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Ex Machina: nuovo spot tv del film con Oscar Isaac

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Ex Machina: nuovo spot tv del film con Oscar Isaac

Ecco un nuovo spot tv, pubblicato in esclusiva da Comingsoon.net, di Ex Machina, Sci-Fi con protagonisti Domhnall Gleeson, Oscar Isaac e Alicia Vikander e scritto e diretto da Alex Garland (28 Giorni dopo).

ex machinaScritto e diretto da Alex Garland (28 Giorni Dopo, Sunshine, Dredd), Ex Machina è un intenso thriller psicologico incentrato su un triangolo amoroso tra due uomini e una bellissima donna robot. Il film esplora i grandi temi della consapevolezza, delle emozioni, della sensualità, della verità e della menzogna.

Ricordiamo che Oscar Isaac e Domhnall Gleeson saranno insieme anche sul set di Star Wars Episodio VII, mentre ricordiamo la bella Alicia Vikander in Royal Affair, film nominato agli Oscar nella categoria Miglior film straniero nel 2013.

Ex Machina: nuovi poster del film

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Ex Machina: nuovi poster del film

Pubblicati tre nuovi poster del film Ex Machina, il prossimo sci-fy che vedrà l’esordio alla regia di Alex Garland. Diamogli uno sguardo.

ex machina poster

Ex Machina_1

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Scritto e diretto da Alex Garland (28 Giorni Dopo, Sunshine, Dredd), Ex Machina è un intenso
thriller psicologico incentrato su un triangolo amoroso tra due uomini e una bellissima donna robot. Il film esplora i grandi temi della consapevolezza, delle emozioni, della sensualità, della verità e della menzogna.

Nel cast del film, al fianco dei già citati Domhnall Gleeson ed Oscar Isaac troveremo Alicia VikanderCorey JohnsonChelsea Li.

Vi ricordiamo che Ex Machina debutterà nei cinema inglesi il prossimo 23 gennaio, mentre negli Stati Uniti dovranno attendere sino al 10 aprile.

Fonte

Ex Machina: nuova featurette con Domhnall Gleeson

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Ex Machina: nuova featurette con Domhnall Gleeson

Ecco una nuova featurette di Ex Machina, film che vede nel cast Domhnall Gleeson, Oscar Isaac e Alicia Vikander. Protagonista del video è Domhnall, giovane attore già visto brevemente in Harry Potter e protagonista di Questione di Tempo.

ex machinaScritto e diretto da Alex Garland (28 Giorni Dopo, Sunshine, Dredd), Ex Machina è un intenso thriller psicologico incentrato su un triangolo amoroso tra due uomini e una bellissima donna robot. Il film esplora i grandi temi della consapevolezza, delle emozioni, della sensualità, della verità e della menzogna.

Ex machina è uscito nelle sale statunitensi il 10 aprile 2015 mentre in Italia potremo vederlo a partire dal 30 luglio 2015.

Ex Machina: featurette del film con Oscar Isaac

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Ex Machina: featurette del film con Oscar Isaac

Ex Machina 1È online una nuova interessante featurette behind-the-scenes di Ex machina, film sci-fi indipendente recentemente visto in anteprima nei festival di mezzo mondo tra cui il South by Southwest Film Festival e il Bif&st-Bari International Film Festival. Nella featurette si fa molto del più del solito taglia e cuci tra b-roll e interviste, andando invece a illustrare da una prospettiva interna il modo in cui registi e attori collaborano.

Scritto e diretto da Alex Garland (28 Giorni Dopo, Sunshine, Dredd), Ex Machina è un intenso thriller psicologico incentrato su un triangolo amoroso tra due uomini e una bellissima donna robot. Il film esplora i grandi temi della consapevolezza, delle emozioni, della sensualità, della verità e della menzogna.

Vi ricordiamo che nel cast principale del film figurano Domhnall Gleeson (Questione di tempo), Oscar Isaac (A proposito di Davis, A Most Violent Year) e Alicia Vikander (Il quinto potere).

Nel video Alex Garland, regista e sceneggiatore del film, insieme agli attori Oscar Isaac e Alicia Vikander, spiegano come Ex machina – attraverso specifici elementi della sceneggiatura e della recitazione – riesca ad afferrarre l’angoscia culturale e sociologica che circonda il tema dell’intelligenza artificiale.

Ex machina è uscito nelle sale statunitensi il 10 aprile 2015 mentre in Italia potremo vederlo a partire dal 30 luglio 2015.

Fonte: Indie Wire

Ex Machina: ecco come nasce Ava [video]

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Ex Machina: ecco come nasce Ava [video]

Ecco una nuova featurette di Ex Machina, film che vede nel cast Domhnall Gleeson, Oscar Isaac e Alicia Vikander. Nel video potete vedere come è nato l’aspetto insieme metallico eppure estremamente sensuale di Ava, il robot protagonista.

Scritto e diretto da Alex Garland (28 Giorni Dopo, Sunshine, Dredd), Ex Machina è un intenso thriller psicologico incentrato su un triangolo amoroso tra due uomini e una bellissima donna robot. Il film esplora i grandi temi della consapevolezza, delle emozioni, della sensualità, della verità e della menzogna.

Ex machina è uscito nelle sale statunitensi il 10 aprile 2015 mentre in Italia potremo vederlo a partire dal 30 luglio 2015.

Ex Machina: clip italiane, dal 30 luglio al cinema

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Ex Machina: clip italiane, dal 30 luglio al cinema

La Universal Pictures ha diffuso le clip italiane di Ex Machina, il film dall’autore di 28 Giorni Dopo, Sunshine e Dredd, Alex Garland con Domhnall Gleeson, Oscar Isaac e Alicia Vikander.





Sinossi: Scritto e diretto da Alex Garland (28 Giorni Dopo, Sunshine, Dredd), Ex Machina è un intenso thriller psicologico incentrato su un triangolo amoroso tra due uomini e una bellissima donna robot. Il film esplora i grandi temi della consapevolezza, delle emozioni, della sensualità, della verità e della menzogna.

Ex Machina, la spiegazione del finale: cosa succede ad Ava?

Ex Machina, la spiegazione del finale: cosa succede ad Ava?

Lo scrittore e regista Alex Garland si è fatto un nome nel mondo del cinema di fantascienza. Il suo debutto alla regia, Ex Machina (la nostra recensione), attira ancora l’attenzione. Interpretato da Alicia Vikander, Domhnall Gleeson e Oscar Isaac, il film di A24 ha ricevuto recensioni positive e molti lo hanno definito una versione moderna del Frankenstein di Mary Shelley. Garland non sovverte nemmeno il finale tragico del libro della Shelley: che si tratti di mostri o di robot, non c’è lieto fine per chi gioca a fare Dio.

Di cosa parla Ex Machina?

Caleb Smith (Domhnall Gleeson) è un giovane programmatore che lavora per Blue Book, la più grande società internet del mondo, e che vince un concorso d’ufficio per trascorrere una settimana nella tenuta del suo amministratore delegato, Nathan (Oscar Isaac). Quando Caleb arriva, Nathan gli mostra la sua struttura di ricerca, dandogli una chiave magnetica che gli permetterà di aprire solo alcune porte. Nathan gli rivela di essere stato scelto come componente umano in un test di Turing con Ava, un robot dalle sembianze di una bella donna. Nathan vuole che Caleb determini se pensa che Ava sia davvero in grado di essere cosciente nonostante sappia di essere artificiale.

Durante le loro sessioni insieme, Ava esprime attrazione per Caleb. Rivela di essere dietro a temporanee interruzioni di corrente che spengono il sistema di sorveglianza di Nathan e che, mentre stanno accadendo, possono parlare in privato. Durante un’interruzione, dice a Caleb che Nathan è un bugiardo e non ci si può fidare. Nathan assicura a Caleb che la cotta di Ava per lui è autentica. Caleb scopre poi che Nathan ha intenzione di potenziare Ava, eliminando così i suoi ricordi e la sua personalità attuali.

Quella sera, fa ubriacare Nathan al punto da rubargli la chiave magnetica, permettendogli di accedere alla sua stanza e al suo computer. Trova i modelli senza vita di tutti i robot precedenti e il filmato della loro creazione da parte di Nathan. Kyoko (Sonoya Mizuno), una ragazza giapponese muta che vive con Nathan, è nella stanza. Strappa un pezzo di pelle, rivelando la struttura robotica sottostante: anche lei è un androide. Caleb diventa così paranoico che si taglia il braccio con un rasoio per assicurarsi di essere ancora umano.

oscar isaac ex machina

Al successivo incontro con Ava, durante un’interruzione di corrente, Caleb spiega i piani di Nathan e promette di aiutare Ava a fuggire. Caleb dice che farà ubriacare Nathan di nuovo, poi riprogrammerà il sistema di sicurezza per aprire le porte invece di bloccarle durante un’interruzione di corrente. Quando Ava toglierà la corrente, se ne andranno. Tuttavia, il giorno dopo, Nathan rivela di aver nascosto una telecamera a batteria nella stanza di Ava e di conoscere quindi il loro piano. Nathan dice che Ava ha finto di essere attratta da Caleb perché lui la aiutasse a fuggire. La vera prova era se Ava fosse in grado di manipolare Caleb. Dimostrando di poterlo fare, ha dimostrato di avere una vera coscienza umana.

Ava toglie la corrente e Caleb dice a Nathan di aver sospettato di essere osservato e di aver modificato il sistema di sicurezza il giorno precedente. Vedendo Ava uscire dalla cella, Nathan stende Caleb per cercare di fermarla. Tuttavia, Kyoko lo accoltella. Nathan le spacca la faccia, ma viene poi pugnalato da Ava. Mentre si dissangua, Ava va nella sua stanza e copre il suo corpo meccanico esposto con la pelle artificiale degli altri modelli. Chiude Caleb all’interno della struttura e ignora le sue grida di aiuto mentre scappa. L’elicottero che doveva prelevare Caleb prende invece lei. L’ultima inquadratura la mostra mentre si confonde tra la folla di una città, con un aspetto umano come quello delle persone che la circondano.

Ava si lascia alle spalle morte e tragedia in Ex Machina

Ex Machina

Il fatto che Ava chiuda Caleb all’interno della struttura e lo abbandoni anche quando lui grida aiuto indica che lo stava manipolando fingendo di essere attratta da lui, proprio come aveva detto Nathan. A parte Ava, tutti hanno subito un destino abbastanza tragico. Nathan si sta dissanguando velocemente; anche se è ancora vivo quando Ava scappa, non lo sarà per molto. Anche Kyoko sembra innegabilmente morta. Caleb è illeso ma in trappola.

Non sembra esserci via d’uscita e, anche se riuscisse a fuggire miracolosamente dalla struttura, la tenuta di Nathan si trova nel mezzo di una vasta area selvaggia. L’unica speranza di sopravvivenza per Caleb è che qualcuno si accorga della sua scomparsa. Non ha genitori ed è stato scelto per l’esperimento in parte per la solitudine della sua situazione; sembra quindi che la sua unica speranza sia che i suoi colleghi di lavoro pensino che c’è qualcosa che non va.

Una cosa che Garland ha specificato è che non vuole che il pubblico pensi che Ava sia “solo un freddo robot cattivo che fa fredde cose cattive, invece di empatizzare con lei come un essere senziente che viene trattato in modo irragionevole”. Ha superato il test di Nathan e ha effettivamente una coscienza umana; quindi non è una macchina senz’anima che lascia Caleb a urlare dietro di lei. Ma perché Caleb deve andare incontro al suo destino? Potrebbe aiutare Ava a integrarsi nella società umana: non sarebbe un vantaggio per lei averlo con sé? Ma alla fine la decisione di rinchiuderlo ha un senso strategico.

Nella scena finale, Ava guarda le persone che la circondano in città e non sembra meno umana di loro. Si mimetizza completamente. Il più grande svantaggio che potrebbe avere in questo nuovo mondo, oltre al fatto di non essere abituata, è che la gente sappia che tecnicamente è un robot.

Per esperienza, la menzogna e l’inganno sono la sua forza più grande e possono essere usati abilmente a suo vantaggio. Avere con sé qualcuno che sa qualcosa di lei che gli altri non sanno, le toglierebbe questo vantaggio, anche se l’altra persona sembra animata da buone intenzioni. Inoltre, se le informazioni trapelassero, potrebbero andare a suo svantaggio. Entrambi gli umani con cui Ava ha interagito si sono sentiti in qualche modo padroni di lei perché è un androide.

Con Nathan questo è ovvio: il film stabilisce che lui si vede come una figura divina con un controllo assoluto sulle sue creazioni. Ma anche Caleb inizia a sentire che Ava gli appartiene. In un certo senso, sono stati fatti su misura l’uno per l’altro, con Nathan che sfrutta la solitudine e il bisogno di affetto di Caleb con un robot letteralmente modellato sulle sue preferenze porno.

Che cosa significa esattamente il titolo Ex Machina?

Alicia Vikander ex Machina

Il titolo del film si riferisce a due aspetti del suo finale. Un “deus ex machina” è un espediente della trama; letteralmente, significa “dio dalla macchina” e si riferisce a qualcosa che viene introdotto improvvisamente o inaspettatamente in una situazione apparentemente irrisolvibile, fornendo una soluzione artificiosa a quella situazione.

Ava è intrappolata nel complesso di Nathan senza vie di fuga: una situazione senza speranza. Poi, arriva Caleb. Poiché Caleb è letteralmente il “deus ex machina” che permette ad Ava di fuggire, la donna non lascerà nulla al caso, anche se ciò significa potenzialmente condannarlo a morire. Tuttavia, il titolo ha anche un altro significato.

Il film si chiama semplicemente “ex machina” senza il “deus”. La macchina non ha più un dio: è stato rovesciato. L’ultima scena, che mostra Ava con la sua nuova libertà, richiama alla mente una conversazione tra Caleb e Nathan in cui quest’ultimo dice: “Un giorno le IA ci guarderanno come noi guardiamo gli scheletri fossili nelle pianure dell’Africa. Una scimmia eretta che vive nella polvere con un linguaggio e degli strumenti rozzi, destinata all’estinzione“.

Nella scena finale, Ava sembra guardare gli esseri umani esattamente in questo modo. Stranamente, però, anche quando Nathan parla a Caleb della superiorità degli androidi, continua a vedere se stesso come un dio – e il loro dio in particolare. Ma con tutta la sua genialità, anche Nathan non può evitare di essere superato dalla sua creazione. Essere la prima persona ad aver inventato un’intelligenza artificiale funzionante non fa di Nathan un dio. Tra gli umani forse era speciale, ma in un mondo popolato da I.A.? È solo una scimmia come tante.

Ex Libris: New York Public Library, recensione del doc di Frederick Wiseman

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Così come la città dove è situata, la New York Public Library è uno degli edifici più cari al cinema americano. Teatro di tantissime scene culto, distrutta più volte nei vari disaster movie (e cinecomic) nel corso degli anni, la libreria diventa finalmente protagonista di un lungometraggio. Ex Libris: New York Public Library è l’ultimo documentario di Frederick Wiseman, presentato alla 74esima Mostra del cinema di Venezia in Concorso.

Uno dei più grandi cineasti viventi si addentra nel sontuoso edificio di marmo bianco per raccontare la libreria in tutta la sua vitalità. Non solo scaffali di tomi polverosi e vecchie bibliotecarie. L’immaginario collettivo viene completamente svecchiato e il pubblico, o almeno coloro che non hanno mai frequentato la biblioteca, viene messo a parte di una realtà brulicante di iniziativa, attività, aspetti.

Ex Libris: New York Public Library

Gli unici personaggi ricorrenti nel lungo documentario, oltre tre ore, sono i responsabili, impegnati nelle loro attività professionali, ma il resto del film si snoda in una specie di successione di cortometraggi che raccontano sezioni della vita dell’edificio. Conferenza, lezioni, progetti di digitalizzazione: ogni attività è osservata da vicino e raccontata con il solo espediente della manifestazione. Wiseman guarda con curiosità una stanza, una conferenza, e poi, come se fosse annoiato o curioso di altro, passa oltre, concentrandosi su un’altra iniziativa.

Il risultato è un flusso di piccoli racconti, piccole parentesi che mettono a parte lo spettatore di argomenti disparati, toccati con grande puntualità e competenza perché ripresi dagli esperti che nella biblioteca tengono incontri e lezioni aperte al pubblico. Ex Libris: New York Public Library si pone l’intento di raccontare un mondo vasto e complesso attraverso il linguaggio del cinema un luogo che proprio con il cinema è entrato nell’immaginario collettivo. Il risultato è un documento di straordinario interesse, basta avere la pazienza di goderlo fino in fondo.

Ewan McGregor: quella volta in cui Terry Gilliam lo “sfidò”

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Ewan McGregor: quella volta in cui Terry Gilliam lo “sfidò”

Ewan McGregor rivela i commenti “rudi” che il regista Terry Gilliam gli ha fatto, criticando la sua carriera di attore mentre si approcciava a lui per un ruolo nel film notoriamente travagliato, L’uomo che uccise Don Chisciotte. L’attore scozzese è noto soprattutto per la sua interpretazione dell’iconico Maestro Jedi, Obi-Wan Kenobi, un ruolo decisivo in cui McGregor è tornato di recente per la serie Disney+, 17 anni dopo la fine della trilogia prequel.

Al di fuori di Star Wars, McGregor è noto principalmente per il suo ruolo dell’eroinomane Mark Renton in Trainspotting del 1996, mentre di recente ha anche vinto un Emmy Award per la sua interpretazione del famoso stilista nella miniserie di Netflix Halston.

Oltre un decennio fa, McGregor è stato incaricato di sostituire Johnny Depp in L’uomo che uccise Don Chisciotte di Terry Gilliam, un film su un dirigente pubblicitario di nome Toby Grummett che viaggia indietro nel tempo nella Spagna del XVII secolo e incontra Don Chisciotte. Il primo tentativo di Gilliam di realizzare il film con Depp come protagonista è andato in pezzi perché era fuori budget. Per il suo secondo tentativo, Gilliam si è rivolto a McGregor e lo ha scelto per il ruolo principale, ma il progetto è fallito ancora una volta per vari motivi.

Ora, più di un decennio dopo, McGregor ha descritto in dettaglio cosa è successo davvero dietro le quinte di L’uomo che uccise Don Chisciotte. Durante un’intervista con GQ, l’attore di Obi-Wan Kenobi ha discusso del momento in cui Gilliam gli si è avvicinato per il ruolo principale di Toby Grummett. Il regista ha sbattuto in faccia a Ewan McGregor la sua carriera di attore, anche se ammette che Gilliam lo ha in un certo senso sfidato in un modo che è rimasto con lui.

“[Gilliam] mi ha detto: “Che cazzo hai fatto per tutto questo tempo? Hai sottovalutato tutto. Cosa è successo al ragazzo in Trainspotting? Cosa è successo a quel ragazzo?!” È stato piuttosto scortese. È raro che qualcuno ti sfidi. Ma mi è rimasto impresso.”

Alla fine Gilliam ha realizzato L’uomo che uccise Don Chisciotte con Adam Driver, mentre Ewan McGregor ha continuato per la sua strada di attore, arrivando poi, come detto, a conquistare un Golden Globe.

Ewan McGregor: ecco qual è la frase tipica di Obi-Wan Kenobi che odia ripetere

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Durante un’intervista con Capital FM per promuovere la prossima serie Disney+, Ewan McGregor ha rivelato qual è l’iconica frase di Obi-Wan Kenobi che non gli piace dire: la memorabile citazione di due parole “Hello, there“.

Mentre Ewan McGregor ammette di dire la battuta in privato di tanto in tanto, non gli piace quando gli estranei gli chiedono di dirla in pubblico, cosa che secondo lui è “strana”.

“Ogni tanto lo dico “hello, there” [in privato]. Mi viene chiesto di dirlo molto. Non mi piace dirlo se mi viene chiesto da estranei per strada, penso che sia strano. È Alec Guinness, però, l’ha detto per primo. Voglio dire, era la sua prima battuta in Una nuova speranza, vero?”

Ewan McGregor è da oggi su Disney+ con le prime due puntate di Obi-Wan Kenobi, miniserie di sei episodi prodotti dalla Lucasfilm.

Obi-Wan Kenobi: la serie tv

Obi-Wan Kenobi è l’annunciata serie tv sul personaggio dell’universo di Star Wars scritta da Joby Harold per Lucasfilm per Disney+ La serie è basata sull’omonimo personaggio interpretato da Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi dalla trilogia prequel di Star Wars. Avrà luogo dieci anni dopo Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith.

In Obi-Wan Kenobi protagonisti saranno Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi e Hayden Christensen che interpreterà Darth Vader, a più di dieci anni da La Vendetta dei Sith. Nel cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Ewan McGregor: dai sobborghi di Edimburgo al New Jersey

Ewan McGregor: dai sobborghi di Edimburgo al New Jersey

Ewan McGregor: dai sobborghi di Edimburgo alle vastità del cosmo, passando per thriller, spy stories, musical e commedie, cimentandosi nel canto, coltivando nel frattempo una ‘passionaccia’ per i lunghi viaggi in motocicletta, fino ad approdare alla nuova, impegnativa sfida della regia.

Uno degli attori più versatili della sua generazione, Ewan McGregor nasce 45 anni fa nella cittadina scozzese di Perth, ma cresce a Crieff; figlio di due insegnanti – di lettere la madre, di educazione fisica il padre – un fratello maggiore pilota della Royal Air Force, McGregor segue le orme del nonno Denis Lawson, apparso nella trilogia classica di Guerre Stellari (Wdedge Antilles) e della nonna Sheila Gish.

Lasciati gli studi a 16 anni, Ewan McGregor capisce molto presto che la sua strada è quella della recitazione, cominciando da piccole produzioni teatrali e televisive, fino all’esordio sul grande schermo, che arriva nel 1994, con Piccoli omicidi tra amici, prima regia di Danny Boyle, con cui ottiene il primo riconoscimento: il BAFTA come miglior attore britannico; due anni dopo è ancora Boyle a volerlo con sé, affidandogli il ruolo del protagonista Mark Renton in Trainspotting, tratto dall’omonimo cult generazionale di Irvine Welsh; l’interpretazione verrà premiata con un Emmy. Il 1995 è anche l’anno del matrimonio con la scenografa francese Eve Mavrakis, dal quale sono nate due figlie, cui se ne sono aggiunte altrettante, adottate. Unione salda per un attore sempre lontano dai riflettori del gossip.

Ewan McGregorTrainspotting segna per l’attore la svolta della carriera, che da qui in poi proseguirà senza soluzione di continuità: torna sul set per Boyle in Una vita esagerata, a fianco di una scatenata Cameron Diaz; in Velvet Goldmine di Todd Haynes interpreta una star del glam rock ispirata più o meno esplicitamente a David Bowie, mostrando per la prima volta di trovarsi a suo agio anche dietro al microfono, ma è nel 1999 che arriva la fama planetaria grazie a Star Wars La Minaccia Fantasma, dando il volto a un giovane Obi-Wan Kenobi; Ewan McGregor tornerà a vestire i panni del cavaliere Jedi anche negli altri due capitoli della seconda trilogia cinematografica dedicata all’universo di Guerre Stellari.

Gli anni duemila si aprono col pirotecnico Moulin Rouge, in cui il nostro offre una delle interpretazioni più efficaci della sua carriera, scatenandosi nel ballo e nel canto assieme a Nicole Kidman. Il decennio lo vede impegnato, tra gli altri, in Black Hawk Down e nel distopico The Island, quest’ultimo a fianco di Scarlett Johansson; diretto da Tim Burton in Big fish e da Woody Allen in Sogni e delitti.

Calca i palchi londinesi interpretando il ruolo di Sky Masterson (che fu di Marlon Brando) in Guys and Dolls (Bulli e Pupe), che gli vale una nomination ai Laurence Olivier Awards, il più importante premio teatrale britannico; a teatro è anche Iago nell’Otello di Shakespeare. Sfoggia nuovamente le sue doti canore assieme ad altri colleghi attori nella compilation di beneficenza Unexpected Dreams.

Ewan McGregor: dai sobborghi di Edimburgo a Hollywood

Compie, insieme all’amico Charlie Boorman, un viaggio in moto dalla Scozia a Città del Capo, replicando una precedente esperienza tra Londra e New York: entrambi verranno documentati e tradotti in programmi televisivi per il National Geographic.

È un cardinale con più di un lato oscuro e antagonista di Tom Hanks nel nel colossal Angeli e Demoni di Ron Howard; un giornalista in disarmo coinvolto in una surreale storia a base di facoltà paranormali in L’uomo che fissa le capre di Grant Heslov; ghost writer alle prese con le trame tessute da un ex Primo Ministro inglese in L’uomo nell’ombra di Polanski.

Gli anni più recenti hanno visto Ewan McGregor continuare ad alternarsi trai generi: dalla commedia di Lasse Hallstrom Il pescatore di sogni, al dramma famigliare de I segreti Osage County; da Haywire, escursione di Steven Soderbergh nei territori dell’action movie, a The Impossible storia di affetti persi e ritrovati sullo sfondo della catastrofe dello tsunami che colpi le coste dell’estremo oriente nel 2004; dal fantasy Il cacciatore di giganti, alla più recente biografia di Miles Davis, Miles Ahead, diretta e interpretata da Don Cheadle ancora in attesa di una distribuzione in Italia.

American PastoralDopo aver frequentato i set per oltre vent’anni, per un curriculum che ormai vanta oltre 50 titoli, Ewan McGregor si accinge ad approdare sugli schermi con la sua prima regia, American Pastoral, tratta dall’omonimo romanzo di Philip Roth, ambientato sullo sfondo delle politiche e razziali negli Stati Uniti degli anni ’60, di cui sarà anche protagonista, a fianco di Jennifer Connelly e Dakota Fanning.

Il prossimo futuro vedrà McGregor tornare sul ‘luogo del delitto’,  nuovamente diretto da Danny Boyle, nelll’atteso sequel di Trainspotting e partecipare all’adattamento in live action di La Bella e la Bestia per la regia di Bill Condon.

Ewan McGregor: 10 cose che non sai sull’attore

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Ewan McGregor: 10 cose che non sai sull’attore

Ewan McGregor è uno degli attori più brillanti e versatili che la storia del cinema recente abbia conosciuto, capace di interpretare tanti ruoli diversi e di sostere i generi più disparati. Il suo talento per la recitazione è innato e lo ha dimostrato più e più volte, affascinando e conquistando il pubblico di tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Ewan McGregor.

Ewan McGregor: i suoi film e le serie TV

 

1. Ha recitato in celebri film. McGregor debutta al cinema con i film Le cinque vite di Hector (1994), Piccoli omicidi tra amici (1994) e Trainspotting (1996). La sua carriera continua con Una vita esagerata (1997), Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999), Moulin Rouge! (2001), Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni (2002), Big Fish – Le storie di una vita incredibile (2003) e Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (2005). In seguito, lavora in The Island (2005), Alex Rider: Stormbreaker (2006), Miss Potter (2006), Sex List – Omicidio a tre (2008), Colpo di fulmine – Il mago della truffa (2009), Angeli e demoni (2009), L’uomo che fissa le capre (2009), Amelia (2009) e partecipa a film come L’uomo nell’ombra (2010), Beginners (2011), Il pescatore di sogni (2011), The Impossibile (2012) e Mortdecai (2015). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Miles Ahead (2015), Pastorale Americana (2016), T2 Trainspotting (2017), La bella e la bestia (2017), Ritorno al bosco dei 100 acri (2018), Doctor Sleep (2019) e Birds of Prey (2020). Ha poi recitato nella serie Fargo (2017), nella miniserie Halston (2021) e sarà protagonista di Obi-Wan Kenobi (2022).

2. Non solo attore, ma anche doppiatore, sceneggiatore e regista. Nel corso della sua carriera, McGregor ha prestato la propria voce in film come Faster (2003), Robots (2005), Valiant – Piccioni da combattimento (2005), per poi essere la voce narrante dei documentari Fastest – Il più veloce (2011) e Hebrides: Island on the Edge (2013). In quanto sceneggiatore, ha lavorato alla mini-serie documentario Long Way Round (2004) e Long Way Down (2007), mentre come regista ha realizzato l’adattamento cinematografico di Pastorale Americana (2016).

Ewan McGregor Trainspotting

Ewan McGregor: fidanzata e moglie

3. Attualmente è fidanzato con una collega. Ai tempi della separazione dalla moglie, sopraggiunta a maggio 2017, Ewan McGregor si stava già frequentando con la collega Mary Elizabeth Winstead, di 13 anni più giovane, conosciuta sul set di Fargo. Non è chiaro se i due abbiano deciso di frequentarsi solo dopo la separazione, ma in ogni caso sono insieme da allora. Il 26 giugno 2021 la coppia ha poi avuto un figlio, Laurie McGregor.

4. È stato sposato per tanti anni. Ewan McGregor ha avuto un matrimonio di lunga durata con la scenografa francese Eve Mavrakis: i due si erano sposati nel luglio del 1995, per poi separarsi nel maggio 2017. Dalla loro unione sono nate le figlie Clara Mathilde (1996) e Esther Rose (2001), mentre hanno adottato Jamyan (2001) e Anouk (2011).

Ewan McGregor in Trainspotting

 

5. Ha letto dei libri per prepararsi al ruolo. Per il suo personaggio in Trainspotting, Ewan McGregor ha letto diversi libri che parlavano di crack ed eroina, ma non solo: l’attore, infatti, è andato anche a Glasgow ad incontrare delle persone che facevano parte del Calton Athletic Recovery Group, un’organizzazione di recupero di eroinomani. Questa preparazione gli è servita per poter interpretare in modo più realistico il ruolo di Mark Renton.

6. Aveva pensato di iniettarsi eroina. Per comprendere meglio il suo personaggio, l’attore aveva addirittura pensato di iniettarsi per davvero dell’eroina nel braccio. Fortunatamente, ci ha subito ripensato, decidendo di lasciarsi ispirare da quello che aveva visto e letto. Ad averlo fatto desistere, in particolare, sono stati gli incontri con veri dipendenti dall’eroina, i quali gli hanno raccontato di come bastasse una sola volta per entrare nel tunnel e non uscirne più.

Ewan McGregor in Fargo

7. Ha interpretato due ruoli. Nella terza stagione della serie Fargo, Ewan McGregor ha interpretato due ruoli: nella serie, infatti, ha l’attore ha dato vita a due fratelli gemelli, Ray e Mark Stussy, uno stempiato, con i baffi e qualche chilo di troppo, l’altro elegante e ricco. Per questa sua doppia interpretazione, che lo ha visto dar vita a due caratteri molto differenti tra loro, McGregor ha poi vinto il Golden Globe come miglior attore in una miniserie.

Ewan McGregor Star Wars

Ewan McGregor in Mouline Rouge!

8. È realmente lui a cantare nel film. Il film del 2001 Mouline Rouge! ha rappresentato la rinascita del musical al cinema, affermandosi come un grandissimo successo. Si tratta anche del film che ha contribuito alla consacrazione di McGregor come attore, il quale ha qui avuto modo di distinguersi anche come cantante. Pur non essendo un professionista, l’attore si è allenato a lungo per poter eseguire personalmente i brani previsti, sfoggiando doti canore sorprendenti.

Ewan McGregor in Star Wars

9. Ha studiato per interpretare Obi-Wan Kenobi. Per dare un’interpretazione esaustiva di Obi-Wan Kenobi in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma e nei suoi sequel l’attore scozzese ha studiato i film di Alec Guinnes per garantire la precisione in tutto, dal suo accento al ritmo delle parole. Pur basandosi sull’interpretazione di Guinnes del personaggio, McGregor ha però lavorato anche per costruire una propria versione di Obi-Wan, poiché dovendone interpretare una versione più giovane doveva apparire anche meno saggia ed esperta.

10. Tornerà a vestire i panni del Jedi. Nel 2019 è stata annunciata ufficialmente una miniserie sul Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi durante il suo esilio su Tatooine mentre veglia sul giovane Luke Skywalker. La serie sarà ambientata circa 10 anni dopo gli eventi di Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith e uscirà nel 2022 su Disney+. Ad interpretare Obi-Wan ci sarà proprio McGregor, che riprenderà così il ruolo a quasi vent’anni di distanza dall’ultima volta. L’attore, dichiaratosi entusiasta di questa possibilità, ha affermato di aver intrapreso un lungo allenamento al fine di poter sfoggiare l’atleticità che si richiede al personaggio.

Fonti: IMDb, Daily Mail, Biography

Ewan McGregor, con Jennifer Connelly, presenta a Roma American Pastoral

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Se c’è un’evoluzione naturale, un cammino ineluttabile che porta l’attore, dopo anni di recitazione, a spostarsi dietro la macchina da presa, non lo sappiamo con certezza. Quello che notiamo è che ogni tanto, sempre più spesso, noti nomi della recitazione mondiale preparano il debutto dalla parte opposta della camera e Ewan McGregor, attore nato con Danny Boyle e cresciuto nel cuore dei fan con tanti film, non ultima la nuova trilogia di Star Wars, ha debuttato da regista con American Pastoral, l’impegnativo adattamento dell’omonimo romanzo di Philip Roth.

Come prima tappa del tour mondiale, che porterà Ewan McGregor a promuovere il film in tutto il mondo, è stata scelta Roma, dove Ewan aveva già girato Angeli e Demoni, e dove ora torna in veste di regista e protagonista del film, insieme alla sua splendida controparte femminile nel film, Jennifer Connelly.

L’esperienza da regista ha in qualche modo messo alla prova Ewan McGregor, abituato a prendersi cura soltanto del suo “limitato” ruolo da attore. Queste le sue parole: “È una cosa completamente nuova, dirigere. Abbiamo costruito tutte le scene con gli attori, essendo anche un attore ho potuto lavorare al meglio con loro, ma soprattutto ho scoperto tutto il retroscena che prima ignoravo, una parte delle cose che accadono sul set da cui gli attori in genere sono protetti. Tutti i possibili dissidi, la vita del produttore, l’organizzazione delle scene, io ero in mezzo e ho scoperto che il mio lavoro era più che altro gestionale. L’esperienza a livello personale mi ha fatto crescere, mi sento più maturo adesso.”

American Pastoral: trailer italiano del debutto alla regia di Ewan McGregor

Il film racconta il decadimento del sogno americano, all’indomani dell’entusiasta generazione del secondo dopo guerra e alla vigilia degli anni ’60, del Vietnam, delle agitazioni giovanili. Nel dettaglio però il film parla anche di scontri generazionali, di conflitto con i genitori, ruolo che entrambi i protagonisti, McGregor e la Connelly, ricoprono nella vita reale. Quanto del loro essere genitori ha influenzato la scelta e la recitazione?

E.M.: “Il lavoro che facciamo attinge dalla vita reale ma anche dall’immaginazione. Se devi interpretare il serial killer lo fai usando l’immaginazione, se fai il padre lo affronti attingendo all’esperienza. Almeno per me.”

J.C.: “Dawn non mi rappresenta come donna o come madre, la parte che mi piace del mio lavoro e anche posso passare del tempo con un personaggio che non mi assomiglia. Provo compassione per lei e mi ha commossa molto interpretarla nel suo rapporto con il marito e la figlia.”

Nella sua lunga carriera di attore, Ewan McGregor ha lavorato con tantissimi registi. Da chi di loro ha rubato o imparato di più per questa sua prima volta dietro la macchina da presa?

E.M.: “Ho lavorato per 24-25 anni con straordinari registi. Penso di aver lavorato con tantissimi dei migliori registi al mondo, ma anche con i meno bravi. L’attore ha il privilegio di confrontarsi con tanti modi di fare lo stesso mestiere, perché lavorando con registi diversi ha modo di approcciarsi a diversi modi di affrontare la regia. Quello che ho imparato è che non c’è un modo giusto di farlo, ma solo diversi modi, e alcune scelte si rivelano migliori di altre. Danny Boyle mi ha definito come attore perché ho lavorato da giovane con lui e ha forgiato il mio modo di fare questo mestiere.”

Pastorale americanaMa American Pastoral non è soltato l’esordio di McGregor alla regia, è anche un affresco duro del sogno americano che si sgretola, un affresco che ha anche terribili punti in comune con la situazione socio politica in cui viviamo adesso: “Il film affronta la generazione del sogno americano del dopo guerra che entra in collisione con quella successiva, del Vietnam e degli anni sessanta – ha commentato il regista e protagonista – Il film poi riporta anche alla mente delle situazioni attuali. Come il razzismo o il terrorismo. Ma non è stato intenzionale, perché abbiamo solo raccontato quello che c’era nella sceneggiatura.”

E perché, per ilsuo esordio, ha scelto una storia così famosa e delicata?

E.M.: “Si tratta di un romanzo straordinario, ho letto prima la sceneggiatura e mi sono commosso fino alle lacrime. Non è una cosa comune. Il fatto di essere padre di quattro figlie e vedere in questa storia questa famiglia che perde la figlia… credo che questo mi abbia vinto.”

Ewan McGregor su Obi-Wan Kenobi: “Mi chiedevano sempre se sarei mai tornato”

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“Alla fine di ogni intervista, per tanti anni, mi venivano chieste due cose, se avrei mai fatto un sequel di Trainspotting e se sarei mai tornato nei panni di Obi-Wan Kenobi esordisce così Ewan McGregor di fronte alla stampa internazionale, per presentare Obi-Wan Kenobi, la nuova mini serie Disney+ che lo vede tornare nei panni dell’amato Maestro Jedi e che arriverà sulla piattaforma il 27 maggio. 

Cosa ha spinto Ewan McGregor a tornare nel ruolo di Obi-Wan Kenobi?

“Erano sempre le ultime due domande mentre l’addetto stampa faceva capolino dalla porta dicendo: “Questa è l’ultima domanda”. Ho cominciato a rispondere sinceramente a queste domande – ha confessato McGregor – Quando abbiamo realizzato quei prequel non ce ne siamo resi conto, ma vedendo la risposta delle persone, ho iniziato a capire che alla gente piacevano davvero e che significavano molto per quella generazione. Così in giro circolavano un sacco di mie dichiarazioni in merito al fatto che mi avrebbe fatto piacere tornare nel mondo di Star Wars, e così ho ricevuto una chiamata dalla Disney per parlarne. Mi hanno chiesto se intendessi davvero tornare, ovviamente era la verità e avevamo bisogno di una buona storia per raccontare cosa era accaduto tra Episodio III e Episodio IV. E l’abbiamo trovata. Penso che abbiamo finito per creare una storia davvero, davvero brillante e che soddisferà i fan curiosi di sapere cosa è avvenuto tra quei due episodi.”

OBI-WAN KENOBI
Obi-Wan Kenobi (Ewan McGregor) in Lucasfilm’s OBI-WAN KENOBI, exclusively on Disney+. © 2022 Lucasfilm Ltd. & ™. All Rights Reserved.

Obi-Wan Kenobi, quando è ambientata la storia?

Naturalmente la storia è ancora adesso super segreta e nessuno, in conferenza, ha potuto dire nulla su ciò che accadrà, ma l’attore ha fatto del suo meglio per presentarla senza rovinare lo spettacolo agli spettatori: “Alla fine del terzo episodio, l’ordine Jedi è quasi distrutto e coloro che non vengono uccisi si sono nascosti e non possono comunicare tra loro. Quindi, per 10 anni circa, Obi-Wan si è nascosto. Non riesce a comunicare con nessuno dei suoi vecchi compagni e vive una vita piuttosto solitaria. Non è in grado di usare la Forza. Quindi, in un certo senso, ha perso la fede. È come qualcuno che si è allontanato dalla propria religione o qualcosa del genere. E l’unica responsabilità della sua vita passata è occuparsi di Luke Skywalker che ha affidato – lo vediamo alla fine dell’episodio III – a zio Owen e zia Beru. Quindi, questo è il suo unico legame con il suo passato.”

Il personaggio ha subito un lungo sviluppo nell’arco della sua esistenza, dall’impronta saggia e anziana che ne ha dato Alec Guinness negli anni ’70, all’arco narrativo affidato a McGregor, che lo ha portato da padana a Maestro Jedi. Questa storia andrà a riempire il vuoto trai due stadi del personaggio che ben conosciamo. “Solo il fatto di interpretare un personaggio che fosse così vicino a quello di Alec Guinness, rendeva la sfida interessante – ha dichiarato McGregor – E inoltre, l’Obi-Wan di Alec Guinness è una figura solitaria, quando lo incontriamo. Vive da solo nel deserto e quindi suppongo che la mia versione in questa serie sia un po’ più vicina alla sua.”

Il ritorno di Hayden Christensen

Nella serie tornerà anche Hayden Christensen nei panni di Darth Vader. Com’è stato per Ewan McGregor ritrovarlo sul set?

“Abbiamo molto legato durante le riprese di Episodio II e III, eravamo in Australia, lontani da casa, e ci frequentavamo molto anche fuori dal set. Avevamo un sacco di tempo per allenarci nei combattimenti, ma negli anni ci siamo persi di vista. Non vedevo Hayden da tempo. Quindi, quando l’ho visto di nuovo e ho potuto parlare di questo progetto con lui, è stato molto, molto eccitante. È stato fantastico. E quando abbiamo recitato di nuovo insieme, è stato come una sorta di distorsione temporale. A guardarlo sul set è stato come se questi 17 anni non fossero mai passati.”

ewan mcgregorL’eredità di Alec Guinness

Il personaggio di Obi-Wan Kenobi si è anche sempre distinto per uno spiccato senso dell’ironia che aveva, e per Ewan McGregor non ci sono dubbi, è tutto merito di chi ha interpretato il ruolo per la prima volta: Sir Alec Guinness. 

“Viene tutto da lui. Alec Guinness aveva sempre questo spirito dietro gli occhi. Aveva un luccichio, credo, negli occhi, che in parte veniva anche dalla scrittura. Cerco sempre di pensare a lui, immaginando come recita le battute lui. Ed è per questo che penso che la scrittura sia stata così bella in questa serie perché fin dall’inizio, mi sembrava che potesse essere Guinness stesso a pronunciare tutti i suoi dialoghi.”

Ma in un franchise così ricco e popolato di film e personaggi, qual è l’Episodio preferito di Ewan McGregor? 

“Il mio preferito è Una Nuova Speranza solo perché è quello che mi ha cambiato la mia vita in molti modi. Fin da bambino, quando sento le parole Star Wars, la prima immagine che mi arriva sono C3PO e R2D2 che attraversano il deserto, attraverso la sabbia.”

Obi-Wan Kenobi, miniserie in sei episodi diretta da Deborah Chow e scritta da Joby Harold, arriverà su Disney+ il 27 maggio. Nel cast, oltre a Ewan McGregor e Hayden Christensen, torna anche Joel Edgerton nel ruolo di zio Ben, mentre si uniscono al cast Rupert Friend, Sung Kang e Indira Varma.

Ewan McGregor spiega il suo cameo in Star Wars il Risveglio della Forza

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Ospite al Jimmy Kimmel Live, Ewan McGregor ha raccontato nel dettaglio il suo cameo vocale in Star Wars il Risveglio della Forza, così come lo avevamo raccontato a voi qui.

Ecco il video:

LEGGI LA RECENSIONE

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Star Wars Il Risveglio della Forza è arrivato sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker con le nuove aggiunte John BoyegaDaisy RidleyAdam DriverOscar IsaacAndy SerkisDomhnall GleesonLupita Nyong’oGwendoline Christie Max von Sydow.

Ewan McGregor sarà il protagonista di Lodi, serie drama di Prime Video

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Ewan McGregor reciterà nel ruolo principale in Lodi, una serie drammatica in via di sviluppo di Prime Video. Lo apprendiamo da Variety. La serie è ispirata a un articolo online scritto dal giornalista e autore Andrew Dubbins.

Secondo la descrizione ufficiale, la storia segue il venditore di auto Lou (Ewan McGregor): dopo che un mafioso si offre di acquistare la sua concessionaria a Lodi, in California, l’uomo si infiltra nella mafia, lavorando come informatore per l’FBI. Nei tre anni successivi, Lou viene pesantemente coinvolto nel lavoro della famiglia criminale, facendosi strada tra i ranghi mentre cerca di ottenere le prove per la prima condanna in assoluto di un famigerato boss del crimine, Joe Bonnano.

Timothy Greenberg sarà showrunner e produttore esecutivo. Il lavoro più recente di Greenberg è stata la dark comedy del 2019 Living With Yourself, dove ha lavorato come showrunner, scrittore e produttore esecutivo. La serie, interpretata da Paul Rudd, ha ottenuto una nomination ai Golden Globe per la performance di Rudd, insieme a una nomination al Writer’s Guild per la sceneggiatura di Greenberg. Greenberg è stato anche produttore esecutivo di The Daily Show con Jon Stewart, vincendo due Emmy e un Peabody Award. McGregor sarà anche produttore esecutivo di Lodi, insieme ad Allie Goss, Jon Liebman e Kaleb Tuttle di Brillstein Creative Partners. Entertainment One è lo studio che si occuperà della produzione e dello sviluppo, insieme a Amazon Studios.

A momento, Ewan McGregor è impegnato nella produzione dell’adattamento Showtime/Paramount+ del romanzo di Amor Towles A Gentleman in Moscow, in cui reciterà e produrrà. Di recente ha anche ripreso il ruolo di Obi-Wan Kenobi nell’omonima serie Disney+, che ha seguito anche in veste di produttore. Gli altri crediti televisivi di McGregor includono il suo ruolo vincitore di un Emmy nella serie biografica di Netflix Halston, oltre al doppio ruolo per la stagione 3 di Fargo su FX nei panni dei fratelli Ray ed Emmitt Stussy, che gli è valso un Golden Globe.

I recenti ruoli cinematografici di Ewan McGregor includono il dramma di prossima uscita You Sing, I Sing Louder, in cui recita accanto a sua figlia Emma. È anche apparso nel film d’animazione Pinocchio di Guillermo Del Toro del 2022 nei panni di Sebastian J. Cricket, il grillo parlante, e in Raymond & Ray al fianco di Ethan Hawke.

Ewan McGregor sarà Danny Torrance nel sequel di Shining, Doctor Sleep

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Ewan McGregor interpreterà la versione adulta di Danny Torrance in Doctor Sleep, annunciato sequel di Shining anch’esso tratto dal bestseller di Stephen King. A confermare il casting dell’attore è Variety.

In regia ci sarà Mike Flanagan, che di recente ha diretto per Netflix Gerald’s Game, ennesimo adattamento di un’opera di King. La Warner Bros. mette dunque la parola fine ad un progetto che dura ormai da molti anni: si era già parlato di un possibile prequel intitolato The Overlook Hotel, tuttavia è soltanto grazie al successo di IT che gli studios hanno affrettato la produzione di Doctor Sleep.

Nel romanzo vediamo Danny Torrance, ormai adulto, sopportare il trauma vissuto all’interno dell’ Overlook Hotel, diventato una sorta di riflesso del padre omicida, sotto forma di rabbia persistente e alcolismo che attenua il suo dolore così come i suoi poteri. La capacità di avere visioni ritorna quando Danny torna sobrio e usa il suo dono per aiutare i morenti in un ospizio…

Ewan McGregor è ancora interessato a interpretare Obi-Wan Kenobi

Fonte: Variety

Ewan McGregor rivela un sorprendente dettaglio delle riprese di Star Wars: L’attacco dei Cloni

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Ewan McGregor rivela che tutti i dialoghi in Star Wars: L’attacco dei Cloni sono stati registrati successivamente alle riprese. In un’intervista con SlashFilm, McGregor ha affermato che le nuove fotocamere digitali utilizzate per filmare L’attacco dei cloni avevano creato uno strano ronzio che i realizzatori in seguito hanno scoperto avere la stessa frequenza delle voci umane. Tutti gli attori hanno dovuto registrare dialoghi aggiuntivi sul film poiché nessuno dei dialoghi era utilizzabile, il che significa che l’intero film è stato registrato in ADR (ADR – Automated Dialogue Recording è un sistema di doppiaggio).

“Erano una tecnologia all’avanguardia, ma rispetto a noi… avevano enormi cordoni ombelicali che uscivano dal retro delle telecamere e non si potevano cambiare gli obiettivi. Oppure potevano cambiare gli obiettivi ma ci sarebbe voluta mezz’ora. Quindi tutto è stato girato con un obiettivo zoom. Gli ombelicali arrivavano a questa grande tenda nell’angolo del palco che letteralmente ronzava. Era così rumoroso. E durante la post-produzione, si sono resi conto alla fine che il rumore che facevano era esattamente la frequenza della voce umana. Quindi abbiamo dovuto ADR ogni singola riga dell’episodio 2. Nessuno dei dialoghi originali è riuscito a venire bene, perché le telecamere erano troppo nuove. Nessuno dei bug che avevano era stato ancora risolto. Quindi, rispetto a quello che stiamo facendo ora, è come il giorno e la notte”.

Ewan McGregor tornerà nei panni di Obi-Wan Kenobi per la miniserie Disney+, disponibile dal 25 maggio sulla piattaforma.

Obi-Wan Kenobi: la serie tv

Obi-Wan Kenobi è l’annunciata serie tv sul personaggio dell’universo di Star Wars scritta da Joby Harold per Lucasfilm per Disney+ La serie è basata sull’omonimo personaggio interpretato da Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi dalla trilogia prequel di Star Wars. Avrà luogo dieci anni dopo Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith.

In Obi-Wan Kenobi protagonisti saranno Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi e Hayden Christensen che interpreterà Darth Vader, a più di dieci anni da La Vendetta dei Sith. Nel cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Ewan McGregor rimpiazza Cooper in Jane Got a Gun

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PUna “Star Wars reunion” la chiama Comingsoon.net, parlando dell’arrivo di Ewan McGregor nel cast di Jane Got a Gun insieme a Natalie Portman per rimpiazzare Bradley Cooper nel ruolo da protagonista.

Nel cast del film ci sono anche Joel Edgerton, atteso il 15 maggio al cinema ne Il Grande Gatsby, e Rodrigo Santoro, che invece dovrebbe riprendere i panni di Serse nel prequel di 300. Il film, che vedrà Ewan McGregor protagonista, racconta di una donna che chiederà aiuto ad un suo ex per salvare la vita del suo attuale marito fuorilegge da una gang che vuole ucciderlo.

Gavin O’Connor ha preso il posto di Lynne Ramsay alla regia del film, che anche per la produzione ha avuto fino ad ora diversi problemi. Michael Fassbender è stato il primo nome accostato al film come protagonista, ma ha poi lasciato il progetto. Jude Law doveva invece essere il villain, ma anche lui si è poi tirato indietro. Speriamo che Ewan McGregor sia la scelta definitiva per il ruolo di protagonista.

Fonte: CS

Ewan McGregor ricorda le reazioni negative per Star Wars: La minaccia fantasma in occasione del 25° anniversario

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Nel 2024 ricorre il 25° anniversario di Star Wars: La minaccia fantasma, film che fu odiato da molti fan di vecchia data della saga ma per molti spettatori dell’epoca fu la prima esperienza cinematografica nella Galassia molto, molto lontana. Questo potrebbe spiegare perché il consenso sembra essersi ammorbidito negli ultimi anni, con l’intera trilogia prequel che ora vanta una consistente fanbase che in gran parte celebra il lavoro di George Lucas invece di deriderlo.

Parlando con Variety, proprio uno dei protagonisti di quella trilogia, Ewan McGregor, ha ammesso che inizialmente era “molto riluttante” a interpretare il giovane Obi-Wan Kenobi. “Non era una cosa fatta per me. Non pensavo affatto che fosse quello che ero. A quel punto credevo di essere un attore alla Danny Boyle. Il film ‘The Beach’ era più importante e lo dicevo sul serio, non era un’idea campata in aria. Ho chiesto consiglio a molte persone“.

Sono felice di essere questo personaggio per molte persone, ma quando questi film sono usciti erano così antipatici. È stata dura“, ammette. “Il primo, Star Wars: La minaccia fantasma, è stato stroncato e abbiamo dovuto comunque farne altri due! È stato strano essere in un film che è stato stroncato“. McGregor è poi passato a parlare della serie Obi-Wan Kenobi, che gli ha consentito di riprendere il ruolo del celebre Jedi a quasi vent’anni di distanza da La vendetta dei Sith.

Alla domanda se ci sarà una seconda stagione, egli ha però potuto rispondere solo con: “mi piacerebbe fare la seconda stagione, ma non se ne parla ancora“, aggiungendo poi: “Ci sono molte cose in ballo alla Disney“. Come noto, infatti, diversi nuovi film sono in fase di sviluppo, così come una seconda stagione di Ahsoka, mentre ad ora non si hanno appunto aggiornamenti su una seconda stagione di Obi-Wak Kenobi. Per quanto i fan continuino a chiederla, per ora non resta che attendere.

Obi-Wan Kenobi, la serie Disney+ con Ewan McGregor

Obi-Wan Kenobi inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: La vendetta dei Sith, dove Obi-Wan Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta: la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, passato al lato oscuro come il malvagio Signore dei Sith Darth Vader.

La serie è interpretata da Ewan McGregor, che riprende il ruolo dell’iconico Maestro Jedi, e segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader, prima di riprendere il ruolo in Ahsoka. Al cast si aggiungono Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Obi-Wan Kenobi è diretto da Deborah Chow e prodotto da Kathleen Kennedy, Michelle Rejwan, Deborah Chow, Ewan McGregor e Joby Harold. Tutti gli episodi sono disponibili in streaming su Disney+.

Ewan McGregor ricorda le difficoltà legate alla trilogia prequel di Star Wars

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Ewan McGregor tornerà a vestire i panni di Obi-Wan Kenobi nell’omonima serie di Star Wars che debutterà prossimamente su Disney+. L’ultima volta che l’attore ha interpretato il Maestro Jedi è stato ne La Vendetta dei Sith del 2005, il capitolo finale della trilogia prequel.

Ora, in una lunga intervista con The Hollywood Reporter, McGregor ha parlato della sua esperienza con i prequel della celebre saga fantascientifica, ammettendo di aver avuto non pochi problemi con la “dipendenza” di George Lucas dagli effetti visivi. “George ama la tecnologia e ama esplorare quel mondo. Voleva un controllo sempre maggiore su tutto ciò che sarebbe apparso sullo sfondo, ha spiegato l’attore, rivelando che all’epoca in cui il film uscì nelle sale, aveva ormai sviluppato una vera e propria avversione nei confronti del blue screen.

“Dopo tre o quattro mesi, diventa davvero noioso, specialmente quando le scene sono… non voglio essere scortese, ma non stavamo recitando Shakespeare”, ha detto McGregor. “Non c’erano ambientazioni reali ed è stato molto difficile, soprattutto perché i dialoghi non ti permettevano di scavare chissà quanto in profondità. È stato abbastanza difficile.” 

Naturalmente, anche la serie Obi-Wan Kenobi vedrà l’impiego di effetti visivi, ma in maniera totalmente diversa, grazie all’utilizzo della tecnologia “StageCraft”, impiegata per la prima volta da Jon Favreau in The Mandalorian. “Proietteranno gli sfondi virtuali su questo enorme schermo LED”, ha spiegato McGregor. “Quindi, se la scena prevede che tu sia nel deserto, ti troverai realmente nel mezzo di un deserto. Se dovrei trovarti nella neve, sarai realmente circondato dalla neve. E se dovrai essere nella cabina di pilotaggio di uno Startfighter, ti ritroverei davvero nello spazio. Ti sembrerà tutto molto più reale.”

L’attore non ha potuto rivelare di più in merito alla serie, ma ha spiegato di aver sostenuto degli screen test con altri attori e con la regista Deborah Crow, elogiando le qualità di quest’ultima. Quando gli è stato chiesto se ad uno di questi screen test fosse presente anche un giovane Luke Skywalker, l’attore ha ironizzato: “È probabile. Non lo so.”

Ewan McGregor sui prequel di Star Wars: “È stata dura accettare che non fossero ben accolti.”

Tornando a parlare della trilogia prequel di Star Wars, Ewan McGregor ha comunque ammesso che è stato difficile, all’epoca, convivere con la risposta negativa che tutti e tre i capitoli avevano generato: “È stata dura accettare che non fossero ben accolti. È stato davvero difficile. Credo che si possa dire che non siano stati molto apprezzati a livello mondiale.”

Ewan McGregor ricorda il suo peggior momento sul set di Star Wars

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Anche se generalmente la trilogia prequel di Star Wars non è amata quanto la prima originale dai fan della prima ora del franchise, ci ha pur sempre regalato la performance di Ewan McGregor nei panni di Obi-Wan Kenobi da padawan e poi da giovane maestro Jedi.

Ebbene, l’attore ha trovato il modo di raccontare quale è stato il peggior momento della sua vita sul set di Star Wars e il video in cui lo fa è diventato virale su TikTok.

https://twitter.com/JasonKPargin/status/1764715339852431628?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1764715339852431628%7Ctwgr%5E94d6472e4e69a7b565717cb6768d72e131fa6d5e%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fstar-wars-ewan-mcgregor-worst-moment-video%2F

Il racconto di Ewan McGregor si sofferma nel descrivere una delle scene più importanti della trilogia, la conclusiva consegna del neonato Luke a suo zio Owen. Ebbene, complice una scenografia completamente fatta di green screen, il racconto di McGregor è esilarante e il suo stato d’animo in quel momento deve davvero essere stato bizzarro, dal momento che si aspettava di dover recitare una grande scena e aveva invitato i suoi amici sul set.

Nonostante la spudorata CGI, c’è da dire che la scena conclusiva di La Vendetta dei Sith è comunque molto emozionante e evocativa, ed è entrata nell’immaginario collettivo, così come quella del giovane Luke che guarda il tramonto binario su Tatooine.

Abbiamo rivisto da poco Ewan McGregor nei panni del cavaliere Jedi nella serie per Disney+ Obi-Wan Kenobi. Nonostante delle recensioni non proprio entusiastiche, la piattaforma sta valutando l’idea di una seconda stagione che avrebbe il sostegno del protagonista.

Ewan McGregor potrebbe tornare Obi Wan Kenobi

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Ewan McGregor, uno dei principali protagonisti della seconda trilogia di Star Wars nel ruolo chiave di Obi-Wan-Kenobi, potrebbe tornare anche nella terza trilogia che è in preparazione.

La notizia arriva ancora una volta da Latino ReviewEwan McGregor dovrebbe quindi interpretare nuovamente Obi-Wan Kenobi. Ovviamente il maestro jedi non potrà essere quello in carne e ossa, vista la morte per mano di Darth Fener, ma un Fantasma di Forza, che già avevamo visto nella trilogia originale dopo la morte di Obi-Wan in Una Nuova Speranza. Nei tre film era stato Alec Guinness a interpretare il personaggio ma questa volta la Lucas Film potrebbe riutilizzare McGregor, anche a causa dell’impossibilità di ingaggiare Guinness, morto nel 2000. Il sito riporta anche l’indiscrezione secondo cui Ewan McGregor starebbe anche insistendo con la Lucas Film per far parte di uno degli spin-off in programma.

Vi ricordiamo che Star Wars Episodio VII uscirà al cinema nel 2015, per la regia di J.J. Abrams, basato su una sceneggiatura di Michael Arndt. Per tutte le notizie sulla nuova trilogia targata Disney vi segnaliamo il nostro speciale: Star Wars. La scheda del film: Star Wars: Episodio VII.

Ewan McGregor pensava che il ruolo di Obi-Wan Kenobi non gli appartenesse

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Come ormai tutti sanno, Ewan McGregor tornerà a essere Obi-Wan Kenobi nella serie limitata Disney+, disponibile sulla piattaforma dal 25 maggio prossimo. Sebbene l’attore sia stato ben felice di ritornare nel personaggio che lo ha reso famoso a Hollywood, ha anche ricordato come, all’epoca del casting, avesse pensato che forse non era la mossa giusta, per lui.

Mentre Ewan McGregor è tornato felicemente nel ruolo, ha detto a Entertainment Weekly che all’epoca de La Minaccia Fantasma era preoccupato per l’idea di unirsi a un enorme franchise in cui avrebbe interpretato la versione più giovane di un personaggio già affermato. L’attore ammette di aver interrogato se stesso durante il processo di casting, anche se gareggiava per il ruolo. Il suo scetticismo era radicato nel nel fatto che in quel momento della sua carriera non era esattamente un personaggio da Hollywood:

Star Wars non mi sembrava un franchise giusto per me. Inizialmente ero piuttosto scettico sul farlo. Pensavo continuamente al fatto che ero un attore di cinema indipendente, urbano e sgangherato. Non credevo di essere questo tipo di ragazzo.'”

E invece, per fortuna, Ewan McGregor ha abbracciato il ruolo e la sua spada laser e lo ha portato nella modernità per una nuova schiera di fan.

Obi-Wan Kenobi: la serie tv

Obi-Wan Kenobi è l’annunciata serie tv sul personaggio dell’universo di Star Wars scritta da Joby Harold per Lucasfilm per Disney+ La serie è basata sull’omonimo personaggio interpretato da Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi dalla trilogia prequel di Star Wars. Avrà luogo dieci anni dopo Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith.

In Obi-Wan Kenobiprotagonisti saranno Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi e Hayden Christensen che interpreterà Darth Vader, a più di dieci anni da La Vendetta dei Sith. Nel cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Ewan McGregor parla dei rumors su Doctor Strange

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Nel mese di ottobre, si sono concluse le trattative tra la Marvel Studios e Joaquin Phoenix per il ruolo di Doctor Strange nel film omonimo di Scott Derrickson. Con il ruolo vacante sono uscite una marea di voci. Tutti sembravano possibili per la parte.

Tra questi c’era anche Ewan McGregor, meglio conosciuto per il suo ruolo del giovane Obi-Wan Kenobi nel prequel di Star Wars. Ma cosa ha detto l’attore riguardo queste voci? “Sì, c’ero dentro”, ha detto McGregor al Sundance Film Festival. “Ho pensato che fosse eccitante. Io non sono un ragazzo molto comico, quindi non sapevo…  chi fosse Dottor Strange”.

“Ne sono rimasto affascinato e mi piaceva l’idea di essere un supereroe”, ha aggiunto McGregor, “Ma loro sono andati… Loro non hanno…”. Ma l’attore non ha finito la frase.

Forse voleva dire, “Ma loro sono andati… con Benedict Cumberbatch”? Sembrava che stesse per dire qualcosa del genere, e il “Loro” dovrebbe essere la Marvel Studios. Qui sotto trovate il video dell’intervista.

L’uscita di Doctor Strange è prevista per il 4 novembre 2016. Dirige Scott Derrickson da una sceneggiatura di Jon Aibel e Glenn Berger, rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati confermati Tilda Swinton, Rachel McAdams e Chiwetel Ejiofor. Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

Fonte

Ewan McGregor nella prima immagine di Last Days in the Desert

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Ewan McGregor nella prima immagine di Last Days in the Desert

Sarà presentato al prossimo Sundance Film Festival Last Days in the Desert, il nuovo film di Rodrigo Garcia (9 vite da donna, Albert Nobbs) con protagonista assoluto Ewan McGregor nei panni di Gesù. Di seguito potete vedere la prima immagine ufficiale dell’attore tratta dal film.

ewan-mcgregor

Il film racconta, così come hanno fatto i Vangeli, il digiuno di 40 giorni di Gesù nel deserto, durante il quale viene tentato dal Diavolo (che sarà sempre interpretato da McGregor). Il cast della pellicola annovera anche Tye Sheridan, Ciarán Hinds e Ayelet Zurer.

Fonte: Collider

 

Ewan McGregor nel cast di August: Osage County!

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Ewan McGregor nel cast di August: Osage County!

L’attore scozzese Ewan McGregor è entrato a far parte del cast di August: Osage County, affiancando così Julia Roberts, Meryl Streep e Andrea Riseborough e vestendo i panni di un professore, marito della Roberts, che lascia la moglie per una studentessa.

Il film è un adattamento della pièce del Premio Pulitzer Tracy Letts e sarà diretto da John Wells e prodotto da George Clooney. Ewan McGregor sarà inoltre, a breve, nelle sale cinematografiche con The Impossible di Juan Antonio Bayona e comparirà anche nel fantasy Jack the Giant Killer.

 

Ewan McGregor in trattative per il ruolo di Christopher Robin per la Disney

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Ewan McGregor è in trattative con la Disney per interpretare un adulto Christopher Robin nel live action di Winnie the Pooh in lavorazione alla Casa di Topolino.

THR riferisce che l’accordo non è concluso ma sembra innegabile che l’entrata nel cast di un attore del calibro di McGregor darebbe al progetto un certo prestigio.

Ewan McGregor è ancora interessato a interpretare Obi-Wan Kenobi

Al timore del film è stato chiamato Marc Foster, stando a quanto dichiara THR, già regista di Monster’s Ball e World War Z. Il regista è anche colui che ha firmato Neverland – un sogno per la vita, film con protagonisti Johnny Depp e Kate Winslet che ha raccontato le origini letterarie di Peter Pan attraverso la storia del suo autore, J.M. Barry. Il film, un racconto profondamente commovente e trascinante, conquistò pubblico e critica e anche 7 nomination agli Oscar.

Per quanto possa sembrare complicata l’idea di un live action su Winnie the Pooh, considerato che i protagonisti sono giocattoli animati, il film avrà un orientamento ben preciso, ovvero si focalizzerà su un aduito Christopher Robin e si intitolerà proprio Robin. La storia sarà quella di un uomo che pone il lavoro davanti alla moglie e alla figlia, che ha abbandonato la sua immaginazione e le tante avventure con Winnie e i suoi amici nel Bosco dei Cento Acri.

Dopo La Bella e la Bestia, la Disney ha in programma altri live action tra cui quello de La Sirenetta, di Mulan, de Il Re Leone e di Dumbo.

Il biopic sullo scrittore di Winnie the Pooh

Al momento è in produzione anche un biopic sullo scrittore che ha inventato Winnie the Pooh, A.A. Milne, dal titolo Goodbye Christopher Robin in cui compariranno come protagonisti Domnhall Gleeson e Margot Robbie nei panni dei coniugi Milne.

Ewan McGregor in Our Kind of Traitor!

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Ewan McGregor si è unito al cast del nuovo film di spionaggio Our Kind of Traitor, diretto da Justin Kurzel e basato su un romanzo di John Le Carrè scritto nel 2010.

Il film racconterà la storia di una coppia che si ritroverà coinvolta in un complotto, in mezzo al fuoco fra la mafia russa e i servizi segreti britannici Our Kind of Traitor non ha ancora una data d’uscita.

fonte: DailyMail

Trama del romanzo: Perry e Gail, lui insegnante idealista a Oxford, lei avvocato rampante: una coppia di fidanzati inglesi in vacanza nello scenario da sogno di Antigua, nei Caraibi. E un russo di nome Dima, rozzo eppure magnetico, che possiede una tenuta sull’isola. Un incontro destinato ad avere conseguenze inimmaginabili per i due giovani, quando il russo chiede a Perry di giocare a tennis con lui è solo una normale partita quella che si svolge alle sette di mattina davanti agli occhi stralunati di Gail e alla più strana accozzaglia di persone che le si sia mai parata davanti? Chi è veramente questo russo carismatico che ostenta amicizia e giovialità nei confronti della giovane coppia? E, soprattutto, cosa vuole da loro? L’esito della partita di tennis andrà ben oltre il risultato. Ha inizio un’avventura che vede i due fidanzati coinvolti dai servizi segreti inglesi e dal “riciclatore numero uno al mondo” di denaro, dapprima chiusi in un asfissiante seminterrato, poi spettatori della finale del Torneo del Roland Garros a Parigi e infine catapultati in uno chalet sulle Alpi svizzere. La posta in gioco è alta: volti nuovi della mafia russa cercano una propria “rispettabilità ufficiale” nei mercati di tutto il mondo, intrecciando i loro affari con quelli delle multinazionali e inevitabilmente con le politiche degli Stati sovrani. John le Carré reinventa il romanzo di spionaggio, strappandolo alle sue definizioni classiche.

Ewan McGregor in Born to be King

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Ewan McGregor in Born to be King

Ewan McGregor e Kate Hudson saranno i protagonisti del nuovo lavoro di Peter Capaldi (attore e regista, noto soprattutto per i suoi lavori per la tv, avendo lavorato tra gli altri su Doctor Who, Skins e L’ispettore Barnaby).

Intitolato Born To be King. La storia, scritta dallo stesso Peter Capaldi, appare ispirarsi alla classica inversione di ruoli de Il principe e il povero, avendo presenti altri film ispirati al racconto, come ad esempio Dave – Presidente per un giorno. Protagonista del film un uomo comune che viene travolto dagli eventi quando si scopre la sua impressionante somiglianza con una famosissima e arrogante star del cinema. La moglie stessa dell’attore (Hudson), stufa dei comportamenti del marito, finirà per preferirgli il protagonista, ingaggiato come controfigura. McGregor tornerà sugli schermi nel 2013 con The Impossible e con Jack The Giant Slayer. Kate Hudson apparirà invece nel thriller Everly, oltre a far parte del cast di doppiatori di Me and my shadow della Dreamworks.

Fonte: Empire

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