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Steven Spielberg produrrà e forse dirigerà Prigioniero del Papa Re

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Steven SpielbergIl regista Steven Spielberg è ancora alla ricerca di un progetto a cui dedicarsi, e oggi arriva la conferma da Variety che il regista produrrà e potrebbe dirigere l’adattamento cinematografico del romanzo di David Kertzer, The Kidnapping of Edgardo Morara. Secondo il sito a scrivere la sceneggiatura del film ci sarà nuovamente Tony Kushner, già autore di due film del regista, Munich e Lincoln.

Il film è stato sviluppato in collaborazione da DreamWorks Pictures e The Weinstein Company.

Prigioniero del Papa Re, titolo italiano del romanzo, ha avuto un ruolo centrale nella controversia riguardo il processo di beatificazione di Papa Pio IX. Il libro narra che nel 1858, dietro ordine dell’Inquisizione, un bambino ebreo di sei anni fu separto dalla sua famiglia di Bologna, che a quel tempo era parte degli Stati Pontifici. Il motivo di questo gesto fu ricondotto al presunto battesimo del bambino da parte di una serva, senza che i genitori ne sapessero alcunche’. Gli inquisitori decretarono che il bambino era divenuto cattolico e come tale non poteva rimanere presso la sua famiglia ebrea. La polizia strappo’ il bambino dalle braccia del padre e fu l’inizio di una saga drammatica. Nonostrante le proteste internazionali, Papa Pio IX si rifiuto’ di restituire il bambino e acquisi’ di fatto il ruolo di padre surrogato. La forte controversia che ne segui’ contribui’ l’anno seguente alla caduta degli Stati Pontifici.

 

Steven Spielberg produrrà e dirigera Robopocalypse!

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E’ ufficiale: la DreamWorks produrrà Robopocalypse, adattamento del romanzo scritto dall’esperto di robotica Daniel H. Wilson. A dirigere il kolossal sarà Steven Spielberg: le riprese partiranno a gennaio 2012!

Steven Spielberg per Halo

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Ci aveva già provato Peter Jackson in qualità di produttore, con Neill Blomkamp alla regia, ma il progetto era naufragato. E’ noto comunque che la Microsoft non ha mai accantonato l’idea di un adattamento del suo videogame Halo.

Steven Spielberg per Empire: la lettera dedicata all’esperienza in sala

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Il nuovo numero di Empire Magazine è curato da Edgar Wright (regista della “Trilogia del Cornetto” e di Baby Driver) ed è dedicato all’esperienza cinematografica in sala, esperienza che purtroppo, a causa della pandemia di Coronavirus, manca nella vita di appassionati cinefili e non ormai da quasi un anno.

Lo speciale in questione contiene diversi contributi da parte di alcuni dei più celebri registi e attori di Hollywood, tra cui anche Steven Spielberg, che ha scritto una bellissima lettera in cui ha cercato di spiegare perché l’esperienza della sala non morirà mai, nonostante il momento difficile (per non dire drammatico!) che l’industria sta attraversando. Potete leggere la nostra traduzione della lettera di seguito:

“Nell’attuale crisi sanitaria, in cui le sale cinematografiche sono chiuse o la partecipazione è drasticamente limitata a causa della pandemia globale, ho ancora la speranza – una speranza al limite della certezza – che quando si tornerà alla normalità, il pubblico tornerà al cinema.

Mi sono sempre dedicato alla comunità cinematografica, alla comunità di chi va al cinema, di chi lascia la propria abitazione per recarsi in sala, e il concetto di comunità è proprio dovuto alla sensazione di compagnia, con altre persone che hanno lasciato anche loro la propria abitazione e sono sedute accanto a noi. Al cinema guardi un film con persone che magari sono importanti per te, ma anche in compagnia di estranei. Questa è la magia che sperimentiamo quando usciamo per andare a vedere un film, uno spettacolo teatrale, un concerto o uno spettacolo comico. 

Steven Spielberg: “L’arte ci chiede di essere consapevoli del particolare e dell’universale, contemporaneamente.”

Non sappiamo chi siano tutte queste persone sedute intorno a noi, ma quando quell’esperienza ci fa ridere o piangere o esultare, o magari riflettere, e quando le luci si accendono e dobbiamo lasciare i nostri posti, tutte quelle altre persone con cui ci dirigiamo di nuovo verso il mondo reale non sembrano più dei completi estranei. Siamo diventati una comunità, vicini nel cuore e simili nello spirito, o comunque nell’aver condiviso per un paio d’ore un’esperienza così potente.

Quel breve intervallo nei cinema non cancella le molte cose che ci dividono: razza o classe, o credo, genere, politica. Ma il nostro paese e il nostro mondo si sentono meno divisi, meno fratturati, dopo che una congregazione di estranei ha riso, pianto, si è alzata di scatto insieme, e tutto nello stesso momento. L’arte ci chiede di essere consapevoli del particolare e dell’universale, contemporaneamente. Ed è per questo che, di tutte le cose che hanno il potenziale per unirci, nessuna è più potente dell’esperienza comunitaria delle arti.”

Steven Spielberg parla di Transformer 4 e Indiana Jones 5

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Steven Spielberg parla di Transformer 4 e Indiana Jones 5

Steven Spielberg in occasione dell’attività stampa per l’uscita di War Horse  ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni sui franchise da lui prodotti e diretti. A pubblicare alcune di queste dichiarazioni ci ha pensato Entertainment Weekly. I commenti riguardano Transformers e Indiana Jones.

La prima domanda ha riguardato la presenza di Michael Bay alla regia nel quarto film dei Transformers: Lo spero davvero, perché penso che abbia realizzato il miglior film della saga con l’ultimo episodio della trilogia. Certamente non riesco a pensare a nessuno, tranne Michael, in grado di girare un altro Transformers. Lui ha creato un genere cinematografico, ha la formula segreta.

Ad oggi si sa che  il regista Bay sta considerando l’idea di tornare anche nel quarto capitolo, ma non prima di girare un altro film nel frattempo.

Poi Spielberg ha parlato delle polemiche suscitate da Indiana Jones e il Teschio di Cristallo: Io sono veramente fiero di quel film. Sono stato felicissimo di riportare Marion indietro. E adoro il fatto che Indiana ora abbia un figlio. E’ un film d’azione per tutta la famiglia, e adoro l’intero concetto che sta alla base. E’ noto che George, io e Harrison abbiamo adorato sia il genere che il concept di questo film. Ma ho sempre raccontato storie di George. Il mio contributo maggiore è stato aggiungere il padre nel terzo episodio. E’ stata una mia idea coinvolgere Sean Connery come padre di Harrison. George è il mio migliore amico e sono molto ligio nel raccontare storie scritte da lui. Magari litighiamo su aspetti che non mi convincono, ma alla fine George vuole inserire esseri interdimensionali nel Teschio di Cristallo, farò del mio meglio per portare la sua idea sul grande schermo e renderlo fiero.

Il regista ha aggiornato così sul quinto episodio: E’ tutto nelle mani di George. Abbiamo già dato il nostro ok sul genere del quinto film della saga, abbiamo già un concept in mente. Non so a che punto della storia sia George. Ma non ci sarà alcun Indiana Jones 5 finché non lo dirà lui.

Fonte:  Entertainment Weekly

Steven Spielberg parla di Lincoln: inizio di riprese nei prossimi giorni!

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Siamo ormai vicini all’attesissimo ritorno di Steven Spielberg nelle sale cinematografiche e lo farà con ben due titolo altrettanto attesi: War Horse e Le avventure di Tintin: il segreto dell’unicorno. Nonostante ciò il regista è già a lavoro sul suo prossimo film: l’atteso progetto intitolato Lincoln, biopic sul carismatico presidente degli Stati Uniti che sul grande schermo avrà il volto di Daniel Day Lewis.

Steven Spielberg parla di Le avventure di TinTin: il segreto dell’unicorno.

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Steven Spielberg ha rilasciato una lunga intervista ad Empire sull’atteso film Le avventure di Tintin: Il segreto dell’unicorno che vedremo in anteprima nella Sezione Alice del Festival del film di Roma.

Steven Spielberg Orso d’Oro alla carriera al 73° Festival di Berlino

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Steven Spielberg sarà onorato in occasione del 73° Festival Internazionale del Cinema di Berlino con l’Orso d’oro onorario alla carriera e con un omaggio del festival.

L’ultimo film di Spielberg, The Fablemans, il suo sguardo semi-autobiografico sulla crescita di un adolescente ossessionato dal cinema in Arizona e nel nord della California, sarà proiettato al festival che si svolgerà dal 16 al 26 febbraio 2023 nella capitale tedesca. Universal Pictures Germany distribuirà il film nelle sale tedesche a marzo.

“Con un’incredibile carriera, Steven Spielberg non solo ha incantato generazioni di spettatori in tutto il mondo, ma ha anche dato un nuovo significato al ‘cinema’ come fabbrica dei sogni”, hanno dichiarato Mariette Rissenbeek e Carlo Chatrian, direttori della Berlinale, in una dichiarazione.

“Sia nell’eterno magico mondo degli adolescenti o nella realtà che la storia ha scolpito per sempre, i suoi film ci portano a un livello diverso, dove il grande schermo diventa la superficie adeguata per la realizzazione delle nostre emozioni. Se la Berlinale 2023 rappresenta un nuovo inizio, non potremmo trovare un inizio migliore di quello offerto dal grande lavoro di Spielberg”, hanno aggiunto.

Steven Spielberg Orso d’Oro alla carriera

Nel corso di una lunga e gloriosa carriera, Spielberg è stato candidato all’Oscar per un totale di 19 volte e ha vinto tre Oscar: due statuette per il miglior film a Il colore viola e Schindler’s List e un premio per il miglior regista per Salvate il soldato Ryan.

“È considerato il regista di maggior successo di tutti i tempi”, ha dichiarato la Berlinale in una nota, che ha anche notato che Spielberg ha vinto numerosi Golden Globe ed Emmy per i suoi film, oltre a una serie di riconoscimenti per il suo impegno nelle cause umanitarie.

La Berlinale ha sottolineato che Steven Spielberg nel 1998 è stato insignito della Gran Croce con Stella dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca in riconoscimento per Schindler’s List e della sua Fondazione Shoah. Nel 2001, la regina Elisabetta II ha nominato il regista e produttore Knight Commander of the Order of the British Empire (KBE). Nel 2015 ha ricevuto la Presidential Medal of Freedom dall’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

La selezione dei film di Spielberg che saranno proiettati alla Berlinale come parte dell’omaggio e anche la data della cerimonia durante la quale riceverà il premio saranno annunciati in un secondo momento.

Steven Spielberg non si pente di aver rifiutato Harry Potter

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Steven Spielberg non si pente di aver rifiutato Harry Potter

Steven Spielberg non ha carenza di film classici nella sua filmografia come regista. Tuttavia, c’è un franchise che la leggenda ha effettivamente rifiutato per trascorrere più tempo con la sua famiglia. Parlando con il collega regista SS Rajamouli – che ha diretto il film di successo del 2022 RRR – Spielberg ha parlato di quanto sia importante passare del tempo con la sua famiglia. Ha paragonato l’attrazione dell’arte e della famiglia al suo ultimo film, The Fabelmans, e ha descritto che una volta che ha iniziato ad avere figli, è stato più difficile giustificare il fatto di lasciare tutti a fare film.

“Il significato personale di [come il conflitto tra] arte e famiglia ti farà a pezzi mi è successo più tardi, dopo che mi ero già affermato come regista, come regista di lavoro“, ha detto Spielberg. “Kate [Capshaw] e io abbiamo iniziato a crescere una famiglia e abbiamo iniziato ad avere figli, ora abbiamo sette figli. Ma la scelta che dovevo fare nell’accettare un lavoro che mi avrebbe trasferito in un altro paese per quattro o cinque mesi dove non avrei visto la mia famiglia tutti i giorni, quella era l’arte e la famiglia che era davvero uno strappo… un tipo i esperienza da strappalacrime.

In una svolta sorprendente, Spielberg ha anche rivelato di aver persino rifiutato la possibilità di dirigere il primo film di Harry Potter , Harry Potter e la pietra filosofale per stare di più con i suoi figli. “E c’erano diversi film che ho scelto di non fare”, ha detto Spielberg. “Mi hanno offerto Harry Potter. Ho scelto di rifiutare il primo Harry Potter per passare praticamente il prossimo anno e mezzo con la mia famiglia, i miei figli piccoli che crescono. Quindi ho sacrificato un grande franchise, cosa che oggi guardando indietro sono molto felice di aver fatto, per stare con la mia famiglia. Altre volte, la mia famiglia è rimasta a Los Angeles e io sono andato all’estero per raccontare una storia.”

Nonostante l’assenza di un regista enorme come Steven Spielberg, il franchise cinematografico di Harry Potter ha continuato a fare molto bene, incassando oltre 7,7 miliardi di dollari nella sua storia di sette film e diventando la quarta serie di film con il maggior incasso di tutti i tempi.

Steven Spielberg non dirigerà American Sniper

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Steven Spielberg non dirigerà American Sniper

Anche se precedentemente annunciato come il suo prossimo lungometraggio, Steven Spielberg ha deciso che non dirigerà il film American Sniper (Il cecchino americano), a confermarlo oggi è Deadline. Secondo il noto sito sia il regista che la sua DreamWorks hanno abbandonato il progetto che li vedevano coinvolti insieme alla Warner Bros. Al momento i motivi non sono noti ma è probabile che il regista abbia avuto dei problemi con la Major. La pellicola è basata su un libro di memore de soldato Chris Kyle Navy SEAL (scritto insieme a  Scott McEwen e Jim DeFelice) uscito l’anno scorso.

La notizia arriva sulla scia di un altra rinuncia del regista, quella di Robopocalypse, che al momento è in una sorta di limbo dovuto alla riscrittura e al costo considerato troppo elevato. Bisognerà capire ora cosa deciderà Steven Spielberg, e su quale progetto si dedicherà questa volta.

La storia si basa sulle memorie di Chris Kyle, ex cecchino dei Navy SEAl che detiene il macabro record del maggior numero di uccisione nella storia dell’esercito statunitense (rivendicate 255, accertate 160). Il libro su cui si baserà il film è uscito lo scorso anno, mentre a febbraio Kyle è morto in un poligono di tiro, ucciso da un altro veterano.

 

Steven Spielberg lascia Gods and Kings. Ang Lee alla regia?

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Steven Spielberg lascia Gods and Kings. Ang Lee alla regia?

La certezza era quasi totale, ma ora le voci ufficiali provenienti dalla Warner Bros confermano definitivamente; Steven Spielberg non sarà il regista di Gods and Kings,il nuovo kolossal sulla vita di Mosé, scritto da Michael Green e Stuart Hazeldine e nel quale era coinvolto da più di un anno. Già da alcuni mesi infatti il progetto si trovava in una vera e propria fase di stallo, ma ora, dopo l’annuncio ufficiale, la Warner potrà iniziare a cercarsi un nuovo regista per guidare il progetto, e subito si è fatto a gran voce il nome del neo premio Oscar Ang Lee.

Secondo alcune indiscrezioni lo studio avrebbe già contatto il regista indiano, il quale si sarebbe dimostrato molto interessato al suo coinvolgimento, ma per il momento non sembra aver ancora preso una decisione. Alla produzione vi saranno Matti Lesham e Dan Lin. La sceneggiatura, come già detto, è opera di Stuart Hazeldine (che ha già scritto Paradiso Perduto per la Legendary/Warner) e Michael Green (co-sceneggiatore della serie The River, prodotta da spielberg per la ABC). l’obbiettivo della Warner è di fare concorrenza al progetto gemello Exodus, diretto da Ridley Scott.

Fonte: comingsoon.net

Steven Spielberg instancabile, a lavoro su Ready Player One

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L’infaticabile Steven Spielberg ha adocchiato un nuovo progetto che sarà accolto con grande entusiasmo da una platea di Steven Spielberglettori esigenti. Il regista ha infatti deciso di cimentarsi nella trasposizione cinematografica di Ready Player One, per la Warner Brothers e la Village Roadshow, con una sceneggiatura scritta da Zak Penn. Il romanzo culto è di Ernie Cline.

La storia del libro vede come protagonista Wade Watts, un teenager che scappa dai luridi sobborghi in cui vive per raggiungere OASIS, un mondo virtuale e utopico dove i cittadini posso vivere vite alternative. Quando l’eccentrico creatore di OASIS muore decide di lasciare il suo impero al vincitore di una grande caccia al tesoro, a cui Wade partecipa scontrandosi con la realtà di concorrenti senza scrupoli, pronti a tutto pur di accaparrarsi il bottino.

Parallelamente Steven Spielberg è ancora a lavoro su Bridge of Spies con Tom Hanks, che arriverà al cinema a fine anno, e su The BFG, adattamento dal lavoro di Roald Dahl.

Steven Spielberg inizia le riprese del film sulla Guerra Fredda

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tom-hanks-e-steven-spielberg-1Steven Spielberg ha cominciato le riprese del suo film, ancora senza titolo, ambientato nel periodo della Guerra Fredda. Nel film il regista dirigerà per la quarta volta Tom Hanks, dopo averlo voluto in alcuni dei suoi film più apprezzati, come Prova a Prendermi, The Terminal e soprattutto Salvate il Soldato Ryan.

Nel cast del film ci sono anche Amy Ryan, che interpreterà la moglie di Hanks, Alan Alda, Eve Hewson e Billy Magnussen.

Il film racconta la storia vera di James Donovan, un avvocato che si trova coinvolto nei meccanismi politici della Guerra Fredda quando la CIA lo manda in missione (una missione quasi impossibile) per negoziare il rilascio di un pilota americano di uno U-2.

La pellicola, voluta dalla DreamWorks, sarà prodotta dallo stesso Spielberg in collaborazione con Marc Platt.

Fonte: CS

Steven Spielberg infiamma gli animi dei laureati di Harvard

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Steven Spielberg si è prestato a tenere un discorso ai laureati di Harvard. La pratica non è nuova, spesso personaggi importanti del mondo dello spettacolo vengono coinvolti in queste importanti cerimonie, e come i suoi colleghi, Spielberg non si è sottratto a questo onore concessogli.

Pieno di passione, ironia e intelligenza, il regista, laureatosi a 55 anni perché aveva interrotto gli studi dopo il primo incarico con la Universal, ha spiegato quella che secondo lui è l’importanza dell’educazione, ma anche delle scelte e della missione di ognuno di noi nella sua vita.

Tra social network, imperativi morali, cinema e amore (con dedica alla moglie Kate Capshaw) Steven Spielberg ha infiammato i giovani neo-laureati.

Ecco il discorso integrale e a seguire qualche stralcio in traduzione:

“Fino agli anni Ottanta, la maggior parte dei miei film poteva definirsi ‘d’evasione’. Non rinnego nessuno di quei film, nemmeno 1941! [Un flop, ndr] Nemmeno quello! Molti di quei primi film riflettevano i valori a cui tenevo profondamente, e a cui tengo ancora. Però ero in una bolla di celluloide, perché avevo interrotto la mia educazione. La mia visione del mondo era limitata, vivevo di quello che potevo sognare nella mia testa, non di ciò che il mondo poteva insegnarmi. Poi diressi Il colore viola, quel film mi ha aperto gli occhi a esperienze che non avrei mai potuto immaginare, ed erano tutte cose reali. Era una storia piena di dolore profondo e di più profonde verità, tipo quando Shug Avery dice: ogni cosa vuole essere amata. Il mio sesto senso, la mia intuizione, mi disse che più persone avevano bisogno di incontrare quei personaggi e sperimentare quelle verità. Mentre facevo il film, mi resi conto che un film poteva anche essere una missione. Spero che voi tutti troviate la vostra missione”. 

“Quello che sceglierete di fare dopo è ciò che nei film si definisce il momento che ‘definisce il personaggio’. Avete di sicuro familiarità con questi elementi, per esempio nell’ultimo Star Wars Il risveglio della Forza, quando Rey realizza di avere la Forza, o Indiana Jones che antepone la missione alla paura e salta in mezzo ai serpenti. In un film di due ore, trovate una manciata di quei momenti che definiscono il personaggio. Ma nella vita vera, sono continui. La vita è una sequenza infinita di momenti che definiscono il vostro personaggio.”

“I social che innovano la nostra vita e ci avvolgono parlano sempre del qui e dell’ora, ma io continuo a combattere in famiglia per portare tutti i miei figli a guardare oltre, a guardare a quello che è già successo. Perché capire chi erano loro è capire chi eravamo noi, chi erano i loro nonni, e com’era questo paese quando sono immigrati qui. Siamo una nazione di immigrati. Almeno per ora.”

Steven Spielberg in Virginia per il suo Lincoln!

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Giungono ancora aggiornamenti interessanti sul nuovo film che Steven Spielberg sta preparando su Lincoln. Infatti il regista avrebbe selezionato  lo stato della Virginia come location per dirigere le riprese principali del film.

Steven Spielberg in Italia nel 2017 per le riprese di Prigioniero del Papa Re

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Arriva da Pierpaolo Festa di Film.it la conferma che Steven Spielberg arriverà in Italia il prossimo anno per dirigere il suo nuovo progetto, l’adattamento cinematografico di “The Kidnapping of Edgardo Mortara“, romanzo scritto da David Kertzer arrivato in Italia nel 1997 con il titolo “Prigioniero del Papa Re“.

Alla domanda su quando sarebbe arrivato in Italia per il film, Steven Spielberg ha confermato: “Il prossimo anno”.

Di seguito la trama del romanzo:

La sera del 23 giugno 1858 a Bologna la polizia bussò alla porta della casa di Momolo Mortara, rispettato mercante ebreo. Lo scopo: farsi consegnare il figlio Edgardo di sei anni. Il motivo: all’Inquisitore di Bologna risultava che il bambino fosse stato segretamente battezzato e la legge dello Stato pontificio non tollerava che un bambino cristiano crescesse all’interno di una famiglia ebrea. Tra le proteste della famiglia, Edgardo iniziò un lungo viaggio verso Roma per diventare un buon cattolico. Ma la vicenda (e il suo seguito) non riguardò solo la famiglia Mortara. Mobilitò l’opinione pubblica liberale, indignò le comunità ebrariche, provocò l’entrata in scena del papa Pio IX stesso e finì per influenzare addirittura la storia d’Italia…

Steven Spielberg ha diretto il suo primo videoclip, per Marcus Mumford

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Dall’account Instagram di Marcus Mumford, arriva la notizia che Steven Spielberg ha diretto il primo videoclip della sua carriera. Ecco cosa si legge nella didascalia della foto di seguito:

“Domenica 3 luglio in una palestra di un liceo di New York, Steven Spielberg ha diretto il suo primo video musicale, in una ripresa, sul suo telefono. Kate Capshaw era l’onnipotente dolly.

Sono stato sopraffatto dal supporto delle persone intorno a me per portarvi questa musica e non posso sperare di esprimere tutta la mia gratitudine. Quando le persone lo capiscono, mi fa impazzire. Kate e Steven l’hanno capito e non posso ringraziarli abbastanza. Grazie Kate. Grazie Kristie. Grazie Steven.

Cast completo e troupe:

“Cannibal”

Diretto da
Steven Spielberg

Produttore, Art Director e Dolly Grip
Kate Capshaw

Produttore e videografo BTS
Kristie Macosko Krieger

Costumista e suono
Carey Mulligan

Eseguito da
Un Chancer Mug”

Steven Spielberg ha detto a Michael Bay di smettere di fare film sui Transformers

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Il regista di Ambulance (in queste settimana la cinema) Michael Bay, ha rivelato che la leggenda di Hollywood Steven Spielberg gli ha consigliato di smettere di girare i  film di Transformers. Ambulance  è l’ultima avventura del regista nei film d’azione. Il film, basato sul film danese scritto da Laurits Munch-Petersen e Lars Andreas Pedersen, racconta la storia di due rapinatori che rubano un’ambulanza come veicolo di fuga dopo che una delle loro rapine in banca è andata terribilmente male. Ambulance è interpretato da Jake Gyllenhaal, Yahya Abdul-Mateen II ed Eiza González.

Bay è uno dei più grandi nomi del cinema d’azione e forse conosciuto meglio che per i suoi  film Transformers  basati sulle famose action figure e sugli omonimi cartoni animati. Tra il 2007 e il 2017, Bay ha diretto un totale di cinque film di Transformers, con i primi tre con Shia LaBeouf e gli ultimi due con Mark Wahlberg. Sebbene la maggior parte degli spettatori sia d’accordo sul fatto che i film siano diminuiti di qualità dopo il terzo film,  Bay ha continuato a sfornare sequel, che a loro volta hanno continuato a fare grandi incassi al botteghino nonostante tutto. Successivamente Bay ha lasciato il timone del regista dopo il quinto film, mentre la serie è proseguita con uno spin-!off intitolato  Bumblebee, diretto dal regista Travis Knight.

Ebbene oggi arriva un interessante retroscena. Infatti, durante il tour promozionale dell’ultimo film da regist, Michael Bay ha parlato del suo passato alla guida dei Transformers e ha ammesso di pensare la stessa cosa in merito alla qualità dei film e che avrebbe dovuto limitarsi ad una trilogia, come suggerito dal regista premio Oscar. Secondo Bay, Spielberg gli consigliò di  “fermarsi alle tre opere”,  cosa che inizialmente Bay aveva accettato. Tuttavia, quando lo studio gli ha chiesto di tornare per una quarta puntata di Transformers, ha accettato contro il suo buon senso e il film ha incassato 1 miliardo di dollari, risultato che lo ha ispirato a realizzare Transformers 5. Tuttavia Bay in seguito ha convenuto che  “avrebbe dovuto fermarsi” , ammettendo però che i film erano “ancora divertente da fare.”. Di seguito le sue parole:

“Ne ho fatti troppi. Steven Spielberg ha detto: ‘Basta fermarsi alle tre pellicole’. E ho detto che mi sarei fermato. Lo studio mi ha pregato di farne un quarto, e poi anche quello ha fatto un miliardo. E poi ho detto anche a loro che mi sarei fermato qui. E mi implorarono di nuovo. Avrei dovuto fermarmi. Sono stati divertenti da fare”.

Steven Spielberg ha avuto un ruolo più importante in Twisters di quanto si pensi

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Twisters è arrivato nelle sale, dopo una campagna mediatica ad alta intensità, e non ha deluso. Il sequel spirituale del film catastrofico del 1996 si è rivelato esattamente come gli appassionati di fenomeni atmosferici estremi avrebbero sperato, e per realizzarlo è stata coinvolta un’inaspettata figura di alto profilo. Durante un’intervista con Collider dopo la proiezione, il regista di Twisters (la nostra recensione) Lee Isaac Chung ha condiviso la sua straordinaria esperienza di avere Steven Spielberg come produttore esecutivo del film. La conversazione ha rivelato il profondo impatto che Spielberg ha avuto sul progetto, in particolare attraverso il suo coinvolgimento diretto nel processo di montaggio.

Collider ha chiesto a Chung come si sentisse sapendo che Spielberg stava guardando Twisters. Chung ha raccontato: “Sapevo che lo stava guardando a casa nel suo cinema. Facevo il conto alla rovescia dei minuti: ‘Oh, sta guardando la scena del rodeo…’ Sapevo tutte queste cose”. Il feedback di Spielberg è arrivato poco dopo, con una telefonata che per Chung è stata allo stesso tempo esaltante e di convalida.

“Mi ha chiamato in seguito ed è stato incredibilmente incoraggiante. La prima cosa che mi ha detto è stata: ‘Sarai felice di sapere che l’ho visto su un grande schermo ed è quello che questo film merita’”.

Ha detto a Collider: “Ci sono un paio di momenti nel film in cui alcuni personaggi parlano di un altro personaggio… Nel montaggio, originariamente, Ben dice qualcosa del tipo: ‘È molto intrigante’, e poi si taglia su una reazione di Tyler o qualcos’altro, e poi si taglia su Kate. Ma Steven diceva: “Quando un personaggio parla di un altro personaggio, è bello tagliare direttamente su quel personaggio. È un ottimo taglio dinamico”.

Lee Isaac Chung è stato onorato di imparare da Steven Spielberg

Glenn Powell Twisters

Per Chung, lavorare a stretto contatto con Spielberg non è stata solo una pietra miliare della carriera, ma anche un’esperienza di apprendimento arricchente. La comprensione sfumata di Spielberg del cinema e la sua capacità di impartire consigli pratici e d’impatto hanno lasciato un’impressione duratura su Chung. “Ricordo solo che piccole cose come queste erano davvero ottimi aggiustamenti che faceva”, ha osservato Chung, sottolineando come questi piccoli ma significativi aggiustamenti abbiano elevato il prodotto finale.

Quando Twisters arriverà nelle sale, il pubblico potrà aspettarsi un film plasmato non solo dalla visione di Chung, ma anche dall’esperienza di Spielberg. Restate sintonizzati su Collider per ulteriori approfondimenti e aggiornamenti esclusivi su Twisters e su altri film in uscita.

Steven Spielberg ha ‘scelto’ J.J. Abrams per Star Wars Episodio VII

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In una lunga e interessante intervista a THR, Steven Spielberg e Kathleen Kennedy, con Frank Marshall, hanno raccontato gli ultimi anni di grandi successi che hanno visto il prosieguo della loro brillante carriera cinematografica.

In particolare Spielberg ha raccontato di come fu lui a proporre il nome di J.J. Abrams per la regia di Star Wars Episodio VII.

Alla domanda sulla possibile regia di Spielberg per l’Episodio VII, la Kennedy ha replicato che lei e Steven avevano sempre parlato di Abrams. “Ho tirato io fuori il nome di J.J. – ha dichiarato Steven SpielbergPensavo che J.J. fosse la scelta migliore per il film e l’ho chiamato dicendogli ‘Lo faresti se te lo offrissero?’ e lui mi ha risposto che sua moglie non gli avrebbe permesso di occuparsi di un altro franchise. COsì sono andato da Kathy per chiederle se potevo parlare con J.J. e lei ha detto di sì. Così ho invitato a cena J.J. e la moglie Katie, che non voleva che dopo Mission Impossible e Star Trek il marito si occupasse di un altro franchise. Allora a tavola ho chiesto ‘Che ne pensi se J.J. dirigesse il nuovo Star Wars?’ e lei ha risposto che sarebbe stato magnifico. Così su due piedi sono uscito da ristorante e ho chiamato Kathy chiedendole quando potevano incontrare J.J.”.

Sappiamo poi come è andata a finire!

Steven Spielberg girerà tra Roma e Bologna Prigioniero del Papa Re

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Come vi abbiamo anticipato Steven Spielberg, produrrà l’adattamento di The Kidnapping of Edgardo Mortara, il romanzo di David Kertzer che in Italia si intitola Prigioniero del Papa Re e seguirà la storia di un bambino ebreo che nell’800 venne strappato alla propria famiglia a Bologna per essere portato a Roma a causa di un battesimo avvenuto in totale segretezza. Tale pratica, proibita dallo Stato pontificio in una famiglia ebrea, spinse il l’Inquisitore di Bologna a portare via il bambino e a guidarlo nella capitale.

Steven SpielbergEbbene oggi apprendiamo che la pellicola attualmente in fase di scrittura per mano di Tony Kushner sarà girata tra Bologna e Roma e da quanto apprendiamo pare che il protagonista sarà un bamino cresciuti in Italia che parla in lingua inglese e la produzione ha già provinato due attori per il ruolo. Tuttavia ancora non sappiamo se Spielberg si dedicerà anche alla regia del film che sarà prodotto da DreamWorks Pictures e la Weinstein Company.

Steven Spielberg elogia Dune – Parte Due: “Uno dei migliori sci-fi che abbia mai visto”

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Dune – Parte Due (qui la nostra recensione) di Denis Villeneuve ha ricevuto l’approvazione di Steven Spielberg, il quale ha elogiato non solo il film ma anche la visione e la creatività del regista canadese. Parlando proprio con Villeneuve per il podcast The Director’s Cut della DGA, Spielberg ha esordito inserendo il collega in uno speciale elenco: “Lasciatemi iniziare dicendo che ci sono registi che sono costruttori di mondi. Non è una lista lunga e sappiamo chi sono molti di loro“, ha detto Spielberg. “A partire da Georges Méliès e Disney e Kubrick, George Lucas. Ray Harryhausen lo includo in questa lista. Fellini ha costruito i suoi mondi. Tim Burton. Ovviamente Wes Anderson, Peter Jackson, James Cameron, Christopher Nolan, Ridley Scott, Guillermo del Toro“.

La lista continua, ma non è poi così lunga, e credo profondamente e ardentemente che lei sia uno dei suoi nuovi membri“. Spielberg ha poi ricordato una delle sue scene preferite del film interpretato da Timothée Chalamet, in cui Paul cavalca un verme della sabbia. “Questa è una storia che ama il deserto, ma per essere un film che ama il deserto c’è un tale desiderio di acqua in questo film“, ha osservato Spielberg. “Per tutta la sabbia che c’è in questo film, in realtà si tratta di acqua. Le acque sacre che desiderano prati verdi e l’acqua blu della vita“.

Steven Spielberg ha poi continuato a parlare di Dune – Parte Due  affermando che: “Hai filmato il deserto in modo che assomigliasse a un oceano, a un mare. I vermi erano come serpenti marini. E la scena del surf sui vermi è una delle cose più belle che abbia mai visto. In assoluto! Ma tu hai fatto sembrare il deserto un liquido“. Spielberg ha poi detto a Villeneuve: “Hai realizzato uno dei migliori film di fantascienza che abbia mai visto” e ha affermato che Dune: Parte seconda “è davvero un’epopea visiva ed è anche pieno di personaggi profondamente, profondamente realizzati“.

Denis Villeneuve dirige Dune – Parte Due

Questo film successivo esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta di prevenire un futuro terribile che solo lui può prevedere.”

Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

Dune – Parte Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert. Dune – Parte Due  è uscito nei cinema il 28 Febbraio 2024!

Il secondo capitolo continuerà la storia di Dune, che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.

Steven Spielberg e Warner Bros lavorano ad un Kolossal su Mose’

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Per Deadline la Warner e Bros Steven Spielberg sarebbero intenzionati a realizzare un kolossal intitolato Gods and Kings sulla figura e sulla storia di Mose’.

Steven Spielberg e la DreamWorks lasciano la Disney?

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Steven Spielberg e la DreamWorks lasciano la Disney?

Il regista Steven Spielberg, come molti di voi sapranno sarà presto al cinema con l’atteso Bridge of Spies, ma oggi arriva la notizia dal The Hollywood Reporter che la “sua” DreamWorks Pictures porrò fine al suo accordo di distribuzione alla fine del prossimo anno con l’uscita dell’annunciato Fantasy da lui diretto The BFG. Secondo la fonte, pare che la “situazione siamo piuttosto tesa” e il noto giornale sostiene che Spielberg avrebbe così già deciso di porre fine all’accordo.

Inoltre sembra che il nuovo partner di distribuzione della casa con ogni probabilità sarà la Universal Pictures, che diventerebbe il terzo partner dello storico marchio dopo Paramount e Disney. Al momento parlare di un accordo però sembra al quanto prematuro.  Tuttavia lo studios è pronto a dare il benvenuto alla casa che ha prodotto successo al Box office per decenni, non ultimo il franchise di Transformers; senza dimenticare che Steven Spielberg è il produttore esecutivo di Jurassic World, il più grande incasso dell’anno della Universal Pictures.

Steven Spielberg e il trauma di Schindler’s List

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Nell’ampio speciale che Hollywood Reporter dedica a Steven Spielberg, c’è un passaggio che rivela le difficoltà emotive vissute dal grande regista dopo aver lavorato a Schindler’s List, il capolavoro dedicato al tema della Shoah che ottenne 7 premi Oscar, di cui 2 personali per Spielberg (regista e produttore).

“Dopo aver realizzato Schindler’s List non riuscivo più a tornare a lavorare. Non potevo. Non ho mai sofferto di depressione, però mi sentivo triste e isolato, tanto quanto il film era ben accolto e di successo. Credo sia stato il trauma di raccontare questa storia e creare la Shoah Foundation”. L’organizzazione ha assorbito molte delle energie del regista di Lincoln, allontanandolo per un po’ da nuovi progetti cinematografici. “Iniziavo a chiedermi se Schindler’s List sarebbe stato l’ultimo film che avrei diretto”.

L’urgenza di tornare dietro alla macchina da presa ha colpito un giorno Steven Spielberg alla stregua di un fulmine. “Ci voleva del tempo”, ha ammesso il regista, che poi si sarebbe dedicato a un film decisamente diverso nei toni da Schindler’s List. Si trattava de Il mondo perduto – Jurassic Park nel 1997.

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Steven Spielberg e il team de Il Ponte delle Spie per un film su Walter Cronkite

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Steven Spielberg e il team dietro Il Ponte delle Spie si riunirà per un film incentrato su Walter Cronkite, giornalista e personaggio televisivo statunitense. Matt Charman (co-sceneggiatore de Il Ponte delle Spie insieme ai fratelli Coen) ha infatti venduto alla Amblin Entertainment di Spielberg un soggetto che racconta del coinvolgimento di Cronkite nella Guerra del Vietnam.

Nel 1968, dopo la sanguinosa Offensiva del Tet, il giornalista della CBS (che si schierò apertamente contro il coinvolgimento degli Stati Uniti in Vietnam) si recò nel Sud-est asiatico per un reportage che sconvolse l’opinione pubblica americana. Matt Charman si occuperà della produzione del film insieme a Marc Platt e Steven Spielberg. Al momento non sappiamo ancora se il regista di occuperà anche di dirigere la pellicola.

Tra i prossimi progetti di Steven Spielberg figurano Il GGG Il grande gigante gentile (presentato a Cannes 2016) che arriverà nelle nostre sale a gennaio del 2017, lo sci-fi Ready Player One tratto dal romanzo di Ernest Cline, il drammatico The Kidnapping of Edgardo Mortara che sarà girato in Italia il prossimo anno e l’annunciato quinto capitolo della saga di Indiana Jones. Chissà che Mark Rylance (premio Oscar come Miglior Attore Non Protagonista per Il Ponte delle Spie) non avrà un ruolo anche in questo nuovo progetto: l’attore, infatti, ha lavorato con Spielberg anche ne Il GGG, e farà parte del cast sia di Ready Player One sia di The Kidnapping of Edgardo Mortara.

Fonte: Empire

Steven Spielberg e i segreti del suo piano sequenza [video]

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Steven Spielberg e i segreti del suo piano sequenza [video]

Steven Spielberg è senza dubbio uno dei registi che più hanno influenzato la storia del cinema. Oltre ad aver aperto la strada al blockbuster così come lo consociamo oggi, ha sicuramente portato il cinema nella sua anima più commerciale (e non) ad un livello altissimo, come pochi altri hanno saputo fare, grazie a un’abilità registica fuori dal comune e ad un talento unico.

Uno dei tratti distintivi del suo cinema è il piano sequenza, mai fine a se stesso o alla ricerca di virtuosismi, ma utilizzato sempre per finalità specifiche come creare un particolare tipo di tensione o presentare un personaggio.
Nei video sottostanti possiamo vedere quanto detto sopra con un’analisi dettagliata di alcuni dei suoi piani sequenza più famosi

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Qui le sequenze nella loro durata integrale

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Steven Spielberg e Harvey Weinstein, due film su Edgardo Mortara

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I due colossi di Hollywood Steven Spielberg e Harvey Weinstein sembrano ben decisi a realizzare entrambi un film sul caso del piccolo Edgardo Mortara, figlio di un mercante ebreo di Bologna che, nel 1858, dietro ordine dell’Inquisizione fu allontanato dalla sua famiglia e condotto in Vaticano perché segretamente battezzato all’oscuro dai genitori.

In un primo tempo sembrava che il regista e produttore potessero trovare un punto di accordo e collaborare a un progetto comune, ma poi ad aprile Spielberg ha deciso in maniera definitiva di procedere da solo.

Harvey Weinstein non ha però alcuna intenzione di mollare la presa. The Weinstein Company avrebbe intenzione di iniziare la lavorazione del film a gennaio, affidando la regia a Baltasar Kormakur e la sceneggiatura a Jeremy Brock. Tra i produttori ci sarebbe Julia Chasman, che sta sviluppando il progetto da molti anni. Il ruolo di Pio IX verrebbe affidato – nei piani – a Robert De Niro.

Dal canto suo, Spielberg girerà con la sua Amblin Entertainment The Kidnapping of Edgardo Mortara dopo Ready Player One nella primavera del 2017. È già confermato Mark Rylance nei panni di Pio IX.

Chi la spunterà? Vi aggiorneremo.

Fonte

Steven Spielberg e Disney, due film insieme: Il GGG e l’altro scritto dai Coen

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La Walt Disney ha annunciato due date di uscita dei due prossimi film di nientemeno che Steven Spielberg, entrambi prodotti dalla DreamWorks. Il primo è un film senza titolo sulla Guerra Fredda, un thriller uscirà  il 16 ottobre 2015. Tom Hanks sarà il protagonista del film scritto dai Fratelli Coen e basato su uno script originale di Matt Charman. La pellicola racconterà la vera storia di James Donovan, un avvocato che si ritrova coinvolto nel centro della Guerra Fredda, quando la CIA lo manda in missione quasi impossibile di negoziare il rilascio di un pilota americano.

Il secondo film sarà l’adattamento del romanzo di Roald Dahl Il GGG che uscirà il 1 Luglio 2016. Il GGG è stato scritto da Melissa Mathison. A produrre la pellicola saranno Steven Spielberg, Frank Marshall, mentre  Kathleen Kennedy, John Madden e Michael Siegel saranno produttori esecutivi.

Il GGG (The BFG) è un libro per ragazzi scritto da Roald Dahl e pubblicato da Salani nella collana Gl’istrici con il numero 1.

Trama: Sofia non sta sognando quando vede oltre la finestra la sagoma di un gigante avvolto in un lungo mantello nero. È l’Ora delle Ombre e una mano enorme la strappa dal letto e la trasporta nel Paese dei Giganti. Come la mangeranno, cruda, bollita o fritta? Per fortuna il Grande Gigante Gentile, il GGG, è vegetariano e mangia solo cetrionzoli; non come i suoi terribili colleghi, l’Inghiotticicciaviva o il Ciuccia-budella, che ogni notte s’ingozzano di popolli, cioè di esseri umani. Per fermarli, Sofia e il GGG inventano un piano straordinario, in cui sarà coinvolta nientemeno che la Regina d’Inghilterra. Età di lettura: da 8 anni.

Fonte CS

Steven Spielberg e Daniel Day Lewis per il nuovo adattamento di Furore?

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Steven Spielberg e Daniel Day Lewis potrebbero tornare a lavorare insieme molto presto. Dopo il successo di Lincoln, infatti, il duo artistico potrebbe ritrovarsi per il nuovo adattamento cinematografico di Furore (The Grapes of Wrath), il capolavoro dello scrittore statunitense John Steinbeck, già trasposto sul grande schermo nel lontano 1940, per la regia di John Ford, con Henry Fonda nei panni del protagonista.

L’ostacolo principale per la realizzazione del nuovo film sono al momento i diritti legati al romanzo. Da dieci anni, infatti, è in corso una battaglia legale tra alcuni eredi di Steinbeck per la detenzione di tali diritti, battaglia che sta bloccando sul nascere eventuali trasposizioni sul grande schermo delle opere di Steinbeck (come già successo, ad esempio, a Ron HowardBrian Grazer con la loro Imagine Entertainment, che anni fa hanno dovuto rinunciare alla trasposizione di un altro capolavoro di Steinbeck, La valle dell’Eden).

In attesa di ulteriori dettagli, ricordiamo che Furore narra l’epopea della ‘biblica’ trasmigrazione della famiglia Joad, che è costretta ad abbandonare la propria fattoria nell’Oklahoma a bordo di un autocarro e – attraverso il Texas Panhandle, il New Mexico e l’Arizona, lungo la Route 66 – a tentare di insediarsi in California, dove spera di ricostruirsi un avvenire. Nella stessa situazione si trovano centinaia di altre famiglie, sfrattate dalle case dove avevano vissuto per generazioni perché le banche a cui avevano chiesto i prestiti non rinnovano i crediti e confiscano i terreni spedendo le “trattrici” a spianare tutto, comprese le abitazioni in legno.

Fonte

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