Viva la Sposa è la
storia di Nicola (Ascanio Celestini), un alcolista
che passa il tempo fingendo sempre di voler smettere. È la storia
di Anna (Veronica Cruciani), una prostituta con un
figlio, Salvatore, di cui non sa chi sia il padre, che cerca di
imparare come fare piccole truffe da Sasà (Salvatore
Striano). È la storia di Sofia (Alba
Rohrwacher), chiamata così dal padre perché avrebbe
voluto che fosse come la Loren nei film di De Sica, che vuole
scappare da Roma alla volta della Spagna, ma alla fine resta a
Cinecittà. È la storia della madre di Nicola (Barbara
Valmorin), che prima di morire vorrebbe vedere suo figlio
sposato con Sofia. È la storia del carrozziere Abruzzese, dal quale
Nicola nasconde Anna, dopo che lei ha sparato al suo
protettore.
Tutte queste storie ritratte da
Celestini sono abitate da personaggi senza speranza, emarginati,
che nella loro condizione quasi disperata, non riescono immaginare
una ribellione possibile e si lasciano, quindi, trascinare dal
caso.
Viva la Sposa
generalmente è un’espressione usata come buon augurio, ma in questo
film indica, invece, un’altra storia, che sta al di sopra di tutte
le altre, quella di un’attrice americana che, dopo essersi
svegliata dal coma si sposa e fa un lungo viaggio di nozze girando
l’Italia. I personaggi la seguono attraverso la televisione e i
giornali: la vedono che passeggia tra le rovine dell’Aquila
piuttosto che in gondola a Venezia o in giro per Roma, sempre con
il suo vestito da sposa e ogni volta gli italiani che la vedono
applaudono dicendo “Viva la sposa! Viva la sposa!”. In realtà ‘la
sposa’ è una storia di cornice che incrocia la strada con i
personaggi del film, che sembrano marionette senza nessuna
possibilità di attaccarsi ad un filo. Tutti quanti vivono in un
flusso continuo e casuale di eventi, a cui nessuno sembra in grado
di opporsi; la loro visione fatalistica della vita li porta ad
accettare passivamente le loro vite senza mai tentare di modificare
lo status quo.
Con la sua ambientazione nel
Quadrato, quartiere periferico romano, amato, indagato e filmato da
Pier Paolo Pasolini, il riferimento al
poeta-regista risulta immediato e le storie di vita che racconta
Celestini ricordano vagamente quelle pasoliniane.
Con la sua performance Celestini dà
l’ennesima prova di essere un attore straordinario e, per seconda
volta dietro la macchina da presa dopo il suo debutto nel 2010 con
La Pecora Nera, si dimostra bravissimo
sia nella veste di regista cinematografico che in quella di
sceneggiatore, in quanto il film è ben costruito anche nella
narrazione.
Vanno inoltre menzionate le
interpretazioni del bravo Salvatore Striano e di
Alba Rohrwacher, sempre magnifica in ogni
ruolo.
Acquisisce le quote di maggioranza
della cineteca di Exclusive Media Group,
assumendone anche il controllo dei progetti in fase di sviluppo,
così come i sequel e i diritti di remake dei film di proprietà
della EMG.
AMBI Group di
Andrea Iervolino e Monika Bacardi, holding che si
occupa di integrare verticalmente il finanziamento, la produzione e
distribuzione di progetti cinematografici e Exclusive Media
Group, società di intrattenimento cinematografico, hanno
annunciato un accordo in base al quale AMBI acquisirà la
maggioranza della cineteca di Exclusive Media
Group. L’acquisizione da parte di AMBI è avvenuta in
collaborazione con Raven Capital Management LLC – una società di
private equity con sede a New York.
I 400 titoli acquisiti da AMBI Group
si estendono su una gamma incredibilmente varia di film, dai
blockbuster commerciali a cult come Apocolypto, Tutto può
cambiare, The Big Easy, Cruel Intentions, Donnie Darko, Hamlet, Le
Idi di marzo, I Heart Huckabees – Le strane coincidenze della vita,
Hit & Run, La Passione di Cristo, La leggenda di Bagger Vance,
Memento, Metallica Through the Never, The Mexican, Parkland, Robot
and Frank, Rush, The Singing Detective, Skiptrace, Sliding Doors,
Snitch – L’infiltrato, The Way Back, We Were Soldiers e
molti altri.
Andrea Iervolino
commenta: “La nostra missione resta quella di costruire un
forte studio globale con una catena di valori in espansione. Con
questa acquisizione, abbiamo fatto un passo importante nella
costruzione del nostro futuro”.
Lady Bacardi
aggiunge: “Noi, naturalmente, controlleremo attentamente i
sequel e i remake dei film per coglierne tutte le opportunità e
determinare ciò che si adatta meglio alle nostre strategie
creative, per assicurarci che tutto sia in linea con i nostri
obiettivi”.
Oltre ai titoli della cineteca, AMBI
ha acquisito i diritti per lo sviluppo dei progetti cinematografici
della EMG, così come sequel e remake di proprietà della EMG. I
termini finanziari dell’accordo non sono stati resi noti, ma
l’accordo del gruppo AMBI con una delle cineteche di maggior valore
nel mondo dell’entertainment irrobustisce sostanzialmente una
società che ha già all’attivo dieci film in produzione solo nel
2015 e oltre 15 dello scorso anno. AMBI Group è rapidamente emersa
come uno delle più prolifiche società di finanziamento, produzione
e distribuzione del settore cinematografico, con la capacità di
sviluppare una vasta gamma di film per il cinema di alto
livello.
Tra i film del gruppo AMBI ci sono
la favola contemporanea “This Beautiful Fantastic” con Jessica
Brown Findlay e Tom Wilkinson; un omaggio al classico film di
Federico Fellini “La Dolce Vita”; “In Dubious Battle” di James
Franco, con un cast corale che comprende lo stesso Franco, Nat
Wolff, Selena Gomez, Vincent D’Onofrio e Robert Duvall; il film di
animazione in 3D per la famiglia “Arctic Justice: Thunder Squad”,
con le voci di John Cleese, Alec Baldwin, James Franco, Angelica
Huston e Heidi Klum; il thriller fantascientifico “Rupture” con
Noomi Rapace, Michael Chiklis e Peter Stormare; il thriller
psicologico “Lavender”, interpretato da Abbie Cornish e Dermot
Mulroney; la commedia romantica “All Roads Lead to Rome”, con Sarah
Jessica Parker; il film drammatico di Barry Levinson “The
Humbling”, con Al Pacino e lo sci-fi thriller d’azione “Andron:
Black Labyrinth”, con Alec Baldwin e Danny Glover.
Il ricordo commovente di una figlia
è molto più forte di tante foto condivise, di tanti tributi
dedicati e oggi Zelda Williams ha voluto ricordare
il padre, Robin Williams, con questo toccante
lettera:
Arriva uno speciale su
Gray’s Anatomy 12, dalle pagine di Entertainment
Weekly, in cui l’autrice e creatrice Shonda
Rhimes insieme a Ellen
Pompeo annunciano le basi per il nuovo capitolo di
vita dello show senza Derek. A tal proposito
inizia la creatrice:
Quando Cristina ha detto quella
cosa, Meredith ha realizzato che stava perdendo i suoi obiettivi.
Nel tentativo di non diventare come sua madre, ha provato troppo a
essere qualcosa di meno. Quello che ho amato nell’undicesima
stagione è stato vedere lei dire: “questa non sono io“. Inoltre è
stato interessante per me scoprire che il pubblico, specialmente le
donne, è così condizionato nel credere che ci sia sempre una
favola, mentre nessuno si ferma a pensare che una favola potrebbe
non essere la definizione di felicità. Meredith questo lo sapeva
già. E lo si percepisce bene nel momento in cui ha guardato Derek
in fin di vita e gli ha detto: “Io posso vivere senza di te ma non
voglio“, che è una dichiarazione molto potente per una donna, e
cioè tu mi sei complementare, ma non mi completi.
Ellen Pompeo invece
parla di coloro che credavano lo show bollito senza Derek:
Cerchiamo di essere realisti per
un secondo, e dire questo è davvero difficile per il mio ego. Ok,
tutti ne abbiamo uno!
La 20th Century
Fox ha diffuso un nuovo contributo video dei
Fantastic 4 – I fantastici quattro, protagonisti
sono i poteri della Donna Invisibile e de La Cosa:
In Fantastic 4 – I fantastici
quattroKate
Mara vestirà i panni di Sue Storm / La Donna
Invisibile. Jamie Bell quelli
invece di Ben Grimm / La
Cosa. Miles Teller interpreterà il
ruolo di Reid Richards /
Mr. Fantastic, mentre Michael B.
Jordan sarà Johnny Storm / La Torcia Umana.
Nel cast anche Tim Blake
Nelson e Reg E.
Cathey.
Fantastic 4 – I fantastici quattro, moderna
re-interpretazione del team di supereroi più longevo della Marvel, è la storia di quattro
giovani che vengono teletrasportati in un pericoloso universo
alternativo, che altera la loro forma fisica in un modo
sconvolgente. Le loro vite vengono inequivocabilmente stravolte, il
team dovrà imparare a controllare le loro nuove abilità e a
lavorare insieme per salvare la Terra da un loro vecchio amico
diventato nemico.
Come molti di voi sapranno è uscito
il trailer ufficiale di Arrow 4, l’atteso
quarto ciclo di episodi della serie televisiva targata The
CW/DC. Ebbene oggi vi sveliamo i 22 momento più attesi
della visti nel trailer:
La super modella Cara
Delevingne ormai è più dentro il cinema che sulle
passerelle di moda, e proprio in questi giorni ha debuttato con il
suo ultimo film, la pellicola Città di
carta, e in attesa di vederla in Suicide Squad, eccola nell’Autunno
2015 per Mango al finco di Kate Moss.
La 20th Century Fox
ha diffuso un nuovo contributo video dal nuovo
adattamento Hitman Agent 47, il film
con protagonisti Rupert
Friend, Zachary
Quinto, Hannah
Ware, Thomas
Kretschmann e Ciarán Hinds.
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Nel film accanto a
Rupert Friend ci sono Zachary
Quinto e Hannah Ware.
Hitman Agent 47 sarà un sequel di
Hitman – l’Assassino del 2007, con
Timothy Olyphant e Olga
Kurylenko, a sua volta basato sul video game omonimo della
Square Enix. Chuck Gordon, Alex Young e
Adrian Askarieh produrranno con la 20th Century
Fox distributing. Daniel Alter sarà produttore
esecutivo.
Hitman –
l’Assassino ha come protagonista un agente-assassino
geneticamente modificato che ha per nome un numero, 47.
Quest’ultimo, sempre ligio nel portare a termine il proprio
compito, risveglierà la propria coscienza grazie all’incontro con
una prostituta russa. Pur rivelando poco di se stesso e trattenendo
al massimo le proprie emozioni, l’agente 47 riesce a trasmettere
fascino, carisma e un profondo senso enigmatico.
Per la seconda settimana consecutiva
i Minions sono in vetta al Box Office Italia e con
altri 4.8 milioni di euro incassati raggiungono la
cifra 15.4 milioni di euro complessivi, candidandosi di fatto
ad essere il primo film a superare quota 20 milioni di questo
2015.
Infatti, alla pellicola della
Universal basta davvero poco per diventare il film che ha incassato
di più nell’anno in corso, in attesa dei botti di fine anno
ovviamente. Debutto sul podio invece per Città di
Carta, con 1.2 milioni di euro, mentre rimane al terzo
posto Mission: Impossible – Rogue
Nation che raggiunge il totale di 4.7 milioni di
euro.
Il network americano della NBC ha
diffuso i primi promo di Chicago Fire
4, l’atteso inedito quarto ciclo di episodi di
Chicago
Fire che debutterà ad ottobre.
E’ oggi il gran giorno di
Amos Gitai, l’acclamato regista presenta a Venezia
72 in concorso Rabin, the Last
Day, suo ultimo lavoro in ordine di tempo. Nel film
protagonisti Ischac Hiskiya, Pini Mitelman, Michael
Warshaviak, Einat Weizman, Rotem Keinan, Yogev Yefet, Yael
Abecassis
Sinossi
La sera di sabato 4 novembre 1995 il primo ministro Yitzhak Rabin
viene ucciso al termine di un grande comizio politico organizzato
nel centro di Tel Aviv. Il suo assassino, arrestato sulla scena del
crimine, è un ebreo osservante di 25 anni. Le indagini su questo
brutale omicidio rivelano l’esistenza di un mondo oscuro e
terrificante che ha reso possibile questo atto tragico. Una
sottocultura di odio alimentata da una retorica isterica, dalla
paranoia e dagli intrighi politici. I rabbini estremisti che
condannarono Rabin invocando un’oscura decisione talmudica. Gli
eminenti politici di destra che parteciparono a una campagna di
incitamento contro Rabin. I coloni israeliani militanti per cui la
pace significava tradimento. E gli agenti di sicurezza che videro
cosa stava per succedere e non riuscirono a evitarlo. Questo
tributo al premio Nobel Yitzhak Rabin, in occasione del ventesimo
anniversario della sua morte, getta luce su una crescente crisi
dell’odio che affligge la società israeliana odierna. Amos Gitai
coniuga magistralmente ricostruzioni fittizie e filmati d’archivio
dell’attentato e dei momenti immediatamente successivi per creare
un thriller politico che fa riflettere.
Il network britannico della BBC ha
diffuso il promo di Doctor
Who 9×01, il primo
episodio dell’atteso nono ciclo di puntate della serie di successo
britannica.
La EON Productions, MGM e Sony
Pictures hanno diffuso una standee art di
Spectre, dove possiamo ammirare
James
Bond e Madeleine Swann, rispettivamente Daniel
Craig e l’affascinante Léa
Seydoux. L’immagine nella nostra gallery di
seguito:
Il film, diretto da
Sam Mendes (American Beauty,
Skyfall), uscirà nelle sale il prossimo 6 novembre.
Bond sarà impegnato a scoprire la terribile verità dietro
all’organizzazione criminale SPECTRE (aka Special Executive for
Counter-intelligence, Terrorism, Revenge and Extortion), mentre M
combatte le forze politiche per tenere in vita i servizi
segreti.
A fianco di Daniel
Craig, che vedremo vestire i panni di James Bond per la
quarta volta, ci saranno Ben Wishaw (nel ruolo di
Q), Naomie Harris (Moneypenny), Ralph
Fiennes (M), Christoph Waltz
(Oberhauser), Monica Bellucci (Lucia Sciarra),
David Bautista (Mr. Hinx), Léa
Seydoux (Madeleine Swann) e Stephanie
Sigman (Estrella).
Continuano ad arrivare foto di
Arrow 4, l’attesissimo nuovo ciclo di
episodi della serie con protagonista Stephen
Amell. Ebbene oggi arriva anche la prima foto di
Rutina Wesley come LadyCop. L’immagine
nella nostra gallery di seguito:
Arrow è una serie
televisiva statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia
Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da
DC Comics. Viene trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW.
In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione su Italia 1
dall’11 marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in
Italia la seconda stagione su Italia 1, anche se precedentemente la
versione sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata
trasmessa dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.
La serie segue le avventure del
playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su
un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa,
a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come
“l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la
corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in
una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso
delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile
maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e
scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente
Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad
uno i criminali.
Si è tenuto al DragonCon 2015
l’ultimo panel dedicato ad The
Flash 2, prima dell’atteso debutto che avverrà a inizi
ottobre. Ecco di seguito il video dell’evento:
The Flash2 è la
seconda stagione della serie The
Flash spin-off di Arrow,
sviluppata dai creatori di quest’ultima Greg Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew Kreisberg. Basata sul personaggio di Flash,
supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC
Comics, si svolge nello stesso universo della serie madre e verrà
trasmessa dal 7 ottobre 2014 sul canale The CW.
Si è tenuto al DragonCon 2015 l’ultimo panel dedicato ad
Arrow 4, prima dell’atteso debutto che avverrà a
inizi ottobre. Ecco di seguito il video dell’evento:
Il network americano della ABC ha
diffuso il promo ufficiale di Once Upon a Time
5×01, il primo episodio del quinto atteso ciclo che
si intitolerà “The Dark Swan”:
C’era una
volta (Once Upon a Time) è una serie
televisiva statunitense di genere fantasy, in onda
sulla ABC dal 23 ottobre 2011. La serie è
liberamente ispirata a leggende e ai racconti classici
della letteratura fantasy e soprattutto delle fiabe,
ma impostati al giorno d’oggi, facendo spesso riferimento
ai film d’animazione Disney tratti dagli stessi, da cui
si riprendono nomi, personaggi e luoghi specifici.
Nel 2013 ne è stato tratto
uno spin-off: Once Upon a Time in Wonderland.
Ancora l’Italia oggi a
Venezia 72, è la volta di Claudio
Caligari e di Non essere
cattivo, film italiano fuori concorso.
Protagonisti Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Silvia
D’Amico, Roberta Mattei.
Trama: Vittorio e Cesare hanno
poco piu` di vent’anni e non sono solo amici da sempre: sono
“fratelli di vita”. Una vita di eccessi: notti in discoteca,
macchine potenti, alcool, droghe sintetiche e spaccio di cocaina.
Vivono in simbiosi ma hanno anime diverse, entrambi alla ricerca di
una loro affermazione. L’iniziazione all’esistenza per loro ha un
costo altissimo e vittorio col tempo inizia a desiderare una vita
diversa: incontra Linda e per salvarsi prende le distanze da
Cesare, che invece sprofonda inesorabilmente. Si ritrovano qualche
tempo dopo e Vittorio cerca di coinvolgere l’amico nel lavoro.
Cesare, dopo qualche resistenza, accetta: sembra finalmente
intenzionato a cambiare vita, frequenta Viviana (una ex di
Vittorio) e sogna di costruire una famiglia insieme a lei. Ancora
una volta pero` il richiamo della strada avra` la meglio sui suoi
propositi. Nonostante le continue cadute dell’amico – e anche a
dispetto delle discussioni che deve affrontare con linda su questo
punto – Vittorio non abbandonera` mai veramente Cesare, in virtu`
del legame fortissimo che li unisce e nella speranza di poter
guardare a
Oggi lunedì 7 settembre finisce il
week and di Venezia 72 e inizia la settimana che porterà alla
premiazione e oggi è il giorno di The Endless
River di Oliver Hermanus, in
concorso. Protagonisti Nicolas Duvauchelle, Crystal-Donna
Roberts, Clayton Evertson, Darren Kelfkens, il film
racconta di una giovane cameriera accoglie il marito che torna a
casa nella cittadina sudafricana di Riviersonderend (Fiume
Infinito) dopo quattro anni di detenzione. All’inizio sembra che i
loro piani per una nuova vita insieme si stiano finalmente
realizzando. Ma quando la famiglia di uno straniero che vive in una
fattoria vicina viene brutalmente assassinata, la giovane e il
vedovo in lutto cominciano a gravitare l’una verso l’altro. Fra i
due, intrappolati in un circolo vizioso di violenze e spargimenti
di sangue, si crea un legame improbabile nel tentativo di
trascendere la rabbia reciproca, il dolore e la solitudine.
Di seguito le immagini dal red
carpet di A Bigger Splash (qui la recensione), film in concorso alla
Mostra di Venezia 72, diretto da Luca Guadagnino
con Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Dakota
Johnson e Matthias Schoenaerts.
Oltre al film di Guadagnino, anche
alcuni scatti dalla premiere di Man Down,
diretto da Dito Montiel con Shia
LaBeouf.
La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte
cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre
2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e
organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
La madrina della rassegna sarà
l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma
alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza
stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma.
Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar
Kormákur.
La giuria sarà presieduta dal
regista messicano Alfonso Cuarón.
NB Tutte le foto dei primi tre
giorni di Festival sono state scattate dalla fotografa di
Cinefilos.it Aurora Leone.
“Childe Roland alla Torre Nera
giunse”, così recitava il poema firmato da Robert
Browning che ispirò a Stephen King
la realizzazione de La Torre Nera. Ebbene
è ora giunto il momento per Roland e compagni di giungere al cinema
in un adattammento che, in base a quanto ufficializzato dalla
Sony, vedrà la luce nel primo capitolo
The Dark Tower il 13
gennaio 2017.
A dirigere la pellicola, come vi
avevamo già anticipato, sarà Nikolaj Arcel. La
sceneggiatura sarà scritta a quattro mani dallo stesso regista e
dal danese Anders Thomas Jensen. Il film,
distribuito dalla Sony, sarà seguito anche da una serie tv, che
dovrebbe fare da ponte fino al film successivo.
La saga della Torre Nera è composta
la sette libri, in un mix tra western-horror e fantasy. Il
protagonista della storia è Roland Deschain, pistolero errante,
ultimo cavaliere di Gilead, che ha come scopo ultimo quello di
trovare la mitica Torre Nera.
La Entertainment di Ron
Howard e Brian Grazer si occuperà della produzione.
La Roadside Flix
ha pubblicato in rete il nuovo trailer di Miss You
Alredy, commedia che porta insieme sul set
Drew Barrymore e Toni
Collette.
Sceneggiato da Morwenna
Banks e diretto da Catherine Hardwicke,
Miss You Already racconta la storia di
amiche Jess e Milly, rispettivamente Drew
Barrymore e Toni Collette, inseparabili
sin dall’infanzia; tuttavia quando una rimane incinta e l’altra si
ammala, la loro amicizia verrà messa a dura prova. Nel cast
figurano anche Paddy
Considine e Dominic Cooper.
E se provassimo per una volta a
giocare, a elencarvi una serie di elementi che nascondono un filo
comune da scoprire? Per esempio potremmo iniziare con:
Black Mirror, Her e William
Shakespeare. Proprio così, la miniserie inglese andata in
onda per due stagioni su Channel 4, il film di Spike
Jonze con Joaquin Phoenix e il grande, immenso
drammaturgo britannico autore di Romeo e Giulietta. Nel
primo caso parliamo di un prodotto futuristico, che vuole aprirci
gli occhi su dove stiamo andando e come ci stiamo andando; nel
secondo è il turno dei sentimenti, dei rapporti umani. Di
Shakespeare possiamo invece nominare i suoi finali ambigui,
beffardi, segnati spesso da tragiche incomprensioni, proprio come
nel caso della suddetta tragedia fra Montecchi e Capuleti.
D’accordo, ammettiamo che indovinare può essere abbastanza
difficile, essere però su questa pagina dovrebbe aiutarvi: la
risposta esatta è Equals, il film diretto
da Drake Doremus e scritto da Nathan
Parker.
Ci troviamo in un mondo asettico,
interamente fatto di bianco e toni di grigio, privo di qualsiasi
colore minimamente saturato. Un futuro immaginario nel quale uomini
e donne sembrano androidi, impossibilitati a sentire qualsivoglia
emozione a causa di un regime totalitario che ama ovviamente il
controllo e la sterilità emotiva assoluta. Non sempre però il
trattamento riservato a ogni neonato funziona come deve, accade
dunque che molte persone siano affette dalla sindrome SOS, ovvero
sono capaci di tornare gradualmente a essere umani comuni, come
noi, sensibili al dolore, alla tristezza, alla felicità e –
soprattutto – all’amore.
Le atmosfere di
Equals potrebbero benissimo appartenere a una
puntata low budget di Black Mirror,
mentre la crisi dei rapporti come in Her si ritrova in una società
incapace di amare. Silas e Nia si scoprono infatti amanti solo per
caso, poiché entrambi affetti dalla ‘terribile’ sindrome, dunque
formalmente destinati alla soppressione. Il loro resistere, la loro
ostinazione rappresenta però una minima speranza di rivalsa, di
rivoluzione, uno scossone alla nostra epoca da molti tacciata come
“insipida”, troppo condizionata dalla tecnologia. Certo non può
essere tutto semplice e lineare, ed è qui che entrano in gioco gli
equivoci shakespiriani, le fughe clandestine, gli istinti
umani.
Probabilmente a leggere tutto
questo vi sarà salita una discreta curiosità, giustamente, poiché
sulla carta Equals è un progetto di base
interessante. Tocca invece darvi una serie di brutte notizie,
poiché la realtà delle cose è molto diversa dalle sensazioni ‘a
pelle’. Il regista di Like Crazy realizza
un film senza sapore come la società che vorrebbe attaccare,
dall’ossatura (e dunque una sceneggiatura) fragile, eterea, che
sembra composta da una manciata di righe di copione mescolate alla
buona. Il ritmo stenta a decollare così come il coinvolgimento
emotivo, che resta sempre piuttosto freddo e distaccato. Non
aiutano una regia anonima e una sequela infinita di sfocature
estreme che solleticano solo grandi mal di testa, idem per i due
attori protagonisti.
Nicholas Hoult e Kristen Stewart risultano statici,
monocorda, tutti d’un pezzo, mentre c’era un forte bisogno di
personalità dinamiche, capaci di giocare con le sfumature e le
meccaniche del film. Si finisce così a osservare robot vuoti anche
durante i momenti in cui l’umanità dovrebbe al contrario risaltare
e dominare. Di tutti gli spunti positivi che si potevano catturare
da Black Mirror,
Her,Shakespeare rimane nei
fatti poco e niente, nel fondo del bicchiere si scorge solo un
melò stantio per teenager un po’ ingenui. E, paradossalmente,
più o meno tutti uguali.
Chi di voi non è cresciuto
giocando, almeno una volta, ad uno dei videogame più longevi della
storia dell’intrattenimeto videoludico? Esatto stiamo parlando di
Mega Man serie creata dalla
Capcom nel lontano 1987 e che vede come
protagonista un simpatico robot combattente dalla tuta blu.
Ebbene sembrerebbe che la
20th Century Fox sia decisa a sfruttare il buon
nome della saga portandolo sul grande schermo in un inedito
adattamento cinematografico. A capo del progetto sono stati posti
David Ready e Michael Finfer,
entrambi artefici del successo del franchise Il Pianeta
delle Scimmie.
Purtroppo è ancora presto per
potervi fornire ulteriori informazioni, dunque non resta che darci
appuntamento in un secondo momento.
Non è sempre domenica, anche se oggi
è domenica. Eh, eh, eh. Che belle battute che faccio. Lo so che mi
volete bene, almeno voi. Comunque, era per dire che quando sei a
Venezia per lavoro non sempre ti capita di vedere dei Kolossal con
gli attori che preferisci, ma devi fare ciò che sei chiamato a
fare. Ad esempio, stamattina il mio Caporedattore ha insistito
perché seguissi un documentario di un regista uzbeko sulla
riproduzione dello scarabeo stercorario.
Che ci volete fare, il dovere è
dovere. Però vi assicuro che alla fine l’esperienza mi ha lasciato
qualcosa. Che importa il glamour, i divi, Tilda
Swinton e Ralph Fiennes che sfilano sul
red carpet. Lascio queste futilità a chi viene qui soltanto per
trastullare lo spirito.
Io sono un professionista e vado
dove sono richiesto. Sono felice e mi sento arricchito dal sapere
che lo stercorario quando corteggia la sua dama fabbrica una palla
di escrementi speciale, intenzionalmente bitorzoluta, in modo che
facendola rotolare nel verso giusto, diretta a Oriente, essa crei
sulla sabbia dei cerchi concentrici che provocano l’immediato
rilascio di feromoni irresistibili nella femmina. Lo scarabeo
maschio a quel punto divora i suoi stessi escrementi, e si accoppia
finalmente per poi finire divorato inesorabilmente dalla femmina
medesima al momento dell’orgasmo. Una perla di poesia che funge
anche da metafora della crudeltà con cui si concludono molto spesso
delle questioni irrisolte nei rapporti di coppia. Siamo noi
destinati a nutrire l’altro con il nostro amore fino a farci
totalmente risucchiare da esso, ad annullarci, a reificarci a
livello di cibo e poi di deiezione? Potrei starne a parlare in
eterno.
Ma non posso, perché sono abbastanza
sicuro che loro mi stiano osservando. Alicia
Vikander, Dakota Johnson e
Matthias Schoenaerts sono praticamente in ogni
pellicola presente qui, e non può essere un caso. Sono certo di
aver scorto i loro volti anche tra la folla del Casinò, e al
supermercato dove ho comprato la mortadella per la cena di
stasera. Sono ovunque e stanno tramando qualcosa, lo sento.
Schoenaerts era proprio lì, vicino alla
cassa, e leggeva un giornale cercando goffamente di nascondersi, ma
io la so più lunga di loro, ho già subito questo genere di
macchinazioni negli anni passati da parte di Stefano
Accorsi e Zerocalcare, e non mi avranno
tanto facilmente.
Ora stacco, prima che si accorgano
che sto parlando di loro. Se non mi risentite, chiamate l’esercito.
O Nicolas Cage.
(Ang)
Sono molto preoccupata per Ang. Da
quando siamo usciti dalla proiezione di A Bigger
Splash di Luca Guadagnino parla
strano, dice cose poco sensate e temo che soffra anche di
allucinazioni. Inizialmente ha reagito con violenza, giurando
vendetta e ridendo in maniera inquietante come un villain dei
fumetti, ma poi la sua mente, incapace di accettare il trauma di
due ore di tempo prezioso (tempo preziosissimo, per fare pipì,
mangiare, telefonare a casa o comprare le sigarette) perso dietro
quello che abbiamo scoperto oggi non essere un film but a new
fragrance by Dolce&Gabbana, deve aver operato una
rimozione, convincendolo di aver passato la mattinata in attività
più interessanti e divertenti come la visione di un documentario
sullo scarabeo stercorario. Si è convinto di essere vittima
di un complotto.
A seguire questi personaggi, che
definirli macchiette significa offendere la categoria, Ang insomma
è come in trance e guarda persino me con sospetto. Vabbé che
finalmente so annata dal parrucchiere (ve ne parlavo ieri, se
eravate preoccupati eccola!) e ora ho smesso di sembrare un uomo,
però darmi del lei e chiedermi per quale testata lavoro mi sembra
troppo.
Però vi spiego
due cose così forse riuscite a capire perché questo sant’uomo è in
queste condizioni. Oggi, dicevamo, è stato il giorno di
Guadagnino, e spero ci guadagnino qualcosa, in
effetti, dopo la proiezione di sto spottone patinato di
Pantelleria. Insomma nel film c’è Tilda che è più virile di
Eddie Redmayne, è una cantante super-rock in
vacanza col compagno in Sicilia. Poi succede questo: l’ex che
l’aveva elegantemente sbolognata al suo attuale compagno la
rivuole, ma nel mentre è sempre in calore e si tromba pure i
capperi di Pantelleria. Lei è fedele al suo compagno, ma poi boh
forse ci ripensa, forse no, ma c’è Dakota che movimenta il plot.
Poi a un certo punto si è deciso di abbandonare l’idea di fare un
film e hanno iniziato a lavorare a un nuovo prodotto: ‘le
inquadrature co ‘na specie di trama intorno’. Trama che è
un buco, una voragine. Vediamo che viè fuori.
Perdonatemi, è solo l’opinione di
una criticademmerda, ma insomma io ero davvero in imbarazzo. Che
magari tra un po’ mi passa, o forse alla seconda visione. In
effetti durante i Festival siamo sempre incarogniti per lo stress
delle giornate e le proiezioni incastrate tipo Tetris che non
riusciamo sempre ad essere clementi. Ma ricordiamocelo, siamo
sempre il popolo che ha riso alla spaccata di Lisa
Fusco, per cui penso a quello, me calmo un attimo e mi
ripeto come un mantra: no, non hai perso due ore della tua vita.
No. Poi guardo Ang, che biascica, mi parla aulico, guarda la folla
con sospetto e poi improvvisamente sorride, è tutto meraviglioso, e
capisco che abbiamo davvero sprecato del tempo. Non so come fare
per farlo riprendere. Provo a fare con lui qualche selfie come
Gianni Morandi, per elevare il livello di questa
giornata.
Messa da parte la maschera di
Spiderman e pronto a rilanciarsi al
cinema con 99 HomesAndrew
Garfield si è recentemente lanciato in una breve
presentazione di Hacksaw Ridge, pellicola
ambientata nel corso della Seconda Guerra Mondiale che segnerà il
ritono alla regia di Mel Gibson.
Ecco quanto dichiarato dall’attore:
“Penso che Mel Gibson sia un regista fantastico e davvero un
buon uomo attualmente. E la storia è incredibile. Sono molto
nervoso a riguardo, cominceremo a girare tra tre settimane – dovrei
esserci al lavoro in questo momento infatti. Dovrei esercitarmi,
provare e cercare di capire chi diavolo è questo ragazzo.”
E ancora: “Parla di questo
ragazzo Desmond Doss. La storia vera di un obiettore di coscienza –
non era realmente un obiettore, era un cooperatore coscienzioso che
voleva servire nella Seconda Guerra Mondiale ma non voleva toccare
una pistola, non voleva imbracciare le armi. Voleva servire come
medico senza toccare una pistola e l’esercito provò a farlo fuori,
scaricandolo nella Sezione 8, dedicata alla salute mentale, e lui
combatte e combatte e combatte e contro ogni probabilità realizza
dei veri e propri miracoli sul campo di battaglia. Si tratta di una
fantastica storia di un guaritore. Un guaritore che era in contatto
con qualcosa di divino, uno spiritio, davvero una storia
bellissima.”
Hacksaw
Ridge sarà un racconto di guerra ambientato
durante il secondo conflitto mondiale, dal
titolo Hacksaw Ridge, dal nome di una
località presso Okinawa che nel 1945 fu teatro di una sanguinosa
battaglia tra le truppe Americane e quelle Giapponesi. La storia
narra infatti dei tre mesi di stanza in Giappone, durante la
cosiddetta “Operazione Iceburg” o Battaglia di Okinawa, seguendo da
vicino le vicende del Caporale Demond Doss (Andrew
Garfield), il primo obiettore di coscienza della storia a ricevere
la Medaglia d’Onore dal Congresso degli Stati Uniti: Doss infatti,
Avventista del Settimo Giorno ritrovatosi in guerra all’età di 23
anni, si rifiutò sempre di imbracciare le armi e di uccidere,
e finì ben presto a far parte dell’équipe medica, sacrificandosi
per i suoi compagni con numerosi atti di coraggio che furono poi
premiati con la Medaglia direttamente dal Presidente Truman.
Il film sarà girato in Australia ed
in quest’occasione Gibson lavorerà con una vecchia conoscenza:
Randall Wallace direttamente
da Braveheart figura infatti tra gli
autori.
Di seguito le immagini dal photocall
di A Bigger Splash (qui la recensione), film in concorso alla
Mostra di Venezia 72, diretto da Luca Guadagnino
con Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Dakota
Johnson e Matthias Schoenaerts.
La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte
cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre
2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e
organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
La madrina della rassegna sarà
l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma
alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza
stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma.
Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar
Kormákur.
La giuria sarà presieduta dal
regista messicano Alfonso Cuarón.
NB Tutte le foto dei primi tre
giorni di Festival sono state scattate dalla fotografa di
Cinefilos.it Aurora Leone.
Terrence Malick è
pronto a tornare al cinema con l’attesissimo Knight of
Cups, pellicola che vede
protagonisti Christian
Bale e Natalie Portman, la cui
presentazione è avvenuta ormai da tempo ma che giungerà al grande
pubblico solo nel 2016.
Ad anticiparci quelle che saranno
le atmosfere del film è da poco giunta una featurette vi proponiamo
qui di seguito.
https://www.youtube.com/watch?v=cPvTIXwjA1Y
Hanno partecipato alle riprese del
film (anche se non sappiamo in che micura saranno nel montaggio
finale) Christian Bale, Cate Blanchett, Natalie Portman,
Brian Dennehy, Antonio Banderas, Freida Pinto, Wes Bentley, Isabel
Lucas, Terese Palmer, Imogen Poots, Armin Mueller-Stahl e
la voce di Ben Kingsley.
Knight of
Cups è descritto: una volta c’era un giovane
principe il cui padre, il Re dell’Est, lo mandò giù in Egitto a
trovare una perla. Ma quando il principe arrivò, le persone gli
porsero una coppa. Bevendone, il principe dimenticò che era il
figlio di un re, dimenticò della perla e cadde in un profondo
sonno. Il padre di Rick (Christian Bale) era solito
leggere questa storia al suo bambino. La strada verso
Est si stende davanti a lui, riuscirà a compiere la sua
missione?
Sebbene ci separa ancora molto
tempo da quel 2018 anno in cui è previsto l’arrivo al cinema del
primo film dedicato ad Aquaman, Jason Momoa,
l’attore che porterà sul grande schermo Arthur Curry, ha rilasciato
alcune dichiarazioni di quella che sarà la sua personale lettura
del personaggio.
Interrogato sulla possibilità che
il suo personaggio si differenzi dai ben più seriosi Superman e
Batman rispettivamente interpretati da Henry
Cavill e Ben Affleck, Jason
Momoa ha così commentato quello che potrebbe essere il suo
Aquaman:
“Non mi ci vedo venir fuori da
un mucchio di battute. Non credo che sarà così.”
Per chi, invece, in virtù del suo
ruolo di Khal Drogo in Game of Thrones si
aspetta un Aquaman barbarico ecco il messaggio lanciato da
Momoa:
“Non penso che Aquaman assalirà
e saccheggerà dei villaggi.”
Ed ancora Jason
Momoa ha rivolto un pensiero a tutti coloro che, negli
anni, si sono presi gioco del personaggio:
“Lo sai, è divertente, ciò che
voglio dire è che la gente si è fatta gioco di lui e ci sono un
sacco di battute a riguardo. Ma io dico di aspettare. Aspettare
solo un altro po’ e poi dopo potremo farci due risate.”
Vi ricordiamo che in attesa di
vedere Momoa
nell’Aquaman diretto da James
Wan, potremo lanciare un primo sguardo sul personaggio
nell’atesissimo Batman V Superman Dawn of
Justice di Zack Snyder.