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Lupin III – Il film: trama, cast e curiosità sul film

Lupin III – Il film: trama, cast e curiosità sul film

Ideato nel 1967 dal celebre mangaka Monkey Punch ispirandosi all’elegante ladro gentiluomo Arsène Lupin ideato da Maurice Leblanc, Lupin III è stato per anni al centro di una nutrita produzione di anime di successo e oggetto di un ricchissimo merchandising, che lo ha eletto a personaggio cult per diverse generazioni. Già portato al cinema in un film live action nel 1974 da Takashi Tsubojima (Lupin III – La strategia psicocinetica), il personaggio è diventato nel 2014 protagonista di un secondo lungometraggio. Si tratta di Lupin III – Il film, per la regia del poliedrico Ryūhei Kitamura, autore giapponese noto soprattutto per le incursioni horror-splatter di Versus (2000), Prossima fermata: L’inferno (2008) e No One Lives (2012).

Questo nuovo film si configuera come una origin story che presenta i suoi personaggi in un contesto modernizzato e segue il protagonista mentre nella formazione della sua banda di ladri per rubare una preziosa collana. Naturalmente, non mancheranno gli imprevisti, che fanno del film tanto un avvincente heist movie quanto anche un prodotto ricco di umorismo. Nella concezione del film, gli autori hanno deciso di non basarsi su nessuna delle opere già esistenti, prendendo soltanto gli iconici personaggi per inserirli in contesti nuovi. Dopo diversi anni di lavoro a riguardo, il film ha infine visto la luce, ricevendo la benedizione dello stesso Punch.

Accolto come un buon successo di critica e pubblico, nonostante alcuni risvolti narrativi non del tutto apprezzati, Lupin III si è affermato come una valida reinterpretazione del celebre personaggio. Il suo mito viene qui rielaborato e rinnovato, senza che perda le sua caratteristiche più iconiche. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Lupin III – Il film: la trama del film

Protagonista del film è Lupin III, ultimo discendente del celebre Arsenio Lupin e universalmente riconosciuto come uno dei ladri più famosi del mondo, tanto da far parte dell’organizzazione The Works. A capo di questo gruppo di ladri, c’è il veterano Dawson. Quest’ultimo, però, viene ucciso da una banda di criminali nel corso di una rapina che ha come obiettivo un’antica collana, che a sua volta un tempo conteneva la preziosa pietra “Cuore rosso cremisi di Cleopatra”. Nel momento in cui i due elementi si ricongiungeranno, questi formeranno un unico gioiello dal valore inestimabile, a cui tutti ambiscono.

La morte di Dawson scatena l’anarchia nell’organizzazione, facendo emergere Michael Lee come nuovo spietato criminale locale. Nel tentativo di contrastare le sue attività, Lupin e i suoi amici – l’infallibile pistolero Jigen, il maestro della spada Goemon e l’affascinante Fujiko – cercheranno di impossessarsi per primi del Cuore di Cleopatra. Per farlo dovranno espugnare L’Arca di Navarone, la gigantesca cassaforte di massima sicurezza in cui il gioiello è custodito. Il loro ingegnoso piano, però, sarà ostacolato dall’instancabile ispettore Zenigata. Egli è pronto a tutto pur di arrestare Lupin, che continua a prendersi gioco di lui e dei suoi sforzi per consegnarlo alla giustizia.

Lupin III - Il film

Lupin III – Il film: il cast del film

Ad interpretare il celebre Lupin III, iconico protagonista del film, vi è l’attore Shun Oguri, noto in Giappone per diversi film e ruoli da doppiatore. Nel 2021 egli ha poi debuttato a Hollywood con il film Godzilla vs Kong, dove interpreta Ren Serizawa, figlio del dottor Ishiro Serizawa, comparso nei film precedenti della saga. Quello di Lupin è però il ruolo che gli ha permesso di ottenere riconoscimenti internazionali. Una parte a cui egli si è preparato con grande dedizione, allenandosi per oltre 10 mesi al fine di raggiungere una forma fisica ideale e poter interpretare da sé molte delle scene più complesse. Accanto a lui, nei panni di Fujiko Mine vi è invece l’attrice e cantante Meisa Kuroki.

Tetsuji Tamayam è invece l’interprete di Daisuke Jigen, conosciuto in Italia grazie al ruolo di Takumi Ichinose nei live action dell’anime NanaGo Ayano è invece il samurai Goemon Ishikawa XIII. Per il suo personaggio si era inizialmente pensato di utilizzare abiti contemporanei, invece dei suoi classici vestiti da tradizionale samurai giapponese. Alla fine, però, si optò per mantenere questi ultimi. Nel film sono poi presenti anche gli attori Tadanobu Asano nei panni di Koichi Zenigata, Jerry Yan in quelli di Michael Lee e Nick Tate come Thomas Dawson. Monkey Punch, ideatore di Lupin, compare con un cameo nei panni di un passeggero dell’aereo che si vede nel film.

Lupin III – Il film: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Lupin III – Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity+, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 20 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 

Lupin III – Il castello di Cagliostro il 4, 5, 6 marzo al cinema in 4K

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Mentre il suo ultimo film, Il ragazzo e l’airone, continua a conquistare il box office, il cinema celebra il Premio Oscar Hayao Miyazaki con il ritorno sul grande schermo di un altro capolavoro assoluto: LUPIN III – IL CASTELLO DI CAGLIOSTRO, l’anime che nel 1979 segnò il suo debutto alla regia di un lungometraggio e che divenne il primo film d’animazione presentato al Festival di Cannes.

Il 4, 5, 6 marzo il film arriverà infatti nelle sale italiane (elenco a breve su nexodigital.it) in versione rimasterizzata e restaurata in 4K, presentata con le voci italiane storiche,per permettere ai fan di rivivere la più bella avventura di Lupin diretta da Miyazaki, in uno dei titoli più famosi di tutta la storia degli anime.

Nel film LUPIN III – IL CASTELLO DI CAGLIOSTRO, i protagonisti sono Lupin III e il suo fedele compagno Jigen. Insieme, sono riusciti a individuare la fonte delle banconote false che ha messo in ginocchio l’economia mondiale: Cagliostro, lo stato più piccolo del mondo governato dal conte omonimo. All’interno delle mura di pietra del castello, il conte tiene prigioniera la bella Clarisse, la quale possiede la chiave per accedere a un tesoro di inestimabile valore. Lupin desidera liberare la ragazza, punire i malvagi e, ovviamente, assicurarsi il tesoro. In questa straordinaria avventura, non mancano altri personaggi chiave della saga come la seducente Fujiko e il tenace Ispettore Zenigata.

Lupin – stagione 3: clip dai nuovi episodi con Omar Sy

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Lupin – stagione 3: clip dai nuovi episodi con Omar Sy

Nell’ambito dell’evento Tudum di oggi, Netflix ha mostrato una clip della terza stagione di Lupin per la serie thriller guidata da Omar Sy. Nella terza stagione Assane ora è in clandestinità e deve imparare a vivere lontano dalla moglie e dal figlio. Le sofferenze che lui stesso ha causato lo spingono a tornare a Parigi con una folle proposta: abbandonare la Francia e ricominciare da capo altrove. Ma gli spettri del passato sono sempre dietro l’angolo e un ritorno inatteso sconvolgerà i suoi piani.

La serie Netflix Lupin

Creato da George Kay, Lupin è interpretato dal vincitore del César Award Omar Sy (The Intouchables, Jurassic World) insieme a Ludivine Sagnier, Clotilde Hesme, Nicole Garcia, Hervé Pierre, Soufiane Guerrab, Antoine Gouy, Fargass Assandé, Vincent Londez e Shirine Boutella.

Omar Sy è meglio conosciuto per la sua acclamata interpretazione nel film drammatico del 2011 The Intouchables, che gli è valso il César Award come miglior attore, rendendolo il primo attore nero a ricevere il premio. Dopo il successo della serie Lupin, Sy ha firmato un contratto cinematografico pluriennale con Netflix.

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Lupin – parte terza: il trailer della serie con Omar Sy

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Lupin – parte terza: il trailer della serie con Omar Sy

Netflix rilascia il trailer della terza parte di Lupin, svelando un primo sguardo sulla serie francese fenomeno globale. Il gentiluomo più ricercato della Francia farà il suo ritorno dal 5 ottobre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

In questi nuovi 7 episodi Omar Sy tornerà nel ruolo di Assane Diop al fianco di Ludivine Sagnier, Antoine Gouy, Soufiane Guerrab e Shirine Boutella. Creata da George Kay in collaborazione con François Uzan, la serie è diretta da Ludovic Bernard, Podz (Daniel Grou) e Xavier Gens e prodotta da Gaumont.

Lupin – parte terza, la trama

Assane ora è in clandestinità e deve imparare a vivere lontano dalla moglie e dal figlio. Le sofferenze che lui stesso ha causato lo spingono a tornare a Parigi con una folle proposta: abbandonare la Francia e ricominciare da capo altrove. Ma gli spettri del passato sono sempre dietro l’angolo e un ritorno inatteso sconvolgerà i suoi piani.

Lupi mannari, la spiegazione del finale

Lupi mannari, la spiegazione del finale

Un gioco da tavolo che trasporta i giocatori in un altro mondo, dove devono usare i loro poteri e il loro ingegno per sventare il piano di un male mistico suona familiare? Beh, perché lo è. Ora, se vi dico che nello stesso mondo sono coinvolti un branco di lupi mannari e una versione di Leonardo da Vinci, non vi sembrerà strano. Per quanto possa sembrare sciocco, non potrete fare a meno di sentirvi intrigati dalla pura assurdità di questa premessa.  È questo il punto di forza di Lupi mannari (titolo originale: Loups-Garous) di Francois Uzan. Questo aiuta il film francese a superare l’ovvia familiarità con “Jumanji”. La struttura goffa della storia eleva l’altrimenti generico racconto fantasy medievale, aiutandolo a diventare un classico parco divertimenti d’evasione per le festività natalizie.

Riassunto della trama e sinossi di Lupi mannari

Lupi mannari inizia con l’introduzione della famiglia attraverso conversazioni casuali. Jerome (Franck Dubosc) e Marie (Suzanne Clement) sono sposati e hanno una figlia, Louise (Alizée Caugnies). Jerome ha anche una figlia, Clara (Lisa Do Couto Texeira), nata dal suo precedente matrimonio. Anche Marie ha un figlio, Theo (Raphael Romand), nato dal suo precedente matrimonio. L’intera famiglia è venuta a conoscere il padre di Jerome, nonno Gilbert (Jean Reno). Gilbert soffre di demenza e spesso non ricorda il nome del figlio.

Su insistenza di Jerome, la famiglia inizia a giocare al gioco dei “lupi mannari”. Tuttavia, a causa della riluttanza della maggior parte dei membri, Jerome deve concludere il gioco. Ma il gioco non vuole essere concluso. Trasporta l’intera famiglia nell’ambientazione medievale del gioco. Dopo alcune scene esilaranti, la famiglia accetta la realtà che ora fa parte del gioco.

Riuscirà la famiglia a sopravvivere al gioco con un lupo mannaro in mezzo a loro?

Sono anche dotati dei poteri che hanno i personaggi loro assegnati. Ad esempio, la demenza di nonno Gilbert è scomparsa e può ricordare ogni dettaglio della sua vita, grazie al fatto che il suo personaggio è un potente “cacciatore”. Clara diventa invisibile. Jerome può leggere i pensieri come “veggente”. Theo può impersonare chiunque come “ladro”.

Mentre Marie sembra essere impotente, è il potere della piccola Louise a preoccupare la famiglia. Sembra che Louise abbia il potere degli antagonisti del gioco. È un lupo mannaro. La storia del gioco, e quindi la storia del mondo in cui si trova la famiglia, è che il villaggio è tormentato da attacchi notturni di licantropi. L’unico modo per fuggire è uccidere i lupi mannari. Mentre la famiglia cerca i lupi mannari adulti da uccidere, deve anche proteggere Louise dallo sceriffo del villaggio. Lo sceriffo, insieme al prete, ricorre alla giustizia mafiosa e giustizia gli abitanti del villaggio per il solo sospetto di essere un lupo mannaro.

La spiegazione del finale del film Netflix

La caccia ai lupi mannari della famiglia è aiutata da un artista e scienziato italiano di nome Piero (Bruno Gouery). Mentre Gilbert dà la caccia a uno dei lupi mannari, Marie viene coinvolta in una lite in cui il fastidioso prete la bolla come strega, perché inavvertitamente dimostra di saper scrivere. Marie viene condannata a morte. È previsto che venga bruciata viva insieme a un altro uomo. Quest’uomo è stato a lungo sospettato di essere un mago. Quest’uomo è l’antenato di Jerome e Gilbert.

Con l’aiuto di Piero, la famiglia salva Marie e l’uomo mentre lo sceriffo li insegue. Nella sequenza culminante del combattimento nella chiesa, la famiglia si confronta con l’ultimo licantropo, la donna leader del branco. Questo lupo mannaro si rivela essere nientemeno che la donna che lo sceriffo sta corteggiando. Lo sceriffo e il lupo mannaro erano amanti. In una battaglia finale, in cui il cucciolo di licantropo di Louise causa ingenti danni al cattivo licantropo capo, la famiglia vince, concludendo così il gioco.

Gilbert perde la memoria?

Una volta che la famiglia riesce a sconfiggere lo sceriffo malvagio e i lupi mannari, diventa evidente che saranno in grado di tornare alle loro vite moderne usando il gioco magico. Gilbert sapeva che la loro vittoria significava anche il ritorno alla sua vecchia vita. Una vita in cui non è più forte e si aggrappa ai ricordi che contano.

Tuttavia, Gilbert si è preparato allo stesso modo. Così, quando la famiglia torna ai tempi moderni, Gilbert consegna a Jerome una pila di pergamene. Gilbert non sembra ricordare a cosa servano, ma diventa chiaro quando Jerome legge la prima pagina. Gilbert ha sfruttato l’opportunità offerta dal gioco e ha annotato ogni ricordo importante della sua vita. Ha scritto tutto, compresi i suoi sentimenti per il figlio Jerome.

Come è cambiato il dipinto della Monna Lisa?

Uno dei colpi di scena unici del film è il personaggio di Piero. Piero viene mostrato come un artista e scienziato gay, che teme che la sua identità possa costargli la vita nel mondo medievale. Dal momento in cui lo incontra, Piero si invaghisce di Jerome. Piero è anche un inventore. Ha creato la pelle per l’invisibile Clara e ha preparato un meccanismo che permette a Jerome di trasformare il suo liuto in una chitarra elettrica. Con un colpo di scena scioccante ma piacevole, si scopre che Piero non è altro che il noto polimatico italiano del Rinascimento, Leonardo da Vinci. Il secondo nome di Vinci era Piero.

Dopo aver appreso il nome completo di Piero, Jerome chiede ai suoi antenati di comprare ogni quadro che Piero dipinge, perché sa cosa Piero sta per diventare. Tornando ai tempi moderni, il film mostra che l’antenato ha seguito il consiglio di Jerome. Il dipinto della Monna Lisa sembra essere di proprietà della famiglia di Jerome, che lo ha donato al Louvre. In un esilarante colpo di scena finale, il volto di questa nuova Monna Lisa sembra assomigliare in modo inquietante a quello di Gerolamo. Ciò dimostra che Leonardo da Vinci era così infatuato di Jerome nella linea temporale dei “Lupi mannari” da dipingere la Monna Lisa pensando a Jerome.

Lupen, romanzo di un ladro reale recensione

Lupen, romanzo di un ladro reale recensione

C’è uno spazio, nella mente di ognuno di noi, dove il giudizio è sospeso. È lì che riescono a farsi impunemente strada persone che fanno della loro vita uno spettacolo, piegando il reale a pura e avvincente narrazione che, scevri da morale, non possiamo fare a meno di amare.

Non accade di rado di affezionarsi all’antagonista della storia o di trasformare il protagonista delinquente nell’eroe della situazione. A lui doniamo incondizionatamente venerazione senza sentirci in colpa, perché la finzione è un’altra dimensione della libertà. Nel caso di Renato Rinino, meglio conosciuto come l’Arsenio Lupin di Savona, non è proprio così. La sua vita non è un prodotto di fiction e lui, ladro gentiluomo, ne ha fatto un romanzo rocambolesco di grande qualità, libero da tutto, se non dal suo personale senso di giustizia.

Valerio Burli, attraverso gli occhi di chi Renato l’ha conosciuto e vissuto, segue le tracce di un personaggio incredibile, talmente abile nel giocare con la vita che anche il destino si dimostra volenteroso di tendergli una mano. Già noto a Savona per le sue marachelle, arrivato alla fama a livello internazionale con il furto “casuale” dei gioielli di Carlo d’Inghilterra, Renèe Lupen (con la “e”), come egli stesso si firmava, ha colorato e continua a colorare la vita di chi gli è stato intorno.

Il giovane regista, allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema, Sede Abbruzzo, come un pittore intento a restituire la verosimiglianza nel ritratto che si appresta a dipingere, esplora il ricordo che Renato ha lasciato di sé, ricostruendo non solo la sua vita, ma l’essenza della sua persona. Con delicatezza, piega la tecnica alle esigenze della personalità del suo protagonista, fisicamente assente dal film, eppure così vivo. La sua mano diventa invisibile e il personaggio esplode con la sua natura dirompente, come può accadere solo in un bel film.

La natura romanzesca della vita vera di Rinino viene religiosamente rispettata dal film, che ne adotta la struttura, dividendo la storia in capitoli che il regista costruisce visivamente in modi diversi, servendosi con prudenza degli strumenti che il mezzo cinematografico mette a disposizione.

Un gioiello di cui il pubblico romano ha potuto apprezzare le qualità, grazie al MedFilmFestival, kermesse capitolina dedicata alla promozione e diffusione del cinema mediterraneo giunta alla sua ventunesima edizione, nella sezione Perle: Alla Scoperta del Nuovo Cinema Italiano.

Una testimonianza toccante che dimostra come sia possibile anche per il cinema documentario, che in Italia non riesce ancora ad avere facile, avere una fruibilità universale.

Lunga vita al Re e alla Regina … delle serie tv! [FOTO]

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Prima The Tudors, poi Merlin e adesso è il turno di Game Of Thrones: le serie tv sono terreno fertile per Re e Regine, anche se non sempre fanno una bella fine. Ecco di seguito i Re e le Regine delle serie tv più amate del momento. Che siano vivi, morti, appartenenti a dinastie estinte e antiche oppure che siano immortali, ecco le teste coronate più amate della tv:

[nggallery id=1109]Re e Regine

Lunchbox recensione del film di Ritesh Batra

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Lunchbox recensione del film di Ritesh Batra

Lunchbox recensione 2 È una sorta di rituale obbligato e irrinunciabile, quello che Ila (Nimrat Kaur) mette in atto quotidianamente per far sì che il marito – lavoratore – riceva tutti i giorni il pranzo. Una preparazione meticolosa  di differenti e saporite pietanze, poi sistemate con cura e amore nel cosiddetto “lunchbox”: una tradizione che accomuna le donne e mogli indiane e che trova nel gesto ripetitivo e familiare del cucinare, una dimostrazione di affetto e di attenzione verso il proprio compagno. Ma per la protagonista femminile non si tratta soltanto di questo: è un modo per comunicare, a distanza, i suoi pensieri, i suoi stati d’animo; per raccontarsi all’altro ed esprimere se stessa. È per questa ragione che allega puntualmente una lettera al pacchetto alimentare, che spetterà al fattorino di turno dover ricapitare. Lunchbox recensioneMa cosa succede se, per uno scambio di “missive”, sarà l’ impiegato sbagliato a riceverle? È così che ha inizio una privata e romantica corrispondenza tra Ila e Saajan (Irrfan Khan): quest’ultimo un uomo malinconico e che, ormai, pare aver smesso di cercare qualsiasi gioia della vita, qualsiasi cambiamento. Una condizione che in parte li avvicina, rendendoli fidati confidenti, l’uno dell’altra e viceversa.

È un film sobrio, delicato e originale, Lunchbox, diretto dall’esordiente Ritesh Batra: una regia che prende immediatamente le distanze dalla commedia tipica della Bollywood, scartando alla radice eccessi, ridondanze e fatuità. L’autore sceglie infatti di concentrarsi sugli aspetti più dimessi e profondi della narrazione, privilegiando l’interiorità dei personaggi, il loro bisogno di comunicare e, soprattutto di sentirsi meno soli. Quello che più conta restituire e riportare, anche attraverso la costruzione della messa in scena, è il loro più intimo sentire, il loro disagio di fronte a un’esistenza vuota e sempre uguale. Così il loro agire minimale – per lo più costituito dalle abitudini culinarie di lei, e da quelle professionali di lui-  si coniuga con il peso e il significato della parola scritta e della riflessione; e, parallelamente, si alterna, nel montaggio, alle riprese della vita cittadina, caotica e opprimente: quella delle piazze, quella delle strade e dei mezzi di trasporto. La macchina da presa interviene dunque nel sottolineare ed isolare l’unicità della loro relazione epistolare,  offrendo loro uno spessore, umano e spirituale, che risalta dallo sfondo metropolitano, freddo e indifferente. Un distacco che si esprime anche nei colori: tonalità di grigio e di colori scuri caratterizzano le immagini d’ambiente; mentre sfumature più calde, accoglienti e vivaci pertengono il cibo, nelle sue varie articolazioni.

Lunana: il villaggio alla fine del mondo, dal 31 marzo al cinema con Officine UBU

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Officine UBU distribuirà in Italia dal 31 marzo il film Lunana: il villaggio alla fine del mondo di Pawo Choyning Dorji, il primo film totalmente realizzato in Bhutan a essere candidato al Premio Oscar 2022 come Miglior Film Internazionale.

In un mondo in cui le persone sembrano aver perso la loro spiritualità in cerca del benessere materiale, il Bhutan è un modello da cui trarre ispirazione: è qui infatti che il PIL è sostituito dal FIL, l’indice di Felicità Interna Lorda. LUNANA: IL VILLAGGIO ALLA FINE DEL MONDO è ambientato e realizzato nel paese più felice del mondo, ma cosa significa davvero essere felici? Ed è possibile trovare la felicità in un posto che non ti aspetti?

Se lo chiede anche Ugyen, giovane insegnante, che vorrebbe andare alla ricerca della sua felicità, ma è costretto a intraprendere un viaggio di 8 giorni di cammino che lo porterà nella scuola più remota del mondo, nello sperduto villaggio di Lunana, situato lungo i ghiacciai dell’Himalaya al confine tra Bhutan e Tibet a 4.800 metri di quota. Lì, in compagnia di placidi yak e privato di ogni comodità moderna, scoprirà che il segreto della felicità è nella semplicità dei piccoli gesti e nei sorrisi degli abitanti di Lunana, un microcosmo che lentamente sta svanendo. Girato in collaborazione con gli abitanti del villaggio, il film ci introduce in un luogo sospeso nel tempo, lontano chilometri dalle grandi città e protetto dalle montagne, come fosse un piccolo scrigno nascosto, contenente la più preziosa delle ricchezze.

LUNANA: IL VILLAGGIO ALLA FINE DEL MONDO di Pawo Choyning Dorji sarà nei cinema italiani dal 31 marzo distribuito da Officine UBU.

Un giovane insegnante del Bhutan moderno, Ugyen, si sottrae ai suoi doveri mentre progetta di andare in Australia per diventare un cantante. Come rimprovero, i suoi superiori lo mandano nella scuola più remota del mondo, in un villaggio chiamato Lunana, per completare il suo servizio. Dopo un viaggio di 8 giorni di cammino, Ugyen si ritrova esiliato dalle sue comodità occidentalizzate. A Lunana non c’è elettricità, né libri di testo e nemmeno una lavagna. Sebbene poveri, gli abitanti del villaggio porgono un caloroso benvenuto al loro nuovo insegnante, ma lui deve affrontare lo scoraggiante compito di insegnare ai bambini del villaggio senza alcuno strumento didattico a disposizione. Preso dallo sconforto, è sul punto di decidere di tornare a casa, ma poco a poco inizia a conoscere le difficoltà nella vita degli straordinari bambini a cui insegna, tanto da sentirsi cambiato grazie alla straordinaria forza spirituale degli abitanti del villaggio.

Lunana: il viaggio alla fine del mondo, trailer del film candidato all’Oscar

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Officine UBU ha diffuso il trailer italiani del film Lunana: il viaggio alla fine del mondo di Pawo Choyning Dorji, il primo film totalmente realizzato in Bhutan a essere candidato al Premio Oscar 2022 come Miglior Film Internazionale, e che arriverà al cinema dal 31 marzo.

In un mondo in cui le persone sembrano aver perso la loro spiritualità in cerca del benessere materiale, il Bhutan è un modello da cui trarre ispirazione: è qui infatti che il PIL è sostituito dal FIL, l’indice di Felicità Interna Lorda. Lunana: il viaggio alla fine del mondo è ambientato e realizzato nel paese più felice del mondo, ma cosa significa davvero essere felici? Ed è possibile trovare la felicità in un posto che non ti aspetti?

Se lo chiede anche Ugyen, giovane insegnante, che vorrebbe andare alla ricerca della sua felicità, ma è costretto a intraprendere un viaggio di 8 giorni di cammino che lo porterà nella scuola più remota del mondo, nello sperduto villaggio di Lunana, situato lungo i ghiacciai dell’Himalaya, al confine tra Bhutan e Tibet a 4.800 metri di quota. Lì, in compagnia di placidi yak e privato di ogni comodità moderna, scoprirà che il segreto della felicità è nella semplicità dei piccoli gesti e nei sorrisi degli abitanti di Lunana, un microcosmo che lentamente sta svanendo. Girato in collaborazione con gli abitanti del villaggio, il film ci introduce in un luogo sospeso nel tempo, lontano chilometri dalle grandi città e protetto dalle montagne, come fosse un piccolo scrigno nascosto, contenente la più preziosa delle ricchezze.

Lunana: il viaggio alla fine del mondo di Pawo Choyning Dorji sarà nei cinema italiani dal 31 marzo distribuito da Officine UBU.

Lunana: il viaggio alla fine del mondo, la trama 

Un giovane insegnante del Bhutan moderno, Ugyen, si sottrae ai suoi doveri mentre progetta di andare in Australia per diventare un cantante. Come rimprovero, i suoi superiori lo inviano nella scuola più remota del mondo, nel villaggio di Lunana a 4.800 metri di quota, per completare il suo periodo di servizio. Dopo un cammino di 8 giorni, Ugyen si ritrova esiliato dalle sue comodità occidentalizzate. A Lunana non c’è elettricità, né libri di testo e nemmeno una lavagna. Sebbene poveri, gli abitanti del villaggio porgono un caloroso benvenuto al loro nuovo insegnante, che deve affrontare il difficile compito di insegnare ai bambini del villaggio senza alcuno strumento didattico a disposizione. Preso dallo sconforto, è sul punto di decidere di tornare a casa, ma poco a poco inizia a conoscere la felicità incondizionata degli abitanti del villaggio, dotati di una straordinaria forza spirituale in grado di contrastare le grandi avversità del luogo. Si ritroverà conquistato dall’adorazione che i bambini dimostreranno verso di lui, che lo vedono come una figura fondamentale per la costruzione del loro futuro.

Luna Lovegood: tutto quello che non sapevate sul personaggio

Luna Lovegood: tutto quello che non sapevate sul personaggio

Tra i personaggi più amati della saga di Harry Potter, Luna Lovegood ha esordito nel corso de L’ordine della fenice interpretata sul grande schermo da Evanna Lynch. Ma quanto sapete davvero della strega “lunatica”?

Ecco alcune curiosità:

Evanna Lynch ha chiamato i suoi gatti come i personaggi di Harry Potter

Evanna Lynch era già una grande fan dei libri di Harry Potter prima di sostenere l’ audizione per la parte di Luna (il suo personaggio preferito nel quale si identificava fortemente), quindi avere l’opportunità di interpretarla nei film è stato un sogno diventato realtà.

Tuttavia l’ossessione dell’attrice per la saga ha “colpito” altri aspetti della sua vita, compresi i nomi dei suoi animali domestici: i suoi gatti sono stati infatti chiamati come i personaggi dei libri della Rowling!

Il nome originale del personaggio era Lily Moon

Sappiamo quanto J.K.Rowling sia stata meticolosa con i nomi dei personaggi perché quasi tutti nascondono un qualche significato simbolico o tematico; nel caso di Luna, ovviamente c’è dietro un’ispirazione per le credenze e la personalità della strega anche in origine avrebbe dovuto chiamarsi Lily Moon.

È evidente che questa scelta avrebbe confuso i lettori considerando che la madre di Harry si chiamava Lily, o forse anche lei nelle prime bozze aveva un nome diverso…

Saoirse Ronan aveva sostenuto il provino per il ruolo

saoirse ronan

Evanna Lynch è agli occhi di tutti la sola e unica Luna Lovegood, tuttavia non dovrebbe sorprendervi che i produttori avessero preso in considerazioni anche altre attrici. Tra queste c’erano anche Scarlett Byrne (poi entrata nel cast come Pansy Parkinson), la pluri-candidata all’oscar Saoirse Ronan e Juno Temple.

Evanna Lynch ha curato il look di Luna

La fama di Luna a Hogwarts deriva soprattutto dal suo eccentrico modo di acconciarsi con vestiti e accessori originali, e a quanto pare la stessa Evanna Lynch ha personalmente contribuito alla creazione del look per personaggio sul set della saga cinematografica.

La nuova bacchetta fabbricata da Olivander

Passiamo ad un dettaglio di tipo narrativo relativo agli eventi de I Doni della Morte, quando i Mangiamorte catturano Luna imprigionandola nel maniero dei Malfoy Manor. Poco dopo la raggiunge anche Olivander, che come segno di gratitudine per la sua gentilezza realizzò per la strega una nuova bacchetta.

Cn questa Luna arriva più equipaggiata che mai alla Battaglia di Hogwarts combattendo con la stessa ferocia dei suoi compagni.

Il patronus

La forma animale che assume il Patronus dipende dalla strega o dal mago che lo evoca, nascondendo al suo interno un significato personale o simbolico.

Quello di Luna è una lepre, visto per la prima volta nel film Harry Potter e l’ordine della Fenice quando l’Esercito di Silente si esercita nella Stanza delle necessità.

I viaggi con suo padre

La morte di sua madre ha avvicinato tantissimo Luna al padre, Xenophilius Lovegood, il direttore del Cavillo che nel corso della sua vita ha intrapreso diverse avventure per  il mondo indagando sulle storie più stravaganti in cui credeva.

Ed è proprio in uno di questi viaggi che, nell’estate del 1996, i due raggiungono la Svezia per trovare alcune misteriose creature.

Il nome di sua madre

La madre di Luna è morta prima che Luna iniziasse a frequentare Hogwarts, forse nel 1990 o nel 1991. Non sappiamo quale sia a sua origine magica o da quale famiglia magica provenga, ma soltanto il suo nome: Pandora.

Appropriato, considerando quello che le è successo: nella mitologia greca infatti, Pandora fu la prima donna creata dagli dei a cui essi donarono una misteriosa scatola proibendole di aprirla. Tale era la sua curiosità da non ascoltare l’avvertimento scatenando così tutto il dolore che esisteva nel mondo.

Pandora Lovegood ha perso la vita quando uno dei suoi incantesimi sperimentali è fallito, e Luna ha assistito all’incidente quando aveva soltanto 9 anni.

I due figli di Luna

Lorcan e Lysander sono i due gemelli nati dal matrimonio tra Luna Lovegood e Rolf Scamander, nonché pronipoti di Newt Scamander. Lorcan significa “piccolo feroce” in gaelico mentre Lysander significa “liberatore” in greco ed è anche il nome di un personaggio tratto da Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare.

Ha sposato Rolf Scamander

Rolf Scamander, nipote del leggendario magizoologo Newt Scamander e di Porpentina Goldstein, incontra Luna 19 anni dopo gli eventi della battaglia di Hogwarts e i due trascorrono il primo periodo come coppia viaggiando per il mondo alla ricerca di creature esotiche e magiche.

La sua data di nascita

Più piccola di un anno rispetto a Harry, Ron e Hermione, Luna nasce il 13 febbraio 1981 ed è del segno dell’Acquario. Un dettaglio non casuale visto che generalmente le persone nate sotto questo simbolo sono spesso fantasiose, selvagge e originali, talvolta timide, tranquille e solitarie proprio come Luna.

Leggi anche – Sirius Black: 10 curiosità sul personaggio di Harry Potter

Fonte: ScreenRant

Luna esordio alla regia per Cannes

La storia scelta da Diego Luna per il suo esordio dietro la macchina da presa, già presentato con successo al Sundance di quest’anno, è di sicuro originale: l’Abel  del titolo è un bambino di nove anni traumatizzato dalla partenza del padre. Tornato a casa dopo due anni di ospedale trascorsi nel più totale mutismo, Abel ricomincia a parlare, ma a farlo come se fosse il capofamiglia scomparso, il marito di sua madre e il padre di sua sorella e del fratellino.

Per la sua prima regia Diego sceglie una storia di traumi e legami familiari con toni leggeri. Accolto discretamente dalla critica.

Fonte:yahoo

Luna di miele con mamma, la spiegazione del finale: cosa succede a Lucas e Maya?

Diretto da Nicolas Cuche, Luna di miele con mamma (film disponibile su Netflix) trasmette un messaggio positivo, ma lascia leggermente delusi per la struttura narrativa. E’ chiaro lo sforzo necessario per creare momenti di vero umorismo sullo schermo, ma a volte una battuta viene prolungata così tanto da smettere di essere divertente e diventare imbarazzante per il pubblico.

L’intera sotto-trama in cui madre e figlio fingono di essere marito e moglie è sembrata eccessivamente forzata e, soprattutto, poco funzionale al conflitto principale. Il film ruota attorno alla scoperta di sé e all’acquisizione di una nuova prospettiva sulla vita, e tutto questo avrebbe potuto svilupparsi senza il bisogno di quella finzione. Inoltre, questa dinamica ha finito per distrarmi inutilmente dalla trama principale, rendendo la narrazione meno incisiva e più confusa.

Detto ciò, ci sono stati momenti tra i personaggi che si sono rivelati davvero profondi e toccanti. Ma vediamo cosa è successo nella vita di Lucas, perché ha deciso di partire in luna di miele con sua madre e come quel viaggio ha cambiato il suo modo di vedere le cose.

Perché Elodie ha lasciato Lucas in Luna di miele con mamma?

Lucas ed Elodie erano sull’altare, pronti a scambiarsi i voti, quando l’ex compagno di lei la contattò tramite un’amica. In un attimo, Elodie decise di non sposare Lucas.

La rappresentazione del personaggio di Elodie è uno degli aspetti più deboli del film: viene dipinta come una donna egoista, maleducata e priva di qualsiasi sensibilità nei confronti di Lucas. Questo tipo di personaggi stereotipati, privi di sfumature, risultano piatti e inefficaci, incapaci di suscitare un vero impatto sugli spettatori.

Luna di miele con mamma – Immagine dal set

Dopo essere stato abbandonato, Lucas, nel tentativo di dimostrare di stare bene, decide di partire comunque per la luna di miele. Tuttavia, essendo molto dipendente dai suoi genitori e incapace di immaginare un viaggio da solo in un paese straniero, accetta che sua madre lo accompagni. Pur consapevole dell’assurdità della situazione, Lily decide di seguirlo.

Una volta arrivati a Mauritius, Lily racconta ai gestori del resort di essere in viaggio di nozze con Lucas per ottenere un upgrade della camera. Questa gag avrebbe potuto concludersi rapidamente, ma gli sceneggiatori hanno scelto di prolungarla, costringendo madre e figlio a fingere di essere sposati per buona parte del film. Nel frattempo, gli autori li mettono in situazioni sempre più assurde, cercando di suscitare risate a loro spese.

Cosa ha scoperto Lucas su sua madre?

Durante il viaggio, Lucas si rende conto di non conoscere affatto sua madre, mentre lei sa tutto di lui. Lily gli racconta di come suo marito l’abbia “tradita”, non nel senso classico del termine, ma emotivamente. Prima del matrimonio, lei e Michel vivevano intensamente ogni momento, ma con il tempo la routine ha preso il sopravvento e si sono ritrovati distanti, senza neanche accorgersene.

Lily ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia, mentre Michel, forse inconsciamente, ha smesso di prestarle attenzione, dando per scontata la sua presenza. Durante il viaggio, Lily stringe un legame con un uomo di nome Peter. Non ha mai avuto intenzione di tradire suo marito, ma si è resa conto di quanto le mancasse sentirsi desiderata.

Lucas, temendo che sua madre volesse lasciare suo padre, si irrigidisce. Forse, in un’altra vita, Lily e Peter sarebbero stati una coppia perfetta, ma nel presente Lily sceglie di rimanere con Michel e di lavorare sul loro rapporto. Sa che un matrimonio richiede impegno e, nonostante le difficoltà, è pronta a lottare per ricostruire il legame con suo marito.

Quale lezione ha imparato Lucas dal viaggio?

Le scene tra Lucas e Maya sono tra le più riuscite del film. Maya è l’unica a cui Lucas confessa che Lily non è sua moglie, ma sua madre. È evidente che Lucas è attratto da lei, ma mai avrebbe immaginato che i suoi sentimenti potessero essere ricambiati.

I due trascorrono molto tempo insieme e si avvicinano sempre di più, ma Lucas ha ancora paura di stare solo. Il suo bisogno di dipendere da qualcuno lo spinge a fantasticare su una vita con Maya, parlando di futuro, figli e felicità. Tuttavia, mentre lo fa, si rende conto che il suo desiderio di avere Maya accanto è dettato più dalla paura della solitudine che da un vero sentimento.

Luna di miele con mamma – Immagine dal set

Maya gli insegna una lezione preziosa: non bisogna avere paura di stare da soli. Gli spiega che il tempo passato con se stessi è un’opportunità per conoscersi meglio e per affrontare le proprie emozioni senza fuggire da esse. Solo così potrà davvero guarire dopo la sua delusione amorosa.

Il finale di Luna di miele con mamma

Nel finale, Michel raggiunge Lily dopo che Lucas, al telefono, gli aveva fatto capire che, senza un vero sforzo, avrebbe potuto perderla. Anche Lucas torna a casa con una nuova prospettiva: ha ancora delle ferite da guarire, ma ora ha la consapevolezza che il tempo porterà con sé nuove opportunità. E, soprattutto, ha imparato il valore dell’indipendenza emotiva.

Luna Blaise: 10 cose che non sai sull’attrice

Luna Blaise: 10 cose che non sai sull’attrice

Grazie alla grande quantità di contenuti sfornati sia per il cinema che per la televisione, negli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere nuovi talenti e a scoprire gli attori della nuova generazione hollywoodiana. Tra questi c’è anche Luna Blaise, figlia d’arte, impegnata attualmente con la famosa serie della NBC, Manifest.

Scopriamo quindi tutto quello che c’è da sapere su Luna Blaise, le sue origini, la sua formazione artistica e la sua vita privata e professionale.

Luna Blaise film

10. Nata il 1 ottobre del 2001 a Los Angeles, Luna Blaise è figlia del famoso regista scozzese Paul Boyd e della talent manager Angelyna Martinez. I genitori di Luna hanno sempre assecondato le esigenze artistiche della figlia, coltivandone il talento sin da bambina.

I primi esperimenti di Luna nel mondo dello spettacolo risalgono al 2006 circa, quando da bambina viene scelta per alcuni spot pubblicitari per brand come McDonalds, KFC, Target, Gap, Juicy Couture e molti altri ancora.

https://www.youtube.com/watch?v=5DZHbGxfYlI

9. Grazie quindi al sostegno dei suoi genitori, Luna comincia molto presto a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. Non a caso, infatti, il suo primo progetto cinematografico è il film Vicious Circle, diretto proprio da suo padre, Paul Boyd, nel 2008.

8. A seguire, negli anni compresi tra il 2015 e il 2018, Luna Blaise partecipa ad altri progetti come Concrete Kids (2018), diretto da Lije Sarki, e Memoria (2015) diretto da Vladimir de Fontenay e Nina Ljeti.

Quest’ultimo, in particolare, è molto importante perché dà la possibilità alla Blaise di recitare al fianco di James Franco. Memoria è, infatti, basato in parte su di una storia breve scritta proprio da Franco, e parte del suo libro A California Childhood.

Il film racconta la storia di Ivan Cohen, un ragazzo di Palo Alto, in California, che vive con sua madre, un’immigrata russa e il suo patrigno di origini americane. Nonostante sia nato e vissuto negli States, Ivan fa fatica a integrarsi nella società e tra i suoi coetanei. Inoltre a casa la sua situazione familiare non è delle migliori; Ivan non riesce a connettersi alla madre né tanto meno a creare un legame emotivo col patrigno. La mancanza di una stabilità familiare e affettiva, portano il ragazzo a crescere senza regole e a prendere decisioni discutibili e pericolose.

Luna Blaise serie tv

7. Parallelamente alla sua carriera nel cinema, Luna Blaise comincia anche a muovere i primi passi in televisione. Dal 2013 in poi partecipa a diversi progetti televisivi come il film tv The Breakdown (2013), il programma Noches con Platanito (2017) e la serie tv Fresh Off The Boat (2016).

6. In particolare, quest’ultima, ideata da Nahnatchka Khan e basata sul libro Fresh Off the Boat: A Memoir di Eddie Huang, è una serie comedy della ABC, in onda dal 2015 e tuttora in corso d’opera.

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La serie racconta delle vicende della famiglia taiwanese di Eddi Huang, decisa a trasferirsi da Washington DC a Orlando, in Florida, per aprire una bisteccheria. Ambientata alla fine degli anni novanta, tra il 1995 e il 1997, la serie racconta del difficile cambiamento culturale affrontato dai genitori di Eddie e dai problemi di integrazione di quest’ultimo a scuola.

Nella serie Luna Blaise non fa parte del cast principale ma interpreta il ruolo ricorrente di Nicole Ellis, compagna di scuola di Eddie.

5. Ma la vera svolta nella carriera di Luna Blaise arriva solo nel 2018 quando viene scelta per interpretare uno dei ruoli principali nella nuova serie della NBC, dal titolo Manifest.

Luna Blaise in Manifest

4. Manifest è una serie tv sci-fi mistery thriller ideata da Jeff Rake per il network della NBC. Andata in onda per la prima volta negli States nel settembre 2018, la serie è sbarcata in Italia nel 2019 su Canale 5.

La serie racconta della famiglia Stone, di ritorno dalle vacanze in Giamaica, vittima di uno strano incidente. A causa di un problema tecnico, i membri della famiglia si separano prendendo voli differenti. Nel primo volo ci sono Ben (Josh Dallas) e Michaela (Melissa Roxburgh), fratello e sorella, e Cal (Jack Messina), figlio di Ben. Sul secondo volo, invece, ci sono Steve (Malachy Cleary) e Karen (Geraldine Deer), genitori di Ben e Michaela, Grace (Athena Karkanis), moglie di Ben, e Olive (Luna Blaise), figlia di quest’ultima e gemella di Cal.

Mentre il volo con a bordo Steve, Karen, Grace e Olive atterra senza problemi, il Volo 828 con a bordo, Ben, Michaela e Cal scompare dai radar. Le autorità cominciano a indagare ma, dopo settimane di ricerche, i passeggeri del Volo 828 vengono dati ufficialmente per dispersi.

A metà del viaggio, il volo di Ben, Cal e Michaela incontra una terribile turbolenza che li accompagna fino all’atterraggio a New York. Ma una volta scesi dall’aereo, fanno una scoperta sconcertante; mentre per loro il volo è durato poche ore, nel resto del mondo invece sono passati cinque anni dal decollo.

3. Nella serie, attualmente in corso d’opera, Luna Blaise interpreta Olive Stone, figlia di Grace e Ben, e sorella gemella di Cal, disperso del volo 828. Manifest, arrivata a 2 stagioni e 29 episodi, è stata rinnovata per una terza stagione che probabilmente arriverà tra il 2020 e il 2021.

Luna Blaise è su Instagram

2. Come tutte le ventenni che si rispetti, Luna Blaise è molto attiva sui social, specialmente su Instagram, dove ama condividere piccoli stralci della sua quotidianità e di vita professionale. Oltre alla recitazione, Luna ha molte altre passioni, tra cui il canto e il ballo e Instagram è una delle sue piattaforme preferite per sperimentare e condividere i suoi piccoli esperimenti artistici.

1. Estremamente ambiziosa e volitiva, Luna sembra avere il potenziale giusto per diventare una piccola stella. Grazie al sostegno dei suoi genitori e in particolare del padre, che Luna adora, la Blaise ha negli anni perfezionato le sue skills e ha iniziato a sognare in grande.

Nonostante la sua ancora limitata esperienza nel mondo dello spettacolo, Luna Blaise ha grandi aspettative e nel prossimo futuro sogna di poter lavorare con registi come Steven Spielberg e Guillermo Del Toro, e di recitare al fianco di grandi attrici come Angelina Jolie, sua grande ispirazione.

Fonte: Wiki, IMDB, Fandom

 

Lumberjanes: una regista per il live action

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Lumberjanes: una regista per il live action

Arriva da The Wrap la notizia che la regista Emily Carmichael (The Adventures of Ledo and Ix) si occuperà di dirgere la versione in live action di Lumberjanes, la serie di fumetti ideata da Shannon Watters, Noelle Stevenson, Grace Ellis e Brooke A. Allen, e pubblicata dai BOOM! Studios.

Lumberjanes: la 20th Century Fox prepara il live action

La sceneggiatura del film porterà la firma di Will Widger, mentre ad occuparsi della produzione del film saranno Ross Richie e Stephen Christy dei BOOM! Studios insieme ad Adam Yoelin.

La serie, una sorta di mix Buffy L’ammazzavampiri e Gravity Falls, racconta la storia di cinque giovani amiche che, durante un campo estivo, si ritrovano a fronteggiare alcune entità soprannaturali.

lumberjanes

Fonte: CS

Lumberjanes: la 20th Century Fox prepara il live action

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Lumberjanes: la 20th Century Fox prepara il live action

Arriva da The Wrap la notizia che la 20th Century Fox è al lavoro su una versione in live action di Lumberjanes, la serie di fumetti ideata da Shannon Watters, Noelle Stevenson, Grace Ellis e Brooke A. Allen, e pubblicata dai BOOM! Studios.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Will Widger, mentre ad occuparsi della produzione del film saranno Ross Richie e Stephen Christy dei BOOM! Studios insieme ad Adam Yoelin. La serie, una sorta di mix Buffy L’ammazzavampiri e Gravity Falls, racconta la storia di cinque giovani amiche che, durante un campo estivo, si ritrovano a fronteggiare alcune entità soprannaturali.

Fonte

Luke Wilson nel cast di A Many Splintered Thing

Luke Wilson prenderà parte al film di Justin Reardon A Many Splintered Thing, come riporta Deadline. Il resto del cast è composto

Luke Perry: morto l’attore di Beverly Hills

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È morto all’età di 52 anni Luke Perry, stroncato dalle complicazioni dovute ad un ictus che aveva avuto qualche giorno fa. L’attore se n’è andato circondato dall’affetto della sua famiglia che lo seguiva da giorni.

Luke Perry ottiene il successo all’inizio degli anni 90′ entrando nel cast della serie Beverly Hills 90210. Perry ha girato quasi tutte le stagioni di Beverly Hills 90210 dal 1990 al 1995 ininterrottamente; poi dal 1998 al 2000. Recentemente aveva confermato la sua presenza tra le guest star dell’annunciato revival.

L’attore apparirà in quello che probabilmente sarà il suo ultimo ruolo nel film di Quentin Tarantino Once upon a time in Hollywood. L’attore era tornato alla ribalta grazie al suo ruolo in Riverdale, nuova serie tv targata The CW.

“Perry era circondato dai suoi figli, Jack e Sophie, dalla fidanzata Wendy Madison Bauer, dall’ex moglie Minnie Sharp, dalla madre Ann Bennet, dal patrigno Steve Bennett, dal fratello Tom Perry, dalla sorella Amy Coder e da altri familiari. La famiglia apprezza l’effusione di sostegno e di preghiere che sono state estese a Luke da tutto il mondo e richiede rispettosamente la privacy in questo momento di grande lutto. Non verranno rilasciati ulteriori dettagli in questo momento.” Si legge così nel comunicato ufficiale diffuso dal rappresentante della famiglia.

Luke Perry: ecco perché non era nel “In Memoriam” degli Oscar 2020

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L’Academy ha cercato di fornire una spiegazione all’assenza di Luke Perry nel segmento “In Memoriam” in occasione della cerimonia di premiazione degli Oscar 2020. Ogni anno l’Academy celebra le personalità dell’industria scomparse nei 12 mesi precedenti alla “notte delle stelle”. Molto spesso, però, capita che alcune di queste vengano inspiegabilmente omesse, generando malcontento e – nei casi più estremi – addirittura controversie.

Nel segmento “In Memoriam” di quest’anno, è stato “dimenticato” – con enorme dispiacere degli spettatori e, soprattutto, dei fan – Luke Perry, l’indimenticabile Dylan della serie cult Bevery Hills 90210, che tra l’altro aveva anche un ruolo in C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino, tra i titoli che quest’anno avevano ricevuto il maggior numero di candidature.

Attraverso un comunicato ufficiale, l’Academy ha spiegato il motivo dell’assenza di Perry – scomparso a marzo dello scorso anno all’età di 52 anni – nel commovente filmato trasmesso durante la cerimonia:

“L’Academy riceve centinaia di richieste per includere persone amate e colleghi dell’industria nel segmento ‘In Memoriam’ degli Oscar. Un comitato esecutivo che rappresenta ogni settore della nostra industria analizza la lista e attua una selezione per il video destinato alla diretta, basandosi su un tempo a disposizione che è comunque limitato. La lista completa delle richieste è presente sul sito Oscar.com e resterà sul sito per tutto l’anno. Luke Perry e Cameron Boyce vengono ricordati in quella galleria presente su Oscar.com.”

Cameron Boye è un altro attore che non è stato “incluso” nel segmento “In Memoriam”. Boyce, noto per la serie Jessie e per i film della saga Descendants (tutti prodotti Disney Channel), è morto all’età di 20 anni a luglio dello scorso anno, a causa di un attacco epilettico.

LEGGI ANCHE – Leonardo DiCaprio stregato da Luke Perry sul set di Tarantino

Fonte: ComicBook

Luke Perry: 10 cose che non sai sull’attore

Luke Perry: 10 cose che non sai sull’attore

Popolare attore di cinema e televisione, Luke Perry ha nel corso della sua carriera affrontato sempre con grande naturalezza generi e ruoli spesso molto diversi tra loro. Si è in particolare distinto grazie ad alcune serie TV di successo degli anni Novanta, che gli hanno permesso di ottenere fama e riconoscimenti da parte della critica. Con la sua scomparsa, Perry ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore dei suoi fan, che lo ricordano come un interprete brillante e generoso.

Ecco 10 cose che non sai di Luke Perry.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Luke Perry moglie

Luke Perry: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con L’ultimo viaggio (1990), per poi ottenere particolare popolarità grazie ai film Buffy – L’Ammazza Vampiri (1992), con Donald Sutherland, Vacanze di Natale ’95 (1995), Crocevia per l’inferno (1996), Il quinto elemento (1997), con Bruce Willis, Partita col destino (1998) e Impatto letale (1999). Negli anni seguenti, reciterà in una serie di titoli minori, alternati a film come Alice una vita sottosopra (2007), The Final Storm (2010), Un’estate al ranch (2010), Red Wing (2013), Black Beauty – Una storia di coraggio (2015), e C’era una volta a… Hollywood (2019), suo ultimo film, dove recita accanto a Leonardo DiCaprio.

9. È noto per i suoi ruoli televisivi. Perry è ben più noto per i ruoli ricoperti nel corso degli anni in televisione. La grande popolarità gli è data dalla serie Beverly Hills 90210, dove recita dal 1990 al 2000 nel ruolo di Dylan McKay. Nel mentre, si divide tra film televisivi come A casa con i Webber (1993), Invasione letale (1997), Riot (1997) e Occhi indiscreti (1998). A partire dal 2000 inizia a recitare in alcuni episodi di serie come Oz (2001-2002), Jeremiah (2002-2004), Le cose che amo di te (2005), Windfall (2006), John from Cincinnati (2007), Law & Order – Unità vittime speciali (2008), Criminal Minds (2008), Body of Proof (2012-2013), Hot in Cleveland (2014) e Detective McLean (2015). Dal 2017 al 2019 ha poi recitato nel ruolo di Fred Andrews nella celebre serie teen drama Riverdale, recitando accanto agli attori Camila Mendes, Cole Sprouse e Madelaine Petsch.

8. È stato anche produttore. A partire dal nuovo millennio, Perry non ha più solo ricoperto il ruolo dell’interprete, decidendo di dedicarsi anche in qualità di produttore ad alcuni progetti per la televisione. Ha infatti iniziato come produttore esecutivo della serie Jeremiah, dove ha anche recitato. Ha poi prodotto i film Goodnight for Justice (2011), Goodnight for Justice: The Measure of a Man (2012) e Goodnight for Justice: Queen of Hearts (2013), trilogia western dedicata al personaggio di John Goodnight, da lui anche interpretato. Nel 2017 è invece stato produttore esecutivo della serie mistery Trouble Creek.

Luke Perry: la moglie e i figli Jack e Sophie

7. Era sposato. Nel novembre del 1993 Perry sposò Rachel Minnie Sharp, con la quale ebbe poi due figli: Jack, nato nel giugno del 1997, e Sophie, nata nel giugno del 2000. L’attore era stato sempre molto attento a non diffondere particolari notizie riguardanti la propria vita privata, desideroso di tenere questa al riparo dai riflettori del mondo dello spettacolo. Nel 2003, tuttavia, dopo dieci anni di matrimonio, annunciò la separazione dalla moglie, con la quale rimase però in buoni rapporti per poter crescere insieme i figli. Negli ultimi anni della sua vita, era invece legato alla terapista Wendy Madison Bauer.

6. Ha condiviso il suo ultimo set con il figlio. Perry si è sempre impegnato molto al fine di poter essere un buon padre per i suoi figli Jack e Sophie. Ha inoltre sostenuto il primogenito quando questi decise di intraprendere la carriera da lottatore di wrestling, arrivando nel gennaio del 2019 a debuttare nella neonata federazione All Elite Wrestling, con il nome di Jungle Boy. Perry ebbe inoltre modo di condividere anche il suo ultimo set con il figlio. Chiese infatti a Quentin Tarantino di far avere un cameo a Jack nel film C’era una volta a… Hollywood, dove egli recitava nel ruolo di Wayne Maunder.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Luke Perry Riverdale

Luke Perry in Beverly Hills 90210

5. Il suo personaggio era previsto soltanto per pochi episodi. Al momento di assumere il ruolo di Dylan nella serie Beverly Hills 90210, all’attore fu fatto sapere che tale personaggio sarebbe apparso soltanto in sei episodi. Lo studios di produzione, infatti, non era convinto riguardo al potenziale della parte, né sulle qualità recitative di Perry. Tuttavia, questi ottenne un’incredibile risposta positiva da parte del pubblico, che spinse pertanto i produttori ad ampliare il personaggio facendolo diventare un membro fisso del cast. Al termine della serie, Perry aveva recitato in quasi 200 episodi.

4. Ha diretto due episodi della serie. Particolarmente legato alla serie che gli diede grande popolarità, Perry decise per questa di compiere le sue uniche due incursioni dietro la macchina da presa. Ottenne infatti di poter dirigere due episodi della serie. Questi sono Fortune Cookie, episodio numero 20 della nona stagione, e Laying Pipe, episodio numero 7 della decima stagione. L’esperienza fu per Perry particolarmente entusiasmante, specialmente perché capì di conoscere estremamente bene quel mondo narrativo e di saper tirare fuori il meglio di questo.

Luke Perry in Riverdale

3. Era il padre del protagonista. Dal 2017 l’attore recitava nel ruolo di Fred Andrews nella serie Riverdale. Questi è il padre di Archie Andrews, il protagonista principale della storia. All’inizio della serie, Fred vive un conflitto con il figlio, il quale nutre una profonda passione per la musica. Il genitore si ricrederà però nel momento in cui scopre del reale talento del figlio. Il ruolo di Fred sarà una presenza piuttosto fissa all’interno della serie, e permetterà a Perry di apparire in ben 52 episodi, dalla prima alla terza stagione.

2. La serie è dedicata a lui. A causa della scomparsa di Perry, il personaggio di Fred viene fatto uscire di scena dalla serie, per poi annunciare con il primo episodio della quarta stagione della sua morte, avvenuta per incidente stradale. A partire dall’episodio Capitolo Quarantanove: Fire Walk with Me, quattordicesimo della terza stagione e primo andato in onda in seguito alla morte di Perry, viene annunciato che tutte le puntate della serie saranno dedicate alla sua memoria.

Luke Perry: età, altezza e la sua morte

Luke Perry è nato a Mansfield, in Ohio, Stati Uniti, l’11 ottobre del 1966, ed è deceduto all’età di 52 anni il 4 marzo del 2019, a Burbank, in California. La sua morte è stata causata da un grave ictus ischemico, che lo aveva colpito il 27 febbraio del 2019. L’attore era alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Luke Grimes in trattative per I magnifici sette

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luke-grimesLuke Grimes è in trattative per entrare a far parte del cast del remake de I magnifici sette. Il film, co-prodotto da MGM e Sony, è diretto da Antoine Fuqua e vanta già un importante cast, guidato da Denzel Washington.

Luke Grimes, fratello cinematografico di Jamie Dornan in Cinquanta sfumature di grigio, potrebbe diventare uno dei pistoleri nel film remake del classico del 1960, al fianco degli altri nomi confermati quali Chris Pratt, Ethan Hawke e Vincent D’Onofrio nel probabile ruolo del villain. Haley Bennett vestirà i panni di una giovane vedova che chiederà aiuto a Denzel Washington per proteggere lei e la sua comunità in pericolo dalla banda di fuorilegge.

Periodo d’oro per Luke Grimes che si è fatto notare in American Sniper di Clint Eastwood ed è nel cast di Freeheld con Steve Carell e Julianne Moore.

Le riprese de I magnifici sette inizieranno entro maggio e la data di uscita del film è prevista per il 13 gennaio 2017.

Fonte: Variety

Luke Grimes dice di essere stato “un disastro” quando ha scoperto come finisce Yellowstone

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Mentre Yellowstone si prepara a fare l’ultimo giro e l’ultimo saluto, i fan dell’epica saga western non sono gli unici a prepararsi a un addio emozionante. Luke Grimes, che ha interpretato lo stoico Kayce Dutton fin dall’inizio della serie, ha recentemente raccontato la sua reazione alla lettura del copione del finale della serie, ed è chiaro che il finale che il creatore dello show Taylor Sheridan ha preparato mentre girava in tondo sul suo bel cavallo danzante nel ranch 6666 sarà un gran bel colpo.

In una recente intervista a TVLine, Grimes ha ammesso di aver ritardato il più possibile la lettura dell’episodio finale. “Voglio dire, è la fine – la fine della fine”, ha detto. “Non avevo idea di come la serie si sarebbe [conclusa], e volevo conservare la lettura di quell’episodio per l’ultimo secondo”. Quando finalmente l’ha aperto, il peso emotivo della storia lo ha colpito duramente. “Ero distrutto”, ha confessato. “È bellissimo. È profondo. È straziante”.

Grimes ha anche rassicurato i fan che il finale varrà l’attesa. “Non si sentiranno come se avessero sprecato il loro tempo negli ultimi sei anni”, ha promesso.

Cosa farà Kayce Dutton per vendicare suo padre?

yellowstone kevin costner

La posta in gioco è più alta che mai per la famiglia Dutton durante la seconda parte della quinta stagione di Yellowstone. Kayce, che ora gestisce il ranch di famiglia – con la moglie Monica e il figlio Tate – su richiesta del defunto padre John (Kevin Costner), si ritrova nel bel mezzo di una tempesta in arrivo. Sua sorella Beth (Kelly Reilly) è determinata a smascherare il fratello adottivo Jamie (Wes Bentley) come complice dell’omicidio di John, mentre Kayce è determinato a scoprire la verità dietro la morte del padre. La tensione nel Montana è alle stelle e alcuni fan potrebbero voler prendere un momento di cautela nel valutare ciò che Grimes ha da dire. Se le sue intriganti osservazioni sul fatto che il finale della serie è “la fine della fine” suggeriscono che anche Kayce sta per avere il suo capitolo finale e che potrebbe non esserci spazio per il più giovane dei Dutton in eventuali spin-off futuri.

Luke Evans: il fascino dark di un attore poliedrico

Luke Evans: il fascino dark di un attore poliedrico

Moschettiere, divinità, vampiro, eroe: Luke Evans ha interpretato personaggi dai mille volti, mai banali e dotati di un indubbio carisma.

La contrapposizione continua di luci e ombre sembra essere il filo conduttore della sua carriera. L’attore gallese alterna infatti ruoli positivi ed eroici a personaggi oscuri e dal fascino cupo ma intrigante.

Siamo abituati a vederlo in ruoli in costume e la mitologia e l’epicità hanno caratterizzato buona parte della sua carriera cinematografica.

Luke George Evans nasce il 15 aprile 1979 a Pontypool. Cresce ad Aberbargoed, una cittadina situata nel sud del Galles.

A diciassette anni si trasferisce a Cardiff dove studia sotto la supervisione di Louise Ryan, uno stimato maestro di canto.

Luke Evans: attore teatrale e cantante

La prima parte della sua carriera è lontana dal grande schermo. L’attore calca infatti il palcoscenico per diversi anni nel West End di Londra, recitando soprattutto in musical in cui si rivela un eccezionale cantante, ricevendo ottime critiche sia per le sue doti musicali sia come attore.

In una recente intervista a GQ ha rivelato una cosa curiosa e sorprendente: “Da bambino volevo lavorare al supermercato. Amavo la cassa perché sembrava così interessante… non sto scherzando! Ma dopo aver superato la fase di amore per le casse dei supermercati, ho iniziato a interessarmi alla recitazione”.

Quando recitava a teatro, accettava molti lavori part-time pur di mantenersi: “Ho fatto qualsiasi cosa per sopravvivere. Ricordo benissimo cosa vuol dire non sapere se riuscirai a pagare l’affitto. Non avrei mai potuto mantenermi con i guadagni del mio primo spettacolo. Quindi il martedì cantavo con una band jazz, lavoravo in un’agenzia di giorno e la sera facevo il buttafuori in un nightclub. E se non bastava facevo il commesso a Harrods”.

Bello come un dio

Luke Evans
Luke Evans a Roma – Foto di © Cinefilos.it

Nei primi anni della carriera cinematografica, veniva spesso associato a Orlando Bloom per una certa somiglianza dei lineamenti. E soprattutto nei primi tempi, quando non era famoso, veniva spesso scambiato per il collega, con cui ha recitato in ben tre film, tra cui I Tre Moschettieri di Paul W. S. Anderson (2011), rivisitazione fracassona del romanzo di Alexandre Dumas, dove veste i panni dell’affascinante Aramis affiancato da Athos (Matthew Macfadyen) e Porthos (Ray Stevenson).

Una curiosità interessante sull’attore gallese? Ha interpretato due divinità greche, Apollo in Scontro tra Titani (2010) e nientemeno che Zeus in Immortals (2011) di Tarsem Singh. Soprattutto in quest’ultima pellicola, sprigiona un fascino e un’aura semplicemente abbaglianti.

Luke Evans tra action e kolossal

Luke Evans è diventato una star nei panni di Bard l’Arciere nella trilogia de Lo Hobbit diretta da Peter Jackson, in particolare La Desolazione di Smaug e La Battaglia delle Cinque Armate.

In un universo fantasy dominato da nani, hobbit, elfi e orchi, il personaggio di Luke Evans è uno dei pochi uomini di rilievo che conquista uno spazio decisamente significativo all’interno della saga. Bard, il chiattaiolo vedovo e padre di famiglia del secondo film diventa un vero e proprio eroe nel terzo e ultimo capitolo dopo aver scagliato la freccia che annienta il terribile drago Smaug.

E per interpretarlo alla perfezione Luke Evans ha preso lezioni di tiro con l’arco.

I ruoli d’azione diventano una sua specialità. Infatti ritroviamo l’attore in un’altra saga, quella di Fast and Furious, dove veste i panni del villain Owen Shaw nel sesto film e appare in un cameo nel settimo.

Spazia tra i generi ed esplora il cinema horror con The Raven (2012) al fianco di John Cusack e soprattutto nei panni dell’oscuro e passionale Vlad III di Valacchia in Dracula Untold, in cui si

 raccontano le origini del Conte Dracula.

Non solo blockbuster

Ma Luke Evans non recita soltanto in film dai grossi budget, bensì esplora anche il cinema indipendente, come nel recente thriller La ragazza del treno e nella pellicola High-Rise di Ben Wheatley. Il thriller distopico è tratto dal romanzo di J.G. Ballard e comprende un cast stellare con Tom Hiddleston, Jeremy Irons e Sienna Miller. Racconta le vicende di un eterogeneo gruppo di persone che abitano in un lussuoso condominio dall’altezza vertiginosa, i cui inquilini vivono in appartamenti suddivisi tra i diversi piani in base all’estrazione sociale. Un universo microscopico che diventa un’esplosione di trasgressione e violenza.

Nei panni del regista Richard Wilder, Luke Evans dimostra una versatilità incredibile dipingendo le mille sfumature del personaggio, il cui fascino intrigante diventa poi brutale e degenera nella corale perdita di controllo e depravazione che mette in scena la pellicola.

E per questo ruolo nel 2015 Luke Evans viene candidato come Migliore Attore Non Protagonista ai British Independent Film Awards.

Luke Evans è il virile Gaston

La Bella e la Bestia

La svolta macho arriva con l’attesissimo La Bella e la Bestia, versione in live action dell’amato film Disney con Emma Watson nei panni di Belle e Dan Stevens in quelli della Bestia (e quindi del principe).

A suscitare grande interesse nella pellicola diretta da Bill Condon è proprio la presenza di Luke Evans, che interpreta il macho per eccellenza, Gaston. Il corteggiatore di Belle è un uomo affascinante e molto virile, ma frivolo e sciocco.

Le chiacchiere sul film si sono intensificate dopo la rivelazione che LeTont, la spalla di Gaston interpretato da Josh Gad, è gay e rappresenta il primo personaggio omosessuale della Disney.

Per Luke Evans, La Bella e la Bestia è l’occasione perfetta per sfoderare le sue incredibili doti canore. E il pubblico femminile ha grandi aspettative su di lui più che sul “rivale” Dan Stevens. Luke Evans, dichiaratamente omosessuale, si è divertito a prestare il volto all’egocentrico e vigoroso Gaston che, stando a quanto abbiamo visto finora, sembra molto meno odioso e più divertente della versione animata e promette di rubare la scena ai colleghi.

Per l’attore questo è il ruolo più gratificante della sua carriera e, dopo una serie di ruoli cupi e drammatici, questa parentesi leggera, ironica e magica è decisamente benvenuta.

Luke Evans: 10 cose che non sai sull’attore

Luke Evans: 10 cose che non sai sull’attore

Luke Evans è uno di quegli attori che, nel giro di pochi anni, ha conquistato sempre più notorietà grazie alla sua partecipazione ad alcuni noti film. Distintosi in generi continuamente diversi tra loro, Evans è oggi un interprete quantomai versatile e capace di assumere ogni tipo di ruolo, da quelli più positivi a quelli che presentano invece ombre e lati malvagi.

Ecco dieci cose da sapere su Luke Evans.

Luke Evans: i suoi film

1. I film e la carriera. Dopo un’intensa carriera teatrale iniziata nel 2000, nel 2009 effettua il suo primo provino cinematografico, entrando a far parte del corto Don’t Press Benjamin’s Buttons. In seguito, lavora in Sex & Drugs & Rock & Roll (2010), Scontro tra titani (2010), Robin Hood (2010), Tamara Drewe – Tradimenti all’inglese (2010), I tre moschettieri (2011), The Raven (2012), Fast & Furious 6 (2013) e Lo Hobbit – La desolazione di Smaug (2013). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Dracula Untold (2014), Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate (2014), Fast & Furious 7 (2015), La ragazza del treno (2016), La bella e la bestia (2017), La genesi di Wonder Woman (2017), Ma (2019), Murder Mystery (2019), Anna (2019), Angel of Mine (2019), Midway (2019) e Confini e dipendenze (2021).

2. Ha lavorato anche per il piccolo schermo ed è anche doppiatore. L’attore non ha presto la propria opera solo per il grande schermo, ma ha lavorato in alcune serie tv. Infatti, ha partecipato a The Great Train Robbery (2013), L’alienista (2018) e Crossing Swords (2020). In quanto doppiatore, invece, ha prestato la propria voce lavorando al doppiaggio del documentario Bonobos: Back to the Wild (2015) e alla serie Robot Chicken (2016-2018). Nel 2021 è invece nel cast della serie Nove perfetti sconosciuti, mentre attualmente sembra essere confermato per la serie Echo 3, di prossima realizzazione.

Luke Evans  è su Instagram

3. Ha un profilo seguitissimo. L’attore ha un account Instagram ufficiale che è seguito da qualcosa come 2 milioni di persone. Egli è molto attivo sul social e la sua bacheca è un tripudio di immagini che lo vedono spesso protagonista tra momenti lavorativi e di svago, insieme a colleghi, amici o familiari. Sono molte anche le foto dedicate al suo passato e ai momenti più belli da lui vissuti.

luke evans

Luke Evans ha un fidanzato

4. È stato fidanzato con un modello. Tra le storie sentimentali più importanti dell’attore, c’è quella con il modello spagnolo Jon Kortajarena. I due si sono frequentati dal 2014 al 2016, con un ritorno di fiamma avvenuto nel 2017, prima della definitiva separazione.

5. Pare che attualmente sia fidanzato. L’attore non ha mai sbandierato al mondo notizie sulla sua vita privata, per quanto abbia ammesso pubblicamente da anni di essere omosessuale, di non averne mai fatto mistero e di aver avuto problemi a riguardo. Sembra che il suo ultimo fidanzato sia il collega Victor Turpin, con il quale si starebbe frequentando da circa un anno.

Luke Evans è Dracula

6. Ha accettato la parte per l’originalità del progetto. L’attore ha rivelato di aver accettato il ruolo di Vlad dopo aver letto la sceneggiatura, rendendosi contro che si trattava di una rivisitazione del personaggio di Dracula e che sarebbe stata una storia interessante da raccontare.

7. Si è allenato molto per interpretare il suo personaggio. In questo film, Evans interpreta il protagonista e per dare vita a Vlad ha dovuto lavorare molto sul suo fisico. L’attore, infatti, si è allenato prima e dopo le riprese giornaliere per diversi mesi, senza contare la dieta specifica che ha dovuto seguire. Lo stesso attore ha dichiarato “Era un guerriero, è andato in battaglia senza essere uno di quelli che mandava gli altri al fronte. Era un leader molto fisico e, quindi, volevo essere lui in tutto e per tutto e così anche il team creativo che ha scelto gli abiti corretti”.

luke evans

Luke Evans ha interpretato Gaston

8. Stava per abbandonare il progetto. L’attore ha quasi rifiutato il ruolo di Gaston per La bella e la bestia perché poco convinto. Alla fine, ha deciso di interpretare l’iconico personaggio Disney e antagonista della storia dopo aver visto il film d’animazione del 1991 con i suoi figli.

9. Ha improvvisato diverse scene. L’attore, insieme a Josh Gad (LeFou), ha improvvisato diverse scene, in particolare la parte finale della canzone Gaston. Siccome la canzone era stata già registrata precedentemente, i due erano in grado di poter improvvisare le loro azioni, dando vita a diversi finali differenti.

Luke Evans: età e altezza

10. Luke Evans è nato il 15 aprile del 1979 a Pontypool, nel Galles, e la sua altezza complessiva corrisponde a 183 centimetri.

Fonti: IMDb, Ranker, Screnrant

Luke Evans: “Non so più nulla de Il Corvo”

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Luke Evans: “Non so più nulla de Il Corvo”

Lo scorso dicembre vi avevamo rivelato che Luke Evans (Lo Hobbit, Dracula Untold) aveva abbandonato il remake de The Crow, (Il Corvo), in cui avrebbe dovuto vestire i panni del protagonista e riprendere l’iconico ruolo interpretato nel film originale da Brandon Lee. L’attore ha preferito concentrarsi su altri progetti (come da lui stesso dichiarato in passato), e in una recente intervista ha dichiarato di non sapere più nulla del progetto:

“Non so più nulla a riguardo. Se volete degli aggiornamenti sul film, chiedete a Relativity, non a me. Al momento ho quattro-cinque film da girare nei prossimi 12 mesi. Quindi, anche se volessi farlo, non avrei davvero il tempo”.

In merito all’annuncio del nuovo regista del film (che sarà Corin Hardy), Evans ha commentato: “Sarà tutto diverso. Trattandosi di un nuovo regista, ci sarà un concept diveso e una nuova sceneggiatura. Non so dove andranno a finire… quando era ancora coinvolto, si parlava di voler rispettare il fumetto originale. Adesso non lo so più”.

Fonte

Luke Evans sostituisce Jared Leto in The Girl on the Train

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Luke Evans reciterà al fianco di Emily Blunt in The Girl on the Train al posto di Jared Leto.

Nel cast compariranno anche Rebecca Ferguson, Haley Bennett, Justin Theroux e Allison Janney, mentre alla regia c’è Tate Taylor.

Di seguito la trama del romanzo amonimo di Paula Hawkins da cui sarà tratt il film:

La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista,  le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono  Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua. Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos’ha visto davvero Rachel?

Fonte: Variety

Luke Evans si trasforma nel nuovo poster di Dracula Untold

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Arriva un nuovo poster ufficiale del film Dracula Untold, in cui possiamo vedere Luke Evans nei panni del Conte Vlad Tepes III in quella che sembra essere una trasformazione. Il poster nella nostra gallery: [nggallery id=833]

Nel film il conte Vlad cerca di difendere la sua famiglia da un sultano spietato, ma per farlo finisce per immergersi in una oscurità che non aveva previsto né desiderato. Le vicende del principe Vlad di Transilvania, saranno raccontate mescolando elementi storici  e fantastici, per condurci al momento in cui il protagonista sacrificò la propria anima per salvare la vita di sua moglie e di suo figlio dando vita al primo dei vampiri: Dracula. Il film sarà quindi una sorta di “Origine del Male”, e non si baserà sul celebre romanzo di Bram Stoker.

Dracula Untold che vede protagonista Luke Evans nei panni del Conte Vlad Tepes III p stato diretto da Gary Shore. Nel cast anche Sarah Gadon, Zach McGowan, Samantha Barks, Thor Kristjansson, Dominic Cooper e Art Parkinson.

Luke Evans sfida Adele e sfodera una voce insospettata – video

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Luke Evans sfida Adele e sfodera una voce insospettata – video

Uno dei motivi che rendono La Bella e la Bestia uno dei live action più attesi della prossima stagione cinematografica è sicuramente la presenza, all’interno del cast, di Luke Evans nei panni di Gaston.

Mai casting è apparso più azzeccato, anche perché, al di là della somiglianza dell’attore con il personaggio originale, lo stesso Evans ha dato più volte prova delle proprie doti canore nelle varie ospitate televisive che lo hanno visto protagonista nel corso di quest’anno.

Proprio in occasione della promozione de La Ragazza del Treno durante un’ospitata al Jonathan Ross Show in compagnia di Emily Blunt (che recita con Evans nel film tratto dal romanzo di Paula Hawkins), Luke ha dato un’ulteriore prova della proprie capacità canterine, cimentandosi questa volta con un brano romantico, decisamente più maturo, sorprendendo tutti i presenti e la stessa Blunt per la bellezza e l’intensità della sua voce.

Il brano in questione era When We Were Young di Adele. Il video lo trovate di seguito:

Luke Evans e Hugh Jackman cantano La Canzone di Gaston

La Bella e la Bestia, targato Disney, sarà diretto da Bill Condon, con Emma Watson/Belle, Dan Stevens/la Bestia, Luke Evans/Gaston, Josh Gad che interpreterà Le Tont (in originale Le Fou), Emma Thompson/Mrs Brick, Kevin Kline/Maurice, Audra McDonald/Guardaroba, Ian McKellen/Tockins e Gugu Mbatha-Raw/Spolverina.

Alle musiche tornerà Alan Menken già geniale compositore delle musiche del classico del 1991, premiato con due Oscar. Il film uscirà nelle sale (anche in 3D) il 17 marzo 2017.

La Bella e la Bestia fu il primo film d’animazione in assoluto a essere nominato all’Oscar per il miglior film, e rimase l’unico fino al 2010, quando, dopo che il numero di possibili nomination per la statuetta era stato aumentato da cinque a dieci, venne raggiunto dal film Up della Pixar.

La Bella e la Bestia: il teaser trailer italiano

Fonte: TheJonathanRossShow

Luke Evans protagonista del remake de Il Corvo

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Luke Evans protagonista del remake de Il Corvo

Anche se molti attori sono attualmente in trattativa e sicuramente le congetture non vengono sprecate, sembra che la Relativity Media, proprietaria dei diritti per il reboot de Il Corvo, The Crow di James O’Barr, abbiamo puntato sull’attore gallese Luke Evans per far rivivere le gesta del celebre ruolo che fu di Brandon Lee. In origine Evans era già stata la prima scelta del regista F. Javier Gutierrez, ma all’epoca non aveva potuto dare la sua disponibilità a causa dei progetti di Dracula e del secondo capitolo de Lo Hobbit: la desolazione di Smaug.

Per questo motivo erano circolati alcuni nomi alternativi che comprendevano James McAvoy, Tom Hiddleston e Alexander Skarsgard. Ma ora sembra quasi definitiva la decisone di convergere sulla figura di Evans,  il quale ha visto la sua carriera decollare letteralmente nel giro di pochi anni,  iniziando come dio Apollo in Scontro fra Titani, passando per I Tre Moschetteiri di Paul WS Anderson finendo come il dio greco Zeus in Immortals di Tarsem.

Il tutto in soli tre anni consecutivi. Inoltre, come fosse una specie di destino preconfezionato, Evans è l’unico attore a comparire in due differenti versioni del medesimo soggetto; The Reven e The Crow. Non resta che aspettare di vedere se Evans sarà un degno successore del grande Lee e se il nuovo film riuscirà ad eguagliare il cult del 1994 di Alex Proyas.

Fonte: comingsoon.net

Luke Evans parla del remake de Il Corvo [Video]

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Luke Evans parla del remake de Il Corvo [Video]

Luke Evans arrivato a Roma questa mattina per presentare il suo ultimo film, Dracula Untold in uscita, ha parlato brevemente del suo prossimo impegno cinematografico, l’atteso e discusso remake del cult The Crow, (Il Corvo)che non sta attraversando un buon periodo considerato che è al momento fermo. L’attore rivela quali sono al momento gli impedimenti produttivi.

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Sono stato ingaggiato circa un anno fa per interpretare il reboot del Corvo. Doveva cominciare a Marzo, poi è stato spostato per problemi di programmazione. Adesso bisogna trovare il momento in cui sono disponibili tutti quelli che sono coinvolti nel progetto. Trovare il tempo è una cosa disastrosa nelle produzioni cinematografiche. Sono entusiasta di interpretare questo personaggio, è stato un annuncio controverso quello del reboot perchè il film con Brando Lee è diventato un film di culto. E’ un film splendido e vogliamo essere molto fedeli alla storia, ma anche alla storia del fumetto che è un po’ diversa da quella del film. Vogliamo dare giustizia ai personaggi che non sono entrat nel film la volta precedente. E’ una storia bellissima, che parla d’amore e di un uomo che ha perso tutto, che ha sentimenti di rabbia e di vendetta. E’ una storia che forse i giovani non conoscono e spero che la scopriranno.

Leggi anche: Il Corvo: Luke Evans non crede nella superstizione

Leggi anche: Comic-Con 2013: il primo poster del remake de Il Corvo

Vi ricordiamo che The Crow, (Il Corvo)è infatti tratto da un comic book firmato James O’Barr e che, nel raccontare della tragica morte della coppia Eric Draven e Shelly Webster, si ispira ad un episodio che costò al fumettista la perdita della compagna. Il nuovo film sarà diretto dal regista F. Javier Gutierrez, e si baserà su uno script scritto da Cliff Dorfman e si avvarrà della collaborazione di James O’Barr come consulente creativo. Le riprese del film dovrebbero iniziare nei prossimi mesi, mentre al momento non è stata annunciata una data ufficiale di uscita.

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