NICO, 1988
di Susanna Nicchiarelli è stato designato
Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici
Italiani – SNCCI, con la seguente motivazione:
«Nel tracciare gli ultimi anni
di Nico, Susanna Nicchiarelli evita con cura l’approccio mitologico
o divistico, privilegiando, grazie anche alla straordinaria
interpretazione di Trine Dyrholm, l’aspetto intimo e dolente di
un’artista complessa, la cui presenza ha segnato il ventesimo
secolo. Un film complesso, affascinante e decisamente unico nel
panorama del cinema italiano contemporaneo».
Nico, 1988 recensione del film di Susanna
Nicchiarelli
Prodotto da Vivo film con Rai Cinema
e Tarantula in co-produzione con VOO e Be TV, il film sarà in sala
in Italia dal 12 ottobre distribuito da
I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.
Il film è stato presentato nella
sezione Orizzonti a Venezia 74, vincendo il premio
per il miglior film di categoria.
Nickelodeon, il canale satellitare di
VIMNI (Viacom International Media Networks Italia) sarà presente
all’edizione 2014 di Cartoons on the Bay con una ricerca realizzata
dal network, “Kids of Today and Tomorrow, che verrà
presentata per la prima volta in Italia proprio a Venezia.
La ricerca internazionale di Viacom
International Media Networks, “Kids of Today and Tomorrow”,
offre uno sguardo unico per ampiezza di temi e di territori sul
mondo Kids e sull’ultima wave della generazione dei Millennials. Lo
studio, che si inserisce nel percorso di conoscenza di
KIDS&FAMILY GPS, ha coinvolto 32 paesi, tra cui l’Italia,
e 6.200 bambini di età compresa tra i 9 e i 14 anni.
La ricerca ha fotografato una
generazione immersa in un mondo in rapida evoluzione e sotto il
peso della crisi economica mondiale, ma che, nonostante tutto,
rimane positiva e fiduciosa. Una generazione che non ha paura
del futuro e che, conscia dei problemi dell’oggi e delle sfide
del domani, si prepara a coglierne le opportunità.
Figli positivi di genitori
sospesi tra le paure per i pericoli nel mondo reale e l’apertura
verso il mondo digitale. Bambini che si considerano
iper-protetti, coccolati da velcro-parents che restringono e
controllano sempre di più le interazioni dei propri figli con la
vita reale, offrendo allo stesso tempo un accesso senza precedenti
al mondo digitale.
La ricerca verrà presentata da
Daniela DiMaio, Responsabile Nickelodeon – Viacom
International Media Network Italia e Morena D’Incoronato,
Responsabile Dipartimento Ricerche – Viacom International Media
Networks Italia.
Nickelodeon e’ il canale satellitare
di VIMNI (Viacom International Media Networks Italia) arrivato in
Italia nel Novembre 2004 coprendo tutto il target bambini e teen
differenziando la programmazione secondo fasce diverse della
giornata. Con l’aumento della conoscenza del brand e della risposta
positiva da parte del pubblico, da Luglio 2009 è arrivato
Nickelodeon +1 ed è stato lanciato Nick Jr, un canale interamente
dedicato al target pre scolare, a cui si è poi aggiunto il suo +1.
Nickelodeon è oggi un brand sempre più conosciuto e apprezzato dal
pubblico della piattaforma satellitare, accolto positivamente non
solo dai ragazzi, che ne sono i principali fruitori, ma anche dai
genitori che lo considerano come fedele alleato, una sorta di
bussola che li aiuta ad orientarsi nel mondo dei loro figli.
Ispirato dal romanzo di
Colson Whitehead vincitore
del Premio Pulitzer, Nickel
Boys segna
l’esordio alla regia del documentarista e regista
televisivo RaMell
Ross.
La vicenda racconta dell’amicizia tra due giovani afromericani che
si ritrovano costretti a frequentare un istituto nella Florida per
ragazzi di colore “problematici’. Il sistema di vessazione e di
continuo abuso a cui gli studenti sono stati costretti segna la
loro esistenza in maniera indelebile, compresa quella del
protagonista Elwood, testimone attraverso gli occhi del quale
seguiamo la vicenda decenni dopo gli orrori di cui è stato vittima
insieme ai suoi compagni.
L’identità negata di Nickel
Boys
L’operazione di trasposizione
cinematografica messa in piedi da RaMell Ross possiede un fascino
indubbio, sia a livello concettuale che estetico. Dal momento che
quella di Nickel Boys è fondamentalmente una
storia di identità negata – sia essa intesa come identità sociale,
razziale o più semplicemente individuale – il regista sceglie
infatti di (ri)affermare tale concetto attraverso il mezzo-cinema
stesso. Il film è infatti interamente o quasi realizzato come una
serie di inquadrature soggettive, in cui lo sguardo della macchina
da presa è sempre quello di un personaggio o dell’altro, che mai
vediamo quando parla. C’è sempre l’interlocutore, mai il soggetto,
l’io principale.
Oppure, in maniera forse ancor più
emblematica, la macchina da presa stessa in alcuni casi si nasconde
dietro le spalle dei protagonisti, a voler costantemente ribadire
che qualcosa è stato loro strappato. L’identità appunto. Un’idea di
cinema fortissima e all’inizio assolutamente affascinante, la quale
però col passare delle scene diventa sempre più difficile da
seguire a livello emozionale, in quanto non evita che la forma
soffochi in qualche modo il contenuto.
Nickel Boys in
particolar modo nella parte centrale perde di intensità emotiva,
costringendo lo spettatore a una serie di inquadrature che
diventano stancanti. Bisogna tornare a ripetere che la coerenza
interna del film è un qualcosa di oggettivamente coraggioso
nell’intento, ma quanto alla realizzazione costringe il pubblico
alle prese con un tour de force estetico che non
si abbina con un impianto narrativo in grado di sostenerlo. Perché
forse il maggior difetto del lungometraggio di RaMell
Ross non sta tanto nell’audace idea di regia quanto
piuttosto in una sceneggiatura che non la sostiene come avrebbe
meritato. I continui salti temporali tra passato e presente non
fanno che ingarbugliare una vicenda al contrario lineare, una
storia di amicizia e solidarietà nel dolore che si trasforma nei
decenni in una ferita mai rimarginata. Siamo piuttosto convinti che
se lo sviluppo narrativo fosse stato raccontato in maniera lineare,
l’effetto generale sarebbe stato molto piú efficace, soprattutto
sotto il punto di vista squisitamente emotivo.
Una buona direzione degli
attori
Come direttore di
attori RaMell Ross, pur al suo primo
lungometraggio da regista, si dimostra raffinato plasmatore di
figure in chiaroscuro. I suoi due giovani
protagonisti Ethan
Herisse e Brandon
Wilson sono vibranti, sinceri nei rispettivi ruoli.
Accanto a loro un cast di supporto efficace contribuisce a creare
una serie di figure e psicologie ottimamente definite. Su tutti
merita come sempre menzione speciale Aunjanue
Ellis-Taylor, attrice di livello superiore che riesce a
rendere prezioso davvero qualsiasi ruolo interpreti. Quando c’è lei
in scena e guarda in camera alla ricerca di un briciolo di speranza
per suo figlio, ecco che Nickel
Boys diventa un dramma capace di arrivare dritto al
cuore. Che quest’anno la Ellis-Taylor non sia stata quasi mai
considerata nella corsa ai premicome miglior attrice non
protagonista è un qualcosa che francamente non riusciamo a
comprendere.
Questo di RaMell
Ross è un esordio che merita di essere sostenuto
probabilmente per le sue intenzioni ancor più che nel risultato
finale. Nickel Boys possiede come testo
di partenza un romanzo potentissimo che il
regista interpreta in maniera coraggiosa e molto personale, non
riuscendo però a evitare che, in particolar modo nella parte
centrale, la storia venga soffocata dalla forma filmica scelta per
esporla. Merito indiscutibile del film è invece un finale
bellissimo, sorprendente e doloroso, che lascia dimenticare le
incertezze e alcune lentezze narrative. Se RaMell
Ross continuerà a proporci cinema così audace e non
disposto a scendere a compromessi, sarà con indubbio interesse che
ne seguiremo la carriera.
Nickel Boys, diretto da
RaMell Ross (“Hale County This Morning, This
Evening”), è il film di apertura, fuori concorso, della
ventiduesima edizione di Alice nella città (16-27 ottobre),
la sezione autonoma e parallela della Festa del cinema di Roma,
dedicata ai giovani, agli esordi e alla scoperta del talento,
diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli.
Tratto dall’omonimo romanzo di
Colson Whitehead, vincitore del Premio Pulitzer nel
2019 e adattato per il grande schermo dallo stesso regista con
Joslyn Barnes, “Nickel Boy” è stato acclamatodalla
critica internazionale ai festival di Telluride e New
York, da “The Hollywood Reporter” a “Screen Daily”, “Vanity
Fair”, “The Guardian”, “Indiewire”, e “Variety” lo colloca
nell’elenco dei titoli che potrebbero guadagnarsi un posto nella
corsa all’Oscar 2025 insieme ad altri tre film in programma ad
Alice nella città, “The Outrun” di Nora Fingscheidt, “Blitz” di
Steve McQueen, entrambi con Saoirse Ronan, e “A Real Pain” di Jesse
Eisenberg.
“Nickel Boy” è un’esplorazione visionaria, coraggiosa e
affascinante del trauma e della storia americana all’epoca delle
leggi Jim Crow sulla segregazione razziale ed è incentrato sulla
vicenda di due adolescenti afroamericani in un barbaro riformatorio
minorile della Florida. 1960, Tallahassee. Il sogno universitario
di Elwood Curtis (Ethan Herisse) si infrange lungo un’autostrada a
due corsie. A causa di un innocente passo falso, Elwood viene
condannato all’inferno della Nickel Academy. Lì incontra Jack
Turner (Brandon Wilson) con il quale stringe un’alleanza: Turner
dispensa consigli fondamentali per la sopravvivenza all’interno del
violento carcere minorile, mentre Elwood si aggrappa alla sua
visione ottimistica del mondo per sopravvivere. Sullo sfondo del
nascente movimento per i diritti civili, l’esistenza dei due
adolescenti sembra lontana dall’oratoria del reverendo Martin
Luther King. Nonostante la brutalità della Nickel, Elwood si sforza
di mantenere la sua umanità, risvegliando una nuova visione della
vita del suo compagno di cella. Interpretato magistralmente da Aunjanue
Ellis-Taylor, Ethan Herisse, Brandon Wilson, Hamish Linklater e
Daveed Diggs, il film è arricchito dalla fotografia di
Jomo Fray (“All Dirt Roads Taste of Salt”) e dal montaggio
di Nicholas Monsour (“NOPE”). Prodotto da Dede Gardner,
Jeremy Kleiner, David Levine, Joslyn Barnes, è una produzione
Plan B Entertainment, Anonymous Content, Louverture Films e
uscirà nei cinema statunitensi il 25 ottobre distribuito da
Orion Pictures e Amazon MGM Studios. In Italia sarà
disponibile su Prime
Video.
“Nickel Boys è un film che fa fare un balzo in avanti alla
rappresentazione cinematografica della crudele realtà del razzismo
– dichiarano Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, direttori
artistici di Alice nella città – RaMell Ross condivide con chi
guarda la bellezza del margine, l’emozione del confine, la
trasgressività del limite dei ragazzi protagonisti dell’omonimo
romanzo del due volte premio Pulitzer Colson Whitehead. Per questo
siamo onorati di aprire il festival con ‘Nickel Boys’, un’opera
intensa nello spirito e audace nel linguaggio visivo che conferma
lo status di artista visionario del suo autore, che persevera nel
tentativo di catturare il buio della storia americana, affinché non
si ripeta all’infinito”.
RaMell Ross è un artista, fotografo, regista, scrittore e
documentarista. Si è laureato in Sociologia e Inglese alla
Georgetown University e successivamente ha conseguito un Master
(MFA) in fotografia presso la Rhode Island School of Design. Il suo
documentario sperimentale “Hale County This Morning, This Evening”,
sulla vita dei neri nella contea di Hale, in Alabama, è stato
presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 2018. Al
festival gli è stato assegnato il Premio Speciale della Giuria per
la Visione Creativa. Il film ha vinto un Peabody Award e nel 2019 è
stato candidato all’Oscar per il miglior film documentario e per il
Primetime Emmy Award per meriti eccezionali nel cinema
documentario. Le sue fotografie sono presenti in varie collezioni
pubbliche e private come il Museum for Modern Art, il Virginia
Museum of Fine Arts e l’High Museum.
Sollievo per Nick Stahl, che è tornato
a farsi sentire con una mail scritta agli amici. Se n’erano perse
le tracce da alcuni giorni. L’ex moglie Rose ne aveva denunciato la
scomparsa, aggiungendo che l’attore, con trascorsi di
Nel cast di Gangster
Squad del regista Ruben Fleischer (Zombieland) si è
aggiunto un attore del calibro di Nick Nolte. Il
tutto è avvenuto alle battute finali del casting, con l’imminente
inizio delle riprese.
Nick Nolte
ricoprirà il ruolo di Bill Parker, il nuovo capo della polizia
di Los Angeles (il film è ambientato negli anni ’50), determinato a
mettere su una squadra di poliziotti incorruttibili, per
combattere l’organizzazione criminale capitanata da Mickey Cohen
(interpretato da Sean
Penn). Parker, veterano della seconda guerra mondiale,
collaborerà a questo fine con il John O’Mara di Josh Brolin. Gli
altri poliziotti duri e puri saranno interpretati da Ryan Gosling, Giovanni Ribisi, Anthony Mackie, Robert Patrick e Holt
McCallany. Mireille Enos sarà la moglie di Brolin, ed Emma
Stone la donna di cui si innamorano sia Penn che Gosling.
Il nostro viaggio all’interno
dell’universo televisivo di Chicago continua e oggi vi parliamo del
bel dottorino dai capelli rossi di Chicago Med,
interpretato da Nick Gehlfuss.
Scopriamo insieme tutto
quello che c’è da sapere su Nick Gehlfuss, sulla sua
carriera e sulla sua vita privata.
Nick Gehlfuss vita privata
10. Nato il 21
gennaio del 1985 a Cleveland, in Ohio, Stati
Uniti, Nick Gehlfuss passa tutta la sua infanzia e adolescenza nel
quartiere di Little Italy. Subito dopo il diploma, Nick si iscrive
al Marietta College dove consegue la laurea in belle
arti. Successivamente, decide di completare i suoi studi
alla University of Missouri-Kansas City, prendendo una laurea
magistrale sempre in belle arti.
9. Non si conosce
molto della vita privata di Nick Gehlfuss ma sappiamo che la sua
carriera non è cominciata in tv o al cinema ma bensì in teatro.
Trasferitosi a New York dopo i suoi studi, Nick fa il suo debutto
come attore in teatro con la Classic Stage
Company, nella produzione di Sogno di Una Notte di
Mezza Estate, opera di William
Shakespeare.
Nello spettacolo, Nick Gehlfuss
interpreta Lisandro, rappresentazione teatrale che conta nel suo
cast attore come Bebe Neuwirth e la famosa
Cristina Ricci. Grazie alla sua magistrale
interpretazione, Nick riceve il prestigioso premio Rosemarie
Tichler.
La sua carriera continua dalla
costa est alla costa ovest degli Stati Uniti. Nick Gehlfuss si
trasferisce a Los Angeles per coltivare il suo sogno di lavorare
nel cinema e nella televisione. Qui, in attesa della sua grande
occasione, continua a recitare in teatro. In quegli anni lo vediamo
impegnato con lo spettacolo Reasons to Be Pretty,
di Neil LaBute, andato in scena alla Geffen
Playhouse.
Nick Gehlfuss film e serie tv
8. Dopo essersi
fatto le ossa in teatro e sul palcoscenico, Nick Gehlfuss
finalmente comincia a muovere i primi passi nel mondo della
televisione. Nel 2010, viene scelto per interpretare un piccolo
ruolo nel diciassettesimo episodio della quarta stagione della
fortunata serie Army Wives. Quella breve
parentesi, segna la sua fortuna.
7. Successivamente, infatti,
l’attore viene scelto per molti altri piccoli ruoli in serie molto
importanti come The Good Wife (2011), Blue
Bloods (2011), Person of Interest (2012),
The Glades (2013), Rizzoli &
Isles (2013), The Newsroom (2013),
Royal Pains (2014), Murder in the
First(2014) e Shameless (2014).
Emmy Rossum e Nick Gehlfuss in Shameless – Fonte: IMDB
Nel 2014, Nick partecipa alla serie
Shameless,
ideata da Paul Abbott che racconta della vita di
una sfortunata famiglia di un quartiere malfamato di Chicago. I
Gallagher sono una famiglia molto povera e disfunzionale che
combatte tutti i giorni con miseria, alcolismo e tossicodipendenza.
A capo dei Gallagher c’è Frank (William H. Macy),
drogato e alcolizzato, e che passa la maggior parte del suo tempo a
ubriacarsi ni bar invece di occuparsi dei suoi sei figli.
Nella serie, Nick Gehlfuss
interpreta Robbie
Pratt, un ex alcolista e amante della primogenita di
Frank, in un arco temporale di 6 episodi, dalla
4×03 “Like Father, Like Daughter” alla
4×10 “Liver, I Hardly Know Her” – con una breve
interruzione negli episodi 4×06 e 4×07.
6. Nello stesso
periodo, Nick partecipa anche a film come In Lieu of
Flowers (2013), Love & Mercy (2014) e
Equity (2015). In quegli anni, inoltre, lo vediamo
in alcune serie tv come Longmire (2014),
C’è sempre il sole a Philadelphia (2015),
Constantine (2015) e Power
(2015).
Nick Gehlfuss in Chicago Med
5. Il 2015 segna l’anno di svolta
nella carriera di Nick Gehlfuss. L’attore viene infatti scelto per
interpretare un ruolo da protagonista nella nuova serie medical
drama dal titolo Chicago Med.
Spinoff dell’acclamatissima
serie Chicago
Fire, Chicago Med, prodotta dal genio
televisivo di Dick Wolf, racconta delle vicissitudini di
medici e infermieri dell’ospedale Chicago Medical Center.
Tra i personaggi principali abbiamo
Sharon Goodwin (S. Ephata
Merkerson) Direttore Sanitario del Chicago Medical
Center. Maggie Lockwood (Marlyne Barrett),
infermiera caporeparto del Pronto Soccorso; Connor Rodhes (Colin
Donnell) chirurgo specializzato in Chirurgia
d’Emergenza; April Sexton (Yaya
DaCosta), infermiera; Natalie Manning (Torrey
DeVitto), pediatra e specializzanda in Medicina
d’Emergenza.
Ancora, Sarah Reese (Rachel
DiPillo), una studentessa del quarto anno di medicina;
Ethan Choi (Brian Tee), ex militare e
specializzando del terzo anno di Medicina d’Emergenza; Daniel
Charles (Oliver Platt), Primario del reparto di
Psichiatria; e in ultimo Ava Bekker (Norma
Kuhling), chirurgo cardio-toracico del Chicago Med.
Nella serie Nick
Gehlfuss interpreta William Halsted,
chirurgo e specializzando anziano in Medicina d’Emergenza. Ex
chirurgo plastico, William è il fratello minore del detective
Jay Halsted
della Chicago PD,
nonché pecora nera della famiglia. Sempre ostracizzato dal padre
per le sue scelte professionali, Will si è praticamente pagato di
studi da solo per tutta la durata del college. Nonostante i suoi
difficili rapporti col padre, Will si è sempre preso cura della
famiglia soprattutto quando la madre si ammala di cancro mentre suo
fratello è in missione per l’esercito in Afghanistan. Tra i due
fratelli ci sono questioni irrisolte e problemi che entrambi
dovranno affrontare.
Al momentoChicago Med è
arrivato alla sua quinta stagione, non senza
stravolgimenti di trama e cast, contando per ora ben 103
episodi.
Nick Gehlfuss e gli episodi
crossover di Chicago Med
4. L’intero
universo televisivo di Chicago, creato a Dick
Wolf, è molto più intricato di quanto si possa immaginare.
Capita spesso – soprattutto durante le prime due stagioni
di Chicago
Fire– che i personaggi delle tre serie si mixino
in uno stesso episodio. Questo stratagemma è stato ideato dagli
autori per presentare al pubblico di Chicago Fire, alcuni
nuovi personaggi che saranno poi protagonisti
degli spinoff Chicago PDe Chicago Med.
Quasi tutti i personaggi di ognuna
delle serie è comparso in almeno un paio di episodi delle altre
due. Oltre alle varie ‘comparsate’, utilizzate più che altro per
mantenere una sorta di continuità nell’universo Chicago, ci sono
anche gli episodi crossover. Queste
particolari puntate sono caratterizzate da storie che mettono in
comunicazione tra loro le varie serie e tutti i loro
personaggi.
Quel gran burlone
di Dick Wolf, tuttavia, continua a
complicare le cose aggiungendo all’intricato universo televisivo di
Chicago anche alcuni episodi crossover con la famosa e
fortunatissima serie crimeLaw & Order –
SVU.
Insomma, se volete iniziare a
vedere almeno una di queste serie senza rischiare di perdere pezzi
di trama per strada, vi servirà uno schema. Per capire come
guardare nell’ordine esatto i vari episodi delle
serie Chicago
Fire, PD e Med,
vi consigliamo di consultare il validissimo schema
de Il Criticatore di
Telefilm.
Nick Gehlfuss in Chicago Fire e
Chicago PD
3. Il personaggio
di William
Halsted di Chicago Med, essendo
collegato a quello di Jay Halsted di
Chicago PD, compare spesso nelle in altre
serie dell’universo televisivo creato da Dick Wolf. Nick
Gehlfuss e Jesse Lee Soffer si trovano spesso a lavorare
insieme e sui set di entrambi gli spinoff di Chicago Fire.
2. In Chicago Med, il dottor
William
Halsted ha una vita sentimentale alquanto complicata
che coinvolge la sua collega Natalie (Torrey
DeVitto). Ma nella realtà, Nick Gehlfuss non ama molto
i drammi. A differenza di molti suoi colleghi attori e attrici, che
amano cambiare continuamente partner, Nick è un uomo da una donna
alla volta. L’attore è sposato ormai da molti anni con
Lilian Matsuda, una bella imprenditrice del
settore alberghiero.
Non è molto chiaro come i due si
siano conosciuti ma sappiamo che, dopo una non troppo lunga
frequentazione, si sono sposati in gran segreto il 13
maggio del 2016. Sembra che entrambi volessero una
cerimonia semplice e privata e che abbiano evitato gli sfarzi di un
matrimonio in grande stile per preservare il loro giorno
speciale.
1. Se volete essere sempre
aggiornati sulla vita privata, sentimentale e professionale
dell’attore, seguite l’account ufficiale Nick Gehlfuss
Instagram.
Una delle due scene post credits di
Spider-Man: Far
From Home ci ha mostrato Nick Fury
nello spazio (mentre sulla Terra, al suo posto, c’era lo Skrull
Talos) a bordo di un’enorme astronave e intento a godersi quella
che sembrava una pausa dagli impegni con i Vendicatori. Ma come lo
ritroveremo nella Fase 4? Il personaggio tornerà in azione?
Come conseguenza diretta della fusione tra Fox
e Disney, X-Men e Fantastici 4 sono adesso liberi
di apparire nel MCU, quindi è possibile che almeno una delle due
squadre venga introdotta presto al cinema magari proprio per
intercessione di Nick Fury. Questo spiegherebbe l’assenza di Fury
dalla Terra e perché si è trattenuto nello spazio per lungo
tempo…
Nick Fury è stato uno dei personaggi centrali
del MCU fin
dal suo inizio con
Iron Man del 2008, ma la sua storia è stata raccontata
in modo completamente frammentario. Samuel L. Jackson ha debuttato nei panni di
Nick Fury nella scena post-credits di
Iron Man e da allora è apparso in altri dieci film del
MCU, ha
prestato la sua voce a diverse varianti di Nick
Fury in What If…?, ed è diventato protagonista della
sua prima avventura da solista con Secret Invasion su Disney+.
Sebbene siano state rivelate molte
cose sulla storia di Nick Fury nel MCU, egli è ancora
uno dei personaggi più enigmatici del franchise, poiché gran parte
della sua vita personale è ancora un mistero.
1Nick Fury tornerà in The Marvels
(2025)
Il
primo trailer di The Marvels del 2023 è stato pubblicato l’11
aprile 2023, svelando che Nick Fury avrà un ruolo nel prossimo sequel di
Captain Marvel. Con la formazione di una nuova squadra
del MCU con
Carol Danvers, una Monica Rambeau
cresciuta, interpretata da Teyonah Parris, e la
Kamala Khan di Iman Vellani,
alias Ms. Marvel, non è chiaro quale ruolo avrà Fury
nell’avventura.
Tuttavia, sembra che una parte del film si
svolgerà sulla stazione spaziale SABER, che fa seguito alla trama
di Secret Invasion e rimette Nick Fury in
posizione di comando.
Da quando Nick Fury è apparso nella scena post-credits
di
Iron Man nel 2008, i fan sapevano che avrebbero avuto un
ruolo sempre più rilevante negli anni a venire. Da allora Nick Fury
è apparso in ben undici film Marvel, tra cui i franchise di
Avengers, Captain America e Spider-Man, con tanto di
battute iconiche e momenti epici.
Dall’amore di Fury per i gatti alla
sua riluttanza a fare marcia indietro di fronte agli Dei, Samuel L. Jackon è stata una scelta
incredibile per il ruolo. La speranza è che apparirà in numerosi
altri progetti Marvel in futuro…
1Una decisione stupida
Un’altra
delle famose battute di Nick Fury dal primo film degli Avengers
arriva dopo che il Consiglio di sicurezza mondiale ha deciso di
bombardare la città di New York per distruggere l’esercito Chitauri
che la invade.
La fiducia di Nick Fury nella sua
squadra non vacilla mai quando afferma: “Riconosco che il
consiglio ha preso una decisione, ma dato che è una decisione
stupida ho deciso di ignorarla”. Nick Fury mostra che la sua
fiducia negli eroi è maggiore della sua responsabilità nei
confronti dei suoi superiori. Questa era la battuta di spicco di
Fury nel primo film.
Grazie a una serie di retcon e
riscritture nel corso degli anni, la storia delle origini di
Nick Fury è
stata modificata più volte, il che lo ha reso uno dei personaggi
più misteriosi del MCU. Samuel L. Jackson ha debuttato nel ruolo di
Nick Fury in Iron Man del
2008 e da allora è apparso per tutta la durata del MCU. Nonostante sia
uno dei personaggi più longevi del MCU, la vita
personale e la storia di Fury non sono state
realmente esplorate fino a Captain Marvel del 2019 e Secret Invasion del 2023, che hanno entrambi
cambiato in modo significativo ciò che il pubblico pensava di
sapere sulla vita di Fury e diversi punti chiave della backstory di
Nick Fury nel MCU con una serie di
clamorose retcon.
1Chi sapeva che era “morto”
Nick Fury ha inscenato la sua morte in
Captain America: The Winter Soldier per
indebolire le forze dell’HYDRA che stavano crescendo all’interno
dello SHIELD. Dopo essere “morto”, Fury decide di darsi alla
clandestinità e, presumibilmente, tutti continuano a credere che
l’ex direttore dello SHIELD sia deceduto. Tuttavia, Spider-Man: No Way Home ha smentito la morte
di Nick Fury, in quanto l’agente Cleary del
Dipartimento di Controllo dei Danni rivela che “Nick Fury è stato
fuori dal mondo per un anno”, il che implica che almeno lui doveva
sapere che Fury era effettivamente vivo. La morte di Fury non è
nemmeno stata menzionata in Secret
Invasion, quindi sembra che il pubblico abbia
dimenticato questo evento.
L’Incredibile Hulk del 2008 ha introdotto nel
MCU il
compianto William Hurt nel ruolo del Generale
Thaddeus “Thunderbolt” Ross, l’uomo che dà la
caccia a Bruce Banner e la causa della
trasformazione di Emil Blonsky in
Abominio. La scena post-credits de L’Incredibile Hulk vede Tony
Stark avvicinarsi al Generale Ross con la prospettiva
dell’Iniziativa Vendicatori, il che implica non solo che Nick Fury voleva che Abominio
si unisse alla squadra, ma anche che il Generale Ross avrebbe avuto
un ruolo nello sviluppo della squadra. Tuttavia, ciò non si
realizzò affatto, poiché Nick Fury formò i Vendicatori da
solo e il Generale Ross non fu più visto fino a
Captain America: Civil War del 2016, in veste
di Segretario della Difesa.
La cosa più strana, che ha sorpreso
anche l’attore stesso, è che il suo personaggio è assente anche da
Black Panther, primo e unico, per ora, film Marvel
(e di supereroi in generale) che ha un cast a maggioranza di
colore.
Con Yahoo!, Jackson ha dichiarato
che le riprese di Avengers Infinity War sono
completate e quelle di Avengers 4 sono in corso, e
lui non è stato ancora chiamato. Ha poi sottolineato l’assurdità di
non essere presente in Black Panther.
Sappiamo però che Nick
Furytornerà sul grande schermo
con Captain Marvel e che avrà… due occhi! Il film con
Brie Larson sarà infatti ambientato negli anni
’90, quando Fury non aveva ancora perso il suo occhio.
Captain America Civil War:
spiegata l’assenza di Nick Fury
Alla regia di Captain
Marvel, con protagonista Brie
Larson, ci saranno Anna
Boden e Ryan Fleck.
Scritto da Nicole
Perlman (Guardians of the Galaxy)
e Meg LeFauve (Inside
Out), Captain
Marvel arriverà al cinema l’8 marzo 2019.
Kevin Feige sapeva che un giorno
Avengers, X-Men e Spider-Man avrebbero condiviso
lo stesso universo cinematografico. Quel “sogno” è diventato realtà
grazie alla fusione tra Disney e Fox, ma a quanto pare l’idea di
avere insieme tutti i personaggi fu partorita ancora prima
dell’uscita di Iron Man nel 2008, come si evince
dalla scena che il presidente dei Marvel Studios ha mostrato ieri
sera durante i Saturn Awards: si tratta infatti di un contenuto
inedito del film con Robert Downey Jr. che vede
protagonista Nick Fury dopo i titoli di coda, e
che in qualche modo preannunciava – senza volerlo – l’arrivo dei
Mutanti e di Peter Parker nel MCU.
È stato poi confermato da Feige che
la clip farà parte degli extra di del cofanetto “Infinity Saga” in
arrivo prossimamente sul mercato homevideo.
“Come se gli incidenti con i
gamma, i morsi radioattivi e i mutanti non fossero abbastanza,
adesso devo fare i conti con un marmocchio viziato che non sa cosa
sia il gioco di squadra“, racconta Fury a Tony Stark
introducendolo alla “The Avengers Initiative”. E chi l’avrebbe mai
detto che dieci anni più tardi le parole si sarebbero tramutate in
realtà?
At the Saturn Awards, Kevin Feige revealed
an alternate version of the post-credits scene from ‘IRON MAN’ with
Nick Fury mentioning “mutants” and “radioactive bug bites”. It will
be included in the upcoming INFINITY SAGA boxset. (Source: @BRMarvelNews)
pic.twitter.com/AqzTokEc67
Celebre interprete di film comici,
l’attore Nick Frost ha trovato la propria
consacrazione grazie alla cosiddetta Trilogia del
Cornetto, grazie alla quale ha potuto dar prova delle proprie
doti da interprete, nonché del suo carisma e della sua versatilità.
Con una fama cresciuta negli anni, Frost ha poi continuato a
rinnovarsi tanto al cinema quanto in televisione, dando vita a
personaggi rimasti iconici.
Ecco 10 cose che non sai di
Nick Frost.
2Parte delle cose che non sai
sull’attore
Nick Frost e Simon Pegg
5. È il miglior amico del noto
attore. Da sempre, Pegg e Frost formano un formidabile duo
comico, e insieme hanno dato vita ad alcuni tra i progetti comici,
sia televisivi che cinematografici, di maggior successo degli
ultimi anni. I due, che sono migliori amici nella realtà, hanno
infatti inizialmente realizzato la serie Spaced, grazie a
cui sono diventati famosi, per poi recitare insieme anche in
Paul e, prossimamente, nella loro nuova serie Truth
Seekers, dove interpretano due membri di un gruppo di
ricercatori del paranormale, i quali finiranno per smascherare una
tremenda cospirazione.
4. Hanno realizzato la Trilogia
del Cornetto. Ad aver reso celebri i due attori è
però la cosiddetta Trilogia del Cornetto, composta dai
film L’alba dei morti dementi, Hot Fuzz e La fine del
mondo. I tre film, di generi diversi tra loro, sono legati da
diversi elementi in comune, tra cui il cono gelato
cornetto, che dà il nome alla trilogia. Grazie a tali
film, i due attori hanno potuto affermarsi come nuovi interpreti
comici della scena britannica, capaci di dar vita ad una commedia
tanto originale quanto irriverente.
Nick Frost in Doctor Who
3. Ha interpretato un celebre
personaggio. Da sempre grande appassionato di
fantascienza, Frost ha avuto occasione di partecipare alla celebre
serie Doctor Who nello speciale natalizio andato in onda
nel 2014 tra l’ottava e la nona stagione. Per tale occasione,
l’attore ha ricoperto il ruolo di Babbo Natale, ottenendo
particolari lodi per la sua interpretazione. Frost, dal canto suo,
ha affermato che recitare nella celebre serie è stato per lui un
sogno divenuto realtà.
Nick Frost e le arti marziali
2. Ha preso lezioni di
combattimento. Per prepararsi al suo ruolo nella serie
Into the Badlands, dove hanno luogo numerosi scontri e
battaglie, l’attore ha raccontato di essersi sottoposto a diverse
settimane di allenamento nel combattimento e nelle arti marziali,
con l’intento di poter risultare realistico e credibile nella messa
in scena di queste. Tali allenamenti si sono rivelati tutt’altro
che semplici per lui, il quale ha però espresso il proprio piacere
nel poter partecipare attivamente alle riprese della serie, senza
bisogno di controfigure.
Nick Frost: età e altezza
1. Nick Frost è nato a
Romford, Inghilterra, il 28 marzo del 1972. L’attore è
alto complessivamente 173 centimetri.
Nick Frost, star di
Harry Potter, che interpreta Rubeus Hagrid nella
serie
HBO basata sulla popolare serie di libri di J.K.
Rowling, anticipa la sua imminente trasformazione nel
guardiacaccia di Hogwarts. Dopo diversi annunci importanti sul
cast, la serie TV dovrebbe entrare in produzione in estate presso i
Warner Bros. Studios Leavesden, dove è stata girata la serie
cinematografica. Frost si è unito al cast di Harry
Potter che finora include Dominic McLaughlin (Harry),
Arabella Stanton (Hermione), Alastair Stout (Ron), John Lithgow
(Silente), Janet McTeer (McGonagall), Paapa Essiedu (Snape) e Paul
Whitehouse (Filch).
In un’intervista con Ash Crossan di
ScreenRant per il live-action How to Train
Your Dragon, Frost parla di cosa significa interpretare
Hagrid nella serie Harry Potter della HBO. Parlando
dell’amato personaggio, Frost ha rivelato che, essendo lui
stesso padre, vede Hagrid come un protettore di Harry, Hermione
e Ron, e che intende proteggere i giovani attori.
Ha anche rivelato di aver visitato i
set e di aver iniziato a imparare il copione dalla showrunner
Francesca Gardiner. Leggi i suoi commenti qui sotto:
Sì. Guarda, sono un padre
anch’io, quindi sarò molto protettivo nei confronti dei bambini, e
penso che questo sia uno dei tratti fondamentali del rapporto di
Hagrid con loro. È molto protettivo nei loro confronti e,
onestamente, non vedo l’ora. Ho avuto l’opportunità di andare a
vedere alcuni set, stanno facendo crescere la barba di Hagrid, ho
visto il Cappello Parlante e alcune bacchette magiche. È
assolutamente incredibile. Avere la possibilità di iniziare a
imparare il copione di Francesca e passare del tempo con [il
regista] Mark Mylod è il motivo per cui ho voluto farlo fin
dall’inizio: poter raccontare di nuovo la storia ed essere Hagrid.
Ho la possibilità di essere Hagrid. È fantastico.
Cosa significa questo per
Hagrid nella serie HBO di Harry Potter
I commenti di Nick Frost hanno
fatto luce sucome la sua interpretazione di Hagrid sarà
leggermente diversarispetto alla versione di Robbie
Coltrane, che ha interpretato il ruolo nella serie di film. Frost
ha indicato che probabilmente si concentrerà maggiormente sulla
protezione del mezzo gigante nei confronti del trio principale e su
come l’amato personaggio ha agito come una figura paterna nella
storia. I commenti dell’attore sottolineano anche che, con l’inizio
delle riprese di Harry Potter ormai imminente, il cast ha iniziato
a prepararsi per i propri ruoli e per le riprese.
Frost ha già interpretato ruoli
da protettore in passato. Infatti, nelcast di How to Train
Your Dragon, in uscita nelle sale il 13 giugno, interpreta
Gobber the Belch, un guerriero, consigliere e amico di Stoick, che
fa da mentore a Hiccup e ad altri bambini per diventare cacciatori
di draghi. Sebbene i due progetti esplorino mondi e ambientazioni
fantasy diversi,sembra che ci possano essere alcune
somiglianze tra Gobber e Hagrid.
Come vedreste Nick Frost nei panni del Pinguino
nel DCEU? Soltanto ieri vi avevamo riportato la
voce secondo cui il personaggio dei fumetti potrebbe tornare presto
sul grande schermo in Birds of Prey, action
tutto al femminile con Margot Robbie in programma il prossimo
anno, e ora l’attore britannico si è detto disponibile per il
ruolo.
Il tweet del “consenso” è arrivato
poche ore dopo la diffusione del rumor, con un fan che proponeva
l’idea di Frost come nuovo Pinguino.
A scrivere del possibile ingaggio
del villain nel DCEU è stato il reporter di
Variety Justin Kroll su Twitter.
Queste le sue parole in
merito:
“Prendete questa notizia con le pinze, visto che le cose
cambiano continuamente in casa DC, ma ho sentito che il Pinguino
sarà probabilmente il villain principale in THE BATMAN. Nel caso in
cui Matt Reeves decidesse di seguire un’altra strada, la produzione
potrebbe portare il personaggio in Birds of Prey“.
“Reeves
sta ancora lavorando alla sceneggiatura“, continua Kroll,
“tuttavia nelle diverse sceneggiature di Birds of Prey
presentate finora, una contiene il Pinguino. Ad ogni modo, sembra
che la Warner Bros. voglia lanciare questo personaggio
nell’universo cinematografico prima prima
possibile“.
Arriva finalmente in Italia NICK CAVE 20000
DAYS ON EARTH, il film degli artisti e
filmmaker Ian Forsyth e Jane Pollard, accolto con entusiasmo dalla
critica al Berlinale e al Sundance Festival e già
considerato un’ode lirica e inventiva alla
creatività nonché un vero e proprio
spartiacque del genere che vede protagonista Nick Cave nei panni di
se stesso.
I 20.000 giorni sulla terra cui si
riferisce il titolo del film sono infatti quelli della vita
di Nick Cave, rockstar e scrittore di culto, icona
della musica rock internazionale. A differenza di quanto
accadrebbe in un documentario tradizionale, però, il
film intreccia finzione e realtà fondendoli
con un viaggio poetico e intenso in una “giornata
immaginata” della vita di Cave, per tracciare un
ritratto intimo e profondamente sincero del suo processo artistico.
Un ritratto tanto più vero quanto più capace di immergersi
nell’immaginario dell’artista australiano.
NICK CAVE – 20.000 DAYS
ON EARTH verrà proposto
in anteprima al Torino Film Festival il 27 novembre e
nelle sale italiane (elenco a breve su www.nexodigital.it) solo martedì 2
e mercoledì 3 dicembre. L’appuntamento è
dunque di quelli irrinunciabili perché NICK CAVE –
20.000 DAYS ON EARTH unisce narrazione a
visioni, scrittura a vita vissuta, musica a profonde sedute di
autocoscienza per svelare tutto il genio di Nick Cave (che nel film
interpreta se stesso), la sua conturbante personalità, il suo
straordinario stile narrativo e il suo rapporto esclusivo e intenso
con la parola e con la narrazione. Questo sorprendente viaggio
nella vita complessa e a volte solitaria di un uomo, di uno
scrittore e di una rockstar, viene condotto attraverso il suo
stesso racconto e i dialoghi con le persone a lui più vicine.
Dramma e realtà si combinano in ventiquattr’ore
fittizie nella vita del musicista per celebrare tutto
il potere trasformativo del suo spirito creativo.
Ian Forsyth e Jane Pollard, i due
registi inglesi, sono partiti per il loro lavoro da un’annotazione
scribacchiata da Cave nel suo diario: l’artista scopriva infatti di
aver raggiunto i 20.000 giorni di vita. Da qui lo spunto
per il film, realizzato riprendendo in totale libertà
la vita privata e pubblica del loro “attore”. Forsyth
e Pollard hanno piazzato le loro telecamere nelle stanze della casa
di Cave, a Brighton, nella sua auto, nello studio londinese dove il
musicista si reca quotidianamente. “Il fuoco sacro
dell’ispirazione non scende dal cielo. L’ispirazione è un bisogno
che va alimentato” spiega Cave “E perciò io vado in
ufficio tutte le mattine, per cercarla… Ci vado tra le 8 e le 9,
ogni giorno, e lì non trovo alcuna distrazione: solo una tastiera e
una scrivania“. Elementi che evidentemente corrispondono al
nutrimento quotidiano del suo processo creativo, che trova poi il
conforto galvanizzante del pubblico con i concerti e con l’uscita
dei dischi – un fiume inarrestabile a proprio nome, con i Bad
Seeds, con i Grinderman, o magari soltanto con il fido “partner in
crime” Warren Ellis, che con Cave ha firmato anche la colonna
sonora di questo film.
In occasione dell’uscita nei cinema
italiani del film -che nel cast vede la presenza dei Bad Seeds e di
una splendida Kylie Minogue- arriverà nei negozi anche
un vinile in edizione
limitata comprendente
l’ineditoGive us a
Kiss, suonato in alcune date del Push The Sky
Away tour, ed una versione di Jubilee
Streetregistrata alla Sidney Opera
House.
NICK CAVE – 20.000 DAYS ON EARTH è
distribuito in Italia da Nexo Digital e Feltrinelli Real Cinema in
collaborazione con Radio DEEJAY, MYmovies.it e
Rockol.
Nicholas Hoult è
uno di quegli attori che ha fatto la storia del cinema moderno
grazie anche alle sue diverse, quanto incisive interpretazioni.
L’attore ha iniziato a praticare questa attività sin da quando era
un bambino, dimostrando di saper scegliere i ruoli migliori ed
entrando nel cuore di milioni di persone in tutto il mondo.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Nicholas Hoult.
2. Ha lavorato spesso per il
piccolo schermo. L’attore non si è limitato a prestare la
propria opera solo per il grande schermo, ma ha lavorato spesso
anche nel mondo seriale. La sua prima apparizione risale al 1996
con Casuality, per poi lavorare in serie come
Metropolitan Police (2000), Holby City (2001),
Doctors (2001), Waking the Dead (2001),
Star (2003), Keen Eddie (2004) e Skins
(2007-2008), che gli conferisce grande popolarità. Dal 2020 è uno
dei protagonisti della serie The Great con il ruolo
di Pugachev.
Nicholas Hoult in About a
Boy
3. È il film che lo ha reso
celebre. Hoult acquista fama internazionale grazie alla
partecipazione, nel ruolo di Marcus, al film About a Boy – Un
ragazzo nel 2002. All’epoca l’attore aveva 13 anni e la sua
interpretazione ha stupito da subito critica e pubblico, che lo
hanno così tenuto d’occhio anche negli anni a seguire, in cui
l’attore ha continuato a dimostrare una certa maturità, fino a
divenire l’interprete completo che è oggi.
Nicholas Hoult è Lex Luthor in
Superman
4. Era stato considerato per
un altro ruolo. Come noto, Nicholas Hoult, Andrew
Richardson e Tom Brittney hanno fatto un
provino per il ruolo di Clark Kent / Superman, prima che venisse
scelto David Corenswet. Sebbene non sia stato scelto
per il ruolo del protagonista, alla fine Hoult ha ottenuto ruolo
della sua nemesi, Lex Luthor. L’attore ha raccontato di aver
trovato la cosa molto divertente, in quanto sin
da subito aveva pensato che sarebbe stato più adatto per il ruolo
di Luthor anziché per Superman.
Nicholas Hoult in
Nosferatu
5. È uno dei protagonisti
del film. Nicholas Hoult ha confermato nell’ottobre 2022
di essersi unito al cast di Nosferatu,
dopo diverse trattative, per interpretare il deuteragonista Thomas
Hutter. Il regista Robert Eggers ha affermato che
Hoult è stato scelto “per la sua versatilità e profondità nei
ruoli precedenti […] e ha dimostrato la sua capacità di adattarsi a
una vasta gamma di personaggi che ti immergono in un universo
gotico […] dove la sua interpretazione è un mix di eleganza e
oscurità in una performance che fonde il classico con il
contemporaneo.“
Nicholas Hoult in Mad Max: Fury
Road
6. Ha passato diverso tempo
al trucco. Per il suo personaggio di Mad Max: Fury Road,
l’attore ha dovuto passare ben due ore tutti i giorni al reparto
trucco, sia per l’applicazione di tatuaggi, sia per lo
“schiarimento” della pelle. Hoult ha raccontato di aver utilizzato
questo tempo per calarsi nella mentalità del suo folle personaggio,
cercando di visualizzare quanto più possibile il contesto in cui è
cresciuto e agisce.
Nicholas Hoult è Bestia in X-Men
7. Ha studiato per
interpretare la Bestia. Per X-Men – L’inizio, dove
l’attore riporta sullo schermo il celebre personaggio di Bestia, si
è preparato studiando la performance di Kelsey
Grammer che aveva già interpretato il personaggio in
X-Men: Conflitto finale (2006). Inoltre, ha anche
seguito un training fisico concernente l’atletica leggera, boxe e
sollevamento pesi. Ciò gli ha permesso di ottenere la giusta
fisicità, con la quale ha potuto interpretare personalmente molte
delle scene più complesse.
Nicholas Hoult, Jennifer Lawrence,
Bryanna Holly e i figli
8. Si sono frequentati per
quattro anni. Nicholas Hoult e Jennifer
Lawrence si sono conosciuti sul set di X-Men – L’inizio, dando
il via ad una storia durata dal 2010 al 2014, tra alti e bassi. In
seguito alla loro rottura, avvenuta dopo quattro anni e dovuta per
lo più alla distanza e ai rispettivi impegni di entrambi, i due
sono comunque rimasti in buoni rapporti, tanto da dividere il set
degli X-Men successivi senza problemi. Attualmente
l’attore è invece impegnato con la modella Bryanna
Holly, dalla quale ha avuto due figli.
Nicolas Hoult è su Instagram
9.Ha un
account sul celebre social. L’attore ha deciso di aprire
un proprio account ufficiale su questo social che è oggi seguito da
qualcosa come 1,4 milioni di persone. La sua bacheca, con oltre 200
post, lo vede protagonista di momenti lavorativi, con retroscena e
curiosità dai set su cui è stato. Di tanto in tanto è solito
pubblicare anche qualche post relativo a momenti di svago, in
compagnia di amici o della sua famiglia. Seguendolo si può dunque
rimanere aggiornati sulle sue attività.
L’età e l’altezza di Nicholas
Hoult
10. Nicholas Hoult è nato il
7 dicembre del 1989a Wokingham, nel Berkshire, in
Inghilterra. La sua altezza complessiva corrisponde a 1,90
metri.
In una recente intervista con
NME,
Nicholas Hoult è tornato a parlare
dell’attesissimo X-Men Apocalypse, nel
quale tornerà a vestire i panni di Bestia,
rivelando di non amare particolarmente tutti i cinecomic realizzati
negli ultimi anni. Queste le sue parole:
“A volte vedo certi cinecomic
che mi suscistano un senso di frustrazione incredibile. Sembrano
tutti uguali, collaudati, interessati soltanto a raggiungere la
vetta del botteghino. Ecco perché adoro la saga di X-Men, perché ci
viene messo il cuore e perché ci sono attori come Michael
Fassbender che riescono a dare davvero tanto ai loro personaggi.
Non li vedi soltanto per godere dello spettacolo, sapendo già da
subito che il supereroe di turno vincerà.”
Cosa ne pensate?
[nggallery id=1460]
“Sin dagli albori della civiltà, è
stato venerato come un Dio. Apocalisse, il primo ed il più potente
dell’universo degli X-Men della Marvel, ha accumulato i poteri di
altri mutanti, diventando immortale e invincibile. Risvegliatosi
dopo tanti anni, è disilluso dal mondo che trova e recluta un team
di mutanti potenti, incluso uno sfiduciato Magneto (Michael
Fassbender), per purificare l’umanità e creare un nuovo ordine
mondiale, su cui egli regnerà. Con il fato della Terra in bilico,
Raven (Jennifer Lawrence) con l’aiuto del Professor X (James
McAvoy) devono guidare un team di giovani X-Men per fermare il loro
nemico più potente di sempre e salvare l’umanità dalla
distruzione”.
Con Bryan
Singer alla regia e allo script,
in X-Men Apocalypsetornerà
anche Simon Kinberg a scrivere la
sceneggiatura che si baserà su una storia di Singer,
Kinberg, Michael
Dougherty e Dan Harris.
Inoltre ci sono
anche già i primissimi dettagli relativi alla trama del film: il
film sarà ambientato una decina di anni
dopo Giorni di un Futuro
Passatoe rappresenta un passo successivo nella
storia. L’aver alterato la storia nel film precedente ha causato
delle reazioni imprevedibili e incontrollate, e la nascita di un
nuovo e potente nemico. Charles (James McAvoy),
Erik/Magneto (Michael Fassbender), Raven/Mistica
(Jennifer Lawrence), Wolverine (Hugh
Jackman) e Hank/Bestia (Nicholas Hoult)
saranno raggiunti da Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri
X-Men per combattere contro il formidabile menico, una antica e
potente forza, determinata a causare un’apocalisse come mai si è
verificato nella storia dell’umanità.Oscar Isaac è stato scelto per
interpretare Apocalisse. Al cast si aggiungono
anche Sophie Turner (Jean
Grey), Tye
Sheridan (Ciclope), Alexandra
Shipp (Tempesta), Kodi
Smit-McPhee (Nightcrwaler), Lana
Condor (Jubilee), Olivia
Munn (Psylocke).
Lineamenti delicati, da classico
bravo ragazzo, ex bambino prodigio ora noto ai più come
X-man e zombie: parliamo di Nicholas Hoult,
il talentuoso ventenne in costante ascesa.
Biografia
Dai piccoli ruoli televisivi è
approdato a pellicole indipendenti e infine ai blockbuster
hollywoodiani, spaziando fra i generi e maturando di progetto in
progetto. Nicholas Hoult è praticamente cresciuto davanti
alla macchina da presa e, grazie alla sua versatilità, promette di
diventare una stella di punta della sua generazione.
Nicholas Caradoc Hoult nasce il 7
dicembre 1989 a Wokingham, Berkshire, in Inghilterra. Terzo di
quattro fratelli, è figlio di un pilota e di un’insegnante di
piano. Entra nel mondo della recitazione ad appena tre anni, quando
assiste a uno spettacolo teatrale insieme alla madre e viene notato
da un produttore che gli suggerisce profeticamente di tentare la
carriera di attore.
Nicholas Hoult, filmografia
Ragazzino molto precoce, seguendo
il consiglio alla lettera all’età di sei anni Nicholas debutta al
cinema nella commedia nera Relazioni intime, al
fianco di Julie Walters e Rupert Graves.
Appare in seguito in alcune serie
tv britanniche, tra cui il medical drama Casualty della BBC
e la serie Magic Grandad.
Ad appena 12 anni prende
un’importante decisione per il suo futuro. Nicholas decide infatti
di lasciare la scuola per studiare seriamente recitazione. Si
iscrive dunque alla Sylvia Young Theatre School, tra le più
prestigiose accademie d’arte drammatica di Londra.
Nel 2002 acquista
popolarità nel ruolo in cui lo abbiamo ricordato per anni, quello
di Marcus in About a Boy – Un ragazzo di Chris e
Paul Weitz. Nell’acclamata commedia tratta dall’omonimo romanzo
di Nick Hornby, Nicholas interpreta il figlio di una donna
cronicamente depressa (Toni Collette) che allaccia un
rapporto di amicizia con Will (Hugh Grant), un quarantenne
single che trascorre le sue giornate senza far nulla o alla ricerca
di una relazione sentimentale non troppo impegnativa. Quando però
si innamora di Rachel (Rachel Weisz), Will fingerà di essere
il padre di Marcus, il che lo porterà a perdere una buona dose di
superficialità e cinismo.
Con la sua semplicità e le sue
guance paffute, il giovane Nicholas ruba spesso la scena nel corso
della pellicola, di cui ricordiamo in particolare la scena dello
spettacolo in cui Marcus e Will “uccidono dolcemente” il pubblico
con la loro performance canora di Killing me
softly. About a Boy resta
un’esperienza memorabile per Nicholas, per la quale vince il premio
per la Best Performance by a Youth in a Leading or Supporting Role
– Male, assegnato dalla Phoenix Film Critics Society. Dopo aver
lavorato insieme in About a Boy, Nicolas e
Hugh Grant sono diventati buoni amici. In virtù di
tale complicità, il giovane attore è da molti considerato il figlio
ideale di Hugh Grant.
Il suo primo film americano è
The Weather Man – L’uomo delle previsioni (2005). Nel
film drammatico di Gore Verbinski interpreta il figlio
ribelle di Nicholas Cage.
Dopo aver completato la sua
istruzione presso il Farnborough Sixth Form College,
nell’Hampshire, Nicholas opta per una maggiore versatilità nella
sua carriera. Decide di allontanarsi dall’immagine di bravo ragazzo
partecipando alla provocatoria serie tv Skins. Tra
il 2007 e il 2008 veste dunque i panni dell’ambiguo Tony Stonem, un
giovane dall’esistenza tormentata a seguito di un trauma cerebrale.
Con questo ruolo, Nicholas attira un’ulteriore fetta di pubblico
conquistando una certa popolarità soprattutto presso il pubblico
femminile. Lascia tuttavia la serie dopo due stagioni per dedicarsi
ad altri progetti cinematografici.
Da star dei
teenager Nicholas diventa un attore più impegnato con A
Single Man. Il raffinato film d’esordio di Tom Ford
segna dunque una svolta nella sua carriera. Qui affianca Colin
Firth, alias George Falconer, insegnante omosessuale addolorato
dalla perdita del suo compagno. Nicholas interpreta Kenny, un
affascinante e brillante studente che con la sua ambiguità seduce
l’insegnante.
Acclamato dalla critica, il film
ottiene diversi riconoscimenti e nomine, tra cui la nomination a
Nicholas Hoult come Migliore stella emergente all’edizione
2010 dei BAFTA.
La sua splendida interpretazione in
A Single Man gli apre le porte di Hollywood e dei
kolossal americani. Nel 2010 ottiene così un ruolo di supporto nel
mitologico Scontro tra titani, accanto a Sam Worthington e Liam Neeson, dove interpreta un soldato greco.
Ottiene la consacrazione definitiva
presso il grande pubblico grazie alla sua partecipazione a X-Men: L’inizio, il prequel della trilogia sui
mutanti, diretto da Matthew Vaughn. Nicholas veste i panni
di Hank McCoy, lo scienziato dall’intelligenza sovrumana e con
qualche particolarità fisica, che vedremo in seguito trasformarsi
in Bestia. Approdato dunque all’universo Marvel, Nicholas riprenderà il
ruolo di Bestia nel sequel, X-Men: Days of Future Past, che sarà diretto da Bryan
Singer.
Il blockbuster sull’origine del
mutanti è stato una tappa fondamentale non solo per la carriera di
Nicholas, ma anche per la vita privata. Dal 2011 è infatti
impegnato sentimentalmente con la talentuosa collega Jennifer Lawrence, che in X-Men: L’inizio
era Raven/Mistica.
A gennaio vedremo Nicholas
Hoult vestire i panni di un’altra creatura lontana dai canoni
della bellezza nell’immaginario collettivo: sarà infatti lo zombie
R nell’atteso Warm Bodies, accanto a Teresa Palmer,
tratto dall’omonimo bestseller di Isaac Marion.
Marzo 2013 sarà invece la volta di
Il cacciatore di giganti, pellicola fantasy diretta da
Bryan Singer in cui Nicholas interpreta l’eroico
protagonista ed è affiancato da
Ewan McGregor, Stanley Tucci, Bill Nighy e Ian
McShane. Subito dopo lo vedremo in Mad Max: Fury Road, l’action post-apocalittico di
George Miller con Tom Hardy e Charlize Theron.
Tra i suoi idoli citiamo Peter
Sellers, Marilyn Monroe e Tom Hanks. Nicholas sogna di recitare per il grande
Clint Eastwood e chissà che, grazie al suo talento, il
suo sogno possa davvero realizzarsi.
Nicholas Hoult è
stato il grande protagonista della giornata di ieri 22 luglio del
Giffoni Film Festival, dove ha avuto modo di
parlare della sua carriera e del suo nuovo film
Equals, in arrivo nelle nostre sale il 4
agosto e dove la giovane star della saga di X-Men recita al fianco di
Kristen Stewart.
In una recente intervista, Hoult ha
parlato proprio del suo rapporto con la collega, rivelando che
l’aver cominciato a recitare da bambini non è in realtà l’unica
cosa che li lega. L’attore infatti ha spiegato: “L’aver
iniziato a recitare così giovane è sicuramente qualcosa che è parte
delle nostre vite. Parte di qualcosa che ci rende molto simili,
soprattutto per il fatto che non abbiamo studiato recitazione in
maniera tradizionale”.
Hoult ha poi aggiunto a proposito
del lavoro con la Stewart: “Siamo entrambi molto curiosi.
Kristen è davvero intelligente e capace di entrare subito in
contatto con le sue emozioni. Recitare con lei è stato fonte
d’ispirazione per me. Ci mette davvero passione quando deve
raccontare una storia. È fantastico lavorare con lei”.
Equals, diretto dal cineasta americano Drake
Doremus, è un film emotivamente e visivamente potente, scritto da
Nathan Parker e ispirato ad una storia di Doremus. Storia d’amore
piena di sfumature, il film è ambientato in un ideale mondo del
futuro dove gli esseri umani sono stati geneticamente modificati e
privati delle emozioni nel tentativo di proteggere la società dalla
guerra e dall’instabilità motivata dai desideri e dalle passioni
che hanno distrutto le generazioni precedenti. Ma il tentativo di
sopprimere i sentimenti non va sempre a buon fine e in alcuni
individui le emozioni riemergono. Il Collettivo definisce questa
malattia la Switched-On Syndrom (Sindrome dell’accensione) o SOS. E
quando una crisi sanitaria mette a rischio la sopravvivenza della
società, tutti coloro che mostrano i sintomi della SOS sono
sottoposti a pesanti trattamenti farmacologici o inviati al Den,
un centro correzionale dal quale nessuno è mai
tornato.
Kristen Stewart e Nicholas Hoult sono Nia e
Silas, gli sfortunati amanti del film che s’incontrano sul
luogo di lavoro, la rivista scientifica, Atmos. Quando Silas
comincia a mostrare i primi sintomi di SOS e sente un risveglio di
emozioni, viene irresistibilmente attratto da Nia, che a sua volta
tenta di nascondere la sua SOS. Ma più cercano di celare i
loro sentimenti, maggiore diventa l’attrazione reciproca. Tuttavia,
la felicità per la nuova e sconosciuta intimità, si accompagna alla
paura di essere scoperti e mandati al Den. Con l’aiuto di un gruppo
di sostegno formato da persone affette da SOS, Nia e Silas
capiranno che la loro unica possibilità di salvezza è la
fuga.
Sarà Nicholas Hoult
a interpretare Nikola Tesla in The
Current War, il film che vede già protagonisti
Michael Shannon e Benedict Cumberbatch che invece
saranno rispettivamente George Westinghouse e
Thomas Edison.
Si tratta di un progetto che sarà
prodotto e distribuito da The Weinstein Company. La regia è
stata affidata a Alfonso Gomez-Rejon, di cui
abbiamo visto lo scorso anno il delizioso Quel fantastico peggior anno della mia
vita, mentre la sceneggiatura è firmata
da Michael Mitnick.
Ambientato a partire dal 1880, il
film si concentra sulla storica guerra delle correnti elettriche
che coinvolse i pionieri del campo George Westinghouse,
sostenitore della corrente alternata per il sistema di
distribuzione dell’energia, e Thomas Edison, che invece difendeva
la maggiore efficienza della corrente continua.
Timur Bekmambetov,
che all’inizio era stato preso in considerazione per la regia,
produrrà Current War al fianco
di Steve Zaillian e Garrett
Basch.
Nicholas Hoult
vanta una carriera già lunga, nonostante la giovane età, e molti
film di successo nel suo curriculum vitae. Da About a
Boy, fino a Mad Max Fury Road, passando
per il franchise degli X-Men, Hoult si
sta cstruendo una solida e variegata carriera. Al momento è
impegnato sul set di Sand Castle, di
Fernando
Coimbra, al fianco di Logan-Marshall
Green e Henry Cavill.
Ricordiamo che, l’ultima volta che
abbiamo visto il personaggio di Nikola Tesla sul
grande schermo, è stato in The Prestige
di Christopher Nolan, interpretato
dal compianto David Bowie.
Nicholas Hoult, che
abbiamo visto di recente in Mad Max Fury
Road e che vedremo il prossimo anno in
X-Men Apocalypse, sarà JD
Salinger nel film diretto da Danny
Strong, Rebel in the Rye. La
storia segue la biografia del famoso autore scritta da
Kenneth Slawenski, JD Salinger: A
Life.
La storia si concentra sulla nascita
de Il Giovane Holden, romanzo di formazione per eccellenza
e opera più famosa di Salinger, attraversandone però tutta la vita,
dall’adolescenza turbolenta, alla Guerra Mondiale, fino alla
collaborazione con il New York Times.
Alex Walto, della
casa di produzione Bloom che curerà il film, ha dichiarato: “Il
Giovane Holden è un classico di formazione che ha ancora valore
dopo sei generazioni. Il mondo è ancora oggi affascinato da JD
Salinger, che sarà portato in vita dal talentuoso Nicholas Hoult in
questo enigmatico ruolo”.
Nicholas Hoult, che interpreta Lex Luthor nel prossimo
Superman di
James
Gunn, spiega perché l’eroe DC non piace a Lex Luthor.
Negli ultimi 85 anni, Lex ha condiviso una rivalità leggendaria con
l’Uomo d’Acciaio, e molti adattamenti
cinematografici e televisivi hanno messo in mostra questa dinamica.
In uscita il 9 luglio 2025, Superman mette per la
prima volta a confronto il Lex di Hoult con il Clark Kent di
David Corenswet.
Prima del debutto del film,
Nicholas Hoult ha spiegato perché la sua versione
di Lex odia l’eroe. L’attore ha dichiarato: “Penso che sia
questo il motivo per cui è divertente approfondire la questione con
Lex. Credo che uno dei motivi sia che si è impegnato per essere in
un certo senso un eroe, una figura divina, e crede di meritare
questa adorazione, rispetto e amore da parte
dell’umanità”.
Hoult ha descritto il suo Lex come
“guidato dall’amore“, il che lo rende invidioso dell’eroe.
Ha spiegato: “Poi arriva Superman e in un certo senso ottiene
tutta l’adorazione che sente di meritare lui. Quindi c’è un po’ di
questo e, sì, gelosia e paura e tutte queste cose mescolate nel
crogiolo, suppongo.”
Nicholas Hoult ha
già discusso del perché Lex odi Superman all’inizio di quest’anno.
L’attore ha posto una domanda interessante: “Se qualcuno ha il
potere assoluto e la capacità di fare qualsiasi cosa, cosa succede
quando ciò che fa non è in linea con la convinzione di tutti su ciò
che è giusto?” Questa prospettiva differisce leggermente dalla
sua spiegazione più recente.
Le affermazioni di Hoult possono
sembrare in qualche modo contraddittorie in superficie, ma hanno un
filo conduttore: invidia e presunzione. Lex, in
molte iterazioni, si ritrova a invidiare l’immenso potere di
Superman e l’adorazione che questo gli porta. Nella sua mente, Lex
si è guadagnato entrambi, quindi vedere qualcun altro celebrato per
il suo immenso potere lo fa infuriare.
Il cast di Superman
Superman è il primo
film dei DC Studios scritto e diretto da
James Gunn, con
David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.
Nel cast anche
Rachel Brosnahan,
Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan,
Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio,
María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor
Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio
distribuito da Warner Bros. Pictures.
“Superman”, il primo film dei DC Studios
in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto
il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il
suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe
originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica
di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un
Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella
bontà del genere umano.
Produttori esecutivi di
“Superman” sono Nikolas Korda, Chantal
Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è
avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il
direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle,
la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre
al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy
(“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).
Anche Nicholas
Hoult, dopo Tom Hiddleston, Ben Kingsley
e Mark Strong, è rientrato nel club dei british
villain. Ad aprire questo club esclusivo è stata la
Jaguar, che ha realizzato un altro spot (dopo questo che potete vedere al questo link)
in cui anche Hoult si misura con la ‘cattiveria’.
Ovviamente, come nel caso
precedente, anche in questa occasione il modello implicito del
villain sembra essere quello bondiano.
Dopo essere rimasto nel limbo per
anni, l’adattamento di Birdsong, romanzo
firmato da Sebastian Faulks, sembra aver preso una
decisa accelerazione: la scorsa settimana è arrivata la notizia
dell’arrivo di Rupert Wyatt alla regia; ora è la
volta del protagonista, che sarà Nicholas
Hoult.
L’attore è attualmente sugli
schermi italiani con gli zombie in salsa sentimentale di
Warm Bodies e sbarcherà nuovamente al
cinema a breve con Jack The Giant Slayer.
Hoult si dovrà confrontare con l’interpretazione di Eddie
Redmayne, protagonista di una recentissima versione
televisiva, mandata in onda dalla BBC.
Protagonista di Birdsong è Stephen
Wraysford, giovane inglese con un lavoro di apprendista in
un’industria tessile nella Francia del 1910, che si innamora di una
donna sposata, che alla fine sceglie di tornare dalla propria
famiglia.
La vicenda in seguito compie un
salto temporale: ritroviamo Stephen nel bel mezzo della Battaglia
della Somme, nel corso della Prima Guerra Mondiale; infine, nuovo
salto fino al 1970, quando la sua nipote riscopre tutta la
storia…
In una recente intervista Wyatt ha
mostrato entusiasmo per la scelta di Hoult, un giovane attore
grazie al quale si potrà esplorare la storia senza tempo di un
ragazzo affranto da una tragica storia d’amore e venuto a contatto
con gli orrori della guerra.
Sebbene Nicholas Hoult stia entrando nella sua era da
cattivo sullo schermo, la star di Superman
era inizialmente in lizza per il ruolo da protagonista come
l’Uomo d’Acciaio. In vista dell’arrivo in
sala del film, Hoult e il co-protagonista David Corenswet hanno ricordato di essersi
incontrati quando hanno fatto il provino “lo stesso
giorno” per interpretare Clark Kent nel blockbuster DCU diretto da James Gunn.
“È molto imbarazzante. Sì, ho
fatto il provino per Superman”, ha detto Hoult
al conduttore ospite di Jimmy Kimmel Live!, Diego Luna, durante un’apparizione con
Corenswet. “Sono uscito da una delle scene del provino e ho
pensato: ‘Sì, non male. Ok’”, ha detto. “Ho girato
l’angolo e c’erano molte ombre sul set dello studio, e poi un
raggio di sole. David si era seduto in quel raggio di sole e se ne
stava lì, come se si stesse ricaricando dal sole… come fa Superman,
per ottenere i suoi poteri“.
Hoult ha continuato: “Mi sono
avvicinato per salutarlo, lui si è alzato e ho pensato: ‘Cavolo, è
circa due centimetri più alto di me. Guarda i suoi capelli. Guarda
la sua mascella’. Poi ha iniziato a parlare, gli ho stretto la mano
e ho pensato: ‘Le sue mani sono un po’ più grandi delle mie’. Poi
ha parlato e ho pensato: ‘Oh, anche la sua voce è un po’ più
profonda”. “E poi, in quel momento, mentre ci stringevamo
la mano, ho pensato: ‘Sarei felice se questo ragazzo fosse
Superman”.
Ho pensato: “Sei perfetto per
questo ruolo, davvero, sinceramente. … Ma anche: ”Ma che
cavolo!“, ha aggiunto Hoult. Corenswet ha ammesso di
“ammiro Nick come attore da molto tempo”, ricordando:
“E incontrarlo in questo contesto, entrambi vestiti da Clark
Kent… un po’ strano, appesi a dei cavi e leggendo questa
scena”. “È stato meraviglioso”, ha poi aggiunto
Corenswet. “E poi il giorno in cui ho scoperto che aveva
accettato di interpretare Lex Luthor, ho pensato: ‘Questa potrebbe
essere la cosa migliore che sia capitata a questo film, perché un
supereroe è interessante solo quanto il suo cattivo’. E sapevo che
Nick avrebbe portato qualcosa di davvero speciale”.
Nel cast anche
Rachel Brosnahan,
Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan,
Nathan Fillion,
Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de
Faría, Wendell Pierce,
Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva
Howell. Il film sarà al cinema dal 9
luglio distribuito da Warner Bros.
Pictures.
Superman, il primo
film dei DC Studios in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare
nei cinema di tutto il mondo quest’estate, distribuito da Warner
Bros. Pictures. Con il suo stile inconfondibile, James
Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo universo DC
reinventato, con una miscela unica di racconto epico, azione,
ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla
compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere
umano.
Produttori esecutivi di
Superman sono Nikolas Korda, Chantal Nong Vo e
Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è avvalso del
lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il direttore della
fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle, la costumista
Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre al
compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy
(“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).
Nicholas Hoult,
lanciatissimo grazie a Mad Max: Fury Road
e al prossimo X-Men:
Apocalypse, appare nelle prime suggestive immagini di
Kill your Friends, diffuse in esclusiva
da Empire.
Basato sull’omonimo romanzo di John
Niven, che lo ha adattato anche per lo
schermo, Kill your Friends segue le
vicende diSteven Stelfox, che avrà appunto
il volto di Nicholas Hoult, agente musicale
che nell’era del Britpop è alla costante ricerca del talento da
scovare e della hit da lanciare. Senza farsi mancare alcol, droga e
prostitute, oltre a derive sempre più black. Paragonato ad
un American Psycho in ambito
musicale,Kill your Friends segna il
debutto dietro alla macchina da presa di Owen
Harris e uscirà il 6 novembre nel Regno Unito.
Nel cast ci sono anche Jim
Piddock (che incarna Derek Summers, direttore
dell’etichetta per cui lavora Steven
Stelfox), James Corden e Tom
Riley.
Nicholas Hoult è il
protagonista del nuovo frenetico trailer di Kill
Your Friends, commedia nera di Owen
Harris tratta dall’omonimo romanzo del 2008 di
John Nivens.
Di seguito il video:
Trama:
Mentre il ventesimo secolo esala il
suo ultimo respiro con il Britpop al suo zenit, il ventisettenne
talent-scout Steven Stelfox sta forgiando la sua strada attraverso
l’industria musicale londinese. Impegnato in
una ricerca globale della prossima megahit e alimentato da avidità
e quantità disumane di cocaina, Stelfox indulge liberamente in
un’orgia infinita di autogratificazione, ma l’industria sta
cambiando velocemente e le hit si stanno prosciugando e l’unico
modo che ha di salvare la sua carriera è quello di portare l’idea
di “ferocia” a nuovi livelli di follia omicida.
Nel cast ci sono anche Jim
Piddock (che incarna Derek Summers, direttore
dell’etichetta per cui lavora Steven
Stelfox), James Corden e Tom
Riley.
Viso da bravo ragazzo e notorietà
raggiunta quando era ancora un ragazzino in About a
Boy, Nicholas Hout è un volto
piuttosto “pulito” del cinema di Hollywood. Adesso l’attore si
“sporca” in Kill Your Friends, commedia
nera di Owen Harris tratta dall’omonimo
romanzo del 2008 di John Nivens, dopo gli eccessi
pittoreschi di Mad Max Fury Road.
Nel cast ci sono anche Jim
Piddock (che incarna Derek Summers, direttore
dell’etichetta per cui lavora Steven
Stelfox), James Corden e Tom
Riley.