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James Cameron: Gravity è il miglior space-movie

James Cameron è senz’altro una delle maggiori autorità in circolazione quando si parla di film ambientati nello spazio. Con Aliens ed Avatar ha spalancato le porte a dei veri e propri universi ed è per questo che, se uno come lui dice che Gravity sarà “il miglior film sullo spazio mai fatto”, la notizia assume una certa rilevanza.

E’ stata la rivista Variety ad incontrare il regista dopo l’esordio della pellicola di Alfonso Cuaron al Festival di Venezia e quando è stato interrogato in merito ai suoi pensieri riguardanti il film, l’autore di Titanic si è espresso con la massima apostrofazione possibile.

Ero sbalordito, assolutamente atterrito. Penso che sia la miglior fotografia dello spazio mai fatta, penso che sia il miglior film sullo spazio mai fatto ed è il film che io sono stato affamato di vedere da lunghissimo tempo.

Non c’è dubbio che l’esperienza nella fantascienza ed il suo know-how nell’apporto di nuove tecnologie alla realizzazione di questo tipo di film, renda il giudizio di Cameron insidacabile. E’ proprio questo a rendere merito ad Alfonso Cuaron che ha dovuto cimentarsi nell’uso di quegli apporti Hi-Tech che proprio lo stesso Cameron ha contribuito a sviluppare e a far evolvere nel corso della sua carriera (si ricordi come in epoche cinematografiche diverse The Abyss, Terminator 2 ed Avatar abbiano rappresentato veri e propri spartiacque nel campo degli effetti visivi).

Nel frattempo le affermazioni di James Cameron mettono sotto una nuova luce il lavoro fatto da Cuaron e le stesse impressioni del regista canadese sembrano essere confermate dall’entusiasmo del pubblico che ha accompagnato l’anteprima del film a Venezia. Per confermare il tutto, non ci resta che attendere l’uscita di Gravity nelle sale.

Gravity, il film

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre la fotografia è curata da Emmanuel Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4 ottobre.

Trama: Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e  Stone e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante distesa dello spazio.

Sacro GRA: recensione del film di Gianfranco Rosi

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Sacro GRA: recensione del film di Gianfranco Rosi

Un universo atemporale, storie sospese e personaggi caratterristici sono i protagonisti di Sacro GRA, documentario di Gianfranco Rosi che racconta il Grande Raccorso Anulare, la principale arteria che collega Roma alla rete stradale italiana.

Vero nervo scoperto dei frequentatori dell’autostrada e dei lavoratori che lo affrontano ogni giorno in macchina, il GRA é in realtà depositario di una realtà sommersa, una fetta di umanità ancorata al passato che ristagna nel proprio brodo primordiale, eternamente immobile. Rosi si approccia alle sue storie con lo spirito dell’osservatore, senza sentire la necessità di raccontare e spiegare ció che vediamo. L’umanità che ci propone il regista non ha un futuro ma sembra nascere dallo stesso ciglio stradale lungo cui l’asfalto forma il grande cerchio, l’anello di Saturno che separa l’interno dall’esterno.

Donne che vivono di espedienti, l’ultimo anguillaio dell’Aniene, persone in atesa di prendere posto negli alloggi popolari loro assegnati di diritto, un uomo che lavora sulle ambulanze, un principe: le persone che popolano la strada si raccontano senza spiegarsi e forse per questo rimangono ancor apiù in testa allo spettatore, proprio perché ne destano la curiosità. A condurre il racconto, in senso esteso, c’è un palmologo che conduce ogni giorno la sua battaglia contro il punteruolo rosso che rischia di distruggere tutte le sue palme. Rosi, così come il palmologo, ascolta il ronzio delle larve, delle persone che brulicano instancabili e allo stesso tempo immobili intorno al grande anello di Saturno.

Presentato in concorso al Festival di Venezia 2013, Sacro GRA è un documentario atipico e anarrativo che per la sua natura astratta potrebbe affascinare anche il pubvlico internazionale.

Mood Indigo – La schiuma dei giorni: recensione del film

Mood Indigo – La schiuma dei giorni: recensione del film

Michel Gondry ritorna alla regia in Mood Indigo – La schiuma dei giorni Colin adattando il libro di Boris Vian, un classico della letteratura francese, in cui ritrova le radici surrealistiche e favolose che hanno segnato i suoi film più belli.

In Mood Indigo – La schiuma dei giorni Colin, giovane ricco e idealista vive sognando di incontrare il grande amore. Ad una festa il suo desiderio si avvera e conosce Chloe una giovane donna che sembra l’incarnazione della melodia di Duke Ellington, Mood Indigo. Si innamora e si sposano ma, poco dopo le nozze la loro felicità si trasforma, Chloe scopre di essere malata a causa di una ninfea che le cresce nei polmoni.

Mood Indigo – La schiuma dei giorni, il film

La sceneggiatura di Mood Indigo – La schiuma dei giorni è costruita per richiamare le diverse situazioni assurde e fantasiose, i personaggi si muovono tra invenzioni e oggetti quasi animati di vita propria diventando dei veri è propri protagonisti all’interno del film – come il campanello/insetto – restituendo così un mondo bizzarro da esplorare e conoscere grazie agli occhi di un ricco ma ingenuo protagonista che vive di idee e d’arte. Gondry partendo da queste basi, come un architetto, utilizza tutto ciò che gli consente la regia per entrare in questa Parigi simile a un “Paese delle meraviglie” sradicato dal suo tempo e collocandolo in un epoca non definita, che richiama gli anni ’40 per la forte componente jazzista e gli anni ’70 per le numerose lotte di contestazione. Per inquadrare questo mondo e trasformarlo di pari passo al film, utilizza tecniche quali la stop-motion, rallenty, reverse ma anche diversi tipi di obiettivi, che insieme alla scenografia molto complessa e dettagliata e a una fotografia studiata per passare da brillante e vivace, fino a colori plumbei per arrivare ad un bianco e nero opaco, fornisce al film quella grande continuità visiva e il pathos necessario che nel cinema di Gondry riesce a catturare e ammaliare lo spettatore.

Ciò in cui perde il film Mood Indigo – La schiuma dei giorni è l’estrema lunghezza nel citarsi e ribadire dei concetti già sviluppati, interropendo così gli elementi trainanti del film con parentesi collaterali, oppure con denunce molto delicate su tutte quelle componenti reali e materiali, quali la violenza, i soldi e le passioni smodate. Ci si allontana così da una storia il cui fulcro è estremante delicato e intinto in numerose allegorie e simboli che restituiscono una poetica davvero originale. Gli attori sono molto bravi nell’interpretare le peculiarità dei loro personaggi Romain Duris è un Colin che vive in un mondo incantato che pian piano muta con il sopraggiungere della malattia di Cholé che lo schiacciano e lo portano in una cruda realtà. Audrey Tauou interpreta il personaggio che rievoca una gentilezza e una delicatezza quasi fanciullesca, non avendo nessuna zona d’ombra ed emanando una sorta di disarmante fragilità. Gad Elmaleh ed Omar Sy contribuiscono in maniera opposta e con percorsi inversi ad essere amici della coppia, nei loro drammi. E se il primo diventa una vittima del sistema, il secondo sembra sopravvivere per una forte componente morale.

Mood Indigo – La schiuma dei giorni è una storia d’amore che esplora la perdita della persona amata e contemporaneamente mostra una panoramica di un passaggio insidioso, da un idillio a una sofferenza umana. Il film viene attraversato da numerosi sentimenti che strutturano la storia facendola diventare in alcuni punti leziosa e articolata, perdendo di vista lo sviluppo originale, ossia, un ragazzo che si innamora della sua anima gemella.

Jennifer Lawrence sulla sua nudità nel prossimo X-Men

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Jennifer Lawrence sulla sua nudità nel prossimo X-Men

Come sappiamo la vincitrice dell‘Oscar per la sua interpretazione ne Il Lato Positivo, Jennifer Lawrence, tornerà presto nelle sale nel ruolo della sexy mutante Mystica nel prossimo X-Men – Giorni Di Un Futuro Passato, ambientato nel 1970 e per l’esattezza 10 anni dopo gli avvenimenti di X-Men – L’inizio. Nel corso di una recente intervista l’attice ha avuto modo di riferire che dovrà ancora una volta spogliarsi e tingersi di blu per interpretare il ruolo, ma che di volta in volta dovrà indossare alcuni vestiti tipici degli anni ’70.

Sarò di nuovo nuda, ma quando dovrò vestirmi indosserò degli abiti anni 70. Li adoro!

La Lawrence ha anche spiegato che in alcune scene dovrà indossare un’apposita tuta invece di essere nuda dalla testa ai piedi e rivela che nel film diretto da Bryan Singer troveremo una Mystica molto cambiata nei suoi comportamenti.

Qualcosa nel look di Mystica sarà leggermente diverso, anche se stiamo ancora usando la stessa vernice blu. Ma anche lei sarà diversa in questo film. Nel primo stava lottando con il suo aspetto, proprio come fanno un sacco di umani, quindi era molto più vestita. Ma questa volta sarà Mutante e Fiera.

Buone notizie dunque per i fan della bella Jennifer, che potranno presto vedere la loro beniamina più blu e sexy che mai.

Jack Nicholson si ritira, arriva la smentita

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jack-nicholsonCi sono volute poco più di 24 ore affinchè la notizia dell’addio al cinema da parte di Jack Nicholson, emanata da Radar Online, facesse il giro del mondo ed ora, senza dare nemmeno il tempo ai sostenitori del settantaseienne attore americano di digerire la notizia, arriva prontamente la smentita da parte di una fonte interna alla NBC News. Ad interrompere le speculazioni in merito agli ultimi aggiornamenti, secondo cui Nicholson si sarebbe ritirato dalle scene poichè anziano ed ormai incapace di ricordare le proprie battute, ci pensa la giornalista Maria Shiver, evidenziando come l’interprete di Shining e Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo non avrebbe nessun tipo di problema legato alla memoria e che casomai sarebbe assorto nella disperata ricerca di sceneggiature valide per poter tornare presto sugli schermi.

Almeno per il momento il portavoce ufficiale di Nicholson non ha ancora proferito parola in merito al caso in questione ma, stando a quanto riportato dalla NBC, i fan del pluripremiato e pluricandidato interprete potranno trarre un sospiro di sollievo dato che Jack sembrerebbe ancora in forze e pronto a risalire in sella.

Interprete di Easy Ryder, Shining, Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo, Qualcosa è Cambiato, The Departed (giusto per citarne alcuni) e storico volto del Joker nel Batman di Tim Burton, Jack Nicholson vanta una straordinaria carriera che ha cavalcato 50 anni di cinema, accompagnata da 3 premi Oscar e dal record personale di essere l’attore di sesso maschile che vanta il maggior numero di candidature da parte dell‘Academy Awards.

Venezia 70 Donne nel mito: Anna Magnani di Marco Spagnoli

Venezia 70 Donne nel mito Anna MagnaniTra le sezioni più interessanti di questa settantesima edizione della Mostra d’Arte cinematografica di Venezia va certamente menzionata Venezia Classici, dove troviamo il nuovo documentario del critico cinematografico Marco Spagnoli, dedicato ad una delle figure più importanti del panorama attoriale del secondo dopoguerra, l’immortale Anna Magnani. Donne nel mito Anna Magnani a Hollywood  è il quinto documentario diretto da Spagnoli che conferma la freschezza di racconto già apprezzata nel precedente lavoro su Giuliano Montaldo. Il film è un ritratto onesto e toccante di una delle poche attrici italiane che hanno vinto un oscar (per l’interpretazione nel film La rosa tatuata) e si concentra sul periodo americano di lavoro della Magnani, in cui riesce ad ottenere anche una seconda nomination per Wild Is the Wind, in cui recita al fianco di Anthony Quinn.

La pellicola colpisce per la genuinità di racconto con il quale il regista riesce a costruire un affresco spontaneo attraverso le parole del figlio Luca, del press agent italiano Enrico Lucherini, della biografa di Anna Magnani, Matilde Hockhofler e di Caterina D’Amico, Preside della Scuola Nazionale di Cinema,nonché  figlia della leggendaria sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico, grande amica di Anna Magnani.

Prodotto da Diva Universal Donne nel mito Anna Magnani a Hollywood andrà in onda mercoledì 11 Settembre alle 20:50, in Prima TV su Diva Universal (SKY – Canale 128).

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70. Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

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Venezia 70 Donne nel mito Anna Magnani

Venezia 70: L’Intrepido recensione del film di Gianni Amelio

Venezia 70: L’Intrepido recensione del film di Gianni Amelio

venezia 70-l'intrepidoGianni Amelio presenta al Festival di Venezia in concorso L’intrepido, suo ultimo film interpretato da splendido protagonista da Antonio Albanese.

Nel film Antonio Albanese fa il “rimpiazzo”, ovvero un uomo senza lavoro che ogni giorno si prende la briga di andare a sistituire qualcuno che non può andare al suo, di lavoro. L’uomo quindi si ritrova a fare il muratore, l’operaio, il tramviere, il cuoco, solo per qualche ora al giorno, facendo tutti i giorni mestieri diversi, lavorando tantissimo ed essendo in qualche modo felice, sereno e appagato dalla sua vita. Si accontenta di poco, il nostro eroe, ma i soldi non sono tutto nella vita: c’è il bisogno di tenersi in forma, di non lasciarsi andare in un momento, come si dice, di crisi buia. Attorno a lui ci sono il figlio, che fa il musicista, fortunato perchè il suo lavoro è la sua passione, e poi Lucia, una ragazza disillusa, triste e guardinga.

Amelio racconta uno spaccato di realtà quotidiana reale, possibile, anche se eccede mettendo al centro della storia un protagonista al limite della fantasia. Albanese è la vera anima del film, un personaggio che si potrebbe definire sia sciocco che ottimista, continuamente preso dalla vita e dai suoi mille lavori, disposto a tutto tranne che a fare la cosa sbagliata, desideroso di alzarsi ogni mattina per uno scopo. La città di Milano è uno sfondo fin troppo concreto, e certamente duro, tuttavia l’eroe, l’intrepido protagonista, riesce ad andare avanti. Non lo fa però Amelio che realizza un film appena sufficiente, che si regge solo sulla grande bravura del protagonista ma che non dice niente di nuovo e niente di più.

Probablmente un messaggio nel film non c’è, c’è solo la voglia di mostrare con un occhio diverso una situazione attuale fin troppo tragica, ma l’intenzione non sempre basta e Amelio di ferma alla superficie.

The Lost City of Z Benedict Cumberbatch in trattative per entrare nel cast

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Sembra davvero inarrestabile Benedict Cumberbatch. Dopo aver smentito le voci che lo volevano tra i protagonisti di Star Wars Episodio VII, arriva adesso la notizia, diffusa da Deadline, che l’interprete della serie tv Sherlock sarebbe in trattative per ricoprire il ruolo principale nel film The Lost City of Z.

Si tratta dell’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto nel 2009 da David Grann (in Italia è stato pubblicato con il titolo Z. La città perduta). Protagonista del libro è Percy Fawcett, un esploratore inglese esistito realmente, che scomparve misteriosamente nel 1925, durante una spedizione nella foresta amazzonica. Secondo Deadline, Cumberbatch dovrebbe interpretare il ruolo di Fawcett. La pellicola sarà diretta da James Gray, regista di Two Lovers e The Immigrant.

Prossimamente vedremo Benedict Cumberbatch in ben quattro pellicole: August – Osage County di John WellsLo Hobbit – La desolazione di Smaug di Peter Jackson12 Years a Slave di Steve McQueen e The Fifth Estate di Bill Condon.

The Lost City of Z Benedict Cumberbatch

Fonte: Deadline

Runner Runner trailer del film con Ben Affleck e Justin Timberlake

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E’ stato diffuso online il trailer di Runner Runner, film che vede fronteggiarsi nel mondo del gioco d’azzardo . Eccolo di seguito.

Nel cast del film, diretto da Brad Furman, ci sono anche anche ,   .

Questo thriller d’azione tratto da un romanzo di Dennis Lehane e prodotto, tra gli altri, da Leonardo DiCaprio, racconta le vicende di Richie Furst (Timberlake), un giovane studente di Princeton che perderà tutti i suoi risparmi con il poker online, finendo nelle mani dell’avido proprietario del sito Ivan Block (Affleck); alla Arterton spetta il ruolo di Rebecca, la fidanzata di Richie.

Runner Runner uscirà in America il prossimo 27 settembre, distribuito dalla Twenty Century Fox. In Italia arriverà il 24 ottobre.

Fonte: Collider

Sotto assedio White House Down trailer e poster italiani ufficiali

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Uscirà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 26 settembre. Di seguito trovate il trailer e ben tre poster italiani di Sotto assedio – White House Down, il nuovo action movie di Roland Emmerich con protagonisti Channing Tatum e Jamie Foxx.

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Il film è scritto da James Vanderbilt, già sceneggiatore di Spider Man, e prodotto da Bradley Fischer, Laeta KalogridisHarald Klosere e dallo stesso Roland Emmerich. Il cast vedrà impegnati tra gli altri  Maggie GyllenhaalJames Woods e Richard Jenkins.

Ricordiamo anche la trama di Sotto assedio – White House Down: l’agente della polizia di Washington John Cale (Tatum), si vede negato il lavoro dei suoi sogni con i Servizi Segreti per la protezione del Presidente James Sawyer (Foxx). Non volendo deludere la sua bambina, John la porta a fare una visita alla Casa Bianca, quando l’intero complesso viene preso d’assalto da un gruppo armato paramilitare. Con il governo nazionale nel caos ed il tempo che scorre inesorabile, ora sta a Cale salvare il Presidente, sua figlia, e il Paese.

Sotto assedio White House Down trailer e poster

Fonte: Badtaste

Venezia 70 Giovani ribelli Kill Your Darlings trailer ufficiale

Venezia 70 Giovani ribelli Kill Your Darlings trailer ufficiale

La Sony Pictures Classics ha finalmente diffuso online il trailer ufficiale di Kill Your Darlings, pellicola di John Krokidas con protagonisti Daniel Radcliffe e Dane DeHaan. Il film, presentato al Sundance Film Festival, concorre alla decima edizione delle “Giornate degli Autori” in occasione del Festival del Cinema di Venezia 2013. In Italia, verrà rilasciato il 17 ottobre con il titolo Giovani ribelli – Kill Your Darlings.

Venezia 70 Giovani ribelli Kill Your Darlings trailer

Kill Your Darlings è ispirato alla storia vera di quattro studenti della California University che, basandosi sulla “setta dei poeti estinti” di Walt Whitman, decidono di infrangere le regole di una delle più importanti università americane, influenzando così a loro volta le generazioni a venire. Il resto del cast include Jack Huston, Ben Foster, Michael C. Hall, Elizabeth Olsen e Jennifer Jason Leigh.

Fonte: ComingSoon

Carrie nuove immagini esclusive

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Carrie nuove immagini esclusive

The Playlist ha rilasciato quattro nuove immagini in esclusiva di Carrie, l’attesissimo remake basato sull’omonimo romanzo di Stephen King e in uscita in Italia il 28 novembre. Eccole di seguito.

Carrie nuove immagini esclusive

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Vi ricordiamo che Carrie è il remake del film del 1976 diretto da Brian De Palma. Ad interpretare il ruolo che fu di Sissy Spacek ci sarà, per questa versione del 2013, la giovane Chloe Grace Moretz, mentre Julianne Moore interpreta la sua fanatica madre.

Completato il cast del film diretto da Kimberly Peirce (Boys Don’t Cry) La pellicola è basata sull’omonimo romanzo breve di Stephen King.

Trama: tratto dal romanzo di Stephen King, il film è il remake di Carrie, lo sguardo di Satana diretto nel 1976 da Brian De Palma con protagonista Sissy Spacek. Protagonista della storia è Carrie White, un’adolescente complessata per l’educazione sbagliata ricevuta dalla madre nonché zimbello della scuola dove viene ridicolizzata di continuo. Quando Carrie scopre di avere dei misteriosi poteri telecinetici inizierà ad usarli per vendicarsi.

Fonte: The Playlist

Venezia 70 Gravity nuovo trailer ufficiale

Venezia 70 Gravity nuovo trailer ufficiale

Dopo il successo ottenuto al Festival del Cinema di Venezia, la Warner Bros ha diffuso online un nuovo trailer ufficiale di Gravity, lo sci-fi di Alfonso Cuaron con protagonisti Sandra Bullock e George Clooney. Vi ricordiamo che la pellicola verrà rilasciata in Italia il 3 ottobre.

Venezia 70 Gravity nuovo trailer

Gravity, il film

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre la fotografia è curata da Emmanuel Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4 ottobre.

Trama: Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e  Stone e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante distesa dello spazio.

Tutte le foto nella nostra gallery:

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Fonte: Warner Bros

Batman vs Superman: si cerca la partner femminile di Bruce Wayne

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Continuano a susseguirsi con cadenza giornaliera ormai legati al nuovo film DC e Warner Bros, sequel dell’Uomo d’Acciaio che vedrà coinvolti Batman vs Superman e che sarà diretto ancora da Zack Snyder. Dopo la scelta di Ben Affleck e le smentite su Lex Luthor, oggi tocca alla partner femminile di Bruce Wayne. Infatti, pare secondo LatinoReview che la produzione stia concentrando i suoi sforzi sulla scelta di quale attrice femminile dovrà affiancare Ben Affleck e diventare così il nuovo interesse sentimentale di Bruce Wayne e che rispecchi questi requisiti:  una donna vicina ai 30 anni, che sia alta e dotata di una certa fisicità. Al momento non è stato ipotizzato nessun nome per cui non resta che aspettare ulteriori speculazioni, dato che non c’è nessuna conferma ufficiale.

Intanto, la pre-produzione del film continua a pieno regime e oggi è stata rivelata la location principale delle riprese (qui). David S. Goyer sta già lavorando alla sceneggiatura del sequel e Christopher Nolan, anche se sarà il supervisore della storia, non vuole essere coinvolto nella misura in cui lo è stato per L’uomo d’Acciaio.

Vi ricordiamo che L’uomo d’Acciaio è uscito negli USA il 14 giugno 2013, il 20 giugno in Italia, e nel cast oltre a Henry Cavill e Russell Crowe ci sono anche Amy Adams, Diane Lane,  Kevin Costner, Laurence Fishburne, Michael ShannonL’uomo d’Acciaio è diretto da Zack Snyder. Tutte le info utili nella nostra Scheda Film: L’uomo d’Acciaio. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel

Jack Nicholson potrebbe ritirarsi dalle scene

Indiscrezione davvero sorprendente quella rilasciata dal sito web RadarOnline, riguardante una delle più grandi stelle della storia del cinema. Parliamo di Jack Nicholson, considerato uno dei migliori attori dell’ultimo secolo, autore di straordinarie interpretazioni che gli hanno permesso di portare a casa numerosi riconoscimenti, tra i quali 3 premi Oscar, 7 Golden Globe e un David di Donatello, oltre al premio come migliore attore al Festival di Cannes del 1974 per L’ultima Corvè.

Secondo il sito, che cita una fonte di Hollywood, l’attore non avrebbe più la memoria di un tempo, il che gli impedirebbe di ricordare le battute da recitare. La notizia è che questo disturbo starebbe portando Nicholson alla decisione di ritirarsi dalle scene.

“Con i suoi 76 anni Jack ha problemi, la sua memoria non è più quella che era. Non può ricordare le battute”, affermano le fonti di RadarOnline. Nicholson avrebbe anche rifiutato un ruolo nel film Nebraska, parte poi andata a Bruce Dern.

Nicholson è ormai lontano dallo schermo dal 2010, quando interpretò il suo ultimo film, Come lo sai di James L. Brooks. Un attore dalla personalità forte, capace di interpretare svariati ruoli. Il suo debutto avenne nel 1958 con The Cry Baby Killer, ma il successo arriva nel 1969 nel film Easy Rider. In seguito la sua carriera è solo un crescendo con i tre premi Oscar (Qualcuno volò sul nido del cuculo, Voglia di tenerezza e Qualcosa è cambiato) e alcune interpretazioni memorabili, come il personaggio di Jack Torrance in Shining e il suo Joker nel Batman di Tim Burton.

Harlock Space Pirate: tre clip del film

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Harlock Space Pirate: tre clip del film

Harlock Space Pirate recensioneE’ stato presentato ieri fuori concorso a Venezia 70 l’atteso film d’animazione Harlock Space Pirate (che abbiamo visto in anteprima (recensione)  e nell’attesa di poterlo vedere anche voi vi segnaliamo tre clip inedite del film che uscirà nel prossimo futuro distribuito da Lucky Red anche in Italia.

La pellicola di produzione giapponese dovrebbe uscire nel suo paese di origine il 7 Settembre 2013, ma per coloro che provavano timore nei riguardi di un’uscita italiana saranno smentiti, considerato che la Lucky Red ha annunciato di voler distribuire il film in breve tempo, al massimo un paio di mesi, giusto il tempo di lavorare all’edizione italiana.

Il film, prodotto dalla Toei Animation, è tratto dal manga originale che il maestro Leiji Matsumoto ha realizzato nel lontano 1976, da cui è stato poi adattato un anime pubblicato due anni dopo l’uscita del fumetto. Il regista del film è Shinji Aramaki, ricordato da tutti per essere l’uomo che ha lavorato alla pellicola di Appleseed (opera tratta dal manga di Masamune Shirow). La sceneggiatura è invece operata da Harutoshi Fukui, che in patria è famoso per aver realizzato le novel originali di Gundam Unicorn e per il fumetto C-blossom. Le fan dei dorama giapponesi saranno felici di sapere che l’attore Shun Oguri (uno dei protagonisti del drama Hana Yori Dango) sarà la voce di Capitan Harlock, mentre Miura Haruma sarà il doppiatore di Yama, uno dei nuovi personaggi introdotti in questo film.

Tutte le foto del film:

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Venezia 70 Richard Madden al lido per A Promise

Venezia 70 Richard MaddenOggi è anche il giorno di un altro film molto atteso in selezione ufficiale fuori concorso, A Promise di Patrice Leconte con protagonista gli attori Richard Madden, Alan Rickman e la bellissima Rebecca Hall. Il film ambientato nel 1912 racconta di un giovane di umili origini che si innamora della bella moglie del suo ricco benefattore: un amore impossibile, un amore inconfessabile ma sincero e profondo. Poi il distacco, la guerra, la lontananza. E infine il ritorno, dopo un silenzio di anni. Come sarà il nuovo incontro, come saranno ora i loro sentimenti?

A Promise anche se ricco di un cast d’eccezione risulta essere troppo classico per i canoni del cinema contemporaneo. A complicare le cose non è tanto la storia e il suo evolversi, quanto la regia di Leconte che risulta piatta, con un’idea di racconto che annoia a più riprese.

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70.

Venezia 70 rebecca hall

Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

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Venezia70 L’intrepido di Gianni Amelio non convince

Venezia70 L’intrepido di Gianni Amelio non convince

venezia 70-l'intrepidoE’ il giorno di uno dei film italiani più attesi al lido, in selezione ufficiale concorso è stato presentato L’Intrepido di Gianni Amelio che vede protagonista Antonio Albanese. Il film non è stato accolto positivamente dalla stampa italiana che si è fatta sentire anche con alcuni boo a fine proiezione. Tuttavia, anche se è un’opera piuttosto sottotono per un regista come Amelio (che ha una carriera importante) riteniamo che fischi e boo siano un po’ gratuiti.

Trama: Immaginiamo che esista un nuovo mestiere e che si chiami “rimpiazzo”. Immaginiamo che un uomo senza lavoro lo pratichi ogni giorno, questo mestiere. E dunque che lavori davvero oltre misura e che sia un uomo a suo modo felice. Lui non fa altro che prendere, anche solo per qualche ora, il posto di chi si assenta, per ragioni più o meno serie, dalla propria occupazione ufficiale. Si accontenta di poco, il nostro eroe, ma i soldi non sono tutto nella vita: c’è il bisogno di tenersi in forma, di non lasciarsi andare in un momento, come si dice, di crisi buia. Immaginiamo poi che esista un ragazzo di vent’anni, suo figlio, che suona il sax come un dio e dunque è fortunato perché fa l’artista. E immaginiamo Lucia, inquieta e guardinga, che nasconde un segreto dietro la sua voglia di farsi avanti nella vita. Ce la faranno ad arrivare sani e salvi alla prossima puntata?

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70.

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Rivelato il titolo ufficiale di Transformers 4

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Rivelato il titolo ufficiale di Transformers 4

transformers-4-videoSembra sia stato finalmente scelto il titolo ufficiale di Transformers 4, quarto capitolo della saga sui robot diretto da Michael Bay.

Bill Murray in Rock The Kasbah di Barry Levinson

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Bill Murray in Rock The Kasbah di Barry Levinson

Bill Murray è entrato nel cast del film di Barry Levinson Rock the Kasbah, nuov film del regista scritto da Mitch Glazer. Il racconterà la bizzarra storia di un manager musicale in rovina recatosi in Afghanistan per un tour con il suo ultimo cliente.  Quando si ritroverà solo, abbandonato e senza soldi e passaporto, si imbatterà in una ragazza dalla voce magnifica e tenterà di riportarla a Kabul per competere nel popolare show televisivo “The Afghan Star,” l’equivalente afgano di “American Idol.”

Non sono stati rivelati altri dettagli sul progetto.

fonte: IMDB

 

Derek Cianfrance alla regia di The Light Between Oceans

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Derek Cianfrance, che ha diretto Ryan Gosling nel drammatico Come un Tuono( The Place Beyond The Pines), è stato contattato dalla Dreamworks per dirigere un adattamento de The Light Between Oceans di M.L. Stedman.

Il libro, pubblicato nel luglio 2012, è ambientato sulla costa orientale australiana dopo La Prima Guerra Mondiale, quando insieme alla moglie il custode di un faro trova una bambina di 2 mesi in una barca e decide di crescerla come propria: la decisione avrà gravissime conseguenze. Derek Cianfrance ha scritto e diretto nel 2010 Blue Valentine, con Ryan Gosling e Michelle Williams.

The Hollywood Reporter

Jared Harris in The Man From U.N.C.L.E.

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Jared Harris in The Man From U.N.C.L.E.

Jared Harris, già James Moriarty per lo Sherlock Holmes di Guy Ritchie, ha accettato di seguire nuovamente il regista unendosi al cast di The Man From U.N.C.L.E.ì

Il film sarà tratto da una serie tv di spionaggio degli anni ’60 e racconterà degli Agenti speciali Napoleon Solo ( interpretato da Henry Cavill)e Illya Kuryakin (Armie Hammer), a servizio del misterioso United Network Command for Law and Enforcement (U.N.C.L.E.). Alicia Vikander sarà la protagonista femminile e anche Hugh Grant prenderà parte alla pellicola.

Richtie sarà regista e sceneggiatore insieme a Lionel Wigram.

Le riprese di The Man From U.N.C.L.E. inizieranno il 9 settembre in Inghilterra.

fonte: The Hollywood Reporter

Nuova Featurette per Twelve Years a Slave

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Nuova Featurette per Twelve Years a Slave

twelve Years a Slave foto 6è stata diffusa una nuova featurette per Twelve Years a Slave, l’attesissimo ultimo film di Steve McQueen che verrà presentato al Toronto International Film Festival.

Smentita la presenza di Benedict Cumberbatch in Star Wars

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Sembra che i portavoce di Benedict Cumberbatch abbiano smentito la notizia, comparsa su alcune fonti online, della sua possibile partecipazione al riavvio del franchise di Star Wars firmato da J.J. Abrams nel ruolo di un Sith.

“Non c’è alcun fondamento di verità nella voce che Benedict è entrato nel cast di Star Wars VII-ha detto il NY Daily News –Le voci stanno circolando solo perché J.J.Abrams e Benedict hanno avuto un’ottima collaborazione professionale per il nuovo Star Trek.”

Gli stessi autori della news avevano invitato a prendere quanto riportato con cautela, dato che si trattava della parola di fonti vicine alla produzione ma nessun sito di prestigio aveva effettivamente riportato la notizia.

La scelta di Cumberbatch di lasciare Crimson Peak di Guillermo Del Toro sembrava incoraggiare l’idea della sua presenza nel cast di Star Wars, considerando che l’inizio delle riprese è stato fissato nello stesso periodo.

fonte: New York Daily News

Box Office USA del 3 Settembre 2013

Box Office USA del 3 Settembre 2013

The ButlerQuasi un caso negli ultimi tempi, per la terza settimana consecutiva The Butler è in testa al box office USA di questa settimana. Il film incassa altri 20 milioni di dollari che portano il suo totale a 79. In seconda posizione troviamo con poca sorpresa This is usil film concerto degli One direction, boyband inglese che fa impazzire le ragazzine a quanto pare, di ogni parte del mondo. Il film ha incassato 18 milioni di dollari. Segue al terzo posto, We are the Millers, che incassa altri 16 milioni di dollari, portando il suo totale a 114. In quarta posizione troviamo Planes, che nonostante non brilli per incassi, è arrivato alla quarta settimana di box office con un incasso settimanale di 10 milioni di dollari per un totale di 74. A metà classifica c’è incredibilmente una commedia messicana che ha incassato, nella prima settimana di uscita, 10 milioni di dollari: No se aceptan devoluciones. Scende ma senza troppa fretta Elysium, che incassa 8 milioni di dollari, per un totale di 80 e scende anche Shadowhunters, con un po’ più di fretta, alla seconda settimana occupa infatti la settima posizione del box office con un incasso settimanale di quasi sette milioni di dollari per un totale di 24. Dopo un mese di sala e di classifica, Percy Jackson – sea of monsters,  è all’ottavo posto incassando 6 milioni di dollari per un totale di 56. In nona posizione troviamo invece il film d’azione con Selena Gomez e Ethan Hawke Getaway, con un incasso di 5 milioni di dollari. Chiude la classifica il nuovo film di Woody Allen, Blue Jasmine, che incassa 5 milioni per un totale di quasi 22.

La prossima settimana usciranno: il terzo e forse conclusivo capitolo di Riddick, il film francese Populaire visto alla festa del cinema di Roma dell’anno scorso e Salinger biopic sul famoso scrittore interpretato da Philip Seymour Hoffman.

Scarlett Johansson racconta Under the Skin a Venezia 70

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Scarlett Johansson racconta Under the Skin a Venezia 70

Il corpo di una donna viene recuperato da un misterioso motociclista fuori strada e trascinato su un camion, dove un’aliena, con le medesime sembianze della malcapitata, ne indossa letteralmente le vesti. L’aliena intraprende quindi un viaggio attraverso la Scozia, sfruttando il proprio fisico seducente per adescare uomini soli e non restituirli mai più alle loro vite. E’ questa la trama di Under the Skin, ultimo film di Jonathan Glazer con protagonista Scarlett Johansson, presentato all’ultimo Festival di Venezia in Concorso.

La magnifica attrice protagonista ha parlato dell’esperienza del film come di una cosa nuova per lei: “Non è affatto simile ai lavori precedenti, non è un film di fantascienza, anche se si presta ad essere interpretato così. Farlo è stato molto interessante secondo me, e anche guardarlo. E’ un’esperienza che non credo si adatti ad un genere particolare. Ogni film che ho fatto del resto è stato un’esperienza diversa, così come lavorare a teatro.”

Interpretare un alieno deve essere stata senza dubbio un’esperienza nuova per Scarlett che ha così raccontato la difficoltà di entrare nel personaggio: “Non penso di aver avuto alcun preconcetto per preparare questo personaggio. Non c’erano in realtà indizi, ma dopo due o tre riprese nella prima giornata di lavoro ho capito subito dove volevo arrivare con il personaggio. Ma ci sono volute un paio di settimane per far andare avanti il personaggio. E’ una persona che non conosce l’umanità e deve abbandonare tutto il suo modo di fare per approcciarsi ad una cosa nuova. E’ diverso dall’immaginare la possibilità di prendere un cane e dargli tratti umani. lei non vuole fare del male.”

Alcune scene del film Under the Skin non sono state girate in studio, e così Scarlett Johansson ha raccontato la sua esperienza: “Facevamo sei oppure otto ciak prima di perdere la concentrazione. C’è stata una scena in cui si apre una crepa immensa: il personaggio cade ed è presa completamente alla sprovvista. Dovevamo girare la scena in pubblico ed è stato stupefacente vedere le reazioni della gente: qualcuno guardava, altri ti riprendevano con il cellulare. Qualcuno era davvero preoccupato ed è affascinante vedere reazioni così diverse. E’ interessante lavorare in un ambiente diverso da quello completamente controllato rispetto dei set hollywoodiani. Ero terrorizzata dalla situazione, non dalla troupe, ma avevo paura di come si sarebbe rapportata la gente. Questo fatto di non sapere che cosa sarebbe accaduto è stato parte dell’esperienza, e tutta la troupe ha dovuto abbandonare l’istinto umano di protezione, così ho trovato l’ambiente per inserire il mio personaggio.

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70.

Parkland: recensione del film con Paul Giamatti

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Parkland: recensione del film con Paul Giamatti

Con un cast corale, Parkland racconta gli eventi che si sono verificati al Parkland Memorial Hospital, dopo l’assassinio di John F. Kennedy nel 1963. Il film si concentra sui personaggi che sono stati protagonisti nelle tristi ore successive alla morte di uno dei Presidenti più amati della storia degli Stati Uniti, cercando di mostrare un lato nascosto dai riflettori. E così vediamo Paul Giamatti che interpreta il personaggio che film l’omicidio per puro caso alle prese con un dramma di coscienza, consapevole del fatto di aver ripreso un uomo che muore e terrorizzato da ciò che il mondo farà del suo video, Colin Hanks e Zac Efron sono i due medici che fino alla fine hanno cercato di tenere in vita JFK. Tutti personaggi storici diversamente colpiti dall’evento tragico di quel 22 novembre.

Nel film Parkland sembra che il regista Peter Landesman voglia raccontarci qualcosa che non sappiamo, sembra volerci mostrare tutto ciò che la storia ha nascosto a favore dei personaggi più invista coinvolti in prima persona, ovvero lo stesso John Fitzgerald, la moglie Jackie e Johnson con loro. Tuttavia, oltre a commuovere inevitabilmente per l’evento mostrato, Parkland dice poco altro, limitandosi a mostrare, senza approfondire nè commentare, pur servendosi di un grandissimo cast e di epedienti narrativi molto interessanti, come quello di non mostrare mai hiaramente in volto i suddetti personaggi noti della vicenda.

Parkland è stato presentato in concorso alla 70esima edizione del Festival di Venezia.

Venezia 70 Still Life con Joanne Froggatt commuove la platea

Venezia 70 Still Life con Joanne Froggatt commuove la platea

Venezia 70 Still LifeA Venezia 70 nella selezione Orizzonti è il giorno di Still Life, co-produzione Italia/Gran Bretagna del regista di origini italiane Uberto Pasolini e che vede protagonisti l’attore noto per il franchise Sherlock Holmes di Guy Ritchie, Eddie Marsan e una delle protagoniste dell’acclamata serie tv Downton Abbey, Joanne Froggatt. Il film è una deliziosa e malinconica comedy/drama a metà fra il neorealismo italiano e la commedia brillante inglese, con un’interpretazione considerevole da parte dei due protagonisti. La pellicola racconta la storia di John May, diligente e premuroso, il solitario John May è un impiegato del Comune incaricato di trovare il parente più prossimo di coloro che sono morti da soli. Quando il suo reparto viene ridimensionato a causa della crisi economica, John dedica tutti i suoi sforzi al suo ultimo caso, che lo porterà a compiere un viaggio liberatorio e gli permetterà di iniziare ad aprirsi alla vita.

Piacevole sorprese del film è anche il contributo di Rai Cinema che figura fra i produttori della pellicola, dimostrando ogni tanto di saper puntare ad un certo cinema di qualità che spesso il colosso italiano dimentica.

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70.

Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

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Philomena: recensione del film di Stephen Frears

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Philomena: recensione del film di Stephen Frears

Stephen Frears è noto per portare al cinema grandi ritratti femminili e dare ad attrici straordinarie la possibilità di mettere alla prova le proprie capacità: ricordiamo la Helen Mirren di The Queen. Questa volta lo spiritoso regista britannico ci riprova con Judi Dench che per l’occasione trasforma in Philomena, una donna avanti con gli anni che, dopo aver vissuto un’adolescenza difficile ed essere stata allontanata con la forza da suo figlio, decide di ritrovarlo e di farsi perdonare.

Nell’impresa si fa aiutare da un giornalista caduto in disgrazia per aver pestato i piedi al politico sbagliato. La convivenza forzata dei due sarà particolarmente difficile da affrontare, perchè da una parte c’è l’intelletto pragmatico e ateo di lui, contrapposto dalla semplicità “ignorante” di una fede cristiana sentita e genuina, fondata sul perdono e sulla preghiera.

Philomena, il film

Philomena è un film eccezionale, perché diverte con la pungente ironia inglese dei personaggi, commuove con l’inattaccabile fede di questa donna che ha tenuto nascosto un doloroso segreto per 50 anni, indigna con la rappresentazione ottusa di una fede religiosa preistorica e moralmente sbagliata, alla fine riempie con la sensazione che qualche cosa nel mondo ogni tanto va al posto giusto. Ovviamente regina indiscussa del film è la Dench che offre un ritratto sincero e schietto, straordinaria in ogni momento. Accanto alla Dench, Steve Coogan è il giornalista scettico e cinico, sempre pronto a contrapporre la logica e la giustizia umana alla bontà incondizionata della protagonista. Anche per lui Philomena si rivela una straordinaria prova d’attore.

Stephen Frears d’altro canto riesce con incredibile lucidità, da ateo convinto, a mettere in scena la vera fede, quella che nasce dal cuore e che implica il perdono di qualsiasi torto subìto. Il film si rivela così essere una vera e propria accusatoria contro la classe “dirigente” della chiesa, bigotta e ottusa, che non concede nulla all’umanità che dovrebbe difendere.

Attraverso un viaggio geografico e spirituale, Philomena ci regala momenti profondamente intensi, così come il cinema dovrebbe fare in ogni sua occasione. Basato su una storia vera, Philomena è stato presentato in concorso alla 70esima edizione del Festival del Cinema di Venezia.

Giovani Ribelli – Kill Your Darlings: recensione del film

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Giovani Ribelli – Kill Your Darlings: recensione del film

Cosa c’è dietro al mito? Al genio? Che adolescenza può aver avuto uno dei poeti più famosi e premiati della storia americana? Questa domanda trova risposta in Giovani Ribelli – Kill Your Darlings, film in cui il giovane regista alla sua opera prima John Krokidas racconta i turbolenti inizi del poeta Allen Ginsberg e il suo approccio al College, compresa la distruttiva amicizia che l’allora sconosciuto Allen intrecciò con Lucien Carr, e con quei ragazzi che sarebbero diventati Jack Kerouac e William S. Burroughs.

La storia riprende gli inizi della vita di Ginsberg (Daniel Radcliffe) alla Columbia University, quando, liberatosi di una situazione familiare complicata, intrecciò una relazione di intima amicizia con Lucien (Dane DeHaan) e con quelli che sarebbero diventati i più grandi esponenti della cultura americana degli anni ’50 Jack Kerouac (Jack Huston) e William S. Burroughs (Ben Foster). Tra feroci istinti creativi e secessionisti rispetto alla cultura accademica, alcool, fumo e droghe di ogni genere, i giovani ribelli si trovano però presto coinvolti in un’amicizia con il professor David Kammerer (Michael C. Hall) che rischia di distruggere per sempre le loro vite.

Definito dalla maggior parte della critica una specie di Attimo Fuggente di nuova generazione, il Giovani Ribelli – Kill Your Darlings è un biopic che racconta eventi realmente accaduti alla Columbia University mentre le geniali menti in erba si formavano mettendo le basi per la rivoluzione letteraria degli Stati Uniti.

Il giovane regista si affida a due volti noti per interpretare i suoi due protagonisti: da una parte abbiamo Daniel Radcliffe, che forse per la prima volta realizza un ritratto davvero convincente di un personaggio complesso e turbolento; dall’altro lato c’è Dane DeHaan giovane talentuoso dalla straordinaria somiglianza con Leonardo DiCaprio e dal talento quasi pari alla grande star di Hollywood.

Giovani Ribelli - Kill Your Darlings film

Il racconto procede narrativamente in maniera classica, pur incagliandosi di tanto in tanto nelle visioni alcooliche dei protagonisti che sperimentano la giovinezza e i limiti che corpo e mente possono raggiungere, stimolando la loro creatività all’insegna di una nuova poetica priva di margini strutturali.

In un vorticante universo di visioni e perversioni, un finale tragico rimette i vagoni sui binari, facendoci prefigurare il luminoso futuro dei personaggi protagonisti.

ATTENZIONE SPOILER

Nota a margine: ai fan della serie ShowTime Dexter non sfuggirà l’ironia della sorte del personaggio interpretato da Michael C. Hall.

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