Il network americano della ABC ha
diffuso in Canada il nuovo promo “With or Without You”
di Grey’s Anatomy 11×17, l’atteso
diciassettesimo episodio che si intitola Grey’s Anatomy.
https://www.youtube.com/watch?v=D80ttSc3eWQ
[nggallery id=1049]
Grey’s
Anatomy è una serie
televisiva statunitense prodotta dal 2005. È
un medical drama incentrato sulla vita della
dottoressa Meredith Grey,
una tirocinante di chirurgia nell’immaginario
Seattle Grace Hospital di Seattle. Il titolo di Grey’s
Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della
protagonista, Meredith Grey, ed Henry Gray, autore del celebre
manuale medico di anatomia Gray’s
Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace è invece
il nome dell’ospedale nel quale si svolge la serie. I titoli dei
singoli episodi sono invece anche i titoli di una o
più canzoni.
Inizialmente partita come una serie
in midseason, Grey’s Anatomy ha ben
presto attratto pubblico, ricevendo anche numerosi premi e
riconoscimenti nel corso degli anni. Insieme a Desperate
Housewives e Lost, è considerata una
delle serie TV che hanno riportato al successo ilnetwork
televisivo statunitense ABC. Nel 2007 ha
generato uno spin-off, Private Practice, di cui è
protagonista Kate Walsh nel ruolo diAddison Montgomery.
Un adattamento della serie in versione soap opera,
intitolato A Corazón Abierto, è andato in onda
in Colombia dal 26 maggio 2010.
La serie è trasmessa in prima
visione assoluta negli Stati Uniti da ABC. In lingua
italiana la serie viene trasmessa in Italia in prima
visione dal canale satellitare Fox Life, e in
chiaro da Italia 1 (fino alla settima stagione) e
da LA7 (dall’ottava stagione); in Svizzera è
invece trasmessa daRSI LA1.
Il network americano della ABC ha diffuso la prima clip
ufficiale di The Good Wife 6×16, il sedicesimo episodio che si
inititola Francesco:
[nggallery id=1051]
C’era una
volta (Once Upon a Time) è una serie
televisiva statunitense di genere fantasy, in onda
sulla ABC dal 23 ottobre 2011. La serie è
liberamente ispirata a leggende e ai racconti classici
della letteratura fantasy e soprattutto delle fiabe,
ma impostati al giorno d’oggi, facendo spesso riferimento
ai film d’animazione Disney tratti dagli stessi, da cui
si riprendono nomi, personaggi e luoghi specifici.
Nel 2013 ne è stato tratto
uno spin-off: Once Upon a Time in
Wonderland.
Il network americano della ABC ha
diffuso una clip ufficiale di Once Upon A Time 4×15, il
quindicesimo episodio che si intitola : “Poor Unfortunate
Soul”:
In Once Upon a Time 4×15 Hook
sfrutta la sua storia complicata con Ursula per scoprire quello che
sa su Gold’s endgame. Le regine delle tenebre nel frattempo
torturano August per ottenere informazioni su
Emma, Mary Margaret e David. Regina intanto è sempre più
preoccupata per la sicurezza di Robin Hood mentre lotta per
mantenere intatta la sua copertura con i cattivi. Inoltre vedremo
un flashback di una giovane Ursula che chiede aiuto a Hook per
scappar di casa.
[nggallery id=1051]
C’era una
volta (Once Upon a Time) è una serie
televisiva statunitense di genere fantasy, in onda
sulla ABC dal 23 ottobre 2011. La serie è
liberamente ispirata a leggende e ai racconti classici
della letteratura fantasy e soprattutto delle fiabe,
ma impostati al giorno d’oggi, facendo spesso riferimento
ai film d’animazione Disney tratti dagli stessi, da cui
si riprendono nomi, personaggi e luoghi specifici.
Nel 2013 ne è stato tratto
uno spin-off: Once Upon a Time in
Wonderland.
Il network americano della The CW
ha diffuso le foto promozionali ufficiali di Arrow 3×17, il
diciassettesimo episodio che si intitola Suicidal
Tendencies:
Arrow è una serie televisiva
statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew
Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia Verde, supereroe
protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC Comics. Viene
trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW. In Italia la serie
è stata trasmessa in prima visione su Italia 1 dall’11 marzo al 27
maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in Italia la seconda
stagione su Italia 1, anche se precedentemente la versione
sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata trasmessa
dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.
La serie segue le avventure
del playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su
un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa,
a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come
“l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la
corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in
una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso
delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile
maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e
scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente
Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad
uno i criminali.
Il network americano della CBS ha
diffuso la prima clip ufficiale di Castle
7×18, il diciottesimo episodio che si
intitolerà “At Close Range “:
[nggallery id=1089]
In Castle 7 nell’episodio
che andrà in onda il 18 febbraio conosceremo Gwen,
la sorella di Ryan e suo marito
Frank, uno specialista della sicurezza.
Castle è una serie televisiva
statunitense prodotta dal 2009. Creata da Andrew W. Marlowe, la
serie è interpretata da Nathan Fillion e Stana Katic, e narra le
vicende di Richard Castle, un famoso scrittore diromanzi gialli che
collabora alle indagini della detective di polizia Kate Beckett. La
serie è trasmessa in prima visione assoluta negli Stati Uniti da
ABC dal 9 marzo 2009. In Italia viene trasmessa in prima visione
dal canalesatellitare Fox Life dal 16 ottobre 2009 (con il titolo
Castle – Detective tra le righe per le prime due stagioni, poi con
il titolo originale Castle), e successivamente in chiaro da Rai 2
dal 10 gennaio 2010 (con il solo titolo originale).
New York. Richard Castle, un famoso
ed acclamato scrittore di libri gialli, viene contattato dal New
York City Police Department per aiutare la detective della Squadra
Omicidi Kate Beckett a risolvere un caso che sembra copiato dalla
trama di un suo romanzo. Collaborando, i due riescono a risolvere
l’omicidio e, galvanizzato dall’esperienza, Castle – che ha deciso
di chiudere con Derrick Storm, uno dei suoi personaggi più
riusciti, ed è quindi in cerca di nuove ispirazioni – ha l’idea di
chiedere all’amico sindaco il permesso di affiancare la detective
Beckett in pianta stabile come consulente della polizia, e di
seguire i suoi casi, rendendosi spesso decisivo per la loro
soluzione.
Il network americano della ABC ha
diffuso una nuova clip dell’episodio Agents of
SHIELD 2×14, il quattordicesimo che si
intitola “Love in the Time of Hydra”:
TUTTE LE FOTO: [nggallery
id=1040]
In Agents
of SHIELD 2 tornerà la squadra di attori
protagonista della prima stagione, con Clark
Gregg a capo di un nuovo inizio per l’organizzazione
incaricata di proteggere il mondo dalle minacce terrestri e
aliene.
Agents of
S.H.I.E.L.D., nota anche come Marvel’s Agents of
S.H.I.E.L.D., è una serie
televisiva statunitense creata per
la ABC da Joss Whedon, Jed
Whedon e Maurissa Tancharoen basata
sullo S.H.I.E.L.D. (Strategic Homeland Intervention, Enforcement
and Logistics Division),
organizzazione spionistica dei fumetti Marvel Comics.
La serie
rappresenta il primo prodotto live action realizzato
dalla Marvel Entertainment, in
collaborazione con gli ABC Studios e Mutant Enemy,
ed è parte integrante del Marvel Cinematic Universe. In
Italia è trasmessa dalla Fox.
Si intitola End of
Days, Hart of Dixie 4×09, a nona puntata della
quarta stagione della serie televisiva Hart of
Dixie, che andrà in onda sul network
americano The CW:
https://www.youtube.com/watch?v=n3KFKhbF3UE
In Hart of
Dixie 4×09 Annabeth (Kaitlyn Black) riceve la
visita in un sogno dal fondatore di BlueBell,
cheprofetizza cinque presagi sulla fine di
BlueBell. Non prendendo sul serio la cosa,
Annabeth condivide il suo sogno con Crickett (guest star
Brandi Burkhardt), che peró lo dice a tutti e crea
il panico in tutto il paese. Zoe (Rachel Bilson) e
Wade (Wilson Bethel) sono sorpresi quando scoprono
che hanno opinioni molto diverse sul matrimonio.
Nel frattempo, George (Scott Porter) è a un bivio
quando arriva un’offerta che potrebbe cambiare la sua vita per
sempre.
Mentre cresce l’attesa
della messa in onda dei prossimi episodi di The
Flash, e oggi il produttore
esecutivo Andrew Kreisberg, ha diffuso nuovi
spoiler e anticipazioni sui prossimi eventi dello show di successo
targato The CW:
Su Iris: La ragazza continuerà a
seguire la pista di Mason che collega Wells ad una serie di omicidi
in città, mentre Barry farà di tutto per tenere la ragazza lontana
dalla verità ed al sicuro.
Verso il finale di The Flash,
si solleveranno nuovi interrogativi, mentre quelli che avevamo
all’inizio dello show troveranno una risposta e ci accompagneranno
alla scoperta dei misteri che dovremo risolvere nella seconda
stagione.
Nell’episodio 17 ci saranno una
serie di flashback che ci mostreranno l’inizio dello show da
diverse prospettive, inclusa quella del Dottor Wells.
[nggallery id=1058]
The Flash è una
serie televisiva statunitense spin-off di Arrow, sviluppata
dai creatori di quest’ultima Greg Berlanti, Marc Guggenheim e
Andrew Kreisberg. Basata sul personaggio di Flash, supereroe
protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC Comics, si
svolge nello stesso universo della serie madre e verrà trasmessa
dal 7 ottobre 2014 sul canale The CW.
Trama show: All’età di 11 anni,
dopo aver assistito al misterioso omicidio della madre Nora e visto
suo padre Henry ingiustamente accusato del crimine, Barry Allen
viene accolto in casa dal detective Joe West e la sua famiglia.
Anni dopo lo ritroviamo che è divenuto un brillante studente di
chimica, noto a tutti per la sua grande competenza in questo campo
oltre che per il suo essere perennemente in ritardo. Diventato uno
scienziato forense per il Dipartimento di Polizia di Central City,
Barry cerca di scoprire la verità sull’omicidio di sua madre e le
sue indagini lo portano all’acceleratore di particelle di Harrison
Wells. Quando i laboratori S.T.A.R. LAB indicono un evento pubblico
per l’accensione di prova di un nuovo acceleratore di particelle
destinato a rivoluzionare il mondo, Barry si trova nel suo
laboratorio e, dopo che l’acceleratore, colpito da un fulmine,
esplode a causa di un sovraccarico, il giovane viene scaraventato a
terra dalla scarica di un altro fulmine mentre numerose sostanze
chimiche gli si rovesciano addosso ed entra in coma. Al suo
risveglio, dopo nove mesi, apprende di avere la capacità di
muoversi ad una velocità sovrumana ed è anche convinto, e ben
presto ne avrà la conferma, di non essere l’unico meta-umano creato
dall’esplosione. Il giovane Allen decide, quindi, di utilizzare
l’eccezionale potere conferitogli dal destino per proteggere
l’umanità, mantenendo però segreta la propria identità. Da questo
momento comincia a far uso dei suoi straordinari poteri per
sconfiggere il crimine e, quando interviene in soccorso delle
vittime, indossa un particolare costume rosso, con un fulmine sul
petto della tuta ed un elmetto con degli auricolari a forma di
fulmini. Barry assume così l’identità di Flash, l’uomo più veloce
del mondo. I soli ad essere a parte del suo segreto sono il dott.
Wells, ricercatore dei laboratori S.T.A.R., i suoi assistenti Cisco
Ramon e Caitlin Snow ed infine il detective Joe West.
Downton Abbey 6
chiuderà la serie tv con protagonista i lord di Grantham. Il
fenomeno della PBS è sopravvissuto a guerre e dipartite dolorose,
ed è riuscito ad andare avanti in maniera egregia, ma anche la
serie tv più solida non può sopravvivere quando la maggior parte
del suo cast è disposta ad andare avanti. È quello che accadrà a
Downton Abbey alla fine della sesta stagione. La
notizia non è ancora ufficiale ma si era già parlato di una
possibile fine dello show dopo la notizia diffusa da Maggie
Smith che aveva dichiarato di aver firmato per sei
stagione è che questa sarebbe stata la sua ultima, data anche l’età
dei suo personaggio, la mitica Lady Violet.
Come la Smith, anche il resto del
cast ha firmato per sei stagione, e molti di loro non sarebbero
disposti a continuare.
Cosa ne pensate? Siete disposti a
dire addio ai Crawley e a tutti i loro camerieri, valletti, cuochi
e servitori?
È arrivato oggi a Roma
l’attore Nikolaj Coster-Waldau, per presentare il
suo ultimo film “A Second Chance” diretto da
Susanne Bier. Coster-Waldau, acclamata star
della serie televisiva di successo Game of
Thrones ha incontrato la stampa italiana a Villa
Borghese.
Alla Casa del Cinema di Roma
l’attore Nikolaj Coster-Waldau(già
star de Il Trono di
Spade) ha presentato il suo ultimo film
A Second Chance, ultima fatica della
regista premio Oscar Susanne Bier.
La prima domanda che viene rivolta
all’attore riguarda la sfera emotiva del suo personaggio nel film,
il poliziotto Andreas: Waldau si dichiara un “fan”
dei film della Bier, e ammette la difficoltà di essere- ed
incarnare- un essere umano così complesso e sfaccettato, capace di
compiere azioni che spesso non si riescono ad immaginare o comunque
a razionalizzare con lucidità, superando di gran lunga i limiti che
si possono prevedere; l’abilità della Bier è di
spingere lo spettatore a riflettere su questi comportamenti e sugli
atteggiamenti che persone comuni adottano di fronte a scelte più
grandi di loro.
Waldau ha attinto
alla sua esperienza di padre per calarsi della parte, anche se non
crede sia necessario ispirarsi alla propria esperienza personale
per costruire un personaggio, perché spesso capita di interpretare
ruoli diversi e distanti da sé stessi sul grande- e piccolo-
schermo.
Un altro “motivo” portante del film
è quello della doppia maternità vissuta da due tipologie di donne
completamente differenti, e delle ambiguità che spesso ci
dovrebbero spingere a non giudicare mai “un libro dalla copertina”
e una persona dal suo aspetto esteriore: da una parte vediamo una
madre borghese, Anna, che vive una vita splendida e agiata,ma che
si sente colpevole di essere infelice e di provare dolore o
tristezza; la situazione d’inferno che vive la moglie di Andreas
nel film è simile all’inferno che vive Sanne, la compagna di
Tristan l’eroinomane. Giudicare è pericoloso, afferma l’attore
nordeuropeo, perché abbiamo sempre pochi elementi per farlo.
Un’altra domanda riguarda
l’approccio di Waldau con le scene del film che
vedono protagonisti i bambini, neonati in particolare, scene
intense, drammatiche e difficili: l’attore ammette la sua profonda
difficoltà, perché i bambini sono “la quintessenza dell’innocenza e
della purezza”, e per questo devono essere protetti; spesso, per
affrontare alcune scene hanno dovuto sostenere alcune difficoltà
tecniche: per questo hanno usato svariati bambini (perché
crescevano molto in fretta!) e il problema più grande è stato
affrontare, ad esempio, la scena in cui Andreas e Anna si svegliano
all’improvviso, di notte, trovando il figlioletto morto.
Se ne Il Trono di
Spade un aiuto arriva dalle ambientazioni e dai
costumi, che stimolano l’immaginazione creativa di un attore, in un
film come quello della Bier tutto si basa sull’intensità delle
scene, dei personaggi, sulle situazioni che vivono e affrontano,
sulle relazioni che si creano tra loro; un grande contributo
proviene dalla tecnica di regia che utilizza la regista, che riesce
a ricreare una storia intensa portatrice- talvolta- di stress e
tensione, pur affrontando magari un personaggio complesso e
sfaccettato che forse rappresenta uno dei ruoli che un attore sogna
durante l’intero arco della propria carriera.
Di solito, nei film, il focus va
sulla maternità, e raramente sulla paternità: qui, incredibilmente,
avviene il contrario. Come ha affrontato Waldau questa
situazione?
Questa unicità, rarità, nel
presentare un padre così affezionato al figlio, che si prende tutte
le responsabilità, mostra un aspetto che spesso viene trascurato;
molte volte il rapporto padre- figlio non è meno intenso di quello
con la madre, solo viene percepito in modo diverso, e l’occhio
critico della Bier è stato pronto a catturarlo.
Waldau confessa di non avere
preferenze per quanto riguarda recitare in danese o in inglese,
considerando che da quando è nato il suo sogno d’attore (vedendo
C’era una volta in America di Leone)
sognava di recitare nel nuovo continente, ma è Europeo e questo lo
lega al “vecchio mondo” e ad un tipo di tradizione cinematografica
specifica.
Sarebbe fantastico- ammette
l’attore- se la sua popolarità planetaria- ottenuta grazie ad una
serie tv- potesse portare ad un lancio maggiore e ad una diffusione
su larga scala di un piccolo film come quello della Bier.
Dopo il trailer fan made dagli USA
oggi vi segnaliamo un nuovo trailer fan
made Captain America Civil War,
questa volta proveniente dall’Italia. Il trailer è stato pubblicato
dall’utente CinematicUniverse:
La
pellicola sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey
Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo,
Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film uscirà il 6 maggio
2016.
Arrivano da Tv Line le prime
immagini dall’atteso episodio Arrow 3×18,
che si intitolerà “Public Enemy”, la puntata che segnerà il
ritorno di Charlotte Ross come la madre
di Felicity:
Arrow è una serie televisiva
statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew
Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia Verde, supereroe
protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC Comics. Viene
trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW. In Italia la serie
è stata trasmessa in prima visione su Italia 1 dall’11 marzo al 27
maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in Italia la seconda
stagione su Italia 1, anche se precedentemente la versione
sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata trasmessa
dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.
La serie segue le
avventure del playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque
anni su un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente
a casa, a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta
nota come “l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il
crimine e la corruzione di Starling City, seguendo una lista di
nomi trovata in una tasca della giacca del padre prima di
seppellirlo. Facendo uso delle abilità fisiche, delle tecniche di
lotta e dell’incredibile maestria con l’arco ottenuta sull’isola
con anni di pratica e scontri mortali e aiutato dal suo braccio
destro e confidente Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak,
perseguirà uno ad uno i criminali.
Correva l’anno 1927 quando,
all’apice dello splendore del cinema muto e della grandi
avanguardie europee, il regista tedesco Fritz
Lang, uno dei grandi esponenti dell’espressionismo
cinematografico assieme a F.W.Murau e
G.W.Pabst, finì di realizzare
Metropolis, colossale ed epica epopea
fantascientifica in celluloide destinata a diventare uno dei grandi
film di culto della storia del cinema, capace di sorvolare il tempo
e rimanere ancora oggi uno dei punti focali della settima arte.
Concepito come un grande affresco
fantastico in chiave futuristica, orchestrato in tre atti proprio
come un’opera lirica, il film fu il prodotto finale di un
travagliatissimo parto creativo scaturito da una stretta
collaborazione fra il visionario regista di origini viennesi e
l’allora compagna e fidata sceneggiatrice Thea von
Harbou, la quale redasse uno script di oltre quattrocento
pagine accompagnato da altrettante illustrazione per un progetto
che già all’epoca si presentava come una immensa sfida, sostenuta
non senza dubbi ed incertezze dalla storica casa di produzione Ufa,
allora invischiata in una crisi economica non indifferente. Ben
prima degli universi distopici immaginati da
Huxley ne Il mondo nuovo
e da Orwell in 1984 nei due
decenni successivi, Lang ci presenta la futuribile e
ipertecnologica città di Metropolis, emblema di una società
apparentemente perfetta e dominata dalla filosofia tayloristica
rigidamente suddivisa in due livelli: quello superiore, in cui si
trovano le caste agiate e dedite al lusso (le menti), e
quello inferiore dove hanno sede i lavoratori sfruttati (le
braccia) per far funzionare le voraci macchine della
città.
Ed è in questo ordine sociale
dominato da una (nemmeno troppo) velata visione capitalistica che
Freder, figlio agiato del magnate della città Federson, viene
casualmente a conoscenza della divisione di classe e della
condizione dei sottoposti, grazie anche all’incontro con Maria,
angelica predicatrice col compito di infondere negli abietti e nei
reietti una luce di speranza. Inizierà così il lungo viaggio di
Freder alla scoperta della verità, viaggio ricco di ostacoli e di
insidie verso il tentativo di ribaltare lo stato delle cose. Oltre
due anni di lavorazione, 25.000 comparse, 600.000 metri di
pellicola per una durata iniziale complessiva che superava le tre
ore, tutto questo per realizzare un film ricco di innovazioni
tecniche e stilistiche, tra cui l’uso pionieristico della nuova
pellicola pancromatica (che permetteva di ridurre i contrasti e di
sviluppare un’immagine più morbida), effetti speciali spettacolare
curati dal creativo direttore della fotografia Eugene
Shufftan (tra cui retroproiezioni, stop-motion e
sovraimpressioni) e un’estetica visiva e recitativa che superava,
pur citandoli a gran voce, i parametri dell’espressionismo.
Si racconta che il film, di fatto
già pronto per essere girato nel 1925, vide ritardare la sua
lavorazione da un improvviso viaggio negli Stati Uniti organizzato
da Lang stesso, il quale, assieme al suo fidato operatore
Karl Freud, decise di recarsi nel nuovo continente
per acquistare nientemeno che le storiche cineprese Mitchell,
all’epoca considerate il top della tecnologia cinematografica.
Girando per le vie di New York, Lang venne letteralmente folgorato
dalla visione dello Skyline lucente nella notte, un’architettura
meravigliosa e futuristica che servì di ispirazione al regista per
inquadrare appieno lo stile visivo del film. Dopo ben due anni e
mezzo di lavorazione e cinque milioni di marchi tedeschi, il film
venne proiettato ufficialmente il 10 gennaio 1927 all’Ufa-Palast am
Zoo di Berlino, già revisionato e ampiamente rimaneggiato nella
durata, rivelandosi un sorprendentemente e clamoroso insuccesso di
pubblico, tanto da decretare il definitivo fallimento della Ufa,
con il conseguente licenziamento dello storico produttore capo
Erich Pommer, e il declino del movimento
espressionista. Durante gli anni ’30 il film, soprattutto per
l’esplicito impianto wagneriano e i numerosi riferimenti tematici a
cavallo fra capitalismo e socialismo, venne fortemente elogiato dal
movimento nazista, tanto da diventare il film preferito nientemeno
che di Hitler in persona, che vedeva nella tematica della
lotta-incontro fra il braccio e la mente una pedina ideologica a
vantaggio del proprio credo politico.
Nel corso degli anni
successivi, un po’ anche a causa di una non adeguata filologia
critica, Metropolis venne ignorato, tanto
che le numerose revisioni e rimaneggiamenti ulteriori contribuirono
a ridurre ancora di più l’opera sino alla ridicola versione da 90
minuti, priva di interi blocchi narrativi, circolata a lungo fino
agli anni ’50, quando la nuova generazioni di critici
cinematografici europei ed americani delle Nouvelles
Vagues rivalutarono pienamente la pellicola, restituendole il
valore ampiamente meritato. Un primo tentativo di restauro, con
l’intento di risalire quanto più possibile alla versione originale
benne compiuta nel 1984 dalla Cineteca di Monaco, la quale giunse
ad una versione soddisfacente di 147 minuti in bianco e nero,
mentre sempre nello stesso anno venne rilasciata una versione di 87
minuti colorata con una colonna sonora rock composta da Giorgio
Moroder.
Fra il 2000 e il 2001 una nuova
versione di circa due ore, molto più approssimativa, venne resa
disponibile direttamente per il mercato home video, fino a quando
nel 2008 a Buenos Aires in Argentina, grazie al ritrovamento di un
collezionista privato, venne alla luce un’ennesima versione
contenete oltre il 95% del materiale mancante, creduto perduto
prima della Seconda Guerra mondiale, il quale permise di creare fra
il 2010 e il 2011 una nuova versione di 148 minuti curata dalla
Fondazione F.W.Muranu, proiettata al 60° Fesival di
Berlino.
E proprio quest’anno, ad oltre
novant’anni dalla data di inizio delle riprese, Metropolis
torna in vita, proiettato in oltre 70 sale italiane dal 16 marzo,
restaurato grazie al contributo della Cineteca di Bologna
e DeutscheKinemathek, provvisto di oltre 25 minuti inediti
per un totale di 150 minuti nella versione attualmente più completa
che esista, con la colonna sonora originale ricostruita
Gottfried Huppertz diretta da
FrankStrobel, alla guida della
Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin. In parallelo verrà rilasciata
nelle librerie un impedibile cofanetto con due DVD con la versione
restaurata e booklet ricco di gustosi interi speciali di
approfondimento riguardo all’opera originale e alla sua genesi. Un
grande ritorno per un film che ha segnato letteralmente la storia
della fantascienza sul grande schermo, divenendo fonte di citazione
e di ispirazione per numerosi posteri, dalle architetture barocche
di Blade Runner allo storico omaggio nel
videoclip Radio GaGa dei Queen. Insomma,
non resta che tornare al cinema e godersi un piccolo pezzo di
grande storia, rinvigorito e riportato al suo antico splendore.
Chi non ha mai
desiderato di pilotare il Millennium Falcon, o anche ‘solo’ un
X-Wing? Bene, Oscar Isaac, che vedremo in
Star
Wars il Risveglio della Forza lo ha fatto, e ha
raccontato. Ecco cosa ha dichiarato l’attore a Moviefone:
“È stato davvero bello.
Nauseante, ma bello. Si muoveva tutto intorno e non ho nemmeno
respirato, ma è stata una cosa incredibile”. L’attore ha anche
confermato che apparirà anche nell’episodio VIII, affermando di
essere molto eccitato all’idea di lavorare con Rian Johnson, che
dirigerà il film.
Ma come ben sappiamo,
Oscar sarà anche la personificazione cinematografica di Apocalisse,
il villain del prossimo film degli X-Men che sta entrando ora in
produzione. “Il mio primo fumetto è stato X-Factor, e davvero
amo molto Apocalisse, così quando ho sentito che sarebbe stato il
prossimo villain di un film sugli X-Men ho deciso che volevo
provarci e che volevo incontrare la produzione” ha dichiarato
l’attore, proseguendo “Sarò sul set tra poco…anche se non so
nulla sui dettagli dell’intera situazione”.
[nggallery id=1460]
Con Bryan Singer
alla regia e allo script, in X-Men
Apocalypse tornerà anche Simon
Kinberg a scrivere la sceneggiatura che si baserà su una
storia di Singer, Kinberg, Michael Dougherty e
Dan Harris.
Inoltre ci sono anche già i
primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film sarà
ambientato una decina di anni dopo Giorni di un Futuro Passato e
rappresenta un passo successivo nella storia. L’aver alterato la
storia nel film precedente ha causato delle reazioni imprevedibili
e incontrollate, e la nascita di un nuovo e potente nemico. Charles
(James McAvoy), Erik/Magneto (Michael
Fassbender), Raven/Mistica (Jennifer
Lawrence), Wolverine (Hugh Jackman) e
Hank/Bestia (Nicholas Hoult) saranno raggiunti da
Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri X-Men per combattere
contro il formidabile menico, una antica e potente forza,
determinata a causare un’apocalisse come mai si è verificato nella
storia dell’umanità. Oscar Isaac è stato scelto
per interpretare Apocalisse. Al cast si aggiungono anche
Sophie Turner (Jean Grey), Tye
Sheridan (Ciclope), Alexandra Shipp
(Tempesta) e Kodi Smit-McPhee
(Nightcrwaler)
Alcune indiscrezioni vorrebbero nel
film anche Channing Tatum nei panni del nuovo
Gambit.
Tutti attendiamo con trepidazione
il 22 aprile e l’arrivo al cinema di Avengers Age of
Ultron e così ecco di seguito un piccolo commento del
regista, Joss Whedon, sui nuovi personaggi e
soprattutto, in chiusura di intervista, la conferma che nel film ci
sarà anche un personaggio fino a ora mai visto, che poi si avrà
modo di sviluppare meglio nel prossimi film Marvel! Sarà Spider-Man?
La trama ufficiale del film diretto
da Joss Whedon è la seguente: Quando Tony Stark cerca di avviare un
programma di pace, le cose degenerano e i più grandi eroi della
Terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk,
Vedova Nera e Occhio di Falco, saranno messi alla prova, mentre il
destino del pianeta è a rischio. Il villain Ultron emerge, e
spetterà agli Avengers impedirgli di attuare i suoi terribili
piani, e presto scomode alleanze e situazioni inaspettate apriranno
la strada a un’avventura originale, su scala globale. La squadra
deve riunirsi per sconfiggere
James Spader nei panni di Ultron, un terrificante
megacattivo deciso ad annientare il genere umano. Sulla strada, gli
eroi affronteranno due misteriosi nuovi arrivati, Wanda Maximoff,
interpretata da
Elizabeth Olsen, e Pietro Maximoff, interpretato da
Aaron
Taylor-Johnson, incontrando anche un vecchio amico in
vesti nuove, quando
Paul Bettany diventerà Visione.
Avengers:
Age of Ultron uscirà – nei formati 2D, 3D e IMAX 3D –
il primo maggio 2015 negli Stati Uniti mentre per quanto concerne
le sale cinematografiche italiane l’uscita è prevista qualche
giorno prima, il 22 aprile 2015.
Stiamo tutti
aspettando la grande svolta per Sansa Stark in Game of
Thrones 5, intanto però Sophie
Turner, l’attrice che la interpreta, sta già guardando al
suo futuro e al suo prossimo ruolo di Jean Grey in
X-Men Apocalypse.
L’attrice ha già dichiarato di
essere molto in debito con Famke Janssen che ha già interpretato
una Dottoressa Grey adulta e che vuole rendere omaggio non solo
all’attrice ma soprattutto ai fan del franchise. Il suo scopo è
quello di portare sullo schermo una buona versione di Fenice, ma
cercherà di fare anche dei cambiamenti, ovviamente, rispetto a
quello che abbiamo già visto nei film precedenti.
Con Bryan Singer
alla regia e allo script, in X-Men
Apocalypse tornerà anche Simon
Kinberg a scrivere la sceneggiatura che si baserà su una
storia di Singer, Kinberg, Michael Dougherty e
Dan Harris.
Inoltre ci sono anche già i
primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film sarà
ambientato una decina di anni dopo Giorni di un Futuro Passato e
rappresenta un passo successivo nella storia. L’aver alterato la
storia nel film precedente ha causato delle reazioni imprevedibili
e incontrollate, e la nascita di un nuovo e potente nemico. Charles
(James McAvoy), Erik/Magneto (Michael
Fassbender), Raven/Mistica (Jennifer
Lawrence), Wolverine (Hugh Jackman) e
Hank/Bestia (Nicholas Hoult) saranno raggiunti da
Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri X-Men per combattere
contro il formidabile menico, una antica e potente forza,
determinata a causare un’apocalisse come mai si è verificato nella
storia dell’umanità. Oscar Isaac è stato scelto
per interpretare Apocalisse. Al cast si aggiungono anche
Sophie Turner (Jean Grey), Tye
Sheridan (Ciclope), Alexandra Shipp
(Tempesta) e Kodi Smit-McPhee
(Nightcrwaler)
Alcune indiscrezioni vorrebbero nel
film anche Channing Tatum nei panni del nuovo
Gambit.
La Universal Pictures ha
opzionato il fumetto di Mark Millar e Sean
Gordon Murphy, Chrononauts, in
seguito alla pubblicazione dello stesso questa settimana da parte
della Image Comics.
La storia segue una coppia di
scienziati, i primi a sperimentare il viaggio indietro nel tempo.
Millar e Murphy saranno coinvolti in veste di produttori
esecutivi.
Dopo le speculazioni in merito ai
salari richiesti da Dakota Johnson e Jamie
Dornan per i sequel di Cinquanta sfumature di
grigio, la produttrice Dana Brunetti
ha chiarito la situazione in un’intervista con The Hollywood
Reporter. Ecco le sue dichiarazioni:
“Quando ero agli inizi ho
dovuto stringere i denti e accettare diversi lavori gratis. Ancora
oggi accetto delle riduzioni pur di prendere parte a certi
progetti. Non ho intenzione di versare lacrime per chi vuole essere
parte di questo business, partecipa a qualcosa di successo e poi
non viene pagato abbastanza. Non è questo l’accordo che hai fatto.
Se così fosse, a quest’ora avrei più di un paio di Ferrari per
tutti i soldi che avrei dovuto effettivamente guadagnare. Da
qualche parte devi pur cominciare”.
In merito al possibile ritorno di
Sam Taylor-Johnson dietro la macchina da presa, la
Brunetti ha detto: “Non ne ho idea. Non sappiamo davvero cosa
faremo. Ancora non ci siamo incontrati per parlare del nuovo
film”.
Il mondo dei supereroi affascina
ormai tutta Hollywood, e sono tantissimi gli attori che sognano di
riuscire ad ottenere una parte in un cinecomic. Non è da meno
Jim Parsons. In occasione della promozione di
Home, film d’animazione della DreamWorks in cui presta la
sua voce all’alieno Oh, la star di The Big Band Theory ha
infatti confessato di voler prendere parte ad un film di supereroi.
L’attore ha rivelato:
“Sì, mi piacerebbe tantissimo
far parte di un film del genere. Vorrei essere uno dei cattivi
però. Mi piacerebbe molto interpretare l’Enigmista in un film di
Batman. Non credo che il personaggio sia stato usato molte volte,
sbaglio?”.
Di seguito potete vedere il video
dell’intervista:
Non sono molte le persone che
possono vantarsi di firmare Eastwood sui propri documenti. Ma
questo può dirlo il giovane e piacere Scott, figlio di Clint. E
pensare che il giovanotto Scott Eastwood non
avrebbe voluto chiamarsi così da piccolo.
Ecco cosa ha dichiarato il giovane
Eastwood in merito alle sue remore sull’usare il cognome del famoso
padre: “Sì, volevo solo vedere cosa sarebbe accaduto con le mie
sole forze. Ma poi capisci in fretta che se non funzioni non c’è
nome che tenga. Quando ero più piccolo ero molto orgoglioso e
volevo raccogliere da solo i miei meriti e non perchè la gente
dicesse poi che ero famoso solo perchè figlio di mio padre. Ma la
realtà è che la gente lo dice ugualmente quindi chi se ne frega!
Non puoi controllarlo e allo stesso modo, è la mia eredità, il nome
di mio padre”.
Il regista F. Javier
Gutierrez ha diffuso online, via Instagram, una foto che ci
permette di dare un primo sguardo alla nuova Samara protagonista di
Rings, terzo capitolo del franchise
The Ring, che non sarà un sequel, ma
bensì un vero e proprio prequel al primo episodio della saga uscito
nel 2002 e con protagonista Naomi Watts. Potete vedere l’immagine
della terrificante protagonista di seguito:
Rings
sarà diretto dallo spagnolo F. Javier
Gutierrez e sceneggiato dal premio Oscar Akiva
Goldsman. Il film dovrebbe uscire al cinema il 13 novembre
2015. L’italoamericana Matilda Lutz interpreterà
la giovane Samara.
Il franchise, come molti di voi
sapranno, è basato su un remake del film giapponese diretto
proprio da Hideo Nakata, a sua
volta adattamento del romanzo Ring di Koji Suzuki. Il
primo film USA The Ring diretto
da Gore Verbinski incasso la bellezza di 249
milioni di dollari nel 2002 dando il via ad una serie sterminata di
remake della prolifica vena horror nipponica. Nel 2005 fu
invece la volta di The Ring 2 diretto proprio da Nakata che aveva
firmato al trilogia originale, film che poi incasso altri 161
milioni di dollari. Successivamente si è parlato di un terzo
capitolo per molto tempo e solo oggi lo studios ha deciso di
ufficializzare la produzione, che sarà affidata dunque a
F. Javier Gutierrez.
La carriera di James
Franco ha preso, ormai da diversi anni, un sentiero ben
preciso, fatto di Festival, cinema sperimentale e esperimenti
dietro la macchina da presa. L’attore e regista è apprezzatissimo
nel circuito di eventi cinefili e sembra si sia ritirato
parzialmente dal cinema di cassetta che lo ha alanciato all’inizio
della sua carriera.
Mentre a giorni cominceranno
le riprese del suo nuovo
film da regista che vede coinvolto, ancora una volta, un super
cast, l’attore ha avuto modo di parlare anche della sua vita
privata e sessuale a FourTwoNine.
Ecco cosa ha dichiarato a domanda
diretta (“Sei gay?”): “Mi piace pensare di essere gay per
quanto riguarda la mia arte e etero nella vita. Anche
se,io sonoanche gaynellamiavitafino al puntodirapporto sessuale… quindi
credo dipenda da cosa si intende per gay. Se la definizione dipende
dalle persone con cui fai sesso, credo di essere etero. Negli anni
’20 e ’30 si era soliti definire omosessuale che si comportava come
tale e non in base alle persone con cui si andava a letto. I
marinai scopavano tra loro continuamente, ma questo non voleva dire
che fossero gay fino a che avevano un atteggiamento
mascolino”.
“Davvero non mi interessa ciò
che le persona dicono di me e della mia sessualità, anche se non
sono affari loro. Non voglio identificarmi in nessun canone
pubblicamente. Non sono interessato ai rituali da veri uomini, ma
sono anche sempre fuori dalla comunità gay, perchè credo che
nessuno possa davvero immaginare che io abbia rapporti
omosessuali”.
Sale l’attesa per Mad
Max Fury Road, riavvio della trilogia diretta da
George Miller con protagonista Mel
Gibson, che però non comparirà nel nuovo film, di cui
protagonista sarà invece Tom Hardy. A tal
proposito, in occasione del SXSW Festial, è stato lo stesso Miller
a spiegare, in un’intervista con Huffington Post, come mai non
vedremo Gibson nel film:
“In realtà stavamo per fare un
nuovo Mad Max e il protagonista doveva essere di nuovo Mel. Poi c’è
stato l’11 settembre, il dollaro americano ha perso terreno
rispetto a quello australiano e il budget è aumentato a dismisura.
Quando Fury Road era pronto a partire, Mel aveva diversi problemi.
Poi nel film non si raccontava di un personaggio ormai invecchiato.
Era lo stesso Max, ma sempre giovane”.
Mad Max Fury
Road è il quarto film basato sul franchise co-scritto e
diretto da George Miller. Il film d’azione post apocalittico è
ambientato nei più remoti angoli del nostro Pianeta, in un rigido
paesaggio desertico dove l’umanità è spezzata, la maggior parte
delle persone è impazzita combattendo per la sopravvivenza. In
questo mondo di fuoco e sangue ci sono due ribelli in fuga, gli
unici forse che potrebbero resistere e reastaurare l’ordine.C’è Max (Tom Hardy), un uomo d’azione e di poche parole, che
cerca la pace interiore, dopo la morte della moglie e del figlio
all’indomani del caos. E c’è Furiosa (Charlize Theron), una donna
d’azione e che crede che il suo cammino per la sopravvivenza può
essere raggiunto solo che attraversando il deserto ritorna al suo
luogo d’infanzia.
Nel cast di Mad Max
Fury Road ci sono Tom Hardy, Charlize Theron,
Nicholas Hoult, Zoe Kravitz, Riley Keough, Rosie
Huntington-Whiteley, Hugh Keays-Byrne e Nathan
Jones. La pellicola non ha ancora una data di uscita
ufficiale. A dirigere la pellicola è stato lo storico regista della
serie, George Miller, che ha anche scritto la
sceneggiatura insieme a Brendan McCarthy e
Nico Lathouris.
Dane DeHaan farà coppia sullo schermo con
Tatiana Maslany (Orange is the new
black) nel film indipendente Two Lovers
and a Bear diretto da Kim Nguyen
(War Witch).
Il film verrà girato in Canada, a
Timmins in Ontario e poi nel Nunavut, il territorio più
settentrionale del paese. Two Lovers and a
Bear racconta di Roman e Lucy, i personaggi
interpretati da DeHaan e Maslany,
e del loro innamoramento, concentrandosi sui loro sentimenti, sui
loro tumulti interiori e sul loro inevitabile senso di isolamento,
provocato dal vivere in un piccolo paese del Canada artico. Il
film, distribuito da TF1, cercherà compratori a livello
internazionale al mercato del prossimo Festival
di Cannes.
Vedremo prossimamente Dane
DeHaan in Life di Anton
Corbijn e in Tulip Fever di
Justin Chadwick. Tatiana Maslany
interpreta, invece, la giovane Helen Mirren in
Woman in Gold di Simon Curtis.
Collider riporta la notizia che le
riprese di Captain America Civil War
partiranno tra meno di due settimane. Per l’occasione, è stata
anche rivelata una prima breve sinossi del film, che vi riportiamo
di seguito:
“Dopo gli eventi di Age of
Ultron, in tutto il mondo i vari governi introducono un atto per
regolare tutte le attività dei superuomini. I Vendicatori avranno
delle opinioni differenti in merito, e così nasceranno due fazioni,
una guidata da Captain America e l’altra da Iron Man, che
arriveranno a un epico scontro tra ex alleati”.
Captain America: Civil
War sarà diretto da Joe e
Anthony Russo e nel cast figureranno, oltre
a Brühl, Chris Evans,
Robert Downey Jr., Chadwick
Boseman, Frank Grillo, Sebastian
Stan, Anthony Mackie con le apparizioni
diScarlett Johansson,
Jeremy Renner e Samuel L.
Jackson. Il film uscirà il 6 maggio 2016.
È stata affidata a Sarah
Polley, attrice, regista e sceneggiatrice canadese, la
stesura di un nuovo Piccole donne,
ennesima traduzione cinematografica del classico senza tempo
scritto da Louisa May Alcott con protagoniste le
quattro sorelle March.
La Sony sta sviluppando
questa nuova versione di Piccole donne
sin dal 2013, che sarà prodotta nello specifico da Amy
Pascal, non più ormai boss dello studio, insieme a
Robin Swicord e Denise Di
Novi.
Sarah Polley, che
ha già ottenuto numerosi consensi per i suoi precedenti lavori come
Away From Her – Lontano da lei,
Take This Waltz con Michelle
Williams e il documentario Stories We
Tell, per il momento si occuperà della sceneggiatura.
La Sony vorrà con ogni probabilità affidarle anche la regia, ma si
pensa che la Polley prenderà una decisione solo a script
ultimato.
Un progetto tutto al femminile per
la Sony, che si prefigge l’ambizioso obiettivo di aggiornare
l’immortale storia di formazione di Meg, Beth, Amy e soprattutto Jo
March, portata sullo schermo per l’ultima volta nel 1994. Il film
diretto dalla regista Gillian
Armstrong contava su un cast d’eccezione, formato
da Susan Sarandon, Winona
Ryder, Kirsten Dunst, Christian
Bale,
Gabriel Byrne e Claire
Danes. Chi potrebbe prenderne il posto negli anni
Duemila?
Keanu Reeves e
Jim Carrey completano il cast della distopica
storia d’amore The Bad Batch, opera
seconda di Ana Lily Amirpour (vincitrice di un
Gotham Award come regista emergente), che si è fatta conoscere per
l’acclamato A girl walks home alone at
night. Al fianco dei due attori ci saranno
Suki Waterhouse, Diego Luna e
Jason Momoa. I produttori sono Megan
Allison per la Annapurna Pictures e Danny Gabai e Sina
Sayyah per Vice.
Le riprese dovrebbero iniziare ad
aprile a Los Angeles. Il film è ambientato in un Texas desolato e
dovrebbe presentarsi come una storia di amore e morte, ad alto
tasso di cannibalismo. Diego Luna interpreterà il
personaggio di Jimmy, Suki Waterhouse quello di
Arlen.
KeanuReeves dovrebbe
essere “il sognatore”,
Jim Carrey “l’eremita” e
Momoa “l’uomo di Miami”. The Bad
Batch sarà con ogni probabilità presentato al mercato dei
film del Festival
di Cannes a maggio.