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J.J. Abrams parla di Star Trek 2 e di Missioni Impossible 4

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J.J. Abrams parla di Star Trek 2 e di Missioni Impossible 4

J.J. Abrams torna a parlare di Star Trek 2 e di Mission Impossible: protocollo fantasma.Il regista ha rilasciato una nuova intervista  Collider, in cui conferma alcune voci e parla dell’esperienza da produttore per questa nuovo episodio di Missione impossible.

Adesso sei tornato a dedicarti a Star Trek 2?

Già. Ci sono state molte cose sulle quali abbiamo lavorato, molti elementi importanti che dovevamo assolutamente affrontare e risolvere. Una volta che si dice, “siamo pronti a partire, ma ancora non abbiamo finito lo script”, o “sto dirigendo il film e abbiamo una data d’uscita, ma ancora non abbiamo uno script completo”, ciò che succede – e l’ho visto accadere a molti miei amici – è che ci si ritrova improvvisamente nella produzione di un film nel quale tutti pensano “O mio Dio, non siamo ancora pronti. Pensavamo che ce l’avremmo fatta in tempo, ma non è così”. Noi invece ci siamo presi un momento per dire “Tiriamo fuori le cose importanti innanzitutto”, e poi tutto quanto riguarda la pre-produzione. E voglio assicurarmi che la storia e i personaggi, il cast e la troupe e, ancora più importante, il pubblico, vengano prima delle location del film, o del guardaroba o degli effetti speciali. Semplicemente è importante concentrarsi prima di tutto sulle cose importanti.

E’ stata una conversazione difficile o facile quella con la Paramount, anche considerando la tua storia con loro, in cui gli hai detto “Non rispetteremo l’uscita estiva perchè comprometterebbe il film”?
Loro hanno capito. A tutti loro importa – e ho avuto in proposito recentemente una discussione con Rob Moore – che questo sia un buon film. Nessuno vuole fare un passo indietro. Sono stati eccezionali.

Hai firmato ufficialmente come regista?
No. Ma ci stiamo lavorando duramente e spero che ne parleremo presto.

Quando bisogna fare cambiamenti come questi, quanto è difficile destreggiarsi tra i programmi di un cast così grande?
Il fatto è che non li abbiamo mai ingaggiati, pertanto non si può dire che li stiamo “sganciando” o cambiando o annullando le date. Tutti loro comprendono. Anche loro vogliono apparire in un buon film.

Come produttore, cosa ne pensi di Mission Impossible: Ghost Protocol e di Brad Bird come regista? Sarà il miglior film della serie?
Credo sia il migliore della serie. Lo penso davvero. Innanzitutto, anche se non avete mai visto un film in live action di Brad Bird, quando lo vedrete penserete “Questo è un film di Brad Bird”. Capirete di aver visto finora sempre film di Brad Bird che avevano solo la particolarità di essere animati. E’ davvero divertente. Inoltre, ci sono anche altre cose come una parte del film girata in IMAX e poi c’è una sequenza sulla più alta costruzione del mondo, il Burj a Dubai, dove Tom Cruise ha passato cinque giorni agganciato fuori dall’edificio. E’ incredibile che la compagnia di assicurazioni glielo abbia lasciato fare. Quando lo vedrete in IMAX, sarà spaventoso. E’ folle ciò che ha fatto, davvero incredibile. E’ strano parlare con lui e pensare, “quel tipo stava scalando la parete dell’edificio”. Sto parlando con lui, è nel mio ufficio, e ha fatto quello. E’ strano. E’ come parlare a Buzz Aldrin e pensare “quel tipo è andato sulla Luna!”.

Potevi essere il tipo che ha quasi ucciso Tom Cruise.
Bè, si è sempre preoccupati dato che Tom fa a meno degli stuntmen. Ma poi, quando lo vedi, capisci che può farlo.

Fonte: Collider via badtaste

J.J. Abrams parla di Cloverfield 2 e il film su Alias!

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"Star Trek Into Darkness" - Photo CallE’ sempre stato uno dei registi più impegnati in circolazione, almeno da quando partorì una serie rivoluzionaria come Lost, oggi J.J. Abrams invece trova il tempo anche per progetti meno importanti come Cloverfiled 2,

J.J. Abrams parla dei problemi di Star Trek Into Darkness

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J.J. Abrams parla dei problemi di Star Trek Into Darkness

Mentre si gode il successo e le prime recensioni positive di Star Wars il Risveglio della Forza, J.J. Abrams è stato invitato dalla stampa, mai paga di soli complimenti, a riflettere su ciò che invece è andato male in Into Darkness – Star Trek, pure film di successo che il regista ha diretto con grande personalità. Il fulcro della discussione è stato quello che da quando il film è uscito agita gli animi dei trekkie, ovvero la vera identità del personaggio di Benedict Cumberbatch, negata e taciuta fino all’uscita del film in sala, nonostante i fan e il pubblico avessero già svelato l’enigma.

“In fin dei conti, mentre sono d’accordo con Damon Lindelof che celare l’identità di Khan è stato come mentire al pubblico, cercavo di preservare il divertimento per la mia audience, senza dire loro qualcosa che i personaggi scoprono solo a 45 minuti dall’inizio del film (…) Sono stato frustrato dalle mie stesse scelte, incapace di cedere su un innegabile trama sulla storia principale che era discussa da tutti in rete. Quindi mi sono trovato costretto a esagerare per rendere le sequenze il più divertenti possibile. Grazie a Dio avevo il cast che avevo, incredibilmente divertente da guardare. E avevo questo incredibile nuovo cattivo che è Benedict Cumberbatch… Non dire mai che non penso che il film abbia funzionato. Ma sento come se non ha funzionato tanto bene quanto poteva se avessi preso delle decisioni migliori all’inizio delle riprese”.

Una presa di coscienza piuttosto chiara e schietta per un uomo che, al momento, sta per diventare il più amato (o odiato?) del mondo dello spettacolo.

Vi ricordiamo che il prossimo film Into Darkness – Star Trek uscirà nelle sale il 06 Giugno 2013. Nel cast del film Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Benedict Cumberbatch, Simon Pegg, Karl Urban, John Cho, Bruce Greenwood, Alice Eve, Anton Yelchin. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: Star Trek 2.

Trama: Quando l’Enterprise è chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta, lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo equipaggio.

Fonte: /Film

J.J. Abrams non dirigerà Star Wars: Episode VII

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Non sarà J.J. Abrams a dirigere Star Wars: Episode VII: a confermarlo è stato lo stesso regista, a causa dell’impegno  nella saga concorrente di Star Trek.

Abrams ha affermato di essere un fan di Guerre Stellari, in particolare della prima trilogia, e l’idea che il tutto stia proseguendo è affascinante ed eccitante. Il progetto del resto è in buone mani: Kathy Kennedy è un’amica è non c’è produttore più capace, ha dichiarato Abrams.

Il regista ha affermato che effettivamente vi sono stati contatti, sebbene molto preliminari, ma che lui ha subito messo in chiaro che per il suo impegno su Star Trek, non avrebbe potuto dedicarsi al progetto. Abrams ha insomma declinato l’offerta quasi subito.

Fonte: ComingSoon.Net

J.J. Abrams non abbandonerà Star Trek

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J.J. Abrams non abbandonerà Star Trek

Dopo l’annuncio a sorpresa di J.J. Abrams regista di Star Wars(qui) molti fan dell’altra saga in cui il regista è coinvolto, Star Trek si sono allarmati per un eventuale abbandono dopo il secondo film. Oggi è la stessa Paramount Pictures a rassicurare la platea tramite alcune dichiarazioni sul LA Times che confermano che Abrams rimarrà impegnato su Star Trek e sicuramente servirà la saga come produttore del terzo episodio già preventivato. Inoltre il regista conferma anche il suo impegno nel franchise Mission Impossible.
Star Wars: Episodio VII è stato scritto da Michael Arndt e uscirà nel 2015.

Vi ricordiamo che il prossimo film Star Trek: Into Darkness uscirà nelle sale il 06 Giugno 2013. Nel cast del film Chris PineZachary Quinto, Benedict Cumberbatch, Simon Pegg, Winona Ryder,  Zoe Saldana Alice Eve, Ben Cross, Bruce Greenwood,  John Cho, Karl Urban, Leonard Nimoy. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: Star Trek 2.

 

J.J. Abrams nega la possibilità di dirigere uno dei progetti DC a cui sta lavorando

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J.J. Abrams, regista – tra gli altri – di Star Wars: Il risveglio della Forza e Star Wars: L’ascesa di Skywalkersta attualmente lavorando con la Warner Bros. ad una serie di progetti DC tramite la sua società di produzione Bad Robot, in seguito ad un accordo firmato con WarnerMedia nel 2019. Chiaramente, molti dei suoi fan si chiedono ora se Abrams finirà anche per occuparsi della regia di uno di questi progetti.

Di recente abbiamo appreso che non sarà lui ad occuparsi della regia dell’annunciato reboot di Superman che sarà scritto da Ta-Nehisi Coates, e sembra che Abrams non abbia particolare interesse a dirigere film che non sono basati su concept originali (come Justice League Dark o Zatanna). “L’opportunità di mettersi a lavoro su qualsiasi franchise preesistente è sicuramente un’arma a doppio taglio”, ha detto J.J. Abrams in una recente intervista con Collider, quando gli è stato chiesto della possibilità di dirigere uno dei progetti DC che lo vedono coinvolto al momento.

“Sono incredibilmente grato e orgoglioso di essere stato coinvolto in tutti questi progetti, ovviamente”, ha aggiunto. “Tutto ciò che vedo è cosa avrebbero potuto essere e cosa avremmo potuto fare”. Il regista ha poi parlato della responsabilità che deriva dall’essere “il custode temporaneo di un progetto”, suggerendo che il suo prossimo film sarà quasi sicuramente basato su un’idea originale. “Le poche cose su cui sto lavorando ora, come sceneggiatore, sono idee originali. Sento solo, come regista, che mi piacerebbe davvero che i miei prossimi progetti siano cose non che esistono già.” 

Per quanto riguarda il nuovo reboot di Superman, sappiamo che Warner Bros. è alla ricerca di un attore e di un regista neri: ciò conferma, dunque, le voci secondo cui il film avrà come protagonista un Superman nero. Pare che Ta-Nehisi Coates stia lavorando ad una versione del personaggio molto più fedele ai fumetti originali. Inoltre, sembra che il film non sarà ambientato nel DCEU.

J.J. Abrams e Bong Joon-ho insieme

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J.J. Abrams e Bong Joon-ho, il regista coreano regista di film come The Host e Mother, starebbero preparandosi a collaborare; è solo un rumor, ma se fosse vero sarebbe davvero una grande notizia!

 

J.J. Abrams dice no a Indiana Jones: basta franchise?

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J.J. AbramsJ.J. Abrams è senza dubbio l’uomo dei franchise. Il regista ha rilanciato Mission Impossible, Star Trek e Star Wars e, a quanto pare, la possibilità di prendere in mano anche il franchise di Indiana Jones non gli piace per niente.

Parlando a CinemaBlend, Abrams ha dichiarato che non vorrebbe mai dirigere un film sul professore, archeologo e avventuriero: “Non credo proprio. Innanzitutto non hanno assolutamente bisogno di me. Inoltre mi sento già abbastanza fortunato ad aver potuto lavorare su franchise nati dalle idee originali di altre persone, di agire come una sorta di pastore che li guidasse e che contemporaneamente ne facesse parte. Cerco di essere d’aiuto nel creare storie che magari un giorno qualcuno potrà rilanciare ancora una volta. Ma l’ho fatto con Mission Impossible, Star Trek, Star Wars e ora anche con Westworld, anche se è un progetto del tutto differente. Sinceramente, credo sarebbe bello lavorare su qualcosa che ancora non esiste.”

Chi ha incastrato Roger Rabbit 2: J.J. Abrams aveva uno script?

Indiana Jones 5 arriverà al cinema il 19 luglio del 2019. Steven Spielberg che ha diretto i precedente quattro film della saga sarà di nuovo alla regia del progetto che vedrà tornare anche il leggendario protagonista, Harrison Ford. I veterani del franchise, Kathleen Kennedy e Frank Marshall, si occuperanno della produzione.

Alan Horn, Presidente dei Walt Disney Studios, ha dichiarato: “Indiana Jones è uno dei più grandi eroi della storia del cinema. È raro avere una tale perfetta combinazione di regista, produttori, attore e personaggi e noi non potevamo essere più eccitati di avere quest’altra avventura con Harrison e Steven.”

J.J. Abrams contro i nazisti: trovato un regista per il film Bad Robot

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J.J. Abrams continua con la sua Bad Robot il lavoro di produttore e arriva da Variety la notizia che è stato trovato un regista per il uso prossimo film, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale.

Si tratta di Julius Avery, regista di Son of a Gun, che è stato incaricato da Paramount e Bad Robot di dirigere Overlord.

L’idea è nata da Abrams e da Billy Ray, che ha anche scritto la sceneggiatura, salvo poi ricevere una mano per le “rifiniture” da Mark L. Smith (The Revenant).

J.J. Abrams contro i nazisti: trovato un regista per il film Bad Robot

Siamo durante la Seconda Guerra Mondiale: la storia segue due paracadutisti che vengono catturati dietro le linee nemiche dopo che il loro aereo è precipitato durante una missione per distruggere una torre radio tedesca in una piccola cittadina della Normandia durante il D-Day. Dopo aver raggiunto il loro obbiettivo, i due capiscono che oltre a combattere i nazisti, devono anche affrontare una minaccia soprannaturale, forze scatenate da esperimenti del nemico.

CORRELATI:

  • Half-Life: J.J. Abrams pronto a produrre un adattamento live-action
  • J.J. Abrams abbandona i reboot e pensa solo a progetti originali
  • Star Wars: ecco lo spin off che vorrebbe vedere J.J. Abrams

Fonte: Variety

 

J.J. Abrams consulente per Iron Man 3

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J.J. Abrams consulente per Iron Man 3

Nuove rivelazioni sulla lavorazione del terzo capitolo del Iron Man 3 da parte Robert Downey Jr. Kevin  Feige e Shane Black, intervistati da IGN.

Downey Jr, in particolare, ha parlato del coinvolgimento di Jon Favreau e di J.J. Abrams: il regista dei primi due capitoli, che in questa occasione partecipa al progetto in veste di produttore esecutivo, è sempre stato prodigo di consigli sulla direzione da far prendere alla storia; tuttavia, a un certo punto, il processo creativo sembrava essersi arenato, e dominava la confusione: è stato in quest’occasione che si è chiesta una mano anche a J.J. Abrams, il cui aiuto ha contribuito all’uscita dall’impasse.

Black ha sottolineato la difficoltà di dover dare vita a un terzo capitolo, dovendo raccontare e mostrare comunque qualcosa di nuovo senza limitarsi a riprendere quanto già visto negli episodi precedenti; anche Feige si è soffermato sul tema, lodando peraltro il lavoro dello stesso Black: il produttore ha spiegato come il modo di procedere sia stato proprio quello di evitare di effettuare in continuazione confronti coi capito precedenti: Feige ha citato l’esempio di un altro terzo capitolo, quello di Toy Story, del tutto diverso, soprattutto nei, toni dai precedenti.

Feige ha inoltre osservato come, in qualche modo, l’uscita di Avengers  ‘liberato’ il processo creativo del terzo Iron Man: fare qualcosa di più di quanto visto in quel film era impossibile, e non era nemmeno l’obbiettivo; Iron Man 3 riprende invece le atmosfere della prima metà del primo capitolo della saga, con una sorta di ritono alle origini del personaggio, finito in una situazione critica dalla quale potrà uscire solo usando il cervello.

Fonte: IGN

Vi ricordiamo che Iron Man 3 sarà in 2D, 3D e IMAX e uscirà in USA il 3 maggio 2013. Diretto da Shane Black vede protagonisti Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Guy Pearce, Don Cheadle, Rebecca Hall, Paul Bettany, Ben Kingsley, e Jon Favreau.

J.J. Abrams al lavoro su un nuovo progetto segreto!

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Questa mattina Deadline riporta la notizia che il regista J.J. Abrams insieme allo sceneggiatore Billy Ray ha venduto alla Paramount Pictures l’idea per una nuova e misteriosa avventura, ovviamente da produrre tramite la sua Bad Robot.

J.J. Abrams abbandona i reboot e pensa solo a progetti originali

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Durante una lunga intervista rilasciata a People in occasione dei Golden Globe 2017 il regista e produttore J.J. Abrams ha potuto effettuare un rapido bilancio della propria promettente e intensa carriera cinematografica e televisiva, in particolare rispondendo a tono alle velate critiche di coloro che gli hanno fatto più volte notare come la sua particolare predisposizione a partecipare a progetti di prequel, sequel e reboot possa essere spesso interpretata come un’apparente mancanza di originalità e creatività.

J.J. Abrams dice no a Indiana Jones: basta franchise?

Valutando attentamente il fatto che quattro dei cinque film da lui diretti sinora siano progetti seriali (Mission Impossible IIIStar TrekStar Trek Into DarknessStar Wars Il risveglio della Forza) mentre solo Super 8 figuri come produzione orinale, J.J. Abrams ha confessato di essere in effetti ormai stanco di lavorare su materiali già esistenti e che dunque ritiene essere venuto il momento di conferire un rapido cambio di rotta alla propria carriera, abbandonando, almeno per il momento, la filosofia dei remake, reboot, sequel e prequel. Abrams ha infatti affermato che “mi sento incredibilmente fortunato ad avere ottenuto il privilegio di essere coinvolto in progetti legati a mondi cinematografici e saghe che ho amato fin da quando ero un bambino. Ma ora non sento più il desiderio di farlo di nuovo. Sento di aver fatto abbastanza e ora sono entusiasta di lavorare solo su idee originali che forse un giorno qualcuno vorrà riavviare a sua volta“.

Ovviamente le parole di J.J. Abrams circa la volontà di dedicarsi da ora in avanti solo a progetti privi di una matrice già esistente non devono essere prese come un rifiuto categorico di quanto fatto finora, poiché, intervistato proprio a riguardo della recente ondata di remake, reboot, sequel e prequel che l’industria di Hollywood sembra aver messo in campo, ha risposto: “penso che se si sta raccontando una storia che non si muove verso il futuro, che non introduce ciò che è rilevante e che non è la creazione di una nuova mitologia o una sua estensione, alla fine un rifacimento completo sotto forma di reboot o di remake viene percepito come un errore. In media ci sono storie che sono durate per secoli. E non è raro, credo, per le storie raccontate dal cinema, ma penso che bisogna sempre essere ricettivi e pronti ad adattarsi. Non si può semplicemente realizzare il rifacimento qualcosa solo per il gusto di rifarlo alla stessa maniera“.

Al momento non ci sono ancora notizie certe circa la natura del “progetto originale” a cui J.J. Abrams sarebbe intenzionato a lavorare per il prossimo futuro, poiché al momento il regista/produttore si torva coinvolto nel pieno del rilancio del franchise di Cloverfield con l’ambizioso progetto di God Particle. Molti tuttavia confidano che la prossima fatica di Abrams potrebbe riguardare la fantascienza, genere che egli ha già dimostrato di gestire e masticare con una certa continuità e disinvoltura.

Fonte: People

J.J. Abrams a lavoro su un biopic su Thomas Edison

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J.J. Abrams a lavoro su un biopic su Thomas Edison

Quest’anno tra i film candidati all’Oscar ci sono due biopic dedicati agli scienziati, The Imitation Game sulla figura di Alan Turing e La teoria del tutto sulla vita di Stephen Hawking. Non sorprende quindi la notizia che J.J. Abrams, attraverso la sua società di produzione Bad Robot e in collaborazione con la Paramount Pictures, sia al lavoro su un biopic dedicato a Thomas Alva Edison, inventore della lampadina e di molto altro, ma anche astuto industriale senza scrupoli. Secondo le prime informazioni il film ritrarrebbe Edison come un genio eccentrico e dal carattere scontroso.

Il progetto di Abrams, che al momento non ha ancora un regista, arriva a scontrarsi con quello messo in cantiere dalla Weinstein Company che racconterà della rivalità tra Thomas Edison e George Westinghouse. Quale biopic arriverà per primo nelle sale?

Fonte: The Verge

J.C. Chandor per il remake de Il rapinatore – The Robber

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Dopo Triple Frontier, per il quale sono in trattative Johnny Depp e Tom Hanks, il regista J.C. Chandor ha un nuovo progetto all’orizzonte: lo sviluppo del remake in lingua inglese del thriller austriaco del 2010 Il rapinatore – The Robber diretto da Benjamin Heisenberg, film che fu in cartellone del Festival di Berlino del 2010 e fu protagonista della stagione dei premi in Austria.

Chase Palmer sarà responsabile dell’adattamento dello script di Benjamin Heisenberg e Martin Prinz, autore del libro omonimo ispirato alla storia vera di Johann Rettenberger, maratoneta che affianca all’attività sportiva anche quella di rapinatore di banche.

J.C. Chandor produrrà il remake di Il rapinatore – The Robber insieme a Neal DodsonAnna Gerb e FilmNation, riunendo il team dei due precedenti lavori del regista americano: All is Lost – Tutto è perduto e A Most Violent Year, che uscirà nelle sale italiane con il brutto titolo di 1981: Indagine a New York il prossimo 4 febbraio.

Fonte: The Hollywood Reporter

J.C. Chandor in trattative per Liar’s Ball

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Il regista di All is Lost – Tutto è perduto, J.C. Chandor, sta collaborando con la casa di distribuzione A24 per produrre e possibilmente dirigere l’adattamento cinematografico di Liar’s Ball di Vicky Ward. Il libro racconta la storia del General Motors Building di New York, da prima che fosse costruito fino ad oggi. La complessa vicenda dello scontro tra i titani dell’industria per uno dei gioielli immobiliari di New York. Gran parte del racconto nel libro si concentra su Harry Macklowe e sulle sue battaglie mirate a possedere e sviluppare il GM Building durante gli anni ’90 e 2000.

Zachary Quinto Il regista afferma: “Gli edifici commerciali a New York mi affascinano da sempre, al punto che una volta ho preso la licenza di broker. La storia che Vicky ha catturato attraverso un’incessante ricerca e numerose interviste, esplora il dramma e la natura romantica degli edifici in una città che ha continuato a spingersi sempre più vicino al cielo ogni anno che passa.”

Alla sceneggiatura l’ex corrispondente MTV Gideon Yago, (già autore per la fortunata serie The Newsroom), al momento al lavoro sull’adattamento dal romanzo originale. Questo segna un cambio di direzione per Chandor, che ha scritto tutti e tre i suoi precedenti film da sé.
Zachary Quinto sarà produttore esecutivo.

Fonte: Collider

J. R. Ramirez: 10 cose che non sai sull’attore

J. R. Ramirez: 10 cose che non sai sull’attore

Continuiamo a esplorare l’universo televisivo di Manifest e oggi parliamo di J.R. Ramirez, interprete del detective Jared Vasquez nella serie della NBC.

Scopriamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su J. R. Ramirez, sulle sue origini, la sua vita privata e professionale.

J. R. Ramirez film e serie tv

10. Nato l’8 ottobre del 1980 a Matanzas, nella splendida Cuba, J. R. Ramirez si trasferisce con la famiglia negli States, e precisamente a Tampa, in Florida, quando è appena un bambino.

La sua carriera d’attore, tuttavia, comincia relativamente tardi, nel 2008 quando ottiene un primo piccolo ruolo nella serie tv House of Payne, una sorta di sit-com familiare, in cui compare in un arco di 10 episodi.

9. Negli anni successivi oltre a continuare la sua carriera in tv, Ramirez, comincia a sperimentare con il cinema. Nel 2010 partecipa alla realizzazione del film I Will Follow, scritto e diretto da Ava DuVernay.

I Will Follow è un film indipendente e low budget che racconta la storia di Maye (Salli Richardson-Whitfield), un’artista molto apprezzata e conosciuta, che prende una pausa dal lavoro per prendersi cura di sua zia malata, Amanda (Beverly Todd).

Dopo la morte della zia, Maya lascia la casa che ha condiviso per tanto tempo con Amanda e per lei comincia un periodo di intensa riflessione, sulla sua carriera, sulle sue relazioni, sul suo passato e soprattutto sul suo futuro.

8. Dal 2010 al 2013 partecipa al film The Coalition (2012) e alle serie tv Hacienda Heights (2010), 24 (2010), Amiche Nemiche (2012), 90210 (2013) e Emily Owens M.D. (2013).

J. R. Ramirez in Power

7. Nel 2014 J. R. Ramirez viene scelto per entrare a far parte del cast della nuova serie tv di Starz, dal titolo Power.

Creata da Courtney Kemp Egboh e prodotta da Curtis Jackson – in arte 50 Cent – per il network Starz, la serie racconta la storia di James St. Patrick (Omari Hardwick), proprietario di un locale notturno di New York con una doppia vita. James, infatti, oltre a gestire il night club è anche il più importante boss dello spaccio di droga della città.

Dovendo gestire due attività molto redditizie e essendo costretto a guardarsi le spalle continuamente, James sembra essere intenzionato a cambiare vita e a lasciare il controllo dello spaccio al migliore offerente. Ma presto si renderà conto che voltare pagina non è poi così facile come sembra…

Nella serie Power, J. R. Ramirez interpreta Julio Antonio Romano, ex membro della gang Toros Locos e braccio destro di Tommy Egan e James St. Patrick prima che quest’ultimo lasciasse il business della droga. Il suo personaggio, introdotto nella prima stagione, fa il suo debutto nell’episodio pilota della serie dal titolo “Not Exactly How We Planned, e diventa regular a partire dalla seconda stagione.

Power, serie tuttora in corso, fa il suo debutto su Starz nel 2014 e ad oggi conta al suo attivo 6 stagioni e ben 63 episodi.

J. R. Ramirez in Arrow

6. Grazie al successo ottenuto con la serie Power, nel 2014 J. R. Ramirez entra a far parte del cast della serie Arrow.

Creata da Greg BerlantiMarc Guggenheim Andrew KreisbergArrow è una serie della CW basata sul personaggio di Freccia Verde dei fumetti della DC Comics. La serie, la prima del cosiddetto universo televisivo di Arrowverse, ha dato vita negli anni ad alcuni spinoff di successo come The FlashLegends of TomorrowSupergirlBlack LightiningBatwoman Stargirl. A queste bisogna aggiungere la serie Superman and Lois, ancora in fase di lavorazione.

La serie è incentrata tutta sul personaggio di Oliver Queen (Stephen Amell) che, dopo anni passati da solo su di un’isola deserta, torna nella sua città natale, Starling City, e comincia una doppia vita; di giorno è il miliardario Oliver Queen e di notte si trasforma in Green Arrow, il giustiziere mascherato.

https://www.youtube.com/watch?v=PN6ZBUODak8

Dopo il suo isolamento forzato, Oliver adesso è deciso a esaudire esaudire l’ultimo desiderio di suo padre, ovvero quello di salvare Starling City punendo tutti coloro che stanno contribuendo al suo declino. Green Arrow seguirà una lista di nomi lasciatagli dal padre, nemici che dovrà sconfiggere con l’aiuto di alcuni fidati amici…

Nella serie J. R. Ramirez interpreta Ted Grant, un bravissimo boxer nonché proprietario della palestra Wildcat Gym. Conosciuto nel circuito della boxe con il soprannome di Wildcat o di The Starling Southpaw, è stato per tre anni un vigilante notturno, proprio come Arrow, nella zona malfamata di The Glades di Star City. Nello stesso periodo è inoltre stato il mentore di Isaac Stanzler e di Laurel Lance.

Il personaggio di Ted Grant compare in un arco di quattro puntante di Arrow, la 3×03 “Corto Maltese”, la 3×05 “The Secret Origin of Felicity Smoak”, la 3×06 “Guilty” e la 3×12 “Uprising”.

J. R. Ramirez Jessica Jones

5. Dopo aver sperimentato, grazie ad Arrow, l’universo della DC Comics, J. R. Ramirez cambia squadra e si trasferisce alla Marvel, accettando una parte nella famosa e fortunatissima serie Jessica Jones.

Creata da Melissa Rosenberg per Netflix, la serie è basata sulla serie di fumetti della Marvel Comics e racconta delle avventure di Jessica Jones (Krysten Ritter), una ex supereroina che, dopo la fine della sua carriera, decide di aprire un’agenzia investigativa per aiutare le persone ma soprattutto i supereroi in difficoltà.

Quella di Jessica Jones, inoltre, è solo la seconda in ordine cronologico di una lunga serie di show sui cosiddetti Defenders della Marvel. Abbiamo, infatti, Marvel’s Daredevil, Marvel’s Jessica Jones, Marvel’s Luke Cage, Marvel’s Iron Fist, Marvel’s The Defenders, Marvel’s The Punisher, Marvel’s Runaways e Marvel’s Cloak & Dagger.

Nella serie J. R. Ramirez interpreta Oscar Arocho, vicino di casa di Jessica, nonché sovrintendente dell’intero edificio. Dopo un inizio un po’ burrascoso, Jessica aiuta Oscar a salvare suo figlio e tra i due nasce una bella amicizia. Oscar inizia quindi ad aiutare la sua bella e coraggiosa vicina a risolvere alcuni dei suoi casi più difficili; ma passando tanto tempo insieme, l’amicizia tra i due ben presto si trasforma in qualcosa di più profondo.

La serie Jessica Jones è andata in onda dal 2015 al 2019 per 3 stagioni e 39 episodi. Il personaggio di Oscar Arocho compare in un arco di 11 puntate:

  • 2×01 “AKA Start at the Beginning”
  • 2×02 “AKA Freak Accident”
  • 2×03 “AKA Sole Survivor”
  • 2×04 “AKA God Help the Hobo”
  • 2×05 “AKA The Octopus”
  • 2×06 “AKA Facetime”
  • 2×08 “AKA Ain’t We Got Fun”
  • 2×09 “AKA Shark in the Bathtub, Monster in the Bed”
  • 2×10 “AKA Pork Chop”
  • 2×13 “AKA Playland”
  • 3×02 “AKA You’re Welcome”

J. R. Ramirez in Manifest

4. Ma il successo vero per J. R. Ramirez arriva nel 2018 quando entra a far parte del cast della nuova serie della NBC, dal titolo Manifest.

Manifest è una serie tv sci-fi mistery thriller ideata da Jeff Rake per il network della NBC. Andata in onda per la prima volta negli States nel settembre 2018, la serie è sbarcata in Italia nel 2019 su Canale 5.

La serie racconta della famiglia Stone, di ritorno dalle vacanze in Giamaica, vittima di uno strano incidente. A causa di un problema tecnico, i membri della famiglia si separano prendendo voli differenti. Nel primo volo ci sono Ben (Josh Dallas) e Michaela (Melissa Roxburgh), fratello e sorella, e Cal (Jack Messina), figlio di Ben. Sul secondo volo, invece, ci sono Steve (Malachy Cleary) e Karen (Geraldine Deer), genitori di Ben e Michaela, Grace (Athena Karkanis), moglie di Ben, e Olive (Luna Blaise), figlia di quest’ultima e gemella di Cal.

https://www.youtube.com/watch?v=LjsFg7e-ffk

Mentre il volo con a bordo Steve, Karen, Grace e Olive atterra senza problemi, il Volo 828 con a bordo, Ben, Michaela e Cal scompare dai radar. Le autorità cominciano a indagare ma, dopo settimane di ricerche, i passeggeri del Volo 828 vengono dati ufficialmente per dispersi.

A metà del viaggio, il volo di Ben, Cal e Michaela incontra una terribile turbolenza che li accompagna fino all’atterraggio a New York. Ma una volta scesi dall’aereo, fanno una scoperta sconcertante; mentre per loro il volo è durato poche ore, nel resto del mondo invece sono passati cinque anni dal decollo.

3. Nella serie, attualmente in corso d’opera, J. R. Ramirez interpreta Jared Vasquez, detective della NYPD, nonché ex fidanzato di Michaela. Manifest, arrivata a 2 stagioni 29 episodi, è stata rinnovata per una terza stagione che probabilmente arriverà tra il 2020 e il 2021.

J. R. Ramirez e Melissa Roxburgh

2. Capita spesso che attori, ‘costretti’ a lavorare spalla a spalla per mesi sullo stesso set, alla fine sviluppino legami che vanno ben oltre la semplice amicizia o stima professionale. E’ questo il caso di J. R. Ramirez e Melissa Roxburgh che da poco hanno dichiarato di essere una coppia anche nella vita reale.

Nella serie Manifest, J.R. e Melissa interpretano Michaela Stone e Jared Vasquez, fidanzati ufficialmente, i cui piani matrimoniali vengono interrotti bruscamente dalla tragica sparizione del volo 828. Credendo, infatti, che Michaela sia morta, Jared dopo poco più di un anno, inizia a frequentare Lourdes (Victoria Cartagena), migliore amica di Michaela, con la quale poi convola a nozze.

Ma se nella serie il loro è un amore difficile e tormentato, nella vita reale il rapporto tra J.R e Melissa è di tutt’altra natura. Pare infatti che i due siano pazzo l’uno dell’altra e che stiano vivendo una storia d’amore molto intensa e passionale. [Fonte: Page Six]

J. R. Ramirez curiosità

1. A differenza della maggior parte dei suoi colleghi, J. R. Ramirez è una persona molto riservata. Nonostante sia abbastanza attivo sui social, l’attore non ama condividere ogni aspetto della sua vita privata. Tuttavia siamo riusciti a scovare alcune curiosità su J. R. che riguardano la sua sfera privata e professionale.

Grazie alle sue origini cubane, J. R. sa parlare fluentemente sia l’inglese che lo spagnolo. Inoltre, avendo vissuto tra Florida e California per quasi tutta la sua vita, l’attore ama il caldo e l’estate e adora fare sport all’aperto.

Si definisce una persona molto leale nei rapporti interpersonali e sul lavoro è estremamente professionale. Ha sempre voluto recitare, sin da bambino, e tra i suoi miti c’è Gary Oldman, un attore di grande spessore, la cui bravura spera un giorno di poter raggiungere.

Tra le sue grandi passioni, oltre lo sport, ci sono Batman e la DC Comics e il suo cagnolino Freddie, un piccolo Havanese-Schnauzer adottato da un rifugio qualche anno fa.

Purtroppo J. R. Ramirez non è su Instagram ma, se volete essere sempre aggiornati sulla sua vita privata e professionale, vi consigliamo di seguire i suoi account Twitter e Facebook.

 

Fonte: Wiki, IMDB, Fandom, Page Six

J. K. Simmons: 10 cose che non sai sull’attore

J. K. Simmons: 10 cose che non sai sull’attore

Noto inizialmente come caratterista, J. K. Simmons è oggi un acclamato attore, particolarmente prolifico tanto al cinema quanto in televisione. Resosi celebre grazie ad alcuni cinecomic di successo, Simmons ha poi saputo conquistare pubblico e critica con personaggi tanto brillanti quanto iconici.

Ecco 10 cose che non sai di J. K. Simmons.

J. K. Simmons: i suoi film e le serie TV

1. Ha preso parte a numerosi lungometraggi. L’attore esordisce al cinema nel 1994 con il film C’eravamo tanto odiati, per poi recitare in celebri pellicole come Celebrity (1998), Le regole della casa del sidro (1999), Gioco d’amore (1999) e Spider-Man (2002), con cui diventa popolare per il personaggio di J. Jonah Jameson. Riprende il ruolo in Spider-Man 2 (2004) e Spider-Man 3 (2007), per poi recitare in Juno (2007), Burn After Reading (2008), Tra le nuvole (2009), Jennifer’s Body (2009), e Jobs (2013). Nel 2015 ottiene la consacrazione grazie al suo ruolo nel film Whiplash, con cui vince numerosi premi. Negli ultimi anni ha poi preso parte ai film The Accountant (2016), La La Land (2016), 2 gran figli di… (2017), L’uomo di neve (2017), Justice League (2017), The Front Runner (2018), City of Crime (2019) e Spider-Man: Far From Home (2019), dove appare in un breve cameo.

2. Ha lavorato in numerose serie TV. L’attore si fa conoscere anche sul piccolo schermo grazie al suo ruolo nella serie Law & Order – I due volti della giustizia (1996-2010), ma recita anche in alcuni episoodi di Law & Order- Unità vittime speciali (2000-2001), E.R. – Medici in prima linea (2004) e The Closer (2005-2012). Negli ultimi anni ha preso invece parte a Family Tools (2013), Growing Up Fisher (2014) e Counterpart (2017-2019).

3. Ha una lunga carriera da doppiatore. Nel corso della sua carriera Simmons ha prestato la sua voce per alcune celebri serie animate, tra cui Justice League (2004-2006), I Simpson (2006-2019), Kim Possible (2007), La leggenda di Korra (2012-2014), Ultimate Spider-Man (2012-2015), e BoJack Horseman (2014-2019). Ha inoltre partecipato al doppiaggio dei film d’animazione Alieni in soffitta (2009), Megamind (2010), Kung Fu Panda 3 (2016), Zootropolis (2016) e Klaus – I segreti del Natale (2019), dove è la voce proprio di Klaus.

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J. K. Simmons è un premio Oscar

4. Ha vinto l’ambito premio. Nel 2015 l’attore viene nominato ai premi Oscar come miglior attore per il suo ruolo nel film Whiplash. Qui ha infatti interpretato Terrence Fletcher, spietato e esigente direttore d’orchestra, che spingerà il protagonista oltre i limiti pur di ottenere la performance desiderata. L’attore ha in seguito vinto l’ambito premio, consacrandosi agli occhi dell’industria.

J. K. Simmons in La La Land

5. Ha una piccola parte nel film. Nel film La La Land, l’attore torna a collaborare con il regista Damien Chazelle, che gli affida stavolta la parte di Bill. Questi è il direttore del locale dove si esibisce inizialmente Sebastian, interpretato da Ryan Gosling, il quale mal sopporta le scalette musicali che l’esigente datore di lavoro gli impone.

J. K. Simmons e Spider-Man

6. Ha indossato una parrucca. Nella realtà l’attore è completamente privo di capelli, così per farlo assomigliare al noto direttore dei Daily Bugle, la produzione gli fece indossare una parrucca e dei baffi finti. La sua interpretazione divenne così iconica che la gente lo riconosceva per strada anche senza il trucco apposito.

7. Ha ripreso il ruolo ad anni di distanza. Con le nuove trasposizioni del personaggio di Spider-Man, era inevitabile che prima o poi rifacesse la sua comparsa il personaggio di J. Jonah Jameson. Tuttavia fare meglio dell’interpretazione di Simmons era difficile, motivo per cui la produzione ha nuovamente affidato a lui il ruolo, comparso in un cameo introduttivo alla fine di Spider-Man: Far From Home.

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8. Ha doppiato il personaggio in versione animata. Fedele al personaggio che lo ha reso celebre, Simmons ha accetto di prestarvi la voce anche per la serie Ultimate Spider-Man, in onda dal 2012 al 2015, e ancora nella serie animata Avengers Assemble, trasmessa in televisione negli stessi anni.

J. K. Simmons in Justice League

9. Si è allenato duramente. Nel film Justice League l’attore ha ricoperto il ruolo del Commissario Gordon, per il quale si è allenato a lungo. Simmons aveva infatti in mente di dar vita ad una versione del personaggio particolarmente “cazzuto”, incurante del pericolo e pronto a battersi per il bene della sua città.

J. K. Simmons: età e altezza

10. J. K. Simmons è nato a Grosse Pointe, nel Michigan, Stati Uniti, il 9 gennaio 1995. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.

Fonte: IMDb

J. J. Abrams & Steven Spielberg

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J. J. Abrams medita un nuovo lavoro cinematografico, definito come “un tributo e una collaborazione con Steven Spielberg”.

 

J. Edgar: recensione del film di Leonardo DiCaprio

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J. Edgar: recensione del film di Leonardo DiCaprio

È diventato l’uomo più potente degli Stati Uniti, ha modificato per sempre e con grande acume il sistema investigativo, è stato il fondatore a per diversi anni il direttore dell’agenzia investigativa federale degli USA, l’FBI. È J. Edgar Hoover, protagonista dell’ultimo film di Clint Eastwood e interpretato magistralmente da un Leonardo DiCaprio in odore di Oscar.

Si parla ovviamente di J. Edgar , ultima fatica dell’inossidabile Clint, che con la consueta eleganza registica ci racconta l’ascesa di J. Edgar Hoover, da semplice assistente a capo indiscusso dell’FBI, in una posizione così influente da potersi permettere di minacciare persino i vari Presidenti che si sono avvicendati al comando del Paese. La scelta che però opera Eastwood è quella di un occhio penetrante che valica la facciata di incorruttibile e ineccepibile perbenismo e va ad indagare le ragioni di alcune scelte di vita e di lavoro di Hoover, dalla sua omosessualità mai dichiarata ufficialmente, al suo morboso rapporto con la madre.

Eastwood ci racconta anche un ideale, una ferma volontà di proteggere il proprio paese, una cieca obbedienza a quelli che oggi sembrano principi troppo radicali e netti per essere condivisi, un clima politico in cui serpeggia la diffidenza e il sospetto. Tutto questo attraverso gli occhi di un uomo complesso, tragico e dalla personalità oscura. L’Hoover di Eastwood è un integerrimo agente, ligio al dovere e devoto verso la famiglia, ma troppo preso da se stesso, troppo desideroso di gloria e potere, un uomo che riesce a fidarsi completamente solo di due persone, la sua assistente e il suo braccio destro/amante. Clint Eastwood ci racconta con grande eleganza questa storia che è costitutiva dell’America moderna, così come siamo abituati a vederla nel XXI secolo.

J. Edgar: il film

Il cast che mette in piedi è capeggiato da DiCaprio, che porta su di sé tutto il film, facendo gravitare l’attenzione sul suo ruolo così complesso. Intorno al lui ci sono Naomi Watts, nei panni della segretaria fidata Helen Gandy, Armie Hammer, il giovanotto già visto ‘sdoppiato’ in The Social Network, ad interpretare Clyde Tolson, giovane di bell’aspetto che dal primo incontro mette in crisi l’integerrima vita di Hoover. Special guest del film è Judi Dench, che interpreta la madre di Edgar, e nella lettura di Eastwood incarna quella figura forte e autoritaria che forse ha condizionato in qualche modo la sessualità del figlio.

Del film, forse un po’ lento per non dire noioso, rimane comunque la grande raffinatezza stilistica, che il regista, nonostante l’età e l’esperienza non smette di affinare, la delicata colonna sonora e l’interpretazione magistrale di tutti gli interpreti, in alcuni casi però ostacolati da un trucco non troppo felice. Anche Eastwood ogni tanto sbaglia un colpo, ma se J. Edgar è un film minore, la grandezza dell’autore si commenta da sola.

J. Edgar: il primo trailer italiano

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J. Edgar: il primo trailer italiano

Corriere.it ha pubblicato in esclusiva il primo trailer italiano di J. Edgar, ultimo atteso film di Clint Eastwood che vede collaborare per la prima volta il grande regista con Leonardo Di Caprio

J. Edgar uscirà il prossimo 9 novembre

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L’atteso prossimo film di Clint Eastwood ha finalmente una data d’uscita. Si tratta del già noto e chiacchierato J. Edgar incentrato sulla biografia dell’omonimo capo dell’FBI.

J. Edgar Trailer: nuovo film di Clint Eastwood

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J. Edgar Trailer: nuovo film di Clint Eastwood

E’ stato diffuso da Apple.com l’attessisimo trailer di J. Edgar, il nuovo film di Clint Eastwood, che si prospetta fra i papabili della corsa agli Oscr 2012. Nel Leonardo DiCaprio, Armie Hammer, Naomi Watts e Judi Dench.

J. Edgar Hoover: prime foto di Leonardo Di Caprio!

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Clint_Eastwood

Arrivano le prime immagini di Leonardo Di Caprio nei panni di J. Edgar Hoover, il biopic diretto da Clint Eastwood.

J-AX è l’energico speaker del Crazy 8 in Cars 3

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J-AX è l’energico speaker del Crazy 8 in Cars 3

Saetta McQueen torna sul grande schermo con una nuova avventura a tutta velocità: il nuovo lungometraggio d’animazione Disney Pixar Cars 3 arriverà nelle sale italiane il 14 settembre, anche in 3D.

La franchise di Cars si arricchisce in questo terzo capitolo di nuovi personaggi e nuovi interpreti: il popolare artista J-Ax è l’energico speaker del “Crazy 8”, il demolition derby che esaudirà il desiderio di Saetta McQueen e Cruz Ramirez di sporcarsi le ruote in una corsa senza regole per riaccendere la passione che il numero 95 sembra aver perso.

Cars 3 arriverà nelle sale insieme al cortometraggio Disney Pixar Lou. Diretto da Dave Mullins e prodotto da Dana Murray, Lou racconta la storia di un bullo, ladro di giocattoli, che rovina la ricreazione ai bambini del cortile e dell’unica cosa che sarà in grado di ostacolarlo: la scatola degli oggetti smarriti.

Cars 3

J- Ax e Fedez: il concerto evento in Tv

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J- Ax e Fedez: il concerto evento in Tv

Martedì 27 giugno alle 21.15 arriva in TV in esclusiva su Sky Uno HD  il concerto evento di J- Ax e Fedez  che si è tenuto Milano lo scorso 14 aprile per l’uscita del disco Comunisti col Rolex.

Un vero e proprio evento musicale che ha visto alternarsi sul palco, accanto a J- AX e al giudice di X Factor Fedez, grandi ospiti della scena musicale italiana tra cui Il Cile, Levante, Loredana Bertè, Nek, Nina Zilli, Noemi, Sergio Sylvestre e Stash. 

Lo speciale appuntamento TV mette in scena una delle principali tappe del tour 2017 di J-Ax e Fedez per il nuovo disco Comunisti col Rolex, organizzato da Saludo Italia e Newtopia, che si è sviluppato in 19 date nei palasport d’Italia, terminato con il concerto-evento di chiusura all’Arena di Verona, dove i due artisti hanno portato la loro energia in un show unico e straordinario.  L’album, pubblicato da Sony Music, ha conquistato il doppio disco di platino e il primato di album più ascoltato su Spotify in Italia nel giorno di uscita, il 20 gennaio 2017.

Il concept scenografico del concerto, voluto dagli artisti, mette in scena l’ascesa sociale raccontata in alcuni brani del disco: un gioco prospettico, permesso dalle tecnologie e i contributi video, per comunicare, in maniera pop, il concetto di affermazione e successo nella vita partendo dal basso della scala sociale. Scenograficamente, l’idea viene resa sul palco attraverso un mega schermo a forma di piramide, a rappresentare proprio l’ascesa dal basso, posto al centro di un palco a due livelli. Si gioca con i simboli, ma l’anima dello show saranno la musica e le canzoni.

J-Ax e Fedez sono affiancati da una band d’eccezione composta da dieci elementi: Marco Arata: (direzione musicale, chitarra), Paolo Jannacci (tastiere, fisarmonica), Steve Luchi (batteria), Piergiorgio Severi – Space One (coro), Enzo Tribuzio – Dj Zak (DJ), Mattia Flachi – Sopreman (coro), Linda Pinelli (basso), Sewit Jacob Villa (coro), Sabrina Fiorella(coro), Claudio Colica (attore).

 

J’ai tué ma mère: trama e cast del film di Xavier Dolan

J’ai tué ma mère: trama e cast del film di Xavier Dolan

Considerato un vero e proprio enfant prodige, il canadese Xavier Dolan è oggi uno degli autori più acclamati, interessanti e originali del cinema. Grazie a film come Mommy ed È solo la fine del mondo, con i quali ha vinto prestigiosi premi al Festival di Cannes, si è definitivamente consacrato a livello internazionale, cosa che ha permesso la riscoperta dei suoi primi lungometraggi. In particolare, tra questi, vi è J’ai tué ma mère, opera prima del 2009 da Dolan scritta, diretta, prodotta e interpretata. Un’opera struggente che ha da subito evidenziato l’interesse del regista per i rapporti famigliari, umani e per la ricerca del proprio sé.

Dolan iniziò a scrivere quello che poi sarebbe diventato il suo film d’esordio all’età di 16 anni, basando la storia su eventi parzialmente autobiografici. Da qui il titolo, traducibile come “ho ucciso mia madre”, che esprime già in sé il complesso rapporto che il protagonista vive con il genitore. Dopo alcuni anni, serviti più che altro per cercare i finanziamenti necessari, Dolan ha esordito all’età di 19 anni alla regia, guadagnando da subito ampi consensi. Presentato nella sezione Quinzaine des Réalisateurs, qui il film ha vinto ben tre premi, ottenendo in breve una buona popolarità internazionale.

A colpire, in particolare, vi è la capacità di Dolan di raccontare in modo sincero i sentimenti dei suoi personaggi, avvalendosi della composizione, della messa in scena e della fotografia cinematografica. Ancora oggi è un esordio sorprendente, che ogni appassionato del cinema di Dolan non può perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

J’ai tué ma mère: la trama del film

Protagonista del film è Hubert Minel, problematico diciassettenne intento a comprendere sé stesso e la propria sessualità in un contesto in cui fatica a sentirsi accettato. Hubert vive nella periferia di Montreal insieme alla madre single Chantale, la quale ha divorziato molto giovane. Proprio l’allontanamento del padre ha portato il ragazzo a sviluppare non solo una mancanza ma anche un profondo risentimento nei confronti della madre, dalla quale si sente oppresso e incompreso. Il suo rifiuto della madre raggiunge il culmine nel momento in cui racconta alla sua insegnante che la donna è morta ormai da anni.

Quanto Chantale lo scopre, si sente naturalmente molto offesa dal figlio, ma capirà anche di quanto il loro rapporto si sia deteriorato nel tempo. La donna cercherà allora di riavvicinarsi al figlio, il quale però non vuole assolutamente saperne nulla. Nel loro difficile rapporto, sorgeranno ulteriori segreti, omissioni e conflitti, che porteranno i due ad un punto di non ritorno. Soltanto mettendosi a nudo potranno scoprirsi e riavvicinarsi davvero. A frenare questa possibilità, però, vi è sempre il brutto carattere di entrambi, che li porta a voler prevalere l’uno sull’altro.

J'ai tué ma mère cast

J’ai tué ma mère: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare il protagonista vi è lo stesso Xavier Dolan. Egli affermò di aver costruito la storia e il personaggio ispirandosi vagamente a vicende personali, ricercando però allo stesso tempo un distacco che gli permettesse di rimanere obiettivo e non eccessivamente coinvolto emotivamente. La sua interpretazione di Hubert non è dunque basata esclusivamente sul vero sé stesso, ma vi ha aggiunto elementi originali. Per la sua performance da protagonista, Dolan ha ricevuto poi diversi apprezzamenti. Egli non ha infatti solo vinto premi come regista ma anche come attore, ad esempio al Vancouver Film Critics Circle.

Accanto a lui, nei panni di sua madre Chantale vi è l’attrice Anne Dorval, divenuta popolare proprio grazie a questo film. Vinse infatti diversi premi come miglior attrice, tra cui il Jutra Awards. La Dorval, oggi celebrità internazionale, è poi tornata a recitare per Dolan anche in Les amours imaginaires, Laurence Anyways, Mommy e Matthias & Maxime. Suzanne Clément è invece Julie Cloutier, l’insegnante di Hubert e altra figura femminile per lui importante. L’attore François Arnaud, oggi noto per il ruolo di Cesare Borgia in I Borgia, interpreta qui Antonin Rimbaud, il ragazzo di Hubert. Per la sua interpretazione egli ha vinto il premio come miglior attore non protagonista al Vancouver Film Critics Circle. Pierre Chagnon, infine, è Richard Minel, padre di Hubert.

J’ai tué ma mère: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. J’ai tué ma mère è infatti disponibile nel catalogo di Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente, in prima TV assoluta, nel palinsesto televisivo di lunedì 7 giugno alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

 

J’accuse (L’ufficiale e la spia): prime foto del film di Roman Polanski

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Sono state diffuse le prime immagini di J’Accuse (L’ufficiale e la spia), il nuovo film di Roman Polanski che vedremo in anteprima mondiale in concorso a Venezia 76. Il film racconterà l’Affaire Drefyus e uscirà nelle sale italiane il 21 ottobre, distribuito da 01 Distribution.

Ecco la prima sinossi ufficiale e le foto dal film:

Gennaio del 1895, pochi mesi prima che i fratelli Lumière diano vita a quello che convenzionalmente chiamiamo Cinema, nel cortile dell’École Militaire di Parigi, Georges Picquart, un ufficiale dell’esercito francese, presenzia alla pubblica condanna e all’umiliante degradazione inflitta ad Alfred Dreyfus, un capitano ebreo, accusato di essere stato un informatore dei nemici tedeschi.

Al disonore segue l’esilio e la sentenza condanna il traditore ad essere confinato sull’isola del Diavolo, nella Guyana francese. Un atollo sperduto dove Dreyfus lenisce angoscia e solitudine scrivendo delle lettere accorate alla moglie lontana.

Il caso sembra archiviato.

Picquart guadagna la promozione a capo della Sezione di statistica, la stessa unità del controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus. Ed è allora che si accorge che il passaggio di informazioni al nemico non si è ancora arrestato.

E se Dreyfus fosse stato condannato ingiustamente?

E se fosse la vittima di un piano ordito proprio da alcuni militari del controspionaggio?

Questi interrogativi affollano la mente di Picquart, ormai determinato a scoprire la verità anche a costo di diventare un bersaglio o una figura scomoda per i suoi stessi superiori.

L’ufficiale e la spia, adesso uniti e pronti ad ogni sacrificio pur di difendere il proprio onore.

 

L’affare Dreyfus è uno dei più clamorosi errori giudiziari della storia, avvenuto in Francia tra il 1894 e il 1906 e che vide protagonista il soldato ebreo francese Alfred Dreyfus, ingiustamente accusato di essere una spia e quindi processato per alto tradimento.

Dreyfus sostenne fermamente la sua innocenza combattendo contro un’intera nazione. Il suo caso ebbe una notevole risonanza mediatica dividendo l’opinione pubblica del tempo, tra chi ne sosteneva l’innocenza e chi lo riteneva invece colpevole.

Tra gli innocentisti si schierò Émile Zola, il quale scrisse un articolo in cui puntava il dito contro il clima di antisemitismo imperante nella Terza Repubblica francese. Tale intervento venne intitolato proprio J’Accuse.

Polanski ha scritto la sceneggiatura insieme a Robert Harris, autore del romanzo da cui il film è tratto, L’ufficiale e la spia (The Dreyfus Affair), in Italia edito Mondadori.

Da un romanzo di Harris il regista premio Oscar per Il pianista aveva già tratto nel 2010 il suo L’uomo nell’ombra.

J K Rowling sceneggiatrice: il mondo di Harry Potter torna al cinema

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Ancora libri di Harry Potter Lo dice J. K. RowlingLa notizia desta stupore e attesa, e (ad onor del vero) conferma anche le parole sibilline che J K Rowling ha rilasciato qualche tempo fa in merito al suo universo magico.

animali-fantastici-dove-trovarliA quanto annuncia oggi la Warner Bros (via EW), la Rowling sarebbe pronta a diventare sceneggiatrice di un’avventura basata sul suo romanzo Animali Fantastici Dove Trovarli: si tratta di un piccolo libretto realizzato come se si trattasse di un libro di testo di Hogwarts, in cui è raccolto un piccolo elenco di animali fantastici, con tanto di note a margine di Harry, Ron e Hermione. La storia del film dovrebbe essere dedicata a Newt Scamandro, autore del libro in questione.

A giudicare dalle parole della stessa Rowling, che debutta qui in veste di sceneggiatrice, il film sarà un’espansione dell’universo di Harry Potter, non avendo in comune, con gli otto film precedenti, nemmeno un personaggio. A dire il vero però, considerata la sorte che J K Rowling ha scelto per i suoi personaggi principali a fine saga, sarebbe possibile, nel film, veder tornare almeno uno dei suoi protagonisti: si tratta della stramba e amabile Luna Lovegood, che, i più preparati sapranno, alla fine di tutto sposa Rolf Scamandro, nipote di Newt e con il quale condivide la grande passione per gli animali più strambi del mondo magico.

Chissà che chiave narrativa sceglierà la Rowling per raccontarci le avventure di Newt, e soprattutto, chissà quali altri racconti magici verranno poi riproposti sul grande schermo!

J K Rowling pubblica un romanzo sotto pseudonimo

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J K Rowling

Sorpresa in arrivo per i fan di J.K. Rowling che solo qualche giorno fa ha ipotizzato possibili nuovi libri di Harry Potter (Leggi la notizia Qui).

Oggi arriva un’indiscrezione dal SundayTimes secondo la quale l’autrice della saga del maghetto più famoso del mando avrebbe pubblicato a fine aprile un nuovo romanzo intitolato Cuckoo’s Calling  e firmato con lo pseudonimo di Robert Galbraith. Questa volta però la scrittrice  non si è cimentata nel fantasy, ma in un crime. Ma non è tutto, il romanzo pare non sia andato benissimo, vendendo al debutto solo 1500 copie, che sono aumentate subito dopo (circa 5000) la diffusione della notizia.

Il romanzo racconta la storia della morte misteriosa della modella Cuckoo, caduta da un balcone nella zona di Mayfair. Spinto dai sospetto sulla morte dal fratello della vittima, Cormoran Strike, investigatore privato nonché veterano di guerra ferito durante il conflitto in Afghanistan, inizia a seguire le tracce di quello che sembra essere a tutti un suicidio. Seguendo la pista Cormoran scoprirà tutte le ombre e i segreti più oscuri del mondo della moda.