In attesa del suo
prossimo film, la Universal Pictures rende omaggio a
Richard Curtis, con uno speciale video che celebra
i suoi grandi successi e la sua nuova imminente opera. Dopo
Quattro matrimoni e un funerale, Notting
Hill e Love
Actually, Curtis torna con Questione di
Tempo, una divertente commedia con protagonisti
Rachel McAdams, Domhnall Gleeson, Tom Hollander e
Bill Nighy.
Trama: All’età di 21 anni, Tim Lake
(Gleeson) scopre di essere in grado di viaggiare nel tempo … Dopo
l’ennesima, deludente festa di Capodanno, il padre di Tim (Nighy)
rivela a suo figlio che gli uomini della loro famiglia hanno sempre
avuto il potere di viaggiare attraverso il tempo. Tim non può
cambiare la storia ma può cambiare quel che accade e che è accaduto
nella sua vita, perciò decide di rendere il suo mondo migliore …
trovandosi una fidanzata. Sfortunatamente questa impresa non sarà
facile come potrebbe sembrare.
Giunto a Londra dalla Cornovaglia per
diventare avvocato, Tim incontra la bella ma insicura Mary
(McAdams). I due si innamorano, ma per colpa di un fatale viaggio
nel tempo, si allontanano per sempre. Ma si incontrano di nuovo,
come se fosse la prima volta, e continuano ad incontrarsi ancora …
fino a quando, giocando d’astuzia contro il tempo, Tim riuscirà
finalmente a conquistare il suo cuore.
Il giovane a quel punto usa il suo
potere per dichiararsi romanticamente nel modo migliore, per
tutelare il suo matrimonio dal peggiore discorso mai fatto da un
testimone di nozze, per salvare il suo migliore amico da un
disastro professionale e per riuscire ad arrivare in tempo in
ospedale per far partorire sua moglie, nonostante un terribile
ingorgo di traffico ad Abbey Road.
Tuttavia, nel corso della sua
insolita vita, Tim si rende conto che il suo dono straordinario non
può preservarlo dalle sofferenze, e dagli alti e bassi che tutte le
famiglie, ovunque, sperimentano. Sono grandi i limiti di ciò che un
viaggio nel tempo può ottenere, senza contare che può rivelarsi
alquanto pericoloso. Questione di Tempo è una commedia che parla
dell’amore e del potere dei viaggi temporali e che insegna che in
fondo, per vivere una vita piena e soddisfacente, non c’è bisogno
di viaggiare nel tempo.
Per ogni Meryl
Streep, che in qualunque ruolo si cali riesce a riprodurre
un perfetto accento necessario al caso, esistono tanti altri
attori, anche di discreto talento, che però non lavorano ugualmente
bene sugli accenti stranieri. E così, a parte qualche eccezione,
come l’australiana Cate Blanchett o l’irlandese di
origine tedesca Michael Fassbender, molti attori,
celebri e affermati, trovano difficoltà a riprodurre accenti
diversi dal proprio.
Ecco in un video, realizzato da
IndieWire, alcuni esempi di accento riuscito
male, tra cui l’italiano di Nicolas Cage,
l’inglese di Anne Hathaway o il non meglio
identificato linguaggio di Brad Pitt in
Snatch!
Arriva online un’incredibile video
che riassume la costruzione dei set epici del
film Il Cavaliere Oscuro – il
ritorno, ultima avventura di Batman targato Christopher
Nolan.Il filmato è uno dei tanti contenuti extra che vedremo nella
versione blu-ray del film in uscita il 4 Dicembre in tutto il
mondo.
In principio era Jason
Bourne, poi vennero gli altri. È questa l’idea dietro a
The Bourne Legacy, atteso e adrenalinico
sequel della trilogia dell’agente smemorato che ha lanciato
definitivamente nell’Olimpo del cinema il bravissimo Matt Damon.
Questa volta siamo di fronte ad un sequel che si allontana dalla
storia del personaggio principale, la cui parabola ha trovato
compimento nel terzo film della serie, e si concentra (come dal
titolo) sull’eredità dell’agente Bourne, ovvero su quelli come lui.
Nel film infatti si introduce il personaggio protagonista di Aaron
Cross, altro agente la cui esistenza è stata messa a repentaglio
dagli avvenimenti raccontati nei primi tre film.
Interessante la scelta del
regista: a guidare il manipolo di uomini (e donne) protagonisti ci
sarà Tony Gilroy alla sua terza prova dietro la macchina da presa.
Gilroy si è fatto conoscere per le sue straordinarie doti di
sceneggiatore, firmando molti script di alto livello, trai quali
appunto la trilogia dell’agente Bourne, L’avvocato del Diavolo, e
il film che vide nel 2007 il suo esordio alla regia, Michael
Clayton, ad oggi sua realizzazione migliore. L’uscita al cinema è
prevista per il 21 settembre 2012, ecco intanto il secondo trailer
italiano del film:
Video Sponsorizzato
Ad interpretare l’agente di
turno è stato scelto Jeremy Renner, attore incredibile che sta
ottenendo notorietà e successo grazie ad una serie di scelte
artistiche ben ponderate ed equilibrate. Infatti accanto alle
pellicole ricercate, come The Hurt Locker che lo ha lanciato e The
Town, associa film di grande richiamo mediatico come il blockbuster
The Avengers, per il quale lui interpreta il super agente dello
SHIELD Occhio di Falco, e Mission Impossible: Protocollo Fantasma,
accanto a Tom Cruise, e del quale nel film sembra raccogliere il
testimone. Siamo quindi alle prese con un talento versatile e
convincente, con molti ammiratori (non solo nel pubblico femminile)
che potrà fare da traino ad un film che già dalle prime immagini
contenute nel trailer promette scintille.
Accanto a Renner è stato scelto e
messo insieme un cast di prim’ordine: in primis Edward Norton,
straordinario attore che da sempre sceglie con molta oculatezza i
suoi ruoli e vanta collaborazioni con i più grandi registi
contemporanei; Rachel Weisz, bellissima inglese dal talento
straordinario, universalmente sancito nel 2006 dall’Oscar come
miglior attrice non protagonista in The Costant Gardner. Accanto a
loro ci sono anche Stacy Keach, Oscar Isaac, Albert Finney, Joan
Allen, David Strathairn e Scott Glenn.
Oggi SXM e Samsung Electronics Co.,
Ltd, leader globale nelle comunicazioni ha lanciato un episodio
bonus per sponsorizzare la web-serie “Fact Checkers Unit”, con
l’attore James Franco.
In questo episodio intitolato
‘James Franco is Preggers,’ ai Fact Checkers viene
data una fotografia in cui Franco sembra essere
incinta/o. Dopo ulteriori indagini scoprono che in realtà può
trasformarsi in qualsiasi forma tra cui l’attore candidato
all’Oscar Seymour Cassel, l’attore Tommy goliath Lister ‘Tiny’ e
“Terra Nova” star Allison Miller.
La pluripremiata serie “Fact
Checkers Unit” è sponsorizzato da Samsung Mobile che promuove il
prossimo Galaxy 5.3 e l’aggiornamento Suite Premium che i Checkers
utilizzano nel corso delle loro missioni.
Samsung offrirà anche un
aggiornamento Suite Premium GALAXY Nota per gli utenti di tutto il
mondo per offrire un’esperienza d’uso maggiore del
dispositivo. Il pacchetto Premium Suite comprende software
avanzato per prendere appunti applicazioni, strumenti di
produttività avanzate, e un aggiornamento del sistema operativo
Android 4,0. L’aggiornamento è partito dalla Germania il 10
maggio e sarà progressivamente implementato in altri paesi.
John Bennet è un
bambino fortunato. È l’unico ad aver avuto per regalo di Natale un
vero miracolo: il suo orsacchiotto si è animato, ha preso vita, e
così è nato Ted. John e Ted sono inseparabili, fino ai 35 anni
vivono ancora insieme, nonostante tra loro ci sia adesso la bella
Lori, fidanzata di John e desiderosa di avere accanto un uomo vero,
non un bambinone cresciuto che gioca con il suo orsacchiotto. Da
questa esigenza nascerà il dilemma di John: rimanere con il proprio
orsetto, o fare felice la donna che ama?
Ecco un nuovo trailer esteso di The
Twilight Saga Breaking Dawn Parte II presentato ieri sera in
occasione degli MTV Video Music Awards. In questo teaser saggiamo
meglio le abilità di Bella (Kristen Stewart) trasformatasi
finalmente in vampira e abbiamo qualche assaggio in più della
feroce battaglia finale per la salvezza di Renesmee.
Guarda le nostre interviste
esclusive all’anteprima a Roma del film Django
Unchained con Quentin
Tarantino, Jamie
Foxx, Christoph
Waltz, Samuel
L. Jackson, e Kerry
Washington. Ma soprattutto come mettere in difficoltà
una leggenda della sceneggiatura come Quentin Tarantino,
chiedendogli di descrivere il suo film in tre parole, tutto merito
della nostra Giuditta Martelli:
Per tutte le news sul film vi segnaliamo il nostro speciale:
Django Unchained. Mentre per tutte le
altre info potete consultare la nostra Scheda Film: Django
Unchained.
Ecco il video di James
Franco sul red carpet del Festival Internazionale del film di
Roma 2012 diretto da Marco Mueller. L’attore ha presentato il suo
film Tar, in selezione ufficiale CinemaXXI
Ecco la video intervista a Guillermo Del Toro sul red carpet del Festival di Roma
2012, arrivato a Roma per presentare Le cinque leggende e ritirare
il premio Vanity Fair
Nella storia dell’industria
dell’entertainment, il connubio film e videogiochi ha spesso
portato grande successo e grandi guadagni per entrambi i settori e
immensa gioia per gli appassionati di questi due generi. Cosa
possono aspettarsi questi appassionati per il 2014? Uno dei titoli
su cui possiamo trovare in giro alcune indiscrezioni è
Warcraft. Il 2014 segna il decimo
anniversario del videogioco di strategia World of
Warcraft che, come riportato dal sito
DigitalBattle, ha guadagnato più degli altri
giochi nella storia dei videogames . Si dice in giro che la
Blizzard stia pensando di festeggiare questo
grande successo facendo uscire il film tratto da
Warcraft sulla cui possibile realizzazione stanno
sbavando da anni molti fans. La notizia della probabile produzione
del film risale ad una decina di anni fa e, nell’arco di questo
periodo, ci sono stati continui ripensamenti sulla sceneggiatura ed
i possibili registi. Chissà se quest’anno si potrà parlare di
qualcosa di più concreto. Il secondo titolo in lizza per la
realizzazione di un futuro Blockbuster è
Portal. Anche in questo caso
la Valve ha pianificato molti adattamenti
cinematografici di Portal, facendo
riferimento a JJ Abrams come possibile
regista. Portal in quanto puzzle game
rappresenterebbe una bella sfida per un regista! Come
mantenere viva l’attenzione del pubblicoper due ore, mentre il
personaggio principale risolve enigmi e rimbalza attraverso buchi
spazio temporali? Infine secondo alcune voci non ufficiali,
Michael Fassbender avrebbe ricevuto la proposta di
vestire i panni di Altair in un ipotetico film
basato sul celebre videogioco Assassin’s
Creed.
Guarda l’esilarante video di Piovono
Polpette 2: Polpette Dance, da Natale 2013 al
cinema. Piovono Polpette 2, ricomincia proprio da dove era
terminata la precedente commedia
Con l’uscita del Blu-Ray di The
Avengers sono iniziate le pubblicazioni di materiale inedito del
film e dopo le foto e le scene tagliate arriva anche un video
inedito di Tom Hiddleston, insieme ad un po’ di foto
Nel poema epico di azione e
avventura
Biancaneve e il Cacciatore,
Kristen Stewart (Twilight)
interpreta l’unica persona sulla terra ad essere più bella della
regina del male (il premio Oscar
Charlize Theron) che è decisa ad ucciderla. Ma quello
che non avrebbe mai immaginato la regina malvagia è che la ragazza
che minaccia il suo regno è stata iniziata all’arte della guerra
dal Cacciatore (Chris
Hemsworth, Thor) che era stato da lei inviato per
ucciderla.
Sam Claflin (Pirati dei
Caraibi) completa il cast , interpretando il principe stregato
dalla potenza e dalla bellezza di Biancaneve.
La nuova versione mozzafiato della
leggendaria fiaba è opera di Joe Roth, produttore
di Alice in Wonderland, del produttore Sam
Mercer (Il Sesto Senso) e dell’acclamato regista
televisivo e visualista d’avanguardia Rupert
Sanders.
Il film MarvelThor: The
Dark World riporta sul grande schermo Thor, il potente
vendicatore, in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un
oscuro nemico più antico dell’universo stesso. Dopo i film Marvel Thor e The Avengers, Thor
torna a combattere per riportare l’ordine tra i pianeti… ma
un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far
ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un nemico al quale
né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve intraprendere il
viaggio più pericoloso e introspettivo della sua vita, che lo
ricongiungerà con Jane Foster e lo costringerà a sacrificare tutto
per la salvezza dell’intero universo.
Le riprese di Thor: Il mondo delle Tenebre (Thor: The Dark World) stanno volgendo al
termine, e forse arriva uno degli ultimi contributi sul set di
Londra. Infatti, la troupe ha girato alcune scene di massa a St.
Paul.
Continuano le riprese di The
Wolverine a Sydney e dopo le immagini pervenute in queste
settimane, oggi arriva un video dal set si vede chiaramente Logan
(una controfigura e non Hugh Jackman) sfoderare gli artigli per
combattere contro un mutante che usa delle spade elettrificate
capaci di tagliare qualsiasi materiale. Il video è di bassa qualità
e ripreso da lontano:
Guarda i video dal set di
Iron Man
3 a Hollywood, dove la produzione sta girando
alcune sequenze aggiuntive. I filmati mostrano grosse esplosioni
che potrebberocoinvolgere il TLC Theatra.
Sono uscite alcune clip registrate
durante i reshoot di
Harry Potter e i doni della morte – Parte 2, che si
sono tenuti la scorsa settimana agli studi di Leavesden. Potrebbero
essere gli ultimi video dal set che vedremo, e di certo è l’ultima
scena girata per l’ultimo film della saga di Harry Potter.
Vedendo il video è difficile
riuscire a captare i momenti salinenti a cui la produzione ha
deciso di rimettere mano, ma l’impressione è che
Daniel Radcliffe abbia molto meno
materiale protesico in viso, e che quindi lo scopo
di questi reshoot fosse (anche) di “ringiovanire” gli attori
rispetto al materiale girato finora. Di certo c’è che si tratta
dell’epilogo finale…
L’idea di realizzare un lungometraggio
su The Legend of Zelda ha sempre
infiammato i cuori dei fan incalliti del videogioco. Adesso la
Imagi Studios, casa di produzione responsabile di
TMNT e di Astro
Boy, ha realizzato per Nintendo un video in CGI
proprio relativo a Link e al mondo di di Zelda, unico resto di un
progetto realmente esistente e poi caduto nel dimenticatoio di
Hollywood.
Grazie a io9 adesso quel video è disponibile in rete e
su Youtube. Lo trovate di seguito:
I Video 360: la
porta d’entrata della realtà
virtuale. L’evoluzione tecnologica ha modificato
negli ultimi 15 anni il nostro modo di comunicare, di scrivere, di
leggere, di guardare la “televisione”, di fotografare, di ascoltare
musica, di fare quasi ogni cosa nel nostro quotidiano. Quello che
però oggi per noi è un’abitudine solo ieri era una novità, un
cambiamento, qualcosa che mai avremmo pensato potesse diventare
parte integrante delle nostre vite.
Il cambiamento non si ferma
mai e domani probabilmente nascerà un’azienda che in poco tempo
modificherà nuovamente le nostre giornate. Questa è l’idea su cui
si fonda Medievolution, un editoriale che, senza presunzione, vuole
fotografare il presente immaginando come possa essere il
futuro.
Se pensiamo alla realtà
virtuale, non possiamo negare che se ne parli da anni,
anche se ancora è ben lontana da essere di pubblico dominio (se si
esclude l’universo del gaming). Secondo
gli analisti di Digi-Capital, nel 2020 il
settore del VR/AR varrà 150 miliardi di
dollari ma gli investimenti delle aziende sono ancora molto
contenuti. Di conseguenza il modo più rapido per avvicinare
gli utenti a questo mondo è considerato il video
360, ovvero video a 360 gradi (e le immagini) che
fanno vivere allo spettatore un’esperienza immersiva. Dal 2014 è
possibile realizzare i video 360 con diverse
tipologie di camera ma solo dall’anno scorso Facebook e
YouTube hanno
annunciato la compatibilità delle due piattaforme con il nuovo
formato, rendendolo così noto e fruibile al grande
pubblico.
Video 360, la strada
più accessibile verso il VR
Il video 360 fino
a oggi è stato prevalentemente utilizzato per filmare sport
no-limits e paesaggi mozzafiato ma le opportunità del nuovo mezzo
sono infinite, anche grazie al continuo sviluppo di occhiali
VR sempre più sofisticati e sempre più alla
portata del consumatore. Qualcuno ha già sperimentato lo
storytelling realizzando dei cortometraggi horror, altri hanno
realizzato grandi reportage come il New York
Times e qualcun altro ha provato a raccontare eventi o
manifestazioni per fare vivere a chi non è presente le
emozioni di un red carpet o di un festival.
L’importante è
sperimentare, scoprire dove sia possibile arrivare. Di
recente, infatti, in occasione dell’ultima
Mostra del Cinema di Venezia, La
Biennale ha accettato l’idea di DreamCatchers Entertainment di
realizzare la copertura del festival con i video 360, ovvero
rendere visibili con un’ esperienza immersiva tutti quei luoghi che
ogni appassionato della settima arte sogna di vedere di persona.
Durante i 10 giorni di proiezioni, red carpet, conferenze stampa,
premiazioni, sulla pagina Facebook
ufficiale della Biennale sono stati postati immagini e video
360 per creare un’emozione in più, per provare a comprendere le
potenzialità di questo nuovo mezzo. In conclusione, la Mostra è
stata a tutti gli effetti la prima manifestazione cinematografica a
raccontarsi con la tecnologia 360.
Innovare significa anche sfruttare
una tecnologia in campi, settori, situazioni in cui ancora non è
stata adottata, per raggiungere un numero sempre più grande di
fruitori e trasformarla in uno standard. Il video
360 è la strada più accessibile verso il VR. L’importante
è percorrerla.
Sono bastati pochi anni e ruoli
all’attrice Victoria Pedretti per affermarsi come
uno dei volti più interessanti della televisione statunitense.
Grazie ai ruoli che ancora oggi ricopre in alcune celebri serie
televisive (Netflix) ha infatti
potuto ottenere una grande popolarità, sfoggiando un carisma a cui
non si può restare indifferenti. Indicata come una delle nuove
regine del genere horror, la
Pedretti sembra avere davanti a sé una carriera particolarmente
promettente, con molte cose di lei ancora da scoprire.
Ecco 10 cose che non sai di Victoria
Pedretti.
Victoria Pedretti: i suoi film e le serie TV
1. È nota per alcune serie
TV. Il primo grande successo per l’attrice arriva grazie
alla serie The Haunting (2018-in
corso), comparendo sia nella prima che nella seconda stagione. Nel
2019 ottiene invece il ruolo di Love Quinn nella serie NetflixYou,
che le permette di ottenere ulteriore popolarità. Nel 2020 ha poi
recitato nell’episodio The Cellar della serie Storie
incredibili, mentre nel 2021 riprende il suo ruolo nella terza
stagione di You.
2. Ha recitato in alcuni
noti film. Il debutto cinematografico per l’attrice è
arrivato nel 2019 grazie al film candidato agli Oscar C’era una volta… a
Hollywood. In questo ha avuto modo di condividere alcune
scene con gli attori Leonardo DiCaprio e Brad Pitt.
Successivamente ha ricoperto il ruolo di Katherine nel film del
2020 Shirley, dove si è trovata a recitare con Elisabeth Moss
e Odessa Young.
Nel 2021 ha poi avuto un piccolo ruolo in Star-Crossed: The
Film, mentre attualmente è impegnata nelle riprese di
Lucky, film drammatico di cui sarà protagonista.
Victoria Pedretti in You
3. Si era presentata per un
ruolo diverso. Oggi nota per il ruolo di Love Quinn nella
seconda e terza stagione di You, l’attrice si era in
realtà presentata per una parte già per la prima stagione. La
Pedretti aveva infatti sostenuto un provino per il personaggio di
Guinevere Beck, protagonista dei primi episodi della serie. Pur non
ottenendo il ruolo, i produttori rimasero particolarmente colpiti
da lei. Dopo aver visto dei suoi precedenti lavori e aver notato la
chimica sul set con il collega Penn Badgley, decisero di affidarle la parte
da protagonista femminile nella stagione successiva.
4. La serie l’ha spinta a
riflettere sull’uso dei social network. L’attrice ha
raccontato di non aver mai avuto un particolare interesse per i
social network, i quali spesso e volentieri diventano strumenti di
spionaggio e di invasività nel privato altrui. Recitando nella
serie You, inoltre, ha raccontato di aver consolidato
questo pensiero, notando di quanto sia facile incappare in persone
con scopi poco nobili che tramite i social possono sapere tutto di
noi.
Victoria Pedretti in Hill House
5. Ha interpretato
personaggi diversi per ogni stagione. Ad oggi composta da
due stagioni, la serie The Haunting si è caratterizzata
per la sua natura antologica, presentando dunque personaggi e
vicende nuove ad ogni stagione. Similmente ad American Horror
Story, però, gli attori sono chiamati ad interpretare più
personaggi e così è stato anche per la Pedretti. Nella prima
stagione l’attrice ha infatti interpretato Nell Crain, uno dei
membri più giovani della famiglia e affetta da paralisi del sonno.
Nella seconda stagione è invece la protagonista Danielle “Dani”
Clayton, un ex insegnante americana trasferitasi a Londra per
educare i bambini della famiglia Wingrave.
6. Ha ammesso di essere
spaventata dagli horror. Pur recitando nella celebre serie
horror presente su Netflix, dove fantasmi ed eventi paranormali si
manifestano in ogni episodi, la Pedretti ha raccontato di non
essere una grande amante di questo genere. Al contrario, ha
dichiarato una certa difficoltà nel guardare film o serie
esplicitamente horror. Non è dunque chiaro se l’attrice abbia o
meno avuto modo di riversi all’interno di The Haunting,
serie per la quale si è inoltre guadagnata l’appellativo di moderna
Scream Queens, dato alle icone femminili del genere
horror.
Victoria Pedretti in C’era una volta…a
Hollywood
7. Ha interpretato una
celebre assassina. Come anticipato, il primo film per il
cinema in cui la Pedretti ha avuto modo di recitare è stato
C’èra una volta… a
Hollywood, di Quentin Tarantino. In questo
l’attrice ha ricoperto il ruolo di Leslie Van Houten, la celebre
assassina membro della “famiglia Manson”. Come noto, questa fu tra
i partecipanti all’eccidio di Cielo Drive, svoltosi nell’agosto del
1969. Per prepararsi al ruolo, la Pedretti ha raccontato di aver
svolto lunghe ricerche sulla donna, affidandosi però poi
principalmente al ritratto fattone da Tarantino.
Victoria Pedretti ha origini italiane
8. Suo padre è di origini
italiane. Pur essendo nata negli Stati Uniti, l’attrice
vanta un profondo legame con l’Italia. Suo padre è infatti per tre
quarti di origini italiane, come il cognome Pedretti lascia
immaginare. L’attrice ha in più occasioni espresso tutto il suo
amore per il Bel Paese, dove si reca di tanto in tanto durante le
pause tra un set e un altro.
Victoria Pedretti è su Instagram
9. Ha un profilo sul noto
social network. L’attrice, oggi nota per le serie The
Haunting e You, è da poco sbarcata sul social network
Instagram. In pochi giorni ha ottenuto ben 1,5 milioni di
followers, tra cui attrici del calibro di Zendaya e Chloe Grace Moretz. Ad oggi, però, la Pedretti
ha pubblicato un solo post, ovvero il trailer della nuova stagione
della serie You. È però lecito aspettarsi che nel tempo
l’attrice condividerà molto altro, tenendo aggiornati i suoi fan
sulle sue attività e sui suoi progetti.
Victoria Pedretti: età e altezza dell’attrice
10. Victoria Pedretti è
nata aFiladelfia, in Pennsylvania, Stati
Uniti, il 23 marzo del 1995. L’attrice è alta complessivamente 1.65
metri.
Judi Dench
interpreterà la regina Vittoria nel prossimo film diretto
da Stephen Frears. Il working title per ora è
Vittoria
e Abdule i diritti mondiali sono detenuti da Focus
Features.
Il film dovrebbe entrare in
produzione quest’anno per poi uscire nel 2017. Focus distribuirà il
film negli Stati Uniti, mentre la Universal Pictures Intl. nel
resto del mondo. Vittoria
e Abdul sarà co-finanziato da Focus in collaborazione
con BBC Films.
La sceneggiatura è di Lee
Hall, basato sul libro di Shrabani Basu,Victoria & Abdul: The True Story of the Queen’s Closest
Confidant. Hall è stato nominato all’Oscar per
Billy Elliot.
Secondo la stampa
Victoria e Abdul racconterà la
straordinaria storia vera di un’amicizia inaspettata negli ultimi
anni del lungo regno della regina Vittoria. Quando Abdul
Karim, un giovane commesso, parte dall’India per partecipare a
Giubileo d’Oro della Regina, si trova inaspettatamente a stringere
una devota e fedele alleanza con la sovrana, nonostante i tentativi
della famiglia reale di distruggere il rapporto. Approfondendo
l’amicizia, la regina inizia a vedere con gioa e occhi nuovi il
mondo che cambia, recuperando la sua umanità.
Judi Dench
interpreterà la regina Vittoria per la seconda volta dopo
La mia Regina (Mrs.
Brown) del 1997.
Ci sono storie dimenticate, storie
piene d’amore e grazia che meritano di essere raccontate ed è così
che il grande Stephen Frears, a meno di un anno di
distanza dalla sua stonata ma meravigliosa Florence Foster Jenkins, torna ad incantare il
suo pubblico con un nuovo piccolo gioiello dal titolo
Victoria and Abdul.
Ormai vecchia e affaticata,
arrivata agli ultimi anni del suo governo, la Regina
Vittoria riceve a corte un ospite inaspettato. Con la
conquista dell’India da parte dell’Impero Britannico, ora la
monarca inizia a sentire il peso delle troppe responsabilità
governative, degli anni che passano, della solitudine e a non
sopportare più la vita di palazzo. Ma il suo umore cambia
drasticamente quando a corte arriva il misterioso ed esotico
Abdul Karim.
Grazie a Frears, la straordinaria
Judi Dench torna ad interpretare, dopo ben venti
anni, la burbera e triste Regina
Vittoria stavolta raccontata dal famoso regista di
Le Relazioni Pericolose, sotto una luce diversa.
Si parla infatti dei suoi ultimi anni di vita e della sua finora
segreta storia d’amicizia e quasi d’amore con un comune ragazzo
indiano capitato a corte quasi per sbaglio. Si tratta di una
relazione di cui si era persa ogni testimonianza, una storia che
Stephen Frears ha finalmente portato allo
scoperto.
Victoria and Abdul, il film
E’ il 1887 quando la Regina
Vittoria (Judi
Dench) riceve a corte due ragazzi indiani provenienti
dalla città di Adra arrivati in Inghilterra per rendere omaggio
alla loro nuova sovrana. Il loro compito è molto semplice: dovranno
comparire al cospetto della regina portando in dono un’antica
moneta indiana come segno della loro devozione. Ma qualcosa durante
la cerimonia va storto e uno sguardo fugace tra Vittoria e il
giovane Abdul Karim (Ali Fazal),
in barba al protocollo di corte, dà inizio a qualcosa di
straordinario e quasi sconveniente. Rapita da quegli occhi
magnetici, dall’avvenenza del ragazzo e attratta da quella che
sembra una strana complicità, la regina apre le porte della sua
corte ad Abdul che si ritrova catapultato in un mondo pieno di
splendore e insidie.
Dopo la gloriosa Meryl Streep, interprete della cantante più
dolce e stonata del mondo, Stephen Frears chiama a
sé un’altra leggenda del cinema, la grande Judi
Dench, per il suo nuovo film, Victoria and
Abdul, presentato fuori concorso alla 74° Mostra
del Cinema di Venezia. Negli anni molte persone hanno
definito Frears un regista poco coraggioso, che non ama osare e
fedele solo ad un certo tipo di cinema; ebbene, pur non snaturando
il suo stile personale, stavolta Frears si spinge un po’ oltre la
sua comfort zone e regala al pubblico qualcosa di un
tantino differente.
Grazie alla superba sceneggiatura
di Lee Hall – sceneggiatore anche del famoso film
Billy Elliott -, che ha adattato per il cinema il
libro Victoria & Abdul: The True Story of the Queen’s Closest
Confidant di Shrabani Basu, il
regista imbastisce quella che potremmo definire una commedia in
costume che strizza l’occhio al genere del biopic, molto in voga
negli ultimi anni. Victoria and Abdul racconta la
storia dimenticata di questa strana e, per certi versi, ambigua
amicizia tra la regina Vittoria e un umile ragazzo indiano
diventato poi suo maestro e confidente. Essendo rimasta vedova
molto presto, la sovrana si è trovata a dover gestire il suo regno
senza l’appoggio di nessuno e a tenere a bada le sanguisughe di
corte sprofondando così in una terribile depressione. Proprio
quando si era ormai rassegnata all’idea di morire ed invecchiare da
sola rinchiusa in quella gabbia dorata, la regina incontra Abdul,
un giovane pieno di energia, entusiasta e sempre disposto a
compiacere i suoi desideri: Vittoria è affamata di conoscenza e
Abdul è un cantastorie perfetto.
Con estrema grazia e semplicità
Stephen Frears racconta la nascita e l’evoluzione
di questa bizzarra e dolcissima relazione d’amore, un sentimento
puro che guarda al di là del protocollo di corte, degli obblighi
politici, delle differenze sociali, razziali e religiose. Anche
questo di Frears, come molti altri film già visti quindi a
Venezia 74, affronta quindi la difficile tematica
dell’intolleranza e lo fa raccontando con ironia la storia di
questa improbabile coppia di amici. A conquistare sin dalla prima
inquadratura sono la sempre mitica Judi Dench, nei
panni di una perfetta regina brontolona, e lo sferzante humor
inglese che rende la prima metà del film assolutamente
irresistibile. Ma le risate ben presto lasciano il posto
all’amarezza, alle lacrime e ad un odio così violento e gratuito da
colpire lo spettatore quasi come un pugno nello stomaco; il cambio
di registro è graduale ma non per questo meno traumatico e ci
accompagna per mano verso un finale commuovente e quasi
catartico.
Diversità e inclusione sembrano
essere le parole d’ordine dei prossimi progetti in casa Marvel Studios, e dopo le parole di Kevin
Feige, il successo di Black
Panther e l’arrivo di Captain
Marvel, il primo cinecomic del MCU ad avere come protagonista una
supereroina, Victoria Alonso ha ribadito la questione.
“Il mondo è pronto per il primo supereroe gay
del MCU“, ha commentato la presidente della
produzione della divisione cinematografica sul red carpet diCaptain Marvel(uscito nelle nostre sale il 6 Marzo).
“D’altronde perché non
dovrebbe essere così? È un discorso che mi sta molto a cuore, e
tutto il successo dei Marvel Studios lo dobbiamo alla
diversità di persone che ne fanno parte. Mi chiedo: perché dovremmo
essere riconosciuti solo da un determinato genere? Il nostro
pubblico è globale, diversificato e soprattutto inclusivo. Se non
insistessimo sulla diversità e sull’inclusione non riusciremmo a
ottenere tutti quei successi.”
La dirigente dei Marvel StudiosVictoria
Alonso ha lasciato lo studio, lo apprendiamo da
Variety. È entrata a far parte
dei Marvel Studios nel 2005 come
vicepresidente esecutivo degli effetti visivi e della
post-produzione, nel ruolo di co-produttore dei primi film del
Marvel Cinematic Universe come
“Iron Man“, “Iron Man 2“,
“Thor” e “Captain
America: Il primo vendicatore“. Da allora, Alonso ha
lavorato come produttore esecutivo in ogni film e programma
televisivo del Marvel Cinematic Universe a partire
da “The Avengers” del 2012.
Nel 2015, Alonso è stata promossa
vicepresidente esecutivo della produzione e nel 2021 è stata
nominata presidente de Marvel Studios per quello
che riguarda post produzione, VFX e animazione. Nel suo ruolo, ha
supervisionato tutta la post-produzione della Marvel, incluso il suo lavoro sugli
effetti visivi, che è stato oggetto di ripetute e rumorose critiche
da parte dei professionisti di settore.
Più di recente, gli effetti speciali di Ant-Man and the Wasp: Quantumania sono stati
presi di mira e le recensioni per il film sono state notevolmente
più negative rispetto a quelle riservate ai film precedenti. La
terza puntata del franchise di “Ant-Man” ha avuto
il suo più grande weekend di apertura di sempre ($ 105 milioni), ma
è scesa al di sotto di “Ant-Man”
del 2015 e di “Ant-Man
and the Wasp” del 2018 al botteghino mondiale. Anche
la serie TV dell’anno scorso “She-Hulk:
Attorney at Law” ha ricevuto una cattiva accoglienza
per l’aspetto dell’eroe verde del titolo tra i devoti fan
dell’MCU.
Victoria Alonso ha
partecipato a quasi tutti i progetti Marvel Studios e il suo
allontanamento dallo studio potrebbe essere il risultato della
ricerca di un colpevole per i recenti insuccessi delle produzioni
del MCU.
Come molti di voi sapranno
di recente abbiamo appreso che Victoria
Alonso, presidente di lunga data di Physical, Post
Production, VFX e Animation dei Marvel Studios, è stata licenziata
dalla sua posizione dopo 17 anni di lavoro con la compagnia. A
distanza di settimana però la vicenda si sta delineando come un
vero e proprio caso e ulteriori scottanti dettagli stanno
emergendo.
La scorsa settimana,
THR ha riferito che la Disney aveva deciso di licenziare
Victoria Alonso per violazione del contratto, a
causa del
suo lavoro nel film candidato all’OscarArgentina,
1985. Tuttavia, l’avvocato di
Victoria Alonso, Patty Glaser, ha
confutato questa spiegazione con una dichiarazione.“Victoria, una latina gay che ha avuto il coraggio di
criticare la Disney, è stata messa a tacere. Poi è stata
licenziata quando si è rifiutata di fare qualcosa che riteneva
riprovevole”.
Oggi,l’hollywood
Reportafferma di aver scoperto quale
fosse questa richiesta “riprovevole”. Sembra che
i dirigenti della Marvel volessero nascondere la
vetrina di un negozio in una delle scene diAnt-Man and the Wasp:
Quantumaniache presentava
decorazioni arcobaleno e la parola “Pride”. La società voleva un
taglio del film senza quei riferimenti dato che avrebbe dovuto
essere rilasciato in Kuwait, dove sono in vigore restizioni
anti-LGBTQ.Secondo quanto riferito,
Alonso si è rifiutata di apportare le modifiche richieste al
montaggio come parte dei suoi doveri di supervisione degli effetti
visivi e della post-produzione, costringendo la Marvel a rivolgersi a un fornitore
esterno. THR non suggerisce che questo scontro abbia portato
direttamente al licenziamento di Alonso, ma la dichiarazione del
suo avvocato sembrerebbe indicare che lei è fermamente convinta che
sia stata questa la reale causa del suo licenziamento
Victor: La storia segreta
del Dottor Frankenstein si presenta fin da subito come un
titolo più che fuorviante, poiché, per la prima volta negli oltre
cento adattamenti del romanzo gotico di Mary
Shelley spalmati in 120 anni di cinema, a essere messo in
luce non è né la mostruosa creatura frutto di innesti cadaverici né
il folle medico di origini teutoniche, ma quell’Igor per lo più
ignorato fin dai tempi di Boris Karloff e parodiato dall’istrionico
Marty Feldman nella versione junior di
Mel Brooks.
In Victor: La storia
segreta del dottor Frankenstein in uno dei tanti squallidi
circhi di periferia dell’Inghilterra vittoriana, un giovane gobbo
conduce un’esistenza di soprusi e sofferenze, mitigati soltanto dal
segreto amore per una graziosa trapezista e un acuto interesse
autodidatta per la medicina e l’anatomia. Saranno proprio queste
sue doti a permettergli di salvare in extremis la ragazza amata da
un potenziale incidente mortale, portandolo all’attenzione del
bizzarro dottor Victor Frankenstein, il quale decide subito di
prenderlo con sé come collaboratore. Ripulito, educato e con a
disposizione un intero laboratorio, il giovane assume l’identità
fittizia di Igor Strausman, mettendosi subito al lavoro per aiutare
il nuovo compagno in una serie di esperimenti che hanno come
obiettivo quello di ridonare artificialmente la vita.
Spremuti fino all’osso i personaggi
principali e i possibili intrighi delle narrazioni classiche, il
cinema contemporaneo si affida al potere evocativo dei tanti
soggetti secondari e misconosciuti che popolano i racconti più o
meno noti, cosicché la scelta operata dal regista scozzese
Paul McGuigan di svelare l’ipotetica storia mai
raccontata del (non veramente) gobbo dietro la mente malata del
reanimator londinese appare tutt’altro che malvagia.
Intrecciando con gusto e competenza
un’eterogeneità di registri che spaziano dal comico al sentimentale
– passando per un sano horror patinato ricreato dalla fotografia di
Fabian Wagner –, la sceneggiatura di Max
Landis prova a immaginare un alternativo “C’era una
volta”, dando vita a una narrazione coerente e – It’s
Alive! – godibile e gustosa. Daniel Radcliffe, reduce da un’oscurità
professionale degna del perenne cielo plumbeo in CGI che avvolge la
Londra dark-gothic del film, trova qui un equilibrio e una
capacità recitativa alquanto convincente; il suo Igor (parallelo
mostruoso in Do minore della celebre creatura) è il vero
perno della narrazione, meno demenziale di quello di Brooks e molto
più vicino all’Edward di Burton, così come il dottor Frankenstein
di James McAvoy possiede le stesse qualità da
mattatore di un Willy Wonka.
Un ottimo prodotto di consumo,
immerso in un universo visionario che non disdegna nemmeno sequenze
grafiche ispirate al Sherlock Holmes di Guy
Ritchie, relegando la creatura alla fine del racconto e
lasciando che un’altra storia di sofferenza si dipani davanti a
noi.