Taylor
Kitsch), che ha ottenuto materiale nucleare.
Diventa presto chiaro che Ghost
agisce sotto le direttive degli integralisti iraniani, che si
oppongono all’accordo nucleare del loro governo con l’America. La
caccia a Ghost porta Rapp e Orion a Istanbul e poi a Roma, dove
Ghost alla fine cattura Hurley. Quest’ultimo si rivela essere il
mentore di Ghost, e Hurley deduce correttamente il piano di Ghost
di bombardare la Sesta Flotta. Il finale del film con Dylan O’Brien vede quindi Rapp rintracciare
Ghost e inseguirlo su una barca armata con la bomba; Mitch lo
uccide e getta la bomba atomica in mare. A quel punto Hurley arriva
in elicottero per salvare Rapp e i due volano verso un luogo
sicuro.
Per gran parte di American
Assassin, Ghost è come uno specchio oscuro di Rapp.
Entrambi sono stati addestrati da Hurley e hanno un talento quasi
soprannaturale nel combattimento, solo che Ghost ha venduto le sue
capacità al miglior offerente. Il terzo atto rivela che Ghost era
un tempo un patriota che vedeva Hurley come un padre surrogato.
Dopo essere stato dato per morto da Orion, egli ha subito terribili
torture e ha pianificato la sua vendetta. Mentre interroga Hurley,
Ghost tradisce i sostenitori della linea dura, giustiziandoli e
rivelando il suo piano di bombardare la flotta. Si tratta di una
missione suicida da parte di Ghost, che incolpa Hurley e la CIA di
averlo reso un “mostro”.
Il significato della scena finale
dell’ascensore con Rapp
Mentre uno dei sostenitori della
linea dura responsabili dell’attacco nucleare viene ucciso nel
finale di American Assassin, l’altro, il generale
Rostami (Joseph Long), sfrutta il
fallimento dell’accordo con Ghost a proprio vantaggio politico.
Rostami è uno dei principali candidati alla presidenza dell’Iran e
sostiene che la CIA sia responsabile dell’attacco nucleare alla
flotta. Durante la convalescenza, Hurley guarda un servizio
giornalistico su Rostami mentre parla con il vicedirettore della
CIA Kennedy (Sanaa Lathan).
Entrambi si chiedono dove sia finito
Rapp dopo la missione, ma poi capiscono entrambi. La scena finale
di American Assassin mostra Rostami e il suo
entourage che entrano in un ascensore, dove Rapp, sorridente, gli
fa un cenno con la testa mentre le porte si chiudono.
L’implicazione è che Rapp sta per assassinare Rostami per fermare
la sua ascesa al potere e per vendicare il ruolo del generale nel
complotto sulle armi nucleari che ha causato la morte della sua
amica Annika.
Perché Hurley torna per Rapp?
Hurley è indubbiamente il
personaggio di spicco di American Assassin e ha
poco spazio per le emozioni o i sentimenti. Quando una delle sue
reclute, Victor (Scott Adkins),
viene ucciso da Ghost durante una missione, dice a Rapp che Victor
“non esiste” più e non vale la pena pensarci. Nel corso della
storia, Hurley continua a ricordare alla sua squadra che nessuno li
salverà se verranno catturati, quindi quando Ghost lo cattura,
crede che il suo destino sia segnato. Naturalmente, Rapp
disobbedisce agli ordini e assalta la base di Ghost, salvando
Hurley.
Dopo aver ucciso Ghost, Rapp decide
di allontanare il più possibile la barca con il dispositivo
nucleare dalla flotta. È allora che Hurley arriva in elicottero,
ordinando a Rapp di lanciare la bomba in mare prima di salire a
bordo dell’elicottero. Hurley salva Rapp per ringraziarlo di averlo
salvato e per redimersi per ciò che è successo a Ghost/Ronnie, che
in precedenza aveva lasciato morire. Detto questo, Hurley dice a
Rapp “Non abituarti, figliolo”, dopo che quest’ultimo gli ha detto
che non avrebbe dovuto tornare.
Orion è affiancato nella caccia alla
bomba atomica dall’agente turca Annika
(Shiva Negar), che durante la missione stringe un
legame con Rapp. Tuttavia, lei rivela accidentalmente di sapere più
di quanto dovrebbe su Ghost, e Rapp scopre che Annika è una talpa
dei servizi segreti iraniani. Nonostante ciò, lei è ancora
determinata a fermare la bomba atomica, e nel terzo atto di
American Assassin vediamo Rapp liberarla dalla
custodia affinché possano trovare insieme la base di Ghost.
Quando Ghost sta per fuggire,
cattura Annika e la usa come ostaggio. Come Rapp, anche lei è
tormentata dalla perdita dei propri cari e si rifiuta di essere il
burattino di Ghost. Annika afferra quindi la pistola di Ghost e lo
costringe a spararle alla testa, dando a Rapp la possibilità di
colpire il mercenario. Rapp non ha però molto tempo per piangere
Annika, poiché l’arma nucleare è ancora in gioco.
American Assassin
prepara il terreno per un sequel?
Come si diceva in apertura, Rapp è
un personaggio ideato dallo scrittore Vince Flynn
ed è apparso in oltre 20 romanzi fino ad oggi. Il film
American Assassin ha trascorso molti anni in fase
di sviluppo, durante i quali star come Chris Hemsworth hanno preso in considerazione
il ruolo prima che Dylan O’Brien fosse scritturato. La speranza
era che il film avrebbe dato il via a un franchise su Mitch Rapp,
ma nonostante le implicazioni della scena finale nell’ascensore,
American Assassin non anticipa direttamente un
sequel.
Un articolo del 2017 su TwinCities
ha rivelato che i produttori stavano pensando a Kill Shot
come potenziale sequel di questo film. Questa storia vede Rapp
incastrato e in fuga a Parigi, scatenando una caccia all’uomo.
Considerando il poco rispetto che Rapp aveva per l’autorità in
American Assassin, Kill Shot sembra il
logico capitolo successivo per un sequel. Tuttavia, il primo film
non ha avuto molto successo e dalla sua uscita non ci sono state
ulteriori aggiornamenti su prossime avventure di Mitch Rapp, almeno
per ora.
Ecco il primo trailer
di American
Assassin, film con protagonisti Michael
Keaton e Dylan O’Brien, che arriverà in
sala negli Usa il prossimo 15 settembre, distribuito da
Lionsgate
American Assassin:
prime foto dal film
[nggallery id=2980]
Il film sarà diretto dall’acclamato
regista Michael Cuesta (Kill the
Messenger, Homeland, LIE) e sceneggiato da
Stephen Schiff (The Americans,
Ultimate Rush). Alla produzione troveremo invece
Lorenzo di Bonaventura (Transformers,
Red) e Nick Wechsler
(The Road, Magic Mike).
Nel film Michael Keaton interpreterà Stan
Hurley, un veterano della Guerra Fredda conoscosciuto solo da
alcuni membri della CIA. La storia inizia quando Hurley riceve il
compito di addestrare Mitch Rapp (Dylan O’Brien),
un agente devastato dalla perdita della sua fidanzata, morta
durante un attacco terroristico. I due, insieme ad un altro agente
turco, dovranno affrontare una missione per cercare di fermare
un’operazione che potrebbe causare l’inizio della Terza Guerra
Mondiale in Medio Oriente.
American
Assassin sarà l’ultimo film rilasciato dalla
CBS Films in collaborazione con la
Lionsgate.
LionsgateFilmsUK ha
diffuso un nuovo trailer di American
Assassin, film con protagonisti Michael
Keaton e Dylan O’Brien, che
arriverà in sala negli Usa il prossimo 15 settembre, distribuito
da Lionsgate.
American Assassin:
prime foto dal film
[nggallery id=2980]
Il film sarà diretto dall’acclamato
regista Michael Cuesta (Kill
the Messenger, Homeland, LIE) e sceneggiato
da Stephen Schiff (The
Americans, Ultimate Rush). Alla produzione troveremo
invece Lorenzo di
Bonaventura (Transformers,
Red) e Nick
Wechsler (The Road, Magic
Mike).
Nel film Michael
Keatoninterpreterà Stan Hurley, un veterano
della Guerra Fredda conoscosciuto solo da alcuni membri della CIA.
La storia inizia quando Hurley riceve il compito di addestrare
Mitch Rapp (Dylan O’Brien), un agente devastato
dalla perdita della sua fidanzata, morta durante un attacco
terroristico. I due, insieme ad un altro agente turco, dovranno
affrontare una missione per cercare di fermare un’operazione che
potrebbe causare l’inizio della Terza Guerra Mondiale in Medio
Oriente.
American
Assassin sarà l’ultimo film rilasciato
dalla CBS Films in collaborazione con
la Lionsgate.
A partire dal tragico e
indimenticato attentato dell’11 settembre 2001 il cinema ha
affrontato la problematica del terrorismo in modo sempre più
diretto, contribuendo così ad una miglior comprensione di questo
fenomeno ma anche ad una sua metabolizzazione. Numerosi sono poi i
film che hanno trattato l’argomento con fini prettamente legati
all’intrattenimento e alla ridefinizione del genere action
thriller. Tra questi si annovera il recente
AmericanAssassin (qui
la recensione), diretto nel 2017 dal regista Michael
Cuesta, già noto per La regola del gioco.
Questo suo nuovo lungometraggio parte dunque da un assunto molto
contemporaneo per costruire una storia ricca di colpi di scena.
Scritto tra gli altri dal premio
Oscar Edward Zwick, American
Assassin è basato sul romanzo L’assassino
americano, scritto da VinceFlynn, noto autore di polizieschi. Questo fa parte
della serie di dodici romanzi che hanno come protagonista l’agente
antiterrorismo Mitch Rapp. Pur non essendo il primo della serie,
tale romanzo è stato scritto come prequel ed è dunque stato scelto
dai produttori al fine di raccontare Rapp sin dalla sua giovinezza.
Vi è però stato un significativo cambiamento che si è deciso di
operare, ovvero quello riguardante l’attentato che apre il
racconto. Nel libro, Flynn descrive l’attentato al volo Pan Am
svoltosi nel 1998, di cui si parlerà più avanti.
American Assassin
parte invece da un tipo di terrorismo molto più simile a quello dei
recenti attentati svoltisi in varie località europee. Adattando
questo particolare, il racconto assume valori nuovi e attuali, pur
se inseriti in un contesto di finzione cinematografica. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla storia vera
a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Protagonista del film è lo studente
universitario Mitch Rapp, il quale durante una
vacanza ad Ibiza chiede alla sua
ragazza Katrina di sposarlo. Quando la
fidanzata perde però la vita durante un attacco terroristico Mitch,
sconvolto, decide che il suo unico scopo sarà quello vendicarsi.
Egli inizia dunque un duro allenamento in una sezione speciale
della CIA per portare a termine il suo sanguinoso progetto,
sottoponendosi per mesi a incredibili sforzi fisici e dure prove
psicologiche. Finalmente, il veterano della Guerra Fredda
Stan Hurley lo arruola per un’operazione segreta,
con l’obiettivo di indagare su una serie di attacchi previsti in
Medio Oriente. Il giovane Mitch, ossessionato dal desiderio di
vendetta, accetta il pericoloso incarico, intenzionato a sventare i
piani del nemico.
Il cast del film
Per interpretare il protagonista
Mitch Rapp, i produttori avevano inizialmente contattato l’attore
Chris
Hemsworth, il quale però declinò l’offerta per via dei
suoi impegni con la Marvel. Venne allora scelto
Dylan O’Brien,
attore noto per la serie Teen Wolf e la trilogia
di Maze Runner. O’Brien ha
ottenuto la parte di Rapp, battendo attori più vecchi e affermati.
Avendo circa 20 anni, la speranza dei produttori era infatti quella
che l’attore cresca man mano che il franchise cinematografico vada
avanti. Inoltre, poiché questo film è basato su un romanzo prequel,
offre l’opportunità anche all’attore di iniziare al principio della
carriera di Rapp. L’attore si è naturalmente dovuto preparare al
ruolo addestrandosi fisicamente anche ad interpretare le scene più
complesse.
Nel ruolo del suo mentore, Stan
Hurley, era originariamente stato considerato l’attore Bruce Willis.
Si decise però poi di offrire la parte a Michael Keaton,
in quegli anni tornato in auge. Inizialmente, però, Keaton era
preoccupato per l’interpretazione di questo personaggio, che viene
ritratto come un ex agente della CIA un po’ pazzo. A Keaton l’idea
in origine non piaceva, a causa delle sue ben note vedute liberali.
Tuttavia, dopo aver letto il romanzo di Flynn, egli ha sentito di
potersi connettere e immedesimare nel personaggio di Hurley. Nel
film sono poi presenti Sanaa Lathan nei panni del
videdirettore della CIA Irene Kennedy e Shiva
Negar in quelli dell’agente VAJA Annika Ogden. Completano
poi il cast Taylor Kitsch
come Ronnie “Ghost” e David Sucket nel ruolo
del direttore della CIA Thomas Stansfield.
Nel romanzo di Flynn, come
anticipato, si fa riferimento ad un famoso attentato, realmente
accaduto, che – nella finzione del racconto – porta alla morte
della protagonista, ma che nella realtà portò alla morte ben 270
persone. Si tratta dell’attentato avvenuto ad un aereo Pan Am in
volo il 21 dicembre del 1998 da Londra a New York che precipitò
Lockerbie, un villaggio in Scozia. Si pensò inizialmente ad un
incidente, ma indagini successive hanno stabilito che lo schianto
non era stato causato da un malfunzionamento del velivolo bensì da
una bomba plastica piazzata sul volo. Solo nel 2001 sono poi stati
arrestati i due attentatori responsabili, appartenenti ad una
cellula di intelligence libica. Per il film, tuttavia, si è deciso
di ispirarsi ad attentati più odierni.
American Assassin
2, ci sarà?
Come anticipato, American
Assassin è solo uno dei dodici romanzi che hanno come
protagonista l’agente Mitch Rapp. Intenzione dei produttori era
dunque quella di dar vita ad una nuova saga cinematografica sullo
stile di titoli simili come Die Hard e Mission: Impossible.
Parallelamente all’uscita in sala di American
Assassin, venne dunque confermato che in caso di buon
successo economico sarebbero entrati in produzione anche ulteriori
film. A fronte di un budget di circa 33 milioni di dollari, però,
questo lungometraggio è arrivato a guadagnarne appena 67 in tutto
il mondo. Un risultato al di sotto delle aspettative e che unito
allo scarso riscontro di critica sembra aver posto in stato di
fermo i piani per la saga.
Il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
In attesa di poter vedere un giorno
questi sequel, è possibile fruire di American
Assassin grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Bruce Willis potrebbe entrare nel
cast di American Assassin, film targato CBS diretto da Jeffrey
Nachmanoff e scritto da Mike Finch. Adattamento dell’omonimo
romanzo di Vince Flynn, American Assassin racconta di Mitch Rapp,
un giovane che entra nella CIA dopo che la sua ragazza è morta in
un attentato terroristico. Bruce Willis andrebbe a interpretare
l’esperto agente che fa da mentore a Rapp. Lontano l’inizio delle
riprese: si parla dell’autunno 2013. Che fai, Bruce, sali a bordo?
Per tutti i fan, ricordiamo che la star de Il sesto senso,
recentemente vista ne I Mercenari 2, nei primi mesi del 2013 sarà
in sala con Looper e Die Hard – Nulla è come appare.
ComingSoonriferisce che American
Assassin, film con protagonisti Michael
Keaton e Dylan O’Brien, arriverà in sala
negli Usa il prossimo 15 settembre, distribuito da
Lionsgate.
American Assassin:
prime foto dal film
[nggallery id=2980]
Il film sarà diretto dall’acclamato
regista Michael Cuesta (Kill the
Messenger, Homeland, LIE) e sceneggiato da
Stephen Schiff (The Americans,
Ultimate Rush). Alla produzione troveremo invece
Lorenzo di Bonaventura (Transformers,
Red) e Nick Wechsler
(The Road, Magic Mike).
Nel film Michael Keaton interpreterà Stan
Hurley, un veterano della Guerra Fredda conoscosciuto solo da
alcuni membri della CIA. La storia inizia quando Hurley riceve il
compito di addestrare Mitch Rapp (Dylan O’Brien),
un agente devastato dalla perdita della sua fidanzata, morta
durante un attacco terroristico. I due, insieme ad un altro agente
turco, dovranno affrontare una missione per cercare di fermare
un’operazione che potrebbe causare l’inizio della Terza Guerra
Mondiale in Medio Oriente.
American
Assassin sarà l’ultimo film rilasciato dalla
CBS Films in collaborazione con la
Lionsgate.
Il 23 Novembre il genere action si
arricchirà di un nuovo film, American Assassin,
probabilmente il primo di una copiosa saga. La pellicola trae
ispirazione dai romanzi di Vince Flynn, serie di
quindici volumi dedicata all’agente della CIA Mitch Rapp. I libri
di Flynn, scritti a partire dal 1999, hanno avuto
subito un enorme successo di pubblico e sono entrati tra i Best
Sellers del New York Times.
American Assassin –
L’Assassino Americano è il primo volume della saga, e dà
il calcio di inizio a tutte le peripezie del giovane protagonista
Mitch, spiegandone anzitutto le origini e le motivazioni. Mitch
Rapp (Dylan O’Bryan) vede morire davanti ai suoi
occhi l’amata fidanzata Katrina (Charlotte Vega)
per mano di un gruppo di terroristi islamici. Deciso a vendicarsi,
viene assoldato dalla CIA e allenato duramente dal veterano della
Guerra Fredda, Stan Hurley (Michael
Keaton). Dovrà sventare più di un attacco criminoso e
scontrarsi col più temibile dei nemici – Ghost (Taylor
Kitsch) – un ex allievo di Hurley, impazzito e in
procinto di costruire un ordigno nucleare.
Il regista Michael
Questa, già vincitore di due Emmy Awards per i pilot delle
serie tv Homeland e Dexter, si trova ormai a suo agio col genere
spy e thriller, senza però badare troppo al fatto che il passaggio
da piccolo a grande schermo dovrebbe avere delle connotazioni
differenti.
Quando si guarda American
Assassin non è infatti facile liberarsi dell’impressione
di stare assistendo all’ennesima puntata di un crime drama
stile Homeland, dove però vi è la primaria
necessità di condensare in 120 minuti ciò che in una serie tv viene
sciorinato in decine e decine di puntate.
Come se non
bastassero le spiegazioni “frettolose” che premono per catapultare
i personaggi nell’azione pura, la logica svanisce dopo i primi
minuti del film, quando apprendiamo che Mitch Rapp, giovanotto
senza particolare inclinazione o presenza, nell’arco di 18 mesi
apprende letali tecniche di combattimento nonché l’intera
conoscenza della lingua e della cultura arabo-islamica.
Inoltre, American
Assassin tocca i suoi punti più bassi nella disarmante
piattezza di contenuti e di moralità. Questo tipo di storie peccano
dell’ormai nota ipocrisia americana per cui la violenza made in USA
è pienamente giustificabile, rispetto a quella dello straniero. La
sequenza iniziale – quell’idillio d’amore infranto, dal retrogusto
melò – diventa un pretesto per la messa in scena dei deliri
d’onnipotenza di un giovane americano qualunque. Un Giustiziere
fai-da-te che combatte contro un terrorismo stereotipato, senza un
approfondimento o quanto meno un tentativo di inquadrare in
un’ottica più ampia una situazione politica estremamente spinosa
(quella tra israeliani e palestinesi).
E se la maggior parte del cast, a
partire dal protagonista Dylan O’Brien,
risulta poco credibile, ancora più incomprensibile sembra la
presenza di Michael Keaton, sghignazzante macchietta di un
Sergente Hartman di kubrickiana memoria. In aggiunta ai cliché
sulla cultura mediorientale, buona parte del film mette in scena
una Roma da cartolina poco credibile, con i soliti adrenalinici
inseguimenti per le viuzze del centro storico.
L’heist movie è da sempre
un sottogenere particolarmente apprezzato al cinema. Attraverso il
racconto di spericolate rapine e della loro organizzazione
maniacale, si possono infatti dar luogo a racconti particolarmente
ricchi di tensione, dove in ogni momento la sfida tra successo e
fallimento è quantomai incerta. Cosa succede però quando un
racconto di questo tipo non nasce per il cinema, ma trae spunto
proprio dalla realtà? Un brillante esempio a riguardo è il film del
2018 American Animals, incentrato su una
reale rapina avvenuta nel 2004 alla Transylvania University di
Lexington.
Ad essere oggetto di furto non sono
però preziosi gioielli o grandi quantità di denaro, bensì dei libri
particolarmente antichi e preziosi. A dirigere questa insolita
vicenda vi è il regista Bart Layton, qui al suo
primo lungometraggio di fiction. Egli aveva infatti già realizzato
nel 2012 un documentario dal titolo L’impostore. Tale
modalità di racconto ritorna, seppur in modo parziale, anche in
American Animals. Il regista alterna infatti la
ricostruzione tramite attori alle interviste ai veri protagonisti
della rapina. Si crea così un continuo dialogo tra ciò che
realmente accadde e come il cinema riadatta tale vicenda.
Presentato con successo al Sundance
Film Festival, American Animals venne accolto in maniera
estremamente positiva dalla critica e dal pubblico, affascinati
dall’originalità del racconto. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla vera storia dietro il film.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
American Animals: la trama del
film
Protagonisti del film sono
Spencer e Warren, due amici
conosciutisi e cresciuti insieme all’interno dell’università di
Lexington. Da sempre concentrati sugli studi, questi aspirano a
poter vivere avventure più grandi e straordinarie, come quelle che
si vedono nei film. Nel tentativo di dare una svolta alla loro
vita, inizieranno ad organizzare una rapina ai danni proprio
dell’istituto che li accoglie. L’obiettivo sono alcuni rarissimi
libri antichi che, nonostante il loro enorme valore, vengono
conservati nella biblioteca come fossero libri qualunque. Per
riuscire nel colpo, e rivendere con successo tali opere, i due
avranno però bisogno anche dell’aiuto di altri compagni. Si
uniscono così il contabile Eric e lo sportivo
Chas. Ben presto, la loro impresa diventerà più
grande e imprevedibile di quanto potessero immaginare.
American Animals: il cast del
film
Per dar vita ai quattro
protagonisti del film, il regista si è avvalso di interpreti
giovani ma promettenti, alcuni dei quali sono oggi indicati come i
migliori della loro generazione. Il primo di questi è Evan Peters,
che ricopre il ruolo di Warren. L’attore è noto in particolare per
i suoi numerosi ruoli all’interno della serie American Horror
Story, come anche quello di Quicksilver in alcuni dei più
recenti film dedicati agli X-Men. Ad interpretare Spencer è invece
il giovane e talentuoso Barry Keoghan, divenuto
celebre grazie a film come Il sacrificio del cervo
sacro e Dunkirk. Blake Jenner,
celebre per aver interpretato Ryder Lynn nella serie Glee,
è invece il volto dello sportivo Chas.
Jared Abrahamson,
noto in particolare per la serie NetflixTravelers, è invece l’interprete di
Eric. Pur interpretando persone realmente esistenti, ai quattro
attori è stato categoricamente vietato di incontrare queste. Il
regista voleva infatti evitare che potesse generarsi un certo
rapporto tra di loro, e che le interpretazioni dei personaggi
venissero influenzate da queste. Nel film è inoltre presente
l’attore tedesco Udo Kier, celebre per la sua
collaborazione con il regista Lars Von Trier, che dà vita al
personaggio di Mr. Van Der Hoek. Come accennato, sono poi presenti
interviste ai veri protagonisti della vicenda, come anche ai loro
conoscenti, amici e famigliari.
American Animals: la vera storia
dietro il film
Il film di Layton si apre con una
curiosa quanto precisa didascalia: Questo film non è tratto da
una vera storia, è una storia vera. Il regista dichiara
infatti da subito l’intento tanto di dar vita ad una ricostruzione
di quanto avvenuto quanto di ripercorrere fedelmente la reale
vicenda. Questa si svolge nel dicembre del 2004, quando quattro
studenti della Transylvania University di Lexington decidono di
sottrarre alla biblioteca alcune edizioni originali di volumi
rarissimi. Tra questi vi era anche Birds of America, di
John James Audubon. Una copia di questo era stata venduta pochi
anni prima per un valore di 12 milioni di dollari. Desiderosi di
replicare tale fortuna, il gruppo inizia a pianificare nei dettagli
il furto. Questo si verifica però più complesso del previsto, a
causa del peso dei volumi scelti e della mancanza di via di uscita
sicure.
Costretti a lasciarsi alle spalle
alcuni dei libri inizialmente frugati, i quattro riescono infine a
lasciare l’edificio, nascondere la refurtiva e tornare in aula come
se nulla fosse. Accortisi della sparizione dei libri, l’Università
ha subito avvertito le autorità, che hanno intrapreso delle ferree
indagini. In breve, grazie ad una serie di email, l’FBI è riuscito
a risalire all’identità dei quattro giovani, arrestandoli. Accusati
di furto di opere culturali di grande valore, il gruppo venne
condannato a ben sette anni di prigione. Divenuti ormai delle
celebrità, i quattro ricevettero la visita di diversi produttori e
registi durante la loro prigionia. Soltanto Layton riuscì però a
convincerli sulla bontà del film che voleva realizzare su di loro.
Ottenuto il loro benestare, questi iniziò a lavorare al progetto,
avvalendosi della collaborazione dei veri ladri di questa
vicenda.
American Animals: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
American Animals grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV e
Chili Cinema. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di martedì 9febbraio alle
ore 21:20 sul canale Rai 4.
Il cinema dei Fratelli D’Innocenzo non è facile, dove con
“facile” s’intende quel tipo di spettacolo fruibile al grande
pubblico, con poche sfumature che distinguano i semplici gusti da
uno sguardo più paziente nell’osservare.
Alla 78esima edizione
della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica i gemelli Fabio
e Damiano presentano in concorsoAmerica Latina, il loro terzo lungometraggio. Che,
appunto, non è fatto con un linguaggio spontaneo e d’immediata
lettura. E, c’è da dire, che ci avevano ben abituati con La terra dell’abbastanza e Favolacce, grazie ai quali sono stati
ricoperti di premi e riconoscimenti anche internazionali.
America Latina è
una conferma per i Fratelli D’Innocenzo
Mantenendo fede al
proprio stile, non si discostano di un millimetro dalla qualità a
cui hanno sempre puntato e mettono insieme un’opera che racconta
molto di più di quel che mostra. E quello che mostra, a sua volta,
è teatro di richiami ed evocazioni di mondi sotterranei, pur con
l’uso di un’estetica estremamente raffinata.
Non sanno cosa sia l’uso
dozzinale del mezzo cinematografico, con tutto quel che ne
consegue. Manovrano il complesso di luci, fotografia e scenografia
componendo immagini che regalano il languore annoiato della
borghesia della fine degli anni ’60, e a supporto di tutto ciò, ci
sono ovviamente le prove attoriali d’interpreti incredibili.
Interpreti incredibili
Massimo (Elio
Germano) è un dentista proprietario di uno studio che
conduce una vita tranquilla e benestante in una villa ai margini di
Roma, tra le paludi bonificate. Lì abita con la dolce e impalpabile
moglie Alessandra (Astrid Casali) e le due figlie,
altrettanto diafane, Laura e Ilenia (Carlotta Gamba e
Federica Pala). La loro vita scorre con la consueta e
inquietante armonia che accompagna sempre le trame dei due registi,
dove gli adulti sono fragili, repressi, infantili o compiacenti. E
il mondo dei ragazzi ne è vittima o, se non altro, inerme
spettatore.
Massimo è dunque un uomo
che scopre a poco a poco i propri mostri interiori, all’interno di
una cornice fissa e duramente fissata, insieme al quale volteggiano
le donne di casa sua, come ninfe provenienti dai canneti poco
lontani da lì, ignare dell’orco orribile che abita con loro. È
esattamente questo il modo di raccontare dei fratelli D’Innocenzo.
Paiono cantastorie che narrano di personaggi di mondi lontani, e
riescono a farlo giustapponendo tutto alla profonda depressione che
comprime l’uomo moderno, romano, che conduce una vita
silenziosamente impeccabile.
Così come è vero che, a
partire dall’artificiosità di case perfette, laccate e profumate,
riescono a trarre le maschere stilizzate di figure che dal
mitologico giungono a parlare dell’incontrollabilità della propria
bruttezza, così vicina al quotidiano di chiunque. I protagonisti
scritti dai due registi, compiono parabole ascendenti che arrivano
al culmine della follia e della tensione della trascuratezza dei
propri abissi interiori.E le giovani figlie di Massimo, così come
la moglie, sembrano essere ancora intaccate, ma pare che tutto sia
fragile, inconsistente. Così come la psiche umana, senza confini,
capace di qualunque cosa.
America
Latina racconta un degrado mentale
Verrebbe da pensare che
ai D’Innocenzo quasi non interessi narrare storie di per sé, quanto
usare tali storie come mezzo per ritrarre l’orrore a cui le persone
sono in grado di arrivare: il degrado senza fine, che in America
Latina non è più sociale ma psichico.
Allora il quadro
disperato che ne esce diventa la constatazione di qualcosa che si
sa e appare con chiarezza già all’inizio del film: un lento
scorrere, vuoto di contenuti, stracolmo di apparenza. Un biancore
sfocato di lenti indispensabili per osservare gli altri e se
stessi. Senza le quali il rischio è quello d’iniziare a vedere la
realtà per quella che è davvero, fuori e dentro di sé. E di aprire il vaso di
Pandora contenente ciò che di più ripugnante possa esserci in un
uomo.
Presentato in concorso alla 78.
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, America
Latina, il terzo film dei Fratelli
D’Innocenzo sarà nelle sale cinematografiche a partire dal
13 gennaio 2022. Con Elio Germano, Astrid Casali, Sara Ciocca,
Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba, Federica Pala, Filippo
Dini e con la partecipazione di Massimo Wertmüller è
prodotto da Lorenzo Mieli per THE APARTMENT, società del gruppo
FREMANTLE e VISION DISTRIBUTION, in co-produzione con LE PACTE, in
collaborazione con SKY.
La trama di America Latina
Latina: paludi, bonifiche, centrali
nucleari dismesse, umidità. Massimo Sisti è il titolare di uno
studio dentistico che porta il suo nome. Professionale, gentile,
pacato, ha conquistato tutto ciò che poteva desiderare: una villa
immersa nella quiete e una famiglia che ama e che lo accompagna
nello scorrere dei giorni, dei mesi, degli anni. La moglie
Alessandra e le figlie Laura e Ilenia (la prima adolescente, la
seconda non ancora) sono la sua ragione di vita, la sua felicità,
la ricompensa a un’esistenza improntata all’abnegazione e alla
correttezza. È in questa primavera imperturbabile e calma che
irrompe l’imprevedibile: un giorno come un altro Massimo scende in
cantina e l’assurdo si impossessa della sua vita.
Dopo la presentazione a Venezia 78,
America Latina dei Fratelli D’Innocenzo si prepara ad uscire
in sala, il 13 gennaio, tra le prime uscite del nuovo anno a
destare un certo interesse tra le fila degli amanti del cinema
italiano e soprattutto di coloro che seguono dal 2017 i gemelli di
Tor Bella Monaca e il loro lavoro cinematografico.
Dopo Favolacce, i due si avvalgono ancora della
collaborazione di Elio Germano, che in questo caso è il
loro protagonista unico, per una storia che tocca molti generi
cinematografici e che nel titolo nasconde proprio questa
dichiarazione: siamo a Latina, certo, ma siamo anche in un ambito
narrativo di genere che è più affine al cinema e alla letteratura
degli Stati Uniti.
Il film, terzo in 4 anni, è stato
definito di importanza capitale da Fabio
D’Innocenzo, che con Damiano e
Elio Germano ha partecipato ad una nuova
conferenza stampa in cui i protagonisti hanno raccontato il film.
“È un film al quale teniamo tantissimo – ha spiegato Fabio
– è nato in fretta, rispetto ai primi due film che hanno avuto
una gestazione lunghissima. Ci siamo trovati nella condizione di
realizzare subito quello che avevamo da dire. È stato fatto di
getto, ma senza rinunciare alla precisione. È un film figlio di ciò
che stiamo vivendo, mette trai suoi temi tante paure archetipiche.
Ciò che è accaduto in questi due anni ha fatto esplodere queste
paure. Per noi è un film personale e per questo dialoga con
tutti.”
Il film racconta di ferite e
vulnerabilità, di ciò che, in poche parole, ci rende uomini.
Secondo Damiano D’Innocenzo è la vita stessa, la
condizione di essere vivi, a fare paura: “La vita mi rende
vulnerabile e anche la paura, e spesso camminano a braccetto.
L’unica qualità che mi riconosco è quella di non abdicare alla mia
vulnerabilità, per cercare capirla, di capire perché si concentra
tanto nei miei confronti. So che esiste e farà parte della mia vita
e provo ad analizzarla in racconti audiovisivi. Credo che il cinema
possa essere un buon palcoscenico per chi è così
introspettivo.”
La
terra dell’abbastanza,
Favolacce, America Latina: non si può certo dire che
il cinema dei D’Innocenzo sia rassicurante, ma per
i due registi romani non si tratta certo di un deterrente. “Non
credo che il pubblico possa rifiutare una storia disturbante perché
siamo in un periodo disturbante – dice Damiano – A parlare
sarà il film stesso, lo deciderà il pubblico che sceglierà di
andare in sala a vederlo.”
Anche in relazione al momento storico che stiamo vivendo, secondo
Fabio “adesso tutti cerchiamo storie dense e i film perturbanti
ci aiutano a portarci in dimensioni altre. Per questi film non ci
sono momenti buoni o sbagliati, quindi questo momento va bene come
un altro.”
Elio
Germano interpreta il protagonista assoluto del film, un
professionista affermato, con una famiglia bellissima, che si gode
la sua vita tranquilla in periferia: “Per me è stato un viaggio
molto appassionante. Quando si lavora cercando il personaggio è
sempre un processo interessante, anche quando la ferita che si
racconta è profonda. E in questo caso, si tratta di una ferita che
si allarga man mano che il film procede. La possibilità che veniamo
feriti è il nostro essere umani. Professionalmente è stato
appassionante, piacevole e faticoso insieme.”
Un elemento ricorrente nel cinema
dei Fratelli D’Innocenzo è senz’altro la famiglia,
e anche in questo film ritorna questa dimensione domestica e
familiare: “Il film passa dall’essere un thriller, all’indagine
antropologica, fino quasi all’horror. La famiglia è al centro delle
nostre indagini perché lì si formano i problemi e le battaglie che
combattiamo ogni giorno. Il senso della famiglia va letto in senso
moderno. La famiglia di questo film è particolare, è generata da un
grandissimo amore, che poi sia non corrisposto o intrappolato è in
secondo piano. Ma l’amore è in grado di dare la soluzione ai
problemi, anche quando i problemi arrivano dalla famiglia stessa. I
nostri film sono tutti sui rapporti di sangue, sulle famiglie e su
come esse sono l’origine dei problemi ma spesso rappresentano anche
la soluzione.”
America
Latina, terzo film dei Fratelli
D’Innocenzo, sarà nelle sale cinematografiche a partire
dal 13 gennaio 2022. Con Elio Germano, Astrid
Casali,Sara Ciocca, Maurizio Lastrico,
Carlotta Gamba, Federica Pala, Filippo Dini e
con la partecipazione di Massimo Wertmüller è prodotto da
Lorenzo Mieli per THE APARTMENT, società del gruppo
FREMANTLE e VISION DISTRIBUTION, in co-produzione con
LE PACTE, in collaborazione con SKY.
Svelata oggi la prima immagine di
backstage dal set del nuovo film scritto e diretto da
Damiano e Fabio D’innocenzo, AMERICA
LATINA.
La foto, scattata dai gemelli
D’Innocenzo, è stata diffusa oggi dai registi stessi attraverso il
loro profilo ufficiale di Instagram @fabiodinnocenzo. L’immagine
ritrae il protagonista Elio Germano poco prima di un ciak. Le riprese
del film, definito dagli stessi registi “una storia d’amore, e
come tutte le storie d’amore quindi un thriller“, si stanno
svolgendo in questi giorni a Latina. Nel cast, accanto a Elio
Germano, Astrid Casali, Sara Ciocca, Maurizio
Lastrico, Carlotta Gamba, Federica Pala, Filippo Dini e
Massimo Wertmüller.
@fabiodinnocenzo
AMERICA
LATINA è prodotto da Lorenzo Mieli per The
Apartment, società del gruppo Fremantle, Vision Distribution e Le
Pacte. AMERICA LATINA sarà distribuito in Italia e nel mondo
da Vision Distribution.
America Latina, terzo film di Damiano e Fabio
D’Innocenzo, arriva in prima tv domenica 8 maggio alle
21.15 su Sky Cinema Due, in streaming su NOW e disponibile on
demand.
Presentato
in concorso alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia, il film vede nel cast Elio Germano, Astrid Casali,
Sara Ciocca, Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba,
Federica Pala, Filippo Dini e con
la partecipazione di Massimo Wertmüller.
AMERICA LATINA è prodotto da Lorenzo
Mieli per THE APARTMENT, società del
gruppo FREMANTLE e VISION
DISTRIBUTION, in co-produzione con LE
PACTE, in collaborazione con SKY.
La trama
Latina: paludi, bonifiche, centrali
nucleari dismesse, umidità. Massimo Sisti è il titolare di uno
studio dentistico che porta il suo nome. Professionale, gentile,
pacato, ha conquistato tutto ciò che poteva desiderare: una villa
immersa nella quiete e una famiglia che ama e che lo accompagna
nello scorrere dei giorni, dei mesi, degli anni. La moglie
Alessandra e le figlie Laura e Ilenia (la prima adolescente, la
seconda non ancora) sono la sua ragione di vita, la sua felicità,
la ricompensa a un’esistenza improntata all’abnegazione e alla
correttezza. È in questa primavera imperturbabile e calma che
irrompe l’imprevedibile: un giorno come un altro Massimo scende in
cantina e l’assurdo si impossessa della sua vita.
AMERICA LATINA– Domenica 8
maggio in prima tv alle 21.15 su Sky Cinema Due, in streaming su
N0W e disponibile on demand.
Presentato in concorso alla
78.Mostra internazionale del Cinema di Venezia, il terzo film dei
Fratelli D’Innocenzo, America
Latina, sarà nelle sale cinematografiche a partire dal
27 gennaio 2022. Con Elio Germano, Astrid Casali,
Sara Ciocca, Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba,
Federica Pala, Filippo Dini e con la partecipazione di
Massimo Wertmüller è prodotto da Lorenzo
Mieli per THE APARTMENT, società del gruppo
FREMANTLE e VISION DISTRIBUTION, in
co-produzione con LE PACTE, in collaborazione con
SKY.
La trama di America
Latina. Latina: paludi, bonifiche, centrali nucleari
dismesse, umidità.
Massimo Sisti è il titolare di uno
studio dentistico che porta il suo nome. Professionale, gentile,
pacato, ha conquistato tutto ciò che poteva desiderare: una villa
immersa nella quiete e una famiglia che ama e che lo accompagna
nello scorrere dei giorni, dei mesi, degli anni. La moglie
Alessandra e le figlie Laura e Ilenia (la prima adolescente, la
seconda non ancora) sono la sua ragione di vita, la sua felicità,
la ricompensa a un’esistenza improntata all’abnegazione e alla
correttezza.
È in questa primavera imperturbabile e calma che irrompe
l’imprevedibile: un giorno come un altro Massimo scende in cantina
e l’assurdo si impossessa della sua vita.
Celebre per il suo ruolo da
protagonista nella serie Ugly Betty, l’attrice
America Ferrera si è nel corso degli anni distinta
anche per altri progetti cinematografici e televisivi, dimostrando
di potersi liberare del personaggio che l’ha resa nota. La sua
versatilità è stata così messa a disposizione di opere di vario
genere, quanto anche per l’arte del doppiaggio, che la Ferrera ha
conseguito con successo.
Ecco 10 cose che non sai di
America Ferrera.
America Ferrera: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
commedie. L’attrice debutta al cinema con il film Le
donne vere hanno le curve (2002), per poi recitare anche nella
commedia 4 amiche e un paio di jeans (2005) e nei film
Lords of Dogtown (2005) e La stessa luna (2007).
Nel 2008 recita nel sequel 4 amiche un paio di jeans 2,
per prendere parte negli anni successivi a Matrimonio in
famiglia (2010), End of Watch –
Tolleranza zero (2012), Cesar Chavez (2014),
diretto da Diego
Luna, e Special Correspondents (2016). È poi
tornata al cinema nel 2023 con il film Barbie, diretto da
Greta Gerwig e
interpretato da Margot Robbie e
Ryan Gosling.
Sempre nel 2023 sarà al cinema con la commedia Dumb
Money.
2. È celebre per i ruoli
televisivi. Dopo aver recitato nei film televisivi
Diamoci una mossa! (2002) e
$5.15/Hr. (2004), la Ferrera diventa nota grazie al
ruolo di Betty Suarez, protagonista di Ugly
Betty, che ricopre dal 2006 al 2010. Successivamente,
grazie anche al successo ottenuto, prende parte a note serie
come The Good
Wife (2011-2013), Christine (2012)
e Superstore, dove dal 2015 al 2021 ha ricoperto il
ruolo della protagonista Amy. Nel 2022 ha invece recitato nella
serie WeCrashed.
3. Si è distinta come
doppiatrice. L’attrice ha legato in modo indissolubile la
sua carriera da doppiatrice al film Dragon Trainer (2010), dove ha dato voce
al personaggio di Astrid, che ha nuovamente doppiato nei sequel
Dragon Trainer 2 (2014) e Dragon Trainer – Il
mondo nascosto (2019). Dal 2012 al 2014 ha doppiato il
personaggio anche per la serie animata Dragons: I paladini di
Berk. Nel 2024 la si ritroverà tra i doppiatori del film Pixar
Elio.
America Ferrera, il film
Barbie e il suo monologo
4. Ha un importante
monologo all’interno del film. In Barbie la
Ferrera interpreta Gloria, una madre single con un difficile
rapporto con la figlia adolescente, che vive nel mondo reale e
lavora alla fabbrica Mattel. È proprio lei a mostrare a Barbie le
contraddizioni impossibili nelle quali le donne sono costrette a
vivere nel mondo reale. Ciò avviene con un monologo particolarmente
apprezzato, riguardo il quale l’attrice ha dichiarato: “Credo
di averlo ripetuto 500 volte. Greta mi ha lasciato massima libertà.
Poi abbiamo girato per ben due giorni. Avremo fatto 30-50 ciak solo
per il mio monologo. Alla fine tutta la crew lo sapeva a
memoria!”
America Ferrera è su
Instagram
5. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram, dove possiede un profilo seguito da oltre 1,5 milione di
persone. Qui la Ferrera è solita condividere fotografie scattate in
momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano
anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete, così
come curiosità quotidiane che l’attrice condivide con i suoi fan.
Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue
novità.
America Ferrera: chi è suo
marito
6. È sposata. Dopo
un anno di fidanzamento, nel giugno del 2011 la Ferrera ha
annunciato le nozze con Ryan Piers Williams, regista e attore. I
due si sono sposati con una cerimonia celebrata dall’attrice Judith
Light, collega della Ferrera in Ugly Betty. All’evento
erano presenti amici stretti, famigliari e colleghi di set.
7. Hanno avuto un
figlio. Nella notte di Capodanno del 2017 l’attrice ha
annunciato tramite un post sul proprio profilo Instagram di essere
incinta del primo figlio. Questi nasce nel maggio del 2018, e da
quel momento la coppia si è dimostrata attenta nel evitare
l’esposizione mediatica del bambino, conducendo pertanto una vita
ben scissa dai riflettori del loro mestiere.
America Ferrera in Ugly
Betty
8. Ha stabilito un
importante primato. Grazie al ruolo di Betty Suarez,
ragazza poco attraente ma dalle ottime competenze nel campo della
moda, la Ferrera è diventata la prima attrice
latinoamericana a vincere un Emmy Award come miglior attrice
protagonista in una serie comedy nel 2007, stabilendo un
importante primato all’interno dell’industria.
9. Ha ottenuto il ruolo
senza sapere nulla della serie. Produttrice esecutiva
della serie è l’attrice Salma
Hayek, la quale racconta di aver personalmente scelto
la Ferrera come protagonista dopo averla incontrata quasi per caso.
Questa non sapeva nulla della serie in stato di realizzazione, così
non capì subito cosa volesse dire la Hayek, ma accettò per via
della reverenza nei suoi confronti.
America Ferrera: età e
altezza
10. America Ferrera è nata
a Los Angeles, California, Stati Uniti, il 18 aprile 1984.
L’attrice è alta complessivamente 155 centimetri.
America Ferrera riceverà l’ottavo
SeeHer Award alla 29esima edizione dei Critics
Choice Awards, ha annunciato la Critics Choice Association.
Riceverà l’onorificenza all’evento del 14 gennaio 2024, che sarà
ospitato da Chelsea Handler.
Il premio SeeHer viene assegnato a
una donna che “sostiene l’uguaglianza di genere, ritrae i
personaggi con autenticità, sfida gli stereotipi e oltrepassa i
confini”, si legge nel comunicato. SeeHer, movimento globale
leader per una rappresentazione accurata delle donne e delle
ragazze nei media, comprende operatori di marketing, organizzazioni
mediatiche e influencer del settore impegnati a creare pubblicità e
media privi di pregiudizi di genere.
Anche se quest’anno l’ha vista
partecipare a Barbie e
Dumb Money, America Ferrera è nota soprattutto per i suoi
ruoli in Ugly Betty, Real Women Have
Curves, The Sisterhood of the Traveling
Pants e la serie disponibile su Netflix, Superstore. Attrice,
regista e produttrice pluripremiata, Ferrera ha ricevuto un Emmy,
uno Screen Actors Guild Award e un ALMA e un Imagen Awards per la
sua interpretazione in Ugly Betty.
Per quanto riguarda il suo lavoro
nell’attivismo, Ferrera ha lanciato “Poderistas” nel 2020 con altre
nove donne, tra cui Eva Longoria Bastón e
Christy Haubegger. Una comunità di stile di vita
digitale e senza scopo di lucro, “Poderistas” ha lo scopo di
informare, affermare e ispirare i latini a trasformare le loro
vite, comunità e nazione sfruttando il loro potenziale. Insieme al
marito Ryan Piers Williams e all’amico
Wilmer Valderrama, America Ferrera ha anche co-fondato “Harness”,
una comunità di artisti, influencer e leader di base che utilizzano
l’arte e la narrazione per creare un mondo più equo.
Inoltre, Ferrera ha parlato in
numerosi eventi importanti come TED, DNC e March for Our Lives. È
stata relatrice di apertura e presidente del Comitato degli artisti
per la marcia delle donne a Washington nel 2017. I precedenti
destinatari del SeeHer Award includono Viola Davis, Gal Gadot, Claire Foy, Kristen Bell, Zendaya,
Halle Berry e Janelle Monáe.
Fresca della sua prima nomination
all’Oscar per Barbie,
America Ferrera è pronta a fare il suo debutto
alla regia. I Am Not Your Perfect Mexican
Daughter è in fase di sviluppo presso la Orion
Pictures di Amazon MGM, con Ferrera alla guida. Deadline riporta che il film
sarà basato sull’omonimo romanzo bestseller di Erika
Sánchez.
Il progetto è stato annunciato per
la prima volta nel 2021, quando era sviluppato da Netflix;
da allora il film è stato trasferito su Amazon, con Ferrera ancora
legata al progetto per firmare la regia. Anche se questo sarà il
suo primo lungometraggio,
America Ferrera non è estranea alla sedia da regista;
in precedenza ha diretto quattro episodi della sitcom della NBC
Superstore e cinque episodi della serie NetflixGentefied, di cui è stata anche produttrice
esecutiva.
Pubblicato per la prima volta nel
2017, I Am Not Your Perfect Mexican
Daughter è incentrato su Julia Reyes, un’aspirante
scrittrice e figlia di una pecora nera di una famiglia di immigrati
messicani a Chicago. Lavora all’ombra di sua sorella Olga, che è
rimasta uccisa in un incidente prima che qualcosa potesse offuscare
la sua perfezione. Tuttavia, quando Julia scopre che la breve vita
di Olga potrebbe aver avuto un lato nascosto e oscuro, arruola la
sua amica Lorena e il suo fidanzato Connor per scoprire la vera
verità su sua sorella. Il progetto è in fase di sviluppo presso
Orion Pictures, la vetrina della MGM per registi
sotto-rappresentati provenienti da gruppi emarginati; non ha ancora
fissato una data di uscita.
America Ferrera ha dichiarato di essere “un po’ sotto
shock”, nel bene e nel male, in merito alle nomination agli Oscar
2024. L’aspetto che la rende felice è sicuramente la sua prima
nomination personale, come Migliore attrice non protagonista, per
Barbie,
che lei definisce “surreale e incredibile”; il lato negativo è il
fatto che Greta
Gerwig e Margot Robbie, le visionarie dietro
l’innovativo blockbuster, sono state snobbate, rispettivamente
nelle categorie Regia e Miglior Attrice. Il suo disappunto segue
delle
dichiarazioni simili di
Ryan Gosling.
“Sono le mie ragazze e voglio
vedere celebrato il loro incredibile, straordinario lavoro. Hanno
fatto la storia, hanno fissato un nuovo standard”, ha detto
Ferrera a Deadline. “Non solo hanno
battuto i record al botteghino, ma hanno realizzato qualcosa che ha
avuto risonanza in tutto il mondo, e l’impatto di ciò che hanno
realizzato è e continuerà a farsi sentire nella nostra cultura.
Penso di unirmi a molte persone nel volerle vedere riconosciute per
questo.”
Per America
Ferrera, ciò che ha reso Barbie un
progetto così unico è stato quanto fosse inaspettato, a partire
dalla decisione della star produttrice Margot Robbie di rivolgersi a
Greta Gerwig come co-sceneggiatrice e
regista. “Penso che da quel momento la gente si sia interessata
a ciò che la mente di Greta come regista avrebbe fatto con Barbie,
e lei ha messo insieme artisti incredibili, davanti alla macchina
da presa e dietro, per dare vita alla sua visione” ha detto
l’attrice. “La sceneggiatura era così divertente, sovversiva e
irriverente, ma osava anche avere un cuore e un
messaggio.”
“È un viaggio davvero
incredibile, incredibilmente divertente e sorprendente da
intraprendere, per tornare indietro e rendersi conto che il film
parlava sempre di noi, della bellezza della vita e della vita che
vale la pena vivere. Sento che è così che mi fanno sentire i grandi
film”, ha detto Ferrera. “Quando ho visto un film
fantastico, mi sento più entusiasta non solo di ciò che è possibile
nella narrazione, ma anche di ciò che è possibile nella vita, e
sento che questo è ciò che Greta è riuscita a realizzare con questo
film.”
La cerimonia degli Oscar 2024 si
terrà domenica 10 marzo alle 16:00. PT al Dolby Theatre
dell’Ovation Hollywood di Los Angeles. Jimmy
Kimmel torna come presentatore per il secondo anno
consecutivo e per la quarta volta complessiva.
America Chavez è
pronta a fare il suo debutto in live-action nel film del MCUDoctor
Strange nel Multiverso della Follia. Sebbene la trama
del film di prossima uscita rimanga avvolta dal mistero, è
probabile che incorporerà almeno alcuni aspetti delle migliori
storyline di America Chavez della MarvelComics, specialmente quelle che riguardano la sua
singolare e tragica storia.
America Chavez
riesce a farsi prepotentemente largo verso nuove dimensioni,
aprendo portali a forma di stella che conducono ad altri universi.
Questo la rende un personaggio ideale da aggiungere alla trama del
film, con uno degli universi di cui verremo a conoscenza che è in
realtà quello che lei credeva essere la sua realtà natale. Molte
delle sue migliori storie a fumetti riguardano ciò che America
pensava di sapere sulla sua singolare identità: vediamo assieme le
migliori.
1All-New Hawkeye #3
Ci
sono molte versioni di Capitan America nella
Marvel Comics: una delle più potenti è una versione futura di
America Chavez. In una futura linea temporale
alternativa intravista nella serie solista di Kate Bishop Hawkeye, è proprio America che ne ha assunto
il ruolo.
È
una storia entusiasmante che la fa entrare in contatto con entrambe
le versioni di Occhio di Falco, entrambe più
vecchie di 30 anni in questa linea temporale alternativa. Uno
scenario del genere potrebbe potenzialmente manifestarsi nel
MCU in
qualche modo, sia in What If… o in una qualche trama resa in
live-action.
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema gratis Amen di
Andrea Baroni con Grace Ambrose, Francesca
Carrain, Luigi Di Fiore, Paola Sambo, Valentina Filippeschi, Simone
Guarany, Silvia D’Amico.
La proiezione è prevista il
prossimo venerdì 21 giugno alle ore 20,10 presso il cinema CITYLIFE
ANTEO di Milano.
Ci sono a disposizione dei lettori
di Cinefilos 10 (dieci) biglietti da richiedere
inviando una email a [email protected] e da
ritirare direttamente alla biglietteria del cinema dando il proprio
cognome e nome.
I biglietti andranno richiesti
improrogabilmente entro le ore 14,30 di giovedì 20 giugno e
verranno consegnati agli assegnatari fino ad esaurimento dei posti
disponibili in sala.
Amen, il trailer
Amen, la trama
In un casolare di campagna fermo nel
tempo, vive una famiglia estremamente religiosa, di quelle
cristiane che seguono alla lettera le Scritture del Vecchio
Testamento. Le tre figlie non hanno mai abbandonato la proprietà
spinte da rispetto, dovere e sotto l’egida di un padre padrone e
una nonna dogmatica.
Vivono di poco: l’orto e i campi
permettono alla famiglia di sfamarsi e commerciare il minimo
durante il mercato paesano. Il padre, Armando, ha abituate tutte a
non chiedere più del dovuto. Sara, delle tre figlie, è la maggiore,
quella più legata agli studi religiosi e per questo mistica. In
armonia con la terra che coltiva e in contatto diretto con la sua
parte emozionale e spirituale, è la figlia preferita. Ester è la
più disinibita e reazionaria, vorrebbe vedere che c’è oltre la
vallata ed è alla continua ricerca della sfida.
L’educazione religiosa e sociale è
affidata a nonna Paolina, che guida la piccola Miriam e le due
sorelle in un Cammino stretto e difficile, prevedendo e augurandosi
la Salvezza per le nipoti.
Le lezioni sono infinte ed
estenuanti, le preghiere dolorose, le imposizioni non poche. Il
momento comune della Confessione è forse il più importante tra le
attività della giornata: la chiude e ne conserva gli aspetti per
cui fare ammenda. Le tre sorelle, infatti, sono costrette a
rivelare ogni loro azione e pensiero recondito.
Intanto da pochi giorni è arrivato
misteriosamente al casolare Primo, un altro nipote di Paolina.
Armando lo mal sopporta, teme per il contatto con le figlie e lo
utilizza nei lavori più duri. A lui non è concesso né di dormire in
casa, né di mangiare al tavolo con la famiglia. A causa di questo
innesto inizia un conflitto collerico ma silenzioso tra la madre e
il figlio: Paolina è convinta di poterlo redimere, Armando invece
vorrebbe usare il suo fucile e scacciarlo come normalmente fa con i
lupi. Nello stesso tempo, le ragazze, per la prima volta, scoprono
il viso e il corpo di un giovane maschio che, giorno dopo giorno,
osservano curiose. Le sensazioni e le decisioni che le tre sorelle
avranno e prenderanno su Primo, cambieranno per sempre la loro
vita.