ComingSoon ha
diffuso online la prima clip ufficiale di The Zero
Theorem, la nuova pellicola di Terry
Gilliam presentata ieri 2 settembre al Festival
del Cinema di Venezia. La clip, che ha come protagonista
Christoph Waltz, è un estratto dai 10 minuti di
film presentati in esclusiva all’ultima edizione del
Comic-Con di San Diego.
Venezia 70 The Zhero
Theorem prima clip
http://youtu.be/eyY5InLYJPQ
Ambientato in un futuro distopico,
il resto del cast di The Zero Theorem
include Mélanie Thierry, Matt Damon, Tilda Swinton
e David Thewlis. La pellicola verrà distribuita in
Italia dalla Moviemax il 19
dicembre, mentre in America arriverà il 20
dicembre.
In base alle ultime notizie,
sembrerebbe in dirittura d’arrivo il trailer del nuovo
Robocop diretto dal brasiliano
José Padilha (Tropa de
Elite) con Joel Kinnaman nei panni
di Alex Murphy/Robocop. Secondo i rumors, la prima
versione del filmato (che dovrebbe durare all’incirca due minuti)
potrebbe arrivare già durante la prossima settimana.
Allo scorso Comic-Con di
San Diego sono state presentate le prime immagini
ufficiali del remake della pellicola del 1987 targata Paul
Verhoeven, suscitando le prime reazioni positive da parte
del pubblico.
La notizia riguardante la prossima
pubblicazione del trailer è stata indirettamente confermata
dall’Alberta Film Ratings (la censura canadese che
supervisiona i filmati prima che possano essere proiettati nelle
sale) attraverso la pubblicazione del rating e della durata dello
spot cinematografico in questione.
Questo conferma l’arrivo, entro
pochi giorni, della possibilità di dare un primo sguardo alle
immagini del film, le quali avrebbero dovuto essere allegate alle
copie di Elysium attualmente distribuite
nei multisala. Purtroppo dei ritardi hanno rimandato l’appuntamento
che però sembra essere prossimo al traguardo.
Di seguito la sinossi ufficiale del
film: RoboCop si svolge nell’anno 2029 e il
conglomerato multinazionale della OmniCorp è il fulcro della
tecnologia robotica. I loro droni stanno portando gli Stati Uniti
d’America alla vittoria di ogni guerra in cui sono coinvolti e,
ora, puntano al mercato interno. Alex Murphy è un marito devoto, un
padre e un valido poliziotto impegnato a contenere l’ondata di
criminalità in atto a Detroit. Dopo essere rimasto gravemente
ferito nel corso del suo lavoro, la OmniCorp impiega il suo
avanzatissimo know-how in materia di robotica per salvargli la
vita. Ritorna per le strade della sua amata città dotato di nuove,
strabilianti abilità, ma si troverà costretto a fronteggiare delle
problematiche mai affrontate prima da nessun uomo. Il
regista José Padilha (Tropa de Elite)
reimmagina il racconto del poliziotto “in parte uomo, in parte
robot” in cui Joel Kinnaman (The Killing)
interpreta il protagonista che da il titolo al film, Gary
Oldman è lo scienziato che da vita a RoboCop e
Samuel L. Jackson è il mogul dei media Pat
Novak.
Al tam-tam mediatico scatenatosi attorno alla notizia che
Ben Affleck sarà il nuovo volto di Bruce
Wayne/Batman nel prossimo Man Of Steel 2,
questa volta si aggiunge la voce del
regista-produttore-sceneggiatore Kevin Smith
(Clerks) il quale non ha dubbi:
Ben Affleck sarà il miglior
Batman di sempre.
Per me diventerà il Robert Downey Jr. di casa DC.
Quando incontri un bambino per strada e gli chiedi chi è Robert,
lui ti risponde:” E’ Iron Man”. Vedrete che sarà così anche per
Ben.
Affermazioni forti quelle di Smith
che chiarisce la sua opinione specificando che, a suo avviso,
l’attore recentemente scelto per il ruolo dell’Uomo Pipistrello (ed
ex collega sul set di Dogma) fornirà una
prestazione anche migliore rispetto all’iconica interpretazione di
Christian Bale, da lui poco apprezzato nella
trilogia diretta da Christopher Nolan.
Nonostante la produzione del sequel
de L’Uomo D’Acciaio non sia
ancora iniziata, la scelta di Ben Affleck per
rimpiazzare Bale continua a scatenare le illazioni
mediatiche attorno al film, fornendo a quest’ultimo una notevole
pubblicità ancor prima che venga battuto il primo ciak.
Esclusivamente a fronte di quest’ultima considerazione, si potrebbe
già concludere che la scelta shock della Warner
Bros. stia già portando i suoi benefici al prossimo
progetto di Zack Snyder, confermando quella di
Affleck come una mossa azzeccatissima per la
missione.
Nell’attesissimo sequel
L’Uomo d’Acciaio 2, che uscirà il 17
luglio 2015, rivedremo Henry Cavill, Amy Adams, Laurence
Fishbourne e Diane Lane, insieme a
Ben Affleck e Bryan Cranston.
Ancora una volta regia sarà affidata a Zack Snyder
per la sceneggiatura di David S. Goyer.
Ogni volta che Terry
Gilliam mette mano ad una nuova storia, i suoi fan
cominciano un forsennato conto alla rovescia per vedere sul grande
schermo l’ultima (sicuramente) folle fatica del loro beniamino.
L’ultima volta l’abbiamo visto a Roma, quando ha presentato al
pubblico del Festival Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il
diavolo, mentre oggi è stato a Venezia per la
70esima edizione del Festival del Lido per presentare
The Zero Theorem, suo ultimo film con
protagonista uno straordinario
Christoph Waltz.
La trama di The Zero Theorem
In The Zero
Theorem Qohen Leth è un eccentrico e solitario genio
dell’informatica che vive in un imprecisato futuro e soffre di una
profonda angoscia esistenziale. Sotto il controllo diretto di una
misteriosa figura nota solo come “Il Management”, Qohen lavora
senza sosta per risolvere lo “Zero Theorem”, un problema matematico
che potrebbe finalmente rivelare se la vita ha un qualche
significato e senso. Il lavoro solitario svolto dall’uomo nella
cappella abbandonata dove abita viene interrotto dall’arrivo di
Bainsley, una giovane bellissima donna, e di Bob, il figlio
adolescente del Management.
Un vorticoso sfavillio di
colori
Un vorticoso sfavillio di colori,
luci, scenografie e costumi sfarzosi colpiscono i nostri occhi, in
contrapposizione con l’austerità della vita del protagonista che si
svolge tra l’eccentricità del suo lavoro e la sua cupa e
innegabilmente angosciante abitazione. Tuttavia, pur mostrando
sempre in primo piano l’attenzione alla messa in scena, il film si
riduce ad essere una riproposizione un po’ stanca e meno vibrante
di quel capolavoro, ad oggi inbattuto, che è Brazil.
Gilliam mette tanto di sé in
The Zero Theorem, e una eccessiva
complessità della trama e forse la riverenza dovuta al personaggio
faranno dire a molti che si tratta di un grande film, come se un
grande regista non possa sbagliare mai un colpo. Chi scrive non è
della stessa opinione: Terry Gilliam non è solo
forma e in questo film la sua follia artistica in genere incanalata
verso qualcosa di più alto, si riduce ad una colorata messa in
scena. Fortuna che il protagonista Christoph Waltz offre sempre una gran bella
occasione per vedere sullo schermo una grande performance.
Al Festival di Venezia 70, non si può certo
dire che James Franco sia passato inosservato,
perché come ultimamente accade non c’è Festival del cinema che si
rispetti che non abbia in programma la presenza dell’attore e
regista. Dopo Child of God da regista,
questa volta si tratta invece del film opera prima Palo
Alto di Gia Coppola, cugina d’arte e
nipote di Francis Ford Coppola. La
pellicola è uno sguardo inflessibile sull’angoscia
adolescenziale e sull’inettitudine degli adulti. Teddy, April, Fred
ed Emily bevono, fumano marijuana e fanno sesso per superare
l’inquietudine dell’adolescenza.
Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima
dal Festival di Veneziale
trovate nel nostro speciale Venezia 70.
Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery
E’ certamente uno dei casting più
chiacchierati ad Hollywood ma oggi sembra che il film abbia trovato
finalmente i protagonisti. Infatti sarà l’attore recentemente visto
in Pacific RimCharlie
Hunnam ad interpretare Christian Grey nel
già attesissimo film 50 sfumature di grigio,
adattamento dell’omonimo romanzo erotico scritto
nel 2011 dalla scrittrice inglese E. L.
James. Dunque l’attore affiancherà la già
confermata Dakota Johnson che interpreterà
invece la protagonista femminile Anastasia.
50 sfumature di
grigio è un romanzo, caratterizzato dalla
descrizione di scene di esplicito erotismo e da elementi di
pratiche sessuali BDSM, ha in breve tempo raggiunto una vasta
popolarità e un grande successo di vendite negli Stati Uniti e in
Gran Bretagna. L’intera serie ha venduto oltre 70 milioni di copie
in tutto il mondo e i diritti sono stati venduti in 37 paesi.
La Universal e la Focus produrranno
e distribuiranno il film nel prossimo futuro.
Alla luce della dichiarazione
ufficiale, diffusa dopo la prima proiezione mondiale del film, del
suo ritiro dalle scene possiamo considerare senza dubbio
Si alza il vento (The Wind
Rises)come il testamento del grande maestro
dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki. Un film che in molti hanno
criticato, perché troppo realistico, troppo legato alle vicende
storiche, come lo era anche Porco Rosso ad esempio, ma senza l’occhio
di riguardo per la componente magica che è sempre stata una delle
caratteristiche distintive del regista.
Il volo è una delle ossessioni del
maestro Hayao, in quasi tutti i suoi film il rapporto dei
personaggi con l’aria è sempre molto stretto, e con Si
alza il vento (The Wind Rises), Miyazaki decide di
raccontare dal punto di vista di una persona realmente esistita
questo magico rapporto. Il film infatti racconta la vita di Jiro
Horikoshi, l’uomo che ha progettato i caccia giapponesi durante la
seconda guerra mondiale. Jiro è un sognatore che sin da piccolo
desidera progettare aerei. Tuttavia il suo sogno, diventato realtà,
ha mostrato troppo presto l’altro lato della medaglia: un lato
oscuro con cui nella vita bisogna imparare a fare i conti e che
Jiro non riesce a preventivare fino a quando non viene messo
davanti al fatto compiuto.
Un biografia storica e
drammatica, fortemente personale e sicuramente distante dai suoi
primi e più grandi capolavori, con questo film Miyazaki ha lasciato
il mondo della fantasia, pur non rinunciando mai alle sequenze
oniriche e al sogno, quello genuino e puro che anima il mondo di un
bambino. Il tipico tratto di matita del maestro si conferma in
disegni morbidi e colorati, allegri seppure qui velati da una
patina di realistica tragedia che li rende diversi. Il racconto è
scandito da ritmi lenti e la sceneggiatura è sapientemente
equilibrata tra momenti di grande poesia e momenti drammatici, con
simpatici siparietti comici che impreziosiscono ulteriormente
quello che a buon diritto può essere considerata l’opera più
matura, la più dolorosa e forse la più complessa della vasta
filmografia miyazakiana.
Presentato in concorso alla
70esima edizione del Festival
di Venezia, Si alza il vento (The Wind
Rises)“rischia” di portare a casa un premio
importantissimo nella kermesse del Lido.
Altro pezzo da novanta che oggi
solcherà il tappeto rosso nella selezione ufficiale concorso della
settantesima edizione del Festival di Venezia sarà
l’acclamato regista Terry Gilliam che
porta al lido il suo atteso ultimo film The Zero
Theorem che comprende un cast d’eccezione composto
da Christoph Waltz, Melanie Thierry, David Thewlis,
Lucas Hedges, Matt Damon e Tilda Swinton.
Con The Zero Theorem,Gilliam riprende un po’ tutte le sue tematiche più
importanti come il futuro e la questione sul potere delle
multinazionali che schiacciano l’uomo riducendolo ad un semplice
schiavo/automa che perde la sua libertà, rinunciando alla gioia di
vivere. Nonostante le ottime premesse però, il film sembra
aggiungere ben poco alla filmografia del regista, diventando così
un duplicato di qualcosa di già visto e detto proprio da Gilliam
stesso. Tuttavia rimane comunque un film di grande fattura
stilistica, con momenti di grande cinema visionario che solo il
regista di Brazil sa regalare.
Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima
dal Festival di Veneziale
trovate nel nostro speciale Venezia 70.
Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery
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Qohen Leth è un eccentrico e
solitario genio dell’informatica che vive in un mondo orwelliano
dominato dalle grandi corporation e soffre di una profonda angoscia
esistenziale. Sotto il controllo diretto di una misteriosa figura
nota solo come “Il Management”, Qohen lavora senza sosta per
risolvere lo “Zero Theorem”, un problema matematico che potrebbe
finalmente rivelare se la vita ha un qualche significato e senso.
Il lavoro solitario svolto dall’uomo nella cappella abbandonata
dove abita viene interrotto dall’arrivo di Bainsley, una giovane
bellissima donna, e di Bob, il figlio adolescente del
Management.
Sarà Alexandre
Desplat, compositore per i film premiati all’Oscar
Argo e Il Discorso del
Re, a comporre la soundtrack per il film di
Gareth Edwards. Un tocco d’autore, quindi, al
monster movie prodotto dalla Legendary
Pictures.
Il compositore, più volte candidato
dall’Academy Awards, si unisce così agli addetti
ai lavori per la produzione di Godzilla a cui il regista stà lavorando
alacremente per conferire un tono il più realistico possibile.
L’arruolamento di Desplat non fa altro che destare
ulteriore interesse oltre ad aggiungere qualità a quello che fin da
adesso risulta essere uno dei film più attesi della prossima
stagione cinematografica. Con questa mossa gli studios sembrano
voler chiarire definitivamente quali sono le intenzioni della
produzione e del regista per il tono della pellicola, che a questo
punto sarà molto diversa da quella vista negli anni novanta e
diretta dall’esperto in disaster-movie Roland
Emmerich.
Godzilla, il film
Vi ricordiamo che Godzilla, diretto
da Gareth
Edwards,comprende nel cast attori
del calibro di
Aaron Taylor-Johnson, Bryan
Cranston, Elizabeth
Olsen David Strathairn, Juliette
Binoche e la new entry Ken
Watanabe. La pellicola arriverà in Italia il 15 Maggio
2014. Akira Takarada, protagonista della pellicola
originale, dovrebbe, inoltre, avere anche una piccola parte in
questa rivisitazione, tornando sul set
di Godzillaa
sessanta anni di distanza dalla sua interpretazione.
Scritto da Max
Borenstein, che ha rielaborato uno script
di David S. Goyer e David
Callaham, Godzillasarà
il film di punta della Warner Bros dell’anno 2014, visto
che la data di uscita preventivata è stata infatti individuata nel
16 maggio 2014. Un film da cui la produzione si aspetta
molto che, però, dovrà scontrarsi al botteghino con altre pellicole
in uscita nello stesso periodo, quali The Amazing
Spiderman 2, il reboot delle tartarughe ninja e il
sequel dell’Alba del pianeta delle scimmie.
Dopo gli ultimi aggiornamenti
riguardanti il possibile titolo definitivo del film, questa volta è
Lorenzo Di Bonaventura a parlare in merito al
quarto capitolo di Transformersconfermando
definitivamente la presenza dei Dinobots
all’interno della sceneggiatura. Un recente casting call aveva già
lasciato intuire la notizia, che a questo punto ottiene la sua
ufficialità:
Non posso scendere nel
dettaglio, ma la presenza dei Dinobots sarà occasione di grandi
emozioni per il pubblico. In aggiunta a personaggi classici quali
Optimus Prime e Bumblebee, nel film appariranno anche le macchine
più fiche e apprezzate, incluse vetture cinesi, quindi a
prescindere che siate dei patiti dei motori sarà una festa per gli
occhi.
Il produttore chiarisce inoltre, in
merito alla coproduzione cinese:
So che Iron
Man 3 ha avuto un montaggio specifico per la Cina, ma
Transformers 4 avrà solo un’unica versione. In
Cina gireremo a Pechino e Hong Kong e teniamo d’occhio altre due
citta.
Transformers 4, prodotto dalla
Paramount Pictures, sarà presente nelle sale
italiane a partire da luglio 2014. Alla regià sarà presente ancora
una volta Michael Bay, nel cast Mark
Wahlberg, Jack Reynor, Stanley Tucci, Kelsey Grammer, Bingbing Li,
Sophia Myles, Glenn Morshower, Han Geng, Victoria Summer e
Nicola Peltz.
Di seguito la sinossi ufficiale:
Transformers 4 comincerà qualche anno
dopo il termine di Dark of the
Moon con Autobot e
Decepticon quasi spariti dal pianeta. Alcuni
facoltosi uomini della Terra a questo punto
cercheranno di imparare dagli attacchi passati dei robottoni
spingendosi oltre i limiti controllabili della tecnologia, il tutto
mentre una nuova antica minaccia aliena che si dirige verso
la Terra.
Transformers 4sarà diretto
nuovamente da Michael Baycon
protagonisti:Mark
Wahlberg, Jack Reynor,Nicola Peltz e Kelsey
Grammer. Vi ricordiamo che per tutte le news sul film
potete consultare il nostro speciale: Transformers 4. Mentre per le info utili
sulla pellicola c’è la nostra Scheda
Film: Transformers 4. Le riprese
cominceranno in giugno e la pellicola uscirà negli Stati Uniti il
27 Giugno 2014.
Piccole anticipazioni
sulla trama. Il film comincerà dove è finito
il terzo capitolo, in un mondo in cui nonostante la
minaccia dei Deception è stata debellata,
l’umanità ne è uscita distrutta. La pace non durerà poi così tanto,
quando alcuni uomini potenti, cercando di studiare la
tecnologia dei robot alieni.
Ormai sappiamo che è diventata una
moda quella di riproporre i grandi classici del cinema del passato
nelle sale attuali. Qualche volta tocca ai grandi lungometraggi
animati Disney, altre volte a capolavori come
C’era una volta in America o
Apocalypse Now e altre volta ancora le
proiezioni sono accompagnate da scie di polemiche, come nel caso di
Fear and Desire di Kubrick, il suo primo
film, che il regista, ancora giovanissimo, non avrebbe mai voluto
che uscisse.
Stavolta è il turno di
Alfred Hitchcock e in particolare del suo
film Dial M for Murder , meglio
conosciuto come Il Delitto Perfetto nel
nostro paese. Datato 1954, la vera chicca è che il
film verrà distribuito in 3D, così come
inizialmente era stato concepito dal maestro del brivido negli anni
’50, che infatti lo distribuì per un breve periodo in formato
stereoscopico.
Tutto questo porta la firma, come
spesso accade, della Cineteca di Bologna che
promette che in pentola bollono altri titoli pronti per la magica
ricomparsa al cinema, come La grande
Illusione, Hiroshima Mon
Amour, Roma Città Aperta e
molti altri.
Il Delitto
Perfetto torna nelle sale dal 23
Settembre. Restate su queste pagine per conoscere dove
sarà possibile (ri)goderselo.
La settantesima
edizione della Mostra del Cinema entra nel vivo, oggi è il giorno
di Tom Hardy che porta in selezione ufficiale
fuori concorso la pellicola inglese Locke
di Steven Knight. Il film è un’incredibile
vortice di eventi che cambiano per sempre la vita del personaggio
interpretato magistralmente da Hardy, che mostra
tutto il suo genuino e straordinario talento. Tutta la pellicola fa
affidamento sull’attore che trascina letteralmente lo spettatore
nella sua esistenza, grazie a sguardi intensi e sospiri soffocati.
Di grande levatura è anche la regia di Knight, incalzante e ritmata
a tal punto da scorrere via senza nessun peso, nonostante per tutti
i 90 minuti non vediamo altro che il viso del protagonista
Locke.
Vi ricordiamo che tutte le notizie
e le recensioni in anteprima dal Festival di Veneziale
trovate nel nostro speciale Venezia 70.
Di seguito tutte le foto nella
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Trama:
Lockeracconta vita di Ivan Locke,
costellata di successi privati e lavorativi, viene messa a dura
prova da una telefonata. Inizia per lui una corsa contro il tempo
per salvare ciò che gli è più caro in un thriller girato in tempo
reale.
Arriva il primo teaser italiano e
la locandina per “Diana – La storia segreta di Lady
D”, film ispirato agli ultimi due anni di vita della
principessa Lady Diana, interpretata da Naomi
Watts.
Diretto dal
tedesco Oliver Hirschbiegel (La
caduta – Gli ultimi giorni di Hitler), e distribuito
dalla Bim, il film arriva nelle sale italiane il
3 Ottobre 2013.
Ecco la locandina ufficiale
italiana del film e a seguire il teaser trailer, sempre
italiano:
DIANA è un
interessante ritratto di Diana, Principessa del Galles, negli
ultimi due anni della sua vita. Il film mostra come trovare la
felicità interiore le abbia consentito anche di raggiungere i suoi
più grandi successi a livello pubblico. Le locations per le 9
settimane di riprese includeranno Croazia, Mozambico e locations a
Londra, vicino Londra e nel sud
dell’Inghilterra. DIANA è prodotto da
Robert Bernstein e Douglas Rae di Ecosse Films e co-prodotto da
Matt Delargy, James Saynor (Ecosse Films) e Paul Ritchie. I
produttori esecutivi sono Tim Haslam e Mark Woolley. La giornalista
e documentarista Kate Snell è produttore associato.
Carol,
adattamento cinematografico dal romanzo di Patricia
Highsmith del 1952 The price of
Salt, ha oggi una novità. Il ruolo di protagonista,
che doveva essere riservato a Mia Wasikowska,
verrà invece ricoperto da Rooney Mara.
Si tratta della storia d’amore tra
due donne, una di 20 anni (Mara) che lavora in un grande magazzino,
sognando una vita più appagante; l’altra invece ben più
grande e sposata (Cate Blanchett). Il tutto è
ambientato nella New York degli anni ’50. Il film promette di
essere pieno di amore, passione, tradimenti e, aggiungiamo noi,
forse sarà in grado di tirarsi dietro anche qualche polemica, vista
la natura delicata della questione.
Diretto da Todd
Haynes, il film è ancora in fase di pre-produzione e le
riprese cominceranno soltanto nel 2014.
Prisoners
racconta la storia di un operaio (Jackman) a cui viene rapita la
figlia. Ad occuparsi del caso sarà un detective (Gyllenhall) che
già ha un sospetto, ma non avendo sufficienti prove è costretto a
rilasciarlo. Il padre della bambina deciderà allora di farsi
giustizia con le proprie mani, ma usando tutte le forze per trovare
la figlia comincerà a perdere se stesso.
Nel cast di Prisoners,
che dai dettagli della trama sembra un mix dei generi azione,
poliziesco, drammatico, vanta anche Paul
Dano, Maria Bello, Terrence
Howard e Viola Davis. Negli Stati Uniti
esce il 20 Settembre 2013. Ecco la clip:
L’uomo D’acciaio 2, film che
sta diventando come uno dei più chiaccherati di sempre, visto
l’atteso duello che vedrà sfidarsi Batman e
Superman e visto che il delicato ruolo di Batman sarà
ricoperto, tra le polemiche, da Ben Affleck, si
colora di un nuovo rumour e bisognerà farci l’abitudine visto che
l’uscita del film è ancora molto lontana, prevista per il
2015.
Secondo il noto
sito Comicbookmovie, Timothy
Dalton, che è stato James
Bond per due volte nel 1987 e nel 1989, potrebbe
interpretare il ruolo di Alfred Pennyworth,
ovvero, per chi avesse poca familiarità, del “maggiordomo”, ma ci
rendiamo conto che questo termine è sin troppo limitativo, di
Batman. Un ruolo molto interessante, già ricoperto, ad esempio, da
Michael Caine nella saga del Cavaliere
Oscuro.
Sottolineiamo ancora che si tratta
solo di un rumour, ma crediamo che possa far spuntare il sorriso a
parecchie persone, specie a chi ha amato Timothy Dalton quando rivestiva i panni di
007.
Ecco la trama del film: Nel
pantheon dei supereroi, Superman è il personaggio più riconoscibile
e riverito di tutti i tempi. Clark Kent/Kal-El (Henry Cavill) è un
giovane intorno ai vent’anni che si sente alienato dai suoi poteri
che oltrepassano qualsiasi immaginazione. Trasportato tempo fa
sulla Terra da Krypton, un pianeta tecnologicamente avanzato e
distante, il giovane Clark è attanagliato dalla domanda “Perché
sono finito quaggiù?”. Plasmato dai valori dei suoi genitori
adottivi, Martha (Diane Lane) e Jonathan Kent (Kevin Costner),
Clark scopre che l’avere delle straordinarie abilità conduce a
dover intraprendere delle difficili decisioni. E quando il mondo è
in estremo bisogno di stabilità, ecco sorgere una minaccia ancor
più grande. Clark dovrà diventare l’Uomo d’Acciaio per proteggere
le persone che ama e per ergersi a salvatore del genere umano.
Warner Bros. Pictures e Legendary
Pictures presentano L’Uomo
d’Acciaio, con
Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman,
per la regia di Zack Snyder. Il film è
interpretato anche da
Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte
agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane,
e il candidato all’Oscar
Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”)
in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei
genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la
candidata agli Oscar
Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il
premio Academy Award
Kevin Costner (“Balla coi lupi”).
A combattere contro il supereroe
sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod,
interpretato dal candidato agli Oscar
Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora,
interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton
sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van,
interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e
il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award
Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche
Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick,
Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy
e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil
Hamilton. Tutte le news nel nostro
speciale: Superman: Man of
steel.
Nymphomaniac,
la nuova opera di Lars Von Trier, continua a far
parlare di se per quello che dovrebbe essere un lungometraggio
“pornografico” così come l’ha definito lo stesso regista danese.
Stavolta però non ci sono solo le polemiche a tenere banco, ma
anche una breve clip con Uma Thurman, che almeno
riesce a farci addentrare nel cuore del film.
La pellicola dovrebbe uscire
nelle sale danesi il giorno di Natale, 25 Dicembre
2013. Non si conoscono invece le date di un’uscita
italiana, non tanto per ritardi legati alla distribuzione, come
spesso accade, ma perché, come già riportato in
una notizia di inizio Agosto, la nuova opera di Von Trier
potrebbe non uscire in Italia (proprio per la sua
“scabrosa” natura). Eppure lo stesso Von Trier era stato
disponibile (e furbo), girando due versione del film, una hard-core
ed una soft-core, proprio per soddisfare le esigenze di paese in
paese.
Nymphomaniac
racconta la storia di Joe (Charlotte
Gainsbourg) dalla sua nascita fino ai 50 anni,
passando attraverso la scoperta dei suoi desideri sessuali, che la
donna, ammettendo di essere una ninfomane, racconta a Seligman
(Stellan Skarsgaard). Nel cast, oltre alla
protagonista del video
Uma Thurman, anche Christian
Slater, Willem Dafoe e
Shia LaBeouf.
Venezia 70 entra nel vivo del
concorso con l’arrivo del film Parkland
scritto e diretto da Peter Landesman. Ad
accompagnare la pellicola l’attore Tom
Welling che interpreta una delle guardie del corpo
presidenziali.
Parkland racconta gli eventi
che si sono verificati al Parkland Memorial Hospital, dopo
l’assassinio di John F. Kennedy nel 1963. Un cast
corale quello del film di Landsman con Zac
Efron, Marcia Gay Harden, Paul Giamatti, Billy Bob
Thornton. L’intenzione del regista è quella di voler
dar spazio alla gente comune che si è trovata coinvolta in quello
che per molti è uno dei giorni più bui della democrazia
americana.
Vi ricordiamo che tutte le notizie
e le recensioni in anteprima dal Festival di Veneziale
trovate nel nostro speciale Venezia 70.
Di seguito tutte le foto nella
nostra foto gallery
Mancano quasi quattro mesi
all’uscita del secondo capitolo della trilogia di Peter
Jackson, Lo Hobbit la Desolazione di
Smaug, e oggi arrivano sei nuove immagini
promozionali che ritraggono un po’ tutti i protagonisti di questo
seguito.
Tutte le altre nuove 5 foto nella
nostra foto gallery:
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
L’attoreTom Hiddleston ha
rilasciato i primi commenti sul film Marvel di prossima uscita
Thor The Dark World dove riprenderà il
ruolo che lo ha reso noto in tutto il mondo, Loki. Ecco cosa ha
rivelato a MTV l’attore:
“E come andare sulle montagne
russe, non c’è dubbio”, “pieno di alti e bassi e colpi di scena. Vi
porterà in luoghi che non avete mai visto prima.”
Sulla collaborazione con il
fratello per combattere Malekith il Maledetto, capo degli Elfi
Oscuri. “(Elfi Oscuri) Hanno un antico, antico rancore contro
Asgard e contro il regno di Odino, e sono tornati.”“Loki
ha un rapporto molto complicato con Thor. Lui è un agente del caos,
senza eguali nel mondo in cui vive. Egli conosce la sua vera
natura. Sa che non appartiene alla famiglia di Asgard, ed è anche
rinchiuso all’inizio del film, nei più profondi recessi di dungeon
come nemico pubblico numero uno “.
Poi per finire gli è stato chiesto
se vedremo Loki tra poco considerando che non sarà in The Avengers 2, ecco la sua
risposta
“Io sento come se ci fosse
qualcosa in sospeso tra Loki e Hulk, sento come se non avessero
avuto un combattimento leale, chissà vedremo cosa succeder in
Thor The Dark
World.
Tutte le foto in buona qualità le
trovate nella nostra foto gallery del film:
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Per le news sul film vi
segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le
info sul film nella nostra
Scheda Film: Thor The Dark
World.
Vi ricordiamo che nel cast
del film vi sono anche: Anthony
Hopkins, Chris Hemsworth, Christopher
Eccleston, Idris Elba, Jaimie Alexander, Josh
Dallas, Natalie Portman, Ray Stevenson, Stellan
Skarsgård, Tadanobu Asano, Tom
Hiddleston. Il film esordirà nelle
nostre sale il 21 novembre 2013.
Trama: Continuano le avventure
di Thor, il più forte degli Avengers, che combatte per salvare la
terra e tutti i Nove Regni da un oscuro nemico che vuole dominare
l’universo. Thor lotta per ristabilire l’ordine tra i pianeti… ma
un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far
ripiombare l’universo nell’oscurità. Affrontato da un nemico a cui
nemmeno Odino e Asgard possono opporsi, Thor deve intraprendere
il viaggio più pericoloso ed introspettivo della sua
vita, che lo ricongiungerà con Jane Foster e lo obbligherà a
sacrificare tutto per salvare l’universo intero.
E’ il giorno dell’attore Daniel Radcliffe, meglio noto come il
maghetto più famoso del mondo, l’attore ha presentato durante le
giornate degli autori il suo ultimo film Giovani ribelli Kill Your
Darlings, pellicola indipendente ambientato nel
1944, racconta dell’omicidio di David Kammerer da parte di Lucien
Carr e di come questo coinvolga tre grandi poeti della Beat
Generation: Allen Ginsberg, Jack Kerouac e William
Burroughs. Giovani ribelli Kill Your Darlings è un film di
ottima fattura con un cast di attori di talento, su tutti il
trio Dane
DeHaan, Michael C. Hall e Daniel Radcliffe che danno il giusto
carisma ai personaggi raccontati. La pellicola concorre anche per
il premio opera prima che coinvolge tutti i registi presenti al
lido.
Vi ricordiamo che tutte le notizie
e le recensioni in anteprima dal Festival di Veneziale
trovate nel nostro speciale Venezia 70.
Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery
Stoccolma, 1982. Bobo, tredici anni,
affronta con una certa intraprendenza la propria adolescenza
inquieta. La sua amica del cuore è la coetanea Klara, con la quale
condivide una fiera marginalità rispetto agli altri compagni di
scuola. Bobo suona il basso e Klara la batteria, amano il punk,
vorrebbero una band tutta loro. La svolta avviene quando conoscono
Hedvig, bravissima a suonare la chitarra (classica). La convertono
al rock e a tagliarsi i capelli suscitando l’ira della madre e
finalmente, suonano. Il loro motto è: “Il punk non è mai morto”.
Sono inseparabili, finché incontrano un ragazzo già affermato
nell’emergente giro “rockettaro” della città, e del quale si
invaghiscono sia Bobo che Klara. Il film è tratto dal romanzo a
fumetti Aldrig Godnatt di Coco Moodysson,
moglie del regista.
In una mostra del cinema che mostra
prevalentemente la solitudine e il disagio dell’essere umano, il
film di Moodysson con protagoniste tre ragazzine alle soglie
dell’adolescenza che restano insieme superando litigi e gelosie, è
una bella boccata d’aria. Non tanto perchè infonde nuovamente una
certa speranza nel genere umano, non solo cinico, traditore e
violento come mostrato da molti dei film visti fino adesso,
ma che sa dare il giusto valore ad un aspetto importante della vita
quale è l’amicizia.
Le ragazzine protagoniste vogliono
essere speciali ma non solitarie, cercano di inserirsi in un
contesto di appartenenza, il movimento punk, che però in quegli
anni in Svezia, come nel resto d’Europa veniva abbandonato dalle
mode, superato dalla disco music, facile nella patria degli
ABBA.
La musica è un elemento importante
in tutti i film di Moodysson, gli ABBA erano anche nella colonna
sonora del suo film più conosciuto, Together, così come al
regista piace raccontare la Svezia degli anni passati, nel film
appena citato si ricordavano le comuni e la vita nella Stoccolma
anni ‘70, in questo siamo negli anni ‘80.
Le ragazzine sono libere,
rivoluzionarie, almeno per i parametri dei loro tredici anni,
periodo della vita in cui quasi tutto è tollerato dallo scroccare
le patatine da un locale fast food, al chiamare un ragazzo
sconosciuto cercando il numero nell’elenco.
Viene facile citare Spring
breakers a questo punto, che era al Lido giusto un anno
fa: ma le adolescenti punk, non sensibili al loro corpo che coprono
con maglioni oversize e il rifiuto del make up del film del regista
svedese sono distanti sideralmente dalle sensuali ma comunque
ragazzine terribili in bikini di Harmony Korine. In tutti e due i
casi, sono alla ricerca di qualcosa, probabilmente di definire la
propria posizione nel mondo, quale sia il metodo giusto non è dato
sapere, nè giudicare.
VI AR BAST! (We are the
best) è in concorso nella sezione Orizzonti ed alla
proiezione ufficiale è stato applaudito da pubblico e giornalisti
molto calorosamente.
Lake vive con la madre in una
cittadina del Canada. Ha una fidanzata sveglia e intelligente
mentre la madre non riesce a trovare un uomo giusto per lei;
tramite la sua ultima fiamma sia lei che Lake trovano lavoro presso
una casa di riposo per persone anziane, dove il ragazzo scoprirà di
avere una passione, fisica per i corpi anziani e decadenti dei
pazienti. In particolare, non potrà resistere a Mister Peabody un
affascinante attore in pensione, che accetterà le avances del
giovane che cercherà di realizzare il suo sogno di rivedere
un’altra volta la costa del Pacifico.
Bruce La Bruce è uno
sperimentatore. Come John Waters, non si pone
problemi di farsi capire, ma immerge lo spettatore nel suo mondo,
solitamente colorato, kitsch, contro ogni regola. Negli anni
passati ha realizzato pellicole con protagonisti seducenti zombie
queer ignorando le convenzioni, il benpensare, o meglio, usandolo
per farsene gioco.
La frase che testimonia questo
stato d’animo viene pronunciata dalla comprensiva e positiva
ragazza di Lake, dopo averlo aiutato nella sua fuga d’amore. Lei,
con la sua lista di donne rivoluzionarie, e con il desiderio non
ancora materializzato di esserlo lei stessa, dice al compagno
pronto a partire con la sua fiamma 82enne: “Sei tu quello
rivoluzionario, tutto quello che stai facendo lo è”. La
rivoluzione come movimento interiore, personale, senza manifesti,
ma solo con l’istinto privo di malizia, di un ragazzo appena
maggiorenne, di cui conosciamo la madre sentimentalmente non
risolta ma affettuosa, vediamo l’assenza del padre, che lo stesso
Lake cerca di sostituire, nel momento in cui è premuroso con
chiunque intorno a lui ne abbia bisogno e infine il signor Peabody,
affascinante luogo della memoria, che ha realizzato una piccola
rivoluzione personale anni prima di Lake, e che non commenta mai le
azioni del ragazzo.
Nessuna etichetta, quindi, a parte
il santo e la rivoluzione, parti che alternativamente, vengono
ricoperte dai personaggi che compongono questa storia. LaBruce è,
rispetto alle opere precedenti,più contenuto, più comprensibile,
forse, alcuni direbbero, maggiormente mainstream. Ma la rivoluzione
si inizia da soli, ma se non si arriva alla moltitudine, è solo un
fatto privato.
Gerontophilia è stato presentato al
Festival di Venezia alle Giornate degli
Autori.
E’ apparso on line un
nuovo trailer, purtroppo a bassa risoluzione, di
300 L’Alba di un
Impero, sequel di 300 e
diretto da Noam Murro e basato sui fumetti di
Frank Miller. Nel cast del film ci sono
Jack O’Connel (Callisto), Eva
Green (Artemisia), Rodrigo Santoro
(Serse), Sullivan Stapleton (Temistocle) e
Lena Headey (Gorgo).
Qui la gallery dei film:
[nggallery id=236]
Il nuovo capitolo cinematografico
basato sui fumetti di Frank Miller,
racconterà la storia del generale greco Temistocle che guiderà gli
ateniesi contro gli invasori persiani, in una battaglia avvenuta
simultaneamente a quella delle Termopili, vista nel
primo film.
Sarà
Transformers: Apocalypse, Transformers: Future
Cast oppure Transformers: Last
Stand. Non lo sappiamo ancora con certezza, quello
che però sembra certo a giudicare dalle varianti proposte dalla
produzione e dalla quantità di esplosioni viste fino ad ora sul
set, è che il prossimo film
diMichael Bay sarà certamente catastrofico.
Fusible, una rivista americana, ha
infatti scritto che la stessa agenzia che nel 2010registrò il
dominio TransformersDarkoftheMoon.com nel 2010 ha
proposto adesso un altro paio di nomi di dominio che potrebbero
costituire il titolo ufficiale del film.
Transformers 4sarà diretto
nuovamente da Michael Baycon
protagonisti:Mark
Wahlberg, Jack Reynor,Nicola Peltz e Kelsey
Grammer. Vi ricordiamo che per tutte le news sul film
potete consultare il nostro speciale: Transformers 4. Mentre per le info utili
sulla pellicola c’è la nostra Scheda
Film: Transformers 4. Le riprese
cominceranno in giugno e la pellicola uscirà negli Stati Uniti il
27 Giugno 2014.
Piccole anticipazioni
sulla trama. Il film comincerà dove è finito
il terzo capitolo, in un mondo in cui nonostante la
minaccia dei Deception è stata debellata,
l’umanità ne è uscita distrutta. La pace non durerà poi così tanto,
quando alcuni uomini potenti, cercando di studiare la
tecnologia dei robot alieni.
“Desidero annunciare
che Hayao Miyazaki ha deciso di ritirarsi dopo
The Wind Rises.”
A dare questa notizia che per molti
sarà un vero fulmine a ciel sereno è stato il presidente dello
Studio Ghibli Koji Toshino , durante la conferenza
stampa proprio del film che è stato presentato in concorso alla
70esima Mostra d’Arte cinematografica di Venezia. E se già il film
visto ieri dalla stampa si è candidato da solo, con la sua
complessa magnificenza, a favorito per il Leone D’Oro, dopo questa
dichiarazione forse il premio si fa più vicino, anche come
coronamento di una carriera straordinaria.
Gli appassionati di animazione
piangono lacrime amare, ma per chi ama davvero il maestro la
notizia può essere considerata anche come l’inevitabile conclusione
di una carriera prolifera e qualitativamente altissima, che
arrivata ad un vertice straordinario con The Wind Rises, può
inevitabilmente solo finire o scemare.
Tutti noi che amiamo il suo lavoro
possiamo quindi solo dirgli: Grazie maestro Miyazaki per l’arte,
l’emozione, l’inconfondibile tratto dei tuoi film.
Indiscrezioni
dell’ultima ora ad Hollywood vedrebbero la
Legendary Pictures, fresca del divorzio con gli
studios della Warner Bros. e del nuovo matrimonio
con la Universal Pictures, al centro di succulente
trattative per la co-produzione di due delle pellicole di punta
della prossima stagione cinematografica targata
Universal.
I titoli in questione sarebbero
proprio Dracula:Year Zero di Gary
Shore, che vedrà Luke Evans
(Fast & Furious 6) nei panni del principe
Vlad di Transilvania, figura storica realmente
esistita a cui Bram Stoker si ispirò per la
crezione dell’immortale conte Dracula, e
Jurassic Park 4 di Colin
Trevorrow.
Mentre per il primo titolo le
trattative sono già state avviate, nonostante nulla sia stato
ancora ufficializzato, per il secondo la Legendary
ha chiesto di prendere in considerazione la possibilità di
co-finaziare la pellicola. Il che aiuterebbe la
Universal a soddisfare le significative richieste
di Steven Spielberg in merito alla
propria percentuale sugli incassi del film. Anche se, nel caso del
franchise giurassico, la compagnia stà aspettando di prendere in
visione la stesura definitiva del copione per ufficializzare la
proposta.
In entrambe i casi la notizia non
comporterebbe modifiche alla fase creativa dei due film
(Dracula è già in produzione in Irlanda e
Colin Trevorrow continua a lavorare al
perfezionamento della sceneggiatura e allo sviluppo artistico del
quarto capitolo di Jurassic Park), ma la
sferzata della Legendary Pictures sancisce ed
inaugura nel migliore dei modi la nuova partnership con la
Universal.
Ricordiamo che
Dracula:Year Zero (la cui distribuzione
nelle sale è stata recentemente spostata ad ottobre 2014) tratterà
della storia del principe Vlad di Transilvania,
mescolando elementi storici e fantastici, e di come costui
sacrificò la propria anima per salvare la vita di sua moglie e di
suo figlio dando vita al primo dei vampiri:
Dracula (nel cast oltre a Luke
Evans saranno presenti anche Dominic
Cooper e Sarah Gadon). Mentre
Jurassic Park 4, riporterà i fan della
saga cinematografica ad Isla Nublar lì dove tutto ebbe inizio, con
il parco più pericoloso del mondo finalmente in funzione e pronto
ad accogliere gli ignari turisti.
Le ultime notizie riguardanti
Dumber & DumberTo, l’attesissimo sequel di
Scemo & Più Scemo, rivelano l’ingresso di
Kathleen Turner all’interno del cast. A svelare la
notizia è la rivista Variety, secondo la quale
sarà proprio l’attrice del serial
Californication e storica voce di
Jessica Rabbit ad affiancare in un ruolo ancora
non ben precisato i colleghi Jim Carrey e
Jeff Daniels che ritorneranno sul grande schermo
nelle vesti dei due svitati amici Lloyd ed Harry. L’inizio delle
riprese è atteso per settembre, anche se sono poche le notizie
trapelate riguardo la trama. I Rumors indicherebbero che vedremo
Harry e Lloyd ancora una volta in viaggio per gli Stati Uniti, ma
questa volta in cerca di un rene per un membro della famiglia
illegittima di Harry. I fratelli e registi Peter e
Bobby Farrelly ritorneranno al timone ed alla
sceneggiatura anche in questo secondo capitolo, nonostante non ci
siano ancora conferme definitive sull’inizio dei lavori da parte
degli studios della Universal, che hanno
recentemente ripreso in mano il progetto. Nel corso degli ultimi
tempi, comunque, l’attesa dei fan del primo capitolo è cresciuta ed
è per questo che i fratelli Farrelly si stanno
dedicando con grande impegno alla stesura del copione.
Seguito dell’acclamata commedia
Scemo & Più Scemo, Dumber &
Dumber To attende di prendere vita dal lontano 1994,
anno di produzione della pellicola originale seguita da
un’improbabile prequel nel 2003. Giunti a questo punto, non resta
che attendere gli eventuali e prossimi sviluppi della produzione
per capire se e quando effettivamente cominceranno le riprese e per
avere chiarimenti inerenti il ruolo che sarà interpretato da
Kathleen Turner nel
film.
Tradito dalla sua stessa specie e
lasciato a morire su un pianeta desolato, Riddick
lotta per la sopravvivenza contro i predatori alieni e diventa più
potente e pericoloso che mai. Dopo aver fatto dei cacciatori di
taglie delle pedine per il suo piano di vendetta, scatena una
feroce rappresaglia prima di tornare al suo pianeta natale di Furya
e salvarlo dalla distruzione.
Nove anni fa abbiamo lasciato
Riddick a capo dell’impero Necromonger e scoprire
di appartenere alla razza Furiana, dopo un breve prologo della sua
giunta in questo pianeta alieno, vediamo una piccola parentesi di
quel mondo personificato dal Vakoo di Karl Urban. Inseguito la sceneggiatura anziché
riprendere le trame della storia dei Furiani, preferisce ritornare
a una struttura più simile a Pitch Black che richiama
le atmosfere di film quali Dune.
Riddick, il film
I primi minuti del film procedono
con estrema lentezza all’esplorazione di questo mondo alieno ed
estremamente ostile in cui il ricercato più spietato del cosmo
cerca di sopravvivere con il suo innato spirito da predatore e che
pian piano riesce a conquistare grazie all’addestramento che si
impone per ritornare ad essere “l’animale” delle origini. Quindi
vediamo un Riddick vicino alla sua natura selvaggia e mostrando
così nella prima mezz’ora le forti doti visive del regista e
produttore David Twohy, che predilige primi piani e dettagli
ma anche vari tipi di angolazioni e rallenty per catturare
l’attenzione dello spettatore e seguire i perfetti movimenti del
cacciatore. Ma anche all’impiego di numerosi effetti visivi ed una
fotografia satura, che ci fornisce anche una forte
caratterizzazione geografica.
Superata la mezz’ora del film si
assiste all’azione che contraddistingue la serie di Vin Diesel, la sceneggiatura punterà alla lotta del
nemico comune e alla caratterizzazione dei personaggi nei vari
ruoli. Le scene splatter così come il taglio veloce e le atmosfere
di tensione faranno da registro per il resto del film. I momenti di
forte azione saranno alternati dalle battute esilaranti agli
atteggiamenti spavaldi in cui Vin Diesel ormai è completamente a suo agio,
conquistando così la simpatia del pubblico, che con il suo tono
sbruffone e sopra le righe ribadisce il marchio della serie.
Difatti sarà l’unico a spiccare per interpretazione all’interno del
cast che nonostante tutto fornisce una buona recitazione. Brava
Katee Sackhoff, l’unico personaggio femminile, nella veste
di un freddo mercenario dal pungo facile e oggetto di numerose
battute da “caserma”, ma anche Jordi Mollà nel ruolo del
mercenario attaccabrighe che trova il suo esatto opposto nel
metodico Matt Nable, che sin dai primi minuti in scena
porterà il suo contribuito di collegamento agli altri film della
serie.
Riddick chiude alcune
parentesi a cui era legato il protagonista per dedicarsi ai
probabili sequel che avrà il killer dello spazio. Ma il film manca
l’appuntamento con una sceneggiatura sviluppata e costruita,
lasciando che l’azione sia riversata solo alle ben orchestrate
scene di lotta e alle battute; facendo apparire così, l’intero film
come una parentesi tra il secondo e un eventuale quarto film della
saga e non contribuendo allo sviluppo del personaggio
Riddick e i suoi viaggi tra pianeti.