Impegnato negli ultimi tempi soprattutto in Birdsong, Rupert Wyatt comincia ad interessarsi anche di altri progetti, l’ultimo dei
James Caan a fianco di Louis Gossett Jr. in Fighting Man
Il pugilato è probabilmente lo sport che più di ogni altro ha affascinato Hollywood: ring e guantoni sarsnno ancora una volta al centro della scena in Fighting Man, che vedrà protagonisti James Caan e Louis Gosset Jr.
Vince Vaughn in Viaggio d’Affari
Anche Nathan Fillion tra le voci di Monsters University
Giunto alla notorietà presso il grande pubblico grazie al personaggio del romanziere – detective Castle, protagonista dell’omonima serie, Nathan Fillion rilancia la sua carriera sul grande schermo, almeno a livello ‘vocale’, entrando nel cast di Monsters University.
Fillion non è l’unica novità dell’ultimo minuto: in occasione del CinemaCon in corso a Las Vegas, è stato infatti annunciato il cast definitivo, con le conferme di John Krasinski e Bonnie Hunt. Fillion sarà Johnny Worthington, una bestia cornuta Presidente della Roar Omega Roar, una confraternita universitaria che arruola studenti particolarmente spaventosi.
Krasinski darà la voce a ‘Frightening’ Frank McCay, che sarà fonte d’ispirazione per i protagonisti Mike (Billy Crystal) e Sulley (John Goodman). Hunt, collaboratrice di lungo corso della Pixar (ha al suo attivo ruoli in A Bug’s Life, Cars, Toy Story 3 e Monster Inc.), sarà invece l’insegnante Karen Graves.
Il cast vocale di Monsters University include: Steve Buscemi, Helen Mirren, Alfred Molina, Beth Behrs, Aubrey Plaza, Sean P Hayes, Julia Sweeney, Bobby Moynihan, Dave Foley, Joel Murray, Pete Sohn, Charlie Day, Tyler Labine e John Ratzenberger.
Fonte: Empire
Fast & Furious 7: uscita fissata nel luglio 2014
La Paramount, in occasione del CinemaCon in corso a Las Vegas, ha annunciato che il settimo capitolo della saga di Fast & Furious uscirà nelle sale l’11 luglio 2014; nella stessa occasione, sono arrivate novità riguardo i sequel di Pitch Perfect, Biancaneve e il Cacciatore e sul nuovo film della saga di Bourne.
Nonostante il recente abbandono dello storico regista della serie, James Wan, i programmi della Paramount al momento non cambiano, segno che la compagnia è sicura di trovare un sostituto in tempi brevi. Capitolo – sequel: già in corso di sviluppo Pitch Perfect 2, con la firma di Kay Cannon e uscita prevista nel 2015; nello stesso anno si prevede l’arrivo del seguito di Biancaneve e il Cacciatore; ancora avvolto nel mistero invece il nuovo film della saga di Bourne.
Nella stessa occasione sono state presentate alcune sequenze di Kick-Ass 2, di R.I.P.D., di 2 Guns (protagonisti Mark Wahlberg e Denzel Washington).
Fonte: Empire
Tom Cruise nello sci-fi Yukikaze
L’Uomo d’Acciaio: il nuovo trailer del film di Snyder!
Seguendo le indicazioni del viral marketing, in base all‘ultimatum di Zod, ecco che è arrivato puntuale un nuovo trailer per L’Uomo d’Acciaio, reboot di Superman e diretto dalla sapiente mano action di Zach Snyder, nonchè prodotto da quel genio di Christopher Nolan.
Ecco il trailer:
Nel film, un ragazzo impara scopre di avere straordinari poteri e che non è nato sul Pianeta Terra. Come giovane uomo, viaggia cercando di scoprire da dove viene e che cosa è stato mandato a fare sulla Terra. Ma l’eroismo nascosto in lui deve emergere se vuole salvare il mondo e diventare un simbolo di speranza per tutti gli uomini giusti.
L’Uomo d’Acciaio, il film
Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner(“Balla coi lupi”).
A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.
Fonte: Superherohype
Le Streghe di Salem: recensione del film di Rob Zombie
Tremate, tremate, Le Streghe di Salem son tornate, e con loro ritorna sul grande schermo uno degli autori più irriverenti ed eclettici del panorama contemporaneo; Rob Zombie. In questo suo quinto lungometraggio Zombie rispolvera un tema non proprio originale, quello della stregoneria, cercando di attualizzarlo introducendo come filo conduttore la tematica della musica ed i suoi effetti subliminali. Il regista infatti presenta il Male come un qualcosa che proprio tramite la musica ha la possibilità di ritornare e di scatenare dal passato i suoi terribili effetti, complice la ritrita tematica di una maledizione perpetrata attraverso le generazioni.
In Le Streghe di Salem Heidi è una giovane deejay di una piccola emittente della cittadina di Salem, conosciuta per la grande caccia alle streghe di fine ‘600. Un giorno la ragazza riceve una misteriosa scatola di legno contenente un disco in vinile appartenente ad uno sconosciuto gruppo musicale chiamato I signori di Salem. Incuriosita, Heidi decide di ascoltarlo. Sarà solo l’inizio di una serie di oscuri eventi che riporteranno in vita un male celato da tempo.
Malgrado i buonissimi propositi purtroppo l’opera ultima di Zombie è da considerasi come un vero e proprio fallimento su più fronti, primo fra tutti la sceneggiatura, alquanto mediocre e per nulla originale, piena di cliché del genere e di svolte narrative troppo prevedibili. Zombie inoltre annulla del tutto il suo stile, proponendo un’estetica piatta ed anonima, sintomo di una regia in chiara fase di regressione. Unici momenti in cui la vena dell’autore emerge sono le scene oniriche, obiettivamente impeccabili e stilisticamente visionarie, dove però purtroppo Zombie si lascia prendere troppo la mano, mettendo in atto una gratuita e (forse troppo) estrema blasfemia religiosa che in alcuni punti rasenta un fastidio viscerale che permane durante e dopo la visione. Siamo ben lontani dall’intelligente e gustosa struttura scenica de La casa dei 1000 corpi, poiché ci troviamo dinnanzi ad una fotografia estremamente povera e lontana anni luce dalle esplosioni psichedeliche a cui Zombie ci aveva abituati.
Altri punti dolenti sono i dialoghi, troppo ingenui e fastidiosamente ridondanti di citazioni di genere che toccano punti di ridicolo ed un parco attoriale sommariamente costruito, su cui campeggia la musa Sheri Moon in versione rasta ed intenta più a mostrare le priore nudità che a dedicarsi alla recitazione. Completano il cast un famelico terzetto stregonesco formato da Dee Fallace, Particia Quinn e Maria Alonso, in una ridicola versione dark di Disperate Housewives. Uniche note di colore sono le deliranti musiche dei John 5, perfettamente amalgamate con l’atmosfera del racconto e le numerose citazioni sul cinema di genere del passato (Meliés e i noir su tutti), testimoniando come il regista abbia forse voluto palesare la finzione del meccanismo cinematografico fino a creare l’illusione di una sacra rappresentazione in stile orrorifico.
Un film che, al di là delle numerose pecche e meccanismi poco azzeccati, lascia indubbiamente un segno indelebile nella mente dello spettatore, un film da amare o odiare, ma che farà parlare molto di se.
I Guardiani della Galassia : Michael Rooker è Yondu
Deadline riporta
che l’attore rso famoso dalla serie The Walking Dead,
Michael Rooker, si è unito al cast de I Guardiani della
Galassia e interpreterà Yondu.
Il personaggio è uno degli eroi fondatori del gruppo originale protagonista del film e il casting di Rooker non è molto sorprendente dal momento che l’attore ha lavorato in Slither e Super, gli altri due film diretti da James Gunn, al timone del film.
Gli altri nomi confermati fino ad ora sono Chris Pratt nel ruolo di Peter Quill, aka Star Lord, e Dave Bautista in quello di Drax il Distruttore. Alcune voci riportano che l’attrice protagonista di Avatar e Star Trek, Zoe Saldana, potrebbe interpretare Gamora.
Il film è attualmente in pre produzione nel Regno Unito e dovrebbe arrivare al cinema il primo agosto 2014.I Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy) sono un gruppo di personaggi dei fumetti Marvel Comics, creato da Arnold Drake (testi) e Gene Colan (disegni). La prima apparizione avviene in Marvel Super-Heroes (seconda serie) n. 18 (gennaio 1969). Sono dei supereroi, che agiscono nel XXXI secolo dell’universo Marvel.Fonte: Superherohype
X-Men: giorni di un futuro passato – ecco Iceman
Bryan Singer ha twittato ancora! Questa volta non si tratta di foto dal set di X-Men: giorni di un futuro passato o del make up di Nicholas Hoult nei ‘peli’ di Bestia, ma di Shawn Ashmore pronto a reinterpretare Iceman dopo aver vestito i suoi freddi panni in X-Men 2 e in X-Men Conflitto finale.
Nella foto Ashmore, che abbiamo visto da poco accanto a Kevin Bacon in The Following, ha il viso coperto da marcatori per la motion capture. Questo vorrà forse dire che vedremo Bobby Drake/Iceman di nuovo completamente di ghiaccio?
Tutti i suoi fan aspettano Iceman a braccia aperte, intanto ecco come l’ha mostrato sul popolare social Bryan:
Ricordiamo che nei due film citati, il personaggio di Ashmore era al centro di un menage amoroso che coinvolgeva anche Marie/Rouge (Anna Paquin) e Kitty Pride/Shadowcat (Ellen Page). Entrambe le attrici ritorneranno in questo film ma non sappiamo se la story line romantica verrà ripresa.
Vi ricordiamo che nel cast sono confermatissimi Hugh Jackman, Ian McKellen, James McAvoy, Halle Berry, Jason Flemyng, Jennifer Lawrence, Michael Fassbender, Nicholas Hoult, Peter Dinklage e Patrick Stewart. Il film è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e John Byrne dal titolo: “Uncanny X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro passato . Tutte le news sul film invece sono nel nostro speciale: X-Men.
Tutta la foto gallery:
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Fonte: superherohype
Abbas Kiarostami presenta il suo film Qualcuno da amare
È stata presentata questa mattina,
l’ultima pellicola del regista iraniano Abbas Kiarostami,
Qualcuno da amare presso la Casa del Cinema a Roma.
Il film è distribuito dalla Lucky Red ed esce il 24 Aprile in circa
50 copie, il film era stato presentato all’ultima edizione del
Festival del Cinema di Cannes. Alla conferenza stampa ha
partecipato il regista.
Qual’è il suo rapporto con il
cinema giapponese, come spettatore e come cineasta?
Abbas Kiarostami: Fino a questa mattina credevo che il film
fosse un film iraniano-giapponese, un connubio tra questi due, ma
questa mattina vedendo il film mi sono reso conto che è un film
giapponese-iraniano-italiano. Spesso avevo detto che ho fatto
questo film perché mi piacevano i giapponesi, mi piaceva
l’ambiente, però questa mattina riflettendo ho visto che il film è
qualcosa che è dappertutto e noi troviamo questa idea che
appartiene a tutti. Quando siamo lontani crediamo di essere molto
differenti tra di noi, ma se riflettiamo vediamo che queste
lontananze ci creano soltanto incomprensioni in realtà ci
somigliamo tantissimo.
Come ha scelto gli interpreti?
Li conosceva o ha fatto dei casting?
A.K.: Il film è stato girato in giapponese, tutti gli attori e
l’equipe era giapponese io ero il regista ospite, ho iniziato il
film tramite casting, ho cercato il protagonista tra molti attori
professionisti ma mi sono trovato in difficoltà e non ho avuto
successo, poiché tutto gli attori anziani erano abituati a recitare
e questo nel mio cinema non andava bene, mi serviva una recitazione
naturale, perciò ho dovuto allontanarmi da questa scelta è ho
cercato il protagonista tra le comparse. Il signor Tadashi
Okuno mi diceva che erano 50 anni che faceva la comparsa e non
aveva mai detto una parola, non accettava di essere il protagonista
del mio film, ma gli ho spiegato che non doveva parlare e che
c’erano pochissimi dialoghi. Di due pagine in due pagine, ho
cercato che lui andasse avanti. Quando il film è finito, avevo una
grandissima stima del signore, perché è un personaggio molto
vigoroso, sereno e responsabile, lui mi ha ringraziato tantissimo e
mmi ha detto che era molto contento di aver lavorato con me, ma era
stato molto difficile per lui e non vuole più continuare come
attore ma vuole tornare ad essere una comparsa. Una dei motivi per
cui sono andato in Giappone a girare questo film è perché credo che
ancora nel modo esistono persone come lui.
Quando ha iniziato a pensare che l’abitacolo di una macchina potesse essere il luogo dove esprimere il suo cinema?
A.K.: Dal 2002 ho cominciato a portare la macchina da presa dentro l’abitacolo di una macchina, direi che l’abitacolo di un’automobile è simile a qualsiasi altro luogo è una scelta personale di una location, la volta precedente avevo promesso ai miei spettatori di non fare più riprese all’interno di una macchina ma dopo mi sono ricordato che il film successivo è all’interno di una macchina, poi smetterò ma ripensandoci ci sono altri due film che dovrò fare che sono all’interno di una macchina! Poi mi domando, dove altro potrei mettere due generazioni così lontane, due realtà così differenti, un anziano e una giovane che parlano tra di loro in un modo intimo mentre non si guardano, non si vedono, ma hanno un legame che si crea in un ambiente così stretto, non ho trovato nessun altro spazio. Dovunque mi servirà un abitacolo di una macchina io ci entrerò e gli spazi aperti li potrete vedere dai finestrini della macchina.
Il suo film è immerso nella Tokyo di oggi, questo confronto/scontro tra generazioni e i villaggi e la metropoli, le piacerebbe tornare a girare in Giappone?
A.K.: Quando ho scritto la
sceneggiatura e l’ho proposto al mio produttore, mi ha guardato un
po’ male, ma io non sapevo se avrei fatto un film buono o no però
volevo fare un film giapponese. E quando il film è terminato le
persone che hanno visto il film, mi hanno detto di non aver visto
l’ombra e lo sguardo di uno straniero. Ma devo dire che è stato
molto duro e molto difficile.
Durante le riprese mi è venuta a trovare l’assistente di
Kurosawa, la signora Moganì e mi ha visto con il bastone e
io ero veramente provato e mi ha raccontato un aneddoto, ho visto
la stessa reazione ed esperienza quando Kurosawa faceva il film in
Russia, Dersu Uzala, ed era devastato e ogni notte
piangeva, io ho risposto che non piangevo ogni notte, ma una si e
una no.
Come mai questa fine quasi non fine? Ha altri progetti?
A.K.: Il finale non è strano ma inusuale, quando ho mandato la
sceneggiatura al produttore francese, sono arrivato all’ultima
scena e mi è venuto da scrivere “The End”, inseguito ho scritto al
produttore che avevo tempo per pensare ad un altro finale, ho
riflettuto un anno, ho dovuto riflettere un anno per quello che è
successo in Giappone nel 2011 però alla fine ho deciso che questo
era il finale che mi piaceva di più. Questa è stata la mia
giustificazione, qual’è la storia in cui noi siamo presenti dentro
e consideriamo che la fine è la fine della storia? Noi arriviamo a
metà strada e dopo un po’ abbandoniamo la storia e proseguiamo ma
la storia non finisce, la storia continua, noi entriamo ed usciamo.
Perciò possiamo pensare che la fine del film non è la fine della
storia, la storia può continuare ed il professore può avere altre
avventure, altre storie da continuare ma noi abbiamo finito a 100
minuti.
Ho una sceneggiatura già pronta, ho individuato già una location, ho quasi deciso il protagonista perciò se dovessi fare un film lo farei su questa sceneggiatura però in questo momento non ci sono condizioni, io personalmente non ho le condizioni opportune per farlo.
Che percorso ha
fatto il film da Cannes? E se il film uscito in Giappone ed Iran
quali sono state le reazioni?
A.K.: Non ricordo esattamente, ma circa 20 paesi hanno portato
o stanno portando sugli schermi questo film. Per quanto riguarda il
Giappone, anche se non con totale certezza, posso dire che ci sono
state due reazioni completante opposte: quelli che hanno amato
fortemente il film e quelli che non lo hanno assolutamente
accettato. Dovrei aggiungere, che in Giappone gran parte della
popolazione non ama il cinema tradizionale giapponese, ovviamente
il mio cinema, ha avuto l’influenza dei grandi registi giapponesi
come Ozu e Mizoguchi. Perciò posso dire che adesso
in Giappone, gran parte dei cineasti riproduco il cinema americano
e non amano il loro cinema tradizionale. È strano, ma negli Stati
Uniti ha avuto un grandissimo successo e la critica ha accettato
molto bene questo film è ha avuto un importante vendita. Sembra che
il Giappone e l’Europa hanno più interesse per il cinema
hollywoodiano mentre gli americani stessi si sono distaccati e si
stanno interessando al cinema d’autore e al cinema europeo. In Iran
non è uscito, non c’è stata la possibilità io ho proposto di
doppiare il film e di poter presentare il film, ma non è stato
accettato. Ma il film in formato video con sottotitoli in inglese è
stato distribuito.
Perché non è uscito in Iran?
A.K.: non vorrei entrare nei dettagli, ma è difficile poter dire che rapporto c’è tra me è il governo iraniano, in realtà non ci capiamo, ci sono delle difficoltà. Il mio film non ha nulla per essere censurato, ma non c’è questa reciprocità e comprensione.
Lei in passato ha girato in
Toscana, forse girerà in Puglia, cosa le piace del nostro cinema e
del nostro paese e se ha dei registi di rifermento anche nel
passato.
A.K.: Elencare i registi italiano che amo mi poterebbe ad
omettere qualche nome e mi sentirei in imbarazzo, l’impronta del
mio cinema parte dal neorealismo italiano. Conosco da molti anni
l’Italia e la conosco tramite il suo cinema piuttosto che nelle
passeggiate tra le varie città. Ho un senso di familiarità quando
sono in Italia e non è solo per me, ma per gran parte degli
iraniani, amano l’Italia e si trovano bene in Italia. Tutta la mia
adolescenza passava da un cinema all’altro a vedere i film
italiani, per me e i compagni della mia generazione al di fuori
dell’Iran cerca solo l’Italia.
La creatività in Iran si sta
proponendo con molta forza, non crede?
A.K.: Per quanto riguarda la creatività questa va al di là
delle condizioni sociali di un paese, questa è un qualcosa che non
può essere in nessun modo soffocata e nessun sistema può soffocare
la creatività e potrei dire che oggi, nonostante le grandissimi
difficoltà sono testimone di una vivace creatività artistica in
Iran. Vedo e conosco giovani colleghi, nell’ambito cinematografico,
che stanno esprimendo in mondo eccellente e molto creativo. Perciò
posso dire che la condizione sociale qualche volta potrebbe
addirittura aiutare a vivacizzare sempre di più la creatività.
Passione Sinistra
Passione Sinistra, ultimo film del figlio d’arte Marco Ponti, è un film tratto liberamente dal romanzo di Chiara Gamberale Una Passione Sinistra, ed è una commedia brillante sull’ideologia, le scelte di vita e la nostra Italia, sempre divisa tra destra e sinistra (che sia politica o di pensiero e posizione sociale). La passione sinistra del titolo è quella che nasce tra Nina e Giulio. Lei è cresciuta a pane e politica. Idealista, integralista e decisamente di sinistra, crede in quello che fa ed è convinta del fatto che si possa lottare per un mondo migliore. Vive con Bernardo, giovane intellettuale e scrittore di imminente – ma non ancora conclamato – successo: uno destinato a fare la giovane promessa per tutta la vita. Lui invece è l’erede di una famiglia di industriali, che più arrogante e qualunquista non si può. Uno che l’idea del mondo migliore non lo sfiora neppure. Non a caso è fidanzato con Simonetta, una simpatica biondezza che ogni tanto inciampa persino sui congiuntivi. Nina e Giulio sono agli antipodi, se non fosse che spesso il destino ci mette lo zampino e trai due nascerà un’attrazione irrefrenabile, una passione sinistra che li porterà ad intrecciare una relazione.
Distribuito da 01 distribution il film di Ponti trova il suo punto di forza nei personaggi, nella loro caratterizzazione e soprattutto nel cast formato da volti italiani notissimi al grande pubblico. Se i comprimari come Eva Riccobono e Geppi Gucciari sono quei volti più amati e riconosciuti le vere stelle sono Valentina Lodovini e Alessandro Preziosi che, particolarmente affiatati sul set, sprigionano una grande alchimia. La bellezza verace della Lodovini si sposa alla perfezione con la passione politica di Nina, e allo stesso tempo il fascino un po’ ombroso, più che la bellezza in sè, di Preziosi si addice particolarmente all’uomo d’affari senza scrupoli che dovrebbe essere Giulio. Sicuramente sono loro il vero punto di forza di un film che con leggerezza si inserisce in un discorso sociale particolarmente “italiano”.
Non c’è dubbio che una coppia di protagonisti così amati dal grande pubblico possa invogliare tanti spettatori curiosi ad andare a vedere come si raccontano le ideologie politiche al cinema! E voi cosa ne pensate della coppia Lodovini – Preziosi? Riusciranno a fare breccia nel cuore degli spettatori più esigenti? Ma soprattutto, è ancora attuale in Italia parlare di ideologia politica? Marco Ponti ha detto la sua, potete farlo anche voi commentando di seguito.
Into Darkness – Star Trek: Premiere CinemaCon!
Guarda tutte le foto del cast alla
Premiere al CinemaCon di Into
Darkness – Star Trek tenutasi a Las
Vegas. All’evento era presenti gli attori Chris
Pine, Zachary
Quinto, Alice
Eve, John Cho e lo
sceneggiatore Damon Lindelof. Curiosità, alla
proiezione era presente anche il regista di Transformers Michael
Bay, magari solo in qualità di fan?
…
Vi ricordiamo che il prossimo film Into Darkness – Star Trek uscirà nelle sale il 06 Giugno 2013. Nel cast del film Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Benedict Cumberbatch, Simon Pegg, Karl Urban, John Cho, Bruce Greenwood, Alice Eve, Anton Yelchin. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: Star Trek 2.
Trama: Quando l’Enterprise è chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta, lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo equipaggio.
I Mercenari 3 : Snipes nel cast e Gibson alla regia?
Sylvester Stallone, nei nostri cinema con Jimmy Bobo – Bullet to the Head, informa tramite Twitter che l’attore Wesley Snipes, suo compagno di set nel magnifico Demolition Man del 1993, si unirà al cast di Expendables 3, dai noi I Mercenari 3.
Il film, già ricco di vecchie e nuove glorie del cinema action, potrebbe avvalersi anche della star di Blade, a rimpolpare di testosterone le sue fila. Wesley Snipes è reduce da una bega legale che l’ha visto condannare al carcere per evasione fiscale, anche se si è sempre detto innocente. Da poco infatti è riuscito ad ottenere gli arresti domiciliari, che si concluderanno il prossimo luglio rendendolo quindi virtualmente disponibile a partecipare al film. Possiamo addirittura azzardare a dire che l’attore abbia voglia sicuramente di ripulire la sua immagine e sicuramente partecipare ad un franchise di grande successo come quello in questione potrebbe certamente dargli una grossa mano in tal senso.
Ma le sorprese di Stallone non finiscono qui, sempre su Twitter, Sly ha elogiato le doti registiche di Mel Gibson, dicendo che sarebbe davvero bello averlo dietro la macchina da presa de I Mercenari 3 . Trattandosi di un grosso calibro, è probabile che dietro questa dichiarazioni ci possano essere stati degli incontri tra Stallone e Gibson e che con il tweet il regista e attore di Rocky voglia solamente valutare le reazione del suo pubblico in merito.
Robert Downey Jr: la seconda vita di Iron Man
Per la carriera di Robert Downey Jr varrebbe il detto “dalle stalle alle stelle”, ma non potremmo mai ridurre a un mero gioco di parole la simbiosi tra recitazione e vita. L’infanzia del piccolo Robert è controversa: con Allyson, la sorella maggiore, è subito immerso nel mondo del cinema essendo figlio di Robert Downey Sr, attore e regista, e dell’attrice Elsie Ford. Sin da quando aveva meno di dieci anni, il padre lo iniziò all’uso di marijuana nella speranza che ciò potesse instaurare un rapporto con il figlio.
È sempre il padre a introdurlo nel mondo della recitazione, includendolo, sin dall’età di cinque anni, in molti suoi film (Pound, Greaser’s Palace, Moment to Moment, Up the Academy). Dopo essersi diplomato alla Stagedoor Manor, i genitori divorziano e decide di seguire il padre in California, ma poco dopo ritornerà a New York ormai deciso sul suo destino: diventare un attore. A soli venti anni entrerà a far parte del Saturday Night Live e, allo stesso tempo, interpreterà ruoli secondari al cinema: lo vedremo nella pellicola di John Hughes, La donna esplosiva (1985), la storia di due ragazzi che creano una donna dotata di poteri straordinari e A scuola con papà (1986), una commedia dove il padre decide di tornare al college con il figlio introverso.
Nel 1987 arriva un primo ruolo da protagonista nella commedia romantica di James Toback, Ehi…ci stai?, dove interpreta Jack Jericho un allenatore di baseball che s’innamora di Randy Jensen (Molly Ringwald), la figlia di un mafioso. “Il fantasma del Natale futuro”, così l’attore definisce la sua performance in Al di là di tutti i limiti, tratto dal libro di Bret Easton Ellis Meno di zero, in cui veste i panni di un giovane che vede fallire la sua vita a causa della droga. Il 1988 è la volta de La grande promessa e 1969 – I giorni della rabbia e successivamente prende familiarità con il mondo degli avvocati al fianco di James Woods in Verdetto finale (1989), regia di Joseph Ruben. Nello stesso anno fa parte del cast di Uno strano caso, commedia fantastica con Ryan O’Neil e Christopher McDonald.
Gli anni Novanta costituiscono allo stesso tempo, il vertice e il declino della sua carriera. In Air America (1990) è accanto all’amico Mel Gibson in una commedia avventurosa incentrata su un corpo speciale di piloti della CIA che opera durante la guerra del Vietnam. Continuano i ruoli nelle commedie, per le quali sembra avere un talento naturale. Lo vediamo in Bolle di sapone (1991), un film di Michael Hoffman che ironizza sul mondo delle soap opera, ma lo ricordiamo anche in 4 fantasmi per un sogno (1993), dove, dopo un incidente con l’autobus, le anime di quattro persone rimangono intrappolate sulla terra diventando gli amici immaginari di un bambino. Ma è il ruolo di Charlie Chaplin, nel film Charlot (1992) di Richard Attenborough, a porlo sotto i riflettori del mondo di Hollywood. La sua interpretazione gli varrà la nomination come miglior attore protagonista. Nel 1994 sarà la volta di Assassini nati, diretto da Oliver Stone, e della commedia romantica Only you – Amore a prima vista. Restoration – Il peccato e il castigo (1995) è la sua seconda collaborazione con Hoffman, questa volta da protagonista in un’altra pellicola che si farà notare agli Oscar vincendo per la Migliore scenografia e i Migliori costumi .
Dal 1996 iniziano i problemi legali: viene arrestato per possesso di stupefacenti, guida in stato di ebbrezza, violazione di domicilio e possesso di armi. I tentativi di disintossicarsi falliscono miseramente e la sua carriera ne risente. Dopo essere stato condannato a tre anni di libertà vigilata, nel 1998 e nel 1999 viene arrestato più volte dopo che non si presenta ai test antidroga previsti dalla procedura, fino ad arrivare alla condanna di tre anni di reclusione. Interpreta ruoli secondari come in Complice la notte (1997), Hugo Pool (1997), Conflitto d’interessi (1998), U.S. Marshals – Caccia senza tregua (1998) fino a In Dreams (1999).
Dopo essere stato rilasciato sotto cauzione, la rinascita recitativa coincide con la definitiva disintossicazione e l’interpretazione di uno dei più esilaranti fidanzati di Ally McBeal, nell’omonima serie televisiva, per cui vincerà un Emmy Awards nel 2001.
Nel 2003 ancora una volta con Mel Gibson, è uno scrittore in ospedale che ripercorrerà la sua vita parallelamente al suo romanzo di successo in The Singing Detective. Nello stesso anno sarà il Dott Graham nel thriller Gothika, accanto a Halle Berry. Nel 2004 prende parte a Eros, film nato dalla collaborazione di tre registi (Michelangelo Antonioni, Steven Soderbergh e Wong Kar-wai) che, attraverso tre episodi, spiega i vari lati dell’amore. Dopo la commedia nera Kiss Kiss Bang Bang (2005) con Val Kilmer, sarà la voce narrante del documentario Hubert Selby Jr: It/ll Be Better Tomorrow (2005), dedicato all’omonimo scrittore e costruito raccogliendo le sue interviste inedite e contributi di altri personaggi famosi. George Clooney lo include nel cast di Good Night, and Good Luck (2005), che racconta la storia dell’anchorman americano Edward R. Murrow. Trionferà con l’intero cast di Guida per conoscere i tuoi santi (2006) al Sundance Film Festival, in cui otterrà per la miglior regia e il premio speciale della giuria.
Gli anni della
dipendenza sono ormai lontani e interpreta un film dopo l’altro che
lo porta al successo internazionale. Uno di questi è A
Scanner Darkly (2006) film di fantascienza di Richard
Linklater, basato su Uno oscuro scrutatore dello scrittore
statunitense Philipp K.Dick e girato in live action ritoccato con
l’animazione grafica digitale. Sarà cronachista di nera che
indagherà con Jake Gyllenhall in
Zodiac (2007), il thriller di Robert
Graysmith incentrato sul misterioso assassino di San
Francisco negli anni Sessanta e Settanta.
Prima di lui Nicolas Cage, Tom Cruise e Leonardo DiCaprio erano i possibili protagonisti nel ruolo di Iron Man (2008), ma tra lo sconcerto generale venne fatto il suo nome. C’era chi pensava già al flop e invece, Tony Stark, il miliardario geniale ed eccentrico, è il personaggio della rinascita. Gli amanti del fumetto hanno rivisto in Robert Jr l’incarnazione perfetta del loro eroe, notando anche molte somiglianze tra i due: la genialità affogata nei problemi con l’alcolismo. Il ruolo di Iron Man è ormai assicurato per i sequel, Iron Man 2 (2010) e Iron Man 3 (2013) e per il crossover The Avengers (2012).
Grazie alla parodia dei film di guerra Tropic Thunder (2008), diretta da Ben Stiller, Robert Downey Jr. ottiene la nomination all’Oscar e al Golden Globe come miglior attore non protagonista. Reciterà ne Il solista (2009) nel ruolo di un giornalista che indaga sulla vita di un senzatetto che suona il violino (Jamie Foxx) e in Parto col folle (2011) in coppia con Zach Galifianakis.
La genialità e la
stranezza, nonché uno spiccato senso dell’umorismo caratterizzano
la sua recitazione e ce ne dà prova reinventando la figura di
Sherlock Holmes (nel 2009 e nel 2011), affiancato da
un’altrettanto insolito Watson interpretato da Jude Law e
diretto da Guy Richie.
Robert Downey Jr. rischiava di essere una parentesi del cinema hollywoodiano, l’ennesima star in grado di arrivare molto lontano ma che brucia la propria vita prematuramente. Non è stato così e noi per questo lo ringraziamo, chiedendogli di non fermarsi qui. La consacrazione avvenuto con Iron Man è solo l’inizio della sua seconda vita.
Il Grande Gatsby: tornano i ruggenti anni ’20
Ne Il Grande Gatsby l’estate del 1922 è una stagione frizzante e piena di energia per gli abitanti delle ricche ville sulla Costa Est: Nick Carraway, impiegato di Borsa di estrazione borghese, vive in un piccolo villino confinante con l’immensa magione di Jay Gatsby, misterioso miliardario famoso per dare delle feste straordinarie ma estremamente schivo e assente, anche nei confronti degli stessi invitati spesso ignari dell’identità e dell’aspetto del padrone di casa.
Un inaspettato invito personale ad una delle feste del suo strano vicino dà finalmente a Nick l’opportunità di conoscere Gatsby, segnando l’inizio a un’amicizia che svelerà presto il vero disegno del miliardario: Gatsby è infatti deciso a riconquistare Daisy, cugina di Nick, della quale era follemente innamorato prima di partire per la Grande Guerra e che senza attendere il suo ritorno ha sposato il giocatore di polo Tom Buchanan per vivere quella vita di lusso e noia che il suo primo amore, all’epoca ancora privo di sostanze, non era in grado di offrirle.
Certo che Daisy
lo ami ancora e sia pure disposta a lasciare un marito che non
esita a esserle infedele con l’esuberante Myrtle, moglie
insoddisfatta di uno squattrinato meccanico, Gatsby dedicherà tutte
le sue energie a realizzare il sogno di riprendersi il grande amore
della sua vita, ma dovrà scontarsi con le illusioni di un mondo
patinato che preferisce annegare nello sfarzo e nel lusso le sue
ipocrisie.
I ruggenti anni 20’ stanno vivendo una nuova giovinezza: dopo Midnight In Paris di Woody Allen, deliziosa commedia di ambientazione parigina che guardava con nostalgia alla generazione perduta di Hemingway e Fitzgerald è proprio il capolavoro di quest’ultimo Il Grande Gatsby a tornare nelle sale grazie a Baz Luhrmann e a un cast stellare.
Confrontarsi con l’ultima trasposizione de Il Grande Gatsby datata 1974, basata su una sceneggiatura di Francis Ford Coppola e con Robert Redford e Mia Farrow nel ruolo di Gatsby e della sua amata Daisy non è facile (molti la considerano la versione definitiva, altri sostengono che manchi di una tensione drammatica adeguata alla storia) ma il matrimonio fra la regia sperimentale di Lurhmann, al suo meglio in Moulin Rouge e Romeo+Juliet, e lo spirito indomabile dei roaring twenties promette un risultato abbagliante e indimenticabile: pronto a rimettersi in gioco a 4 anni di distanza dal non riuscitissimo colossal Australia, Lurhmann ha chiamato Leonardo DiCaprio e la giovane Star in ascesa Carey Mulligan come protagonisti, senza dimenticare Tobey Maguire (al suo primo ruolo in una grossa produzione dopo gli Spiderman di Raimi) nel ruolo del narratore Nick Carraway, Joel Edgerton e Jason Clarke (entrambi visti di recenti sugli schermi con Zero Dark Thirty) come Tom Buchanan e il meccanico Wilson e infine Isla Fisher per la parte dell’infelice moglie di quest’ultimo Myrtle.
In perfetta sintonia col suo tocco unico e irriverente, Luhrmann ha preferito a Jazz e Fox Trot sonorità decisamente più contemporanee, puntando su una colonna sonora che conta fra gli altri pezzi di Beyonce, will.i.am, Jack White, Lana del Rey e Florence + the Machine; proprio l’attento lavoro sulle musiche del film avrebbe spinto il regista, noto per il suo estremo perfezionismo, a rimandare l’uscita del film da dicembre 2012 a Maggio 2013.
A illuminare le
sfarzosissime feste di Jay Gatsby ci saranno soprattutto gli
splendidi costumi firmati da Catherine Martin con
la collaborazione esclusiva di Miuccia Prada: sembra che oltre
40 modelli fra abiti da cocktail e da sera siano stati
realizzati da Prada e Miu Miu e che Tiffany abbia messo numerosi
gioielli a disposizione delle attrici.
Altro motivo di grande attrattiva e curiosità è l’uso della tecnologia 3D, scelta dal regista a dispetto del registro prettamente drammatico del film per rendere al meglio la grandezza della magione di Gatsby: ”Fitzgerald avrebbe approvato, anche la scelta del 3D – ha dichiarato Luhrmann– d’altronde era un modernista, ed è stato sempre influenzato dal cinema. Fitzgerald amava il grande schermo e credeva ardentemente nel potere della settima arte. Non a caso Il grande Gatsby e’ stato adattato non meno di quattro volte per il grande schermo. La sua storia supera il tempo e la geografia. Il nostro obiettivo e’ quello di rendere giustizia all’abilità narrativa di Fitzgerald e di illuminare le sue grandi idee e la sua umanità. Questa è la nostra sfida e la nostra avventura.”
Costato oltre 127 milioni di dollari e girato in Australia fra Sydney e le Blue Mountains, Il Grande Gatsby aprirà fuori concorso il 66° Festival di Cannes il 15 maggio 2013, prima di arrivare nelle sale italiane il giorno successivo.
L’Ipnotista: recensione del film di Lasse Hallstrom
Ne L’Ipnotista una famiglia viene brutalmente massacrata: cadono sotto i colpi furiosi di una lama madre, padre e bambina; si salva per miracolo, gravemente ferito, il figlio adolescente. L’ispettore dell’anticrimine Joona Limma di fa carico del caso. Per venirne a capo, chiede aiuto a un misterioso ipnotista,Erik Bark, pregandolo di scandagliare il subconscio del giovane sopravvissuto. La situazione precipita quando il figlio di Bark viene rapito…
C’è una Scandinavia nera, libri e film ne parlano da qualche anno, e ne continuano a parlare, talvolta avendo qualcosa da dire, spesso aggrappandosi senza troppi argomenti a un calderone commerciale, sperando di avere fortuna. Il navigato cineasta svedese Lasse Hallstrom si cala in questo habitat con L’Ipnotista, un buon giallo tratto dall’omonimo romanzo di Lars Kepler. Partenza sanguinaria, buona presentazione dei personaggi, parte mediana a tratti un po’ frettolosa, ma comunque convincente, e un finale che tiene ben desti e diverte.
Due ore di storia, solcate da due protagonisti: l’investigatore Joona, l’ipnotista Erik. Il primo eroe razionale, il secondo magico, quasi uno stregone di cui lo spettatore impara a fidarsi poco a poco. Il doppio lead carachter è una qualità che giova all’intero racconto e gli fa evitare sgradite vie, come una scontata linea sentimentale: se fosse solo al comando, il poliziotto Limma potrebbe concedersi una liason con la bella dottoressa Daniella; invece, non c’è che una cena, per giunta interrotta bruscamente.
L’oscurità de L’Ipnotista
L’Ipnotista è anche una bella storia di Natale. La carneficina si consuma a pochi giorni dal 25 dicembre e, mentre l’indagine procede, le esistenze inquiete dei personaggi trovano un po’ di quiete. Erik e la moglie Simone, messi alla prova dal ricordo di un tradimento, stroncati dalla reciproca diffidenza, ritrovano l’unità nella sofferenza per il rapimento del fragile figlio; e Joona, in una tenera e fugace coda del racconto, sembra realmente intenzionato a vivere un Natale di umano calore, chissà dopo quanti anni.
La Scandinavia senza sorrisi, famiglie felici, welfare e mobili imballati trova in Lasse Hallstrom un cantore e narratore raffinato e lontano dai più fastidiosi cliché del filone giallo – noir. Per il regista di Chocolat e Le regole della casa del sidro, una felice parentesi domestica tra le glorie e le fatiche hollywoodiane.
Danny Woodburn sarà Splinter in Ninja Turtles
Il noto attore della sit-com Seinfeld, Danny Woodburn, ha ottenuto la parte del Maestro Splinter nell’action movie Ninjia Turtles diretto da Jonathan Liebesman prodotto da Michael Bay. Splinter è un anziano ratto mutante che diventa il mentore dei quattro protagonisti, e verrà realizzato attraverso la tecnica del motion capture come le tartarughe.
Danny Woodburn si unisce al cast che già comprende Megan Fox (April O’Neil), Alan Ritchson (Raffaello), Noel Fisher (Michelangelo), Jeremy Howard (Donatello) e Pete Ploszek (Leonardo).
Cosa ne pensate della scelta? Le riprese del nuovo franchise inizieranno a breve, ed il film arriverà nelle sale dal 6 giugno del 2014.
American Hustle è il titolo del film di David O Russell
L’atteso film di David O. Russell ha finalmente un titolo. Collider, dopo una dichiarazione dello stesso regista, conferma che si chiamerà American Hustle. Un nome decisamente più sobrio e ad effetto di American Bullshit.
L’imbroglio a cui si riferisce il titolo è l’operazione segreta, nome in codice Abscam, realmente messa in piedi dall’FBI negli anni ’80 per debellare la corruzione tra alcuni membri del Congresso statunitense. Nel cast ci saranno Christian Bale e Amy Adams, ma Russell ha voluto anche Bradley Cooper e Jennifer Lawrence complice il grande successo de Il Lato Positivo. l loro fianco ci saranno anche Robert De Niro, Jeremy Renner, Alessandro Nivola, Louis CK, Michael Pena e Jack Huston. Il film, le cui riprese sono già iniziate nella città di New York, debutterà nelle sale americane il 13 dicembre prossimo.
Cillian Murphy nel cast di Transcendence
Wally Pfister, storico direttore della fotografia di Christopher Nolan, è al lavoro al suo primo film da regista. Transcendence, che arriverà nelle sale solo nel 2014, annovera nel cast Cillian Murphy. Famoso per essere apparso in Batman Begins, Murphy secondo LatinoReview, è entrato ufficialmente nel cast ottenendo la parte di uno dei tre protagonisti maschili. Nessun dettaglio sul personaggio in sé, anche se si ipotizza possa essere quello di uno scienziato di nome Max. Cillian Murphy si unisce a Johnny Depp, Paul Bettany, Kate Mara, Morgan Freeman e Rebecca Hall. Le riprese inizieranno tra meno di un mese. Rimanete sintonizzati per ulteriori informazioni
Fonte: LatinoReview
Stanley Tucci in Transformers 4
Proprio in questi giorni a Las Vegas si sta svolgendo il CinemaCon, la versione cinematografica del ComiCon. Riservata agli esercenti cinematografici in cui vengono presentati in anteprima trailer e materiale promozionale vario nonché incontri di presentazione dei film più importanti della prossima stagione, proprio in questa occasione, durante l’incontro della Paramount Pictures, Michael Bay ha annunciato che nel suo prossimo Transformers 4 troveremo un’interessante new-entry: Stanley Tucci.
Stanley Tucci già visto per esempio in Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo e più recentemente nel primo capito di Hunger Games, nel quarto capitolo della fortunata saga robotica dividerà lo schermo con Mark Wahlberg, il giovane attore irlandese Jack Reynor e poi Nicola Peltz. Inoltre proprio durante un’intervista rilasciata al sito Collider, Michael Bay ha annunciato che il film, girato in IMAX, sarà qualcosa di grandioso. Aspettiamo allora con ansia il 27 giugno 2014.
fonte: Collider
Iron Man 3 Clip: Tony Stark manda un messaggio al Mandarino
Guarda la seconda clip di Iron man 3 nella quale Tony Stark (Robert Downey Jr) manda un messaggio al Mandarino, che nel film è interpretato da Ben Kingsley. Probabilmente questa scena segue la clip di ieri, e il messaggio arriva dopo gli attacci del Mandarino allo stesso Tony Stark.
Vi ricordiamo che Iron Man 3 sarà in 2D, 3D e IMAX e uscirà in USA il 3 maggio 2013. Diretto da Shane Black vede protagonisti Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Guy Pearce, Don Cheadle, Rebecca Hall, Paul Bettany, Ben Kingsley e Jon Favreau.
Trama: Il nuovo film Marvel Iron Man 3 vede lo sfacciato ma brillante industriale Tony Stark/Iron Man combattere contro un nemico senza limiti. Quando Stark vedrà il suo mondo personale distrutto per mano del suo nemico, intraprenderà una straziante missione alla ricerca dei responsabili. Si tratterà di un’impresa che metterà a dura prova il suo coraggio in ogni momento. Con le spalle al muro, Stark dovrà sopravvivere senza i dispositivi da lui creati, fidandosi solo del proprio ingegno e istinto per proteggerele persone che ama. Mentre trova tutte le forze per reagire, Stark trova la risposta alla domanda che lo ha sempre segretamente perseguitato: è l’uomo che fa l’armatura o è l’armatura che fa l’uomo?
The Amazing Spider-man 2: ecco Jamie Foxx come Electro
Dopo le prime foto dal set con Andrew Garfield e Emma Stone, ecco che finalmente arriva il personaggio inedito più atteso di The Amazing Spider-Man 2: Electro , o meglio quello che per adesso possiamo vedere di lui! Daily Mail ha infatti pubblicato delle foto dal set del film in cui Jamie Foxx, che interpreta appunto Maxwell Dillon (a.k.a. Electro), va in giro per il set con il make up del prossimo villain di Spidy.
Ecco le immagini:
Electro, il cui vero nome è Maxwell “Max” Dillon, è un personaggio dei fumetti creato da Stan Lee e Steve Ditko, pubblicato dalla Marvel Comics. È apparso la prima volta nel numero 9 di The Amazing Spider-Man nel febbraio del 1964.
Vi ricordiamo che nel film ritorneranno i protagonisti Andrew Garfield e Emma Stone ai quali si aggiungono Jamie Foxx in Electro, Shailene Woodley nei panni di Mary Jane Watson e Dane DeHaan come Harry Osborn. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: The Amazing Spider-Man 2.
Mentre per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spider-Man 2. La pellicola è diretta ancora una volta da Marc Webb su una sceneggiatura di Alex Kurtzman, Jeff Pinkner, Roberto Orci ed uscirà il 2 Maggio 2014.
Fonte: Daily Mail
Razzabastarda: Alessandro Gassman presenta il film
Alla Casa del Cinema Alessandro Gassman insieme al cast e ai produttori presenta la sua opera prima, Razzabastarda, vincitrice del Premio Francesco Laudadio nella sezione ItaliaFilmFest “Oper prime e seconde” nell’ambito della IV edizione del BIF&ST.
Alla sua prima regia per il cinema, Gassman arriva dopo ben sei regie teatrali e, non possiamo fare a meno di dirlo, l’esperienza si vede! Patrocinato da Amnesty International, il film è anche un importante traguardo per Gassman in qualità di attivista dell’Organizzazione: da sei anni, ormai, si batte per i Diritti Umani e, riguardo alla parte che il cinema può fare nella lotta, dice: “In un paese come l’Italia, in cui l’impatto dell’immigrazione è forte, penso che anche il cinema si debba interrogare. Credo sia un buon servizio per un paese democratico che, da tale, dovrebbe concedere la cittadinanza a chi nasce in Italia da genitori non italiani. Nelle mie stesse vene scorre sangue misto: mia nonna era ebrea e, nel periodo fascista, è stata costretta a cambiare nome. Anche questo mi ha spinto a fare questo film: il fatto che mi piacerebbe vivere in un paese dove nessuno sia costretto a cambiare cognome”.
Riguardo la mancanza di lieto fine, Gassman parla delle differenze con la piéce teatrale, diretta da lui stesso e dal quale il film è tratto: “in teatro Roman si spara di striscio, quindi ne segue una lunga agonia e un lungo monologo, al cinema non poteva essere riportato tutto questo. Questo finale così brusco è voluto, avevo bisogno che restasse una sensazione di malessere, per indurre a riflettere: non è una storia che merita un happy ending”.
Interrogato riguardo ai personaggi e la relativa preparazione, il cast risponde:
Manrico Gammarota (Geco): Tutti i personaggi sono delle anime smarrite, siamo tutti bambini spaventati e questo ci accomuna, per cui ho cercato di dare a Geco poesia, ma soprattutto umanità.
Madalina Ghenea (Dorina): è una storia in cui mi sono ritrovata molto, io stessa sono andata via di casa a 14 anni per aiutare la mia famiglia. Nel mio caso è andata molto bene ma, nella maggior parte dei casi, si finisce come Dorina, per cui ho sentito molto questo personaggio.
Giovanni Anzaldo (Nicu): è stato bello fare questo film perché ho lavorato molto sull’insicurezza, sulle debolezze umane. Nicu è uno che ha bisogno sempre di qualcun altro, è dipendente, e per un attore è interessante esplorare un personaggio del genere.
Matteo Taranto (Dragos): Dragos è un personaggio temibile, ma che in realtà nasconde una grande umanità, che ferisce per non essere ferito. La mia più grande preoccupazione era dargli credibilità.
Nadia Rinaldi (Maddalena): Io e Roman siamo personaggi molto simili, siamo gli unici due genitori e, significativamente, Maddalena è l’unico personaggio che riesce a fargli paura.
Ringraziando Alessandro Gassman, Carlotta Sami, rappresentate di Amnesty International, mette in evidenza come il film “metta a confronto due esclusioni: quella degli italiani poveri e quella degli extracomunitari che si aiutano fra loro”.
Per chiudere, Gassman parla di informazione e di quanto questa sia importante per imparare ad “accettare coloro che arrivano e continueranno ad arrivare qui, non solo per necessità, ma soprattutto per imparare da loro, per migliorare”.
In uscita il 18 Aprile, Razzabastarda è una promettente opera prima, che fa ben sperare sui prossimi lavori di Gassman.
Snowpiercer : ecco i character poster del film
Tilda Swinton è irriconoscibile in uno dei nove character poster di Snowpiercer, il nuovo film di Bong Joon-ho che vede protagonisti, accanto alla Swinton, Chris Evans, Jamie Bell, John Hurt, Ed Harris, Ko Ah-sung, Song Kang-ho, Octavia Spencer e Ewen Bremner, con lei nei poster.
Ecco i character poster:
Il film è prodotto da Park Chan-wook (Oldboy, Stoker) ed è basato sulla graphic novel francese Le Transperceneige. E’ probabile che il film venga presentato a Cannes quest’anno come uno dei film evento che interesseranno in Festival francese.
La Weinstein Company ha acquistato i diritti per la distribuzione americana del film, ma non si conosce ancora una data d’uscita ufficiale.
La storia è basata su un graphic-novel francese degli anni ottanta, Le Transperceneige, ambientata in un mondo post-apocalittico, in cui una nuova era glaciale causata da un esperimento per cercare di fermare il riscaldamento globale ha avuto anche un terrificante effetto collaterale, eliminando quasi totalmente ogni forma di vita sul pianeta. Siamo nel 2031 e pochi sopravvissuti vivono a bordo di un treno in moto perpetuo, chiamato appunto Snowpiercer. All’interno del treno si è creato una vera società e alcuni passeggeri si trovano ora in conflitto con il sistema classista venuto a formarsi. I più poveri vivono infatti in condizioni proibitive, in cui vengono miseramente lasciati, e daranno inizio ad una rivoluzione di massa, una vera e propria ribellione che scolvolgerà il sistema.
I protagonisti della storia sono: Curtis (Chris Evans), Mason (Tilda Swinton), Gilliam (John Hurt), Wilford (Ed Harris), Namgoong Minsu (Kang-ho Song), Edgar (Jamie Bell ), Tanya (Octavia Spencer), Andrew (Ewen Bremner), Yona (Ah-sung Ko).
Fonte: SlashFilm
Captain America il soldato d’inverno: ruolo importante per Falcon?
L’attore Anthony Mackie, che presto sarà fra i protagonisti di Captain America: il soldato d’inverno, ha rilasciato molti dettagli interessanti sul ruolo di Falcon che lo vedrà coinvolto nel sequel della Marvel Studios. L’attore è stato intervistato da BlackFilm: Sono molto felice di poter dire che avrò un ruolo piuttosto importante nel film, faccio parte integrante della trama e aiuto attivamente Captain America a sconfiggere il Soldato d’Inverno. E’ fantastico. Hanno iniziato le riprese da circa tre settimane e non appena avrò finito la campagna promozionale di Pain & Gain andrò sul set e inizierò a girare le mie scene. Mi sto allenando e preparando per i combattimenti, sarà qualcosa di grosso.
Poi l’attore commenta i concept rilasciati: “Hanno appena pubblicato le immagini la settimana scorsa costume. È più un costume in stile militare tattico. E’ in linea con quello di Capitan America.
Il film comprende nel cast già attori del calibro di Chris Evans, Sebastian Stan, Anthony Mackie, Frank Grillo, Samuel L. Jackson, Cobie Smulders, Scarlett Johansson, Emily VanCamp e Toby Jones. Anthony e Joe Russo dirigeranno la pellicola, la cui uscita statunitense è fissata per il 4 Aprile 2014. Le riprese inizieranno ad aprile a Cleveland.
La storia si riaggancerà alla fine di The Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro speciale: Captain America: il soldato d’inverno. Tutte le info utili nella nostra scheda: Captain America: il soldato d’inverno.
Tutte le foto nella nostra foto gallery:
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Fonte: SHH
Into Darkness – Star Trek: poster e clip catastrofica!
Arriva un nuovo poster di Into Darkness – Star Trek insieme ad una clip catastrofica del film che è stato proiettata ieri durante gli MTV Movie Awards 2013. Nel poster protagonista John Harrison, interpretato nel film da Benedict Cumberbatch, nell’attesa di vedere il nuovo trailer che dovrebbe uscire domani. La clip invece riguarda la caduta rovinosa dell’Enterprice.
Vi ricordiamo che il prossimo film Into Darkness – Star Trek uscirà nelle sale il 06 Giugno 2013. Nel cast del film Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Benedict Cumberbatch, Simon Pegg, Karl Urban, John Cho, Bruce Greenwood, Alice Eve, Anton Yelchin. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: Star Trek 2.
Trama: Quando l’Enterprise è chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta, lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo equipaggio.
Razzabastarda di Alessandro Gassman – recensione
Roman (Alessandro Gassman),
straniero nella sua casa, si è piegato al clichè
dell’extracomunitario criminale e senza scrupoli, uno di quelli di
cui devi avere paura, se ti dovesse capitare di incontrarlo per
strada. Roman è uno dei mille che non ce l’ha fatta come avrebbe
voluto, che ha sbagliato, ma che l’ha fatto per una causa che ha un
nome e un volto preciso, quello di Nicu (Giovanni Anzaldo),
suo figlio.
Alla sua prima regia cinematografica, Gassman adatta al grande schermo la pièce teatrale Roman e il suo cucciolo, portata in scena da lui stesso con grande riscontro di pubblico e critica, che è tratta a sua volta dalla pièce Cuba and his Teddy Bear di Reinaldo Povod. Sin dal primo fotogramma ci accorgiamo della presenza di un’impronta registica molto decisa: per raccontare una storia reale come quella di Roman, Gassman sceglie il bianco e nero.
Una precisa scelta stilistica che non passa certo inosservata neanche agli occhi dello spettatore occasionale e che si rivela particolarmente azzeccata: l’irrealismo della fotografia, paradossalmente, riesce a imprimere con più forza, negli occhi di chi guarda, il senso della realtà della storia che si sta svolgendo, coadiuvata dalla ricerca minuziosa della verosimiglianza che contraddistingue i personaggi e i luoghi in cui questi agiscono.
Gassman non porta al
cinema una versione edulcorata della realtà, anzi, fa uso
intelligente dello stereotipo, giocandoci e portandolo ai limiti
del grottesco, sollecitando lo spirito critico dello spettatore,
abbracciando i lati più comici e quelli struggenti della storia che
racconta. Cura con estrema attenzione i personaggi, dandogli dei
connotati ben precisi: ognuno di loro arriva da un posto diverso,
si porta dietro un bagaglio socioculturale estremamente personale,
ma trova nell’altro – nel ‘diverso’- qualcosa di sé, scoprendo la
fondamentale uguaglianza di ogni essere umano.
Tutto il film si concentra su una linea narrativa abbastanza univoca: Nicu, figlio di un immigrato, Italiano di fatto, ma Rumeno per la legge, si trova a vivere in una realtà che lo costringe a nascondere la sua identità, vittima degli stereotipi e di una società che, nel terzo millennio, si scopre ancora fortemente retrograda e diffidente.Ben recitato (superba la prova di Gassman e di Giovanni Anzaldo) e costruito in modo quasi ineccepibile, sembra però soffrire di una sceneggiatura che finisce per essere leggermente ridondante, a causa di una durata forse eccessiva.
Presentato lo scorso novembre al Festival del Cinema di Roma, dove aveva ricevuto una menzione speciale dalla Giuria internazionale, Razzabastarda è un’opera prima che ci fa ben sperare sui prossimi lavori di Gassman. Patrocinato da Amnesty International, il film che si è egregiamente messo al servizio della sensibilizzazione per la lotta sui diritti umani, sarà nelle sale italiane a partire dal 18 aprile.
Viggo Mortensen vorrebbe ritornare Aragorn ne Lo Hobbit
Viggo
Mortensen non esiterebbe nemmeno un secondo a rindossare i
panni del Ramingo Granpasso, ovvero Aragorn, che lo hanno reso
famoso in tutto il mondo grazie al successo del Signore
degli Anelli.
A dirlo è proprio lui, Viggo Mortensen, che in un’intervista a Total Film Magazine ha dichiarato che gli piacerebbe tornare nei panni del Re di Gondor, dal momento che con qualche personaggio già noto in più sarebbe più facile per Peter Jackson colmare il lasso di tempo (60 anni) che corre tra gli eventi narrati ne Lo Hobbit e quelli conosciuti nel Signore degli Anelli.
Come Mortensen stesso ha detto, Jackson famoso per i reshot e così potrebbe anche verificarsi che una piccola sequenza di Aragorn venga inserita nei prossimi film. Inoltre se questo dovesse accadere, anche Liv Tyler potrebbe, e vorrebbe, rivesti i panni della bellissima Arwen.
Lo Hobbit: la Desolazione di Smaug uscirà il 12 dicembre 2013 in Italia, e Lo Hobbit: Racconto di un Ritorno il 14 dicembre 2014.
Fonte: BT
Miele Trailer del film di Valeria Golino!
Guarda il Trailer
ufficiale del film Miele di Valeria Golino, con protagonista Jasmine Trinca, Carlo Cecchi,
Libero De Rienzo, Vinicio Marchioni, Iaia Forte,