Il noto giornale di cinema e
serietv FilmInk ha pubblicato la cover di questo mese
rivelando forse il miglior sguardo al nuovo
Daredevil fin’ora pubblicato:
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Nel resto del cast troviamo
Deborah Ann Woll (Karen Page),
Elden Henson (Foggy Nelson) e
Vincent D’Onofrio (Wilson Fisk).
Produttori esecutivi e showrunner saranno Steven S.
DeKnight (Spartacus – Buffy: The Vampire Slayer –
Angel) e Drew Goddard (Cabin in the Woods
– Lost – Buffy The Vampire Slayer).
Devil
(Daredevil), il cui vero nome è Matt
Murdock, è un personaggio dei fumetti creato dallo sceneggiatore
Stan Lee e dal disegnatore Bill Everett nel 1964, pubblicato dalla
Marvel Comics. Ha fatto il suo debutto in
Daredevil numero 1 (aprile 1964).
La storia di Devil vede il giovane Murdock vittima di un incidente
radioattivo che gli toglie il dono della vista ma migliora i suoi
quattro sensi rimanenti in maniera straordinaria. E grazie al suo
udito super sviluppato ha il cosiddetto Senso Radar incorporato,
ovvero la capacità di vedere il mondo circostante come ombre,
create dalle onde sonore che lo circondano. Queste abilità inducono
il giovane Matt a difendere i più deboli dal crimine, diventando il
supereroe Devil. Devil non è stato uno dei personaggi di spicco
della Marvel prima degli anni settanta. Infatti in quegli anni fece
il suo ingresso nel mondo dell’eroe il disegnatore e sceneggiatore
Frank Miller che lo cambiò, lo fece diventare un eroe dark e
violento e lo rese uno dei personaggi di punta dell’editore. Devil
divenne in fretta famoso e uno «dei personaggi più veri e crudeli
che la Marvel avesse creato».
Il network americano della AMC ha
diffuso le prime foto ufficiali di The Walking
Dead 5×12, il dodicesimo episodio che si intitolerà
“Remember”:
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The Walking Dead è
una serie televisiva statunitense prodotta dal 2010. Ideata dal
regista Frank Darabont, la serie è basata sull’omonima serie a
fumetti scritta da Robert Kirkman, anche produttore esecutivo dello
show, illustrata da Tony Moore e Charlie Adlard e pubblicata dalla
Image Comics. Rispetto al fumetto, di cui comunque vengono seguite
le linee guida a livello di trama, la serie presenta parecchie
novità nella storia, come ad esempio l’introduzione di alcuni
personaggi inediti.
Il primo episodio è stato trasmesso
dal canale televisivo AMC il 31 ottobre 2010, durante il
Fearfest. In Italia viene trasmessa, quasi in contemporanea,
da Fox a partire dal 1º novembre dello stesso anno; l’episodio
pilota è stato invece trasmesso in chiaro da Cielo il 21 aprile
2012.
Il network americano The
CW ha diffuso una nuova clip di Arrow
3×15, l’attesissimo quindicesimo episodio che si
intitola “Nanda Parbat“:
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Arrow è una serie
televisiva statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia
Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da
DC Comics. Viene trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW.
In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione su Italia 1
dall’11 marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in
Italia la seconda stagione su Italia 1, anche se precedentemente la
versione sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata
trasmessa dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.
La serie segue le avventure del
playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su
un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa,
a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come
“l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la
corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in
una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso
delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile
maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e
scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente
Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad
uno i criminali.
Il network americano The CW ha
diffuso le prime foto ufficiali di The Vampire
Diaries 6×16, sedicesimo e prossimo episodio che si
intitola “The Downward Spiral”:
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The Vampire
Diaries è una serie televisiva statunitense di genere
horror creata da Kevin Williamson e Julie Plec, che ha debuttato il
10 settembre 2009 sul network The CW. È basata sull’omonima serie
di libri di Lisa Jane Smith, dal titolo italiano Il diario del
vampiro.
La protagonista è Elena Gilbert,
una normale ragazza adolescente che vive a Mystic Falls, in
Virginia. La sua vita viene sconvolta quando scopre che il suo
ragazzo, Stefan Salvatore, è un vampiro, e che è stata adottata.
Stefan si accorge che Elena è identica alla prima donna della sua
vita, la vampira che trasformò lui e suo fratello Damon Salvatore
nel 1864: Katherine Pierce. I due fratelli si innamorano anche di
Elena ed entrano a far parte della sua vita. Il loro scopo è
proteggerla dal vampiro Originale Klaus e da altre forze che
ambiscono al pieno controllo della ragazza, che si è rivelata
essere una delle doppelgänger di Amara. Gli amici di Elena vengono
spesso coinvolti nelle situazioni soprannaturali e combattono per
vivere serenamente a Mystic Falls, un luogo costantemente
tormentato dal proprio passato.
Il network americano della CBS ha
diffuso una clip di Person of Interest
4×16, il sedicesimo episodio che si intitola
“Blunt”:
Person of Interest è una serie televisiva statunitense trasmessa
dal network CBS a partire dal 22 settembre 2011. La serie, prodotta
da Bad Robot Productions e Warner Bros. Television, e basata su un
soggetto di Jonathan Nolan, vede la partecipazione degli attori Jim
Caviezel, Taraji P. Henson e Michael Emerson.
In Italia la serie è trasmessa in
prima visione assoluta dal canale pay Premium Crime dal 27 aprile
2012; in chiaro, l’episodio pilota è stato trasmesso in
contemporanea al suo debutto pay anche su Italia 2, mentre i
successivi episodi vengono trasmessi su Italia 1 dal 16 settembre
2012.
John Reese è un ex agente della
CIA. In seguito ad un misterioso incidente nel quale lo si crede
morto, sta vivendo come un senzatetto a New York. Reese viene
allora avvicinato da Har
Il network americano della AMC ha
diffuso il nuovo promo di Mad Men 7
e della seconda parte di stagione che ci porterà al gran finale
dello show di successo che chiuderà i battenti quest’anno.
Lo show dunque ritornerà il 5 Aprile in seconda serata.
Mad Men è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2007.
Ideata da Matthew Weiner, la serie utilizza il mondo pubblicitario
di New York degli anni sessanta come specchio per raccontare i
grandi cambiamenti avvenuti nella società americana durante il
decennio.
La serie è trasmessa in prima visione assoluta negli Stati Uniti
da AMC dal 19 luglio 2007. In Italia ha debuttato in prima visione
satellitare il 18 marzo 2008, trasmessa prima da Cult (dalla prima
alla terza stagione) e da FX (quarta stagione); in chiaro è invece
trasmessa da Rai 4, che dalla quinta stagione propone la serie in
prima visione assoluta in lingua italiana.
Si intitola The Wrong
Stuff, Castle 7×16, il sedicesimo episodio della
settima stagione di Castle
In Castle 7×16 un
astronauta che si stava per una missione su Marte viene ucciso
misteriosamente dentro un simulatore, Castle
(Nathan Fillion) e Beckett (Stana Katic) devono
indossare delle tute spaziali per condurre le loro indagini. Quando
scoprono che nessuno avrebbe potuto commettere l’omicidio e nessuno
avrebbe potuto ucciderlo da fuori, la situazione prende una
scioccante svolta.
Ecco tutti i vincitori della 87esima edizne degli Academy
Awards, gli Oscar 2015.
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Si è appena conclusa la cerimonia
degli Oscar 2015 presentata da Neil Patrick
Harris. Ecco tutti i vincitori della ottantasettesima
edizione degli Academy Awards.
Nessuna sorpresa per gli attori,
mentre bei premi che sono stati divisi principalmente tra
The Grand Budapest Hotel e
Birdman con il bottino più prezioso.
Ottimo anche il bottino di Whiplash.
Forse ancora troppo legato a tale
discendenza letteraria, ma capace quantomeno di una sapiente dosa
di coraggio visivo, Gabe Ibáñez realizza
Automata, una pellicola che tratta tematiche
profonde inerenti ad un futuro per nulla lontano, un mondo in cui
la convivenza fra macchine e uomini potrà far sorgere conflitti
etici profondi.
Automata, la trama
In Automata in un
mondo futuro in cui la desertificazione ha reso arida gran parte
della Terra, i robot sono stati impiegati per aiutare gli esseri
umani nei compiti più difficili. Jacq Vaucan, un agente
assicurativo, viene incaricato di investigare su una serie di
strani avvenimenti riguardanti una possibile violazione degli
impenetrabili codici di sicurezza utilizzati per evitare che i
robot possano divenire pericolosi, dovendo ben presto fare i conti
con una realtà assolutamente inaspettata. Gran parte del cinema di
fantascienza degli ultimi decenni ha dimostrato un rapporto di
discendenza più che profondo con le avvenieristiche profezie
sull’intelligenza artificiale contenute nelle opere di Isaac
Asimov, non a caso considerato il padre dell’immaginario robotica
contemporaneo.
Automata
non brilla certo di originalità, così come dimostrano i riferimenti
più o meno espliciti a pellicole topiche del genere, a cominciare
dall’estetica steampunk di
Brazil e il mito cyberpunk di Blade Runner (dove l’ammiccamento
alla testuggine allude a ben altro che il semplice lavoro
citazionistico). Allontanandosi dalle tinte melodrammatiche de
L’uomo bicentenario e dalla scoperta
dell’infanzia di A.I., il film preferisce
comunque intraprendere due tematiche parallele; quella
dell’auto-coscienza di una macchina, con tutti i sentimenti che
essa comporta, e il versante morale sui pericoli di una mente
artificiale già visti in Io, Robot, dimostrando l’intento
lodevole di volersi elevare a opera didattica ma non riuscendo
appieno nell’impresa di tradurre tutto ciò per immagini, finendo
per dar vita ad un racconto la cui compattezza e intensità
finiscono progressivamente per sfilacciarsi nel tempo. Si indugia
forse un po’ troppo sui pur eccellenti effetti visivi, nei quali
appare più che evocativa l’immagine dei robot privi dalla propria
maschera meccanica, simbolo di una nuova identità autonomia.
Antonio Banderas si trova a dare corpo ad un
personaggio che interagisce per oltre la metà del film con esseri
artificiali, un personaggio però privo di una psicologia ben
definita in cui comunque traspare il profondo legame uomo-macchina
che diviene il fil rouge dell’intera pellicola. Poco più
di una comparsata è quella che invece tocca a Melanie
Griffith, la quale non ha abbastanza tempo per dar sfogo
al suo talento all’interno di un film in cui il sostrato
ambientalista finisce col tempo per apparire più pedante del
necessario, facendo sfoggio comunque di un vero cast di eccezione.
Forse non innovativo ma sicuramente interessante,
Automata è un ennesimo tentativo di
parlarci di come umanità e tecnologia prima o poi dovranno
confrontarsi.
Dal siparietto un po’ imbarazzante
tra John Travolta e Idina Menzel,
al discorso di ringraziamento di Graham Moore per la migliore
sceneggiatura non originale di The Imitation
Game, fino alle bellissime e forti parole di
Patricia Arquette a favore dell’uguaglianza di
genere, sono stati tantissimi i momenti emozionanti, divertenti e
memorabili di questi Oscar 2015.
Arriva al cinema
Patria di Felice Farina,
ispirato all’omonimo testo di Enrico Deaglio. Non
è un film storico, ma un racconto sperimentale, connubio tra
finzione – con lo stile della fiction tv – e documentario. È serio
nel ripercorrere con materiale di repertorio il periodo 1978-2010.
Dal sequestro Moro in poi: stragi, misteri insoluti, massoneria,
mafia, lotta alla mafia, il benessere anni ’80 e i primi
licenziamenti di massa, tangentopoli e la Seconda Repubblica.
Racconta in fiction la storia attualissima dei tre operai che si
giocano tutto per difendere il posto di lavoro. Ma è anche leggero,
affrontando in chiave tragicomica la loro vicenda.
In Patria
Salvo (Francesco
Pannofino), Giorgio (Roberto Citran)
e Luca (Carlo Gabardini): operai e custode di una
fabbrica torinese che sta per chiudere. Mentre Giorgio,
sindacalista di sinistra, vuole trattare la buonuscita, Salvo,
arrabbiato e frustrato uomo di destra, non ci sta a perdere il
lavoro e sale sulla torre della fabbrica: si butterà se non arriva
la tv a intervistarlo. Giorgio lo segue per impedirgli di fare
sciocchezze, poi Luca, custode ipovedente e autistico, per
solidarietà. Diversi per carattere e convinzioni, i tre instaurano
lassù un legame, mentre riflettono sulle sorti loro e del paese,
ricordando la nostra storia recente.
Personaggi fortemente
caratterizzati e semplificati vanno incontro ai gusti del pubblico
giovane. Francesco Pannofino, Citran e
Gabardini ben vestono panni tragicomici, sebbene
certi tratti ripetitivi voluti, possano stancare. Con loro si parla
di dignità del lavoro, errori del sindacato, illusione del
benessere, ubriacatura televisiva, contrapposizioni politiche
spesso non costruttive. Ma anche delle doti umane degli italiani,
capaci di slanci altruisti e unioni inaspettate, nonostante le
divergenze.
Sarà deluso chi cerca la
ricostruzione storica minuziosa o la trattazione complessa dei
personaggi. La scelta registica e di montaggio (curato da
Esmeralda Calabria) di abbandonare la cronaca o il
puro realismo e abbracciare la metafora onirica, di una consapevole
inconsapevolezza nella quale sembra il paese abbia vissuto gli
ultimi trent’anni, fa emergere una verità: è di questa sorta di
oblio con improvvisi ma effimeri risvegli, che oggi si vivono le
conseguenze. Inoltre, è adatta a incuriosire e interessare proprio
i giovani che non hanno vissuto quegli anni, così che magari
abbiano voglia di informarsi su quel periodo. Tuttavia, l’amalgama
tra realtà e finzione non ha sempre la stessa efficacia: funziona
soprattutto dove c’è più rispondenza tra la vicenda dei
protagonisti e quella storica, mentre altrove lo spettatore potrà
faticare a rintracciare il legame tra le due, se non a un livello
molto generale.
Film onesto nella sua semplicità,
anche di mezzi, girato con un basso budget, che può trovare il suo
pubblico, magari proprio nei fan del Pannofino televisivo, e traghettarli verso
orizzonti di maggior spessore.
Ecco il trailer di La
solita Commedia, il film scritto e diretto da
Fabrizio Biggio, Francesco
Mandelli e Martino Ferro al cinema dal 19
Marzo. Vede nel cast oltre a Biggio e Mandelli anche
Tea Falco, Marco Foschi, Paolo Pierobon, Gianmarco
Tognazzi.
L’Inferno è nel caos. Una schiera di
nuovi peccatori arriva ogni giorno ad affollare gli uffici di
Minosse. Ma l’Inferno è una struttura vecchia, antiquata: i nuovi
peccatori, non trovando una giusta collocazione, si disperdono tra
i gironi. Lucifero viene ricevuto direttamente da Dio, che cerca
una soluzione. L’idea vincente e’ una catalogazione dei nuovi
peccati sulla Terra. E a chi affidare quest’incarico se non a Dante
Alighieri, che già una volta, a suo tempo, svolse questo compito
con eccellenti risultati?
Dante viene così catapultato in una
grande città italiana, e trova finalmente la sua guida, colui che
lo accompagnerà alla ricerca dei “nuovi peccati”: Demetrio
Virgilio, un trentenne precario che si appresta, come ogni mattina,
ad affrontare un’altra “giornata d’Inferno”.
È stato pubblicato in rete un
frammento in più di Fantastic Four,
tratto probabilmente da un trailer alternativo. Qualcuno deve aver
ripreso il trailer e poi pubblicato online il video. Come possiamo
vedere è in bassa qualità e possiamo vedere che c’è una scena
inedita in cui Sue e Johnnt Storm spiccano il volo!
Un video pubblicato da Comics Union (@hulk_union) in data: 22 Feb
2015 alle ore 08:31 PST
Fantastic Four, moderna
re-interpretazione del team di supereroi più longevo della Marvel, è la storia di quattro
giovani che vengono teletrasportati in un pericoloso universo
alternativo, che altera la loro forma fisica in un modo
sconvolgente. Le loro vite vengono inequivocabilmente stravolte, il
team dovrà imparare a controllare le loro nuove abilità e a
lavorare insieme per salvare la Terra da un loro vecchio amico
diventato nemico.
Vi ricordiamo che a prestare i propri volti agli storici eroi di
casa Marvel saranno Miles
Teller, Michael B. Jordan, Kate
Mara e Jamie Bell.
Pubblicato un nuovo trailer del
film The Gunman, con Sean
Penn e Jasmine Trinca. Nel cast
anche Ray Winstone, Javier Bardem, Idris Elba, e Mark
Rylance. Diamogli uno sguardo.
https://www.youtube.com/watch?v=BpqEImSXCpg
Il film è un
adattamento basato sul romanzo “The Prone Gunman” di Jean-Patrick
Manchette che vede Sean Penn nei panni di Jim Terrier, un agente
operativo internazionale che viene tradito dall’organizzazione per
cui lavora e deve intraprendere una prolungata latitanza in Europa
braccato e pronto a tutto per sopravvivere.
Diretto dal regista action,
Pierre Morel, The Gunman
uscirà nei cinema americani dal 20 marzo 2015.
Pubblicati in rete nuovi concept art
del film Guardiani della Galassia,
diretto da James Gunn e uscito in Italia
lo scorso 22 Ottobre. Diamogli uno sguardo.
La sinossi di Guardiani
Della Galassia: L’audace esploratore Peter Quill è
inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa
sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione
minaccia l’intero universo. Per sfuggire all’ostinato Ronan, Quill
è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili
personaggi: Rocket, un procione armato; Groot, un umanoide dalle
sembianze di un albero; la letale ed enigmatica Gamora e il
vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre il vero
potere della sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà
di tutto per guidare questa squadra improvvisata in un’ultima,
disperata battaglia per salvare il destino della galassia.
Appena annunciata l’entrata nel
cast del prossimo film di Oliver
Stone, Snowden, da parte
di Nicolas Cage, che torna a collaborare
con il regista dopo World Trade Center. L’attore
vestirà i panni di un ex ufficiale dei servizi segreti degli
Stati Uniti.
Stone è già impegnato nelle riprese
del film a Monaco. Scritto e diretto dal regista tre volte
premio Oscar Oliver Stone
(Platoon, JFK),
lo script è basato sui libri The Snowden Files:
The Inside Story of the World’s Most Wanted Man di
Luke Hardinge Time of the
Octopus di Anatoly
Kucherena. Quest’ultimo libro in particolare, si
occupa principalmente del tempo che l’ex analista ha
trascorso in Russia nella speranza di ottenere asilo politico,
mentre gli Stati Uniti chiedevano la sua estradizione per poterlo
incarcerare a causa della fuga di informazioni classificate.
Nel cast anche Joseph
Gordon-Levitt, Shailene
Woodley, Timothy
Olyphant, Zachary Quinto,
Melissa Leo, Tom Wilkinson,
Rhys Ifans, Joely
Richardson.
Edward Snowden
(Joseph Gordon-Levitt) è un informatore della NSA che
ha inviato alla giornalista di Gardian, Glenn Greenwald,
importanti documenti top secret nel giugno del 2013. Snowden, ora
bloccato in Russia, dopo che gli Usa gli hanno annullato il
passaporto, è una figura che divide, da una parte chi lo vede come
un eroe (come il regista Stone) e dall’altra chi lo vede come
un traditore.
Uno dei più grandi rumors di queste
settimane riguarda la possibilità per la star de Il
guardiano della galassia e di
Jurassic World, Chris
Pratt, di essere il nuovo Indiana Jones,
in un nuovo reboot del franchise. Proprio in occasione degli Oscar
di ieri notte, l’attore è stato intervistato, e gli è stato chiesto
cosa avesse da dire e se si sentisse sopraffatto o meno da questa
possibilità.
”Non è nulla finché non è
qualcosa, e per ora non è qualcosa. Io non penso che sia qualcosa
per cui sentirsi schiacciato, potrebbe essere forte. Nessuno mi ha
chiamato. C’è molta gente che ne parla. La pressione potrebbe
venire solo perché è un grande franchise e non vuoi sbagliare,
quindi per me potrebbe essere perfetto da fare. Vedremo, come ho
detto, non è niente finché non è qualcosa”.
Qualche giorno fa è uscita la
notizia che Steven Spielberg, co-creatore del
franchise, volesse dirigere proprio Pratt per un
rebbot, ma per il progetto è ancora presto. Mentre Harrison
Ford ha dichiarato di essere molto impaziente di
riprendere il ruolo, nonostante i suoi 73 anni.
Dopo la settimana dei
record, 5o shades of Grey mantiene la prima
posizione nella classifica del box office USA, ma sembra aver
lievemente rallentato la corsa: incassa infatti 23 milioni di
dollari portando il suo totale a 130. La seconda posizione la
occupa Kingsman: the secret service, film d’azione
con Colin Firth che ha però come target un pubblico giovane, il
film ha incassato 17 milioni per un totale di 63. Al terzo posto
resta stabile The spongebob movie: sponge out of
water, che incassa 15 milioni di dollari. Al quarto posto
si ferma una nuova uscita, Mc Farland, USA, con
Kevin Costner e Maria Bello che incassa 11 milioni di dollari.
Segue in quinta posizione The DUFF altra
produzione per target giovane, che incassa 11 milioni di dollari.
Il sesto posto è occupato da American Sniper che
incassa 9 milioni di dollari per un totale di 319. Al settimo posto
si ferma Hot tube time machien 2, che incassa
quasi sei milioni di dollari. L’ottava posizione è occupata da
Jupiter Ascending che guadagna altri 4
milioni di dollari portando il suo totale a 39, mentre scende al
nono posto, ma dopo 13 settimane di presenza in sala e nella
classifica dei dieci film più visti secondo il box office USA
The imitation game che incassa 2 milioni di
dollari per un totale di quasi 84. Chiude la classifica il film
Paddington che incassa 2 milioni di dollari per un
totale di 67.
La prossima settimana si attendono
le uscite di: Focus, l’horror The lazarus
effect e Maps to the stars
La Sony Pictures ha pubblicato due
nuove clip del film Humandroid
di Neill Blomkamp, con Hugh
Jackman. Diamogli uno sguardo.
Il cast di
Humandroid è composto da Sharlto
Copley, Dev Patel, Ninja
e Yo-Landi Vi$$er,Jose Pablo
Cantillo, Sigourney Weaver e Hugh
Jackman.
Ogni bambino viene al mondo pieno di
promesse, e nessuno più di Chappie: dotato,
speciale, insomma un prodigio. Come ogni bambino, Chappie sarà
sotto l’influenza del suo ambiente – alcuni buoni, altri cattivi –
e lui si baserà sul suo cuore e sulla sua anima per trovare la sua
strada nel mondo e diventare un uomo. Ma Chappie è
diverso da chiunque altro: è un robot. Il primo robot con la
capacità di pensare e di sentire se stesso. La sua vita, la sua
storia, cambierà per sempre il modo in cui il mondo guarda ai robot
e agli umani.
Non c’è stata, a memoria,
un’edizione degli Academy Awards con un red carpet così
soddisfacente nel suo complesso. Certo nessuno ha osato troppo, a
parte Jared Leto che infatti è trai peggio vestiti
della scorsa notte, nè tantomeno ci sono stati momenti
particolarmente memorabili, tuttavia in diversi frangenti lo
spettatore che ha seguito da casa la serata è rimasto a bocca e
occhi spalancati. Due esempi su tutti sono Jessica
Chastain in Givenchy e Scarlett
Johansson in Versace assolutamente straordinarie
sul tappeto rosso, e anche, per una sola volta durante tutta le
stagione dei premi, Rosamund Pike, una scintilla
rosso fuoco, sexy ed elegante allo stesso tempo, anche lei in
Givenchy. Meryl Streep non ha ancora dato
fondo al suo guardaroba da Oscar, e ha sfoggiato un Lanvin
che ne esalta le forme non più giovani ma sempre di grandissima
classe.
Spazio a qualche eccesso, ma
neanche troppo, con l’entrata in scena di Lady
Gaga in Azzedine Alaïa, che forse è stata
superata dall’abito stampato di Keira Knightley in
Valentino che, dopo un iniziale momento di incertezza,
porta a casa la promozione per la sua aria serafica da signora
felicemente gravida. Qualche scelta poco felice però si è contata,
come il Golden Bunny di Nicole Kidman in Louis
Vuitton, oppure l’onigiri di Marion Cotillard
in Dior Couture. Principesca e stranamente raffinata
Jennifer Lopez, mentre simile ad una matrona
romana, ma comunque molto elegante, Sophie Hunter
in Cumberbatch in Lanvin. A Gwyneth
Paltrow in Ralph & Russo Couture concediamo
l’eccesso di una vistosa ruche sulla spalla, dopo tutto come porta
il rosa lei, nessuna!
La profonda scollatura sulla
schiena e il sorriso inconfondibile, hanno reso per un attimo
Emma Stone padrona del red carpet, nel suo
Elie Saab Haute Couture color dell’oro. Reese
Witherspoon non osa ma vince in Tom Ford, mentre
Zoe Saldana nel suo Atelier Versace
sfoggia un corpo post parto gemellare da urlo. Pur non indossando
il suo abito migliore, Julianne Moore vince per
bellezza, con la luminosità del suo sorriso, peccato che ricorderà
la notte dle suo primo Oscar con uno Chanel che non la
valorizza affatto.
Lupita Nyong’o,
che come al solito non sbaglia un colpo sul red carpet, si è
presentata in una cascata di perle firmata Calvin Klein
che mette in risalto il suo magnifico colore e che la rende una
delle più eleganti della serata. Anche la giovane nominata
Felicity Jones brilla nel suo grigio perla di
Alexander McQueen, da vera principessa. Tuttavia lo
scettro va consegnato a Cate Blanchett, la
magnifica vincitrice dello scorso anno, che con il suo John
Galliano semplice e lineare offre a tutti una lezione di
classe e bellezza.
La performance di Everything is
Awesome è stata senza dubbio uno dei momenti più caotici,
divertenti e colorati della Notte degli Oscar 2015. Durante la
performance sono stati distribuiti tanti piccoli Oscar costruiti
con i LEGO e di seguito vediamo le star che
maggiormente hanno apprezzato il premio!
Ecco i ‘premiati’ e di seguito il
video della costruzione del LEGO Oscar!
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Sappiamo che
The LEGO Movie è stato lasciato fuori
dalle nomination per il miglior film d’animazione tra le polemiche.
Che questa statuetta voglia essere qualcosa di più di un simpatico
omaggio?
Presentato della
serata, un po’ sotto tono forse per l’emozione, ma sempre
divertente e politicamente scorretto, Neil Patrick
Harris ha aperto la serata degli 87esimi Academy Awards,
come da attese, con un bellissimo numero musicale. Eccolo.
Alla fine l’uomo uccello,
Birdman, ha sconfitto la concorrenza, si
è librato alto sul Dolby Theatre e ha portato a casa i premi più
ambiti, e forse non tutti quelli meritato. Il film diretto,
co-scritto e co-prodotto dal regista messicano Alejandro
González Iñárritu era trai favoriti dall’inizio della
serata, ma avremmo immaginato che potesse portare a casa la
doppietta miglior film/miglior regia, senza fare un’equa divisione
con il suo concorrente diretto, Boyhood.
L’opera titanica e originalissima di Richard
Linklater ha portato a casa soltanto la statuetta alla
migliore attrice non protagonista, Patricia
Arquette, e per quanto la decisione complessiva possa
essere discutibile, si è trattato senza dubbio di una decisione
precisa, una scelta, da parte dell’Academy, di premiare il cinema
che parla di se stesso, che racconta la sua arte, la sua difficoltà
di nascere e crescere in un mondo dove il botteghino detta
legge.
Birdman
ha raccontato tutto questo, con una perizia tecnica rara e con un
coinvolgimento artistico che vede nel mancato Oscar a
Michael Keaton in vero scandalo della serata.
Scandalo solo in parte mitigato dal fatto che il giovane vincitore
nella categoria migliore attore protagonista, Eddie
Redmayne, nonostante fosse il favorito da tempi immemori,
è stato così genuinamente sorpreso e commosso che ha intenerito il
cuore di tutti i sostenitori del primo Batman cinematografico. Il
trionfo dei lentigginosi, potremmo chiamarlo, dal momento che
dall’altra parte, Julianne Moore ha finalmente
vinto un premio che, più che per la sua pur splendida performance
in Still Alice, vale a coronare un’intera
carriera fatta di ruolo eccellenti, di emozioni forti, condivise
con il pubblico in una maniera totale e viscerale. Anche lei,
grondante di lacrime e di gioia, ha contribuito a rendere più bella
la notte degli Oscar.
A rompere il ghiaccio però è stato
JK Simmons, che ha portato a casa il primo di tre
meritati Oscar per Whiplash, l’outsider
che ha stregato l’Academy e che si piazza al secondo posto del
podio per il maggior numero di Oscar vinti. Mentre sul terzo
gradino si affollano in tanti, tutti con un solo premio, il primo
posto è occupato dal citato Birdman, che porta a casa la regia, il
film, la fotografia e la sceneggiatura originale, e da
The Grand Budapest Hotel, il gioiellino
multicolore di Wes Anderson, che conquista tutti i
premi per la messa in scena con l’unico tocco italiano di
quest’anno al Dolby (trucco, scenografia e i costumi di
Milena Canonero a quota quattro statuette) più il
riconoscimento alla colonna sonora di Alexandre
Desplat.
C’è stata qualche sorpresa, e senza
dubbio Boyhood e Linklater stesso
potrebbero addirittura considerarsi i defraudati della serata, e
così la pensano moltissimi fan del progetto ultradecennale, ma c’è
stata anche una sorpresa, brutta, per il miglior film d’animazione,
che ha premiato di nuovo mamma Disney, senz ahce ce ne fosse
oggettivamente merito.
Per quanto riguarda invece la
serata e lo spettacolo, Neil Patrick Harris è
apparso estremamente teso, pronto con la battuta ma forse troppo
poco in confidenza con un palco del genere. Il numero di apertura
ha dimostrato non solo le grandi potenzialità dello showman, ma
anche tutta la sua tensione e il nervosismo per una platea così
prestigiosa. I momenti emozionanti non sono mancati, soprattutto
per quello che riguarda il video In Memoriam,
in cui sono apparsi tanti, troppi, volti cari al grande cinema,
compresa la nostra bellissima e immortale Virna
Lisi (anche se non c’era traccia di Francesco
Rosi), ma anche l’esecuzione di Glory, di
Commom e John Legend, e l’intensa
performance di Lady Gaga che, abbandonati per un
attomo costumi e trucchi eccentrici, si concentra per una volta
solo sulla voce e sull’emozione nel suo omaggio canoro a
Tutti insieme appassionatamente,
lasciando di stucco la platea e dando vita ad un incontro di
generazioni insolito e straniante ma particolarmente intenso quando
la leggendaria Julie Andrews ha fatto il suo
ingresso sul palco.
Interessanti, mai come quest’anno,
anche i discorsi di ringraziamento, dalla richiesta sindacale di
Patricia Arquette, all’invito dello sceneggiatore
di The Imitation
Game, Graham Moore, di
“rimanere strani”, fino alla stoccata finale di Iñárritu che ha
ringraziato l’America, “incredibile nazione di immigrati”.
L’87esima edizione degli Oscar si
chiude con qualche emozione di più rispetto a quella dello scorso
anno, filata invece via come da copione, eppure lascia qualche
rammarico per uno show ingessato, che poteva essere condotto con
più decisione, con più scioltezza, ma certo il Dolby Theatre non è
il palco dei Tony su cui lo showman si senta più a suo agio, e
forse Neil Patrick Harris merita una seconda
chance.
La Marvel Studios ha diffuso nuove
promo art dell’attesissimo Avenger Age of
Ultron, il film di Joss Whedon che
ad Aprile uscirà in tutto il mondo. Questa volta diamo uno sguardo
più approfondito a Occhio di Falco, la Torre Stark
e la moto che vedremo nel film:
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Vi ricordiamo che nel
cast Avengers Age
of Ultron sono presenti Robert
Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett
Johansson, Cobie Smulders, Jeremy Renner, Aaron Taylor-Johnson,
Elizabeth Olsen oltre a Paul Bettany,
Samuel L. Jackson e James
Spader. Il terzo capitolo del franchise di Avengers è
scritto e diretto, come sempre, da Joss
Whedon. Le riprese hanno avuto luogo inizialmente agli
Shepperton Studios (Surrey,Inghilterra), ma in seguito sono state
effettute delle riprese aggiuntive in Italia, Korea e in varie
parti dell’Inghilterra.
Avengers Age of
Ultron, scritto e diretto da Joss
Whedon, uscirà – nei formati 2D, 3D e in IMAX 3D –
nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti il primo maggio 2015
mentre in Italia potremo vederlo a partire dal 22 aprile 2015.
Il network americano della ABC
Family ha diffuso la nuova clip di Pretty Little
Liars 5×21, il ventunesimo episodio che si intitolerà
“Bloody Hell”:
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Pretty Little Liars è una
serie televisiva statunitense di genere a metà tra teen drama e
giallo, che va in onda dall’8 giugno 2010 negli USA sul network ABC
Family. Ideata da Marlene King, è basata sull’omonima serie di
libri scritta da Sara Shepard pubblicata in Italia con il titolo
diGiovani, carine e bugiarde.
In Italia va in onda dal 21
febbraio 2011 sul canale pay Mya. Il 29 novembre 2011 la serie è
stata rinnovata per una terza stagione, andata in onda negli Stati
Uniti a partire dal 5 giugno 2012. Il 4 ottobre 2012, la serie è
stata rinnovata per una quarta stagione di 24 episodi, in onda a
partire dall’11 giugno 2013. In chiaro, la serie viene trasmessa a
partire dal 10 giugno 2013 su Italia 1.
Il 26 marzo 2013, ABC Family ha
rinnovato la serie per una quinta stagione di 25 episodi (incluso
uno special natalizio) in onda a partire dal 10 giugno 2014 negli
USA, e annunciato la produzione di uno spin-off, intitolato
Ravenswood, il cui episodio pilota è andato in onda negli USA il 22
ottobre 2013. In seguito al termine della prima stagione, la serie
Ravenswood è stata cancellata. Il 10 giugno 2014 ABC Family ha
rinnovato la serie per una sesta e settima stagione.
Il network americano della ABC ha
diffuso durante la Notte degli Oscar 2015 il nuovo promo
di Once Upon a Time 4, la seconda
parte di stagione che inizierà prossima settiamana:
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C’era una
volta (Once Upon a Time) è una serie
televisiva statunitense di genere fantasy, in onda
sulla ABC dal 23 ottobre 2011. La serie è
liberamente ispirata a leggende e ai racconti classici
della letteratura fantasy e soprattutto delle fiabe,
ma impostati al giorno d’oggi, facendo spesso riferimento
ai film d’animazione Disney tratti dagli stessi, da cui
si riprendono nomi, personaggi e luoghi specifici.
Nel 2013 ne è stato tratto
uno spin-off: Once Upon a Time in Wonderland.
Il network americano della CW ha
diffuso la prima clip di The Walking Dead
5×12, il dodicesimo e prossimo episodio che si
intitolerà “Remember”:
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The Walking Dead è
una serie televisiva statunitense prodotta dal 2010. Ideata dal
regista Frank Darabont, la serie è basata sull’omonima serie a
fumetti scritta da Robert Kirkman, anche produttore esecutivo dello
show, illustrata da Tony Moore e Charlie Adlard e pubblicata dalla
Image Comics. Rispetto al fumetto, di cui comunque vengono seguite
le linee guida a livello di trama, la serie presenta parecchie
novità nella storia, come ad esempio l’introduzione di alcuni
personaggi inediti.
Il primo episodio è stato trasmesso
dal canale televisivo AMC il 31 ottobre 2010, durante il
Fearfest. In Italia viene trasmessa, quasi in contemporanea,
da Fox a partire dal 1º novembre dello stesso anno; l’episodio
pilota è stato invece trasmesso in chiaro da Cielo il 21 aprile
2012.
Ecco il video In Memoriam
presentato durante la notte degli Oscar 2015. Trai tantissimi
personaggi che purtroppo ci hanno lasciati quest’anno, ricordiamo
Robin Williams o Mickey Rooney,
ma segnaliamo anche l’assenza di Francesco Rosi.
Si è appena conclusa la cerimonia
degli Oscar 2015 presentata da Neil Patrick
Harris. Ecco tutti i vincitori della ottantasettesima
edizione degli Academy Awards.
Nessuna sorpresa per gli attori,
mentre bei premi che sono stati divisi principalmente tra
The Grand Budapest Hotel e
Birdman con il bottino più prezioso.
Ottimo anche il bottino di Whiplash.