Netflix ha diffuso la prima foto di
Our Souls at Night, il nuovo film originale
Netflix con protagonisti Robert Redford e
Jane Fonda che debutterà sul servizio in tutti i Paesi
in cui è attivo nel 2017.
Basato
sul romanzo scritto da Kent Haruf e adattato per
la televisione da Scott Neustadter e Michael H.
Weber (Colpa
delle stelle), Our Souls at Night è
ambientato in Colorado e inizia quando Addie Moore (Jane
Fonda) riceve una visita inaspettata dal suo vicino
Lous Waters (Robert Redford). Entrambi vedovi da
dieci anni e vicini di casa da decenni, non si erano mai
frequentati più di tanto. I figli di entrambi vivono lontani da
casa e loro due abitano entrambi in case enormi. Un giorno lei si
stanca di questa casa enorme e decide che è arrivato il momento di
conoscersi meglio e di sfruttare al meglio il tempo che le è
rimasto.
Nel
cast di Our Souls At Night anche
Bruce Dern (Nebraska), Judy Greer (Jurassic
World) e Matthias Schoenaerts (The
Danish Girl).
Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni
del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta
(se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel
personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti
Marvel al cinema, una sorta
di Robert Downey Jr per il
corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato
alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con questo
film.
Logan ha un’uscita
prevista per il 3 marzo 2017. Alla regia c’è James
Mangold (già regista di Wolverine
L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh
Jackman,Boyd Holbrook, Richard
E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La
Salle, Elise Neal e Patrick
Stewart.
Entertainment Weekly ha diffuso la prima immagine
ufficiale di Miguel, il protagonista di
Coco, nuovo film della Pixar, che
avrà la voce dell’esordiente Anthony Gonzalez.
Ecco il protagonista di Coco
Dopo la conferma
di Benjamin Bratt e Gael Garcia
Bernal ecco anche Antony
Gonzalez e Renée
Victor aggiungerei al cast vocale del nuovo
lungometraggio animato.
La sinossi ufficiale
di Coco rilasciata
dalla Pixar recita:
“nonostante lo sconcertante divieto da
parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per
la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di
diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la
Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di
dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e
colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di
eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector
(Gael García Bernal) con il quale accetta di
partire per un viaggio straordinario“.
La Pixar ha
poi rivelato che Coco sarà probabilmente uno
dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro intento
di rifarsi non solo ai classici della Disney
ma anche al recente successo di Frozen
e Oceania. La volontà e poi quella di narrare
una vicenda che affonda le proprie radici in una cultura molto
diversa rispetto a ai racconti portanti fino ad oggi all’attenzione
dei più piccoli.
Durante un’intervista rilasciata
aEntertainment Weeklye dedicata specificatamente
a Coco, il
regista Lee Unkrich ha
affermato che “è stato
importante per noi dal primo giorno che avere un cast
latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così
finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un
pò dal Messico e un pò’ da Los
Angeles“. Parlando poi della gestazione
dei personaggi di Coco – il cui progetto
risale ai tempi di Tom Story
3 – Unkrich ha affermato che “in corso
d’opera abbiamo avuto un altro
bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il
quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film,
ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato
necessario trovare una nuova voce, così abbiamo
trovato Antony
Gonzalez“.
Sono da poco passate 24 ore dalla
morte, per arresto cardiaco, dell’attrice CarrieFisher, che l’intero web già ne compiange la
scomparsa. Conosciuta principalmente per il ruolo della principessa
Leia Organa nella Saga di Star Wars, la vita dell’attrice è
invece stata influenzata fin dalla nascita dal mondo del cinema.
Figlia dell’attrice Debbie Reynolds e del cantante
Eddie Fisher, Carrie ha vissuto
sulla propria pelle i pro e i contro del vivere a stretto contatto
con la Dolce Vita di Hollywood. Per omaggiarla, tralasciando volutamente
la saga di Lucas, desideriamo ricordare i ruoli
che hanno caratterizzato la sua carriera.
Sei volti poco noti di Carrie Fisher
Shampoo (1975)
Film di esordio, del 1975.
Carrie recita accanto all’aitante Warren Beatty,
in una leggera commedia di amori e tradimenti, ambientata
all’indomani della rivoluzione sessantottina.
The Blues Brothers (1980)
Forse trai i film
della Fisher in pochi ricorderanno il breve ma divertente
cameo interpretato dalla Fisher in uno dei film
Cult per eccellenza. Qui Carrie interpretava la ex fidanzata di
JohnBelushi, vendicativa eroina
armata di fucile, pronta a far fuori l’uomo che la aveva lasciata
all’altare. Ma con un’accozzaglia di scuse esilaranti, (da “Ero
rimasto senza benzina!” a “Era morta mia madre!”), Jake
Blues riuscirà ad ammansirla, baciarla… e mollarla in men
che non si dica!
Hanna e le sue sorelle (1986)
Come per molti attori,
anche nella carriera della Fisher non poteva mancare all’appello un
film di e con Woody Allen. Questa volta siamo di
fronte ad una comedy-drama che narra le vicende di una famiglia
composta da star del calibro di Mia Farrow,
Michael Caine e Barbara
Hershey.
Harry ti presento Sally (1989)
Nella commedia romantica
più famosa e amata degli anni ’80, Carrie Fisher è
Marie, la migliore amica di Sally (Meg Ryan).
Disincantata, un po’ cinica, ma a caccia del vero amore, proprio
come Fisher. Il ruolo ha aggiunto brio e sorriso a
un film già perfetto e ha dato la possibilità a Carrie di offrirci
un nuovo piccolo ma indimenticabile ruolo.
Cartoline dall’inferno (1990)
Si tratta dell’unico film
in cui le si riconosce il ruolo di sceneggiatrice. Il film è basato
sul romanzo Postcards from the Edge, scritto proprio da Carrie
e basato praticamente sulla sua vita, in cui l’attrice si
mette a nudo rivelando le difficoltà di un’infanzia cresciuta
all’ombra di una madre famosa e di una vita caratterizzata dalla
battaglia contro la tossicodipendenza. Nelle sue vesti, una
Meryl Streep nominata all’Oscar come miglior
attrice protagonista. Anche se Carrie non appare nel film, il suo
lavoro di scrittrice e sceneggiatrice, molte volte “fantasma” (è
stata ad esempio “script doctor” per Hook di
Steven Spielberg) ha caratterizzato gran
parte della sua vita a testimonianza del grande cervello oltre che
dell’ironia feroce e della simpatia che la rappresentavano.
Cameo illustri (I Griffin, The Big Bang Theory, Sex &
the City)
La star si è più volte
prestata a comparsate in diverse serie televisive. Memorabile
quella in cui interpreta sé stessa in Sex & the
city, tuttavia il pubblico americano ha potuto
affezionarsi a lei anche sul piccolo schermo grazie alla sua
presenza fissa nel cast del cartone “I Griffin”. Carrie prestava
infatti abitualmente la sua voce al personaggio di
Angela, integerrimo capo ufficio di Peter, del
quale cadrà anche innamorata. La ricordiamo anche nella settima
stagione di The Big Bang Theory, in cui con la consueta schiettezza
e ironia, interpreta se stessa per un breve cameo.
Per oltre 30 anni, Carrie
Fisher è stata l’unica donna di un certo peso nel
franchise di Star
Wars, fino all’arrivo di Daisy
Ridley. L’attrice inglese ventiquattrenne ha accolto con
grande dolore, come tutti i suoi colleghi, la notizia della
perdita di Carrie e ha scritto: “Devastata da
questa monumentale perdita. Quanto siamo stati fortunati ad averla
conosciuta, e che cosa terribile essere costretti a dirle
addio.”
Daisy Ridley
devastata dalla morte di Carrie Fisher
Le due attrici condividono un breve
ma commovente momento in Star Wars il Risveglio della
Forza e le vedremo di nuovo insieme in Episodio
VIII.
Per la maggior pare della storia di
Star Wars, come detto, Carrie
Fisher è stata l’unica donna protagonista del franchise.
Durante la Star Wars Celebration del 2015,
l’attrice accolse a braccia a perte la giovane collega. “È
bello avere un po’ d’aiuto – disse Fisher – Mi è piaciuto
essere l’unica donna quando avevo 19 anni… Ora mi serve un
aiuto.” In merito alla collaborazione con Ridley, la Fisher
aveva dichiarato a EW: “Ho cercato di aiutarla, l’ho messa in
guardia, è così che aiuto le persone.”
A Interviewmagazine invece, Carrie
Fisher dichiarò, rivolta a Daisy: “Dovresti combattere
per i tuoi costumi. Non essere una schiava, come lo sono stata
io.” In riferimento, chiaramente, al famigerato bikini dorato.
“D’accordo, lo farò” fu la replica di Daisy
Ridley.
Star Wars Episodio
VIII sarà diretto da Rian Johnson e
arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le
vicende immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Il report di TMZ
che abbiamo citato di recente (leggi qui) ha assicurato che Carrie
Fisher aveva completato le sue riprese per
Star
Wars Episodio VIII prima di passare a miglior vita.
Attraverso quanto dichiara Deadline, sappiamo ora che il Generale
Leia avrà un ruolo molto più ampio nell’ottavo episodio
della saga canonica, notizia che coincide con quella relativa
all’espansione del ruolo di Billie
Lourd, figlia della Fisher, che vi
avevamo dato qualche settimana fa.
Leia e la Resistenza avranno più
spazio in Star Wars Episodio VIII
Il sito riporta infatti che nel film
vedremo molta più Leia e molto di più la
Resistenza, soprattutto considerando il modo in
cui è terminato Il Risveglio della Forza. Il Primo
Ordine non ha più una base operativa e Luke
Skywalker è stato finalmente trovato. Sembra questo il
momento propizio per la Resistenza di sferrare un attacco decisivo
e quindi i suoi leader, tra cui spicca Leia, dovranno assumere il
comando delle operazioni.
Alla luce però della scomparsa di
Carrie Fisher non sappiamo in che modo il percorso
del suo personaggio verrà manipolato per adattarsi a questa nuova
triste necessità, in vista dell’Episodio IX.
Star Wars Episodio
VIII sarà diretto da Rian Johnson e
arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le
vicende immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Glass
Distortion ha diffuso su Vimeo un video che mette a
confronto Il Cavaliere Oscuro di
Christopher Nolan con quello che originariamente,
nella fase di produzione, era lo storyboard
immaginato per il film.
Il cavaliere oscuro – film e storyboard a confronto
Il cavaliere oscuro (The
Dark Knight) è un film del 2008 diretto da Christopher Nolan e
basato su Batman, personaggio dei fumetti creato da Bob Kane e Bill
Finger. La pellicola è il seguito di Batman Begins (2005),
anch’esso diretto da Nolan, ed è stata preceduta dal film
direct-to-video Batman: Il cavaliere di Gotham, raccolta di
cortometraggi animati realizzati in stile anime, che coprono l’arco
temporale tra i due lavori cinematografici.
In questo film Bruce Wayne, ovvero
Batman (Christian Bale), affiancato dal procuratore distrettuale
Harvey Dent (Aaron Eckhart) e dal commissario Jim Gordon (Gary
Oldman), si trova ad affrontare un folle criminale che si fa
chiamare Joker (Heath Ledger). Nel cast figurano anche Maggie
Gyllenhaal, Michael Caine e Morgan Freeman.
Il film è stato girato negli Stati
Uniti, in particolare a Chicago, e ad Hong Kong. La pellicola ha
ricevuto numerose candidature e riconoscimenti, tra cui due premi
Oscar, a Richard King per il miglior montaggio sonoro e a Heath
Ledger come miglior attore non protagonista (postumo). Nel 2012 è
uscito il seguito del film, Il cavaliere oscuro – Il
ritorno, che conclude la trilogia di Nolan.
Dopo il recente annuncio del
progetto Pandora messo in atto
dal Disney’s
Animal Kingdom Theme Park
in Florida, ecco subito il contrattacco da
parte degli Universal Studios, che nel campo
dell’intrattenimento per famiglie decidono di proseguire con la
lunga tradizione di attrazione basate du
personaggi Marvel
– Spider-Man e Hulk in
primis – e annunciano l’intenzione di realizzare all’interno
degli Island of Adventure Theme Park un nuovo
progetto di esperienza immersiva in POV
dedicata al mondo di Iron Man, il cui debutto
dovrebbe avvenire l’11 gennaio 2017
a Hong Kong.
Il progetto proposto
dagli Universal Studios e
denominato Iron Man Experience Motion
Simulator, dopo mesi di misterioso silenzio stampa, viene
ora finalmente illustrato al grande pubblico attraverso due nuovi
video caricati du YouTube, nel quale
l’attrazione viene descritta in realtà come un
comune railroad show – la simulazione di una
corsa su veicolo in movimento – che qui permette di effettuare un
tour all’intento della Stark Industries,
riprodotta nei suoi più minuziosi dettagli proprio come nella serie
cinematografica.
Come ben illustrato dai precedenti
video, Iron Man Experience Motion
Simulator permette al pubblico di ammirare i numerosi
velivoli aerei progettati da Tony Stark
sfrecciare sullo sfondo degli studios, il tutto condito con la
simulazione di un rocambolesco attacco durante il
quale Iron Man si trova a dover combattere
contro Hydra e i suoi seguaci. Da notare come
il filmato in POV ricordi molto da vicino
l’attrazione The Amazing Adventures of
Spider-Man, attualmente situata
agli Universal Studios
di Orlando e di Osaka
in Giappone.
Al momento pare dunque che
con Iron Man Experience Motion
Simulator le attrazioni a
tema Marvel siano destinate a
compiere un rapido e deciso salto di qualità, proprio grazie alla
tecnologia dei simulatori di movimento, anche se in realtà per il
momento il prototipo dovrà essere prima testato al di fuori del
suolo americano prima di poter fare la sua comparsa in patria.
All’epoca della sua partecipazione a
The Amazing Spider-Man,
Andrew Garfield sembrava l’attore più felice del
mondo. Dichiarando in più di un’occasione che quello era sempre
stato il suo personaggio preferito, sin da
bambino, dava certamente l’impressione di essere
l’attore con il giusto entusiasmo per la parte. Purtroppo per lui
sappiamo come si sono svolti i fatti: nonostante gli incassi i suoi
due film nei panni dell’Uomo Ragno sono stati
bocciati e lui ha perso la possibilità di essere “il suo
personaggio preferito”.
Andrew Garfield è
stato “in conflitto” con il ruolo
di Spider-Man
Archiviata la parentesi cinecomics, Andrew si è dedicato
nuovamente al cinema più piccolo (per modo di dire) e adesso,
grazie alla sua partecipazione nei panni del protagonista a
La Battaglia di Hacksaw Ridge, sta anche
raccogliendo consensi e il plauso della critica. Tuttavia la ferita
di Spider-Man sembra ancora aperta e dopo le
recenti dichiarazioni in merito al sollievo provato dopo aver
dismesso il costume rosso e blu, adesso Andrew
Garfield si è lasciato andare a considerazioni relative
alla produzione in cui era coinvolto e alle logiche di mercato.
“Ha portato una scala di valori differente e una diversa
gerarchia di priorità – ha dichiarato l’attore – E tutti
sappiamo quali queste sono. Ero in conflitto con questa gerarchia.
Non stavo avendo l’esperienza totale che ricordo di aver
avuto.”
CORRELATI:
Tom Holland e lo Spider-Man
“perfetto” di Andrew Garfield
Anche senza
Spider-Man, la carriera di Andrew
sembra andare a gonfie vele. Quest’anno non lo vedremo infatti
soltanto in La Battaglia di Hacksaw
Ridge di Mel Gibson, ma anche come
protagonista assoluto in Silence di Martin
Scorsese, in cui sembra approcciarsi a quello che è il suo
ruolo più complesso fino a questo momento.
Per quanto riguarda invece
Spider-Man, anche lui sembra essersi ripreso
egregiamente dalla separazione con Garfield,
passando all’interprete più giovane Tom Holland.
Arriverà nei cinema italiani il 6 luglio 2017.
Parlando in maniera molto sincera e
animata durante una recente intervista con
Collider riguardo al proprio ruolo di villain
nell’atteso reboot di Tomb Raider,
l’attore Walton Goggins ha avuto modo di
descrivere ciò che l’ha affascinato particolarmente di quest’oscuro
personaggio antagonista di Lara Croft tanto
da portarlo ad accettare la parte, in particolare di come gli è
stata data la possibilità di approfondire la psicologia disturbata
e contrastata celata dietro un’entità ricca di sfumature.
In relazione al suo ruolo nel reboot
di Tomb Rider accanto alla giovane
collega Alicia
Vikander,Walton
Goggins ha infatti dichiarato: “sono così entusiasta! Sono un grande fan del genere action,
oltre che di Alicia e del regista Roar Uthaug.
Onestamente credo che lo script, in qualche modo, è come se fosse
stato già nell’aria. La struttura e il fondamento di questa storia
sono davvero solidi e interessanti. È così divertente, ma
allo stesso tempo è anche un cammino di realtà che ti porta
via con sé. E questo ruolo che mi trovo a interpretare è
davvero confuso, arrabbiato e disperato. Sto solo cercando il
modo giusto di dargli la miglior forma possibile. Sono
davvero, davvero, davvero entusiasta di far parte di questo
progetto!“.
Già in passato, subito dopo
l’annuncio della sua adesione al progetto del reboot
di Tomb Raider, Walton
Gogginsaveva confessato di come la
presenza di Alicia
Vikandere di un regista di grande
talento come Roar Uthaug
avessero giocato un ruolo determinante per fagli firmare il
contratto, ed ora apprendiamo che gran parte della sua eccitazione
verso il film dipende anche dalla possibilità di esplorare fino in
fondo un antagonista cupo e sfaccettato come se ne vedono pochi
oggi sul grande schermo.
A dirigere il nuovo reboot
di Tomb Raider sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la
storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima
avventura. Il produttore sarà Graham
King per conto di una co-produzione
fra MGM, GK
Films e Warner Bros
Pictures.
La tristissima notizia della morte
della principessa Leia, Carrie Fisher, ha fatto il
giro del mondo nelle ultime ore e ha immerso i suoi fan e gli
innamorati della saga di Star
Wars in uno stato di profonda
tristezza. Dopo i primi rumors che
vogliono uno slittamento delle ripresedell’Episodio
IX, forse per apportare qualche modifica al ruolo di
Fisher nel film a cui non potrà purtroppo
partecipare, arriva invece la conferma che il lavoro di
Carrie Fisher per Episodio VIII
era già stato completato.
Carrie Fisher
aveva terminato il lavoro su Episodio VIII
È TMZ a riportare che la
Fisher aveva completato a l 100% le sue scene per
il film prima di venire a mancare, ma a questo punto resta da
vedere in che modo il personaggio di Leia concluderà la sua
partecipazione alla saga, visto che la sua presenza era prevista
anche in Episodio IX. Sembra quindi probabile che
nei prossimi mesi scopriremo in che modo il film avrebbe dovuto
lasciare l’ormai Generale Leia.
Vedremo quindi la nostra principessa
in Star Wars Episodio VIII e, memori della recente
sorte di Peter Cushing in Rogue One, potremmo
anche azzardare delle ipotesi di digitalizzazione del
personaggio.
Star Wars Episodio
VIII sarà diretto da Rian Johnson e
arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le
vicende immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Dopo circa un anno e mezzo
dall’ultimo vago aggiornamento che non aveva mancato di lasciare a
bocca asciutta milioni di fan in tutto il mondo, finalmente
l’attore Zach Galligan, durante un’intervista
per Bleeding Cool(ripresa da CBR), si è
deciso a rilasciare alcune nuove succulente indiscrezioni
riguardanti il tanto atteso e fantasticato Gremlins
3, inizialmente pensato come un remake e ora invece pronto
per essere progettato su modello di un sequel.
Interrogato sulla natura di questo
nuovo progetto Zach
Galliganha infatti dichiarato che
“Gremlins 3 sarà un sequel,
non un remake o un reboot, poiché il regista
e sceneggiatore Chris Columbus sta
progettando il nuovo film cercando di creare qualcosa di totalmente
nuovo senza annullare totalmente già che è accaduto prima ma allo
stesso tempo tentando di emanciparsi in gran parte dagli
accadimenti di Gremlins 2. Chris Columbus non ha
avuto niente a che fare con Gremlins
2, poiché non credeva che l’idea del primo film
potesse e dovesse tradursi in un franchising. Ora il suo
intento è quello di dimenticare parte di già che non è andato bene
con il capitolo precedente e riprendere con qualcosa di fresco e
innovativo. Tutto quello che sto riportando è in realtà frutto
di ciò che lo stesso Chris ha pubblicamente detto più volte …
ovvero che non ci sarà mai un remake, non ci sarà mai un reboot, ma
ci sarà solo un sequel
di Gremlins“.
Malgrado infatti il gradissimo
successo del primo Gremlins –
sceneggiato da Chris
Columbus e diretto da Joe
Dante con Steven Spielberg come produttore
esecutivo – Columbs non aveva voluto avere nulla a che fare
con Gremlins 2, pertanto l’idea di progettare
il nuovo Gremlins 3 come un sequel che faccia
riferimento direttamente al primo film originale e non al suo
successivo appare al contempo interessante ma anche rischiosa, in
quanto non si sa bene da quali reali premesse si potrà partire per
elaborare la nuova narrazione.
A proposito dello stadio di sviluppo
di Gremlins 3 l’attore Zach
Galliganha confermato che lo
sceneggiatoreCarl
Ellsworthsi trova ancora per il
momento in fase di scrittura, anche se in realtà non si sa ancora
se la Warner Bros. abbia deciso di accettare
o meno lo script finora elaborato.
C’è molta attesa, ma anche molta
preoccupazione, intorno all’arrivo in sala di Ghost in the
Shell, adattamento in live action del classico
d’animazione orientale di Mamoru Oshii diretto da
Rupert Sanders con protagonista Scarlett Johansson.
Il timore dei fan appassionati
dell’anime culto è che il nuovo film possa avere un taglio più
commerciale, meno intimista e che possa essere costellato di quelle
esplosioni colorate e violente che piacciono tanto al pubblico
medio avvezzo allo stile commerciale hollywoodiano. Proprio su
questo punto però Sanders e
Johansson si sono espressi su Empire, per rassicurare gli spettatori.
In particolare l’attrice ha
dichiarato: “Questo viaggio non è soltanto esplosivo ed
eccitante, ma anche curioso e riflessivo.” In aggiunta, il
regista ha detto in maniera molto più colorita: “Questa non è
la m*****a versione di Hollywood.”
Che queste parole siano in grado di
attenuare le preoccupazioni dei fan?
Il primo trailer del film ha
riscosso molto successo, così come i primi due minuti della
pellicola pubblicati da IGN in occasione della presentazione del
film in Giappone. Potete vedere il video della parte introduttiva
del film qui.
Annunciato all’inizio del 2015, il
film è diretto da Rupert Sanders e si
baserà su una sceneggiatura scritta da Jonathan
Herman. Nel cast oltre a Scarlett
Johansson, anche Jamie Moss, Michael
Pitt, William
Wheeler e Pilou Asbæk, Takeshi
Kitano.
CORRELATI:
Ghost in the Shell recensione del film di Mamoru
Oshii
La prima opera ad entrare in questo
franchise è il manga di Masamune Shirow, serializzato per la
prima volta in Giappone sullo Young Magazine, nel 1989. I sequel
disegnati dallo stesso Shirow sono Ghost in the Shell 1.5:
Human-Error Processor, uscito in un volume unico nel 2003, e Ghost
in the Shell 2: ManMachine Interface, uscito in un volume unico nel
2001.
Ghost in the Shell
arriverà nelle sale italiane il 30 marzo 2017.
Dopo Megan Fox e
Odette Annable, ecco altre due candidate del web
ai ruoli di Catwoman e Poison Ivy
in Gotham City Sirens. Di seguito vi mostriamo due
fanart diffuse da Bosslogic in cui Eliza Dushku e
Emma Stone appaiono rispettivamente nei panni di
Catwoman e Poison Ivy. Che ve ne
pare come scelte per affiancare la Harley Quinn di
Margot Robbie?
Eliza Dushku e
Emma Stone sono Catwoman e Poison Ivy in
Gotham City Sirens
Eliza Dushku
Emma Stone
Eliza Dushku non è
certo estranea ai ruoli nerd, come dimostrano le sue partecipazioni
a Buffy l’Ammazzavampiri e a
Dollhouse, ma in passato è stata spesso collegata
a She-Hulk, in un immaginario casting
dell’eroina Marvel. Emma Stone invece è una
scelta improbabile, dal momento che lei stessa ha già pagato il suo
tributo al mondo dei cinecomics con Gwen Stacy in
The Amazing Spider-Man 1 e
2.
I primi dettagli, per la verità
ancora scarsi, parlano ovviamente di un coinvolgimento di
Margot Robbie e di un suo ruolo anche nella
produzione del film. La sceneggiatura è affidata a Geneva
Robertson-Dworet, che è stata reclutata anche per il nuovo
film in sviluppo su Tomb Raider.
Gotham City Sirens è una
serie della DC Comics scritta da Paul Dini e
disegnata da Guillem March. Come accennato, le
protagoniste della serie sono Catwomna, Poison Ivy e Harley Quinn.
Il primo numero risale al 2009 lanciato come appendice di
Batman Reborn.
Tutte le protagoniste sono approdate
al cinema almeno una volta. Harley quest’anno con Margot
Robbie, Poison Ivy con le fattezze di
Uma Thurman e Catwoman con le tre
diversissime interpretazioni di Michelle Pfeiffer,
Halle Berry e Anne Hathaway.
Da molto tempo ormai si vocifera
della possibilità che Dwayne
Johnsonpossa entrare finalmente
nell’universo cinematografico supereoristico, in particolare nei
panni del malvagioBlack Adam facente
parte della scuderia DC. Malgrado vi
siano moltissime indiscrezioni – prontamente smentite e mai
avallate dalla Warner Bros. – circa la
possibilità di un prossimo futuro incontro fra Black Adam e Superman in
un film dedicato oppure in rispettivi camei, i fan reclamano a gran
voce una tale possibilità. Pertanto l’artista
social BossLogic,
già noto al popolo del web per le sue speculative e visionarie
illustrazioni dedicate a possibili incontri fra celebri personaggi
dell’universo fumettistico, ha cercato di tradurre su carta questi
recenti rumors.
Nell’illustrazione realizzata
da BossLogicè possibile
ammirare il personaggio di
Black Adamoscuramente
incappucciato e seduto su di un trono, mentre regge la testa
di un Superman morente e con un piede
schiaccia a terra un corpo che appare proprio quello
di Shazam, il tutto nel mezzo di un’atmosfera
a dir poco dark. Seppur soltanto per il momento relegato alla
fantasia di un illustratore, il possibile incontro fra
l’Uomo d’Acciaio e
Black Adamera già
stato paventato più volte soprattutto dopo le recenti immagini
postate sui social che ritraevano Dwayne Johnsonal fianco
dell’amico e collega Henry
Cavill, una scena che aveva fatto
gridare al miracolo milioni di fan che ora si aspettano un prossimo
incontro fra i due personaggi in Man of Steel 2
oppure un cameo del solo Henry
Cavillnell’attesoShazam!
annunciato per il 2019.
L’immagine è stata prontamente
postata da Dwayne
Johnsonsul proprio account Twitter,
dimostrando la voltone da parte dell’attore di impersonare a tutti
i costi il personaggio di Black Adam.
Sembra dunque davvero molto difficile che la scelta possa cadere su
qualcun altro, in particolare riguardo alla prestanza fisica
richiesta per il ruolo.
Oltre alla sua presenza
in Shazam!il
personaggio
di Black Adampotrebbe
dunque avere un futuro molto più ampio e diversificato, magari,
perché no, diventare addirittura l’antagonista
di Superman in Man of Steel
2. Per ora tuttavia siamo ancora nel paludoso terreno
delle fantasie speculative.
Warner
Bros ha ufficializzato qualche tempo fa
che Dwayne Johnson sarà Black Adam
nel film Shazam!, progetto che però attualmente è stato
temporaneamente messo in stand-by per permettere al DC
Extented Universe di costruirsi.
Vi ricordiamo però che il prossimo
film ad approdare al cinema del DC Extented
Universe sarà Wonder Woman e vedrà
protagonista Gal Gadot nei panni
di Diana
Prince.
È lo stesso Hugh
Jackman che condivide sul suo account Instagram una nuova foto di Logan, in
cui lui stesso, nei panni del protagonista, appare appoggiato ad
un’automobile, con un rosso tramonto alle spalle che volge alla
sera. L’immagine, a differenza delle altre foto snocciolate sui
social negli ultimi mesi, è a colori. [nggallery
id=2778]
Arriva inoltre da Trailer Track la notizia che il secondo trailer
di Logan arriverà con buona probabilità intorno al 16 gennaio. La
data corrisponde alla fine dell’embargo sul footage mostrato dalla
Fox a New York durante un evento in cui sono state proiettate anche
immagini da War of the Planet of the Apes, La Cura del Benessere e
Alien Covenant.
Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni
del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta
(se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel
personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti
Marvel al cinema, una sorta
di Robert Downey Jr per il
corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato
alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con questo
film.
Logan ha un’uscita
prevista per il 3 marzo 2017. Alla regia c’è James
Mangold (già regista di Wolverine
L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh
Jackman,Boyd Holbrook, Richard
E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La
Salle, Elise Neal e Patrick
Stewart.
Noto per i suoi video irriverenti e
critici nei confronti dei maggiori successi cinematografici dei
nostri tempi, il canale YouTubeCinemaSins
prosegue nella sua politica secondo cui nessun film è davvero senza
peccato e difetti, dedicando la sua lucida e tagliente attenzione
verso il campione d’incassi (e rapido fenomeno di
culto) Deadpool, adattamento cinematografico
targato Marvelche, grazie
alla straordinaria interpretazione di Ryan
Reynolds e all’ipercinetica regia di Tim
Miller, ha conquistato i cuori di pubblico e
critica.
La video-critica riservata
da CinemaSins nei confronti di
Deadpool appare tuttavia molto più “gentile”
rispetto alle solite produzioni del canale, ponendo
sorprendentemente in evidenza più i meriti della pellicola rispetto
ai difetti e alle possibili critiche ad essa rivolte, aggiungendo
addirittura in coda un breve segmento in cui vengono scherzosamente
individuati all’interno del film tutti i cliché e luoghi comuni
cinematografici
che CinemaSinsha già
avuto più volte il modo di analizzare in altri prodotti audiovisivi
ben più mediocri. Il video dunque più che creare fastidio – come
solitamente avviene – è stato pensato questa volta per accrescere
ancora di più l’interesse e l’apprezzamento dei fan nei confronti
di Deadpool.
Gran parte del successo
di Deadpool è stato ottenuto proprio grazie
alla capacità degli sceneggiatori Paul
Wernick e Rhett Reese di miscelare
sapientemente tra loro in un’unica pellicola registri
cinematografici molto differenti, il tutto senza mai prendersi
troppo sul serio e facendo ampio sfoggio di una lucida
autoconsapevolezza circa i propri meriti e i propri limiti, fattori
che sicuramente potremo ritrovare pienamente nel tanto atteso e
paventato sequel che la 20th Century Fox ha
già provveduto a mettere in cantiere,
ingaggiando David Leitch quale nuovo regista
al posto di Tim Miller.
Deadpool è un
film della 20th Century Fox uscito il 18 Febbraio del 2016
,il film sul super-eroe irriverente e
anticonvenzionale, costato “solo” 58 milioni di dollari.
Protagonista Ryan Reynolds,
che si è guadagnato a pieni voti anche il titolo di
“Super eroe per adulti”, attestandosi in
America anche come il film R – RATED (vietato ai minori
di 17 anni) con il più alto incasso di esordio di tutta
la storia del cinema. Nessun divieto invece per l’
Italia.
A poco meno di un giorno dal triste
annuncio della scomparsa di Carrie
Fisher dopo aver recentemente ultimato la
sessione di riprese relative al suo ruolo ampliato della storica
principessa Leila in Star
Wars Episodio VIII ecco giungere un’altra brutta
notizia per i fan della saga, i quali vengono ora a sapere
tramite Deadline che, stando alle parole del
regista Colin Trevorrow,
differentemente da quanto inizialmente assicurato
da Lucasfilm, le riprese
di Star Wars Episodio IX non inizieranno
nella primavera del 2017 ma in un periodo di tempo successivo di
circa un anno.
Assicurando che il personaggio
della principessa Leila è stato accuratamente
progettato per ritornare in forma molto più ampliata – ma non si sa
come ora, data la recente scomparsa di Carrie
Fisher – nei prossimi capitoli della nuova
trilogia, Lucasfilm e lo
stesso Colin
Trevorrowhanno tuttavia
smorzato gli iniziali toni entusiastici che paventavano
un rapido inizio della fase di shooting, affermando che la
primavera 2017 appare un lasso di tempo ora molto lontano dal
poter essere perseguito. Sembra comunque che un tale cambio di
rotta sia da imputare proprio alla recentissima scomparsa
di Carrie Fishere
dalle conseguenti necessità di dover rivedere la sua presenza
in Star Wars Episodio IX e nei possibili
futuri prodotti del franchise.
Colin
Trevorrow aveva inizialmente
rilasciato pochissime indiscrezioni riguardo al ruolo
della principessa Leila in Star
Wars Episodio IX, facendo comunque intendere che dopo il
suo ritorno in Star Wars Il Risveglio della
Forza avrebbe potuto certamente ricoprire la posizione di
un importante membro militare
della Resistenza, ma ora tutto appare
irrimediabilmente rimandato al 2018.
Malgrado l’annuncio di voler
rinviare l’inizio delle riprese di Star Wars Episodio
IX di circa un anno, Lucasfilm
si dice fiduciosa del fatto che la data inizialmente fissata per
l’uscita cinematografica – indicativamente tra maggio
e dicembre 2019 – della pellicola non dovrà
essere posticipata anch’essa e che la tabella di marcia fissata non
subirà ulteriori ritardi, seguendo dunque la consuetudine dello
studio circa la volontà di iniziare la produzione dei vari capitoli
della saga circa un anno e mezzo prima del loro rilascio nei
cinema.
Ricordiamo che l’uscita a maggio era
una tradizione di Star Wars, fino a che la
Disney non ha acquistato la LucasFilm. La
prima settimana di Maggio è adesso infatti riservata
alla Marvel, e sarebbe controproducente
far uscire un film Marvel e uno di Star
Warsnello stesso mese. Dal momento che a maggio 2019
aspettiamo già Avengers 4 (ancora senza
titolo), asembra probabile quindi la replica dell’uscita a
dicembre.
Per Star Wars Episodio
IX non si hanno ancora molte specifiche, ma
supponiamo che nel film torneranno almeno Daisy
Ridley nei panni di Rey e Adam
Driver in quelli di Kylo Ren, i due principali
rappresentati di bene e male in questo nuovo franchise. Non
sappiamo infatti chi sopravviverà a Star Wars Episodio
VIII in arrivo il prossimo anno.
Alla fine la principessa non ce
l’ha fatta e Carrie Fisher, per sempre Leia
Organa, si è unita alla Forza. Il mondo dello spettacolo e in
particolare la famiglia di Star
Wars, sta inondando i social con messaggio di dolore,
per la scomparsa, a 60 anni, dell’attrice e scrittrice.
Gli amici di Carrie
Fisher dicono addio alla principessa
Harrison Ford ha
dichiarato: “Carrie era unica… brillante, originale.
Divertente, ed emotivamente senza paura. Ha vissuto la sua vita,
coraggiosamente… I miei pensieri sono con sua figlia Billie, sua
madre Debbie, suo fratello Todd, e i suoi tanti amici. Mancherà a
tutti noi.”
A Ford si è unito anche
Steven Spielberg che, anche se non
ha mai diretto la Fisher, la assunta come “script doctor” per Hook.
“Ho sempre ammirato Carrie – ha dichiarato
Spielberg – Le sue osservazioni mi hanno
sempre fatto ridere e sussultare al tempo stesso. Non aveva bisogno
della Forza. Era lei stessa una forza della natura, di lealtà e di
amicizia. Mi mancherà tantissimo.“
Toccante e accorato l’addio a
Carrie di George Lucas: “Carrie e io siamo
stati amici per la maggior parte delle nostre vite da adulti. Era
estremamente intelligente, con un grande talento come attrice,
scrittrice e comica, dotata di una personalità molto colorata che
tutti amavano. In Star Wars è stata la nostra grande e potente
principessa – esuberante, saggia e piena di speranza in un ruolo
che fu più difficile di quello che la gente potrebbe pensare. Il
mio cuore e le mie preghiere sono con Billie, Debbie e tutta la
famiglia di Carrie, gli amici e i fan. Mancherà a tutti.”
Più brevi e addolorate le
testimonianze di altri del mondo dello spettacolo. Da suo
“fratello” sullo schermo, Mark Hamill, al suo cagnolino che ha “twittato” anche lui, fino ad
attori e attrici che stanno davvero facendo piovere messaggi di
cordoglio. Da Anna Kendrick a
Norman Reedus, passando
per Kat Dennings a
Bryan Singer.
È morta a 60 anni Carrie
Fisher, la principessa Leia della saga di Star
Wars. L’attrice è stata colta da un violento infarto
venerdì scorso mentre era in volo e da allora versava in condizioni
gravi ma stabili all’UCLA Medical di Los
Angeles.
La notizia ufficiale della morte è
stata data da People che ha riportato un
comunicato della figlia Billie Lourd letto in
pubblico dal portavoce della famiglia, Simon
Halls.
“È con la più profonda tristezza
che Billie Lourd conferma che la sua amata madre
Carrie Fisher si è spenta alle 8.55 questa mattina. Era amata dal
mondo e sentiremo tutti la sua mancanza. La nostra intera famiglia
ringrazia per i pensieri e le preghiere.”
Proprio due giorni fa la madre di
Carrie, Debbie Reynolds, aveva
detto che la figlia era in terapia intensiva ma era stabile.
La sua fama resta legata a quella
della principessa Leia di Star Wars, ma nel corso
della sua carriera, concentratasi prevalentemente negli anni ’80 e
inizio ’90 ha lavorato molto, anche in altri film culto come
Blues Brothers, lavorando anche con registi molto
importanti tra cui, oltre a George Lucas, spiccano
Mike Nichols, Rob Reiner e
Woody Allen.
La sua vita privata è stata però
molto turbolenta, caratterizzata da abusi di ogni genere, dalla
droga all’alcol, fino alla vita sentimentale burrascosa. Quando è
stata colpita da infarto, la Fisher era in volo
per promuovere il suo libro, una autobiografia dal titolo
The Princess Diarist, in cui, tra le altre cose,
confessa anche la relazione avuta con Harrison
Ford sul set di Star Wars, un segreto
custodito per 40 anni.
Ha sempre dimostrato grande
carattere e un certo sprezzo per l’etichetta. Di recente, in
particolare, ha espresso il suo rammarico per essere stata
trasformata in un oggetto a causa del leggendario bikini
dorato de Il Ritorno dello Jedi, cosa che
ha inciso poi sulle sue scelte di vita, rivelatesi spesso sbagliate
per la sua salute.
L’abbiamo vista sul grande schermo
l’ultima volta in Star Wars Il Risveglio della
Forza e la rivedremo a partire dal 15 dicembre 2016 in
Star Wars Episodio VIII.
Nonostante le critiche
prevalentemente positive, Rogue One a Star
Wars Story ha portato con sè anche uno strascico di
polemiche legato all’utilizzo eticamente discutibile della CGI.
SEGUONO SPOILER DAL
FILM
L’utilizzo del digitale in Rogue One
Ci riferismo chiaramente alla
ricostruzione in digitale di Peter Cushing nel
ruolo di Wilhuff Tarkin e di una giovane
Carrie Fisher nei panni
della Principessa Leia, nella brevissima
scena finale.
A pronunciarsi sulla questione sono
intervenuti di recente Kiri Hart del
Lucasfilm Story Group e John
Knoll, supervisore agli effetti visivi del film.
Secondo Hart:
“In merito a Tarkin, la sua presenza era fondamentale per la
storia. Se non fosse stato nel film, avremmo dovuto spiegare
perché.”
In merito alla ricostruzione
digitale di Cushing, Knoll ha
dichiarato: “Abbiamo fatto varie ipotesi, prendendo in
considerazione anche l’idea di un Tarkin che appariva tramite
ologrammi. Abbiamo anche pensato di trasferire i suoi dialoghi ad
altri personaggi. (…) Poi, abbiamo optato per trasformare il look
di un attore in quello di un altro, usando il digitale (…) Richiede
un enorme lavoro ed è un processo estremamente costoso. Non
riesco a immaginare nessuno che si possa avventurare in questo
tipo di faccende in maniera casuale. Non stiamo cercando di
lanciare questo tipo di utilizzo del digitale in maniera intensiva.
Aveva semplicemente senso farlo per questo film in
particolare.”
In conclusione invece, per quanto
riguarda l’utilizzo della CGI per riproporre la giovane
Leia, la Hart ha detto: “È stata una
scelta mirata a dare un messaggio di speranza, che è proprio
sottolineato dal fatto che tutti vedete chiaramente il suo volto. È
il miglior uso possibile di un effetto visivo, utilizzato per
incrementare l’esperienza del pubblico in termini
emozionali.”
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue One a
Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova
Speranza. Nel cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Il primo trailer e le nuove immagini di Blade
Runner 2049 hanno senza dubbio contribuito ad aumentare la
curiosità che c’è intorno a questo film, un sequel di un vero e
proprio film culto che dalle mani di Ridley Scott
(in veste di produttore) è passati a quelle più giovani ma senza
dubbio esperte e con tante cose da raccontare di Denis
Villeneuve.
Parlando con Empire, il regista di Sicario
e Arrival ha dichiarato in merito al film e
all’eredità rispetto all’originale del 1982: “Sto passando dei
momenti bellissimi, ma è sicuramente una roba folle. Proprio perché
è così folle, ti dà molta libertà. Un sacco di persone che lavorano
a questo film sono figli di Blade Runner, cresciuti con
l’immaginazione e l’energia dell’originale, e sono stati ispirati
da queste immagini per tutta la loro vita.”
Di seguito la prima sinossi del
film: “Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo
blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a lungo sepoltoche potrebbe avere il potere di
gettare nel caos quello che è rimasto della società. La
scoperta di K lo guida in una ricerca con lo scopo di trovare Rick
Deckard (Harrison Ford), un ex blade runner della LAPD che è
rimasto nasconsot per 30 anni.”
Nel cast del film figurano
Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright,
Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad
Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie
James, Hiam Abbass e Jared
Leto.
La
sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo
l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton
Francher e Michael Green e segue la
storia originale scritta da Francher e David
Peoples basata sul romanzo di Philip K.
DickIl Cacciatore di
Androidi.
Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra e Tim
Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso Ridley Scott
sarà produttore esecutivo della pellicola così come Bill
Carraro.
Ci troviamo nello spazio,
precisamente a bordo della Avalon, una navicella
spaziale elicoidale che a un certo punto subisce un
malfunzionamento. Nessun problema, se non fosse che a bordo ci sono
oltre 5,000 umani ibernati che stanno percorrendo un viaggio lungo
120 anni per raggiungere Homestead II, un secondo pianeta da
ripopolare, una colonia per gli umani che hanno deciso di lasciare
la Terra.
Il viaggio è consolidato, non sono
di certo i primi a farlo, eppure qualcosa va storto e Jim Preston
(Chris
Pratt), uno dei passeggeri, si sveglia prima del
tempo. Anche ad Aurora Lane (Jennifer
Lawrence) tocca la stessa sorte di Jim, risveglio
avvenuto in maniera alquanto diversa rispetto a quello del
meccanico e toccherà proprio a lui informarla che davanti a loro
hanno ancora 90 anni di viaggio. Tornare a dormire è impossibile,
comunicare con la Terra anche e invertire la rotta è impensabile,
visto che la nave fantasma ha il pilota automatico, assicurato
dietro a spesse porte impenetrabili. Cosa rimane da fare? Godere
della Avalon tutta per loro, ma il malfunzionamento che ha
svegliato Jim non rimarrà isolato e i due protagonisti si
troveranno a dover affrontare non poche sfide per salvare il
destino della Avalon.
Passengers delude
le aspettative
Le premesse c’erano tutte,
dal trailer accattivante a due delle star più amate e pagate del
pianeta: eppure, come sulla Avalon, qualcosa è andato storto per
Passenger e tutte le aspettative si sono perse in un film che
non regge il confronto con tanti altri sci-fi / thriller
movie del genere.
Il regista di origine norvegese,
che si era guadagnato anche una nomination a gli
Oscar come Miglior Regia per The Imitation Game, con Passengers non è
riuscito a fare la stessa magia che è riuscita con il romanzo di
Nesbø, e la sceneggiatura di Jon
Spaihts non lo ha aiutato per niente nell’impresa.
Una prima parte buona, la seconda
fiacca per Passengers
La prima parte del film è molto
buona: c’è tensione, c’è ironia, c’è novità e c’è un Chris Pratt che da solo riesce a reggere senza
problemi tutto il film, offrendo una performance davvero
interessante in particolare nei momenti drammatici (cosa che non
siamo abituati a vederlo fare). Poi ad un certo punto, che forse
coincide con l’arrivo della Lawrence (ma non le si dà certo colpa),
qualcosa si spezza, la storia crolla su se stessa, diventa fiacca,
quasi noiosa e prevedibile, fino a raggiungere il culmine con un
finale al limite dell’assurdo. Mancano tanti elementi, compreso il
potenziale di spettacolarità che poteva dare la passeggiata nello
spazio, per fare un esempio.
Non sarebbe stata la prima volta,
ma lo stupore in scene del genere è sempre tanto: due individui
persi in mezzo all’immensità dell’universo (impossibile non pensare
Gravity di Cuarón). Eppure in
Passengers anche quella parte lascia quasi indifferenti, lasciando
lo spettatore con poco più di una storia d’amore tra le mani.
Ecco il trailer in versione LEGO di
Logan, il film di James Mangold
con Hugh Jackman nei panni di
Wolverine, nell’ultima interpretazione del
personaggio.
Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni
del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta
(se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel
personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti
Marvel al cinema, una sorta
di Robert Downey Jr per il
corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato
alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con questo
film.
Logan ha un’uscita
prevista per il 3 marzo 2017. Alla regia c’è James
Mangold (già regista di Wolverine
L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh
Jackman,Boyd Holbrook, Richard
E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La
Salle, Elise Neal e Patrick
Stewart.
La Eagle
Pictures ha pubblicato il nuovo trailer di La battaglia di Hacksaw Ridge, il
nuovo film di Mel Gibson presentato all’ultimo
Festival di Venezia.
La
battaglia di Hacksaw Ridge – il trailer
italiano
Il film
La battaglia di Hacksaw Ridge, che segna il
ritorno alla regia del Premio Oscar Mel Gibson
(Braveheart – Cuore impavido; La passione di Cristo),
interpretato da Andrew Garfield (The
Amazing Spider Man;Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il
diavolo; The Social
Network) , Vince Vaughn (Into the
wild – Nelle terre selvagge; True Detective) e i
talentuosi attori australiani Sam
Worthington (Avatar,
Terminator Salvation), Teresa Palmer (Point
Break;Codice 999), Luke
Bracey (Point
Break; G.I. Joe – La
vendetta) e HugoWeaving(Matrix – Il Signore degli
Anelli) ha ricevuto3
candidatureai prossimi Golden
Globe:
Miglior Film Drammatico
Miglior Regia (Mel
Gibson)
Miglior Attore in un film
Drammatico (Andrew Garfield)
E ha vinto DUE importanti premi aiCritics’Choise Awards:
Miglior Film d’Azione
Miglior Attore in un Film d’Azione
(Andrew Garfield)
La Battaglia di Hacksaw
Ridge presentato fuori concorso all’ultimo Festival di
Venezia e accolta con grande entusiasmo dalla critica, è ambientata
nella Seconda Guerra Mondiale ed è basata sulla vita di
Desmond T. Doss, un medico e primo obiettore di coscienza ad
aver ricevuto la medaglia d’Onore del Congresso Degli Stati Uniti
per aver salvato decine di soldati durante la battaglia
di Okinawa.
La
battaglia di Hacksaw Ridge sarà distribuito dalla Eagle
Pictures a partire dal 9 febbraio 2017 in collaborazione con
Leone Film Group.
Sinossi:
Il
Premio Oscar Mel Gibson dirige un film epico sulla storia vera del
medico dell’esercito americano,Desmond T.
Doss(Andrew Garfield). L’uomo, un obiettore di
coscienza che rifiutava l’uso delle armi, fu insignito della
Medaglia d’Onore dal Presidente Harry S.Truman per aver salvato da
solo con le proprie forze più di 75 compagni durante la brutale
battaglia di Okinawa nel corso della Seconda Guerra
Mondiale.
Oceania trionfa al box office nel
fine settimana di Natale, attirando numerose famiglie al
cinema.
Il film della Disney apre infatti
con 1,6 milioni di euro nel weekend di Natale, approdando in circa
700 copie, e giunge a 3,5 milioni globali in soli
cinque giorni di programmazione.
Rogue One: A Star Wars
Story scende in seconda posizione con 1,4
milioni di euro incassati al suo secondo fine settimana, per un
totale di 5,5 milioni in dieci giorni.
Segue il filone dei cinepanettoni,
con Poveri
ma ricchi che raccoglie 1,3 milioni
arrivando a 2,5 milioni complessivi, mentre Natale
a Londra – Dio salvi la Regina incassa 1 milione
di euro e sfiora i 2 milioni totali.
Miss Peregrine scende al quinto
posto con altri 906.000 euro, giungendo a 2,5 milioni.
Performance non esaltante per
Fuga da Reuma Park (633.000 euro), che
arriva a 1,4 milioni globali dopo due settimane di
programmazione.
L’acclamato Lion – La strada verso casa
esordisce in settima posizione con 418.000 euro incassati in
poco più di 200 copie, registrando una media per sala sui 1800
euro.
Invece Florence debutta all’ottavo posto con
soli 404.000 euro di incasso in 255 sale disponibili, per una media
per sala pari a 1500 euro.
Non c’è più religione scende in
nona posizione con altri 283.000 euro e supera i 3 milioni
complessivi.
Chiude la
top10 Sully,
che con altri 208.000 euro giunge a quota 6 milioni di euro.
Harry Potter sposa
Ginny Waesley e Ron riesce a
conquistare il cuore di Hermione Granger. Alla
fine tutto va secondo i piani e la saga di JK
Rowling, romanticamente parlando, si chiude con un paio di
prevedibili ma allo stesso tempo confortanti matrimoni in famiglia.
Ma cosa è accaduto invece dietro le quinte? Quali sono stati gli
amori che sono sbacciati sul set di Harry Potter
tra i membri del giovane cast? Ecco quattro coppie nate sul set dei fiilm.
Gli amori nati sul set di
Harry Potter
Bonnie Wright & Jamie Campbell
Bower
I due interpreti di Ginny Weasley e
di Gellert Grindelwald hanno incrociato il cammino professionale
l’uno dell’altra sul set di Harry Potter e i Doni della Morte Parte
1, dove Bower ha esordito per la sua breve apparizione nei panni
del mago oscuro, ma a dire il vero sono usciti insieme per molto
più tempo ed erano già una coppia quando lui è entrato a far parte
del cast. Nel 2011 si sono addirittura fidanzati, salvo poi rompere
le promesse perché “le cose non andavano bene da diverso tempo”.
Entrambi hanno nuovi partner adesso.
Tom Felton & Jade Olivia
Gordon
I piccioncini Tom Felton e
Jade Olivia erano già una coppia prima che lei venisse scelta per
interpretare la breve parte di Astoria Greengrass, moglie di Draco,
che compare soltanto del segmento “19 anni dopo”, alla fine di
Harry Potter e i Doni della Morte Parte 2. I due sono attualmente
una coppia.
Evanna Lynch & Robbie Jarvis
La magnifica Luna –
Lunatica -Lovegood e il giovane James Potter sono stati insieme due
anni ed erano semplicemnte adorabili, condividendo sui social la
loro buffa e felice vita di coppia. I due si sono lasciati nel
novembre del 2016.
Matthew Lewis & Emma Watson
Prima che diventasse un
vero sex symbol, l’impacciato Neville Paciock avrebbe fatto breccia
nel cuore di Hermione Granger. Questa relazione a dire il vero non
è mai stata confermata ufficialmente, ma sembra che Emma e Matthew
siano usciti insieme per un po’ anche se non c’è mai stata una
conferma ufficiale. La cosa più vicina a una conferma che abbiamo
su questa presunta storia è una dichiarazione di Rupert Grint che,
all’epoca di Harry Potter e i Doni della Morte Parte 2, dichiarò
che la scena del bacio con Emma fu un po’ strana anche a causa
della presenza di Matthew sul set perché “tempo fa c’è stato
qualcosa trai due”. Sapremo mai la verità?
La SonyPicturesIT ha diffuso una nuova clip in italiano
da Passengers, film con Jennifer
Lawrence e Chris Pratt che arriverà in
sala il prossimo 30 dicembre.
A proposito del film, il regista
Morten Tyldum (The Imitation
Game) ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e
rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un
film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E
se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile.
Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo
stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia
incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che
in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto
bello avere una storia originale con due delle più grandi star del
momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.
Al centro della storia sceneggiata
da Jon Spaihts (Prometheus) c’è il meccanico Jim
Preston (Pratt) che, durante un viaggio di
120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in
una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente
svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del
previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e
androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei
passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora
(Jennifer Lawrence). I due ben presto si
innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il
malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in
pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e
Michael Sheen.
Arriva in sala dal 29
dicembre in tutto il territorio nazionale (dopo un’uscita
il 22 solo a Roma, Milano e Torino), distribuito da Cinema
di Valerio De Paolis, Paterson, il film
scritto e diretto da Jim Jarmusch, interpretato da
Adam Driver e Golshifteh
Farahani, che ha conquistato i festival di tutto il mondo
(da Cannes a Toronto, da
New York a Londra), segnalato
come in Italia come Film della Critica SNCCI.
«Un’innocenza quasi
miracolosa» (The Guardian)
«Una emozionante
riflessione sugli aspetti mimetici della poesia»(The Times)
«Jarmusch dimostra che è
possibile fare un film in cui il quotidiano può essere trasformato
in qualcosa di misterioso e sublime»(The
Indipendent)
«Un film che brilla di
una delicatezza sommersa, urbana» (Le
Figaro)
«Una deliziosa favola
sulla fragile, fruttuosa e a volte inquieta relazione tra
creatività e vita quotidiana» (Time Out)
«Una singolare ode alla
vita ordinata, all’armonia domestica e alla poesia» (Hollywood
Reporter)
«Un’opera universale in
ogni dettaglio. Perfetta» (El Mundo)
Paterson vive a Paterson nel New
Jersey. È un abitudinario e ama la vita tranquilla. Fa il
conducente di autobus, e osserva il mondo attraverso il parabrezza
e ascoltando frammenti di dialoghi intorno a lui. Scrive brevi
poesie sul suo quaderno, porta a spasso il suo bulldog inglese, si
ferma in un bar e beve una birra, torna a casa da sua moglie,
Laura, che al contrario di lui, è in perenne movimento. Paterson
ama Laura, ed è riamato da lei. Il mondo di Paterson, quello
che consideriamo normale e ordinario, rappresenta la forza potente
e irregolare dell’arte. La sua è un’appagante routine, costellata
non di banali casualità ma di magiche concatenazioni. Paterson,
ovvero la poesia delle piccole cose.
Le parole del regista di
Paterson, Jim Jarmusch
«Un film che – nelle parole
del regista Jim Jarmusch – dovremmo lasciarci
scivolare addosso, come le immagini che osserviamo dai finestrini
degli autobus e che si muovono come una gondola meccanica in una
città piccola e dimenticata».
Paterson è interpretato da
Adam Driver, tra gli attori della sua generazione
maggiormente in ascesa. Lanciato dalla serie HBO “Girls”, ha
lavorando tra gli altri con Spielberg, Noah Baumbach, Ethan e Joel
Coen, JJ Abrams, Jeff Nichols. Ha vinto la coppa Volpi nel 2014 col
film di Saverio Costanzo “Hungry Hearts” ed è stato protagonista
nell’ultimo capitolo di Star
Wars, e lo vedremo nel prossimo film di Scorsese “Silence”.
Laura è impersonata da
Golshifteh Farahani, l’attrice iraniana di fama
internazionale (costretta all’esilio, ha scandalizzato per aver
posato nuda sulla rivista francese “Egoiste”) che vedremo presto
nel prossimo capitolo di “Pirati dei Caraibi”, già vista in
“Exodus” di Ridley Scott, “Pollo alle prugne” della Marjana
Satrapi, “Eden” di Mia Hansen Love (candidata al Cesar).
A fine anno tutti propongono le
Top 10 dei film migliori dei
12 mesi trascorsi, tuttavia è altrettanto interessante andare a
vedere quali invece sono stati i flop della stagione. Eccoli di
seguito: [nggallery id=3065]
Flop: i film più deludenti del
2016
Non si tratta della classifica dei
film più brutti dell’anno, sebbene alcuni titoli elencati sono
senza dubbio trai flop inattesi e i film più brutti di questo 2016, ma
sono i film che, caricati di aspettative da pubblico, critica, fan
e buzz mediatico, hanno poi deluso una volta arrivati in sala.
CORRELATI:
Top 10: i migliori film del 2016 per la
redazione di Cinefilos.it
10 film non natalizi ambientati a Natale da
vedere
Film famosi: 10 stupidi errori che forse non
avete notato
Della lista fanno infatti parte
anche film belli ma che si sono comunque rivelati inferiori alle
aspettative del pubblico. Knight of Cups per
esempio, il tanto atteso film di Terrence Malick,
si è rivelato un “figliominore” dell’autore texano, che ci ha
abituati a ben altro spessore narrativo e visivo. Oppure ancora
Suicide Squad, film anticipato e acclamato da un
box office trionfante, che però ha fatto storcere
il naso a più di una persone (critica e pubblico) probabilemnte a
casua dell’inconsistenza narrativa del film stesso.