Tratto dalla graphic novel di Frank
Miller, Serse, 300 – L’Alba di un
Impero, arriva finalmente in edizione Blu-Ray,
Blu-Ray 3D e DVD il 26
giugno grazie a Warner Bros. Entertainment
Italia.
Dopo l’epico successo del
visionario 300, il nuovo capitolo della saga accoglie
gli spettatori su un nuovo campo di battaglia: il mare. Diretto da
Noam Murro, entra in scena la sensualissima e
vendicativa Artemisia, interpretata da una
talentuosa ed inarrestabile Eva Green. Artemisia convince Serse a
vendicare suo padre, il re persiano Dario I, ucciso da Temistocle,
ora a capo dell’esercito ateniese. Tra i due regni avrà così luogo
un duello in mare aperto durante il quale azioni mozzafiato e colpi
di scena non saranno risparmiati.
Commento all’edizione: Arriva
grazia a Warner Bros Home video l’alta definizione del franchise
300, che regala un master video di pregevole fattura, grazie alla
codifica 1080p Hight Definition 16×9. La qualità visiva del
prodotte consente al pubblico di godere appieno dell’esperienza
visiva che film, che si avvale della computer grafica per
ricostruire tutte le scenografie e gli ambienti del film. La vera
chicca dell’edizione è la molteplicità di contenuto racchiuso in un
unico packaging: la versione blu-ray 3d, la versione 2D e la
copia digitale, che rispondete a tutte le necessità che si
presentano.
Le edizioni Blu-ray e
Blu-ray 3D del film inoltre sono impreziosite da
una library di contenuti speciali che includono oltre
un’ora e mezza di imperdibili extra, tra questi un focus
sull’importanza del capitolo precedente, le strategie utilizzate in
mare aperto, un approfondimento sulle donne guerriere e molto altro
ancora.
Recensione del Film
Diretto da Noam
Murro e scritto da Kurt
Johnstad e Zack Snyder, che
produce anche, arriva al cinema 300 – L’Alba di un
Impero, sequel ideale
di 300 di Zack
Snyder ma che in realtà racconta degli eventi che
sono avvenuti per la maggior parte in parallelo con la lotta delle
Termopili dove furono sconfitti i 300 spartani di Leonida.
Il film ha per
protagonista l’ateniese Temistocle (Sullivan
Stapleton), eroe della battaglia di Maratona, che si trova
a far fronte alla temibile flotta persiana, guidata dalla
sanguinaria Artemisia (Eva Green), generale
dell’esercito di Serse e assetata di vendetta contro i greci. Gli
ateniesi in particolare, non vogliono sottostare al giogo persiano,
non vogliono inginocchiarsi e vogliono conservare la loro
democrazia, ma quanto costerà loro questo desiderio?
Murro ci racconta, con grande
destrezza, una storia principalmente ambientata in mare, in mezzo
straordinarie e scenografiche battaglie navali tra il colosso
persiano e le misere flotte ateniesi, che non sono in grado di
preoccupare Artemisia. A differenza del suo predecessore,
300 – L’Alba di un
Impero presenta una sceneggiatura farraginosa,
dove non si riesce a decidere da che parte schierarsi (sembrano non
averlo deciso nemmeno gli sceneggiatori) e tra un Temistocle uomo
comune e una Artemisia con unghie affilatissime e uno sguardo
ancora più affilato, il primo sembra soccombere. Ebbene, il
protagonista, che dovrebbe essere il prode eroe insieme al quale lo
spettatore ride, piange e esulta (come con il Leonida
di Gerard Butler) qui cede il passo alla
carismatica condottiera persiana, merito di un personaggio meglio
tratteggiato e di un’attrice che in qualunque contesto rimane
straordinaria. Gli effetti speciali si fanno più truculenti, il
sangue scorre a fiumi, anzi a onde, e i morti sono innumerevoli. La
spettacolarità è garantita dall’ambientazione marittima delle
battaglie e il divertimento nasce spesso soprattutto dall’ironia
volontaria, o dall’imbarazzo che si manifesta in momenti
inevitabili e inevitabilmente poco riusciti.
Tornano in questo film per piccoli
ruoli il re persiano Serse (Rodrigo Santoro), la
regina Gorgo (Lena Headey) e il prode Dilios
(David Wenham), che collegano la storia a quella
del film precedente, oltre a due piccoli cameo di Butler e
addirittura di Michael Fassbender che
torna ad indossare per un attimo il cremisi spartano.
300 – L’Alba di un
Impero è un film al di sotto del suo predecessore, ma
resta un buon prodotto di intrattenimento, che si perde a volte
nella ridondanza di alcune situazioni e nell’ossessiva ricorrenza
alla voce fuori campo, ma che regala qualche ora di divertimento
senza pretese sul grande schermo.