Chi pensava che dopo Cappuccetto
Rosso Sangue Shiloh Fernandez ne avesse abbastanza di boschi
pericolosi, dovrà ricredersi: l’attore californiano è infatti
entrato nel cast del remake de La Casa di Sam Raimi, nel quale è
recentemente entrata a far parte anche Jane Levy, in
sostituzione di Lily Collins.
La storia seguirà sostanzialmente
l’originale del 1981: un gruppo di ragazzi in gita nei boschi
finisce in una casa dove scopre il Libro dei Morti e scatena delle
forze demoniache fuori da qualsiasi controllo. La sceneggiatura di
questo remake è stata scritta da Fede Alvarez, e Rodo Sayagues e
poi ‘ripulita’ da Diablo Cody, che siederà anche dietro la macchina
da presa; l’inizio delle riprese, inizialmente programmato per
marzo, è stato rimandato. Dopo Cappuccetto Rosso, Fernandez ha
lavorato nel thriller The East e nella commedia Syrup.
TOKYO –
Shift del filippino Siege
Ledesma, ha vinto il Gran Premio all’ Asian Film
Festival di Osaka, mentre l’attore
coreano Ha Jung-woo, ha ottenuto il premio come
talento più promettente per il suo debutto alla regia. Il film di
Ledesma racconta la storia di una ragazza che lavora in un call
center perdutamente innamorata del suo team leader che,
sfortunatamente per lei, è gay. Il premio del pubblico, invece, se
lo è aggiudicato Kano, film taiwanese che
narra la storia vera di una squadra di Taiwan che gareggiò per le
finali di baseball del Giappone nel 1931, quando il paese era sotto
il dominio imperiale giapponese. Kano è
stato il film di apertura del festival.Il premio migliore attrice è
andato a Carina Lau per il suo ruolo in
Bends della regista cinese Flora Lau.
Forever Love, una commedia
romantica diretta dal taiwanese Toyoharu
Kitamura e Li-Shiou Shiao, ha vinto un
10.000 dollari e un contratto con la Asahi
Broadcasting Corp per i diritti televisivi locali.
Shia LaBeouf deve
il suo grande debutto al cinema a Transformers,
del 2007, franchise a cui ha continuato a partecipare per anni,
recitando nei due sequel del film di Michael
Bay.
Tuttavia è noto il radicale
cambiamento di carriera che l’attore ha scelto per sé,
centellinando le sue scelte artistiche e trasformandosi in un
eccentrico personaggio per la comunità hollywoodiana.
Adesso, a 31 anni, parlando
con Esquire, Shia
LaBeouf ha commentato il franchise che lo ha battezzato al
cinema e gli ha dato la possibilità di guadagnare milioni,
definendolo irrilevante:
“Il mio rammarico con quei film
era che sentivo che erano irrilevanti. Erano fottutamente datati…
Guarda storie come Easy Rider e Toro Scatenato e De Niro e Scorsese
e Hopper, e trovi un valore in quello che fanno. Nel frattempo tu
insegui cristalli di energia. È molto difficile continuare a fare
quello che stai facendo quando ritieni che sia l’antitesi del tuo
scopo su questo pianeta.”
La posizione di LaBeouf è netta e
senza dubbio condivisibile. Avendo cominciato molto giovane a
recitare il ruolo di Sam Witwicky, è normale che
crescendo e maturando, Shia abbia trovato più interessante
rivolgersi ad altri temi e a un altro tipo di cinema.
Dopo un periodo molto buio, sembra
adesso che Shia LaBeouf abbia ritrovato la sua
strada professionale. Lo abbiamo visto di recente in Borg McEnroe e
nello splendido American Honey.
Un uomo che somigliava a
Shia LaBeouf è stato aggredito da mentre
stava salendo le scale di una fermata della metropolitana perché
“somigliava” all’attore. La vittima dell’aggressione,
Mario Licato, ha rivelato
l’accaduto al The Gothamist:
Non ho neanche visto il tipo
che mi ha colpito. Ricordo soltanto il suo pugno che viene verso di
me. Mi ha fatto cadere, e, mentre rotolavo giù per le scale, l’ho
sentito dire: “Questo è perché sembri proprio Shia
LaBeouf!”.
Licato ha continuato:
Mi sono alzato e ho detto:
“Sono pazzo io o ho sentito dirgli che mi ha menato perché
assomiglio a Shia LaBeouf?”. A quanto pare
alcuni passanti hanno confermato la cosa “È esattamente
quello che ha detto mentre scappava”.
Al momento la Polizia sta cercando
di identificare l’assalitore attraverso i video di sorveglianza
della fermata.
Qualche settimana fa vi avevamo
annunciato che in alcune scene di Nymphomaniac, nuova fatica di
Lars Von Trier, Shia LaBeouf sarebbe stato impegnato in scene di sesso reale. Oggi
giunge la notizia che per essere reclutato dal regista danese il
giovane attore californiano abbia inviato dei tape bollenti con
protagonisti lui e la fidanzata, la stilista Karolyn Pho.
“Gli ho mandato un videotape di
me e la mia ragazza che facevamo l’amore, ecco come ho avuto il
lavoro”
Così LaBoeuf ha spiegato la
faccenda. Sarà vero? Nymphomaniac, con Charlotte Gainsbourg e
Stellan Skarsgard, uscirà nel 2013.
Dopo la partenza folgorante con
Transformers, la carriera di Shia
LaBeouf ha subìto una decisa sterzata. L’attore ha
cominciato a scegliere ruoli più ricercati, lontani dalle scelte
canoniche e ha costruito per sé un percorso artistico interessante
anche se non privo di momenti discutibili.
Presentato al Festival di Venezia del 2015, Man
Down è uno degli ultimi film che lo vedono protagonista ed
è arrivato nelle sale del Regno Unito registrando un record
pazzesco: sette sterline per un week end, ovvero un solo biglietto
staccato.
Chiariamo però che il film è stato
distribuito in una sola copia ed è quindi stato scelto da un solo
spettatore, il che ridimensiona la misura dello “scandaloso”
record. Fino a questo momento avevano fatto “meglio”
soltanto Colonia (47 sterline nel
primo weekend) e Franny (25
sterline).
Shia LaBeouf arrestato durante la protesta contro
Trump
Inoltre il film è stato distribuito
anche on demand contemporaneamente, il che ha inciso sicuramente
con la scelta di quegli spettatori che pur volendo vedere il film
non hanno raggiunto l’unica sala disponibile nel Regno Unito.
Il film vede protagonisti anche
Jay Courtney, Gary Oldman, Kate Mara, Clifton Collins
Jr. e Kate Mara.
Ambientato nella selvaggia America
post-apocalittica, Man Down segue le vicende del
Marine Gabriel Drummer (La Beouf), che è alla
disperata ricerca di suo figlio e di sua moglie
(Mara). Accompagnato dal suo migliore amico, Devin
Robert (Courtney), un marine con l’insano istitnto
di sparare prima di parlare, Gabriel si imbatterà in Charles
(Collins Jr.), un sopravvissuto all’apocalisse che
conserva informazioni vitali per la sua famiglia. Mentre riviviamo
il passato, siamo guidati alla scoperta di del mistero di fronte al
quale si trova Gabriel.
Diretto da Dito Montiel, Man
Down è stato scritto da Adam Simon e
prodotto da Dawn Krantz, Stephen Mceveety e
Jon Burton.
Secondo un nuovo report di
Variety, i Marvel Studios avevano pensato a Shia LaBeouf per il ruolo di un supereroe in
uno dei loro prossimi progetti. A quanto pare la Casa delle Idee
aveva puntato all’ex enfant prodige dopo l’acclamato
Honey Boy, pellicola autobiografica di cui LaBeouf ha
curato anche la regia.
Tuttavia, sempre come riferito dalla
fonte, tra lo studio e LaBeouf non c’è mai stato un incontro reale
per discutere dell’eventuale progetto. Inoltre, pare che i Marvel Studios abbiano fatto marcia
indietro – e quindi ripensato alla loro idea di ingaggiarlo – in
seguito alle recenti accuse mosse ai danni dell’attore dalla sua ex
compagna, l’attrice e cantante FKA Twigs, che
aveva conosciuto proprio sul set di Honey Boy e che lo ha accusato di percosse e abusi (e
anche di averle trasmesso una malattia venerea in maniera del tutto
consapevole).
In seguito alle accuse di Twigs,
Netflix ha rimosso il nome di LaBeouf dalla campagna
promozionale in occasione dei prossimi Oscar di Pieces
of a Woman, l’acclamato film di
Kornél Mundruczó in cui l’attore recita al fianco
di Vanessa Kirby (premiata a Venezia con la Coppa
Volpi per la sua interpretazione).
Shia LaBeouf licenziato da Don’t
Worry Darling, il nuovo film di Olivia Wilde
Shia LaBeouf ha alle spalle una lunga storia
fatta di problemi legati all’abuso di sostanze, alla gestione della
rabbia e alla mancanza di professionalità. Nel corso degli anni, il
suo comportamento è stato ampiamente tollerato a Hollywood a causa
del suo innegabile talento. Tuttavia, sempre il report di
Variety chiarisce sul reale motivo per cui l’attore abbia
abbandonato il cast di Don’t Worry Darling, il nuovo film da regista
di Olivia Wilde(La rivincita delle
sfigate).
A settembre venne ufficializzato che
LaBeouf aveva abbandonato il progetto a causa di altri impegni e
che sarebbe stato sostituito da Harry Styles(Dunkirk).
Adesso, invece, come spiegato dalla fonte, pare che l’attore sia
stato licenziato dalla stessa Wilde proprio a causa del suo
comportamento anti-professionale. Una fonte vicina alla produzione
del film ha spiegato che non è facile lavorare con l’attore e che
LaBeouf è stato più volte sgradevole sia con Wilde che con i membri
del cast e della troupe.
Shia LaBeouf è uno
degli attori americani più versatili e brillanti degli ultimi anni.
Ha recitato in film che hanno fatto la storia del cinema, come i
primi tre capitoli di Transformers, e ha interpretato tanti ruoli
diversi.
Spesso la sua versatilità e le sue
abilità vengono oscurate dai suoi continui colpi di testa e dai
suoi problemi caratteriali che gli causano problemi di diverso
genere. Bisogna, però, riconoscere che LaBeouf è una persona
brillante, con tante idee geniali in mente e che spesso non viene
compreso.
Ecco, allora, dieci cose che
non sapevate di Shia LaBeouf.
Shia LaBeouf: i suoi film
1. È diventato celebre
grazie ad una nota saga. La carriera di Shia LaBeouf
inizia subito dopo il conseguimento del diploma nel 2003,
cominciando a partecipare nello stesso anno, con ruoli marginali,
in film come Holes – Buchi nel deserto, Scemo & più scemo –
Iniziò così…, Charlie’s Angels – Più che mai e La
Battaglia di Shaker Heights. Negli anni successivi comincia a
farsi valere in pellicole come Io, Robot (2004),
Constantine (2005) e Guida per riconoscere i tuoi
santi (2006). Tuttavia, sarà il 2007 l’anno di svolta per il
giovane attore, che viene conosciuto in tutto il mondo grazie ai
suoi ruoli da protagonista in Disturbia (2007) e nel primo
capitolo di quella che poi sarebbe diventata una delle saghe più
seguite, ovvero Transformers di Michael
Bay.
3. Shia LaBeouf e il video
motivazionale. Nel 2015, l’attore ha deciso di rendere
pubblico un video motivazionale, intitolato Do It,
realizzato con uno studente del Central Saint Martin College di
Londra. In questo video l’attore invita e sprona tutti a realizzare
i propri sogni, a far sì che non rimangano solo sogni. Anche se
alla fine il video è diventato un vero e proprio tormentone,
oggetto di gag e di variazioni parodistiche, è chiaro il buon
intento dell’attore dietro questo video.
4. Shia LaBeouf protagonista
di All My Movies e Touch My Soul. Nel
2015, LaBeouf ha realizzato dei veri e propri esperimenti: come la
visione ininterrotta, nel 2015, dei suoi film in ordine cronologico
inverso intolata All My Movies. La visione è durata 3
giorni, il pubblico poteva vedere gratuitamente i flm e la sua
postazione era ripresa h24. Nello stesso anno, chiunque lo avrebbe
potuto chiamare al call center di una galleria d’arte a Liverpool
grazie al progetto Touch My Soul: chiunque poteva chiamare
un numero prestabilito e avrebbe potuto parlare con lui,
disponibile per 4 giorni consecutivi.
5. Shia LaBeouf e le 24 ore
in ascensore. Nel febbraio del 2016, l’attore ha deciso di
farne un’altra delle sue: accompagnato dai suoi fidati
collaboratori che lo hanno sostenuto in altri progetti passati,
LaBeouf ha deciso di passare una giornata intera nell’ascensore
dell’Università di Oxford, dando la possibilità a chiunque lo
avrebbe preso di poter parlare con lui. Le 24 ore di riprese sono
state trasmesse in live streaming su You Tube e il tutto è stato
pubblicizzato con l’hastag #elevate.
Shia LaBeouf e FKA Twigs
6. Ha avuto una relazione
con la cantante e ballerina. La più recente relazione
sentimentale di LaBeouf è stata quella avuta con FKA
Twigs, musicista, ballerina e attrice vista anche in
Honey Boy o nello spot Homepod della Apple
diretto da Spike Jonze. I due, conosciutisi
proprio sul set del film qui citato, sono stati insieme dal 2018 al
2020. Al momento della loro separazione, Twigs ha accusato LaBeouf
di abusi sessuali, aggressione e inflizione di distress emotivo.
Tra i due si è dunque aperta una causa legale ancora in corso.
Shia LaBeouf e i suoi tattoo
7. Si è fatto fare dei veri
tatuaggi per un film. Nel 2020 LaBeouf ha recitato nel
ruolo di Creeper nel film The Tax Collector, incentrato
appunto su “esattore delle tasse” che opera per un potente signore
del crimine. Per via dell’ambiente in cui si muove, il personaggio
di Creeper era stato pensato per essere pieno di tatuaggi.
Piuttosto che affidarsi al trucco, come normalmente si fa in questi
casi, LaBeouf ha deciso di farsi realmente tatuare per il ruolo. Ad
occuparsi della cosa è poi stato il tatuatore Bryan
Ramirez, il quale ha condiviso sui social lo scioccante
risultato. Ancora una volta LaBeouf ha confermato di essere un
attore disposto a tutto per i suoi personaggi.
Shia LaBeouf in
Transformers
8. Shia LaBeouf non è
proprio un fan dei Transformers. Nel 2007 il giovane
attore americano fu scelto per girare il primo film della
fortunatissima saga dei Transformers, diventando il
protagonista per i primi tre capitoli. Un ruolo per cui l’attore si
è trovato a dover perdere diverso peso e a sviluppare una notevole
massa muscolare. Ciò non vuol dire però che egli sia un fan
appassionato di queste pellicole: infatti, nel marzo del 2018,
l’attore ha
dichiarato che quei film sono del tutto irrilevanti e datati,
come se non avessero dei valori che si possono trovare, ad esempio,
in film come Toro Scatenato.
Shia LaBeouf in
Nymphomaniac
9. Shia LaBeouf e il ruolo
in Nymphomaniac. Nel 2013, Lars von Trier
ha dato scandalo realizzando il suo controverso film, diviso in due
parti e di cui esiste anche la versione senza censure: si parla,
ovviamente, di Nymphomaniac. Shia non è uno che si fa
molti problemi nel recitare delle parti un po’ spinte o nel
recitare senza nulla addosso e per il film di von Trier si è messo
davvero a nudo. Per questo film drammatico ed erotico, l’attore ha
dichiarato di aver fatto un provino estremo e di aver ricevuto
richiesta, da parte della produzione, di mandare foto del suo pene.
Shia ha anche precisato che il cast era stato avvertito, poiché
all’inizio della sceneggiatura c’era scritto che il sesso sarebbe
stato vero e solo ciò che sarebbe stato illegale sarebbe stato
simulato.
Shia LaBeouf: età e altezza dell’attore
10. Shia LaBeouf è nato l’11 giugno del 1986 a Los
Angeles, in California, Stati Uniti. L’attore è alto
complessivamente 1.76 metri.
Shia LaBeouf ha
avuto una carriera alquanto altalenante. ‘Esploso’ con
Transformers di Michael Bay, l’attore ha poi
proseguito il franchise, fino al terzo capitolo, salvo poi fare
marcia indietro e prendere delle strade più insolite.
In questo periodo turbolento ha
fatto numerose dichiarazioni contro i collaboratori che ha avuto
nel mondo di Hollywood e in particolare contro Steven Spielberg, che in realtà lo
aveva preso sotto la sua ala protettrice all’inizio carriera. Ecco
cosa aveva dichiarato in passato: “Arrivi e realizzi che non
stai incontrando lo Spielberg dei tuoi sogni. Incontri uno
Spielberg differente, che si trova in un altro stadio della sua
carriera. È più una fottuta azienda che un regista […] I set di
Spielberg sono programmati in maniera meticolosa. In 37 secondi hai
fatto quello che dovevi fare e detto la tua battuta. Lo fai per
cinque anni e poi capisci che non è quello che vuoi fare per
vivere. Non mi piacciono i lungometraggi che ho fatto con Steven
Spielberg. L’unico che apprezzo è il primo Transformers.”
Shia LaBeouf fa marcia indietro su
Steven Spielberg
Oggi però è arrivato il momento dei
ripensamenti. Apparentemente più equilibrato degli anni passati,
ospite a una trasmissione radiofonica, Shia
LaBeouf ha detto: “A volte combino casini.
Probabilmente potevo andarci più leggero su Spielberg, e forse
avrei potuto smentire immediatamente quelle cose. Ma i miei
sentimenti nei suoi confronti sono veri, è stato lui a darmi grandi
opportunità.”
Un netto cambio di direzione! Che ci
sia nel suoimmediato futuro il desiderio di rientrare nella cerchia
della Hollywood tradizionale?
Stando alle parole dell’attore in
persona, sarebbe proprio quello che gli è capitato. Shia
LaBeouf ha dichiarato di essere stato stuprato durante la
sua installazione artistica dal titolo I Am Sorry.
Avevamo parlato mesi fa dello
spettacolo di Shia LaBeouf, che aveva dichiarato
di aver bisogno di essere umiliato pubblicamente attraverso una
installazione che lo vedeva seduto e costretto all’immobilità e al
silenzio in una stanza, mentre subiva gli insulti delle persone.
L’installazione si intitolava appunto I Am Sorry, ma la
verità scioccante che viene fuori solo ora per bocca dell’attore è
che durante l’evento l’attore non sarebbe stato aggredito non solo
a parole.
Ecco le parole di Shia: “Una
donna che è venuta con il suo fidanzato, che era fuori alla porta
quando tutto è successo, mi è montata sulle gambe per dieci minuti,
mi ha strappato i vestiti e ha cominciato a stuprarmi…poi è uscita,
con il rossetto sbavato ed è andata dal suo fidanzato che,
immagino, fosse abbastanza dispiaciuto per la cosa. Tutto questo è
accaduto avanti a centinaia di persone…Non è stato bello. Non solo
per me, ma nemmeno per il suo compagno.”
LaBeuf ha poi aggiunto: “In più
la mia ragazza era in fila, perchè era venuta a trovarmi visto che
era San Valentino e io stavo vivendo praticamente in galleria,
mangiavo e dormivo lì per tutta la durata dell’evento, siamo stati
separati per cinque giorni. Senza nessuna comunicazione. Quindi la
cosa che è accaduta ha ferito molto anche lei, quando l’ha sentita
non da me ma dal vocio che si era sparso per la fila. Dopo circa 25
persone, è arrivato il suo turno e mi ha chiesto delle spiegazioni
e io non potevo parlare e così siamo rimasti seduti uno di fronte
all’altro in silenzio a cercare di elaborare questo enorme trauma.
È stato doloroso. La parte più difficile di tutta la
performance.”
Cosa ve ne pare? Vi sembra una
storia plausibile? Se è davvero accaduto qualcosa di così terribile
di fronte a tante persone in fila per insultare LaBeouf, come mai
la storia non è venuta fuori prima?
Fonte: JJ
Pur non essendo
attualmente in una clinica, l’attore americano
Shia LaBeouf, dopo i
recenti avvenimenti, avrebbe accettato dei rimedi contro
l’alcolismo. Si tratterebbe di un circolo di alcolisti anonimi,
anche se nel suo caso, di anonimo, non avrà molto.
LaBeouf, secondo il suo
portavoce, avrebbe compreso che le sue azioni sono il sintomo di
qualcosa più grande, effettuando così il primo passo verso la
guarigione. A causa dei problemi con l’alcool, l’attore
era stato arrestato qualche giorno fa per dei disordini
causati ad uno spettacolo di Broadway.
Shia LaBeouf
ha utilizzato, forse per l’ultima volta, il suo account
Twitter per riferire al mondo la sua decisione di ritirarsi
dalla “vita pubblica”.
“Alla luce dei recenti attacchi
contro la mia integrità artistica, mi ritiro dalla vita
pubblica“, ha twittato l’attore 27enne molto presto questa
mattina. “Il mio amore va a coloro che mi hanno
sostenuto.”
Il messaggio era chiuso dall’hashtag “# stopcreating”, che
allude probabilmente alla richiesta di smettere di criticarlo per
la lettera ricevuta dall’avvocato del famoso artista Daniel
Clowes.
Nel caso vi siate persi l’intera
vicenda, Shia ha dovuto far fronte a degli attacchi dovuti al fatto
che aveva plagiato una storia scritta per un fumetto da Clowes,
spacciandola per sua e facendone la base di un cortometraggio
HowardCantour.com.
Di seguito ecco la lettera incriminata pubblicata da JustJared:
L’attore Shia
LaBeouf da nuovamente prova di sé con nuove polemiche.
Infatti, oggi arriva il video musichale che lo vede protagonista
per la popstar australiana Sia. Il video ha
provocato polemiche perché l’attore danza in una gabbia seminudo
insieme a una giovanissima ballerina di appena 12 anni, Maddie
Ziegler. Il video “Elastic Heart” è stato
addirittura definito pornografico, e criticato per aver costruito
un “spettacolo pedofilo”.
Il video è diretto dal regista Daniel Askill e del coreografo
Ryan Heffington.
Secondo quanto abbiamo appreso
sembra che Shia LaBeouf sta scrivendo una sceneggiatura
ambientata nel famigerato campo di concentramento nazista,
Auschwitz. A darne notizia è stato il regista
e collaboratore di LaBeouf, Abel Ferrara.
Parlando a The
Film Stage(viaIndieWire ) di recente, Ferrara – che
ha diretto
LaBeouf nel recente film Padre Pio – ha detto che i due stavano
lavorando al film, con
LaBeouf che scriveva il progetto.
“Sta davvero bene, amico.
Sta davvero bene. Se n’è andato e ha girato un film su
Coppola”, ha detto Ferrara, riferendosi all’imminente film di
Francis Ford CoppolaMegalopolis.
“Quindi era così, c’era uno di quei film, giusto? Voglio
dire, Padre Pio è stato 15 o 20 giorni ed è rimasto dentro per
quattro, quindi non è stato lì per molto tempo. Ma comunque, è
stato bello e sta lavorando. E stiamo lavorando a un film
insieme, lui sta scrivendo qualcosa su Auschwitz che stiamo
pensando di fare“.
Sebbene sia noto
principalmente per i suoi ruoli di attore, LaBeouf ha già avuto
delle esperienze come sceneggiatore. In precedenza, la star ha
esordito come sceneggiatore con il film autobiografico
Honey Boy, diretto da Alma
Har’el. LaBeouf in seguito ha chiarito che il film
è in gran parte un’opera di
finzione.
Il suo ultimo ruolo è stato
in Padre Pio di Ferrara, il suo primo ruolo
importante da quando ha ricevutoaccuse di violenza
sessuale, aggressione e numerose altre accusedalla
sua ex compagna e artista FKA Twigs.
LeBeouf ha
ammesso in un’apparizione al podcast di
Jon Bernthal Real Ones di aver “ferito”
FKA Twigs, pur non entrando nei dettagli.Dopo il suo ruolo in Padre Pio, LeBeouf apparirà anche nel
filmMegalopolis del 2024 di Francis
Ford Coppola .
Shia LaBeouf
interpreterà il celebre tennista americano John
McEnroe nel biopic Borg/McEnroe,
progetto annunciato nei giorni scorsi durante il Festival
di Cannes, dove l’attore ha presentato
American Honey di Andrea
Arnold.
Il film, come suggerisce lo stesso
titolo, racconterà della storica rivalità, nata tra la fine del
1970 e l’inizio del 1980, tra McEnroe e il grande tennista svedese
Bjorn Borg, che sarà interpretato da
Sverrir Gudnason. Nel cast ci sarà
anche Stellan Skarsgard che vestirà i panni
di Lennart Bergelin, allenatore di Borg.
La pellicola sarà diretta dal
regista danese Janus Metz. Le riprese inizieranno
il prossimo autunno a Londra, e si terranno anche in Svezia, a
Monaco e a New York.
Bjorn Borg è stato
definito da molti il miglior giocatore di doppio della storia del
tennis. È famoso per il suo stile di gioco, per i suoi incontri
combattuti e spettacolari contro rivali come Björn Borg, Jimmy
Connors e Ivan Lendl, e per il suo carattere irascibile in
campo.
All’inizio delle riprese di
Transformers 3, aveva destato grande scalpore l’esclusione di Megan
Fox dal film che ne avevo in qualche modo consacrato l’immagine di
sex symbol mondiale.
Una giornata assolutamente negativa
quella appena trascorsa per l’attore e regista
statunitense Shia LaBeouf. Nella mattina di
ieri, infatti, LaBeouf, attraverso il
sito HowardCantour.com, aveva reso pubblico il suo
ultimo cortometraggio incentrato sulla vita di un critico
cinematografico online (interpretato da Jim
Gaffigan), già presentato allo scorso Festival
di Cannes e che grande successo aveva riscosso da parte della
critica.
Poco, tuttavia, dev’essere durata
la soddisfazione dell’autore per il lavoro realizzato dal momento
che sono bastate poche ore affinché qualcuno si accorgesse di
quanto si celava dietro la pellicola. La storia, infatti, si è
rivelata essere un plagio di una graphic novel del celebre autore
ed illustratore Daniel Clowes, pubblicata nel
2007 ed intitolata Justin M. Damiano.
LaBeouf ha
tentato, invano, di giustificare le proprie azioni attraverso il
noto social network Twitter. In un primo
momento l’attore si è posto sulla difensiva sostenendo che:
“Copiare non è un lavoro particolarmente creativo. Essere
ispirato dalle idee di qualcun altro per produrre qualcosa di nuovo
e differente è un lavoro creativo.” Attirando così ulteriori
critiche in quanto, le parole usate si sono rivelate il frutto di
un ulteriore copia e incolla di un post pubblicato da un utente del
famoso Yahoo Answer. In un secondo momento,
però, LaBeouf, pentito per l’ennesima
caduta di stile, è tornato sui suoi passi attraverso un’ulteriore
serie di tweet:
“Preso dall’eccitazione, in
quanto filmaker amatoriale, mi sono perso nel processo creativo,
dimenticando di dare il giusto credito. Sono imbarazzato di non
aver accreditato Daniel Clowes per la sua graphic novel originale
Justin M. Damiano che è stata fonte di ispirazione. Sono stato
mosso profondamente dal suo lavoro e sapevo che sarebbe potuto
essere un cortometraggio toccante e significativo. Chiedo scusa a
tutti coloro che hanno pensato che l’avessi scritto io.” Più
che aver riconosciuto i propri errori ci sembra
che Shia LaBeouf, ignaro di trovarsi spalle
al muro, abbia disperatamente tentato di arrampicarsi sugli
specchi pur di difendere la propria vena artistica che, tuttavia,
poco ha di creativo stando agli ultimi sviluppi.
In occasione del red carpet di
Numphomaniac Parte 1 per il Festival di
Berlino, Shia LaBeouf ha scelto un abbigliamento
decisamente originale. Oltre al completo scuro d’ordinanza,
l’attore, che di recente si è fatto notare più per le sue cadute di
stile e le sue stravaganze che per il suo lavoro, ha indossato un
sacchetto di carta sulla testa con su scritto “Non sono più
famoso”, stessa frase che ha postato sul sul profilo di
Twitter:
Appena qualche ora fa, Shia si era
fatto notare durante la conferenza stampa del film, in occasione
della quale aveva risposto in maniera approssimativa ad una domanda
e poi aveva abbandonato la sala, lasciando tutti a bocca
aperta.
Lo strano comportamento di
Shia LaBeouf fa seguito alla sua dichiarazione di
ritirarsi dalle scene pubbliche, annunciata sempre via Twitter lo
scorso 13 gennaio.
Intanto il film è stato accolto da
pareri contrastanti, così come ci si aspettava, e verrà distribuito
in maniera limitata negli Stati Uniti a partire dal 21 marzo. Con
LaBeouf, a Berlino, erano presenti Christian Slater, Stacy
Martin, Uma Thurman e Stellan Skarsgard,
oltre al regista Lars Von Trier.
Vi ricordiamo
che Nymphomaniac è il
nuovo, controverso e provocatorio film di Lars
von Trier,
chesarà rilasciato negli Stati
Uniti suddiviso in due lungometraggi; uno in uscita a marzo e
l’altro ad aprile. La prima parte uscirà nelle sale il 21
marzo 2014; la seconda, invece, esordirà nelle sale il 18 aprile
2014.
“Il film è la storia poetica e selvaggia del
viaggio erotico di una donna dalla sua nascita fino all’età di
cinquant’anni, raccontata dalla protagonista, la ninfomane
Joe. Una fredda sera d’inverno l’anziano scapolo Seligman
trova Joe in un vicolo, è stata picchiata. La porta a casa sua, e
cerca di curarla, chiedendole nel frattempo informazioni sulla sua
vita. Ascolta così il racconto in otto capitoli la storia della sua
complicata e lussuriosa vita, ricca di coincidenze fortuite e
collegamenti.”
Shia LaBeouf sarà
nel cast di American Honey, diretto dalla
regista inglese Andrea Arnold (Fish
Tank, Wuthering Heights).
In linea con i suoi lavori
precedenti, il film della Arnold esplorerà ancora
una volta le difficoltà della crescita. Protagonista, una giovane
ragazza che entra a far parte di un gruppo di venditori ambulanti
di riviste, si dà a feste e a comportamenti illegali, incontra il
primo amore. La regista, che per l’occasione si è misurata essa
stessa con la realtà dei venditori ambulanti unendosi ad un vero
gruppo di commercianti di riviste, costruirà un dramma alla
Quasi famosi.
Mentre l’attrice che
andrà ad interpretare la protagonista non è ancora stata scelta
(potrebbe trattrarsi di un volto sconosciuto, come è successo per
Fish Tank), LaBeouf
vestirà probabilmente i panni del ragazzo di cui la giovane si
innamorerà.
Si tratta del primo lavoro “americano” per la
Arnold: i produttori presenteranno il progetto del
film a Cannes, il mese prossimo, in modo da ottenere possibili
compratori. Proprio lì la regista ha ottenuto diversi
riconoscimenti , il premio della Giuria nel 2006 per Red
Road e nel 2009 per Fish Tank.
L’inizio delle riprese non è ancora stato fissato.
Shia LaBeouf è
in trattative per partecipare al prossimo film di Lars Von
Trier, Nymphomaniac, andando così ad unirsi ad un
cast che già vede all’attivo molti nomi
È arrivato on line il nuovo video di
Rainsford, nome d’arte di Rainey
Qualley, che per l’accompagnamento per immagini di
Love me like you hate me si è avvalsa della collaborazione
di Shia LaBeouf e della sorella Margaret
Qualley. Il video, che potete vedere di seguito, è il
racconto di una quotidianità di una storia d’amore, intima,
passionale, fisica, difficile e delicata. Ecco il video di
seguito:
https://vimeo.com/471151437
Shia LaBeouf non è nuovo alla realizzazione di
videoclip musicali anche fisicamente impegnativi, come è accaduto
con le collaborazioni con Sigur Ros e
Sia. Margaret Qualley non è da meno, dal momento
che proviene dalla danza e dal cinema indipendente – sperimentale,
prima del debutto nel cinema d’autore con C’Era una volta a
Hollywood, di Quentin Tarantino. La
ricordiamo nel meraviglioso cortometraggio per Kenzo diretto da
Spike Jonze.
Anche se non è ufficiale, in assenza
di credits, sembra che il video sia stato diretto da Olivia Wilde, come spoilera un commento di
Reed Morano su Instagram, sotto al post di
Just Jared che annuncia l’uscita del video stesso.
È stata diffusa su Twitter la prima
immagine del biopic Borg/McEnroe,
dove Shia LaBeouf
interpreta John McEnroe mentre a incarnare lo
svedese Björn Borg è l’attore
connazionale Sverrir Gudnason.
First image of Shia LaBeouf and Sverrir
Gudnason as John McEnroe and Bjorn Borg from the upcoming movie
"Borg/McEnr… pic.twitter.com/wRn5M9IA7c
Il film di Janus Metz
Pedersen, ancora in fase di lavorazione, racconterà
la leggendaria rivalità tra due tennisti capaci di
scrivere pagine esaltanti di questo sport; una rivalità
culminata nel torneo di Wimbledon del 1980. Nel cast c’è anche
Stellan Skarsgard nei panni di Lennart Bergelin,
ex tennista e allenatore di Borg dal 1971 fino al 1983.
John McEnroe in
un’intervista con Vanity Fair ha espresso chiaramente le sue
perplessità sul progetto, non essendo stato contattato o
consultato in alcuna fase dalla produzione. Shia
LaBeouf, famoso per la sua irrequietezza e
imprevedibilità, potrebbe avere effettivamente qualcosa in comune
con il tennista americano. “Mi dicono sia pazzo”, ha
detto McEnroe riferendosi all’attore, “per questo forse
potrebbe funzionare. Non gli ho mai parlato, non so come potrebbe
interpretarmi”.
Di certo, non sarà facile rendere
giustizia a una storia sportiva e umana così avvincente.
Ecco Shia LaBeouf e
Jay Courtney nei panni di due Marines nella prima
immagine tratta da Man Down, film
ambientato in un mondo post-apocalittico e attualmente in fase di
riprese in Louisiana. Nel film ci sono anche Gary Oldman,
Kate Mara, Clifton Collins Jr.
Ambientato nella selvaggia America
post-apocalittica, Man Down segue le vicende del
Marine Gabriel Drummer (La Beouf), che è alla
disperata ricerca di suo figlio e di sua moglie
(Mara). Accompagnato dal suo migliore amico, Devin
Robert (Courtney), un marine con l’insano istitnto
di sparare prima di parlare, Gabriel si imbatterà in Charles
(Collins Jr.), un sopravvissuto all’apocalisse che
conserva informazioni vitali per la sua famiglia. Mentre riviviamo
il passato, siamo guidati alla scoperta di del mistero di fronte al
quale si trova Gabriel.
Diretto da Dito Montiel, Man
Down è stato scritto da Adam Simon e
prodotto da Dawn Krantz, Stephen Mceveety e
Jon Burton.Fonte: CS
L’attore Shia
LaBeouf dopo aver annunciato l’istallazione permanente
contro Trump che durerà 4 anni, è stato arrestato
la scorsa notte mentre era in diretta streaming con la
dimostrazione di protesta.
A rivelarlo è il noto
sito TMZ che
dichiara che l’attore dopo aver dato il via alla protesta
chiamata #HeWillNotDivideUs, qualcosa è andato storti.
Infatti la protesta è
un’istallazione di una camp nel cuore di New York programmata per
trasmettere live h24 in cui i passanti possano fermarsi per
dire “He Will Not Divide Us”.
Secondo quanto rivelano le fonti
Shia LaBeouf sarebbe stato arrestato per questa
(video di seguito) reazione contro un passante che l’aveva
provocato con la frase: “Hitler non ha fatto nulla di
sbagliato”.
Shia LaBeouf, che
abbiamo visto di recente in Nymphomaniac di Lars von
Trier, è stato arrestato ieri notte a New York per disturbo della
quiete pubblica. Secondo quanto riportato da Variety, LaBeouf si
trovava a Broadway per assistere al musical
Cabaret con Michelle
Williams e Alan Cumming. Purtroppo il
giovane attore, invece di godersi lo spettacolo, ha cominciato a
disturbare i presenti fumando all’interno dello Studio 54 e a
parlare a voce alta durante tutto il primo atto. Invitato a
lasciare il teatro dalle forze dell’ordine, LaBeouf è stato visto
in lacrime mentre parlava con i poliziotti.
A mesi di distanza dai
comportamenti eccentrici del Festival di Berlino, Shia LaBeouf
torna a far parlare di sè. Che sia l’ennesima trovata per attirare
l’attenzione?
Vi ricordiamo che prossimamente
vedremo l’attore in Fury, dramma
ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale con protagonisti
Brad Pitt, Logan
Lerman, Micheal
Pena, Jon
Bernthal e Jason Isaacs.
Shia LaBeouf, che già qualche tempo
fa fu protagonista di uno sfogo sulla bassa qualità di Indiana
Jones e il regno del teschio di cristallo, nonché di Transformers :
La vendetta del caduto, non solo ha confermato le voci inerenti un
trattamento di un quinto capitolo dedicato alle avventure di
Indy.