Home Blog Pagina 1354

Maghi al cinema: Stregoni, Prestigiatori e Incantatori del grande e piccolo schermo

Sulla scia di Doctor Strange, ecco una carrellata degli Stregoni Supremi, Maghi e Prestigiatori del grande e piccolo schermo che nel corso degli anni hanno portato la magia al cinema e in televisione!

[nggallery id=2974]

Quale di questi è il vostro preferito?

Maghi al cinema: Stregoni, Prestigiatori e Incantatori del grande schermo

Maggie: prime foto del film zombie con Arnold Schwarzenegger

0
Maggie: prime foto del film zombie con Arnold Schwarzenegger

Arrivano le prima immagini di Maggie, il nuovo film zombie con protagonista l’attore Arnold SchwarzeneggerAbigail Breslin. La pellicola è diretta da Henry Hobson e al momento non ha una data di uscita anche se il film sarà presentato il prossimo mese al Toronto Film Festival.

LE FOTO: [nggallery id=995]

Maggie parla di un virus che si diffonde e infetta una piccola città e che colpisce una ragazza adolescente e la sua famiglia. Nel cast anche Amy Brassette, Aiden Fiori, e Rachel Whitman Groves.

Maggie

Maggie: prima foto dal set del film con Arnold Schawarzenegger

0
Maggie: prima foto dal set del film con Arnold Schawarzenegger

E’ stato rivelato da poco che Arnold Schwarzenegger ed Abigail Breslin saranno i protagonisti del film Maggie, uno zombie movie fino ad ora mai realizzato, ma la cui sceneggiatura era pronta dal lontano 2011. Le riprese del film sono iniziate proprio oggi; arriva direttamente da Schwarzenegger, infatti, attraverso il suo account Twitter, la prima foto dal set, che vi presentiamo di seguito.

Maggie, che non ha ancora una data di uscita, sarà un film low-budget diretto da Henry Hobson. La pellicola racconta di un pericolosissimo virus che andrà a colpire una giovane ragazza, trasformandola a poco a poco in un zombie mangia carne; la sua famiglia cercherà ad ogni costo di aiutarla.

Fonte: WorstPreviews

Maggie’s Plan: Trailer della commedia con Greta Gerwig ed Ethan Hawke

0

Guarda le prime immagini della commedia romantica Maggie’s Plan, recentemente presentata al Festival di Berlino. Scritto e diretto da Rebecca Miller, il film – ambientato a New York – uscirà nelle sale americane il 20 maggio.

Greta Gerwig interpreta la Maggie del titolo, che decide di avere un figlio da sola quando si innamora di un antropologo (Ethan Hawke), a sua volta sposato con l’accademica Georgette (Julianne Moore). Equivoci e incomprensioni non mancheranno in questo brillante triangolo sentimentale, acquisito dalla Adler.

https://youtu.be/jCdo-VzNzL0

 

Fonte: Entertainment Weekly

Maggie Smith: morta l’attrice britannica icona di Harry Potter e Downton Abbey

0

Dame Maggie Smith, la celebre attrice britannica, è morta a 89 anni. La morte di Smith è stata confermata dai suoi figli Toby Stephens e Chris Larkin. In una dichiarazione condivisa con i media del Regno Unito, hanno affermato: “È morta serenamente in ospedale questa mattina presto, venerdì 27 settembre. Una persona estremamente riservata, era con amici e familiari alla fine. Lascia due figli e cinque nipoti amorevoli che sono devastati dalla perdita della loro straordinaria madre e nonna.”

“Vorremmo cogliere questa opportunità per ringraziare il meraviglioso personale del Chelsea and Westminster Hospital per le loro cure e la loro incondizionata gentilezza durante i suoi ultimi giorni. Vi ringraziamo per tutti i vostri gentili messaggi e il vostro supporto e vi chiediamo di rispettare la nostra privacy in questo momento”.

Addio Maggie Smith

Smith è stata una delle più grandi star britanniche del cinema della sua generazione e sarà ricordata per le sue interpretazioni in film e programmi TV iconici, tra cui Harry Potter e Downton Abbey.

Maggie Smith ha vinto due premi Oscar durante la sua carriera lunga numerosi decenni.  won two Oscars during a career that spanned many decades. La strana voglia di Jean le valse il suo primo riconoscimento nel 1970, mentre California Suite, del 1978, le valse la sua seconda statuetta.

Maggie Smith: il cast di Harry Potter saluta la sua Professoressa McGranitt

0

La notizia della scomparsa di Maggie Smith ha ovviamente lasciato il mondo in un profondo stato di tristezza, l’attrice era (e rimarrà) davvero un’icona della settima arte ma sarà anche sempre legata a doppio filo a tutta quella ricchissima generazione di cosiddetti Potterhead, che la ricorderanno per sempre con il cappello e il vestito verde di Minerva McGranitt, professoressa di Trasfigurazioni a Hogwarts, Vicepreside (poi Preside) e Direttrice della Casa di Grifondoro “culla dei coraggiosi di cuore”.

Ebbene, alla notizia della sua scomparsa, i social media si sono riempiti di messaggi di cordoglio e di saluto da parte dei membri del cast di Harry Potter che sono cresciuti sul set nella sua ombra o che hanno lavorato con lei da pari.

Daniel Radcliffe

Rupert Grint

Bonnie Wright

Chris Columbus

Emma Watson

James Phelps

Maggie Smith entra nell’Order of the Companions of Honour

0
Maggie Smith entra nell’Order of the Companions of Honour

Dame Maggie Smith è entrata a far parte dell’Order of the Companions of Honour per volere della Regina Elisabetta II. L’attrice ha ricevuto questo riconoscimento in virtù dei suoi sessant’anni passati tra cinema e palcoscenico, dando lustro alla cultura britannica e al cinema di tutto il mondo. L’attrice, nota principalmente al grande pubblico per il suo ruolo della Professoressa McGranitt in Harry Potter e per la sua partecipazione a Downton Abbey, raggiunge così l’illustre collega Judi Dench.

L’Order of the Companions of Honour è un ordine vigente nel Regno Unito e nel Commonwealth. Fu fondato da Re Giorgio V nel giugno del 1917, come riconoscimento per meriti eccezionali nelle arti, nella letteratura, nella musica, nelle scienze, in politica, nell’industria e nella religione.

L’Ordine è composto dal Sovrano, oltre a non più di 65 Companions of Honour, in origine con una quota di 45 membri per il Regno Unito, 7 per l’Australia, 2 per la Nuova Zelanda e 11 per altri Paesi. Oltre a questi, gli stranieri possono diventare “membri onorari”. L’ordine non conferisce il titolo di cavaliere o altro status, ma chi ne fa parte ha titolo a usare la sigla “CH” dopo il proprio nome.

Maggie Siff: 10 cose che non sai sull’attrice

Maggie Siff: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota attrice televisiva, Maggie Siff si è negli anni fatta notare grazie alla sua partecipazione ad importanti serie e film, distinguendosi sempre per la classe con cui si dedica ad ogni nuovo ruolo.

Negli anni la Siff ha inoltre avuto modo di recitare al fianco di celebri attori e per importanti registi, dimostrando di saper padroneggiare la scena e di poter dar vita a ruoli che le permettono di esaltare la propria versatilità.

Ecco 10 cose che non sai di Maggie Siff.

Maggie Siff: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’esordio al cinema dell’attrice risale al 2007, quando recita nel film Michael Clayton al fianco di George Clooney e Tilda Swinton. Successivamente prende parte ai film Quando tutto cambia (2007), Push (2009), Funny People (2009), Fratelli in erba (2010), Concussion (2013) e La quinta onda (2016).

2. È celebre per i ruoli televisivi. Dopo aver recitato in alcuni episodi di Squadra d’emergenza (2004), Rescue Me (2005), Law & Order – Unità vittime speciali (2006), 3 libbre (2006) e Grey’s Anatomy (2007), la Siff acquista popolarità grazie al ruolo di Rachel Menken nella serie Mad Men (2007-2015), dove recita accanto a Jon Hamm. Successivamente ricopre il ruolo di Tara Knowles nella serie Sons of Anarchy (2008-2013), mentre dal 2016 recita nel ruolo di Wendy Rhoades nella serie Billions, accanto all’attore Paul Giamatti.

Maggie Siff non è su Instagram

3. Non ha un profilo social. L’attrice ha dichiarato di non possedere alcun profilo ufficiale sul social network Instagram, preferendo tenere lontana la propria vita privata dall’esposizione mediatica dei social network. Esiste tuttavia una fan page a lei dedicata, seguita da 20,6 mila persone, dove vengono continuamente postate nuove foto dell’attrice così come gli ultimi aggiornamenti sui suoi progetti.

maggie-siff-instagram

Maggie Siff: Paul Ratliff e i figli

4. È sposata. Particolarmente riservata, l’attrice è sempre restìa a condividere dettagli riguardo la propria vita sentimentale. È tuttavia risaputo che nel 2012 ha sposato Paul Ratliff, noto giocatore di baseball, con il quale l’attrice ha ancora oggi una solida relazione.

5. Hanno una figlia. Nell’aprile del 2014 nasce la prima figlia della coppia, chiamata con il nome di Lucy. I due si sono da sempre dimostrati protettivi nei suoi confronti, evitando che circolassero sue foto sui social network o sul Web, continuando così a mantenersi lontani da riflettori.

Maggie Siff in Sons of Anarchy

6. Non si aspettava le sorti del suo personaggio. Nella sesta stagione della serie Sons of Anarchy, il personaggio interpretato dall’attrice va incontro ad una inaspettata fine. La Siff ha dichiarato di aver saputo soltanto all’ultimo della decisione presa dagli sceneggiatori, e di aver dovuto passare diverso tempo a metabolizzare la notizia.

7. È particolarmente grata al ruolo. Per sei anni l’attrice ha vissuto con il personaggio di Tara al suo fianco, e anche dopo aver appeso i panni al chiodo, l’attrice ha dichiarato di ricordare con affetto per quel ruolo, poiché è stato quello che più di altri le ha aperto numerose porte nell’industria, spingendola a convincersi che quella era la strada giusta da intraprendere.

maggie-siff-sons-of-anarchy

Maggie Siff in Billions

8. È felice dell’evoluzione intrapresa dalla serie. Nel ricoprire il ruolo di Wendy Rhoades per la serie Billions, l’attrice si è dichiarata particolarmente felice delle trasformazioni narrative proposte, dovute anche al cambiamento della società americana. Stando alle sue parole, la serie sarebbe infatti diventata maggiormente inclusiva da un punto di vista del gender.

Maggie Siff in Grey’s Anatomy

9. Ha recitato nella celebre serie. Prima di ottenere una buona popolarità, l’attrice era apparsa nel ruolo di Ruthie Sales nella celebre serie medical drama. Qui, il personaggio ricoperto dall’attrice soffriva di osteoporosi giovanile, un delicato caso che ha messo in difficoltà i protagonisti nell’episodio The Heart of the Matter.

Maggie Siff: età e altezza

10. Maggie Siff è nata a New York, Stati Uniti, il 21 giugno 1974. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Maggie Q: 10 cose che non sai sull’attrice

Maggie Q: 10 cose che non sai sull’attrice

Apprezzata interprete cinematografica e televisiva, Maggie Q ha avuto modo negli anni di consolidare la propria carriera partecipando a saghe per il cinema come Divergent, ma anche con ruoli da protagonista in serie come Nikita e Designated Survivor. Così facendo, ha potuto raggiungere un ampio pubblico, ottenendone le attenzioni. In attesa del ruolo che possa consacrarla definitivamente, l’interprete è pronta a tornare sul grande schermo con diversi annunciati progetti.

Ecco 10 cose che non sai di Maggie Q.

Maggie Q: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film hollywoodiani. L’attrice debutta al cinema nel 2001 recitando in Colpo grosso al drago rosso – Rush Hour 2, per poi prendere parte a film come Il giro del mondo in 80 giorni (2004), Mission: Impossibile III (2006), Die Hard – Vivere o morire (2007), Sex List – Omicidio a tre (2008), New York, I Love You (2009), e Priest (2011). Ottiene maggior popolarità ricoprendo il ruolo di Tori nella saga composta dai film Divergent (2014), The Divergent Series: Insurgent (2015) e The Divergent Series: Allegiant (2016). Recita poi in Slumber – Il demone del sonno (2017) e La truffa è servita (2018). Nel 2020 tornerà al cinema con i film Fantasy Island e The Argument.

2. È celebre per i suoi ruoli televisivi. L’attrice ottiene il suo primo ruolo importante nel 2010, nel momento in cui diventa protagonista della serie Nikita. Interpreterà il ruolo della brutale assassina del titolo fino al 2013. Dal 2014 al 2015 è invece tra i protagonisti della serie Stalker, mentre nel 2016 ricopre un ruolo di rilievo in Designated Survivor. Qui interpreta Hannah Wells, personaggio a cui darà vita fino al 2019. L’attrice ha inoltre partecipato, tra il 2012 e il 2019, alla serie animata Young Justice, dando voce al personaggio di Wonder Woman.

maggie-q-dylan-mcdermott

Maggie Q è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 386 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano tuttavia curiosità dai set a cui prende parte, come anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete. Numerose sono anche le foto scattate per importanti riviste di spettacolo.

Maggie Q e Dylan McDermott

4. Hanno avuto una relazione. Conosciutisi nel 2015 sul set della serie Stalker, la Q e l’attore Dylan McDermott hanno intrapreso una lunga relazione, che li stava per portare al matrimonio. I due avevano anche confermato il desiderio di sposarsi, ma in seguito non hanno più fornito informazioni a riguardo. Nel febbraio del 2019, la coppia ha infine annunciato la separazione, motivando la cosa per via delle inconciliabilità tra le loro carriere lavorative.

Maggie Q in Mission: Impossible III

5. Ha interpretato un ruolo di rilievo. Nel film del 2006, diretto dal regista J. J. Abrams, e con protagonista Tom Cruise, l’attrice interpreta Zhen Lei, abile spia che entra a far parte della squadra del celebre Ethan Hunt, per aiutarlo nel compiere la sua delicata missione.

Maggie Q: la sua dieta

6. Ha reso pubblica la propria alimentazione. L’attrice è stata per molti anni vegetariana, mentre dal 2008 è passata al veganesimo. Nel suo impegno per la diffusione di una sana alimentazione, l’interprete ha promosso una propria dieta, ritrovabile sul Web, particolarmente dettagliata riguardo cosa e quando mangiare, accompagnata dalla ruotine corretta per ottenere i migliori benefici.

maggie-q-serie-tv

Maggie Q: le sue serie TV

7. È la protagonista di Nikita. Nel 2010 l’attrice diventa l’interprete di Nikita nella serie a lei dedicata. Nell’ottenere ciò, la Q ottiene di essere la seconda americana di origini asiatiche ad ottenere un ruolo da protagonista in una serie americana. Ciò ha reso particolarmente fiera l’attrice, che ha dichiarato di sperare ci possano essere più opportunità per gli asiatici nel mondo dello spettacolo.

8. Il suo personaggio è stato ucciso in Designated Survivor. Il personaggio interpretato dall’attrice si era sempre dimostrato un problema per gli sceneggiatori, che non erano mai riusciti ad includerla nel più ampio racconto generale. Per questo motivo, nella settima puntata della terza stagione, questi è stato fatto morire, con l’inevitabile conseguenza di costringere l’attrice a dire addio alla serie.

Maggie Q: il suo 2019

9. Ha preso parte a diversi progetti. Oltre ad aver recitato per l’ultima volta in Designate Survivor, e aver doppiato Wonder Woman in Young Justice, l’attrice ha partecipato alle riprese del film Fantasy Island, adattamento cinematografico del popolare show degli anni ’70, di genere horror. Qui l’attrice ricopre il ruolo di Elena, una delle visitatrici della misteriosa isola.

Maggie Q: età e altezza

10. Maggie Q è nata ad Honolulu, nelle Hawaii, Stati Uniti, il 22 maggio 1979. L’attrice è alta complessivamente 171 centimetri.

Fonte: IMDb

Maggie Q sarà Nikita

0
Maggie Q sarà Nikita

The CW, network americano di proprietà della Warner Bros, realizzerà l’episodio pilota per una nuova serie intitolata Nikita, un reboot del film di Luc Besson del 1990, che vedeva protagonista una giovane assassina.
Per il ruolo della protagonista è ora in trattative l’attrice hawaiana Maggie Q, divenuta famosa anche a Hollywood grazie ai suoi ruoli in grossi film come Mission: Impossible III e Live Free or Die Hard.

La scelta di un’attrice orientale per il ruolo di Nikita ha destato qualche perplessità, che però è subito stata chiarita dal creatore del serial Craig Silverstein: la puntata pilota presenterà infatti una nuova Nikita allenata per sostituire l’originale dopo la sua diserzione, ed è stato così possibile rompere lo stereotipo e scegliere una protagonista “bella e esotica”.

Questo diventerà così il ruolo più importante mai assegnato un una serie drammatica a un’attrice asiatica. Attualmente, Maggie Q ha terminato le riprese di Priest, con Paul Bettany, e di The King of Fighters.

Maggie Moore(s) – un omicidio di troppo con Jon Hamm su SKY e NOW

Arriva in prima TV esclusiva lo Sky Original Maggie Moore(s) – un omicidio di troppo con Jon Hamm e Tina Fey protagonisti, in onda domenica 14 aprile alle 21:15 su Sky Cinema Uno, in streaming solo su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Jordan Sanders (Jon Hamm), il capo della polizia di una tranquilla cittadina dell’Arizona, si trova alle prese con un bizzarro duplice omicidio: due donne, che non hanno alcun legame tra loro, vengono trovate assassinate. Solo una cosa le lega: entrambe si chiamano Maggie Moore. Il caso si complica ulteriormente quando Jordan viene aiutato nelle indagini dalla vicina di casa di una delle donne uccise, Rita (Tina Fey), che è anche una testimone chiave.

Maggie Moore(s) – un omicidio di tropp in esclusiva domenica 14 aprile alle 21:15 su Sky Cinema Uno, in streaming solo su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K per i clienti Sky Q o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzione Sky HD/Sky Ultra HD attivo.

Maggie Gyllenhaal: 10 cose che non sai sull’attrice

0
Maggie Gyllenhaal: 10 cose che non sai sull’attrice

Maggie Gyllenhaal è una delle attrici più apprezzate sia a teatro che al cinema. Sorella di Jake, figlia del regista Stephen Gyllenhaal e della sceneggiatrice Naomi Foner, ha iniziato a recitare a teatro, per poi passare al cinema, spesso in ruoli di supporto. Non solo attrice ma anche modella: è stata, infatti, modella per Reebok, Agent Provocateur e Miu Miu. Persona umile, moglie e madre devota, ci sono cose che non si sanno di lei.

Ecco, allora, dieci cose che non sapevate di Maggie Gyllenhaal.

Maggie Gyllenhaal: film e carriera

1. Maggie Gyllehaal è nata a New York. Margaret Ruth Gyllenhaal è figlia del regista svedese-statunitense Stephen Gyllenhaal e della sceneggiatrice Naomi Foner. Sorella maggiore di Jake Gyllenhaal, la sua famiglia discende da una famiglia nobile svedese, quella dei Gyllenhaal. I suoi genitori hanno divorziato nel 2009. Da parte del padre ha origini svedesi, inglesi e svizzero-tedesche. Maggie ha studiato alla Harvard-Westlake prep school, dove si è diplomata nel 1995. In seguito ha frequentato la Columbia University a New York, laureandosi nel 1999 in letteratura e religioni orientali. Maggie ha poi studiato alla Royal Academy of Dramatic Art a Londra.

2. Ha recitato in numerosi film di successo. Maggie Gyllenhaal ha debuttato nel 1992 con il film Waterland-Memorie d’amore, un film del padre Stephen. In seguito ha avuto ruoli sporadici durante i suoi anni di adolescente. Dopo essersi diplomata a Londra, Maggie ha cominciato ad apparire in ruoli di supporto come in A morte Hollywood (2000) e in Donnie Darko (2001) accanto a suo fratello Jake. Recita poi in Secretary (2002), Il ladro di orchidee (2002), Confessioni di una mente pericolosa (2002), Mona Lisa Smile (2003), World Trade Center (2006). Nel 2008 sostituisce Katie Holmes in Il Cavaliere Oscuro. Successivamente recita in Crazy Heart (2009),  Hysteria (2011), Sotto assedio – White House Down (2013), Frank (2014) e Lontano da qui (2018).

3. Ha recitato anche per la televisione. Verso la fine degli anni Novanta l’attrice ha recitato per alcuni film televisivi diretti dal padre, tra cui Shattered Mind (1996), Un miracolo anche per me (1998) e Resurrection (1999). Successivamente è tornata in televisione nel 2004 per il film Strip Search – Qualcosa avverrà. Negli ultimi anni ha invece recitato nelle serie The Honourable Woman (2014) e in The Deuce: la via del porno (2017-2019), di cui è stata anche produttrice.

Maggie Gyllenhaal: Secretary

Maggie Gyllenhaal in Secretary

4. Maggie Gyllenhaal si è fatta conoscere con la commedia Secretary. Nel 2002, Maggie ha partecipato al film Secretary, al fianco di James SpiderIl film, diretto da Steven Shainberg, parla di sottomissione e autolesionismo, ma anche di rapporti sadomaso, trattati con tanto black humor. Per il suo ruolo in questa commedia, Maggie ottiene una nomination al Golden Globe e tantissime critiche positive, anche se all’inizio era un po’ titubante nell’accettare il ruolo, data la presenza di diverse scene di sesso esplicito e di nudo.

Maggie Gyllenhaal in Batman

5. Ha sostituito un’altra attrice. Nel 2008 l’attrice ha recitato nel ruolo di Rachel Dawes nel film Il cavaliere oscuro, secondo capitolo della trilogia di Christopher Nolan dedicata a Batman. Nel precedente film, in realtà, tale ruolo era ricoperto dall’attrice Katie Holmes, la quale ha però rinunciato alla possibilità di riprendere il ruolo per motivi non meglio noti. Al suo posto è dunque stata scelta la Gyllenhaal, la quale proprio grazie a questo film di grande successo ha consolidato ancor di più la sua popolarità in quel di Hollywood.

Maggie Gyllenhaal in The Deuce

6. Ha fatto riscrivere il suo personaggio. In The Deuce – La via del porno, dove si racconta della legalizzazione dell’industria pornografica, l’attrice interpreta Eileen “Candy” Merrell, una professionista del sesso che decide di entrare nell’emergente settore del cinema porno. Originariamente gli autori avevano previsto per il personaggio una carriera da produttrice di film a luci rosse, ma la Gyllenhaal suggerì invece di affidargli il ruolo di regista. Si decise pertanto di approvare questo consiglio, apportando modifiche al personaggio.

Maggie Gyllenhaal Batman

Maggie Gyllenhaal in Donnie Darko

7. Ottenne un ruolo nel film grazie ad una sua precedente interpretazione. Durante il casting per il ruolo della sorella di Donnie, lo scrittore e regista Richard Kelly ha attirato l’attenzione sul fatto che Maggie Gyllenhaal, che all’epoca aveva pochi crediti cinematografici, sarebbe stata disponibile per le riprese. L’agente che ha proposto il suo casting ha ricordato a Kelly la sua scena in A morte Hollywood (2000), dove beveva urina. Sebbene Kelly fosse leggermente riluttante all’idea, gli piaceva il modo in cui l’attrice beveva l’urina e sapeva che non avrebbe dovuto faticare molto per creare una rivalità fraterna tra lei e suo fratello Jake.

Maggie Gyllenhaal è su Instagram

8. Maggie Gyllenhaal ha un profilo Instagram. A differenza di suo fratello Jake, Maggie Gyllenhaal possiede un account Instagram seguito da 142mila persone. Generalmente non condivide foto dei suoi momenti quotidiani e privati. I suoi post sono dedicati alla promozioni dei suoi lavori, a diversi shooting e a qualche foto con gli amici, nonché con suo fratello.

Maggie Gyllenhall e Peter Sarsgaard

9. Maggie Gyllenhaal è sposata con Peter Sarsgaard. Dal 2002 Maggie ha intrapreso una relazione con Peter Sarsgaard, amico di suo fratello Jake. Hanno annunciato il fidanzamento nel 2006 e nello stesso anno è nata la loro prima figlia, Ramona. I due si sono sposati il 2 maggio 2009 a Brindisi e nell’aprile 2012 nasce la seconda figlia, Gloria Ray.

Maggie Gyllenhaal: età e altezza dell’attrice

10. Maggie Gyllenhaal è nata a New York, Stati Uniti, il 16 novembre del 1977. L’attrice è alta complessivamente 175 centimetri.

Fonti: IMDb

Maggie Gyllenhaal troppo vecchia per fare l’amante secondo Hollywood

0

Nonostante si ritagli quasi sempre ruoli piccoli, marginali e poco “rumorosi”, ai margini di Hollywood, Maggie Gyllenhaal è molto nota e amata dal vasto pubblico. L’attrice, vincitrice del Golden Globe lo scorso gennaio per la sua interpretazione di The Honorable Woman, ha condiviso una storia con la stampa che sicuramente farà discutere molto, sprattutto se si considera il momento particolarmente sensibile a Hollywood in merito alla parità di genere.

Maggie Gyllenhaal ai Golden Globes 2015
Maggie Gyllenhaal ai Golden Globes 2015

L’attrice ha raccontato a The Wrap che è stata definita troppo vecchia per fare la parte dell’amante di un uomo di 55 anni. “Ci sono cose che ti contrariano molto dell’essere un’attrice a Hollywood e che allo stesso tempo ti sorprendono – ha dichiarato Maggie – Ho 37 anni e di recente mi è stato detto che ero troppo vecchia per interpretare l’amante di un uomo di 55 anni. La cosa mi ha completamente frastornata. Mi ha fatto sentire molto male, e poi mi ha fatto arrabbiare, alla fine ho riso”.

L’episodio si inserisce, come accennato, in un momento particolarmente sensibile sulle questioni di parità. Di recente, proprio durante l’ultima edizione del Festival di Cannes 2015, il dress code della kermesse è stato considerato sessista dopo che molte donne sono state allontanate perché non indossavano tacchi alti.

Intanto, all’inizio di quest’anno, il red carpet degli Oscar è stato sfruttato per far partire la campagna #AskHerMore, relativo alle interviste da tappeto rosso che, troppo spesso, in relazione alle donne, si limitano a domande frivole di moda e costume.

 

Maggie Gyllenhaal sarà nel cast di White House Down!

0

Maggie Gyllenhaal, già nota al grande pubblico, per aver preso parte a film come Secretary e Il cavaliere oscuro, entrerà a far parte del cast di White House Down.

Maggie Gyllenhaal nella commedia Frank

0

Maggie Gyllenhaal entra nel cast di Frank, commedia diretta da Lenny Abrahamson, su una sceneggiatura scritta da Jon Ronson e Peter Straughan.

La trama vede un aspirante musicista – interpretato da Domhnall Gleeson (Anna Karenina) che entra in una band cappeggiata da un misterioso e bizzarro personaggio, Frank (Michael Fassbender). Il protagonista penserà di trovarsi davanti alla classica ‘grande occasione’, capendo solo in seguito i guai nei quali si sarà andato a cacciare. Al momento non è chiaro quale sia il ruolo assegnato a Maggie Gyllenhaal.

Ronson e Straughan si sono ispirati alla vicenda di Chris Sievey (morto nel 2010) musicista inglese leader della band punk dei The Freshies e in seguito più conosciuto per il personaggio comico di Frank Sidebottom; Jon Ronson fu peraltro suo collaboratore. Scott McNairy, Mark Huberman e Bruce Macintosh faranno parte del cast del film, che verrà girato tra Dublino e il New Mexico.

Fonte: Empire

Maggie Grace: 10 cose che non sai sull’attrice

Maggie Grace: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Maggie Grace si è costruita negli anni un forte status grazie alle celebri serie TV a cui ha avuto modo di partecipare, spesso in ruoli di rilievo o da protagonista. Non ha tuttavia mancato di recitare anche per il grande schermo, dove ha preso parte a film che le hanno permesso di recitare al fianco di noti attori o con importanti registi. Ecco 10 cose che non sai di Maggie Grace.

Maggie Grace TakenMaggie Grace: i suoi film e le serie TV

10. Ha preso parte a celebri serie TV.  Grazie al ruolo di Shannon Rutherford nella celebre serie Lost (2004-2010), dove recita accanto a Evangeline Lilly Dominic Monaghan, l’attrice ha modo di ottenere una buona notorietà sul piccolo schermo, che la porta poi ad ottenere ruoli di rilievo anche in serie come Californication (2013) Master of Sex (2015) e Fear the Walking Dead (2018-in corso). Negli anni ha inoltre avuto modo di partecipare ad alcuni episodi di serie come Cold Case – Delitti irrisolti (2004), Oliver Beene (2004), Law & Order – Unità vittime speciali (2004) e The Following (2013).

9. Ha recitato per il grande schermo. Nella carriera dell’attrice non vi è solo la televisione, ma negli anni ha anche preso parte a diversi film per il cinema. Il primo ruolo di rilievo è quello nel film The Fog – Nebbia assassina (2005), per poi comparire in Suburban Girl (2007), con Alec Baldwin, Il club di Jane Austen (2007), con Emily Blunt, Io vi troverò (2008), nel ruolo di Kim accanto all’attore Liam Neeson, Innocenti bugie (2010), con Tom CruiseThe Experiment (2010), con Forest Whitaker, e The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1 (2011) e The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2 (2012), dove recita accanto a Robert Pattinson e Kristen Stewart. Riprende poi il ruolo di Kim anche nei sequel Taken – La vendetta (2012) e Taken 3 – L’ora della verità (2015). Negli ultimi anni ha invece recitato in La scelta – The Choice (2016), Aftermath – La vendetta (2017) e Hurricane – Allerta uragano (2018).

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Grazie ai celebri titoli a cui ha preso parte nel corso degli anni, l’attrice ha avuto modo di conquistare alcuni prestigiosi riconoscimenti dell’industria hollywoodiana. Su tutti vi è lo Screen Actors Guild Awards vinto nel 2006 come miglior cast di una serie drammatica per la serie Lost. Sempre per tale serie ha ricevuto una nomination ai Teen Choice Awards come miglior performance di debutto. Viene poi nominata nuovamente al premio come miglior attrice di un film d’azione per Taken 3 – L’ora della verità.

Maggie Grace è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 322 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere sue foto personali scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano però anche immagini che la raffigurano sui set a cui ha preso parte, o ancora foto o video promozionali dei suoi progetti da interprete.

Maggie Grace: chi è suo marito

6. È molto riservata. L’attrice si è sempre dimostrata restia a condividere dettagli della propria vita sentimentale o privata. Nel febbraio del 2017 annuncia però di essere fidanzata ufficialmente con Brent Bushnell, CEO di una compagnia d’intrattenimento. I due si sposano poi nel maggio dello stesso anno. Tramite il proprio profilo Instagram ha infine reso nota la sua gravidanza, che la porterà ad essere mamma per la prima volta.

Maggie Grace Fear The Walking Dead

Maggie Grace in Twilight

5. Ha avuto un ruolo nella nota saga. L’attrice ottiene una buona notorietà ricoprendo il ruolo di Irina, del clan dei Denali, personaggio chiave nello sviluppo degli ultimi due film dedicati alla saga di Twilight. Questa è una vampira amica della famiglia Cullen, la quale si schiererà al loro fianco nel corso della battaglia conclusiva.

4. È rimasta particolarmente attratta dal personaggio. L’attrice ha affermato di aver desiderato per anni di ottenere un ruolo come quello di Irina, per mettersi alla prova con un carattere completamente inedito. L’elemento che infatti più di tutti ha attratto l’attrice è la natura controversa del personaggio, sempre in bilico tra il bene e il male, e che pertanto risultasse difficile da comprendere a primo impatto.

Maggie Grace in Taken

3. Si è esercitata per un preciso scopo. Nella trilogia di film d’azione con Liam Neeson, l’attrice ricopre proprio il ruolo della figlia rapita del protagonista. Il personaggio è indicato avere diciassette anni, mentre al momento delle riprese del primo film l’attrice ne aveva 26. Per poter risultare realistica come adolescente, la Grace è stata allenata da un noto istruttore a livello mondiale al fine di ottenere delle movenze che potessero farla sembrare più giovane.

Maggie Grace in Fear The Walking Dead

2. È entrata a far parte del cast principale. Nel 2018 l’attrice viene scelta per ricoprire il ruolo di Althea, una giornalista che, a partire dalla quarta stagione, si imbatterà nel gruppo protagonista della serie Fear The Walking Dead, spin-off della serie principale legata al mondo degli zombi. Il suo ruolo diventa con il tempo sempre più centrale, riportando l’attrice ad essere un volto noto della televisione.

Maggie Grace: età e altezza

1. Maggie Grace è nata a Columbus, in Ohio, Stati Uniti, il 21 settembre 1983. L’attrice è alta complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Maggie Grace ancora per Luc Besson

0

Maggie Grace, attrice statunitense che ha dato il volto a Shannon nella serie Tv Lost, tornerà a lavorare con Luc Besson in un altro thriller.

Dopo Io vi troverò, l’attrice infatti sarà nel cast di Lock Out, thriller fantascientifico in 3D la cui regia sarà affidata a James Mather e Stephen St Leger. Guy Pearce, protagonista maschile, dovrà portare a termine un’improba missione: salvare la figlia del presidente degli Stati Uniti (interpretata da Maggie Grace) da una prigione situata nello spazio in cui sono detenuti 500 tra i più temuti criminali della terra. Il film, le cui riprese inizieranno a settembre a Belgrado, sarà distribuito dalla Sony. Nel cast ci saranno anche Tom Hollander e Peter Stormare.

Fonte: comingsoon.it

Maggie Civantos: 10 cose che non sai sull’attrice

Maggie Civantos: 10 cose che non sai sull’attrice

Popolare attrice spagnola, Maggie Civantos ha negli ultimi anni guadagnato notorietà grazie ai suoi ruoli in progetti diversi, dal cinema alle soap opera, e fino ad alcune acclamate serie televisive. Grazie a queste ultime, in particolare, ha potuto oltrepassare i confini nazionali guadagnando consensi in diverse parti del mondo.

Ecco 10 cose che non sai di Maggie Civantos.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Maggie Civantos Najwa Nimri

Maggie Civantos: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi spagnoli. La filmografia dell’attrice si compone ancora di sole pellicole di produzione spagnola, come Prime Time (2008), che segna il suo debutto. Negli anni successivi guadagna poi popolarità grazie ai titoli Temporal (2013), 321 dìas en Michigan (2014), Crustàceos (2014), Escombros (2018), El mejor verano de mi vida (2018), Alegria, tristeza (2018), Antes de la quema (2019), La pequeña Suiza (2019), e Influenze maligne (2019).

 9. È nota per i suoi ruoli cinematografici. Il primo ruolo televisivo a rendere popolare l’attrice è quello nella serie Eva y kolegas (2008). In seguito, la Civantos torna sul piccolo schermo per recitare in Hospital Central (2009-2011), Arrayàn (2012-2013), Bienvenidos al Lolita (2014), e Ciega a citas (2014). A renderla davvero famosa, però, è la serie Vis a vis – Il prezzo del riscatto, dove dal 2015 al 2019 recita nel ruolo di Macarena Ferreiro, una delle protagoniste, recitando anche al fianco dell’attrice Alba Flores. Altro ruolo importante per la Civantos è quello di Angeles Vidal in Le ragazze del centralino (2017-2020). Nel 2020 riprende il ruolo di Macarena nella serie spin-off Vis a vis: El Oasis, dove recita accanto a Najwa Nimri.

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Con la serie Vis a vis, la Civantos è diventata una delle più apprezzate interpreti del panorama spagnolo. Ciò viene ulteriormente ribadito anche dalle due nomination come miglior attrice televisiva che la Civantos ha ricevuto nel 2016 e nel 2017 agli Award of the Spanish Actors Union, vincendo nella prima di queste due occasioni.

Maggie Civantos è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 2 milioni di persone. All’interno di questo, la Civantos è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano però anche curiosità personale, e immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Maggie Civantos e il litigio con Najwa Nimri

6. Ha discusso realmente con la sua collega. Nella nuova serie che vede protagonista la Civantos, Vis a vis: El Oasis, dove recita accanto a Najwa Nimri, si sarebbe rivelato l’astio presente tra le due attrici. Durante una delle puntate, infatti, quest’ultima da uno schiaffo alla prima, cosa che a quanto pare non era prevista in sceneggiatura. Questo sarebbe il culmine di un periodo di divergenza tra le due attrici, che però non è stato ufficialmente commentato dalle due.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Maggie Civantos Le ragazze del centralino

Maggie Civantos in Vis a vis

5. È stata assente per un lungo periodo. A partire dal secondo episodio della terza stagione, e fino al penultimo della quarta, il personaggio interpretato dall’attrice esce di scena. La Civantos ha motivato questa lunga assenza per via degli impegni previsti con la serie Le ragazze del centralino. L’attrice non sapeva come sarebbe stato gestito a riguardo il suo personaggio, ma gli sceneggiatori hanno deciso di farlo semplicemente entrare in coma, così da permettergli un futuro ritorno.

4. È la protagonista dello spin-off. Nel 2020 l’attrice riprende ufficialmente il ruolo di Macarena per essere la protagonista dello spin-off intitolato Vis a vis: El Oasis. Ambientata qualche anno dopo il termine della serie originale, questa segue ora le vicende di Macarena e Zulema una volta uscite di prigione. Le due sono ancora solite dedicarsi a furti e crimini, ma le loro strade sono prossime a separarsi.

Maggie Civantos in Le ragazze del centralino

3. Ha scelto di lasciare la serie. Costretta a doversi dividere per diverso tempo tra le riprese delle serie Vis a vis e Le ragazze del centralino, la Civantos ha infine deciso di abbandonare quest’ultima. Arrivata alla quarta stagione, ha infatti appeso al chiodo in panni di Angeles, per potersi dedicare a tempo pieno allo spin-off dell’altra serie spagnola di cui era protagonista.

2. Si è detta soddisfatta della conclusione scritta per il suo personaggio. Molti fan si sono dimostrati delusi da quanto previsto per il personaggio di Angeles, interpretato dall’attrice. Questa, però, ha affermato che per quanto si tratti di una conclusione brusca, era la migliore che si potesse trovare, completando in modo coerente l’arco narrativo del personaggio.

Maggie Civantos: età e altezza

1. Maggie Civantos è nata a Malaga, in Spagna, il 28 dicembre 1984. L’attrice è alta complessivamente 171 centimetri.

Fonte: IMDb

Magari: il trailer del film di Ginevra Elkann

0
Magari: il trailer del film di Ginevra Elkann

Ecco il trailer di Magari, il film di Ginevra Elkann, in uscita al cinema dal 26 marzo grazie a BIM Distribuzione. Nel cast Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Milo Roussel, Ettore Giustiniani, Oro De Commarque, Céline Sallette, Benjamin Baroche e Brett Gelman.

Magari è una commedia sentimentale che racconta la storia di Alma, Jean e Sebastiano, tre fratelli molto legati tra loro che da Parigi, città in cui vivono nel sicuro, seppur bizzarro, ambiente alto borghese della madre di fede russo-ortodossa, si ritrovano scaraventati nelle braccia di Carlo, padre italiano, assente, anticonformista e completamente al verde che non ha alcuna idea di come badare a sé stesso, figuriamoci ai figli. Durante una vacanza di Natale passata in una casa al mare insieme a Carlo e alla sua collaboratrice Benedetta, in un momento di sospensione dalle loro vite vere, i nodi delle tensioni di famiglia vengono al pettine. Carlo scopre degli aspetti oscuri della sua ex moglie e dimostra ai suoi figli di essere un padre inaffidabile, ma incredibilmente carismatico e – nonostante le sfide e le tensioni quotidiane – la piccola Alma continua a credere fermamente che un giorno MAGARI la sua famiglia possa tornare a unirsi come un tempo.

Una Produzione Wildside con Rai Cinema. Prodotto da Lorenzo Mieli e Mario Gianani con Lorenzo Gangarossa per Wildside, una coproduzione italo-francese coprodotto da Tribus P Films e da Iconoclast.

Maga Martina 2: viaggio in India – recensione

Maga Martina 2: viaggio in India – recensione

La maga più famosa della Germania torna a compiere magie dopo aver raggiunto un discreto successo con la sua prima avventura. Questa volta abbandona i confini tedeschi per recarsi nella lontana India dove urge il suo aiuto e i suoi incantesimi.

Mafioso, tra le tenebre di Cosa Nostra: ARTE.TV presenta il documentario con le interviste a tre pentiti di mafia

0

Il 19 luglio 1992, all’altezza del numero civico 21 di via Mariano D’Amelio a Palermo, il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta — Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina — persero la vita in un attentato terroristico organizzato da Cosa Nostra. A trent’anni dal tragico evento, il canale culturale Arte in Italiano (arte.tv/it) trasmette per la prima volta Mafioso, tra le tenebre di Cosa Nostra, il documentario in cui tre pentiti — arrestati all’inizio degli anni Novanta — prendono la parola raccontando come sono diventati mafiosi e, allo stesso modo, come e quando hanno deciso di tagliare i ponti con l’organizzazione criminale. Il documentario è firmato da Mosco Levi Boucault, che già in passato, in opere come Ils étaient les Brigades Rouges e Corleone, le parrain des parrains, ha approfondito storie e fatti legati alla criminalità organizzata e al terrorismo che hanno profondamente segnato l’Italia.

Eravamo davvero dei macellai. Mi viene la pelle d’oca quando ci penso“, confessa un uomo in controluce, il viso nascosto per proteggere la sua nuova identità. Si tratta di Paolo Francesco Anzelmo che, dopo aver partecipato al commando che uccise il generale Dalla Chiesa, allora prefetto antimafia di Palermo, e dopo essere stato condannato all’ergastolo, ha scelto di collaborare con la giustizia per ottenere una riduzione della pena. Una scelta, questa, che condivide con Giovanni Brusca, implicato nell’attentato al giudice Falcone e nell’assassinio del piccolo Giuseppe Di Matteo, e Giuseppe Marchese, il nipote modello di Filippo Marchese, il capofamiglia che aveva creato a Palermo una “camera della morte” dove torturava, strangolava e scioglieva nell’acido i mafiosi “decaduti”.

Presentato a Cosa Nostra dagli zii, nonostante gli sforzi della madre per sottrarlo alla loro presa, Anzelmo ha seguito una traiettoria simile a quella dei suoi ex complici: un primo omicidio seguito da una cerimonia di iniziazione, poi una vita divisa tra un lavoro legale di facciata e la spietata quotidianità dell’organizzazione, che “ha la precedenza sulla famiglia di sangue”, tanto da portarlo a uccidere due dei suoi zii, mafiosi caduti in disgrazia. Tutto per ordine di Totò Riina.

Tra vedute notturne di Palermo e immagini d’archivio, le loro storie, raccontate attraverso un flusso di pensieri, domande e risposte che cerca di cogliere la realtà ordinaria e demistificata di una vita mafiosa, sprigionano un’umanità inquietante: questi uomini appaiono infatti tanto carnefici assetati di sangue quanto vittime reclutate in una terribile organizzazione criminale.

Il documentario è fruibile gratuitamente sul sito arte.tv/it o sulle app ARTE per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili.

Maestro: trailer del nuovo film di e con Bradley Cooper

0
Maestro: trailer del nuovo film di e con Bradley Cooper

Netflix ha diffuso il trailer di Maestro, il nuovo film originale Netflix diretto e interpretato da Bradley Cooper, presentato in concorso alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

Maestro è un’imponente e impavida storia d’amore che ripercorre la relazione durata una vita tra Leonard Bernstein e Felicia Montealegre Cohn Bernstein. Maestro non è solo una dichiarazione d’amore alla vita e all’arte, ma essenzialmente una rappresentazione emotivamente epica di famiglia e amore.

Prodotto da Martin Scorsese, Bradley Cooper, Steven Spielberg, Fred Berner, Amy Durning e Kristie Macosko Krieger e scritto da Bradley Cooper e Josh Singer, il film vede protagonisti anche Carey Mulligan, Matt Bomer, Maya Hawke.

Maestro: Steven Spielberg ha convinto Bradley Cooper a dirigere il film

0

Sembra che Bradley Cooper debba ringraziare l’intercessione di Steven Spielberg se è riuscito a dirigere il suo secondo film, Maestro, che verrà presentato al Festival di Venezia in questo momento in svolgimento al Lido. Dopo il suo debutto alla regia, A Star is Born, apparso sugli schermi nel 2018 e sempre presentato a Venezia, Cooper torna alla regia cinque anni dopo con il suo nuovo film, Maestro. Il film esplorerà la vita, l’amore e la carriera del leggendario compositore Leonard Bernstein, che Cooper interpreta nel film insieme a un cast di supporto composto da Carey Mulligan, Maya Hawke e Matt Bomer.

Secondo la produttrice Kristie Macosko Krieger (via Deadline), il regista Steven Spielberg ha contribuito a spingere Cooper a dirigere Maestro. Spielberg avrebbe dovuto dirigere il film con Cooper come protagonista, ma mentre si concentrava invece sulla regia di West Side Story, Cooper gli suggerì di essere in grado di “mettersi in gioco”. Cooper ha poi incontrato Spielberg nel 2018 per mostrargli gli inizi di A Star is Born. Fu allora che Spielberg pronunciò una frase critica per esortare Cooper a dirigere il film su Bernstein: “Stai dirigendo questo film, devi dirigere Maestro”.

“Beh, ha invitato me, Josh e Steven a guardarlo molto prima che uscisse il film, e circa 20 minuti dopo l’inizio del film Steven si è insinuato e ha detto “Hai diretto questo film, devi dirigere Maestro.” Quindi a quel punto siamo nel 2018. I diritti sul progetto stavano scadendo e Bradley dovette convincere la famiglia Bernstein che era la persona giusta per intraprendere il progetto. E così è andato dalla famiglia. Ha ottenuto i diritti. Ora sta dirigendo e producendo, e si rendono conto che gestirà questo film con estrema cura e dettaglio. È andato davvero dalla famiglia e si è venduto e poi ha avuto tutto quello di cui aveva bisogno, ora faremo questo film, e Bradley non voleva fare un film biografico.”

Maestro, la trama

Maestro racconta la complessa storia d’amore di Leonard Bernstein e Felicia Montealegre Cohn Bernstein (Carey Mulligan), una storia che dura da oltre 30 anni. Forse meglio conosciuto per la colonna sonora di West Side Story di Broadway e del classico film di Marlon Brando Fronte del Porto, Bernstein ha sposato l’attrice nel 1951 e ha avuto tre figli con lei, con la coppia che si è divisa tra New York e il Connecticut. A complicare la dinamica tra i due sono state le relazioni che ha avuto nel corso degli anni, sia con uomini che con donne, anche se condotte con la consenziente consapevolezza di Felicia. I due sono stati separati a un certo punto per un periodo di un anno, anche se alla fine sono rimasti insieme fino alla morte di Felicia nel 1978.

Bradley Cooper ha scritto la sceneggiatura di Maestro con il premio Oscar per Il caso Spotlight Josh Singer, ed è anche affiancato nell’ensemble da Matt Bomer, Maya Hawke, Sarah Silverman, Josh Hamilton, Scott Ellis, Gideon Glick, Sam Nivola, Alexa Swinton e Miriam Shor.

Maestro: recensione del film di e con Bradley Cooper

0
Maestro: recensione del film di e con Bradley Cooper

Maestro è un’imponente e impavida storia d’amore che ripercorre la relazione durata una vita tra Leonard Bernstein e Felicia Montealegre Cohn Bernstein. Maestro non è solo una dichiarazione d’amore alla vita e all’arte, ma essenzialmente una rappresentazione emotivamente epica di famiglia e amore. Dopo A Star is Born, Bradley Cooper torna dietro la macchina da presa per questo inno alla vita di Bernstein, all’amore per il suo lavoro e per la sua famiglia. Ancora una volta una storia d’amore struggente e commovente che attraverso questo biopic di Netflix ci porta in un mondo fatto di musica. Il film sarà distribuito in alcuni cinema selezionati e sulla piattaforma dal 20 dicembre.

Maestro, la trama

Dopo il successo di A Star is Born del 2018, candidato a otto premi Oscar, Bradley Cooper torna alla macchina da presa e questa volta lo fa con un biopic su una delle personalità più irriverenti del mondo della musica e dello spettacolo: Leonard Bernstein interpretato da Cooper stesso. Ad affiancarlo Carey Mulligan (Una donna promettente), nei panni dell’acclamata attrice, artista e attivista Felicia Montealegre Cohn Bernstein. All’interno del film però non ci si concentra sui suoi maggiori successi o sulla loro realizzazione – si accenna solo brevemente a West Side Story – il fulcro sono i legami che hanno caratterizzato la vita di Bernstein e che hanno contribuito a renderlo uno dei direttori d’orchestra più acclamati. Non a caso West Side Story perché questo film ha tra i produttori Steven Spielberg che nel 2021 ha conquistato con un rifacimento del film.

Maestro Carey Mulligan
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

Ci troviamo nei primi anni della sua carriera, in un flashback – in parte in bianco e nero soprattutto nella prima parte – che il personaggio di Bradley Cooper ha evocato per ricordare il periodo più florido della sua vita. In particolare, al rapporto con la moglie che proprio nella seconda parte del film diventa come una protagonista della pellicola, mettendo in secondo piano la figura del Cooper. Felicia Montealegre, una donna che ha fatto del suo nome un modo di comportarsi. Mai una parola fuori posto e sempre pronta a conquistare il marito con una risata. Il loro amore è stato sincero e ricambiato ma non è stato sempre felice.

La musica che cura e agita

Nella relazione da Leonard e Felicia però c’è sempre stato un terzo incomodo, anche più di uno. Le precedenti relazioni di Leonard, che nella pellicola non nasconde la sua omosessualità, e la musica. Tutte relazioni unite tra di loro, come un collante e che agitano e curano allo stesso tempo il cuore di Bernstein. Le interpretazioni di Cooper e di Mulligan non fanno altro che rendere la pellicola ancora più gradevole. Con l’utilizzo del trucco, Leonard Bernstein prende davvero vita nell’attore e regista che con questa interpretazione potrebbe essersi guadagnato una nomination per gli Oscar. Il personaggio così caotico ma fortemente ironico e teatrale rende bene sul grande schermo e la sua storia arriva al cuore dello spettatore.

Maestro Carey Mulligan, Bradley Cooper
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

Nelle sue due ore complessive di durata, la vita di Bernstein prende diverse pieghe. Un uomo così caratterialmente ingombrante da occupare tutta la stanza che inevitabilmente mette in ombra la moglie – anche lei facente parte del mondo dello spettacolo. Ma capace di fare un passo indietro, mettere da parte la sua crisi interiore per restare al capezzale della moglie nel momento del bisogno. Infatti, anche il titolo, Maestro, è un vero e proprio atto di amore alla coppia. Ma senza tralasciare la fluidità di Lenny che lo rende a oggi un personaggio moderno. Sembra ambiguo e estroverso sia nelle relazioni che nella musica, in grado di conquistarti con uno sguardo o attraverso la direzione di uno dei suoi pezzi.

L’estate dentro di te

“Se non hai l’estate dentro di te, allora non puoi fare musica”. Sempre fonte di grande ispirazione per il marito, Felicia Montealegre lo ha accompagnato supportato ma anche protetto da tutto e da tutti. Una spalla e una compagna di vita su cui poter fare affidamento e su cui è concentrata la parte finale del film. La malattia che la consuma e che consuma anche Lenny che ancora una volta soffoca le grida all’interno di un cuscino. In seguito alla morte della moglie, il flashback è quasi finito e il racconto della storia della versione anziana del personaggio si perde e diventa fluido, come se senza di lei tutti i giorni fossero uguali.

Cooper si dimostra all’altezza della sua seconda regia implementandola di tecniche cinematografiche, il film però ha avuto una realizzazione corale ed è servito un importante sforzo di produzione da parte di tutta la troupe per realizzarlo. Il lavoro è servito a portare in scena un delle personalità più stravaganti che ha attraversato i decenni con la sua musica e che noi continueremo a cantare a ritmo di New York New York.

Maestro: prime foto del film Netflix di Bradley Cooper

0
Maestro: prime foto del film Netflix di Bradley Cooper

Prime immagini dal set di Maestro, film diretto, prodotto, scritto e interpretato da Bradley Cooper nei panni di Leonard Bernstein. Nel cast anche Carey Mulligan, Matt Bomer e Maya Hawke. Maestro è prodotto anche da Martin Scorsese, Steven Spielberg, Kristie Krieger, Fred Berner e Amy Durning.  Il film sarà disponibile prossimamente su Netflix.

La trama

Maestro racconta la complessa storia d’amore tra Leonard Bernstein e Felicia Montealegre Cohn Bernstein, una storia che abbraccia oltre 30 anni – dal loro incontro nel 1946 a una festa e poi continuata attraverso due fidanzamenti, un matrimonio di 25 anni e tre figli: Jamie Bernstein, Alexander Bernstein e Nina Bernstein Simmons.

Diretto da Bradley Cooper (Candidato all’Oscar) Maestro vede protagonisti un cast d’eccezione composto da Bradley Cooper (Candidato all’Oscar), Carey Mulligan (Candidata all’Oscar®), Matt Bomer, Maya Hawke. Il film è prodotto da Martin Scorsese, Steven Spielberg, Kristie Macosko Krieger, Bradley Cooper, Fred Berner, Amy Durning.

Maestro: Matt Bomer in trattative per unirsi a Bradley Cooper nel film biografico targato Netflix

0

Arriva da Deadline la notizia che il vincitore del Golden Globe Matt Bomer ha avviato le prime trattative per un ruolo non rivelato nel cast del prossimo dramma biografico Maestro, il film originale Netflix basato sulla vita di Leonard Bernstein che sarà diretto dal candidato all’Oscar Bradley Cooper. In una precedente intervista, Bradley Cooper  aveva rivelato che la produzione sta attualmente pianificando di iniziare le riprese del progetto a maggio.

Matt Bomer è noto soprattutto per la sua acclamata interpretazione nel film drammatico televisivo della HBO The Normal Heart, interpretato anche da Mark Ruffalo, Julia Roberts e Jim Parsons. Ha vinto il suo primo Golden Globe come miglior attore non protagonista. I suoi altri progetti importanti includono film come In TimeMagic Mike, The Nice GuysThe Magnificent Seven e The Boys in the Band, oltre alle serie tv come ChuckWhite CollarGleeAmerican Horror Story e Doom Patrol.

Il film Maestro

Maestro racconterà la storia meravigliosamente complessa del matrimonio tra Bernstein e sua moglie, Felicia Montealegre, nell’arco di oltre 30 anni. Insieme a Bradley Cooper nel cast confermati Carey Mulligan nei panni di Felicia Montealegre e Jeremy Strong nei panni di John Gruen. Secondo alcune indiscrezioni l’obiettivo principale di Cooper nel progetto è sempre stato quello di raccontare il “rapporto intenso e complesso” tra Bernstein e Montealegre. Secondo quanto riferito, la star e regista ha lavorato a stretto contatto con i figli di Bernstein, Jamie, Alexander e Nina, negli ultimi due anni.

Maestro è co-scritto da Cooper e Josh Singer con Martin Scorsese, Steven Spielberg, Bradley Cooper e il suo partner di produzione di Joint Effort Todd Phillips (Joker), Kristie Macosko Krieger, la produttrice nominata all’Oscar Emma Tilliinger Koskoff (The Irishman , Joker) e Fred Berner e Amy Durning sono i produttori. La Amblin Entertainment di Spielberg è ancora legata al progetto che era stato inizialmente creato dalla Paramount Pictures. Lo streamer darà al film una significativa uscita nelle sale prima che debutti in esclusivamente su Netflix.

Maestro: le differenze tra la storia vera e il film di e con Bradley Cooper

Maestro (qui la recensione) è approdato il 20 dicembre su Netflix, circa un mese dopo l’uscita del film in alcune sale statunitensi a novembre e dopo la presentazione in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia 2023. Diretto da Bradley Cooper – che è anche interprete, co-sceneggiatore e produttore del film – il film ripercorre la carriera di Bernstein come direttore d’orchestra a partire dal 1943 fino agli anni ’80. In realtà, il vero fulcro tematico è il rapporto di affetto eterno tra il direttore d’orchestra e Felicia Montealegre, interpretata da Carey Mulligan nel film. In questo articolo, analizziamo le differenze tra la storia vera di Leonard Bernstein e Felicia Montealegre, raccontata in Maestro.

La carriera di Leonard Bernstein è decollata dopo aver sostituito il direttore d’orchestra alla Carnegie Hall?

Maestro Bradley Cooper Leonard Bernstein
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

La risposta è sì: la vera storia dietro a Maestro conferma che quando il direttore d’orchestra previsto alla Carnegie Hall si ammalò prima di un’esibizione nel 1943, fu chiesto al direttore d’orchestra assistente, Leonard Bernstein, di sostituirlo all’ultimo minuto. A 25 anni, salì sul palco la sera stessa senza aver mai fatto alcuna prova con l’orchestra. La sua performance fu ipnotica e la sua carriera iniziò a decollare. Come nella vita privata, anche professionalmente Bernstein si trovò di fronte a un bivio.

Era appassionato sia di direzione d’orchestra che di composizione: la prima gli veniva naturale, mentre la seconda gli risultava terribilmente difficile. Tuttavia, considerava la composizione come l’attività creativa più vitale. Come compositore, il suo contributo più significativo è stato il successo di Broadway del 1957 West Side Story, successivamente adattato in due film, il più recente dei quali è l’adattamento del 2021 diretto da Steven Spielberg, che è stato anche produttore del film su Leonard Bernstein, appunto Maestro di Bradley Cooper.

Leonard Bernstein ha incontrato Felicia Montealegre a una festa?

Maestro Carey Mulligan
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

Leonard e Felicia si sono incontrati la prima volta proprio a una festa nel 1946, come viene mostrato in Maestro. Le lettere che si sono scambiati in quegli anni indicano che l’inizio della loro storia non è stato proprio rose e fiori. Quell’estate, dopo essersi sentita ferita dal fatto che Bernstein non l’aveva salutata quando era partito per un viaggio a Londra, Felicia scrisse: “Vedi, caro, anche se so che sei terribilmente occupato e ‘confuso’, spero ancora a malincuore che ti ricorderai della mia esistenza senza che io te lo ricordi per sempre“.

Felicia era a conoscenza della bisessualità di Leonard Bernstein prima di sposarlo?

Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

All’epoca del loro matrimonio, nel 1951, Bernstein aveva già avuto una serie di relazioni e di rapporti sessuali con uomini, che risalivano a quando era studente ad Harvard. Fu allora che ebbe una relazione con il suo mentore, il direttore d’orchestra Dimitri Mitropoulos. Ebbe anche una relazione con il compositore Aaron Copland. Nel 1948, solo tre anni prima di sposare Felicia, ebbe una storia d’amore con un giovane soldato israeliano di nome Azariah Rapoport.

Non riesco a credere di aver trovato tutte le cose che desideravo riunite in una sola“, scrisse del periodo trascorso con Rapoport. “È un’esperienza incredibile, snervante, straziante e meravigliosa. Ha cambiato tutto“. Anche negli anni successivi al matrimonio del 1951 con l’attrice Felicia Montealegre, Bernstein ebbe molteplici relazioni sia con uomini che con donne. Continuò ad avere relazioni con uomini fino alla sua morte, avvenuta nel 1990.

L’omosessualità di Leonard Bernstein ha avuto ripercussioni sulla moglie Felicia?

Maestro recensione film
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

Secondo Jamie, figlia di Leonard, nel 2018, nel libro di memorie Famous Father Girl: A Memoir of Growing Up Bernstein, la madre scrisse al padre poco dopo il loro matrimonio, dicendogli: “Sei omosessuale e potresti non cambiare mai – non ammetti la possibilità di una doppia vita, ma se la tua tranquillità, la tua salute, il tuo intero sistema nervoso dipendono da un certo modello sessuale cosa puoi fare? … Sono disposta ad accettarti così come sei senza fare la martire e sacrificarmi sull’altare di L.B.“. Tuttavia, nel suo libro di memorie, Jamie scrive che sua madre si è proprio sacrificata. “È così che mi sento“, ha detto alla CBS Sunday Morning. “Sento che le è costato tutto rimanere con lui. È stata davvero dura per lei e credo che in un certo senso abbia contribuito alla sua morte prematura“.

La lettera di Felicia a Leonard affermava anche che gli avrebbe permesso di fare ciò che voleva “senza sensi di colpa e confessioni“, un sentimento che emerge anche nel film Maestro. Scriveva: “Il nostro matrimonio non si basa sulla passione, ma sulla tenerezza e sul rispetto reciproco“. Il loro accordo dava a Leonard la libertà di fare ciò che voleva, ma finì per avere un impatto significativo sul loro matrimonio, soprattutto su Felicia, che morì di cancro ai polmoni nel 1978, all’età di 56 anni. Lei e Leonard erano sposati da 26 anni.

Leonard Bernstein ha lasciato la moglie Felicia per vivere con un uomo?

Maestro Bradley Cooper Matt Bomer
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

Due anni prima della morte di Felicia, Bernstein decise di non nascondere più la sua omosessualità e lasciò la moglie per un periodo di tempo per vivere con un giovane studioso di musica di nome Tom Cothran, che aveva conosciuto e di cui si era innamorato nel 1971. A Felicia non andava particolarmente a genio Cothran, in parte perché Bernstein aveva affermato che Cothran era il suo migliore amico e non lei. Secondo la biografia, disse al marito che “sarebbe morto da vecchio amareggiato e solo“.

Fumatrice accanita per gran parte della sua vita, a Felicia fu diagnosticato un cancro ai polmoni non molto tempo dopo la loro separazione e Bernstein tornò a vivere con lei dopo aver saputo della sua malattia. Si prese cura di lei fino alla sua morte, avvenuta il 16 giugno 1978. In preda ai sensi di colpa, non riprese mai la relazione con Cothran, ma i due rimasero amici fino a quando Cothran morì di AIDS nel 1987. Nella sua biografia, Humphrey Burton ha scritto che il “senso di colpa” di Bernstein non lo abbandonò mai e che non si riprese mai dalla perdita di Felicia.

Felicia: il vero Maestro

Maestro film
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

Sebbene molte delle conversazioni private di Maestro siano romanzate, comprese quelle tra Bernstein (Cooper) e sua moglie e le conversazioni con i vari uomini della sua vita, le linee generali di queste relazioni sono state comunque rispettate, così come alcuni dettagli minori. Fortunatamente, gli sceneggiatori di Maestro Bradley Cooper e Josh Singer hanno avuto a disposizione una serie di lettere personali di Bernstein che sono state pubblicate nell’antologia di 600 pagine del 2013 intitolata The Leonard Bernstein Letters, che comprende la corrispondenza con i suoi mentori, i suoi collaboratori, le celebrità e altre persone che gli erano vicine, tra cui la moglie Felicia. La sua vita pubblica come direttore d’orchestra e celebrità ha comportato una grande quantità di filmati dei suoi concerti, delle prove e delle interviste televisive. Nel film viene ricreata una memorabile intervista a Bernstein e alla moglie.

Ciò che viene efficacemente trasmesso in questo film su Leonard Bernstein è come la sua ispirazione a fare musica fosse direttamente legata alla libertà di essere se stesso nella sua vita personale. Questo aspetto è riassunto nel film quando Felicia (Carey Mulligan) gli dice: “Se non c’è nulla che canta in te, allora non puoi fare musica“. Maestro è un film scritto per rivolgersi a un pubblico più ampio e non specificamente agli aficionados di Bernstein. Riesce ad andare oltre i tabloid per offrire una visione della sua vita personale e di ciò che guidava la sua creatività anche se, forse, non riesce a cogliere la portata dei suoi successi musicali – ma questa non sembra essere la vera intenzione di Bradley Cooper.

A dispetto del titolo del film, è proprio Felicia a ergersi come il personaggio principale del film, nel suo ritratto di una donna che si confina volontariamente nell’orbita accattivante ma debilitante di un marito che non è in grado di amarla come lei ama lui e che le spezza costantemente il cuore. Questo non significa affatto che i due non si amassero, come hanno sottolineato parenti e amici: la storia di Maestro è proprio questa, quella di un amore eterno e impavido, fondato sul rispetto reciproco e sull’affetto inestimabile tra Leonard Bernstein e Felicia Montealegre.

Maestro: la vera storia d’amore tra Leonard Bernstein e Felicia Montealegre

Dal 20 Dicembre è disponibile su Netflix Maestro (qui la recensione), biopic su Leonard Bernstein di e con Bradley Cooper, presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia 2023. Un progetto che segna il ritorno alla regia dell’attore dopo il successo di A Star is Born e che ha subito ricevuto reazioni positive sia dagli spettatori che dalla critica fin dall’uscita del trailer del film. Al centro della pellicola, vi è la storia d’amore tra il celebre direttore d’orchestra e la moglie Felicia Montealegre, interpretata da Carey Mulligan: un matrimonio contraddistinto da un profondo affetto che li ha aiutati a rimanere insieme nonostante le sfide e le difficoltà che hanno dovuto affrontare, tra cui l’omosessualità di Bernstein e la malattia di Felicia. In occasione dell’uscita del film, in questo articolo ripercorriamo dunque gli eventi principali della storia di Leonard Bernstein e Felicia Montealegre.

La trama di Maestro racconta 30 anni di storia di Leonard Bernstein

Il film di Bradley Cooper, che ripercorre 30 anni di vita di Leonard Bernstein, racconta principalmente la storia d’amore tra Bernstein e sua moglie, Felicia Montealegre Cohn Bernstein. Si tratta dunque di un sentito omaggio non solo al talento artistico di Bernstein come direttore d’orchestra, ma anche al legame emotivo che condivideva con la sua famiglia. Anche se 30 anni possono essere un arco di tempo lungo da coprire per un film di 129 minuti, la pellicola di Cooper riesce brillantemente a sviscerare il profondo legame tra Felicia e Bernstein e l’evoluzione del direttore d’orchestra americano come musicista durante quel periodo.

La conoscenza e il matrimonio

Mentre Felicia Montealegre era un’attrice di successo, con ruoli che spaziavano dal teatro di Broadway a rinomate serie televisive, Leonard Bernstein era una delle figure più brillanti del mondo della musica, soprattutto dopo il suo debutto alla Filarmonica di New York. Il primo incontro tra i due, come mostra Maestro, avvenne ad una festa: fu il pianista cileno Claudio Arrau, ex insegnante di pianoforte di Felicia Montealegre, a presentarle Leonard Bernstein a una festa da lui organizzata nel 1947. Pochi mesi dopo questo incontro, i due si fidanzarono, ma Montealegre lasciò Bernstein in meno di un anno. Negli anni successivi, lei si legò sentimentalmente all’attore Richard Hart, dopo aver recitato con lui in diverse opere teatrali. Purtroppo Hart morì il 2 gennaio 1951. Sebbene Montealegre fosse ben consapevole delle precedenti relazioni di Bernstein, dopo la morte di Hart diede alla sua relazione una seconda possibilità. Il 12 agosto 1951 fu dunque annunciato il loro secondo fidanzamento e meno di un mese dopo si sposarono al Tempio Mishkan Tefilah di Boston.

Leonard Bernstein ha avuto relazioni con uomini e donne mentre era sposato

Sebbene Leonard Bernstein apparisse come un padre e un marito devoto agli occhi del pubblico, ebbe molteplici relazioni con uomini e donne mentre era sposato. Felicia Montealegre era a conoscenza delle relazioni extraconiugali del marito e ha riconosciuto il suo orientamento sessuale in una lettera privata. “Sei omosessuale e potresti non cambiare mai – non ammetti la possibilità di una doppia vita, ma se la tua tranquillità, la tua salute, il tuo intero sistema nervoso dipendono da un certo modello sessuale, cosa puoi fare?“. Nella stessa lettera, aggiungeva anche che il loro matrimonio non era “basato sulla passione, ma sulla tenerezza e sul rispetto reciproco“.

Nell’estate del 1971, Leonard Bernstein incontrò Tom Cothran (interpretato da Gideon Glick nel film Maestro), all’epoca direttore musicale di una radio classica di San Francisco. Dopo aver legato per il comune interesse per la musica, Cothran e Bernstein ebbero una relazione e trascorsero spesso le vacanze assieme. Cinque anni dopo il loro primo incontro, Bernstein lasciò poi la moglie Felicia per andare a vivere con Cothran nella California settentrionale. Secondo quanto riportato, la decisione di Bernstein fece infuriare Felicia, che gli disse che “sarebbe morto da vecchio amareggiato e solo“.

Maestro film

La morte di Felicia Montealegre

Poco dopo la partenza di Bernstein per la California del Nord, tuttavia, a Felicia Montealegre fu diagnosticato un cancro ai polmoni. Dopo aver saputo della diagnosi, Bernstein tornò da lei e se ne prese cura fino alla sua morte, avvenuta il 16 giugno 1978. Aveva 56 anni quando morì e fu sepolta al Green-Wood Cemetery di Brooklyn, New York. Dopo la sua morte, Leonard Bernstein rimase amico di Tom Cothran fino a quando il direttore musicale morì di AIDS nel 1987.

La morte di Leonard Bernstein

Dopo la morte della moglie, Leonard Bernstein continuò la sua carriera di musicista e nel 1980 ricevette il Kennedy Center Honor for Lifetime Contributions to American Culture through the Performing Arts, a Washington. Altri grandi traguardi raggiunti nella sua carriera sono stati la nomina a membro onorario della New York Philharmonic nel 1984 e l’avvio dell’Accademia orchestrale dello Schleswig-Holstein Musik Festival a Salzau, in Germania. Come riportato in Maestro, nell’ottobre 1990 Leonard Bernstein annunciò ufficialmente il suo ritiro dalla direzione d’orchestra. Pochi giorni dopo il suo pensionamento, il 14 ottobre 1990, si è spento all’età di 72 anni, nel suo appartamento di New York. Secondo quanto riportato, la causa del decesso fu un attacco cardiaco causato da un tipo di cancro chiamato mesotelioma. Oggi riposa accanto alla moglie al Green-Wood Cemetery di Brooklyn.

Maestro: il teaser ufficiale del film di e con Bradley Cooper

0
Maestro: il teaser ufficiale del film di e con Bradley Cooper

Netflix ha annunciato la data di uscita e un primo teaser per il suo nuovo film, Maestro, che segna la seconda regia cinematografica di Bradley Cooper, dopo A Star Is Born. Il film, che ha co-scritto, diretto e interpretato nei panni del compositore Leonard Bernstein, uscirà nelle sale selezionate il 22 novembre, dopo l’anteprima mondiale nella Selezione Ufficiale del Concorso della 80° Mostra d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, per poi arrivare sulla piattaforma il 20 dicembre.

Maestro, la trama

Maestro racconta la complessa storia d’amore di Leonard Bernstein e Felicia Montealegre Cohn Bernstein (Carey Mulligan), una storia che dura da oltre 30 anni. Forse meglio conosciuto per la colonna sonora di West Side Story di Broadway e del classico film di Marlon Brando Fronte del Porto, Bernstein ha sposato l’attrice nel 1951 e ha avuto tre figli con lei, con la coppia che si è divisa tra New York e il Connecticut. A complicare la dinamica tra i due sono state le relazioni che ha avuto nel corso degli anni, sia con uomini che con donne, anche se condotte con la consenziente consapevolezza di Felicia. I due sono stati separati a un certo punto per un periodo di un anno, anche se alla fine sono rimasti insieme fino alla morte di Felicia nel 1978.

Bradley Cooper ha scritto la sceneggiatura di Maestro con il premio Oscar per Il caso Spotlight Josh Singer, ed è anche affiancato nell’ensemble da Matt Bomer, Maya Hawke, Sarah Silverman, Josh Hamilton, Scott Ellis, Gideon Glick, Sam Nivola, Alexa Swinton e Miriam Shor. Di seguito, il poster del film:

Maestro poster

Mentre Maestro è stato annunciato come parte del programma di Venezia 80 alla fine del mese scorso, Cooper ha annunciato che non prenderà parte alla promozione del film, a meno che lo sciopero SAG-AFTRA non si concluda in qualche modo entro la fine di questo mese.

Maestro, intervista al regista e protagonista Bradley Cooper

Maestro, intervista al regista e protagonista Bradley Cooper

Fresco di otto nomination ai Critics Choice Awards e quattro ai Golden Globes, Maestro di Bradley Cooper è sbarcato su Netflix. Il biopic dedicato al leggendario compositore/maestro d’orchestra Leonard Bernstein e a sua moglie Felicia Montealegre rappresenta la seconda regia di Cooper dopo il grande successo di A Star Is Born. Ecco che cosa ci ha raccontato di maestro il suo protagonista e regista.

Partiamo dal principio; come nasce il progetto di realizzare Maestro?

Da bambino ero ossessionato dal condurre un’orchestra, mi esercitavo per ore. Non ero a conoscenza del progetto legato a Leonard Bernstein quando ha iniziato a circolare, nel quando ne sono venuto  a conoscenza ho chiesto immediatamente a Steven Spielberg chi ne deteneva i diritti. Josh Singer è salito a bordo e abbiamo iniziato a fare ricerche, volevo capire che tipo di storia raccontare. È stato lui a suggerire di esplorare il rapporto tra Leonard e Felicia, e ho subito capito che la loro relazione era il cuore della storia che volevo raccontare, un rapporto così complesso, non convenzionale, intimo. Abbiamo iniziato a incontrare persone che li conoscevano e una cosa mi ha colpito nel profondo: nessuno ha mai parlato di Leonard Bernstein e sua moglie, erano sempre Lenny e Felicia. Era chiaro che entrambi lasciavano la loro impronta personale sulle persone.

Maestro. BTS – (L to R) Writer/Director/Producer Bradley Cooper and Musical Advisor Yannick Nézet-Séguin on the set of Maestro. Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023. Foto

È stato un processo complicato quello di “diventare” Leonard Bernstein?

All’inizio ero terrorizzato, poi col passare del tempo è diventato più semplice, ma solo appena più semplice, e molto lentamente. La mia preoccupazione maggiore era riprodurre quella voce suadente, capace di metterti a tuo agio in qualsiasi situazione. Ho lavorato su di essa fin dall’inizio, sei anni fa, un lungo periodo di tempo da cui ho tratto enormi benefici. In pratica ci lavoro da prima che A Star Is Born arrivasse al cinema. Per fortuna ai tempi di American Sniper ho cominciato a collaborare con questo incredibile dialect coach, Tim Monich, con cui ho lavorato anche grazie a A Star Is Born e La fiera delle illusioni. Tim si è praticamente trasferito a casa mia a New York, abbiamo lavorato insieme cinque giorni a settimana per quattro anni e mezzo. Per quanto riguarda il lato estetico mi sono affidato completamente a Kazu Hero che ha fatto un lavoro straordinario sul trucco, anche con lui abbiamo lavorato per anni facendo test filmati molto prima che iniziassimo a girare il film.

C’è stato un momento durante la lavorazione in cui si è sentito sotto pressione?

Il primo giorno di riprese, quello in cui il vecchio Leonard insegna a condurre a William. Era la prima volta che mi presentavo di fronte ad altre persone come Leonard Bernstein, ero davvero nervoso. E in più ovviamente dovevo anche dirigere gli altri attori. Ho chiesto ad alcuni tra i miei amici più cari di venire sul set, tra di essi c’era anche Gabe Fazio, che conosco da una vita. Soltanto sapere che era lì mi ha tranquillizzato. Un’altra scena che mi ha messo sotto pressione è stata quella del concerto nella cattedrale dal momento che dovevo condurre l’orchestra di Londra, una delle migliori tre al mondo. Mi ero allenato con Gustavo Dudamel per molto tempo, studiando anche un video di Bernstein condurre in quel luogo negli anni ‘70. Eppure condurre mi riuscì impossibile, continuavo a rimanere indietro nei tempi. Il giorno dopo sono arrivato molto tempo, la cattedrale era ancora vuota. Pensando a come sistemare la scena ho capito che in realtà il cuore era Felicia, venuta a veder condurre Leonard senza provare alcun odio per lui. L’abbiamo girata ancora una volta e quel pianosequenza è quello che vedete nel film. È stato magnifico.

Maestro. BTS – (L to R) Producer Steven Spielberg and Writer/Director/Producer Bradley Cooper as Leonard Bernstein on the set of Maestro. Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

E come regista che tipo di lavoro ha svolto per Maestro?

Non faccio mai storyboard delle scene che giro, tento sempre di vedere il film nella mia testa, ogni inquadratura che riesco a immaginare. Finché arriva il giorno in cui riesco a vedere il film dalla prima all’ultima inquadratura. Quello è il momento in cui mi sento tranquillo, allora posso andare sul set e sentirmi libero: all’improvviso hai tutte queste persone intorno, ti trovi sulla location e magari hai una luce diversa da quella che ti aspettavi. Le idee iniziano a fioccare, magari decidi di cambiare qualcosa e vedere come influenzerà le scelte successive. Quando inizio a girare lascio che il film esca dalla mia testa e si confronti con la realtà del set. Questo è in sostanza il mio processo.

Quanto di quello che imparato facendo A Star Is Born l’ha aiutata con Maestro?

Ho imparato molto facendo quel film, ma anche lavorando con Guillermo del Toro a La fiera delle illusioni e con Paul Thomas Anderson a Licorice Pizza. Per esempio ho passato tre settimane con Guillermo semplicemente a osservare delle lenti, facendo test e cercando di carpire qualsiasi cosa potessi da lui. In ogni progetto in cui sono stato coinvolto ho cercato di imparare qualcosa, e senza dubbio continuerò a farlo. Spero che questo continui a farmi evolvere come regista. La cosa migliore che ho tratto facendo A Star Is Born è stato trovare un mio centro come artista.

Maestro – BTS – (L to R) Bradley Cooper as Leonard Bernstein (Director/Writer/Producer), Cinematographer Matthew Libatique and Carey Mulligan as Felicia Montealegre on the set of Maestro. Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.