Angelina Jolie e Johnny Depp hanno sfilato sul red carpet del NYC’s Ziegfeld Theatre ieri sera, in compagnia di altre star e amici. Su tutti Brad Pitt che ha accompagnato la sua compagna avvolta in un abito bianco by Versace.
Angelica – la serie
La serie di Angelica – è una serie di film del 1964-1967 diretto da Bernard Borderie con nel cast protagonisti Michèle Mercier (Angelica), Robert Hossein (Joffrey de Peyrac), Jean Rochefort (Desgrez), Giuliano Gemma (Nicola), Claude Giraud (Philippe de Plessis Bellière), Jean Louis Trintignant (Claude Le Petit), Rosalba Neri (la Polacca), Sami Frey (Batschiary Bey), Estella Blain (madame de Montespan), Jacques Toja (Luigi XIV), Roger Pigault (Escrainville), Jean Claude Pascal (Osman Ferradji)
La trama ufficiale di La serie di Angelica
Nella Francia di Luigi XIV la bellissima Angelica, figlia di un nobile rovinato, viene a conoscenza per caso di un complotto per uccidere il re orchestrato dal principe di Condé e riesce a nascondere la fiala di veleno. Alcuni anni più tardi la giovane, infatuata del garzone Nicola, viene costretta a sposare il ricchissimo conte Joffrey de Peyrac, alchimista, zoppo e sfigurato di cui si innamora. Le ricchezze di Joffrey e il fatto che Angelica sa la verità sul complotto in cui era implicato Condé fanno sì che l’uomo sia arrestato,processato e condannato al rogo come stregone.
Angelica si rifugia presso la Corte dei Miracoli di Parigi, dove reincontra Nicola, diventato bandito, che però poco dopo morirà. Decisa a riprendere il suo posto nella buona società, mette su prima una taverna, legandosi brevemente ad un libellista dal tragico destino, e poi un fiorente commercio di cioccolato, che la porterò ad incontrare e a sposare suo cugino Philippe, salvandolo da un’accusa di tradimento legata a quel complotto che aveva sventato da ragazzina.
Philippe però, conscio che Luigi XIV è innamorato di sua moglie, preferisce farsi uccidere in battaglia: Angelica potrebbe cedere alla corte del re, ma il ricordo del suo primo marito, Joffrey de Peyrac, giustiziato senza che il sovrano abbia mosso un dito, si fa vivo. Il re le rivela che Joffrey è ancora vivo, ed infatti la salverà da un tentativo di assassinio ordinato da Madame de Montespan, amante del sovrano.
Angelica parte per il Mediterraneo, dove il marito è diventato pirata, e dove lei stessa è rapita da altri pirati che la vendono come schiava. Riscattata da Joffrey, viene di nuovo rapita e portata nell’harem del re del Marocco, da cui riesce a fuggire con due schiavi. Il marito è sulle sue tracce, e i due potranno finalmente riunirsi.
Angelica – la serie
Quarant’anni prima di Harry Potter fu questa saga cinematografica, ispirata ai romanzi di Anne e Serge Golon (che continuano con nuove avventure per Angelica e suo marito), a far sognare il pubblico di varie età, proponendo, decenni prima delle varie Xena, Buffy, Sidney Bristow, un’eroina capace di appassionare sia il pubblico maschile, con un erotismo soffuso ma presente, e il pubblico femminile, con un mix di storia, avventura e sentimento, sostenuto da una realizzazione impeccabile e da una colonna sonora struggente ed efficace.
Certo, rivisti oggi i film di Angelica appaiono un po’ datati, anche se non quanto i ben più melensi film di Sissi, capaci di travisare un personaggio storico molto più affascinante, ma rappresentano uno dei punti più riusciti del cinema di cappa e spada non solo francese, erede di Dumas padre e capace di reinventarsi con eroine non più ridotte a fare la fanciulla in pericolo o la perfida maliarda, ma protagoniste assolute di una vicenda, tra amore, sesso, duelli, avventure.
Eccellente volano per promuovere i castelli francesi, Versailles in testa, veri scenari della storia, i film di Angelica hanno saputo poi anche conquistare le generazioni successive, grazie a costanti repliche in televisione, appassionando in particolare qui in Italia chi in parallelo amava un’altra eroina alla corte di Francia, la più tragica e sfortunata Lady Oscar.
Purtroppo la protagonista, la bellissima Michèle Mercier, proclamata in anni recenti dagli internauti una delle più belle attrici di sempre accanto a Marilyn Monroe, Ava Gardner, Audrey Hepburn e Brigitte Bardot, non ha avuto particolare fortuna dal ruolo, rimanendone ingabbiata e essendo poi travolta da problemi personali che l’hanno portata oggi a vivere da sola a Cannes, dove riceve ancora lettere e segni di affetto da un pubblico di tutto il mondo e di tutte le età, che ancora la ferma per strada per esprimerle affetto e ammirazione.
Cinque film che presentano un arco narrativo unico, di cui i primi tre decisamente buoni, gli ultimi due, ambientati tra pirati e Nord Africa, più tirati giù e frettolosi (volevano tutti chiudere), ma che alla fine sono da vedere di seguito, come le avventure di eroine più recenti.
La serie di Angelica resta comunque un cult del suo genere, capace di conquistare ed appassionare, di ricostruire un’epoca storica senza annoiare e di raccontare una storia d’amore romantica e senza tempo, con tanto di happy anche se sofferto end.
Angeli e Demoni: recensione del film con Tom Hanks
Quello che Ron Howard e Dan Brown sanno fare bene insieme è creare suggestioni. Dalle prime immagini di Angeli e Demoni della rottura dell’anello piscatorio, all’intricato thriller che mescola arte, scienza e religione.
Niente da dire quindi, grande sceneggiatura (la firma di David Koepp si avverte), ottima regia con una bella visione della scena, funzionale alla narrazione, e ovviamente incredibile colonna sonora, a tratti forse troppo discreta, del maestro Hanz Zimmer. Tutto comincia nella solennità delle stanze papali, e tutto lì finisce, ma nel mezzo l’adrenalina e inseguimenti si susseguono senza sosta fino all’ultimo, forse per qualcuno prevedibile, colpo di scena. Tom Hanks ritorna negli atletici e sicuramente più giovani panni di Robert Langdon, a risolvere enigmi su commissione, profondendosi in dettagliate descrizioni dei rituali che seguono la morte del pontefice.
La realtà del film, così familiare per gli italiani e in particolare per i romani, non è scontata per il pubblico americano, che copioso ha inondato le sale di tutto lo Stato (così com’è successo in tutto il Mondo a quanto dice il box-office). Ovviamente grande prova d’attore, forse migliore che ne Il Codice da Vinci, per Hanks e ben supportato dal resto del cast su tutti in Ewan McGregor in grande forme, affascinante pure con l’abito talare. Ma anche uno degli ultimi orgogli nazionali esportati all’estero, Pierfrancesco Favino, nei panni dell’ispettore Olivetti tiene alto l’onore di fronte a cotanto protagonista fregiato a suo tempo da due premi Oscar. Apparentemente messo a caso, il personaggio femminile di Ayelet Zurer sembra servire più alla par condicio che alla storia.
Ma protagonista indiscussa in tutto il suo splendore (ricostruito) è senza dubbio Roma, città caotica ma bellissima e misteriosa, perfetto scenario di un discreto intrigo che però lascia tiepido chi si aspetta qualcosa di più. Grande intrattenimento quindi, ma non bastano riprese acrobatiche, belle battute e colonna sonora superba per fare un buon film, ci vuole l’anima, ma forse quella si può comprare, basta guardare i risultati ai botteghini.
Angeli della morte per il sequel di The Woman in Black
Angela Lansbury: addio alla “signora in giallo”
Si è spenta all’età di 96 anni Angela Lansbury, la cui carriera che ha coperto un arco di tempo di 75 anni ha compreso trionfi al cinema, a teatro e soprattutto in tv, dove ha spiccato per la sua interpretazione di Jessica Fletcher, nel serial La signora in giallo. Ad annunciare la notizia è stata la famiglia, attraverso un comunicato stampa al New York Times.
Nominata per tre Oscar, ha vinto sette Tony Awards e detiene il record di vittorie come migliore attrice agli Emmy con 12 statuette per il suo ruolo di Jessica Fletcher in La signora in giallo.
I riconoscimenti alla fine della carriera di Angela Lansbury includevano un Oscar onorario nel 2013 e premi alla carriera da SAG (1997) e BAFTA (2003). La regina Elisabetta II l’ha nominata Dame Commander dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 2014. Uno dei suoi ruoli più cari al cinema è stato quello di Mrs Potts nella versione originale de La Bella e la Bestia.
Angela Bassett: 10 cose che non sai dell’attrice
L’attrice Angela Bassett è tra le più apprezzate interpreti della sua generazione. Nota principalmente per i suoi ruoli in film biografici, ha negli anni dimostrato di sapersi reinventare, fornendo sempre grandi prove attoriali che le hanno fatto guadagnare apprezzamenti da critica e pubblico. La sua filmografia comprende importanti collaborazioni con grandi attori e influenti autori.
Ecco 10 cose che non sai di Angela Bassett.
Angela Bassett carriera
1 I film. La carriera cinematografica dell’attrice ha inizio nel 1986 con il film F/X – Effetto mortale. Successivamente, con il crescere della popolarità prende parte a importanti lungometraggi, tra cui si annoverano Boyz n the Hood (1991), Malcom X (1992), Tina – What’s Love Got to Do with It (1993), Strange Days (1995), Contact (1997), Mr. & Mrs. Smith (2005), Notorius B.I.G. (2009), Chi-Raq (2015),e Black Panther (2018).
2 Le serie Tv. Prolifica è anche la carriera televisiva dell’attrice, che negli anni ha preso parte a prodotti come I Robinson (1985-1988), Perry Mason: Morte a tempo di rock (1990), Alias (2005), E.R. – Medici in prima linea (2008-2009), American Horror Story: Coven (2013), American Horror Story: Freak Show (2014), American Horror Story: Hotel (2015), American Horror Story: Roanoke (2016), American Horror Story: Apocalypse (2018) e 9-1-1 (2018-in corso).
3 Il doppiaggio. L’attrice ha inoltre più volte prestato la sua voca i qualità di doppiatrice per Il nostro amico Martin (1999), I Simpson (2010), Bojack Horseman (2015-2016) e Bumblebee (2018).
Angela Bassett Instagram
4 Ha un profilo personale. L’attrice ha un proprio account verificato sul social network Instagram, dove è seguita da 2 milioni di persone. Qui l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago con la famiglia o con amici, o ancora fotografie tratte dai set o dalle serate di gala a cui prende parte.
Angela Bassett vità privata
5 E’ sposata. Nel 1997 l’attrice sposò l’attore Courtney B. Vance, da cui ebbe due figli gemelli nati nel gennaio 2006 tramite maternità surrogata.
Angela Bassett ruoli mancati
6 Ha rinunciato ad un ruolo da Oscar. Nel 2001 all’attrice fu offerto il ruolo della protagonista nel film Monster’s Ball – L’ombra della vita, ma l’attrice rifiuto poiché non voleva recitare scene di nudo. La parte andò poi all’attrice Halle Berry, la quale vinse poi l’Oscar come miglior attrice protagonista e diventando la prima attrice afroamericana ad ottenere tale riconoscimento.
Angela Bassett ruoli biografici
7 Ha recitato in numerosi biopic. L’attrice è celebre per aver interpretato alcune delle più importanti donne della cultura afroamericana. Tra queste si annoverano la cantante Tina Turner nel film Tina – What’s Love Got to Do with It, la dottoressa Betty Shabazz nel film Malcom X e Rosa Parks nel film per la TV intitolato The Rosa Parks Story.
Angela Bassett Strange Days
8 Fatboy Slim l’ha omaggiata in una sua canzone. Nel film Strange Days l’attrice pronuncia la celebre battuta “Right here! Right now!”, che sarebbe poi stata ripresa e usata ripetutamente nel brano chiamato proprio “Right here, right now”, del celebre disc jockey Fatboy Slim.
Angela Bassett American Horror Story
9 Ha recitato una scena di sesso con Lady Gaga. Durante le riprese della stagione Hotel della serie American Horror Story, l’attrice doveva prendere parte ad una scena di sesso con la cantante e attrice Lady Gaga. Per prepararsi alla cosa, e acquisire confidenza le due hanno cominciato a frequentarsi anche al di fuori del set, così che al momento delle riprese tutto potesse accadere con naturalezza.
Angela Bassett età e altezza
10 Angela Bassett è nata a New York, negli Stati Uniti, il 16 agosto 1958. L’altezza complessiva dell’attrice è di 163 centimetri.
Fonti: IMDb
Angela Bassett vince ai Golden Globes 2023, è la prima volta per il Marvel Cinematic Universe
Angela Bassett ha conquistato il Golden Globes 2023 per la migliore interpretazione femminile da non protagonista in un film. L’attrice ha vinto per Black Panther: Wakanda Forever in cui ha interpretato la Regina Ramonda, si tratta del primo Golden Globes per il Marvel Cinematic Universe, come ha sottolineato la stessa attrice in fase di discorso di ringraziamento.
“Con questo premio abbiamo fatto la storia” ha detto Angela Bassett, prima di dedicare il premio a tutti i fan della Marvel.
Angela Bassett ricorda l’ultimo giorno sul set con Chadwick Boseman in un nuovo emozionante tributo
Nel frattempo, Angela Bassett ha interpretato la regina Ramonda in Black Panther e Black Panther: Wakanda Forever, ottenendo il plauso della critica e una nomination agli Oscar. Parlando con PEOPLE per il numero di “Women Changing the World“, l’attrice ha nuovamente reso omaggio al compianto Chadwick Boseman.
È morto nel 2020 in seguito a una battaglia segreta contro il cancro al colon, una tragedia che ha lasciato i fan e le sue co-star del MCU sconvolti. “Era il mio ultimo giorno di riprese ed eravamo alle cascate di Warrior Falls“, ricorda Angela Bassett.
“Avevo finito il mio compito e Chadwick è venuto ad abbracciarmi. Io l’ho abbracciato e mi sono stretta a lui. E naturalmente è stato un set glorioso, pieno di splendida bellezza e di persone, di musica e di orgoglio“.
“Vedere il lavoro che stava facendo e conoscere, ogni giorno, l’essere umano che era – a volte non c’è bisogno di dire molto, ma basta guardarsi negli occhi per trasmettere tutto ciò che si intende, tutto ciò che si spera“.
La candidata all’Oscar ha commentato la prematura scomparsa dell’attore T’Challa, rivelando poi che si sono incontrati per la prima volta anni prima che lui trovasse la fama, quando lei ha tenuto il discorso di laurea alla Howard University nel 2000.
“Aver conosciuto questo giovane uomo che era uno studente quando ho ricevuto una laurea ad honorem alla Howard, è stato il mio accompagnatore“, racconta Angela Bassett. “È stato un momento di chiusura del cerchio per venire e ora la grande opportunità che ho avuto di ritrarre sua madre“.
Black Panther: Wakanda Forever ha reso omaggio a Chadwick Boseman rivelando che anche T’Challa è morto nel MCU (a causa di una malattia sconosciuta, ma presumibilmente la stessa che ha tolto la vita all’attore). Nei momenti conclusivi del sequel, abbiamo conosciuto suo figlio, anch’egli di nome T’Challa, che probabilmente un giorno erediterà il mantello da Shuri.
In occasione dei Golden Globe 2023, Angela Bassett ha reso omaggio all’enorme impatto che Boseman ha avuto sul mondo dicendo: “Il pianto può arrivare la sera, ma la gioia arriva al mattino“.
“Abbiamo intrapreso questo viaggio insieme con amore. Abbiamo pianto. Abbiamo amato. Abbiamo guarito. E siamo stati circondati ogni giorno dalla luce e dallo spirito di Chadwick Boseman“.
“Abbiamo la gioia di sapere che con questa storica serie di Black Panther, è una parte della sua eredità a cui ha contribuito a condurci. Abbiamo mostrato al mondo come appaiono l’unità, la leadership e l’amore dei neri al di là, dietro e davanti alla macchina da presa“, ha concluso Angela Bassett.
I Marvel Studios non hanno ancora annunciato i piani per Black Panther 3 o per il futuro di Shuri nel MCU.
Angela Bassett in Green Lantern
Ci sarà anche Angela Bassett nel cast di Green Lantern, il cinecomic che porterà per la prima volta sul grande schermo in live action il popolare supereroe della DC Comics.
Angel: le star celebrano il 25° anniversario della serie con messaggi toccanti
Le star di Angel David Boreanaz e Charisma Carpenter condividono online dei post per celebrare il 25° anniversario della serie. Nata dopo la fine della terza stagione di Buffy l’ammazzavampiri, Boreanaz e la Carpenter sono diventati protagonisti di Angel insieme a Glenn Quinn nel 1999. Creata da Joss Whedon e David Greenwalt, la serie seguiva il vampiro titolare nella sua ricerca di redenzione e di aiuto agli indifesi,
Su Instagram, Boreanaz e Carpenter riflettono sulla serie a 25 anni dalla sua messa in onda. Boreanaz dichiara la sua gratitudine per la serie, dicendo che gli è stata “data un’opportunità” e ringrazia i fan per il loro sostegno. Inoltre, include “Always with me #Quinny”, un tributo al defunto attore Quinn, che Boreanaz ha sempre definito un caro amico. La Carpenter ringrazia per “il ruolo di una vita ” e sottolinea che le riprese della serie sono state un’esperienza a cui è sopravvissuta, in parte riferendosi ai presunti abusi da parte di Whedon.
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Lo spin-off è stata la mossa migliore per i personaggi
Spostare Angel (Boreanaz) e Cordelia (Carpenter) in un altro show era il modo giusto di gestire la coppia. Dopo stagioni di tumultuosi alti e bassi, la relazione tra Buffy e Angel rischiava di diventare stantia e lo show aveva bisogno di una nuova prospettiva. La partenza di Angel era il modo migliore per permettere a lui e a Buffy di reinventarsi. Anche il desiderio di Cordelia di allontanarsi da Sunnydale dopo il diploma e di trasferirsi a Los Angeles era perfettamente in linea con le sue esigenze. Sono diventati personaggi più ricchi, non essendo più personaggi di supporto in Buffy.
La stagione 1 diAngel fa un buon lavoro nel distinguersi da Buffy. Tuttavia, come la maggior parte delle serie, ci vuole un po’ di tempo per trovare il proprio equilibrio. A differenza della maggior parte della serie, la stagione 1 si basa più su episodi “mostro della settimana” invece di avere un arco generale. Solo nel finale la serie trova il suo arco narrativo più lungo: Angel viene profetizzato per tornare umano dopo aver salvato il mondo. Ci sono anche episodi che non sono invecchiati bene, come quello in cui Cordelia viene ingravidata da un demone per la prima di due volte.
Angel of Mine: trama, cast e curiosità sul film
Uno degli eventi più tremendi che si possono verificare nella vita di un genitore è quello relativo alla scomparsa del proprio figlio o figlia. Sono tanti i film che hanno cercato di raccontare questo particolare lutto, tra cui si ricorda lo struggente Manchester by the sea. Vi è poi un film che, affrontando questo tema, lo rielabora all’interno del genere thriller, connotando il tutto con elementi piuttosto cupi e inediti. Si tratta di Angel of Mine, titolo del 2019 diretto da Kim Farrant e scritto da David Regal e Luke Davies (quest’ultimo è noto anche per la sceneggiatura di Lion – La strada verso casa e Beautiful Boy).
Il film è un remake del film francese del 2009 Mark of an Angel, diretto da Safy Nebbou e affermatosi come un grandissimo successo di critica e pubblico in patria. Presentato al Melbourne International Film Festival, Angel of Mine è andato incontro ad un simile risultato, con ottimi apprezzamenti di critica che lo elogiano come un’opera tanto toccante quanto lucida sul raccontare le derive della psicologia e della mente umana dinanzi a dolori troppo grandi. Dal punto di vista del successo economico, invece, Angel of Mine è passato piuttosto inosservato, nonostante il cast di noti attori presenti nei ruoli dei protagonisti.
Si tratta dunque di un film da riscoprire, in particolare per le tematiche affrontate e i punti di vista attraverso cui queste vengono raccontate. Per gli appassionati di questa tipologia di film, Angel of Mine è un titolo che difficilmente lascerà indifferenti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Angel of Mine: la trama del film
Protagonista del film è Lizzie, una donna segnata nel profondo da un lutto avvenuto 7 anni prima. La sua bambina appena nata è tragicamente deceduta a causa di un incendio divampato nell’ospedale dove si trovava. Ad anni di distanza, Lizzie sta dunque ancora cercando disperatamente di elaborare le fasi del lutto, mentre tenta di crescere suo figlio, Thomas, di cui ha condiviso la custodia con il suo ex, Mike. Per lei tutto sembra cambiare quando, durante una festa di compleanno per l’amico di suo figlio, vede una bambina che crede subito essere Rosie.
Nel desiderio di avvicinarsi a lei, Lizzie fa amicizia con i genitori della ragazza, Claire e Bernard, fingendo interesse per la loro casa in vendita. I loro figli diventano poi amici e lei scopre che il nome della ragazza è Lola. Molto rapidamente, Lizzi inizia a perdere il controllo della realtà, incapace di discernere tra ciò che è vero e ciò che è frutto della sua immaginazione. Ciò la porta a trascurare tutto il resto, dal lavoro al figlio Thomas. Quando si vede messa alle strette dalle persone a lei care, Lizzie continuerà a sostenere ciò che crede essere vero, dimostrandosi pronta anche ad atti estremi pur di riavere la sua bambina.
Angel of Mine: il cast del film
Ad interpretare il ruolo di Lizzie vi è la celebre attrice svedese Noomi Rapace, celebre per aver dato vita al personaggio di Lisbeth Salander nella trilogia di Uomini che odiano le donne. La Rapace è però nota anche per i film Seven Sisters, Sherlock Holmes – Gioco di ombre e Prometheus. Per interpretare Lizzie, l’attrice si è preparata a lungo conducendo ricerche sul disturbo da stress post-traumatico, di cui il personaggio soffre. Così facendo ha potuto dar vita alla problematica protagonista in modo più realistico, ottenendo ampi consensi per la sua performance. Nel ruolo di Thomas, suo figlio, vi è invece Finn Little, giovane attore visto anche nella serie Reckoning.
Luke Evans, attore noto per essere stato Bard l’arciere nei film de Lo Hobbit, compare invece nel ruolo di Mike, l’ex marito di Lizzie. Nel ruolo dei genitori di Lola, Bernard e Claire, vi sono Richard Roxburgh e Yvonne Strahovski. Il primo dei due è noto per film come Van Helsing e la serie Rake. La Strahovski, invece, è celebre per aver interpretato il personaggio di Sarah Walker nella serie Chuck e quello di Serena Joy in The Handmaid’s Tale. La piccola Lola è invece interpretata dalla piccola Annika Whiteley, qui ad uno dei suoi primi ruoli cinematografici. Nel film sono poi presenti le attrici Rebecca Bower nel ruolo di Alice e Tracy Mann in quelli di Lena.
Angel of Mine: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Angel of Mine è infatti disponibile nei cataloghi di Chili e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 22 novembre alle ore 21:15 sul canale Rai 5.
Fonte: IMDb
Angel Face: la recensione del film con Marion Cotillard
Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2018, Angel Face, opera prima di Vanessa Filho, vede protagonista l’attrice premio Oscar Marion Cotillard nei panni di una giovane madre alle prese con il difficile rapporto con sua figlia. Per la regista il film è l’occasione per riflette sulla maternità e sulla difficoltà di crescere in mancanza di punti di riferimento.
In Angel Face Elli (Ayline Aksoy-Etaix) di 8 anni e sua madre Marlène (Marion Cotillard), vivono in una piccola città della Costa Azzurra. Si comportano in modo strano per alleviare la noia e nascondersi dai servizi sociali. Quando Marlène cede a un’altra notte di eccessi, sceglie di lasciare Elli per un uomo che ha appena incontrato. La bambina dovrà allora affrontare i demoni di sua madre per riaverla con sé.
Per la sua opera prima Vanessa Filho si affida totalmente a Marion Cotillard, il più delle volte anche oltremodo ciecamente. L’attrice si afferma sin da subito come l’elemento portante di Angel Face, la sua anima, rubando letteralmente la scena a chiunque le stia intorno. Questo dipende da lei naturalmente non aiuta la narrazione e il ritmo del film, che sembrano passare troppo in secondo piano.
La Cotillard è certamente bravissima nel dar corpo e voce ad un personaggio al limite, non del tutto cosciente delle proprie gesta ed emotivamente fragile. Tuttavia in più di un’occasione si ha l’impressione che la sua interpretazione venga spinta troppo oltre, superando le soglie dell’esagerazione, stonando con il territorio del realismo nel quale la regista ha scelto di muoversi.
La Filho stessa sembra perdere il controllo del suo personaggio, non riuscendo a svelarlo come avrebbe meritato, neanche con l’aiuto di primi piani o di particolari della sua colorata personalità. Marlène rimane così un personaggio distante, a volte fastidioso, e di conseguenza, cosa forse peggiore, vittima del giudizio della sua stessa autrice. A saper sfruttare bene la personalità della protagonista sono tuttavia i costumisti e il direttore della fotografia, che riescono ad accentuare e caratterizzare adeguatamente l’atmosfera malsana generatasi dalla presenza di Marlène.
Nel momento in cui il fulcro del film si sposta da lei alla piccola Ellie, la “angel face” del titolo, ha allora inizio la parte di film più interessante, quella che ci costringe a seguire i passi incerti di una bambina bisognosa dell’amore materno per crescere. In assenza di ciò, Ellie è costretta a cercare da sé la propria indipendenza, con la difficoltà di non cadere nelle orme che la madre ha lasciato per lei.
Ed è qui che si svela ciò che alla regista realmente interessava raccontare. Filmando la solitudine di Elli, la Filho riesce a parlarci dell’amore e di ciò che lo influenza molto più che nelle scene in coppia tra madre e figlia. Contrariamente a quanto avveniva nel tematicamente simile The Florida Project di Sean Baker, l’infanzia è vista come periodo turbolento in cui nascono i primi demoni interiori, frutto naturalmente della realtà che circonda la giovanissima protagonista. Nel dedicarsi a lei, la Filho riesce ad abbandonare il moralismo di cui è prevalentemente impregnata la prima parte di film, riuscendo così a recuperare il controllo dell’opera.
Angel Face, trailer ufficiale italiano
https://www.youtube.com/watch?v=GG4gPvWFuzU
Angel Dust e Ajax nelle nuove foto di Deadpool
Ecco nuove immagini ad alta risoluzione di Deadpool, in cui, oltre al protagonista (Ryan Reynolds) e alla sua amata Vanessa (Morena Baccarin), possiamo vedere anche i villain Ajax e Angel Dust, interpretato da Ed Skrein e Gina Carano.
Guarda il secondo trailer del film
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Il primo film in stand-alone dedicato al mercenario chiaccherone promette un’ enorme dose di politicamente scorretto pronta ad abbattersi sul pubblico all’uscita in sala, il 4 Febbraio. “Questo film funziona tranquillamente all’interno dell’universo X-Men” ha dichiarato Reynolds ad Empire, “ma non per questo include la sensibilità dei film dedicati ai mutanti. È come prendere un personaggio degli X-Men, imbottirlo di LSD e rispedirlo su schermo.”
A proposito di X-Men: chi ha visto il trailer avrà notato che la presenza dei mutanti su schermo sarà decisamente corposa. Andre Tricoteux sostituisce Daniel Cudmore nei panni di Colossus, ed appare nella nuova immagine rilasciata da empire pochi minuti fa a fianco di un Deadpool che pare intento a rompere la quarta parete.
Vi ricordiamo che in Deadpool ci sono confermati con Ryan Reynolds anche Morena Baccarin, T.J. Miller, Ed Skrein, Gina Carano. Deadpool è scritto da Paul Wernick e Rhett Reese, diretto da Tim Miller e sarà nei cinema USA dal 12 febbraio 2016.
Ang Lee: 10 cose che non sai sul regista
Tra i più apprezzati e premiati registi cinesi, Ang Lee ha dimostrato di poter conquistare anche Hollywood, realizzando film ormai classici. Alternandosi tra film intimisti e grandi progetti, il regista ha sempre portato avanti la sua autorialità attraverso il confronto tra l’innovazione e la tradizione, ottenendo in cambio il favore di critica e pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di Ang Lee.
Ang Lee film
1. Ha diretto film molto premiati. Il primo film del regista è Pushing Hands, del 1992. Dirige poi Il banchetto di nozze, del 1993, che gli permette di ottenere una buona fama anche oltre oceano. Successivamente realizza Mangiare bere uomo donna (1994), Ragione e sentimento (1995), Tempesta di ghiaccio (1997), Cavalcando col diavolo (1999), e La tigre e il dragone (2000). Dirige poi Hulk (2003), e I segreti di Brokeback Mountain (2005), che segna una nuova importante tappa nella sua filmografia e gli frutta il primo Oscar. Seguono i film Lussuria – Seduzione e tradimento (2007), Motel Woodstock (2009), Vita di Pi (2012), Billy Lynn – Un giorno da eroe (2016) e Gemini Man (2019), con protagonista Will Smith.
2. È anche sceneggiatore e produttore. Lee è noto oltre che come regista anche per altri ruoli. Egli ha infatti scritto le sceneggiature dei suoi primi tre film, e del film Tortilla Soup, remake americano del suo Mangiare bere uomo donna. Lee ha inoltre ricoperto il ruolo di produttore per i suoi film La tigre e il dragone, Vita di Pi e Billy Lynn – Un giorno da eroe.
Ang Lee Oscar
3. È stato nominato numerose volte. Quasi ogni suo film lo ha portato a ricevere candidature ai premi Oscar. La prima risale al 1994, nella categoria miglior film straniero per Il banchetto di nozze. Nella stessa categoria verrà poi nominato Mangiare bere uomo donna e La tigre e il dragone, con quest’ultimo che risulterà poi vincitore. Sempre per questo film Lee verrà nominato anche come miglior regista e per il miglior film. Nel 2006 vince invece l’Oscar come miglior regista per il film I segreti di Brokeback Mountain. Nel 2013 vince nuovamente nella stessa categoria per Vita di Pi, con cui viene anche nominato per il miglior film.
Ang Lee Hulk
4. Il film fu un insuccesso. Nel 2003 il regista si cimenta con la trasposizione del film Hulk, tratto dai celebri fumetti Marvel. Nonostante l’approccio originale alla materia narrativa e la regia sperimentale, il film si rivela un insuccesso di critica e pubblico, i quali evidenziano problemi di sceneggiatura e di tecnica. Con questo film Lee realizza dunque il primo passo falso della sua carriera.
Ang Lee I segreti di Brokeback Mountain
5. È il suo più grande successo. Nonostante il flop di Hulk, due anni dopo il regista realizza il film I segreti di Brokeback Mountain. Nonostante la storia fosse lontana dal mondo cinematografico di Lee, questi ha dichiarato di essersi sentito attratto dal mistero in essa contenuto, desiderando di poterlo realizzare. Il film si è in seguito rivelato un successo di critica e pubblico, divenendo il più celebre racconto cinematografico di un amore omosessuale.
6. Ha vinto premi molto importanti. Il film fu presentato in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove vinse il Leone d’Oro. Successivamente ottenne otto nomination ai premi Oscar, riportando tre vittorie. Il film è stato inoltre premiato ai Golden Globe, ai Bafta e ai Critics Choice Awards.
Ang Lee Lussuria – Seduzione e tradimento
7. Ha vinto il Leone d’Oro a Venezia. Il film fu presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove vinse infine il Leone d’Oro, il secondo per Lee.
8. Ha subito una forte censura. Il film ha incontrato diversi problemi di distribuzione in molti paesi per via delle sue prolungate ed esplicite scene di sesso. In Cina il film ha subito numerosi tagli, perdendo così parte del suo potenziale e della sua atmosfera.
Ang Lee Vita di Pi
9. Ha avuto un grande budget. Per girare il film Vita di Pi il regista si è avvalso di un budget di circa 120 milioni di dollari. Gran parte di questi sono stati spesi per la realizzazione tecnica del film, tra cui la costosa CGI della tigre protagonista nonché degli ambienti. Lee ha in seguito dichiarato che questo è stato senza dubbio il suo film più ambizioso.
Ang Lee età e altezza
10. Ang Lee è nato a Pingtung, Taiwan, il 23 ottobre 1954. L’altezza complessiva del regista è di 170 centimetri.
Fonte: IMDb
Ang Lee dirige l’episodio pilota di Tyrant
Il neo premio Oscar Ang Lee è famoso per scegliere progetti che gli permettono di sperimentare ogni volta nuovi modi di fare cinema. Ma l’autore non disdegna assolutamente il piccolo schermo, tanto che negli ultimi giorni ha firmato un accordo con i produttori americani della FX per dirigere l’episodio pilota della nuova serie Tyrant, progetto creato dal team di Homeland. Howard Gordon e Gideon Raff, due dei maggiori produttori della famosa serie sulla CIA, stanno lavorando al nuovo progetto che dovrebbe raccontare le avventure di una famiglia americana catturata e imprigionata in un territorio imprecisato del Medio Oriente.
Raff, già creatore di Prisoners Of War, la serie israeliana che ha ispirato la versione americana, ha scritto l’episodio pilota di Tyrant e produrrà la serie con Hoeard Gordon, Craig Wright e David Fury. Il produttore ha diffuso la notizia del coinvolgimento di Lee direttamente su Twitter.
“Ang Lee ha dimostrato più e più volte la capacità di presentare personaggi con una tale profondità e specificità da rivelare la condizione umana universale”, afferma il capo della FX John Landgraf in una dichiarazione per Variety. “Nessun regista potrebbe essere più indicato di Lee per portare sul piccolo schermo una storia tanto particolare e profonda”.
Ang Lee, mai a corto di offerte di lavoro, sta lavorando su un adattamento delle avventure di Mosé dal titolo Gods And Kings, su una sceneggiatura scritta da Michael Green e Stuart Hazeldine, dopo la rinuncia di Steven Spielberg che ha portato la Warner ha scegliere il regista indiano per battere la concorrenza di Exodus, possibile progetto futuro di Ridley Scott per la Fox.
Fonte: empire
Anelli di fidanzamento? Ecco quelli delle Principesse Disney
Non solo sono principesse, o comunque personaggi femminili baciati da una sfacciata fortuna, ma hanno anche la possibilità che i loro principe, o chi per lui, regali loro un magnifico anello di fidanzamento. Le Principesse Disney hanno proprio tutte le fortune, anche se a quanto pare i loro principi non sono così originali! Ecco gli anelli di fidanzamento delle principesse acquistabili!
Ogni anello ha caratteristiche ben precise, e di alcuni di essi possiamo fornirvi anche il prezzo, nel caso in cui foste interessati a comprarli, o a farvene regalare uno! La fonte delle foto e della descrizione degli anelli è il portale Tentazioni Donna.
- Biancaneve. Per la principessa è stato pensato un anello disegnato da Gemvara e si chiama The Garden Treasure. In oro bianco 18K, al centro ha un rubino circondato da zaffiri blu e gialli. Il prezzo? 6,301 dollari.
- Trilli. L’anello è di diamanti o artificiali o creati in laboratorio. Anche il metallo è eco-friendly. Creato da MiaDonna&Co. Prezzo? 1,998 dollari.
- Megara è la metà del cielo di Hercules. L’anello è tempestato di diamanti rosa e zaffiro rosa a goccia al centro. L’anello è totalmente in oro giallo. Il prezzo non è conosciuto.
- Jane è l’amata di Tarzan. L’anello è creato da Les Precieux, è in oro bianco 18K, con piccoli diamanti che circondano il diamante giallo centrale, di forma ottagonale.
- Ariel sfoggia un anello di fidanzamento tempestato di gemme. La pietra rossa al centro è circondata da ametista. L’anello è in oro bianco 14K è tempestato di piccoli smeraldi. Al modico prezzo di 2,294 dollari.
- Aurora ha un anello in oro giallo 18K, intrecciato, con tormalina rosa e diamanti e un piccolo cuore in zaffiro rosa. È tuo a “soli” 3,478 dollari.
- Rapunzel dai capelli biondi e lunghi ha un anello a tema floreale in oro giallo con diamanti, tormalina rosa e un bellissimo ametista centrale. Anche questo anello è di Gemvara, lo puoi acquistare a 1,247 dollari.
- Jasmine invece propone un anello in oro bianco 14K tempestato di zaffiri con un topazio blu quadrato. 2,514 dollari.
- Tiana invece propone un anello in oro bianco 14K con uno smeraldo centrale e tormalina verde su ogni petalo del fiore. Questo è uno degli anelli più accessibili: 407 dollari.
- Mulan la principessa cinese invece ha un anello in oro bianco 14K, con ametista, diamanti neri e piccoli smeraldi. Lo trovi su Gemvara, a 1,689 dollari.
- Belle invece propone un anello in oro giallo, tempestato di rubini, zaffiri e un enorme zaffiro giallo al centro. Il prezzo? 5,256 dollari.
- Pocahontas invece ha un anello in oro rosa 14K, pietre rosse e quarzo. Il prezzo è di 1,025 dollari.
- Wendy di Peter Pan ha un anello ideato da Verragio. Al centro troviamo un meraviglioso diamante blu circondato da piccoli diamanti. Il prezzo è di 2.900 dollari.
- Esmeralda ha un anello creato da Les Precieux. E’ in oro bianco 18K, tempestato di diamanti e con un bellissimo smeraldo al centro.
- Cenerentola ha un anello creato da Gemvara. E’ in oro bianco 18K, ha un topazio blu centrale, circondato da due cerchi di acquamarina. I lati, invece, sono tempestati da zaffiri bianchi. Lo puoi acquistare per 1,962 dollari.
- fata Turchina, madrina di Pinocchio. Il suo anello sarebbe in platino od oro bianco 18K con un diamante blu o uno zaffiro blu al centro. Il design è di Monica Szwaja,
- Regina Cattiva. L’anello dedicato alla matrigna di Biancaneve è in oro bianco 18K ricoperto da platino e colorato di nero, al centro ha uno stupendo diamante nero. Il costo? 1,318 dollari.
Anelli di fidanzamento ispirati alle principesse Disney [foto]
Natale è alle porte e molto presto bisognerà cominciare a fare i conti con regali, bustine, pacchetti e quant’altro. Ma se la vostra idea è quella di regalare un gioiello, ecco di seguito una serie di anelli di ispirazione disneyana che potrebbero fare la felicità di qualche fan accanita delle Principesse Disney.
Per dettagli, composizione e costi, potete consultare questo sito che presenta questi gioielli come anelli di fidanzamento. In realtà si tratta di bellissimi gioielli che possono essere indossati anche senza una pretesa così importante. Vero è che trattandosi delle principesse Disney, il fascino di una storia d’amore coronata con la loro “benedizione” è irresistibile!
A questo link trovate anche un’altra gallery con altre ‘proposte’ simili.
Andy Serkis: per lui nessuna differenza tra la recitazione in mo-cap e dal vivo
A partire da Il Signore degli Anelli Le Due Torri, Andy Serkis è diventato un attore pioniere nella tecnica della motion capture (mo-cap in breve). Nel corso degli anni, l’attore ha portato a perfezione questa tecnica, diffusasi poi e utilizzata anche da altri attori e registi. Molto presto vedremo Andy Serkis di nuovo alle prese con Caesar, la scimmia dominante del nuovo corso di War for the Planet of the Apes, di cui è arrivato il trailer poche ore fa (guarda qui). In merito alla sua interpretazione e in merito alla tecnica utilizzata per la motion capture, l’attore ha dichiarato che non c’è assolutamente nessuna differenza per un attore in termini di interpretazione: “Assolutamente no, e in realtà non ne parliamo affatto. Il punto della questione è che noi siamo attori che interpretano dei personaggi. Poi capita che siano, per esempio, scimmie, ma non c’è differenza. Voglio dire, nelle scene che interpretiamo, se dobbiamo interrompere la scena come se fossimo attori in costume non c’è differenza, il processo non è differente. Stai interpretando un personaggio. Stai creando una psicologia, una fisicità. Lo vivi in quel momento.”
Andy Serkis sull’uguaglianza tra recitazione tradizionale e in mo-cap
Serkis ha poi continuato: “Senza ombra di dubbio, questi personaggi sono creati da ciò che facciamo sul set. Non sono realizzati dagli animatori. Loro fanno un lavoro straordinario a interpolare le performance facciali. Quello che stiamo creando sul set, se non lo ottieni quel giorno, nel momento, sul set, di fronte alla camera con il regista e gli altri attori, il contenuto emotivo della scena e le scelte di attore, se quelle non ci sono quel giorno, non ci saranno nel film.”
Sicuramente la questione sembra complessa e trasporta il concetto stesso di recitazione in un mondo e in una concezione tecnologica senza precedenti. Cosa ne pensate?
Dopo L’alba del pianeta delle scimmie del 2011 e il sequel Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (2014), arriva un nuovo titolo a completare questa trilogia di prequel, dal titolo War for the Planet of the Apes.
Ecco la sinossi: In War for the Planet of the Apes, il terzo capitolo del franchise di blockbuster acclamato dal pubblico, Caesar e le sue scimmie sono forzati a intraprendere un conflitto mortale contro un’armata di uomini guidati dal Colonnello, una persona senza scrupoli. Dopo che le scimmie hanno affrontato terribili perdite, Caesar combatte con il suo istinto più oscuro e intraprende la sua solitaria e mitica impresa per vendicare la sua specie. Quando il suo viaggio lo porta faccia a faccia con il Colonnello, i due sono costretti a combattersi in una battaglia epica che determinerà il fato di entrambe la specie e il futuro del pianeta.
Woody Harrelson villain in War for the Planet of the Apes
Trattandosi di un sequel, dovremmo già sapere quale sarà l’esito della battaglia, ma chiaramente sarà interessante vedere in che termini si sceglierà di raccontare questa guerra primordiale.
Confermati nella produzione, per ora, ci sono il regista Matt Reeves e i protagonisti, Andy Serkis nei panni di Caesar e Woody Harrelson in quelli del Colonnello.
Il film è atteso al cinema per il 14 luglio 2017.
Fonte: Screen Rant
Andy Serkis: Gollum conversa con Caesar [Video]
Arriva un divertente video dell’attore Andy Serkis, che è stato ospite da Conan O’Brien per promuovere l’atteso Apes Revolution Il Pianeta delle Scimmie. L’attore ha simulato una conversazione tra Gollum e Caesar, il primate protagonista del film di Matt Reeves.
Questa la trama del
film Apes Revolution Il Pianeta delle
Scimmie: La crescente nazione delle scimmie guidata
da Caesar è minacciata da una banda di umani sopravvissuti al
devastante virus diffuso dieci anni prima. Raggiunta una
fragile pace, essa sarà molto breve, ed entrambe le parti si
troveranno sul’orlo di una guerra che deciderà quale sarà la specie
dominante sulla Terra.
Andy Serkis ritorna nel ruolo di Caesar. Faranno parte del cast di Apes Revolution Il Pianeta delle Scimmie anche Jason Clarke (Zero Dark Thirty, Public Enemies, The Great Gatsby), Gary Oldman (The Dark Knight Rises, The Harry Potter film series), Keri Russell (The Americans, Mission Impossible III), Toby Kebbell (The Prince of Persia, Wrath of the Titans, Rock N Rolla), Kodi Smit-McPhee (Let Me In, ParaNorman), Enrique Murciano (Traffic, Black Hawk Down), Kirk Acevedo (The Thin Red Line) e Judy Greer (The Descendants, Three Kings, 13 Going on 30).
Apes Revolution Il Pianeta delle Scimmie arriverà al cinema in Italia il 30 Luglio.
Andy Serkis: 10 cose che non sai sull’attore
Considerato a buon diritto il massimo esponente della recitazione tramite motion capture, Andy Serkis è una delle personalità più poliedriche attualmente in attività nell’industria hollywoodiana. Distintosi come regista, produttore e interprete, Serkis è particolarmente noto per aver prestato movenze e voce ad alcune delle più celebri creature del cinema recente, dal Gollum di Il Signore degli Anelli al primate Cesare in L’alba del pianeta delle scimmie. Ecco 10 cose che non sai di Andy Serkis.
2Parte delle cose che non sai di Andy Serkis

6. Inizialmente doveva solo doppiare il personaggio. Quando sostenne il provino per il ruolo di Gollum, era previsto che Serkis fornisse solo una prova vocale per il personaggio. Tuttavia, il regista Peter Jackson fu così colpito dalla prova dell’attore da decidere di affidargli anche i movimenti del personaggio.
Andy Serkis in Star Wars
7. È l’attore dietro un noto personaggio. Nella nuova trilogia di film dedicati a Star Wars, l’attore ha interpretato tramite motion capture il personaggio del Leader Supremo Snoke, che si presenta come un potente Sith nonché maestro di Kylo Ren. Il personaggio si è affermato come uno dei più misteriosi, generando molteplici teorie da parte dei fan. Serkis ha dichiarato di sapere da sempre le origini del villain, ma che non rivelerà mai ciò che gli è stato detto a riguardo.
Andy Serkis è King Kong
8. Ha studiato il movimento dei gorilla. Per poter dar vita ad una realistica rappresentazione di King Kong nel film del 2005, l’attore ha trascorso molto tempo a studiare il modo in cui i gorilla si muovono e interagiscono con l’ambiente circostante. Nel corso di queste ricerche ha inoltre sviluppato una grande amicizia con uno dei gorilla dello zoo di Londra
Andy Serkis dirige Venom
9. È il regista del sequel. Serkis è stato chiamato alla regia del sequel dedicato alla celebre nemesi di Spider-Man. Tra i motivi per cui è stato scelto, vi è l’aiuto che egli può dare per le performance di motion capture richieste ai protagonisti. Serkis ha inoltre affermato che esplorerà ulteriormente i personaggi principali, spingendo al massimo il loro potenziale visivo.
Andy Serkis sarà Alfred Pennyworth
10. È stato annunciato come il nuovo interprete del personaggio. Tramite un tweet, il regista Matt Reeves ha annunciato che Serkis ricoprirà il ruolo di Alfred Pennyworth nell’atteso nuovo film sul cavaliere oscuro di Gotham. L’attore aveva già lavorato con Reeves nella trilogia dedicata al pianeta delle scimmie, e per ora non ha rivelato alcuna fonte di ispirazione per la sua versione di Alfred.
Fonte: IMDb
Andy Serkis: “Ho lavorato a stretto contatto con Mark Ruffalo”
Per rivestire i
panni di Hulk
in Avengers Age of
Ultron, Mark Ruffalo si è fatto
aiutare dall’attore Andy Serkis. Ma quale segreti
avrà rivelato il mago della motion capture a collega?
In un’ intervista a Variety, Andy Serkis, consulente della The Imaginarium Studios, società specializzata nella tecnologia performance capture, ha rivelato di stare lavorando sodo sia per l’attesissimo Star Wars Episode VII che per il sequel dei Vendicatori.
Sul progetto Star Wars, Serkis, non ha proferito parola, mentre per quanto riguarda quello di Avengers Age of Ultron si è lasciato scappare qualche indiscrezione sul lavoro svolto insieme a Mark Ruffalo per la realizzazione di Hulk.
“Ho lavorato a stretto contatto con Mark Ruffalo – ha raccontato l’attore – la performance capture era stata già utilizzata per il precedente Hulk, ma non allo stesso modo in cui Mark la sta usando ora. Ci sono strumenti e modi di lavorare con un attore che gli permettono di essere un tutt’uno col personaggio. E un personaggio della dimensione di Hulk ha bisogno di questa caratteristica!”.
Le parole di un esperto come Andy Serkis, fanno presagire che l‘Hulk di Avengers Age of Ultron sarà molto più spettacolare del precedente.
Ma per scoprirlo non ci tocca far altro che aspettare l’arrivo del 2015.
Ricordiamo che nel cast Avengers: Age of Ultron sono presenti Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Cobie Smulders, Jeremy Renner, Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen oltre a Paul Bettany, Samuel L. Jackson e James Spader. Il terzo capitolo del franchise di Avengers è scritto e diretto, come sempre, da Joss Whedon. Le riprese hanno avuto luogo inizialmente agli Shepperton Studios (Surrey,Inghilterra), ma in seguito sono state effettute delle riprese aggiuntive in Italia, Korea e in varie parti dell’Inghilterra.
L’uscita del film nelle sale cinematografiche è prevista per il primo maggio 2015.
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Fonte: comicbookmovie
Andy Serkis vorrebbe essere nei nuovi film de Il Signore degli Anelli
Andy Serkis ha avuto una carriera lunga e leggendaria, ma il suo ruolo più popolare è di gran lunga quello di Gollum nell’iconica trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson. Con i nuovi film in fase di sviluppo precedentemente annunciati, l’attore i suoi pensieri in merito all’annuncio. Parlando durante una recente apparizione sul podcast post-credito di BroBible, Andy Serkis ha notato che il mondo della Terra di Mezzo non lo ha “mai lasciato” e ha detto che il trio di Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens – che ha scritto tutti e tre i i film originali, così come i tre film della trilogia de Lo Hobbit, sono una “seconda famiglia” per lui, e gli piacerebbe lavorare con loro.
“Guarda, [i produttori] Peter Jackson, Fran Walsh, Philippa Boyens sono una specie di seconda famiglia di cui sono diventato parte e con cui ho continuato a fare così tanti film“, ha detto Serkis (via Variety) . “E – lascia che te lo dica – sono le persone migliori e più incredibili con cui lavorare. Penso che ci siano così tanti altri potenziali progetti della Terra di Mezzo che potrebbero realizzarsi, e se li stanno realizzando, ovviamente coglierei al volo l’opportunità di riaccendere quella relazione”.
Andy Serkis ha recitato nella trilogia originale de Il Signore degli Anelli e nella successiva trilogia Lo Hobbit nei panni di Gollum, uno hobbit del popolo del fiume che è stato corrotto dall’Unico Anello. La sua interpretazione – che è stata possibile grazie al suo lavoro con la sua voce e al motion capture – ed egli stesso è uno dei massimi interpreti della tecnica tanto da essere spesso presente in film dall’alto budget.
Jackson, Walsh e Boyens hanno scritto e prodotto (con Jackson alla regia) la trilogia di film originale de Il Signore degli Anelli , così come la successiva trilogia sequel Lo Hobbit. Il loro lavoro nella trilogia de Il Signore degli Anelli è valso loro enormi elogi, con l’ultimo film della trilogia originale, Il Signore degli Anelli: Il ritorno del re, che ha vinto tutti gli 11 Academy Awards per i quali è stato nominato, incluso quello per il miglior film.
All’inizio di quest’anno, Embracer Group AB, che detiene i diritti de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, ha siglato un accordo pluriennale che consentirà alla Warner Bros. di realizzare nuovi film basati sugli amati libri di JRR Tolkien. La notizia è stata rivelata durante l’ultima chiamata sugli utili della Warner Bros. Discovery e arriva dopo che Embracer Group ha acquistato i diritti de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit lo scorso anno.
Andy Serkis sul suo Mowgli: un Baloo oscuro e “immagini sanguinose”
Andy Serkis, in questo periodo al cinema nei panni di Ulysses Klaue in Black Panther, ha condiviso alcuni dettagli in merito a Mowgli – Il figlio della giungla, il suo prossimo film da regista in cui rilegge Il libro della giungla.
Il film, come sappiamo, sarà un adattamento in live action/motion capture dei personaggi di Rudyard Kipling e avrà un tono molto diverso da quello kid friendly di Jon Favreau, che portò la storia al cinema, per la Disney, nel 2016. Quel film rientrava nella serie di live action che la Disney sta producendo partendo dai suoi classici di animazione, mentre il progetto di Serkis è completamente diverso, a partire dal rating PG-13.
Black Panther: intervista a Martin Freeman e Andy Serkis
Il divieto per i bambini più piccoli di 13 anni sembra un controsenso per una storia che siamo abituati a considerare per bimbi piccoli, ma Andy Serkis ha spiegato che il suo approccio è molto adulto, soprattutto perché il film contiene “immagini sanguinose” e un Baloo molto diverso, oscuro, lo definisce il regista.
Parlando con Good Morning Britain [via The List], Andy Serkis ha parlato prevalentemente del suo personaggio nel film, l’orso Baloo. La maggior parte del pubblico ricorda Baloo nell’adattamento Disney del 1967 e in quello in live action del 2016, con la voce di Bill Murray. Per cui un orso oscuro potrebbe essere un piccolo shock per i fan della storia cinematografica. Serkis ha spiegato: “È un bel personaggio, in realtà è piuttosto duro in questo film. Un Baloo oscuro”.
Il Libro della Giungla di Andy Serkis sarà molto diverso dalla versione Disney
Mowgli – Il figlio della giungla arriverà al cinema il 19 ottobre 2018. Il Libro della Giungla è stato scritto da Callie Kloves e co-prodotto da Serkis e lo sceneggiatore di Harry Potter Steve Kloves. Nel cast Freida Pinto, Matthew Rhys e Rohan Chand, mentre Christian Bale, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch, Jack Reynor e Tom Hollander presteranno i loro movimenti, con la performance capture, agli animali del film. Andy Serkis inoltre interpreterà anche Baloo.
Mowgli – Il figlio della giungla, recensione del film di Andy Serkis
Andy Serkis sul Leader Supremo Snoke di Star Wars il Risveglio della Forza
Andy Serkis ha parlato con Empire del suo personaggio in Star Wars il Risveglio della Forza, il Leader Supremo Snoke. A quanto pare, il ruolo permette a Serkis di interagire soltanto con il Generale Hux, personaggio interpretato da Domhnall Gleeson, e con Kylo Ren, impersonato da Adam Driver.
A quanto pare, inoltre, Snoke sarà molto molto grande. “È stata una situazione piuttosto inusuale. Ho lavorato in particolare con Domhnall Gleeson e con Adam Driver. Il mio primo giorno di riprese sono rimasto in piedi su un podio alto 25 piedi facendo Lord Snoke senza la più pallida idea di quello che sarei sembrato o di chi ero, in realtà. Era una postazione molto molto alta, completamente mia, lontano da tutti gli altri attori con i quali però interagivo”.
Per enfatizzare la voce di Snoke, Serkis ha letto le sue battute sul set attraverso uno speaker: “Abbiamo usato una specie di metodo ‘Kongolizer’ per far sì che il suono, uscendo dallo speaker, rendesse l’idea di scala e distanza del personaggio. Quind è stato spaventoso ma mi sono anche messo alla prova. Probabilmente è stata l’esperienza più spaventosa che abbia mai avuto”.
Dal punto di vista dell’aspetto del personaggio, Andy Serkis ha dichiarato: “È seriamente ferito, anche se è un potente leader, appare molto vulnerabile. Molto spaventoso e sfigurato”.
Che ve ne pare?
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Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Panettiere con le nuove aggiunte John Boyega, Daisy Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Lupita Nyong’o, Gwendoline Christie e Max von Sydow.
Fonte: Empire
Andy Serkis su Mowgli: “Volevo tornare al materiale originale”
In occasione del debutto su Netflix di Mowgli – Il figlio della giungla abbiamo avuto il piacere di intervistare il regista Andy Serkis, il re della motion capture che è alla sua seconda regia cinematografica.
Il celebre attore e regista Andy Serkis reinventa l’amatissima storia di Rudyard Kipling che racconta la storia di un bambino diviso tra due mondi che accetta il suo destino e diventa una leggenda. Mowgli (Rohan Chand) non ha mai veramente fatto parte né della natura selvaggia della giungla né del mondo civilizzato degli uomini. Ora Mowgli deve viaggiare tra i pericoli più insidiosi della giungla per scoprire da dove veramente proviene.
In Mowgli – Il figlio della giungla Un cast stellare composto da Christian Bale, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch, Andy Serkis, Freida Pinto, Matthew Rhys, Naomie Harris e l’esordiente Rohan Chand, in una spettacolare ed emozionante avventura.
Andy Serkis su Gollum: “Camminavo a quattro zampe anche fuori dal set”
Il lavoro di Andy Serkis è spesso associato al Motion capture, dal momento che molti dei personaggi più celebri interpretati dall’attore britannico sono stati portati in vita sullo schermo proprio grazie alla suddetta tecnologia. Tra questi, il più amato di tutti è sicuramente Gollum, il personaggio più complesso e ambiguo della saga de Il Signore degli Anelli.
La saga letteraria di J.R.R. Tolkien e la conseguente trasposizione cinematografica di Peter Jackson sono piene di personaggi memorabili, ma Gollum è decisamente il personaggio che è riuscito a lasciare un’impronta più duratura. Inoltre, il suo ruolo all’interno della saga de Il Signore degli Anelli è di grande importanza ai fini della trama: svolge il ruolo di guida per i protagonisti Frodo e Sam durante la strada verso Mordor per distruggere l’Unico Anello, del quale era entrato precedentemente in possesso, senza conoscerne le origini o la storia.
Durante una recente intervista con The Guardian, Andy Serkis ha avuto la possibilità di condividere un dettaglio inedito circa la sua preparazione al ruolo di Gollum ne Il Signore degli Anelli. L’attore e regista britannico ha rivelato che, per entrare ancora meglio nel personaggio, aveva preso l’abitudine di camminare a quattro zampe anche fuori dal set. “Ho passato molto tempo a prepararmi per il ruolo di Gollum”, ha spiegato. “Andavo a fare delle lunghe passeggiate a quattro zampe. Duravano ore”.
Andy Serkis e la dedizione al ruolo di Gollum
Naturalmente, come specificato dallo stesso attore, le cose diventavano anche un tantino imbarazzanti quando capitava di incontrare altre persone. “Di tanto in tanto mi capitava di incontrare persone lungo il mio cammino, e allora fingevo di essere soltanto in cerca di qualcosa. È un metodo che alla fine ha funzionato”. Nonostante il Motion capture, non c’è dubbio che Gollum si stato un ruolo estremamente fisico per Serkis, e queste dichiarazioni, oltre a confermare l’incredibile professionalità dell’interprete, sono un’ulteriore testimonianza di quanto abbia preso a cuore il personaggio.
A sostegno di quanto Gollum sia un personaggio chiave della saga, ricordiamo che lo scorso dicembre il regista Peter Jackson ha rivelato che la sua scena preferita dell’intera trilogia è quella tratta da Le due torri in cui lo Hobbit si batte per decidere se uccidere o meno Frodo e Sam e rubare l’anello per se stesso.
Andy Serkis riflette sul futuro del motion capture
La tecnica del motion capture, che implica la registrazione e la ricreazione in digitale dei movimenti di un attore, è sempre stata al centro di un acceso dibattito, tra chi sostiene che si tratti di un mero effettivo visivo e chi, invece, ritiene che sia recitazione al 100%.
Chiaramente, un attore come Andy Serkis, noto proprio per aver dato vita a numerosi personaggi attraverso il motion capture (tra cui Gollum de Il signore degli anelli e Cesare de Il pianeta delle scimmie), è particolarmente sensibile nei confronti della questione e proprio durante una recente intervista con Total Film in occasione della promozione di Venom: La furia di Carnage ha avuto modo di riflettere sul futuro impiego della tecnica e su eventuali risvolti.
Serkis crede che il motion capture sia in continua evoluzione, al fine di tradurre al meglio, in maniera ancora più dettagliata, la performance dell’attore, al punto che potrebbe eventualmente sostituire completamente il makeup. “Il metodo di acquisizione del volto di un attore si evolve continuamente. L’obiettivo è arrivare ad una riproduzione in grado di restituire i più piccoli dettagli e le diverse sfumature”, ha spiegato.
“Spesso le persone mi hanno criticato perché in precedenza avevo detto che era come il makeup digitale, ma la verità è che lo sta diventando”, ha aggiunto. “Penso che a breve saremo in grado di interpretare un personaggio storico grazie alla fotogrammetria e avere, ad esempio, il vero volto di Abramo Lincoln piuttosto che una maschera scolpita.”
Andy Serkis parla del suo personaggio in Star Wars Il Risveglio della Forza
Il nuovo numero di Entertainment Weekly dedicato a Star Wars Il Risveglio della Forza contiene i primi dettagli sul personaggio del Leader Supremo Snoke svelati in esclusiva da Andy Serkis. Queste le parole dell’attore:
“Per la prima volta non avevo idea di che aspetto avrebbe avuto il personaggio che avrei interpretato. Quando abbiamo iniziato a lavorare al film, Abrams aveva solo una vaga idea di come sarebbe dovuto essere questo personaggio. Le cose si sono definite in seguito alle nostre discussioni sul ruolo e alla mia interpretazione. Naturalmente abbiamo girato le scene sul set, quindi ero presente in tutte le scene con gli altri attori. La cosa forse più bella del motion capture probabilmente è che puoi tornare indietro e modificare ogni dettaglio, aggiungendo quello di cui hai bisogno. Così dopo le riprese sul set abbiamo realizzato nuove sessioni a Londra, quando lavoravo con la mia compagnia The Imaginarium, mentre Abrams mi dava direttive da Los Angeles. Abbiamo visto il look del personaggio crescere, modificandosi al pari della performance stessa. Intepretarlo in carne e ossa sarebbe stato impossibile, anche solo per le sue dimensioni. É davvero grosso e molto alto. Inoltre, il suo volto non sarebbe stato riproducibile attraverso il solo make-up prostetico.”
Ma chi sarà veramente Snoke? A tale domanda, Serkis ha così risposto: “É un personaggio veramente enigmatico, molto potente ma allo stesso tempo vulnerabile, anche se può sembrare strano. Naturalmente i suoi piani sono veramente ampi. Ha subito molti danni nel corso della sua esistenza, ma è assolutamente consapevole di ciò che gli è accaduto. É un personaggio nuovo in questo universo.”
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Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Panettiere con le nuove aggiunte John Boyega, Daisy Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Lupita Nyong’o, Gwendoline Christie e Max von Sydow.
Andy Serkis non crede di tornare a interpretare Gollum in tv
Andy Serkis ha dichiarato che non crede di voler tornare a interpretare Gollum nel prossimo adattamento televisivo delle pagine di Tolkien. L’attore ne ha parlato con ScreenCrush durante la promozione di Black Panther, in cui interpreta Ulysses Klaue.
“Non ho proprio idea di cosa si tratti. Nel senso, sembra incredibile, ma non mi vedo di nuovo a interpretare quel ruolo. Non credo che mi chiamerebbero, credo che sia un approccio completamente nuovo e fresco, quindi non credo proprio di trovarmi in questa situazione.”
L’attore ha risposto in maniera molto diversa rispetto a Ian McKellen, che al contrario sembra non voler cedere a nessuno il ruolo di Gandalf, che ha interpretato per ben sei film.
Ricordiamo che il personaggio di Gollum, interpretato con la motion capture grazie proprio a Andy Serkis, ha rivoluzionato la tecnica cinematografica ed ha contribuito in maniera fondamentale allo sviluppo della tecnologia che adesso è usata quasi come prassi nel cinema di ogni genere.
Andy Serkis ha partecipato di recente a Star Wars: Gli Ultimi Jedi, nel ruolo del Lord Supremo Snoke, un altro personaggio creato con la mo-cap, mentre lo scorso anno ha debuttato come regista con Ogni tuo respiro. Dal 14 Febbraio è in sala in Black Panther.
Andy Serkis nel cast della commedia Flarsky
Andy Serkis (Il signore degli anelli, The Avengers, Star Wars: Il risveglio della forza, Star Wars: Gli ultimi Jedi, The War-Il pianeta delle scimmie) è nel cast della commedia Flarsky, accanto a Charlize Theron e Seth Rogen.
La commedia è diretta da Jonathan Levine e racconta la storia di Fred Flarsky (Rogen) che decide di conquistare il cuore della sua ex babysitter di cui è innamorato sin dall’infanzia. C’è solo un piccolo problema: lei è Segretaria di Stato.
Le riprese stanno avendo luogo a Montreal e Serkis interpreta il capo di Rogen. Il film uscirà nelle sale nel Febbraio 2019.
Black Panther: le intenzioni del villain secondo Andy Serkis
Serkis sarà nelle sale con Black Panther dal 16 Febbraio e ha appena debuttato alla regia con il film Ogni tuo respiro, in questi giorni al cinema e con protagonisti Andrew Garfield e Claire Foy.
Fonte: Empire