Si intitola Chapter
Six, Jane The Virgin 1×06, la
sesta puntata della prima stagione della nuova serie televisiva
trasmessa dal network americano The CW e remake della soap opera
latina.
In Jane
The Virgin 1×06 il legame
fra Jane e Rogelio si
consolida fino a quando la ragazza non incontra le sue due
figliastre gemelle, che sono intenzionate a rendere la vita della
nostra Jane un inferno; nel
frattempo, Rafael viene incastrato
da Petra e Jane è
indecisa sulla decisione da prendere riguardo alla sua relazione
con Michael e su quello che è meglio per
lei.
Nota prevalentemente per alcuni film
horror, l’attrice Jane Levy ha nel tempo
guadagnato una buona notorietà, grazie anche ad alcuni ruoli in
celebri serie TV. Tramite collaborazioni con importanti attori e
registi, l’attrice ha avuto modo di far crescere le proprie
abilità, ottenendo le dovute attenzioni da parte di critica e
pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di
Jane Levy.
Jane Levy: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con il film
Nobody Walks (2012), per poi recitare in Fun Size
(2012) e ottenere una prima celebrità con il film La casa
(2013). Successivamente recita in About Alex (2014) e
Man in the Dark
(2016), altro horror che le permette di ottenere maggior
riconoscibilità. Negli ultimi anni recita poi nei film Monster
Trucks (2016), I Don’t Feel at Home in This World
Anymore (2017) e Pretenders (2018).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Dopo aver recitato in alcuni
episodi di Shameless (2011), l’attrice ottiene un ruolo
di rilievo in Suburgatory (2011-2014). Prende poi parte ad
alcuni episodi della terza stagione di Twin Peaks (2017),
per poi recitare da protagonista nelle serie Castle Rock
(2018) e What/If (2019).
Jane Levy è su Instagram
3. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram, dove ha un profilo seguito da 167 mila persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie
scattate in momenti di svago, con amici o colleghi. Particolarmente
presenti sono però anche i video e le immagini promozionali dei
progetti da interprete dell’attrice.
Jane Levy e Emma Stone
4. Viene spesso confusa con
la nota attrice. In più di un’occasione la Levy è stata
confusa con l’attrice premio Oscar Emma Stone. Sul
Web è infatti possibile trovare numerose foto che pongono a
confronto le due attrici, sottolineando le somiglianze a anche le
differenze. Risulta evidente come le due abbiano più di un tratto
in comune, abbastanza da confondere chi le vede sul grande
schermo.
Jane Levy: chi è suo marito
5. È stata
sposata. Nel marzo del 2011 la Levy ha annunciato il
matrimonio con l’attore Jaime Freitas. Tuttavia la loro relazione
dura assai poco, e nell’ottobre dello stesso anno i due si
separano, ottenendo il divorzio nell’aprile del 2013, indicando
come causa alcune differenze inconciliabili.
Jane Levy è Mandy Milkovich in
Shameless
6. Ha lasciato la serie dopo
alcuni episodi. Nella serie Shameless l’attrice
ha inizialmente ricoperto il ruolo di Mandy Milkovich. Tuttavia ha
in seguito annunciato l’abbandono del personaggio per ricoprire un
ruolo da protagonista nella serie Suburgatory. Per ovviare
a tale mancanza la produzione ha operato un recasting del
personaggio.
Jane Levy in La Casa
7. Ha sostituito un’altra
attrice. L’attrice è stata protagonista del film La
casa, remake dell’originale del 1981. Inizialmente per il
ruolo della protagonista Mia era stata scelta
l’attrice Lily Collins, che all’ultimo
rinunciò. Fu a quel punto che le subentrò la Levy, che grazie al
film ottenne una prima popolarità.
Jane Levy in What/If
8. È la protagonista della
serie. Nel 2019 l’attrice ricopre il ruolo di Lisa
Ruiz-Donovan nella serie What/If. Qui l’attrice fa parte
di una coppia di novelli sposi che, date le difficoltà economiche,
si ritrova costretta ad accettare la pericolosa proposta di una
misteriosa benefattrice, interpretata dall’attrice Renée
Zellweger.
9. Era intimidita dal
lavorare con l’attrice premio Oscar. La Levy ha affermato
che recitare con la Zellweger è stata una delle occasioni più
preziose della sua carriera, ma che proprio per via dell’esperienza
dell’attrice premio Oscar si è trovata in più occasioni ad essere
intimidita dalla sua presenza, nonostante la gentilezza
dell’interprete.
Jane Levy: età e altezza
10. Jane Levy è nata a Los
Angeles, in California, Stati Uniti, il 29 dicembre
1989. L’attrice è alta complessivamente 156 centimetri.
All’età di 78 anni, si spegne
Jane Henson. Lei insieme a suo marito
Jim era una delle menti che ha collaborato al
successo e alla commercializzazione dei Muppets.
Martedì proprio il marito ha fatto divulgare la notizia in
rete, e tutto lo staff creativo si è unito al lutto. Una donna
energica e grande lavoratrice era Jane Henson. Nella sua casa
nel Connecticut, si spenta lasciando la sua eredità tra le mani del
marito Jim. Entrambi si sono conosciuti nel 1950 in una classe di
tetro all’università del Mayland. Una conoscenza nata per caso che
li ha uniti si in campo lavorativo che in quello sentimentale.
Frutto di una tormentata genesi,
per Jane Got A Gun, pellicola
indipendente di ambientazione western, è finalmente tempo di buone
notizie. Secondo quanto riportato da The
Wrap, la pellicola vedrà la luce il 29 agosto 2014,
dopo essere sopravvissuta ad una impressionante serie di
abbandoni.
Primo ad abbandonare il progetto
fu Michael Fassbender che, sostituito da
Joel Edgerton, fu costretto a fare dietro
front a causa degli ingenti impegni che lo vedevano impegnato
sul set di X-Men Giorni Di Un Futuro
Passato. Successivamente a causa di gravi conflitti
interni tra Lynne Ramsay e la produzione, la
regista maturò la decisione di abbandonare il set dopo il primo
giorno di riprese, al suo posto fu chiamato Gavin O’
Connor. In seguito fu la volta di Jude
Law, che deciso ad accettare il ruolo di villain
unicamente mosso dal desiderio di lavorare con la regista, si
chiamò fuori lasciando spazio prima a Bradley
Cooper e poi ad Ewan McGregor. In
questo tira e molla fra attori, produttori, registi e quant’altro,
l’unico punto fermo della pellicola si è rivelata
essere Natalie Portman, protagonista della
stessa.
Il film racconterà la storia di
Jane Hammond (Natalie Portman), moglie di un
fuorilegge, Bill (Noah Emmerich), che si troverà
costretta ad affrontare l’ex banda del marito capitanata da John
Bishop (Ewan McGregor) che, dopo aver sparato 8
pallottole nella schiena dell’uomo tornerà per finire il lavoro.
Jane, disperata, cercherà aiuto in Dan Frost (Joel
Edgerton), un pistolero di cui fu amante anni
addietro.
A causa degli attacchi terroristici
avvenuti di recente, Natalie Portman, insieme al
suo team, ha deciso di rinviare la premiere francese del film
Jane Got a Gun, programmata per oggi,
così come la data di uscita della pellicola, che sarebbe stata il
25 novembre, molto in anticipo rispetto a quella americana, a
febbraio 2016.
Si presume dunque che la data di
uscita francese verrà spostata al prossimo anno.
Il film racconterà la storia di Jane
Hammond (Natalie Portman), moglie di un
fuorilegge, Bill (Noah Emmerich), che si troverà
costretta ad affrontare l’ex banda del marito capitanata da John
Bishop (Ewan McGregor) che, dopo aver sparato 8
pallottole nella schiena dell’uomo tornerà per finire il lavoro.
Jane, disperata, cercherà aiuto in Dan Frost (Joel
Edgerton), un pistolero di cui fu amante anni
addietro.
È finalmente disponibile il trailer
internazionale (diffuso da Mars Distribution) di Jane
Got a Gun, il travagliato western con protagonista
Natalie Portman, che uscirà a novembre in Francia
e a febbraio negli Stati Uniti. Il film doveva essere inizialmente
girato da Lynne Ramsey, che ha però rinunciato al
progetto subito prima delle riprese, affidato poi a Gavin
O’Connor (Warrior).
Jane Got a Gun ha continuato a subire ritardi e
slittamenti, dopo che vari attori in diversi momenti –
Michael Fassbender, Jude Law e
Bradley Cooper – si sono chiamati fuori dal
film.
https://youtu.be/KMHv4DxIyl0
Natalie Portman interpreta Jane Hammond,
una donna pronta a tutto pur di difendere la propria famiglia dopo
che il marito, il fuorilegge Bill “Ham” Hammond (Noah
Emmerich) torna a casa gravamente ferito dalla temibile e
numerosa banda dei Bishop alla quale si è opposto. Guidata da Colin
(Ewan McGregor), la banda è decisa a non fermarsi
prima di avere il suo uomo. Anziché scappare, Jane chiede aiuto
all’ex amante Dan Frost (Joel Edgerton),
imbracciando il fucile.
Ecco un nuovo trailer e una nuova
clip di Jane Got a Gun, film dalla
turbolenta lavorazione con Natalie Portman (anche
produttrice), Joel Edgerton (anche sceneggiatore),
Ewan McGregor e Noah Emmerich,
diretto da Gavin O’Connor.
https://youtu.be/L2N_tkz_uFk
Il film racconterà la storia di
Jane Hammond (Natalie Portman), moglie di un
fuorilegge, Bill (Noah Emmerich), che si troverà
costretta ad affrontare l’ex banda del marito capitanata da John
Bishop (Ewan McGregor) che, dopo aver sparato 8
pallottole nella schiena dell’uomo tornerà per finire il lavoro.
Jane, disperata, cercherà aiuto in Dan Frost (Joel
Edgerton), un pistolero di cui fu amante anni
addietro.
I diritti per la distribuzione
statunitense sono stati acquistati dalla The Weinstein
Company, che distribuirà il film il 29 gennaio 2016.
Pubblicato un nuovo trailer ufficiale del film Jane
Got a Gun con Natalie Portman e
diretto da Gavin O’Connor.
Il film racconterà la storia di Jane
Hammond (Natalie Portman), moglie di un
fuorilegge, Bill (Noah Emmerich), che si troverà
costretta ad affrontare l’ex banda del marito capitanata da John
Bishop (Ewan McGregor) che, dopo aver sparato 8
pallottole nella schiena dell’uomo tornerà per finire il lavoro.
Jane, disperata, cercherà aiuto in Dan Frost (Joel
Edgerton), un pistolero di cui fu amante anni
addietro.
La Relativy Media
e la Weinstein Company hanno annunciato la data di
uscita americana per Jane Got a Gun.
Frutto di una tormentata genesi, per Jane Got A
Gun, pellicola indipendente di ambientazione western, è
finalmente tempo di buone notizie. Secondo quanto riportato da
Variety, la pellicola uscirà in America il 20 Febbraio
2015, dopo essere sopravvissuta ad una impressionante
serie di abbandoni.
Primo ad abbandonare il progetto
fu Michael Fassbender che, sostituito da
Joel Edgerton, fu costretto a fare dietro
front a causa degli ingenti impegni che lo vedevano impegnato
sul set di X-Men Giorni Di Un Futuro
Passato. Successivamente a causa di gravi conflitti
interni tra Lynne Ramsay e la produzione, la
regista maturò la decisione di abbandonare il set dopo il primo
giorno di riprese, al suo posto fu chiamato Gavin O’
Connor. In seguito fu la volta di Jude
Law, che deciso ad accettare il ruolo di villain
unicamente mosso dal desiderio di lavorare con la regista, si
chiamò fuori lasciando spazio prima a Bradley
Cooper e poi ad Ewan McGregor. In
questo tira e molla fra attori, produttori, registi e quant’altro,
l’unico punto fermo della pellicola si è rivelata
essere Natalie Portman, protagonista della
stessa.
Il film racconterà la storia di
Jane Hammond (Natalie Portman), moglie di un
fuorilegge, Bill (Noah Emmerich), che si troverà
costretta ad affrontare l’ex banda del marito capitanata da John
Bishop (Ewan McGregor) che, dopo aver sparato 8
pallottole nella schiena dell’uomo tornerà per finire il lavoro.
Jane, disperata, cercherà aiuto in Dan Frost (Joel
Edgerton), un pistolero di cui fu amante anni
addietro.
Sarà Bradley
Cooper a sostituire Jude Law in Jane Got a
Gun, travagliato western che dopo l’abbandono di
Leanne Ramsay sarà diretto dal regista di
WarriorGavin o’ Connor.
Il film racconterà la storia di una
donna (interpretata da Natalie Portman) che decide
di scappare dal marito fuorilegge(Cooper)per
cercare protezione tra le braccia del suo ex-amante (Joel
Edgerton, Zero Dark Thirty).
Pinocchio di Carlo Collodi
continua ad essere al centro dei pensieri di Hollywood. Infatti ora
sono due i progetti ufficiali in corso, Pinocchio in live Action di
Tim Burton con Robert Downey Jr ha una sceneggiatrice, si tratta
di Jane Goldman
Come già annunciato nei mesi
scorsi, in Thor: Love And
Thunder – quarto capitolo del franchise – non vedremo
semplicemente una versione al femminile di Thor ma
Jane Foster nelle vesti di Mighty Thor, nome della celebre run scritta da
Jason Aaron in cui l’eroina impugna il Mjolnir al
posto del Dio del Tuono. Ma cosa sappiamo del personaggio che sarà
interpretato da Natalie
Portman? Ecco qualche curiosità relativa ai fumetti
originali:
Un Mjolnir “diverso” per Jane
Foster
Quando Jane Foster impugna
il Mjolnir, la scritta
incisa sul martello cambia le parole originali che recitavano
“Chiunque detenga questo martello, se è degno, avrà il potere di
Thor”. Da lì si passò a “Chiunque detenga questo martello, se sarà
degna, avrà il potere di Thor.” e una volta conclusa la run di
Jane, la scritta cambiò un’ultima volta con la desinenza
neutra.
Non ha avuto tempo per
“allenarsi”
La
Jane dei fumetti che impugna ilMjolnir
anche per contrastare i Giganti di ghiaccio, entra in battaglia
senza avere il tempo di adattarsi al martello e viceversa, o
comunque priva di un allenamento che le consentisse di avere più
confidenza con l’arma. Fortunatamente gli eventi ci raccontano un
esito positivo e le due parti hanno funzionato al
meglio.
Jane Foster a rifiuto l’aiuto di
Thor
Come molti fan sapranno,
Jane Foster stava morendo di cancro prima dell’intervento di Thor e
soprattutto prima di appropriarsi del Mjolnir.
Sfortunatamente però, l’eroina ha peggiorato la sua condizione
cancellando gli effetti della chemioterapia ogni volta che
sollevava il martello. Thor aveva cercato
disperatamente di convincerla a guarire grazie alla magia
asgardiana, ma sapendo benissimo che tutta la magia ha un costo e
non voleva pagare quel prezzo, Jane rifiutò.
La madre di Jane Foster
Non tutti sanno che
Jane Foster ha perso sua madre quando era molto
giovane, e precisamente quando aveva nove anni. La donna morì al
termine di una malattia lenta e dolorosa, e per tutto il tempo Jane
si sentì impotente nel vederlo accadere; questo orribile momento
della sua vita, unito alla perdita perdita, divenne praticamente la
forza trainante del suo percorso privato come dottoressa e
supereorina.
Gli appuntamenti mancati di
Jane Foster
Ci sono un paio di ragioni
aggravanti nella malattia di Jane e del fatto che crebbe così
rapidamente: la prima è l’utilizzo del Mjolnir, che pur sradicando
la chemio dal suo sangue, non ha potuto fare nulla per le cellule
cancerose all’interno; l’altra è da attribuire al comportamento di
Jane, che continuava a saltare le sedute di chemioterapia.
Donna del congresso
Tra
le tante mansioni svolte da Jane Foster c’è anche quella di
deputata del congresso, non sulla Terra ma per la Terra nel
Congresso
dei Mondi in cui sostenne fortemente il pianeta d’origine e tutti i
suoi abitanti. Ha continuato a farlo mentre lottava con la sua
salute cercando di mantenere segreta la sua identità di
Thor.
I segreti di Jane
Foster
Jane Foster non è
esattamente la più brava a mantenere segreti, come quando ha
ingannato la maggior parte dei suoi amici e della sua famiglia
rivelando la verità quando lo riteneva opportuno, forse perché mai
avrebbe pensato che gli altri considerassero una supereroina una
malata terminale…
La sceneggiatura, ultimata da Taika
Waititi (che dirigerà anche il film), dovrebbe coinvolgere gli
eventi relativi alla run di Mighty Thor scritta da
Jason Aaron in cui l’eroina impugna il Mjolnir
rivelando una sé inedita nell’universo Marvel. Ma in che modo i Marvel Studios potrebbero “rivitalizzare” il
personaggio? Ecco qualche suggerimento:
Seguire i fumetti originali
Nel caso in cui venissero seguiti
pedissequamente i fumetti originali, il percorso intrapreso da
Jane Foster è sicuramente interessante, oltre che
tragico. tragica. Chi ha letto la run saprà che il personaggio si
ammala di cancro e inizia una dura battaglia contro la malattia,
sostenuta da Thor durante le sessioni di chemioterapia. Più tardi
il Dio del Tuono perderà la dignità di impugnare il Mjolnir lasciando spazio
a Jane.
Inizialmente l’eroina mantiene
segrete le sue nuove abilità, e l’utilizzo dei poteri entra in
conflitto con la malattia, poiché il cancro viene considerato
velenoso e tossico per il sistema. Di conseguenza, man mano che
Jane diventa più forte, la donna si indebolisce ulteriormente a
causa della malattia.
Difficile, a questo punto della
produzione, prevedere in che direzione andrà il film di Waititi.
Ragnarok aveva un tono scanzonato e autoironico,
quindi conciliare quel tono con il tema del cancro sarebbe
complicato (ma non impossibile). Forse Thor tornerà ad Asgard dopo
il viaggio con i Guardiani per aiutare l’ex amata, donandole i suoi
poteri nel tentativo di salvarla…
La vendetta contro Thor
L’ultimo accenno a Jane
Foster risale alla frase pronunciata da Loki in cui si
parlava di una “rottura”. Non è chiaro cosa abbia causato questa
separazione, ma è altrettanto evidente che le cose tra i due ex
amanti non hanno avuto un esito particolarmente positivo. Visti gli
eventi degli ultimi due film di Vendicatori e di Thor: Ragnarok, e il
totale disinteresse alla storyline di Jane Foster, forse sarà
proprio Love and
Thunder a chiarire il loro rapporto?
Il Dio del Tuono è attualmente
impegnato nello spazio con i Guardiani della Galassia, ma le sue
avventure lontano da Asgard termineranno in qualche modo
riportandolo nel regno dove Valchiria svolge il
ruolo di sovrana. Va considerata però l’ipotesi che sia proprio la
guerriera interpretata da Tessa Thompson a richiamarlo a casa,
oppure a cercarlo personalmente…
Qualunque cosa abbia causato la
separazione tra Thor e Jane potrebbe inoltre fomentare una sorta di
vendetta da parte della scienziata, che nel frattempo avrà
scatenato i suoi nuovi poteri. Che sia la base per un’inaspettata
quanto intrigante svolta narrativa? Magari Jane sarà il villain del
film?
Thor cede i suoi poteri a Jane
Durante gli eventi di
Thor: Ragnarok l’eroe del titolo ha
subito una serie di traumi importanti come la perdita della sua
casa, della sua famiglia e del suo orgoglio (senza contare i
capelli e l’occhio!). In Avengers: Infinity War e
Avengers: Endgame quel sentimento
represso si è trasformato in depressione e disillusione, salvo poi
ritrovarsi alla fine della battaglia contro Thanos più sicuro di sé
e pronto a ripartire alla volta di nuove avventure con i Guardiani
della Galassia.
Ora, se i Marvel Studios vorranno continuare
a seguire questa traccia, possiamo immaginare che il vecchio Thor
sia solamente un ricordo lontano e che non ci sia spazio per
rivangare il passato. Non è più il supereroe arrogante ma il più
umano degli Dei, e vista la scadenza del
contratto di Hemsworth è probabile
che l’attore lascerà il MCU insieme al personaggio
appendendo il martello al chiodo. In questo caso sarà proprio Jane
a raccogliere l’eredità diventando il nuovo Thor dell’universo
cinematografico.
Dicendo addio al Mjolnir, il Dio del
Tuono troverà nel suo ex amore la persona più adatta ad assumere
questo complicato ruolo, rendendosi conto che lei è sempre stata la
forza di cui aveva bisogno e ricompensandola di tutto ciò che aveva
fatto per lui.
Jane Fonda è
nata a New York nel 1937 (età 80 anni), figlia di
Henry Fonda e Frances Seymour Fonda. Ha studiato all’Emma Willard
School di Troy, New York, e al Vassar College. Poco più che
ventenne, Fonda studia con il celebre insegnante di recitazione Lee
Strasberg e diventa membro dell’Actors Studio di New York.
Jane Fonda ha
vinto due premi
Oscar (miglior attrice protagonista nel 1971
perUna squillo per l’ispettore
Klutee nel 1978
perTornando a casa) e
tre Golden
Globe. Nel 2014 ha ricevuto l’AFI Life Achievement
Award. Oltre ad aver recitato in molte produzioni di grande
successo, Jane Fonda è stata anche produttrice televisiva e
cinematografica. Tra le sue numerose
interpretazioni, Tornando a
casa, Sindrome cinese, Dalle 9 alle 5… orario
continuato, Il volto dei potenti, Sul
lago dorato, Il mattino dopo e The
Dollmaker.
Nel 2007 ha ricevuto una Palma d’oro
onoraria al Festival di
Cannes, una delle sole tre personalità ad aver
ottenuto questo riconoscimento fino ad allora. Nel 2009 riceve una
nomination al Tony Award per il suo ruolo in 33
Variationsdi Moisés Kaufman a Broadway.
Jane
Fonda rivoluzionò il settore del fitness con l’uscita
di Jane Fonda’s Workout nel
1982. In seguito produsse altri 23 video sul fitness, 13
registrazioni audio e sette libri di rilevante successo, vendendo
nel complesso 17 milioni di copie.
L’originale Jane Fonda’s
Workoutrimane nell’ambito del fitness il video
più venduto di tutti i tempi.
Nel 2011 appare nella commedia
francese E se vivessimo tutti
insieme?, seguita da Peace,
Love & Misunderstanding, interpretato
con Catherine Keener. Compare poi nel ruolo
di Nancy Reagan in The
Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca del
regista Lee Daniels nel 2013 e
con Olivia Wilde e Sam
Rockwell inLa
formula della felicità. Nel 2014 recita al
fianco di Tina Fey e Jason Bateman nella
pellicolaThis is Where I Leave
Youdiretta da Shawn Levy.
Per tre stagioni Jane
Fonda è apparsa nella serie HBO di Aaron
SorkinThe Newsroom, nel
ruolo del magnate dei media Leona Lansing, che le è valso una
nomination agli Emmy. Recentemente è apparsa in Youth,
scritto e diretto da Paolo
Sorrentino (regista e co-sceneggiatore
di La
grande bellezza, Premio Oscar come miglior film
straniero). Jane Fonda ha ricevuto una
nomination ai Golden Globe per la sua performance.
È anche protagonista dell’acclamata
serie NetflixGrace and
Frankie, la cui terza stagione è stata distribuita
nel marzo 2017.
Considerata una delle più
carismatiche e versatili interpreti del cinema, Jane
Fonda si è affermata negli anni come vera e propria icona
per stile e personalità. Con due premi Oscar vinti, l’attrice ha
negli anni dato vita ad alcuni tra i più affascinanti personaggi
femminili che il grande schermo abbia mai visto, mentre al di fuori
dal set si è più volte resa nota per le sue battaglie sociali su
temi come l’ambientalismo, la politica e la religione.
Ecco 10 cose che non sai di
Jane Fonda.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Jane Fonda: i suoi film e le serie
TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice ha esordito al cinema con il film
In punta di piedi (1960), per poi distinguersi in
pellicole come La caccia (1966), A piedi nudi nel
parco (1967), con Robert
Redford, Tre passi nel delirio (1968),
Barbarella (1968), e Non si uccidono così anche i
cavalli? (1969), con cui si consacra. Successivamente ottiene
sempre maggior popolarità grazie a film come Una squillo per
l’ispettore Klute (1972), Casa di bambola (1973),
Giulia (1977), Tornando a casa (1978), Il
cavaliere elettrico (1979), Sindrome cinese (1979),
Dalle 9 alle 5… orario continuato (1980), Sul lago
dorato (1981), Il mattino dopo (1986).
8. Ha preso parte a note
serie TV. Negli ultimi anni la Fonda si è dedicata
principalmente al piccolo schermo, recitando in ruoli di rilievo
nelle serie The Newsroom (2012-2014), Elena di
Avalor (2016-2018) e nella comedy Grace and Frankie,
dove dal 2015 ricopre il ruolo di Grace Hanson, la cinica e snob
protagonista della serie. Grazie a tale ruolo, nel 2017 l’attrice
ha vinto il premio come miglior attrice protagonista ai prestigiosi
Emmy Awards.
Jane Fonda e l’aerobica
7. Ha rivoluzionato il
settore del fitness. A partire dagli anni Ottanta, quando
era già una star affermata, l’attrice iniziò a diradare i propri
progetti cinematografici per concentrarsi invece su di una nuova
attività. Nel 1981, infatti, rilasciò il video Jane Fonda’s
Workout, reinventandosi insegnante di ginnastica aerobica.
Tale attività ebbe un inaspettato successo, con tale titolo
divenuto il video in ambito fitness più venduto di tutti i
tempi.
6. Ha realizzato numerosi
altri progetti. Ormai una celebrità dell’aerobica,
l’attrice ha negli anni dato vita ad oltre venti video di esercizi,
nonché svariate registrazioni solo audio e sette libri basati su
tale disciplina, dove si approfondivano le radici, gli esercizi e i
benefici dell’aerobica. Il suo è divenuto un modello spesso imitato
da molte altre attrici o personalità della televisione, arrivando a
diventare una delle caratteristiche culturali degli anni Ottanta e
Novanta.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Jane Fonda è Barbarella
5. È il suo unico film di fantascienza. Nel 1968,
ancora poco nota, l’attrice prende parte al film
Barbarella, ricoprendo la protagonista del titolo. Questi
è tutt’ora l’unico film di fantascienza a cui la Fonda ha preso
parte nel corso della sua carriera. La trama è infatti incentrata
sulle avventure di una giovane ragazza, viaggiatrice del tempo con
una missione da portare a termine. Inizialmente, l’attrice voleva
rifiutare la parte, ma il regista, che all’epoca era anche suo
marito, la convinse sottolineando la grande importanze di quel
genere all’interno di Hollywood.
4. Cercò di distaccarsi da
quel ruolo. Il personaggio di Barbarella permise
all’attrice di essere eletta come una delle icone sexy degli anni
Sessanta. La Fonda tuttavia non desiderava rimanere confinata in
tale stereotipo, e pertanto negli anni seguenti ricercò personaggi
totalmente diversi da quello di Barbarella e sempre più impegnati.
Parallelamente, si distinse anche come donna dalle acute
riflessioni politiche e sociali.
Jane Fonda: i suoi figli
3. Ha avuto due figli da
matrimoni diversi. Dal suo primo matrimonio, avvenuto nel
1965 con il regista Roger Vadim, l’attrice ebbe la prima figlia,
Vanessa, nata nel 1968. In seguito, dopo aver divorziato dal
marito, la Fonda sposò l’attivista Tom Hayden, con cui diede alla
luce, nel 1973, Troy O’Donovan Garity, anch’egli divenuto attore.
Nel 1982, invece, Fonda e Hayden hanno adottato un’adolescente di
origini afroamericane. Questa è divenuta così a tutti gli effetti
la terza figlia dell’attrice.
Jane Fonda: il suo patrimonio
2. Possiede un ampio
patrimonio. Ad oggi, grazie ai grandissimi successi
ottenuti tanto nel campo cinematografico quanto in quello del
fitness, l’attrice è una vera e propria leggenda vivente. Il suo
status, affermatosi sempre di più negli anni, l’ha portata a
distinguersi continuamente. Grazie a tale ricca carriera, ha così
potuto formare un patrimonio stimato di circa 200 milioni di
dollari.
Jane Fonda: età e altezza
1. Jane Fonda è nata a New
York, Stati Uniti, il 21 dicembre del 1937. L’attrice è
alta complessivamente 173 centimetri.
Jane Fonda entra
nel cast di
The Butler, nuovo film di Lee Daniels
(Precious) incentrato sulla vita di Eugene Allen (1919-2010),
maggiordomo afroamericano della Casa Bianca dal 1952 al 1986;
interpreterà la first lady Nancy Reagan, schierandosi fedelmente e
fittiziamente al fianco del presidente conservatore Ronald
Reagan.
Non esattamente la sponda politica
reale di Jane Fonda, attivista contro la guerra in
Vietnam negli anni ’70 – si guadagnò l’appellativo “Hanoi Jane” – e
negli ultimi anni impegnata in un processo di maturazione politica
e filosofica che concilia liberalismo, femminismo e ideali
cristiani. L’ultimo film di Jane Fonda è stato Donne, regole…e
tanti guai! al fianco di Lindsay Lohan. Il protagonista, Eugene
Allen, dovrebbe essere interpretato da Forest Whitaker (L’ultimo re
di Scozia), sua moglie dalla conduttrice Oprah Winfrey. A John
Cusack e Liam Neeson potrebbero andare, rispettivamente, i ruoli di
Richard Nixon e Lyndon B. Johnson.
Nel corso della promozione del suo
nuovo film,
Book Club – Il capitolo successivo, Jane Fonda ha rivelato che il regista francese
René Clément le ha chiesto di andare a letto con
lei durante la realizzazione del loro thriller del 1964 Joy
House. Fonda ha recitato nel film al fianco di
Alain Delon e Lola Albright.
Il conduttore di “Watch What Happens
Live”, Andy Cohen, ha chiesto a Fonda di nominare
“un uomo a Hollywood che ha cercato di sedurti una volta e che
hai rifiutato”. L’attrice premio Oscar ha risposto: “Il
regista francese René Clément”.
Jane Fonda ha spiegato: “Beh, voleva
venire a letto con me perché ha detto che il personaggio doveva
avere un orgasmo nel film e aveva bisogno di vedere come erano i
miei orgasmi. Lo ha detto in francese e io ho fatto finta di non
capire”.“Ho delle storie per te, ragazzo, [ma] non
abbiamo tempo” ha aggiunto Fonda.
Clément aveva 51 anni al momento
della produzione, mentre Fonda ne aveva 27. Clément è stato uno dei
registi francesi più prolifici negli anni ’50 e ’60, vincendo
cinque premi al Festival
di Cannes durante la sua carriera. Morì nel 1996 a 82 anni. Joy
House, prodotto da MGM, vedeva Jane Fonda nei panni di una donna che si
innamora di un baro in fuga dai gangster americani.
La rivelazione di Fonda arriva dopo
le continue critiche contro l’industria cinematografica francese
per aver perpetuato degli abusi. L’attrice di Ritratto di
una signora in fiammeAdele Haenel ha
pubblicato questo mese una lettera aperta in cui ha annunciato che
avrebbe lasciato l’attività. Ha criticato il Festival di Cannes per
essere “pronta a tutto per difendere i loro capi
stupratori”, citando registi come Roman
Polanski e Gerard Depardieu.
Il direttore di Cannes
Theirry Fremaux ha respinto l’affermazione di
Haenel, dicendo alla stampa al festival del 2023: “Non lo
pensava quando è venuta a Cannes a meno che non soffrisse di una
folle dissonanza”.“Ma se pensaste che è un festival per
stupratori, non sareste qui ad ascoltarmi, non vi lamentereste che
non riuscite a ottenere i biglietti per entrare nelle
proiezioni”.
Arriva al cinema distribuito da
VIDEA Jane Eyre il film diretto da Cary Fukunaga, con
Mia Wasikowska e
Michael Fassbender. E’ uno dei romanzi più acclamati
dell’800’, definito da molti come un capolavoro e da altri come una
delle storie d’amore più belle e più tormentate che la letteratura
abbia mai concepito. E come ogni romanzo che si rispetti ha avuto
un interminabile numero di trasposizioni, sia sul grande che sul
piccolo schermo. Ed ecco arrivare l’ultima in ordine di tempo:
Jane Eyre di Cary Fukunaga.
Una delle prime considerazione su
Jane Eyre è certamente il tentativo di rendere un
po’ più moderna la storia, lasciandosi alle spalle i suoi
centosettant’anni di vita. Va dato atto al regista di esserci in
parte riuscito, perlomeno per quel che riguarda la struttura
narrativa. Un racconto frammentato fatto di ricordi, di azioni e di
sensazioni, che però non riesce a venire fuori totalmente troppo
ingabbiato nelle istanze discorsive del romanzo originale. Il
miglio pregio di questa trasposizione è quello di aver ripreso con
sfrontatezza il lato gotico del romanzo che in molti hanno
tralasciato negli anni addietro. Quindi risalta agli occhi il
tentativo per niente timido di calcare la mano su generi
decisamente lontani dal sentimentale, cioè il thriller e il
mistero.
Tutto questo rende di gran lunga
molto più interessante la storia, liberandola dalle catene della
tradizione e rivelandone il suo grande potenziale narrativo,
aiutata certamente da una fotografia molto interessante e da una
messa in scena di tutto rispetto, così come un grande cast, che
conferma ancora una volta il talento sobrio e sorprendente di
Mia Wasikowska, quasi perfetta nelle vesti di
Jane, accompagnata dall’ormai onnipresente Michael Fassbender e dalla veterana Judi Dench, che si dimostra essere una
garanzia sotto ogni aspetto.
Tuttavia, nonostante le buone
intenzioni, Jane Eyre non riesce a scrollarsi di
dosso il pesante fantasma tradizionalista delle storia, e alla fine
il coraggio iniziale diventa un timido servo della narrazione
classica, aggiungendo ben poca modernità alla pellicola,
rilegandola ad un mero esercizio di stile. Peccato, forse si è
persa l’occasione di dare maggiore vitalità ad una storia che ormai
è diventata un po’ scontata.
Il 7 ottobre esce al cinema in Italia
Jane Eyre, altro adattamento del famoso romanzo di Charlotte
Brontë, che vede protagonisti nei panni di Jane Mia Wasikowska e il
lanciatissimo Michael Fassbender in quelli di Edward Rochester. a
completare il cast ci sono Judi Dench (Mrs Fairfax) e Billy Elliot
(il pastore St.John Rivers).
Con i Marvel Studios che dominano il botteghino (e
ora lo streaming), vediamo costantemente che ai registi viene
chiesto se sarebbero disposti a immergersi nel mondo dei supereroi.
Alcuni dicono di sì. Altri, come Martin Scorsese,
chiaramente non hanno alcun interesse. Ma ora sappiamo che anche
Jane Campion non è certo una fan del genere.
Parlando con
Variety, a Jane Campion è stato chiesto se
fosse interessata a dirigere un film di supereroi. In un
mondo in cui Taika Waititi, Christopher Nolan, Ryan
Coogler e, più di recente, Chloe Zhao
hanno fatto grandi film di supereroi, non è una domanda
irragionevole. Invece per Jane Campion è
dannatamente irragionevole.
“Li odio”, ha detto Campion
riguardo al genere dei film di supereroi. “In realtà li
odio.” Ha poi aggiunto: “Penso che sia sicuro dire che non
lo farò mai. Sono così rumorosi e ridicoli. A volte ti fai una
risatina, ma non so quale sia il problema con i mantelli o un uomo
adulto in calzamaglia. Sento che deve venire dalla
pantomima”.
È interessante notare che l’ultimo
film di Campion, che sicuramente susciterà un bel po’ di
discussioni sugli Oscar, Il potere del cane, è interpretato da Benedict Cumberbatch, che reciterà anche in
Spider-Man:
No Way Home entro la fine dell’anno e ha una
importante carriera da supereroe in questo momento come Doctor Strange.
Anche se non potremmo mai avere
un’idea precisa di come potrebbe essere un film di supereroi
diretto da Jane Campion, dato il modo in cui la
gente ha reagito alla gestione contemplativa ed emozionale di
Eternals da parte di Zhao, forse il mondo
non è neanche pronto a vedere un altro film di supereroi che
rischia di avere dei toni diversi rispetto a quanto siamo abituati
a vedere.
La regista Jane Campion
(Lezioni di Piano) sarà il nuovo presidente di giura della
67^ edizione del Festival
di Cannes, succedendo così a Steven Spielberg.
La regista, produttrice e
sceneggiatrice neozelandese Jane Campion sarà il
presidente di giuria della prossima edizione del Festival
di Cannes, che si svolgerà dal 14 al 25 maggio 2014.
Il prestigioso incarico, detenuto nel 2013 da Steven
Spielberg, conferma il prezioso sodalizio tra il festival
e la regista, l’unica ad aver ottenuto la Palma d’Oro due volte:
nel 1986 per il cortometraggio Peel e nel 1993 per il suo
capolavoro, Lezioni di Piano, che valse alla
protagonista Holly Hunter anche la Palma d’Oro come Migliore
Attrice. Con Lezioni di Piano,
Jane Campion vinse tra l’altro l’Oscar per la
Migliore sceneggiatura originale (insieme ad altre due
statuette).
Nel 2013 Jane
Campion aveva inoltre presieduto la giuria dei
cortometraggi e della Cinefondazione di Cannes 66. A proposito
della sua nomina a presiedere la giuria del Festival di Cannes, la
regista ha dichiarato: “Sono molto onorata di aver ricevuto
questo compito e non vedo l’ora di cominciare. Dalla prima volta in
cui mi sono recata a Cannes con i miei corti nel 1986 ho avuto
l’opportunità di vedere il festival nei suoi vari aspetti e la mia
ammirazione per la regina delle manifestazioni cinematografiche è
cresciuta col passare del tempo. A Cannes si fondono il glamour
dell’industria, le star, le feste, le spiagge e gli affari, senza
che vengano intaccate la serietà, il rispetto dell’arte e
dell’eccellenza del nuovo cinema.”
Secondo quanto rivelato da The
Guardian, Jane Campion, che sarà il Presidente di
Giuria al prossimo Festival
di Cannes, sarebbe in trattative finali per dirigere
The Flamethrowers, adattamento
cinematografico dell’omonimo best seller scritto nel 2013 da
Rachel Kushner. La stessa Campion ha rivelato che
sarà Scott Rudin a produrre la pellicola. Definito
dalla critica americana un romanzo femminista, The
Flamethrowers esplora l’arte e il radicalismo newyorkese negli
anni ’70.
Al Guardian, la regista premio
Oscar per Lezioni di piano ha dichiarato: “Fare film
non ha nulla a che vedere con l’essere uomo o l’essere donna; si
tratta di sensibilità e di duro lavoro, si tratta di amare davvero
ciò che fai. Forse le donne raccontano semplicemente storie
differenti. Ci sarebbero molte più storie nel mondo del cinema se
le donne facessero più film”.
È morta a 76 anni Jane
Birkin, cantante e attrice britannica naturalizzata
francese e icona della Swinging London. I primi report confermano
che è stata trovata senza vita nella sua casa parigina. Classe
1946, Jane Birkin divenne famosa grazie a
Blow-Up di Michelangelo
Antonioni. Negli anni ’60 e ’70 è stata partner e musa del
musicista e compositore francese Serge
Gainsbourg, relazione dalla quale è nata l’attrice
Charlotte
Gainsbourg.
In Francia a 21 anni, cominciò a
lavorare nell’industria francese e sul set di Slogan del 1968
conobbe Serge Gainsbourg con il quale nacque una
collaborazione artistica che
produsse
Je t’aime… moi non plusi,
uno dei brani più celebri e controversi degli anni 60 che divenne
un grande successo internazionale.
Tre mariti e tre figli, una carriera
lunga e prolifica tra cinema e musica, Jane Birkin è stata anche
una vera e propria icona di stile e simbolo di un’eleganza senza
tempo. L’azienza Hermés ha dedicato a lei uno dei suoi modelli più
famosi di borse, la Birkin, appunto, diventata nel tempo uno dei
più riconoscibili simboli di lusso universalmente riconosciuti.
Tra più importanti registi con cui
ha lavorato, si ricordano Bertrand
Tavernier,Jacques Rivette, Alain
Resnais,
James Ivory e Agnès
Varda. Oltre all’arte nelle sue diverse forme, Jane
Birkin è stata anche un’attivista, sostenendo diverse cause
umanitarie e ambientali.
Dopo Jared Harris,
che si era aggiunto al cast all’inizio del mese, ora anche
Jane Adams entra a far parte del gruppo di lavoro
di Poltergeist. La Adams è conosciuta al
pubblico soprattutto per aver preso parte alla serie tv
Hung – Ragazza squillo, ma ha già
interpretato diversi ruoli sul grande schermo.
Il remake
di Poltergeist sarà distribuito
dalla MGM in collaborazione con
la Fox 2000.
Nel film Rosmarie
DeWitt e Sam Rockwell sono
stati incaricati di interpretare il ruolo dei coniugi Bowen, i
genitori di una sventurata ragazzina che sarà posseduta da
oscure forze paranormali. Jared Harris,
secondo le indiscrezioni del caso, interpreterà la figura di
Carrigan: un ex professore universitario attualmente impegnato con
un nuovo lavoro in una tv via cavo alla conduzione di una
trasmissione intitolata Pulitori di Case
Infestate. Queste sono le ultime e più interessanti
notizie in merito alla produzione della pellicola che vanta tra i
produttori uno dei maestri dell’orrore, Sam
Raimi, che dopo aver recentemente portato nelle
sale il remake del suo
originale La Casa per
la regia di Fede Alvarez, si prepara ad
offrirci la rivisitazione di un’altro classico dell’horror.
Gil Kenan dirigerà da una
sceneggiatura
di David Lindsay-Abaire, con Sam Raimi(per
l’appunto), RobTapert e Roy Lee nel
ruolo di produttori. Al momento nessun programma di
produzione è stato ufficializzato.
Vi ricordiamo che il film originale
(Poltergeist – Recensione)
uscito nel 1982, è stato diretto da Tobe
Hooper e nato da un’idea di Steven Spielberg che ha anche
prodotto il film. Quel film generò ben due
sequel, Poltergeist II: The Other
Side nel 1986 e Poltergeist
III nel 1988.
Dopo aver scritto la sceneggiatura,
Jamie Linden (We are Marshall, Dear John) sarà anche dietro la
macchina da presa per The FLight Before Christmas, pellicola con la
quale Paramount e Walden Media puntano a confezionare il classico
prodotto natalizio per tutta la famiglia. I dettagli sulla
trama sono abbastanza scarsi, sebbene il titolo suggerisca la
classica serie di traversie vissute da una famiglia in partenza per
le vacanze. Il prossimo passo, a questo punto, sarà ovviamente la
scelta del cast. Linden, da poco passato alla regia, porterà
a breve sugli schermi 10 Years, protagonista Channing Tatum.
Come avrebbe vissuto il movimento
#Metoo la protagonista di
Psycho,Janet Leigh? La
figlia Jamie Lee Curtis crede che ne sarebbe
stata turbata. In un’intervista con Melanie
Griffith per Interview, figlia della star hollywoodiana
Tippi Hedren, l’attrice
di Halloween Kills prova a immaginare l’effetto che
#Metoo avrebbe avuto sulle attrici degli anni ’60.
Il movimento #MeToo nasce nel 2006
per iniziativa dell’attivista Tarana Burke, per
permettere ai sopravvissuti alle aggressioni sessuali di
parlare dei loro abusi attraverso la solidarietà di massa,
evidenziando quante persone hanno fatto esperienza di violenze e
molestie. Dopo le diffuse accuse rivolte a Harvey Weinstein, grazie ai social media, dal
2017 il movimento diventa virale. Le dichiarazioni contro grandi
attori come Kevin Spacey e Bill Cosby
pongono Hollywood sotto i riflettori. Anche attori del passato
prendono coraggio. Tra gli altri, c’è Tippi
Hedren: nel 2016 dichiara che sul set di Gli Uccelli di Alfred Hitchcock,
il regista le ha chiesto di “toccarlo”, evento che la star
hollywoodiana ha descritto come “un terribile momento che spererò
sempre poter cancellare dalla mia memoria.”
Le accuse di violenza rivolte al
regista Hitchcock hanno portato Jamie Lee Curtis a riflettere sulle possibili
molestie subite dalla madre. Senza volerle mettere in bocca parole
non dette, Lee Curtis crede che Janet
non avrebbe mai parlato di un potenziale abuso subito: avrebbe
piuttosto detto della sua immensa gratitudine nei confronti di
Hollywood.
”That was just the way it was.”
Funzionava così. Jamie Lee Curtis pensa che la
madre avrebbe parlato così dell’industria hollywoodiana degli anni
’60: accettando il sistema. ”Lei era, è un brutto termine, un po’
come Pollyanna nei confronti dell’industria. Penso che il
movimento #Metoo l’avrebbe davvero sconvolta.”
Jamie Lee Curtis: curiosità
sull’attrice
Jamie Lee Curtis
nasce a Los Angeles il 22 Novembre 1958. Figlia di due star del
cinema, Tony Curtis e Janet
Leigh, inizia a lavorare come attrice televisiva, per poi
esordire al cinema nel 1978 con Halloween: la notte delle streghe di John
Carpenter. Recita in numerosi film horror come
Fog, sempre di Carpenter, Terror
Train, Il signore della morte, guadagnandosi il soprannome
”Scream Queen”, Regina dell’urlo. Al di là dei film horror,
Jamie Lee Curtis consacra la sua fama a livello
internazionale con Una poltrona per due di
John Ladis, Un pesce di nome Wanda di
Charles Crichton ma soprattutto True
Lies di James Cameron. Tra i suoi ultimi lavori, vanno
evidenziati Cena con Delitto – Knives Out di
Rian Johnson e il film del 2021 Halloween Kills di David Gordon
Green. Curtis è nel cast di Borderlands
di Eli Roth, in uscita nel 2022.
Celebre “Scream Queen” del cinema,
Jamie Lee Curtis è diventata una vera e propria
icona grazie al film Halloween, affermandosi poi anche
come attrice drammatica e comica, dimostrando di saper spaziare tra
i generi. Negli anni ha così ricoperto una grande varietà di ruoli,
ricevendo in più occasioni l’apprezzamento di critica e pubblico.
L’attrice non ha tuttavia dimenticato le proprie origini, tornando
più volte a confrontarsi con il genere che l’ha resa celebre:
l’horror.
Ecco 10 cose che non sai su
Jamie Lee Curtis.
Jamie Lee Curtis: i suoi film
1. Ha esordito al cinema con
un famoso film horror. L’attrice debutta sul grande
schermo nel 1978 con il celebre film Halloween, dove
interpreta la protagonista. Grazie al successo del film, la Curtis
recita poi in numerose pellicole horror come Fog
(1980), Non entrate in quella casa (1980) e
Il signore della morte (1981), per poi approdare alla
commedia con Una poltrona per due (1983). Successivamente
recita in celebri film come Terrore in sala (1985), Un
pesce di nome Wanda (1988), Blue Steel – Bersaglio
mortale (1990), Papà, ho trovato un amico (1991),
True Lies (1994), Halloween – 20 anni dopo
(1998), Il sarto di Panama (2001), Halloween – La
resurrezione (2002), Quel pazzo venerdì (2003),
Beverly Hills Chihuahua (2008), Veronica Mars – Il
film (2014), per poi riprendere il ruolo di Laurie Strode nel
film Halloween
(2018). Nel 2019 è tra i protagonisti del film Cena con delitto
– Knives Out.
2. Ha recitato in
televisione. Nel corso della sua carriera l’attrice recita
in alcuni episodi di celebri serie TV come Colombo (1977),
Operazione sottoveste (1977-1978), Charlie’s
Angels (1978), Anything but Love (1989-1992), New
Girl (2012-2015) e Scream Queens (2015-2016), nel
ruolo di Cathy Munsh.
3. Ha ricoperto il ruolo di
produttrice. L’attrice ha indissolubilmente legato la
propria carriera alla saga di Halloween, ricoprendo anche il ruolo
di produttrice per la nuova trilogia in lavorazione, composta da
Halloween (2018), Halloween Kills (2020) e
Halloween Ends (2021).
Jamie Lee Curtis ha un marito e dei
figli
4. È sposata con l’uomo dei
suoi sogni. Dopo averlo visto recitare nel film This
Is Spinal Tap, l’attrice si innamorò perdutamente dell’attore
Christopher Guest. Secondo alcune fonti, la Curtis
disse più volte che avrebbe tanto desiderato sposarlo, facendolo
poi effettivamente nel dicembre del 1984. La coppia non ha avuto
figli propri, ma nel 1986 ha adottato due bambini, di nome Annie e
Thomas.
Jamie Lee Curtis in Una poltrona
per due
5. Il film segno un salto di
carriera per l’attrice. Fino al 1983 la Curtis era apparsa
soltanto in film di genere horror. Il regista John
Landis la scelse quindi per il suo primo ruolo comico nel
film Una poltrona per due, dove interpreta la prostituta
dal cuore d’oro di nome Ophelia. Per l’attrice, ritrovatasi a
recitare accanto ad Eddie
Murphy e Dan Aykroyd, fu l’occasione
per compiere un vero e proprio salto di carriera.
Jamie Lee Curtis in True Lies
6. Ha avuto modo di
dimostrare la sua sensualità. Nel film True Lies,
diretto da James Cameron con Arnold
Schwarzenegger, l’attrice dà vita ad un inaspettato
spogliarello, con cui dimostra di essere dotata di una grande
sensualità e di un fisico particolarmente curato e attraente, dalle
forme ben diverse da quelle classiche delle star hollywoodiane.
Jamie Lee Curtis in Halloween
7. Era convinta l’avrebbero
licenziata. Dopo il primo giorno di riprese del film
Halloween, l’attrice era così insoddisfatta della sua
performance che era sicura sarebbe stata licenziata e sostituita.
Quando ricevette la chiamata del regista John
Carpenter, l’attrice si vide invece sommersa di
congratulazioni da parte del regista, particolarmente soddisfatto
del suo lavoro.
8. Jake Gyllenhaal l’ha
convinta a riprendere il ruolo. L’attrice è la madrina
dell’attore Jake
Gyllenhaal, il quale ha personalmente convinto la
Curtis a riprendere il ruolo di Laurie Strode nel film sequel del
2018.
Jamie Lee Curtis: ha una madre
celebre
9. Anche sua madre è celebre
per un ruolo horror. La Curtis è la figlia dell’attrice
Janet Leigh, divenuta celebre per il ruolo di
Marion Crane nel film del 1960 Psycho,
diretto da Alfred Hitchcock, per il quale fu anche
nominata come miglior attrice non protagonista ai premi Oscar.
Jamie Lee Curtis età e altezza
10. Jamie Lee Curtis è nata
a LosAngeles, in California, Stati
Uniti, il 22 novembre 1958. L’altezza complessiva dell’attrice è di
170 centimetri.
L’iconica Jamie Lee Curtis ha rivelato che vorrebbe
interpretare il Diavolo nell’annunciata nuova trilogia de L’esorcista che sarà diretta da David
Gordon Green, regista con il quale la celebre attrice ha
un legame molto speciale, trattandosi della mente creativa dietro
la nuova trilogia di Halloween.
In un’intervista con Entertainment
Weekly, Jamie Lee Curtis ha spiegato che, al pari di
molti, il film originale del 1973 diretto da William
Friedkin è stato uno degli horror che hanno maggiormente
segnato la sua adolescenza: “Sono una persona coraggiosa, in
generale, ma se una cosa è spaventosa, allora mi spavento anche io.
Quando avevo 15 anni i miei genitori mi fecero vedere L’esorcista e
il giorno dopo i miei amici mi presero in giro perché ero uscita
fuori di testa. Detesto avere paura dei film horror.”
Parlando nello specifico del ruolo
che vorrebbe interpretare nella nuova rivisitazione del celebre
film, ha aggiunto: “Forse dovrei prestare la mia voce al
Diavolo, come fece Mercedes McCambridge. Se David mi offrisse una
parte nel suo progetto, magari proprio come voce del Diavolo, per
me sarebbe come un cerchio che si chiude. E poi penso che le
persone lo amerebbero.”
Cosa sappiamo del reboot de L’esorcista
Universal e Peacock hanno acquistato
i diritti dell’annunciato sequel de L’esorcista
ad opera della Blumhouse con l’obiettivo di realizzare una nuova
trilogia, al pari di quanto già accaduto con il franchise di
Halloween.
L’accordo siglato ammonta a 400
milioni di dollari. Come annunciato già tempo fa,
sarà David Gordon Green, regista
di Halloween
e Halloween
Kills, ad occuparsi della regia del primo capitolo
della trilogia, che sarà un sequel diretto del cult firmato nel
1973 da William Friedkin. Il primo film
dovrebbe arrivare nelle sale verso la fine del 2023.
Ellen
Burstyn tornerà nuovamente nei panni divenuti ormai
iconici di Chris MacNeil, la madre della piccola Regan MacNeil (la
bambina posseduta del film di Friedkin), ruolo grazie al quale
ottenne una nomination agli Oscar come migliore attrice
protagonista.
Al fianco di Burstyn ci
sarà Leslie Odom Jr., noto per il
musical Hamilton e candidato agli Oscar 2021
come miglior attore non protagonista per Quella
notte a Miami…: l’attore statunitense interpreterà il
ruolo del padre di un bambino posseduto che, in preda alla
disperazione, cercherà l’aiuto di Chris.
La sceneggiatura del primo sequel
porterà la firma di David Gordon Green insieme a Scott Teems, Danny
McBride e Petter Sattler. Alla produzione ci saranno Jason Blum,
David Robinson e James Robinson. Il sequel sarà una co-produzione
tra Blumhouse e Morgan Creek Production.
Durante i Producers Guild Awards lo scorso fine settimana,
la star di Freaky Friday(Quel pazzo venerdì) Jamie Lee Curtis ha anticipato che un sequel
del film Disney del 2003 è probabilmente all’orizzonte.
L’attrice ha chiarito a
lettere cubitali che mentre non stava dicendo che nulla stava
“accadendo ufficialmente”, il sequel di Freaky
Friday (Quel pazzo venerdì 2)accadrà
davvero. “Succederà”, ha detto l’attrice. “Senza
dire che sta accadendo ufficialmente qualcosa, ti guardo in questo
momento e ti dico: ‘Certo che succederà.’ Succederà”
viaVariety).
Jamie Lee Curtis sta discutendo da tempo di un
potenziale Freaky Friday 2 (Quel pazzo venerdì
2). La
star ha già anticipato un potenziale un sequel
della Disney e ha parlato con
la co-protagonista Lindsay Lohan della
possibilità l’anno scorso. All’inizio di questo mese, Curtis
ha persino pubblicato una vecchia foto di se stessa e Lohan su
Instagram con la didascalia “È venerdì. Sto solo
dicendo! Strane dita incrociate!”Quel pazzo
venerdì ha fatto il suo debutto nelle sale nel 2003. Oltre a
ricevere recensioni positive, il film è stato anche un successo al
botteghino, con un incasso mondiale di oltre $ 160 milioni contro
un budget dichiarato di $ 26 milioni.
Jamie Lee Curtis ha promesso di non attaccare
più i Marvel Studios. La premio Oscar è recentemente
diventato virale sui social media a causa di un’intervista del
Comic-Con con MTV in cui le è stato chiesto di dire in quale fase
si trova il Marvel Cinematic Universe in questo
momento. La Curtis ha risposto: “Male“. “I miei
commenti sulla Marvel sono stati stupidi e sarò
migliore di così“, ha scritto la Curtis in una dichiarazione
sui social media. “Ho contattato Kevin Feige e non giocherò più
in quella sabbiera di competizione che chiamiamo internet, né mi
impegnerò nella promozione della carta igienica o in un gioco che è
progettato per i click e non per i contenuti“.
Se da un lato la Curtis ha ammesso
di aver sbagliato a mettere pubblicamente in ombra la Marvel, dall’altro non ha
necessariamente sbagliato a valutare il MCU. Se da un lato la Marvel è tornata in vetta al box
office con “Deadpool &
Wolverine“, che è destinato a superare il miliardo di
dollari al box mondiale, dall’altro ha avuto il suo peggior anno di
sempre nel 2023 con due flop al botteghino: “Ant-Man
and the Wasp: Quantumania” e “The
Marvels“. Quest’ultimo titolo è diventato il film Marvel con il minor incasso della
storia e ha incassato solo 84 milioni di dollari al botteghino
nazionale.
Jamie Lee Curtis aveva già lanciato
frecciatine ai Marvel Studios
Cutis ha anche lanciato una
frecciatina alla Marvel nel 2023, quando il suo film
sul multiverso “Everything
Everywhere All at Once” è uscito nelle sale nello stesso
periodo di “Doctor
Strange nel Multiverso della Follia” della Marvel. All’epoca l’attrice si
scatenò sui social media proclamando che il suo film era il
progetto multiverso superiore. “Non ho nulla contro la Marvel come entità. Ho visto molti
film Marvel“, ha poi chiarito
Curtis alla rivista People quando gli è stato chiesto della
scherzosa faida.
“Quello di cui parlavo è che
‘Everything Everywhere All at Once’ era un piccolo film che poteva…
e siamo stati in grado di raccontare una storia di multiverso che
ha davvero toccato le persone. Quello che stavo cercando di dire è
che non deve essere necessariamente un film della portata della
Marvel per essere uno spettacolo e
per commuovere davvero“.