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Frozen – Il regno di ghiaccio: trailer Italiano

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Frozen – Il regno di ghiaccio: trailer Italiano

Guarda il Trailer italiano del nuovo lungometraggio d’animazione Disney Frozen – Il regno di ghiaccioDiretto da Chris Buck e Jennifer Lee, la pellicola arriverà nelle sale italiane il 19 dicembre 2013, in Disney Digital 3D.

I Walt Disney Animation Studios presentano Frozen – Il regno di ghiaccio, un’avventura da brivido per il grande schermo, dagli autori di Rapunzel – L’intreccio della torre e Ralph Spaccatutto. Quando una profezia intrappola un intero regno in un inverno senza fine, Anna, valorosa e ottimista, insieme al coraggioso uomo di montagna Kristoff e alla sua renna Sven, intraprende un viaggio epico alla ricerca della sorella Elsa, la Regina delle Nevi, per riuscire a porre fine al glaciale incantesimo. Anna e Kristoff incontreranno sul loro cammino creature fantastiche come i trolls, un buffo pupazzo di neve di nome Olaf, montagne alte come l’Everest e magia dietro ogni angolo, e combatteranno contro tutti gli elementi della natura per salvare il regno dalla distruzione.

Frozen – Il regno di ghiaccio è diretto da Chris Buck (Tarzan, Surf’s Up) e Jennifer Lee (sceneggiatrice di Ralph Spaccatutto), ed è prodotto da Peter Del Vecho (Winnie the Pooh, La principessa e il ranocchio). Con le musiche di Robert Lopez, vincitore di due Tony Award® (“The Book of Mormon”, “Avenue Q”) e Kristen Anderson-Lopez (“In Transit”), Frozen – Il regno di ghiaccio arriverà nelle sale italiane il 19 dicembre 2013, in Disney Digital 3D™.

In Frozen – Il regno di ghiaccio, Anna, valorosa e ottimista, intraprende insieme al coraggioso uomo di montagna Kristoff e alla sua assistente renna Sven, un viaggio epico, durante il quale incontreranno creature fantastiche, un buffo pupazzo di neve di nome Olaf, montagne alte come l’Everest e magia dietro ogni angolo. Un’avventura da brivido  alla ricerca di Elsa, sorella di Anna e Regina delle Nevi, per salvare il regno da un inverno senza fine.

 

 

Frozen – Il regno di ghiaccio: trailer giapponese

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Frozen – Il regno di ghiaccio: trailer giapponese

Una trasmissione giapponese ha mandato in onda un nuovo trailer inedito di Frozen – Il regno di ghiaccio prossimo film d’animazione Disney in cui si racconta la storia della Regina delle Nevi, rivisitata ovviamente in “chiave Disney”.

Frozen Il regno di ghiaccio trailer giapponese:

Basato sulla storia originale di Hans Christian Andersen, Frozen – Il regno di ghiaccio racconta dell’avventura di Anna e Olaf, e del loro affascinante incontro con la Regina delle Nevi. Nella versione originale del film le voci dei doppiatori saranno di Kristen Bell, Idina Menzel, Josh Gad e Jonathan Groff.

Quando una profezia intrappola il regno in un eterno inverno, Anna, una ragazza ottimista e senza paura, si allea con un ragazzo di montagna Kristoff e insieme alla renna Sven partono pr un viaggio avventuroso alla ricerca di Elas, la sorella di Anna e regina delle nevi. Solo lei infatti può mettere fine all’incantesimo. I due incontreranno creature mistiche, troll, un divertente pupazzo di neve di nome Olaf e scaleranno picchi alti come l’Everest. Scontrandosi con la magia, Anna e Kristoff ingaggeranno una battaglia contro gli elementi per salvare il regno dalla distruzione. L’uscita americana di Frozen – Il regno di ghiaccio è prevista per il 27 novembre 2013, mentre arriverà da noi il 19 dicembre.

Frozen – Il regno di ghiaccio: teaser trailer ufficiale

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Frozen – Il regno di ghiaccio: teaser trailer ufficiale

Ecco il primo teaser trailer ufficiale di Frozen – Il regno di ghiaccio, la nuova pellicola della Walt Disney diretta da Chris Buck e Jennifer Lee. La storia di questo nuovo classico d’animazione è basta sulla celebre fiaba The Snow Queen (La regina delle nevi) di Hans Christian Andersen e verrà rilasciata in 3D il prossimo 27 novembre 2013. Grazie al teaser possiamo dare una prima occhiata ai personaggi di Sven e di Olaf, rispettivamente una renna ed un pupazzo di neve. Dopo il trailer, la sinossi ufficiale.

Con le voci, nella versione originale, di Kristen Bell e Idina Menzel, Frozen è un’avventura da brivido per il grande schermo. Quando una profezia intrappola un intero regno in un inverno senza fine, Anna, una temeraria sognatrice, insieme al coraggioso uomo di montagna Kristoff e alla sua renna Sven, intraprende un viaggio epico alla ricerca della sorella Elsa, la Regina delle Nevi, per riuscire a porre fine al glaciale incantesimo. Anna e Kristoff incontreranno sul loro cammino creature fantastiche come i trolls, un buffo pupazzo di neve di nome Olaf, montagne alte come l’Everest e magia dietro ogni angolo, e combatteranno contro tutti gli elementi della natura per salvare il regno dalla distruzione.

Frozen – Il regno di ghiaccio: supera il miliardo di incasso worldwide

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Empire esordisce con un ‘Let it Go Toy Story 3‘. Ebbene sì, lascia andare Toy Story 3, perchè ormai il record di incassi al box office per un film d’animazione non appartiene più a Woody, Buzz e i loro amici, ma a Elsa e Anna per Frozen – Il regno di ghiaccio.

Il film infatti sta raccogliendo gli ultimi ‘spiccioli’ dal box office giapponese e in totale il suo incasso worldwide ammonta a ben 1.072 miliardi di dollari, balzando così in cima alla classifica dei film d’animazione con il maggiore incasso nella storia, e lasciando Toy Story 3 a ‘soli’ 1.063 miliardi.

Guardando molto indietro nel tempo e facendo un approssimativo conto dell’inflazione, Biancaneve e i Sette Nani incassò, nel 1937, 416 milioni di dollari, tuttavia, secondo BoxOfficeMojo Frozen è il cartone animato da battere.

Questo aggiornamento del box office ci dice quindi che, non solo Frozen – Il regno di ghiaccio è il primo film Disney Animation Studios a vincere l’Oscar per il miglior film d’animazione, ma è anche il primo a raggiungere e superare la soglia del miliardo.

Dal momento che il film è ancora in programmazione in Giappone, il prossimo obbiettivo di Frozen è quello di diventare il film con maggiore incasso al box office in assoluto. Prossimo obbiettivo, superare i 1.084 miliardi de Il Cavaliere Oscuro il Ritorno.

Frozen – Il Regno di Ghiaccio: recensione del nuovo film della Disney

“Un classico contemporaneo”: è questa la premessa per l’intramontabile classico film di Natale della Disney. Dal 19 Dicembre al cinema arriva Frozen – Il Regno di Ghiaccio, ispirato alla favola del 1845 di Hans Christian Andersen “La Regina delle Nevi“. I Walt Disney Animation Studios (Rapunzel e Ralph Spaccatutto) quest’anno ci provano con una storia che sembra confezionata apposta per la magia del Natale, proponendo una avventurosa commedia condita da divertenti ed emozionanti canzoni (ormai quasi sparite dai cartoni animati di oggi, sostituite da argute battutine).

Ambientato in un incantevole fiordo norvegese in Frozen – Il Regno di Ghiaccio il regno di Arendelle rimane intrappolato sotto una maledizione di un inverno senza fine a causa della Regina Elsa. Elsa, cresciuta dietro le mura del suo castello per proteggere i suoi sudditi ma in particolare la sua amata sorella Anna dai suoi poteri glaciali, ne perde il controllo e scatena una tempesta di neve che investirà tutto il regno. Per non far più del male a nessuno, Elsa scappa, vedendola come sua unica soluzione. Toccherà alla coraggiosa ed ottimista Principessa Anna andarla a cercare per riportarla a casa e  farle spezzare l’incantesimo, lasciando a badare al regno gelato il promesso sposo, il Principe Hans. Ma non sarà sola nel suo viaggio verso la Montagna del Nord: con lei il montanaro Kristoff e la sua fedele amica renna Svenn e un buffissimo pupazzo di neve di nome Olaf, che manco a dirlo, ama i caldi abbracci! Combattendo contro il freddo e le insidie sul loro cammino, non sarà facile scoprire per Anna cosa aiuterà lei e sua sorella Elsa a rompere la maledizione.

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Frozen – Il Regno di Ghiaccio: il film

Frozen - Il Regno di Ghiaccio recensione film

Con una squadra vincente alle spalle, costituita da Chris Buck (regista di diversi film di animazione candidati all’Oscar) e Jennifer Lee (sceneggiatrice e regista di lungometraggi Disney) e prodotta da Peter Del Vecho e John Lasseter, Frozen – Il Regno di Ghiaccio convince già dalle prime scene. Con un accurato studio specifico dietro agli effetti speciali, tutte le reazione e comportamenti della neve e del ghiaccio sono perfettamente realizzati in questa animazione 3D, che stupisce e incanta. Frozen – Il Regno di Ghiaccio è dedicato ad un pubblico di età molto bassa, e i suoi personaggi sono ben caratterizzati, buffi e dallo spirito forte, giusti esempi da seguire e ammirare. La Principessa Anna fa parte di quella schiera di nuove Principesse Disney, vere e proprie eroine moderne, coraggiose e che non hanno mai bisogno di aiuto, che inseguono i loro ideali e sono spiritose e inconsapevoli della loro bellezza. Nei suoi canonici 100 minuti, la storia fila in modo veloce e coinvolgente, facendo appassionare lo spettatore alle vicende di Anna e Kristoff.

Sicuro punto di forza di Frozen – Il Regno di Ghiaccio sono le canzoni, parte integrante nell’intreccio della narrazione. Come anticipato, è un ritorno alle origini per la Disney che ha fatto sognare milioni di bambini con i grandi classici dell’animazione , dando questo arduo compito al compositore Christophe Beck. Già vincitore del premio Oscar per il cortometraggio Paperman e dietro alla coinvolgente colonna sonora della trilogia di Una Notte da Leoni, Beck si è impegnato molto nel riuscire a comunicare emozioni attraverso la musica e arruolando Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez per firmare otto canzoni originali per il film. Nella versione originale del film, la Regina Elsa è doppiata da una delle voci più apprezzate di Broadway  Idina Menzel e la principessa Anna dalla divertente e spumeggiante Veronica Mars della televisione, Kristen Bell. Mentre nella versione italiana danno una buona prova di doppiaggio e canto le nostre Serena Autieri e Serena Rossi nei ruoli di Elsa e Anna, con l’aiuto di Enrico Brignano nei panni del pupazzo di neve Olaf. Sui titoli di coda in fine, Martina Stoessel , l’interprete della serie tv cult di Disney Channell Violetta, ricanta la canzone di punta del cambiamento di Elsa, “All’Alba sorgerò”, adattamento italiano di “Let It Go” cantata dalla star della Disney oltreoceano Demi Lovato.

Frozen – Il regno di ghiaccio: nuovo trailer

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Frozen – Il regno di ghiaccio: nuovo trailer

Full trailer in inglese per il nuovo progetto Disney Frozen – Il regno di ghiaccio, in uscita nelle sale a Natale. La  storia è basata sull’omonima fiaba di Andersen e si svolge in un regno di ghiaccio, dove l’inverno è eterno a causa di un incantesimo. Qui Anna si mette alla ricerca di sua sorella, Elsa, l’unica in grado di spezzare l’incantesimo, e si farà aiutare da Kristoff, un uomo di montagna che viaggia insieme alla sua renna, e da un curioso pupazzo di neve di nome Olaf. Sul loro cammino incontreranno magie, pericoli e avventura, che non fermeranno una sorella determinata a riuscire nella sua missione. Notiamo che il nuovo trailer ci svela particolari ancora non visti, come il fatto che Elsa sia lei stessa la causa dell’eterno inverno del suo regno, a causa di un potere che non riesce a controllare, quello di trasformare tutto quello che tocca in ghiaccio.

Nel film troveremo numerosi numeri musicali, com’è consueto nella tradizione disneyana, che nella versione originale saranno accompagnati dalla splendida voce di Idina Menzel, vincitrice di un Tony Award, che darà voce a Elsa. Sulle orme di Rapunzel, la Disney ci propone questa nuova avventura che aspettiamo di vedere nelle sale.

Ecco il link al nuovo trailer:

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Via Empire on line

Frozen – Il regno di ghiaccio: Let it go in 25 lingue

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Frozen – Il regno di ghiaccio: Let it go in 25 lingue

Per celebrare il successo mondiale del nuovo capolavoro d’animazione Frozen – Il regno di ghiaccio, Disney ha realizzato per tutti i fan uno speciale video contenente una versione multilingue di ‘Let it Go’, la canzone principale del film.

Premiato ai Golden Globe® 2014 come Miglior lungometraggio d’animazione e candidato a due Academy Awards® come Miglior lungometraggio d’animazione e per la Miglior canzone originale, il nuovo classico Disney diretto da Chris Buck (Tarzan, Surf’s Up) e Jennifer Lee (sceneggiatrice di Ralph Spaccatutto) ha incassato oltre 760 milioni di dollari al box office globale. In Italia Frozen – Il regno di ghiaccio, attualmente nelle sale, ha conquistato il cuore del pubblico, divenendo il film d’animazione del 2013 più visto, con un incasso di circa 19 milioni di euro.

Un successo raggiunto anche grazie all’emozionante colonna sonora composta da Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez, all’interno della quale spicca il brano ‘Let it Go’, che accompagna l’epica scena in cui Elsa, fuggita da Arendelle, costruisce il suo palazzo di ghiaccio.

Ecco il video:

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Frozen – Il regno di ghiaccio: le voci Brignano, Autieri e Rossi presentano il film

In occasione della presentazione dell’ultimo film animato della Disney Frozen – Il regno di ghiaccio abbiamo incontrato i doppiatori italiani Serena Autieri , Serena Rossi ed Enrico Brignano. La favola di Natale, nei cinema dal 19 Dicembre e in anteprima in circa 100 sale in tutta Italia il 15 Dicembre, racconta il coraggioso viaggio della Principessa Anna alla ricerca della sorella, la Regina Elsa, che ha intrappolato il loro reame in un inverno eterno. Nel primo week-end di uscita in America, durante la festività del Giorno del Ringraziamento, Frozen ha sbancato i botteghini, stabilendo un nuovo record per la Walt Disney Aniamted Studios con  oltre 93 milioni di dollari di incasso.

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Ma cos’è che accomuna di più i nostri attori italiani con i personaggi da loro doppiati?

Risponde per prima Serena Rossi, voce della Principessa Anna : “Anna è buffa e goffa. E’ una persona pura e buona. Come si fa a non innamorarsi di lei? Dice quello che pensa senza filtro e fa di tutto per la sorella. Io sono molto legata alla mia famiglia, e quindi ho vissuto con molto trasporto questa storia. Con Anna condivido sicuramente il sorriso e l’ottimismo. “

Serena Autieri invece dà la voce alla Regina Elsa, un personaggio potente e complesso : “In comune con Elsa ho i poteri!” risponde con un sorriso. “No, a parte gli scherzi Elsa è un super personaggio e avevo sulle spalle una grande responsabilità per la canzone All’Alba Sorgerò. Pensate che di notte mi sognavo il provino e quando poi ho saputo di averlo passato per me è stato come vincere la lotteria. Elsa è un bellissimo personaggio : sembra rigida,austera e fredda, ma invece è molto tenera perché fa tutto quello che fa solo per proteggere la sua famiglia e la sua sorellina. E’ un film che fa commuovere e divertire. I numeri che sono usciti al box office in America questo week-end sono perché è un film dove c’è tutto. Può piacere ai piccini ma forse più a noi adulti!”

Enrico Brignano continua : “Doppiare un cartone già di suo molto divertente, specialmente perché noi facciamo gli attori e doppiare è molto difficile. Doppiare un cartone poi ed arrivare ai bambini attraverso un personaggio è stata una bellissima esperienza ma soprattutto una grande responsabilità. Ringrazio per questo Fiamma Izzo. Il personaggio di Olaf è divertente già di suo e io addirittura ridevo molto mentre lo doppiavo perché l’originale era esilarante. E’ un inguaribile ottimista e la cosa folle è che parliamo di un pupazzo di neve che ama il sole! Il canto pure era importantissimo, non è stato un doppiaggio facile: c’è stata una cura quasi maniacale da parte del maestro di canto, tutto preciso e sorprendentemente perfetto.”

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Rispetto ad Elsa ed Anna, il personaggio di Olaf era forse il più complicato da doppiare, come hai lavorato al doppiaggio?

Enrico Brignano racconta: “Ho seguito la traccia originale ovviamente. I creatori ormai danno delle immagini alle voci, non il contrario. Loro  prendono gli attori americani  e ci costruiscono il personaggio intorno alla loro voce, quindi sincronizzando il tutto perfettamente. Noi doppiatori stranieri invece dobbiamo seguire la traccia dei doppiatori americani. In questo caso l’attore che interpretava Olaf ( Josh Gad , n.d.r.) era divertentissimo : aveva una voce piena ed ironica con un espressività immediata. Quindi ho dovuto fare questa scelta : devo essere riconoscibile o no?Ho cercato di uniformarmi all’originale ma cercando di essere riconoscibile. Molto spesso ho dovuto modificare i toni e renderli più leggeri per il mio personaggio.”

Cosa avete provato nell’essere stati scelti?

“Quando mi hanno dato l’ok ho esultato e mia figlia mi guardava strano.Ci tenevo tantissimo a questa opportunità, doppiare un cartone Disney è sempre stato un mio sogno e aver ottenuto la parte di Elsa è stato molto gratificante.” risponde Serena Autieri, spalleggiata da Serena Rossi che continua “E stato bellissimo, un sogno perché è una cosa che rimarrà per sempre.Nella vita uno fa tante cose: molte cose passano, fiction,film e teatro. Mentre un cartone Disney rimarrà per sempre! Mi immagino i miei nipotini che guardano questo cartone e riconoscono la mia voce!”

“Se ci conoscete un po’, noterete che siamo molto simili a questi personaggi. Quando aspettavamo i risultati dei provini mi sono permesso di suggerire Serena Rossi, che io avevo appena provinato per il mio musical e quando ci hanno poi scelto ho pensato “Le due Serene sono proprio come le due sorelle!”. Ho lavorato con entrambe e le rivedo nelle due sorelle. In questo caso le canzoni sono dove ho visto la maggior professionalità e mi vorrei complimentare con le due protagoniste.” conclude Enrico Brignano, in scena proprio con Serena Rossi in questi mesi con il musical Rugantino.

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Frozen – Il regno di ghiaccio: la fiaba Disney torna al cinema

Frozen – Il regno di ghiaccio: la fiaba Disney torna al cinema

La Disney torna al successo, riappropriandosi del trono che le appartiene da quasi 80 anni, quello dell’animazione. Frozen – Il regno di ghiaccio è il 53° classico dei Walt Disney Animation Studios, in uscita il prossimo 19 dicembre. La pellicola è diretta a quattro mani da Chris Buck (Tarzan e Pocahontas) e Jennifer Lee (sceneggiatrice di Ralph Spaccatutto e prima regista donna in casa Disney).

Frozen – Il Regno di Ghiaccio: recensione del nuovo film della Disney

La tradizione si incontra con l’innovazione, dal momento che le parti parlate saranno combinate a parti cantante, come succedeva ne La bella e la bestia e Aladdin. Tratto dalla favola La regina delle nevi di Hans Christian Andersen, la storia vede come protagoniste due sorelle molto piccole: Anna ed Elsa. Elsa è la primogenita della famiglia regale Arandelle, dall’omonimo regno, e ha un dono: può controllare il tempo atmosferico facendo apparire ghiaccio e neve a volontà. Nelle mani di una bambina così piccola però questo dono si trasforma in una maledizione, e finisce involontariamente per ferire la sorella mentre giocavano. L’evento segnerà per sempre la bambina, che decide di isolarsi dalla famiglia e dalla sorella. Passa il tempo, le bambine crescono, Elsa è repressa, solitaria, mentre Anna è solare, piena di vita, intenta nella ricerca del vero amore. Chiederà così al primo principe, conosciuto alla festa della sorella, di sposarlo, mettendo Elsa in crisi, al punto di farla scappare dal castello lanciando una maledizione su Arandelle che avrebbe lasciato il regno in un costante inverno.

Frozen Il Regno di Ghiaccio: video interviste alla premiere di Roma

Si ritira quindi in eremitaggio, mentre la sorella Anna parte all’avventura accompagnata da Kristoff, dalla sua renna Sven e dal pupazzo di neve Olaf (doppiato da Enrico Brignano). Riusciranno a far scoprire ad Elsa che il suo potere non dev’essere per forza considerato una maledizione, o diventerà una nuova strega cattiva? L’appuntamento è a partire dal 19 dicembre al cinema, per un altro grande capolavoro Disney, e per riscoprire un po’ della magia del natale in mezzo alla neve.

Frozen – Il regno di ghiaccio: la Cosplayer Angelina è Anna

Ogni volta che si pensa a Frozen – Il regno di ghiaccio, si immagina l’algida Elsa rinchiusa nel suo castello imbiancato. Tuttavia anche la giovane principessa Anna ha il suo gruppo di fan, e lo dimostra il bellissimo cosplay di Angelina, che si è cinematata in un’Anna a festa nel giorno dell’incoronazione. Ecco le immagini:

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Intanto sappiamo che il discusso e atteso Frozen 2 si farà. Lo ha annunciato la Disney all’annuale assemblea degli azionisti che si è svolta a San Francisco lo scorso anno. In particolare, a rivelare i piani della major sul sequel è stato John Lasseter, supervisore creativo di tutti i film e progetti congiunti della Walt Disney e della Pixar Animation Studios, insieme al presidente e Ceo della Disney Bob Iger e Josh Glad, voce originale del personaggio di Olaf.

Nonostante avessero smentito le voci di un sequel, i registi del primo amatissimo film Jennifer Lee e Chris Buck sono confermati alla guida del progetto, riunendosi con il produttore Peter Del Vecho. Non sono però stati resi noti ulteriori dettagli relativi alla produzione o alla data di uscita.

La Disney non è dunque intenzionata ad abbandonare la sua gallina dalle uova d’oro, considerando l’importanza di Frozen nel rilancio dei Walt Disney Animation Studios. Il film non ha solo ottenuto l’Oscar, ma ha travolto i box office di tutto il mondo, guadagnando 1,3 miliardi di dollari e sfondando con il merchandising e l’home video.

Nel frattempo, si può ingannare l’attesa con il corto Frozen Fever, distribuito prima di Cenerentola di Kenneth Branagh, in uscita il 12 marzo in Italia. Lasseter si è detto entusiasta di ritornare nel mondo di Frozen, rivelando come Jennifer Lee e Chris Buck abbiano avuto una grande idea per il sequel.

Frozen – Il regno di ghiaccio: intervista a Enrico Brignano

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Frozen – Il regno di ghiaccio: intervista a Enrico Brignano

Fra i grandi nomi che hanno partecipato al doppiaggio del nuovo film Disney di Natale Frozen – Il regno di ghiaccio, spicca certamente quello del popolare attore Enrico Brignano. E’ sua infatti la voce del simpaticissimo Olaf, il pupazzo di neve che ama i caldi abbracci e sogna l’estate.

A parlarcene è direttamente l’attore romano in questo video:

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Avventura, magia e musica sono gli ingredienti di questo Natale Disney: arriva al cinema Frozen Il Regno di Ghiaccio, il nuovo emozionante film d’animazione diretto da Chris Buck e Jennifer Lee con la produzione esecutiva di John Lasseter. Nato dal genio creativo degli autori di Rapunzel – L’intreccio della torre e Ralph Spaccatutto, il nuovo capolavoro d’animazione Disney sarà nelle sale italiane dal 19 dicembre in Disney Digital 3D™. Anticiperanno l’uscita dell’incantato capolavoro 100 esclusive anteprime, nei cinema di tutta Italia.

Ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen “La regina delle nevi” (pubblicata per la prima volta nel 1845), Frozen – Il regno di ghiaccio trasporterà il pubblico in una grande ed emozionante avventura, tra paesaggi da sogno ispirati agli spettacolari fiordi norvegesi, per un Natale ancora più ricco di magia. Con la valorosa e ottimista Anna (nella versione italiana doppiata da Serena Rossi) e il coraggioso Kristoff, accompagnati dalla renna Sven e dal pupazzo di neve Olaf (interpretato da Enrico Brignano), saremo protagonisti di un viaggio epico alla ricerca di Elsa (che ha la voce di Serena Autieri), sorella di Anna, che con i suoi poteri ha intrappolato il regno di Arendelle in un inverno senza fine.

“Siamo incredibilmente orgogliosi di questo film che fa onore alla nostra esperienza dei Walt Disney Animation Studios con le sue radici senza tempo – afferma Lasseter – Tuttavia i suoi personaggi forti, la sua narrazione straordinaria e i favolosi elementi visivi sono destinati completamente al pubblico di oggi”.

Martina Stoessel, la star della serie Tv cult Violetta e premiata agli Argentinean Martin Fierro Awards 2013 come Migliore Artista Esordiente, interpreta la versione per i titoli di coda della canzone “All’alba sorgerò”, adattamento italiano di “Let it go”. La colonna sonora del film, che in Italia uscirà il 3 dicembre distribuita da Universal Music, include otto nuove canzoni originali composte da Kristen Anderson-Lopez (In Transit, Winnie the Pooh) e dal vincitore del Tony® Award Robert Lopez (The Book of Mormon, Avenue Q).

Frozen – Il regno di ghiaccio: intervista a Chris Buck e Jennifer Lee

A Roma per presentare l’ultimo film d’animazione della Disney , Frozen Il Regno Di Ghiaccio , sono arrivati i due registi creativi Chris Buck e Jennifer Lee e il produttore Peter Del Vecho.

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La storia di Frozen è ispirata dalla favola classica di Hans Christian Andersen “La Regina delle Nevi”, come mai avete deciso di dare nuova vita a questa storia?

Jennifer Lee : ” Quello che ci piaceva era la contrapposizione tra amore e negatività e amore e paura. Il personaggio di Gerda ha ispirato la nostra Anna, un personaggio che combatte contro la negatività. Ma poi ci siamo allontanati da questa storia in particolare perché il personaggio della Regina delle Nevi era troppo cattiva ed era una figura troppo vaga per noi. “

Ma la tradizione dei Classici Disney è piena di personaggi cattivi, qual era il problema con La Regina delle Nevi, che in Frozen è rappresentata da Elsa?

Jennifer Lee : “Quando abbiamo iniziato ad esplorare questo personaggio abbiamo capito che sarebbe stato bello cambiare un po’ le cose. Ne abbiamo visti tanti di personaggi cattivi e basta, noi volevamo un personaggio più complesso, meno lineare. Volevamo un personaggio più imprevedibile piuttosto che il classico binomio buono/cattivo.”

Interviene Chris Buck rivelando una curiosità dietro alla scrittura del personaggio: “All’inizio Elsa era realmente più cattiva, ma dopo che fu scritta la canzone Let It Go, abbiamo deciso di riscrivere il suo personaggio. Quella canzone ha cambiato quasi completamente la nostra visione di Elsa : per la potenza e il significato di quei versi, Jen ha quasi dovuto riscrivere totalmente il primo atto. Così è diventato un personaggio che lo spettatore riesce ad avere più a cuore.”

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E’ un classico avere anche un corollario di comprimari buffi e divertenti, che sono le vere colonne portanti della storia, e con Frozen troviamo il pupazzo di neve Olaf…

” Si Olaf è stata una bella sfida. Chris se l’è inventato e tutti lo hanno amato da subito. Ma per me era difficile inserirlo nella storia di Anna e Elsa:  ho insistito molto che dovesse essere pertinente per la storia, rilevante e non solo un personaggio divertente. Quando abbiamo capito come inserirlo, abbiamo capito che Olaf era perfetto per rappresentare l’amore puro delle due sorelle.” risponde Jennifer Lee.

Frozen si va ad inserire nel filone della tradizione dei Classici Disney, come ci si sente a farne parte?

Chris Buck afferma “E’ un onore lavorare per i Walt Disney Animated Studios e continuare a raccontare le favola. Io sono cresciuto con i classici e il mio preferito è Pinocchio.”  e Jennifer Lee conferma: “Avevamo sentito che addirittura Walt Disney in persona volesse lavorare sul soggetto de La Regina delle Nevi e quindi sono più che onorata di averci potuto lavorare. Sono anche contenta del fatto di esser riusciti a realizzare nel 2013 un film che mantiene un tocco classico ma in cui è facile ritrovarcisi oggi.”. Conclude Peter Del Vecho, produttore della Disney : “Quello che noi vogliamo è raccontare storie, non necessariamente realistiche, ma storie credibili. Vogliamo avvolgere gli spettatori con queste storie.”

La Principessa Anna fa parte di quel filone di Principesse Disney coraggiose e sicure di sé, da regista donna, come vede questo cambiamento?

“Crescendo con la Disney ho amato le eroine Disney. Però erano realizzate per i tempi che erano, noi invece siamo registi nel 2013 e amiamo creare personaggi più contemporanei. Preferiamo personaggi incasinati e buffi, non più perfetti e precisi.Non era un cambiamento pianificato, semplicemente abbiamo adattato le principesse a come siamo noi donne oggi.” risponde Jennifer Lee, prima regista donna nella storia dei lungometraggi della Walt Disney Animation Studios. “Quando sono entrata a far parte della Disney non sapevo ci fosse questo problema di troppi registi maschi e non penso se ne debba fare un problema. Ma credo che avere un equilibrio in termini numerici di registi uomini e donne abbia aiutato a creare personaggi più bilanciati. E il mondo dell’animazione ha merito in questo senso, perché ad esempio nei film sono rimasti un po’ indietro a livello di equilibrio di visione di certi personaggi.”

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Frozen – Il regno di ghiaccio: il poster francese

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Frozen – Il regno di ghiaccio: il poster francese

Ecco un suggestivo poster francese del prossimo film d’animazione Disney Frozen – Il regno di ghiaccio in cui sulla protagonista Anna incombe un picco innevato spazzato dal vento all’interno del quale è incastonato un palazzo di ghiaccio.

Frozen il regno di ghiaccio poster francese

Basato sulla storia originale di Hans Christian Andersen, Frozen – Il regno di ghiaccio racconta dell’avventura di Anna e Olaf, e del loro affascinante incontro con la Regina delle Nevi. Nella versione originale del film le voci dei doppiatori saranno di Kristen Bell, Idina Menzel, Josh Gad e Jonathan Groff.

Quando una profezia intrappola il regno in un eterno inverno, Anna, una ragazza ottimista e senza paura, si allea con un ragazzo di montagna Kristoff e insieme alla renna Sven partono pr un viaggio avventuroso alla ricerca di Elas, la sorella di Anna e regina delle nevi. Solo lei infatti può mettere fine all’incantesimo. I due incontreranno creature mistiche, troll, un divertente pupazzo di neve di nome Olaf e scaleranno picchi alti come l’Everest. Scontrandosi con la magia, Anna e Kristoff ingaggeranno una battaglia contro gli elementi per salvare il regno dalla distruzione. L’uscita americana del film è prevista per il 27 novembre 2013, mentre arriverà da noi il 19 dicembre.

Frozen – Il regno di ghiaccio, il poster italiano

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Frozen – Il regno di ghiaccio, il poster italiano

Ecco il primo poster italiano dell’atteso 53esimo film d’animazione Disney Frozen – Il regno di ghiaccio in cui vediamo il piccolo pupazzo di neve Olaf alle prese con un tuffo nell’acqua ghiacciata.

Frozen il regno di ghiaccio poster italiano

I Walt Disney Animation Studios presentano Frozen – Il regno di ghiaccio, un’avventura da brivido per il grande schermo, dagli autori di Rapunzel – L’intreccio della torre e Ralph Spaccatutto. Quando una profezia intrappola un intero regno in un inverno senza fine, Anna, valorosa e ottimista, insieme al coraggioso uomo di montagna Kristoff e alla sua renna Sven, intraprende un viaggio epico alla ricerca della sorella Elsa, la Regina delle Nevi, per riuscire a porre fine al glaciale incantesimo. Anna e Kristoff incontreranno sul loro cammino creature fantastiche come i trolls, un buffo pupazzo di neve di nome Olaf, montagne alte come l’Everest e magia dietro ogni angolo, e combatteranno contro tutti gli elementi della natura per salvare il regno dalla distruzione.

Basato sulla storia originale di Hans Christian Andersen, Frozen – Il regno di ghiaccio racconta dell’avventura di Anna e Olaf, e del loro affascinante incontro con la Regina delle Nevi. Nella versione originale del film le voci dei doppiatori saranno di Kristen Bell, Idina Menzel, Josh Gad e Jonathan Groff.

Frontera: trama, cast e finale del film con Ed Harris

Frontera: trama, cast e finale del film con Ed Harris

Quello della frontiera è un tema estremamente radicato nella cultura statunitense, che sul desiderio di espandersi continuamente in terre tutte da esplorare ha costruito un ricchissimo immaginario. Tra i primi a trattare l’argomento furono i film western, dove si narrano le vicende di pionieri ed esploratori pronti a spingersi sempre al di là del consentito. Il cinema ha poi continuamente rielaborato tali tematiche, ancora oggi presenti in storie che affrontano le contemporanee derive dei confini, in particolare quello tra Stati Uniti e Messico. Un recente e sottovalutato western a concentrarsi su di ciò è Frontera, uscito nel 2014 per la regia di Michael Berry.

Scritto dallo stesso Berry in collaborazione con Luis Moulinet III, il film affronta una serie di dinamiche già in atto da tempo negli Stati Uniti, ma anticipa anche determinati punti di vista che sarebbero poi diventati centrali durante la presidenza di Donald Trump. Ancora una volta dunque attraverso un dramma di genere si può riflettere su ciò che accade in questi luoghi al limite, dove la legge fatica ad essere radicata quanto dovrebbe. Pur trattando dunque tematiche molto importanti, al momento della sua uscita Frontera finì con il passare in sordina, mancando di ottenere il riscontro sperato.

Ancora oggi è un film poco noto, certamente imperfetto e non all’altezza di altri titoli simili, ma anche in questo si possono ritrovare elementi che per chi ha a cuore l’argomento vantano un certo fascino. Riscoprire Frontera può dunque rivelarsi un bella sorpresa, consentendo di avere un ulteriore punto di vista sull’argomento. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Frontera: la trama del film

Ambientato nella tumultuosa zona della città di confine tra Arizona e Messico, Frontera ha per protagonista Roy McNary, ex sferiffo locale che vede sua moglie Olivia morire inaspettatamente a seguito di una caduta da cavallo. Indagando sullo strano caso, egli arriva ad individuare come colpevole il messicano Miguel Ramirez. L’uomo, infatti, si è introdotto illegalmente negli Stati Uniti ed ha avuto contatti proprio con Olivia poco prima dell’incidente. Insieme all’attuale sceriffo Randall Hunt, Roy intraprende dunque una caccia all’uomo, alla ricerca di risposte su quanto realmente accaduto. Più si avvicina al suo obiettivo, però, si scontra con una serie di rivelazioni che porteranno alla luce una vicenda più complicata, proprio come i rapporti tra Stati Uniti e Messico.

Frontera: il cast e il finale del film

Ad interpretare il ruolo dell’anziano ex sceriffo Roy McNary vi è l’attore candidato all’Oscar Ed Harris. Questi non è nuovo al genere western, avendone diretto uno, Appaloosa, nel 2008. Accanto a lui, nei panni della moglie Olivia vi è l’attrice Amy Madigan, che nella realtà è realmente la sposa di Harris. I due avevano già avuto modo di collaborare in diverse occasioni, in particolare per il film Pollock. Nei panni di Miguel Ramirez, il messicano ricercato da Roy, vi è l’attore Michael Peña, noto per i film Ant-Man, Crash – Contatto fisico e Sopravvisuto – The Martian. L’attrice Eva Longoria, nota per la serie Desperate Housewives, interpreta invece Paulina Ramirez, la moglie di Miguel. Aden Young, infine, è lo sceriffo Randall Hunt.

Frontera cast

Tutti questi personaggi arrivano infine a confrontarsi sul finale, quando Roy finalmente incontra Miguel e ottiene la versione dei fatti di quest’ultimo. Commosso da quanto raccontatogli, l’anziano comprende di come egli non abbia colpe nella morte della moglie. Decide dunque di aiutarlo ad uscire di prigione e a ritrovare la sua compagna Paulina, che intanto era entrata negli Stati Uniti per cercarlo. Roy decide infine di offrire un lavoro al messicano, prendendolo sotto la sua protezione e facendogli riparare la recinzione che divide la sua terra dal Messico. Sul finale, dunque, pur se il confine viene ripristinato, ciò avviene in seguito alla pace ottenuta dalle rispettive parti, lanciando così un messaggio di unione.

Frontera: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Frontera è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity e Mediaset Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 7 agosto alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

From è stata rinnovata per una quarta stagione

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From è stata rinnovata per una quarta stagione

È stato annunciato che la serie horror fantascientifica From è stata rinnovata per una quarta stagione che sarà disponibile in esclusiva su Paramount+ in Italia.

Prodotta da Amazon MGM Studios, la quarta stagione di From vanta un team eccezionale di produttori esecutivi, tra cui Jeff Pinkner (showrunner), John Griffin (creatore), Jack Bender (regista), Harold Perrineau, Josh Appelbaum, André Nemec e Scott Rosenberg di Midnight Radio, Anthony e Joe Russo e Mike Larocca di AGBO, e Lindsay Dunn. Adrienne Erickson di Midnight Radio è co-produttrice esecutiva. La produzione della quarta stagione riprende quest’anno in Nuova Scozia.

From svela il mistero di una città da incubo che intrappola tutti coloro che vi entrano. Gli abitanti devono lottare per mantenere un senso di normalità, cercando una via d’uscita e affrontando le minacce della foresta circostante.

La serie From ha come protagonista Harold Perrineau (Lost), insieme a un cast corale che comprende Catalina Sandino Moreno (Maria Full of Grace, The Affair), Eion Bailey (Band of Brothers, Once Upon a Time), Hannah Cheramy (Under Wraps, Van Helsing), Simon Webster (Strays), Ricky He (The Good Doctor), Chloe Van Landschoot (Charity, Skin), Corteon Moore (Utopia Falls), Pegah Ghafoori (The Perfect Wedding), David Alpay (Castle Rock), Elizabeth Saunders (Clarice), Avery Konrad (Honor Society), Scott McCord (East of Middle West), Nathan D. Simmons (Diggstown), Kaelen Ohm (Hit & Run), Angela Moore (Una serie di sfortunati eventi), A.J. Simmons (Reacher), Robert Joy (CSI: NY) e Samantha Brown (Y: The Last Man). From è distribuito a livello internazionale da Paramount Global Content Distribution.

FROM: la terza stagione dal 4 ottobre su Paramount+

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FROM: la terza stagione dal 4 ottobre su Paramount+

Paramount+ ha rivelato oggi i nuovi componenti del cast della terza stagione di FROM, che arriverà in Italia su Paramount+ dal 4 ottobre.

Robert Joy (CSI: NY) e Samantha Brown (Y: The Last Man) si uniranno al cast dell’ensemble. Joy interpreterà Henry, un uomo scurrile a cui gli anni non sono stati gentili, mentre Brown interpreterà Acosta, un nuovo agente di polizia.

La trama e il cast di FROM – stagione 3

Girato nella pittoresca Nuova Scozia in Canada , FROM svela il mistero di una città da incubo che intrappola tutti coloro che entrano. Mentre i residenti riluttanti lottano per mantenere un senso di normalità e cercano una via d’uscita, devono anche sopravvivere alle minacce della foresta circostante, comprese le terrificanti creature che escono quando il sole tramonta. Sulla scia dell’epico cliffhanger della seconda stagione, la fuga diventerà una possibilità molto reale mentre la vera natura della città viene messa a fuoco, e i cittadini scatenano l’offensiva contro gli orrori che li circondano.

La serie è interpretata da Harold Perrineau (Lost) che dirige un cast che comprende Catalina Sandino Moreno (Maria Full of Grace, The Affair), Eion Bailey (Band of Brothers, Once Upon a Time), Hannah Cheramy (Under Wraps, Van Helsing), Simon Webster (Strays), Ricky He (The Good Doctor), Chloe Van Landschoot (Charity, Skin), Corteon Moore (Utopia Falls), Pegah Ghafoori (The Perfect Wedding), David Alpay (Castle Rock), Elizabeth Saunders (Clarice), Elizabeth Moy e Avery Konrad (Honor Society). La seconda stagione ha aggiunto nuovi series regular tra cui Scott McCord (East of Middle West), Nathan D. Simmons (Diggstown, This Hour Has 22 Minutes), Kaelen Ohm (Hit & Run, Eumenides Falls), Angela Moore (A Series of Unfortunate Events, Maid), AJ Simmons (Reacher) e Deborah Grover (My Next Door Nightmare,Jann).

FROM è stato creato e prodotto da John Griffin (Crater), diretto e prodotto da Jack Bender (Lost, Game of Thrones, Mr. Mercedes) e prodotto dallo showrunner Jeff Pinkner (Fringe, Alias, Lost). Accanto a Pinkner, Griffin e Bender, ci sono Josh Appelbaum, André Nemec, Scott Rosenberg di Midnight Radio, Anthony e Joe Russo e Mike Larocca da AGBO e Lindsay Dunn. Adrienne Erickson di Midnight Radio è co-produttore esecutivo.

In Italia le stagioni 1 e 2 sono disponibili per lo streaming in esclusiva su Paramount+. FROM è una serie originale di MGM+ distribuita a livello internazionale dalla Paramount Global Content Distribution.

From: la quarta stagione sarà disponibile su Paramount+

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From: la quarta stagione sarà disponibile su Paramount+

È stato annunciato che la serie horror fantascientifica From è stata rinnovata per una quarta stagione che sarà disponibile in esclusiva su Paramount+ in Italia.

Prodotta da Amazon MGM Studios, la quarta stagione di FROM vanta un team eccezionale di produttori esecutivi, tra cui Jeff Pinkner (showrunner), John Griffin (creatore), Jack Bender (regista), Harold Perrineau, Josh Appelbaum, André Nemec e Scott Rosenberg di Midnight Radio, Anthony e Joe Russo e Mike Larocca di AGBO, e Lindsay Dunn. Adrienne Erickson di Midnight Radio è co-produttrice esecutiva. La produzione della quarta stagione riprende quest’anno in Nuova Scozia.

FROM svela il mistero di una città da incubo che intrappola tutti coloro che vi entrano. Gli abitanti devono lottare per mantenere un senso di normalità, cercando una via d’uscita e affrontando le minacce della foresta circostante.

From - stagione 2 finaleLa serie ha come protagonista Harold Perrineau (Lost), insieme a un cast corale che comprende Catalina Sandino Moreno (Maria Full of Grace, The Affair), Eion Bailey (Band of Brothers, Once Upon a Time), Hannah Cheramy (Under Wraps, Van Helsing), Simon Webster (Strays), Ricky He (The Good Doctor), Chloe Van Landschoot (Charity, Skin), Corteon Moore (Utopia Falls), Pegah Ghafoori (The Perfect Wedding), David Alpay (Castle Rock), Elizabeth Saunders (Clarice), Avery Konrad (Honor Society), Scott McCord (East of Middle West), Nathan D. Simmons (Diggstown), Kaelen Ohm (Hit & Run), Angela Moore (Una serie di sfortunati eventi), A.J. Simmons (Reacher), Robert Joy (CSI: NY) e Samantha Brown (Y: The Last Man). FROM è distribuito a livello internazionale da Paramount Global Content Distribution.

From: ecco cosa sono i mostri e cosa vogliono

From: ecco cosa sono i mostri e cosa vogliono

Capire cosa sono i mostri di From è fondamentale per svelare il mistero della serie di successo di MGM+. Dopotutto, le entità criptiche sono al centro di ciò che accade nella strana Township, che intrappola, e cerca di spezzare, il cast di personaggi di From. Come in ogni storia horror soprannaturale degna di essere raccontata, i mostri non sono solo terrificanti assassini, ma sono collegati ai temi più ampi dello show. Nelle prime due stagioni della serie, gli spettatori imparano che i mostri sono ben lontani dall’essere l’unica minaccia. Tuttavia, gli esseri notturni, assetati di sangue e dagli artigli affilati sono il pericolo più evidente della Township.

Nel finale cliffhanger della seconda stagione, Boyd Stevens (Harold Perrineau), che fa del suo meglio per proteggere la città dai mostri, distrugge un carillon arcano. Le azioni di Boyd liberano diversi personaggi dall’incantesimo dell’ossessionante filastrocca di From, ma il momento rafforza anche lo sceriffo. Dopo aver tenuto a bada i mostri per tanto tempo, Boyd dichiara che i mostri e le forze soprannaturali della Township non lo piegheranno. Senza dubbio, questo getta le basi per una terza stagione ancora più pericolosa. Inoltre, la terrificante stagione 3 di From promette rivelazioni su alcuni dei misteri di lunga data che si celano dietro i mostri.

La spiegazione dei misteriosi mostri di From (e cosa potrebbero essere)

cosa sono mostri From

Anche nella terza stagione di From, gli abitanti della città non hanno ancora capito la vera natura dei mostri, anche se alcuni dettagli della serie forniscono indicazioni cruciali sulle origini delle creature. Per cominciare, i mostri appaiono solo di notte per dare la caccia agli abitanti della città. Come scopre Boyd, gli strani talismani li tengono a bada, costringendo i mostri a manipolare le loro potenziali vittime affinché aprano le porte di notte. Profondamente intelligenti, i mostri sembrano anche avere una sorta di capacità onnisciente. Spesso le creature sanno molto di più sulle loro prede di quanto dovrebbe essere possibile.

All’inizio sembrava che la città di From fosse assediata dai vampiri. Oltre a essere notturni e a chiedere alle vittime il permesso di entrare nelle loro case, i mostri sembravano essere umani, fino a quando non si liberavano del loro aspetto convenzionale per attaccare. Inoltre, Victor (Scott McCord), l’abitante più misterioso della città, scopre che i mostri dormono in sotterranei situati molto al di sotto della città. Sebbene i tunnel nascondano più misteri che risposte, i passaggi sotterranei rivelano che i mostri disegnano anche glifi e simboli. A differenza dei vampiri, però, i mostri diFrom uccidono per sport, non per nutrirsi.

Anche se i mostri vantano molte caratteristiche che si allineano alla comune mitologia dei vampiri, la risposta a ciò che sono non sembra essere così semplice. Le caratteristiche dei mostri descrivono anche altre creature Fae, che vedono gli esseri umani come giocattoli, pur rispettando “regole” soprannaturali. Anche gli elementi magici della città, dagli alberi lontani e dalle visioni profetiche alla maledizione del sangue di Boyd, suggeriscono una risposta più soprannaturale dei vampiri. Detto questo, è possibile che i mostri di From siano un tipo specifico di demone.

Perché i mostri di From uccidono gli esseri umani solo di notte

Frow - stagione 2

Alcune delle regole seguite dai mostri di From offrono indizi sulla loro vera identità. Una di queste regole è che i mostri escono solo di notte e di solito entrano in città dai boschi. Dal punto di vista della produzione, è probabile che le creature perseguitino gli abitanti della città solo di notte, perché questo crea maggiore tensione. In altre parole, legare i mostri alla notte e ai boschi primordiali fa leva su paure umane profondamente archetipiche, aumentando la minaccia delle creature in stile film horror.

Se la città e i boschi circostanti sono dominati da demoni o vampiri, ciò potrebbe spiegare la mancanza di bibbie.

Anche se i mostri non si trasformano in cumuli di cenere alla luce del sole, la loro esitazione ad apparire durante il giorno dà sicuramente peso alla teoria dei vampiri. Inoltre, la cittadina non possiede alcuna versione della Bibbia o di qualsiasi altro testo sacro, come Padre Khatri (Shaun Majumder) si affretta a sottolineare in From season 1. Se la città e i boschi circostanti sono dominati da demoni o vampiri, questo potrebbe spiegare la mancanza di bibbie. Jim Matthews (Eion Bailey) ha anche teorizzato che i mostri facciano parte di un esperimento in cui gli esseri umani vengono trasformati in mostruosi cacciatori notturni.

Cosa vogliono davvero i mostri di From dagli abitanti della città

Nella première della terza stagione di From, i mostri rivelano di più su ciò che vogliono veramente dagli abitanti della città. All’inizio dell’episodio, Donna (Elizabeth Saunders) rivela a Boyd che tutti i raccolti di Colony House sono marciti, lasciando l’intera città con pochissimo cibo. Boyd suggerisce di salvaguardare il bestiame – un paio di capre, pecore e mucche – se vogliono sopravvivere agli orrori della Township. Purtroppo, i mostri sono ben consapevoli della drastica carenza di cibo della città. Alla fine dell’episodio, i mostri di From lasciano liberi tutti gli animali.

I mostri sanno che così facendo attireranno Boyd e gli altri abitanti della città a uscire di notte. Sebbene i mostri siano sempre stati assetati di sangue e manipolatori, questo modo di agire sembra un nuovo lato della loro perfidia. Alla fine, attirano Boyd e Tian-Chen (Elizabeth Moy) nel fienile, intrappolandoli all’interno. I mostri ammanettano Boyd a un palo e lo costringono a guardare mentre torturano e uccidono lentamente Tian-Chen. Una delle creature dice a Boyd che lo stanno facendo per “spezzarlo, suggerendo che i mostri hanno una motivazione più sinistra.

Perché gli umani non possono fuggire dalla città di From

Harold Perrineau in From
Foto di Photo Credit: Chris Reardon/Chris Reardon/Epix – © 2022 EPIX Entertainment LLC. All Rights Reserved.

Un’altra importante incongruenza nella storia dello show è il suo concetto fondamentale: gli abitanti della città non possono andarsene una volta arrivati. In un classico esempio di curvatura spaziale o temporale, gli abitanti della città scoprono che, una volta entrati, tutte le strade formano un ciclo infinito. A partire dalla stagione 3, episodio 1, avventurarsi nel bosco ha permesso agli abitanti della città intrappolati di fare qualche progresso. Tabitha Matthews (Catalina Sandino Moreno), ad esempio, trova il faro nel bosco, cade dalla finestra e torna nel “mondo reale” alla fine della seconda stagione.

Non è ancora del tutto chiaro come o perché il faro abbia trasportato Tabitha a Camden, nel Maine. Nella prima stagione, Tabitha scava i fili che alimentano gli elettrodomestici della sua casa, solo per scoprire che non portano da nessuna parte. Questo suggerisce che la Township è intrappolata in uno spazio intermedio, separato dal mondo normale. In questo caso, i mostri potrebbero essere Fae o demoni piuttosto che vampiri. Detto questo, i personaggi di From potrebbero essere intrappolati in un universo tascabile, che in realtà è un mondo popolato da Fae.

Il significato del misterioso simbolo in From

Nel corso della serie, uno strano simbolo appare ripetutamente, suggerendo che è in gioco una storia più profonda. Il simbolo in questione ha l’aspetto di un cerchio con diverse linee che si intersecano al suo interno. L’immagine è apparsa nei tunnel dove dormono le creature, nei diari scoperti dagli abitanti della città e nelle visioni profetiche. Jade (David Alpay), in particolare, è perseguitato da visioni dell’arcano simbolo per tutta la seconda stagione. Che si tratti dell’icona di una società occulta o del logo di un’azienda di scienze sperimentali, sembra essere collegato alle origini dei mostri.

… il simbolo misterioso potrebbe essere collegato ai glifi incisi nei talismani protettivi che Boyd trova nel bosco.

Inoltre, il simbolo misterioso potrebbe essere collegato ai glifi incisi nei talismani protettivi che Boyd trova nel bosco. I talismani recano un simbolo completamente diverso, anche se gli strani manufatti assomigliano molto alla bussola runica norrena, un totem di guida e protezione. È possibile che il simbolo sia in netto contrasto con quello del talismano, indicando che il pericolo è vicino. Sia che si tratti di una copertura del talismano, sia che sia semplicemente collegato a un’altra parte della bizzarra storia della città, non c’è dubbio che il simbolo getterà un po’ di luce sui mostri prima che From giunga al termine.

Chi è il ragazzo in bianco e perché aiuta i personaggi di From?

Uno dei misteri più avvincenti di From è il Ragazzo in Bianco, che porta Victor al sicuro e appare a Ethan (Simon Webster) quando la famiglia Matthews arriva in città. Nel finale della prima stagione, aiuta Boyd e Sara (Avery Konrad) a entrare in un albero lontano prima del tramonto. Più tardi, nel finale della seconda stagione, è il Ragazzo in Bianco a spingere Tabitha fuori dal faro e nel mondo reale. Anche se finora è stato una presenza abbastanza benevola (e persino utile), il Ragazzo in bianco fa ancora un po’ paura.

È possibile che il Ragazzo in bianco sia collegato ai mostri di From, anche se spesso agisce contro di loro e aiuta gli abitanti della città. A differenza dei mostri, il Ragazzo in bianco appare di giorno, ma potrebbe comunque essere un fantasma o un’altra entità soprannaturale. Molto probabilmente, vuole riparare ai torti subiti in passato o salvare gli altri dal destino che ha subito lui. Tuttavia, se il Ragazzo in bianco è collegato ai mostri di From, il legame tra loro non è ancora stato completamente svelato a partire dalla terza uscita dello show.

From Paris With Love: trama e cast del film con John Travolta

From Paris With Love: trama e cast del film con John Travolta

Autore di noti film di genere action thriller come The Transporter, Io vi troverò e The Gunman, il francese Pierre Morel ha ottenuto grande successo anche con il film del 2010 From Paris With Love (qui la recensione), appartenente al medesimo genere e anche in questo caso interpretato da un gruppo di celebri attori internazionali. Come per altri titoli della sua filmografia, inoltre, anche questo vanta poi la partecipazione del celebre regista Luc Besson (noto per film come Léon, Nikita e Lucy), qui in qualità di autore del soggetto su cui si è basata la sceneggiatura di Adi Hasak.

La vicenda ruota ancora una volta intorno al mondo del terrorismo, con due agenti profondamente diversi tanto nei modi quanto nel carattere chiamati a sventare una serie di attentati. Pur presentando una situazione da puro thriller, con sequenze d’azione ricche di adrenalina e sparatorie, From Paris With Love si caratterizza anche per una dose di umorismo portata avanti in particolare proprio dal protagonista. Pur se inizialmente accolto in modo piuttosto freddo dalla critica e dal pubblico, negli anni il film è andato incontro ad una crescente popolarità tra gli amanti del genere.

Quanti ricercano infatti della pura e scellerata azione che non offre altro se non intrattenimento visivo, trovano infatti in From Paris With Love l’opera giusta capace di far ciò. I motivi per riscoprire questo film, dunque, sono diversi, a partire proprio dalle interpretazioni del cast. In questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo potenziale sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Jonathan Rhys Meyers e Kasia Smutniak in From Paris with Love
Jonathan Rhys Meyers e Kasia Smutniak in From Paris with Love. Cortesia di EuropaCorp

La trama di From Paris With Love

Protagonista del film è l’agente segreto James Reese, il quale lavora sotto copertura come assistente dell’ambasciatore Bennington a Parigi e attende con ansia il momento di poter entrare in azione. Reese, fidanzato con l’avvenente Caroline, ha fatto del suo lavoro un culto e si attiene sempre alle regole portando a termine i suoi incarichi in modo egregio. La routine di Reese cambia radicalmente quando gli viene affiancato l’agente della CIA Charlie Wax, un uomo intrepido e dai metodi poco ortodossi. I due hanno il compito di porre fine agli affari di un’organizzazione criminale cinese, arrestando il leader Wong e sgominando il contrabbando di droga nei sobborghi di Parigi.

Affiancato da Wax, Reese dovrà abbandonare le sue sicurezze e la sua dedizione al manuale per cercare di adeguarsi alle spericolate azioni del suo partner. Dopo aver fatto irruzione in un bordello ed essersi presentati all’incontro di pericolosi narcotrafficanti, Wax e Reese scopriranno l’esistenza di un gruppo di estremisti pakistani che tramano per organizzare un pericoloso attentato. I terroristi, connessi al mondo del narcotraffico cinese, vogliono uccidere il rappresentante americano nel corso di una conferenza che si terrà nella capitale francese. Dopo aver affrontato rocamboleschi inseguimenti e aver rischiato più volte la vita, Reese scoprirà il vero mandante dell’attentato e potrà contare solo sull’aiuto del caotico Wax.

 

Il cast del film

Ad interpretare il ruolo dell’agente segreto James Reese vi è l’attore Jonathan Rys Meyers, celebre per film come Match Point e Alexander e serie quali I Tudors e Vikings. Accanto a lui, nei panni della sua fidanzata Caroline vi è invece l’attrice italiana Kasia Smutniak, mentre Richard Durden è l’ambasciatore Bennington. Vero e proprio protagonista del film è però il personaggio di Charlie Wax, interpretato da John Travolta, ingrassato e rasatosi i capelli per il ruolo. Completano il casto Yin Bing nei panni di Wong e Amber Rose Revah in quelli di Nichole. Nel film compare poi anche il regista Luc Besson, con un cameo che lo vede coinvolto in una delle scene d’azione del film.

Jonathan Rhys Meyers e John Travolta in From Paris with Love
Jonathan Rhys Meyers e John Travolta in From Paris with Love. Cortesia di EuropaCorp

From Paris With Love 2, si farà un sequel?

Parallelamente all’uscita del film, Besson aveva affermato che c’era l’interesse a dar vita ad una vera e propria saga action con numerosi sequel. Lo stesso Travolta ha poi dichiarato durante un’intervista che, per via della struttura del primo, sarebbe stato possibile riprendere quegli stessi personaggi per calarli continuamente in contesti diversi. Idealmente, dunque, si sarebbero potuti realizzare film come “From London With Love”, “From New York With Love”, “From Prague With Love” e molti altri ancora, stando a quanto affermato dall’attore.

From Paris With Love è però stato accolto con una tiepida risposta da parte della critica e del pubblico, con un incasso mondiale nelle sale di 52 milioni di dollari. Le vendite in home video hanno fatto lievitare questa cifra di altri 20 milioni di dollari, ma tenendo conto dei costi di marketing e di altri costi, il film probabilmente non ha raggiunto il pareggio. Dato il basso rendimento del film originale e il tempo trascorso, è estremamente improbabile che un From Paris With Love 2 venga realizzato. Negli anni successivi il film non ha raccolto una fanbase tale da richiederne uno, né ci sono segnali che indichino che il franchise possa continuare in altre forme, quindi è improbabile che il Charlie Wax di John Travolta ritorni sullo schermo.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di From Paris With Love grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Infinity+, Tim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 3 dicembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

From Paris With Love è disponibile su Netflix?

Al momento, From Paris With Love non è presente nel catalogo di Netflix e pertanto non è questa una piattaforma dove poter vedere in streaming il film. È tuttavia possibile che in futuro i diritti del lungometraggio vengano acquisiti per un temporaneo passaggio all’interno del catalogo, cosa che renderebbe dunque disponibile anche su Netflix tale film.

From Paris with Love: recensione del film con John Travolta

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From Paris with Love: recensione del film con John Travolta

In From Paris with Love Charlie Wax (John Travolta) è un agente segreto americano rozzo e maleducato mentre il suo partner James Reese (Jonathan Rhys Meyers) è un diplomatico agente, educato e amante degli scacchi.

Charlie Wax è un agente della CIA dai modi spicci e poco ortodossi: ai raffinati metodi di intelligence preferisce un caricatore pieno di pallottole e un bazooka. James Reese è invece un agente segreto metodico e ligio alle regole che lavora sotto copertura come assistente dell’ambasciatore americano a Parigi. La sua prima missione da spia è quella di sgominare un’imponente organizzazione criminale cinese guidata da un certo Wong, che traffica droga a Parigi e dal quartier generale gli viene inviato un partner, Wax.

Il tumultuoso arrivo di Charlie Wax mette a soqquadro non solo Parigi, tra sparatorie e inseguimenti a tutta velocità lungo i boulevard, ma anche la vita sentimentale di Reese e della sua fidanzata Caroline, anche perché non si tratta solo di una questione di trafficanti di droga il motivo per cui Charlie Wax è stato inviato in missione a Parigi ma soprattutto per sgominare un’organizzazione terroristica, il cui scopo è di uccidere un importante personaggio politico statunitense in visita a Parigi.

La trama di From Paris with Love

Nel frattempo i due agenti scoprono che la fidanzata di James non è altro che l’esecutrice materiale del piano. Reese quindi affronta Caroline, la quale tenta di farsi esplodere all’interno dell’ambasciata americana di Parigi, e all’agente non rimane altra soluzione che ucciderla.

John Travolta e Jonathan Rhys Meyers saranno protagonisti di inseguimenti e sparatorie in cerca di terroristi islamici pronti a tutto per far fuori una delegazione americana in quei giorni a Parigi.

Il tutto è condito da una forte dose di ironia che permea soprattutto il personaggio di Travolta facendo scorrere la pellicola senza problemi sino alla fine. Di certo From Paris with Love non ha la presunzione di voler insegnar qualcosa ma solo di essere un’ora e mezza di puro intrattenimento ai limiti del ludico (vedasi inseguimento autostradale a suon di bazooka a riguardo) rientrando a pieno in quello che noi italiani chiamiamo “americanata”.

Ciò fa sì che la trama sia solo un escamotage, un mcguffin per le acrobazie di Travolta che con i suoi 100 kilogrammi e passa sembra agile come una libellula. Da segnalare inoltre la partecipazione di Kasia Smutniak, attrice conosciuta soprattutto da noi in Italia ma che qui sembra leggermente fuori parte non dando mai l’impressione di essere tagliata per il ruolo (o forse per fare l’attrice).

La regia di Pierre Morel si dimostra capace, ai limiti del videoclip musicale donando un taglio moderno come Hollywood vuole da un po’ di anni, da segnalare inoltre le solite pubblicità più o meno palesi di automobili, aerei e quanto altro, d’altronde c’è aria di crisi anche nel cinema. Consiglio quindi il film agli amanti degli action movie in salsa John Woo, non ne resteranno delusi.

From Dusk Till Dawn 2×02: il teaser

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From Dusk Till Dawn 2×02: il teaser

Ecco il teaser trailer della seconda puntata di From Dusk Till Dawn 2, serie basata sull’omonimo film scritto da Quentin Tarantino.

La serie televisiva è intitolata From Dusk till Dawn: The Series, creata e diretta da Robert Rodriguez. La serie avrà come protagonisti Seth Gecko (D.J. Cotrona) e Richard “Richie” Gecko (Zane Holtz).

From Dusk Till Dawn 2: promo della serie basata sul film scritto da Quentin Tarantino

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Il network americano della El Rey Network ha diffuso il primo promo di From Dusk Till Dawn 2, il secondo ciclo di episodi della serie di successo basata sul film diretto da Robert Rodriguez e scritto da Quentin Tarantino, Dal Tramonto all’Alba.

Una serie televisiva intitolata From Dusk till Dawn: The Series, creata e diretta da Robert Rodriguez, andrà in onda da marzo 2014. La serie avrà come protagonisti Seth Gecko (D.J. Cotrona) e Richard “Richie” Gecko (Zane Holtz).

From 3: trailer della terza stagione: l’inverno arriva in città!

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From 3: trailer della terza stagione: l’inverno arriva in città!

Al Comic-Con di San Diego è stato rilasciato il primo trailer della terza stagione di From, che anticipa l’arrivo dell’inverno in città mentre nuovi misteri, sia interni che esterni, iniziano a prendere forma. La seconda stagione di From si è conclusa con la liberazione di Julie, Randall e Marielle dalla loro possessione, ma con gli abitanti della città che non sono riusciti a fuggire o a capire dove si trovano. Tuttavia, il mistero si è infittito quando il Ragazzo in Bianco ha spinto Tabitha fuori dal faro, facendola risvegliare in un ospedale fuori città.

Ora, MGM+ ha rilasciato il primo trailer della terza stagione di From al Comic-Con di San Diego, svelando i misteri e le difficoltà che ci aspettano nei prossimi episodi.

Il trailer mostra l’arrivo dell’inverno in città, mentre i personaggi lottano per la sopravvivenza, alle prese con i continui misteri della serie. Il filmato anticipa anche eventi terrificanti, tra cui morti importanti causate dalle creature e un telefono che squilla nella casa di Jim. Al di là della città, tuttavia, il mistero di Tabitha non è ancora finito, poiché scopre connessioni con il luogo al di là dei suoi confini.

Cosa dice il trailer della terza stagione di From sui nuovi episodi

Il nuovo trailer offre molte informazioni sulla terza stagione di From , mostrando alcune delle situazioni più pericolose per i suoi personaggi fino ad ora. L’attenzione si concentra soprattutto sulle misteriose creature umanoidi, che mettono alle strette personaggi come Julie e Boyd durante una notte particolarmente brutale. Nel frattempo, il cibo si sta esaurendo, poiché l’inverno è arrivato in città per la prima volta in assoluto. Con tanti cambiamenti, potrebbe essere una corsa contro il tempo per tutti trovare una via d’uscita, in modo da non essere massacrati o affamati.

La storia di Tabitha sembra lo scenario più probabile per la fuga di tutti, poiché scopre nuovi personaggi apparentemente legati alla città attraverso i dipinti che possiedono. Grazie alla sua nuova prospettiva esterna, potrebbe aiutare a salvare il cast di From prima che l’inverno possa lasciare il segno su di loro. Tuttavia, una fuga rapida non risponderà alle domande su come operano le creature o sulle visioni che persone come Jade hanno avuto. La loro sofferenza per trovare queste risposte richiederà probabilmente molto tempo.

Al di là dei misteri in sé, però, sembra che personaggi come Donna saranno sottoposti a un forte stress emotivo, mentre la città diventa ancora più spietata. Anche se non è chiaro quante nuove prove dovranno affrontare in futuro, la terza stagione di From sembra che metterà tutti alla prova mentre fanno del loro meglio per vivere e fuggire. Con il mistero più forte che mai, gli elementi di diversi filoni potrebbero iniziare a convergere nel corso dei nuovi episodi.

From – Stagione 4: cast, storia e tutto quello che sappiamo

From – Stagione 4: cast, storia e tutto quello che sappiamo

La serie horror soprannaturale di MGM+ From ha già riscosso un buon successo in tre stagioni e ora ha ottenuto il rinnovo per la quarta stagione. Debuttando nel 2022, la serie riguarda una misteriosa città del Medio America che intrappola chi vi entra ed è circondata da mostri mortali che infestano i boschi fuori città. Prendendo le premesse sconvolgenti di show come Lost e aggiungendo un tocco spaventoso, From si è rapidamente cementata come una delle serie horror più importanti nel mondo fortemente saturo della TV in streaming.

Il finale della seconda stagione di From ha gettato le basi per una terza stagione ancora più terrificante, e ogni nuova scoperta pone più domande invece di dare risposte. La vera forza della serie sono stati i suoi misteri e, come i migliori rompicapo, ogni colpo di scena ha dato vita a una narrazione ancora più sconvolgente. Con From che si è guadagnato un plauso quasi universale (compresi gli elogi del maestro dell’horror Stephen King), il futuro della serie sembra luminoso. E il futuro sembra ancora più roseo ora che MGM+ ha deciso di rinnovare la serie per una quarta stagione.

Ultime notizie sulla stagione 4

From serie tv

La serie è stata rinnovata per un’altra stagione

A pochi giorni dal finale della terza stagione, le ultime notizie confermano che la quarta stagione di From è stata rinnovata. La decisione non è mai sembrata in dubbio, e l’accoglienza della stagione 3 è già stata la più positiva finora. MGM+ ha confermato che la produzione della stagione 4 inizierà a un certo punto nel 2025, e lo streamer punta a un’uscita nel 2026. La quarta stagione sarà composta da 10 nuovi episodi, ma al momento non sono stati rivelati ulteriori dettagli.

Per commemorare il rinnovo, la pagina ufficiale di From su X (ex Twitter) ha condiviso un video della star della serie Harold Perrineau che stacca una bottiglia da un albero con la scritta “From season 4 coming soon”.

La quarta stagione di From è confermata

Fin dall’inizio della terza stagione, sono iniziate le speculazioni sulla quarta stagione di From , e MGM+ non ha lasciato i fan in sospeso per molto tempo. A pochi giorni dal finale della terza stagione, MGM+ ha deciso di rinnovare la serie horror per un’altra stagione. Questo conferma la fiducia dello streamer nell’apprezzata serie originale e probabilmente significa che lo show potrebbe continuare per un bel po’ di tempo. È stato inoltre annunciato che la quarta stagione inizierà le riprese nel 2025 e che l’uscita è prevista per il 2026.

Dettagli sul cast della stagione 4 di From

Il cast della quarta stagione di From è difficile da prevedere, dato che la terza stagione eliminerà senza dubbio alcuni giocatori dalla scacchiera prima che sia tutto detto e fatto. Tuttavia, la forza costante per tutta la durata dello show è stata Harold Perrineau nel ruolo di Boyd Stevens, lo sceriffo e leader di fatto della città, che dovrebbe tornare nella quarta stagione. Nonostante il suo status sia stato lasciato nel limbo all’inizio della terza stagione, si prevede anche che Catalina Sandino Moreno sarà di nuovo a disposizione per interpretare Tabitha Matthews.

Il Jim Matthews di Eion Bailey sembrava un’altra scelta obbligata per il cast della quarta stagione, ma la sua morte scioccante nella terza stagione significa che probabilmente non tornerà. Tuttavia, grazie ai viaggi nel tempo, quasi tutti potrebbero tornare prima o poi. Come gli anni precedenti, la quarta stagione probabilmente aggiungerà anche alcuni membri dell’ensemble, anche se è impossibile fare previsioni fino a quando non saranno disponibili ulteriori informazioni.

Dettagli sulla trama della stagione 4

Come molte serie horror che sconvolgono la mente, la trama di From è costellata da enormi colpi di scena che potrebbero portare la serie letteralmente in qualsiasi direzione in un momento. Il finale della terza stagione di From non è stato privo di sorprese scioccanti, anche se è servito soprattutto a rivelare la natura ciclica del male della città. Con la rinascita di Smiley, c’è un oscuro senso di disperazione perché tutto sembra essere vano. Tuttavia, alcune cose sono cambiate con la morte di Jim e gli abitanti della città sono in grado di minacciare i mostri a modo loro.

La prossima stagione vedrà probabilmente i sopravvissuti tentare di capitalizzare ciò che hanno imparato e apportare modifiche. Apprendere che tutto è un ciclo può sembrare senza speranza, ma offre ai sopravvissuti la possibilità di analizzare lo schema e trovare il modo di romperlo. Tuttavia, più resisteranno al ciclo, più le loro vite saranno messe in pericolo in From season 4.

From – Stagione 3, spiegazione del finale: il destino di Jim e il modo in cui Tabitha è realmente collegata a Miranda

La terza stagione di From si conclude in modo scioccante: molti misteri di lunga data trovano risposta e nuove domande vengono sollevate. Nel corso della terza stagione, i personaggi di From sono stati spinti più che mai verso un punto di rottura. I mostri di From hanno trovato nuovi modi per tormentare gli abitanti della Township, tra cui l’uccisione brutale di Tian-Chen Liu (Elizabeth Moy) davanti a Boyd Stevens (Harold Perrineau) e una sinistra creatura che cresce all’interno di Fatima (Pegah Ghafoori).

Il mistero della gravidanza di Fatima trova risposta ed Elgin (Nathan D. Simmons) paga un prezzo terribile per averla tenuta prigioniera nella cantina della città. Nel frattempo, Tabitha Matthews (Catalina Sandino Moreno) e Jade Herrera (David Alpay) apprendono finalmente le risposte che cercavano, che riguardano gli alberi bottiglia di From e i bambini “Anghkooey”. La cosa forse più scioccante è che uno dei personaggi più importanti di From, Jim Matthews (Eion Bailey), viene ucciso da un nuovo personaggio, l’Uomo in Tuta Gialla (Douglas E. Hughes).

Perché l’Uomo in abito giallo uccide Jim nel finale della terza stagione di From

L’Uomo in Tuta Gialla uccide Jim come conseguenza della scoperta di Tabitha e Jade. Dice a Jim che “la conoscenza ha un costo” e afferma di aver cercato di avvertirlo in precedenza. Quando pronuncia la frase “Tua moglie non avrebbe dovuto scavare quella buca, Jim”, diventa chiaro che era la voce alla radio che alla fine della prima stagione pronunciava quelle stesse parole. È intervenuto quando Tabitha e Jim si stavano avvicinando troppo alla verità nella prima stagione e ora è intervenuto di nuovo dopo che Jade ha suonato la canzone.

Dal punto di vista narrativo, la morte di Jim alza notevolmente la posta in gioco. Sebbene From abbia ucciso molti individui, le morti hanno riguardato per lo più personaggi secondari, ma la morte di Jim dimostra che anche i personaggi principali non sono più al sicuro.

Cosa è successo alla futura Julie nella scena finale della terza stagione di From?

I viaggi nel tempo di Julie hanno precedentemente risolto il mistero della corda di Boyd, ma questo era solo l’inizio. Anche se suo fratello, Ethan Matthews (Simon Webster), le dice che non può cambiare il passato, lei continua a cercare di farlo.

La quarta stagione di From dovrà rivelare cosa accadrà a questa versione futura di Julie. Finché non verrà uccisa o catturata dall’Uomo in Tuta Gialla, Julie probabilmente continuerà il suo viaggio nel tempo, che può fornirle conoscenze preziose, ma non può aiutarla a cambiare qualcosa, poiché From segue la regola di Lost del “quel che è successo, è successo”.

Spiegato il legame di Tabitha con Miranda e di Jade con Christopher

Nella terza stagione, il finale dell’episodio 9 indicava che Tabitha e Miranda (Sarah Booth) erano la stessa persona, in quanto Tabitha aveva un ricordo di Miranda uccisa prima di raggiungere l’albero lontano. Il finale della terza stagione lo conferma, insieme alla rivelazione che Jade e Christopher (Thom Payne) sono la stessa persona. Tabitha e Jade sono stati tra i primi abitanti della città e sono tornati più volte nel corso degli anni nel tentativo di salvare i bambini e liberarli.

Questo spiega perché Tabitha e Jade sono state le uniche residenti in grado di vedere i bambini “Anghkooey” e perché hanno visioni che gli altri non hanno. Anche il legame naturale e l’istinto materno di Tabitha con Victor (Scott McCord) hanno più senso, dato che Miranda era la madre di Victor.

Cosa rivela la gravidanza di Fatima sui mostri

Fatima alla fine partorisce il mostro Smiley (Jamie McGuire), che ora è rinato dopo essere stato ucciso da Boyd nella seconda stagione. Questo rivela che i mostri non possono essere uccisi in modo permanente, il che si collega alle origini delle creature e al modo in cui i bambini sono stati uccisi. Victor ha detto in From – stagione 3, episodio 8, che i bambini sono stati uccisi nell’oscurità da persone che amavano e di cui si fidavano. Fatima aggiunge a questa spiegazione la sua nuova comprensione del fatto che i mostri di From hanno sacrificato i propri figli in cambio dell’immortalità.

Questa immortalità è il motivo per cui Smiley e gli altri mostri non possono essere uccisi in modo permanente. Fatima dice solo che “ha promesso ai mostri che sarebbero vissuti per sempre”, ma è probabile che si tratti di un riferimento all’Uomo con la tuta gialla. Sembra che sia il male originario al centro della Città, che ha usato l’offerta dell’immortalità per rendere immortali i mostri e far sì che eseguissero i suoi ordini. Tuttavia, se Tabitha e Jade riusciranno finalmente a salvare i bambini e a liberarli, questo potrebbe distruggere tutto ciò che l’Uomo in Tuta Gialla ha costruito.

Cosa significano “Anghkooey” e i numeri dell’albero delle bottiglie in From

Grazie a Jim, i numeri delle bottiglie si rivelano essere note musicali. Quando Jade si reca all’albero delle bottiglie e suona una canzone al violino basata su queste note musicali, i bambini “Anghkooey” riappaiono. È attraverso la canzone e la ricomparsa dei bambini che Tabitha e Jade si rendono conto che “Anghkooey” significa “ricordo”. I bambini e la canzone hanno lo scopo di aiutare Tabitha e Jade a ricordare il loro legame originario con la Città. Ricordano chi sono e tutte le vite passate che hanno vissuto nella Città, compreso il periodo in cui erano Miranda e Christopher.

Tutte le visioni e le scoperte di Tabitha e Jade le hanno portate a ricordare. Ora che ricordano chi sono e perché sono intrappolati nella Città, potrebbero essere in grado di cambiare finalmente le cose.

La spiegazione delle decisioni oscure prese da Boyd e Sara con Elgin

Nonostante il fantasma di Padre Khatri (Shaun Majumder) cerchi di dissuadere Boyd, quest’ultimo spacca la mano di Elgin con un martello. Prova a ragionare con Elgin, ma quando non funziona, la disperazione e la rabbia di Boyd prendono il sopravvento e si rifiuta di lasciare che la nuora soffra e muoia.

Sara lo fa perché tiene a Boyd, sa che è un brav’uomo e gli è grata per come si è preso cura di lei e le ha dato una seconda possibilità. Non vuole che Boyd sprofondi in profondità e lo risparmia con il suo metodo di tortura più brutale che fa parlare Elgin.

Il vero significato del finale di From – Stagione 3

Il finale della terza stagione di From parla in definitiva della natura ciclica del bene e del male. Tabitha e Jade sono rimaste bloccate in un tragico ciclo che non sono riuscite a spezzare. Anche il male della città è ciclico, con Smiley che rinasce mentre i mostri continuano il loro regno immortale di terrore. Invece di manipolare Sara per indurla a compiere azioni orribili in nome della libertà, ora è Elgin a essere manipolato e Sara deve tornare a sprofondare nella sua vecchia oscurità per fermarlo.

La scoperta di Tabitha e Jade deve davvero terrorizzare l’Uomo in abito giallo, che si fa notare e si scaglia contro Jim. Se da un lato questo costa la vita a Jim, dall’altro indica che alla fine il ciclo si spezzerà, i bambini saranno salvati e gli abitanti troveranno una via di ritorno prima che From finisca.

 

 

From – Stagione 2, spiegazione del finale: cosa è successo a Tabitha

Il finale della seconda stagione di From ha spiegato alcuni misteri cruciali sulla città centrale e si è concluso con un cliffhanger. Dopo lo scioccante finale di From, stagione 2, episodio 9, la serie riprende con Julie, Randall e Marielle in stato di coma, dove subiscono a intermittenza la tortura di entità invisibili. Nel frattempo, Tabitha e Jade si avventurano nella pericolosa foresta nel tentativo di trovare risposte sui bambini e sui simboli che appaiono nelle loro visioni. Mentre Boyd corre per “fermare la melodia”, il finale della seconda stagione di From porta diversi personaggi a scontrarsi con le forze sinistre della città.

Alla fine, Boyd distrugge il carillon e libera Randall, Julie e Marielle dai loro destini indicati dall’ossessionante filastrocca di From. Jade incontra il simbolo nei tunnel e vede visioni di bambini sdraiati sulle rocce che dicono “anghkooey,il che si collega alle visioni di Tabitha sui bambini che l’hanno condotta al faro. Gli ultimi momenti del finale della seconda stagione di From vedono Tabitha essere spinta fuori dal faro e risvegliarsi in un ospedale fuori dalla città, il che conferma una via di fuga per i residenti e crea un viaggio complesso per Tabitha per riunirsi alla sua famiglia intrappolata.

Spiegato il destino di Tabitha nel finale della seconda stagione di From

In un colpo di scena dell’ultimo minuto del finale della seconda stagione di From, Tabitha riesce a tornare a casa dopo essersi recata al faro. Quando Tabitha sale le scale della torre del faro e arriva in cima, viene accolta dal Ragazzo in Bianco, che si scusa prima di spingerla fuori dalla finestra di vetro. Tabitha si risveglia con dei graffi sul viso in un ospedale fuori città e i medici rivelano che era in coma dopo essere stata trovata su un sentiero escursionistico.

Una teoria è che tutti gli abitanti della città siano in coma a causa di un incidente stradale.

Sebbene non sia chiaro se la caduta di Tabitha dal faro significhi che è morta in città ma al sicuro fuori, ciò significa che i personaggi di From possono trovare con successo la strada di casa. Il risveglio di Tabitha dal coma potrebbe essere visto come una conferma delle bizzarre teorie della seconda stagione di From, secondo cui i personaggi della città sono in realtà in coma dopo un incidente stradale.

Questa interpretazione significherebbe che tutti i personaggi della seconda stagione di From sono in coma fuori dalla città, ma devono “morire” per risvegliarsi dall’altra parte. Tuttavia, ciò è altamente improbabile, poiché Tabitha è stata trovata da alcuni escursionisti su un sentiero senza che la sua famiglia o il camper fossero nelle vicinanze. Pertanto, la caduta di Tabitha dal faro è ciò che l’ha fatta tornare a casa da sola, e i graffi sul viso sono dovuti al vetro della finestra piuttosto che all’incidente del camper.

Il faro è un portale verso casa?

Nei flashback dell’infanzia di Victor della stagione 2, episodio 8, viene rivelato che sua madre si è recata al faro per cercare di trovare un modo per tornare a casa, mentre Tabitha ripete questa tattica 40 anni dopo. Anche se sembra che la madre di Victor sia morta prima di arrivare al faro, è stata chiamata dai bambini per trovare un portale verso il mondo esterno. I bambini sembrano sapere che il faro è un portale di casa, con il Ragazzo in Bianco che è il misterioso leader che guida gli abitanti intrappolati verso la sicurezza e la speranza.

Il finale della seconda stagione di From lascia intendere che il Ragazzo in Bianco ha già spinto altri personaggi fuori dal faro.

Prima di spingere Tabitha fuori dalla finestra del faro, il Ragazzo in Bianco le dice che gli dispiace e che è “l’unico modo”. Il finale della seconda stagione di From lascia intendere che il Ragazzo in Bianco ha già spinto altri personaggi fuori dal faro, scegliendo apparentemente Tabitha e la madre di Victor per il loro istinto materno. Il Ragazzo in Bianco ha già salvato o aiutato Victor, Ethan, Sara e Boyd, e sembra essere l’angelo custode della città.

Dal momento che Tabitha ha avuto visioni dei bambini e del faro nel corso della seconda stagione, il Ragazzo in Bianco potrebbe ritenere che lei sia la persona migliore da mandare a casa e da aiutare a salvare il resto degli abitanti della città.

La spiegazione dell’albero delle bottiglie e il suo legame con il faro

Frow - stagione 2

Dopo essere apparsi per la prima volta alla fine della stagione 1 di From, i personaggi tornano all’Albero della Bottiglia nel finale della stagione 2 di From, quando Victor spiega il suo vero scopo. Victor dice a Tabitha che l’Albero della Bottiglia è un albero speciale e lontano, ma invece di inviare le persone in luoghi casuali, trasporta solo coloro che vi entrano al faro. Non è ancora chiaro quale sia la funzione del faro per “Fromville”, visto che la comunità non può vederlo dalla città, ma sembra essere l’unico collegamento con il mondo esterno.

Il finale della seconda stagione di From non spiega cosa ci sia all’interno delle bottiglie appese all’albero o perché quell’albero specifico sia il trasporto del faro, ma potrebbe essere collegato a coloro che possono viaggiare al di fuori della città. Poiché le bottiglie sono presumibilmente piene di messaggi per il mondo esterno o per coloro che sono intrappolati all’interno della città, potrebbe esserci un “guardiano del faro” che mette i messaggi sull’albero per farli trovare ai residenti.

Come in alcune tradizioni reali, l’albero delle bottiglie potrebbe servire a intrappolare gli spiriti maligni e gli incubi. Le bottiglie potrebbero impedire agli incubi di raggiungere il faro e potenzialmente tenere il mondo esterno al sicuro dai misteriosi mostri di From.

Cosa significa la battuta “Anghkooey” di From

From mostri

I bambini nelle visioni di Tabitha hanno ripetuto spesso la parola “anghkooey”, che pronunciano anche quando lei sale le scale del faro e quando appaiono a Jade nei tunnel. Sfortunatamente, questa parola non ha una traduzione esatta, il che significa che probabilmente deriva da varie parole messe insieme o potrebbe essere un titolo fittizio. Si è ipotizzato che “anghkooey” sia parzialmente ispirato ad Ankou, una figura della mitologia celtica che personifica la morte e manda gli spiriti dei morti all’inferno.

Questo sarebbe certamente adatto ai temi della morte e del male di From, ma è più probabile che “anghkooey” abbia un significato originale legato alla storia inquietante dello show. Per esempio, “Anghkooey” potrebbe essere il nome di uno spirito o di una forza che sorveglia la città di From. La parola potrebbe anche provenire da una lingua esclusiva dello show, forse traducibile come qualcuno in grado di avere visioni, come Tabitha e Jade.

Dal momento che la parola viene pronunciata da Tabitha mentre cerca di salvare i bambini e di trovare una strada per tornare a casa, è anche possibile che “anghkooey” significhi salvatore, o che sia una persona profetizzata per aiutare la città e distruggere qualsiasi maledizione o male che tiene intrappolate le persone. Dal momento che questa parola viene pronunciata dai bambini anche in riferimento al simbolo, “anghkooey” è un altro mistero che la terza stagione di From deve risolvere.

La spiegazione dellaa visione di Jade del simbolo e la connessione con i bambini

from - stagione 2 simbolo finale

Dopo aver continuato a vedere il simbolo nei suoi sogni e aver capito che ha spinto un ex residente a compiere azioni orribili, Jade si reca finalmente nei tunnel per scoprirne il significato nel finale della seconda stagione di From. Durante il viaggio nei tunnel, Jade trova una strana radura con lastre di roccia e una luce che le illumina. Qualche istante dopo, Jade vede i bambini delle visioni di Tabitha sdraiati sulle rocce, che indicano il cielo e ripetono la parola “anghkooey”.

I bambini deformi visti sulle rocce suggeriscono che potrebbero essere stati sottoposti a esperimenti o rituali crudeli.

Jade alza lo sguardo e vede il simbolo fatto di radici di alberi giganti all’apertura di una grotta, ma il simbolo e i bambini scompaiono quando guarda indietro. Questo potrebbe significare che la luce si abbatte sul simbolo e lo proietta sulle rocce sottostanti, potenzialmente per una sorta di pratica rituale. I bambini deformi sulle rocce suggeriscono che potrebbero essere stati sottoposti a esperimenti crudeli o a rituali nella foresta che si collegano sia al faro che al simbolo nei tunnel.

È possibile che la visione di Jade del simbolo e dei bambini nel tunnel sia un ricordo del passato, simile alla visione di soldati arrabbiati della Guerra Civile. Dal momento che il finale della seconda stagione non mostra Jade uscire dal tunnel, il vero significato del simbolo e della sua allucinazione non troverà risposta fino alla prossima stagione.

Il vero significato dell’avvertimento di Abby a Boyd

Harold Perrineau in From
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Quando Boyd cerca di salvare Julie, Randall e Marielle dalle loro trance, appare una visione della sua defunta moglie Abby che gli dice che distruggere il carillon non porrà fine alle loro sofferenze. Piuttosto, la spettrale Abby afferma che i personaggi moriranno comunque urlando e che la distruzione del carillon non farà altro che ritardare la loro sofferenza. Abby dice che “Esso” sa che Boyd non lo ascolterà perché ha speranza, che è ciò che “alimenta la foresta”, non la paura.

La speranza è ciò che spinge i personaggi a sopportare le loro sofferenze e ad andare avanti invece di sottomettersi ai mali della foresta, che quindi produce altri incubi per combattere questo sentimento. L’avvertimento di Abby suggerisce che la speranza che i residenti riescano a tornare a casa un giorno è ciò che rende più forti le forze della città, quindi dovrebbe sottomettersi ai mali della foresta.

Le visioni di Abby sembrano essere tattiche delle forze soprannaturali per convincere Boyd a morire, in quanto è una delle maggiori fonti di speranza che i personaggi hanno. Abby rappresenta anche i conflitti di Boyd nel voler essere l’eroe, nel voler prevenire la sofferenza e nel voler redimere se stesso, cosa che realizza infondendo speranza negli altri. La speranza può essere ciò che rende i personaggi disposti a soffrire in città, ma è anche ciò che li libererà, come dimostra il finale della seconda stagione di Tabitha .

Cosa è successo a Julie, Randall e Marielle in From Stagione 2, Episodio 10

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Julie, Randall e Marielle sono stati posseduti in modo terrificante dai poteri soprannaturali della foresta e sono stati torturati mentre erano intrappolati nell’oscurità. Mentre i loro occhi si spengono e muoiono lentamente nei loro stati quasi catatonici, Boyd trova i loro corpi incatenati nell’edificio dell’inizio della stagione. Boyd usa una torcia per trasformare la radura in una caverna, anche se i suoi sforzi sono quasi vanificati dall’attacco di Reggie e dalle sue visioni di Abby.

Boyd si rifiuta di ascoltare, distruggendo il carillon e liberando Julie, Randall e Marielle. I tre personaggi sopravvivono alla fine della seconda stagione diFrom dopo che Boyd si redime e abbraccia la speranza da cui Abby lo mette in guardia.

Cosa succederà in From Stagione 3?

boyd e tabitha in From

MGM+ ha rinnovato la terza stagione di From grazie alla sua accoglienza positiva. La notizia migliore è che la terza stagione di Fear è in arrivo, con data di uscita 22 settembre 2024. È stato anche diffuso un trailer al Comic-Com di San Diego. Il trailer mostra che ci saranno molte tragedie: Boyd porta i cadaveri in città e gli viene detto che ha perso. Nel frattempo, Tabitha si risveglia in ospedale, senza sapere come salvare la sua famiglia.

Quando la gente inizia a dire che le cose stanno peggiorando, gli abitanti di Fromville iniziano a disperarsi. Nel frattempo, Tabitha cerca delle risposte e scopre che alcune persone potrebbero sapere più di quello che dicono. Per quanto spaventose fossero le prime due stagioni, il trailer fa sembrare questa ancora peggiore. Come ha detto una persona, morire non è la cosa peggiore che possa accadere. Il cast di ritorno è per lo più intatto (a parte i morti) e tutto sembra più intenso in vista dei nuovi episodi.

Come è stato accolto il finale della seconda stagione di From

Il punteggio complessivo della critica per le prime due stagioni di From è un impressionante 94% su Rotten Tomatoes. Anche il punteggio del pubblico è vicino, con l’86%. Sebbene la seconda stagione abbia subito un leggero calo, passando dal 96% al 92% della critica, è rimasta comunque molto apprezzata, rendendo la terza stagione una di quelle che fan e critici sembrano attendere con ansia. Parlando della seconda stagione, il critico di Slate David Whelan ha apprezzato il fatto che le risposte fossero limitate e che i problemi continuassero ad accumularsi.

“Ogni giorno c’è una nuova crisi da aggiungere alla lista; ogni giorno sembra che tutto questo sia già successo e continuerà a succedere… C’è sempre qualcosa di peggio in arrivo. Questo non è troppo lontano dalla condizione in cui si trovano gli abitanti di Fromville. Se il realismo è uno specchio che riflette il momento attuale dell’umanità, allora From si avvicina abbastanza al reale”.

La reazione del pubblico è stata ancora maggiore, soprattutto per i colpi di scena del finale della seconda stagione. Su Rotten Tomatoes, le reazioni hanno incluso spettatori che hanno detto: “L’ultimo episodio rende eccitati per il seguito, non vedo l’ora”,Ti fa indovinare e lascia cadere pezzi del grande puzzle ogni episodio” e “Che spettacolo misterioso da far cadere la mascella, altrettanto grande come la prima stagione”. Sembra che quando From tornerà con la terza stagione, molti fan saranno pronti a seguirlo ancora una volta.

Fringe, la spiegazione del finale: il mondo è stato salvato?

Fringe, la spiegazione del finale: il mondo è stato salvato?

Se c’è una serie strabiliante dell’era Lost della televisione di rete che dovreste assolutamente rivedere, è Fringe. Questa potente serie di mistero fantascientifico gioca con idee consolidate da tempo nei fumetti, ma che (all’epoca) raramente arrivavano in televisione.

Mutaforma meccanici, osservatori che viaggiano nel tempo e mondi paralleli erano solo la punta dell’iceberg di uno show così amabilmente bizzarro come Fringe, eppure ci ha sempre fatto credere nell’impossibile. Con Anna Torv nel ruolo dell’agente dell’FBI Olivia Dunham, Joshua Jackson nel ruolo di Peter Bishop e John Noble nel ruolo del Dr. Walter Bishop, la divisione Fringe affronta tutte le consuete stranezze fantascientifiche, ma come finirà?

Cosa succede nell’ultima stagione di Fringe?

Anche se non possiamo riassumere l’intera stagione di Fringe in questa sede, diciamo solo che la quarta stagione prende alcune strane pieghe che portano alla quinta e ultima stagione, in particolare con l’episodio “Lettere in transito”, che introduce Henrietta “Etta” Bishop (Georgina Haig), la futura figlia di Peter e Olivia.

L’episodio rivela anche che, nel futuro del 2036, gli Osservatori hanno preso il sopravvento in modo molto simile al 1984, e Etta e un gruppo di ribelli stanno cercando un modo per invertire la tendenza.

Ma anni prima, mentre stavano elaborando un piano per ripristinare la linea temporale, Walter, Peter, Olivia e Astrid (Jasika Nicole) si sono congelati nell’ambra, solo che Etta li ha trovati e liberati tutti tranne Olivia. La quinta stagione continua questa storia, con Olivia che viene ritrovata e si riunisce a Peter e alla loro figlia. Solo che questi momenti felici vengono rapidamente revocati.

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Nel bel mezzo di questa situazione, Etta viene uccisa dal capitano degli Osservatori Windmark (Michael Kopsa) mentre il gruppo è alla ricerca del piano segreto di Walter. Questo fa precipitare Peter in una spirale che lo porta a utilizzare la tecnologia degli Osservatori per perseguire la propria vendetta, diventando sempre più freddo e calcolatore.

Fortunatamente, Olivia lo tira fuori dal suo dolore e lo aiuta a riorientare i suoi sforzi per aiutare la squadra a fermare gli Osservatori una volta per tutte. Questo conduce la Divisione Fringe dell’O.G. a una figura misteriosa di nome Donald (Michael Cerveris), che in realtà è un September ormai umano, l’Osservatore originale che aiutò Walter decenni prima. Donald si rivela essere il padre di Michael (Rowan Longworth), un giovane Osservatore perso nel tempo che si dà il caso sia la chiave per salvare il mondo.

Il finale di serie in due parti di Fringe, “Liberty” e “An Enemy of Fate“, è andato in onda il 18 gennaio 2013. Per molti versi, si è trattato di una celebrazione del passato dello show prima di riscrivere il futuro. Tutto, dalla Terra alternativa con “Fauxlivia” e Lincoln Lee (Seth Gabel) a una serie di vecchi casi della Divisione Fringe, viene rivisitato qui nella battaglia finale contro gli Osservatori.

Naturalmente, alla fine i nostri eroi hanno la meglio e, sebbene i cattivi riescano a uccidere Donald/September, Walter porta Michael nel lontano futuro per impedire che l’invasione degli Osservatori avvenga. Grazie al suo eroismo, Olivia e Peter tornano nel 2015 senza alcun ricordo di questi eventi, dove la giovane Etta, così come tutti gli altri alleati come Nina Sharp (Blair Brown) e Phillip Broyles (Lance Reddick), è viva e vegeta. Come una famiglia felice, continuano a vivere le loro vite come se fossero normali.

Olivia e Peter trovano sempre la strada per tornare l’uno dall’altra in Fringe

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Il cuore di Fringe è sempre stato il rapporto tra Peter e Olivia. Sembrava che questi due fossero destinati a incontrarsi e a stare insieme, e la loro storia d’amore ha contribuito a mediare la pace tra due universi in guerra. Peter e Olivia si sono incontrati per la prima volta quando erano bambini e Olivia era sottoposta a esperimenti da parte di Walter nell’ambito della sperimentazione sul Cortexiphan, ma si sono incontrati ufficialmente solo nel “Pilot”.

Da lì, ci è voluto un po’ di tempo prima che i due iniziassero ufficialmente a frequentarsi, ma alla fine della quarta stagione si sono finalmente ritrovati, solo perché gli Osservatori si sono intromessi nella loro parata. Ma nonostante ciò, questi due hanno sempre superato ogni sfida grazie alla loro fiducia nell’altro, e questo vale anche in questo caso.

La quinta stagione mette Olivia e Peter di fronte alla loro crisi coniugale. A cavallo tra l’enorme salto temporale della quarta e della quinta stagione, i due si sono sposati e hanno dato alla luce una bambina. Sebbene Etta sia cresciuta senza i suoi genitori, quando li ritrova tutti si riuniscono e i tre si sentono quasi subito come un’unità.

Sfortunatamente, la morte di Etta ha messo fine a tutto questo, ma anche dopo, Peter e Olivia hanno trovato la strada per tornare l’uno dall’altra. Come ha notato una volta September, lo faranno sempre. Anche se si potrebbe obiettare che non riusciremo mai a vedere Olivia e Peter pienamente realizzati come coppia normale (e questo potrebbe essere vero fino a un certo punto), Fringe ci lascia con la speranza che questi due possano avere una vera vita insieme al di fuori degli orrori del mondo.

“An Enemy of Fate” si conclude con Olivia, Peter ed Etta tutti insieme, che vivono la loro vita nel modo più normale possibile. Possiamo supporre che Olivia sia ancora a capo della Divisione Fringe e che Peter faccia ancora da consulente in alcune occasioni, ma quello che vediamo qui è una famiglia nucleare che nessuno dei due aveva sperimentato in gioventù.

Ora possono fare alla figlia il regalo più grande che potessero farle: due genitori stabili che la amano e sono disposti a riscrivere letteralmente la storia per assicurarle un futuro. Per certi versi, Fringe è sempre stato questo, e concludere la serie in questo modo è la cosa più giusta.

Il tulipano bianco di Fringe simboleggia il perdono di Walter

fringe walter michael viaggio nel tempo

Naturalmente, l’unica cosa che manca in quei momenti finali è Walter stesso. John Noble interpreta Walter Bishop in tutti gli impressionanti 100 episodi di Fringe e c’è un motivo per cui Walter è forse il personaggio più riconoscibile della serie.

Il suo genio eccentrico, unito alla sua complessa storia e al rapporto con il figlio, è affascinante e Walter è uno di quei personaggi che non si può fare a meno di amare, anche se forse non si dovrebbe. Ma nonostante non compaia nei momenti finali della serie (ambientata nel 2015), la presenza di Walter si fa comunque sentire attraverso un pezzo di posta inviato a Peter. Nella busta non segnata c’è la semplice immagine di un tulipano bianco.

I fan di lunga data di Fringe riconosceranno il significato del tulipano per Walter. Peter e Olivia si sono incontrati per la prima volta in un campo di tulipani bianchi a Jacksonville, in Florida, ma la simbologia va ben oltre. Nell’episodio della seconda stagione, giustamente intitolato “Tulipano bianco“, Walter incontra un collega scienziato, Alistair Peck (Peter Weller), che sta usando il proprio corpo come macchina del tempo.

Ma quando Walter si confronta con Peck sulla sua arroganza nel rubare Peter da un altro mondo, rivela una verità sorprendente che diventa la base del finale della serie. Walter osserva che sta cercando un segno specifico del perdono di Dio nei suoi confronti, un tulipano bianco che appare fuori fiore. “Se Dio può perdonare me, forse è possibile che anche mio figlio possa perdonarmi“, spiega.

Negli ultimi istanti di “An Enemy of Fate“, Peter riceve l’immagine di un tulipano bianco e, sebbene possa essere un po’ confuso sul suo significato, i fan lo capiranno subito. Qualche episodio prima, Peter e Walter si sono finalmente riappacificati, portando all’ultimo saluto di Peter con il suo padre adottivo, che ora può chiamare “papà” invece di “Walter”.

Sapendo che il figlio lo ha perdonato, il suo viaggio nel futuro (per impedire la creazione degli Osservatori) funge da penitenza finale e riceve il perdono che cercava da tempo. Il tulipano bianco è il suo ultimo messaggio a Peter, che riconosce che Walter è finalmente in pace, ovunque si trovi.

Fringe è stato un precursore della televisione fantascientifica e avremmo voluto che ce ne fossero di più

Per molti versi, Fringe era una serie in anticipo sui tempi. Si tuffava settimanalmente in trame che oggi potrebbero passare un’intera stagione a sviscerare. Che si tratti di linee temporali alternative, mondi paralleli, superpoteri indotti da droghe o macchine complesse che riscrivono la realtà, Fringe, sotto molti aspetti, sembrava un fumetto in carne e ossa.

Non c’è quindi da stupirsi che sia pieno di piccoli cenni alla DC Comics in particolare. Purtroppo, la produzione dello show era un po’ troppo costosa. Non c’è quindi da stupirsi che, dopo quattro stagioni da 20 episodi, la quinta e ultima stagione di Fringe sia stata composta da soli 13 episodi.

Tuttavia, vale la pena di rivedere Fringe. Con 100 episodi pieni di storie eccitanti e sconvolgenti da raccontare (e con personaggi immensamente amabili), questo è uno di quegli show che resiste anche a distanza di un decennio. Francamente, potrebbe andare in onda oggi su una rete televisiva ed essere ancora bello come allora, il che è una forte testimonianza per coloro che sono stati coinvolti.

Forse un giorno torneremo a parlare con Peter, Olivia, Walter e la banda, ma se così non fosse, Fringe si è concluso su note altissime, e non sono molti gli show che possono dirlo al giorno d’oggi.

Fringe in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Fright Night: recensione del film con Colin Farrell

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Fright Night: recensione del film con Colin Farrell

Arriva al cinema Fright Night la commedia horror diretta da Craig Gillespie, con protagonisti Anton Yelchin e Colin Farrell e distribuito da Walt Disney Pictures Italia.

In Fright Night Charley Brewster (Anton Yelchin) è riuscito finalmente a diventare popolare dopo anni di anonimato: è ben inserito nella comitiva più in vista del quartiere e frequenta la ragazza più carina del liceo, tralasciando però il suo migliore amico Ed (Christopher Mintz-Plasse). Ma un giorno la sua stabilità viene minacciata dall’arrivo del suo nuovo vicino Jerry (Colin Farrell), all’apparenza un personaggio socievole e simpatico, ma che in realtà nasconde un segreto a cui nessuno è disposto a credere. Dopo aver osservato le sue abitudini Charley non ha dubbi: Jerry è un vampiro e le sue prede sono proprio loro, gli abitanti di quel piccolo quartiere alla periferia di Las Vegas.

Non trovando sostegno nelle persone a lui care decide di recarsi dal popolare illusionista Peter Vincent (David Tennant) che lo aiuterà guidandolo nello scontro con il vicino dai canini acuminati. Questa nuova trasposizione cinematografica della storia di Tom Holland segue sicuramente la scia positiva del film originale del 1985 anche grazie all’intervento di una sceneggiatrice come Marti Noxon, produttore esecutivo di Buffy – L’ammazzavampiri.

Il regista Craig Gillespie (Lars e una ragazza tutta sua) ha ben concepito questo suo nuovo lavoro. Pensato per essere visto in 3D, Gillespie padroneggia con efficacia questa nuova tecnologia donando profondità e definizione agli effetti tridimensionali, ma non rendendo mai tutto questo troppo invasivo per lo spettatore.

La scelta degli attori risulta nel complesso corretta, ma nel caso del vampiro Jerry, interpretato da Colin Farrell, questa appare ancora più convincente: il suo personaggio ben si sposa con quell’alone di mistero che porta con sé la figura dell’attore irlandese, il quale è però alternato con un’ironia pungente che fa del suo carattere un affascinante vicino di cui però non vorresti mai vedere la vera natura. Come nell’originale il ritmo narrativo varia spesso: comicità e paura vengono intrecciati con maestria ed è questo che fa di Fright Night un remake ben riuscito.

Friends: The Reunion, recensione dell’episodio speciale

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Friends: The Reunion, recensione dell’episodio speciale

Non c’era altro modo per raccontarla, come un ritrovo di vecchi amici che raccontano com’è stata la loro giovinezza condivisa ed è così che si è scelto di portare sullo schermo Friends: The Reunion. Niente Ross, Rachel, Monica, Chandler, Phoebe e Joey, nessun ritorno al Central Per o agli appartamenti di New York, sono stati invece Jennifer Aniston, Courteney Cox, Lisa Kudrow, David Schwimmer, Matthew Perry e Matt LeBlanc a tornare sui set, a rileggere i copioni, a raccontare quel periodo incredibile della loro vita che è durato per tutta la messa in onda di Friends e li ha resi davvero come una famiglia di elezione, un circolo esclusivo che ha dato vita ad uno degli show più amati di sempre. 

L’operazione nostalgia non poteva essere confezionata meglio e sicuramente questo è uno dei pregi di questa attesissima Reunion che è disponibile su Sky e NOW, in Italia, dalle 9.00 del 27 maggio. La scelta dei produttori di mettere sullo stesso piano attori e fan, accompagnando entrambi sulla via dei ricordi rende l’intero episodio / documentario non solo divertente e commovente, ma anche interessante, alla luce delle rivelazioni inedite che escono fuori durante la conversazione con i sei protagonisti, seduti davanti a James Corden che interroga, chiede, domanda e suggerisce.

Naturalmente emozionanti sono i ritorni di altri personaggi simbolo della serie, come Janice / Maggie Wheeler e la sua inconfondibile e fastidiosissima risata, Mr. Heckles / Larry Hankin in vestaglia e broncio, Judy e Jack Geller / Christina Pickes e Elliott Gould che sono stati davvero come dei genitori per i giovanissimi protagonisti, preoccupandosi per loro nella maniera in cui solo un genitore può fare. Ma poi Tom Selleck, James Michael Tyler, Reese Whiterspoon e tanti altri volti che hanno impreziosito lo show; soltanto nei ricordi dei protagonisti compaiono nomi del calibro di Ben Stiller, Brad Pitt e Danny DeVito. 

Uno dei punti di forza di Friends: The Reunion è stato senza dubbio anche la scelta di raccogliere testimonianze trai fan della serie, personaggi noti e persone comuni hanno condiviso il loro legame con lo show: Malala Yousafzai ha raccontato che lo ha guardato al college e grazie allo show ha stretto amicizie immortali, David Beckham che ogni volta che è all’estero per lavoro, lontano dalla sua famiglia, guarda lo show per tirarsi su, Kit Harington che è un fan sfrenato, ma non solo volti noti. Sono state raccolte milioni di testimonianze, delle quali la puntata speciale mostra solo una piccola porzione, che raccontano di quanto la serie sia stata fondamentale, per superare la solitudine, per attraversare la depressione, per sentirsi a casa quando il mondo intorno è ostile, per tornare ad un gruppo di amici che davvero hanno fatto la differenza per tantissimi spettatori. 

Friends: The Reunion, una passeggiata sul viale dei ricordi

Sembra che il segreto di Friends fosse proprio questo, raccontare quella porzione di vita delle persone in cui gli amici sono la famiglia di elezione. Così è un po’ per tutti e così si arriva anche alla chiusura fisiologica del racconto e della serie: quando ognuno comincia ad avere una famiglia sua, è ora di lasciarsi, senza però mai dimenticarsi o perdersi di vista. Ed è così che è andata per gli interpreti di Ross, Rachel, Monica, Chandler, Phoebe e Joey, che nel corso di questi anni, non si sono mai persi di vista pur non ritrovandosi mai più tutti insieme nella stessa stanza. 

Trai momenti più divertenti proposti da Friends: The Reunion, c’è senza dubbio la riproposizione del quiz di conoscenza reciproca (l’episodio è La Scommessa, The One with the Embryos, che si conclude con i ragazzi che si scambiano l’appartamento) che rappresenta una delle vette dello show e che è stato riproposto in forma meta-narrativa. In questa occasione non solo c’è stata la possibilità di rivedere molti amici dello show, comparse e personaggi secondari, ma anche di andare a pescare tra gli episodi più divertenti in assoluto della serie, con il cast che ad un reading-table ha re-interpretato scene iconiche come quella del primo bacio tra Ross e Rachel e quella di Phoebe che scopre la relazione tra Monica e Chandler (chi ha seguito la serie originale in inglese, sente ancora l’eco di quel travolgente “My Eyes! My Eyes!” Di Lisa Kudrow!).

La vera e propria sorpresa, a fine speciale, è stato il fashion show, in cui hanno sfilato famosissimi fan della serie sotto gli occhi increduli di ospiti e protagonisti: da Cara Delevigne a Justin Bieber, i vip si sono prestati a far rivedere al pubblico l’abito da damigella di Rachel al matrimonio del suo ex, l’Armadillo dell’Hanukkah, lo Sputnik, i celeberrimi pantaloni di pelle di Ross!

Come già accennato in apertura, non poteva esserci scelta migliore di questa per riportare insieme gli AMICI che tutti abbiamo avuto (e che continuiamo ad avere), nessun modo più adeguato di questo per raccontare dove sono quei personaggi oggi: sono esattamente dove li abbiamo lasciati, sul pianerottolo, insieme ai gemelli di Monica e Chandler, mentre vanno a prendere un ultimo caffè insieme (“Dove’”), perché è lì che rimarranno per sempre.

Non ci interessa l’oggi di Ross, Rachel, Monica, Chandler, Phoebe e Joey, possiamo immaginare che siano andati avanti con le loro vite, ma quello che hanno dato l’uno agli altri e a tutti gli spettatori è racchiuso in quelle 236 puntate, in 10 stagioni ricche, divertenti e commoventi, ricordate con affetto e grandi sorrisi da tutti. La nostalgia regna sovrana, dunque, ma porta lacrime di gioia e onora il bello che tutti abbiamo vissuto.

Friends: The Reunion

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