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Dark Shadows: parla la strega Eva Green!

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Dark Shadows: parla la strega Eva Green!

C’è grande attesa attorno a Dark Shadows, il nuovo lungometraggio di Tim Burton tratto dall’omonima serie televisiva (1966-71) di Dan Curtis. Nonostante l’uscita del film sia prevista per maggio, non sono ancora stati rilasciati né trailer, né poster. Qualche appetitosa informazione arriva da Eva Green (The Dreamers), che in Dark Shadows interpreta la strega Angelique Bouchard; ecco cosa ha dichiarato a The Playlist:

“Il film è molto, molto divertente e ha un senso dell’umorismo molto dark. Interpreto Angelique Bouchard, un personaggio davvero folle. E’ un personaggio estremo, che intrattiene questa relazione che definirei elettrica con Barnabas, per il quale ha questa sorta di ossessione. Vuole possedere ogni più piccolo pezzetto di Barnabas. Non si tratta del tipico villain ed è questo che mi piace del trattamento che le ha riservato Tim. Ha delle ottime ragioni per comportarsi in quella determinata maniera. E’ una vera love story”.

Come è noto, nei panni di Barnabas Collins c’è l’attore feticcio di Tim Burton, Johnny Deep. Nel supercast figurano anche Michelle Pfeiffer (la vedova e capofamiglia Matriarch Elizabeth Collins Stoddard), Jackie Earle Haley (il truffatore Loomis), l’immancabile Helena Bonham Carter (la psichiatra Julia Hoffman), Bella Heatcote (la governante), Chloe Grace Moretz (Carolyn Stoddard), Gulliver McGrath (David Stoddard) e Jonny Lee Miller (Roger Collins).
Il film racconta di Barnabas Collins, giovane donnaiolo che, nel 1772, spezza il cuore alla strega Angelique Bouchard; lei lo trasforma in un vampiro e lo seppellisce vivo. Due secoli più tardi, Barnabas viene casualmente risvegliato; il vampiro torna a casa, a Collinwood Manor, imbattendosi nell’eccentrica situazione dei discendenti della famiglia Collins.
Tim Burton ha lavorato a partire da un script di Seth Grahame – Smith, l’autore (o, forse, dovremmo dire co-autore, dal momento che l’opera viene esplicitamente attribuita anche a Jane Austen!) del fortunato romanzo Orgoglio e pregiudizio e zombie.

Fonte: The Playlist

MArteLive, lo spettacolo totale!

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Un grande palcoscenico frequentato da tanti artisti, dove ogni spazio, ogni arte fa spettacolo: la pittura, la danza, l’arte circense, la scultura, la poesia, la musica, il cinema. Tanti spettacoli che avvengono tutti contemporaneamente dando vita ad un unico grande spettacolo: tutto questo è MArteLive, lo spettacolo totale!

Millennium – Uomini che odiano le donne: recensione

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Millennium – Uomini che odiano le donne: recensione

David Fincher è tornato. Lo scorso anno ci aveva deliziati tutti con The Social Network, ma chi di lui ha amato i primi lavori non poteva accontentarsi di una bella storia e di una sceneggiatura perfetta. Così Fincher si è dato al remake europeo, dedicandosi a riportare sullo schermo, a distanza di soli due anni l’omonimo romanzo di Stieg Larsson con Millennium – Uomini che odiano le donne.

Il libro in questione presenta tutte le caratteristiche che possono intrigare uno come Fincher: personaggi corrotti nell’anima, indagini complicate, una certa dose di violenza. La storia è quella raccontata anche dal misconosciuto regista svedese Niels Arden Oplev: un giornalista finanziario con gravi problemi legali e un hacker dal carattere violento uniscono i loro cervelli (e non solo) per risolvere il caso di una ragazza scomparsa 40 anni prima.

Torbidi protagonisti di Millennium – Uomini che odiano le donne sono da una parte il solido Daniel Craig che con incredibile intelligenza mette da parte la sua figura di indistruttibile e fiero guerriero per mettersi nei panni di un uomo messo alla prova dal lavoro e dalla vita e non troppo padrone degli eventi che gli gravitano intorno.

Millennium - Uomini che odiano le donne cast
Daniel Craig, Rooney Mara in Millennium – Uomini che odiano le donne © 2011 Columbia TriStar Marketing Group, Inc. All Rights Reserved.

Dall’altra Fincher fa una scelta che desta curiosità affidando il ruolo che fu della tosta Noomi Rapace alla diafana Rooney Mara, già comparsa in un piccolo ruolo in The Social Network. La giovane donna presta il suo corpo al personaggio con agghiacciante duttilità, diventando davvero la Salander descritta da Larsson, schiva, introversa, decisa, vendicativa e violenta.

Rooney Mara cuore pulsante di Millennium – Uomini che odiano le donne

In Millennium – Uomini che odiano le donne, Fincher ci conduce dunque nei meandri della mente di Lisbeth, nelle sue terribili esperienze e nei suoi folli ma giustificati gesti di violenza, fino a che non viene coinvolta insieme a Mikael/Craig nell’indagine assegnatagli dal magnate dell’industria svedese Vanger/Christopher Plummer, e allora la sua vita cambia grazie ad una persona gentile.

David Fincher padroneggia benissimo la storia aiutato per buona parte da un cast perfetto e in stato di grazia (su tutti Mara, candidata all’Oscar) e da una colonna sonora, composta ancora una volta da quel fenomeno di Trent Reznor, che si amalgama perfettamente con il racconto, diventando di supporto quando la scena è coinvolgente e trasformandosi poi in splendida protagonista nei tempi morti, aiutando così l’equilibrio del film.

Rooney Mara in Millennium - Uomini che odiano le donne
Rooney Mara in Millennium – Uomini che odiano le donne © 2011 Columbia TriStar Marketing Group, Inc. All Rights Reserved

Altalenante nel ritmo ma potente nel suo complesso

Così come il ritmo del romanzo, il film risente però di una presentazione dei caratteri forse un po’ dilatata, che ci mostra con chiarezza e dovizia di particolari le condizioni rispettive di Mikael e Lisbeth, ma ritarda a quasi metà film l’inizio delle indagini, cuore tematico di tutta la narrazione. Stesso problema si avverte nel finale, quando alla resa dei conti, succedono tutta una serie di scene, il famoso e temuto ‘spiegone’, che rallentano il film e fanno disperdere un po’ la sensazione di disagio e angoscia che attanaglia lo spettatore nel momento clou del film.

Nonostante queste pecche di ritmo, Fincher realizza un bel film, potente ed emozionante (nell’ambivalenza del termine) che coinvolge lo spettatore grazie ad una storia intrigante, dei protagonisti molto bravi ma anche e soprattutto grazie ad un paesaggio nordico che spezza il respiro.

Christopher Meloni in 42?

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Christopher Meloni potrebbe entrare nel cast di 42, biopic targato Legendary Pictures dedicato alla figura di Jackie Robinson (1919-1972), primo

John Hawkes e Mos Def nel prequel di Jackie Brown!

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Il prequel di Jackie Brown, terzo lungometraggio di Tarantino uscito nel 1997, ha trovato i due protagonisti: John Hawkes (Un gelido inverno)

Oscar 2012: la migliore attrice non protagonista – Janet McTeer

Oscar 2012: la migliore attrice non protagonista – Janet McTeer

Stessa sorte al cinema e nella vita reale. In Albert Nobbs Janet McTeer condivide il destino di ‘travestito’ con Glenn Close, e agli Oscarle due bravissime attrici condividono la nomination anche se in categorie diverse. La McTeer non è nuova all’Academy essendo già stata nominata nel 2000 per In cerca d’amore.

 

Oscar 2012: la migliore attrice non protagonista – Melissa McCarthy

Oscar 2012: la migliore attrice non protagonista – Melissa McCarthy

E’ la nomination che desta più curiosità quella di Melissa McCarthy in Bridesmaids, lei che si è fatta le ossa in Tv passando da una serie tv all’altra (indimenticabile la sua Suki in Un Mamma per Amica). QUi invece la vediamo gareggiare nientemeno che per l’Oscar come miglior non protagonista e chissà che non si avranno delle sorprese.

 

Oscar 2012: la migliore attrice non protagonista – Bérénice Bejo

Oscar 2012: la migliore attrice non protagonista – Bérénice Bejo

Bérénice Bejo è la splendida coprotagonista di The Artist il super favorito agli Oscar 2012. La bella attrice francese è alla sua prima nomination e nel film mette in mostra doti davvero incredibili di capacità recitativa con le sole espressioni del viso e di due occhi luminosi e profondi.

 

Oscar 2012: la migliore attrice non protagonista – Octavia Spencer

Oscar 2012: la migliore attrice non protagonista – Octavia Spencer

Octavia Spencer ha una discreta carriera allespalle, tuttavia la sua incredibile interpretazione di Minny Jackson in The Help l’ha fatta balzare agli occhi della critica e del pubblico. L’Academy l’ha nominata così tra le cinque attrici che concorreranno per portarsi a casa la statuetta come migliore non protagonista.

 

Oscar 2012: la migliore attrice non protagonista – Jessica Chastain

Oscar 2012: la migliore attrice non protagonista – Jessica Chastain

Bellissima e bravissima, questo è stato il suo anno, non solo per la grande quantità di film che l’hanno vista coinvolta, ma anche per la levatura artistica e storica dei film in questione, primo su tutti The Tree of Life. Qui però Jessica viene ricordata e nominata per la sua interpretazione inThe Help di Celia Foote, svampita volgarotta e campagnola dall’animo nobile che si mostra amichevole versola sua domestica Minny.

Oscar 2012: il miglior attore non protagonista – Max von Sydow

Oscar 2012: il miglior attore non protagonista – Max von Sydow

Oscar 2012: il miglior attore non protagonista – Max von Sydow

L’indimenticabile Padre Merrin riprova, ad 83 anni, a conquistare l’ambita statuetta. Dopo la sua prima nomination del 1989 per Pelle alla conquista del Mondo, la pietra miliare del cinema gareggia ora per il film rivelazione di Stephen Daldry, Molto Forte & Incredibilmente Vicino.

Oscar 2012: il miglior attore non protagonista – Jonah Hill

Oscar 2012: il miglior attore non protagonista – Jonah Hill

Oscar 2012: il miglior attore non protagonista – Jonah Hill

Il ragazzetto imbranato e paffuto di Superbad ha fatto strada. Jonah Hill, abbandonati i titoli da commedia adolescenziale, partecipa ad un progetto serio ed ambizioso e lo fa senza strafare, con naturalezza e simpatia e per lui, una nomination a 28 anni è già un bel traguardo. Il film è L’arte di Vincere e per Hill terremo tutti le dita incrociate il prossimo 26 febbraio.

Oscar 2012: il miglior attore non protagonista – Kenneth Branagh

Oscar 2012: il miglior attore non protagonista – Kenneth Branagh

Oscar 2012: il miglior attore non protagonista – Kenneth Branagh

Il bravissimo Kenneth Branagh è alla sua quinta nomination. In passato è stato nominato per la migliore regia e per la migliore sceneggiatura, ma questa volta, il più shakespeariano degli uomini di spettacolo in circolazione gareggia per il ruolo di una vita, interpreta infatti Laurence Olivier in My Week With Marilyn. Che sia la volta buona per il nostro fu Professor Allock?

Oscar 2012: il miglior attore non protagonista – Christopher Plummer

Oscar 2012: il miglior attore non protagonista – Christopher Plummer

Nonostante la sua folgorante e lunghissima carriera, Christopher Plummer è da poco balzato all’attenzione dell’Academy ricevendo solo nel 2009la sua prima nomination per la sua straordinaria interpretazione di Tolstoj in The Last Station. Adesso con The Beginners, ci riprova, sperando di essere più fortunato.

Oscar 2012: il miglior attore non protagonista – Nick Nolte

Oscar 2012: il miglior attore non protagonista – Nick Nolte

Nominato già due volte come miglior attore protagonista, questa volta Nolte ci riprova alla sua terza nomination come miglior attore non protagonista, nel ruolo del padre pentito di Tom Hardy in Warrior.

Totò contro i quattro: il film con Peppino De Filippo

Totò contro i quattro è il film del 1963 diretto da Steno con protagonista Totò, Aldo Fabrizi, Ermione Macario.

Il Commissario Antonio Saracino (Totò) è un arguto e coscienzioso servitore dello Stato, coadiuvato dal fido brigadiere Di Sabato che lo aiuta a risolvere i casi che a loro si presentano. Ironia della sorte, un gruppo di ladruncoli e ricettatori di auto ruba proprio la sua, vinta con il Telefortuna. Il commissario è naturalmente molto adirato, e come se ciò non bastasse, nella stessa giornata si presentano a lui quattro personaggi alquanto infastiditi e dai casi bislacchi (di qui il titolo).

C’è il Cavalier Alfredo Fiore (Peppino De Filippo) il quale, in base alla testimonianza del suo pappagallo, sostiene che sua moglie lo tradisce con un veterinario, il dottor Cavallo, ma il commissario lo manda via in malo modo. Ben presto, però, il cavaliere tornerà portando con sé un bitter accompagnato da una lettera, secondo la quale la bevanda gli sarebbe stata inviata in quanto egli è un rappresentante, per l’appunto, di bibite. Egli, però, è convinto che sia un tentativo di avvelenamento da parte di sua moglie e del suo amante.

Totò contro i quattro, il film

Poi c’è il Commendatore Lancetti (Mario Castellani), ricattato da un uomo misterioso. Il commissario consiglia al Commendatore di fingere di accettare il ricatto e di recarsi al luogo concordato per la consegna. Ancora, c’è il sedicente colonnello La Matta (Erminio Macario) invita il commissario ad un incontro al bar per informarlo che, per la sua professione di detective privato, ha scoperto che in una villa molto isolata quotidianamente entrano molte ragazze, ma non ne escono mai. Teme, così, che vengano attirate nella casa per essere uccise. Fingendosi imbianchini, i due riescono a entrare nella casa.

Infine, c’è l’ispettore di dogana Mastrillo (Nino Taranto), un servitore intransigente dello Stato che non fa sconti neanche al commissario, bloccando un pacchetto a lui destinato contenente supposte ma che per la privacy passava come “contenente effetti personali”. In seguito, il Commissario Saracino scoprirà che Mastrillo tanto onesto e trasparente non è…

A questi bislacchi “clienti” del Commissario, si aggiunge un prete, Don Amilcare (Aldo Fabrizi), il quale da un lato cerca di redimere i ladruncoli di quartiere (gli stessi che hanno fregato l’auto del Commissario) ma dall’altro di difenderli dalla sua voglia di metterli in gattabuia.

Totò contro i quattro è un film del 1963 diretto da Steno su sceneggiatura di Bruno Corbucci e Giovanni Grimaldi. Oltre ad essere una divertente e piacevole commedia tipica del cinema italiano di quegli anni, questo lungometraggio si distingue perché riunisce un cast di grande spessore, dato che vi figurano quasi tutti gli attori comici italiani più importanti del dopoguerra: Totò, Aldo Fabrizi, Nino Taranto, Peppino De Filippo, Erminio Macario, Ugo d’Alessio, un giovane Carlo Delle Piane e la storica spalla di Totò, Mario Castellani.

Totò contro i quattro raccoglie quattro episodi uniti tra loro come fosse un’unica giornata di disavventure per il povero Commissario Saracino. Il risultato finale è un film divertentissimo nel quale si susseguono gag esilaranti a raffica, rese tali non solo dalla presenza degli attori protagonisti sopracitati, così spontaneamente affiatati tra loro, ma anche per le storie ben fatte nella loro semplicità.

La pellicola è anche una parodia dei polizieschi formato sceneggiati che in quegli anni prendevano piede pure in Italia. Del resto Steno, con i suoi 48 anni di carriera – caratterizzati da 73 regie per il grande schermo, più un film e una miniserie per la televisione – è stato un infallibile regista che ha attraversato tutto il cinema italiano ante e dopo guerra, lavorando con grandi artisti dall’alto della sua instancabile creatività.

Uscite al cinema del 3 e 6 febbraio 2012

Uscite al cinema del 3 e 6 febbraio 2012

Uscite venerdì 3 febbraio

Millennium – Uomini che odiano le donne: Mikael Blomkvist è un giornalista celebre per il suo impegno e per una condanna di diffamazione, collezionata dopo aver attentato alla reputazione di un infido uomo d’affari. La sua scrupolosità zelante e il suo recente rovescio gli attirano le simpatie di Henrik Vanger, potente industriale svedese che da quarant’anni cerca la verità e il corpo della giovane nipote, probabilmente assassinata da un membro della sua numerosa e disturbata famiglia. Lasciata Stoccolma alla volta della cupa Hedestad, Mikael si avvale della collaborazione di Lisbeth Salander, agente investigativo intuitiva e hacker virtuosa. Tra loro scatta la passione, ma i fantasmi del passato si risvegliano e provano a ostacolarne l’indagine e a minacciarne la vita.

Torna Ghost Rider e questa volta è affamato di vendetta

Torna Ghost Rider e questa volta è affamato di vendetta

Uscirà il prossimo 17 febbraio negli Stati Uniti (e il 23 marzo sugli schermi italiani), Ghost Rider – Spirit of Vengeance, secondo film dedicato al supereroe ‘infernale’ creato dalla Marvel. Il protagonista Johnny Blaze, ritiratosi in una sorta di esilio forzato per poter tenere sotto controllo i propri demoniaci poteri, sarà costretto a tornare a vestire i panni dello Spirito della Vendetta dal teschio fiammeggiante per proteggere un bambino (e sua madre) e assieme a lui le sorti del mondo.

Nel ruolo dell’eroe ritroveremo Nicholas Cage, unico superstite del cast del precedente film, a fianco del quale ci saranno, tra gli altri, Violante Placido, Idris Elba (visto recentemente nel ruolo di Heimdall in Thor) e il redivivo Christopher Lambert. Spirit of Vengeance giunge a cinque anni di distanza dal precedente capitolo; molti i cambiamenti: alla regia in luogo di Mark Steven Johnson ci sono Mark Neveldine e Brian Taylor (Crank e Gamer); le riprese si sono spostate in Romania e Turchia dall’Australia del film precedente; ridotto anche il budget, passato dai 110 milioni di dollari del primo film ai 50 di Spirit of Vengeance.

L’operazione in effetti suscita qualche dubbio, specie alla luce dei risultati non certo esaltanti del primo Ghost Rider, che a mala pena superò i costi di produzione, ricevendo per lo più critiche negative. Contrastanti anche i giudizi degli spettatori ‘fumettofili’: a non convincere, più che la storia in se (lo spirito del personaggio fu tutto sommato centrato), fu la scelta di Cage, forse non azzeccatissima.

Il prossimo film promette di essere una variazione sul tema dell’eroe che, suo malgrado, diventa una sorta di angelo custode del bambino destinato a reggere le sorti del mondo, (immaginiamo con tanto di ‘coinvolgimento sentimentale’ con la madre del predestinato), con la ‘novità’ dei contorni demoniaci che il protagonista sarà costretto ad assumere per compiere la propria missione.

Vista così Ghost Rider – Spirit of Vengeance non appare destinato a raggiungere le ‘vette’ dei suoi recenti predecessori in tema di supereroi su grande schermo (e tutto sommato visto le dimensioni dello sforzo produttivo, non sembra mirare nemmeno a mirabolanti risultati), puntando, forse, ad essere una sorta di ‘contentino’ per i patiti del genere, dando loro qualcosa da ‘sgranocchiare’ in attesa del ben più lauto pasto che verrà loro offerto in primavera con i Vendicatori.

Star Trek 2: parlano i protagonisti

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Star Trek 2: parlano i protagonisti

Con le riprese ormai avviate, arrivano i primi commenti dei protagonisti sul secondo atteso capitolo di Star Trek: a parlare, in varie recenti interviste, sono stati Zoe Saldana, Zachary Quinto e Roberto Orci. La Saldana ha usato l’arma dell’ironia, definendo il film noioso, privo di conflitti tra Kirk e Spock: sostanzialmente una crociera spaziale… Zachary Quinto si è invece soffermato sulle vicissitudini della sceneggiatura, giunta praticamente all’ultimo momento nelle mani degli attori a causa di uno sciopero degli sceneggiatori. Alcune dichiarazioni rilasciate dallo stesso ‘Spock’ sono state interpretate come un’opinione negativa sulla stessa sceneggiatura: a questo è intervenuto Roberto Orci, a fare piazza pulita di ogni congettura.

I ritardi nella stesura hanno del resto reso obbligatorio qualche cambiamento in ‘corso d’opera’… Nel frattempo, si sono diffuse voci di un presunto ‘twit’ di Leonard Nimoy riguardo una sua prossima visita sul set: se si tratti di un puro gesto di cortesia, o se stia bollendo in pentola qualcosa di più, non è ancora dato saperlo…

Kate Hudson nel cast vocale di Me And My Shadow della Dreamworks

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Trai vari progetti avviati in casa Dreamworks, Me And My Shadow appare uno dei più travagliati: del film si parla infatti dal dicembre 2010, ma solo ora sembra si sia cominciato a muovere qualcosa di più concreto: per cominciare è in via di definizione il cast delle voci che vedrà Kate Hudson affiancare Bill Hader e Josh Gad. Nel film si narrano le vicissitudini di un’ombra (Hader) che accompagna un individuo particolarmente noioso (Gad); un delitto avvenuto nel mondo delle ombre finirà per coinvolgerli entrambi, costringendo l’ombra a prendere il controllo del suo ‘proprietario’.

In tutto questo ci sarà ovviamente spazio per l’immancabile sotto trama sentimentale, con la Hudson a dare la voce alla destinataria dei sentimenti del protagonista – umano – della vicenda. Il film rivestirà particolare interesse per il pubblico italiano perché a dirigerlo – su una sceneggiatura scritta da Tom J Astle e Matt Ember (Get Smart) – sarà  il ‘nostro’ Alessandro Carloni, che dopo un decennio di attività per la Dreamworks è arrivato finalmente alla prima regia.  La data di uscita del film sarebbe teoricamente il 13 novembre del 2013, ma su questo non ci sono ancora conferme.

Fonte: Empire

Nuovi progetti per Shia LaBeouf

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Dopo aver partecipato alla roboante saga dei Transfomers, Shia LaBeouf sembra aver deciso di prendersi una pausa dai blockbuster per partecipare a produzioni forse meno attraenti per il botteghino, ma artisticamente più soddisfacenti: rientra in questa categoria, The Necessary Death of Charlie Countryman, progetto avviato un paio di anni fa, e poi messo in stand-by.

Il film sarà diretto da Fredrik Bond (noto fin qui soprattuttop per aver diretto spot pubblicitari e video musicali) su una sceneggiatura di Matt Drake. Il protagonista, in viaggio a Budapest per prendersi una pausa dopo la morte della madre, incontra e si innamora di una ‘bellezza locale’… la quale però è già entrata nelle ‘mire’ di un boss della malavita, particolarmente geloso e violento. Il progetto era stato messo in cantiere nel 2010: in seguito vi è stato un cambio di regista e LaBeouf, inizialmente disponibile, ha poi dovuto declinare; la produzione ha in seguito pensato di sostituirlo con Zac Efron, ma l’ulteriore ritardo accumulatosi nel frattempo ha poi fatto tornare LaBeouf nella partita; nel frattempo, l’attore losangelino sarà impegnato sul set di Wettest County di John Hillcoat.

Fonte: Empire

Ridley Scott vuole The Counsellor di Cormac McCarthy

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Ridley Scott vuole The Counsellor di Cormac McCarthy

Com’era prevedibile, la notizia che Cormac McCarthy ha consegnato al proprio editore la sua prima sceneggiatura cinematografica ha scatenato un’autentica gara tra registi per la realizzazione: al momento la vittoria sembra aver arriso a Ridley Scott, che sarebbe già in trattative per farne il suo prossimo film. Se i negoziati andranno a buon fine, Scott cambierà diametralmente scenari rispetto a quelli di Prometheus, sua ultima fatica: in The Counsellor, un rinomato avvocato decide di dedicarsi al business della droga pensando di poter tenere tutto sotto controllo, ma accorgendosi ben presto che le cose non sono facili come aveva pensato, ritrovandosi a lottare per la propria sopravvivenza.

Il regista britannico ha peraltro in cantiere anche altri progetti, come un biopic sulla archeologa – spia Gertrude Bell (per la protagonista è stato fatto il nome di Angelina Jolie). La sceneggiatura di McCarthy, tuttavia, diventerebbe prioritaria: sembra che Scott ne abbia già parlato con lo stesso scrittore. L’uscita di Prometheus è intanto prevista per giugno, mentre gli spettatori italiani dovranno apsettare qualche mese in più.

Fonte: Empire

Cambio di scrittore per Robocop

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Cambio della guardia alla sceneggiatura del remake di Robocop: dopo aver preso in considerazione Josh Zetumer, il regista Jose Padilha sta ora valutando di collaborare con Nick Schenk, che ha tra l’altro lavorato su Gran Torino di Clint Eastwood. Per chi ama il gioco dei ‘gradi di separazione’, Robocop si potrebbe collegare a Eastwood attraverso Judge Dredd: quest’ultimo infatti, ispirato per molti versi all’ispettore Callaghan, costituisce una sorta di antecedente fumettistico dello stesso Robocop.

Schenk ha peraltro già lavorato assieme a Padilha, per la sceneggiatura di un action movie a sfondo politico intitolato Tri-Border, al momento non ancora realizzato: sancirebbe quindi una collaborazione già ben avviata. La realizzazione del film ha già subito vari incidenti di percorso, il più grave dei quali è stato l’abbandono del progetto da parte di Darren Aronofsky, inizialmente scelto per la regia; per sostituirlo era stato fatto, tra gli altri, il nome di Robert Rodriguez, ma la scelta è poi caduta su  Padilha. Il regista brasiliano, semisconosciuto all’estero, ha però sbancato il botteghino in patria con Elite Squad, che con 11 milioni di spettatori ha superato addirittura Avatar. Sul cast, al momento non vi è alcuna notizia certa: Padilha ha affermato che gli piacerebbe dirigere  (molto originale…) Michael Fassbender.

Fonte: Empire

Il Cavaliere Oscuro: il Ritorno, Tom Hardy parla della maschera di Bane!

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In occasione della premiere del film Una spia non basta, l’attore Tom Hardy ha risposto ad alcune domande sul suo prossimo film in uscita, Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno. A riportare l’intervista è l’agenzia UKPA:

Albert Nobbs: recensione del film con Glenn Close

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Albert Nobbs: recensione del film con Glenn Close

Albert Nobbs (Glenn Close) è un compassato e timido cameriere che serve con ligio attaccamento alla professione in un albergo di lusso della Dublino del XIX secolo. Albert Nobbs è sempre preciso, pulito, puntuale, cortese, ordinato, ha tutto ciò che un cameriere deve avere per essere apprezzato nel suo mestiere, ma Albert possiede anche un segreto: è una donna. In maniera delicata e discreta veniamo a conoscenza del suo passato: orfana di nobili, cresce con una donna che la lascia a 14 anni e così lei quasi per gioco si traveste da cameriere per lavorare.

La messa in scena funziona così bene che la ragazzina la protrae per tutto il resto della sua vita, entrando definitivamente nei panni di Albert Nobbs, ma l’incontro con il signor Hubert Page (Janet McTeer) sconvolge la sua vita e apre ad Albert un mondo di possibilità che lui/lei non aveva mai sognato prima.

La difficoltà di essere donna

Albert Nobbs che vede alla regia il colombiano Rodrigo Garcìa, si presenta come un affresco garbato ed intelligente della vita in un albergo: cameriere pettegole, amori clandestini, camerieri ubriaconi, e segreti. Il più oscuro di tutti è proprio custodito a Albert che riscuote ammirazione e rispetto nei suoi colleghi e che porta avanti la sua vita come una missione. La presentazione di tutte le varie parti in gioco è condotta con bravura dal regista che però fatica a far andare avanti la storia nella parte centrale, un po’ impantanata nella stramba situazione sentimentale che si viene a delineare nel film.

Nell’ultima parte invece, al posto di far precipitare gli eventi in maniera brusca, il regista mantiene questo tono lento e riflessivo che impreziosisce un finale non sorprendente ma giusto, e come tutta la pellicola, molto delicato.

Quello che però rappresenta il film è anche e forse soprattutto una questione di identità, di ricerca di un futuro migliore, di lotta per la sopravvivenza e al giorno d’oggi, dove il travestimento transgender viene visto come una scelta libera anche se spesso ancora criticata, diventa qui una sofferta costrizione per la sopravvivenza in una società difficile, quasi impossibile da affrontare, per una donna sola. Albert, di cui non sapremo mai il nome vero da donna, ha un sogno che lo/la aiuta ad andare avanti, ma un sogno per il domani può ripagare una vita di menzogna e solitudine? Albert lo scoprirà a sue spese.

Glenn Close e Janet McTeer in Albert Nobbs
Glenn Close e Janet McTeer in Albert Nobbs © 2011 – Roadside Attractions. All rights reserved.

Glenn Close padrona di Albert Nobbs

Ovviamente un tale prodotto è stato reso fattibile dalla presenza nel cast di straordinari attori e Glenn Close, nei panni di Nobbs, detta legge su tutti: senza trucco, senza protesi, senza camuffamenti di sorta, la Close è un perfetto maggiordomo che lascia sfuggire appena un senso di malessere, una velata malinconia che lo pervade. Nel cast insieme a lei ci sono Mia Wasikowska, Brendan Gleeson, Aaron Johnson e soprattutto Janet McTeer, sorprendentemente brava.

Albert Nobbs è candidato a tre premi Oscar, tra cui Miglior attrice protagonista Glenn Close e Miglior attrice non protagonista Janet McTeer. In genere l’Academy premia le trasformazioni di questo tipo e chissà che questa volta la bravissima Close riesca a spuntarla contro l’attrice di ferro, Meryl Streep in The Iron Lady!

007 Skyfall: ecco la prima foto ufficiale di James Bond!

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007 Skyfall: ecco la prima foto ufficiale di James Bond!

E’ il sito ufficiale di James Bond a pubblicare la prima immagine ufficiale di 007 – Skyfall, il 23esimo film della serie d’azione. La foto ritrae Daniel Craig nei panni di Bond, in azione a Shangai.

Diretto da Sam Mendes, il film vede nel cast anche Javier Bardem, Judi Dench, Naomie Farris, Ralph Fiennes, Berenice Marlohe, Ben Whishaw, Albert Finney, Helen McCrory e Ola Rapace. L’uscita è prevista per il 9 novembre 2012.

Fonte:  007.com

Rupert Grint si da al videoclip

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Basta dire che è il rosso più amato del Mondo, oppure uno dei giovani attori più ricchi del pianeta, e si capisce già di chi parliamo.

Tom Hiddleston al posto di Michael Fassbender per Jim Jarmush!

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Tom Hiddleston al posto di Michael Fassbender per Jim Jarmush!

Michael Fassbender ha abbandonato il film Only Loves Left Alive, nuova pellicola del regista Jim Jarmusch, fra i più apprezzati esponenti del cinema indipendente americano. L’attore sarà sostituito da Tom Hiddleston, che si aggiunge ai già confermati Mia Wasikowska, Tilda Swinton e John Hurt.

Vi ricordiamo che il film sarà “una cripto storia d’amore fra vampiri, ambientata nella desolazione romantica di Detroit e Tangeri.” Il progetto è stato sviluppato da Jarmush per lungo tempo, e arriva tre anni dopo The Limits of Control.

Fonte:  FS

Jack e Jill – Intervista a Adam Sandler e Katie Holmes

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Dal 17 febbraio al cinema. Nella commedia Jack e Jill Adam Sandler veste i panni di Jack Sadelstein, un pubblicitario di successo di Los Angeles con una belissima moglie e dei meravigliosi bambini, che ogni anno si trova ad affrontare un terribile evento: la visita di sua sorella gemella Jill (lo stesso Adam Sandler) in occasione della Festa del Ringraziamento. La personalità passivo-aggressiva e estremamente bisognosa di Jill farà esasperare Jack, portando scompiglio nella sua, altrimenti tranquilla, vita. Katie Holmes interpreta Erin, la moglie di Jack.

The Avengers: stasera chat con Samuel L. Jackson, Tom Hiddleston e Clark Gregg!

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Questa sera alle ore 20 il regista e sceneggiatore Joss Whedon e i protagonisti Samuel L. JacksonTom Hiddleston e Clark Gregg, saranno ospiti di una Global Chat su Twitter. Sarà possibile seguire la chat e partecipare con le proprie domande attraverso la pagina italiana del film su Facebook www.facebook.com/TheavengersIT oppure direttamente su Twitter utilizzando come menzione @Avengers e come  hashtag #Avengers.

Da ogni paese i fan potranno inviare domande nella propria lingua per i protagonisti attraverso un traduttore internazionale fornito da Ortsbo.com. La chat sarà moderata da @Agent_M. di Marvel. Vi ricordo che THE AVENGERS arriverà nelle sale italiane mercoledì 25 aprile 2012.

 

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