Sarà il premio Oscar Gabriele
Salvatores ad aprire il XVI Ischia Film
Festival. Il regista
di Mediterraneo presenterà Il
ragazzo invisibile e Il ragazzo
invisibile – Seconda Generazione, il suo dittico dedicato
alle avventure di un giovane supereroe.
In perfetta contemporaneità, alle
20:45, Alessandro Aronadio racconterà al
pubblico la genesi di Io c’è, commedia
mistica e terrena, un ritorno a Ischia per il vincitore del premio
per la migliore regia l’anno scorso. Il programma della Cattedrale
dell’Assunta si completa con il doc in concorso Eu
Sunt Hercules, curioso viaggio nella località termale più
popolare della Romania.
Sempre alle 20:45, Leonardo Di
Costanzo presenterà a La casa del
sole L’intrusa, fresco vincitore del Globo
d’oro come miglior film. A seguire il doc israeliano in
concorso The Island, ambientato nell’ospedale
francese di Gerusalemme Est St. Louis. Al Carcere Borbonico
troveremo Anna Valle che introdurrà il film che apre il concorso
lungometraggi, L’età imperfetta, seguito da
Revenir, storia di migranti che inaugura la sezione Location
Negata.
Per scoprire tutti i dettagli sui
film in programma, clicca qui.
Piazza D’Armi
Ore 20:45 “Parliamo di
cinema” con Gabriele Salvatores
Ore 21:15 Il ragazzo
invisibile di Gabriele Salvatores
Ore 22:55 Il ragazzo invisibile –
Seconda generazione di Gabriele Salvatores
Cattedrale dell’Assunta
Ore 20:45 “Parliamo di
cinema” conAlessandro Aronadio,
Ore 21:15 Io c’è di
Alessandro Aronadio
Ore 22:55 Eu Sunt
HerculesdiMarius Iacob
Casa del Sole
Ore 20:45 “Parliamo di
cinema” conLeonardo Di Costanzo
Ore 21:00 L’intrusa di
Leonardo Di Costanzo
Ore 22:30 The island di
Adam Weingord*
Carcere Borbonico
Ore 20:45 “Parliamo di
cinema”con Ulisse Lendaro e Anna Valle
Ore 21:00 L’età imperfettadi
Ulisse Lendaro
Ore 22:30 Revenir (to
return) di David Fedele e Kumut Imesh
Terrazzo degli Ulivi
Ore 21:00 Ascioladi Edoardo
Sandulli*
Ore 21:10 Da moriredi Alfredo
Mazzara*
Ore 21:20 “Parliamo di
Cinema” con Alessandro Varisco
Ore 21:30 Così vicini, così lontani –
Oltre il Bullismo di Alessandro Varisco
· Ore
22:40 Man proposes, God disposes di
Daniel Lee
Josh Brolin,
interprete di Thanos in Avengers: Infinity War, non
aveva idea di tutti i Vendicatori che il suo personaggio avrebbe
ucciso nel film. La dichiarazione sembra di base assurda, tuttavia,
se ricordiamo che Thanos ha ucciso gli eroi non faccia a faccia ma
con il proverbiale schiocco di dita, è comprensibile come Brolin
non fosse sullo stesso set dei “morti”, quando il trapasso
avviene.
L’attore ha spiegato che durante la
prima proiezione guardava Chris Hemsworth come se
fosse in cerca di conferme, soprattutto durante la morte di
Spider-Man, che Brolin ha descritto come “così
vulnerabile” da spezzargli il cuore. Tuttavia, Josh ha anche
spiegato di essere rimasto molto colpito dai messaggi di odio da
parte dei fan. Per lui sono in realtà un complimento, perché vuol
dire che “ha funzionato”.
Josh Brolin tornerà
nei panni in CGI di Thanos in Avengers 4.
La prima sinossi di Avengers
4: “Il culmine di 22 film interconnessi, il
quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a
essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I
nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà
e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”
È Come un gatto in
tangenziale di Riccardo Milani la commedia dell’anno
che fa l’en plein ai Nastri d’Argento 2018 con un verdetto
che vede vincitori anche i due protagonisti: Paola
Cortellesi e Antonio
Albanese hanno infatti ottenuto il prestigioso
riconoscimento come Miglior attrice e Miglior attore di commedia,
proprio nel decennale del Nastro per la commedia. I
Giornalisti Cinematografici Sngci lo anticipano oggi sul verdetto
finale dei Nastri d’Argento che saranno consegnati domani
sabato 30 Giugno, al Teatro Antico di Taormina.
Un premio che rappresenta la
vittoria della commedia sociale, un ritorno che i Nastri segnalano
sottolineando l’importanza di un cinema che diverte e fa
riflettere, intrattiene ed è insieme ricco di spunti comici e
sociali. Un film perfettamente riuscito che unisce la comicità
all’impegno nella tradizione della migliore commedia italiana amata
dal pubblico. Una notizia accolta con particolare entusiasmo dal
regista e dai protagonisti, premiati dai Nastri come migliori
attori nel decennale della commedia. In particolare, felicissimo
Riccardo Milani sceneggiatore e regista:
“Il nostro Gatto” dice Milani “vince 3 Nastri d’Argento e io sono
felice e orgoglioso che dopo essere stato così apprezzato dal
pubblico in sala, sia stato amato e sostenuto dai Giornalisti
Cinematografici e dalla Critica. E’ quello che tento di fare ogni
volta che giro un film, raccontare con umorismo, contraddizioni e
lacerazioni del nostro Paese, avendo sempre come riferimenti
primari il pubblico e la qualità. Continuo su questa strada” dice
ancora Milani “quindi con ancor più di convinzione e
determinazione. Ringrazio il SNGCI per un riconoscimento così
importante e ringrazio tutte le persone che hanno lavorato al film
contribuendo, ognuno in maniera fondamentale, al successo di
Come Un Gatto In Tangenziale.”
Un orgoglio e una gratitudine
condivisa dal produttore Mario Gianani, produttore con Lorenzo
Mieli per Wildside: “Voglio ringraziare di cuore tutti i
votanti dei Nastri d’Argento ma soprattutto voglio dire
ancora una volta grazie a Riccardo, Paola e Antonio per
aver reso possibile questo piccolo miracolo. E per aver
dimostrato che con una commedia intelligente si può
ridere e si può riflettere”.
E il successo di critica e pubblico è stato sottolineato con
particolare soddisfazione anche da Nicola Maccanico,
Amministratore Delegato di VISION DISTRIBUTION: “La notte di
Taormina darà il giusto palcoscenico ad un film che ha
saputo connettersi con tutti i tipi di pubblico, come di
rado succede. Le storie delle aziende di cinema sono
naturalmente caratterizzate dalle opere che le
percorrono, e la storia di Vision troverà sempre in
“Come un gatto in tangenziale” uno dei suoi momenti fondativi.
Grazie a Laura Delli Colli ed al SNGCI per aver
voluto mettere il punto esclamativo sulla vita di un
grande film, reso possibile da una squadra di enorme
talento che lo ha scritto, realizzato ed
interpretato”.
Arriva dalla pagina ufficiale di
Facebook de Il Mucchio Selvaggio
la notizia che la storica rivista di cinema smetterà di essere
stampata. Ecco cosa si legge sul social:
IL FUTURO NON È “SCRITTO”, MA LA MUSICA CONTINUA
Il giorno in cui la decisione è stata presa non è stato il
peggiore. Peggiori sono stati quelli che l’hanno preceduto quando,
alla consapevolezza della crisi inarrestabile della carta stampata
e della discografia, è subentrata la frustrazione di non potervi
rimediare. Non stavolta, non davanti a una sentenza del Tribunale a
nostro sfavore e resa esecutiva
alla fine di maggio.
Così, il numero 767 del
Mucchio Selvaggio tuttora in edicola è anche l’ultimo. La sua
storia, iniziata nell’anno di “American Stars’n Bars” di Neil
Young, “Heroes” di David Bowie e “The Clash”, purtroppo termina
qui. Resterà attivo solo il sito ilmucchio.it dove pubblicheremo
gratuitamente contenuti inediti.
41 anni per una rivista sono
un’enormità e, per quanto sciocchi e inutili suonino gli
anniversari, siamo dispiaciuti al pensiero che non ne festeggeremo
altri. Mai avremmo immaginato una conclusione tanto brusca e
improvvisa da negarci la possibilità di salutare i lettori alla
nostra maniera, rispettando un ultimo, sebbene definitivo,
appuntamento in edicola. Tuttavia, non ci è davvero possibile fare
altrimenti.
Nata nel pieno del movimento
del ’77 e inevitabilmente influenzata da quello spirito, Il Mucchio
Selvaggio ha avuto una vita redazionale complessa e burrascosa, da
vero rock magazine. Negli anni ha diviso il suo pubblico, ha
scontentato alcuni ma ha anche lasciato un’eredità innegabile: è
stata presente al proprio tempo per raccontare le mutazioni del
mondo, non solo inglobandole – ad esempio, è l’unica rivista
musicale italiana ad aver fatto emergere con vigore le firme
femminili –, ma anche fornendo gli strumenti per orientarsi con
consapevolezza. Così, ha formato generazioni di lettori e di
critici la cui esperienza resta motivo di orgoglio.
La nostra scelta, resa
inevitabile e non procrastinabile da un’ingiunzione di pagamento
mossa dalla precedente direzione, ha le sue radici in un contesto
editoriale e culturale fin troppo minato. Da anni ci muoviamo in un
mercato in dissoluzione con le vendite e gli investimenti
pubblicitari in costante calo, mentre il sistema di distribuzione
continua a richiedere uno spreco di carta e risorse ormai
insostenibile. Se per esistere sei costretto a una tiratura di
quattro volte superiore al tuo venduto, allora anche la miglior
misura di riorganizzazione assomiglia a una resistenza, mai a un
reale rilancio malgrado i riconoscimenti internazionali (la
copertina dello scorso giugno dedicata a “Sgt. Pepper’s Lonely
Hearts Club Band” dei Beatles ha ricevuto un premio di merito agli
SPD Awards di New York, la cerimonia che valorizza le eccellenze
nel design editoriale).
Senza un grosso sponsor a
investire per brandizzare i contenuti, il futuro è segnato e non è
“scritto”.
Probabilmente senza il
supporto degli abbonati che hanno sempre risposto con generosità
alle nostre iniziative questa storia sarebbe già chiusa.
Ringraziandoli di vero cuore per la fiducia che ci hanno
dimostrato, provvederemo entro il mese di ottobre al rimborso
attraverso la spedizione di arretrati del Mucchio Selvaggio, del
Mucchio Extra e dei libri della società editrice. A tal fine
l’indirizzo mail [email protected] resta il riferimento per
tutte le informazioni e i chiarimenti del caso.
Senza dubbio non tutto è
stato giusto, altroché, ma in tutto siamo stati mossi dal
convincimento di fare una cosa piccola ma utile per noi stessi e
per i nostri lettori.
Il nostro grazie va a tutte
le persone che, numero dopo numero, hanno reso possibile Il Mucchio
Selvaggio, condividendo questa meravigliosa avventura: dai
collaboratori, cui va dato atto di essersi spesi con entusiasmo e
dedizione oltre ogni umana aspettativa, ai colleghi e ai
professionisti con cui abbiamo avuto il piacere di lavorare: uffici
stampa, etichette, tipografi, addetti alle spedizioni, informatici,
commercialisti e avvocati. Stiamo parlando di voi!
Joe Strummer una volta ha
detto: “Penso che la gente debba sapere che noi siamo antifascisti,
contro la violenza, siamo antirazzisti e per la creatività. Noi
siamo contro l’ignoranza.”
Non ci incontreremo più
sulle pagine del Mucchio Selvaggio, ma restiamo fieramente parte di
questa minoranza informale, amante del mondo e indignata dalle sue
ingiustizie.
James McAvoy ha
condiviso via Instagram le prime immagini dal set
di IT: Capitolo Due. Si tratta di una foto a delle
polaroid che raffigurano parte del cast del film, con gli attori
adulti e quelli bambini, che tornano a interpretare i Perdenti.
Il cast di protagonisti adulti vedrà
James McAvoy nei panni di Bill, Jessica
Chastain in quelli di Bev, Jay Ryan sarà
Ben, Isaiah
Mustafa Mike, Bill
Hader Richie, James
Ransone Eddie, Andy
Bean Stand. Bill
Skarsgård tornerà a interpretare Pennywise il Clow
Ballerino.
L’uscita nelle sale
di IT: Capitolo Due è fissata
al 6 settembre 2019. Le riprese, sempre in
mano a Andy Muschietti, cominceranno a
Giugno a Toronto presso i Pinewood
Studios per quanto riguarda i teatri di posa, mentre
si suppone che Port Hope tornerà a essere Derry. La data di inizio
è 18 Giugno, mentre le riprese dovrebbero concludersi tra Ottobre e
Novembre.
Il Capitolo
Secondo ci riporterà a Derry, dopo 27 anni dalle
vicende raccontate nel film uscito a Ottobre, e vedrà i Perdenti,
ormai adulti, affrontare di nuovo le loro più profonde paure e la
creatura sotto le sembianze di Pennywise.
Dopo una lunga gestazione di 4
anni, finalmente la Showtime da il via libera
Halo
la serie tv prodotta dalla Amblin Television di Steven Spielberg.
Halo,
la serie tv avrà come showrunner Kyle Killen,
mentre a dirigere i primi due episodi ci sarà Rupert
Wyatt, già regista dell’apprezzato Rise of
the Planet of the Apes, film rilancio il franchise sul
Pianeta delle Scimmie.
Prodotto da
SHOWTIME in associazione con Microsoft / 343
Industries, insieme a Amblin Television di
Steven Spielberg, Halo inizierà
la produzione all’inizio del 2019. L’annuncio è stato fatto oggi da
David Nevins, Presidente e CEO di Showtime
Networks Inc.
“HALO è la nostra serie più
ambiziosa di sempre e ci aspettiamo che il pubblico che lo aspetta
da anni venga completamente premiato”, ha dichiarato
Nevins. “Nella storia della televisione, semplicemente non c’è
mai stata abbastanza grande fantascienza: le sceneggiature di Kyle
Killen sono elettrizzanti, espansive e provocatorie. Rupert Wyatt è
un meraviglioso regista di costruzione di mondo, e la loro visione
di HALO entusiasmerà i fan del gioco e non solo”
Halo
Halo
ha reinventato il modo dei videogiochi e si è trasformato in un
fenomeno di intrattenimento globale, avendo venduto oltre 77
milioni di copie in tutto il mondo e incassando oltre 5 miliardi di
dollari di vendite. Nel suo adattamento per SHOWTIME, HALO si
svolgerà nell’universo che è nato nel 2001, raccontanto un
conflitto epico del 26° secolo tra l’umanità e una minaccia aliena
nota come Patto. HALO racconterà storie personali profondamente
disegnate sullo sfondo di azione, avventura e una visione del
futuro ricca d’immaginazione.
Halo
sarà prodotto esecutivamente da Killen, Wyatt e Scott Pennington,
insieme a Justin Falvey e Darryl Frank per Amblin Television. La
serie sarà distribuita globalmente da CBS Studios
International.
La produzione di Indiana Jones
5 è programmata per cominciare nella primavera del 2019 e ci sono al
momento molte poche notizie in merito al film. Tra le cose più
importanti, spicca la necessità di trovare un cast di supporto
adeguato per Harrison Ford e scrivere una
sceneggiatura che sia più che buona per soddisfare gli standard dei
fan ma anche dei coinvolti in prima persona.
La prima versione della
sceneggiatura era stata affidata a David Koepp,
che aveva anche firmato Il Regno dei Teschi di
Cristallo, ma adesso la Lucasfilm si è rivolta altrove, in
particolare a Jonathan Kasdan, recentemente
autore di Solo: A Star Wars Story.
Collider riporta che Kasdan
è stato assunto per sostituire Koepp alla sceneggiatura di Indiana
Jones 5, anche se non è stato reso noto se il suo lavoro si
concentrerà sullo scrit preesistente o se scriverà da zero una
nuova sceneggiatura.
Indiana Jones 5
dovrebbe arrivare al cinema il 19 luglio del 2020. Steven Spielberg che ha diretto i
precedente quattro film della saga sarà di nuovo alla regia del
progetto che vedrà tornare anche il leggendario protagonista,
Harrison Ford. I veterani del franchise,
Kathleen Kennedy e Frank
Marshall, si occuperanno della produzione.
Alan Horn,
Presidente dei Walt Disney Studios, ha dichiarato: “Indiana
Jones è uno dei più grandi eroi della storia del cinema. È raro
avere una tale perfetta combinazione di regista, produttori, attore
e personaggi e noi non potevamo essere più eccitati di avere
quest’altra avventura con Harrison e Steven.”
Cinefilos.it offre
la possibilità ai suoi lettori di partecipare alle proiezioni
estive della Notti di cinema e… A Piazza
Vittorio, evento culturale storico nell’estate
romana.
Per tutto il periodo della
manifestazione, Cinefilos.it offre biglietti a
prezzi scontati a chi invierà una e-mail, dal lunedì al venerdì
dalle ore 9.00 alle ore 13.00, all’indirizzo [email protected] ,
specificando NOME, COGNOME, TITOLO, DATA e ORA DI
PROGRAMMAZIONE, come riportato dal programma ufficiale
delle proiezioni.
A chi scriverà
a [email protected]comunicando
le informazioni indicate, verrà inviato un coupon da stampare e
presentare alla cassa, per usufruire di uno sconto di 1 euro
applicato al prezzo pieno del biglietto, pari a 5 euro.
Il programma di quest’anno è
ricchissimo di incontri e proiezioni, dai grandi blockbuster
americani ai migliori film della stagione cinematografica italiana
appena conclusa.
Per consultare il programma
completo, CLICCA QUI, oppure consulta le
tabelle a seguire:
Sullo sfondo dell’Estate Romana
2018, si rinnova l’appuntamento con una delle manifestazioni
più amate dal pubblico: l’arena di Notti di Cinema e…
A Piazza Vittorio, atteso evento giunto alla 20°
edizione che anche quest’anno torna ad animare la storica
piazza umbertina.
Organizzata da AGIS Lazio Srl, la
manifestazione si svolgerà dal 28 giugno al 2
settembre. Due mesi e più durante i quali Piazza Vittorio
si trasformerà in un luogo del cinema, ma non solo. Ampio spazio
sarà infatti dedicato alla lettura, con tre rassegne dedicate che
prevedono la partecipazione di autori e personaggi di spicco del
mondo della cultura e dello sport.
L’anno scorso, in questa data,
arrivava nelle sale americane Baby Driver – Il Genio della
Fuga, il ritorno al cinema di Edgar Wright che è arrivato fino agli Oscar
con tre nomination tecniche.
Il film è stato generalmente amato
da pubblico e critica e il regista, nel celebrare il suo primo
compleanno, ha offerto la possibilità di un sequel, ipotizzando che
Baby potrebbe tornare a guidare, prima o poi. Ecco il messaggio
affidato ai social:
“Baby Driver è stato distribuito
un anno fa in questa data. Ha avuto un percorso selvaggio negli
ultimi 365 giorni. E ringrazio tutti voi per le bellissime
reazioni, significano tutto per me. E, chissà, magari Baby potrebbe
tornare in strada presto…”
Baby Driver: la recensione del film di
Edgar Wright
Trama: La storia
ruota attorno a un pilota che si presta a fughe criminali e che si
affida al ritmo della sua musica preferita per essere il migliore
nel campo. Costretto a lavorare per un boss, il ragazzo dovrà
prestarsi ad una rapina destinata al fallimento che metterà a
rischio la sua vita, il suo amore e la sua libertà. La vicenda è in
parte ispirata al video musicale “Blue Song” della band Mint
Royale, che Wright diresse nel 2003.
Nonostante il successo di del primo
film, non ci sono ancora conferme in merito a Doctor Strange
2. Il motivo è comprensibile. Dopo l’esordio nel film
dedicato e la comparsata in Thor: Ragnarok, Strange ha incontrato
il suo destino per mano di Thanos in Infinity
War.
Si sa ormai che in Avengers 4 alcuni degli eroi
scomparsi torneranno in vita, questo perché ovviamente, i contratti
firmati con lo Studio sono prevalentemente multi film, e la
Marvel non ucciderebbe mai, così
presto, un personaggio che si è dimostrato molto amato dal pubblico
come quello interpretato da Benedict Cumberbatch.
Dobbiamo quindi aspettarci un ritorno dello Stregone Supremo, e
Kevin Feige sembra rincuorarci in merito.
Parlando a CinemaBlend del
futuro della MCU, a Feige è stato chiesto di
fare una lista dei franchise che potremmo vedere sviluppati nella
Fase 4. Il produttore ha spiegato che la distanza tra un film e
l’altro dello stesso franchise dà la possibilità di sviluppare
meglio il progetto, come nel caso di Doctor Strange
2.
“Si tratta soltanto di un
problema che si presenta quando hai tanti buoni personaggi che vuoi
sviluppare, e la gente li ama tutti allo stesso modo. Questo ci dà
la convinzione fondamentale che dobbiamo continuare a raccontarli,
facendo film diversi ogni volta.”
Vuol dire che dovremo aspettare, ma
che avremo ancora altre avventure di Stephen
Strange al cinema, e che vedremo di nuovo Mordo e
Wong.
Mentre sono in corso le riprese di
Wonder Woman 1984, ecco 20 scatti
dal backstage del primo film del 2017, che ha sancito l’esordio
ufficiale al cinema dell’Amazzone dei fumetti DC.
Ecco di seguito le foto dal primo
film sul personaggio diretto da Patty Jenkins, con
Gal Gadot, Robin Wright e Chris
Pine.
Si intitola Wonder Woman
1984 il sequel del film sul personaggio DC Comics
interpretato da Gal Gadot. L’attrice israeliana
torna nei panni di Diana Prince, ancora una volta diretta da
Patty Jenkins, per la sua seconda avventura in
solitaria, ambientata negli anni ’80.
Nel film torna anche Chris
Pine, mentre tra le news entry annoveriamo, per ora,
Kristen Wiig e Pedro Pascal.
Le prime reazioni al remake di
Suspiria firmato
da Luca Guadagnino sono decisamente positive e,
nonostante le critiche a priori dei detrattori dell’intero
progetto, sembra che il film stia continuando a raccogliere
consensi dopo le prime proiezioni.
Tra le interpreti del film c’è
anche Chloë Grace Moretz, che recita al
fianco di Dakota Johnson e Tilda Swinton. La
giovane attrice, nota al grande pubblico per il ruolo di Hit
Girl nei due film su Kick Ass, ha
dichiarato a IndieWire:
“Questa è una dichiarazione
importante, ma credo davvero che questo sia il film più vicino a un
moderno Stanley Kubrick che abbia mai visto. Entri in un mondo, che
posso solo descrivere come una specie di The Shining, in cui sei in
un posto che sembra esattamente essere dentro il cervello del
regista. Non c’è niente di simile che si possa vedere
altrove.”
Suspiria
è un film del 1977 diretto da Dario Argento e ispirato al
romanzo Suspiria De Profundis di Thomas de
Quincey, e interpretato da Jessica Harper
e Stefania Casini. Il film è il primo capitolo
della trilogia delle tre madri ed ha avuto due sequel:
Inferno (1980) e La terza
madre (2007).
Nel cast del film Suspiria
di Guadagnino ci sono Tilda Swinton, Dakota
Johnson, Chloe Grace Moretz.
La Warner Bros ha diffuso le prime
foto ufficiali di Robin in Titans,
l’annunciata serie televisiva che debutterà sulla piattaforma
streaming della DC.
Titans
non sarà l’unico prodotto che sarà disponibile sulla piattaforma
americano DC. Infatti si aspettano anche Batman: The
Animated Series e la serie animata su Flashpoint.
Titans
Titans
vede come produttori esecutivi Akiva Goldsman, Geoff Johns,
Greg Berlanti e Sarah Schechter. Nella serie tv Dick
Grayson emerge dall’ombra per diventare il leader di una band senza
paura di nuovi eroi, tra cui Starfire, Raven e molti altri. I fan
possono aspettarsi che Titans sia una serie d’avventura a tinte
drammatiche che esploreranno e celebreranno uno dei più famosi
gruppi di fumetti di sempre. La prima stagione Titans debutterà
nel 2018 sul nuovo servizio digitale per la DC Comics, gestito da
Warner Bros. Digital Networks.
Durante la promozione di Ant-Man and the Wasp, Kevin
Feige ha confermato una teoria sul primo film che da tempo
tiene banco in rete e che, secondo i fan, anticipava alcuni degli
avvenimenti che presumibilmente vedremo nel film a partire dal
prossimo 14 Agosto nelle nostre sale.
Secondo questa congettura, quando
Scott entra nel Reame Quantico in Ant-Man, si vede
già un’ombra che rappresenta Janet Van Dyne. Feige
ha confermato proprio questo cameo:
“Nel primo film c’era, abbiamo la possibilità di dare un veloce
sguardo, un regalo per chi ama guardare i film fotogramma per
fotogramma, c’era una piccola silhouette di Janet nei panni di
Wasp, il che è un grandissimo indizio per questo secondo
film.”
“Ant-Man and The Wasp è il
sequel di due film diversi”, spiega il produttore Kevin Feige.
“È un nuovo episodio di Ant-Man e allo stesso tempo mostra le
conseguenze degli eventi di Captain America: Civil War. È
davvero esaltante riuscire a raccontare storie come queste,
combinando i personaggi provenienti da film diversi e costruendo le
loro apparizioni negli altri film”.
Nel film Marvel Ant-Man and The Wasp Scott
Lang deve affrontare le conseguenze delle proprie scelte sia come
supereroe sia come padre. Mentre è impegnato a gestire la sua vita
familiare e le sue responsabilità come Ant-Man, si vede assegnare
una nuova e urgente missione da Hope van Dyne e dal Dr. Hank Pym.
Scott dovrà indossare ancora una volta la sua tuta e imparare a
combattere al fianco di Wasp, mentre la squadra cercherà di far
luce sui segreti del proprio passato.
Il brillante scienziato Hank Pym e
il suo alter ego Ant-Man esordirono nei fumetti Marvel nel 1962 all’interno di
Tales to Astonish #27, per poi apparire nel 1963 all’interno della
squadra degli Avengers in Avengers #1. Gli incommensurabili
contributi offerti da Pym al mondo dei supereroi ebbero inizio con
la scoperta di una sostanza chimica unica nel suo genere,
soprannominata la Particella Pym, che gli permetteva di alterare le
dimensioni del proprio corpo e possedere una forza sovrumana. Wasp,
uno dei membri fondatori degli Avengers insieme ad Ant-Man e prima
supereroina della squadra, fece la sua prima apparizione in Tales
to Astonish #44 nel 1963.
“Volevamo mantenere la promessa
fatta alla fine di Ant-Man” prosegue Feige. “Studiando la
storia dei fumetti, si scopre che Ant-Man e Wasp furono una delle
più grandi squadre Marvel. Avevamo già accennato a
questo nel flashback presente nel primo film, in cui si vedevano
gli Ant-Man e Wasp originali, ma volevamo assolutamente rivederlo
nel mondo moderno. Hope e Scott non potrebbero essere più diversi
come supereroi: si tratta del punto di partenza perfetto per
esplorare il modo in cui questo duo utilizza il proprio potenziale,
cercando di essere all’altezza delle rispettive identità”.
Scritto da Chris McKenna &
Erik Sommers, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari e
Paul Rudd, Ant-Man and The Wasp
vede inoltre il ritorno di Bobby Cannavale, Judy Greer,
Abby Ryder Fortson, Tip T.I. Harris e David Dastmalchian, ai quali
si uniscono i candidati all’Oscar® Michelle Pfeiffer e
Laurence Fishburne, insieme con Hannah
John-Kamen, Walton Goggins e Randall
Park.
Guillermo del Toro
ha condiviso via Twitter la sua collezione preziosissima
di fumetti e manga, in versione originale e tradotta, per la gioia
dei fan che lo seguono sul social.
Il regista ha mostrato immagini di
scaffali carichi di volumi, action figure e oggetti da collezione,
tra cui spiccano anche le sue creature, come il fauno protagoniste
del film che lo ha reso un nome di spessore internazionale,
Il Labirinto del Fauno.
Ecco di seguito gli scatti
condivisi sul social:
Il regista ha di recente
conquistato due premi Oscar alla regia e al miglior film per
La forma dell’Acqua, presentato a Venezia 74 (dove
ha vinto anche il Leone d’Oro).
Guillermo del Toro
dirigerà è produrrà Scary Stories to Tell in the
Dark insieme a Jason Brown e Sean Daniel
della The Sean Daniel Company e a Elizabeth
Grave della 1212 Entertainment.
Le storie raccontate in
Scary Stories to Tell in the Dark si
ispirano al folklore americano e sono state pubblicateper la prima
volta nel 1981.
The Avengers, Age of
Ultron e Infinity War costituiscono, ad
oggi, una delle trilogie di maggior successo del grande schermo,
con incassi da capogiro e uno stuolo di fan adoranti. In attesa del
quarto film, che completerà l’epica tetralogia Marvel Studios, RicoJrCrea via Twitter ha
condiviso la sua versione di un banner che riunisce la
Avengers trilogy.
La prima sinossi di Avengers 4: “Il culmine
di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers
porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di
un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è
fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per
sostenerla.”
Dopo un primo annuncio che
voleva Akiva Goldsman incaricato di
dirigere il nuovo adattamento cinematografico di
Firestarter, arriva la notizia via Variety che il regista ha
lasciato il progetto, lasciando spazio a Fatih
Akin.
La Blumhouse Productions e Universal Pictures
produrranno il film. Anche alla sceneggiatura si sono avvicendati
dei nomi, dal momento che Goldsman è uscito dal progetto ed era
incaricato anche di scrivere il nuovo adattamento. Adesso lo script
porter la firma di Scott Teems.
Il film sarà un nuovo adattamento
dal romanzo, ma non sarà il primo, dal momento che c’è già stato
nel 1984 l’omonimo film diretto da Mark L.
Lester (Commando), con protagonista una
piccola Drew Barrymore nei panni di Charlie, la
bambina con poteri pirocinetici che non riesce a controllare.
In Italia il film venne distribuito
con il titolo di Fenomeni paranormali incontrollabili. Di seguito
la trama: La piccola Charlie è dotata di pirocinesi, ossia
della facoltà di appiccare il fuoco con la mente. I servizi segreti
americani, che vorrebbero servirsene, uccidono la madre e tentano
di rapirla, ma il padre Andy, anch’esso in possesso di un potere
paranormale, una blanda forma di controllo mentale, neutralizza gli
agenti e fugge con la bambina. Vengono però catturati da John
Rainbird e portati nei laboratori militari. Qui Charlie viene
convinta a manifestare i suoi poteri in modo che possano venir
studiati. Successivamente suo padre smette di prendere i farmaci
che gli vengono dati per inibire il suo potere, e così lo
riacquista e lo usa sul Capitano Hollister per farlo agire in
funzione della pianificazione di una fuga.
451 gradi Fahrenheit è la
temperatura alla quale vengono bruciati i libri e qualsiasi altra
forma di conoscenza nel futuro distopico, dove non è permesso
leggere, immaginato da Ray Bradbury nel romanzo che lo ha
consegnato alla storia della letteratura. Su Sky Cinema Uno
HD arriva in esclusiva Fahrenheit 451,
nuovo adattamento – dopo il celebrato film omonimo di Francois
Truffaut – del celeberrimo romanzo di Bradbury, pubblicato in
Italia negli Oscar Mondadori. Prodotto da HBO e diretto da Ramin
Bahrani (Goodbye Solo, 99 Homes, A qualsiasi prezzo), è
interpretato da Michael B. Jordan (Creed –
Nato per combattere, Black Panther) e dal candidato
all’Oscar Michael Shannon (Revolutionary
Road, Animali Notturni, La forma dell’acqua),
FAHRENHEIT 451 andrà in onda venerdì 29 giugno,
alle 21.15 su Sky Cinema Uno
HD.
FAHRENHEIT 451 segue le vicende di
Guy Montag (Michael B. Jordan), un vigile del fuoco che in un
futuro prossimo ha il compito di mantenere l’ordine e l’armonia
bruciando ogni libro, fisico o in formato elettronico, foto,
documento storico e notizie, oppure rimpiazzando le parole con
semplici emojis. I “Nativi” o cittadini, vivono prevalentemente
nelle loro case, interagendo con un’intelligenza artificiale in
grado di fornire loro tutto ciò di cui hanno bisogno, di nome
Yuxie. L’ordine pubblico è disturbato dagli Eels,
un gruppo di ribelli che vivono nel sottosuolo e combattono per
salvaguardare i libri, la conoscenza e la cultura. Le certezze di
Montag vanno in fumo quando conosce Clarisse (Sofia
Boutella), una informatrice degli Eels che inizia a fargli
conoscere quella cultura proibita. Montag inizia così un viaggio
verso il cambiamento e la redenzione che lo porterà ad affrontare
il suo mentore e migliore amico, il Capitano Beatty (Michael
Shannon), fanatico convinto della pericolosità del sapere, per
restituire la libertà e la cultura al popolo.
Il film è tratto dal romanzo
omonimo di Ray Bradbury del 1953, che fu oggetto anche di un’altra
trasposizione cinematografica nel 1966 ad opera di Francois
Truffaut.
Regista di questa nuova versione
prodotta da HBO è Ramin Bahrani (99
Homes, A qualsiasi prezzo) che figura anche tra gli
sceneggiatori e tra i produttori esecutivi assieme al protagonista
Michael B. jordan, Sarah Green, Alan Gasmer e Peter
Jaysen.
Nel cast Michael B Jordan
interpreta il protagonista Guy Montag, Michael Shannon è il
capitano Beatty, mentre Sofia Boutella (Kingsman – Secret
Service, La Mummia) è Clarisse McClellan. Oltre ai tre
interpreti principali, in FAHRENHEIT 451 saranno presenti
Lili Singh (Bad Moms, Life in Pieces) nel
ruolo di Raven, una giornalista favorevole al lavoro dei vigili del
fuoco. Khandi Alexander (Scandal, Boston –
Caccia all’uomo) nella parte di Toni Morrison, leader della
ribellione sotterranea che tenta di salvaguardare i libri e la
conoscenza, Martin Donovan (Ant – Man,
Homeland) interpreta il Commissario Nyari, capo del Capitano
Beatty e per finire Dylan Taylor (Covert
Affairs, Aliens in America), nella parte del vigile del fuoco
e rivale di Montag, Douglas.
FAHRENHEIT 451, venerdì
29 giugno, alle 21.15 su SkyCinema Uno HD e disponibile anche su
Sky on Demand
How It Should Have Ended ha condiviso i
cinque possibili finali alternativi di Avengers: Infinity War nel
solito tono goliardico, tuttavia, almeno uno di questi sembra avere
un sapore davvero epico (che ne pensate di quello dedicato a
Nebula?).
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War è al cinema dal 25 aprile.
AJ Design via Twitter
ha condiviso dei nuovi concept ufficiali di Avengers 4 e di Captain Marvel, in cui vediamo meglio
alcuni dei protagonisti dei film. In particolare abbiamo una chiara
visione di un giovane Nick Fury, con entrambi gli
occhi e uno sguardo più dettagliato al costume di Carol
Danvers.
Inoltre, per quanto riguarda invece
i concept di Avengers 4, ci sono Rocket Raccoon,
Nebula (che non cambiano troppo da come il conosciamo), Hulk in
costume/armatura, War Machine con diversi upgrade alla sua
armatura, Occhio di Falco e Thanos, con il costume che già abbiamo
visto in concept precedenti.
La prima sinossi di Avengers
4: “Il culmine di 22 film interconnessi, il
quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a
essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I
nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà
e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”
Arriva al cinema il 28 giugno 2018,
Il Sacrificio del Cervo
Sacro, il nuovo film
di Yorgos Lanthimos che torna a dirigere
Colin Farrell dopo The Lobster.
Affrontare un’operazione a cuore
aperto non è mai facile per un paziente, anche dall’altro lato
della barricata però non è certo uno scherzo. Anestesista e
chirurgo dividono parte delle responsabilità totali, la percentuale
più grande però è dominata dal caos, dal fato o dal destino, come
chiamarlo si voglia. Yorgos Lanthimos per spiegare
questo concetto decide di operare egli stesso a cuore aperto, e di
scrivere un’opera dai tratti tanto folli quanto geniali chiamata
simbolicamente Il Sacrificio del Cervo
Sacro – l’assassinio del cervo sacro.
In Il Sacrificio del Cervo
Sacro Steven Murphy è un chirurgo di successo con una
bellissima moglie e due figli, vive una vita apparentemente
perfetta, nel suo passato però c’è un’operazione andata male, un
paziente perso e un senso di colpa che non accenna a svanire.
Quest’ultimo aspetto lo ha spinto a creare un particolare feeling
con Martin, ragazzo adolescente figlio della vittima, con cui si
vede spesso, a cui fa regali costosi, a cui bada come un padre
adottivo – nei ritagli del suo tempo.
Il Sacrificio del Cervo Sacro, il film
Il loro rapporto però diventa
presto strano e ambiguo, il ragazzo richiede sempre più attenzioni,
diventa sempre più un’ossessione, quando Steven decide di staccarsi
però è troppo tardi e i piani macabri del ragazzo sono già avviati.
Il suo obiettivo è far provare al chirurgo lo stesso dolore, lo
stesso vuoto che ha sentito lui perdendo il padre, vuole che almeno
un membro della famiglia Murphy muoia. Quello che può sembrare
lineare e diretto, in realtà sullo schermo è completamente onirico
e surreale. Il giovane Martin si muove come un’entità
sovrannaturale, capace di controllare i corpi altrui a piacimento.
elementi che fanno letteralmente impazzire Steven e con lui gli
spettatori – che osservano tutto dallo stesso punto di vista.
Non c’è un solo istante di Il Sacrificio del Cervo Sacro che passa
senza la giusta tensione, un racconto serrato che non lascia
respiro e genera dubbi, paure e incertezze – sentimenti e
sensazioni amplificati da una colonna sonora dai toni bassi e
oscuri e una fotografia impeccabile, cupa e claustrofobica. Il
regista greco, che in Italia abbiamo conosciuto soprattutto grazie
a The Lobster, ha ulteriormente perfezionato la sua già
ottima tecnica e la forma, creando un’opera maestosa dal punto di
vista visivo. Sul fronte dei temi invece la questione è più
complessa, si discute di vendetta, di senso di colpa, ma
soprattutto ci spiega per filo e per segno il funzionamento del
caos.
Spesso, in quanto uomini
che si credono onnipotenti, investiamo tutte le nostre forze per
cambiare il corso di uno o più eventi, invece è il fato che
gestisce la partita, sempre e comunque. Gli strumenti del mestiere
nelle mani dell’autore non sono ovviamente i ferri chirurgici,
bensì degli attori di talento che fanno in modo eccezionale il loro
lavoro. Colin Farrell nei panni del protagonista è riuscito a
raccogliere una tale intensità come non faceva da tempo, al suo
fianco una Nicole Kidman passionale e carnale, di una
bellezza senza tempo. Buona parte del lavoro però è svolta dai
piccoli membri del cast, che recitano come adulti maturi e
pienamente formati. Le immagini che passano su schermo non sono
certo per chi ha lo stomaco debole, e lo si capisce sin dal torace
aperto con un cuore battente a vista in apertura, neppure per chi
soffre di attacchi di ansia e claustrofobia, tutti gli altri invece
hanno la possibilità di godere di un’esperienza emozionante e
visivamente sublime. 100 minuti in balia del caos e della follia
umana, indimenticabili.
Un estratto di un dialogo risalente
ai tempi della vecchia trilogia tra George Lucas e
Lawrence Kasdan è stato commentato da Rian
Johnson, regista di Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, sottoponendo all’attenzione dei fan più critici
il tanto discusso tema del tradimento del film ai danni dello
spirito originale della saga.
Nel botta e riposta di Lucas e
Kasdan si evince una posizione piuttosto netta del primo che
preferiva evitare la morte come soluzione narrativa nei suoi film,
proprio per rispettare la cornice favolistica dell’epopea stellare
degli Skywalker:
“Così facendo alienerei il
pubblico. Non voglio uccidere Luke, perché questa è una favola.
Voglio che tutti vivano felici e contenti e che niente di brutto
accada ai personaggi“, aveva dichiarato Lucas.
Del tutto opposta è l’opinione di
Johnson, che su Twitter ha commentato: “Per me Gli Ultimi Jedi
rispetta al 100% lo spirito e il cuore di Star Wars e ciò che ha
significato nella mia vita. Ma è pur sempre una questione
personale, non possiamo avere tutti gli stessi punti di vista sulle
storie, e ciò significa che le sorti dei personaggi non saranno mai
esattamente uguali a quello che ogni fan si aspetta o
vuole.“
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, il nuovo capitolo pieno d’azione
della famosa saga, dopo essere stato acclamato dalla critica e aver
conquistato il primo posto nella classifica dei film con i maggiori
incassi del 2017 in tutto il mondo, arriva dall’11
aprile in home video in tutti i migliori negozi,
sulle piattaforme e-commerce e digitali. Star
Wars Gli ultimi Jedi è il primo film distribuito
da Disney Italia ad essere disponibile anche
nel formato 4K Ultra HD oltre che nei
classici Blu-Ray 3D, Blu- Ray, DVD e
nella versione Steelbook da
collezione con un’iconica copertina in
metallo.
Nei contenuti speciali il regista e
sceneggiatore Rian Johnson accompagna i fan in un viaggio
approfondito all’interno della creazione di Star
Wars: Gli Ultimi Jedi con un lungo documentario
in cui spiega la sua interpretazione, unica nel suo genere, della
Forza, illustra nel dettaglio l’attenta creazione di Snoke e
analizza le scene piene d’azione presenti nel film, tra cui l’epica
battaglia spaziale e lo scontro finale. In aggiunta al suo commento
audio, Johnson mostra anche due scene esclusive con Andy Serkis nel
ruolo di Snoke prima della sua trasformazione digitale, oltre a 14
scene eliminate mai viste prima
Ecco il trailer italiano di
Hereditary – le radici del male, l’acclamato
horror scritto e diretto da Ari Aster con
protagonisti Toni Collette, Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann
Dowd e
Gabriel Byrne.
Hereditary – Le radici del
male
In
Hereditary – le radici del
malequando l’anziana Ellen
muore, i suoi familiari cominciano lentamente a scoprire una serie
di segreti oscuri e terrificanti sulla loro famiglia che li
obbligherà ad affrontare il tragico destino che sembrano aver
ereditato. Lo sceneggiatore e regista Ari Aster trasforma una
tragedia famigliare in qualcosa di funesto e di profondamente
inquietante, spingendo il genere horror su un nuovo terreno ancora
più agghiacciante.
“Questa è una storia che parla di
persone che sono incapaci di agire” ha commentato il regista Aster.
“I Graham sono come delle statuette in una casa delle bambole
manipolata da forze maligne”.
Hereditary – le radici del male vanta un cast di
grandi attori, tra cui, Toni Colette (Little Miss Sunshine, United
States of Tara), Gabrile Byrne (In Treatment della HBO, I soliti
Sospetti), Alex Wolff (Jumanji: Benvenuti Nella Giungla), Milly
Shapiro (Matilda, lo spettacolo di Broadway) e la vincitrice del
premio Emmy, Ann Dowd (The Handmaid’s Tale). La colonna sonora è
opera del sassofonista di avanguardia, Colin Stetson.
Come già annunciato nei mesi
scorsi, i Marvel Studios porteranno sul grande
schermo un film interamente dedicato a Vedova
Nera, il personaggio interpretato nel MCU
da Scarlett Johansson, che
arriverà nelle sale il 06 Novembre 2020.
Secondo quanto riportato,
lo standalone riprenderà le sorti
di Natasha Romanoff quindici anni dopo
la caduta dell’Unione Sovietica negli Stati Uniti. Detto ciò, è
evidente che il film si piazzerà in un momento della timeline
antecedente a Iron
Man 2 (dove debuttava ufficialmente). Ma
quanto sappiamo davvero dell’eroina? Ecco di seguito 10
curiosità su Vedova
Nera che forse sono i fan dei fumetti
conoscono:
È biologicamente modificata
Fu durante
la sua permanenza nella Stanza Rossa che a Natasha venne
somministrato un siero non troppo diverso dal siero del Super
Soldato che trasformò Steve Rogers in
Captain America.
Questo spiega
perché il personaggio sia invecchiato così lentamente nel corso
degli anni, e perché sia così forte, veloce e dotata di riflessi
più sviluppati di una persona normale. Inoltre Natasha riesce a guarire anche da ferite rapidamente e
raramente si ammala.
Le sono stati impiantati falsi ricordi
Lo stesso
procedimento che diede a Natasha Romanoff i suoi
“superpoteri” ha anche impiantato nella sua testa dei ricordi
falsi. Tuttavia questo rimane uno degli aspetti più confusi sul
passato di Vedova
Nera, con alcuni sceneggiatori che hanno scelto di
usare il suo passato riscritto nel corso degli anni, mentre altri
hanno mantenuto l’originale.
È stata addestrata dal Soldato d’Inverno
Paragonare Vedova Nera al Soldato
d’Inverno non è un’idea del tutto sbagliata: entrambi sono
sopravvissuti ad un periodo della vita in cui sono stati sottoposti
a lavaggi del cervello e pesanti allenamenti, cambiando le proprie
alleanze e identità.
Sia Bucky che
Natasha sono stati usati come strumenti di distruzione ed entrambi
hanno lottato per trovare la strada per tornare in sé, dunque è del
tutto comprensibile che i due abbiano stretto un legame nella
storia dei fumetti e che Bucky l’abbia aiutata a diventare l’eroina
letale che è ora.
Ha sollevato il Mjolnir
I
fumetti della serie What If hanno consegnato ai fan alcuni
dei momenti più scioccanti e assurdi della storia dei Vendicatori,
esplorando le infinite possibilità dell’universo su come sarebbe
stato cambiato se alcuni eventi si fossero svolti
diversamente.
E se esistesse un
mondo in cui il Dio del Tuono e altri supereroi hanno perso la
vita? Chi prenderebbe il suo martello? Ebbene, l’unica in grado di
sollevare il Mjolnir altri non fu che
Natasha.Durante una battaglia con i Giganti
del Ghiaccio, Vedova Nera raccolse il martello e
venne trasformata nella Dea del Tuono.
Le sue cicatrici
Sappiamo che il
MCU
ha preso spunto dai fumetti, tuttavia la maggior parte delle storie
adattate sono solo vagamente basate sul materiale di
partenza.Il discorso vale per
Avengers: Age of Ultron, la cui trama originale era
abbastanza diversa: in un futuro desolato e senza speranza,
Ultron aveva conquistato la Terra e gli eroi
rimasti dovevano trovare un modo per cambiare il corso della
storia, il che portò a conseguenze piuttosto terribili.
Alcune di queste
versioni future dei personaggi apparivano diverse, ma il look di
Natasha era cambiato in modo piuttosto drastico. Indossava infatti
un mantello scuro che potesse coprire le numerose cicatrici che
avevano sfigurato il suo volto.
Il suo costume originale
Il costume di
Vedova Nera è diventato nel tempo così iconico che ora è difficile
pensare a quanto fosse diversa al suo debutto. Apparsa per la prima
volta su Tales of Suspense # 52 nel 1964, Natasha non
indossava la tuta di pelle attillata che conosciamo, ma un abito da
sera e un velo.
Il personaggio è
stato poi rinnovato negli anni ’70, con un costume ispirato a
Marla Drake, alias Miss Fury,
creata da June Tarpé Mills negli anni ’40.
È stata sostituita da un clone
Natasha ha perso la
vita durante gli eventi di Secret Empire,
ma sappiamo tutti che niente è definitivo nei fumetti di
supereroi; quando poi è tornata, le cose sono state piuttosto
scioccanti.
La Vedova Nera non
era la vera Natasha, ma soltanto un suo clone, con una memoria
reintegrata nel suo cervello così da non notare le differenze, il
che significa che – in realtà – l’eroina sapeva ancora riconoscere
il bene dal male.
È stata uccisa da Occhio di Falco
La Vedova Nera
introdotta nei fumetti di Earth-1610 era solo una
maschera di una villain, un “mostro” che tradisce la sua squadra
originale rivelando l’identità di Bruce Banner, incastrando Captain
America facendolo credere un traditore e uccidendo moglie e figli
di Occhio di Falco.
Tuttavia la sua
doppia identità venne scoperta in tempo, prima che potesse sposare
Tony Stark. E subito dopo Clint Barton non ci ha pensato due volte:
appena ha avuto la possibilità di vendicarsi per tutto ciò che
aveva fatto alla sua famiglia, l’ha uccisa.
I capelli neri
I capelli
di Scarlett Johansson sono cambiati più volte nel
corso degli ultimi dieci anni di MCU,
mantenendo (quasi sempre) il classico colore rosso che
contraddistingue Vedova Nera. Questi
continui cambi sono giustificati dal suo lavoro come spia e
dall’esigenza di non farsi riconoscere, ma hanno anche radici nella
storia dei fumetti.
Inizialmente,
Natasha aveva dei capelli che corrispondevano al suo nome in
codice, neri tinti, perché era una rossa naturale. Questa
decisione fu presa quando il personaggio ha avuto una
drastica trasformazione negli anni ’70, e da allora l’eroina ha
sempre sfoggiato il classico look rosso.
Un passato da ballerina classica
Nei film
del MCU
è stato appena accennato il passato da ballerina di Natasha
Romanoff, tuttavia non è ancora chiaro se quel frammento
della storia sia davvero accaduto.
Il retroscena
originale parlava della formazione da danzatrice classica come una
copertura per il suo vero lavoro di spia, anche se più tardi è
stato rivelato che, sebbene Natasha conservi i ricordi di questa
parte della sua vita, non si può dire che sia tutto
reale.
Ieri sera è stata diffusa la notizia
che Jared Leto sarà l’interprete di
Morbius nello spin-off di
Spider-Man in lavorazione alla SONY.
L’informazione ha subito allertato i fan del DCEU, con cui Leto ha
“il patto” di essere il nuovo Joker, dopo l’esordio in
Suicide Squad.
Con almeno due film in sviluppo alla
Warner che prevedono il ritorno di Leto nei panni del Clown
Principe del Crimine (Joker vs Harley
Quinn e Suicide Squad 2), è stato
assicurato via Varietyche
il ruolo alla SONY non interferirà con quello alla Warner Bros.
Il Joker di Jared
Leto ha avuto parecchi riscontri negativi all’uscita del
film in sala, principalmente perché si è trattato di qualcosa di
molto differente rispetto a ciò a cui eravamo abituati.
Creato da Roy
Thomas e da Gil Kane, Morbius è comparso
nel fumetto del 1971 The Amazing Spider Man. Morbius è già stato
considerato un personaggio potenziale quando Artisan ha comprato i
diritti di diversi titoli Marvel per possibili film ma il
progetto non ha avuto sviluppi.
A produrre il film ci
saranno Avi Arad e Matt
Tolmach con Lucas Foster. La
sceneggiatura è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che
vantano nel proprio curriculum film comePower
Rangers, Dracula
Untold, The Last Witch
Hunter– L’Ultimo Cacciatore di
Streghe e Gods of
Egypt.
Capostipite del Marvel Cinematic Universe,
leader degli Avengers (con buona pace di Cap),
carismatico frontman dei Marvel Studios. Sono 10 anni che
ormai è difficile distinguere Iron Man da Tony Stark e da…
Robert Downey Jr. e sono 10 anni che questo
bellissimo personaggio ha trovato la sua strada sul grande
schermo.
Di seguito, ecco 30 immagini, più la
bella cover del libro The Art of Iron Man, dal
backstage della trilogia con Robert Downey
Jr.:
1 di 30
Rivedremo l’Iron Man di
Robert Downey Jr. in Avengers 4, per quella che sarà
probabilmente la sua ultima volta nei panni del Vendicatore con
l’Armatura.
Arriverà nelle sale il 13
dicembre 2019 il sequel di Jumanji,
franchise rilanciato lo scorso anno dal film campione d’incassi con
Dwayne Johnson, Jack
Black e Karen Gillan.
A rivelarlo è lo stesso Johnson sui
suoi social, allegando il video che potete vedere di seguito. Con
questa data è chiaro che assisteremo ad un altro epico scontro al
box office con Star
Wars: Episodio IX.
Jumanji – Benvenuti nella
giungla, recensione del
film con Dwayne Johnson
Il sequel di Jumanji –
Benvenuti nella giungla è già in fase di sviluppo con
gli sceneggiatori Scott
Rosenberg e Jeff Pinkner a
lavoro sulla storia. Non c’è ancora un regista a cui è stato
affidato il progetto e non sappiamo se Jake
Kasdan sia stato contattato per tornare, dopo aver
diretto il primo film.
Nonostante il naufragio del progetto
SONY, lo Spider-Man di Andrew
Garfield, in quanto personaggio, è stato molto apprezzato
dal pubblico, e sembra che il prossimo Spider-Man: Far from Home
possa realizzare uno dei sogni del Peter/Andrew di Marc
Webb.
Oltre a raccontare di nuovo la vita
al liceo di Peter Parker, Spider-Man: Homecoming di Jon Watts ho
portato l’amichevole Spider-Man di quartiere in giro per New York
ma anche per gli Stati Uniti. Nel film abbiamo visto Peter lontano
dal Queens, ma anche lontano da NYC, a Washington DC, dove non era
mai stato prima. Spider-Man: Far From Home promette di ampliare
anche di più l’orizzonte del giovane Peter, mantenendo quindi fede
ai propositi dell’Uomo Ragno di Andrew Garfield.
The Amazing Spider-Man 2
finisce con la tragica morte di Gwen Stacy, ma
prima del confronto finale con il Green Goblin, Peter e Gwen stanno
facendo grandi progetti: lei è stata presa all’Università di
Oxford e lui promette di andare in Inghilterra da lei. Insomma
piani di viaggi all’estero per i due piccioncini, che si infrangono
nel tragico finale. Il film avrebbe poi impostato un’altra storia
sui Sinistri Sei, ma il naufragio del progetto
alla SONY ha interrotto qualsiasi piano. La Marvel e Tom
Holland hanno poi riportato il personaggio in auge al
cinema, e sembra che adesso Spider-Man sarà
davvero lontano da casa, in giro per l’Europa!
Il sequel
di Spider-Man: Far From Home sarà
diretto ancora una volta da Jon Watts ed
uscirà nelle sale il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo i recenti report, il film
sarà girato in diverse città europee oltre che a New
York. Le fortunate del Vecchio Continente
sono Londra,
Venezia e Praga.
Dopo la notizia che Jake Gyllenhaal è in
trattative per interpretare Mysterio nel sequel
di Spider-Man: Far From Home, arriva una
nuova conferma sul film che vedrà di nuovo Tom
Holland nei panni dell’Uomo Ragno.
Secondo Variety, Michael
Keaton tornerà a essere Avvoltoio nel film con vedrà
tornare nel cast
anche Zendaya e Marisa
Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non
sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il
finale di Homecoming, sarebbe plausibile che questa volta il
personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma non è detto che
invece si schieri con Mysterio, una volta accertato il
coinvolgimento del personaggio nel film.
Tra un cavaliere Jedi e un Avenger,
chi avrebbe la meglio? Ma soprattutto: riuscirebbe la forza della
spada laser a distruggere l’inossidabile scudo di
Captain America?
Domande curiose che si è posto un
giovanissimo fan, sottoponendo la questione al diretto interessato
Mark Hamill (lui che di spade laser ne ha
impugnate a volontà nell’universo di Star
Wars). E, come previsto, è arrivata la risposta
dell’attore su Twitter: “Nell’universo Marvel non succederebbe mai. In
quello di Star Wars però Luke non combatterebbe contro un eroe, ma
se dovessero chiederglielo, potrebbe ridurre lo scudo in mille
pezzi“.
Il tempo di leggere cosa aveva da
dire Hamill, ed è comparsa subito dopo la replica dell’altro
diretto interessato, Chris Evans (interprete di
Steve Rogers nel MCU):
“È una follia. Adesso ho le
stelle ninja fatte di vibranio“.
Simon Pegg e
Edgar Wright, insieme a Nick
Frost, hanno portato al cinema alcune delle migliori
commedie degli ultimi anni. La Trilogia del
Cornetto (L’alba dei morti dementi, Hot
Fuzz e La fine del mondo) è diventata un
vero e proprio culto, mentre i fan chiedono a gran voce un nuovo
progetto insieme.
Secondo quanto dichiarato da
Simon Pegg a ComingSoon,
durante la ppromozione del suo ultimo film Terminal, la coppia
Wright/Pegg potrebbe tornare alla ribalta molto presto.
“Oh sì, è come un dato di
fatto. L’unica ragione per cui non abbiamo già lavorato di nuovo
insieme è solo tempismo. Io, Edgar e Nick [Frost] non siamo
colleghi, siamo amici. Ci conosciamo da molto tempo e abbiamo una
relazione che trascende il lavoro, ma se solo dovessimo rimanere
insieme per un periodo prolungato faremo di nuovo un altro film. È
solo che con i nostri vari impegni dobbiamo trovare il tempo per
scriverlo, questo film, e metterlo insieme. Io e Edgar ne parliamo
continuamente, e ogni volta che stiamo insieme iniziamo un
brainstorming, abbiamo alcune idee che vogliamo sviluppare. È solo
una questione di “quando”, non di “se”.“
VIDEO CORRELATO
I fan saranno molto contenti, dal
momento che la comicità intelligente e tipica delle storie
realizzate da Pegg e Wright a quattro mani è celebre e
amatissima.
Di recente, Edgar
Wright è tornato al cinema con Baby Driver – Il
Genio della Fuga, film che lo ha portato fino agli Oscar
2018, mentre Simon Pegg è stato più impegnato in
progetti importanti, come la Trilogia di Star
Trek, di cui ha anche firmato la terza sceneggiatura, e
quest’anno Ready Player One.