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Neil Marshall per l’antologia horror Tales of Halloween

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Neil Marshall per l’antologia horror Tales of Halloween

Neil Marshall, regista di Centurion con Michael Fassbender, ma anche regista per la nota serie tv Game of Thrones, sarà coinvolto in un nuovo interessantissimo progetto horror con a capo un team di numerosi registi. Si tratta di Tales of Halloween, pellicola antologica che sarà divisa in 10 episodi diretti da 11 registi, e che racconterà di storie di fantasmi, alieni ed assassini ambientate nei sobborghi americani, durante la notte di Halloween. Insieme a Neil Marshall, ci saranno anche Darren Bousman (Saw II, III e IV), Joe Begos (Almost Human), Axelle Carolyn (Soulmate), Adam Gierasch (Night Of The Demons), Andrew Kasch (Never Sleep Again: The Elm Street Legacy) e John Skipp (Stay At Home Dad), Mike Mendez (Big Ass Spider!), Dave Parker (The Hills Run Red), Ryan Schifrin (Abominable) e Paul Solet (Grace). Le riprese del film dovrebbero iniziare a novembre.

Fonte: Empire

Neil Labute pensa a un musical

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Neil LaBute vorrebbe portare sullo schermo Company, il musical di Stephen Sondheim rappresentato a Broadway negli anni Settanta e riportato a teatro in un revival nel 2006.

Neil Labute inaugura con Out of the Blue il 33° Noir Film Festival

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L’apertura del 33° Noir in Festival è stata affidata a Neil Labute, che con il suo Out of the Blue, propone un noir che si sposa perfettamente con i tratti del genere e che offre un ritratto di femme fatale affidato alla versatile Diane Kruger: “Marilyn è un personaggio che somiglia alle varie dark lady impersonate da Barbara Stanwyck o Jane Greer” spiega il regista, che con Out of the Blue vuole proporre “un tentativo di muoversi nel solco dei grandi classici del genere. Mi piaceva l’idea di una figura femminile più adulta del protagonista e che il protagonista perdesse subito la testa per questa donna.”

È proprio questa infatti una delle caratteristiche della splendida attrice di origine tedesca che hanno convinto Labute a voler lavorare con lei: “Ho scelto un’attrice che è in grado di rendere credibile ciò che il protagonista sceglie di fare, rischiando di mandare all’aria la propria vita in nome dell’attrazione che sente per lei fin dal primo momento. Diane Kruger mi è sembrata l’attrice perfetta, perché è un’artista che affascina e incuriosisce sia quando parla che quando resta in silenzio, e che può rendere plausibili anche situazioni estreme, come quelle che si verificano nel film”. 

Ma nessuna femme fatale funziona senza un altro personaggio che viene irretito e che subisce quel fascino così letale e irresistibile: “Per quanto riguarda Ray Nicholson (figlio d’arte, ndr), non lo conoscevo, ma quando ho avuto modo di vedere alcune delle sue interpretazioni, ho pensato: è perfetto per il ruolo, non è un criminale né un santo, è soltanto un ragazzo che aveva qualche problema nella gestione della rabbia, e infatti ha esagerato ed è finito in prigione, e adesso sta cercando di rifarsi una vita ma si ritrova invischiato in questa storia passionale e nelle sue conseguenze.”

Una controparte perfetta per il personaggio di Marilyn, quindi, per formare una coppia perfettamente inserita nel canone noir e sul quale costruire la storia del film, che fino alla fine pone degli interrogativi allo spettatore su quali siano le vere intenzioni di ogni personaggio.

Neil Labute viene da una solida esperienza teatrale che si rispecchia alla perfezione nella maniera che sceglie di mettere in scena soprattutto le scene di dialogo: “Adoro i dialoghi, adoro vedere la gente che parla e credo che attraverso le parole si possa creare la giusta tensione, dare un’idea di violenza e sopraffazione o al contrario intrattenere, divertire. In Out of the Blue vediamo spesso i personaggi che parlano senza il classico campo/controcampo. Diane e Ray hanno trovato entusiasmante lavorare così e anche a me piace, e anche questa modalità è molto classica. Ho appena rivisto Gilda e mi sono accorto di quanti dialoghi ci fossero. Le sceneggiature di allora erano il doppio di quelle attuali. Gli attori dell’epoca studiavano a lungo i copioni, molti di loro venivano dal teatro.”

Questa scelta riesce a diventare non solo di messa in scena ma anche drammaturgica dal momento che ci mostra solo quello che i personaggi vogliono che si sappia di loro, senza uno sguardo oggettivo sui loro racconti: “Nessuna delle cose che Marilyn racconta a Connor può essere verificata – spiega LabuteNon vediamo mai il marito di Marilyn, perché se lo vedessimo, lo giudicheremmo, e quindi scegliamo di credere o non credere alla donna. Questa maniera di procedere secondo me genera ambiguità. Ma non a tutti piace l’ambiguità. Molte persone vogliono andare in una sala e capire cosa sta succedendo e cosa è bene e cosa è male. Nei film noir non sempre è possibile, perché a volte i cattivi non vengono puniti e i buoni muoiono, ma secondo me è questo il bello.”

Parlando di come il film si inserisce nell contemporaneità, pur lavorando su un genere e su degli omaggi al cinema di genere noir classico, il regista continua: “La contemporaneità del film è piuttosto evidente, ovunque guardi te ne accorgi. Proprio questo mi ha indotto a scegliere location che avessero un aspetto molto classico. Sarebbe bello se qualcuno, magari fra 10 anni, vedendo il film si domandasse in che epoca è ambientato. Magari Out of the Blue non darà l’illusione di essere stato girato negli anni ’40, ma nemmeno lo scorso anno. Prendete la biblioteca in cui Connor lavora. L’ho vista e ho pensato immediatamente: ‘Accidenti, dobbiamo venire qui a girare’. In realtà era una libreria, ma l’abbiamo trasformata in una biblioteca simile a quelle di una volta. Abbiamo insomma cercato luoghi che non avessero una connotazione temporale, perché a suggerire la contemporaneità della vicenda c’erano già diversi elementi: le automobili, per esempio.”

Presentato al 33° Noir in Festival, Out of the Blue sarà prossimamente su Sky e Now.

Neil Jordan: il genio d’Irlanda

Neil Jordan: il genio d’Irlanda

Neil Jordan è il cineasta sicuramente più famoso nella storia irlandese, il più eclettico e talentuoso. Quest’anno alla kermesse capitolina dedicata al cinema Irlandese, Irish Film Festa, tenutasi alla Casa del Cinema e diretta dall’esperta critica Susanna Pellis, si è parlato molto di questo grande regista e nello stesso giorno sono state proiettate due opere, quella che segna il suo esordio nel 1982, Angel e quella più recente, Ondine del 2009.

Non tutti sanno che Jordan è un romanziere prima che regista e bravissimo sceneggiatore. Debuttò nel cinema nel 1980, lavorando come consulente alla sceneggiatura di Excalibur di John Boorman e girando un minidocumentario su quel set: The Making of Excalibur – Myth into Movie. Quell’esperienza fu per lui una vera e propria scuola di cinema, dopo di essa, nonostante i suoi grandi dubbi e le paure di buttarsi sul cinema, decise di debuttare alla regia con Angel nel 1982. Un thriller che dimostra già una sorprendente maturità per un film di esordio. La storia racconta di un carismatico sassofonista (interpretato dal bravo Stephen Ray) che dopo aver assistito all’uccisione di una ragazza cade in un vortice di violenza inaudita, di vendetta crudele verso i responsabili. Si trasforma in una sorta di giustiziere in un Irlanda del Nord già ampliamente devastata dal conflitto tra cattolici e protestanti. Un film ricco di citazioni soprattutto del cinema italiano di Antonioni. Molte furono le critiche mosse dai cineasti irlandesi che non tolleravano che uno scrittore, al suo primo esordio nella regia, avesse ottenuto il sostegno economico del nascente Irish Film Board, a discapito di cineasti già lanciati.

Nonostante le polemiche Neil Jordan continuò a scrivere soggetti e a trasformarli in film: si fece notare con due discreti successi, In compagnia dei lupi (1984) singolare remake della favola di Cappuccetto Rosso, trasformata in un film a tratti erotico, a tratti horror e per la regia di Monalisa (1986) un film definito “il miglior noir del decennio” che è valso l’Oscar alla migliore interpretazione maschile di Bob Hoskins che veste i panni di George, un autista scriteriato che dopo sei anni di carcere, si ritiene un osso duro, mentre invece nasconde un’anima fragile e ingenua. Monalisa si tratta di un film appassionato, energico e veloce, ma, a detta di molti critici, sopravvalutato. Neil Jordan riuscì comunque nell’intento di far conoscere il cinema irlandese al mondo intero. Inoltre dopo Monalisa, Neil Jordan diventò un regista famoso oltre oceano e la sua prima parentesi hollywoodiana si inaugurò con il discutibile remake di Non siamo angeli (1989) per il quale scelse due grandissimi artisti: Robert De Niro e Sean Penn. Nel 1991 girò Un amore, forse due, film molto personale.

Poi, nel 1991 arrivò un premio molto atteso, l’Oscar per la sceneggiatura di The Crying game – La moglie del soldato. Il film, distribuito in Italia con un titolo che tradisce quello originale, che invece si rifaceva alla canzone di Boy George, ottenne un successo in tutto il mondo, di pubblico e di critica. Il primo grande successo irlandese. Il film racconta di Fergus (interpretato dall’immancabile Stephen Rea), un militante dell’IRA (Irish Republican Army) il quale, pur sembrando all’apparenza forte e violento, è in realtà un uomo capace di amare, tanto da affezionarsi al soldato inglese di colore che deve tenere in ostaggio e da promettergli, in punto di morte, di prendersi cura della fidanzata. All’interno del film, due sono i nuclei narrativi che procedono parallelamente fino a intrecciarsi nel finale: quello politico e quello erotico. Ma l’intento principale del film di Jordan è quello di trattare i personaggi e le situazioni da loro vissute, in maniera ambigua. Fergus e il soldato Jody, nel corso della storia, offrono di sé immagini differenti dalla loro essenza: Jody è, un inverosimile soldato inglese sia per il fisico che per il colore di pelle; Fergus in Ulster è un terrorista costretto a recitare la parte del duro. Ma l’ambiguità estrema la ritroviamo in Deal, interpretato dal vero travestito Jaye Davidson, che ebbe una nomination all’oscar come migliore attore non protagonista. Un personaggio intensamente erotico e ambiguo, capace di cambiare look a seconda delle situazioni, passando dalla femminilità più disinvolta alla mascolinità più compiuta. La moglie del soldato è dunque un film complesso e sfuggente, labirintico che fa percorrere allo spettatore un percorso che lo porterà ad accettare la scelta di Fergus di amare Deal, seppur per metà uomo. Nel 1994 durante la sua seconda parentesi hollywoodiana, Neil Jordan diresse Intervista col vampiro che però non convinse la critica, nonostante il cast d’eccezione tra cui Tom Cruise e Brad Pitt.

Nel 1996 fu la volta dell’epico Micheal Collins che vinse il Leone d’oro a Venezia, definito pietra miliare del cinema irlandese. Un film che impegnò Neil Jordan per tredici anni tra studi e sceneggiature riscritte. Racconta sette anni della breve e intensa esistenza di Michael Collins (1891-1922), discusso eroe dell’indipendenza irlandese, ucciso in un’imboscata da altri irlandesi. Michael Collins è un film di guerra, guerra civile, la più disperata e atroce delle guerre, raccontato evidentemente dalla parte di Collins e contro De Valera, che si finisce per odiare. Locations autentiche, una fotografia artistica mirabile che sfrutta ogni luce naturale e l’intensa interpretazione di un cast quasi completamente irlandese e con un finale accompagnato dall’indimenticabile voce di Sinead O’ Connor.

Neil Jordan sembra non fermarsi mai e nel 1997 vinse l’Orso d’Argento come miglior regista per l’inedito The Butcher Boy. Film simbolico e visionario che studia i moti dell’animo umano. Ambientato in una piccola città irlandese negli anni ‘60, segue l’infanzia di un ragazzino Francie Brady (Eamonn Owens – Magdalene) che non riuscirà a evadere dalle brutture della sua famiglia: il suicidio della madre, la morte del padre alcolizzato, la reclusione in riformatorio, l’abuso sessuale a opera di un sacerdote.

Cadrà inevitabilmente nella pazzia e nella violenza. L’intero film procede come una sorta di monologo interiore, stream of cosciusness dell’adulto Francie, conservando l’autenticità del romanzo di McCabe, dal quale è tratto. Il merito più grande di Jordan va però all’aspetto visuale che destabilizza, contrapponendo ironicamente la tradizionale purezza del paesaggio irlandese ai crescenti disturbi psichici del ragazzo (l’inquadratura di un incontaminato lago azzurro fra il verde delle colline viene all’improvviso sconvolta da un’esplosione nucleare). “Un realismo magico e malato al tempo stesso che sovverte l’immaginario irlandese più tradizionale e rappresenta la miglior risposta del regista a chi lo ha sempre considerato uno scrittore solo prestato al cinema o un cineasta troppo asservito al mercato”. Così lo definisce Susanna Pellis nel suo libro Breve storia del cinema irlandese.

Neil Jordan: il genio d’Irlanda

Nel 1999 girò In Dreams, thriller paranormale con Annette Bening e Robert Downey Jr. e, lo stesso anno, diresse la coppia Ralph Fiennes e Julianne Moore nella trasposizione del romanzo omonimo di Grahame Greene, Fine di una storia, vincendo un BAFTA per la migliore sceneggiatura. Con l’arrivo del nuovo millennio, Neil Jordan decise di sperimentare co-produzioni internazionali, coinvolgendo Canada, Francia, Irlanda e Gran Bretagna nella commedia Triplo gioco (2003), che raccoglie nel suo cast Nick Nolte e il regista Emir Kusturica.Tornò invece a parlare di ambiguità sessuale nel 2005 con Breakfast on Pluto, il cui protagonista è un ragazzo figlio del peccato, nato da una relazione sessuale tra un prete e sua madre, che decide di diventare donna.  Infine, la più recente opera cinematografica realizzata dal grande Jordan, è Ondine – Il segreto del mare. Una favola malinconica e irreale che racconta la storia di Syracuse (Colin Farrell), un pescatore irlandese noto a tutti gli abitanti del villaggio col soprannome di Circus per via del suo passato da alcolizzato. Circus è divorziato da un’alcolista con la quale ha concepito sua figlia Annie (Alison Barry), vincolata alla sedia a rotelle e a una macchina per la dialisi, a causa dei suoi problemi di salute. Un giorno Circus mentre pesca, trova impigliata nella sua rete una ragazza che si fa chiamare Ondine (Alicja Bachleda). La ragazza, non ricorda nulla di sé ma è spaventata e confusa. Gradualmente nasce una storia d’amore magica tra i due. In paese la chiamano la donna venuta dal mare e la figlia Annie è convinta che sia una Selkie, una creatura marina che abita le leggende scozzesi,una foca che,uscita dalle onde,perde il suo manto e lo seppellisce per restare sulla terraferma con l’uomo che ama. Naturalmente come in ogni favola, si palesa un cattivo che vuol portare via la bella Ondine e che causerà non poche deviazioni narrative. Il ritmo è lento e scandisce con calma gli argomenti, sospesi tra il reale e l’immaginario. Una favola quindi, che purtroppo alla fine ci riporta a una realtà fin troppo cruda e noir che scuote lo spettatore. Ottima la fotografia di Christopher Doyle che ritrae un paesaggio incontaminato, perfetto palcoscenico di storie fantastiche, di miti e leggende sotto il cielo d’Irlanda. Splendida anche la colonna sonora affidata alla straordinaria sonorità dei Sigur Ros.

In conclusione non posso non sostenere quanto sia carismatico questo regista visionario, intelligente e capace di coinvolgere lo spettatore nella profondità dei suoi sentimenti. Un regista che dovrebbe essere più famoso in Italia e nel mondo intero perché ha molto da insegnare ai cinefili che, come me, vorrebbero intraprendere questa strada.

Neil Jordan parla di una ghost story e di The Graveyard Book

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Durante il recente tour promozionale per presentare Bysantium, una nuova storia di vampiri, il regista Neil Jordan ha rilasciato alcuni commenti circa un nuovo progetto a cui starebbe lavorando già da alcuni mesi.

Ho scritto una storia di fantasmi in un ambiente contemporaneo. Ho intenzione di terrorizzare la gente con una bella musica.

Se il progetto, ancora senza titolo, dovesse prendere il via, sarà girato in Europa orientale. Contemporaneamente però Jordan è tornato a parlare anche di The Graveyard Book, l’ambizioso progetto Disney mai realizzato su cui più volte il regista è stato interpellato:

E’ un emozionante meshing di sensibilità creativa, ma si è rivelato troppo costoso per la natura del progetto. Siamo dovuti andare dalla Disney per fare questo film, concepito inizialmente per le famiglie ed i bambini, ma The Graveyard Book sicuramente non era un film per famiglie.

Ricordiamo che Bysantium è approdato in questi giorni nei cinema americani.

Fonte: empire

Neil Gaiman, autore di Sandman accusato di violenza sessuale: l’articolo fiume di Vulture

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Lo scorso anno, Neil Gaiman è stato accusato di violenza sessuale da diverse donne. I racconti delle presunte vittime hanno riportato testimonianze relative a un modo di agire sistematico. Ora, l’autore di “The Sandman” e “Coraline è oggetto di una cover story di Vulture in cui otto donne hanno raccontato, nei dettagli, i loro incontri traumatici e non consensuali con Gaiman.

A luglio, Tortoise Media ha dato la notizia che Gaiman era stato accusato di violenza sessuale da due donne e ha pubblicato un podcast in sei parti, “Master“, che ha raccolto le accuse di cinque donne. Tuttavia, molte delle donne all’epoca volevano proteggere la propria identità, mentre un’importante organizzazione giornalistica non aveva ancora confermato l’intera portata della denuncia. Ora la cover story ha esposto la profondità della questione.

Nel pezzo del New York Magazine, intitolato “There Is No Safe Word“, la giornalista Lila Shapiro ha parlato con otto donne che hanno avuto esperienze simili con Gaiman, quattro delle quali hanno anche partecipato al podcast di Tortoise. 

La delicatissima e complessa questione viene però esposta, nell’articolo in questione, in termini che non hanno molto di “giornalistico” e si aggirano più dalle parti della narrazione scandalistica, un problema da molti punti di vista: innanzitutto, le vittime vengono strumentalizzate per raccontare un “mostro”, in secondo luogo vengono messi nero su bianco dettagli per il puro intrattenimento del lettore, come a volersi fermare a tutti i costi a vedere un incidente sul ciglio della strada, infine l’accusato, che dovrebbe subire processi in tribunale e non mediatici, viene tratteggiato semplicemente come una bestia prevaricatrice. 

La questione è ben più complessa di così, coinvolge intimità, dignità, paure, traumi e umanità che andrebbero tutelate e raccontate con i giusti termini negli spazi giusti, che certamente possono essere anche cover story di riviste illustri, ma che dovrebbero mantenere una dignità giornalistica. La parola ha ancora potere e influenza, sarebbe giusto trattarla con la cura che merita.

Per tutte le altre conclusioni che questa storia terribile richiede, consapevoli che alcuni traumi e alcuni abusi purtroppo sono irreparabili, si spera che i tribunali parleranno e faranno pagare la giusta pena ai colpevoli.

Neil Gaiman su Tom Hiddleston e Benedict Cumberbatch

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Vi abbiamo detto che Neil Gaiman aveva espresso la sua preferenza per l’attore che avrebbe dovuto interpretare Morpheus nell’adattamento cinematografico del suo Sandman. Ecco quanto vi avevamo detto:

In una recente intervista lo scrittore ha dichiarato che in un primo momento, tempo fa, pensava a Johnny Depp come protagonista, poi, dopo aver visto Benedict Cumberbatch in Sherlock avrebbe voluto lui. Purtroppo per Gaiman però Cumberbatch è appena entrato nell’universo Marvel con Doctor Strange, è così Gaiman ha concluso “Tom Hiddleston è ancora lì fuori”.

Adesso però Gaiman si rimangia quanto detto, dicendo che si trattava di uno scherzo. Ecco quello che ha twittato:

Neil Gaiman Sandman

Sandman (The Sandman) è una serie a fumetti scritta da Neil Gaiman e pubblicata dalla DC Comics tra il 1989e il 1996. La serie originale è composta da 75 albi che sono stati successivamente riuniti in 10 volumi, cui si aggiunge “Notti Eterne”, del 2004 e The Sandman: Overture, miniserie del 2013 che racconta le origini di Sandman e serve da prequel della serie. Protagonista della serie è Sogno, la personificazione antropomorfa dei sogni e delle storie.

Fonte: CBM

Neil Gaiman risponde alle accuse. Ecco le conseguenze sui suoi progetti per cinema e tv

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Neil Gaiman ha risposto all’articolo di copertina del New York Magazine in cui diverse donne accusavano l’autore di violenza sessuale, scrivendo sul suo blog personale: “Non ho mai avuto rapporti sessuali non consensuali con nessuno. Mai”.

Nella dichiarazione completa, pubblicata sul blog di Gaiman martedì mattina, l’autore ha espresso rammarico per come ha gestito le relazioni personali, scrivendo che “ero emotivamente non disponibile mentre ero sessualmente disponibile, egocentrico e non così premuroso come avrei potuto o dovuto essere”. Tuttavia, ha negato le accuse di violenza sessuale: “Non sono disposto a voltare le spalle alla verità e non posso accettare di essere descritto come qualcuno che non sono, e non posso e non voglio ammettere di aver fatto cose che non ho fatto”.

A luglio, Tortoise Media aveva diffuso la notizia che Gaiman era stato accusato di violenza sessuale da due donne e ha pubblicato un podcast in sei parti, “Master“, che ha trattato le accuse di cinque donne. Tuttavia, l’articolo del NY Mag ha amplificato la storia.

I progetti per cinema e tv di Neil Gaiman

Neil Gaiman ha negato strenuamente tutte le accuse contro di lui da quando è uscito il podcast Tortoise, affermando che tutte le relazioni erano consensuali. Tuttavia, dopo il rapporto di Tortoise a luglio, diversi progetti cinematografici e televisivi di Gaiman sono stati interessati. La terza stagione di “Good Omens” di Prime Video si concluderà ora con un episodio di 90 minuti, con Gaiman che non fa parte della produzione. La Disney ha sospeso la produzione del suo adattamento cinematografico di “The Graveyard Book” e Netflix ha cancellato “Dead Boy Detectives“, anche se non è chiaro se fosse correlato alle accuse. Ma la seconda stagione di “The Sandman” dovrebbe comunque uscire quest’anno su Netflix, oltre all’adattamento della serie “Anansi Boys” di Prime Video.

Neil Gaiman firma con Amazon Studios per Good Omens

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Neil Gaiman firma con Amazon Studios per Good Omens

Amazon Studios annuncia di aver finalizzato un accordo con Neil Gaiman, scrittore visionario e pluripremiato. Neil Gaiman, autore dell’attesissima serie Amazon Original Good Omens, e vincitore del premio letterario Hugo per American Gods, lavorerà in esclusiva con gli Amazon Studios per la creazione di serie televisive che saranno rese disponibili a livello globale su Amazon Prime Video in più di 200 paesi e territori.

“Neil Gaiman è uno scrittore dal talento eccezionale che è in grado di creare mondi unici, multi dimensionali e narrativamente ineguagliabili” sostiene Jennifer Salke, Head of Amazon Studios. “I suoi fan sono appassionati ed entusiasti e siamo fortunati di poter condividere il suo talento con tutto l’audience di Prime Video

“Mi sono deciso ad accettare questo incarico dopo aver lavorato splendidamente con il team di Amazon per la realizzazione di Good Omens” sostiene Gaiman. “Sono persone entusiaste, intelligenti e non erano intimoriti da Good Omens, un prodotto così diverso dagli altri.Volevano creare qualcosa di unico ed eccitante. Sono emozionato all’idea di avere una casa in Amazon dove potrò fare televisione come nessuno l’ha mai vista prima, non come Good Omens ma sicuramente inusuale e divertente”

Accreditato come uno degli autori di fumetti moderni, Gaiman è uno scrittore prolifico il cui lavoro – tra cui prosa, poesia, film, giornalismo, fumetti, testi di canzoni e dramma – attraversa generi e raggiunge il pubblico di tutte le età.

Neil Gaiman

Ha iniziato la sua carriera in Inghilterra come giornalista e biografo, prima di dedicarsi alla sua graphic novel Violent Cases, la prima di molte collaborazioni con l’artista Dave McKean, che ha portato alla pubblicazione di Black Orchid grazie a DC Comics. Dopo Violent Case e Black Orchid è la volta di Sandman, fumetto che ha ricevuto numerosissimi premi tra cui il World Fantasy Award for Best Short Story, il primo fumetto ad avere mai ricevuto un premio letterario. Per il 25esimo anniversario di Sandman, Gaiman ha scritto Sandman: Overture, che è stato il besteseller numero uno in classifica per il New York Times e ha vinto nel 2016 il premio Hugo Award for Best Graphic Novel.

Coraline di Gaiman ha vinto molti premi incluso il British Science Fiction Award, è stato adattato a musical da Stephin Merritt ed è stato l’ispirazione per il film di animazione diretto da Henry Selick che si è assicurato un BAFTA come miglior film di animazione e ha ricevuto una nomination agli Oscar sempre nella stessa categoria. Il suo romanzo The Graveyard Book, che ha vinto in Inghilterra la Carnegie Medal e in USA la Newbery Medal, il premio più alto per la letteratura dei bambini, è già in fase di adattamento per un film.

Gaiman ha scritto il copione originale per la serie televisiva BBC Neverwhere; il primo lungometraggio di Dave McKean, Mirrormask, per la Jim Henson Company, e ha co-scritto la sceneggiatura di Beowulf di Robert Zemeckis. Ha prodotto Stardust, il film di Matthew Vaughn basato sul suo libro. Ha scritto e diretto due film: A Short Film About John Bolton e per Sky Television’s Statuesque. Il suo romanzo American Gods è stato adattato per Starz e il suo personaggio di The Sandman è stato adattato per Lucifero della FOX.

È l’autore più venduto secondo il New York Times con i romanzi Neverwhere, Stardust, American Gods, Anansi Boys, L’oceano alla fine della corsia (vincitore del National Book Award in UK Book Awards 2013) e Good Omens (con Terry Pratchett), così come le raccolte di racconti Smoke and Mirror, Fragile Things e Trigger Warning. La sua prima raccolta di cortometraggi, Smoke and Mirrors: Short Fictions and Illusions, è stata nominata per i MacMillan Silver Pen Awards del Regno Unito come la migliore raccolta di racconti dell’anno. Il suo libro più recente, Norse Mythology, è diventato un bestseller internazionale e un fenomeno editoriale

Le sue collezioni e libri illustrati per i giovani lettori includono: M is for Magic; la trilogia di Interworld, co-autore di Michael Reaves; The Day I Swapped My Dad for Two Goldfish; The Wolves in the Walls – che è stato trasformato in un’opera dallo Scottish National Theatre; il Crazy Hair selezionati da Greenaway, illustrati da Dave McKean; The Dangerous Alphabet, illustrato da Gris Grimly; Blueberry Girl; e Instructions, illustrato da Charles Vess, e il Bestseller vincitore di Greenaway The Sleeper and the Spindle, illustrato da Chris Riddell.

Neil Gaiman e la moglie citati in giudizio per stupro e tratta di esseri umani

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Lunedì l’autore Neil Gaiman è stato accusato di aver ripetutamente violentato la sua ex babysitter, la denuncia riprende le accuse sollevate per la prima volta in un podcast di Tortoise Media l’anno scorso.

Scarlett Pavlovich ha anche citato in giudizio la moglie di Gaiman, Amanda Palmer, sostenendo che era a conoscenza della sua storia di molestie sessuali quando ha assunto Pavlovich per lavorare per loro. Lo studio accusa sia Gaiman che Palmer di tratta di esseri umani.

Gaiman e Palmer avrebbero approfittato di Pavlovich, sapendo che era indigente e soffriva di problemi di salute mentale. Quando andò a lavorare per loro come tata, la coppia viveva in case separate a Waiheke Island, vicino ad Auckland, in Nuova Zelanda. Nei mesi successivi, Pavlovich sostiene che Gaiman l’ha ripetutamente violentata.

“Gaiman ha avuto molti rapporti sessuali non consensuali con Scarlett”, afferma la causa. “Quegli atti erano abusivi e degradanti… Scarlett ha sopportato quegli atti perché avrebbe perso il lavoro, la casa e il sostegno alla futura carriera promesso se non l’avesse fatto”.

Le accuse a Neil Gaiman

Il passaggio a azioni legali fa seguito a un articolo fiume di Vulture, uscito poche settimane fa, in cui venivano riportati nel dettaglio i presunti abusi di Neil Gaiman ai danni di Pavlovich e di altre donne. L’articolo a sua volta è stato il seguito del podcast di Tortoise Media della scorsa estate. Neil Gaiman ha risposto all’articolo sul suo blog, dicendosi completamente innocente di ognuna delle accuse che gli sono state rivolte.

Al momento Dark Horse Comics, l’etichetta che pubblicava le opere dell’autore, lo ha allontanato, mentre Netflix ha deciso che The Sandman, serie di successo basata sul capolavoro di Gaiman, si chiuderà con la seconda stagione, con un finale appropriato già girato.

Neil Gaiman annuncia il videogioco Wayward Manor

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Neil GaimanNotizia incredibile per i fan di Neil Gaiman, l’autore ha appena annunciato che una nuova storia sta per arrivare e che questa volta sarà per un nuovo medium, non più romanzo, o film, o fumetto ma bensì un videogioco. L’acclamato autore britannico di successi come Sadman, Coraline, Stardust, ha dato la notizia tramite un video nel quale spiega il nuovo impegno:

Ecco qualche estratto tradotto dal video:

Per un po ‘di tempo c’è stata una storia che ho voluto raccontare, qualcosa ispirato al genere di film che ho amato quando ero un bambino”, ha detto Gaiman. “Ma ho continuato a incappare nello stesso problema: questo non lo sento come un romanzo. Sentivo come se fosse qualcosa che dovreste sperimentare voi stessi in prima persona. Così oggi, sono orgoglioso di annunciare il mio primo video gioco in assoluto,Wayward Manor.

Ambientato in atmosfere gotico vittoriano racconta una storia che ruota attorno a una casa pastorale nel 1920, i giocatori dovranno svelare il mistero di un fantasma (giocatore) in cerca di una tranquilla vita dopo la morte. Quando un numero notevole di personaggi si muove in Manor Wayward e lo svegliano dal suo sonno post mortem, il fantasma deve trovare modi sempre più creativi e brillanti per spaventarli. Quando il fantasma viene a sapere di più sui personaggi viventi, scopre molte cose  legate alla propria morte e alla vita dopo la morte, e il pericolo da li sono tutti ad affrontare. MANOR Wayward sarà disponibile giusto in tempo per le vacanze su PC, Mac, tablets.

MANOR Wayward è stato sviluppato da The Odd Gentleman,  un premiato studio indipendente di videogiochi, insieme con Moonshark, un editore di gioco co-fondato dalla Creative Artists Agency (CAA). Il videogame sarà rilasciato con una campagna di prevendita unica ed esclusiva, che offrirà ricompense per i come edizione limitata, la possibilità di nominare un personaggio del gioco, e anche udite udite, una cena privata con Gaiman. Le Prevendita possono essere acquistate a questo link: www.WhoHauntsNeil.com.

Fonte Cs.net

Neil Gaiman abbandonato dalla Dark Horse Comics dopo le accuse di violenza sessuale; cancellato Anansi Boys

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Dopo l’articolo del New York Magazine della scorsa settimana che delineava – in inquietanti dettagli – le nuove accuse di violenza sessuale mosse a Neil Gaiman, l’acclamato scrittore è stato abbandonato dalla Dark Horse Comics.

L’editore ha pubblicato questo Tweet venerdì sera. “Dark Horse prende sul serio le accuse contro Neil Gaiman e non pubblicheremo più le sue opere. Confermando che la serie di fumetti Anansi Boys e il volume raccolto sono stati cancellati.”

Per quanto ne sappiamo, il prossimo adattamento televisivo di Anansi Boys di Amazon non è stato influenzato dalle accuse, e nemmeno la seconda stagione di The Sandman di Netflix (anche se una terza sembra improbabile).

L’articolo di NYM, intitolato “There is no Safe Word“, contiene una serie di resoconti grafici degli eventi che si dice siano accaduti. Poco dopo la pubblicazione dell’articolo, Gaiman ha condiviso una lunga risposta sul suo blog personale, in cui nega tutte le accuse contro di lui.

The Sandman serie tv 2022Cosa aspettarsi da The Sandman 2?

Sta iniziando un viaggio che ci porterà dal giardino del Destino all’Inferno, dal Cuore del Sogno all’Antica Grecia e alla Francia rivoluzionaria, e da lì a luoghi che nemmeno io riesco a immaginare sullo schermo. Sarò paziente. Le cose belle stanno per arrivare“, ha detto il creatore Neil Gaiman nella sua precedente lettera per celebrare il 35° anniversario dei suoi fumetti di The Sandman.

The Sandman è interpretato da Tom Sturridge nel ruolo di Sogno, Gwendoline Christie nel ruolo di Lucifero, Vivienne Acheampong nel ruolo di Lucienne, Kirby Howell-Baptiste nel ruolo di Morte, Patton Oswalt nel ruolo di Matthew il Corvo, Jenna Coleman nel ruolo di Johanna Constantine, Mason Alexander Park nel ruolo di Desiderio, Donna Preston nel ruolo di Disperazione e altri ancora. Finora, Netflix non ha ancora fatto alcun annuncio riguardo ai nuovi attori che si uniranno al cast della seconda stagione.

La serie live-action The Sandman è scritta da Neil Gaiman (American Gods) e dallo showrunner Allan Heinberg (Wonder Woman, Grey’s Anatomy). David S. Goyer (Batman Begins, Foundation) è il produttore esecutivo del dramma della Warner Bros. Television.

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Neil Blomkamp: “Alien sarà un sequel del secondo film”

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Neil Blomkamp: “Alien sarà un sequel del secondo film”

Neill Blomkamp, che sta lavorando a una sceneggiatura per un nuovo film della saga di Alien, ha detto che il suo sequel non terrà conto degli eventi di Alien 3 del 1992 e Alien: La clonazione del 1997.

Il nuovo film sarà il fratello genetico di Aliens ha detto Blomkamp a Sky Movies si tratterà quindi di un sequel del secondo episodio (diretto da James Cameron nel 1986), e non terrà conto di Alien 3 e Alien: La clonazione“.

Sigourney Weaver, che riprenderà il suo ruolo di Ripley nel film, ha detto che pensa che Blomkamp è la persona giusta per concludere la saga. “Mi piacerebbe dare un finale adeguato  a quella che era una storia così eccellente”.

Alien 3, che ha segnato il debutto alla regia di Fincher, e Alien: La clonazione, per la regia di Jean-Pierre Jeunet da una sceneggiatura di Joss Whedon, non sono generalmente ben considerati dai fan del franchise sci-fi. Alien (1979) fu diretto da Ridley Scott, mentre James Cameron prese le redini e diresse Aliens – Scontro finale (1986). Staremo a vedere se Neil Blomkamp riuscirà a portare in auge una delle saghe più amate della storia del cinema.

Intano vi lasciamo una featurette di Sky Movies in cui Neil Blomkamp e Sigourney Weaver parlano di questo nuovo capitolo di Alien.

https://www.youtube.com/watch?v=Th8os-IfZhg

Fonte: The Hollywood Reporter

Neighbors: nuovo trailer e poster del film con Zac Efron

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Townies

Arrivano online, grazie alla Universal Pictures, un nuovo trailer ed il primo poster ufficiali di Neighbors, la nuova commedia diretta da Nicholas Stoller (The Five-Year Engagement) con protagonisti Zac Efron e Seth Rogen.

Neighbors trailer

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Neighbors poster

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Neighbors, il cui titolo in precendeza era Townies, è stato scritto da Andrew Cohen e Brendan O’Brien ed annovera nel cast anche Rose Byrne e Dave Franco. La storia del film ruota attorno ad una giovane coppia (Rogen e Byrne) che si trasferisce in una nuova casa e che si trova a dover fare i conti con il loro vicinato, una confraternita capitanata da un “rumoroso” leader (Efron).

La pellicola, prodotta da Seth Rogen insieme al suo storico partner Evan Goldberg, uscirà in America il 9 maggio 2014.

Fonte: Collider.com

Neighbors red band trailer del film con Zac Efron

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Neighbors red band trailer del film con Zac Efron

Attraverso Mtv.com è stato rilasciato il red band trailer ufficiale di Neighbors, la nuova commedia diretta da Nicholas Stoller (The Five-Year Engagement) con protagonisti Zac Efron e Seth Rogen. Insieme al trailer sono state diffuse anche alcune immagini esclusive, che trovate di seguito.

Neighbors red band trailer 

Neighbors immagini

neighbors-immagini

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Townies

Townies

Neighbors, il cui titolo in precendeza era Townies, è stato scritto da Andrew Cohen e Brendan O’Brien ed annovera nel cast anche Rose Byrne e Dave Franco. La storia del film ruota attorno ad una giovane coppia (Rogen e Byrne) che si trasferisce in una nuova casa e che si trova a dover fare i conti con il loro vicinato, una confraternita capitanata da un “rumoroso” leader (Efron).

La pellicola, prodotta da Seth Rogen insieme al suo storico partner Evan Goldberg, uscirà in America il 9 maggio 2014.

Fonte: ComingSoon

Neighborhood – Trailer Originale

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Neighborhood – Trailer Originale

Nel novembre 2012 arriverà in Italia “Neighbourhood watch” la nuova commedia con Ben Stiller, Vince Vaughn e Jonah Hill, per la regia di Akiva Schaffer.

Nei panni di Loki: Tom Hiddleston si racconta in How to Be a Superhero

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Indossare i panni di un supereroe è un privilegio o una maledizione? How to Be a Superhero, nuovo libro di Mark Edlitz, ha cercato di rispondere a questa domanda andando direttamente alle fonti. E visto che un vero supereroe non è tale senza un supercattivo, non potevano mancare neppure interessanti interviste ad alcuni autorevoli rappresentanti di questa controversa categoria.

Ecco alcuni passaggi dell’intervista a Tom Hiddleston, il Loki dell’Universo Cinematografico Marvel, pubblicati in esclusiva da Comicbookmovie:

Edlitz: Michael Chabon ha chiamato l’outfit indossato dai supereroi “secret skin,” pelle segreta, ossia un mezzo per rivelare la vera natura del personaggio che la sta indossando. In che maniera il costume di Loki rappresenta la sua pelle segreta?

Hiddleston: Gli abiti di Loki sono di pelle nera, moleskin verde e oro lucido, stratificati in modo da rendere il personaggio elegante, per far risaltare la sua vanità e la sua inclinazione per la magia. Allo stesso modo è un costume adatto alle battaglie, una vera e propria armatura: i suoi vestiti sono la sua difesa dal mondo esterno, anche lo schema dei colori ed il design sembrano suggerirlo, facendolo apparire ostile, pericoloso. Il suo elmo di corna, indossato solo in particolari occasioni di estrema formalità ed in battaglia, è un accessorio emblematico di questo supercattivo: le corna evocano l’iconografia nordica in cui il personaggio affonda le sue radici, ma al tempo stesso esplicitano chiaramente il suo animo diabolico.

Edlitz passa poi ad un registro più personale, chiedendo a Tom se indossando il costume di Loki si sia sentito potente, se questo l’abbia aiutato a trasformarsi nel personaggio. Questa la risposta di Hiddleston:

L’uniforme di Loki mi fa certamente sentire più alto, massiccio e solido; il peso delle code di pelle del lungo soprabito mi dà la sensazione di essere più ancorato a terra, e le cinghie aderenti del pettorale lo rendono un vero e proprio corsetto d’armatura, la mia schiena sembra più alta e più dritta, le spalle più ampie. Sì, mi sento davvero potente e pericoloso.

Quale è stata la parte migliore di essere un supercattivo? Incalza ancora Edlitz, ed Hiddleston risponde che senza dubbio è la gioia che ha dato al pubblico di tutto il mondo, di tutte le età e culture, per aver reso reale uno di questi personaggi leggendari. “La massima aspirazione di un attore è di riuscire a creare una connessione, se riesco a coinvolgere gli spettatori sento di aver fatto il mio dovere”.

How to Be a Superhero, primo libro ad esplorare il fenomeno dei supereroi dal punto di vista degli attori, oltre a quella di Tom Hiddleston riporta le interviste di Clark Gregg (Agent Coulson), James Marsden (Cyclops), Lou Ferrigno (Hulk), Alan Cumming (Nightcrawler), Adam West (Batman), Tim Daly (Superman), Yvonne Craig (Batgirl), Julie Newmar (Catwoman), Kevin Conroy (Batman) e Dean Cain (Superman), senza dimenticare gli attori che hanno raffigurato Flash, Lex Luthor, Lous Lane, Spider-Man, Daredevil e molti altri. Alcune chicche: la prima intervista completa ad Adrienne Palicki sul suo pilot di Wonder Woman mai andato in onda; interviste a Stan Lee, Jon Favreau (Iron Man) ed al cast del film unrealesed dei Fantastici Quattro di Roger Corman.

Negli USA una sentenza ha stabilito che l’arte prodotta dalle AI non può essere protetta da copyright

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Come riportato dall’Hollywood Reporter, un giudice federale degli Stati Uniti ha confermato la posizione dello United States Copyright Office (USCO) secondo cui l’arte interamente prodotta dalle Intelligenze artificiali non può essere protetta da copyright negli Stati Uniti. La decisione del giudice distrettuale statunitense Beryl Howell arriva in un momento in cui l’uso dell’intelligenza artificiale nella creazione di sceneggiature è una delle principali questioni che la Writers Guild of America (WGA) sta rinfacciando agli studios di Hollywood con lo sciopero che sta bloccando l’intera industria.

L’arte realizzata dalle AI è infatti un’opera prodotta da un processo di apprendimento automatico dell’intelligenza artificiale, il che significa che un computer/macchina ha appreso informazioni, come il lavoro passato e lo stile di altri artisti, descrizioni di personaggi e immagini, generando una nuova immagine a partire da quella conoscenza appresa. La conoscenza immessa nella macchina proviene quasi sempre dagli esseri umani, che spesso immettono anche nella macchina specifiche istruzioni guida per la realizzazione del prodotto artistico.

Ma l’effettiva creazione finale è generata dal computer/macchina. Nel 2022, dunque, l’USCO ha negato la protezione del copyright a Stephen Thaler e al suo dipinto generato dall’intelligenza artificiale (attraverso Midjourney), dal titolo “A Recent Entrance to Paradise“. Thaler ha a quel punto fatto causa al Copyright Office e la sentenza ora emessa è il risultato di quella causa. L’attuale posizione dell’USCO rimane dunque quella per cui gli esseri umani non hanno un effettivo controllo sull’arte prodotta dalle AI.

Uno strumento come Midjourney genera infatti immagini in modo imprevedibile. Di conseguenza, gli utenti non sono gli ‘autori’ ai fini del copyright delle immagini generate dalla tecnologia e, come dichiarato dall’USCO, “a causa della notevole distanza tra ciò che un utente può richiedere a Midjourney di creare e il materiale visivo che tale strumento effettivamente produce, gli utenti non possiedono un controllo sufficiente sulle immagini generate per essere trattati come la “mente principale” dietro di esse”.

Tale sentenza potrebbe entrare ora nel dibattito in corso tra gli sceneggiatori e gli studios, anche se quanto dichiarato dal giudice federale si applica ad ora unicamente all’arte visiva. Il copyright potrebbe invece essere assegnabile, ad esempio, ad una sceneggiatura che è stata scritta da un’AI e poi riscritta da un essere umano. Quindi gli studios di Hollywood potrebbero ancora spingere per l’uso delle AI senza preoccuparsi di perdere la protezione del copyright.

Negli UCI Cinemas arrivano le iniziative per il lancio di Guardiani della Galassia Vol. 3,

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UCI Cinemas dedica agli appassionati Marvel la possibilità di ricevere uno splendido omaggio e di partecipare al concorso lanciato per l’arrivo in sala, previsto per il 3 maggio, di Guardiani della Galassia: Vol. 3.

Acquistando online un biglietto per assistere alle proiezioni previste dal 3 al 7 maggio tutti gli spettatori avranno in omaggio l’esclusivo poster del film. Inoltre acquistando online e registrando entro il 19 maggio sul sito guardianidellagalassia3.ucicinemas.it il biglietto per le proiezioni in programma dal 3 al 14 maggio tutti gli amanti del team di improbabili Super Eroi parteciperanno a un fantastico concorso e avranno la possibilità di vincere il set musicale galattico dei Guardiani della Galassia, composto da: “Guardian Of The Galaxy: Vol 1 Vynyl” e “Guardian Of The Galaxy: Vol 2 Vinyl”, i vinili con le colonne sonore dei primi due capitoli della saga che segue le avventure di Peter Quill e della sua squadra, oltre a un paio di cuffie on ear wireless, un moderno giradischi, due altoparlanti di qualità e uno splendido amplificatore, tutti dotati di tecnologia Bluetooth. Una splendida occasione per apprezzare nel migliore dei modi uno degli elementi che hanno reso iconica la saga, ovvero le splendide musiche che fanno da sottofondo alle avventure dei Guardiani della Galassia.

Nel film Marvel Studios Guardiani della Galassia: Vol 3, l’amato gruppo di improbabili Super Eroi si sta ambientando a Knowhere. Ma non passa molto tempo prima che le loro vite vengano stravolte dal turbolento passato di Rocket. Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora, deve riunire la sua squadra intorno a sé in una pericolosa missione per salvare la vita di Rocket, una missione che, se non sarà portata a termine con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

Nel film Marvel Studios l’amato gruppo di emarginati sembra po’ diverso ultimamente. Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora, deve riunire intorno a sé la sua squadra per difendere l’universo, oltre a proteggere uno di loro. Una missione che, se non sarà portata a termine con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.

Per assistere agli spettacoli è possibile acquistare i biglietti presso le casse delle multisala del Circuito, tramite App gratuita di UCI Cinemas per dispositivi Apple e Android e sul sito www.ucicinemas.it. Saranno però validi per il concorso solo quelli acquistati attraverso i canali digitali del Circuito. I biglietti paper-less acquistati tramite App e i biglietti elettronici acquistati tramite sito danno la possibilità di evitare la fila alle casse con –FILA+FILM. Per maggiori informazioni visitare il sito www.ucicinemas.it.

Il gruppo ODEON Cinemas Group è il più importante circuito cinematografico europeo e fa capo alla società AMC Entertainment Holdings. In Italia è presente con il Circuito UCI CINEMAS, leader sul territorio nazionale con 41 strutture multiplex e un totale di 425 schermi.

Negli UCI Cinemas arriva la Frankenstein Junior Night al Cinema

Negli UCI Cinemas arriva la Frankenstein Junior Night al Cinema

Per tutti gli appassionati del Dottor Frederick Frankenstein, discendente del famoso barone Victor, il capolavoro comico di Mel Brooks, con l’indimenticabile doppiaggio di Oreste Lionello, torna nelle multisala del Circuito UCI dal 27 febbraio al 1° marzo con la Frankenstein Junior Night al cinema, tre notti di festeggiamenti in attesa del 50esimo anniversario del film uscito nel 1974. UCI ha pensato a un omaggio speciale per tutti gli spettatori che sceglieranno le sale del Circuito per assistere al grande ritorno di questo amatissimo cult: una sorpresa mostruosa da ritirare direttamente al cinema.

Una splendida occasione per apprezzare al meglio Frankenstein Junior, in questa versione restaurata digitalizzata distribuita da Nexo Digital, approfittando dell’esperienza cinematografica immersiva e di qualità offerta dal Circuito e portando a casa il ricordo di una bellissima serata in compagnia del geniale Gene Wilder nei panni del Dottor Frankenstein, dello straordinario gobbo Igor reso immortale da Marty Feldman, della terribile e innominabile Fraü Blucher interpretata da Cloris Leachman, della creatura – mostro portata in scena dall’immenso Peter Boyle, e di Madeline Kahn in Elizabeth.

La Frankenstein Junior Night al Cinema sarà proiettata dal 27 febbraio al 1° marzo in tutte le multisala del Circuito: UCI Bicocca (MI), UCI Luxe Campi Bisenzio (FI), UCI Casoria (NA), UCI Montano Lucino, UCI Firenze (FI), UCI Fiumara (GE), UCI Lissone (MB), UCI Cinepolis Marcianise (CE), UCI Luxe

Negli UCI Cinemas arriva il tour per il lancio di Un mondo a parte

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In occasione dell’arrivo in sala di Un mondo a parte, commedia distribuita da Medusa Film, UCI Cinemas ospiterà il tour del regista Riccardo Milani e dei protagonisti del film Antonio Albanese e Virginia Raffaele.

I tre, a partire dal 29 marzo, presenteranno il film in diverse multisala del Circuito, incontrando gli spettatori prima della proiezione. Di seguito le tappe del tour:

  • Venerdì 29 marzo: UCI Parco Leonardo alle ore 19:00
  • Sabato 30 marzo: UCI Luxe Campi Bisenzio alle ore 16:30
  • Domenica 31 marzo:  UCI Porta di Roma alle ore 19:30
  • Giovedì 4 aprile: UCI Cinepolis Marcianise alle ore 20:30
  • Venerdì 5 aprile: UCI Casoria alle ore 19:30
  • Sabato 6 aprile: UCI Showville Bari alle ore 19:45
  • Domenica 7 aprile: UCI Molfetta alle ore 20:00

Un mondo a parte racconta la storia del maestro elementare Michele Cortese, a cui sembra aprirsi una nuova vita. Dopo 40 anni di insegnamento nella giungla romana, Cortese, riesce a farsi assegnare all’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico: una scuola composta da un’unica pluriclasse, con bambini dai 7 ai 10 anni, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Grazie all’aiuto della vicepreside Agnese e dei bambini, il maestro supera la sua inadeguatezza metropolitana e diventa uno di loro. Quando tutto sembra andare per il meglio però, arriva la notizia che la scuola, per mancanza di iscrizioni, a giugno chiuderà. Inizia così una corsa contro il tempo per evitarne la chiusura in qualsiasi modo.

Negli UCI Cinemas arriva Coldplay – Music Of The Spheres: Live At River Plate

Dal 19 al 21 aprile nelle multisala del Circuito UCI torna la famosa band britannica con Coldplay – Music Of The Spheres: Live At River Plate, il film concerto che offrirà ai fan la possibilità di vivere l’acclamato spettacolo Music Of The Spheres World Tour dei Coldplay, che ha venduto più di 6 milioni di biglietti e ha ottenuto recensioni entusiastiche da parte di fan e critici. In questa speciale edizione cinematografica gli spettatori potranno assistere alla versione definitiva dello spettacolo trasmesso in diretta in tutto il mondo lo scorso ottobre, con audio remixato e rimasterizzato e immagini straordinarie, realizzate con 30 telecamere, droni e tecniche di ripresa a 360° dal regista Paul Dugdale, vincitore di un BAFTA e nominato ai Grammy.

Il film concerto, distribuito da Nexo Digital, include una serie di filmati che non sono stati mostrati durante l’evento in diretta, tra cui esclusivo materiale backstage e nuove interviste alla band. Gli spettatori vedranno i Coldplay alle prese con i classici successi della loro carriera, tra cui Yellow, The Scientist, Fix You, Viva La Vida, A Sky Full Of Stars e My Universe, in uno stadio di luci, laser, fuochi d’artificio e braccialetti LED. Tra le chicche anche la partecipazione della pluripremiata H.E.R. e di Jin dei BTS, che si esibisce al fianco dei Coldplay per il debutto dal vivo del suo singolo da record The Astronaut.

Coldplay – Music Of The Spheres: Live At River Plate sarà proiettato dal 19 al 21 aprile alle 21:00 in tutte le multisala del Circuito: UCI Bicocca (MI), UCI Luxe Campi Bisenzio (FI), UCI Casoria (NA), UCI Montano Lucino, UCI Firenze (FI), UCI Fiumara (GE), UCI Lissone (MB), UCI Cinepolis Marcianise (CE), UCI Luxe Marcon (VE), UCI Molfetta (BA), UCI Moncalieri (TO), UCI Orio (BG), UCI Parco Leonardo (RM), UCI Porta di Roma (RM), UCI Reggio Emilia (RE), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), UCI RomaEst (RM), UCI Torino Lingotto (TO), UCI Verona (VR), UCI Curno (BG), UCI Ferrara (FR), UCI Fiume Veneto (PN), UCI MilanoFiori (MI), UCI Perugia (PG), UCI Piacenza (PC), UCI Sinalunga (SI), UCI Alessandria (AL), UCI Arezzo (AR), UCI Showville Bari (BA), UCI Bolzano (BZ), UCI Cinemas Meridiana Bologna (BO), UCI Catania (CT), UCI Certosa (MI), UCI Megalò (CH), UCI Seven Gioia del Colle (BA),  UCI RedCarpet Matera (MT), UCI Luxe Maximo (RM), UCI Palermo (PA), UCI Pioltello (MI), UCI Luxe Palladio (VI) e UCI Villesse (GO).

Need For Speed: uscita posticipata

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Need For Speed: uscita posticipata

Sbarco nelle sale posticipato per la trasposizione cinematografica di Need For Speed, una delle serie più popolari di videogiochi dedicati alle corse: inizialmente prevista per il 7 febbraio 2014 , l’uscita del film slitterà al 14 marzo.

Il ritardo non è dovuto a complicazioni relative al cast o alla produzione, ma ad una semplice strategia volta ad evitare una concorrenza troppo serrata ai botteghini: nel febbraio del 2014 è infatti già prevista l’uscita del reboot di Robocop (anch’essa posticipata, ma di vari mesi, rispetto a quella iniziale, fissata per il 9 agosto) e quella del lungometraggio dedicato ai Lego; non stupisce che per Need For Speed si sia voluta evitare l’uscita in settimane già discretamente affollate da possibili concorrenti.

Diretto da Scott Waugh e scritto dai fratelli George e John Gatins, Need For Speed narrerà la storia di Tobey Marshall (Aaron Paul), un corridore da strada incastrato per la morte del suo migliore amico, che in seguito parteciperà ad una corsa in cerca di vendetta; del cast fanno parte Michael Keaton, Kid Cudi, Dakota Johnson, Dominic Cooper, Imogen Poots, Ramon Rodriguez, e Rami Malek.

Fonte: CinemaBlend

Need for Speed: tre adrenaliniche clip

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Need for Speed: tre adrenaliniche clip

Un terzetto di emozionanti e adrenaliniche clip di Need For Speed è stato pubblicato online. Si intitolano Welcome to DeLeon, The Bus e Wall St.Wipeout. Ve le mostriamo:

http://www.youtube.com/watch?v=cEDZ9HMSFMQ

Need For Speed, il film

Diretto da Scott Waugh e scritto dai fratelli George e John Gatins, Need For Speed narrerà la storia di Tobey Marshall (Aaron Paul), un corridore da strada incastrato per la morte del suo migliore amico, che in seguito parteciperà ad una corsa in cerca di vendetta; del cast fanno parte Dominic CooperImogen PootsRami MalekMichael KeatonDakota Johnson Ramon Rodriguez e Rami Malek.

Need For Speed è attesa per il 14 marzo 2014 e racconterà la storia di un pilota da corsa su strada (Aaron Paul) che decide di fare affari con un ricco e arrogante socio (Dominc Cooper), per poi finire incastrato dal suo collega. Uscito di prigione, decide di partecipare a una corsa da New York a Los Angeles con lo scopo di vendicarsi. Ma quando l’ex-partner apprende i suoi piani, decide di mettere una enorme taglia sulla testa del pilota: un gruppo di corridori illegali si metterà a caccia di lui con dei veicoli super potenti.

Fonte: IAmRogue

Need for Speed: Trailer del film tratto dal videogame

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Guarda il primo atteso trailer di Need for Speed, l’adattamento cinematografico del noto videogame della EA, diretto da Scott Waugh e con protagonisti Aaron Paul, Dakota JohnsonDominic Cooper, Imogen PootsRamon Rodriguez, e Rami Malek. La pellicola è prodotta da DreamWorks Studios e uscirà il 14 marzo 2014 negli USA. In Italia sarà distribuito da 01 Distribution.

Need For Speed, il film

Diretto da Scott Waugh e scritto dai fratelli George e John Gatins, Need For Speed narrerà la storia di Tobey Marshall (Aaron Paul), un corridore da strada incastrato per la morte del suo migliore amico, che in seguito parteciperà ad una corsa in cerca di vendetta; del cast fanno parte Dominic CooperImogen PootsRami MalekMichael KeatonDakota Johnson Ramon Rodriguez e Rami Malek.

Need For Speed è attesa per il 7 Febbraio 2014 e racconterà la storia di un pilota da corsa su strada (Aaron Paul) che decide di fare affari con un ricco e arrogante socio (Dominc Cooper), per poi finire incastrato dal suo collega. Uscito di prigione, decide di partecipare a una corsa da New York a Los Angeles con lo scopo di vendicarsi. Ma quando l’ex-partner apprende i suoi piani, decide di mettere una enorme taglia sulla testa del pilota: un gruppo di corridori illegali si metterà a caccia di lui con dei veicoli super potenti.

Need For Speed: svelate le auto in un nuovo video

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Need For Speed: svelate le auto in un nuovo video

C’è da scommettere che i veri protagonisti del film tratto dall’omonimo videogioco Need For Speed, non sarà Aaron Paulla star di Breaking Bad, ma saranno tutti quei bolidi a quattro ruote che verranno utilizzati nel film nei modi più spettacolari.

Una nuova featurette distribuita dalla casa di produzione si concentra sulle auto più eleganti del film.

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Fonte: Firstshowing

Need For Speed, il film

Diretto da Scott Waugh e scritto dai fratelli George e John Gatins, Need For Speed narrerà la storia di Tobey Marshall (Aaron Paul), un corridore da strada incastrato per la morte del suo migliore amico, che in seguito parteciperà ad una corsa in cerca di vendetta; del cast fanno parte Dominic CooperImogen PootsRami MalekMichael KeatonDakota Johnson Ramon Rodriguez e Rami Malek.

Need For Speed è attesa per il 7 Febbraio 2014 e racconterà la storia di un pilota da corsa su strada (Aaron Paul) che decide di fare affari con un ricco e arrogante socio (Dominc Cooper), per poi finire incastrato dal suo collega. Uscito di prigione, decide di partecipare a una corsa da New York a Los Angeles con lo scopo di vendicarsi. Ma quando l’ex-partner apprende i suoi piani, decide di mettere una enorme taglia sulla testa del pilota: un gruppo di corridori illegali si metterà a caccia di lui con dei veicoli super potenti.

Need for Speed: spot per il Super Bowl e trailer esteso

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Need for Speed: spot per il Super Bowl e trailer esteso

La DreamWorks ha diffuso online lo spot per il prossimo Super Bowl di Need for Speed, insieme ad un nuovo trailer esteso. Si tratta dell’adrenalinico adattamento del videogame più famoso di sempre, incentrato sul mondo delle auto da corsa, diretto da Scott Waugh (Act of Valor)  e interpretato da Aaron Paul, distribuito da 01 Distribution. Eccoli di seguito i video:

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Need For Speed, il film

Diretto da Scott Waugh e scritto dai fratelli George e John Gatins, Need For Speed narrerà la storia di Tobey Marshall (Aaron Paul), un corridore da strada incastrato per la morte del suo migliore amico, che in seguito parteciperà ad una corsa in cerca di vendetta; del cast fanno parte Dominic CooperImogen PootsRami MalekMichael KeatonDakota Johnson Ramon Rodriguez e Rami Malek.

Need For Speed è attesa per il 14 marzo 2014 e racconterà la storia di un pilota da corsa su strada (Aaron Paul) che decide di fare affari con un ricco e arrogante socio (Dominc Cooper), per poi finire incastrato dal suo collega. Uscito di prigione, decide di partecipare a una corsa da New York a Los Angeles con lo scopo di vendicarsi. Ma quando l’ex-partner apprende i suoi piani, decide di mettere una enorme taglia sulla testa del pilota: un gruppo di corridori illegali si metterà a caccia di lui con dei veicoli super potenti.

Fonte: CS

Need For Speed: recensione del film con Aaron Paul

Need For Speed: recensione del film con Aaron Paul

Cinture allacciate e occhi sulla strada: siete pronti a correre con Need For Speed? Arriva al cinema, dal 13 Marzo, l’attesissimo film tratto dal famoso videogioco di corse automobilistiche per la regia di Scott Waugh.

In Need For Speed Tobey Marshall (Aaron Paul) gestisce insieme ad alcuni amici l’officina di famiglia, creandosi un’ottima reputazione gareggiando nelle corse clandestine nel week-end. A causa di una vecchia rivalità, Tobey viene incastrato da Dino (Dominic Cooper) per un crimine che non ha commesso. Pronto a pareggiare i conti, appena uscito di prigione, cercherà di essere invitato alla De Leon, la super gara di macchine clandestine, per sfidare Dino. Ma questa voglia di farsi giustizia da solo lo porterà in una vera e propria corsa contro il tempo attraverso gli Stati Uniti, con accelerate da far girare la testa e salti mozzafiato.

Per portare in scena un tale videogioco cult c’era la necessità di ricordare graficamente e visivamente le corse, e Waugh è riuscito nell’intento. Evitando effetti visivi troppo falsi e green screen è rimasto fedele all’autenticità che offriva Need For Speed, rispettando il ricordo del giocatore. Le riprese del film risultano credibili grazie al fatto che gli stunt automobilistici sono stati eseguiti realmente, una piccola ma decisiva scelta del regista che sul grande schermo si nota e apprezza.

Buona scelta del cast che accoglie come protagonista Aaron Paul, orfano di Breaking Bad, che convince molto dietro al volante e Dominic Cooper perfetto nel ruolo dell’antipatico rivale Dino. Ma a rubare la scena, sia al cast quasi interamente maschile, che al parco macchine assolutamente invidiabile, c’è Imogen Poots. L’attrice affascina e cattura lo spettatore con il suo charme inglese (purtroppo apprezzabile solo in versione originale) e con il suo personaggio, Julia, che finalmente si allontana dal classico stereotipo di “donna da salvare” del film del genere. Un personaggio complesso, una donna forte e molto divertente che piacerà non solo al pubblico maschile.

I videogiochi di successo non sempre vengono ben tradotti in film di successo, e qui si nota la bravura di Scott Waugh che, traendo ispirazione da film come Il Braccio Violento della Legge e Bullit (film che viene proiettato proprio nella scena iniziale del drive-in), offre una storia di inseguimenti e sentimenti vecchio stile, con personaggi dall’alto potenziale e macchine da sogno che vi appassioneranno anche se non avete mai giocato a Need For Speed. Una storia che tiene incollato lo spettatore alla poltrona fino alla fine facendogli credere di essere il co-pilota di Tobey Marshall nella corsa.

Need for Speed: prime foto del film con Dominic Cooper

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La DreamWorks Studios via EW ha rilasciato le prime due foto di scena del film Need For Speed, l’adattamento cinematografico del noto videogame della EA. Le foto ritraggono nel primo caso, il protagonista Aaron Paul insieme a Kid Cudi, mentre nel secondo caso l’antagonista del film interpretato da Dominic Cooper insieme a Dakota Johnson. Ecco le foto:

NEED FOR SPEED

 

NEED FOR SPEED

 

Need For Speed, il film

Diretto da Scott Waugh e scritto dai fratelli George e John Gatins, Need For Speed narrerà la storia di Tobey Marshall (Aaron Paul), un corridore da strada incastrato per la morte del suo migliore amico, che in seguito parteciperà ad una corsa in cerca di vendetta; del cast fanno parte Michael KeatonKid CudiDakota JohnsonDominic Cooper, Imogen PootsRamon Rodriguez, e Rami Malek.

Need For Speed è attesa per il 7 Febbraio 2014 e racconterà la storia di un pilota da corsa su strada (Aaron Paul) che decide di fare affari con un ricco e arrogante socio (Dominc Cooper), per poi finire incastrato dal suo collega. Uscito di prigione, decide di partecipare a una corsa da New York a Los Angeles con lo scopo di vendicarsi. Ma quando l’ex-partner apprende i suoi piani, decide di mettere una enorme taglia sulla testa del pilota: un gruppo di corridori illegali si metterà a caccia di lui con dei veicoli super potenti.

Need for Speed: la storia del videogame sulle note dei Muse [Video]

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Guarda il video dedicato al franchise Need for Speed che ripercorre i i 20 anni di storia del videogame sulle corse clandestine più famoso di sempre, e che arriverà al cinema il 13 Marzo distribuito da 01 Distribution. 

Need For Speed, il film

Diretto da Scott Waugh e scritto dai fratelli George e John Gatins, Need For Speed narrerà la storia di Tobey Marshall (Aaron Paul), un corridore da strada incastrato per la morte del suo migliore amico, che in seguito parteciperà ad una corsa in cerca di vendetta; del cast fanno parte Dominic CooperImogen PootsRami MalekMichael KeatonDakota Johnson Ramon Rodriguez e Rami Malek.

Need For Speed è attesa per il 14 marzo 2014 e racconterà la storia di un pilota da corsa su strada (Aaron Paul) che decide di fare affari con un ricco e arrogante socio (Dominc Cooper), per poi finire incastrato dal suo collega. Uscito di prigione, decide di partecipare a una corsa da New York a Los Angeles con lo scopo di vendicarsi. Ma quando l’ex-partner apprende i suoi piani, decide di mettere una enorme taglia sulla testa del pilota: un gruppo di corridori illegali si metterà a caccia di lui con dei veicoli super potenti.

n.

 

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