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Inside Out 2 in streaming raggiunge enormi risultati al debutto su Disney+

Inside Out 2 scena post credits

Il sequel animato Inside Out 2 continua a riscuotere grande successo dopo il suo recente debutto su Disney+. Dopo aver dominato il botteghino come uno dei film che ha incassato di più in assoluto, il film è diventato un successo immediato in streaming.

Secondo ComicBook.com, Inside Out 2 ha ottenuto 30,5 milioni di visualizzazioni su Disney+ nei primi cinque giorni di disponibilità. Si tratta della seconda più grande apertura per un film in sala su Disney+ nella storia della piattaforma di streaming, dopo solo Encanto del 2021. In particolare, Inside Out 2 ha stabilito il record di film Disney+ più visto in Europa, Medio Oriente, Africa e America Latina.

Durante la sua permanenza nelle sale, Inside Out 2 è diventato il film d’animazione di maggior incasso di tutti i tempi. Attualmente è il film con i maggiori incassi dell’anno e il sequel è anche l’ottavo film con i maggiori incassi di sempre. Il film ha guadagnato 653 milioni di dollari a livello nazionale, con un incasso globale di circa 1,687 miliardi di dollari. La cosa ancora più bella è che il film, oltre agli alti guadagni al botteghino, ha ottenuto un’ottima accoglienza, con un punteggio del 90% su Rotten Tomatoes.

La sinossi ufficiale di Inside Out 2 recita: “ Inside Out 2 della Disney e della Pixar torna alla mente dell’adolescente Riley, appena laureata, proprio quando il quartier generale viene improvvisamente demolito per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che da tempo gestiscono un’operazione di successo, non sanno come sentirsi quando arriva Ansia. E sembra che non sia sola”.

La Dream Productions avrà gli stessi livelli di successo?

La notizia che il film ha ottenuto grandi numeri su Disney+ fa ben sperare per la prossima serie spinoff. Chiamata Dream Productions, la serie dovrebbe debuttare l’11 dicembre 2024. Dream Productions immagina il team creativo al lavoro nella mente di Riley per realizzare i sogni che fa di notte. La serie, scritta e diretta da Mike Jones, vedrà la partecipazione di molti degli stessi doppiatori dei film di Inside Out che riprenderanno i loro ruoli.

“La serie è incentrata sullo studio all’interno della mente di Riley, dove i sogni si avverano davvero, ogni notte, in tempo e con il budget previsto”, si legge nella sinossi ufficiale. “Riley sta crescendo e quando i suoi ricordi hanno bisogno di un’ulteriore elaborazione, Joy e il resto delle Core Emotions li inviano alla Dream Productions. L’acclamata regista Paula Persimmon si trova ad affrontare un incubo: Cercare di creare il prossimo sogno di successo dopo essere stata messa in coppia con Xeni, una compiaciuta regista di sogni ad occhi aperti che vuole fare il salto di qualità nel mondo dei sogni notturni”.

 
 

Inside Out 2 ha una scena post – credits?

Inside Out 2 scena post credits

Inside Out 2 si conclude con un finale emozionante, e l’ultimo sequel della Pixar include anche una scena di chiusura dei titoli di coda. Sì, le difficoltà di Riley (Kensington Tallman) nell’essere un’adolescente si concludono con una scena alla fine dei titoli di coda, che ripaga una divertente gag introdotta all’inizio del film. Sebbene le scene di coda in senso tradizionale non siano la norma per lo studio di animazione, la Pixar ha la capacità di includere alcune divertenti chicche nei titoli di coda, come i blooper reel di A Bug’s Life, Monsters Inc. e Toy Story 2 (che la Pixar dovrebbe riportare in auge un giorno).

L’ultimo film Pixar a presentare una scena di coda è stato lo spin-off di Toy Story, Lightyear, che ha fatto presagire un sequel con il possibile ritorno del cattivo principale del film, Zurg (James Brolin). Un seguito di Lightyear sembra piuttosto improbabile, dato che il film ha avuto un rendimento molto basso al botteghino mondiale. La scena dei titoli di coda di Inside Out 2 è un’anticipazione diretta del prossimo capitolo della storia di Riley e delle sue emozioni? Non proprio, ma è comunque una scena molto divertente che ricorda uno dei momenti più divertenti e memorabili del film.

Riley sviluppa nuove emozioni in Inside Out 2

inside-out-2-panel

Inside Out 2 si svolge diversi anni dopo gli eventi del primo Inside Out, con Riley che cresce e diventa un’adolescente responsabile con l’aiuto delle sue cinque emozioni principali: gioia (Amy Poehler), tristezza (Phyllis Smith), rabbia (Lewis Black), paura (Tony Hale) e disgusto (Liza Lapira). Insieme, le emozioni hanno creato un’armonia equilibrata all’interno di Riley per aiutarla ad affrontare le sfide della vita quotidiana. Tuttavia, nessuna delle emozioni è pronta per una delle più grandi sfide che ogni essere umano affronta nel corso della sua vita: la pubertà.

Senza alcun tipo di preavviso, un gruppo di nuove emozioni si manifesta in Riley. Tra queste, l’energica Ansia (Maya Hawke), la gelosa Invidia (Ayo Edebiri), l’ambivalente Ennui (Adèle Exarchopoulos) e il timido Imbarazzo (Paul Walter Hauser). Sebbene tutte abbiano le migliori intenzioni per Riley, l’ansia prende il sopravvento dopo aver deciso che Joy e le sue amiche non sono ciò di cui Riley ha bisogno in questo momento. Questo dà il via a un’altra avventura nella mente di Riley, mentre Joy e le emozioni bandite cercano di tornare al loro centro di controllo per salvare Riley.

Inside Out 2 avrà un sequel?

Inside Out 2

Come già detto, la scena dei titoli di coda di Inside Out 2 non prevede esplicitamente un sequel. Tuttavia, sembra che il potenziale per un altro film ambientato nel mondo di Inside Out sia una possibilità molto concreta. La Pixar sta già esplorando modi per espandere l’universo di Inside Out: secondo quanto riferito, infatti, sta lavorando a una serie spin-off di Disney+ che sarà incentrata sullo studio cinematografico che realizza i sogni di Riley. Il potenziale per un numero ancora maggiore di storie legate al franchise di Inside Out è amplificato dalle ottime proiezioni al botteghino del film, con Inside Out 2 che dovrebbe guadagnare 135 milioni di dollari nel suo weekend di apertura.

Anche il regista di Inside Out 2, Kelsey Mann, sembra molto intenzionato a tornare al franchise per un terzo capitolo. Una recente intervista rilasciata a ComicBook sembra indicare che un Inside Out 3 è una possibilità molto concreta, dato che le direzioni che la storia di Riley può prendere da qui sono davvero tante:

Amo questo mondo. È un mondo fantastico in cui giocare e le idee nascono proprio giocando in questo mondo, sia per le location che per i personaggi. Ci sono così tante idee, non solo nel primo film, ma soprattutto in questo, che penso: ‘Questa è un’idea davvero divertente e intelligente. Non so come si inserisca in questa particolare storia, ma a un certo punto dovrebbe essere utilizzata‘”.

Inside Out 2

Un potenziale seguito a un franchise di successo come Inside Out sarebbe coerente con i piani della Pixar di realizzare un nuovo sequel ogni due anni. Il nuovo piano ha suscitato un po’ di polemiche tra i fan dell’animazione, poiché alcuni temono che la priorità data dalla Pixar ai sequel possa far perdere alla società il suo marchio unico di originalità che l’ha resa così speciale.

Sebbene questo non significhi che la Pixar stia abbandonando del tutto le idee originali, il presidente della Pixar Jim Morris sembra pensare che i sequel siano necessari in futuro, visto che l’ultimo film originale della società, Elemental, ha faticato al botteghino:

Siamo stati tutti colpiti nel profondo, ed è stata dura per il morale. Pensavo che fosse un buon film con un’impronta Pixar, quindi quando non ha funzionato è stato come dire: ‘Wow’. Ho pensato: “La gente non vuole più vedere il tipo di film che facciamo noi? È finita?

Sebbene la nuova enfasi sui sequel sia motivo di preoccupazione (a meno che non siano di alta qualità e fantasia come Inside Out 2), i fan possono dormire sonni più tranquilli sapendo che la Pixar non ha in programma di realizzare alcun remake live-action del suo vasto repertorio di film amati. Questo è stato recentemente confermato dal COO della Pixar e regista originale di Inside Out, Pete Docter:

No, e questo potrebbe darmi fastidio se lo dico, ma in un certo senso mi dà fastidio. Mi piace fare film che siano originali e unici per se stessi. Fare un remake, personalmente, non è molto interessante per me“.

Indipendentemente dal fatto che si arrivi o meno a un Inside Out 3, Inside Out 2 sarà nelle sale venerdì 14 giugno 2024.

 
 

Inside Out 2 è il primo film dell’anno a superare il miliardo di dollari al box office mondiale

Inside Out 2 panel

Alla vigilia di luglio, un film del 2024 si è finalmente unito al club del miliardo. Inside Out 2 della Disney/Pixar ha aperto alla grande quando è arrivato nelle sale il 14 giugno e nelle ultime due settimane si è comportato costantemente bene. Ora, il sequel animato acclamato dalla critica è diventato ufficialmente il primo film del 2024 a superare il traguardo di 1 miliardo di dollari al box office globale.

Dopo 19 giorni di uscita, Inside Out 2 ha incassato 469,3 milioni di dollari in Nord America e 545,5 milioni di dollari a livello internazionale, per un totale mondiale di 1,015 miliardi di dollari. Il film è diventato uno degli 11 film d’animazione della storia a superare questo traguardo (otto dei quali sono titoli Disney) ed è il più veloce a farlo.

Questi numeri sono molto incoraggianti per le sale cinematografiche, poiché questo livello di mega-blockbuster è diventato una rarità dopo la pandemia. È anche una buona notizia per la Pixar, visto che negli ultimi anni l’amato studio ha faticato al botteghino e che film come Turning Red, Soul e Luca sono stati inviati direttamente al servizio di streaming Disney+.

Il regista diInside Out e capo della Pixar, Pete Docter, ha sottolineato in precedenza che la strategia dell’era COVID ha “addestrato” il pubblico a guardare i film a casa, il che spiega, secondo lui, la scarsa performance (almeno in termini comparativi) di Lightyear del 2022 e Elemental del 2023. Le date di debutto del film in digitale e in streaming non sono ancora state annunciate.

A nome dei proprietari di sale cinematografiche di tutto il Paese e di tutto il mondo, vogliamo congratularci con Inside Out 2 della Disney per aver incassato un miliardo di dollari più velocemente di qualsiasi altro film d’animazione della storia”, ha dichiarato Michael O’Leary, presidente e amministratore delegato della National Association of Theatre Owners. “Lo straordinario successo globale del film dimostra ancora una volta che il pubblico di tutto il mondo risponde ai film avvincenti e divertenti e che vuole goderseli sul grande schermo”.

Disney – Pixar Inside Out 2 torna nella mente dell’adolescente Riley proprio mentre il quartier generale viene improvvisamente demolito per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che da tempo gestiscono un’operazione di successo, non sanno come comportarsi quando arriva Ansia. E sembra che non sia sola.

Maya Hawke presta la voce ad Ansia, mentre Amy Poehler è la voce di Gioia. Il cast vocale comprende anche Lewis Black, Phyllis Smith, Tony Hale e Liza Lapira. Diretto da Kelsey Mann e prodotto da Mark Nielsen.

 
 

Inside Out 2 è il primo film a raggiungere il miliardo al Box Office internazionale

Inside Out 2 recensione

Inside Out 2 ha superato 1 miliardo di dollari al botteghino internazionale, è uno dei 12 film che hanno ottenuto questo risultato nel corso della storia e l’unico film d’animazione ad arrivarci.

Sebbene 55 film abbiano incassato 1 miliardo di dollari a livello globale (che comprende le vendite di biglietti nazionali e internazionali), solo una dozzina è riuscita a raggiungere quel traguardo solo nei mercati esteri, e 11 di quei film erano live-action. Mentre Il Re Leone della Disney del 2019 ha guadagnato la sbalorditiva cifra di 1,1 miliardi di dollari a livello internazionale, lo studio ha classificato il remake come live-action e non come realizzato in Computer Grafica, quindi Inside Out 2 è tecnicamente la prima uscita animata ad entrare nell’ambito club.

Inside Out 2, la spiegazione del finale: L’ansia dà il meglio di Riley?

Raggiungere 1 miliardo di dollari significa che Inside Out 2 ha avuto successo praticamente ovunque, ma i principali mercati esteri sono Messico (102,2 milioni di dollari), Brasile (80 milioni di dollari), Regno Unito (72,7 milioni di dollari), Francia (62,6 milioni di dollari) e Corea (60,8 milioni di dollari).

Il sequel della Pixar della Disney è già il film con il maggior incasso dell’anno con 1,649 miliardi di dollari a livello globale, di cui 1,002 miliardi di dollari all’estero e 646,3 milioni di dollari a livello nazionale. Settimane fa, il film ha superato Frozen II come film d’animazione con il maggior incasso della storia.

La Disney ha avuto un’estate molto felice al box office con due uscite che hanno superato il miliardo di dollari, Inside Out 2 e Deadpool & Wolverine.

 
 

Inside Out 2 diventa il film d’animazione con il maggior incasso al box office internazionale

Inside Out 2 panel

Sebbene le congratulazioni siano certamente d’obbligo per il fatto che Inside Out 2 sia diventato il film Pixar di maggior incasso e il più grande film d’animazione di tutti i tempi, ora è tra i film di maggior successo nella storia del medium, e questo merita un livello di ammirazione del tutto diverso. Nel suo 10° weekend di uscita, il blockbuster d’animazione ha superato una nuova pietra miliare che solo nove film erano riusciti a raggiungere in precedenza. In questo modo, ha mantenuto un posto nella classifica dei primi 10 film di tutti i tempi al box office globale e ha esteso il suo vantaggio sul secondo più grande successo dell’anno, Deadpool & Wolverine, nella classifica 2024.

Con 642 milioni di dollari a livello nazionale, Inside Out 2 è l’11° successo più grande della storia, davanti a Barbie (636 milioni di dollari) e The Avengers (623 milioni di dollari). Il film ha bisogno di soli 10 milioni di dollari in più per superare l’incasso di Jurassic World ed entrare nella top 10 degli incassi nazionali di tutti i tempi. Dovrebbe riuscirci entro la fine della sua corsa. Nei mercati esteri, il film ha raggiunto la ragguardevole cifra di 983 milioni di dollari, il che significa che Inside Out 2 è quasi certo di superare il miliardo di dollari di incassi solo all’estero entro la fine della sua corsa. L’incasso globale cumulativo del film è ora di ben 1,62 miliardi di dollari.

Inside Out 2 è in una compagnia leggendaria, preceduto solo da  remake del Il Re Leone (1,64 miliardi di dollari), Jurassic World (1,66 miliardi di dollari), Spider-Man: No Way Home (1,9 miliardi di dollari), Avengers: Infinity War (2,04 miliardi di dollari), Star Wars: Episodio VII – The Force Awakens (2,05 miliardi di dollari), Avatar: The Way of Water (2,3 miliardi di dollari), Avengers: Endgame (2,7 miliardi di dollari) e Avatar (2,9 miliardi di dollari). Il film ha incassato oltre 400 milioni di dollari in più a livello globale rispetto al precedente film Pixar di maggior incasso, Incredibili 2.

I film Pixar hanno incassato complessivamente oltre 17 miliardi di dollari in tutto il mondo

Inside Out 2 è stato prodotto con un budget di 200 milioni di dollari, che rimane standard per la Pixar, nonostante il notevole calo della spesa per i film d’animazione da parte degli studi rivali. La leggendaria casa d’animazione ha ora completato il suo ritorno, dopo alcuni anni difficili segnati dalle uscite in direct-to-streaming e da una manciata di film commerciali di scarso successo. La Pixar non aveva avuto un successo dall’era pre-pandemia, anche se aveva recuperato con premi meritati.

Inside Out 2 dovrebbe essere uno dei principali candidati ai prossimi Oscar, proprio come il suo predecessore, che vinse l’Oscar per il miglior film d’animazione quasi dieci anni fa. Il film sembra aver raggiunto un “fresco” 91% di gradimento sul sito aggregatore Rotten Tomatoes e arriverà sulle piattaforme digitali tra un paio di giorni. Come è stato osservato, tuttavia, un’uscita digitale raramente influisce sull’andamento del botteghino di un film di successo, a parte la prevista perdita di spettatori nelle sale, ovviamente.

 
 

Inside Out 2 diventa il film con il maggior incasso del 2024 dopo soli due weekend al box office globale

Inside Out 2 panel

Inside Out 2 della Pixar ha sbancato il botteghino, stabilendo numerosi record e superando le aspettative. Dopo soli due fine settimana, il sequel animato ha incassato ben 724,4 milioni di dollari a livello globale, di cui 355,2 milioni in patria e 369,2 milioni a livello internazionale. Questo straordinario risultato lo pone come il film di maggior incasso del 2024, superando il precedente leader, Dune: Parte seconda, che si attesta a 711,8 milioni di dollari.

A livello nazionale, Inside Out 2 continua a stupire. Con 100 milioni di dollari confermati nel secondo fine settimana, il film si unisce all’elite di soli sette film che hanno raggiunto questo traguardo, insieme a titoli come Star Wars: The Force Awakens e Avengers: Endgame. Il film ha anche realizzato il settimo secondo weekend più alto della storia, superando i 93 milioni di dollari di Barbie. In particolare, ha registrato il miglior secondo fine settimana per un film d’animazione, superando i 92 milioni di dollari di The Super Mario Bros Movie, e ha ottenuto il miglior calo nel secondo fine settimana per qualsiasi film con un’apertura superiore ai 150 milioni di dollari, con un -40%, battendo Star Wars: The Force Awakens.

Inside Out 2 sta facendo faville oltreoceano

A livello internazionale, Inside Out 2 è salito rapidamente al terzo posto tra i maggiori incassi del 2024, con 369,2 milioni di dollari e la possibilità di superare i 371,3 milioni di dollari di Godzilla X Kong. Il film ha battuto diversi record in vari Paesi. In Italia ha registrato il secondo weekend di apertura più alto di tutti i tempi, subito dopo Avengers: Endgame, e in cinque giorni è diventato il film di maggior incasso del 2024. In Brasile ha avuto un successo simile, raggiungendo il secondo weekend d’apertura più alto del settore e diventando il film di maggior incasso dell’anno in soli quattro giorni.

In Spagna, Inside Out 2 ha stabilito i record del più alto weekend d’apertura animato e del più alto weekend d’apertura del 2024, diventando il secondo film di maggior incasso dell’anno in soli cinque giorni. Sia la Francia che il Belgio hanno registrato i più alti weekend di apertura Pixar di sempre, con la Francia che ha segnato il secondo weekend di apertura Pixar/WDAS più alto di tutti i tempi. In Cina, il film ha aperto al primo posto (non locale), incassando il 78% dell’intero totale di Inside Out in tre giorni, con punteggi sociali impressionanti su Maoyan (9,5).

Il film si è assicurato la top 10 degli incassi di tutti i tempi in diversi Paesi, tra cui Messico (#5), Colombia (#4), Uruguay (#4), America Centrale (#9), Ecuador (#9), Paraguay (#10) e Filippine (#10). È il secondo film d’animazione con il maggior incasso di tutti i tempi in America Centrale e Colombia e il film Pixar con il maggior incasso di sempre nelle Filippine, in Ungheria, Turchia e Libano. Inoltre, è il secondo film Pixar di maggior incasso in Corea, Messico, Cile, Perù, Ecuador, Bolivia, Uruguay, Egitto, Nigeria, Polonia e Ucraina.

Daniel Frigo, amministratore delegato di The Walt Disney Company Italia, ha dichiarato: “Quasi 17 milioni di euro, più di 2 milioni di spettatori, primo posto nella classifica degli incassi del 2024, miglior apertura di sempre per un titolo di animazione e miglior apertura di sempre per un film a giugno. Lo straordinario risultato di Inside Out 2 in Italia – che fa eco al successo ottenuto in EMEA, Nord America e in tutto il mondo dove il film sta continuando a raggiungere ottimi risultati al botteghino – ci rende particolarmente orgogliosi e conferma il forte legame del pubblico italiano con Disney e Pixar, studio realizzatore di titoli di grande qualità capaci di toccare le corde di un pubblico di tutte le età. Inside Out 2 è infatti un film che parla di emozioni in modo toccante e intelligente, in cui tutti gli spettatori possono identificarsi. I miei complimenti vanno ai filmmaker, con un ringraziamento speciale al regista Kelsey Mann e al produttore Mark Nielsen che abbiamo avuto l’onore di ospitare a Roma in occasione dell’anteprima italiana del film, nonché alle voci italiane e a tutte le persone coinvolte nel doppiaggio, e a tutta Disney Italia che ha reso possibile questo risultato grazie a un grande lavoro di squadra, realizzando un’eccezionale campagna PR, Marketing e Digital in concerto con i team DCVI e Promotion, e una vincente strategia Sales insieme a tutti gli esercenti italiani, a cui vanno i miei ringraziamenti.

 
 

Inside Out – da Taormina i coach presentano il Web Talent Show

Si apre oggi la sessantunesima edizione del Festival di Taormina con la proiezione speciale del nuovo film d’animazione Disney•Pixar Inside Out, nelle sale italiane dal prossimo 16 settembre.

LEGGI LA RECENSIONE DI INSIDE OUT

Questa mattina, durante la conferenza stampa tenutasi al Palazzo dei Congressi, è stato presentato il film e l’iniziativa che ne accompagna la sua promozione: il Web Talent Show, un  grande concorso ispirato ai divertenti protagonisti, le Emozioni.

Dal 21 giugno al 23 agosto sarà possibile partecipare al concorso caricando una propria foto o un proprio video sul sito www.emozionicercasi.it per diventare la voce dell’Emozione che più rappresenta il proprio carattere, la propria identità e la propria personalità: GIOIA, RABBIA, TRISTEZZA, PAURA o DISGUSTO. Al termine, una giuria qualificata selezionerà 5 vincitori che, coadiuvati da 5 coach molto speciali, potranno reinterpretare una clip tratta dal trailer del film, essere invitati all’anteprima nazionale del nuovo lungometraggio d’animazione diretto da Pete Docter e ricevere esclusivi prodotti Disney Store.

 Per vincere bisognerà far leva sull’originalità, la simpatia e la stravaganza, seguendo le indicazioni dei 5 volti noti del mondo dello spettacolo e del web che daranno, sul sito ufficiale e sui propri social network,  le linee guida su come interpretare le Emozioni, vere protagoniste di Inside Out.

Inside OutAd aiutare i partecipanti ad esprimere GIOIA sarà Lodovica Comello, la popolare cantante, attrice e ballerina che, dopo aver raggiunto una celebrità planetaria grazie alla serie tv Disney “Violetta”, a novembre 2013 ha debuttato nel panorama discografico internazionale con il suo primo album da solista “Universo”. A febbraio 2015 è uscito il nuovo album “Mariposa”, distribuito da Sony Music  e, in contemporanea, ha preso il via dall’Italia il “Lodovica World Tour 2015”, il suo primo tour internazionale.

Frank Matano si diletterà rilasciando consigli su RABBIA. Cresciuto sul web, oggi è autore e performer completo, attivo con successo su ogni piattaforma: tv, cinema e web. Nel 2009 approda a “Le Iene”, a cui resta legato per oltre 5 anni, mostrando una comicità irriverente e spesso surreale. Nel 2014 viene scelto come giudice per la prima edizione targata SKY di “Italia’s Got Talent”, mentre il battesimo sul grande schermo arriva grazie a “Fuga di cervelli” a cui fanno seguito altri film di successo come “Tutto Molto Bello” e “Ma Che Bella Sorpresa”.

Abbinata a DISGUSTO vi è la poliedrica e divertente autrice e attrice, Tess Masazza, astro nascente tra le webstar italiane; dopo essere stata per anni giornalista di moda per importanti magazine italiani e stranieri, in soli 6 mesi la Facebook page di Tess conquista oltre 70 mila fans, raggiungendo, con la sola webserie “Insopportabilmente donna”, più di 10 milioni di utenti.

Attraverso i suoi contenuti racconta la quotidianità delle donne e dei loro buffi drammi esistenziali, riletti con un taglio glamour e volutamente comico, capace di dipingere con ironia il frastagliato e contraddittorio universo femminile.

Il popolare v-logger Dexter darà alcuni suggerimenti su PAURA. Nel 2006 Luca Denaro apre un canale su YouTube dove inizia a caricare gameplay e  nel 2012 comincia il suo percorso con il nome d’arte “ilvostrocaroDexter”. Il suo primo video “I 5 giocatori più odiati in Cod Mw3″ riscuote grande successo ed é per quasi un anno il più visto; decide così di specializzarsi nel montaggio video ed editing. Una scelta vincente: oggi il suo canale YT ha 710.000 iscritti, più di 140 milioni di click e 21 milioni di visualizzazioni mensili, è  il secondo Youtuber più visualizzato d’Italia.

L’attrice, cantante e conduttrice Diana Del Bufalo è  la coach ideale per TRISTEZZA. ll suo personaggio emerge nel 2010 grazie alla partecipazione al talent show “Amici di Maria De Filippi”, trampolino di lancio per i successivi progetti che l’hanno vista protagonista in diversi ambiti: televisione, teatro, cinema e web. Nel 2011 debutta alla conduzione di “Mai dire Amici”, programma comico ideato dalla Gialappa’s Band e allo stesso anno risale anche l’esordio al cinema nella pellicola diretta da Claudio Risi, “Matrimonio a Parigi”. Dal 2015 conduce, insieme a Paolo Ruffini, la nuova edizione di Colorado, in onda in prima serata su Italia 1.

Cinque veri e propri talenti che hanno deciso di mettersi in gioco per aiutare i partecipanti ad esprimere al meglio le cinque Emozioni protagoniste del nuovo film d’animazione Disney•Pixar Inside Out, nelle sale italiane il 16 settembre preceduto dall’emozionante cortometraggio Lava.

 
 

Inside Man: la spiegazione del finale

Inside Man

Sebbene Inside Man abbia una trama piuttosto lineare, la rapina centrale presenta molti colpi di scena che richiedono una spiegazione dettagliata. Diretto da Spike Lee, Inside Man ha una trama contemporanea in stile Robin Hood, in cui un ladro virtuoso, Dalton Russell, non solo decide di rapinare una banca, ma anche di dare una lezione a un magnate senza scrupoli. Con una serie di depistaggi, il film rapina sviando gli spettatori fin dalla scena iniziale e costruendo gradualmente un finale soddisfacente e ingegnoso.

Dalla morale dei personaggi a un crimine di guerra della Seconda Guerra Mondiale, tutto nel film di Spike Lee è meticolosamente legato alla rapina centrale. Per questo motivo, comprendere le intenzioni di Dalton dietro la rapina e il suo modus operandi è essenziale per comprendere i molteplici livelli della trama di Inside Man. Ecco quindi un’analisi dettagliata della Inside Man e di come si intreccia con altri elementi della trama del film.

Perché Dalton in Inside Man non ha rubato i soldi dalla banca

Quando Dalton e la sua squadra irrompono nella banca nelle scene iniziali di Inside Man, è difficile non pensare che intendano rubare i soldi dalla banca. Il fatto che continuino ad affermare che sono lì per ripulire la banca conferma che non vogliono altro. Tuttavia, la trama della rapina in banca si infittisce quando Madeleine White appare e rivela che il fondatore della banca, Arthur Case, l’ha assunta come mediatrice per convincere Dalton a consegnare loro il contenuto di una cassetta di sicurezza nella banca.

Dalton sembra ben consapevole della storia che si cela dietro il contenuto della cassetta di sicurezza e del suo immenso valore per Arthur Case. Pertanto, rifiuta di negoziare con White, anche se lei gli assicura che può fargli ridurre la pena detentiva e persino procurargli alcuni milioni di dollari una volta scontata la pena. Lei non si rende conto che Dalton sa qualcosa sui segreti della cassetta di sicurezza che lei ignora, e che le sue ragioni per rubarli sono molto più nobili di quanto sembri inizialmente.

La spiegazione della cassetta di sicurezza 392 di Inside Man

Clive Owen Inside Man 2006

Durante la sua interazione con Madeleine, Dalton accenna al fatto che la cassetta di sicurezza 392 contiene documenti della Germania nazista che rivelano come Case abbia fondato la banca con denaro finanziato dai nazisti. Non specifica i servizi che Case ha fornito ai nazisti, ma afferma che il denaro gli è stato dato come ricompensa per aver commesso crimini mortali contro il popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale. Verso il finale del film Inside Man, il detective Frazier fatica a trovare prove valide contro i rapinatori, poiché tutti, tranne Dalton, escono dalla banca con gli ostaggi. Per assicurarsi che non possano essere distinti dagli ostaggi, i rapinatori indossano persino gli stessi vestiti che avevano chiesto agli ostaggi di indossare in precedenza.

Poiché nessuno di loro possiede oggetti di valore o i documenti della cassetta di sicurezza 392 della banca, il detective Frazier (interpretato da Denzel Washington, famoso per The Equalizer) non riesce a trovare alcuna prova per condannarli. Tuttavia, il detective decide di indagare sui registri della banca quando i suoi superiori lo rendono sospettoso chiedendogli di abbandonare le indagini. Le sue ricerche lo portano a scoprire che la cassetta di sicurezza 392 non compare nei registri precedenti della banca, il che lo aiuta a ottenere un mandato di perquisizione per aprirla. Per saperne di più sulla cassetta, Frazier minaccia Madeleine facendole ascoltare una registrazione della sua conversazione con Dalton in banca.

A questo punto, Madeleine si arrende e rivela che la cassetta conteneva documenti sul passato criminale di Case. Poco dopo, quando lei affronta Case, lui le rivela che la busta nella cassetta 392 conteneva anche dei diamanti e un anello di Cartier appartenenti alla moglie di un banchiere parigino, che proveniva da una ricca famiglia ebrea. Era amico del banchiere, ma lo aveva denunciato durante l’Olocausto in cambio di una grossa somma di denaro dai nazisti.

Di conseguenza, il banchiere e i suoi familiari furono confiscati tutti i beni, compreso l’anello, e furono mandati nei campi di concentramento, dove nessuno di loro sopravvisse. Anche se Case non rivela mai perché ha conservato l’anello nella cassetta di sicurezza 392, sembra che il senso di colpa gli abbia impedito di distruggerlo.

Il piano di fuga di Dalton in Inside Man

Nella scena iniziale, Dalton è seduto in una cella buia e recita un monologo in cui cita: “C’è una grande differenza tra essere rinchiusi in una cella minuscola ed essere in prigione”. Le sue parole nel prologo acquistano senso verso la fine di Inside Man, quando emerge da dietro una parete nel magazzino della banca. Un flashback rivela che la sua squadra aveva creato una minuscola cella nel magazzino della banca costruendo una parete finta dietro uno scaffale. Dopo la rapina, Dalton si è nascosto nella stanza segreta con il contenuto della cassetta di sicurezza 392 e ha aspettato che le acque si calmas

Si imbatte persino nel detective Frazier mentre esce, ma evita di destare sospetti. Pochi istanti dopo, quando il detective apre la cassetta di sicurezza, trova un pacchetto di gomme da masticare, l’anello di Cartier e un biglietto con scritto: “Segui l’anello”. Mentre Dalton tiene i documenti per affermare il suo controllo su Case, il detective Frazier decide di affrontare il proprietario della banca riguardo alla rapina.

Come il detective Keith scopre il piano di Dalton in Inside Man

L’anello diventa l’ultimo chiodo nella bara di Case quando, dopo averne rintracciato le origini, il detective Keith Frazier scopre i suoi crimini di guerra e decide di denunciarli al mondo. Quando il detective torna a casa più tardi, trova un diamante in tasca, che gli fa capire che Dalton lo ha messo lì quando l’ha incontrato all’ingresso della banca. Con questo, capisce che Dalton era rimasto nascosto all’interno della banca per tutto quel tempo e prova più rispetto per lui come ladro onesto. Alla fine, il piano di Dalton in Inside Man rende lui e Frazier ricchi, mentre il patrimonio netto di Case crolla, dimostrando che Dalton aveva ragione quando diceva: “Il rispetto è la valuta più importante”.

 
 

Inside Llewyn Davis sbanca il premio dei critici

Inside Llewyn Davis

Inside Llewyn DavisDopo le cocenti delusioni ai recenti PGA (Producers Guild of America) e WGA (Writers Guild of America) dove non ha ottenuto nemmeno una nomination, l’ultimo film dei fratelli Coen, Inside Llewyn Davis si riscatta ai National Society of Film Critics Awards vincendo i premi più importanti.

Il film ha vinto i premi come Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attore e Miglior Fotografia. Altri importanti riconoscimenti, scelti dai critici cinematografici più illustri degli Stati Uniti, sono andati a James Franco per il Miglior Attore non protagonista Spring Breakers, a Cate Blanchett (Blue Jasmine) e Jennifer Lawrence (American Hustle) rispettivamente per la Miglior Attrice e Miglior Attrice non protagonista.

Di seguito la lista dei vincitori e dei secondi classificati, con i rispettivi voti ottenuti:

MIGLIOR FILM
1 . Inside Llewyn Davis – 23
2 . American Hustle – 17
3 . 12 years a slave – 16

MIGLIOR REGISTA
1 . Joel e Ethan Coen ( Inside Llewyn Davis ) – 25
2 . Alfonso Cuarón ( Gravity ) – 18
3 . Steve McQueen ( 12 years a slave ) – 15

MIGLIOR FILM IN LINGUA STRANIERA
1 . La vita di Adele – 27
2 . A touch of Sin – 21
3 . La grande bellezza – 15

MIGLIOR DOCUMENTARIO
1 . The Act of killing ( Joshua Oppenheimer ) – 20
1 . At Berkeley ( Frederick Wiseman ) – 20
3 . Leviathan ( Lucien Castaing – Taylor e Verena Paravel ) – 18

MIGLIOR SCENEGGIATURA
1 . Before midnight (Richard Linklater , Julie Delpy , Ethan Hawke ) – 29
2 . Inside Llewyn Davis ( Joel e Ethan Coen ) – 26
3 . American Hustle ( Eric Singer e David O. Russell ) – 18

Miglior Fotografia
1 . Inside Llewyn Davis ( Bruno Delbonnel ) -28
2.Gravity ( Emmanuel Lubezki ) – 26
3 . Nebraska ( Phedon Papamichael ) – 19

MIGLIOR ATTORE
1 . Oscar Isaac (Inside Llewyn Davis ) – 28
2 . Chiwetel Ejiofor ( 12 years a slave ) – 19
3 . Robert Redford ( All is lost ) – 12

MIGLIOR ATTRICE
1 . Cate Blanchett (Blue Jasmine ) – 57
2 . Adèle Exarchopoulos ( La vita di Adele ) – 36
3 . Julie Delpy (Before Midnight ) – 26

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
1 . James Franco ( Spring Breakers ) – 24
2 . Jared Leto ( Dallas Buyers Club ) – 20
3 . Barkhad Abdi ( Captain Phillips) – 14

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
1 . Jennifer Lawrence (American Hustle ) – 54
2 . Lupita Nyong’o ( 12 years a slave ) – 38
3 . Sally Hawkins (Blue Jasmine ) – 18
3 . Léa Seydoux ( La vita di Adele) – 18

FILM SPERIMENTALE
Leviathan ( Lucien Castaing – Taylor e Verena Paravel )

FILM AWARD HERITAGE
• Museum of Modern Art , per la sua ampia retrospettiva dei film di Allan Dwan .
• “Too Much Johnson ” : le bobine superstiti dal primo film professionale di Orson Welles . Scoperto da Cinemazero ( Pordenone ) e Cineteca del Friuli , finanziato dal National Film Preservation Foundation e restaurata dalla George Eastman House.
• British Film Institute per i restauri di nove lungometraggi muti di Alfred Hitchcock .
• Per i DVD “Tesori americani della New Zealand Film Archive. ”

MIGLIOR FILM ancora in attesa di distribuzione americana
• Stray Dogs ( Tsai Ming – liang )
• Hide Your Smiling Faces ( Daniel Patrick Carbone )

DEDICA : L’incontro è stato dedicato alla memoria di due illustri membri della Società che sono morti nel 2013 : Roger Ebert e Stanley Kauffmann .

 
 

Inside Llewyn Davis nuovo trailer ufficiale

La CBS Films ha diffuso in rete un secondo trailer ufficiale dell’ultimo lavoro dei fratelli Coen Inside Llewyn Davis. Il film uscirà in America a dicembre, mentre in Italia verrà rilasciato dalla Lucky Red il 16 gennaio 2014. Eccolo di seguito.

Inside Llewyn Davis nuovo trailer 

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Il film, con protagonisti Carey Mulligan, Justin Timberlake, Garrett Hedlund, John Goodman, F. Murray Abraham e Oscar Isaac, si ispira alla vita del cantante folk Dave van Ronk, attivo a New York negli anni ’60 ed ha partecipato in concorso al Festival di Cannes 2013.

Inside Llewyn Davis è ambientato nel Greenwich Village negli anni 60 ed è ispirato alla vita del musicista e cantautore Dave van Ronk. Chitarrista, arrangiatore, intimo amico di Bob Dylan, van Ronk è stato figura di rilievo nel panorama della musica folk americana negli anni sessanta.

Tutte le foto del film nella nostra foto gallery:

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Inside Llewyn Davis nuovo trailer 

Fonte: Collider

 
 

Inside Llewyn Davis dietro le quinte musicali

L’attesissimo Inside Llewyn Davis dei fratelli Coen arriverà in Italia a febbraio, ma in poco tempo la colonna sonora è già diventata un cult. Ecco una featurette incentrata sul making of della musica, il cuore della pellicola.

 
 

Inside Llewyn Davis dei fratelli Coen: foto dal set

Ecco le prime foto dall’ultimo set dei fratelli Coen. Il film è Inside Llewyn Davis e racconta la storia di un musicista interpretato da Osca Isaac che cerca di sfondare nella scena folk di Greenwich Village negli anni ’60.

 
 

Inside Llewyn Davis dei fratelli Coen nuovo trailer

inside-llewyn-davis-nuovo-trailer

Dopo aver incantato l’ultima edizione del Festival di Cannes, arriva un nuovo trailer dell’ultimo lavoro dei fratelli Coen Inside Llewyn Davis. Il film uscirà in America a dicembre, mentre in Italia ancora non sappiamo quando verrà rilasciato, nonostante la pellicola sia stata acquistata dalla Lucky Red.

Inside Llewyn Davis nuovo trailer

Il film, con protagonisti Carey Mulligan, Justin Timberlake, Garrett Hedlund, John Goodman, F. Murray Abraham e Oscar Isaac, si ispira alla vita del cantante folk Dave van Ronk, attivo a New York negli anni ’60 ed ha partecipato in concorso al Festival di Cannes 2013.

Inside Llewyn Davis è ambientato nel Greenwich Village negli anni 60 ed è ispirato alla vita del musicista e cantautore Dave van Ronk. Chitarrista, arrangiatore, intimo amico di Bob Dylan, van Ronk è stato figura di rilievo nel panorama della musica folk americana negli anni sessanta.

Tutte le foto del film nella nostra foto gallery:

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Inside Llewyn Davis nuovo trailer

 
 

Inside Llewyn Davis dei fratelli Coen conquista Cannes!

Inside Llewyn Davis conquista Cannes: entusiasmo e accoglienza grandiosa da parte della critica.

 
 

Inside Llewyn Davis anteprima colonna sonora

Inside Llewyn Davis, l’attesissimo film dei Coen, rivela l’anteprima della colonna sonora e una canzone integrale cantata da Oscar Isaac e Marcus Mumford in attesa dell’imminente concerto.

 
 

Inseparabili. Vite all’ombra del genio: il nuovo format di Carlo Lucarelli

Inseparabili. Vite all'ombra del genio

Parte martedì 29 gennaio alle 21.15 la nuova produzione originale Sky ArteInseparabili. Vite all’ombra del genio” scritta e condotta da Carlo Lucarelli.

La serie, ideata e realizzata da Bottega Finzioni in esclusiva per Sky Arte (120 e 400 Sky), è dedicata alle personalità che nel corso della loro vita hanno ricoperto un ruolo fondamentale per le carriere di scrittori, attori o artisti, pur rimanendo molto spesso nell’ombra; ogni genio ha infatti accanto a sé qualcuno che lo sostiene e che, per un breve o lungo periodo, per ragioni sentimentali o lavorative, diventa la sua spalla, il suo braccio destro, il consigliere fedele e lo specchio con il quale confrontarsi.

Questi personaggi all’ombra dell’artista, ne conoscono gli aspetti più difficili e contraddittori, che spesso il mondo non conoscerà mai. La serie è raccontata proprio attraverso questo sguardo “secondario” ed esplora storie e situazioni molto diverse tra loro: da quella quasi sconosciuta di Dino Valdi, la controfigura di Totò che non uscì mai dall’ombra ingombrante del principe della risata, a quella più nota di Mary Austin, unica donna alla quale Freddie Mercury rimase legato per tutta la vita.

Tra i protagonisti degli altri episodi il batterista e produttore discografico Butch Vig, l’uomo che fece grandi i Nirvana; il maestro di recitazione di Marilyn Monroe, Lee Strasberg; il poeta Guillaume Apollinaire per Pablo Picasso; la montatrice e sceneggiatrice dei film di Hitchcock, Alma Reville; Sòf’ja Andrèevna Bers, moglie di Tolstoj, e il manager dei Beatles Brian Epstein.

“Con questa serie – spiega Lucarelli – abbiamo voluto rimettere in luce chi ha vissuto nell’ombra, dare voce a chi ha dato un contributo significativo alla vita degli artisti, ma è stato dimenticato. Abbiamo usato carteggi, diari, testimonianze, per ricostruire le vite di questi personaggi oscuri, e ci siamo avvalsi del contributo di esperti e di immagini d’archivio. Per le riprese abbiamo cercato a lungo una location che riflettesse il tema alla base del racconto, la dualità buio / luce e sotto / sopra, e abbiamo trovato ideale il complesso delle Terme Berzieri a Salsomaggiore, mentre per i contributi degli esperti abbiamo scelto il suggestivo Teatro di Villa Aldrovandi Mazzacorati a Bologna”.

GLI EPISODI DI “INSEPARABILI. VITE ALL’OMBRA DEL GENIO”

  • 29 gennaio, ore 21.15 – Totò e il suo doppio (Dino Valdi, la controfigura di Totò)
  • 29 gennaio, ore 22.00 – In viaggio coi Nirvana (Butch Vig, l’uomo che fece grandi i Nirvana)
  • 5 febbraio, ore 21.15 – Il mio Freddie Mercury (Mary Austin, la custode dei segreti di Freddie Mercury)
  • 12 febbraio, ore 21.15 – Sognando con Marilyn (Lee Strasberg, il maestro di recitazione di Marilyn Monroe)
  • 19 febbraio, ore 21.15 – L’amicizia secondo Picasso (il poeta Apollinaire per Pablo Picasso)
  • 26 febbraio, ore 21.15 – Ho sposato Alfred Hitchcock (Alma Reville, la donna che ha reso grande Hitchcock)
  • 5 marzo, ore 21.15 – Inseguendo Tolstoj (Sof’ja, la moglie di di Lev Tolstoj)
  • 12 marzo, ore 21.15 – Io sono i Beatles (Brian Epstein, il quinto Beatle)
 
 

Inseparabili – Dead Ringers, la recensione della serie con Rachel Weisz

Inseparabili-recensione-Prime-Video

Il rifacimento di un’opera già esistente dovrebbe, idealmente, rendere evidenti da subito i motivi che giustifichino l’urgenza della sua realizzazione. Nel migliore dei casi, un remake dovrebbe ad esempio aggiornare le tematiche del suo predecessore ai tempi correnti, trovando così il proprio posto nell’attuale panorama culturale. Se è vero che purtroppo ciò non sempre avviene, Inseparabili – Dead Ringers, la nuova mini-serie di Prime Video, è invece un caso di rifacimento che aggiorna i discorsi proposti dal film omonimo del 1988, proponendoli anche da un punto di vista differente nonché, probabilmente, più idoneo.

L’originale di cui si parla è Inseparabili, firmato da David Cronenberg e con Jeremy Irons nel doppio ruolo dei due gemelli protagonisti. Un film che rifletteva, come spesso avviene nella filmografia del regista canadese, sulla mutazione del corpo e sulle sue possibili derive. Ma la serie, con protagonista ora l’attrice premio Oscar Rachel Weisz, può essere vista non solo come un remake del film, ma anche come un nuovo adattamento del romanzo da cui anche il film è tratto, ovvero Twins, di Bari Wood e Jack Geasland, a sua volta ispirato alla vite e alla morte dei rispettabili gemelli Marcus, entrambi ginecologi, ritrovati morti in circostanze misteriose.

L’importanza di sottolineare lo sguardo che Inseparabili – Dead Ringers rivolge tanto al film quanto al romanzo si spiega nel momento in cui la serie si dimostra essere, come suggerito in apertura, non una mera riproposizione di quei racconti, ma una raccolta della loro eredità più importante da aggiornare poi alla contemporanea sensibilità nei confronti del corpo della donna, del processo di gravidanza e della mutazione genetica. I sei episodi di cui Alice Birch è showrunner, portano dunque avanti questo racconto, che tra elementi thriller, splatter e tanto erotismo non si rivela esente da imperfezioni ma riesce ad avere forse anche per questo un proprio fascino.

Inseparabili – Dead Ringers, la trama della serie

Protagoniste della serie sono Elliot e Beverly Mantle (entrambe interpretate da Rachel Weisz), gemelle che condividono tutto: droghe, amanti e il desiderio di fare ogni cosa, incluso spingersi oltre i limiti dell’etica medica, pur di sfidare pratiche antiquate e portare in primo piano l’assistenza sanitaria delle donne. I loro obiettivi si rivelano però più difficili del previsto da raggiungere, ostacolati tanto da dinamiche esterne quanto interne. Il rapporto tra le due gemelle può infatti essere definito tanto stretto da diventare ossessivo e possessivo e nel momento in cui Beverly intraprende una relazione con l’attrice Genevieve (Britne Oldford), questo inizierà rovinosamente a sgretolarsi, mettendo a rischio ogni cosa.

Inseparabili-Rachel-Weisz

Dalla parte delle donne

Alla luce di quanto fin riportato, la prima cosa da notare è come la decisione di fare di Elliot e Beverly due gemelle invece che due gemelli risulti particolarmente funzionale nonché coerente con gli intenti del racconto. Per raccontare le esigenze delle donne in maternità come anche la volontà di offrire loro un’assistenza sanitaria priva di pregiudizi, era necessario uno sguardo femminile, che grazie alla presenza di una showrunner donna e di una doppia protagonista donna emerge in modo chiaro e netto. Non che questo renda Inseparabili – Dead Ringers meglio del film di Cronenberg, ci mancherebbe. Semplicemente, le due opere hanno intenti e obiettivi differenti, e la serie cerca le modalità più consone per portare a compimento i propri.

Una ricerca che non sempre si compie ma che anzi in più di un’occasione sembra accontentarsi di risposte poco esaustive. Questo può essere dipeso anche dalle molte dinamiche in gioco, che spostano l’attenzione ora sulla ricerca delle due gemelle ora sulla morbosità del loro rapporto. Alla fine, pur se queste due linee narrative sono teoricamente interconnesse tra loro, è la seconda indicata a prevalere, il che porta la serie a risultare piuttosto sbilanciata. Non aiuta poi il fatto che si alternino episodi più dinamici ad altri più statici, i quali pur se importanti narrativamente possono risultare più difficili da digerire.

Il conflitto tra apparenza e sostanza

Quello che in fin dei conti caratterizza la serie non è altro che il classico conflitto tra apparenza e sostanza. Inseparabili – Dead Ringers ambisce ad affrontare questioni importanti, come l’autonomia del corpo, i diritti riproduttivi, la salute materna fisica e psicologica, la dipendenza psicologica, l’influenza della maternità sull’identità. Non tutto ciò trova lo spazio adeguato a potersi esprimere al meglio, contribuendo nel generare i problemi poc’anzi accennati. In questo caos, si fa dunque maggiormente notare l’estetica della serie, composta di geometrie che vorrebbero suggerire un controllo che invece alle due protagoniste sfugge, una predominanza del colore rosso (amore, certo, ma anche sangue e violenza) e virtuosismi nei movimenti di macchina che rendono il tutto più ammaliante.

Naturalmente non può bastare questo a rendere interessante una serie, ed ecco perché fortunatamente si può contare sulla presenza di un’attrice straordinaria come la Weisz, capace di caratterizzare distintamente le due gemelle e costruendo sulla propria interpretazione il maggior valore della serie. È l’evoluzione che mette in scena delle due gemelle a rapire le attenzioni, riuscendo perfino a farle diventare incarnazioni di quelle tematiche e di quelle mutazioni che la serie vorrebbe affrontare. Molto di quanto bisognava dire, viene così implicitamente detto attraverso di loro e allora sì che, vista così, la serie acquisisce un senso che altrimenti stenta ad esprimere.

 
 

Insecure trailer del nuovo film con Adele Exarchopoulos

Ecco il trailer di Insecure (in originale Que Vive), il film che vede protagonista la bella Adele Exarchopoulos alla sua seconda importante prova d’attrice dopo lo straordinario La Vita di Adele.

adele exarchopoulosL’attrice sembra destinata ad interpretare ruoli di donne sfortunate in amore, almeno da quello che si preannuncia dal trailer del film. Insecure vede protagonista Reda Kateb, attore visto in Un Profeta eZero Dark Thirty, che intreccia una relazione con il personaggio della Exarchopoulos e che poi ha dei guai che metteranno in discussione anche la sua relazione.

Insicure è diretto dall’esordiente Marianne Tardieu che si affida però a due talenti molto interessanti realizzando un film che probabilmente varrà la pena di vedere.

Fonte: indiewire

 
 

Innocenti bugie: recensione con Tom Cruise

Innocenti bugie

Arrivala al cinema distribuito da 20th Century Fox Innocenti bugie, la nuova action comedy con protagonisti Tom Cruise e Cameron Diaz.

Una solitaria casalinga della provincia americana (Cameron Diaz) vede la sua vita sconvolta dopo aver partecipato ad un appuntamento al buio con quella che si rivela una super-spia internazionale (Tom Cruise) che la conduce in un pericoloso viaggio intorno al mondo per proteggere un’invenzione che potrebbe rivelarsi la chiave dei problemi energetici del pianeta.

A rileggerla sembrerebbe proprio un’ottima premessa per un episodio del famigerato Ethan Hunt. No, invece, anche se il protagonista è lo stesso (Tom Cruise) il film non è Mission Impossible anche se però ce lo ricorda moltissimo. Verrebbe da tirar fuori una cattiveria: manca poco che il copione di Innocenti bugie sia anche meglio dell’ultima avventura di Hunt, ma di certo è che senza dubbio c’è molta più ironia di fondo, rispetto al tormentato agente della serie MI.

Innocenti bugie inizia decisamente bene ed altrettanto velocemente prosegue per la sua strada senza mancare di omaggiare/rubare qua e la passando appunto per la serie MI, oppure da nomi più altisonanti come Intrigo internazionale di Hitchcock, o mi verrebbe in mente addirittura Indiana Jones per certi spunti. Contornato da momenti molto divertenti, tanto da far strillare il pubblico in più di una volta.

Innocenti bugie è decisamente un titolo per chi apprezza film leggeri, senza nessun pretesto “altro”, che intrattengono il pubblico per il semplice gusto di farlo e che per certi versi ci riescono, senza tralasciare in nessun momento quella che è la primordiale natura della mezzo cinematografico. E se forse vogliamo spingerci oltre e trovagli un pregio, beh questo mi sembra che sia il primo e forse unico, che viene in mente vedendo la pellicola. Una pecca si trova, se vogliamo, nel momento in cui c’è un maldestro tentativo di voler moralizzare un film che non è ha bisogno, trattandosi di una natura che non gli appartiene, e che inevitabilmente finisce per passare inosservata o addirittura invisibile.

Al contrario invece non passano di certo inosservati le meravigliose location che come un magnifico contorno deliziano la visione per palati decisamente avventurieri. Dall’incantevole isolotto personale in Jamaica, alla gelida Salisburgo austriaca, sino ad arrivare ad un finale affascinante e sensuale targato Spagna, in mezzo ad una corrida con tori decisamente arrabbiati.

A reggere la storia è chiamato in causa un discreto Tom Cruise, che non se la cava poi così male a differenza della partner Cameron Diaz che ha decisamente troppi denti per i miei gusti, e in questo caso se non ti chiami Julia Roberts è difficile sopportarlo per  109 minuti. Il risultato finale è un film che concepito per il grande pubblico si dimostra funzionale alla causa, intriso di testosterone, ironia, assurdità e azione, che decisamente non guastano.

 
 

Innocenti bugie: la spiegazione del finale del film

Innocenti bugie spiegazione finale
Tom Cruise e Cameron Diaz in Innocenti bugie. Foto di Frank Masi, SMPSP - © TM and 2010 Twentieth Century Fox and Regency Enterprises.

Innocenti bugie (il cui titolo originale è Knight and Day), uscito nel 2010, rappresenta un momento particolare nella filmografia del regista James Mangold. Dopo essersi fatto notare con opere intense e di forte carattere drammatico come Cop Land, Ragazze interrotte e Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line, Mangold si cimenta qui con un film d’azione dal tono molto più leggero, giocoso e orientato all’intrattenimento puro. Pur mantenendo una regia solida e attenta al ritmo, il film si distingue per un approccio volutamente sopra le righe e per l’uso di cliché del genere spy-action rivisitati in chiave comica e romantica.

Uno degli elementi centrali del film è senza dubbio la presenza carismatica di Tom Cruise, qui in un ruolo che gioca con la sua immagine da star d’azione. L’attore si diverte a parodiare se stesso, mettendo in scena un personaggio spericolato, imprevedibile e affascinante, mentre accanto a lui troviamo Cameron Diaz nel ruolo della protagonista femminile. La chimica tra i due è fondamentale per sostenere l’equilibrio tra azione adrenalinica e commedia sentimentale, facendo di Innocenti bugie un perfetto esempio di action comedy ad alta energia.

Per tono e impostazione, il film si può avvicinare ad altri titoli come Mr. & Mrs. Smith, The Tourist o Killers, tutti usciti in un periodo in cui il cinema d’azione flirtava con la commedia romantica, proponendo storie di spionaggio ed equivoci vissute da coppie affascinanti e ironiche. Pur non avendo avuto un enorme successo al botteghino, Innocenti bugie ha saputo conquistare nel tempo un seguito di appassionati proprio grazie al suo stile scanzonato. Nel resto dell’articolo, analizzeremo il finale del film, spiegandone i principali eventi e il significato sotteso alla conclusione.

Innocenti bugie cast
Tom Cruise e Cameron Diaz in Innocenti bugie. Foto di David James – © TM and 2010 Twentieth Century Fox and Regency Enterprises.

La trama di Innocenti bugie

Protagonisti del film sono June Havens e Roy Miller. I due si incontrano casualmente nello stesso aereo in volo verso Boston. Confidandosi segreti e sogni, entrambi iniziano a sviluppare una certa sintonia, ma June è del tutto ignara del fatto che Roy è in realtà una spia segreta dell’FBI. Lo scopre a sue spese nel momento in cui l’uomo si ritrova attaccato da diversi individui, che però Roy riesce facilmente a mettere fuori gioco. Nel tentativo di proteggere la donna, Roy fa infine atterrare l’aereo e narcotizzandola la porta in un luogo sicuro. Qui le spiegherà brevemente cosa sta accadendo, informandola del pericolo che ora corre per aver parlato con lui.

Roy, infatti, non è solo una spia, ma è anche in possesso di un’invenzione che potrebbe risolvere i problemi energetici del pianeta. Un suo collega ha infatti fatto il doppiogioco e vuole ora impadronirsi di quanto da Roy posseduto. Il suo intento è infatti quello di rivendere l’invenzione ad un gruppo di trafficanti senza scrupoli, ottenendo in cambio una grossa somma di denaro. Costretti a fare squadra pur di uscire vivi dai numerosi pericoli a cui vanno incontro, Roy e June avranno modo di conoscersi meglio e continuare a sviluppare il sentimento nato sull’aereo.

La spiegazione del finale del film

Nel terzo atto di Innocenti bugie, la trama raggiunge il suo punto di massima tensione quando Simon Feck, l’inventore del dispositivo, viene rapito dal vero traditore, l’agente Fitzgerald, e portato in Spagna per consegnarlo a un trafficante d’armi, Quintana. June, dopo aver partecipato al matrimonio della sorella, scopre invece a questo punto l’identità segreta di Roy visitando la casa dei suoi genitori, ignari che il figlio, in realtà ancora vivo, operi sotto copertura come agente segreto. Convinta di poter aiutare, June si lascia catturare per essere condotta da Quintana, fingendo di possedere la preziosa batteria “Zephyr”.

Tom Cruise e Cameron Diaz in Innocenti bugie
Tom Cruise e Cameron Diaz in Innocenti bugie. Foto di David James – © TM and 2010 Twentieth Century Fox and Regency Enterprises.

Durante la resa dei conti a Siviglia, Roy riesce a rintracciare June, salvandola e scatenando un inseguimento adrenalinico per le strade della città. Quintana trova la morte travolto da una mandria di tori, mentre Roy affronta Fitzgerald: gli consegna la batteria in cambio della salvezza di Feck, ma viene colpito da un colpo di pistola. Poco dopo, però, la Zephyr si rivela instabile e esplode, uccidendo Fitzgerald. Roy sopravvive e viene ricoverato in ospedale a Washington, ma scopre che i suoi superiori stanno pianificando di eliminarlo. A quel punto interviene June, travestita da infermiera, che lo droga per portarlo via e ricominciare insieme una nuova vita, in fuga verso Capo Horn.

Il significato del finale rispecchia lo spirito dell’intero film: un mix di romanticismo, azione e ironia. Roy e June abbandonano ogni legame con il mondo dello spionaggio per scegliere una vita all’insegna dell’imprevisto e della libertà. La fuga finale non è soltanto fisica, ma rappresenta anche una scelta di campo: preferire l’amore, la fiducia e la spontaneità a un sistema freddo e calcolatore come quello delle agenzie governative.

Temi come la doppia identità, la fiducia nelle relazioni e la volontà di riscrivere il proprio destino emergono con forza nel finale. Innocenti bugie gioca con i cliché del genere action-romance per raccontare una storia che parla anche di riconciliazione con sé stessi e con il proprio passato. Roy, che ha vissuto nell’ombra con una falsa identità, trova finalmente un equilibrio attraverso il legame con June, una donna che, pur catapultata in un mondo folle, decide di abbracciarlo per ciò che è. Una conclusione che ribalta il classico “vissero felici e contenti” in chiave dinamica e fuori dagli schemi.

 
 

Innocenti bugie: dal cast alle location, le curiosità sul film con Tom Cruise

Innocenti bugie film
Tom Cruise and Cameron Diaz in Innocenti bugie. Foto di Frank Masi, SMPSP - © TM and 2010 Twentieth Century Fox and Regency Enterprises.

James Mangold è oggi uno dei registi più apprezzati e richiesti di Hollywood, distintosi nel corso degli anni con film di generi diversi tra loro. Dal biopic Quando l’amore brucia l’anima al western Quel treno per Yuma, dal cinecomic Logan – The Wolverine all’avventura di Indiana Jones e il Quadrante del Destino. All’interno della sua filmografia non mancano però anche un paio di commedie, tra cui spicca Innocenti bugie (qui la recensione), che al divertimento mescola anche tanta adrenalinica azione. Diretto nel 2010, questo ha visto riformarsi sul grande schermo una coppia di attori particolarmente celebri. Si tratta di Tom Cruise e Cameron Diaz, che avevano già recitato insieme in Vanilla Sky.

Prima di prendere vita, il progetto del film ha avuto una lunga gestazione e numerose riscritture. Si stima che più di 12 sceneggiatori abbiano dato il proprio contributo alla sceneggiatura, anche se alla fine solo Patrick O’Neill ottenne il credito, essendo sue le principali modifiche. Come sempre, però, la presenza di Mangold alla regia ha permesso al film di acquisire un certo carattere, bilanciando con grande cura tanto la comicità quanto le sequenze più dinamiche. Queste, in particolare, presentano infatti un’azione degna dei grandi action per cui Cruise è globalmente conosciuto.  Tutto ciò ha permesso al film di affermarsi come un buon successo.

A fronte di un budget di 117 milioni di dollari, Innocenti bugie è infatti arrivato ad incassarne circa 262 in tutto il mondo. Per gli amanti del genere si tratta di un film assolutamente da recuperare, anche solo per vedere Cruise e la Diaz in ruoli per loro grossomodo inediti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Innocenti bugie spiegazione finale
Tom Cruise e Cameron Diaz in Innocenti bugie. Foto di Frank Masi, SMPSP – © TM and 2010 Twentieth Century Fox and Regency Enterprises.

La trama di Innocenti bugie

Protagonisti del film sono June Havens e Roy Miller. I due si incontrano casualmente nello stesso aereo in volo verso Boston. Confidandosi segreti e sogni, entrambi iniziano a sviluppare una certa sintonia, ma June è del tutto ignara del fatto che Roy è in realtà una spia segreta dell’FBI. Lo scopre a sue spese nel momento in cui l’uomo si ritrova attaccato da diversi individui, che però Roy riesce facilmente a mettere fuori gioco. Nel tentativo di proteggere la donna, Roy fa infine atterrare l’aereo e narcotizzandola la porta in un luogo sicuro. Qui le spiegherà brevemente cosa sta accadendo, informandola del pericolo che ora corre per aver parlato con lui.

Roy, infatti, non è solo una spia, ma è anche in possesso di un’invenzione che potrebbe risolvere i problemi energetici del pianeta. Un suo collega, John Fitzgerald, però, ha fatto il doppiogioco e vuole ora impadronirsi di quanto da Roy posseduto. Il suo intento è infatti quello di rivendere l’invenzione ad un gruppo di trafficanti senza scrupoli, ottenendo in cambio una grossa somma di denaro. Costretti a fare squadra pur di uscire vivi dai numerosi pericoli a cui vanno incontro, Roy e June avranno modo di conoscersi meglio e continuare a sviluppare il sentimento nato sull’aereo.

Il cast del film

Come anticipato, il personaggio della spia Roy Miller è interpretato dall’attore Tom Cruise. Prima di questi, però, era stato considerato anche Adam Sandler, il quale rifiutò poiché non si sentiva a suo agio a recitare in un film con le armi. Cruise, all’epoca, era in ballo anche per recitare nei film Salt e The Tourist, ma preferì Innocenti bugie in quanto attratto dagli elementi comici e dal ruolo, che desiderava però modificare con alcune sue idee originali. Come suo solito, l’attore rifiutò di essere sostituito da controfigure, interpretando personalmente tutte le scene più pericolose, eseguendo anche cadute e salti senza l’utilizzo di apparecchiature di sicurezza.

Accanto a lui, nei panni di June Havens vi è invece l’attrice Cameron Diaz, che aveva già avuto modo di confrontarsi con un ruolo a metà tra il comico e l’action con Charlie’s Angels. Anche lei, come Cruise, si sottopose ad un allenamento che le permise di eseguire personalmente tutte le acrobazie più complesse. Nei panni di John Fitzgerald, l’agente doppiogiochista, vi è invece Peter Sarsgaard, mentre Paul Dano è Simon Feck, l’inventore del prezioso marchingegno energetico. La premio Oscar Viola Davis è Isabel George, direttrice della CIA, mentre Jordi Molla è l’assassino Antonio Quintana. Tra i villain del film si ritrova anche l’attrice Gal Gadot, nei panni dell’assassina Naomi. Maggie Grace, infine, è Aprile Havens, sorella di June.

Innocenti bugie cast
Tom Cruise e Cameron Diaz in Innocenti bugie. Foto di David James – © TM and 2010 Twentieth Century Fox and Regency Enterprises

Le location del film

Il film Innocenti bugie è stato girato in numerose location internazionali che contribuiscono al ritmo frenetico e all’atmosfera esotica della storia. Tra le principali ambientazioni figurano Boston, dove inizia l’avventura, e la bellissima città di Siviglia, in Spagna, teatro delle sequenze finali ricche di azione. Altre scene sono state girate in Austria e nei suggestivi paesaggi alpini, mentre alcune sequenze invernali sono ambientate nei Pirenei. Le riprese hanno incluso anche Los Angeles e le isole Keys in Florida. Queste location, molto diverse tra loro, aiutano a costruire l’idea di un viaggio continuo e avventuroso in giro per il mondo.

Il trailer di Innocenti bugie e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Innocenti bugie è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. In alternativa, il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 31 gennaio alle ore 21:25 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

 
 

Innocenti Bugie con Tom Cruise in Tv

Serata all’insegna dell’action e della comedy quella in programmazione in prima serata su Italia 1, infatti, alle ore 21 andrà in onda il film Innocenti Bugie co protagonisti Tom Cruise e Cameron Diaz.

Innocenti BugieInnocenti bugie (Knight and Day) è un film del 2010 diretto da James Mangold ed interpretato da Tom Cruise e Cameron Diaz.

La pellicola vede una donna, June, incontrare casualmente la spia Roy Miller e ritrovarsi suo malgrado coinvolta in rocambolesche disavventure in giro per il mondo, tra sparatorie ed inseguimenti.

Il film nasce da uno script intitolato Trouble Man, in seguito riscritto da diversi sceneggiatori iscritti allaWriters Guild of America.

Le riprese del film sono iniziate a Boston a metà settembre 2009 con il titolo Wichita, cambiato in fase dipost-produzione con Knight and Day. Le riprese sono continuate in altre località del Massachusetts; in seguito sono state girate delle scene a Salisburgo, in Austria e a Siviglia, in Spagna.

Protagonisti del film sono Tom Cruise e Cameron Diaz, che tornano a recitare assieme dopo Vanilla Skydel 2001. Del cast fanno parte anche gli attori statunitensi Peter Sarsgaard, Maggie Grace, Marc Blucas ePaul Dano e l’attore spagnolo Jordi Mollà.

Aeroporto di Wichita Mid-Continent. June Havens incontra casualmente il misterioso Roy Miller e si ritrova nello stesso aereo con lui verso Boston. I due parlano, confidandosi sogni e desideri mai realizzati, come quelli di viaggiare fino a Capo Horn. Mentre June è in bagno, Roy viene attaccato da alcuni uomini armati e li uccide. Fa poi atterrare l’aereo da solo e spiega a June che potrebbe venire braccata da agenti di un suo collega, Fitzgerald. Quindi la narcotizza.

Risvegliatasi nella propria abitazione la ragazza viene effettivamente contattata da agenti dell’FBI ma Roy riesce a salvarla in più occasioni. L’uomo deve custodire Zefiro, una rivoluzionaria batteria inesauribile e deve proteggere il giovane Simon Feck, inventore dello Zefiro. Roy spiega a June che il collega Fitzgerald ha fatto il doppiogioco (accordandosi per consegnare il tutto al trafficante Antonio) ed è riuscito ad incastrare Roy al suo posto. A Salisburgo l’FBI spiega a June che in realtà è Roy stesso il doppiogiochista e la donna finisce col consegnarlo agli agenti; Roy però scompare con lo Zefiro.

L’FBI prosegue le ricerche e June torna a casa, sebbene non si arrenda; decide così di fingere di essere in possesso di Zefiro per trovare Roy. Subito viene catturata e portata a Siviglia da Antonio. Quando il criminale comprende il bluff decide di ucciderla ma Roy ricompare, salvandola ed impedendo che Fitzgerarld consegni Simon ad Antonio. Intanto, Roy e June si scoprono innamorati. Minacciando Simon, Fitzgerald spara a Roy e fugge con Zefiro, che però gli esplode in mano, uccidendolo: la batteria era ancora instabile. Roy finisce così all’ospedale e una volta guarito è pronto a ricominciare la sua vita da spia. Interviene però June, che lo rapisce e lo conduce verso Capo Horn.

 
 

Innocence: recensione del documentario di Guy Davidi

Innocence di guy Davidi

Ci sono voluti più di 10 anni e il sostegno di una produzione danese per realizzare un film come Innocence. Guy Davidi, regista e sceneggiatore israeliano, ha messo in piedi un documentario critico e toccante. Innocence affronta un tema di punta per i giovani d’Israele: il servizio militare obbligatorio.

Presentato alla 79ª Mostra internazionale di Venezia nella sezione OrizzontiInnocence è prodotto da Danish Documentary Production, Medalia Productions, Making Movies  e Real Lava Sagafilms.

Di cosa parla Innocence

Innocence è un collage di testimonianze che parla di forze armate mettendo in primo piano i due suoi maggiori nemici: innocenzasensibilità. In Israele, fin da  bambini i cittadini imparano le gesta e l’importanza dell’esercito. Attraverso un’opera di storytelling che inizia all’asilo, gli israeliani vengono incoraggiati a prestare servizio militare. Così, non appena compiono 18 anni sono obbligati a unirsi all’esercito: i ragazzi per 36 mesi, le ragazze per 24.

Il regista del film Guy Davidi sceglie quindi di creare una narrazione opposta: invece di cantare le gesta dei soldati, racconta di coloro che, costretti al servizio militare, hanno perso la vita: c’è chi è rimasto ucciso e chi ha scelto il suicidio. Unendo video amatoriali, interviste ai parenti delle vittime, lettere d’addio, disegni e riprese sul campo, Innocence mostra la perdita d’innocenza a cui sono costretti i ragazzi d’Israele.

Dall’olocausto alla militarizzazione

InnocenceFino a che punto la narrazione dell’olocausto è storia e quando diventa invece uno strumento politico? Questa è la tagliente domanda che Davidi vuole porre al pubblico, in primo luogo ai suoi concittadini. Oggi l’Israele è abilissimo nella narrazione dell’utilità e dell’eroicità del proprio esercito. Facendo leva sui soprusi subiti dagli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, il governo sembra giustificare la necessità di avere delle forze armate potenti e pronte a difendere i cittadini.

Mostrare la realtà in modo critico

L’autore smonta completamente la legittimazione della violenza messa in piedi dal governo israeliano. Per riuscire nella sua operazione, il regista non fa altro che servirsi della realtà: prende i video amatoriali realizzati tra le mura domestiche, riprende i bambini che giocano vicino al confine militare, si reca nelle scuole dove le maestre spiegano ai bambini e ai ragazzi le gesta dell’esercito. Da tutto questo materiale vero, calato negli eventi e nella quotidianità, scaturisce in maniera naturale il documentario. Non serve aggiungere altro, la realtà si commenta da sola.

Il punto di vista dei deboli: i bambini

innocence guy davidiL’operazione del regista gira tutta attorno all’arte del raccontare: mostra il lato oscuro della politica di militarizzazione adottata dal suo Paese. In particolare, pone luce sulle storie non raccontare e sulle personalità non adatte alle armi. In una parola, i deboli. La debolezza però non viene condannata e neppure compatita. Davidi vuole far prendere coscienza dell’esistenza di essa, cosa che non avviene di frequente in Israele.

Chi sono, per eccellenza, i deboli, le creature da proteggere? I bambini. È l’autore stesso ad esprimere il suo interesse per i più piccoli. ”Non c’è niente che mi tocchi di più della sensibilità di un bambino quando scopre il mondo, e non c’è niente che mi ferisca di più che vederla annientata. Israele non è un luogo in cui si valorizza l’innocenza.”

Un percorso a tappe

Per arrivare al cuore dello spettatore, Davidi inizia il suo documentario mostrando i disegni dei bambini, opere per eccellenza sincere e innocenti, che però raffigurano i soldati. Da qui, step dopo step, segue la crescita di un cittadino: la fine delle scuole, l’inizio dell’addestramento, il giuramento, tutti i passaggi che, a poco a poco, tolgono innocenza ai giovani israeliani.

 
 

Innocence of Muslims può restare su Youtube. Taglia di 100mila dollari sull’autore

Innocence of Muslims, breve e artigianale film anti musulmano che sta incendiando il Medio Oriente, può restare su Youtube: nessun effetto infatti ha sortito il tentativo di Cindy Lee Garcia,una

 
 

Inner Workings: il trailer del nuovo corto Disney

Walt Disney Animation Studios ha diffuso il primo trailer di Inner Workings, il nuovo cortometraggio Disney che arriverà al cinema con Oceania.

Ecco il trailer di Inner Workings

Diretto da Leo Matsuda, che ha già lavorato a Big Hero 6 e Ralph Spaccatutto, Inner Workings (letteralmente ‘funzionamento interno’) racconta la storia della lotta interna tra pragmatismo e logica e avventura e istinto nel corpo di un uomo.

Il film arriverà al cinema insieme a Oceania.

Oceania uscirà il 22 dicembre in Italia. La sceneggiatura porterà la firma degli stessi registi in collaborazione con Jared Bush, Pamela Ribon e Taika Waititi.

Trama: Vaiana è una teenager vivace che decide di partire in barca per una missione rischiosa, intenzionata a onorare il destino mai compiuto dei suoi antenati. Incontrerà il semidio Maui (Dwayne Johnson) e, insieme a lui, attaverserà l’Oceano Pacifico in un viaggio ricco d’azione.

Nel cast vocale originale del film ci sono  l’esordiente di 14 anni Auli’i Cravalho, che doppierà la protagonista Vaiana, Dwayne Johnson e Phillipa Soo, cantante e attrice statunitense.

 
 

Inner Workings recensione del cortometraggio Disney

inner workings

Come ormai da tradizione Disney/Pixar, con ogni nuovo lungometraggio d’animazione, arriva al cinema anche un corto che precede il film. In genere sempre delizioso e geniale allo stesso tempo. Tra i più belli ricordiamo la poesia di Paperman oppure il recentissimo e dolcissimo Piper. A precedere Oceania, dal 22 dicembre in sala, c’è Inner Workings. Diretto da Leo Matsuda, che ha già lavorato a Big Hero 6 e Ralph Spaccatutto, il cortometraggio (il cui titolo, tradotto alla lettera, significa ‘funzionamento interno’) racconta la storia della lotta interna tra pragmatismo e logica e avventura e istinto nel corpo di un uomo.

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Il protagonista, Paul, è un impiegato un po’ grigio e metodico, che cerca di controllare il suo impulso a godersi la vita per non correre nessun pericolo. Il suo cervello e il suo cuore sono in continua lotta, ma il primo finisce sempre per avere la meglio, fino a che non realizza che non correre alcun rischio per paura di finire male equivale a non vivere affatto.

Inner Workings: il trailer del nuovo corto Disney

Ricordando vagamente l’impostazione di Inside Out, Inner Workings è un buffo esperimento che strappa un sorriso e invita a riflettere sulla qualità della vita che conduciamo, ma allo stesso tempo manca della magica poesia a cui questo tipo di prodotto ha abituato il suo pubblico.

 
 

Inner Workings è il nuovo cortometraggio Disney

Svelato il titolo e il logo del nuovo corto Disney che precederà sul grande schermo Oceania (in originale Moana). Parliamo di Inner Workings e arriverà a novembre insieme al film.

Il cortometraggio doveva essere al cinema con Zootropolis, ma alcuni ritardi non hanno permesso che ciò accadesse. Inner Workings racconta il conflitto interiore di un uomo, tra mente e cuore. Chiaramente è un omaggio a Inside Out, ma anche una citazione di Reason and Emotion, cortometraggio del 1943.

Il progetto mescolerà animazione tradizionale con CGI e sarà diretto da Leo Matsuda.inner-workings

Diretto da Ron Clements e John Musker, Oceania uscirà a Natale in Italia e vede nel cast principale l’esordiente di 14 anni Auli’i Cravalho, che doppierà la protagonista Vaiana, e Dwayne Johnson.

 
 

Inner City: svelato il nuovo titolo del film con Denzel Washington

denzel washington inner city

Nonostante le riprese del film si siano appena concluse, Sony Pictures ha rivelato pochissimi dettagli sul nuovo legal drama con Denzel Washington e Colin Farrell che, almeno inizialmente, si sarebbe dovuto intitolare Inner City.

Il film, scritto e diretto dal regista de Lo Sciacallo Dan Gilroy, racconterà le vicende di un avvocato difensore molto idealista che ha dedicato la sua vita e il suo lavoro ad aiutare gli oppressi. Dopo aver accettato un incarico per un prestigioso studio legale, il protagonista deciderà di lavorare a un caso che gli cambierà la vita. Denzel Washington fu preso in considerazione come protagonista sin dall’agosto del 2016 e la notizia fu poi resa ufficiale. Tuttavia, a lungo non si è saputo nient’altro sul film oltre al titolo.

Come un fulmine a ciel sereno, The Hollywood Reporter ha oggi riferito che il film s’intitolerà ufficialmente Roman Israel, Esq., il che farà probabilmente riferimento al nome del personaggio di Washington e fa pensare che il film ruoterà intorno esclusivamente a lui. Sebbene le riprese principali siano state appena concluse, il film non ha ancora una data di uscita ma si suppone che potrebbe venir mostrato nelle sale nell’ultimo quadrimestre del 2017, giusto in tempo per la stagione degli Oscar.

Roman Israel, Esq. si svolgerà negli anni ’70, come dimostrato da recenti immagini trapelate online di Washington vestito secondo la moda dell’epoca. Oltre a Denzel Washington, il cast includerà Colin Farrell e Carmen Ejogo, più nota per il suo lavoro in Alien: Covenant.

Con il film ormai in post-produzione, Girloy ha rivelato che il prossimo progetto lo riunirà a Jake Gyllenhaal e Rene Russo, già protagonisti dell’acclamato Lo Sciacallo. Nessun dettaglio sul film è stato ancora svelato tranne che riguarderà il mondo dell’arte.

Vi terremo sicuramente aggiornati sui prossimi sviluppi di Roman Israel, Esq. appena verranno rivelati da Sony Pictures.

 
 

Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro: recensione del film

Inkheart - La leggenda di cuore d'inchiostro

E se tutte le favole che si leggono ad alta voce prendessero vita propria entrando nel nostro mondo? Questo diventa un grande problema per Mortimer Folchart, rilegatore e, si scoprirà in seguito, lingua di fata, capace di dar vita a ciò che legge. Il problema è ancora maggiore quando per ogni personaggio che viene fuori dai libri, una persona del mondo reale vi finisce dentro. Ed è questo il motore di Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro: la ricerca decennale di un famigerato libro che prima ha sputato fuori buoni e cattivi, e poi ha risucchiato dentro la moglie di Mortimer, detto Mo.

Il cinema ha sempre attinto dalla letteratura, sia per quanto riguarda i soggetti da trattare, sia per le storie vere e proprie che vengono narrate, basti pensare a La Storia Infinita, e al legame che si crea tra il piccolo lettore Bastian e il regno di Fantasia. E proprio una relazione simile lega Mo e Inkheart, ma laddove Bastian è affascinato dal libro e volle continuare a leggere, per Mo la lettura diventa un peso, un fardello troppo pesante, e che infatti suo malgrado passerà alla figlia.

Inkheart La leggenda di cuore d’inchiostro il fantasy tra fiaba e narrazione

Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro, pur avendo dell’ottimo materiale per una storia se non Infinita, quantomeno Fantastica, crolla su se stesso. Quando tutto è possibile, ma niente è permesso, quando il super eroe con i super poteri ha già le sue responsabilità e non deve rendersene conto durante il viaggio, il meccanismo si inceppa e si hanno risultati come Inkheart, che purtroppo per gli appassionati del genere non ha sostanza, anche se bisogna riconoscere che è la dimostrazione di come si possano realizzare begli effetti visivi senza budget astronomici.

Un cast avvero eccezionale con Brendan Fraser e Helen Mirren non basta a far decollare Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro che cerca di portare lo spettatore al gran finale trascinandosi dietro stralci di tensione mal formulata e che promette di esplodere alla fine ma che invece crolla su se stesso lasciando l’ormai smaliziato spettatore a bocca asciutta.

 
 

Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro: recensione

Inkheart - La leggenda di cuore d'inchiostro

Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro è il film del 2009 di Iain Softley con protagonisti Brendan Fraser (Mortimer “Mo” Folchart); Andy Serkis (Capricorno); Eliza Bennett (Maggy); Paul Bettany (Dita di Polvere); Helen Mirren (Elinoir); Sienna Guilloty (Theresa “Resa”); Jamie Foreman (Basta); Jim Broadbent (Fenoglio); Rafi Gavron (Farid) e Jennifer Connelly (Roxane).

Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro, la trama: Mortimer, un appassionato rilegatore di libri antichi, è da tempo alla ricerca di Inkheart, un libro letto molti anni prima per l’ultima volta alla piccola Meggie, sua figlia, insieme alla moglie Resa. Purtroppo in quell’occasione Mo scopre il suo incredibile dono; lui è una lingua di fata capace di animare l’inchiostro di ogni libro si trovi a leggere a voce alta.

La scoperta ebbe pero conseguenze drammatiche perché quella sera la moglie Resa fu intrappolata nel libro. Inizia così la disperata ricerca dell’ultima copia del libro rimasta ancora in circolazione, con la quale Mortimer spera di riportare nel suo mondo la moglie, resa prigioniera del perfido Capricorno, intento quest’ultimo a creare un grande regno con l’aiuto del malvagio Ombra.

Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro, l’analisi

E’ il fantastico mondo dei libri. Vivere una realtà altra diversa dalla nostra, sradicarsi completamente da ogni connotato che possa offuscare la nostra immaginazione e lasciarci liberi di viaggiare con la mente in quelle terre e in quelle epoche in cui aleggia sempre quel non so che di illusorio, ma allo stesso tempo incredibilmente realistico; un’alienazione mentale attraverso la quale si è in grado di sconfinare oltre ogni tempo, oltre ogni spazio conosciuto.

Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro si colloca proprio in questo scenario, noto già con La storia infinita di Wolfgang Petersen.

Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro, tratto dall’omonimo romanzo di Cornelia Funke, vede come protagonista Brendan Fraser, oramai perfettamente calatosi nelle vesti dell’eroe alla scoperta di verità millenarie e di tesori oltreoceano, il cui ruolo è stato fortemente preteso dall’autrice, entusiasta di una riproduzione cinematografica del suo libro. Purtroppo il riscontro dei botteghini non ha sortito il medesimo entusiasmo da parte del pubblico, tanto da costringere un dietro front da parte della New Line Cinema per la produzione dei due sequel Inkspell e Inkdeath. Nonostante il tema di fondo sia assolutamente lodevole, sebbene confinato a pochi strascichi rammentati superficialmente durante il film, la pellicola non soddisfa le aspettative del box office, relegandolo ad un pubblico meno esigente e decisamente meno influente.

Inkheart - La leggenda di cuore d'inchiostro

Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro si confonde così tra gli esperimenti di coloro che confidando nel successo del romanzo, cercano di eguagliarsi in meriti e in riscontri economici attraverso una riproduzione affrettata e banale, avallandosi di straordinari effetti speciali che soli non bastano però a conferire la giusta qualità dalla quale dipende il successo della pellicola.

Diversamente dalla Storia infinita, con Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro si diventa non solo protagonisti della storia, ma autori della stessa, in grado di dispiegare a proprio piacimento le dinamiche del racconto. Queste, almeno, sono le intenzioni che trapelano dalla pellicola, la volontà di  promuovere un coinvolgimento non solo passivo, limitato alla partecipazione degli eventi, ma rendersi ideatori di ciò che si vive sfogliando di volta in volta le pagine di un libro.

La grande magia della lettura è ben ribadita da Helen Mirren, l’eccentrica zia di Meggie, già a pochi minuti dall’inizio del film, quando, rivolgendosi alla nipote, racconta affascinata delle sue avventure vissute nei più lontani paesi e nei tempi più remoti, in quella grande sala, colma solo di migliaia di libri, il suo vero ed unico tesoro di tanta ricchezza palesata. Il modo marcato con il quale il regista Iain Softley decide di svelare la reale ratio del film a pochi minuti dall’inizio, fa pensare ad un rimedio veloce e indispensabile che possa ovviare a delle carenze narrative, durante le quali, senza una opportuna e preventiva premessa, sarebbe effettivamente difficile carpirne il vero messaggio.

C’è comunque di vero in tutto questo che i libri amano chiunque li apra.