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Vengo Anch’io: il trailer del film distribuito da Medusa

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Vengo Anch’io: il trailer del film distribuito da Medusa

Medusa Film ha diffuso il primo trailer di Vengo Anch’io, il nuovo film di Maria de Biase e Corrado Nuzzo, anche nei panni dei protagonisti protagonisti, al fianco di Gabriele Dentoni e Cristel Caccetta.

Ecco il trailer di Engo Anch’io

Questa è la storia di un aspirante suicida, di un’ex carcerata, di un ragazzo con la sindrome di Asperger e di una giovane atleta salentina.

Bastonati dalla vita, e stanchi di mettersi in gioco perché oramai assuefatti alla sconfitta, per uno strano scherzo del destino saranno costretti a intraprendere un viaggio insieme che li porterà a confrontarsi con il proprio passato, a lottare con i propri demoni e a uscire dalle proprie solitudini.

Una banale gara di canottaggio amatoriale li renderà un gruppo coeso, desideroso di un riscatto a tutti i costi. Per vincere bareranno e perderanno in malo modo, ma non sarà una vera sconfitta, perché intanto scopriranno di essere diventati una famiglia che è in grado di trasformare in successo la somma delle loro sconfitte individuali.

Una singolare, eccentrica, ma invidiabile famiglia che tutti vorremmo avere come vicini di casa.

Vengo Anch’io: clip esclusiva dal film di Nuzzo Di Biase

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Vengo Anch’io: clip esclusiva dal film di Nuzzo Di Biase

Grazie a Warner Bros. Entertainment Italia ecco una clip esclusiva dal film Vengo Anch’io, disponibile dal 27 giugno in DVD.

Da Zelig al grande schermo, il duo comico Nuzzo Di Biase esordisce alla regia e alla sceneggiatura di questa sgangherata e divertentissima avventura on the road affrontando il tema della famiglia.

Questa è la storia di un aspirante suicida, di un’ex carcerata, di un ragazzo con la sindrome di Asperger e di una giovane atleta salentina. Bastonati dalla vita, e stanchi di mettersi in gioco perché oramai assuefatti alla sconfitta, per uno strano scherzo del destino saranno costretti a intraprendere un viaggio insieme che li porterà a confrontarsi con il proprio passato, a lottare con i propri demoni e a uscire dalle proprie solitudini. Una banale gara di canottaggio amatoriale li renderà un gruppo coeso, desideroso di un riscatto a tutti i costi. Per vincere bareranno e perderanno in malo modo, ma non sarà una vera sconfitta, perché intanto scopriranno di essere diventati una famiglia che è in grado di trasformare in successo la somma delle loro sconfitte individuali. Una singolare, eccentrica, ma invidiabile famiglia che tutti vorremmo avere come vicini di casa.

Venghino siore venghino. Il futuro dell’azoto

Venghino siore venghino. Il futuro dell’azoto

Questa edizione della Festa di Roma continua a stupirmi sempre più. Non solo perché i film che proiettano sono notevoli ma perché ogni tanto trovi delle chicche che ti fanno sperare nel genere umano. Ad esempio ieri passeggiavo per l’Auditorium e mi sono imbattuta in diverse signorinelle con delle allegre bottiglie vuote in mano, tutte dirette verso lo stesso punto. Al che ho pensato: vedi che bello? Come si impegnano a fare la differenziata? Poi però ho pensato di approfondire il discorso, e mi sono resa conto che invece andavano tutti spediti verso una sorta di distributore d’acqua dove poter fare il refil una volta svuotata la bottiglietta. La mia mente è volata alla gastroenterite post fontanella del Movie Village di Venezia, e non vi nascondo che ho avuto un certo timore. Però poi ho pensato subito che è una cosa bella che tu non debba necessariamente spendere milioni per bere una cosa vitale come l’acqua, e poter avere qualcosa a disposizione, per la gente. Certo, se ce fosse.

Ragazzi, non c’è un cane. A Venezia almeno quello c’era, e gli abbiamo detto pure due parole, arcane. Ve lo ricordate?

Quest’anno continua ad esserci un vuoto cosmico: trovi posto se vuoi mangiare, fai la fila per poco tempo, trovi posto se vuoi uno Spritz, che gli altri anni dovevi prenotare pure per cenare dar kebabbaro. Giustamente l’anno che i film so belli e che l’organizzazione è un po’ più civile manca la materia prima. Quindi sembriamo una setta di invasati: siamo solo addetti ai lavori, c’è poco da fa costume. Alle cose glam non ci andiamo, si parla solo di film visti e di conferenze stampa. Insomma, per dire, non c’è una groupie di qualche attore da perculare, non scoppiano risse in sala o in fila, fai la pipì in 10 secondi. Che uno gli altri anni faceva in tempo a stamparsi il pressbook di tutti i volumi di Nymphomaniac mentre andava a fa la fila per il bagno. Niente. So pure puliti. Eccheccazzo.

Per giunta siccome siamo solo noi ormai ci conoscono per nome pure gli esercenti dei baretti del posto. Ieri la Stefania, mitica donna che serve Spritz vicino l’Auditorium, mi ha dato direttamente una cofana in busta formato famiglia di chips, ‘tanto stamo tra noi, non te sconvolgi se nun te do’ na ciotola vè?’.

No Stefà, tranquilla. Domani vengo in ciavatte.

distributoreAltra esperienza mitica i cocktail al sakè e il gelato all’azoto del Mazda Space. Per la serie, le cagate ogni anno ce devono sta’. Se non so’ i film so’ gli sponsor che s’impegnano.

Una cosa però non manca: la corsa ai gadget, alla roba gratis. Quella c’è sempre. E noi non ci possiamo distrarre un attimo che ce fregano la roba da sotto al naso. Rischi che te giri e tipo Houdini fanno una manovra e ti ritrovi in mutande.

Ieri ci stavano comprando pure Ang. Ma questo lo faccio raccontare a lui, io devo andare in un posto nuovo, in stazione. Ah non lo sapevate? So’ la madrina della Festa. Quest’anno da contratto mi spetta solo apertura e chiusura. Corro a Milano a scegliere il vestito per la premiazione.

  1. ho visto il corto di Sorrentino, La fortuna.

SINOSSI

Una giovane donna avvenente sta in spiaggia con quel gran fustacchione di suo marito, un vecchiodemmerda in sedia a rotelle diabetico e più di la che di qua, che ha evidentemente sposato perché un gran tocco di manzo. Insomma lui a una certa vuole fumà, e lei gli dice ‘no coglione, gnegne sei malato, non puoi’. E se ne accende empaticamente una e glie spipacchia in faccia. Poi lui vede un cioccolatino e le dice ‘amo’ che me ne dai uno?’ E lei: ‘ahahhaha sei diabetico, idiota, cor cavolo, soffri tiè me lo mangio io’. Poi si accende l’iPod e si mette a ballare in spiaggia, mentre il marito la guarda impotente come Malgioglio davanti a Dakota Johnson.

Il finale non ve lo spoilero, ma il grande cinema di Sorrentino arriva efficace anche in questa manciata di secondi. La morale è: ‘Anziani. [Pausa scenica]. Se alla vostra mausoleica età ancora v’accollate e non ve la sentite di ammettere a voi stessi che quei movimenti in basso non siano decisamente più libido [altra pausa scenica]. Ma con tante mignotte che ce stanno in giro per il mondo, proprio ‘na mignotta stronza ve dovete trovà?’

Fine.

(Vì)

Quest’anno, grazie al fatto che dietro sta facciata da cazzone si nasconde un serio giornalista che lavora per un ente istituzionale importante (o forse è il contrario), alla Festa di Roma ho la fortuna di non dover lavorare necessariamente in sala stampa, ma all’interno di una comoda redazione allestita dietro ai banchetti degli sponsor.

La solita sculata del Guglielmino, direte voi. E vi capisco.

Però, a parte che grazie al sottoaffollamento generale al momento la sala stampa è più desertica di Tatooine alla vigilia di Natale (e quindi alla fine un allaccio per il PC si trovava) qui nell’acquario di vetro dove m’hanno piazzato in effetti faccio la figura del Gigolò d’avanzo, con tanto di occhiatine ammiccanti da parte di diverse vecchie signore che erano convinte che dal mio libro sarebbe stato tratto un film a breve. Ho provato più volte a spiegar loro che era un saggio, e che la loro proiezione era improbabile, ma hanno insistito due tre volte e alla fine ho ceduto: “Sì, signora, sarà un kolossal e vi reciterò io stesso. Si intitolerà Ercole vs.  Prepuzio e uscirà a Natale, andate in sala e non ve ne pentirete”. Volevano il mio numero di telefono e ho risolto dandogli quello dell’inquilino del piano di sotto che litiga urlando con la moglie tutte le domeniche mattina.

GuglielminoInoltre, dato che leggono il marchio della suddetta prestigiosa società, entra la qualunque. Oggi un tizio voleva che gli rintracciassi un amico sulla base di una foto sbiadita. Tutto molto romantico, se non fosse che in teoria dovremmo lavorà. Quando mi assento, se non c’è nessun altro in stanza, devo chiudere con un pesante lucchetto con catena (il che mi piace perché mi fa sentire una specie di Guardia di Porta o l’Ercole di cui sopra, in quelle iconiche immagini con Steve Reeves cinto d’acciaio) altrimenti questi vengono e se fregano tutto, convinti che tutto sia un gadget. Ieri – m’hanno detto, io stavo appunto presentando il libro – che una se voleva prende la borsa di Piquadro che avevo lasciato lì con tutto il portafogli, le chiavi della macchina, i documenti e i sigari ciancicati. E non perché fosse una ladra, ma perché se è in un Festival (sì, vabbè. Festa. Come ve pare) ed è prendibile, per loro non ha padrone. Senza contare quelle che hanno cercato di intascarsi copie del mio libro, il che mi potrebbe pure lusingare. Comunque c’era il mio editore, che è un culturista dalla forza smisurata (lui sì Ercole, ma pè davèro) e per fortuna stava lì a controllare. E la scena della signora impaurita che lo ricaccia fuori dalla borsa dove l’aveva goffamente nascosto ha valso da sola tutto l’evento.

Oggi nella sezione per bambini Alice nella città è passato Pan, un film dove Peter Pan e Capitan Uncino sono amichetti e fanno il puttantour insieme. In America è stato un flop. Che strano.

Credo che avrò bisogno di tipo diciotto di quei cocktail all’Azoto.

(Ang)

Pan

Venezia: Racconto d’Inverno di Riccardo De Cal

Venezia: Racconto d’Inverno di Riccardo De Cal

Mercoledì 8 Settembre 2010, presso la Sala Tropicana 1 dell’Hotel Excelsior di Venezia,  verrà presentato il documentario di Riccardo De Cal sull’artista vicentino Alessio Tasca. Il film si incentra sulla figura di questo ceramista, attivo dai primi anni ’50, che, come racconta De Cal: “… si è innestato nella tradizione millenaria della ceramica, ha avuto un’intuizione che gli ha permesso di scoprire un modo nuovo di lavorarla.

Venezia: I’m Still Here: controverso e intenso

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Continua la mostra d’arte cinematografica a Venezia. Oggi in programma Le Fosse di Wang Bing che a sorpresa è stato accolto positivamente dalla critica internazionale. A conti fatti un film cinese che sorprende a differenza dei titoli europei. I’m Still Here di Casey Affleck, documentario sull’anno folle del cognato Joaquin Phoenix

Venezia: I’m Still Here: controverso e intenso

Venezia: I’m Still Here: controverso e intenso

Continua la mostra d’arte cinematografica a Venezia. Oggi in programma Le Fosse di Wang Bing che a sorpresa è stato accolto positivamente dalla critica internazionale. A conti fatti un film cinese che sorprende a differenza dei titoli europei. I’m Still Here di Casey Affleck, documentario sull’anno folle del cognato Joaquin Phoenix.

che ha intrapreso la carriera da rap esasperata e oltre i limiti, risulta essere controverso, intenso e affascinante. Mentre sembrano buoni i commenti all’uscita sale della prima proiezione di Essential killing, film con Vincent Gallo per l’occasione talebano in fuga. Si è parlanto invece un gran bene di Meek’s Cutoff, diretto da Kellu Reichardt, film in concorso che ha riscosso l’apprezzamento della critica.

Venezia77: fuori concorso la serie 30 COINS di Álex de la Iglesia

Sarà presentata in anteprima mondiale fuori concorso la serie tv HBO Europa 30 COINS diretta dal Leone d’Oro Álex de la Iglesia e prodotta da HBO Nordic AB (Antony Root, Miguel Salvat, Steve Matthews), Production Services provided by Pokeepsie Films (Álex de la Iglesia, Carolina Bang).

Protagonisti un cast tutto spagnolo composto da Eduard Fernández, Megan Montaner, Miguel Ángel Silvestre, Macarena Gómez, Pepón Nieto, Manolo Solo.

Il commento del regista: “Analizzare logicamente l’idea di Dio conduce a molte eresie. Questo concetto è alla base della nostra storia. C’è chi crede che se Dio comprende ogni cosa, la sua essenza debba contenere anche l’idea del male. Dio e il Diavolo possono essere considerati aspetti della stessa entità che in sé è molto più complessa. Questo è l’elemento costitutivo della nostra storia: nella stessa chiesa, alcuni credenti sostengono modi diversi di intendere la materia divina. Dio è Vita, ma anche Morte.”

30 COINS, la trama

Benvenuti in un mondo in cui nulla è ciò che sembra e non ci si può fidare di nessuno. Vergara è un esorcista, pugile ed ex detenuto spedito a fare il parroco in un remoto paesino. Vuole dimenticare ed essere dimenticato, ma i suoi nemici lo troveranno presto. Accadono cose strane. Una bizzarra squadra formata dal sindaco Paco e da Elena, la veterinaria, cerca la verità, mentre la realtà viene distorta da una moneta maledetta che è al centro di una cospirazione globale.

Venezia71: Birdman con Keaton convince pubblico e critica

Venezia71: Birdman con Keaton convince pubblico e critica

È stato presentato questa sera al pubblico il film d’apertura della 71esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, Birdman di Alejandro González Iñárritu con protagonisti Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Andrea Riseborough, Naomi Watts e Zach Galifianakis.. Sul red carpet presenti oltre al regista anche gli interpreti Michael Keaton Emma Stone e Edward Norton.

La pellicola è stata accolta positivamente dalla stampa e dagli accreditati e anche il pubblico che ha assistito alla premiere ufficiale ha applaudito il cast presente.

Il film racconta di Un attore, conosciuto per aver interpretato un famoso supereroe, lotta per portare in scena uno spettacolo a Broadway. Nei giorni che precedono la prima, l’attore combatte il suo ego e cerca di conciliare la sua famiglia, la sua carriera e se stesso.

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Birdman, il film

Birdman è diretto da Alejandro Gonzalez Innaritu (21 grammi) e vede nel cast Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Andrea Riseborough, Naomi Watts e Zach Galifianakis.  Il film racconterà la storiadi un attore (Keaton) reso famoso dalla sua interpretazione cinematografica di un iconico supereroe. L’attore cerca di sfondare in teatro, mettendo in scena una commedia per Broadway, e lo troviamo, nei giorni precedenti alla prima del suo spettacolo, combattere con il proprio ego per cercare di recuperare i rapporti con la sua famiglia, la sua carriera e se stesso.

Venezia70 L’intrepido di Gianni Amelio non convince

Venezia70 L’intrepido di Gianni Amelio non convince

venezia 70-l'intrepidoE’ il giorno di uno dei film italiani più attesi al lido, in selezione ufficiale concorso è stato presentato L’Intrepido di Gianni Amelio che vede protagonista Antonio Albanese. Il film non è stato accolto positivamente dalla stampa italiana che si è fatta sentire anche con alcuni boo a fine proiezione. Tuttavia, anche se è un’opera piuttosto sottotono per un regista come Amelio (che ha una carriera importante) riteniamo che fischi e boo siano un po’ gratuiti.

Trama: Immaginiamo che esista un nuovo mestiere e che si chiami “rimpiazzo”. Immaginiamo che un uomo senza lavoro lo pratichi ogni giorno, questo mestiere. E dunque che lavori davvero oltre misura e che sia un uomo a suo modo felice. Lui non fa altro che prendere, anche solo per qualche ora, il posto di chi si assenta, per ragioni più o meno serie, dalla propria occupazione ufficiale. Si accontenta di poco, il nostro eroe, ma i soldi non sono tutto nella vita: c’è il bisogno di tenersi in forma, di non lasciarsi andare in un momento, come si dice, di crisi buia. Immaginiamo poi che esista un ragazzo di vent’anni, suo figlio, che suona il sax come un dio e dunque è fortunato perché fa l’artista. E immaginiamo Lucia, inquieta e guardinga, che nasconde un segreto dietro la sua voglia di farsi avanti nella vita. Ce la faranno ad arrivare sani e salvi alla prossima puntata?

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70.

Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

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Venezia68: Toto-Leoni a metà Festival

Venezia68: Toto-Leoni a metà Festival

Per tutta la prima settimana del festival, il più accreditato a vincere il Leone d’oro era Alpis-Alps, del regista greco Giorgos Lanthimos, la seconda settimana si apre invece con l’arrivo

Venezia vs Cannes: Festival internazionali a confronto

Venezia vs Cannes: Festival internazionali a confronto

Venezia vs Cannes: quale dei due festival internazionali è il migliore? In occasione della presentazione del programma di Venezia 73, la piattaforma Stylight conferma la tradizione e mette a confronto la Mostra del Cinema di Venezia e il Festival di Cannes in una serie di visual minimalisti ispirati al celebre libro Paris Vs New York di Vahram Muratyan.

Che (l’ironico) confronto abbia inizio!

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È stato presentato il 28 luglio a Roma il programma ufficiale della 73a edizione del Festival del Cinema di Venezia che si svolgerà al Lido di Venezia dal 31 agosto al 10 settembre.

Al link di seguito potete scoprire tutti i nomi della prestigiosa 73esima edizione della Mostra.

 

Venezia giorno 5!!

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Venezia giorno 5!!

 

Altri tre film accolti con buoni applausi per Venezia. Si tratta di Meek’s Cutoff, diretto dall’americana Kelly Reichardt, di Post mortem, del cileno Pablo Larrain, e Detective Dee and the Mystery of the Phantom Flame di Tsui Hark.

Venezia giorno 5!!

Venezia giorno 5!!

 

Altri tre film accolti con buoni applausi per Venezia. Si tratta di Meek’s Cutoff, diretto dall’americana Kelly Reichardt, di Post mortem, del cileno Pablo Larrain, e Detective Dee and the Mystery of the Phantom Flame di Tsui Hark.

Venezia 81: un elefante in Laguna nell’immagine del manifesto ufficiale

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L’illustratore e autore italiano Lorenzo Mattotti firma per il settimo anno l’immagine del manifesto ufficiale, che raffigura un Elefante in Laguna, e per il sesto anno la sigla della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, giunta all’81. edizione (28 agosto – 7 settembre 2024).

Scrive Lorenzo Mattotti: «Cosa ci fa un Elefante in Laguna? Sicuramente è un’immagine inconsueta, inaspettata, ma che ci porta indietro con la memoria, quando, molti anni fa, un Elefante era arrivato a Venezia e si aggirava per le strette calli veneziane durante un famoso Carnevale della Biennale, quello del 1981… Questo Elefante ora attraversa la Laguna e percorre le vie della Fantasia, del Mistero e della Magia che si scopre nel Cinema. È lui stesso Memoria e anche Storia del Cinema: una festa, una parata, uno spettacolo! E questo speciale Elefante colorato ci ricorda anche l’Esotico, il Lontano, l’Oriente, uno sguardo verso altre civiltà, altre culture… Alla Biennale Cinema si sono sempre incontrati altri mondi, altri linguaggi, altri immaginari, che da 92 anni arrivano in laguna. Un Elefante che va verso Oriente, ma che ha la capacità di accogliere».

Venezia 81, il manifesto di Lorenzo Mattotti

Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Esordisce alla fine degli anni ‘70 come autore di fumetti e nei primi anni ‘80 fonda con altri disegnatori il gruppo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che, accolto come un evento nel mondo del fumetto, vincerà importanti premi internazionali. Per il cinema, ha collaborato nel 2004 a Eros di Wong Kar-Wai, Soderbergh e Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio. E’ stato consulente creativo per Pinocchio di Enzo D’Alò. Con Incidenti, Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L’uomo alla finestra e molti altri libri fino a Stigmate edito in Italia da Einaudi, il lavoro di Mattotti si è evoluto secondo una costante di grande coerenza. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Pubblica su quotidiani e riviste come The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Suddeutsche Zeitung, Nouvel Observateur, Corriere della Sera e Repubblica. Per l’infanzia illustra vari libri tra cui Pinocchio e Eugenio che vince nel ’93 il Grand Prix di Bratislava. Numerose le sue esposizioni personali tra le quali l’antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al FransHals museum di Haarlem ai Musei di Porta Romana. Realizza manifesti, copertine, campagne pubblicitarie ed è suo il manifesto di Cannes 2000 e i manifesti per l’Estate Romana.

Nel maggio 2019 ha presentato con grande successo a Cannes, nelle sezione Un certain regard, il suo primo lungometraggio animato come autore e regista La famosa invasione degli orsi in Sicilia, ispirato alla favola/apologo di Dino Buzzati. Dal settembre 2023 a gennaio 2024 si è tenuta a Brescia, al Museo di Santa Giulia, la mostra Lorenzo Mattotti. Storie, ritmi movimenti. Attualmente, disegni originali dell’artista sono esposti alla grande mostra sui maestri del fumetto al Centre Pompidou di Parigi, intitolata La BD à tous les étages.

Venezia 81: tutti i vincitori, trionfa Pedro Almodovar

Venezia 81: tutti i vincitori, trionfa Pedro Almodovar

La giuria dell’81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, presieduta da Isabelle Huppert e composta da James Gray, Andrew Haigh, Agnieszka Holland, Kleber Mendonça Filho, Abderrahmane Sissako, Giuseppe Tornatore, Julia von Heinz, Zhang Ziyi, ha assegnato i suoi premi.

Pedro Almodovar ha portato a casa il suo Leone d’Oro con The Room Next Door, mentre il podio è anche un po’ italiano grazie a Maura Delpero e al suo splendido Vermiglio, che conquista il Gran Premio della Giuria. Il film fiume di Brady Corbet vince per la migliore regia e Nicole Kidman e Vincent Lindon portano a casa la Coppa Volpi.

Venezia 81: tutti i vincitori

CONCORSO

Leone d’Oro al miglior film: “The Room Next DoorPedro Almodovar
Gran Premio della Giuria: “Vermiglio“, Maura Delpero
Leone d’Argento alla Migliore Regia: Brady Corbet, “The Brutalist
Premio Speciale della Giuria: “April“, Dea Kulumbegashvili
Migliore Sceneggiatura: Murilo Hauser, Heitor Lorega, “Ainda estou aqui
Coppa Volpi Miglior Attrice: Nicole Kidman, “Babygirl
Coppa Volpi Miglior Attore: Vincent Lindon, “The Quiet Son
Premio Marcello Mastroianni per il migliore attore emergente: Paul Kircher, “Leurs enfants après eux

ORIZZONTI

Miglior Film: “The New Year That Never Came,” Bogdan Mureşanu
Migliore Regia: Sarah Friedland “Familiar Touch”
Premio Speciale della Giuria: “One of Those Days When Hemme Dies,” Murat Firatoglu
Miglior Attrice: Kathleen Chalfant, “Familiar Touch”
Miglior Attore: Francesco Gheghi “Familia”
Migliore Sceneggiatura:  Scandar Copti, “Happy Holidays”
Miglior Cortometraggio: “Who Loves the Sun,” Arshia Shakiba

LEONE DEL FUTURO

Luigi de Laurentiis Award miglior Opera Prima: “Familiar Touch,” Sarah Friedland

ORIZZONTI EXTRA

Premio del pubblico: “The Witness” Nader Saeivar

VENEZIA CLASSICI

Miglior Documentario sul cinema: “Chain Reactions” di Alexandre O. Philippe
Miglior Film Restaurato: “Ecco Bombo” di Nanni Moretti

VENICE IMMERSIVE

Gran Premio della Giuria: “Ito Meikyu,” di Boris Labbé
Premio Speciale della Giuria: “Oto’s Planet,” di Gwenael François
Achievement Prize: “Impulse: Playing With Reality,” di Barry Gene Murphy, May Abdalla

GIORNATE DEGLI AUTORI

GdA Director’s Award: “Manas,” Marianna Brennand
Audience Award: “Taxi Monamour,” Ciro De Caro
Europa Cinemas Label Award: “Alpha,” Jan-Willem van Ewijk

SETTIMANA DELLA CRITICA

Gran Premio: “Don’t Cry, Butterfly,” Dương Diệu Linh
Menzione Speciale: “No Sleep Till,” Alexandra Simpson
Premio del Pubblico: “Paul & Paulette Take a Bath” Jethro Massey
Verona Film Club Award for Most Innovative Film: “Don’t Cry, Butterfly,” Dương Diệu Linh
Mario Serandrei – Hotel Saturnia Award for Best Technical Contribution: “Homegrown,” Michael Premo
Miglior Corto: “Things That My Best Friend Lost,” Marta Innocenti
Migliore Regia (Corto): “Nero Argento,” Francesco Manzato
Miglior Contributo Tecnico (Corto): “At Least I Will Be 8 294 400 Pixel,” Marco Talarico

Venezia 81: le foto di Tim Burton e il cast che arrivano al lido per Beetlejuice Beetlejuice

Il cast e Tim Burton sono arrivati al lido per presentare questa sera Beetlejuice Beetlejuice.  Il visionario regista è accompagnato dal cast di protagonisti composto da Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Justin Theroux, Monica Bellucci, Jenna Ortega e Willem Dafoe. Ecco tutte le foto del loro arrivo al lido: 

Beetlejuice Beetlejuice sarà presentato in anteprima mondiale mercoledì 28 agosto 2024 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), nella serata di apertura della 81. Mostra Internazionale d’Arte CinematograficaWarner Bros. Pictures presenta il sequel di Beetlejuice che uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 5 settembre, distribuito da Warner Bros. Pictures.

Beetlejuice 2 è l’atteso ritorno di uno dei personaggi più iconici del cinema di Tim Burton, ma anche la felice conferma dello straordinario talento visionario e della maestria realizzativa di uno dei più affascinanti autori del suo tempo – dichiara il Direttore Alberto Barbera – La Biennale di Venezia è onorata e fiera di poter ospitare la prima mondiale di un’opera che è una sorprendente altalena di immaginazione creativa e trascinante ritmo allucinatorio”.

Sono entusiasta – ha dichiara Tim Burton – Significa molto per me avere la prima mondiale di questo film alla Mostra di Venezia”.

La trama di Beetlejuice 2

Nel 2024 Lydia Deetz conduce un talk show televisivo soprannaturale di successo, Ghost House, ma al tempo stesso si è allontanata dalla figlia, Astrid, da quando l’ex marito e padre della ragazza, Richard, è morto in una spedizione in Amazzonia. Negli ultimi tempi inoltre Lydia soffre di visioni di Beetlejuice, il fantasma che cercò di sposarla trentasei anni prima, e al contempo porta avanti una relazione sentimentale col suo manager Rory. Un giorno la matrigna di Lydia e nonna di Astrid, Delia (ormai un’artista internazionale di successo), informa la figliastra che suo padre, Charles, è morto in seguito all’attacco di uno squalo. Le due donne e Astrid si recano quindi a Winter River, nella famosa “Casa dei Fantasmi”, per il funerale di Charles. Qui Astrid, che disprezza il lavoro della madre poiché non crede ai fantasmi, scopre il plastico dove è rinchiuso il famigerato Beetlejuice; questo evento causa l’inaspettata ira della madre, che le vieta di pronunciare quel nome per tre volte, in modo da non evocarlo, ma senza spiegarle il motivo. In seguito, Rory propone a Lydia di sposarlo per Halloween e lei accetta, seppur con qualche esitazione. Nel frattempo Astrid si imbatte in un ragazzo del posto, Jeremy Frazier, che passa il tempo in una casa sull’albero in cortile e con cui inizia una relazione sentimentale; Jeremy in seguito la invita a trascorrere Halloween con lui. Intanto, nel mondo dei morti, Beetlejuice porta avanti un’agenzia ultraterrena di bio-esorcismo, assistito da Bob, un ansioso fantasma con la testa rimpicciolita. Poco tempo dopo l’ex moglie di Beetlejuice, Delores, si risveglia e ricompone il suo corpo; essendo una “succhia-anime”, compie una serie di omicidi, prosciugando le anime dei morti alla ricerca dell’ex marito. Quest’ultimo, venuto a conoscenza del ritorno della sua ex tramite il detective dell’oltretomba Wolf Jackson, spiega a Bob la sua storia: lui e Delores si erano incontrati durante la peste nera in Italia, ma la donna era la leader di una setta di credenti nell’immortalità e avvelenò Beetlejuice come parte di un rituale; questi per ripicca l’aveva fatta a pezzi con un’accetta prima di soccombere al veleno. Dopo aver appreso della morte di Charles Deetz e del ritorno di Lydia a Winter River, Beetlejuice decide di perseguitarla nuovamente per sposarla e avere così il suo agognato lasciapassare per il mondo dei vivi. La sera di Halloween Astrid scopre di aver ereditato le capacità psichiche di sua madre, rendendosi conto che Jeremy è in realtà un fantasma, che riesce a convincerla ad aiutarlo a tornare nel regno dei vivi: sfortunatamente il ragazzo aveva ucciso i suoi genitori ventitré anni fa, prima di morire accidentalmente fuggendo dalla polizia, e inganna Astrid affinché lei prenda il suo posto nel regno dei morti. Lydia, avendo appreso da un agente immobiliare che la casa di Jeremy è il luogo del delitto e che dovrebbe essere disabitata, si precipita all’abitazione ma non riesce a fermarli; la donna è dunque costretta nuovamente a evocare con riluttanza Beetlejuice e stringere un patto con lui: Beetlejuice aiuterà Lydia a entrare nel regno dei morti e salvare sua figlia e lei in cambio lo sposerà, dandogli così la possibilità di sfuggire a Delores. Una volta nel regno dei morti, Jeremy si prepara a timbrare il suo passaporto per scambiare la vita di Astrid con la sua e mandare quest’ultima sul “Treno delle Anime”, ma a sorpresa viene spedito all’inferno dallo stesso Beetlejuice; Astrid e Lydia invece si ricongiungono e riescono a tornare nel regno dei vivi grazie all’aiuto dello spirito di Richard, che lavora come dipendente alla stazione del Treno delle Anime. Nel frattempo Delia decide di realizzare un’opera tragica dedicata alla morte del marito, in modo da aumentare la propria influenza e raggiungere maggior fama; finisce però per essere uccisa da due aspidi, comprati con la falsa conferma che erano stati sdentati e resi innocui. Arrivata nell’aldilà, Delia evoca Beetlejuice per aiutarla a trovare Charles; lui accetta, a patto che Delia lo aiuti a ritrovare Lydia. Intanto Astrid e Lydia raggiungono la chiesa dove la donna dovrebbe sposarsi con Rory; tuttavia Beetlejuice, imbucatosi al matrimonio grazie allo spirito di Delia, usa un siero della verità su Rory e costringe l’uomo ad ammettere di non aver mai creduto nelle capacità di Lydia e di averla voluta sposare solo per i soldi, cosa che porta la donna a stenderlo con un potente pugno. Beetlejuice si prepara a sposare Lydia, quando arriva Wolf, che interrompe la cerimonia nel tentativo di arrestarlo, salvo poi finire congelato dal demone assieme ai suoi colleghi; subito dopo arriva Delores in cerca di vendetta, ma grazie all’intervento di Astrid e del fantasma di Delia, viene divorata da un verme delle sabbie insieme a Rory. Beetlejuice vorrebbe dunque continuare col matrimonio forzato, ma Astrid riesce a fermarlo dimostrando che l’accordo stretto con la madre è nullo: Beetlejuice ha portato Lydia illegalmente nell’oltretomba, violando le regole vigenti. Beetlejuice viene quindi rimandato nel mondo dei morti mentre Delia, dopo aver detto addio a Lydia e Astrid ed essere stata riportata nell’oltretomba da Wolf, si riunisce con Charles davanti alla stazione del Treno delle Anime. Mentre tutto torna alla normalità, Lydia interrompe la sua carriera di medium televisiva per trascorrere più tempo con Astrid; tuttavia la donna si ritrova perseguitata nei suoi sogni da Beetlejuice, il quale non intende darle tregua.

Venezia 81: le foto della madrina Sveva Alviti

Venezia 81: le foto della madrina Sveva Alviti

È l’attrice Sveva Alviti a condurre le serate di apertura e di chiusura dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera.

Sveva Alviti aprirà l’81. Mostra nella serata di mercoledì 28 agosto 2024, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura sabato 7 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali dell’81. Mostra.

Tutto quello che sappiamo su Sveva Alviti

Nata a Roma, Sveva Alviti inizia precocemente a studiare recitazione con alcuni tra i migliori insegnanti americani, tra cui la celebre coach Susan Batson, parallelamente a una carriera da modella che la porta presto a New York.  Nel 2009 debutta a Broadway come protagonista dello spettacolo teatrale The Interrogation e nel 2011 partecipa alla 68. edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia con il cortometraggio Alice di Roberto de Paolis. Nel 2012 è nel film Niente può fermarci di Luigi Cecinelli e in Buongiorno Papà di Edoardo Leo. L’anno successivo è una delle protagoniste del film Cam Girls per la regia di Mirca Viola e porta al Teatro Quirino di Roma uno spettacolo interamente dedicato all’attrice Monica Vitti, ispirato al film Dramma della gelosia.

La consacrazione arriva nel 2017 con Dalida, il biopic di Lisa Azuelos sulla celebre icona francese, che le è valso la nomination come miglior attrice emergente ai César 2018 e che ha avuto un grande successo in Francia (in testa al box office per settimane) e in Italia, dove è stato trasmesso come evento speciale in prima tv assoluta su Rai 1. Nel 2018 Sveva Alviti è la protagonista femminile del film Lukas uscito in oltre 250 sale in Francia, Belgio e UK, un thriller con Jean-Claude Van Damme. Nel corso dello stesso anno è nei cinema con Love Addict con Michael Madsen, dove interpreta una femme fatale nel ruolo di Henriette. Nel 2019 gira in Francia, per la regia di Fabienne Redt, Beignets de Songe e riceve il premio Kinéo come Guest Star a Venezia. Tre anni dopo vince il premio come miglior interprete al Rome Independent Film Festival per il suo ruolo di co-protagonista nel film d’autore Tra le onde, diretto da Marco Amenta.  Nel 2023 è protagonista di Entres les Vagues di Anaïs Volpé, presentato al Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des Cinéastes e vincitore di numerosi premi in tutta la Francia. Lo stesso anno appare nelle tv francesi nella serie contro la violenza sulle donne H24 e fa il suo debutto alla regia con il cortometraggio Les jour d’après.

A marzo 2023 esce AKA il suo primo film per Netflix – dove interpreta la protagonista femminile Natalya – film che ha avuto un grande successo sulla piattaforma.  Dal 15 settembre andrà in onda la seconda stagione di Nudes, prodotta da Rai Fiction, e nell’autunno 2024 prenderà parte a un progetto americano che parlerà della tematica del MeToo dal titolo The other side of Fame. L’attrice si appresta a iniziare le riprese di Walking Through the fire, suo esordio alla regia per un documentario.

Venezia 81: le foto dal red carpet di Queer di Luca Guadagnino con Daniel Craig

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Si è tenuto questa sera il red carpet del film in concorso all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Queer di Luca Guadagnino con protagonisti Lesley Manville, Daniel Craig, Jason Schwartzman, Drew Starkey e Henrique Zaga. Di seguito tutte le foto:

Luca Guadagnino sul film ha commentato: “How can a man who sees and feels be other than sad?” si chiede William Burroughs nel suo diario personale l’ultima volta che vi scrive prima di morire. Nell’adattare il suo secondo romanzo, uscito quasi quarant’anni dopo che l’aveva scritto, abbiamo cercato di rispondere a questa invocazione pudica del grande iconoclasta della beat generation. Lee ama Allerton, Allerton ama Lee: saranno in grado di incontrarsi nonostante tutti i passi falsi e le paure che agiscono su entrambi nel loro viaggio picaresco nel Sud America proiettato dalla mente di Burroughs?

La trama del film Queer

È il 1950. William Lee è un americano sulla soglia dei cinquanta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, gli mostra per la prima volta la possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno.

Venezia 81: il red carpet di Beetlejuice Beetlejuice

Venezia 81: il red carpet di Beetlejuice Beetlejuice

La serata inaugurale di Venezia 81 ha portato sul red carpet del palazzo del cinema il cast di Beetlejuice Beetlejuice insieme a Tim Burton Il visionario regista è accompagnato dai protagonisti Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Justin Theroux, Monica Bellucci,Jenna Ortega e Willem Dafoe. Ecco tutte le foto dal red carpet della serata inaugurale del festival:

Venezia 81: il Leone a Pedro, le star, i giovani e gli spritz

Venezia 81: il Leone a Pedro, le star, i giovani e gli spritz

Pedro Almodovar torna a casa con il Leone d’Oro assegnatogli dalla giuria dell’81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia presieduta da Isabelle Huppert. Un riconoscimento che arriva a coronamento di una lunga storia d’amore con Venezia, cominciata nel 1988, quando con il suo film d’esordio, Donne sull’Orlo di una Crisi di Nervi, vinse il Premio Osella alla sceneggiatura, e proseguita nel 2019 con il Leone d’Oro alla Carriera, fino al riconoscimento sul campo per il migliore film della selezione ufficiale in Concorso del 2024.

The Room Next Door è il Leone d’Oro

Un premio, quello ad Almodovar, sacrosanto: il suo The Room Next Door è un piccolo gioiello, sigla la prima produzione americana del regista che porta dall’altro lato dell’Oceano la sua estetica distintiva e definita, avvalendosi della collaborazione di Julianne Moore e Tilda Swinton, sue protagoniste. Il Leone arriva però a sorpresa, al Lido, dove i titoli più quotati per la vittoria finale erano altri, e tra questi c’era il film fiume The Brutalist, di Brady Corbet, che invece ha portato a casa il Leone d’Argento alla migliore regia. Trai premi più belli del concorso, spicca quello a Maura Delpero, unica italiana premiata su cinque film in concorso, che con il sorprendente, delicato e bellissimo Vermiglio, si vede assegnato il Gran Premio della Giuria.

Maura Delpero a Venezia 81 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

E se il Premio Speciale della Giuria lascia tutti di sorpresa (April di Dea Kulumbegashvili non era piaciuto molto alla stampa), applausi scroscianti hanno accompagnato il premio alla sceneggiatura di Ainda estou aqui, di Walter Salles, che si è avvalso delle penne di Murilo Hauser e Heitor Lorega. Il film era trai favoriti per la Coppa Volpi alla migliore interpretazione femminile, a Fernanda Torres, che però ha dovuto retrocedere di fronte alla coraggiosa performance di Nicole Kidman, vincitrice, in Babygirl. L’attrice però non era presente al Lido per ritirare il premio. Al posto suo, la regista Halina Reijn ha letto un messaggio dell’attrice in cui annunciava la sua assenza a causa dell’improvvisa dipartita della madre. La dolorosa notizia non è stata gestita al meglio da Sveva Alviti, madrina di Venezia 81, che era incaricata di condurre la serata di premiazione e che non è riuscita, forse non ha avuto la prontezza, a intervenire dando il giusto peso al momento. Ha invece elencato i regali che accompagnano il premio, lasciando la platea interdetta.

Vincent Lindon ha vinto la Coppa Volpi: anche in questo caso ci si aspettava un premio diverso, a Adrien Brody per The Brutalist o a Daniel Craig per Queer. Invece è arrivato all’attore francese, amico di Huppert e interprete del tenero e difficile ruolo di un padre in The Quiet Son, film che verrà ricordato solo per la performance di Lindon, appunto. Chi invece promette di farsi ricordare è il giovane Paul Kircher, che da Cannes 2023, dove ha partecipato con The Animal Kingdom, a Venezia 2024, dove invece ha vinto il premio Martroianni per Leurs enfants après eux, ha disegnato una parabola perfetta che promette di durare a lungo.

Paul Kircher
Paul Kircher a Venezia 81 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Tante star, poco cinema a Venezia 81

Al netto dei premi che tutto sommato sono stati apprezzabili, senza particolari scandali o rivendicazioni, i titoli del concorso di Venezia 81 si sono rivelati buoni ma non eccellenti. C’è stata molta attenzione alla selezione dei protagonisti dei film, più che ai film, dal momento che il tappeto rosso del palazzo del Cinema era affamato di star, dopo lo sciopero del 2023, e forse questo ha reso più pigro un comitato di selezione che era stato capace di incuriosire e interessare molto di più, negli anni precedenti. Tanto che la selezione principale è stata forse la meno commentata e chiacchierata rispetto alle altre collaterali, su tutte quella di Giornate degli Autori e soprattutto della Settimana della Critica.

Al netto di questo aspetto impossibile da trascurare, Venezia 81 è stata davvero un’edizione per il pubblico, con tantissimi avventori e appassionati, le sale sempre piene e tanti giovani cinefili pronti ad affrontarsi a colpi di citazioni. Un ambiente vivace e divertente, reso vivo dalle discussioni relative ai film e da fiumi di spritz.

Venezia 81: tutti i vincitori, trionfa Pedro Almodovar

Venezia 81: annunciato il programma. Ci sono Phillips, Guadagnino, Larrain e molti altri

Un programma ricco quello di Venezia 81, variegato e con proposte provenienti da ogni parte del mondo, quello presentato dal presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco e il Direttore Alberto Barbera oggi, in occasione dello svelamento della line-up ufficiale della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che si svolgerà dal 28 agosto al 7 settembre. Oltre all’apertura di Tim Burton, Fuori Concorso, già annunciata nelle settimane passate, sempre in Fuori Concorso la chiusura è stata affidata a Pupi Avati con L’Orto Americano.

Il programma presenta come sempre grandi nomi, esordi e registi del calibro Nicolas Winding Refn, Alfonso Cuaron, Joe Wright, Francesca Comencini, Lav Diaz, Takeshi Kitano, Harmony Korine, Jon Watts, Thomas Vinterberg, Pedro Almodovar, Gianni Amelio, Grassadonia e Piazza, Luca Guadagnino, Todd Phillips.

La Giuria Ufficiale, presieduta da Isabelle Huppert, è formata da James Gray (“Ad Astra”), Andrew Haigh (“All of Us Strangers”), Agnieszka Holland (“Green Border”), Kleber Mendonça Filho (“Bacurau”), Abderrahmane Sissako (“Bamako”), Giuseppe Tornatore (“Cinema Paradiso”), Julia von Heinz (“Treasure”) and Zhang Ziyi (“Memoirs of a Geisha”).

L’81° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia si svolgerà dal 28 agosto al 7 settembre 2024.

Venezia 81: il programma ufficiale

CONCORSO

  • The Room Next Door, Pedro Almodóvar (Spain)
  • Campo di Battaglia, Gianni Amelio (Italy)
  • Leurs Enfants Après Eux, Ludovic Bouckherma, Zoran Boukherma (France)
  • The Brutalist, Brady Corbet (U.K.)
  • The Quiet Son, Delphine Coulin, Muriel Coulin (France)
  • Vermiglio, Maura Delpero (Italy, France, Belgium)
  • Iddu, Fabio Grassadonia, Antonio Piazza (Italy, France)
  • Queer, Luca Guadagnino (Italy, U.S.)
  • Love, Dag Johan Haugerud (Norway)
  • April, Dea Kulumbegashvili (Georgia, France, Italy)
  • The Order, Justin Kurzel (Canada)
  • Maria, Pablo Larrain (Italy, Germany)
  • Trois Amies, Emmanuel Mouret (France)
  • Kill the Jockey, Luis Ortega (Argentina, Spain)
  • Joker: Folie à Deux, Todd Phillips (U.S.)
  • Babygirl, Halina Reijn (U.S.)
  • I’m Still Here, Walter Salles (Brazil, France)
  • Diva Futura, Giulia Louise Steigerwalt (Italy)
  • Harvest, Athina Rachel Tsangari (U.K., Germany, Greece, France, U.S.)
  • Youth – Homecoming, Wang Bing (France, Luxembourg, Netherlands)
  • Stranger Eyes, Yeo Siew Hua (Singapore, Taipei, France, U.S.)

FUORI CONCORSO – FICTION

  • Beetlejuice Beetlejuice, Tim Burton (U.S., U.K.) – Opening Film
  • L’Orto Americano, Pupi Avati (Italy) — Closing Film
  • Il Tempo Che Ci Vuole, Francesca Comencini (Italy, France)
  • Phantosmia, Lav Diaz (Philippines)
  • Maldoror, Fabrice Du Welz (Belgium, France)
  • Broken Rage, Takeshi Kitano (Japan)
  • Baby Invasion, Harmony Korine (U.S.)
  • Cloud, Kurosawa Kiyoshi (Japan)
  • Finalement, Claude Lelouch (France)
  • Wolfs, Jon Watts (U.S.)
  • Se Posso Permettermi Capitolo II, Marco Bellocchio (Italy)
  • Allégorie Citadine, Alice Rohrwacher, JR (France)

FUORI CONCORSO – SERIE

  • Disclaimer, Alfonso Cuaron (U.K., U.S.)
  • The New Years, Rodrigo Sorogoyen Del Amo, Sandra Romero, David Martín De Los Santos (Spain)
  • Families Like Ours, Thomas Vinterberg (Denmark, France, Sweden, Czech Republic, Norway, Germany)
  • M: Son of the Century, Joe Wright (Italy, France)

FUORI CONCORSO – NON-FICTION

  • Apocalypse in the Tropics, Petra Costa (Brazil)
  • Bestiari, Erbari, Lapidari, Massimo D’Anolfi, Martina Parenti (Italy, Switzerland)
  • Why War, Amos Gitai (Israel, France)
  • 2073, Asif Kapadia (U.K.)
  • One to One: John & Yoko, Kevin Macdonald, Sam Rice Edwards (U.K.)
  • Separated, Errol Morris (U.S., Mexico)
  • Israel Palestine on Swedish TV 1958-1989, Göran Hugo Olsson (Sweden, Finland, Denmark)
  • Russians at War, Anastasia Trofimova (France, Canada)
  • Twst/Things We Said Today, Andrei Ujica (France, Romania)
  • Songs of Slow Burning Earth, Olha Zhurba (Ukraine, Denmark, Sweden)
  • Riefenstahl, Andres Veiel (Germany)

FUORI CONCORSO — PROIEZIONI SPECIALI

  • Leopardi. Il Poeta Dell’Infinito (Parts 1 and 2), Sergio Rubini (Italy)
  • Master and Commander: The Far Side of the World (2003), Peter Weir (U.S.)
  • Beauty Is Not a Sin, Nicolas Winding Refn (Italy, Denmark)

ORIZZONTI

  • Nonostante, Valerio Mastandrea (Italy) – Opening Film
  • Quiet Life, Alexandros Avranas (France, Germany, Sweden, Greece, Estonia, Finland
  • Mon Inséparable, Anne-Sophie Bailly (France)
  • Aïcha, Mehdi Barsaoui (Tunisia, France, Italy, Saudi Arabia, Qatar)
  • Happy Holidays, Scandar Copti (Germany, Italy, Qatar)
  • Familia, Francesco Costabile (Italy)
  • One of Those Days When Hemme Dies, Murat Firatoglu (Turkey)
  • Familiar Touch, Sarah Friedland (U.S.)
  • Marco, Jon Garraño, Aitor Arregi (Spain)
  • “Wishing on a Star,” Péter Kerekes – Documentary – (Italy, Croatia, Austria, Slovakia, Czech Republic)
  • Mistress Dispeller, – Documentary – Elizabeth Lo (China)
  • The New Year That Never Came, Bogdan Muresanu (Romania, Serbia)
  • Pooja, Sir, Deepak Rauniyar (Nepal, U.S., Norway)
  • Of Dogs and Men, Dani Rosenberg (Israel, Italy)
  • Pavements, Alex Ross Perry (U.S.)
  • Happyend, Neo Sora (Japan, U.S.)
  • L’Attachement, Carine Tardieu (France, Belgium)
  • Diciannove, Giovanni Tortorici (Italy, U.K.)

ORIZZONTI – EXTRA 

  • September 5, Tim Fehlbaum (Germany)
  • Vittoria, Alessandro Cassignoli, Casey Kauffman (Italy)
  • Le Mohican, Frédéric Farrucci (France)
  • Seeking Haven for Mr. Rambo, Khaled Mansour (Egypt, Saudi Arabia)
  • La Storia Del Frank e Della Nina, Paola Randi (Italy, Switzerland)
  • The Witness, Nader Saeivar (Germany, Austria)
  • After Party, Vojtech Strakaty (Czech Republic)
  • Edge of Night, Türker Süer (Germany, Turkey)
  • King Ivory, John Swab (U.S.)

Venezia 81: annunciato il programma della Match Point Arena

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Venezia 81: annunciato il programma della Match Point Arena

Dopo il successo riscontrato l’anno scorso, tornano le Masterclass e le Conversazioni con personalità del cinema all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, con un programma più ricco e in una nuova e più ampia (250 posti) location, la Match Point Arena, struttura allestita al Tennis Club Venezia al Lido (Lungomare Marconi angolo via Emo, di fronte all’Hotel Excelsior, ingresso aperto agli accreditati dell’81. Mostra).

In particolare quattro saranno le Masterclass che vedranno protagonisti registi e interpreti, quali l’attrice Sigourney Weaver (Leone d’oro alla carriera) giovedì 29 agosto alle 16.30, il regista Peter Weir (Leone d’oro alla carriera) domenica 1 settembre alle 15.30, l’attore Ethan Hawke lunedì 2 settembre alle 10.00 e il regista Pupi Avati venerdì 6 settembre alle 15.30 (autore del film di chiusura L’orto americano), che si potranno seguire anche in livestream sul sito www.labiennale.org.

Saranno tre le Conversazioni organizzate da Cartier – The Art and Craft of Cinema, in collaborazione con la Biennale, che vedranno dialogare il compositore Nicola Piovani (premio Oscar per La vita è bella) e Cristina Comencini sabato 31 agosto alle 11.00, il regista Claude Lelouch (premio Cartier Glory to the Filmmaker) con la cantante, compositrice e attrice Barbara Pravi (rispettivamente regista e interprete del film fuori concorso Finalmente) sabato 31 agosto alle 16.30 e l’attore Richard Gere con la sua voce italiana, l’attore Mario Cordova domenica 1 settembre alle 10.30.

Qui di seguito il calendario in sintesi di Masterclass e Conversazioni alla Match Point Arena al Lido (Lungomare Marconi angolo via Emo, di fronte all’Hotel Exclesior), per tutti gli accrediti, senza prenotazione:

· Giovedì 29 agosto
ore 16.30 Masterclass di Sigourney Weaver (Leone d’oro alla carriera), conduce Giulia D’Agnolo Vallan, critica cinematografica.

· Sabato 31 agosto
– ore 11.00 Conversazione tra Nicola Piovani e Cristina Comencini, Il Cinema cambia Musica, conduce Stéphan Lerouge, esperto in musica per il cinema e curatore della raccolta Ecoutez le cinéma!
– ore 16.30 Conversazione tra Claude Lelouch (Premio Cartier Glory to the Filmmaker) e Barbara Pravi, Music as an actor’s director, conduce Stéphan Lerouge, esperto in musica per il cinema e curatore della raccolta Ecoutez le cinéma!

· Domenica 1 settembre
– ore 10.30 Conversazione tra Richard Gere e Mario Cordova, The connection(s) between a movie star and creative collaborators: Richard Gere on acting, screenwriting, lighting, film scoring… and dubbing, conduce Stéphan Lerouge, esperto in musica per il cinema e curatore della raccolta Ecoutez le cinéma!
– ore 15.30 Masterclass di Peter Weir (Leone d’oro alla carriera), conduce Paolo Bertolin, critico cinematografico.

· Lunedì 2 settembre
ore 10.00 Masterclass di Ethan Hawke, conduce Emanuele Rauco, critico cinematografico.

· Venerdì 6 settembre
ore 15.30 Masterclass di Pupi Avati, conduce Angela Prudenzi, critica cinematografica.

Venezia 81: annunciate le Giurie di Orizzonti e Venezia 2Opera Prima “Luigi De Laurentiis”

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Sono state definite le Giurie internazionali di Orizzonti e di Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (28 agosto – 7 settembre 2024).

Presieduta dalla regista e sceneggiatrice statunitense Debra Granik, la Giuria internazionale Orizzonti sarà inoltre composta da: lo sceneggiatore, regista e produttore iraniano Ali Asgari; la regista e sceneggiatrice siriana Soudade Kaadan; il regista, sceneggiatore e produttore greco Christos Nikou; l’attrice e regista svedese Tuva Novotny; il regista ungherese Gábor Reisz; la sceneggiatrice e regista italiana Valia Santella.

Presieduta dal critico cinematografico italiano Gianni Canova, la giuria internazionale Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” sarà inoltre composta da: lo sceneggiatore e regista americano Ricky D’Ambrose; la regista, artista visuale, attrice e produttrice brasiliana Barbara Paz; l’attrice e regista canadese Taylor Russell; il curatore di festival e direttore di mercati cinematografici Jacob Wong.

Tutti i premi ufficiali saranno annunciati e consegnati durante la cerimonia di chiusura dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, sabato 7 settembre sul palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia.

Concorso Orizzonti – la Giuria

La Giuria internazionale della sezione Orizzonti è composta da:

· Debra Granik – presidente, regista e sceneggiatrice statunitense. Con Un gelido inverno ha vinto il Gran Premio della Giuria al Sundance 2010. Il film ha ottenuto quattro nomination all’Oscar, tra cui quella per il miglior film e per la migliore sceneggiatura non originale per Debra Granik e Anne Rosellini. Col suo primo film, Down to the Bone, è stata premiata come miglior regista al Sundance del 2004. Nel 2015 ha realizzato il documentario Stray Dog. Senza lasciare traccia (2018) è stato presentato al Sundance e a Cannes. Granik ha appena terminato il montaggio del documentario in cinque parti Conbody VS Everybody. Il suo prossimo progetto è un adattamento di Una paga da fame di Barbara Ehrenreich.

· Ali Asgari, sceneggiatore, regista e produttore, nato a Teheran, in Iran. È un importante regista indipendente iraniano che vanta numerosi premi internazionali. I film di Asgari sono incentrati su vite precarie che vivono ai margini della società nel suo paese natale, l’Iran. I suoi corti sono stati proiettati in importanti festival internazionali. Il suo film d’esordio Disappearance è stato presentato in anteprima mondiale alla Mostra di Venezia e in anteprima nordamericana al Toronto Film Festival 2017. Ta farda, il suo secondo film, è stato presentato in anteprima alla Berlinale 2022, mentre Kafka a Teheran, il suo terzo lungometraggio, è stato presentato nella sezione Un Certain Regard di Cannes nel 2023.

· Soudade Kaadan, regista e sceneggiatrice siriana, residente a Londra. Si è fatta conoscere a livello internazionale con il suo primo film, Yom Adaatou Zouli, presentato a Venezia nel 2018 dove ha vinto il Leone del Futuro per la migliore opera prima. Il film è stato poi proiettato in molti festival tra cui TIFF, BFI London, Busan e IFFR. Il suo corto Aziza ha vinto il Gran Premio della Giuria al Sundance nel 2019. Il suo secondo lungometraggio Nezouh – Il buco nel cielo ha vinto il Premio degli spettatori ARMANI BEAUTY a Venezia nel 2022. Soudade Kaadan è diventata così l’unica regista araba a vincere due volte a Venezia.

· Christos Nikou, regista, sceneggiatore e produttore greco. Il suo cortometraggio KM (2012) ha partecipato a oltre 40 festival internazionali. Il suo primo lungometraggio Apples ha aperto la sezione Orizzonti di Venezia nel 2020. Candidato dalla Grecia all’Oscar per il miglior lungometraggio internazionale, Apples è stato inserito nella lista dei cinque migliori film internazionali dal National Board of Review. Nel 2023, Nikou ha fatto il suo debutto in lingua inglese con Fingernails – Una diagnosi d’amore, che ha diretto, co-scritto e co-prodotto con la Dirty Films di Cate Blanchett e Filmnation. Attualmente Nikou sta lavorando al suo terzo lungometraggio, Background.

· Tuva Novotny, attrice e regista svedese. Ha esordito nella recitazione a 16 anni. Nel 2010 ha debuttato come regista con la serie TV Dag, seguita da due episodi per la serie Netflix Lilyhammer. Nel 2018 ha scritto e diretto Blindspot, che ha ottenuto gran parte dei premi Kanon, vincendo miglior sceneggiatura e miglior regia. Poco dopo ha scritto e diretto Britt-Marie Was Here, che è diventato un successo al botteghino svedese. Al momento sta scrivendo il lungometraggio Dobbeltmennesket per la regia di Jonas Arnby, ma anche la serie Det Kongelige Teater, ed è uscito da poco il suo ultimo film, Diorama, che ha scritto e diretto. Ha da poco recitato in The Abyss (2023) e in All and Eve (2024) e sta sviluppando Home per Snowglobe Pictures, come regista e sceneggiatrice.

· Gábor Reisz, regista ungherese. Il suo primo film, VAN valami furcsa és megmagyarázhatatlan (2014), è stato presentato a Karlovy Vary e ha riscosso un grande successo sia al botteghino che nel circuito dei festival. Nel 2015 Reisz è stato invitato a La Résidence di Cannes, dove ha sviluppato il suo secondo lungometraggio Rossz versek (2018). Il film ha poi vinto 16 premi, tra cui quello per il miglior film ungherese del 2018, e ha avuto un buon successo di pubblico nei cinema nazionali. Una spiegazione per tutto (2023), il suo terzo film, ha vinto il Premio Orizzonti per il miglior film a Venezia e il Gold Hugo al Chicago Film Festival.

· Valia Santella, sceneggiatrice e regista italiana. Ha lavorato in passato come segretaria di edizione e aiuto regista. Dal 2010 collabora come sceneggiatrice con alcuni tra i maggiori registi italiani tra cui Marco Bellocchio, Leonardo Di Costanzo, Valeria Golino, Nanni Moretti. Nel 2001 gira il documentario Nel nome del popolo italiano e nel 2004 il suo primo lungometraggio Te lo leggo negli occhi, entrambi prodotti da Sacher Film. Nel 2006 dirige diversi episodi della serie TV Il vizio dell’amore. Attualmente è impegnata nella post produzione della serie TV Prima di noi, di cui firma la regia di alcuni episodi.

La Giuria Orizzonti assegnerà – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film, Premio Orizzonti per la migliore regia, Premio Speciale della Giuria Orizzonti, Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile, Premio Orizzonti per la migliore interpretazione maschile, Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura, Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio.

Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”

La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”- Leone del Futuro è composta da:

· Gianni Canova – presidente, critico cinematografico italiano. È Rettore dell’Università IULM di Milano, dove insegna, come Professore ordinario, Storia del cinema e filmologia. Fondatore del mensile di cinema e cultura visuale «Duel» (poi «Duellanti»), è stato critico cinematografico per «Il Manifesto», «la Repubblica», «Sette del Corriere della Sera» e «la Voce» di Indro Montanelli. Autore di saggi e curatore di grandi opere come l’Enciclopedia del Cinema edita da Garzanti, ha realizzato numerose mostre multimediali. Attualmente è autore e conduttore del programma TV Il Cinemaniaco su Sky Cinema. Dal 2024 è Presidente del Comitato scientifico del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.

· Ricky D’Ambrose, sceneggiatore e regista statunitense. Il suo secondo film, The Cathedral, è stato prodotto all’interno di Biennale College – Cinema e realizzato con il grant della Biennale. Il film è stato presentato in anteprima mondiale alla 78. Mostra del Cinema, e poi in anteprima nordamericana al Sundance. The Cathedral ha ricevuto il prestigioso John Cassavetes Award agli Independent Spirit Awards 2023 ed è stato candidato al Gotham Award come miglior film. I suoi corti e il suo primo lungometraggio, Notes on an Appearance, sono stati proiettati in festival internazionali, tra cui Berlino, Rotterdam, Vienna, il New York Film Festival e New Directors/New Films. Nel 2017 è stato nominato dalla rivista «Filmmaker» uno dei 25 nuovi volti del cinema indipendente, nonché uno dei migliori nuovi registi del decennio da Richard Brody del «New Yorker». Attualmente sta lavorando al suo terzo film.

· Bárbara Paz, regista, artista visiva, attrice e produttrice brasiliana. Nel 2019 ha diretto Babenco: Alguém Tem que Ouvir o Coração e Dizer Parou che ha vinto il Premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema. Il film è stato scelto dal Brasile come candidato all’Oscar per il miglior lungometraggio internazionale. Bárbara Paz ha recitato in numerosi film, tra cui Meu Amigo Hindu di Hector Babenco, e ha recitato in oltre 25 opere teatrali. Per i risultati ottenuti come attrice, Paz ha ricevuto la Medalha Cavaleiro 2013 dal Ministero della Cultura. Ha recitato in diverse serie TV e soap opera e ha condotto il programma televisivo A Arte do Encontro su Canal Brasil.

· Taylor Russell, attrice e regista canadese. Prossimamente apparirà nel thriller coreano Hope di Na Hong-jin e in Mother, Couch! di Niclas Larsson. L’anno scorso ha debuttato a teatro con The Effect di Jamie Lloyd, acclamato revival dell’opera teatrale di Lucy Prebble. Russell ha recitato accanto a Timothée Chalamet nel film di Luca Guadagnino, Bones and All. Il film è stato presentato a Venezia, dove Russell ha vinto il Premio Marcello Mastroianni per l’attrice emergente. È stata candidata sia al Gotham Award che all’Independent Spirit Award per le sue interpretazioni in Bones and All e in Waves, film di A24 diretto da Trey Edward Shults. Quest’ultima prova le è valsa il Breakthrough Actor Award ai Gotham Awards. Esordisce alla regia con il corto documentario The Heart Still Hums che vince il premio come miglior documentario al Palm Springs Int. ShortFest.

· Jacob Wong, curatore di festival e direttore di mercati cinematografici. È stato associato all’Hong Kong Film Festival per oltre due decenni come curatore e direttore dell’HAF Project Market. Attualmente è direttore dell’ufficio Industry, che organizza mercati per progetti cinematografici, laboratori e coproduzioni. Ha coprodotto cortometraggi di Jia Zhangke, Tsai Ming-Liang, Mohammad Makhmalbaf, Kurosawa Kiyoshi, Brillante Mendoza e Christopher Doyle, e lungometraggi di finzione di Ishii Yuya, Tan Chui Mui e altri.  È il delegato della Berlinale per quanto riguarda il cinema cinese, oltre che consulente della programmazione del Nara IFF (Giappone).

La Giuria del Premio Venezia Opera Prima assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore.

Venezia 81: annunciata la selezione di Venezia Immersive

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Venezia 81: annunciata la selezione di Venezia Immersive

Sono state scelte le opere XR – Extended Reality dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto – 7 settembre 2024) della Biennale di Venezia per la sezione denominata Venice Immersive. Inaugurata nel 2017, la sezione rappresenta la prima competizione di opere in XR – Extended Reality realizzata nell’ambito di un festival internazionale. Il programma ufficiale si terrà nella Venice Immersive Island (isola del Lazzaretto Vecchio), a brevissima distanza dal Lido di Venezia, nelle seguenti date:

● 27 agosto (pomeriggio): preview stampa
● 28 agosto: apertura riservata agli accrediti Stampa, Industry e Venice Immersive
● 29 agosto – 7 settembre: apertura a tutti gli accrediti

Venice Immersive è interamente dedicata ai media immersivi e include tutti i mezzi di espressione creativa XR – Extended Reality: video 360° e opere XR di qualsiasi durata, incluse installazioni, anche sensoriali, e mondi virtuali.

La sezione Venice Immersive dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica si avvale del supporto di VRChat. Venice Immersive presenterà 63 progetti da 25 paesi:

● 26 progetti in Concorso, con una selezione di 19 prime mondiali e 7 prime internazionali dei migliori lavori immersive del mondo.

● 30 progetti Fuori Concorso, i migliori lavori già distribuiti o presentati in altre manifestazioni dopo l’ultima edizione della Mostra; questa sezione è suddivisa in:
o Best of Experiences, 10 progetti
o Best of Worlds, 20 progetti, creati da artisti indipendenti da tutto il mondo sulla piattaforma VRChat, un ecosistema di mondi virtuali presentati tramite visite guidate immersive.

● 7 progetti sviluppati nel corso di Biennale College Cinema – Immersive: 1 progetto realizzato grazie al grant della ottava edizione, 6 progetti sviluppati nell’ambito del workshop internazionale di precedenti edizioni.

CSC Immersive Arts: nasce a Venezia il polo dedicato alle arti immersive

La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia è stata uno dei primi festival di cinema al mondo a manifestare interesse per la Virtual Reality. La realizzazione di un VR Theater nel 2016 ha suscitato enorme interesse tra i partecipanti del Venice Production Bridge. A partire dal 2017, la Biennale di Venezia ha dato il via alla prima competizione di opere in Realtà Virtuale tra i principali festival, tenutasi per tre edizioni, fino al 2019, sulla location dell’isola del Lazzaretto Vecchio al Lido, con una Giuria internazionale. L’accessibilità online di Venice VR Expanded ha rappresentato nelle edizioni 2020 e 2021 un impegno e una sfida per garantire la presenza, nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia, dell’esperienza di questa nuova forma d’arte anche in anni di necessario distanziamento. Con l’edizione 2022 la sezione, rinominata Venice Immersive, è tornata sull’isola, rinnovata e accresciuta. Fin dalle primissime edizioni, la sezione si è affermata sulla scena come un evento unico, la più significativa manifestazione annuale dedicata alle arti e ai media immersivi.

Tutti gli accreditati della Mostra avranno accesso a tutti i titoli del programma. Inoltre, sarà disponibile uno speciale accredito Venice Immersive riservato alle persone interessate, maggiori di 18 anni, che permetterà la visione dei progetti selezionati ed è disponibile in tre formati:

2-DAYS Accredito Venice Immersive (€ 40): valido per 2 giorni
5-DAYS Accredito Venice Immersive (€ 60): valido per 5 giorni
FULL Accredito Venice Immersive (€ 100): valido dal 28 agosto al 7 settembre
Gli Accrediti Venice Immersive sono disponibili sul sito ufficiale.

La Giuria internazionale di Venice Immersive 2024 è composta da:

  • Celine Daemen – presidente: (Paesi Bassi) nata nel 1995, è una regista transdisciplinare. Il suo lavoro si sviluppa nel punto d’incontro tra teatro, musica, arti visive e digitali. Le sue esperienze immersive invitano lo spettatore ad un viaggio introspettivo in cui riflessioni personali emergono in risposta a domande filosofiche universali. Celine è la fondatrice di Studio Nergens. Nel 2022 la sua opera in VR Eurydice, a descent into infinity ha debuttato in concorso nella sezione Venice Immersive. In seguito, ha ricevuto diversi riconoscimenti durante la tournée internazionale. La sua ultima opera in VR, Songs for a Passerby, è stata presentata l’anno scorso alla Mostra e ha vinto il Gran Premio Venice Immersive. A seguito di questa sua esperienza la creatrice ha partecipato a molte manifestazioni culturali e a vari festival internazionali.
  • Marion Burger: (Francia) nata nel 1987, è una production designer che ha lavorato a molti lungometraggi, tra cui Divines di Houda Benyamina, che ha vinto la Caméra d’or al Festival di Cannes nel 2016, Gagarine di Jérémy Trouilh e Fanny Liatard, nella selezione ufficiale di Cannes nel 2020, e più recentemente Mother and Son di Léonor Serraille, anch’esso a Cannes nel 2022. In quanto diplomata alla scuola di design Duperré, è sempre stata attratta dalla trasversalità dei media creativi. Emperor, un’esperienza empatica in VR co-creata con Ilan J. Cohen, ha segnato il suo debutto alla regia, vincendo, inoltre, il Premio per la Realizzazione Venice Immersive nell’edizione 2023.
  • Adriaan Lokman: (Paesi Bassi) nato nel 1960, è creatore di opere artistiche time-based, di progetti lineari, di lavori interattivi e intermediali. Dopo essersi diplomato all’Accademia Willem de Kooning di Rotterdam in illustrazione e design audiovisivo, ha lavorato nella stessa città, dove ha fondato il suo studio di animazione, web design e progettazione di eventi. Nel 2002 il suo film Barcode ha ricevuto il Grand Prix al Festival del film d’animazione di Annecy. Nell’ultima edizione della Mostra, Flow ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria Venice Immersive. Nei suoi cortometraggi ha indagato i confini tra astrazione e realtà, con il costante desiderio di coinvolgere lo spettatore.

La Giuria Venice Immersive 2024 assegnerà i seguenti premi:

● Gran Premio Venice Immersive
● Premio Speciale della Giuria Venice Immersive
● Premio per la Realizzazione Venice Immersive

VENICE IMMERSIVE
In Concorso

MAMIE LOU
di ISABELLE ANDREANI
Francia, Lussemburgo / 25’ / virtual reality

MAMMARY MOUNTAIN
di TARA BAOTH MOONEY, CAMILLE C. BAKER, MAF’J ALVAREZ
Regno Unito, Irlanda / 23’ / installation, haptic, virtual reality

UNE EAU LA NUIT (BODIES OF WATER)
di CHÉLANIE BEAUDIN-QUINTIN, CAROLINE LAURIN-BEAUCAGE
Canada / 10’ / virtual reality

UNCANNY ALLEY: A NEW DAY
di STEPHEN BUTCHKO, RICK TREWEEK
USA, Sud Africa / 15’ / world, virtual reality, immersive theatre

IN THE REALM OF RIPLEY
di SOO EUNG CHUCK CHAE, EUN JUNG LEE
Corea del Sud / 50’ / installation, virtual reality, interactive film

FREE UR HEAD
di TUNG-YEN CHOU
Taipei / 30’ / installation, virtual reality, live performance

PROJECT: LOST WORLDS
di FINS
USA / 60’ / world, virtual reality

THE ART OF CHANGE
di SIMONE FOUGNIER, VINCENT ROOIJERS
Italia, Paesi Bassi, USA / 10’ / virtual reality

OTO’S PLANET
di GWENAEL FRANÇOIS
Lussemburgo, Canada, Francia / 28’ / virtual reality

UN SOIR AVEC LES IMPRESSIONNISTES PARIS 1874
di PIERRE GABLE
Francia / 42’ / installation, virtual reality

CECI EST MON COEUR
di STÉPHANE HUEBER-BLIES, NICOLAS BLIES
Lussemburgo, Francia, Canada / 35’ / installation, haptic, projection

PUDICA
di KEISUKE ITOH
Giappone / 15’ / installation, mixed reality

ADDRESS UNKNOWN: FUKUSHIMA NOW
di ARIF KHAN
Giappone, USA, Taipei / 25’ / virtual reality

THE GUARDIANS OF JADE MOUNTAIN
di HAYOUN KWON
Francia, Taipei / 18’ / installation, virtual reality

ITO MEIKYU
di BORIS LABBÉ
Francia, Lussemburgo / 15’ / virtual reality

STRANGEWAYS
di ADAM LIEBER, CHRIS BIANCHI
Regno Unito, Sud Africa, Malta / 30’ / world, virtual reality

FRAGILE HOME
di ONDŘEJ MORAVEC, VICTORIA LOPUKHINA
Repubblica Ceca / 30’ / installation, mixed reality

IMPULSE: PLAYING WITH REALITY
di BARRY GENE MURPHY, MAY ABDALLA
Regno Unito, Francia / 35’ / installation, mixed reality

ŽAISTI GYVENIMĄ (PLAY LIFE)
di ZILVINAS NAUJOKAS, VILIUS PETRAUSKAS, MANTAS PRONCKUS, DONATAS ULVYDAS, ALGIS KRISCIUNAS, DARIUS ZICKUS
Lituania / 26’ / virtual reality

RENCONTRES
di MATHIEU PRADAT
Francia, Taipei / 50’ / installation, virtual reality

A SIMPLE SILENCE
di CRAIG QUINTERO
Taipei / 12’ / virtual reality

PROJECT_Y: WORKING TITLE
di YUZO SUGANO, SHINGO YOSHIMURA, TOSHIKI SAKAMOTO, TARO HIRAI
Giappone / 90’ / virtual reality

MOBILE SUIT GUNDAM: SILVER PHANTOM
di KENICHI SUZUKI
Francia, Giappone, USA / 90’ / virtual reality

SYMBIOSIS/\DYSBIOSIS: SENTIENCE
di TOSCA TERÁN, BRENDAN LEHMAN, ANDREI GRAVELLE, SVEN STEFFENS
Canada, Germania, Cile / 90’ / installation, virtual reality, live performance

CHAMP DE BATAILLE
di FRANÇOIS VAUTIER
Francia, Belgio, Lussemburgo / 21’ / virtual reality

ALL I KNOW ABOUT TEACHER LI
di ZHUZMO
USA / 20’ / virtual reality

Fuori Concorso – (i migliori lavori già distribuiti o presentati in altre manifestazioni dopo l’ultima edizione della Mostra)

Best of Experiences

TURBULENCE: JAMAIS VU
di BEN JOSEPH ANDREWS, EMMA ROBERTS
Australia / 10’ / installation, virtual reality

WHAT IF…? – AN IMMERSIVE STORY
di DAVE BUSHORE
USA / 50’ / mixed reality

40 DIAS SEM O SOL (40 DAYS WITHOUT THE SUN)
di JOAO FURIA
Brasile / 15’ / virtual reality

NIGHTMARA: EPISODE 3
di GIANPAOLO GONZALEZ
USA / 14’ / virtual reality

ASTRA
di ELIZA MCNITT
Francia / 60’ / mixed reality

ADVENTURE
di CHARLOTTE MIKKELBORG, ELLIOT GRAVES
Regno Unito / 25’ / virtual reality

RIVEN
di RAND MILLER, RICHARD WENDE, HANNAH GAMIEL, ERIC ANDERSON, TONY FRYMAN
USA / 45’ / virtual reality

MUSEUM ALIVE IMMERSIVE WITH DAVID ATTENBOROUGH
di BHAUMIK PATEL
Regno Unito / 10’/ mixed reality

TELOS I
di EMIL DAM SEIDEL, DOROTEA SAYKALY
Canada, Svezia, Danimarca, Regno Unito / 23’/ installation

THE 7TH GUEST VR
di PAUL VAN DER MEER
Paesi Bassi / virtual reality

Venezia 81: annunciata la Giuria presieduta da Isabelle Huppert

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Venezia 81: annunciata la Giuria presieduta da Isabelle Huppert

È stata completata la Giuria internazionale del Concorso dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (Venezia 81) – diretta da Alberto Barbera (28 agosto – 7 settembre 2024) – che sarà composta complessivamente da nove personalità internazionali del cinema, che attribuiranno il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali.

La giuria di Venezia 81

Presieduta – come già annunciato l’8 maggio scorso – dall’attrice francese Isabelle Huppert, la Giuria internazionale del Concorso Venezia 81 sarà inoltre composta da: il regista e sceneggiatore americano James Gray; il regista e sceneggiatore britannico Andrew Haigh; la regista, sceneggiatrice e produttrice polacca Agnieszka Holland; il regista e sceneggiatore brasiliano Kleber Mendonça Filho; il regista, sceneggiatore e produttore mauritano Abderrahmane Sissako; il regista e sceneggiatore italiano Giuseppe Tornatore; la regista e sceneggiatrice tedesca Julia von Heinz; l’attrice cinese Zhang Ziyi.

Isabelle Huppert
Isabelle Huppert sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali saranno annunciati e consegnati durante la cerimonia di chiusura dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, sabato 7 settembre sul palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia.

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La Giuria Venezia 81 assegnerà ai lungometraggi in Concorso – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento – Premio per la migliore regia, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Premio Speciale della Giuria, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente.

Venezia 81: al via la mostra con Tim Burton e Beetlejuice Beetlejuice

Beetlejuice Beetlejuice, diretto dal visionario regista Tim Burton, con Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Justin Theroux, Monica Bellucci, e con Jenna Ortega, e Willem Dafoe, è il film d’aperturaFuori Concorso, dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (28 agosto–7 settembre 2024).

Beetlejuice Beetlejuice sarà presentato in anteprima mondiale mercoledì 28 agosto 2024 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), nella serata di apertura della 81. Mostra Internazionale d’Arte CinematograficaWarner Bros. Pictures presenta Beetlejuice Beetlejuice che uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 5 settembre, distribuito da Warner Bros. Pictures.

Beetlejuice Beetlejuice è l’atteso ritorno di uno dei personaggi più iconici del cinema di Tim Burton, ma anche la felice conferma dello straordinario talento visionario e della maestria realizzativa di uno dei più affascinanti autori del suo tempo – dichiara il Direttore Alberto Barbera – La Biennale di Venezia è onorata e fiera di poter ospitare la prima mondiale di un’opera che è una sorprendente altalena di immaginazione creativa e trascinante ritmo allucinatorio”.

Sono entusiasta – ha dichiara Tim Burton – Significa molto per me avere la prima mondiale di questo film alla Mostra di Venezia”.

Il film Beetlejuice Beetlejuice

Winona Ryder beetlejuice 2

Beetlejuice è tornato! Il regista candidato all’Oscar Tim Burton, e l’attore candidato all’Oscar Michael Keaton tornano a fare squadra per Beetlejuice Beetlejuice, l’atteso sequel del pluripremiato Beetlejuice (1988). Keaton torna nel suo ruolo iconico accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder (Stranger Things, Piccole donne) nel ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy Catherine O’Hara (Schitt’s Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers), Monica Bellucci (Spectre, i film di Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto in un lungometraggio, la candidata agli Emmy Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità).

Dopo un’inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River. Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid, scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente aperto. Con i problemi che stanno nascendo in entrambi i regni, è solo questione di tempo prima che qualcuno pronunci tre volte il nome di Beetlejuice e il demone dispettoso torni nuovamente per scatenare il suo caos.

Tim Burton, che ha creato un suo genere personale, dirige il film da una sceneggiatura di Alfred Gough & Miles Millar (Mercoledì), una storia di Gough & Millar e Seth Grahame-Smith (LEGO Batman – Il film) basata sui personaggi creati da Michael McDowell e Larry Wilson. I produttori del film sono Marc Toberoff, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Tommy Harper e Tim Burton, con Sara Desmond, Katterli Frauenfelder, Gough, Millar, Larry Wilson, Laurence Senelick e Brad Pitt alla produzione esecutiva.

Tra i collaboratori di Burton dietro le quinte figurano anche il direttore della fotografia Haris Zambarloukos (BelfastAssassinio sull’Orient Express), lo scenografo Mark Scruton (Mercoledì), il montatore Jay Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar Colleen Atwood (Alice in WonderlandSweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet StreetIl mistero di Sleepy Hollow), il premio Oscar supervisore creativo degli effetti speciali per le creature e del trucco speciale FX Neal Scanlan (Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet StreetLa fabbrica di cioccolato), il supervisore agli effetti visivi, vincitore del BAFTA, Angus Bickerton (House of the DragonDark Shadows) e il compositore candidato all’Oscar Danny Elfman (Big FishNightmare Before ChristmasBatman), così come la truccatrice e parrucchiera vincitrice dell’Oscar Christine Blundell (Topsy-Turvy – Sottosopra).

Venezia 81: a Claude Lelouch il premio Cartier Glory to the Filmmaker 2024

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La Biennale di Venezia e Cartier annunciano che è stato attribuito al grande regista, sceneggiatore e produttore francese Claude Lelouch (Un uomo, una donna, Una donna e una canaglia, La belle histoire) il premio Cartier Glory to the Filmmaker dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto-7 settembre 2024), dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.

La consegna del premio Cartier Glory to the Filmmaker a Claude Lelouch avrà luogo lunedì 2 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema),  prima della proiezione Fuori Concorso del suo nuovo film, Finalement (Francia, 127’), con Kad Merad, Elsa Zylberstain, Michel Boujenah, Sandrine Bonnaire, Barbara Pravi e Françoise Gillard.

A Claude Lelouch il premio Cartier Glory to the Filmmaker 2024

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore della Mostra Alberto Barbera afferma: «Claude Lelouch è uno dei maggiori autori del cinema francese, interprete eccellente della sua “qualità” ancorché estraneo alle sue principali correnti, e molto prolifico, avendo diretto oltre sessanta lungometraggi. Cinefilo precoce, autore di corti e video musicali, direttore della fotografia, sceneggiatore, attore e produttore, raggiunge il successo internazionale nel 1966 con il film Un uomo, una donna (Un homme et une femme) vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes e di due Premi Oscar nel 1967, come miglior film straniero e per la migliore sceneggiatura originale. La colonna sonora di Francis Lai diventa refrain leggendario di un’epoca, e Lelouch riesce a segnare in modo indelebile il cinema del suo tempo, soprattutto incontrando il gusto e il favore del pubblico. Autore anomalo e inclassificabile, predilige la contaminazione dei generi (drammi, commedie, polizieschi, film
d’avventura e western, fantascienza e musical, film di guerra e d’ambientazione storica), le cui convenzioni non esita a scompaginare ricorrendo a strutture narrative e temporali irrituali. Restano indimenticabili alcuni suoi successi come L’avventura è l’avventura (L’aventure, c’est l’aventure, 1972), Una donna e una canaglia (La bonne année, 1973), Una vita non basta (Itinéraire d’un enfant gâté, 1988), La belle histoire (1991), modelli di un cinema stilisticamente sofisticato, sensibile ai temi melodrammatici e alla commedia corale, dalla proverbiale capacità affabulatoria. E tecnicamente all’avanguardia: il cortometraggio L’appuntamento (C’etait un rendez-vous, 1976), 9 minuti di piano sequenza in steadicam sfrecciando su una Mercedes per Parigi, resta un punto di riferimento per chiunque abbia con la macchina da presa un rapporto “fisico”. In oltre 60 anni di attività, Claude Lelouch ha saputo creare con attori e attrici di eccezionale talento – da Anouk Aimée a Jean-Louis Trintignant, da Françoise Fabian a Lino Ventura, da Belmondo a Fabrice Luchini – la geografia moderna di un cinema dei sentimenti».

Venezia 81, il programma

«La carriera di Claude Lelouch assomiglia a una sinfonia eseguita nell’arco di un’intera vita. La sua filmografia si estende per oltre sessantaquattro anni, con molti film premiati, tra cui il mitico duo formato da Jean Louis Trintignant e Anouk Aimée, che incarnano per l’eternità la coppia romantica, e che hanno portato al mondo, grazie a Francis Lai, “complice” di Lelouch, una colonna sonora indimenticabile. “Chabadabada” è stata canticchiata da un’intera generazione e fa parte del mito musicale del cinema. I personaggi di Lelouch sono incredibilmente umani, le sue storie di vita rimangono impresse nella nostra mente, in particolare la sua incrollabile ossessione per le belle storie d’amore. Come farebbe l’Amore, senza Claude Lelouch, a esprimere la sua forza inarrestabile? » Cyrille Vigneron, Presidente e CEO di Cartier SA.

Diretto da Claude Lelouch, Finalement è prodotto da Les Films 13 e co-prodotto da France 2 Cinéma e Laurent Dassault Rond-Point, con il sostegno di Canal + e con la partecipazione di Ciné + e France Télévisions. Distribuzione francese: Metropolitan Filmexport.

Venezia 81 – Premio del Pubblico Giornate degli Autori a Taxi Monamour di Ciro De Caro

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Taxi Monamour di Ciro De Caro (qui la recensione) si aggiudica il “Premio del Pubblico Giornate degli Autori” alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Accolto da una standing ovation e dieci minuti di applausi alla sua premiére veneziana, il film è ora nelle sale italiane distribuito da Adler Entertainment.

Essere l’unico italiano in concorso alle Giornate degli Autori era già un premio, vincere anche il premio del pubblico, per me che sono stato negli anni un assiduo frequentatore delle Giornate degli Autori come spettatore, è una gioia enorme”, dichiara De Caro. “Mi auguro che anche il pubblico che sta andando a vedere il film nei cinema in questi giorni lo possa apprezzare così come lo ha apprezzato il pubblico della Mostra di Venezia”.

Siamo grati al pubblico delle Giornate degli Autori per aver assegnato a Taxi Monamour un premio così importante e significativo”, affermano invece i produttori di KimeraFilm, MFF e Adler Entertainment. “Ci auguriamo sia di buon auspicio per il percorso del film nelle sale italiane dove è appena uscito e sul mercato internazionale. Ringraziamo le Giornate degli Autori per aver accolto il nostro lavoro e per il rispetto che nutrono verso il cinema d’autore. Un ringraziamento ulteriore a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del film e a chi sosterrà il film in sala”.

Taxi Monamour, prodotto da Simone Isola e Giuseppe Lepore per Kimerafilm, in associazione con Michael Fantauzzi per MFF, in collaborazione con Rai Cinema, con Adler Entertainment e con il contributo del Ministero della Cultura, è un film che celebra l’universo femminile, seguendo le vicende di due protagoniste alle prese con importanti sfide personali e sociali.

Scritto dal regista insieme a Rosa Palasciano, racconta la storia di Anna (interpretata dalla stessa Palasciano) e Nadiya (che ha il volto di Yeva Sai, attrice ucraina tra le protagoniste di Mare fuori), due donne all’apparenza diverse, ma che in fondo si assomigliano molto. Anna è in conflitto con se stessa e la propria famiglia e affronta in solitudine la sua malattia; Nadiya fugge da una guerra che la tiene lontana da casa. Tutti consigliano ad Anna di seguire il suo compagno in un viaggio di lavoro e a Nadiya di restare al sicuro in Italia. L’incontro, seppur breve, sarà un tuffo nella libertà.

Nel cast anche Valerio Di BenedettoIvan CastiglioneMatteo QuinziTaras SynyshynHalyna Havryliv e Laurentina Guidotti.

Venezia 80: tutti i vincitori. Le Povere Creature di Yorgos Lanthimos ruggiscono

Dopo 10 giorni di feastival, proiezioni, interviste, conferenze, tappeti rossi, file e prenotazioni, si conclude la 80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.

La cerimonia di premiazione di Venezia 80 ha incoronato Poor Things (Povere Creaturedi Yorgos Lanthimos Leone d’Oro di quest’anno. Il film preferito dalla critica presente al Lido è stato poi il vincitore, probabilmente anche grazie a una straordinaria interpretazione di Emma Stone, che ha guidato il film alla vittoria. Una coincidenza insolita, quella tra gusti della critica e gusti della giuria, che però quest’anno ha portato a una felice unanimità di giudizio. Tra gli altri premiati, il recente premio Oscar Ryusuke Hamaguchi, Agnieszka Holland, Matteo Garrone, il suo film porta a casa ben due premi, e gli attori statunitensi Cailee Spaeny e Peter Saarsgard, entrambi vincitori a sorpresa della Coppa Volpi.

Venzia 80 – i vicnitori

CONCORSO

Leone d’Oro: Poor Things (Povere Creature), Yorgos Lanthimos
Leone d’Argento Gran Premio della Giuria: Evil Does Not Exist, Ryusuke Hamaguchi
Leone d’Argento per la Regia: Matteo Garrone, Io Capitano
Premio Speciale della Giuria: Green Border, Agnieszka Holland
Migliore Sceneggiatore: Pablo Larraìn, El Conde
Coppa Volpi Migliore Attrice: Cailee Spaeny, Priscilla
Coppa Volpi Migliore Attore: Peter Saarsgard, Memory
Premio Marcello Mastroianni Miglior attore esordiente: Seydou Sarr, Io Capitano

ORIZZONTI

Miglior Film: Explanation for Everything, Gábor Reisz
Miglior Regia: Paradise is Burning, Mika Gustafson
Premio Speciale della Giuria: Una sterminata domenica, Alain Parroni
Migliore Attrice: Margarita Rosa de Francisco, El Paraiso
Migliore Attore: City of Wind, Tergel Bold-Erdene
Miglior Sceneggiatura: Enrico Maria Artale, El Paraiso
Miglior Cortometraggio: A short Trip, Erenik Beqiri

LEONE DEL FUTURO 
Luigi de Laurentiis Migliore opera prima: “Love is a Gun,” Lee Hong-chi

HORIZONS EXTRA
Premio del Pubblico: Felicità, Micaela Ramazzotti

VENEZIA CLASSICS
Miglior documentario sul cinema: Thank You Very Much, Alex Braverman
Miglior restauro: Moving, Shinji Sōmai

VENICE IMMERSIVE
Gran Premio della Giuria: Song for a Passerby, Celine Daemen
Premio Speciale della Giuria: Flow, Adriaan Lokman
Achievement Prize: Emperor, Marion Burger, Ilan Cohen

Venezia 80: spariti i poster di Maestro e The Killer di fronte all’Excelsior

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Chi, alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia si muove in bici lungo il Lido, sa bene che venire derubati del proprio mezzo di trasporto è una possibilità. Nel corso degli anni sono stati tanti i report e i racconti in merito, ma quest’anno i ladri lidensi sembrano essersi specializzati in… poster.

Apprendiamo da Deadline che sei poster di Maestro e di The Killer sono scomparsi lunedì sera dagli espositori posti di fronte all’Excelsior, lasciando i membri dello staff di Netflix di stucco, a chiedersi se le sparizioni fossero il risultato di un furto da parte di fan troppo zelanti o ci fosse dietro una qualche forma di protesta non meglio rivendicata verso i film targati N rossa presenti nella Selezione Ufficiale. Martedì, è stata cura dello streamer aggiungere altri poster, tuttavia il dubbio rimane.

C’è stato un tempo, ormai passato, che i film targati Netflix non erano visti di buon occhio nel circuito dei festival, ma è chiaro che non è il caso di Venezia, tra le prime grandi kermesse dedicate al cinema che hanno aperto le porte a queste produzioni. Sembra quindi più probabile che dei fan di Bradley Cooper e di Michael Fassbender abbiano voluto portare a casa dei souvenir speciali da Venezia 80. L’organizzazione del festival non ha commentato l’accaduto.

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