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Mercoledì 2: Jenna Ortega rivela “più azione, più horror” e “ogni episodio” sembra “un po’ più un film”

Mercoledì 2

Jenna Ortega ha dichiarato a E! sul red carpet degli Emmy di aver “ricevuto alcuni copioni per la seconda stagione” di Mercoledì 2, il suo mega successo su Netflix che ha debuttato nell’autunno del 2022 ed è diventato una delle serie originali più viste di tutti i tempi. La produzione della seconda stagione è stata ritardata dagli scioperi di Hollywood dell’anno scorso, ma dovrebbe iniziare in primavera.

Ci stiamo decisamente orientando verso un po’ più di horror“, ha detto Jenna Ortega in un aggiornamento ai fan. “È davvero, davvero eccitante perché, nel corso della serie, anche se Mercoledì ha bisogno di un po’ di arco narrativo, non cambia mai veramente e questa è la cosa meravigliosa di lei“.

Jenna Ortega ha continuato: “Ci sono battute molto, molto belle e penso che tutto sia più grande. È molto più ricco di azione. Ogni episodio sarà probabilmente un po’ più simile a un film, il che è bello“.

Tutto quello che sappiamo sulla seconda stagione di Mercoledì

Mercoledì sta spostando la produzione dalla Romania all’Irlanda per la seconda stagione e le riprese dovrebbero iniziare ad aprile, come ha confermato Variety lo scorso novembre. La serie segue Jenna Ortega nel ruolo della protagonista della “Famiglia Addams”, che si iscrive alla Nevermore Academy. A dicembre è stato annunciato che Netflix sta sviluppando uno spin-off incentrato sul Fester di Fred Armisen. In Mercoledì compaiono anche Catherine Zeta-Jones nel ruolo di Morticia Addams, Luis Guzmán nel ruolo di Gomez Addams e Isaac Ordonez nel ruolo di Pugsley Addams.

Durante una conversazione con Elle Fanning per l’edizione di Variety “Actors on Actors” dello scorso anno, Jenna Ortega ha rivelato alcune delle sue maggiori priorità per la seconda stagione di Mercoledì“.

Abbiamo deciso di concentrarci un po’ di più sull’aspetto horror della serie“, ha dichiarato Ortega all’epoca. “Perché è così spensierato, e in uno show come questo con vampiri, lupi mannari e superpoteri, non si vuole prendere troppo sul serio“.

Stiamo abbandonando qualsiasi interesse amoroso romantico per Mercoledì, il che è davvero fantastico“, ha aggiunto, riferendosi alla storyline della Stagione 1 che vedeva Mercoledì in un triangolo amoroso tra Tyler Galpin (Hunter Doohan) e Xavier Thorpe (Percy Hynes White). In passato, Jenna Ortega ha commentato che la trama “non aveva senso” per il suo personaggio.

Jenna Ortega ha partecipato agli Emmy come candidata per Mercoledì nella categoria “outstanding lead actress in a comedy series”. Quinta Brunson si è aggiudicata il premio per “Abbott Elementary”.

 
 

Mercoledì – Stagione 2: ecco i primi sei minuti!

Per concludere il grande evento del TUDUM, Netflix ha schierato la Famiglia Addams (Jenna Ortega, Luis Guzmán, Joanna Lumley, Fred Armisen e Isaac Ordonez) al completo, che ha mostrato i primi 6 minuti dell’attesissima Mercoledì – Stagione 2, in uscita il 6 agosto con la prima parte e il 3 settembre con la seconda parte della stagione.

Il cast ha poi accolto Lady Gaga sul palco del Tudum, confermando ufficialmente la sua partecipazione come guest star della seconda parte della seconda stagione di Mercoledì, nel ruolo della leggendaria insegnante di Nevermore destinata a incrociare il cammino della protagonista

Jenna Ortega riprende le iconiche vesti di Mercoledì Addams, affiancata da Catherine Zeta-Jones, Luis Guzmán e Isaac Ordoneznei ruoli rispettivamente di Morticia, Gomez e Pugsley Addams. Tra le novità del cast della seconda stagione vediamo l’ingresso di Steve Buscemi (Il grande Lebowski, Boardwalk Empire – L’impero del crimine) e la partecipazione di Christopher Lloyd (La famiglia Addams, Ritorno al futuro) come guest star della serie.

MERCOLEDÌ – STAGIONE 2

La serie è un mystery con toni investigativi e soprannaturali che ripercorre gli anni di Mercoledì Addams come studentessa presso la Nevermore Academy.

  • Regista/ Executive Producer: Tim Burton (Beetlejuice – Spiritello Porcello, Edward Mani di forbice)

  • Creatori/ Showrunners / Produttori Esecutivi: Al Gough e Miles Millar (Smallville, Into the Badlands)

  • Tra gli altri executive producer Steve Stark, Andrew Mittman, Tommy Harper, Karen Richards, Kayla Alpert, Jonathan Glickman, Gail Berman e Meredith Averill. E da questa seconda stagione, anche Jenna Ortega assume anche il ruolo di executive producer.

  • Altri registi della seconda stagione sono Paco Cabezas e Angela Robinson.

  • Studio: MGM Television

  • Cast: Jenna Ortega, Steve Buscemi, Emma Myers, Joy Sunday, Hunter Doohan, Victor Dorobantu, Moosa Mostafa, Isaac Ordonez, Luyanda Unati Lewis-Nyawo, Billie Piper, Georgie Farmer, Evie Templeton, Owen Painter, Noah Taylor with Luis Guzmán e Catherine Zeta-Jones; con la partecipazione di Joanna Lumley, Thandiwe Newton, Jamie McShane, Frances O’Connor, Haley Joel Osment, Heather Matarazzo, Joonas Suotamo con Fred Armisen e Christopher Lloyd e molti altri….

 
 

Mercenari 3: 189mila copie pirata scaricate in ventiquattr’ore

Mancano ancora tre settimane all’uscita del film I Mercenari 3, ma il film è già stato visto da migliaia di persone. Nell’arco di 24 ore, infatti, un video in qualità DVD è stato scaricato da un sito pirata ben 189.000 volte.

Sicuramente un fatto molto negativo per la produzione, che potrebbe vedere gli incassi al box office scendere enormemente rispetto alle previsioni. Inoltre, con ancora 21 giorni all’uscita del film, il download illegale potrebbe far perdere milioni di potenziali spettatori. Lionsgate, che distribuisce il film, si è rifiutata di commentare. La fonte originale della copia pirata non è ancora chiara, ma i commenti inseriti dagli utenti sui siti di pirateria indicano il rip è autentico.

La copia pirata de I Mercenari 3 ha cominciato a girare su siti di torrent-sharing nella giornata di mercoledì, e il download è cominciato a in quantità vertiginose giovedì. A partire dalle 18:00 di giovedì, il filmato era stato scaricato 189.052 volte in tutto il mondo, con 42.216 negli Stati Uniti, secondo Excipio.

Un avvenimento del genere si era già vissuto con X-Men le origini di Wolverine, che era stato condiviso su Megaupload quasi un mese prima dell’uscita nelle sale, con ben 15 milioni di persone che avevano potuto guardare il film e decine di milioni di dollari persi dalla 20th Century Fox. L’FBI ha poi arrestato nel dicembre 2009 Gilberto Sanchez per aver caricato illegalmente il film, condannato a un anno di prigione. Nel frattempo, negli Stati Uniti, le forze dell’ordine chiusero nel 2012 Megaupload, e la MPAA ha citato in giudizio il sito web defunto per recuperare i danni monetari.

Vi ricordiamo che il cast de I Mercenari 3 vede Sylvester StalloneArnold SchwarzeneggerJason StathamHarrison FordMel Gibson, Terry Crews, Dolph Lundgren, Antonio Banderas, Kellan Lutz, Randy Couture, Victor Ortiz, Kelsey Grammer, Glen Powell Jr., Ronda Rousey, Wesley Snipes

A dirigere questo bel gruppo di eroi ci sarà Patrick Hughes che avrà a disposizione un budget di 90 milioni di dollari. La trama del film: ne I Mercenari 3, Barney (Sylvester Stallone), Christmas (Jason Statham) e il resto della squadra si trovano faccia a faccia con Conrad Stonebanks (Gibson), un vecchio amico di Barney e co-fondatore del gruppo di Mercenari. Stonebanks però si allontanò dal gruppo, constringendo Barney ad ucciderlo, o almeno così si pensava. Lui invece è riuscito a eludere la morte, e ora è tornato per cercare di mettere fine al gruppo che lui stesso ha fondato. Ma Barney ha piani diversi.

Fonte: Variety

 
 

Mercato internazionale del film di Roma: chiusa la sesta edizione

La sesta edizione del Mercato Internazionale del Film | The Business Street si chiude confermando il successo delle passate edizioni e annunciando un’importante novità per il 2012, accolta molto positivamente da tutti gli operatori del settore

 
 

Mephisto: la Marvel starebbe realizzando uno Special dedicato all’iconico villain

Sembra che i Marvel Studios abbiano trovato un nuovo Special da realizzare e distribuire su Disney+. Mesi dopo il debutto di Werewolf by Night, il nuovo progetto sarebbe incentrato sul villain Mephisto, la cui comparsa nel Marvel Cinematic Universe è attesa da tempo, e ad interpretarlo dovrebbe esserci proprio Sacha Baron Cohen. Il rumor arriva da Jeff Sneider, che ha dichiarato nell’ultimo episodio del suo podcast The Hot Mic, che lo speciale è attualmente in fase di riprese proprio sul set di un altro progetto MCU. “Mi è  stato detto che ci sono delle riprese speciali di Mephisto sul set di Agatha: House of Harkness“, ha affermato Sneider.

Sebbene la Marvel non abbia ancora confermato tale Special, la sequenza temporale della produzione è perfettamente in linea con ciò che abbiamo visto dallo studio in passato. In questo periodo l’anno scorso, la Marvel aveva iniziato le riprese di Werewolf by Night, completandolo in poco meno di un mese. Già ai tempi di WandaVision si era ipotizzato che potesse esserci Mephisto dietro ciò che stava accadendo alla protagonista, ma le teorie si sono poi rivelate inesatte. Il rumor per cui il personaggio sarebbe prossimo ad una comparsa nel Marvel Cinematic Universe era però circolata di nuovo qualche mese fa, con alcune indiscrezioni che lo vorrebbero come antagonista nella serie Ironheart.

Allo stesso tempo, già al momento della diffusione di quella notizia si ipotizzò una sua presenza in Agatha: House of Harkness. Dato quanto riportato da Snider, questa voce si fa ora più insistente e addirittura il personaggio potrebbe non solo essere parte dello show ma avere anche un proprio Special. Il coinvolgimento di Mephisto avrebbe ovviamente importanti implicazioni soprannaturali per il futuro dell’MCU e sarà dunque molto interessante scoprire, nel caso il personaggio venga introdotto realmente, come verrà gestito nelle prossime fasi.

Fonte: ComicBookMovie

 
 

Menzione speciale per Krokodyle al Festival fantastico di Catalunya

Si conclude, con un altro successo ed un altro premio, l’avventura di Krokodyle e del suo regista, Stefano Bessoni, al 44esimo Festival Internazionale del cinema fantastico della Catalunya.

 
 

Mentre Morivo : foto poster e trailer del film di James Franco a Cannes

Mentre sulla Croisette è tutto pronto o quasi per aprire le danze, ecco che da Comingsoon.net arrivano delle immagini, il trailer e il primo poster di As I Lay Dying ( Mentre Morivo ), film tratto dall’omonimo romanzo di William Faulkner e che verrà presentato a questo 66esimo Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard. Il film è diretto da James Franco che fa parte anche del cast.

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mentre morivo poster

A seguire la trama del romanzo:

Una famiglia di contadini poveri e primordialmente legati alla terra, i Bundren, è presentata mentre veglia insieme ad alcuni vicini sugli ultimi momenti di vita di mamma Addie. Siamo nella contea di Yoknapatawpha (l’immaginaria regione del Mississippi, qui nominata fuggevolmente solo una volta, già introdotta da Faulkner in Sartoris e ne L’urlo e il furore, entrambi del 1929), ed è un luglio insieme torrido e piovoso, che sconvolgerà il territorio con un’inondazione mai vista da quelle parti a memoria d’uomo. Morta Addie, il marito Anse e i cinque figli (Cash, Darl, Jewel, Dewey Dell e Vardaman) caricano la bara su un carro malconcio e partono per la lontana Jefferson, dove la donna era nata e dove desiderava essere sepolta. Questo viaggio carico di simboli archetipici e allegorie anche bibliche (il pesce, il cavallo, il diluvio, la discesa agli inferi, il rogo purificatore, il capro espiatorio), a causa dell’inondazione che trascina via i ponti del fiume, dura più di una settimana tra varie e tragicomiche peripezie, e occupa gran parte della narrazione. E sono proprio le difficoltà del viaggio e far esplodere i rancori che covano tra i membri della famiglia, ciascuno dei quali è prigioniero del proprio dramma privato e nasconde segreti e desideri più o meno inconfessabili. Giunti a Jefferson, i Bundren si liberano dei ‘miasmi’ tragici che li opprimono, seppellendo il cadavere in putrefazione di Addie (sono passati nove giorni dalla morte) e spedendo Darl al manicomio di Jackson, mentre la diciassettenne Dewey Dell, segretamente incinta, cerca di procurarsi un aborto farmacologico finendo involontariamente per prostituirsi a un droghiere senza scrupoli, che in cambio le dà da bere un intruglio che “puzzava d’acquaragia”. Così purificata, la famiglia si ricompone all’istante e realizza finalmente i piccoli sogni dei poveri, come le banane comprate da Dewey Dell per il piccolo Vardaman, il grammofono per Cash e i denti nuovi per lo sdentato Anse, che a Jefferson trova pure una nuova moglie.

Nel cast del film, oltre a James Franco, anche Jim Parrack , Tim Blake Nelson , Danny McBride , Ahna O’Reilly , Logan Marshall-Green  e Beth Grant.

 
 

Mente Locale – Visioni sul territorio: dal 5 al 14 maggio la decima edizione

Silent Love Marek Kozaviewicz

Giunge alla sua decima edizione Mente Locale – Visioni sul territorio, il primo festival italiano di cinema documentario interamente dedicato al racconto del territorio – naturale, culturale, antropologico, sociale – in programma dal 5 al 14 maggio prossimi nelle province di Modena e Bologna, ideato dall’Associazione Carta Bianca. Una scelta precisa, quella di un festival diffuso, ospitato da sale indipendenti e in luoghi solitamente non raggiunti da festival, che risponde alla sfida di creare comunità attorno alle sale cinematografiche: in un presente in cui la provincia e la sua valorizzazione tornano ad essere al centro del discorso politico e sociale, Mente Locale aspira ad essere luogo di costruzione di un’identità culturale basata sulla prossimità, le relazioni, la sostenibilità, la qualità della vita.

L’edizione 2023 affida la direzione artistica a Leena Pasanen, una delle figure internazionali di riferimento nel mondo del cinema documentario, già direttrice dell’European Documentary Network, di DOK Leipzig e di Biografilm Festival, oltre che testimonial ideale dello slow living: finlandese di origine ma cittadina del mondo, la Pasanen si è stabilita infatti nel 2019 sulle colline di Grizzana Morandi, in provincia di Bologna, in una fattoria circondata dai suoi amati cavalli e da vigneti.

Sono 17 i film in gara per la competizione internazionale, che saranno valutati dalla giuria composta da Sarah Elena Schwerzmann, già commissioning editor di ARTE, Claudia Tosi, regista e produttrice e Marco Cucco, direttore del Master di primo livello in Management del Cinema e dell’Audiovisivo e docente DAR Università di Bologna. Una selezione che è stata caratterizzata da una forte attenzione ai temi di attualità, declinati attraverso la lente tematica del racconto dei territori. Tre le anteprime nazionali “Silent love” di Marek Kozaviewicz (Polonia/Germania, 2022), storia di una coppia di donne costretta a nascondere il proprio amore per ottenere l’affidamento del fratellino di una delle due nell’intollerante Polonia rurale dei nostri giorni; “Call me anytime I’m not leaving the house” (Usa, 2022) di Sanjna Selva, il racconto della guerra via FaceTime tra due sorelle ucraine, una artista a Brooklin, l’altra ad Odessa, a due giorni dall’invasione russa; infine “Live till I die” (Svezia, 2022) di Gustav Ågerstrand, Åsa Ekman, Oscar Hedin Hetteberg e Anders Teigen in cui si esplora il territorio di confine tra vita e morte delle case di riposo. Tra i film dedicati alla guerra in Ucraina anche “Dear Odesa” (Italia, 2022, anteprima regionale) del giovane filmmaker ucraino Kyrylo Naumko, in cui il regista torna nella sua amata-odiata città natale che, dopo l’invasione russa, sente l’urgenza di riscoprire attraverso un dialogo con la madre Olha e il suo amico d’infanzia Mykyta. Al miglior film verranno assegnati durante la tradizionale ma inusuale cerimonia di domenica 14 maggio, seduti attorno a un tavolo per un pranzo collettivo con i protagonisti del festival all’agriturismo “Il Castellazzo” in Valsamoggia, i 2mila euro del premio Mente Locale Visione Globale, cui si affiancano altri premi e menzioni, tra cui quello di 1000 euro per il miglior uso delle immagini d’archivio, il premio per la migliore colonna sonora e il premio distribuzione di Sayonara Film.
Accanto alla competizione internazionale, per il secondo anno Mente Locale ospita il concorso “Mente Locale Young” dedicato ai documentari realizzati dagli studenti di tutta Italia. Sono 19 le pellicole selezionate tra le oltre 150 arrivate, che verranno proiettate le mattine del 5 e 6 maggio in Valsamoggia e a Bologna: i vincitori saranno proclamati da una Giuria Young di 650 ragazze e ragazzi degli istituti secondari di primo e secondo grado da tutta Italia, guidati in un percorso di accostamento alla critica cinematografica da Roy Menarini, docente DAMS, e Riccardo Palladino, filmmaker, saggista e docente. In palio per il miglior film mille euro, oltre a tanti altri premi e menzioni. Il film del concorso Young saranno disponibili dal 5 al 14 14 maggio in streaming gratuitamente sulla piattaforma Openddb (https://festival.openddb.it/mente-locale-festival/).

Accanto alle visioni, gli eventi collateraligiovedì 11 maggio la prima edizione di Mente Locale Labmasterclass dedicata a registi, produttori, compositori e studenti di cinema e musica moderata da Leena Pasanen e condotta da Sanna Salmenkallio, nota per la musica composta per fiction e documentari, e Maurizio Feverati, avvocato esperto in questioni di diritto d’autore legati alla musica e al cinema, che parlerà di diritti musicali e del valore aggiunto della musica originale nei film rispetto all’utilizzo delle librerie musicali. I sapori del territorio sono protagonisti: accanto alle degustazioni di vini che accompagneranno con “un vino al giorno” le proiezioni, sabato 13 maggio a Spilambertopatria dell’aceto balsamico tradizionale, verrà presentato in anteprima il video di candidatura dell’aceto a patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, seguito da un panel di discussione sul legame tra patrimonio immateriale e territorio e una visita guidata con degustazione al Museo dell’aceto balsamico tradizionale. Reggio Emilia ospiterà invece un evento speciale in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano, storico partner di Mente Locale.

Altre iniziative collaterali prevedono proiezioni pomeridiane dedicate agli anziani in collaborazione con SPI-CGIL, iniziative di valorizzazione del territorio in sinergia con realtà locali, presentazioni di libri, letture per bambini e molto altro. Oltre al periodo del festival, sono previste nel corso dell’anno giornate di replica dei film vincitori nei territori del festival.

 
 

Mental: recensione del film P.J. Hogan

Mental film recensione

P.J. Hogan presenta a Roma Fuori Concorso il suo ultimo film Mental, una commedia drammatica che racconta di una famiglia particolare, i Moochmore, composta da un padre, politico locale, assente e donnaiolo, da una madre con crisi di nervi che non riesce a far fronte a tutte le incombenze della casa e della famiglia e da cinque figlie, ognuna con una diversa fissazione su malattie mentali più o meno esistenti.

Quando la madre collassa e viene ricoverata in una clinica psichiatrica, il padre porta a casa una donna con lo scopo di dare alle ragazzine una regola, un’educazione, un punto di riferimento. La donna, Shaz, novella Mary Poppins, si rivelerà essere non meno strana di chi è chiamata a “educare” e così le cinque ragazze scopriranno una nuova prospettiva del mondo, una nuova lettura della realtà e una nuova considerazione di sé. PJ Hogan si mette a nudo e racconta una storia autobiografica in maniera quasi filologica, ripercorrendo la sua infanzia australiana sulla Gold Coast.

Mental: il film

Mental non da scampo, si rivela dall’inizio essere un delirante affresco di una famiglia alla deriva, dove i punti di riferimento, in genere intesi come i genitori, vengono meno e dove la prole assorbe forse involontariamente tutte le mancanze dei genitori. Superstar del film è Toni Collette che interpreta l’esuberante, folle e a tratti inquietante Shaz. L’attrice conferma il suo immenso talento, mostrando le prime rughe d’età e un fascino intramontabile, aumentato dall’incredibile magnetismo recitativo, oltre che dalla noncuranza nel mettersi a nudo con un ruolo sopra le righe. Altro volto molto noto presente nel film è quello magnificamente espressivo di Liev Schreiber, che interpreta un cacciatore di squali, anche lui in bilico tra la follia e la normalità.

Ma infondo quello che il film insegna è proprio che la normalità è un concetto relativo, al contesto e soprattutto a chi ci guarda. Oltre ai volti noti però il film si fregia anche di incredibili attrici in erba, sono le cinque giovani protagoniste che interpretano le sorelle Moochmore, genuine e divertenti. PJ Hogan conduce il racconto con grande sensibilità, costruendo una gag comica dopo l’altra senza mai perdere di vista il fuoco della vicenda raccontata: una cronaca familiare in cui la malattia mentale finisce per inghiottire tutti se abbandonata a se stessa.

La sceneggiatura, basata sulla chiara intenzione del regista di raccontarsi, spicca per il brio dei dialoghi e il divertente distacco dalla realtà di alcune sequenze. Ennesimo protagonista del film è il colore che contrassegna la regione geografica, ma anche la vivacità delle persone che attraversano la storia rendendola allegra e surreale, commovente e triste, straordinariamente equilibrata.

 
 

Meno di Trenta: premio speciale a Ludovico Di Martino

Meno di Trenta

Meno di Trenta assegnerà il primo Premio Speciale della sua seconda edizione a Ludovico Di Martino, regista ventottenne che negli ultimi anni ha firmato progetti prestigiosi per il cinema e per la TV; tra i lavori da lui diretti spicca la terza stagione di SKAM Italia, teen drama realizzato da una crew particolarmente giovane nonché amato dagli adolescenti, e Di Martino ha dichiarato di recente l’importanza del dare spazio ai giovani “per provare a rinnovare il presente e per garantirci il futuro del cinema”.

L’ultimo lungometraggio diretto da Ludovico Di Martino, l’action thriller “La belva”, per diverse settimane ha avuto inoltre il privilegio di restare inserito nella top ten dei film più visti su Netflix in 190 paesi.

La premiazione avrà luogo tra venerdì 11 e domenica 20 Giugno nell’ambito del “Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema”; la manifestazione, presieduta da Donatella Cocchini con la direzione artistica di Fabrizio Cattani,  è dedicata da sempre ai professionisti del dietro le quinte e ha deciso quest’anno di puntare i riflettori sui talenti under 30 ospitando la seconda edizione di Meno di Trenta. Sarà previsto anche un secondo premio speciale – che verrà annunciato in un secondo momento – che sarà consegnato ad un giovane professionista che si sia distinto in una categoria diversa dalla recitazione e dalla regia – rigorosamente sotti i trent’anni. 

Ludovico Di Martino

Il regista cinematografico Ludovico Di Martino ha esordito nel 2015 con il lungometraggio “Il Nostro Ultimo”, partecipando a festival di tutto il mondo e nel 2017 il suo cortometraggio ‘Pipinara’ è stato presentato alla 75a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Nel 2019 scrive e dirige la terza stagione di Skam Italia (Netflix), adattamento dell’omonima serie Norvegese di successo, sempre su Netflix il 27 Novembre 2020 è uscito il suo film d’azione “La belva”. Il suo stile registico fa largo uso di inquadrature e movimenti di camera che invitano all’immedesimazione e sembrano rispecchiare lo stato d’animo dei protagonisti. Nei suoi lavori inoltre fa molto affidamento sulla colonna sonora, tanto da produrre lui stesso alcune delle tracce che utilizza.

Meno di Trenta è un format ideato da Silvia Saitta che prevede, come attività principale, l’evento di premiazione dedicato ad artisti di cinema, TV e web rigorosamente sotto i trent’anni. Il premio ha già avuto la sua prima edizione a Roma, il 7 dicembre 2019, organizzata con Stefano Amadio direttore del portale Cinemaitaliano.info. I vincitori della prima edizione sono stati Carlotta Antonelli, Giacomo Ferrara, Ludovica Martino, Giulio Pranno, Phaim Bhuiyan e Jenny De Nucci. Con il desiderio di continuare a valorizzare i giovani talenti dell’audiovisivo italiano – non solo artistici ma anche tecnici – Meno di Trenta è oramai un format in continua espansione, come avvenuto con il ciclo di incontri “Meno di Trenta alla Mostra” organizzati durante la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2020 dalle testate Cinemaitaliano.info e Cinecittà News all’Italian Pavilion.

 
 

Meno di Trenta: i vincitori della seconda edizione

Meno di Trenta

Meno di Trenta, il premio dedicato ai giovani attori italiani sotto i 30 anni, ha assegnato i premi principali della sua seconda edizione.

La premiazione si svolgerà venerdì 18 Giugno nell’ambito del “Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema”,  giunto alla sua decima edizione e presieduto da Donatella Cocchini con la direzione artistica di Fabrizio Cattani; la manifestazione, dedicata da sempre ai professionisti del dietro le quinte, ha deciso quest’anno di puntare i riflettori sui talenti under 30 ospitando la seconda edizione di Meno di Trenta.

La giuria stampa, composta da Giulia Bianconi (Il Tempo, Ciak), Lucrezia Leombruni (Diregiovani), Chiara Nicoletti (FRED Film Radio), Damiano Panattoni (Hotcorn.com), Gianluca Pisacane (Famiglia Cristiana, Rivista del Cinematografo) e Caterina Sabato (Cinematographe.it, Ciak) ha decretato i vincitori basandosi sulle cinquine che hanno preso in considerazione le uscite dal 1° dicembre 2019 al 30 novembre 2020.

Per il premio Migliore Attrice – Cinema le vincitrici sono ex aequo: Ludovica Francesconi per il ruolo ironico e toccante della protagonista Marta nel teen drama “Sul più bello” di Alice Filippi – prodotto per Eagle Pictures da Roberto Proia in collaborazione con Weekend Film e distribuito da Eagle Pictures, presentato all’edizione 2020 di Alice nella Città e di cui sono in corso le riprese dei due sequel – e Beatrice Grannò ne “Gli Indifferenti” di Leonardo Guerra Seràgnoli per il complesso ruolo di Carla, di matrice letteraria moraviana; il film è prodotto da Vision Distribution e Indiana Production in collaborazione con Le Spectre, Nightswim SRL, Sky Italia, Amazon Prime Video, e distribuito da Vision Distribution.

Il premio Miglior Attore – Cinema è stato assegnato a Mattia Garaci per il film “Padrenostro” di Claudio Noce: una produzione Lungta Film, PKO Cinema & Co, Tendercapital Productions in collaborazione con Vision Distribution e con il sostegno della Calabria Film Commission, distribuito da Vision Distribution e presentato alla 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella Selezione Ufficiale In Concorso. Il giovanissimo attore si è misurato al suo debutto con il ruolo di Valerio recitando al fianco di Pierfrancesco Favino, vincitore della Coppa Volpi proprio per l’interpretazione in “Padrenostro“.

Proseguendo con i premi dedicati alla serialità televisiva, il Miglior Attore – Serie TV è Massimiliano Caiazzo per  “Marefuori” di Carmine Elia, in cui interpreta il ruolo chiave di Carmine, figlio di una nota famiglia di camorristi di Napoli da cui cerca di fuggire con l’aiuto del comandante dell’Istituto di Pena Minorile di Napoli. La serie è una coproduzione Rai Fiction-Picomedia andata in onda su Rai2, e sono in corso le riprese della seconda stagione.

Con il ruolo di “Sana”, ragazza italiana di seconda generazione che convive con il difficile equilibrio tra i suoi valori e quelli dei suoi compagni di liceo, la Migliore Attrice – Serie TV è stata  Beatrice Bruschi per SKAM Italia – stagione 4” di Ludovico Bessegato una coproduzione Cross Productions e TIMVISION. La quarta stagione è arrivata a maggio 2020 in contemporanea su TIMVISION e Netflix.

Meno di Trenta prosegue con la tradizione di due premi speciali che valorizzino talenti diversi da quello per la recitazione. Il primo premio speciale, già annunciato nei mesi scorsi, è stato assegnato a Ludovico Di Martino, regista ventottenne che negli ultimi anni ha firmato progetti prestigiosi per il cinema e per la TV; tra i lavori da lui diretti spicca la terza stagione di SKAM Italia, teen drama realizzato da una crew particolarmente giovane nonché amato dagli adolescenti. L’ultimo lungometraggio diretto da Ludovico Di Martino, l’action thriller “La belva”, per diverse settimane ha avuto inoltre il privilegio di restare inserito nella top ten dei film più visti su Netflix in 190 paesi.

A Matteo Bendinelli, giovanissimo sound designer, spetterà invece il secondo premio speciale. Il suo curriculum spazia da “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino – cui ha preso parte nel 2013 –  alle «palestre» di Leonardo Pieraccioni, Francesco Patierno e Terence Hill. Ha lavorato al film “Un giorno all’improvviso” di Ciro d’Emilio, ed è reduce dal successo professionale de “I Predatori” di Pietro Castellitto, uno dei film-rivelazione all’ultima Mostra del Cinema di Venezia e in generale dell’ultima stagione cinematografica. Un vero e proprio “re dei suoni” che incarna alla perfezione “l’altra faccia del cinema”: quello reale e concreto fatto da veri artigiani.

Assegnare il secondo premio speciale in chiave under 30 ad una professione poco conosciuta al grande pubblico – quella del sound designer – assume per Meno di Trenta un valore aggiunto, essendo la premiazione ospitata, oltretutto, dal “Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema” dedicato storicamente ai mestieri del cinema.

 
 

Meno di Trenta: annunciati i vincitori dell’edizione 2023

Meno di Trenta

Sono stati assegnati i premi di Meno di Trental’iniziativa dedicata agli artisti italiani di cinema e serie TV – rigorosamente sotto i 30 anni – ideata e organizzata da Stefano Amadio e Silvia Saitta.

Nella quarta edizione sono state introdotte importanti novità: nessuna distinzione di genere tra i candidati e dunque nelle due categorie principali, Cinema e Serie TV, sono stati presi in considerazione ragazzi e ragazze insieme.

Altra novità è stata la collaborazione con la storica rivista CIAK – il mensile del cinema italiano dal 1985 – la cui redazione ha organizzato due turni di votazione da parte del pubblico tramite il sito ciakmagazine.it. Come Miglior Meno di Trenta – Cinema il Pubblico ha scelto Valentina Romani per l’interpretazione di Emma – personaggio “chiave” costruito con maturità ed ironia – ne “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti (produzione Sacher Film, Fandango con Rai Cinema, Le Pacte, distribuito da 01 Distribution) e Nicolò Galasso come Miglior Meno di Trenta – Serie TV per il ruolo di O’ Pirucchio in “Mare fuori – stagione 3” di Ivan Silvestrini.

Flavio Natalia (direttore di CIAK): Ospitare la votazione di Meno di Trenta ha avuto un significato di incoraggiamento allo sviluppo dei talenti di domani del nostro cinema e della nostra serialità. I risultati sono stati ottimi, sia in termini di voti raccolti, sia per quanto riguarda il livello artistico espresso dai finalisti e dai due talentuosi vincitori, Valentina Romani e Nicolò Galasso, ai quali ora questo premio attribuirà nuovo entusiasmo, oltre a rappresentare una occasione per far notare la qualità del lavoro che hanno svolto sin qui. L’appuntamento è ora per la prossima edizione di Meno di Trenta.

Come ogni edizione ha votato anche una giuria stampa composta, in questa occasione, dagli esperti Nicole Bianchi (Cinecittà News), Emanuele Bigi (Vanityfair.it), Lucrezia Leombruni (Agenzia Dire), Damiano Panattoni (Movieplayer.it), Carola Proto (Comingsoon.it) e Manuela Santacatterina (The Hollywood Reporter Roma).

Per il premio Meno di Trenta – Cinema assegnato dalla Stampa ha trionfato l’esordiente Greta Gasbarri grazie al ruolo di protagonista in “Mia” di Ivano De Matteo (prodotto da Lotus Production e Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution), storia attuale e molto dolorosa. La motivazione della giuria: Alla sua prima prova d’attrice, la 17enne Greta Gasbarri debutta all’altezza dell’intensità del tema trattato dal regista Ivano De Matteo. La performance di Greta restituisce tutto il dramma famigliare raccontato in “Mia”.  Francesco Centorame e Nicolò Galasso hanno vinto – ex aequo – il premio Stampa Meno di Trenta – Serie TV. Le motivazioni: “Francesco Centorame con la sua interpretazione di Elia (in “SKAM Italia 5” di Ludovico Bessegato prodotta da Cross Productions e disponibile su Netflix Italia)  ha saputo raccontare con delicatezza e potenza un disagio. Con talento e maturità Centorame rompe ogni tabù sulla sessualità dando ai giovani uno spazio in cui riconoscersi e non provare più vergogna; Nicolò Galasso, in “Mare Fuori – stagione 3” di Ivan Silvestrini (coproduzione Rai Fiction – Picomedia, prodotta da Roberto Sessa, andata in onda in onda su Rai2 e già disponibile in anteprima esclusiva su RaiPlay), regala uno dei momenti più drammatici e emozionanti della terza stagione di “Mare Fuori”, grazie alla sua interpretazione intensa. Attraverso il personaggio di Gaetano, detto ‘O Pirucchio, ha dimostrato come in contesti difficili si possa avere il coraggio di cambiare”.

La direzione artistica, composta da Stefano Amadio e Silvia Saitta con la collaborazione di Andrea Santocco, ha deciso di assegnare due ulteriori premi dedicati al talento poliedrico che spazia tra cinema e teatro: uno a Francesco Gheghi (oltre all’horror “Piove” di Paolo Strippoli, che lo vede protagonista, è stato Romeo nel Romeo e Giulietta di Mario Martone al Piccolo Teatro Strehler di Milano) e uno a Blu Yoshimi (di cui ricordiamo il ruolo ne “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti e l’impegno a teatro con uno spettacolo in programma al Festival dei Due Mondi). Entrambi i giovani attori erano stati tra i protagonisti, nel 2020, del ciclo di incontri “Meno di trenta alla Mostra” organizzati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Il premio Meno di Trenta, alla sua quarta edizione, si conferma un appuntamento sempre più gradito agli occhi dei artisti esordienti; l’obiettivo principale dell’iniziativa resta infatti quello di mettere in contatto giovani colleghi creando nuove sinergie.

La premiazione avrà luogo il 15 giugno nell’ambito della 26/a edizione de “Lo schermo è donna” organizzata a Fiano Romano con la direzione artistica di Alberto Crespi e Rocco Giurato (ingresso libero fino ad esaurimento posti). La manifestazione, promossa e organizzata dall’associazione culturale “Città per l’Uomo”, con il patrocinio del ministero della Cultura, della Regione Lazio e del comune di Fiano Romano, dimostra da sempre uno sguardo attento nei confronti dei nuovi talenti dell’audiovisivo italiano e ha coinvolto, negli anni, numerosi giovani ospiti divenuti oggi artisti affermati.

 
 

Meno di Trenta, intervista ai vincitori per Generazione 56K

Cristina Cappelli e Angelo Spagnoletti, protagonisti della serie Generazione 56K, sono trai vincitori di Meno di Trenta edizione 2022, con il riconoscimento alla migliore interpretazione maschile e femminile in una serie tv. In occasione della premiazione nell’ambito del Festival di Spello, ecco cosa hanno raccontato della loro esperienza con la serie Netflix.

Amori fuori tempo e amicizie inossidabili, tra il desiderio di diventare adulti e il coraggio di inseguire i propri sogni. Nel trailer di Generazione 56K un primo sguardo al ritratto, ricco di contraddizioni, della generazione dei Millennial, travolta – alle soglie dell’adolescenza – dall’arrivo di Internet negli anni Novanta e che oggi vede nella tecnologia un elemento indispensabile nella propria vita: offre velocità, connessioni, infinite possibilità, ma orientarsi in questa varietà di opzioni non è sempre facile.

Ad accompagnare le immagini ci sono le nostalgiche note di “Come mai” degli 883, inno degli amori di un’intera generazione.

Ambientata tra Napoli e Procida, Generazione 56K è una serie di genere comedy basata su un’idea originale di Francesco Ebbasta e da lui scritta insieme a Costanza Durante, Laura Grimaldie Davide Orsini, che ne è anche head writer. Dietro la macchina da presa dei primi 4 episodi Francesco Ebbasta, mentre Alessio Maria Federici firma la regia dei restanti 4.

Al centro della storia Daniel e Matilda, che si conoscono da giovanissimi e s’innamorano da adulti, e che, insieme agli amici di sempre, Luca e Sandro, sono il simbolo della Generazione del Modem 56K. Daniel e Matilda vivono una relazione che rivoluzionerà il loro mondo e li costringerà a fare i conti con il passato e quella parte più pura e vera di se stessi che, in modi opposti, hanno dimenticato. Tutti gli episodi della serie intrecciano costantemente due linee temporali, due punti di vista, due fasi della stessa storia d’amore e di amicizia che parte nel 1998 e continua fino ai giorni nostri.

Daniel e Matilda, sono interpretati rispettivamente da Angelo Spagnoletti e Cristina Cappelli, nella loro versione adulta, e da Alfredo Cerrone e Azzurra Iacone in quella da ragazzini. Protagonisti della serie anche due componenti dei The Jackal nel ruolo degli amici storici di Daniel: Gianluca Fru è Luca e Fabio Balsamo è Sandro, rispettivamente interpretati, nella loro versione da bambini, da Gennaro Filippone e da Egidio Mercurio.

Nel cast anche Biagio Forestieri (Napoli Velata) nei panni di Bruno, Claudia Tranchese (Sotto il sole di Riccione, Gomorra la serie 4 stagione) in quelli di Ines, Federica Pirone in quelli di Cristina. Liliana Bottone interpreta Rosa, Massimiliano Rossi (Indivisibili, Romulus) Aurelio, Sebastiano Kiniger Enea, Claudia Napolitano Noemi.

 
 

Meno di Trenta, intervista ai vincitori per A Classic Horror Story

Paolo Strippoli e Francesco Russo, co-regista e protagonista di A Classic Horror Story, sono trai vincitori di Meno di Trenta edizione 2022, rispettivamente con un premio speciale e con il riconoscimento al miglior attore protagonista nella categoria cinema. In occasione della premiazione nell’ambito del Festival di Spello, ecco cosa hanno raccontato della loro esperienza sul set del film Netflix.

A Classic Horror Story, leggi la nostra recensione

A Classic Horror Story, una classica storia dell’orrore, come suggerisce il titolo, un omaggio alla tradizione di genere italiana che, partendo da riferimenti classici, arriva a creare qualcosa di completamente nuovo. Il nuovo film Netflix, prodotto da Colorado Film, sarà presentato in Concorso alla 67esima edizione del Taormina Film Fest 2021, che si terrà dal 27 giugno al 3 luglio 2021. Il film sarà poi disponibile dal 14 luglio 2021 solo su Netflix. A Classic Horror Story è diretto da Roberto De Feo e Paolo Strippoli, da una sceneggiatura di Lucio Besana, Roberto De Feo, Paolo Strippoli, Milo Tissone, David Bellini, e vede come protagonisti principali Matilda Lutz, Francesco Russo, Peppino Mazzotta, Yulia Sobol, Will Merrick, Alida Baldari Calabria e Cristina Donadio. Il film è stato girato interamente in Puglia e a Roma, per 5 settimane di riprese.

 
 

Meno di Trenta, assegnati i premi dell’edizione 2022

meno di trenta

Sono stati assegnati i premi principali di Meno di Trenta, l’iniziativa dedicata agli artisti italiani di cinema, TV e web sotto i 30 anni e giunta alla sua terza edizione. Un’edizione nel segno dei generi comedy, horror e fantasy.

Confermata per il secondo anno consecutivo la partnership del premio con il Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema” – presieduto da Donatella Cocchini e con la direzione artistica di Fabrizio Cattani – che ospiterà la premiazione di Meno di Trenta all’Auditorium San Domenico di Foligno venerdì 18 marzo.

Meno di Trenta, ideato e organizzato da Stefano Amadio e Silvia Saitta (giornalisti, addetti stampa  e appassionati “talent scout”) affida da sempre la scelta dei premi principali ad una giovane giuria stampa che varia di anno in anno; per questa terza edizione è composta da Martina Barone (Film is now Italia, Everyeye.it), Nicole Bianchi (CinecittàNews), Claudia Giampaolo (Ciakmagazine.it),Chiara Guida (Cinefilos.it) e Federico Vascotto (Movieplayer.it). I vincitori sono stati scelti sulla base di quattro cinquine individuate dallo staff di Meno di Trenta e che hanno p reso in considerazione le uscite dal 1° dicembre 2020 al 30 novembre 2021.

Per il premio Migliore Attrice – Cinema ha trionfato Aurora Giovinazzo con il ruolo di protagonista inFreaks Out di Gabriele Mainetti; nel film la Giovinazzo illumina la scena nei panni di Matilde, una ragazza dai poteri straordinari che produce elettricità e può fulminare chi la tocca. Presentato nella Selezione Ufficiale – Concorso all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia,  “Freaks Out” è prodotto da Lucky Red e Goon Films con Rai Cinema e GapBusters, e distribuito da 01 Distribution.

A Francesco Russo andrà il premio come Miglior Attore – Cinema per la sua interpretazione di Fabrizio, il nerd amante di cinema in A Classic Horror Story di Roberto De Feo e Paolo Strippoli, dove ha recitato un ruolo da protagonista con una cadenza regionale diversa dalla propria.

“A Classic Horror Story”, film Netflix prodotto da Colorado Film, è stato presentato al 67° Taormina Film Fest dove si è aggiudicato il premio come miglior regia inaugurando una lunga serie di consensi prestigiosi a livello internazionale.

Proprio a uno dei due registi del film, Paolo Strippoli, under 30 classe 1993, lo staff di Meno di Trentaha deciso di assegnare il primo premio speciale della terza edizione. Paolo Strippoli è diplomato in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dopo essersi laureato in Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università La Sapienza. Nel 2019 vince il premio Franco Solinas al Miglior Soggetto con il film “L’angelo infelice”. Nel 2021 dirige il suo secondo lungometraggio, l’horror di prossima uscita “Piove”.

Passando ai premi dedicati alla serialità televisiva, la Migliore Attrice – Serie TV  e il Miglior Attore – Serie TV hanno come comune denominatore il progetto di provenienza: sono Cristina Cappelli e Angelo Spagnoletti, l’affiatata e ironica coppia protagonista di “Generazione 56k di Francesco Ebbasta,  anche autore della serie, che ha curato la regia insieme ad Alessio Maria Federici. La serie Netflix, prodotta da Cattleya in collaborazione con i The Jackal – gruppo Ciaopeople -, vede protagonista Cristina Cappelli interpreta l’inquieta Matilda, giovane donna in procinto di sposarsi le cui risposte vengono messe in crisi nel momento in cui rincontra Daniel, il ragazzo con cui ha condiviso l’infanzia a Procida, interpretato da un altrettanto sfaccettato Angelo Spagnoletti.

Il secondo premio speciale di questa edizione andrà ad un personaggio singolare nel panorama dell’audiovisivo italiano, definito da alcuni “astro nascente”: Fabrizio Ciavoni, content creator frequentatore assiduo di festival cinematografici; di recente ha recitato per la prima volta in un lungometraggio, “Giulia” di Ciro De Caro, ancora nelle sale italiane, e ha creato il podcast “Nostalghia podcast” in collaborazione con un team di giovani giornalisti.

Il premio Meno di Trenta, al suo terzo anno, si conferma un appuntamento sempre più gradito agli occhi dei giovani artisti; l’obiettivo principale dell’iniziativa resta infatti quello di creare sinergie tra giovani artisti, aspetto condiviso anche dal “Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema”, da sempre molto sensibile all’individuazione di nuovi giovani talenti di tutte le professioni del cinema.

 
 

Meno di Trenta, annunciati i candidati e la giuria dell’edizione 2022

meno di trenta

Meno di Trenta, il premio dedicato ad artisti di cinema, TV e web rigorosamente sotto i trent’anni, si avvicina alla terza edizione e annuncia le nuove cinquine stabilite in base alle uscite e alle messe in onda del periodo dal 1° dicembre 2020 al 30 novembre 2021.

Meno di Trenta continuerà ad assegnare quattro premi principali: due per la categoria legata al cinema (Premio Miglior Attore di Cinema e Premio Migliore Attrice di Cinema) e due dedicati alla serialità televisiva/tv (Premio Miglior Attore di Serie TV e Premio Migliore Attrice di Serie TV). Saranno previsti, anche per la terza edizione, due premi speciali scelti con lo scopo di dare spazio a diverse tipologie di talenti oltre alla recitazione.

A spiccare come vincitori delle prime due edizioni ricordiamo, tra i premi principali, Ludovica Martino, Ludovica Francesconi, Beatrice Grannò Giulio Pranno, Mattia Garaci, Carlotta Antonelli, Beatrice Bruschi, Massimiliano Caiazzo e Giacomo Ferrara.

Tra i premi speciali Phaim Bhuiyan, Jenny De Nucci e Ludovico Di Martino.

L’obiettivo principale dell’iniziativa resta quello di creare unione e sinergia tra i giovani e talentuosi artisti della realtà audiovisiva contemporanea, come avvenuto nel corso della prima edizione al Nuovo Cinema Aquila di Roma, e della seconda edizione organizzata nell’ambito del Festival del Cinema – Città di Spello. E questa sera i nuovi candidati sono invitati per un brindisi in loro onore, ancora una volta al Nuovo Cinema Aquila.

Presentati i componenti della giuria stampa della terza edizione, cui spetterà il compito di assegnare i quattro premi principali:

  • Martina Barone / Film is nowItalia
  • Nicole Bianchi / Cinecittà News
  • Claudia Giampaolo / Ciakmagazine.it
  • Chiara Guida / Cinefilos.it
  • Federico Vascotto / Movieplayer.it

Ed ecco tutte le CANDIDATURE dei PREMI PRINCIPALI della terza edizione di Meno di Trenta:

Candidature Cinema Meno di Trenta

PREMIO MIGLIORE ATTRICE DI CINEMA

  1. Sofia Fiore + Carlotta De Leonardis (“L’arminuta” di Giuseppe Bonito – Lucky Red)
  2. Aurora Giovinazzo (“Freaks Out” di Gabriele Mainetti – 01 Distribution)
  3. Ludovica Nasti (“Mondocane” di Alessandro Celli – 01 Distribution)
  4. Marzia Onorato (“Qui rido io” di Mario Martone – 01 Distribution)
  5. Swamy Rotolo (“A Chiara” di Jonas Carpignano – Lucky Red)

PREMIO MIGLIOR ATTORE DI CINEMA

  1. Francesco Cavallo + Luca Vergoni (“La scuola cattolica” di Stefano Mordini – Warner Bros. Pictures)
  2. Federico Cesari (“Anni da cane” di Fabio Mollo – Amazon Prime Video)
  3. Fabrizio Ciavoni (“Giulia” di Ciro De Caro – Koch Media)
  4. Francesco Russo (“A Classic Horror Story” di Roberto De Feo, Paolo Strippoli – Netflix)
  5. Filippo Scotti (“E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino – Netflix)

Candidature TV Meno di Trenta

PREMIO MIGLIORE ATTRICE DI SERIE TV/FILM TV

  1. Cristina Cappelli (“Generazione 56k” di Francesco Ebbasta – Netflix)
  2. Lia Grieco (“Luna Park” di Leonardo D’Agostini, Anna Negri – Netflix)
  3. Giulia Dragotto (“Anna” di Niccolò Ammaniti – Sky Atlantic)
  4. Greta Esposito + Federica Pagliaroli (“Mental” di Michele Vannucci –Rai Fiction per RaiPlay)
  5. Tecla Insolia (“La bambina che non voleva cantare di Costanza Quatriglio – Rai Fiction)

PREMIO MIGLIOR ATTORE DI SERIE TV/FILM TV

  1. Artem + Matteo Paolillo (“Mare Fuori – Seconda Stagione” di Milena Cocozza – Rai Fiction)
  2. Haroun Fall (“Zero” di Antonio Dikele Distefano – Netflix)
  3. Nicolas Maupas (“Nudes” di Laura Luchetti – RaiPlay)
  4. Eduardo Scarpetta (“Carosello Carosone” di Lucio Pellegrini – Rai Fiction)
  5. Angelo Spagnoletti (“Generazione 56K” di Francesco Ebbasta – Netflix)
 
 

Meno di Trenta approda a Venezia 77

Meno di Trenta

Nell’ambito della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, le testate Cinemaitaliano.info e Cinecittà News anticiperanno il format “Meno di Trenta” aprendo uno spazio quotidiano di incontri ed interviste con i giovani artisti presenti alla Mostra.

L’iniziativa, dal nome “Meno di Trenta” alla Mostra, sarà dunque un’occasione per scoprire e valorizzare realmente le personalità dei giovani talenti che hanno preso parte in veste di interpreti, registi ma anche tecnici, ai film presenti alla Mostra di Venezia, protagonisti presenti e futuri dell’audiovisivo italiano.

“Meno di Trenta” è il premio ideato da Silvia Saitta che prevede dei riconoscimenti assegnati ad attori di cinema, TV e web rigorosamente sotto i trent’anni; il premio ha già avuto la sua prima edizione a Roma, il 7 dicembre 2019, organizzata con Stefano Amadio direttore del portale Cinemaitaliano.info e che vide vincitori Carlotta Antonelli, Giacomo Ferrara, Ludovica Martino, Giulio Pranno, Phaim Bhuiyan e Jenny De Nucci.

Gli incontri, condotti dai giornalisti Cristiana Paternò e Stefano Amadio, si svolgeranno dal 3 al 10 settembre, tra le 17.30 e le 18.30, all’Italian Pavilion allestito all’interno dell’Hotel Excelsior, e saranno trasmessi in diretta streaming sul sito www.italianpavilion.it e veicolati attraverso i canali social ufficiali delle due testate.

 
 

Meno di Trenta alla Mostra, il primo incontro con Blu Yoshimi

Meno di Trenta

Sarà Blu Yoshimi l’attrice con meno di trent’anni che inaugurerà il ciclo di incontri di “Meno di Trenta alla Mostra”; presente alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per accompagnare la presentazione di “Cigar au miel” di Kamir Aïnouz, la giovane attrice è già stata candidata alla prima edizione del premio “Meno di Trenta” per la categoria di Migliore Attrice-Categoria Cinema” con il film “Likemeback” di Leonardo Guerra Seragnoli.

Con il suo talento, impegno e simpatia, Blu Yoshimi incarna a pieno lo spirito di questa iniziativa:  “Meno di Trenta” alla Mostra” è infatti un’occasione per valorizzare i giovani protagonisti dell’audiovisivo italiano presenti alla Mostra di Venezia.

L’appuntamento è oggi 3 settembre alle ore 18.00 all’Italian Pavilion, allestito all’interno dell’Hotel Excelsior.

Gli incontri, condotti dai giornalisti Cristiana Paternò (Cinecittà News.it) e Stefano Amadio (Cineitaliano.info), si svolgeranno dal 3 al 10 settembre e verranno trasmessi in diretta streaming sul sito www.italianpavilion.it.

L’accesso allo spazio Italian Pavilion è regolato dalle norme anti-covid: accesso a numero chiuso, controllo della temperatura, tracciabilità, mascherine e igienizzazione delle mani.

BLU YOSHIMI

Blu Yoshimi , classe 1997. Lavora come attrice per il cinema, televisione e teatro dal 2001. Debutta al cinema nel 2008 a fianco di Nanni Moretti nel film “Caos Calmo”, poi protagonista di “Piuma”, “Likemeback” e prossimamente di un film italo-argentino. Nel 2019 ha fatto parte della giuria per i cortometraggi di “Alice Nella Citta’”, sezione legata alla Festa del Cinema di Roma e poi ha ricoperto un ruolo sul set opera prima di Kamir Ainouz, nel film “Cigare Au Miel”. Ha iniziato a studiare recitazione all’eta’ di 9 anni con compagnie teatrali, a 11 con membri dell’actors’ studio quali Doris Hicks, Michael Margotta, Jack Waltzer, Cloe Xaufflaire, Lidia Vitale e Mary Setrakian per il canto.

Segue la filosofia e il lavoro di scuole internazionali quali il Susan Batson Studio di New York e Estudio Coraza di Madrid. Nel frattempo continua i suoi studi universitari al Dams sviluppando uno studio approfondito sulla scrittura cinematografica che sta mandando avanti nella creazione di soggetti di serie, cortometraggi e due lungometraggi. Puntando ad un mondo migliore usa la sua immagine supportando e promuovendo cause sociali come nel caso del FAI e Every Child Is My Child.

 
 

Mena Suvari: 10 cose che non sai sull’attrice

Mena Suvari film

Mena Suvari è un’attrice che ha conquistato il mondo con il suo fascino e il suo talento recitativo, dimostrando di essere versatile e piena di abilità. L’attrice americana ha sempre lavorato duro per costruirsi una carriera solida e duratura, tanto da continuare il suo lavoro tra film e serie tv.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Mena Suvari.

Mena Suvari: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. L’attrice debutta al cinema con Ecstasy Generation (1997), recitando poi in Il collezionista (1997), L’altra faccia di Beverly Hills (1998) e Carrie 2 – La furia (1999). Ottiene grandissimo successo grazie a American Pie (1999) e American Beauty (1999), con Kevin Spacey. In seguito recita in Le insolite sospette (2001), American Pie 2 (1999), Sonny (2002), di Nicolas Cage, Domino (2005), con Keira Knightley, Vizia di famiglia (2005), con Kevin Costner Brooklyn Rules (2007), Stuck (2007), I misteri di Pittsburg (2007) e American Pie: ancora insieme (2012). Negli ultimi anni ha invece recitato in The Murder of Nicole Brown Simpson (2019), Non dirlo a nessuno (2020), What Lies Below (2020) e Fourth Grade (2021).

2. Non solo cinema, ma anche televisione. L’attrice non ha lavorato solo sul gran schermo, ma ha partecipato anche a diversi progetti televisivi. La Suvari, infatti, è apparsa in E.R. – Medici in prima linea (1996), Six Feer Under (2004), Psych (2010), The Cape (2011), American Horror Story (2011-2018), Chicago Fire (2015), South of Hell (2015), Clarence (2014-2018) e American Woman (2018). Oltre alla sua attività recitativa, l’attrice ha intrapreso la strada della produzione, lavorando al film Non chiudere gli occhi (2014).

Mena Suvari in American Beauty

3. Il suo personaggio si evolve con il make up. Il regista Sam Mendes ha progettato con grande attenzione il look delle due ragazze protagonista di American Beauty. Se quello quello di Thora Birch usa gradualmente sempre meno trucco, il personaggio di Mena Suvari ne usa invece gradualmente sempre di più per enfatizzare la visione delle loro mutevoli percezioni di se stesse. L’attrice si è detta da subito entusiasta di questo stratagemma, trovando che descriva molto bene il cambiamento del suo personaggio.

mena suvari

4. Non è stata la prima scelta. L’attrice, in realtà, non è stata la prima scelta per il ruolo di Angela. Infatti, furono contattate anche Kirsten Dunst, Sarah Michelle Gellar, Brittany Murphy e Katie Holmes, ma tutte quante rifiutarono l’offerta. Chi arrivò a fare l’audizione furono Tiddani Thiessen, che però non fu soddisfacente, Majandra Delfino e Kate Hudson. Alla fine fu proprio la Suvari a spuntarla e ad ottenere il ruolo di Angela. Ruolo che l’ha poi consacrata nel panorama cinematografico statunitense.

Mena Suvari in American Pie

 

5. Ha partecipato ad alcuni capitoli della serie. L’attrice americana non ha partecipato ad un solo film della serie, cioè il primo, realizzato nel 1999, interpretando la dolce Heather, ragazza capace di cambiare il rude Chris. Oltre al primo capitolo, infatti, l’attrice ha partecipato anche ad American Pie 2 (2001) e American Pie: Ancora insieme (2012). Ricordando l’esperienza sui set di questi, la Suvari ha affermato di non essere rimasta inizialmente stupita dal successo della serie, capendo solo in seguito di come questi siano diventati dei veri e propri casi cinematografici.

6. Ha girato il film nello stesso anno di un capolavoro del cinema. La Suvari ha girato American Pie nello stesso anno di American Beauty. In questi due film, l’attrice interpreta due ruoli speculari tra loro: una ragazza dolce e casta nel primo film, e la perturbante Angela nel secondo. L’attrice ha ricordato l’esperienza in modo positivo, trovando che il ruolo di Heather le ha permesso di mostrare altre sfumature di lei come interprete.

Mena Suvari: chi è suo marito

7. Ha già due matrimoni alle spalle. L’attrice si è sposata la prima volta con il direttore della fotografia Robert Brinkmann, più grande di lei di 17 anni, con cui ha dato vita ad un matrimonio durato dal 2000 al 2005. In seguito, nel 2007 ha conosciuto il produttore musicale Simone Sestito, sposato tre anni dopo e da cui ha divorziato nel 2012.

8. Si è sposata per la terza volta. L’attrice si è sposata nuovamente, nell’ottobre del 2018, con Michael Hope. Egli ha lavorato in diversi show televisivi e in alcuni film come I’ll Be Home For Christmas, Slasher e Indian Horse. Nell’ottobre del 2020 la coppia ha annunciato di essere in attesa del primo figlio, poi nato nell’aprile del 2021 e chiamato Christopher. La Suvari è così divenuta mamma per la prima volta.

Mena Suvari Instagram

Mena Suvari è su Instagram

9. Ha un profilo Instagram ufficiale. L’attrice, come la maggior parte dei suoi colleghi, ha un account Instagram ufficiale che è seguito da circa 273 mila persone. Sono molte le foto che la vedono protagonista sulla sua bacheca, tra momenti lavorativi e quotidiani. Si possono infatti ritrovare post legati tanto alle sue attività come interprete quanto a momenti più privati o relativi alle sue battaglie ambientali. Seguendola si potrà dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

Mena Suvari: età e altezza

10. Mena Suvari è nata il 13 febbraio del 1979 a Newport, nel Rhode Island. La sua altezza complessiva corrisponde a 163 centimetri.

Fonti: IMDb, Entertainment WeeklyThe Hollywood Reporter, Hollywoodlife

 
 

Mena con Tom Cruise cambia titolo

tom cruise

Risale allo scorso maggio la notizia che, dopo Edge of Tomorrow, Tom Cruise sarebbe tornato a collaborare con  il regista Doug Liman per il nuovo action thriller Mena, le cui riprese sono attualmente in corso in Georgia, negli Stati Uniti. Il film sarebbe dovuto arrivare nelle sale il 6 gennaio 2017.

La notizia di oggi è che il film si intitolerà American Made e che la Universal ha deciso di posticiparne l’uscita al 29 settembre 2017. La grande major ha riunito il team di Edge of Tomorrow per questo biopic ispirato alla storia vera di Barry Seal, pilota e truffatore che fu coinvolto dalla Cia in una delle operazioni di copertura più pericolose della storia dell’agenzia, sferrata contro il cartello di Medellin.

“Amo le storie di eroi improbabili che lavorano contro il sistema”, ha sottolineato Doug Liman parlando del suo personaggio protagonista. “Interpretare la sua storia significa creare un film divertente con parti uguali di satira, suspense e commedia – e sempre sorprendente”.

American Made sarà finanziato da Cross Creek Pictures, nello specifico da Brian Oliver e Tyler Thompson, al fianco della Imagine Entertainment di Brian Grazer e Kim Roth e di Doug Davison per la Quadrant Pictures.

Composito il cast tecnico e attoriale. Annunciati sono, infatti, Domhnall GleesonSarah WrightJesse PlemonsCaleb Landry JonesJayma MaysBenito MartinezE. Roger MitchellLola Kirke e Alejandro Edda.

Fonte: CS

 
 

Men: teaser trailer del nuovo film di Alex Garland

L‘A24 Films ha diffuso il teaser trailer originale di Men, l’annunciato nuovo film del regista di Ex-Machina Alex Garland. La pellicola che dovrebbe debuttare nelle sale americano il 20 Maggio 2022 vede protagonista con la candidata all’Oscar Jessie Buckley, Rory Kinnear e Papa Essiedu.

Men parla di una giovane donna va in vacanza da sola nella campagna inglese dopo la morte dell’ex marito.

Curiosità

Il 6 gennaio 2021 è stato annunciato che Alex Garland scriverà e dirigerà un film per A24 , con Jessie Buckley e Rory Kinnear in trattative per recitare.  Per quanto riguarda il casting aggiuntivo, il Sunday Times ha riferito che Paapa Essiedu stava provando con Jessie Buckley e Rory Kinnear. Le riprese principali sono iniziate il 19 marzo 2021 e si sarebbero dovute concludere il 19 maggio 2021 nel Regno Unito. Il 22 maggio 2021, il direttore della fotografia Rob Hardy ha annunciato su Instagram che le riprese erano terminate

 
 

Men: il primo trailer del nuovo film di Alex Garland

La A24 Films ha diffuso il primo trailer originale di Men, l’annunciato nuovo film del regista di Ex-Machina Alex Garland. La pellicola che dovrebbe debuttare nelle sale americano il 20 Maggio 2022 vede protagonista con la candidata all’Oscar Jessie Buckley, Rory Kinnear e Papa Essiedu.

Men parla di una giovane donna va in vacanza da sola nella campagna inglese dopo la morte dell’ex marito.

Curiosità

Il 6 gennaio 2021 è stato annunciato che Alex Garland scriverà e dirigerà un film per A24 , con Jessie Buckley e Rory Kinnear in trattative per recitare.  Per quanto riguarda il casting aggiuntivo, il Sunday Times ha riferito che Paapa Essiedu stava provando con Jessie Buckley e Rory Kinnear. Le riprese principali sono iniziate il 19 marzo 2021 e si sarebbero dovute concludere il 19 maggio 2021 nel Regno Unito. Il 22 maggio 2021, il direttore della fotografia Rob Hardy ha annunciato su Instagram che le riprese erano terminate

 
 

Men: ecco quando arriverà il trailer del nuovo film di Alex Garland

Men film 2022

L‘A24 Films ha diffuso l’annuncio ufficiale del trailer di Men, l’annunciato nuovo film del regista di Ex-Machina Alex Garland. La pellicola che dovrebbe debuttare nelle sale americano il 20 Maggio 2022 vede protagonista con la candidata all’Oscar Jessie Buckley, Rory Kinnear e Papa Essiedu.

Men parla di una giovane donna va in vacanza da sola nella campagna inglese dopo la morte dell’ex marito.

Curiosità

Il 6 gennaio 2021 è stato annunciato che Alex Garland scriverà e dirigerà un film per A24 , con Jessie Buckley e Rory Kinnear in trattative per recitare.  Per quanto riguarda il casting aggiuntivo, il Sunday Times ha riferito che Paapa Essiedu stava provando con Jessie Buckley e Rory Kinnear. Le riprese principali sono iniziate il 19 marzo 2021 e si sarebbero dovute concludere il 19 maggio 2021 nel Regno Unito. Il 22 maggio 2021, il direttore della fotografia Rob Hardy ha annunciato su Instagram che le riprese erano terminate

 
 

Men, Women & Children: trailer del nuovo film di Jason Reitman

men, women & childrenSi intitola Men, Women & Children ed è l’ultimo film di Jason Reitman che uscirà in una uscita limitata ad ottobre, in posizione propizia rispetto alla stagione dei premi.

Protagonisti del film sono Adam Sandler, Rosemarie DeWitt, Emma Thompson, Jennifer Garner e Ansel Elgort (visto in Colpa delle Stelle). La storia si basa sull’omonimo romanzo di Chad Kulgen.

Fonte: IndieWire

 
 

Men, recensione del nuovo film di Alex Garland

men recensione

È di film come Men, ultimo di Alex Garland, che abbiamo bisogno ora. E ciò non significa necessariamente apprezzarlo, in quanto si tratta di un’opera che spesso si spinge verso gli estremi. Che Men piaccia o meno alla critica oppure incontri il favore del pubblico, si tratta comunque di un lavoro che costringe lo spettatore a non subire passivamente quanto gli viene proposto, che lo mette alle corde e richiede lui un sforzo emozionale e psicologico non indifferenti. 

Men: un vortice di violenza per Harper

Dopo aver affrontato la fantascienza con Ex-Machina e Annientamento – quest’ultimo a nostro avviso enormemente sottovalutato, soprattutto se si è letto il romanzo di Jeff VanderMeer da cui è tratto – Garland scivola dell’horror psicologico raccontando la storia di Harper (Jessie Buckley), la quale dopo aver perso il marito suicidatosi alla vigilia del loro divorzio sceglie di rintanarsi per qualche giorno in un cottage di campagna. Qui incontra una serie di uomini (tutti interpretati da Rory Kinnear) sempre più enigmatici e minacciosi, i quali pian piano precipiteranno la protagonista in un vortice di violenza e orrore.  

Alex Garland aveva già dimostrato con due precedenti film di non essere un purista del genere, e non Men ribadisce che non intende  esserlo. Al contrario preferisce imporre la sua visione, contaminando in questo caso le regole estetiche dell’horror attraverso una messa in scena che, soprattutto nella prima parte, si fa elegante e foriera di un ritmo interno alla narrazione tutto particolare. Sembra quasi che il cineasta in alcune scene adoperi il montaggio per sviluppare una pausa del racconto e mostrare invece la bellezza dell’immagine, delle ambientazioni. Era già accaduto in Annientamento con risultati almeno visivamente notevoli, mentre con Men arriva a ottenere una fusione di forma e narrazione ancor più coerente. La discesa all’inferno della protagonista viene mostrata attraverso una progressione narrativa tanto affascinante quanto “oscura”: a Garland non interessa che il pubblico capisca pienamente la logica degli eventi, preferisce al contrario lasciargli scegliere come riempire i vuoti di senso, piazzati appositamente per fargli vivere l’irrazionalità e la tensione dell’orrore.

Alex Garland non si tira indietro

Sotto questo punto di vista Men possiede a nostro avviso echi lontani eppure presenti di Antichrist, uno dei film più riusciti di Lars von Trier che raccontava l’oppressione dell’uomo sulla donna lavorando su simbolismi atavici di enorme impatto. Come a suo tempo  il cineasta danese, anche questa volta Garland non si tira indietro quando si tratta di scuotere, spaventare, metterci di fronte a un orrore che portiamo sulle spalle come istituzione sociale, che permea il tessuto primo della nostra quotidianità. Prima di lasciare che il portentoso crescendo narrativo esploda, Men ci testimonia con estrema lucidità quanto una donna possa ancora oggi essere circondata da un ambiente maschile misogino e tossico, il quale può diventare pericoloso proprio perché sostenuto dalla tranquillità del vivere quotidiano. 

Se a Garland è riuscito a sfornare con Men un piccolo grande gioiello cinematografico, lo deve in gran parte anche a due protagonisti perfetti. In passato il regista/sceneggiatore di era già dimostrato ottimo direttore di attori, ma stavolta si supera ottenendo da Jessie Buckley e Rory Kinnear una prova capace di arrivare all’essenza dei rispettivi personaggi e riproporla in tutta la sua forza devastante. L’attrice già molto apprezzata in I’m Thinking of Ending Things e La figlia oscura tratteggia il dolore e il progressivo spaesamento di Harper con poche, precise pennellate.

Una prova intensa e impegnativa per Jessie Buckley e Rory Kinnear

Il linguaggio del corpo trattenuto, lo sguardo spesso sospeso sviluppati dalla Buckley raccontano del personaggio molto più di eventuali momenti inutilmente drammatici. Un’interpretazione di valore proprio perché efficacemente sobria, in ammirevole controtendenza con quanto richiesto di solito dall’horror. Dal canto suo Kinnear sfrutta ogni grammo del corpo, ogni centimetro della pelle, ogni espressione del volto per comporre esseri umani al limite, anche quelli più comuni. Come i grandi caratteristi sanno fare, modella tutti questi “tipi fissi” attraverso variazioni che li differenziano e insieme li accomunano dentro la definizione di maschio/adulto contemporaneo, con tutta la necessaria ambiguità del caso. 

Come scritto all’inizio, Men non è cinema semplice, tutt’altro. È l’opera visionaria di un autore – adesso pensiamo davvero di poterlo chiamare in tal modo – il quale adopera il genere esplicito al fine di raccontare un presente ancora purtroppo terrificante. Alex Garland ha probabilmente capito come strappare la superficie del nostro oggi e rendere visibili i mostri che esso ancora tenta di celare. E di questo non possiamo che essergli grati. 

 
 

Men Women & Children nuovo trailer del film di Jason Reitman

men, women & childrenSi intitola Men, Women & Children ed è l’ultimo film di Jason Reitman che uscirà in una uscita limitata ad ottobre, in posizione propizia rispetto alla stagione dei premi.
Protagonisti del film sono Adam Sandler, Rosemarie DeWitt, Emma Thompson, Jennifer Garner e Ansel Elgort (visto in Colpa delle Stelle). La storia si basa sull’omonimo romanzo di Chad Kulgen.

 

 
 

Men of Honor: il cast e la storia vera dietro al film con Cuba Gooding Jr.

Men of Honor film

Film biografico del 2000, Men of Honor – L’onore degli uomini è l’avvincente racconto degli eventi che portarono Carl Brashear a diventare il primo marinaio afroamericano ad ottenere l’abilitazione al servizio di palombaro per la marina militare statunitense. Una storia poco nota e qui raccontata per esaltare la possibilità di concretizzare i propri sogni, per quanto essi si pongano in contrasto con un contesto difficile come può essere quello delle forze militari degli Stati Uniti. Tale film è diretto da George Tillman Jr., recentemente tornato al cinema con Il coraggio della verità.

La sceneggiatura è scritta da Scott Marshall Smith, il quale ha svolto lunghe ricerche nella stesura di questa, aspirando ad essere quanto più possibile fedele alla vera vicenda di Brashear. Fondamentale fu inoltre avere l’approvazione del corpo della marina come anche quello della famiglia del militare, cosa che portò gli studi cinematografici ad interessarsi al progetto. Men of Honor presenta infatti una storia ricca di coraggio ed epica, dove ogni uomo può concretamente dimostrare di poter fare la differenza. Arricchito inoltre da un grande cast di attori, tra cui diversi premi Oscar, questo si affermò come uno dei principali titoli del suo anno.

Accolto in modo favorevole dalla critica, il film arrivò ad un discreto guadagno attestato intorno agli 82 milioni di dollari, a fronte di un budget di 32. In particolare, a ricevere le maggiori lodi fu proprio l’attore protagonista, Cuba Gooding Jr., che diede un convincente ritratto di Brashear. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia da cui questo è tratto. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Men of Honor: la trama del film

Protagonista del film è il giovane Carl Brashear, il quale decide di lasciare la propria terra, il Kentucky, in cerca di successo. Il suo sogno è infatti quello di entrare a far parte della Marina statunitense, obbiettivo che riuscirà infine a raggiungere. Ispirato da uno dei subacquei della nave, egli inizia a quel punto a maturare il desiderio di diventare il primo palombaro afroamericano di quel corpo militare. La strada verso tale obiettivo sarà però particolarmente ricca di ostacoli, e ci vorranno anni prima che Carl venga ammesso all’apposita accademia. Una volta qui, però, capirà che i suoi problemi non sono che all’inizio.

All’interno dell’accademia si trova infatti a dover fare i conti con Billy Sunday. Questi è un famoso ufficiale e capo istruttore, che da subito prende in antipatia il giovane sottoponendolo ad una serie di prove sempre più complesse. Il suo obiettivo è infatti quello di farlo desistere dai suoi obiettivi. Carl, però, non è assolutamente incline a gettare la spugna, desideroso di poter dimostrare tutto il proprio valore anche in quell’occasione. Di fronte a tale forza di volontà, anche Sunday dovrà infine cedere e riconoscere le grandi capacità sfoggiate dal giovane per quel ruolo.

Men of Honor cast

Men of Honor: il cast del film

Ad interpretare il protagonista, Carl Brashear, vi è l’attore premio Oscar Cuba Gooding Jr.. Per poter ricoprire il ruolo, questi non solo svolse lunghe ricerche sulla vita del militare, ma si sottopose anche ad un lungo addestramento fisico. Questo si rese infatti necessario nel momento in cui l’attore dovette interpretare diverse scene con indosso una vera attrezzatura da palombaro. Il peso di questa è di circa 80 chili, e richiedeva dunque una notevole forza fisica per poter essere gestita correttamente. Abituarsi a muoversi con questa e a vincere il senso di claustrofobia che si prova al suo interno è stata una delle sfide più complesse per l’attore. Accanto a lui nel film vi sono gli attori Carl Lumbly e Lonette McKee, rispettivamente nei panni di Mac ed Ella Brashear, i genitori di Carl.

A dare volto al severo Billy Sunday è invece il due volte premio Oscar Robert De Niro. Come spesso accaduto per i ruoli da lui interpretati, anche in questo caso l’attore si preparò a lungo da un punto di vista psicologico, cercando di calarsi quanto più possibile nella mentalità del personaggio e dell’attività da questi ricoperta. L’attrice Charlize Theron è invece Gwen Sunday, la figlia di Billy. Aunjanue Ellis ha invece interpretato Jo Brashear, la moglie di Carl. Hal Holbrook, candidato all’Oscar per il film Into the Wild, dà invece volto al capitano soprannominato “Mr. Pappy”, che con il suo razzismo darà del filo da torcere a Carl, privandolo di alcuni importanti riconoscimenti.

Men of Honor: la vera storia dietro al film

Nato nel 1931, Brashear entrò a far parte dell’United States Navy nel 1948, poco dopo che la segregazione razziale venne abolita. Qui decise di entrare a far parte del corpo di palombari, ruolo per il quale si sottopose ad una serie di complesse prove volte a dimostrare la sua resistenza. Questo complesso percorso accademico viene riproposto anche nel film, dove però si ritrova un personaggio non realmente esistito, quello di Billy Sunday. Questi è infatti ispirato ad una serie di marines addestratori che Carl incontrò nel corso del suo addestramento, e che vengono qui sintetizzati nella figura del severo istruttore e capo palombaro. Carl riuscì infine a diventare il primo palombaro di colore della marina e, in seguito, anche il primo capo palombaro afroamericano.

Nel marzo del 1966 egli si ritrova coinvolto in quello che è oggi noto come “incidente di Palomares”. Nel recuperò di un pericoloso ordigno nucleare, egli rimane vittima di un incidente che lo porta a vedersi tranciata la gamba poco sotto il ginocchio. Egli deciderà infine di farla amputare, consapevole che non avrebbe più potuto riacquistare le sue funzioni. Tale evento non pose però fine alla sua carriera, ma anzi lo spinse a riprendere gli allenamenti per tornare a servire in marina. Nel 1968, anche grazie all’utilizzo di una protesi, poté tornare in servizio, divenendo a quel punto anche il primo uomo ad aver subito un’amputazione a diventare palombaro. Egli terminò la sua carriera nel 1979, continuando poi a svolgere un ruolo come impiegato civile presso la Naval Station Norfolk.

Men of Honor: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Men of Honor – L’onore degli uomini è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten Tv, Chili Cinema, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà semplicemente iscriversi, in modo del tutto gratuito alla piattaforma. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione un determinato limite temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 19 novembre alle ore 21:15 sul canale La7.

Fonte: IMDb, ChasingtheFrog

 
 

Men Of Granite: Shirley McLaine si da al basket

Shirley McLaineShirley McLaine potrebbe prendere parte al film sul basketball, basato su una storia vera, che si intitolerà Men Of Granite. L’attrice premio Oscar dovrebbe interpretare l’insegnante Sophie Prather, una donna realmente esistita che ha ispirato e sostenuto il mentore di un gruppo di immigrati americani che desideravano ardentemente giocare a basket per la loro scuola. Contro il bigottismo e il pregiudizio, i ragazzi divennero campioni dello stato nel 1940, e vennero soprannominati i Terrible Turks.

La Prather, alla quale venne intitolata la scuola di Granite City, Illinois, portò nella sua scuola un allenatore per aituare e guidare i giovani studenti. William Hurt sembra interessato al ruolo, mentre Dwayne Johnson-Cochran sarebbe stato scelto per dirigere il progetto su una sceneggiatura di Armand Kachigian.

Fonte: Empire

 
 

Men in Black: uno spin-off in arrivo

Da tempo si vociferava che la Sony Pictures avesse intenzione di ampliare gli orizzonti di Men in Black, franchise lanciato nel 1997 a cui sono seguiti ben due sequel. Tuttavia, sorprendendo i fan che speravano nella realizzazione di un quarto capitolo con protagonisti Will Smith Tommy Lee Jones o nell’utopico cross over con 21 Jump Street, la Sony ha avviato la produzione di uno spin-off con personaggi del tutto inediti.

Il film, che dovrebbe giungere nelle sale il 17 maggio 2019, si baserà su di una sceneggiatura firmata da Matt Holloway Art Marcum (Iron ManTransformers L’Ultimo Cavaliere) e sarà prodotto da Water F. Parkes e Laurie MacDonald, mentre Steven Spielberg farà da produttore esecutivo.

Parkes ha, inoltre, speso alcune parole riguardo il progetto:

“È raro arrivare alla fine di una sceneggiatura e capire di avere un film nelle proprie mani, ma Art e Matt hanno scritto uno spin-off fedele al nucleo del mondo di MiB ma che allo stesso modo espande e porta aria nuova al franchise.”

Fonte: Comic Book Movie

 
 

Men in Black: reunion di Thor: Ragnarok per Chris Hemsworth e Tessa Thompson

Thor Ragnarok men in black

Se avete amato l’alchimia tra Chris Hemsworth e Tessa Thompson in Thor: Ragnarok, farete meglio a tenere gli occhi aperti in vista dell’arrivo di Men in Black, lo spin off del celebre franchise che vede i due attori protagonisti.

Men In Black: International, annunciato lo scorso anno, vedrà tornare sul grande schermo gli agenti in nero che difendono e proteggono la Terra dalle razze aliene ostili, accogliendo e aiutando a integrarsi quelle invece amichevoli. I due attori, che si sono incontrati per la prima volta sul set di Thor: Ragnarok, in cui interpretavano il protagonista Thor e la new entry del MCU Valchiria, stanno adesso affollando i social network con foto e video dal backstage del film che li vede di nuovo in coppia.

Tessa e Chris rimpiazzeranno Will Smith e Tommy Lee Jones come protagonisti della storia, mentre nel film tornerà Emma Thompson nel ruolo del capo del MIB, Agente O. Questa presenza illustre indica che il film avrà connessione con il franchise originale, avvalorandone quindi la natura di spin-off e non di reboot, come era stato ipotizzato in precedenza.

Men in Black

Nel cast di Men In Black: International compaiono Chris Hemsworth, Liam Neeson e Tessa Thompson. Le riprese del film partiranno fra qualche settimana, con la regia di F. Gary Gray (Straight Outta Compton e Fast & Furious 8). Scritto da Matt Holloway e Art Marcum (Iron Man), il film uscirà nelle sale il 14 giugno 2019.