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Matthew McConaughey protagonista di Interstellar?

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Matthew McConaughey protagonista di Interstellar?

Ecco un’accoppiata attore / regista che nessuno fino a qualche anno fa avrebbe mai potuto immaginare, ma che ora sembra essere divenuta realtà. Pare infatti che il visionario Christopher Nolan abbia offerto un ruolo da protagonista all’attore Matthew McConaughey per il suo nuovo e attesissimo Interstellar, la cui uscita è già programmata per il 2014. McConaughey sta godendo un meritatissimo elogio per una poderosa rinascita della sua carriera cinematografica, che negli ultimi due anni lo ha visto partecipare a progetti colossali come The Lincon Lawyer, Magic Mike, Killer Joe e il recentissimo Mud.

È anche parte del cast di Bernie Lands, il nuovo film di Richard Linklater in procinto di arrivare presto sul grande schermo. Quindi, mentre ha collezionato collaborazioni con registi come Lee Daniels, Steven Soderbergh e Martin Scorsese, la possibilità di lavorare su un grande film di Christopher Nolan costituisce un’altra grande opportunità. Per il momento però non è stato ancora reso ufficiale nulla dell’incontro tra l’attore ed il regista, e quindi bisognerà attendere nuove indiscrezioni che si spera arrivino a breve.

Lo stesso Nolan non vuole farsi scappare nulla riguardo alla sua prossima creazione, ma malgrado il suo riserbo, alcune voci ci informano che il potenziale personaggio interpretato da McConaughey dovrebbe chiamarsi Cooper e nel film egli dovrebbe intraprendere un viaggio spaziale pieno zeppo di avventure in puro stile fantascientifico. Originariamente concepito da Steven Spielberg nel 2006, quando il regista si era interessato alle teorie del fisico Kip Thorne sui ponti spazio-temporali, il copione è stato scritto da Jonah Nolan, fratello di Christopher, il quale ha elaborato una nuova versione che unisce le idee di Thorne con qualche pensiero originale. In attesa di nuove sul fronte di Interstellar, ricordiamo che McConaughey sarà di nuovo sui nostri schermi quando con Bernie Lands il 26 aprile negli USA, poi in Mud di Jeff Nichols il 10 maggio. A seguire lo vedremo anche in The Wolf Of Wall Street, che non dispone ancora di una data di uscita.

Fonte: empire

Judy Greer sarà Cornelia in Dawn Of The Planet Of The Apes

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Mentre il regista Matt Reeves è impegnato a reclutare nuovi “gorilla” per il nuovo Dawn Of The Planet Of The Apes, sequel de L’Alba del Pianeta delle Scimmie, è giunto proprio in questi ultimi giorni l’annuncio secondo cui Judy Greer sarebbe entrata ufficialmente nel cast per interpretare il ruolo dello scimpanzè femmina Cornelia. Ricordiamo che il ruolo di Cornelia, già apparsa brevemente nel primo episodio, era stato interpretato dal ballerino Devyn Dal ton, ma era stato relegato come personaggio marginale e privo di un approfondimento psicologico, tenendo conto del fascino esercito sul re scimmia Cesare.

Ora però il suo ruolo verrà rivalutato ed ampliato, e la Greer ha ricevuto rassicurazioni da parte degli animatori e i tecnici di motion capture di poter sfoggiare appieno il suo repertorio drammatico e comico da attrice. E si preannunciano all’orizzonte delle inusuali nozze scimmiesche ! La Greer si unisce un cast che già include Jason Clarke, Keri Russell, Kodi Smit-McPhee e Gary Oldman. La rivedremo poi nel remake di Carrie e tornerà come Kitty Sanchez per  Ti presento i miei. Dawn Of The Planet Of The Apes è in procinto di arrivare al cinema il 23 maggio del prossimo anno.

Fonte: empire

Bruce Campbell nel sequel de L’Armata delle Tenebre?

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Attendendo con trepidazione l’uscita dell’attesissimo remake de La Casa (Evil Dead) che avrà luogo negli Stati Uniti il 5 aprile, i fans del grande Sam Raimi si sono trovati di fronte ad una dichiarazione sconvolgente.

Pare infatti che lo stesso regista, durante il tour promozionale congiunto de Il grande e potente Oz ed Evil Dead, abbia affermato la sua intenzione di iniziare a breve i lavori progettuali di un possibile sequel de L’amata delle Tenebre. Fin qui nulla di strano, poiché la voce già era in circolazione da più di un mese, ma è ora che viene il bello; secondo le parole di Raimi e del produttore Rob Tapert, per il ruolo del protagonista Ash sarebbe stato nuovamente interpellato lo storico Bruce Campbell, amico stretto del regista e già volto noto nella serie horror. Un’ulteriore conferma arriva poi dalla voce dello stesso Campbell, il quale ha affermato scherzosamente:

L’accoglienza di questo remake è stata piuttosto buona fino ad ora, in un modo che ha incoraggiato Sam e me di andare avanti, e forse dovremmo rispolverare la vecchia motosega di Ash ! Se questo film dovesse aiutarci a realizzare un altro Army Of Darkness, allora così sia.

Se queste voci venissero confermate, allora rivedremmo nuovamente sul grande schermo la storica coppia Raimi/Campbell dopo l’ultimo sodalizio del 1992, dopo che il povero Ash, trasportato nell’Inghilterra medioevale, si è trovato faccia a faccia con un’orda di morti viventi, sfoderando la sua inimitabile arma a motosega pronta a mietere vittime.

Ci sono molte idee nella testa di Sam. Ma per ora cerchiamo di non impazzire.” Afferma il fratello di Raimi, Ivan, durante un’intervista, “Ha appena finito di realizzare Oz, e ha intenzione di prendersi una pausa. Poteva andarsene a fumare sigari su una spiaggia per quanto ne so, ma potrebbe in realtà essere già al lavoro, chi lo sa?

Qualora dovessero andare in porto il progetto di un sequel, va comunque tenuto in considerazione il fatto che L’armata delle Tenebre, originariamente prevedeva due finali distinti; il primo (quello ufficiale) vede Ash ritornare al suo tempo per salvare una sua collega di lavoro da una stramba possessione, il secondo (inedito) in cui Ash finisce in una Londra post-apocalittica. Quale di questi due Raimi sceglierà per portare avanti un sequel? Ricordiamo che Evil Dead uscirà nelle sale italiane il 9 maggio per la regia di Fede Alvarez.

Fonte: empire

Chevy Chase e Beverly D’Angelo di nuovo assieme in Vacation

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Mentre il cast del remake di Vacation è in piena attività alla ricerca di nuovi volti da reclutare, i registi/sceneggiatori John Francis Daley e Jonathan M. Goldstein hanno comunicato la loro intenzione di voler richiamare Chevy Chase e Beverly D’Angelo per interpretare nuovamente i ruoli originali dei coniugi Clark e Ellen Griswold. La trama di questa nuova versione sulle peripezie della strampalata famiglia Griswold, vede Ed Helms come un Rusty cresciuto, intento a condurre la moglie (Christina Applegate) e la propria famiglia in una spedizione al limite dell’assurdo.

Chase e D’Angelo dovrebbero dunque comparire in ruoli cameo quando Rusty decide di fare un pit stop per visitare i suoi genitori. Inizialmente non del tutto sicuri di voler tornare, la coppia di attori sembra ora apparentemente convinta dello script su cui il progetto si basa. Daley e Goldstein si stanno preparando per dirigere il film entro questa estate, e se questo film segna il loro primo approccio con la regia, il loro lavoro di scrittura è stato già visto quest’anno in The Incredible Burt Wonderstone e sarà la base del prossimo sequel di Piovono Polpette che uscirà il 25 ottobre negli Stati Uniti.

Fonte: empire

Striker Eureka: nuovo poster per Pacific Rim

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Settimana intensa per Guillermo del Toro, impegnato a coordinare l’uscita incessate dei nuovi poster dell’attesissimo Pacific Rim. La versione pubblicata quest’oggi mette in mostra lo Striker Eureka australiano. Nel cast del film ci sono Charlie Hunnam, Clifton Collins Jr., Idris Elba, Max Martini, Rinko Kikuchi, Ron Perlman.

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Nel film Pacific Rim un’invasione extraterrestre minaccia la Terra. Gli umani si uniscono per fronteggiare il pericolo e sventare l’imminente catastrofe.

 

Nuovo character poster per Kick-Ass 2

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Nuovo character poster per Kick-Ass 2

Dopo il debutto di ieri del nuovo poster di Hit-Girl, la Universal Pictures ha rilasciato una nuovo character poster per Kick-Ass 2, che mette in mostra Christopher Mintz-Plasse nei panni (veri e propri) di The Motherf.

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Kick-Ass 2, il film

Kick-Ass 2 uscirà nei cinema americani il 23 giugno 2013. Tornano i protagonisti dell’irriverente commedia d’azione sui supereroi del 2010 diventata in breve tempo un cult cinematografico.

In Kick-Ass 2 la ragazza assassina Hit Girl (Chloë Grace Moretz) e il giovane vigilante Kick-Ass (Aaron Taylor-Johnson) stanno entrambi cercando di vivere come due normali teenager con i nomi di Mindy e Dave. Preoccupato del diploma di fine anno e di un futuro alquanto incerto, Dave crea la prima squadra di supereroi “mondiali” insieme a Mindy. Sfortunatamente però la ragazza viene scoperta nei panni di Hit Girl, ed è costretta a ritirarsi, restando sola ad affrontare il terrificante mondo della scuola, popolato da malvagie studentesse. Nel frattempo Red Mist sta creando la propria squadra per far pagare ai suoi acerrimi nemici – Kick-Ass e Hit Girl – per ciò che hanno fatto a suo padre…

Antiviral, primi poster ed immagini inedite

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Antiviral, il nuovo inedito lungometraggio diretto da Brandon Cronenberg, dopo essersi fatto strada tra mille polemiche nei festival minori, presentato a Sidges, al Toronto Film Festival e fuori concorso a Cannes, vede annunciata proprio oggi una possibile data di distruzione in America per il 19 aprile.

Il film segue la vicenda di Syd March (Caleb Landry Jones), dipendente della clinica Lucas, torbida major farmaceutica che vende iniezioni di virus vivi raccolti da celebrità e divi del cinema affetti da malattie a tutti i fans che vogliono vivere una grottesca forma di intimità con i loro idoli. Oltre a lavorare per loro, Syd ha provveduto anche a integrare il suo reddito contrabbando virus fuori dalla clinica, usando come spola il proprio corpo, al fine di venderli sul mercato nero. Costantemente malato, Sydney diventa negligente e si infetta con un virus inusuale estratto dalla superstar Hannah Geist (Sarah Gadon). Ricordiamo che nel cast figurano anche Sarah Gadon, Malcolm McDowell, Nicholas Campbell, Douglas Smith. Di seguito patene vedere i primi due poster inediti e alcune immagini in anteprima:

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Iron Man 3: ecco due nuove armature per l’uomo di ferro

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Altro giorno, altro Iron Man, altra armatura, si potrebbe dire. Dopo le pubblicazioni dei giorni scorsi circa il design di quattro nuove inedite armature provenienti dall’universo di Iron Man 3, oggi la Marvel Studios ha pubblicato sulla propria pagina facebook due nuovi modelli di corazza che danno una maggiore chiarezza sull’aspetto del personaggio. Si tratta infatti del Mark 39 sub-orbitale e della corazza Mark 35 Disater Rescue.

Dopo la pubblicazione della precedente Heartbreaker, così chiamata dal co sceneggiatore Drew Pearce in onore della celebre canzone dei Rolling Stones, ora il soprannome scelto per il Mark 39 è “Gemini”, denominazione di chiaro impatto spaziale. Il che è intrigante, dato che Robert Downey Jr. ha sempre avuto problemi con l’altitudine ! Discostandosi totalmente dal modello Mark 2 sfoggiato in The Avengers, ora Gemini può vantare un design color oro e nero in grado di raggiungere altitudini da astronauta. Di seguito potere ammirare i due nuovi modelli proposti:

Iron Man 3 1

Iron Man 3 2

Vi ricordiamo che Iron Man 3 sarà in 2D, 3D e IMAX e uscirà in USA il 3 maggio 2013. Diretto da Shane Black vede protagonisti Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Guy Pearce, Don Cheadle, Rebecca Hall, Paul Bettany, Ben Kingsley e Jon Favreau.

Jimmy Bobo – Bullet to the Head: recensione del film

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Jimmy Bobo – Bullet to the Head: recensione del film

Dopo le adrenaliniche e un po’ costruite esperienze nel primo e secondo I Mercenari, Sylvester Stallone torna in un film che unisce azione, ironia, botte e un super cattivo da sconfiggere: tutti elementi che fanno gola a Sly, i quale ancora una volta dimostra di avere ancora tanto da dire al suo affezionato pubblico.

L’occasione è l’ultimo film di Walter Hill, Bullet to the Head, in cui Stallone è il protagonista Jimmy Bobo, un criminale che commette omicidi su commissione e che è costretto ad allearsi con un giovane detective della polizia (Sung Kang di Fast Five) per vendicare l’assassinio del partner per mano del temibile Keegan (Jason Momoa). Intenzionato a giocare ‘pulito’, Bobo verrà messo in una situazione difficile quando verrà rapita la figlia Lisa (Sarah Shahi).

Bullet to the Head

Walter Hill dirige un film perfetto, con una grande sceneggiatura firmata dall’italiano Alessandro Camon e splendidamente girata per le strade di New Orleans. Tratto da un fumetto francese, il film omaggia e riprende tutti i temi cari al genere anni ’70, deformandoli e modernizzandoli, e riportando in auge il nodo fondamentale alla base di tanti classici dell’action: il conflitto morale. E’ questo nodo che regola i rapporti di Jimmy con il detective, e sarà questo nodo  a tenere alta la tensione anche trai buoni per tutto il film.

Arma vincente della sceneggiatura è l’ironia costruita soprattutto sull’imperturbabilità del personaggio di Sylvester Stallone. L’attore e regista si sente perfettamente  a suo agio nel ruolo del sicario dal cuore d’oro e interpreta con perfetta cadenza ogni battuta, dimostrando dei tempi comici insospettati; inoltre è ammirevole la sua forma fisica che, con o senza ritocchi chirurgici, sembra resistere sempre meglio all’incombere dell’età.

Bullet to the Head Walter Hill si conferma un regista in grado di raccontare storie adrenaliniche senza per questo perdere di vista la storia e il racconto, dimostrandosi eccezionale in alcune intuizioni come la scena finale in cui l’eroe e l’anti-eroe combattono con due asce (scena presagita nel trailer) e in cui l’attuale Conan il Barbaro, le da e le prende di santa ragione dell’inossidabile Sly.

Bullet to the Head è un film da vedere perché mantiene tutte le promesse che fa al pubblico, cn un pizzico di ironia in più rispetto a quanto ci aspetteremo.

Wolverine: l’immortale, trailer italiano

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Wolverine: l’immortale, trailer italiano

Ecco il primo trailer italiano di Wolverine: l’immortale Wolverine: l’immortale che segna il ritorno di Hugh Jackman nei panni del più famoso mutante della Marvel.

 

Il film vedrà Logan impegnato in una storia d’amore con una donna giapponese già sposata: per riuscire a conquistarla, dovrà affrontare tutti i tanti ed agguerriti samurai della sua famiglia.

Basato sul celebre arco narrativo a fumetti, in Wolverine: L’immortale troviamo Logan, il guerriero eterno, in Giappone. Lì, l’acciaio dei samurai si scontrerà con gli artigli d’adamantino, mentre Logan affronterà una misteriosa figura dal suo passato, in un’epica battaglia che lo cambierà per sempre. Il film uscirà in Italia il 25 luglio 2013.  Tutte le news sul film nel nostro speciale: Wolverine. Tutte le info invece del film nella nostra scheda: Wolverine: L’immortale

Before Midnight: ecco il trailer ufficiale

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Before Midnight: ecco il trailer ufficiale

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Dopo la presentazione al Festival di Berlino 2013, ecco il trailer ufficiale di Before Midnight, terzo capitolo della saga romantica cominciata nel 1995 con Prima dell’alba e

Le Avventure di Zarafa: conferenza stampa

Le Avventure di Zarafa: conferenza stampa

le_avventure_di_zarafaE’ stato presentato oggi alla Casa del Cinema di Roma Le Avventure di Zarafa, Giraffa giramondo, lungometraggio d’animazione distribuito da Good Films e Nexo Digital. Erano presenti in sala i due registi, Rémi Bezançon e Jean-Christophe Lie, e Vinicio Capossela, che oltre ad aver composto per il film la canzone Zarafa Giraffa, ha anche prestato la voce nel doppiaggio italiano al vecchio saggio che narra la storia.

Colonne sonore: Django Unchained

Colonne sonore: Django Unchained

Django Unchained 01Quentin Tarantino si è sempre distinto tra le eccellenze nel campo delle colonne sonore, un vero maestro nella scelta delle tracce che avrebbero accompagnato, davvero tenendoli per mano, i suoi film e delle sue pellicole, in cui la musica ha un ruolo rilevante, e Django Unchained, ultimo suo lavoro, non fa che confermare questa sua grande capacità nell’intrecciare suono e immagine in un unico, uniforme filo.

Le streghe di Salem: antiche leggende diventano realtà

Le streghe di Salem: antiche leggende diventano realtà

The-Lords-of-Salem-Rob-ZombieHeidi Hawthorne è una giovane Dj che lavora nella stazione radiofonica di Salem, Massachussetts, città le cui tristi storie sulla caccia alle streghe sono ormai note da generazioni: quando Heidi riceve per posta un pacco contenente un misterioso disco, credendo che si tratti di una band emergente lo ascolta immediatamente mentre si trova da sola in casa sua.

Jessica Biel: da casa Candem al set di Psycho

Jessica Biel: da casa Candem al set di Psycho

 Ne è passato di tempo da quando Jessica Biel vestiva i panni della dolce Mary in Settimo Cielo, la fortunata serie ideata da Brenda Hampton, che è andata avanti per undici stagioni e che l’ha vista come una delle protagoniste nei panni della figlia maggiore del Reverendo Camden, alle prese con crisi adolescenziali, problemi di famiglia e primi innamoramenti. Jessica, nata in una piccola cittadina del Minnesota trentuno anni fa, ha esordito in tv giovanissima proprio nella tele film incentrato sulla vita del pastore protestante e della sua famiglia.

La serie è stata un ottimo trampolino di lancio per la Biel che nel 1997 decide di buttarsi nel mondo del cinema, e con successo. Prende la parte della coprotagonista, Casey Jackson, nel film L’oro di Ulisse con la regia di Victor Nuñes e accanto ad una star del cinema come Jane Fonda, che gli vale il premio come “miglior attrice giovane e non protagonista” agli Young Artist Award  del 1998.

Jessica passa però ancora molti anni nella serie che l’ha lanciata, arrivando a recitare fino alla sesta stagione, per allontanarsi gradualmente concedendo piccoli camei in qualche puntata delle serie successive. Da qui in poi la sua carriera cinematografica prende il volo, dal 2001 al 2007 gira ben dieci film con alcuni dei registi più importanti della commedia americana (tra cui Cameron Crowe e Gary Marshall). Nella strada verso le vette più alte di Hollywood non ci sono stati solo successi però, oltre alle numerose candidature per i Teen Choice Award, per gli Mtv Movies Awards e i già citati Young Artist Award, la giovane attrice americana è stata anche nominata ber tre volte ai Razzie Awards, i premi per i peggior attori dell’anno non vincendone, questa volta è proprio il caso di dirlo, per fortuna nemmeno uno.

Tra i ruoli più importanti che gli sono stati affidati c’è sicuramente quello di Sophie von Teschen nel thriller del 2006 The Illusionist firmato da Neil Burger in cui recitava al fianco di Edward Norton e Paul Giamatti, e che gli vale un premio come migliore attrice protagonista al Newport Beach Film Festival  nonché un valido biglietto da visita per vincere, l’anno seguente, il premio come “Rising Star Award” al Palm Springs International Film Festival. Negli anni successivi lavora nuovamente con Gary Marshall (per il film campione d’incassi nel 2011 Capodanno a New York), e con il regista italiano, ormai sbarcato in America Gabriele Muccino che la vuole tra le protagoniste del suo Quello che so sull’Amore uscito agli inizi del 2012.

Ma la vita della Biel non è solo duro lavoro: dopo una relazione durata qualche anno con il collega Chris Evans incontrato sul set di Cellular nel 2004 e nuovamente in London del 2005, la giovane stella del cinema ha instaurato una lunga e intensa relazione con il cantante, attore e produttore Justin Timberlake con il quale è convolata a nozze questa estate, scegliendo l’Italia e più precisamente la Puglia, come cornice al loro matrimonio.

Dopo questa pausa privata la Biel tornerà nuovamente sui grandi schermi con due importanti film. Il primo è Hitchcok, già un successo in America la cui uscita in Italia è prevista per il 4 Aprile. Nel film nel film che narra delle riprese del film Psycho da parte del maestro del brivido Jessica Biel veste i panni dell’attrice Vera Miles, coprotagonista del capolavoro girato nel 1968. Un’altra importante prova sarà la parte nel film d’esordio dell’attrice italo-americana Francesca Gregorini dal titolo provvisorio  Emanuel and the Truth about Fishes. Due ottime occasioni per ammirare la bravura e la bellezza sempre crescenti di questa giovane stella di Hollywood.

Capitan America the Winter Soldier: iniziano le riprese

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Capitan America the Winter Soldier: iniziano le riprese

I cinecomics sono ormai la nuova frontiera del cinema americano. Mentre scalpitiamo per vedere il terzo capitolo di Iron Man ( che ricordiamo sarà nei cinema il 24 Aprile), ci giunge notizia dal web che finalmente  stanno per avere inizio le riprese di un altro lungometraggio molto atteso. Stiamo parlando di Captain America: The Winter Soldier. Chris Evans quindi tornerà a vestire i panni del primo Vendicatore dopo il successo del primo capitolo del nuovo franchise della Marvel. Non c’è una data precisa ma tra aprile e maggio le riprese prenderanno vita a Cleveland. Ci sono stati alcuni ritardi perché essenzialmente il casting-call è ancora aperto e la produzione cerca ancora delle comparse. Se da una parte quindi non ci è dato sapere Robert Redford farà parte del cast, c’è già una data in cui il film uscirà: 4-04-2014

Harrison Ford parla dei suoi storici personaggi

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Harrison Ford parla dei suoi storici personaggi

Ha interpretato le più grandi icone del cinema e adesso a più di 60 anni Harrison Ford ha la possibilità di ritornare nei panni leggendari di Han Solo. Da diversi mesi si parla dell’effettivo coinvolgimento di Ford e di Mark Hamill e Carrie Fisher nell’Episodio VII di Star Wars, e adesso ai microfoni di MTv, l’attore di Blade Runner e Indiana Jones riflette su cosa vuol dire per lui reinterpretare quei personaggi che lo hanno reso famoso.

Ecco l’intervista:

Ufficiale: Matthew Vaughn dirige il film su The Secret Service

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Ufficiale: Matthew Vaughn dirige il film su The Secret Service

Dopo l’abbandono di X-Men finalmente il regista di talento Matthew Vaughn sembra aver trovato il nuovo progetto che lo riporterà sul set. Infatti, secondo Deadline la 20th Century Fox ha chiuso un accordo per co-produrre e distribuire The Secret Service, adattamento del fumetto di Mark Millar, già autore proprio di Kick-Ass del quale Vaughn ne ha curato la trasposizione al cinema. Il progetto è in sviluppo da tempo ed ha finalmente ricevuto l’ok. Secondo il noto giornale le riprese partiranno ad Agosto ed è stato già avviato il casting della pellicola che è prevista per il 2014.

Vi ricordiamo che Matthew Vaughn oltre ad essere stato il regista di successi come Stardust, Kick-Ass e X-men: l’inizio ha anche una fiorente carriera come produttore di debutti come quelli di Guy Ritchie. Infatti, è anche il produttore del reboot di Fantastic Four che sarà diretto da Josh Trank (Chronicle).

Iron Man 3: tracklist della soundtrack “Heroes Fall”

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Iron Man 3: tracklist della soundtrack “Heroes Fall”

Iron Man 3: La Marvel Studios ha rilasciato la tracklist del nuovo album “Heroes Fall” ovvero “Caduta degli Eroi”, la compilation di musica ispirate dal film Iron Man 3. La compilation uscirà il 30 aprile, giusto in tempo per la data di uscita del film. Ecco le tracce:

1. “Aim Fire Ready” – Imagine Dragons
2. “Uno scherzo” – AWOLNATION
3. “Some Kind of Monster” – Neon Trees
4. “American Blood” – Passion Pit
5. “No Time” – Rogue Wave
6. “One Minute More” – Capitali
7. “Back To The Start” – Mr Jeans Piccoli
8. “Keep Moving” – Andrew Stockdale (Wolfmother di)
9. “Redemption” – Redlight Re
10. “Big Bad Wolves” – WALK THE MOON
11. “Bad Guy” – 3OH 3!
12. “Let ‘s Go All The Way” – Le Wondergirls dotate di Ashley Hamilton e Robbie Williams

Vi ricordiamo che Iron Man 3 sarà in 2D, 3D e IMAX e uscirà in USA il 3 maggio 2013. Diretto da Shane Black vede protagonisti Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Guy Pearce, Don Cheadle, Rebecca Hall, Paul Bettany, Ben Kingsley e Jon Favreau.

Only god Forgives ne parla Ryan Gosling

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Only God Forgives

Only god Forgives.

Mentre qui in Italia stiamo aspettando il film Come un tuono, previsto per il 4 Aprile, l’attore canadese
Ryan Gosling in un’intervista al rispettabilissimo Collider, rivela qualche piccola anticipazione su Only God Forgives. Mentre racconta di come è stato stimolante lavorare al fianco del regista Derek Cianfrance che lo ha diretto in Come un tuono,  Ryan Gosling afferma che il prossimo film tutt’ora in lavorazione sarà ben diverso da tutto ciò che ha fatto fino ad ora. Only God Forgives sarà  un vero e proprio cult, un lungometraggio  incredibilmente estremo che lo stesso attore non vede l’ora di mostrare al mondo intero. Quindi anche quest’ultimo sembra essere un film da aggiungere alla nostra lista.

The Host: recensione del film di Andrew Niccol

The Host: recensione del film di Andrew Niccol

Dall’autrice della Saga di Twilight arriva The Host, una nuova fantascientifica storia d’amore, adattata per il grande schermo e diretta da Andrew Niccol, abile traghettatore di storie Sci-fi.

Siamo in un futuro imprecisato, la Terra è stata colonizzata dagli alieni e la razza umana è stata annientata e spodestata dei propri corpi, divenuti semplici dimore per vagabondi interplanetari. I pochi superstiti sono costretti a nascondersi in un rifugio sotterraneo, tra le lande desertiche di un mondo che sembra aver perso ogni traccia di umanità. I procacciatori di umani, i cosiddetti cercatori (Diane Kruger e compagni), sono assuefatti da una brama di onnipotenza che rende la caccia agli umani da spolpare, sempre più spietata.

Melanie (Saoirse Ronan) è una ragazza che ha scontato sulla propria pelle la vendicativa furia aliena. Privata della sua vita corporea, continua a vivere spiritualmente nel corpo dell’aliena viandante Wanderer, che la ricorda nelle fattezze, nei gesti ma non nello sguardo. L’anima di Melanie che ancora pulsa in lei, la induce a ritrovare il fidanzato Jared (Max Irons) e il fratellino Jamie (Chandler Canterbury), latitanti e dispersi nel deserto.

Un invasore alieno e un essere umano intrappolati nello stesso corpo, una convivenza destinata a scompaginare equilibri, a soffocare sentimenti e a generarne di nuovi. E un conflitto interiore che non poteva non invadere la sfera sentimentale. Perché l’aliena Wanda è in grado di provare le stesse emozioni di un essere umano, e si dà il caso che il suo cuore batta per un ragazzo che non è Jared.

Andrew Niccol architetta ed evidenzia il dualismo alieni vs umani, facendo leva sulla carica emotiva e comparativa che solo il flashback sa restituire. Wanda prende confidenza con il suo nuovo corpo, con il mondo high tech che la circonda e con gli alieni, e intanto rivive, nella sua mente, gli ultimi e decisivi istanti di vita dell’umana, ostaggio del suo corpo. Un’accurata contrapposizione cromatica e stilistica sottolinea l’acuta divergenza che affligge i due mondi prevaricatori, che non sanno e non vogliono comunicare. Da una parte l’atmosfera tiepida del mondo umano, suggerita da una fotografia dai toni caldi e avvolgenti, dall’altra la neutralità asettica del bianco e del luccicante color argento a palesare il deserto di emozioni delle anime aliene.

Una pellicola che rievoca l’atmosfera avveniristica di Gattaca, ma che a differenza di quest’ultimo film, non riesce a sollevare questioni socio-psicologiche altrettanto coinvolgenti e rivoluzionarie. E’ evidente come il fulcro narrativo di The Host miri a solleticare altre dimensioni emotive, puntando sul pathos del triangolo amoroso, e rischiando per questo di diventare l’ennesimo Twilight, stavolta in chiave aliena.

Amori contrastati da forze esterne avverse o dalle spietate leggi della natura, guerre tra mondi distanti e incompatibili, argomenti ormai logori e fin troppo abusati dalle pellicole fantasy; gli ingredienti possono anche cambiare, ma il sapore resta sempre lo stesso.

Nessun problema in vista per il sequel di Prometheus

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Nessun problema in vista per il sequel di Prometheus

Ci sono problemi nel team creativo di Promethus? Damon Lindelof smentisce le dichiarazioni che il tabloid Bloody Digusting ha fatto trapelare in rete. Ridley Scott che è attualmente a lavoro nella scrittura della sceneggiatura del sequel di Promethues, senza la vicinanza di Damon Lindelof, sarebbe sull’orlo di una crisi di nervi perché non riesce a scrivere un film all’altezza dell’originale.

L’ex sceneggiatore scende quindi in campo per smentire le accuse, affermando che Ridley Scott è perfettamente in grado di lavorare da solo e di portare a termine il progetto, soprattutto Lindelof afferma che il buon Scott  non sta “impazzando” come molti credono. La dichiarazione è stata estrapolata in un contesto più ampio, dove lo stesso Damon, spiega il perché ha abbandonato il progetto Prometheus. 

Tante sorprese nel reboot di Godzilla

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Tante sorprese nel reboot di Godzilla

Attualmente in quel di Vancouver, sono in pieno svolgimento le riprese per il tanto atteso e chiacchierato reboot di Godzilla. Al timone di questa nuova macchina commerciale c’è il regista Gareth Edwards, che per attirare ancora di più l’attenzione su questo lungometraggio, fa trapelare sul web una notizia da leccarsi i baffi. Mr. Edwards infatti si è fatto fotografare  in compagnia di Akira Takarada. Se tutti vi state chiedendo chi sia questo illustre signore, ci pensiamo noi. L’attore nipponico non è altro che la star del primo film di Godzilla targato 1954. Nel film interpretava un sub che si trovava nel bel mezzo della furia del dinosauro, ora nel film di Edwards  che ruolo avrà? Sarà solo un semplice cameo? Non ci è dato ancora saperlo, ma sembra proprio che per far funzionare questo film,  tutta la produzione stia dando il meglio di sé.

Godzilla, il film

Vi ricordiamo che Godzilla, diretto da Gareth Edwards, comprende nel cast attori del calibro di Aaron Taylor-JohnsonBryan CranstonElizabeth Olsen David Strathairn, Juliette Binoche e la new entry Ken Watanabe. La pellicola arriverà in Italia il 15 Maggio 2014. Akira Takarada, protagonista della pellicola originale, dovrebbe, inoltre, avere anche una piccola parte in questa rivisitazione, tornando sul set di Godzilla a sessanta anni di distanza dalla sua interpretazione.

Scritto da Max Borenstein, che ha rielaborato uno script di David S. Goyer e David Callaham, Godzilla sarà il film di punta della Warner Bros dell’anno 2014, visto che la data di uscita preventivata è stata infatti individuata nel 16 maggio 2014. Un film da cui la produzione si aspetta molto che, però, dovrà scontrarsi al botteghino con altre pellicole in uscita nello stesso periodo, quali The Amazing Spiderman 2, il reboot delle tartarughe ninja e il sequel dell’Alba del pianeta delle scimmie.

Anne Hathaway presto al cinema in una dark comedy

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Anne Hathaway presto al cinema in una dark comedy

L’attrice resa famosa dal Diavolo Veste Prada e fresca vincitrice dell’Oscar con Les Miserbales, è impegnata già in un altro progetto cinematografico.ì Il film si chiamerà  Laggies e sarà una dark comedy dal sapore decisamente amaro.

Anne Hathaway sarà una delle protagoniste ed interpreterà Megan, una donna che, dopo aver ricevuto una sorprendente proposta di matrimonio dal fidanzato, si allontana per una settimana con la sorella minore Annika. Insieme alla bellissima attrice, oltre a trovare Mark Webber incontreremo anche Chole Moretz che presto vestirà i panni di Hit Girl in Kick Ass 2.

Ma Anne Hathaway  sembra quasi instancabile, perché in concomitanza con Leggies, è a lavoro in Rio 2 e presterà la sua voce per uno dei personaggi animani della Dreamworks.  Di Leggies ancora non si sa una data d’uscita, ma sicuramente presto potremo darvi notizie in merito.

Juno: recensione del film di Jason Reitman

Juno: recensione del film di Jason Reitman

Juno è un film del 2007 diretto da Jason Reitman e con protagonisti nel cast di Ellen Page (Juno MacGuff), Michael Cera (Paulie Bleeker), JK Simmons (Mac MacGuff), Alison Janney (Bren MacGuff), Jennifer Garner (Vanessa), Jason Bateman (Mark), Olivia Thirlby (Leah).

Juno filmTrama: Juno, 16 anni, resta fortuitamente incinta del compagno di scuola Paulie, cotto di lei. La ragazzina è sveglia, indipendente, con una famiglia buffa – papà, matrigna e sorellina pressoché muta – e affettuosa. Che fare con il “fagiolo” (così lo chiama la protagonista)? Scartata l’ipotesi aborto dopo averci fatto un distratto pensierino, Juno decide di affidare il neonato che verrà a una coppia di giovani sposi, Mark e Vanessa.

Sono ricchi, belli, professionalmente affermati; ma un figlio non è mai arrivato. Juno comincia a frequentarli, per farli stare a contatto con il suo pancione. Complici anche l’intelligenza e il fascino della ragazzina, quella che sembra una coppia perfetta comincerà a scricchiolare, con tanta polvere pronta ad uscire da sotto il tappeto…  e intanto c’è un bambino che scalcia, e si fa sempre più grande.

Juno

junoAnalisi: Con semplici e didattiche pillole di narratologia, le maestre di inglese insegnano ai bambini delle elementari che nei racconti esistono personaggi flat e round. Piatti, schematici e fissi i primi; complessi e suscettibili di (umane) evoluzioni i secondi.

Juno, lungometraggio n.2  del figlio d’arte Jason Reitman, ha nella felice roundness dei personaggi uno suo formidabile punto di forza. Merito soprattutto della penna prelibata di Diablo Cody, ex spogliarellista che con Juno timbra il suo esordio cinematografico, ritirando alla cassa un Oscar per la miglior sceneggiatura originale.

JunoIl tema che la Cody e il bravo Reitman ci propongono è spinoso: una gravidanza inaspettata nel bel mezzo dell’adolescenza. Ne esce un inno alla vita che aggira facili barricate: niente politica, né arringhe sui diritti o sull’inviolabile sacralità del feto. Juno, per quanto lo chiami fagiolo, sa di portare in grembo un minuscolo essere umano; ma sa anche di non potersi inventare madre. Così, agisce con responsabilità e altruismo: non si sbarazza del problema, ma cerca e trova una soluzione. Chè non è rimasta incinta per un sortilegio, ma per qualche improvvido minuto di amore e scoperta vissuto con il dolce e sportivo Paulie.

A sorreggere i nove mesi di Juno,  papà Mac e matrigna Bren (il personaggio più gustoso); a tratti stralunati e irrimediabilmente innamorati di lei. E se dicessimo che  “L’Amore è tutto” è la morale del film, coglieremmo nel segno.  L’Amore maturo e protettivo per i figli nati, l’Amore animale per quelli custoditi nel pancione. E l’Amore acerbo e sincero che circola tra gli armadietti del liceo, aspettando con fiducia le verifiche del futuro.

Due Agenti Molto Speciali: recensione del film con Omar Sy

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Due Agenti Molto Speciali: recensione del film con Omar Sy

Omar Sy, soprannominato l’Eddy Murphy francese torna a far ridere il suo pubblico che l’ha amato in Quasi Amici e che lo ritrova qui in un buddy-movie a base di inseguimenti e sparatorie nei quartieri alla periferia di Parigi. In Due Agenti Molto Speciali, Omar Sy, con semplicità e tanta ironia, diventa un poliziotto nato e cresciuto a Bodigny che per ragioni professionali si troverà a lavorare a stretto contatto con un damerino degli uffici di polizia parigina, interpretato da Laurent Lafitte.

Un mattino a Bobigny, nei pressi di una bisca clandestina, viene ritrovato il corpo senza vita di Eponine Chaligny, moglie dell’influente premier francese Jean-Éric Chaligny, e sospettata di intrattenere rapporti economici in nero con gli organizzatori delle serate di gioco d’azzardo. Da quel momento si intersecano due mondi radicalmente opposti: quello di Ousmane Diakité, agente di polizia della sezione finanziaria di Bobigny, e quello di François Monge, capitano della famosa polizia criminale di Parigi.

Il regista David Charhon, co-autore della sceneggiatura, ci racconta con una regia piuttosto classica una storia già vista, che forse acquista un po’ di freschezza solo perché ambientata a Parigi e non nelle più classiche metropoli statunitensi, vero luogo deputato del buddy movie. Inseguimenti e battute di spirito si susseguono in maniera abbastanza equilibrata, dando al film una particolare leggerezza che si rivela essere la chiave di volta del film.

Due Agenti Molto Special, il film

Punto di forza del film è ovviamente il suo protagonista, Omar Sy, che con la faccia pulita e il sorriso sincero riesce a farci divertire con semplicità e misura, quasi come se sullo schermo ci fosse un nostro amico, una persona che conosciamo e alla quale siamo legati. Ma un buon protagonista non può nulla senza una spalla all’altezza, e infatti Lafitte, famoso e amato attore di commedia francese, si rivela perfetto per completare in maniera complementare il carattere impulsivo e schietto del suo collega sullo schermo.

Unico scopo del racconto, costellato anche di riferimenti al potere e alla classe dirigente francese, è quello di intrattenere in pubblico con una storia ben raccontata e costruita su ottimi tempi comici che Sy scandisce con proprietà, anche quando è il momento di passare all’azione e mettere al servizio del film le sue doti atletiche grazie alla virata action che ben presto il film rivela.

Due Agenti Molto Speciali è una commedia leggera e divertente, che nel finale lascia intendere, forse, la nascita di un nuovo franchise comic-action targato Francia.

G.I. Joe 2: La vendetta: recensione del film con Bruce Willis

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G.I. Joe 2: La vendetta: recensione del film con Bruce Willis

Nel 2009 avevamo lasciato gli agenti speciali GI Joe alle prese con la nascita di un nuovo potente nemico, i Cobra. Dopo quattro anni ecco G.I. Joe 2: La vendetta dove ritornano i nostri protagonisti sul grande schermo diretti questa volta da Jon Chu invece che da Stephen Sommers che però rimane alla produzione. Ancora una volta i giocattoli d’infanzia prendono vita e quelli che negli anni ’80 erano solo action figure e cartoni animati, diventano adesso eroi in carne ed ossa pronti a salvare il mondo; merito ancora una volta della Hasbro.

G.I. Joe 2: La vendetta, la trama

Dopo l’apparente distruzione dell’organizzazione terroristica nota come I Cobra, i soldati scelti GI Joe si renderanno presto conto che in realtà la cellula malavitosa non è stata sconfitta e che questa volta il bersaglio dei cattivi sono proprio loro, i soldati speciali che si troveranno a combattere per la loro stessa sopravvivenza e per quella del mondo intero. Dopo un massiccio attacco a sorpresa i Cobra sembrano aver conquistato il controllo del Mondo intero, ma un gruppo di GI Joe, sparuto e in fuga, proverà a escogitare un piano per riportare la giustizia sulla Terra.

Ritroviamo in questo G.I. Joe 2: La vendetta i protagonisti del primo episodio Channing Tatum, Arnold Vosloo, Ray Park, Jonathan Pryce e Byung-hun Lee, che riprendono i loro ruoli, mentre il cast si arricchisce di due nomi prestigiosi nell’universo accelerato dei film d’azione: Dwayne Johnson e l’inossidabile Bruce Willis, vera e propria icona action.

G.I. Joe 2: La vendetta recensione filmGI Joe: la vendetta è un classico del genere, con effetti speciali molto ben realizzati e una regia al servizio della storia che parte alla grande, con ritmi elevati e si dilata un po’ verso la parte centrale, per poi recuperare quota nel finale coronando il tutto con uno sperticato elogio patriottico. Divertente, eccessivo e adrenalinico, GI Joe: La vendetta sembra rispondere  a tutte le mancanze del primo episodio, dal taglio troppo bambinesco, rilanciando con una storia catastrofica e inverosimile che tanto piace agli amanti del cinema action-fantasy.

Interessante invece la scelta degli sceneggiatori di porre all’inizio del film un colpo di scena molto interessante, e allo stesso tempo destabilizzante per chi si aspetta un sequel maggiormente legato alle economie narrative del primo episodio. G.I. Joe 2: La vendetta è un film godibile e sincero, che non pretende nulla in cambio se non un po’ di emozione e qualche bella risata di fronte alle espressioni, ormai mitologiche, di Bruce Willis. Guasta un po’ nel finale l’eccessivo patriottismo che, volendo, poteva essere mitigato senza intaccare la natura ludica del film.

Il Cacciatori di Giganti: recensione del film di Bryan Singer

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Il Cacciatori di Giganti: recensione del film di Bryan Singer

Arriva al cinema distribuito da Warner Bros. Italia  Il Cacciatori di Giganti, il film fantasy diretto da Bryan Singer e con protagonisti Ewan McGregorNicholas HoultStanley Tucci, Warwick Davis, Bill Nighy, Ian McShane.

La fiaba di Jack e il fagiolo magico accompagna più o meno ogni bambino dalla più tenera età: arpe magiche, giganti cattivi, un giovane eroe un po’ ingenuo che ha l’occasione di riscattarsi costituiscono gli elementi semplici e vincenti di un racconto che appassiona da sempre i più giovani.

Aiutati anche dalla versione disneyana della storia, molti ricordano le vicende classiche che coinvolgono Jack e la gigantesca pianta di fagioli, ma a partire dal prossimo 28 marzo, i nostri ricordi verranno confusi e arricchiti dalla versione cinematografica della leggenda, che porta la firma di Bryan Singer e vede protagonista Nicholas Hoult, che ha appena dismesso i panni di R lo zombie protagonista di Warm Bodies, e Eleanor Tomlinson, vista di recente in Educazione Siberiana da Gabriele Salvatores.

Il Cacciatori di Giganti film recensione

In una modesta casa contadina, Jack ascolta dalla voce del padre l’antica leggenda dei giganti, soggiogati e sconfitti da Re Erik. In una lussuosa camera da letto, nello stesso momento, la piccola principessa Isabella sente la stessa storia dalle labbra di sua madre, la Regina. Molti anni dopo Jack e Isabella si ritrovano e diventano protagonisti di una straordinaria avventura che cambierà per sempre la loro vita e quella di tutto il regno.

Giganti crudeli e spaventosi, piante di fagioli che crescono in una notte e arrivano al cielo, un giovane coraggioso e un regno in pericolo, gli elementi classici sembrano esserci tutti, ma Singer mescola le carte e aggiunge una principessa, un’antica leggenda legata ai prodigiosi legumi e un modo magico e oscuro per soggiogare le enormi bestie. Il tocco finale è il classico cattivo, un po’ meschino, che mira a conquistare il mondo attraverso la distruzione dello stesso. Azione, avventura e un pizzico di romanticismo però non sembrano essere abbastanza per dare al film una vera e propria consistenza. Effetti speciali che deludono, considerando le grandiose immagini in computer grafica a cui lo spettatore è ormai abituato, personaggi grotteschi, riferimenti ai classici del fantasy cinematografico che sfiorano il plagio e un protagonista sottotono sembrano impedire al film, per giunta troppo lungo, di essere goduto appieno, lasciando un po’ d’amaro in bocca allo spettatore che si è fatto subito coinvolgere dalla storia e dalla vicenda personale dell’imbranato Jack.

Altra nota dolente del film è la colonna sonora, che non riesce assolutamente a svolgere la funzione di apportare una maggiore concitazione alle scene salienti del film, fatta eccezione per i casi in cui questa ricorda con sperticata sfacciataggine le note che Howard Shore compose per la colonna sonora premio Oscar de Il Ritorno del Re.

Il cast d’eccezione di Il Cacciatori di Giganti di comprimari non riesce a dare un quid in più al racconto, non ci riesce il grottesco e ambizioso ser Roderick, interpretato da Stanley Tucci, e nemmeno Ewan McGregor nei panni della fedele guardia del corpo reale Elmont, né tantomeno Ian McShane, un re Brahmwell perennemente imbrigliato in costumi rigidi e ingombranti. L’impressione generale è quella di una eccessiva virata cartoonesca che, avendo probabilmente lo scopo di coinvolgere un pubblico piuttosto giovane, sacrifica il potenziale fantastico che la storia ha sempre avuto, e che avrebbe potuto conservare nella versione cinematografica.

Un giorno devi andare: recensione del film – pro/contro

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Un giorno devi andare: recensione del film – pro/contro

In Un giorno devi andare Augusta è una donna di trent’anni a cui il destino scompagina le carte della vita. Fugge dal Trentino per allontanarsi da un dolore che non sa gestire e decide di perdersi, o forse anche ritrovarsi, nell’Amazzonia, terreno accogliente e ostile allo stesso tempo. Inizia seguendo la strada con suor Franca, ma non trovando nulla di ciò che stava cercando nel percorso con lei, decide di prendere un’altra strada, verso altri incontri.

Un giorno devi andare, Pro

Un giorno devi andare è una frase che spesso ci si dice, riferendosi a luoghi da vedere ma forse anche riferendosi a ciò che da quei luoghi ci si aspetta di provare. Questo è il percorso di Augusta, che non sa come affrontare il dolore che l’ha sommersa in Italia, nel rigore della neve del Trentino, ma che forse il Brasile dell’entroterra, delle comunità indios, genuine e spontanee, che, nonostante anni, secoli di missioni cattoliche, riescono ancora a tenersi legate alle proprie tradizioni e soprattutto non perdono la semplicità delle relazioni.

Le piccole comunità sono ancora una volta al centro del racconto del film di Giorgio Diritti che esordì alcuni anni fa con Il vento fa il suo giro storia di una comunità alpina piemontese che parla ancora la lingua occitana che veniva “invasa” da una famiglia di francesi, poi ha confermato il suo talento con “L’uomo che verrà” sulla guerra vista da un piccolo paese della provincia italiana. La difficoltà della comunicazione data dalla lingua diversa impone un linguaggio diverso, gestuale o emozionale, che possa scavalcare i confini della linguistica.

La spinta ad andare in Brasile risale a molti anni fa, quando il regista andò negli stessi luoghi in cui è ambientata la storia per realizzare un documentario, spinto da un dolore che lo aveva appena colpito, così come accade alla protagonista; e la struttura del film si basa a grandi linee sulla storia di un missionario gesuita, Augusto.

La cura per le inquadrature, magnifiche, anche facilmente data l’imponenza del luogo sono anche piene di significato, la natura è suprema rispetto all’uomo e alle sue avventure quotidiane, la pienezza dei colori che caratterizzano le scene girate in Brasile contrasta con il grigiore, invernale, ma anche imposto dalla fotografia di Roberto Cimatti, che amplifica il contrasto tra la vita trattenuta che sembrano condurre la madre e la nonna, obbligate tra messe e preghiere, con la spontaneità e normalità della vita nelle palafitte.

Un ruolo importante per Jasmine Trinca che interpreta una madre che è tale anche senza figli, una ricerca di sé al di fuori degli schemi e delle linee guida che ci vengono comunicate dalla nascita dalla nostra società di partenza.

Il film esce nelle sale il prossimo 27 Marzo in 100 copie, anticipato da una diretta via satellite da Milano in cui Gianni Canova intervisterà regista e protagonisti prima della proiezione del film.

di Alice Vivona

Un giorno devi andare, Contro

Un giorno devi andare

Un giorno devi andare è l’ultimo film di Giorgio Diritti, in sala a partire dal 28 marzo. Il titolo è già tutto un programma e si presta, dopo solo un terzo di visione, a fungere da proposizione principale di un quesito: “Un giorno devi andare, ma a parare dove?”.

Perché con tutta la buona volontà e il rispetto per il lavoro altrui, si stenta a comprendere ed afferrare il senso di questa operazione, spacciata per antropologica e sociale, nonché ad alto livello emozionale; quando siamo di fronte a un collage, peraltro fabbricato male, di dialoghi, luoghi, persone e storie, che trovano ragion d’essere unicamente come soggetti naturalistici, incorniciati in splendide fotografie.

Per tutta la durata non si crea alcun tipo di connessione motivata -figurarsi empatica – tra la protagonista della vicenda, Augusta (Jasmine Trinca), e i personaggi che incontra nel corso di un presunto viaggio spirituale, tra le terre selvagge dell’Amazzonia, e che necessita della presenza di una suora missionaria per descrivercelo come tale.

Provata da una dolorosa esperienza sentimentale, terminata con la scoperta di non poter avere figli, Augusta decide di abbandonare le sue deboli certezze e di partire: non tanto per affrontare le sue pene o ritrovare un legame biblico con la natura ma, come ci tiene a precisare su un diario (non si sa mai lo spettatore fraintendesse il tutto con il mito-cliché del buon selvaggio), in cerca di valori nuovi di cui -non ci si illuda- non troveremo traccia in alcun dove e in alcun chi.

Non perché i villaggi indios siano minacciati dall’imperialismo occidentale; né tantomeno perché (anche lì) la povertà inneschi reazioni atroci e immorali come vendere un bambino altrui. Semplicemente per la scelta narrativa (inspiegabile) del regista, di disperdere il fulcro del racconto -Augusta, la sua crisi e il suo percorso-  fra inserti dedicati alla madre e alla nonna che, tra le loro mura domestiche in Trentino, aspettano con ansia e nervosismo un cenno di vita dalla “fuggitiva”, che tarda (sempre inspiegabilmente) ad arrivare.

Così ogni qual volta si materializza nelle attese dello spettatore un’immagine, uno spunto potenzialmente interessante e meritevole di essere trattato, sia esso il tema religioso, l’integrazione in una comunità altra, l’amore con un nativo, o il rapporto mancato con la maternità, interviene puntuale un brusco stacco di montaggio che, al di fuori di qualsiasi logica consequenziale o concettuale, sposta lo sguardo in Italia, sul circolo ricreativo di suore, a base di biscotti e di cucito; oppure sui residui familiari: concentrato di tristezza e di passività.

Tocca quasi rimpiangere un Mangia, Prega, Ama quando almeno, fra uno stereotipo ed un altro (onestamente dichiarato nell’intitolazione), il personaggio di Julia Roberts persegue il cambiamento: se non altro quello della taglia, a furia di mangiare spaghetti al pomodoro e bere Chianti. Qui invece “il vento non fa il suo giro”, e tutto resta uguale, fermo, tanto nello schermo quanto nella mente di chi vede.

di Maria Gentile

Primo Trailer di Wolverine: l’immortale!

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Primo Trailer di Wolverine: l’immortale!

Guarda il primo attesissimo trailer di Wolverine: l’immortale che segna il ritorno di Hugh Jackman nei panni del più famoso mutante della Marvel.

Basato sul celebre arco narrativo a fumetti, in Wolverine: L’immortale troviamo Logan, il guerriero eterno, in Giappone. Lì, l’acciaio dei samurai si scontrerà con gli artigli d’adamantio, mentre Logan affronterà una misteriosa figura dal suo passato, in un’epica battaglia che lo cambierà per sempre. Il film uscirà in Italia il 25 luglio 2013. 

Tutte le news sul film nel nostro speciale: The Wolverine. Tutte le info invece del film nella nostra scheda: Wolverine: l’immortale.Tutte le foto del film nella nostra foto gallery:

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