Quel ramo del lago di Como che
volge verso Laglio, dove internet va che è un piacere e, fra una
tazza di caffè e un brindisi col Martini, puoi fare due chiacchiere
con la tribù dei Brangelini, ecco: quello è il rifugio di
George Timothy Clooney, attore, regista,
sceneggiatore, produttore & seduttore di fama mondiale.
Tutto ha inizio con
E.R. – Medici in prima linea, in cui il
giovanotto veste il camice del pediatra Doug Ross dal 1994 al 1999.
Il successo della serie fa di lui un sex-symbol internazionale e
gli permette di aggiudicarsi i primi ruoli sul grande schermo,
anche se George ha già fatto capolino al cinema con La
scuola degli orrori (1987) e Il ritorno
dei pomodori assassini (1988)… che poi era meglio se
continuava a fare il venditore (pare che durante la gavetta si sia
mantenuto vendendo di tutto: abiti da uomo, scarpe da donna,
tabacco e polizze assicurative). Beh, il dottor Ross
gli spalanca le porte del pronto soccorso più famoso della TV
e anche quelle di progetti che più diversi non si può: dall’horror
trash Dal tramonto all’alba, alla rom-com
Un giorno, per caso; dal cinecomic
(trash) Batman & Robin all’action
The Peacemaker; dal noir sexy
Out of Sight (prima collaborazione col
compare Steven Soderbergh) alla guerra d’autore de
La sottile linea rossa e
Three Kings. E ogni titolo si accompagna
ad un’attrice niente male, tipo Salma Hayek,
Michelle Pfeiffer, Uma Thurman,
Nicole Kidman, J.Lo… e tante
altre arriveranno. Così come i grandi registi, che ormai sanno che
Mr Clooney è una garanzia e fanno a gara per accaparrarselo.
Ci sono i Coen di
Fratello, dove sei? (che replicheranno
con Prima ti sposo, poi ti rovino nel
2003, e Burn After Reading – A prova di
spia nel 2008), il Wolfgang Petersen
de La tempesta perfetta, e soprattutto
Soderbergh, che, dopo Out of Sight, collabora con George
altre cinque volte – con la “trilogia di Ocean”,
Solaris e Intrigo a
Berlino – e insieme all’attore fonda pure una casa di
produzione, la Section Eight. What else?
Clooney è talmente convincente in ogni sua interpretazione che si
scrittura da solo, comparendo anche nel suo primo film da regista,
Confessioni di una mente pericolosa
(2002), e nei successivi exploit dietro la macchina da presa,
Good Night, and Good Luck (2005),
In amore niente regole (2007),
Le idi di marzo (2011) e
Monuments Men (2014). Certo, non tutte le
pellicole che firma di persona riscuotono lo stesso successo, ma
George non fa una piega e con quel suo appeal irresistibile
continua a mietere vittime: la rivista People lo
nomina l’uomo più sexy al mondo per ben due volte (nel 1997 e nel
2006) e le fidanzate si passano il testimone fra un red carpet e
l’altro (come Eisabetta Canalis e Stacy
Keibler).
Nel frattempo, Clooney compra ville
a Los Angeles (600 e rotti mq), in Messico e in Italia, gira spot
(sempre in Italia), e vince Oscar (da non protagonista per
Siryana, 2005). Quando ha un momento
libero, scorrazza di qua e di là con la sua Harley e, visto che
c’è, fa il Messaggero di Pace per le Nazioni Unite (e frequenta un
tizio di nome Barack Obama). Se vuoi,
puoi. Ma quando il set chiama, lui è sempre pronto a
rispondere e i progetti continuano a fioccare senza sosta, vedi
Michael Clayton, L’uomo che
fissa le capre, Tra le
nuvole, The American,
Paradiso amaro, fino all’acclamatissimo
Gravity. Ha talmente tanto da fare che
forse, in questo giorno di festa, dovremmo semplicemente augurargli
un po’ di riposo…
Quanto al regalo, volevamo
comprargli un maiale che potesse colmare il vuoto lasciato
dall’amato Max (un vuoto di 130 kg), scomparso nel 2006 (dopo 18
anni di felice convivenza). Ma i musulmani non vanno tanto
d’accordo coi maiali e magari la sua nuova fiamma, l’avvocatessa
libanese Amal Alamuddin, non gradirebbe.
Limitiamoci al coro (Brad e Matt sono già in posizione) e stappiamo
lo spumante, che senza quello no party! HAPPY BIRTHDAY
GEORGE!