La star del franchise di TerminatorArnold
Schwarzenegger, attualmente su Netflix con la serie action Fubar, si è
detto disposto ad unirsi all’universo cinematografico della
Marvel, svelando però anche la sua
unica condizione perché ciò avvenga. In un’intervista con Men’s
Health, Schwarzenegger ha infatti parlato della possibilità di fare
un film MCU prima della fine della sua
lunga carriera a Hollywood, qualora i Marvel Studios fossero interessati a renderlo
partecipe di tale imponente universo narrativo proprio come fatto
per il suo amico Sylvester
Stallone, presente in Guardiani della Galassia Vol.
2 e Vol 3 con un cameo.
Per Schwarzenegger, però, c’è un
requisito semplice ma significativo che andrebbe soddisfatto:
“deve essere il giusto ruolo!“, ha detto l’attore.
Ricordiamo che l’ex Terminator non è estraneo al mondo dei
supereroi, avendo interpretato il malvagio Dr. Victor Fries alis
Mister Freeze nel film del 1997 Batman &
Robin. La scorsa estate erano poi emersi dei rumor
secondo cui Schwarzenegger eraa stato preso in considerazione per
interpretare Titanium Man nel MCU e apparire nel prossimo film di
Armor Wars, con James “Rhodey” Rhodes alias War Machine di
Don Cheadle. La notizia, però, si è poi rivelata
infondata.
Considerando la stazza che ancora
oggi Schwarzenegger possiede, sarebbe bello poterlo vedere in un
ruolo da minaccioso villain in un progetto Marvel, ma l’attore non ha parlato
di suoi contatti con i Marvel Studios e dunque al momento
non ci sarebbero piani affinché ciò avvenga. Ora che Schwarzenegger
ha però reso pubblico il proprio interesse ad unirsi all’MCU, il presidente Kevin
Feige potrebbe effettivamente farsi avanti per coinvolgere
l’attore, proponendogli un ruolo che questi possa ritenere giusto.
Per i fan di Schwarzenegger e dell’MCU, dunque, non resta che
attendere per scoprire se in futuro si creeranno i pressuposti per
questo incontro.
Arrivano con qualche riserva nuove
notizie su Terminator 5 e arrivano direttamente
per bocca di Arnold Schwarzenegger, attualmente in
giro a presentare il suo nuovo film The Last Stand.
Ecco il trailer di Army of
Thieves. In questo prequel di Army of the Dead di Zack Snyder, il bancario
di provincia Dieter si fa travolgere da un’avventura irripetibile
quando una donna misteriosa gli propone di entrare in una banda di
criminali ricercati dall’Interpol. Insieme tenteranno di portare a
termine una serie di rapine leggendarie e al limite
dell’impossibile in giro per l’Europa.
Guarda Army of
Thieves su Netflix in tutto il mondo dal 29 ottobre. Il trailer
è stato distribuito nel corso di TUDUM, il primo evento Netflix dedicato ai
fan.
Già elogiato dalla critica,
Army of Thieves è stato apprezzato anche dal pubblico.
Uscito in streaming su Netflix venerdì scorso, il 29 Ottobre, il
film è già in vetta alle classifiche della piattaforma. Il prequel
di Army of the Dead conferma il successo dell’universo
che Snyder e Netflix hanno progettato.
Zack Snyder,
regista di Army of the Dead e autore del soggetto di
Army of Thieves, mostra su
Twitter l’entusiasmo per il successo del film: ”ARMY OF
THIEVES is now #1!!!”. Mentre Snyder scriveva e dirigeva il primo film del
franchise, ha affidato la regia del prequel a Matthias
Schweighöfer, rendendolo regista, attore e co-produttore
di Army of Thieves. Il film ora è in vetta alle
classifiche di 90 paesi, inclusa l’Italia, battendo
l’acclamatissima serie sud-coreana Squid Game, che passa al secondo posto. Segue al terzo
post Dynasty e You al
quarto: nemmeno i nuovi episodi delle serie già consolidate hanno
avuto la meglio su Army of Thieves.
Un successo su tutti i fronti
Army of Thieves,
portando sulla scena ironia e crimine, colleziona pareri positivi.
Anche la critica ha espresso apprezzamenti per il
film: giornalisti e opinionisti hanno elogiato le performance
del cast e la colonna sonora di Hans Zimmer. Il
film ha un indice di approvazione del 68% su Rotten
Tomatoes e Schweighöfer è risultato
”attraente da entrambi i lati della fotocamera.“
Data la rapida escalation verso il
successo di Army of the Dead, che cinque mesi fa è rapidamente
arrivato in cima alle classifiche della piattaforma, non c’è da
meravigliarsi di come il nuovo film sia arrivato al primo posto in
pochi giorni. L’unione di Snyder e
Netflix è una combinazione vincente e
l’ottimo debutto anche di Army of
Thieves pone le basi per le
future produzioni del franchise Army of the Dead.
Army of Thieves: la trama
Il bancario di provincia
Dieter si fa travolgere da un’avventura irripetibile quando una
donna misteriosa gli propone di entrare in una banda di criminali
ricercati dall’Interpol. Insieme tenteranno di portare a termine
una serie di rapine leggendarie e al limite dell’impossibile in
giro per l’Europa.
Zack Snyder ha
dichiarato che il suo action-zombie movie, Army of the
Dead, uscirà nell’inverno 2020 e ha rivelato alcuni
dettagli della trama del film, fino a questo momento ammantata di
mistero.
Dopo aver trascorso una parte
significativa degli ultimi dieci anni lavorando nel mondo della DC,
il regista sta tornando al genere che in primo luogo lo ha reso
famoso. In effetti, quelli con la memoria lunga potrebbero
ricordare che Sndyer ha fatto il suo debutto come regista nel 2004,
con L’alba dei morti viventi, un remake del
classico horror di George A. Romeo.
Intitolato Army of the
Dead, il nuovo progetto di Snyder ha trovato spazio sulla
piattaforma di Netflix, dopo che una versione precedente del film
(che Snyder doveva produrre solo) non era riuscita a decollare alla
Warner Bros. alla fine degli anni 2000. La produzione è
ufficialmente iniziata in estate, con Snyder alla regia di un cast
guidato da Dave Bautista, Ella Purnell, Theo Rossi,
Hiroyuki Sanada, Chelsea Edmundson e Raúl Castillo.
Durante il Preston & Steve Fun Size
Podcast, in occasione dello spostamento ad Atlantic City delle
riprese, Snyder ha rivelato che la storia di Army of the
Dead inizia con una Las Vegas colpita da una apocalisse
zombi, contenuta in un recinto di container costruiti intorno alla
città. Sei anni dopo, tuttavia, uno dei proprietari di un casinò di
Las Vegas ancora in vita recluta una squadra di “soldati zombi”
(guidati dal personaggio di Bautista) per entrare nella città in
quarantena e recuperare i suoi soldi da una cassaforte nel suo
vecchio casinò. Snyder ha anche confermato che Netflix sta
attualmente pianificando di far uscire Army of the
Dead nell’inverno 2020, con una data da stabilire.
I nuovi dettagli si allineano con
quanto riportato dalla prima sinossi che recita: “L’avventura è
ambientata durante un’epidemia di morti viventi a Las Vegas, quando
un uomo decide di radunare un gruppo di mercenari per compiere un
ultimo grande colpo nella zona di quarantena e mettere a segno la
più grande rapina mai tentata.“
Nel cast del film ci sono
Dave Bautista, Ella Purnell, Garret Dillahunt, Ana de la
Reguera, Theo Rossi, Nora Arnezeder e Chris
D’Elia.
Uscito nel 2021 su Netflix, il film Army of the
Dead (qui la recensione) diretto da
Zack Snyder ha proposto un’esplosiva commistione
tra orde di zombie estremamente forti e pericolosi alla necessità
di un gruppo di personaggi di portare a termine una missione
impossibile. Poco dopo la sua distribuzione nel catalogo, è stato
realizzato uno spin-off intitolato Army of Thieves,
mentre è poi stato confermato anche un sequel diretto del primo
film, alla cui regia ci sarà sempre Snyder. Potrebbe passare
molto tempo prima che il regista torni nel mondo infestato da
zombi, poiché attualmente è estremamente impegnato a esplorare lo
spazio.
Durante una recente intervista,
Snyder ha spiegato che, sebbene abbia ancora intenzione di
continuare la storia di Army of the Dead, negli ultimi
tempi è stato semplicemente troppo impegnato per far andare avanti
il progetto. Al momento, infatti, egli è concentrato sulla
promozione del suo nuovo film, l’epopea di fantascienza Rebel Moon. Sebbene
entrambi i film siano stati sviluppati per Netflix, le dimensioni e
la portata dei due progetti richiedono molto tempo per essere
realizzati. Il regista ha infatti spiegato: Per quanto riguarda
il sequel di Army of the Dead, è ancora vivo e vegeto nella mia
mente”.
“So esattamente cosa voglio
fare. Ma dipende davvero da come andrà avanti con Rebel Moon e
l’universo narrativo. Non è un impegno di poco conto, un progetto
come Rebel Moon. Una cosa di fantascienza su questa scala richiede
molta attenzione per dare un senso al tutto”. Potenzialmente
intitolato Planet of the Dead, il sequel
del suo film zombie sembra dunque essere ancora nei piani per
Snyder, che ha lasciato intendere di non volerci rinunciare. Ma
prima ancora di arrivare a quel progetto, bisognerà attendere
l’uscita di Rebel Moon entro la fine di quest’anno.
Dopo la prima immagine
ufficiale che raffigurava tutto il cast, Zack
Snyder ha diffuso una foto dal backstage di Army
of the Dead, il suo nuovo zombie movie che lo vedrà
tornare dietro alla macchina da presa dopo le turbolente vicende
legate a Justice League.
Nella foto, pubblicata sull’account
Twitter di Zack Snyder, il regista è seduto sul
retro di quella che sembra essere un’auto guasta. Girando in pieno
giorno e circondato da apparecchiature per le riprese, il regista
non sembra badare ai due cadaveri decomposti nel sedile anteriore.
Il tweet è tra i primi relativi ad Army Of The
Dead, che arriverà su Netflix nel corso del 2020.
Il film sarà uno
zombie-horror-thriller prodotto insieme alla moglie,
Deborah Snyder, e alla neonata compagnia
The Stone Quarry.
Nel frattempo è trapelata in rete la
prima sinossi ufficiale, che a quanto pare prende le distanze
dall’idea della sceneggiatura originale (lì i protagonisti erano
uomini zombie che violentavano le donne umane per generare degli
eredi) presentata nel 2008 come remake di The
Thing di Matthijs van Heijningen Jr:
“L’avventura è ambientata
durante un’epidemia di morti viventi a Las Vegas, quando un uomo
decide di radunare un gruppo di mercenari per compiere un ultimo
grande colpo nella zona di quarantena e mettere a segno la più
grande rapina mai tentata.“
Nel cast del film ci sono
Dave Bautista, Ella Purnell, Garret Dillahunt, Ana de la
Reguera, Theo Rossi, Nora Arnezeder e Chris
D’Elia.
Molto prima che WarnerMedia
confermasse che la
Snyder Cut di Justice
League sarebbe arrivata su HBO Max, Zack Snyder ha condiviso quella che sembrava
essere una testimonianza tangibile che la sua versione del film
stava effettivamente per prendere vita. Quello che non sapevamo
all’epoca, però, era che quei contenitori di pellicola metallici
erano soltanto degli oggetti di scena provenienti dal set di
Army
of the Dead.
In una nuova immagine ufficiale del
progetto Netflix pubblicata da
Entertainment Weekly, vediamo la squadra di mercenari
protagonista della storia entrare in un caveau. Alla loro sinistra,
è possibile notare proprio quei contenitori, che lo stesso Zack Snyder aveva utilizzato per anticipare
l’arrivo della sua versione di Justice
League.
ComicBookMovie ha condiviso un tweet che esplica, attraverso il
dettaglio di tre diverse immagini, il bellissimo easter egg in
questione.
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Tutto quello che c’è da sapere su Army of the Dead
Army
of the Dead segnerà il ritorno di Zack
Snyder al genere horror dopo L’alba dei
morti viventi del 2004. Il film arriverà su Netflix
quest’estate e seguirà un gruppo di mercenari che cerca di portare
a termini la più grande rapina mai tentata in una Las Vegas
infestata da zombie. Il cast del film annovera Dave Bautista (che di recente ha confermato di
aver rinunciato a The Suicide Squad di James Gunn pur di apparire nel
film), Ella Purnell e Garret
Dillahunt.
Zack
Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il
18 marzo 2021 in esclusiva
digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google
Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft
Film & TV.
Direttamente dalla sua
casa a Los Angeles Zack Snyder ha presentato, ad
un ristretto numero di giornalisti e fan, l’entusiasmante trailer
di Army
of the Dead, il suo nuovo film in uscita il 21 maggio
su Netflix.
Il trailer è stato
introdotto da una intro moderata insieme al protagonista del film
Dave Bautista che si è detto entusiasta all’idea
di mostrare anche solo poche immagini del lavoro fatto “quando
ho sentito per la prima volta parlare del progetto non ne sapevo
molto, sapevo fosse uno zombie movie e ne ero super curioso, ma
quando ne ho parlato con Zack e mi ha spiegato come era
stratificato il personaggio e la storia, di come si fondesse tutto
con emozione, dramma, c’era cosi tanto in ballo che non vedevo
l’ora di lavorare con lui di nuovo. 300 per me è stato l’occasione
della vita, quella che ha cambiato tutto, in più adoro lavorare con
persone stimolanti dalle quali poter apprendere, in questo caso
vedere Zack all’azione e poter rubare i suoi trucchi!”.
Emozioni, dramma e humor
sembrano essere le caratteristiche di questo zombie movie con
protagonisti un insieme di strambi personaggi che vengono
ingaggiati per una rapina e si ritrovano davanti una squadra di non
morti evoluti, in grado di combattere e di ragionare. In un futuro
post apocalittico Las Vegas è stata conquistata dagli zombie che
sono decisamente diversi da come li immaginiamo. Dimenticate i
classici film che descrivono i mangiatori di umani come semplici
corpi inanimi,
stupidi e deambulanti, Army of the Dead porta la
firma di Zack Snyder e nulla è come sembra, nel
trailer possiamo addirittura vedere una tigre zombie che fa più
spavento di una vera!
Gli unici immuni a detta
del regista sono gli uccelli: “Volevo che fosse un film che
potesse contenere più generi, con uno humor asciutto, un dramma, ma
anche visualmente valido e divertente” spiega il regista, che
si lascia andare sul protagonista della pellicola lodandolo
“sono un fan di Dave da sempre, in Guardiani della Galassia il suo
personaggio era irresistibile, anche qui c’è una grande componente
di humor, ma c’c’è anche molto di più . È un padre che deve
riconnettersi con la figlia, un badass, un killer professionista,
pieno di fragilità e conflitti che soffre perché vuole a tutti i
costi salvare il suo rapporto familiare, ma al tempo stesso è
devoto alla missione e sa che deve essere un buon leader. Il film è
davvero pieno di sorprese”.
A completare il cast
Ella Purnell, Omari Hardwick, Garrett Dillagunt, Theo
Rossi, Matthias Schweighofer, Nora Arnezeder, Hiroyuki Sanada, Tig
Notaro, Raul Castillo, Huma Qureshi, Michael Cassidy e
Micheal Reid McKay.
Dal regista Zack Snyder (300,
Zack Snyder’s Justice League), Army
of the Dead è ambientato a Las Vegas dopo un’invasione
di zombie che l’ha lasciata in rovina e isolata dal resto del
mondo. Quando Scott Ward (Dave
Bautista), ex eroe della guerra contro gli zombie che ora
cucina hamburger alla periferia della città, viene avvicinato dal
boss di un casinò Bly Tanaka (Hiroyuki Sanada), riceve una proposta
incredibile: entrare nella zona di quarantena infestata dagli
zombie per recuperare 200 milioni di dollari sepolti nel caveau del
casinò prima che la città venga bombardata dal governo entro 32
ore. Spinto dalla speranza che la ricompensa possa aiutare a
spianare la strada ad una riconciliazione con la figlia Kate (Ella
Purnell), Ward accetta la sfida, mettendo insieme una squadra
sconclusionata. Maria Cruz (Ana de la Reguera), un asso della
meccanica e vecchia amica di Ward; Vanderohe (Omari Hardwick), una
macchina ammazzazombie; Marianne Peters (Tig Notaro), cinico pilota
di elicotteri; Mikey Guzman (Raúl Castillo), un influencer
stravagante e Chambers (Samantha Win), il suo ride-or-die; Martin
(Garret Dillahunt), capo della sicurezza del casinò; un audace
guerriero conosciuto come il Coyote (Nora Arnezeder) che recluta
Burt Cummings (Theo Rossi), una viscida guardia di sicurezza; e un
abile scassinatore tedesco di nome Dieter (Matthias Schweighöfer).
Scott trova un inaspettato ostacolo emotivo quando Kate si unisce
alla spedizione per cercare Geeta (Huma Qureshi), una madre
scomparsa in città. Con il ticchettio del tempo che scorre, un
caveau notoriamente impenetrabile e un’orda di zombie Alpha più
intelligenti e veloci che si avvicina, solo una cosa è certa nella
più grande rapina mai tentata: i sopravvissuti si prendono
tutto.
Army
of the Dead è diretto da Zack Snyder
(qui anche direttore della fotografia) con una sceneggiatura di
Snyder & Shay Hatten e Joby Harold, tratta da una storia di Snyder.
Il film è prodotto da Deborah Snyder, p.g.a .; Wesley Coller, p.g.a
.; Zack Snyder, p.g.a. Il film è interpretato anche da Richard
Cetrone e Michael Cassidy.
C’è un personaggio di Army of the Dead che non è morto sulla scena.
Zack Snyder, regista del film uscito lo scorso
maggio su Netflix, installa un dubbio. Parlando a
Inverse del sequel Planet of the Dead ammette
la possibilità del ritorno in azione dello scassinatore
Dieter.
”La vera avventura sarebbe vedere
cosa è accaduto a Dieter dopo che si è chiusa la porta
della cassaforte. È stato ucciso da Zeus o no? Cos’è
successo? Non lo vediamo morire davanti alle telecamere, e gli
resta ancora un po’ di tempo.” Il personaggio di Ludwing
Dieter, interpretato da Matthias Schweighöfer
è un esperto di cassaforti e serrature. In Army of the
Dead viene assunto per portare la squadra protagonista
nell’enorme caveau di Bly Tanaka. Verso la fine del film,
Dieter si sacrifica gettandosi contro lo zombie
Zeus, in modo che Vanderohe, possa entrare nella
cassaforte.
Continua Snyder:
”Non vi dirò cosa succede in Army of the Dead 2 – alias
Planet of the Dead – ma diciamo solo che c’è una
possibilità che Dieter sopravviva. E c’è anche la
probabilità che la morte scampata gli faccia venire voglia di
cercare una certa Gwendoline in prigione…” La
Gwendoline a cui fa
riferimento Snyder è un personaggio che sarà
introdotto nel
prequel Army of Thieves, ambientato sei anni
prima degli eventi del film. Gwendoline è la mente
misteriosa che sta dietro al colpo di cui si parla nel film. Il
personaggio è interpretato da Nathalie Emmanuel (Fast
and Furious,Il trono di
Spade).
Army of the Dead: la trama, i
prequel e i sequel
Il film segue le vicende di
una squadra di scassinatori che svolgono una rapina in un casinò di
Las Vegas mentre la città è invasa da orde di zombie. Il film,
prodotto e distribuito da Netflix, è diretto
da Zack Snyder. Nel
cast rientrano Dave Bautista, Ella Purnell,
Omari Hardwick, Ana de la
Reguera, Theo Rossi, Matthias
Schweighöfer.
Il film ha dato il via ad una
storia tentacolare: Netflix ha in progetto
almeno 2 sequel, un prequel (Army of Thieves, disponibile
su Netflix da venerdì 29 ottobre), 3 spin-off e il
prequel animato Army of the Dead: Lost Vegas, in arrivo
nella primavera del 2022.
In attesa del trailer che arriverà
domani, ecco un adrenalinico teaser trailer di Army
of the Dead l’atteso zombie movie Netflix diretto da Zack Snyder. La pellicola
approderà su Netflix dal 21 maggio 2021.
Dopo un’invasione zombie
a Las Vegas una squadra di mercenari si prepara per il maggiore
azzardo di sempre: intrufolarsi nella zona sottoposta a quarantena
e mettere a segno la rapina più grande mai tentata.
Diretto da Zack
Snyder e basato sulla storia di Zack Snyder, il film è scritto da
Zack Snyder, Shay Hatten, Joby Harold e prodotto da Deborah Snyder,
Wesley Coller, Zack Snyder. Protagonisti del film sono Dave
Bautista, Ella Purnell, Omari Hardwick, Ana De La Reguera, Theo
Rossi, Matthias Schweighöfer, Nora Arnezeder, Hiroyuki Sanada, and
Garret Dillahunt, Tig Notaro, Raúl Castillo, Huma Qureshi, Samantha
Win, Richard Cetrone, Michael Cassidy.
Army of the dead
si presenta come continuazione di un’idea di espansione
dell’universo zombie di Zack Snyder, dopo esservici buttato a
capofitto con L’alba dei Morti Viventi nel 2004. E’ in
lavorazione anche una serie animata, un film spin-off sulle origini
del personaggio di Ludwig Dieter (lo scassinatore
del team di rapinatori/mercenari) e probabilmente verrà anche
annunciato un sequel.
Army of the Dead si muove all’interno di una Las Vegas
reinventata
La trama di Army of the dead muove
le fila da un fortuito incidente, a causa del quale uno zombie
fugge da un convoglio blindato e finisce per infettare l’intera Las
Vegas. La capitale del Nevada è ormai diventata una città di
zombie, fatta circondare dal governo da un muro di container
metallici. Nessuno può quindi entrare, né uscire; inoltre, il
governo ha deciso di bombardare la città entro due giorni, per
eliminare così ogni presenza di zombie ancora vaganti tra i ruderi.
Siamo però pur sempre a Las Vegas, e nei sotterranei dei casinò è
nascosta una fortuna: entrano quindi in gioco un gruppo di
mercenari, a cui spetta il compito di (ri)entrare a Las Vegas, fare
breccia nel caveau e fuggire col malloppo. A capo della squadra
troviamo Scott Ward (Dave
Bautista), che porta ancora addosso le ferite della
guerra persa contro gli zombie.
E’ usuale per Snyder presentare
titoli di testa accattivanti, che riassumono il tono generale del
film e le tematiche che mira ad approfondire. Egli punta infatti
all’estetica assolutamente centrata, con corpi scultorei e marmorei
da riprendere da ogni angolazione: questo consente a Snyder di
lavorare sulle criticità che questi riportano, sui “flaws” che
possono ridimensionare queste figure di spicco. Bautista viene
presentato come l’elemento chiave che dovrebbe far funzionare il
film, eppure viene relegato a spettatore quasi passivo che
introduce, assieme al personaggio di Lily/Coyote
(Nora Arnezeder), i membri della squadra dentro
una Las Vegas reinventata. Gli zombie sono confinati in questo
perimetro e non hanno mai varcato i confini: sono guidati dagli
Alfa, i più evoluti e intelligenti, capaci anche
di procreare e generare una nuova stirpe.
Snyder fa suo il materiale condotto
già brillantemente da George A. Romero, inserendo
un tocco moderno in pieno stile 28 Giorni Dopo o Train To Busan (2016) dalla Corea. I risultati
non tardano ad arrivare, con make up ed effetti curati per quanto
riguarda la minaccia interna e ambientazione nel complesso, ma si
notano chiaramente i limiti di budget (circa 80 milioni concessi da
Netflix):
ripresa perlopiù statica che ritrae solo un soggetto alla volta,
con giochi inutili di messa a fuoco e sfondo mai definito,
fotografia calda ma molto accesa, quasi come ci fosse un seppia ad
inondare il girato.
I personaggi secondari, che
dovrebbero supportare il lavoro svolto da Dave Bautista come lead character, vengono
sacrificati barbaramente in favore del gorefest che tanto fa gola
agli amanti degli zombie movie. Nel complesso, notiamo qualche
intuizione riuscita nel tentativo di generare il twist della
squadra col destino segnato già dal principio (una vera Suicide
Squad per intenderci, andando a prelevare
dall’universo dei supereroi DC al cinema), però nulla di
encomiabile che faccia gridare al film compatto, quadrato, pronto a
riservarci sorprese e reinterpretazioni di spicco.
Un popcorn movie citazionistico
Snyder è qui in vesti di factotum,
si è sbizzarrito nel mescolare differenti generi cinematografici,
tra cui spiccano l’action, il war movie, il western e, soprattutto,
l’heist movie, il tutto chiaramente calato in un contesto
apocalittico. E’ praticamente impossibile proporre qualcosa di
incisivo ed originale nel contesto degli zombie-movie, uno dei
sottogeneri più abbracciato in diverse epoche dal cinema: è
difficile per chi si cimenta col suddetto genere risultarne
innovatori e ciò che ci viene restituito non è altro che un
pastiche, una mescolanza senza soluzione di continuità di topoi
caratteristici del genere cuciti forzatamente addosso al nuovo
millennio. Army of the Dead si riempie di citazioni (da Il Pianeta della Scimmie ai carpenteriani
1997: Fuga da New York e Fantasmi su
Marte), qualche omaggio (vedi la bandana rossa indossata
dal personaggio di Chambers che ricorda quella
indossata da Vasquez in Aliens – Scontro
finale) e un’ultra-cinetica successione di sequenze
adrenaliniche che puntano a uno show balistico e splatter di grande
effetto.
La confezione d’impatto tenta di
tamponare le lacune di una scrittura debole, soprattutto tramite
l’inserimento di tracce musicali, benchè queste sortiscano
l’effetto opposto: infatti la soundtrack – che ripropone celebri
brani come Zombie dei Cranberries, Did You Really
Want to Hurt Me dei Culture Club o Bad Moon Rising
di Theo Gilmore– cerca di parlare da sé senza
tuttavia sviluppare una sceneggiatura adeguata, con brani cantati
che prendono il posto della psiche di personaggi monodimensionali.
I pezzi in questione vorrebbero indicare lo stato sofferente di
protagonisti che si scontrano con una minaccia decisamente più
forte di loro, eppure non si trova nessuna giustificazione
convincente dal punto di vista dell’arco di trasformazione dei
personaggi all’inserimento di determinati brani.
L’estesa durata del film non è
giustificata da reali esigenze drammaturgiche: non vi sono
sviluppi, stratificazioni o risvolti tanto rilevanti da estendere
il plot cosi a lungo. Army of the dead si configura quindi
meramente come popcorn movie, incentrato sull’intrattenimento a
buon mercato, piuttosto che sulla sostanza. Una pellicola dalle
tinte fumettose e ludiche, per chi sposa il cinema di Snyder.
Army
of the Dead segnerà il ritorno di Zack
Snyder al genere horror dopo L’alba dei morti
viventi del 2004. Il film arriverà su Netflix il prossimo anno e seguirà un gruppo di
mercenari che cerca di portare a termini la più grande rapina mai
tentata in una Las Vegas infestata da zombie. Il cast del film
annovera anche Dave Bautista, Ella Purnell e
Garret Dillahunt.
Il servizio di streaming è
chiaramente fiducioso che gli abbonati risponderanno positivamente
alla nuova fatica del regista di Batman v Superman e Justice
League, dal momento che nella giornata di ieri – come
apprendiamo da
Variety – è stato confermato che un film prequel ancora senza
titolo e una serie animata basati sull’universo di Amy
of the Dead sono ufficialmente in fase di sviluppo.
Shay Hatten, uno degli sceneggiatori del film, scriverà sia il
prequel che lo show televisivo.
“Sono incredibilmente eccitato
per l’opportunità di collaborare nuovamente con Netflix mentre
espandiamo l’universo di Army of the Dead sia con un prequel
internazionale, sia esplorando il mondo visivamente dinamico
dell’animazione”, ha dichiarato Snyder in un comunicato
ufficiale. “È stata una grande collaborazione e siamo
entusiasti che Netflix consideri questa grande proprietà
intellettuale come lo facciamo noi”.
È interessante notare che il film
prequel sarà diretto e interpretato da Matthias Schweighöfer, uno
dei membri del cast di Army
of the Dead, e che si concentreàr sul personaggio da
lui interpretato, Ludwig Dieter. In merito a ciò, l’attore ha
dichiarato: “È già stato un grande piacere far parte di questo
meraviglioso ensemble attorno a Zack Synder. È stato un progetto
affascinante. Sono felice che ora venga sviluppato su così tanti
livelli diversi.”
Per quanto riguarda la serie anime,
il cui titolo sarà Army of the Dead: Lost Vegas,
lo storyboard artist di Justice
League nonché veterano del DC Animated Universe, Jay
Oliva, figurerà come showrunner e regista di due episodi.
La serie racconterà la storia delle
origini del personaggio di Bautista e della sua squadra di soccorso
mentre affrontano la misteriosa fonte dell’epidemia di zombi
durante la caduta iniziale di Las Vegas. Snyder ha anche
firmato per dirigere almeno due episodi dello show. Bautista e
altri attori riprenderanno i loro ruoli dall’originale Army of the
Dead.
Sembra che Netflix stia rivalutando l’accordo con
Zack Snyder: è infatti emersa la notizia che lo
streamer sta interrompendo i lavori su qualsiasi progetto spinoff
di Army
of the Dead. La notizia arriva per gentile concessione
di What’s On Netflix [via The Wrap]. Nel 2021, Snyder
ha firmato un accordo di prima visione con Netflix, che ha portato
a diversi progetti, tra cui Army
of the Dead del 2021, il suo prequel Army of
Thieves, Rebel Moon – Part 1: Figlia del
fuoco e Rebel Moon – Part 2: La
sfregiatrice. A seguire, l’imminente serie animata sulla
mitologia norrena, Twilight of the Gods.
Ma tornando al franchise di Army
of the Dead, Snyder aveva chiaramente grandi progetti
per l’IP, che ha avuto un grande successo durante la pandemia
COVID-19, in cui molti americani sono stati costretti a rimanere in
casa. All’epoca, il film sugli zombie debuttò con numeri
impressionanti, entrando nella top 10 dei film originali Netflix
più visti. Il film si concludeva con un chiaro segnale che c’era
ancora una storia da raccontare, poiché sembrava inevitabile che
l’epidemia zombie si sarebbe estesa oltre i confini di Las Vegas.
Con un po’ di ritardo, è stato confermato lo sviluppo di un film
sequel, intitolato Planet of the Dead, e di un
prequel anime/animato, intitolato Army of the Dead: Lost
Vegas.
Nel 2023, Snyder ha confermato che
quest’ultimo era morto, nonostante tutte le registrazioni vocali e
le animazioni fossero state completate. Snyder ha dichiarato:
“Abbiamo realizzato tutte le sceneggiature e le animazioni, e tutte
le voci sono state registrate. Quindi si poteva guardare, anche
nella sua folle forma animata – si poteva guardare l’intera
serie”. Ora sembra che anche il lavoro su Planet
of the Dead sia stato interrotto. “Siamo molto
ambiziosi in tutto“, ha dichiarato Snyder a The Wrap.
I film a grande budget di Snyder,
Rebel Moon, e i loro tagli estesi sono stati
universalmente derisi dai fan e dalla critica. Questo ha
probabilmente portato Netflix a rivalutare l’accordo complessivo
con Snyder. Snyder potrebbe anche voler rivalutare l’accordo, visto
che è impegnato a produrre e potenzialmente dirigere una serie
televisiva prequel di 300 per la Warner Bros.
Tuttavia, ha anche recentemente rivelato che vuole che il suo
prossimo progetto dopo Twilight of the Gods sia un
piccolo film, senza VFX.
Army of the Dead: la trama, i prequel e i sequel
Il film segue le vicende di una
squadra di scassinatori che svolgono una rapina in un casinò di Las
Vegas mentre la città è invasa da orde di zombie. Il film, prodotto
e distribuito da Netflix, è diretto da
Zack Snyder. Nel
cast rientrano Dave Bautista, Ella Purnell,
Omari Hardwick, Ana de la
Reguera, Theo Rossi, Matthias
Schweighöfer. Il film ha dato il via ad una
storia tentacolare: Netflix ha in progetto
almeno 2 sequel, un prequel (Army of Thieves, disponibile
su Netflix da venerdì 29 ottobre), 3 spin-off e il
prequel animato Army of the Dead: Lost Vegas, in arrivo
nella primavera del 2022.
Tramite VERO, Zack
Snyder ha diffuso la prima foto ufficiale del suo nuovo
film, co-prodotto da Netflix, Army of the Dead, uno
zombie movie con protagonista, tra gli altri volti più o meno noti,
anche il Guardiano della Galassia Dave
Bautista.
Nella didascalia di accompagnamento
alla foto, Snyder ha scritto che non è riuscito ad essere presente
al Comic-Con, ora in svolgimento a San Diego, perché impegnato ad
uccidere zombie.
Il film sarà uno
zombie-horror-thriller prodotto insieme alla moglie, Deborah
Snyder, e alla neonata compagnia The Stone Quarry.
Nel frattempo è trapelata in rete la
prima sinossi ufficiale, che a quanto pare prende le distanze
dall’idea della sceneggiatura originale (lì i protagonisti erano
uomini zombie che violentavano le donne umane per generare degli
eredi) presentata nel 2008 come remake di The
Thing di Matthijs van Heijningen Jr:
“L’avventura è ambientata
durante un’epidemia di morti viventi a Las Vegas, quando un uomo
decide di radunare un gruppo di mercenari per compiere un ultimo
grande colpo nella zona di quarantena e mettere a segno la più
grande rapina mai tentata.“
Nel cast del film ci sono Dave Bautista, Ella Purnell, Garret
Dillahunt, Ana de la Reguera, Theo Rossi, Nora Arnezeder e Chris
D’Elia
Dopo l’impresa compiuta
riuscendo finalmente a realizzare la sua Snyder Cut di
Justice
League, Zack Snyder torna ad un progetto originale,
questa volta su “piccolo”schermo, per un film targato Netflix: Army
of the Dead.
Immaginate un mondo dove
Las Vegas, che già di per sé è una città singolare, sia la
residenza di un gruppo di super intelligenti e evoluti zombie.
Dentro ad una città circondata da un muro (vi ricorda qualcosa?)
allo scopo di contenerli, questi zombie 2.0 vivono indisturbati
fino a quando uno sgangherato gruppo di coraggiosi uccisori di
zombie non si reca nella red zone per recuperare un bottino
multimilionario custodito all’interno del caveau di un casinò
abbandonato. Questo sbilenco gruppo di eroi riuscirà nell’impresa?
Una cosa è certa, il gioco vale la candela, tigre zombie
compresa.
Seduto come in
un’inquadratura di uno dei suoi film, Zack Snyder
dà il benvenuto all’incontro stampa di Army
of The Dead che comprende un incredibile cast:
Dave Bautista, Ella Purnell, Omari Hardwick, Matthias
Schweighöfer, Ana de la Reguera, Nora Arnezeder, Tig Notaro, Garret
Dillahunt, Theo Rossi, Raul Castilo, Samantha Win, Huma S. Qureshi,
Hiroyuki Sanada e Richard Cetrone.
Ogni personaggio è
contraddistinto da una caratteristica e ognuno di loro,
pre-apocalisse zombie, aveva una mansione, o un lavoro
completamente differente, un po’ come tutti coloro che si sono
dovuti reinventare causa Covid.
Cambiare è inevitabile?
“Ognuno si è dovuto abituare ad una nuova normalità –
spiega Nora Arnezeder– per esempio il mio personaggio
nel film è una solitaria che impara come stare in gruppo e lavorare
insieme, ma soprattutto scopre cos’è la solidarietà e l’umanità nel
suo percorso e credo sia ciò che è successo a molte persone durante
la pandemia.”
E se per la bionda Lily
nel film cambiare è inevitabile, per Omari Hardwick, la star
di Power, il cinema prende spunto dalla realtà “ognuno di noi
ha un destino e un percorso scritto per una ragione e credo sia un
po’ profetico e ironico che Zack sia riuscito a portare alla vita
un film come questo dove l’arte imita la vita, e a volte, come in
questo caso, in un certo senso la precede.”
Parola al protagonista di Army of the Dead, Dave Bautista
Profetico, geniale, un
gran comunicatore in grado di mettere insieme in armonia un
variegato numero di attori, così viene descritto Zack Snyder
dai protagonisti del suo film, soprattutto dal leader Dave
Bautista, che, per la prima volta nella sua carriera di attore,
offre davvero una performance che non si basa affatto solo sulla
presenza scenica e sul fisico: “La prima volta che ho letto la
sceneggiatura ho pensato che fosse davvero una storia di
redenzione, il che mi ha sorpreso, perché pensavo che Scott, il mio
personaggio, fosse il classico eroe d’azione, ma quando ho visto
che non era così ma che aveva moltissime sfumature, un passato e
tanta sofferenza, ho pensato che avesse molta anima – dice
l’ex wrestler – Zack mi ha dato molta libertà nell’esprimermi,
volevo dare spessore a questo personaggio, ovviamente fisicamente
lo rispecchio già, credo sia interessante la vulnerabilità che è
stata data al mio Scott, in questo modo le persone fanno il tifo
per lui, soprattutto quando si trova nelle situazioni più
difficili. C’è un bellissimo risvolto familiare, è un film
stratificato, non è la classica pellicola sugli zombie, ci sono
moltissime emozioni e questo per me rende la storia interessante e
unica.”
È ormai noto come Snyder
abbia una fascinazione per la mitologia greca, anche in Army of
The Dead non si è lasciato sfuggire l’occasione e il suo zombie
alpha infatti, prende spunto proprio dal Dio Zeus, ma da dove viene
questa passione? “Sono un grande fan di Joseph Campbell e il suo
“potere del mito”, il modo in cui troviamo spesso noi stessi nel
mito e come il mito stesso in molte cose sia lo strumento per
decodificare il mondo. C’è una ragione sul perché le storie vengono
raccontate nel tempo nelle differenti culture, credo sia un modo
per ricordare noi stessi, per me l’aspetto mitologico di questo
Zeus è per descriverlo come una sorta di padre di questa specie è
l’Adamo di questo nuovo mondo, un leader, e quando vede la statua
di Zeus è come se vedesse sé stesso, lì realizza che ha bisogno di
un mantello.”
Il film arriverà
su Netflix il 21 maggio. Preparatevi a un’esplosione di
divertimento pop e fluo, che però non trascura un sotto testo di
critica alla società americana e alla sua gestione, antieroi
problematici che scappano dai loro problemi e zombie per i quali
fare il tifo, innamorati e molto più umani di quello che si può
pensare. Tra tigri zombie e Las Vegas distrutta, Zack Snyder
ci regala un film stratificato, come i suoi personaggi, che vivono
in un mondo molto simile al nostro e lottano per redimersi, nessuno
vuole essere un eroe, per fortuna!
Come confermato lo scorso gennaio,
il prossimo progetto di Zack Snyder si intitolerà
Army Of The Dead, produzione originale Netflix che lo vede tornare alla regia dopo il
“travagliato” e deludente Justice
League. Il film sarà uno zombie-horror-thriller
prodotto insieme alla moglie, Deborah Snyder, e alla neonata
compagnia The Stone Quarry.
Nel frattempo è trapelata in rete la
prima sinossi ufficiale, che a quanto pare prende le distanze
dall’idea della sceneggiatura originale (lì i protagonisti erano
uomini zombie che violentavano le donne umane per generare degli
eredi) presentata nel 2008 come remake di The
Thing di Matthijs van Heijningen Jr:
“L’avventura è ambientata
durante un’epidemia di morti viventi a Las Vegas, quando un uomo
decide di radunare un gruppo di mercenari per compiere un ultimo
grande colpo nella zona di quarantena e mettere a segno la più
grande rapina mai tentata.“
“Non avrò le mani legate in
questo progetto“, aveva dichiarato Snyder
all’Hollywood Reporter, probabilmente strizzando l’occhio al
trattamento subito dalla Warner Bros. nell’universo DC.
“Ho pensato che questo fosse un
buon modo per ricominciare e per realizzare qualcosa di divertente,
epico, folle e gratificante […] Vorrei onorare questo genere
di cinema e questa mi sembra l’occasione perfetta per raccontare
una storia puramente gioiosa ed esprimermi attraverso un genere. E
nessuno mi ha mai lasciato completamente libero come
stavolta“.
Vi ricordiamo che il nome del
regista figurerà anche tra i produttori di Suicide Squad 2,
sequel affidato a James
Gunn che avrà il compito di riavviare il franchise DC
con nuovi personaggi e un nuovo approccio alle storie dei
fumetti.
Quello del revenge
movie è da sempre un filone di film particolarmente
popolari e acclamati, dove il protagonista di turno intraprende una
spedizione punitiva nei confronti di quanti hanno ucciso o rapito
dei suoi cari. Da prima genere prettamente pensato per un pubblico
maschile, negli ultimi anni, fortunatamente, sono stati realizzati
sempre più film dove ad andare in cerca di vendetta è un
personaggio femminile. Da Il
buio nell’anima a Colombiana, da Peppermint
– L’angelo della vendetta fino al recente Army of
One.
Diretto da Stephen
Durham, regista qui alle prese con un genere diverso dopo
essersi occupato prevalentemente di
horror, Army of One è un intenso
thriller che fa della sua solitaria protagonista una
personalità dotata della forza e delle capacità di un intero
esercito, come recita il titolo. Realizzato nel 2020, il film non
ha però ottenuto un’adeguata distribuzione, anche per via della
pandemia di Covid-19, cosa che lo ha portato a passare piuttosto in
sordina.
Ed ecco perché il suo passaggio
televisivo è l’occasione per gli appassionati di questo genere per
scoprire questo solido
thriller
d’azione ricco di colpi di scena e sequenze di grande impatto.
In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali
curiosità relative a Army of One. Proseguendo qui
nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo finale. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio
catalogo.
La trama di Army of
One
Protagonista del film è
Brenner, un’agente delle forze speciali, che
insieme a suo marito Dillon parte per
un’escursione nei boschi per staccare dal lavoro. Durante le loro
esplorazioni si intrufolano in una baita e scoprono per caso un
deposito illegale di armi e droghe. I due, capendo la gravità della
situazione, tentano di fuggire. Il loro tentativo è però vano
perché i trafficanti, capitanati dallo
spietato Butch, li vedono, li inseguono e
riescono a catturarli.
I criminali non si accontentano di
una semplice cattura ma dopo aver torturato la coppia, uccidono
Dillon e pensano di aver ucciso anche Brenner che invece sopravvive
alle violenze inflitte. La donna, riuscita a liberarsi, è ora
intenzionata a vendicare il marito. Rabbia e dolore uniti alla sua
preparazione militare le daranno la forza e la determinazione di un
intero esercito, che la aiuterà in questa caccia al nemico.
Il cast del film e le location dove è stato girato il film
Ad interpretare la protagonista,
Brenner, vi è l’attrice Ellen Hollman, nota
per aver recitato anche nella serie Spartacus e nei film
Love and
Monsters e Matrix:
Resurrections. Accanto a lei, nel ruolo del marito Dillon,
vi è invece l’attore Matt Passmore, visto nelle
serie Satisfaction e The Glades.
L’attrice Kendra Carelli interpreta invece Emily,
mentre Alan Moore è il detective Frank Shelton,
uno dei pochi uomini di cui Brenner può fidarsi.
Gary Kasper
interpreta Buth, mentre Stephen Dunlevy è Hank,
uno dei mercenari. L’attore, nella vita reale, è il marito di
Ellen Hollman. Infine, l’attrice Geraldine
Singer, recentemente vista nei film Scappa – Get
Out, Nessuno ti
salverà e Lisa
Frankenstein, interpreta Mama, potente criminale in cui si
imbatterà Brenner. Per quanto riguarda le location dove si sono
svolte le riprese, invece, i luoghi prescelti si possono ritrovare
in Alabama e in Georgia.
Come finisce il film? Ecco la
descrizione del finale
Nel corso del film Brenner scopre
che Butch fa capo ad una donna di nome Mama, che
possiede quasi tutta la città e gestisce tutti gli affari di droga
che in essa avvengono. Pertanto, detiene il potere maggiore
all’interno di questi confini. Seguendo le tracce dei suoi uomini e
uccidendoli uno dopo l’altro, Brenner arriva finalmente a una casa
di proprietà di Mama, dove affronta Butch e lo uccide.
Brenner viene a quel punto inseguita
dagli scagnozzi di Mama all’interno della foresta. Durante
l’inseguimento, Brenner fa la conoscenza di Emily, che eraa tenuta
prigioniera da Mama ed è incinta del figlio di Butch. Brenner le
promette che, qualunque cosa accada, si assicurerà che Emily e il
nascituro restino al sicuro. Tuttavia, decide di usare la ragazza
come esca per attirare allo scoperto Mama.
Quando però la criminale trova
Emily, si genera una situazione di stallo, con Mama che tiene la
ragazza bloccata con un coltello alla gola. In un momento di
distrazione di Brenner, Mama uccide senza pietà Emily, che esala
l’ultimo respiro tra le mani di Brenner. Quest’ultima, disperata
per non essere riuscita a mantenere la sua promessa, giura
ulteriormente vendetta nei confronti della criminale, ormai rimasta
a corto di scagnozzi.
Poco dopo, Mama passare il tempo
fuori casa mentre uno dei suoi ragazzi sta per darle del tè.
Proprio in quel momento, Mama riceve un messaggio con scritto
“giorno del giudizio” sul suo telefono e sente un colpo di
pistola. Pochi istanti dopo, un proiettile le buca la fronte,
lasciandola morta sulla sedia. Naturalmente è Brenner ad aver
sparato da lontano, che può così considerare conclusa la sua
vendetta, pur dovendo vivere con il rimorso per non essere riuscita
a salvare suo marito ed Emily.
Il trailer di Army of One e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Army
of One grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Google Play,
Apple TV, Now e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 29
giugno alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Si chiamerà Arms and
the Dudes il prossimo film di Todd
Phillips (Una notte da Leoni, Parto col
Folle) e che vedrà protagonisti la strana coppia
formata da Shia LaBeouf e Jesse
Eisenberg interpretare due tossicodipendenti che si
troveranno coinvolti in un pericoloso traffico d’armi.
La storia è tratta da eventi
reali raccontati da Guy Lawson, che
svelò su Rolling Stone l’assurda vicenda di questi due ragazzi che
dovettero affrontare ben più di un’avventura incredibile e
tragicomica.
Lo script sarà curato dallo stesso
Phillips con Jason Smilovic
(Slevin-Patto Criminale) e il film sarà
prodotto dalla Green Hat Films, nuova società di produzione fondata
dallo stesso regista in collaborazione con Bradley
Cooper.
In questi giorni sono iniziate le
riprese di Arms & the Dudes, la nuova
commedia di Todd Phillips (Una Notte
da Leoni) con protagonisti Jonah
Hill, nominato all’Oscar come
miglior attore non protagonista per il suo esilarante ruolo in
The Wolf of Wall
Street, e Miles Teller,
rivelazione dell’anno per il ruolo del giovane batterista in
Whiplash.
Scritto da Todd
Phillips insieme a Jason Smilovic
(Slevin – Patto Criminale), il film,
ispirato alla storia vera raccontata da Guy Lawsom
in un articolo su Rolling Stone, racconta
di due tossici ventenni (Hill e
Teller) che, arrivati a Miami Beach durante la
guerra in Iraq, diventano commercianti di armi per il governo
statunitense. Quando si troveranno di fronte a un affare da 300
milioni di dollari per vendere armi all’esercito afghano però
scopriranno di avere a che fare con persone molto pericolose.
Le riprese sono momentaneamente in
atto in Romania poi si sposteranno a Las
Vegas, Southern California,
Miami e infine in Marocco.
Prossimamente Jonah
Hill sarà al cinema con Hail
Caesar, nuovo attesissimo film dei fratelli
Coen, e come doppiatore nel cartoon
Sausage Party. Invece Miles
Teller sarà nel cinecomic Fantastic 4 – I
Fantastici Quattro.
Sulla scia della grande rivelazione
di Secret
Invasion, cosa sta succedendo esattamente con
Armor Wars? Anche utilizzando la consueta politica
del silenzio, la Marvel è stata insolitamente
silenziosa nel rivelare dettagli sul progetto. Tuttavia, gli
“scoopers” dei social media hanno approfittato del fatto che non si
sa molto di Armor Wars per proporre diverse nuove indiscrezioni. La
principale di queste è il ritorno del Justin Hammer di
Sam Rockwell.
Recentemente è apparso al Tonight
Show Starring Jimmy Fallon per promuovere l’uscita di Argylle,
e a Sam Rockwell è stato chiesto di commentare le
voci sul ritorno di Hammer in Armor Wars.
Sam Rockwell ha detto: “Beh, sto
aspettando la telefonata… Non ho ricevuto la telefonata, no. Mi sto
facendo crescere la barba e tutto il resto”. Tuttavia, ha
anche condiviso che se la Marvel dovesse effettivamente
chiamarlo, sarebbe pronto a riprendere il ruolo: “Ascoltate, ci
sto. Sì, andiamo“. La discussione su Armor
Wars inizia al minuto 03:55 del video qui sotto.
Di seguito invece la nostra
intervista all’attore in occasione della premiere a Londra di
Argylle
Cosa sappiamo su Armor
Wars?
Il 10 dicembre 2020, durante
l’Investor Day 2020 della Disney, Kevin Feige ha rivelato che una serie
televisiva di Armor Wars era in fase di sviluppo
per Disney+.
Nell’agosto 2021, Yassir Lester (Black Monday; Girls; The
Carmichael Show) è stato assunto come sceneggiatore capo della
serie.
Tuttavia, nel settembre 2022, è
stato rivelato che Armor Wars sarebbe stato
sviluppato come film invece che come serie televisiva, con Lester
che avrebbe dovuto trasformare le sceneggiature dei vari episodi in
una sceneggiatura.
Fonti piuttosto affidabili,
The Cosmic Circus e Daniel Richtman, hanno
dichiarato che Hammer tornerà nel film. Altre voci affermano che
anche l’Ultron di James Spader e Riri Williams/Iron
Heart di Dominique Thorne dovrebbero comparire nel
film.
Finora, la Marvel ha confermato solo che
Don Cheadle riprenderà il suo ruolo di James
Rhodey, alias War Machine, nel MCU.
In precedenza, Cheadle aveva
anticipato che Armor Wars (quando era ancora una
serie televisiva) si sarebbe occupato di esplorare chi è
Rhody al di fuori dell’armatura.
“Non credo che abbiamo mai
veramente scavato in lui, e ora è un’opportunità per esplorare
veramente la sua vita emotiva, la sua vita interiore, le sue
relazioni, la sua traiettoria, dove vuole andare, quali sono le sue
sfide. Ovviamente, bisogna ripagare il materiale Marvel. E rientrare nella
tradizione della mitologia del personaggio e del MCU in generale”, ha detto
Cheadle.
Naturalmente, i lettori della
Marvel Comics riconosceranno che il progetto
prende il nome dai 7 numeri scritti da David Michelinie e Bob
Layton e disegnati da Mark D. Bright e Barry Windsor-Smith.
In questa serie di 7 numeri,
Tony Stark scopre che Spymaster ha rubato i
suoi progetti per una prima armatura di
Iron Man e li ha venduti a Justin Hammer. Hammer usa i progetti
per potenziare la potenza di diversi cattivi di serie D come
Stilt-Man, Mauler, Controller, Beetle e altri.
Alla fine, il governo degli Stati
Uniti mette le mani sui progetti e costruisce un proprio nucleo
corazzato di soldati che intende utilizzare per sorvegliare i
supereroi disonesti.
Con Tony Stark defunto nel MCU, il prossimo film di
Armor Wars sarà solo vagamente basato sulla serie
di fumetti, se vorrà prendere in prestito qualcosa di diverso dal
nome del fumetto. La Fase 6 del MCU si conclude il 7
maggio 2027 con Avengers:
Secret Wars, quindi è probabile che Armor
Wars possa uscire alla fine del 2027/inizio 2028, nella
migliore delle ipotesi.
I Marvel Studios hanno annunciato per la prima
volta i piani per una serie TV di Armor Wars nel
2020, ma da allora il progetto si è
evoluto in un film. Secondo The Cosmic Circus, il piano
attuale è che il film segua in ordine di uscita il progetto sui
Fantastici Quattro, il che significa che possiamo
aspettarci che questa avventura guidata da War Machine arrivi nei
cinema il 25 luglio 2025.
Per quanto riguarda la storia, il
Dipartimento per il controllo dei danni sarà il
protagonista assoluto. Dopo aver preso possesso della tecnologia
del defunto Tony Stark in Spider-Man: No Way Home,
si dice che l’agenzia governativa creerà un “Iron Army” per
proteggere meglio il mondo dopo Secret Invasion.
Secondo il sito, l’esercito di
armature cadrà poi sotto il controllo dei veri cattivi del film,
guidati da Valentina Allegra de Fontaine e il
Justin Hammer di Iron Man 2.
Contro di loro si ergerà War Machine. In questo scenario si
inserirebbe anche il personaggio di Riri Williams, alias
Ironheart e forse ci sarà spazio anche per
l’Ultron di James Spader, che a questo punto potrebbe
tornare al Marvel Cinematic Universe
come si era già ipotizzato.
Essenzialmente il film potrebbe
essere a tutti gli effetti un Iron Man 4, che però
non presenterà Tony Stark di Robert Downey Jr., il
che potrebbe essere la soluzione migliore per portare avanti
l’eredità di quello che è a tutti gli effetti la mente del MCU.
I piani originali prevedevano che
Armor Wars fosse una serie TV Disney +,
ma recentemente le idee all’interno del comparto creativo sono
cambiate e il progetto è finito per diventare una grande storia per
il cinema. Il ritorno di Ultron potrebbe essere proprio una delle
ragioni per la quale la storia è diventata tanto grande da
trasferirsi dal piccolo al rande schermo.
Recentemente Ultron è stato visto in
azione negli gli eventi narrati dalla serie What
If…?poiché in quello show è stato una
minaccia per l’intero Multiverso. Dopo aver abitato con successo
quello che sarebbe diventato il corpo di The
Vision nell’MCU, ha acquisito le Gemme dell’Infinito e si è reso conto
dell’esistenza di The Watcher. Scatenando la
guerra nel Multiverso, ma alla fine fu fermato dal Capitano
Carter e dalla sua squadra. Solo il tempo ci dirà se
Spader tornerà davvero nei panni di Ultron, ma vale la pena seguire
ulteriori sviluppi per scoprire come si svilupperà questo progetto
che sulla carta sembra essere molto allettante!
Armor Wars è stata annunciata per la
prima volta come serie TV Disney+ nel 2020. Yassir Lester è stato
assunto come capo sceneggiatore nell’agosto del 2021, ma sono
seguiti innumerevoli ritardi fino a quando, nel settembre del 2022,
abbiamo appreso che il progetto era in fase di sviluppo come
film.
Da allora non si è saputo più nulla
del progetto, anche se Secret
Invasion doveva gettare le basi per il film
suggerendo che Rhodey era stato sostituito da uno Skrull mutaforma.
Questo probabilmente è avvenuto dopo che è stato ferito da Visione
durante la battaglia all’aeroporto di
Captain America:Civil
War”.
L’idea era carina in apparenza, ma
i fan non sono stati contenti di come questo abbia sminuito il suo
addio a Tony Stark in Avengers:Endgame. Lo Skrull Rhodey, inoltre,
non ha fatto abbastanza durante il suo periodo come War Machine per
rendere il passaggio di testimone così d’impatto come
richiesto.
Cosa ha detto Don Cheadle
su Armor Wars?
Don Cheadle partecipa al photo call di “Miles Ahead” durante il 66°
Festival Internazionale del Cinema di Berlino.
– Foto di tanka_v Via Depositphotos.com
Quando di recente è stato chiesto a
Don Cheadle a che punto è la situazione con
Armor Wars, ha risposto: “Potete
scoprirlo e farmelo sapere.[Non lo so, non sono
sicuro di come stiano le cose in questo momento.Penso che le cose stiano subendo molti cambiamenti, e
vedremo cosa succederà, vedremo di cosa si tratta”.
“Penso che, come dire, la
Marvel sia costantemente in uno
stato di, tipo, ‘Qual è la cosa più interessante?’.E credo onestamente che alcuni dei loro film avrebbero
dovuto essere delle serie e alcune delle loro serie avrebbero
dovuto essere dei film ”, ha detto il regista a
ComicBook.com. “E credo che ora ne stiano tenendo
maggiormente conto, riflettendoci un po’ di più”.
“Finché non hanno ancora
iniziato a girarlo, è come dire: chi se ne frega?”, ha
aggiunto, prima di ammettere: “Penso che la storia che ho
raccontato sia una serie molto divertente”.
Non è chiaro quanto Lester sia
esattamente coinvolto in questa nuova iterazione di Armor
Wars, anche se ha continuato a suggerire che la versione
cinematografica arriverà al punto molto più rapidamente di quella
che sarebbe stata più un’opera di carattere con la durata
prolungata di uno show televisivo.
“Come nel caso di Secret Invasion – tutte queste altre cose
[come] il modo in cui la storia di Rhodey deve inserirsi
nell’universo più grande, c’è una versione più rapida che lo
proietta di nuovo nella storia un po’ più velocemente, invece di
una meditazione su chi è il personaggio”.
Armor
Wars non ha una data di uscita e probabilmente non
avverrà prima di Avengers:Secret Wars… se mai verrà realizzato.
Deadline ha confermato che la
serie Disney di sei episodi della Marvel, Armor
Wars, sarà ora trasformata in un film.
Don Cheadle dovrebbe riprendere il ruolo del
colonnello James Rhodes, alias War Machine. Yassir
Lester, che era già a bordo della serie come
sceneggiatore, rimane nel progetto nella stessa veste.
La serie è stata annunciata per la prima volta durante il Disney Investor Day nel dicembre
2020.
Al momento non c’è nessun regista
collegato al progetto né nessun dettaglio in merito a quando il
film uscirà nel continuum del Marvel Cinematic Universe
2023-2025.
La storia di Armor Wars ha
attraversato Iron Man (Vol. 1) dal n. 225 (dicembre 1987) al n. 231
(giugno 1988), è stata scritta da David Michelinie
e Bob Layton con i disegni di Mark
Bright. Nella serie, soprannominata anche “The Stark
Wars”, Iron Man incontra lo Spymaster, che ruba la tecnologia
Stark. Iron Man si scontra anche con Force, che imposta la trama di
“Armor Wars” nei seguenti numeri.
Nei fumetti,
Ultron è stato creato da Hank Pym
e d è finito per diventare uno dei più grandi cattivi
dell’Universo Marvel. Non importa quante
volte è stato sconfitto, il sinistro androide ha trovato un modo
per tornare e ha persino ottenuto la vittoria finale nella sequenza
temporale post-apocalittica “Age
of Ultron“. Ultron è stato persino
un cattivo cosmico per un certo periodo, abbinando il suo ingegno
alle storie dei Guardiani della Galassia.
Tenendo conto di tutto ciò, è difficile non pensare che i
Marvel Studios possano accantonare un
personaggio di questa levatura oggi arriva in rete un rumors al
quanto interessante. Ora con Vision
Quest e Armor
Wars all’orizzonte, le teorie dilagano da tempo
secondo cui Ultron potrebbe tornare in un futuro non troppo
lontano. Secondo le informazioni ottenute dai
moderatori su r/MarvelStudiosSpoilers,
James Spader è infatti pronto a riprendere il
ruolo di Ultron nel film Armor
Warsdei Marvel Studios.
I piani originali prevedevano
che Armor Wars fosse una serie TV Disney
+, ma recentemente le idee all’interno del comparto creativo sono
cambiate e il progetto è finito per diventare una grande storia per
il cinema. Il ritorno di Ultron potrebbe essere proprio una delle
ragioni per la quale la storia è diventata tanto grande da
trasferirsi dal piccolo al rande schermo.
Recentemente Ultron è stato
visto in azione negli gli eventi narrati dalla serieWhat
If…?poiché in quello show è
stato una minaccia per l’intero Multiverso. Dopo aver abitato con
successo quello che sarebbe diventato il corpo di The
Vision nell’MCU, ha acquisito le Gemme dell’Infinito e si è reso conto
dell’esistenza di The Watcher. Scatenando la
guerra nel Multiverso, ma alla fine fu fermato dal Capitano
Carter e dalla sua squadra. Solo il tempo ci dirà se
Spader tornerà davvero nei panni di Ultron, ma vale la pena seguire
ulteriori sviluppi per scoprire come si svilupperà questo progetto
che sulla carta sembra essere molto allettante!
Armor Wars, cosa sappiamo della
serie diventata film?
Durante la presentazione di
sabato di Walt Disney Studios –
Lucasfilm e Marvel
Studios al D23 Expo 2022, il
presidente dei Marvel Studios Kevin Feige è salito sul palco per condividere
una serie di nuovi annunci mentre l’MCU si tuffa ulteriormente nelle
fasi 4, 5 e 6, ovvero The
Saga Multiverso.È stato rivelato
un nuovo logo per Armor
Wars, un’imminente serie Disney+ che pone la domanda:
cosa succede se la tecnologia di Tony
Stark cade nelle mani sbagliate?
La Star Don Cheadle, che riprende il ruolo di lunga
data del colonnello James “Rhodey” Rhodes –
alias War
Machine–
è salito sul palco per parlare della serie. I fan di Rhodey
vedranno il personaggio sotto una luce completamente nuova e,
considerando il titolo della serie, il pubblico può aspettarsi
abiti completamente nuovi per l’eroe, con diversi tipi di
armatura.
Marvel Studios ha annunciato che
Armor Wars sarebbe stato sviluppato come
lungometraggio (invece che come serie Disney+) nel 2022, ma da allora non ci
sono stati praticamente aggiornamenti ufficiali. Abbiamo sentito
dire che lo studio non aveva ancora preso una “decisione
definitiva” sul film in un modo o nell’altro e che poteva ancora
scegliere di non andare avanti. Più di recente, lo scooper
Daniel Richtman ha riferito che il progetto
è in fase di “rielaborazione” dopo la risposta negativa alla
serie Secret
Invasion di Disney+ e “si prevede che si
concentrerà su cose completamente diverse da quelle originariamente
pianificate”.
La scorsa settimana,
abbiamo riferito che il film potrebbe essere stato cancellato
del tutto (o era “buono come morto“), e il produttore di
Brave New World, Nate Moore, ha
ora confermato che il progetto non è più una priorità per lo
studio: “Sai, non è il mio progetto, a dire il vero”, ha
detto a Collider. “Ma so che, mentre la
Marvel [Studios] continua ad
attraversare questa fase, vogliamo assicurarci che tutto ciò che
stiamo realizzando sia fantastico. Quindi, ciò significa che
abbiamo dovuto rallentare alcune cose che erano in primo piano. Non
significa che non le faremo mai, ma significa che dobbiamo essere
un po’ più ponderati in modo che ogni volta, il pubblico abbia la
garanzia di qualità”.
Sebbene una storia incentrata su
War Machine che incorpori elementi del fumetto di
David Michelinie e Bob Layton
potrebbe avere molto potenziale, la decisione della Marvel di rendere il colonnello
James “Rhodey” Rhodes (Don
Cheadle) un impostore Skrull in Secret
Invasion ha probabilmente messo lo studio un
po’ all’angolo dal punto di vista creativo.
Ecco cosa ha detto Cheadle sullo
stato del progetto e sul colpo di scena altamente divisivo di
Secret
Invasion durante un’intervista del 2024.
“Potete scoprirlo e farmelo sapere”, ha scherzato quando
gli è stato chiesto di Armor Wars. “Non lo so, non sono sicuro
di dove sia in questo momento. Penso che le cose stiano
attraversando molti cambiamenti e vedremo cosa succede, vedremo di
cosa si tratta”.
Se
Armor Wars non è stato scartato e sta semplicemente
venendo revisionato, ovviamente resta da vedere su cosa si
concentrerà il film, ma si diceva che la precedente incarnazione
riprendesse dopo gli eventi di Secret Invasion, descrivendo
esattamente cosa è successo al vero Rhodey quando è stato
sostituito da un impostore Skrull. C’erano anche voci secondo cui
Sam Rockwell sarebbe tornato come il cattivo di
Iron Man 2 Justin Hammer.
Non abbiamo avuto molti (o
nessuno?) aggiornamenti ufficiali su Armor
Wars da quando i Marvel Studios hanno annunciato che
il progetto era in fase di sviluppo come lungometraggio nel 2022,
ma un recente rumor sostiene che lo studio deve ancora prendere una
“decisione definitiva” sul film in un senso o nell’altro, e
potrebbe ancora scegliere di non andare avanti.
A Don Cheadle – che, per quanto ne
sappiamo, è ancora legato al ruolo di James “Rhodey” Rhodes/War
Machine – è stato chiesto se poteva condividere qualche notizia sul
progetto durante un’apparizione al Today Show, e ha dato una
risposta che potrebbe essere percepita come molto eloquente.
“Cos’è Armor
Wars?”, ha chiesto l’attore con un sorriso, prima di
aggiungere che si tratta di una situazione in cui “potrei dirtelo
ma dovrei ucciderti”.
Oltre a essere un ottimo modo per
chiudere la questione, questo suggerisce che c’è qualcosa di
cui discutere e che a Cheadle è stato semplicemente detto di
tacere.
Ecco cosa aveva detto Cheadle su
Armor Wars quando era ancora in fase di sviluppo come
serie Disney+.
“Non credo che abbiamo mai
approfondito [Rhodey], e ora è un’opportunità per esplorare davvero
la sua vita emotiva, la sua vita interiore, le sue relazioni, la
sua traiettoria, dove vuole andare, quali sono le sue
sfide.Ovviamente, devi ripagare il materiale
Marvel.E
rientrare nella tradizione della mitologia del personaggio e del
MCU in generale”.
I dettagli della trama sono ancora
molto misteriosi, ma la storia dovrebbe riprendere dopo gli eventi
di Secret
Invasion e potrebbe mostrarci esattamente cosa è
successo al vero Rhodey quando è stato sostituito da un
impostore Skrull. Se Armor Wars si ispira alla serie di
fumetti di David Michelinie e Bob Layton, probabilmente si
concentrerà sulla tecnologia avanzata di Iron Man di Tony Stark che cade nelle
mani sbagliate.
Non sappiamo con certezza a chi
apparterranno queste mani, ma si dice che
Sam Rockwell sia destinato a riprendere il suo ruolo di
Justin Hammer in Iron Man 2, e
si dice che anche Damage Control sia coinvolto.
Rockwell non ha voluto confermare o
smentire nulla mentre promuoveva Argyle
al Tonight Show con Jimmy Fallon all’inizio dell’anno.
“Beh, sto aspettando la
telefonata…Non ho ricevuto la telefonata,
no.Mi sto facendo crescere la barba e tutto il
resto”. Ha però aggiunto che sarebbe interessato a un
ritorno nel MCU se si presentasse l’occasione.
“Ascolta, io ci sto, amico.Sì,
andiamo”.
Con Tony Stark defunto nel MCU, il prossimo film di
Armor Wars sarà solo vagamente basato sulla serie
di fumetti, se vorrà prendere in prestito qualcosa di diverso dal
nome del fumetto. La Fase 6 del MCU si conclude il 7
maggio 2027 con Avengers:
Secret Wars, quindi è probabile che Armor
Wars possa uscire alla fine del 2027/inizio 2028, nella
migliore delle ipotesi.
Don Cheadle sarà
protagonista di Armor Wars, un nuovo film del MCU che lo vedrà tornare nei panni
del Colonnello James “Rhodey” Rhodes, alias War Machine. C’è un
ricco potenziale per il film, a cui Cheadle accenna in una nuova
intervista. Durante un incontro con Entertainment Weekly, rivela di essere molto
entusiasta di presentare il vero Rhodey agli spettatori, che finora
hanno visto il personaggio solo in relazione ad altri importanti
attori del MCU, in particolare Tony. Dopo che
The Falcon and the Winter
Soldier ha permesso sia a Bucky (Sebastian
Stan) che a Sam Wilson (Anthony Mackie)
di uscire dall’ombra di Steve Rogers (Chris
Evans), sembra che il film di Armor Wars
seguirà questa scia e darà a Rhodey un storia più personale, fuori
dall’ombra di Tony Stark.
“Cosa vuole fare? Quali sono i
suoi desideri al di fuori del rapporto con queste persone che
abbiamo già visto? Chi è quando è da solo? Molte di queste cose non
le abbiamo mai viste prima, quindi c’è una buona opportunità per
esplorare quelle cose e, si spera, creare un personaggio completo
che abbia la possibilità di mostrarci cosa c’è oltre l’armatura… In
un certo senso è una rinascita. Sta tornando in questo personaggio,
ma non siamo mai andati nei posti in cui stiamo per andare nello
show, quindi sento che in un certo senso lo stiamo conoscendo anche
dopo tutto questo tempo.”
Al momento non c’è nessun regista
collegato al progetto né nessun dettaglio in merito a quando il
film uscirà nel continuum del Marvel Cinematic Universe
2023-2025.
La storia di Armor Wars ha
attraversato Iron Man (Vol. 1) dal n. 225 (dicembre 1987) al n. 231
(giugno 1988), è stata scritta da David Michelinie
e Bob Layton con i disegni di Mark
Bright. Nella serie, soprannominata anche “The Stark
Wars”, Iron Man incontra lo Spymaster, che ruba la tecnologia
Stark. Iron Man si scontra anche con Force, che imposta la trama di
“Armor Wars” nei seguenti numeri.
Non abbiamo avuto molti (o
nessuno?) aggiornamenti ufficiali su Armor
Wars da quando i Marvel Studios hanno annunciato che
il progetto era in fase di sviluppo come lungometraggio nel 2022,
ma l’anno scorso abbiamo sentito che lo studio non aveva ancora
preso una “decisione definitiva” sul film in un senso o nell’altro,
e che poteva ancora scegliere di non andare avanti.
Più di recente, lo scooper Daniel
Richtman ha riferito che il progetto è stato “rielaborato” dopo la
risposta negativa alla serie Secret
Invasion di Disney+, e che “ci si aspetta
che si concentri su cose completamente diverse da quelle
originariamente previste”.
Sebbene questo potesse essere vero
all’epoca (e potrebbe esserlo ancora, ovviamente), MTTSH
ha ora suggerito che il film è stato cancellato del tutto. Abbiamo
fatto qualche ricerca per conto nostro e ci è stato detto che
Armor Wars è davvero “come morto”.
Se la notizia fosse esatta, non
sarebbe poi così sorprendente. Sebbene una storia incentrata sulle
macchine da guerra che incorporasse elementi tratti dai fumetti di
David Michelinie e Bob Layton avesse molto potenziale, la decisione
della Marvel di rendere il colonnello
James “Rhodey” Rhodes (Don
Cheadle) un impostore Skrull in Secret Invasion ha probabilmente messo
lo studio in un angolo dal punto di vista creativo.
Ecco cosa ha detto Cheadle sullo
stato del progetto e sul colpo di scena di Secret
Invasion, che ha suscitato molte polemiche, durante
un’intervista a 2024.
“Potete scoprirlo e farmi
sapere ”, ha scherzato quando gli è stato chiesto di
Armor Wars. “Non lo so, non sono sicuro di dove
sia qualcosa in questo momento.Penso che le cose
stiano attraversando un sacco di cambiamenti, e vedremo cosa
succederà, vedremo di cosa si tratta”.
“Uh… sapete, non c’è stata…
non è stata una richiesta ”, ha aggiunto quando gli è
stato chiesto del suo personaggio principale ret-con. “È
stata una richiesta.Cosa ne pensi di interpretare
questo?”.Ed era per preparare le cose per il
seguito.Quindi, se il seguito accade, e tutte
queste cose sono state preparate, allora è una cosa.Se, come hai detto tu, non succede, allora possiamo parlare
di come la penso dopo!”.
Se Armor Wars non è stato
abbandonato ed è semplicemente in fase di revisione, resta
ovviamente da vedere su cosa si concentrerà il film, ma si dice che
la precedente incarnazione riprendesse dopo gli eventi di
Secret Invasion, raccontando esattamente cosa è successo
al vero Rhodey quando è stato sostituito da un impostore
Skrull. Si diceva anche che Sam Rockwell sarebbe tornato nel ruolo
del cattivo di Iron Man 2, Justin
Hammer.