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Guardiani della Galassia Vol. 2: rivelato il villain?

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Guardiani della Galassia Vol. 2: rivelato il villain?

Abbiamo già saputo che Thanos non comparirà in Guardiani della Galassia Vol. 2 o che, almeno, non sarà il villain principale contro cui si scontreranno Star Lord e compagnia. Sembra però che il gruppo di sgangherati eroi possa trovare la sua nemesi in Ego, il pianeta vivente. Secondo Geek.com, l’equipaggio della Milano si scontrerà contro di lui.

Ego il Pianeta Vivente (Ego, The Living Planet) è un personaggio dei fumetti della Marvel Comics, ideato da Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni). La sua prima apparizione è avvenuta in The Mighty Thor (Vol. 1) n. 132 (ottobre 1966). [Wikipedia] Che ve ne pare?

In Guardiani della Galassia Vol. 2, diretto da James Gunn, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel e Bradley Cooper. Confermati anche il Collezionista (Benicio del Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth DebickiTommy FlanaganChris Sullivan. Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017.

Fonte: Geek.com

London Critics’ Circle Film Awards vincitori: Kate Winslet, Tom Hardy e…

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Anche la critica britannica ha assegnato i premi al meglio del cinema degli ultimi 12 mesi. Di seguito potete leggere tutti i nomi dei vincitori dei London Critics’ Circle Film Awards 2016.

LONDON CRITICS’ CIRCLE WINNERS

The full list of winners for the 36th London Critics’ Circle Film Awards:

Film of the Year – Mad Max: Fury Road

British/Irish Film of the Year – 45 Years

Foreign Language Film of the Year – The Look of Silence

Documentary of the Year – Amy

Actor of the Year – Tom Courtenay, 45 Years

Actress of the Year – Charlotte Rampling, 45 Years

Supporting Actor of the Year – Mark Rylance, Bridge of Spies

Supporting Actress of the YearKate Winslet, Steve Jobs

Director of the Year – George Miller, Mad Max: Fury Road

Screenwriter of the Year – Josh Singer and Tom McCarthy, ‘Spotlight’

British/Irish Actor of the YearTom Hardy

British/Irish Actress of the Year – Saoirse Ronan

Young British/Irish Performer of the YearMaisie Williams, The Falling

Philip French Award for Breakthrough British/Irish Filmmaker – John Maclean, Slow West

British/Irish Short Film of the Year – Stutterer, Benjamin Cleary

Technical Achievement Award – Ed Lachman cinematography, Carol

Dilys Powell Award for Excellence in Film – Sir Kenneth Branagh

Human: poster del film presentato all’ultimo Festival di Venezia

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Human: poster del film presentato all’ultimo Festival di Venezia

ComignSoon.it ha pubblicato in esclusiva il primo poster italiano di Human, film straordinario di Yann Arthus-Bertrand, presentato all’ultimo Festival di Venezia. Il film sarà nei nostri cinema per un evento speciale dal 29 febbraio al 2 marzo.

Human

Human è un dittico di storie e di immagini del mondo, per immergerci nella profondità del genere umano. Attraverso testimonianze piene d’amore, di felicità ma anche di odio e violenza, Human ci permette di confrontarci con l’altro e riflettere sulla nostra vita. Monologhi struggenti e di rara sincerità si alternano a immagini aeree inedite, accompagnate da musiche particolarmente coinvolgenti.

Filmato in 60 paesi in più di due anni, le 2.020 persone intervistate ci guardano dritto negli occhi e ci offrono storie autentiche e commoventi, raccontate in 63 lingue.

Johnny Depp per J. C. Chandor in Triple Frontier?

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Johnny Depp i fallimentari anni (con l’eccezione del quinto Pirati dei Caraibi) e così potrebbe diventare il protagonista del nuovo film di J. C. Chandor.

Si tratta del thriller Triple Frontier, che in un primo momento doveva essere diretto da Kathryn Bigelow e che poi è finito nelle mani del regista di All Is Lost e di 1981: Indagine a New York (A Most Violent Year).

In un primo momento il ruolo da protagonista doveva essere di Will Smith, ma ora sembra che Depp abbia la priorità.

La storia si svolge sul confine tra Paraguay, Argentina e Brazile, la cosiddetta “tripla frontera” del titolo, dove, alla convergenza tra i fiumi Iguazu e Parana, convergono una serie di attività criminali difficili da controllare.

The Wave: trailer internazionale del film catastrofico norvegese

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The Wave: trailer internazionale del film catastrofico norvegese

Ecco il trailer iternazionale di The Wave, film catastrofico norvegese diretto da Roar Uthaug e interpretato da Kristoffer Joner, visto in Revenant Redivivo in questi giorni nei cinema, e l’affascinante Ane Dahl Torp. Il film sarà distribuito prossimamente da Minerva Pictures nel nostro Paese.

Il film racconta di una catastrofe possibile e perfino già accaduta all’inizio del Novecento: quella che un enorme masso, nel caso specifico situato in alto nel celebre fiordo di Geiranger, patrimonio dell’UNESCO, possa staccarsi dalla montagna, precipitare in acqua e generare uno tsunami capace di spazzare via l’omonimo paese che si affaccia sul fiordo stesso.

Roar Uthaug h già assicurato un futuro a Hollywood dove dirigerà il prossimo reboot di Tomb Raider.

Quentin Tarantino in Australia per il prossimo film?

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Nel mezzo della promozione di The Hateful Eight, che lo porterà anche a Roma, Quentin Tarantino sta già pernsando al suo prossimo film, il nono e forse penultimo della sua attività di regista.

A quanto pare Quentin vorrebbe ambientare il film in Australia. Non sappiamo ancora bene cosa porterà sul grande schermo, dal momento che molte delle sue idee anche date per certe potrebbero non arrivare mai al cinema, come il fantomatico Kill Bill 3, oppure come il cross over tra Pulp Fiction e Le Iene.

Di recente Tarantino ha però dichiarato: “Ho un’idea per un film australiano che si ambienterebbe negli anni Trenta. Sarebbe una storia alla Bonnie e Clyde, con un paio di fuorilegge per l’Australia. Vedremo cosa succede.”

Ed è proprio il caso di rimanere ad aspettare cos’altro partorirà la sua bizzarra e geniale testa.

Uscite al cinema del 21 gennaio 2016

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Uscite al cinema del 21 gennaio 2016

Ti guardo di Lorenzo Vigas: Nella caotica Caracas, Armando, proprietario di un laboratorio di protesi dentarie, si apposta nei pressi delle fermate degli autobus, si avvicina a giovani ragazzi e offre loro dei soldi per accompagnarlo a casa. Armando ha anche l’abitudine di spiare un anziano signore, il luogo in cui abita, i posti che frequenta. Forse c’è qualcosa nel passato di entrambi che li lega. Un giorno Armando porta a casa con sé il diciottenne Elder, capo di una piccola banda di teppisti. Da quell’incontro nascerà una relazione che cambierà le loro vite per sempre.

Son of Saul di Laszlo Nemes: Protagonista del film è Saul Ausländer (Géza Röhrig), membro dei Sonderkommando di Auschwitz, i gruppi di ebrei costretti dai nazisti ad assisterli nello sterminio degli altri prigionieri. Mentre lavora in uno dei forni crematori, Saul scopre il cadavere di un ragazzo in cui crede di riconoscere suo figlio. Tenterà allora l’impossibile: salvare le spoglie e trovare un rabbino per seppellirlo. Ma per farlo dovrà voltare le spalle ai propri compagni e ai loro piani di ribellione e di fuga.

Steve Jobs di Danny Boyle: Steve Job si svolge nei backstage pochi minuti prima dei lanci dei tre prodotti più rappresentativi nell’arco della carriera di Jobs, partendo con il Macintosh nel 1984 e finendo con la presentazione dell’iMac nel 1998, portandoci, appunto, dietro le quinte della rivoluzione digitale, per tratteggiare un ritratto intimo dell’uomo geniale che è stato il suo epicentro.

Il paese degli alberi che volano di Davide Barletti, Jacopo Quadri: Nella silenziosa provincia danese si preparano i festeggiamenti per i cinquant’anni dell’Odin Teatret, la compagnia teatrale di ricerca che, sotto la guida di Eugenio Barba, ha cambiato le coordinate dello spettacolo del secondo Novecento alimentando il proprio alfabeto attraverso le culture sceniche del mondo. Ed è dalle più diverse latitudini del pianeta – Kenia, Bali, Brasile, India, e anche Europa – che arrivano nella città di Holstebro squadre di bambini, ragazzi e artisti chiamati a dare energia con acrobazie, musiche e voci a un evento corale, sotto lo sguardo impetuoso del regista dai piedi scalzi e dai capelli bianchi. L’Odin Teatret non è solo una compagnia, è una comunità allargata e atemporale, è flusso visionario e quotidianità irriducibile, è un intrico di umanità selvatiche di cui questo film scruta con tenerezza la costanza, le intuizioni, i paradossi e gli orizzonti.

Piccoli Brividi di Rob Letterman: Zach Cooper è un adolescente sconvolto per il trasferimento da una grande ad una piccola città. La sua vicina di casa è una bella ragazza, Hannah, che vive con un padre misterioso che si rivela essere RL Stine (Jack Black), l’autore della serie di bestseller “Piccoli brividi”. Zach scopre che il padre di Hannah è prigioniero della sua stessa immaginazione e che i mostri che hanno reso famosi i suoi libri sono reali. Stine protegge i suoi lettori tenendoli rinchiusi nei libri fino a quando Zach involontariamente libera i mostri dai loro manoscritti e questi iniziano a terrorizzare la città. Sarà compito di Stine, Zach e Hannah riportarli tutti indietro nei libri a cui appartengono.

Se mi lasci non vale di Vincenzo Salemme: Vincenzo e Paolo sono accomunati dallo stesso triste destino: entrambi sono stati lasciati dalle proprie compagne. Una sera, i due si incontrano per caso in un locale, si riconoscono l’uno nel dolore dell’altro e fanno subito amicizia. Tuttavia le delusioni amorose continuano a bruciare come il primo giorno, finché Vincenzo non ha l’illuminazione: l’unico modo per smettere di star male e voltare pagina è la vendetta! I due escogitano dunque un piano machiavellico per infliggere alle loro ex la stessa sofferenza subita. Ciascuno di loro dovrà avvicinare la ex dell’altro, conquistarla facendo leva sugli interessi e i punti deboli rivelati dall’amico, farla innamorare perdutamente e poi lasciarla senza pietà. È così che Paolo dovrà fingersi un vegano convinto per avvicinare Sara (Autieri), la ex di Vincenzo, mentre quest’ultimo dovrà calarsi nei panni di un ricco magnate, per colpire al cuore Federica, la ex di Paolo che sembra interessata solo al potere e al denaro. Per aiutarli nell’impresa fa il suo ingresso in scena Alberto, un teatrante sui generis ingaggiato per fingersi l’autista, con tanto di divisa ufficiale, e rendere più verosimile l’interpretazione di Vincenzo.

The Pills sempre meglio che lavorare di Luca Vecchi: I trentenni di oggi non trovano lavoro, non riescono ad emanciparsi e di questo sono terribilmente affranti. I The Pills no. Luigi, Matteo e Luca si conoscono dall’infanzia, hanno quasi trent’anni e nessuna intenzione di prendersi sul serio. Da anni sono paladini di una battaglia ideologica: immobilismo post-adolescenziale costi quel che costi. E così, invece di star dietro a stage e colloqui di lavoro, preferiscono tirare a campare fumando sigarette, bevendo caffè e sparando idiozie attorno al tavolo della loro cucina alla periferia di Roma Sud. Ma il lavoro è un nemico duro, che colpisce alle spalle e cerca di farti crescere quando meno te lo aspetti. E allora bisogna essere disposti a tutto pur di salvarsi. Disposti a qualunque cosa…

Suicide Squad, le GIF dal nuovo trailer: Joker, Harley, Enchantress e…

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Ecco un piccolo ripasso del secondo trailer di Suicide Squad in gif animate. Oltre al Joker (Jared Leto) e a Harley Quinn (Margot Robbie), senza dubbio i personaggi più interessanti, vediamo alcune immagini inquietanti di Enchantress (Cara Delevingne) e altre divertenti di Capitan Boomerang (Jay Curtney).

GUARDA IL TRAILER DUE

THE JOKER








HARLEY QUINN





IL MEGLIO DEL RESTO…









SENZA DIMENTICARE:


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Suicide Squad si concentrerà sulle gesta di un gruppo di supercattivi dei fumetti DC che accettano di svolgere incarichi per il governo in modo da scontare le loro condanne.

Il film arriverà al cinema il 5 agosto del 2016, mentre la data d’uscita italiana sarà probabilmente spostata nell’autunno. Nel cast vedremo Will Smith nei panni di Deadshot, Margot Robbie in quelli di Harley Quinn, Jay Courtney nel ruolo di Capitan Boomerang, Cara Delevingne sarà Enchantress, Joel Kinnaman nei panni di Rick Flag, Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller e Jared Leto sarà l’atteso Joker.

Jack Reacher 2: new entry nel cast del sequel con Tom Cruise

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Jack Reacher 2: new entry nel cast del sequel con Tom Cruise

Deadline riporta la notizia che Robert Knepper, noto per il ruolo di Theodore “T-Bag” Bagwell nelle serie tv Prison Break, si è unito al cast di Jack Reacher 2, sequel del fortunato film che vede tornare l’eroe del titolo, interpretato da Tom Cruise, sul grande schermo. Knepper interpreterà il Generale Harkness, CEO di una compagnia militare privata.

Nel cast di Jack Reacher 2, il cui titolo ufficiale sarà Jack Reacher Never Go Back, sono confermati Tom Cruise, Cobie Smulders, Aldis Hodge, Danika Yarosh e Patrick Heusinger.

Ed Zwick, che aveva già diretto Tom in L’Ultimo Samurai, tornerà a lavorare con la star di Hollywood. Jack Reacher 2 arriverà nei cinema USA il 21 ottobre 2016.

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Terminator Genisys: il sequel non ha più una data di uscita

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Terminator Genisys: il sequel non ha più una data di uscita

Visto il flop del film c’era da aspettarselo. Adesso, però, è ufficiale: il sequel di Terminator Genisys, nuovo capitolo e insieme reboot della popolare saga con Arnold Schwarzenegger, non ha più una data di uscita.

All’epoca della release nelle sale di tutto il mondo, a luglio dello scorso anno, la Paramount aveva già fissato il seguito del film per il 19 maggio 2017. In seguito ai deludenti incassi raccolti in tutto il mondo (440 milioni di dollari, di cui poco più di 100 in Cina), non si è più saputo nulla del futuro del franchise.

Ad oggi, dunque, non sappiamo se il film vedrà mai la luce o se è stato lasciato momentaneamente in sospeso. La pellicola non ha soddisfatto la Paramount, essendo costata oltre 150 milioni di dollari (escluso il marketing) e avendo riservato alla major una percentuale sugli incassi estremamente ridotta (circa il 20%).

Vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi…

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Baywatch: svelata la data di uscita, new entry nel cast

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Baywatch: svelata la data di uscita, new entry nel cast

La Paramount Pictures ha ufficializzato la data di uscita del prossimo film basato sulla serie tv Baywatch. La pellicola, che annovera nel cast Dwayne Johnson, Zac Efron, Alexandra Daddario, Kelly Rohrbach e Priyanka Chopra, arriverà al cinema il 19 maggio 2017.

Nel frattempo, Dwayne Johnson ha annunciato via Instagram che Ilfenesh Hadera interpreterà Stef, che avrà una relazione amoroso proprio con il suo personaggio. L’attore ha inoltre confermato che il film sarà vietato ai minori.

La pellicola sarà diretta da Seth Gordon (Come ammazzare il capo e vivere felici). La sceneggiatura, invece, porterà la firma di Damian Shannon e Mark Swift. Alla produzione troveremo Dwayne Johnson, Dany Garcia, Michael Berk, Douglas Schwartz e Greg Bonnan.

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Suicide Squad: il compositore di Gravity per la colonna sonora

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Suicide Squad: il compositore di Gravity per la colonna sonora

Giusto ieri la Warner Bros. ha diffuso online il nuovo trailer ufficiale di Suicide Squad, che contiene un piccolo indizio sull’autore della colonna sonora del film. Si tratta di Stuart Price, premio Oscar per Gravity, che aveva già lavorato con David Ayer (regista del film) per Fury.

GUARDA IL TRAILER DEL FILM

Di seguito potete invece scoprire le date d’uscita ufficiali dei film dell’universo DC che vedremo al cinema nei prossimi anni:

Batman v Superman Dawn of Justice (25 marzo 2016)
Wonder Woman (23 giugno 2017)
The Flash (23 marzo 2018)
Aquaman (27 luglio 2018)
Cyborg (3 aprile 2020)
Green Lantern Corps (19 giugno 2020) 

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Suicide Squad si concentrerà sulle gesta di un gruppo di supercattivi dei fumetti DC che accettano di svolgere incarichi per il governo in modo da scontare le loro condanne.

Il film arriverà al cinema il 5 agosto del 2016, mentre la data d’uscita italiana sarà probabilmente spostata nell’autunno.Nel cast vedremo Will Smith nei panni di Deadshot, Margot Robbie in quelli di Harley Quinn, Jay Courtney nel ruolo di Capitan Boomerang, Cara Delevingne sarà Enchantress, Joel Kinnaman nei panni di Rick Flag, Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller e Jared Leto sarà l’atteso Joker.

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Kevin Spacey al fianco di Nicholas Hoult nel biopic su JD Salinger

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Arriva da Deadline la notizia che il due volte premio Oscar Kevin Spacey si è unito al cast di Rebel in the Rye, biopic diretto da Danny Strong (Empire), che vedrà Nicholas Hoult (X-Men Giorni di un Futuro Passato, Mad Max Fury Road) nei panni del celebre scrittore JD Salinger.

La storia segue la biografia del famoso autore scritta da Kenneth Slawenski, JD Salinger: A Life. Nel film Spacey interpreterà il professor  Whit Burnett, mentore del giovane Salinger.

La storia si concentra sulla nascita de Il Giovane Holden, romanzo di formazione per eccellenza e opera più famosa di Salinger, attraversandone però tutta la vita, dall’adolescenza turbolenta, alla Guerra Mondiale, fino alla collaborazione con il New York Times.

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Jennifer Lawrence sarà Marita Lorenz, amante di Fidel Castro

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Jennifer Lawrence sarà Marita Lorenz, amante di Fidel Castro

In attesa di vederla in Joy (ruolo per il quale è candidata ai prossimi Oscar come Migliore Attrice Protagonista), arriva la notizia che Jennifer Lawrence si prepara a portare sul grande schermo la vita di un altro personaggio realmente esistito. L’Hollywood Reporter infatti ci informa che, dopo Joy Mangano, l’attrice premio Oscar per Il Lato Positivo interpreterà Marita Lorenz, amante del leader cubano Fidel Castro divenuta in seguito un’aspirante assassina, nel biopic Marita.

Al momento non sappiamo chi dirigerà la pellicola. Ad occuparsi della sceneggiatura sarà Eric Warren Singer, già autore dello script di American Hustle (sempre con la Lawrence). La Sony Pictures produrrà il film insieme a Matt Tolmach (The Amazing Spider Man 1 e 2). Ricordiamo che prossimamente vedremo Jennifer Lawrence nel sopracitato Joy, in X-Men Apocalypse e al fianco di Chris Pratt nello sci-fi Passengers.

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Spider-Man: Sony Pictures e Marvel cambiano data di uscita

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Spider-Man: Sony Pictures e Marvel cambiano data di uscita

La Sony Pictures ha annunciato il cambio di data di uscita del reboot su Spider-Man, film in co-produzione per la prima volta con i Marvel Studios.

Il nuovo film di Spider-Man uscirà prima del 28 Luglio 2017 come precedente annunciato. Il film arriverà due settimane prima, 7 luglio 2017. Al posto di Spider-Man uscirà adesso il remake di Jumanji.

Spider-Man sarà diretto da Jon Watts. Tom Holland sarà il nuovo protagonista con Marisa Tomei nei panni di zia May. Spider-Man si baserà su una sceneggiatura scritta da John Francis Daley e Jonathan Goldstein. Tom Holland apparirà come Spider-Man per la prima volta nell’attesissimo prossimo film Marvel, Captain America Civil War.

Suicide Squad: tutte le Easter Eggs dal secondo trailer

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Suicide Squad: tutte le Easter Eggs dal secondo trailer

Il secondo trailer di Suicide Squad ci ha definitivamente convinto che il film di David Ayer sarà uno degli oggetti più strani e interessanti che vedremo sul grande schermo in questo 2016, almeno nell’ambito dei cinecomics.

GUARDA IL TRAILER DUE

Adesso, via CBM, vi mostriamo quello che ci siamo persi e le Easter Eggs presenti nell’esplosivo video:

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Suicide Squad si concentrerà sulle gesta di un gruppo di supercattivi dei fumetti DC che accettano di svolgere incarichi per il governo in modo da scontare le loro condanne.

Il film arriverà al cinema il 5 agosto del 2016, mentre la data d’uscita italiana sarà probabilmente spostata nell’autunno.Nel cast vedremo Will Smith nei panni di Deadshot, Margot Robbie in quelli di Harley Quinn, Jay Courtney nel ruolo di Capitan Boomerang, Cara Delevingne sarà Enchantress, Joel Kinnaman nei panni di Rick Flag, Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller e Jared Leto sarà l’atteso Joker.

Star Wars Episodio VIII: posticipata la data d’uscita

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Star Wars Episodio VIII: posticipata la data d’uscita

È notizia di poco fa che la data d’uscita di Star Wars Episodio VIII, prevista inizialmente per 26 maggio 2017 (il 24 in Italia), è stato spostata al 15 dicembre 2017, esattamente a due anni di distanza da Star Wars Il Risveglio della Forza.

A riferire la notizia è Variety.

La Disney ha anche spostato la data d’uscita del nuovo capitolo dei Pirati dei Caraibi. Il film con Johnny Depp, previsto per il 26 maggio 2017, uscirà invece i 7 luglio 2017.

Vi terremo aggiornati se dovessero esserci aggiornamenti sulle cause di tali spostamenti.

Star Wars Episodio VIII sarà diretto da Rian Johnson.

Cattivi Vicini 2: trailer italiano con Seth Rogen e Zac Efron

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Cattivi Vicini 2: trailer italiano con Seth Rogen e Zac Efron

Ecco il trailer italiano ufficiale di Cattivi Vicini 2. Nel cast del film tornano Seth Rogen e Zac Efron in compagnia di Selena Gomez, Rose Byrne, Dave Franco, Chloe Grace Moretz.

Trama: Cattivi vicini 2 avrà però un tocco più femminile rispetto al primo capitolo. Le nuove vicine di casa di Mac (Seth Rogen) e Kelly (Rose ByrneSpy, Cattivi vicini) saranno infatti le ragazze di un’associazione studentesca femminile, storica nemica della congregazione Delta Psi Beta, che dunque verrà letteralmente ‘arruolata’ dai coniugi Radner per vincere la nuova battaglia.

Cattivi Vicini 2  sarà scritto ancora da Seth Rogen, Evan Goldberg, Andrew Jay Cohen e Brendan O’Brien, mentre alla regia siederà  Nicholas Stoller.

Suicide Squad: prima foto di Common super tatuato nel film

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Suicide Squad: prima foto di Common super tatuato nel film

Dopo il secondo spettacolare trailer di Suicide Squad, oggi arriva anche la prima foto di Common super tatuato nel film. Due immagini dell’attore nella nostra gallery.

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Suicide Squad si concentrerà sulle gesta di un gruppo di supercattivi dei fumetti DC che accettano di svolgere incarichi per il governo in modo da scontare le loro condanne.

Il film arriverà al cinema il 5 agosto del 2016, mentre la data d’uscita italiana sarà probabilmente spostata nell’autunno.Nel cast vedremo Will Smith nei panni di Deadshot, Margot Robbie in quelli di Harley Quinn, Jay Courtney nel ruolo di Capitan Boomerang, Cara Delevingne sarà Enchantress, Joel Kinnaman nei panni di Rick Flag, Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller e Jared Leto sarà l’atteso Joker.

Bryan Singer paragona X-Men Apocalypse a Game of Thrones

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Bryan Singer paragona X-Men Apocalypse a Game of Thrones

Durante un’intervista con Yahoo Movies, Bryan Singer ha parlato del suo prossimo film, X-Men Apocalypse, azzardando qualche paragone e raccontando qualcosa in più su questo epico scontro che i “suoi” X-Men affronteranno.

“Sono un grande fan di Game of Thrones. C’è un punto d’incontro tra la serie e X-Men. Si tratta in entrambi i casi di una generazione più giovane che cerca i suoi poteri, che cerca la propria identità e il proprio posto nel mondo. Mi piace come lo show su gruppi differenti di persone si muove per raggiungere un fine comune. Non sanno nemmeno se è un fine giusto, chi vuoi che si sieda su quello scomodo trovo? Io no di certo! Tutti ad Approdo del Re sono dei miserabili. Ma per una qualche ragione volgiono il potere”.

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Con Bryan Singer alla regia e allo script, in X-Men Apocalypse tornerà anche Simon Kinberg a scrivere la sceneggiatura che si baserà su una storia di Singer, Kinberg, Michael Dougherty e Dan Harris.

Inoltre ci sono anche già i primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film sarà ambientato una decina di anni dopo Giorni di un Futuro Passato e rappresenta un passo successivo nella storia. L’aver alterato la storia nel film precedente ha causato delle reazioni imprevedibili e incontrollate, e la nascita di un nuovo e potente nemico. Charles (James McAvoy), Erik/Magneto (Michael Fassbender), Raven/Mistica (Jennifer Lawrence), Wolverine (Hugh Jackman) e Hank/Bestia (Nicholas Hoult) saranno raggiunti da Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri X-Men per combattere contro il formidabile menico, una antica e potente forza, determinata a causare un’apocalisse come mai si è verificato nella storia dell’umanità.Oscar Isaac è stato scelto per interpretare Apocalisse. Al cast si aggiungono anche Sophie Turner (Jean Grey), Tye Sheridan (Ciclope), Alexandra Shipp (Tempesta), Kodi Smit-McPhee (Nightcrwaler), Lana Condor (Jubilee), Olivia Munn (Psylocke).

Thor Ragnarok: per Mark Ruffalo sarà come un road movie

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Nominato per la terza volta agli Oscar, Mark Ruffalo è sempre l’attore del momento. È sempre presente, ai festival e alle grandi premiere, sul cartellone di un cinema d’essay e nell’elenco dei supereroi Marvel e anche in questo periodo, in cui si sta godendo la sua candidatura agli Academy Awards 2016 per Il caso Spotlight, molte sue interviste ruotano intorno alla sua prossima partecipazione a Thor Ragnarok nei panni di Bruce Banner/Hulk.

Durante un’intervista con Empire, l’attore ha dichiarato: “Ci sarà un po’ di Prima di Mezzanotte, con Grodin e De Niro. Credo sia quella la direzione che stiamo prendendo nella relazione tra Banner e Thor. Si tratta di un road movie universale. Non uno classico, si intende, ma ha la stessa struttura”.

Che ve ne pare?

Thor Ragnarok sarà diretto da Taika Waititi. Nel film torneranno, confermati per adesso, Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Jaimie Alexander, Ray Stevenson, Mark Ruffalo e Anthony Hopkins.

La data d’uscita è prevista per il 3 novembre 2017.

Ettore Scola: un regista particolare

Ettore Scola: un regista particolare

Un’antica massima diffusa nel mondo degli artisti afferma che, ogni qual volta un grande Maestro si spegne, la luce della sua arte continua a splendere radiosa nelle opere da esso create. Al di là dell’indiscussa retorica spicciola neoromantica, se tale concetto poetico può essere in qualche modo veritiero, ebbene, allora esso vale appieno per uno dei grandi autori del nostro cinema, un artista che è stato capace – in oltre cinquant’anni di onorata e florida carriera – di farci ridere (e spesso piangere) delle grandi contraddizioni alla base della nostra italica società. Ettore Scola, uno dei grandi nomi indelebili e imprescindibili della gloriosa arte cinematografica made in Italy – quando ancora tale etichetta possedeva un certo valore di vanto – è stato cantore delle straordinarie e spesso grottesche trasformazioni del nostro Bel Paese, a cavallo del boom economico sino alle lotte politiche degli anni ’70 e oltre, sempre capace di tenere desto il proprio vigile e scanzonato occhio di cineasta sulle molteplici sfaccettature del tempo che cambia, senza mai nascondere le proprie simpatie politiche sinistrorse e facendosi vanto (a ragione) di un modo tutto personale di dipingere vizi, difetti e virtù dell’uomo comune tanto quanto delle classi benestanti.

La biografia di Ettore Scola

Classe 1931, originario di Trevico in provincia Avellino, Ettore Scola si trasferisce ancora piccolissimo assieme alla famiglia a Roma, dove inizia fin da subito a coltivare una forte attitudine per il disegno, in particolare a tema caricaturiale e grottesco, indice precoce di una spiccata sensibilità e di uno scanzonato acume nel saper cogliere al volo e valorizzare i tratti più incisivi – nel bene e nel male – di cose e persone, alimentando dunque già quella tanto idolatrata “estetica del tic” che diventerà marchio di fabbrica del suo cinema maturo. Ed è proprio grazie a questa sua passione e capacità per il disegno satirico che, non ancora maggiorenne, riesce a farsi notare dalla redazione dello storico giornale romano Marc’Aurelio, per il quale inizia a realizzare periodicamente vignette umoristiche assieme al giovane collega e futuro compagno d’armi filmiche Federico Fellini, tutto ciò mentre porta avanti i priori studi di giurisprudenza e un’ulteriore collaborazione presso la rivista Il travaso delle idee. Sono gli anni dell’immediato dopoguerra, in un’Italia ancora devastata dalla recessione e dalle macerie ma vogliosa di voltare pagina grazie ai capolavori neorealisti di Rossellini e Visconti, un paese però già timidamente affacciata ai vezzi e sollazzi del futuro genere della commedia popolare. Ed è proprio in questo nascente e già promettente registro che il giovane Ettore Scola, affiancato dall’esperienza di Ruggero Maccari, inizia a scrivere le sue prime sceneggiature cinematografiche, nel frattempo instaurando una proficua collaborazione con la RAI, per la quale realizza moltissimi testi dedicati a trasmissioni radiofoniche e televisive, tra cui vanno certamente ricordate le celeberrime scenette a cadenza settimanale interpretate da un debuttante e misconosciuto Alberto Sordi nella trasmissione “Vi parla Alberto Sordi”, in onda dal 1949 al 1951

Prima di tutto uno sceneggiatore

Dopo una decennale e intensa carriera da sceneggiatore – fondamentale per farsi le ossa nella costruzione drammaturgica e affinare la propria tecnica narrativa – il suo battesimo dietro la macchina da presa avviene nel 1964 grazie alla commediola Se permette parliamo di donne con protagonista nientemeno che Vittorio Gassman (uno dei suoi futuri attori feticcio assieme a Sordi e Mastroianni) proseguendo l’anno successivo con l’episodio “Il vittimista” contenuto nel film collettivo Thrilling, chiudendo poi in bellezza il proprio esordio con i successivi La congiuntura (1965) e L’arcidiavolo (1966), tutte pellicole in cui è per l’appunto Gassman a porsi come presenza fissa e imprescindibile. In realtà la prima opera a far emergere il genio precoce del futuro maestro vede la luce solo nel 1968, quando con Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? Ettore Scola suggella definitivamente il proprio patto di sangue col cinema e dimostra di aver già raggiunto un livello qualitativo e autoriale d’indubbio valore, grazie anche al trio d’eccellenza formato da Alberto Sordi, Nino Manfredi e Bernard Blier.

Nel corso della propria produzione artistica Ettore Scola ha deciso di legarsi più volte a una serie di interpreti che, facendo leva sulle proprie peculiari qualità macchiettistiche, hanno saputo meglio di altri dare sfogo alla poetica grottesca e irrisoria con cui il regista campano ha cercato di infarcire le proprie pellicole, sempre all’insegna di un attento esame entomologico-sociologico delle idiosincrasie e delle belle (brutte) abitudini di un paese da sempre adagiato su un idilliaco lassez-faire. Dopo Gassman è per l’appunto Sordi uno dei grandi volti-icona del cinema scoliano, un personaggio stravagante che darà vita a ben quattro collaborazioni a cominciare dal già citato Riusciranno i nostri eroi… passando attraverso La più bella serata della mia vita (1972) e tre dei sette episodi del film collettivo I nuovi mostri (1977), per concludersi col celebre e discusso Romanzo di un giovane povero (1995).

Dopo aver dimostrato il proprio valore registico e le indiscusse capacità di cantore del grottesco attraverso due pellicole di grande potenza quali Il commissario pepe (1969) e Damma della gelosia – Tutti i particolari in cronaca (1970), Ettore Scola raggiunge la prima vera punta di diamante della sua carriera nel 1974, quando dirige Gassman, Manfredi, Stefano Setta Flores e Stefania Sandrelli in C’eravamo tanto amati, ruvida e nostalgica commedia – premiata al Festival Internazionale di Mosca – che descrive oltre trent’anni della storia italiana attraverso le varie vicessitudini pubbliche e private dei quattro irriverenti protagonisti, dimostrando una peculiare capacità di sintesi e di critica sociale attraverso lo sguardo storiografico che diventerà un’altra marca stilistica imprescindibile del suo cinema, oltre alla presenza dei celebri e simpatici cammei di Mike Buongiorno e dell’amico di sempre Fellini.

Il 1976 Ettore Scola dirige un brutale, lercio e irriconoscibile Manfredi nello splendido Brutti, sporchi e cattivi, opera di denuncia sociale sul tema della condizione disagiata delle baraccopoli dei litorali romani, ad oggi considerata fra i massimi esempi artistici del cinema italiano e, a ragione, il vero capolavoro dell’autore, un film per il quale la critica internazionale ha coniato nientemeno che l’etichetta di « neo-espressionismo» e che ricevette il premio alla regia durante il 29° Festival di Cannes. Dopo la parentesi satirica dedicata al mondo della televisione di Signore e signori, Buonanotte (1976) – piccola antologia episodica che raccoglie le regie condivise dei più grandi autori della commedia nostrana del tempo, tra cui spiccano i celebri colleghi d’arme Nanni Loy, Luigi Comencini, Mario Monicelli e Furio Scarpelli – dopo nemmeno due anni dal successo della croisette ecco venire alla luce Una giornata particolare (1977), secondo masterpiece scolano e primo vero esempio di un cinema intimista in cui l’autore si confronta nuovamente col dramma storico (questa volta in pieno periodo fascista), dipingendo un kammerspiel che descrive l’insolito pomeriggio di due vicini di casa in un condominio popolare – interpretati magistralmente da Sofia Loren e Marcello Mastroianni – rimasti soli durante l’adunata collettiva del sabato.

Sarà inoltre la prima di ben quattro nomination ai premi Oscar (purtroppo tutte mancate) come miglior film straniero, dimostrando dunque l’indiscusso valore e l’innegabile riconoscimento internazionale del proprio lavoro di cineasta, dentro e fuori dagli ambienti festivalieri e delle rassegne di settore. Bisognerà attendere il 1983 con la terza nomination all’Oscar di Ballando Ballando – opera sperimentale che narra l’epopea sociale francese dalla Seconda Guerra Mondiale ai tardi anni ’80 senza usare dialoghi e servendosi soltanto di una colonna sonora formata da brani d’epoca suonati in una balera di paese – prima che Ettore Scola possa tornare a un livello artistico degno dei suoi precedenti lavori, conquistando ben quattro David di Donatello e il premio per la miglior regia al Festival di Berlino. Viene qui riproposta una tecnica compositiva – l’utilizzo di brani musicali come sottofondo e contrappunto ai cambiamenti storici e alla contestualizzazione sociale degli eventi – che già con Una giornata particolare aveva dimostrato di adattarsi perfettamente all’estetica nostalgica di cui Ettore Scola diventerà maestro indiscusso della propria epoca.

Ettore Scola moglieGli anni ’80 in realtà iniziano in maniera decisamente ottimale, grazie al grande successo di pubblico (ma non di critica) del polemico (e dichiaratamente politico) La terrazza (1980), dove i volti iconici di Mastroianni, Tognazzi, Gassman e Jean-Louis Trintignan descrivono la decadenza degli ideali comunisti all’interno di un gruppo di intellettuali borghesi, un film di grande impatto capace di portarsi a casa ben due Nastri d’Argento e due premi a Cannes, uno per la migliore sceneggiatura – firmata con Age e Scarpelli – e il secondo per la migliore interpretazione femminile da non protagonista di Carla Gravina. Maccheroni (1985) e Che ora è? (1989) segnano le ultime collaborazione di Ettore Scola col fidato amico Mastroianni – chiamato qui ad affiancare due grandi colleghi del calibro di Jack Lemmon e Massimo Troisi – dando vita a due delle sue opere più taglienti e piene di sincera nostalgia, lo stesso sentimento che si respira anche in Splendor (1989), commossa dedica metanarrativa al mondo dei piccoli cinema di paese destinati a lasciare il passo ai nuovi multisala, indice di un’Italia e di un mondo che stanno cambiando e dove solo la lucida e flemmatica determinazione di Troisi stesso sembrano poter lenire, solo in parte, il dolore di una perdita così grande.

Nel 1987 con La famiglia – premiato con sei David di Donatello, sei Nastri d’Argento, due Globi d’oro, una quarta nomination agli Oscar come miglior film straniero e ben dodici Ciack d’oro – Ettore Scola aveva già avviato la sofferta procedura con cui congedare il primo e più grande dei suoi interpreti, un Vittorio Gassman che avrebbe terminato il suo sodalizio col regista campano solo nel 1998 grazie a La cena, opera crepuscolare in cui ancora una volta politica, famiglia e società si mescolano per raccontare con toni irriverenti ma al contempo spietati i cambiamenti e le trasformazioni in atto nel corso del turbolento fine millennio, all’insegna di una cultura allo sbando e senza più valori né punti di riferimento.

Dopo il divertissement in costume di Il viaggio di Capitan Fracassa (1990) e l’impronta drammatica non particolarmente riuscita di Mario, Maria e Mario (1993), la carriera di Ettore Scola si proietta nel nuovo millennio con l’ultima incursione storico-drammatica di Concorrenza sleale (2001) in cui figura un ottimo Diego Abatantuono, prima di passare ai due cortometraggi collettivi di denuncia Un altro mondo è possibile (2001) e Lettere dalla Palestina (2002), sino ad arrivare all’ultimo atto d’amore in stile grottesco e macchiettistico di Gente di Roma (2003), opera ibrida fra fiction e documentario, molto simile a un film-saggio dedicato alla popolazione della città che lo ha ospitato e che è divenuta sua nuova sede elettiva sin dalla più tenera età. Dopo aver ricevuto il David alla carriera nel 2011 e il discusso Gran Premio al Torino Film Festival (restituito con la promessa di ritirarlo solo a conclusione dei lavori di manutenzione dal Museo Nazionale del Cinema), nel 2013 la sua produzione termina con un ultimo atto di stima e affetto, questa volta verso il suo amico e collega di penna (e di pellicola) Federico Fellini, al quale dedica il docufilm Che strano chiamarsi Federico, un ritratto intimo e sincero nel quale viene ricostruita la genesi e la maturità del celebre cineasta riminese attraverso aneddoti che riguardano proprio il tempo passato alla redazione del Marc’Aurelio, fucina che avrebbe dato ad entrambi gli autori i propri natali creativi.

Si è spento a 84 Ettore Scola, lontano dai riflettori e da quel pubblico che lo ha sempre ammirato e sostenuto tanto in patria quanto all’estero. Si è spento in modo più sereno e meno tragico del compianto collega Monicelli, lasciandosi alle spalle una carriera composta di 39 pellicole, un centinaio di sceneggiature cinematografiche e televisive – così come celebri testi di varietà radiofonico – una carriera dominata dalla capacità di raccontare noi stessi, il nostro paese e le nostre pecche sempre con un occhio vigile da cui spunta una lacrima di riso e di pianto. Nel 2014 Marco Dionisi e Nevio De Pascalis, per conto dell’associazione Cultitaly, hanno deciso di realizzare una grande mostra monografica dal titolo Piacere, Ettore Scola, allestita in anteprima nazionale in Irpinia, il territorio di origine del regista, un progetto che ha voluto finalmente dare il giusto tributo artistico a un uomo e a un artista che come (e forse più) di altri suoi contemporanei è riuscito a dare un forte contributo d’immagine e di contenuti al cinema partenopeo, un autore che, citando la celebre frase di pronunciata da Gassman in La terrazza era solito ammonire gli altri e sé stesso affermando: «…ormai siamo tutti così: personaggi drammatici che si manifestano solo comicamente!». Quale miglior sunto di un cinema dove lacrima e riso hanno vissuto, e continuano a vivere, sullo stesso livello di significato e di intensità!

Son of Saul: recensione del film di László Nemes

Son of Saul: recensione del film di László Nemes

In Son of Saul Saul è un ebreo ungherese internato nel campo di concentramento di Auscwitz-Birkenau e membro dei Sonderkommando, un gruppo di prigionieri col gravoso compito di requisire gli effetti personali dei condannati alle camere a gas e responsabili della cremazione dei cadaveri. Durante una delle rutinarie sessioni di ripulitura Saul scopre il corpo di un ragazzo nel quale gli pare di riconoscere il proprio figlio. Decide così di vagare per il campo di sterminio alla ricerca di un rabbino a cui far recitare il kaddish e che possa dare al corpo una degna sepoltura.

Insignito più che meritatamente del Gran Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2015, Son of Saul, film d’esordio dell’ungherese László Nemes, già assistente alla regia del celebre Béla Tarr, si pone come una delle più dolorose e spietate riflessioni di recente memoria sul sacro (e spesso mitizzato) tema della Shoah, questa volta scegliendo umilmente di posizionare sullo sfondo (fuori fuoco) il dramma umano e collettivo per focalizzarsi (letteralmente) sull’intima vicenda di un singolo soggetto, un uomo talmente asciugato dalla necessità della sopravvivenza quotidiana da sembrare esternamente un blocco di pietra ma che in verità cova un tumulto di emozioni represse con forza.

Il Saul della narrazionei n Son of Saul, contrariamente al suo omonimo biblico che per invidia perse l’unzione reale, è invece un vero e proprio segnato, poiché una grossa X rossa campeggia fiammeggiante sulla sua schiena permettendo non solo di individuarlo chiaramente come oggetto di mira del racconto ma come il toccato da un Dio che stenta a farsi sentire in mezzo alla carneficina. Scegliendo l’inconsueto rapporto di ripresa in 4:3 la regia di Nemes costringe la macchina da presa a concentrarsi esclusivamente sul primo piano del volto di Saul, lasciando sfocato tutto ciò che si trova attorno a lui e ponendo in luce solo quelli che sono di volta in volta i suoi oggetti di mira, preferendo ricorre ad un’efficace soggettiva-oggettiva che tallona il personaggio per tutti i cento minuti del racconto come in una estremizzazione della celebre teoria del pedinamento zavattiniana.

Son of SaulIl freddo e meccanico Saul, impersonato dallo scrittore Géza Röhrig, anch’egli autentico perseguitato del suo tempo in patria, incarna letteralmente il prototipo dell’ebreo errante, venendo continuamente trascinato per ogni dove quasi non avesse una propria dimora stabile nell’universo caotico del campo di sterminio, vittima di un perenne nomadismo che però trova ben presto un fondamentale punto di riferimento.

Copia carbone in negativo de La vita è bella, laddove era il sacrificio di un padre a essere compiuto per risparmiare la vita e la sofferenza della verità ad un bambino, qui è invece la prematura morte del “Figlio di Saul” (o presunto tale) che attiva un meccanismo drammaturgico scevro di ogni manierismo estetico e ridotto all’essenza che porta un uomo orami privo della stessa volontà di vivere a trovare le ultime briciole di umanità e portare a termine un piccolo compito dal grande valore umano e religioso.

L’ultima tempesta: trailer italiano del film Disney con Chris Pine

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Ecco il trailer ufficiale italiano di L’ultima Tempesta, con protagonisti Chris Pine e Casey Affleck e ispirato a eenti realmente accaduti che hanno coinvolto la Guardia Costiera americana alle prese con una sconvolgente tempesta e con uno dei più disastrosi naufragi al largo della East Coast.

Diretto da Craig Gillespie, il film arriverà nelle sale italiane il 31 marzo 2016, in Digital 3D.

Tra le persone che parteciparono all’operazione di salvataggio nel febbraio del 1952, solo due sono ancora vive: gli ufficiali di macchina Andy Fitzgerald e Mel “Gus” Gouthro. Entrambi gli uomini, che sono ancora amici, sono stati coinvolti sin dall’inizio per dare al film la massima autenticità. I due non hanno mai dimenticato gli eventi di quella notte e li ricordano come se fossero accaduti ieri.

“Molte persone considerano il salvataggio della Pendleton una missione suicida, ma per me non è mai stato così”, afferma Fitzgerald, che attualmente ha 84 anni. “All’epoca dicevamo spesso ‘Dobbiamo uscire in mare, ma non è detto che torneremo’.  Salvare la gente era il nostro lavoro, e dovevamo portarlo a termine. Sono fiero di averlo fatto”.

Il regista Craig Gillespie afferma: “Abbiamo deciso fin da subito di rivolgerci ai veri protagonisti di questa storia, poiché volevamo che il film fosse specifico, chiaro e accurato anche da un punto di vista tecnico. Grazie alle loro testimonianze, siamo riusciti a rendere la storia più interessante e allo stesso tempo a presentare dei personaggi unici e autentici”.

Il film Disney L’Ultima Tempesta vanta un grande cast composto da Chris Pine, Casey Affleck, Ben Foster, Holliday Grainger, John Ortiz ed Eric Bana. Il film è basato sul libro omonimo di Casey Sherman e Michael J. Tougias.

Berlino 2016: il programma completo della 66esima edizione

Berlino 2016: il programma completo della 66esima edizione

È stata ufficialmente annunciato il programma completo della sessantaseiesima edizione del Festival di Berlino 2016. Ecco di seguito tutti i titoli presentati. Tra questi ricordiamo il film di apertura, Ave Cesare! dei Fratelli Coen.

18 dei 23 film in competizione careggeranno per il l’Orso d’Oro o d’Argento, 19 sono premiere mondiali. Il Festival si terrà dall’11 al 21 febbraio a Berlino.

Ecco la lista:

Concorso:

Boris sans Béatrice (Boris without Béatrice)
Canada
di Denis Côté, con James Hyndman, Simone-Elise Girard, Denis Lavant, Isolda Dychauk, Dounia Sichov
World premiere

Genius
United Kingdom / USA
di Michael Grandage, con Colin Firth, Jude Law, Nicole Kidman, Laura Linney, Guy Pearce, Dominic West
World premiere – first feature

Jeder stirbt für sich allein (Alone in Berlin)
Germany / France / United Kingdom
di Vincent Perez, con Brendan Gleeson, Emma Thompson, Daniel Brühl, Mikael Persbrandt
World Premiere

Midnight Special
USA
di Jeff Nichols, con Michael Shannon, Joel Edgerton, Kirsten Dunst, Adam Driver, Jaedan Lieberher, Sam Shepard
World premiere

Zero Days
USA
di Alex Gibney, documentario

Cartas da guerra (Letters from War)
Portugal
di Ivo M. Ferreira, con Miguel Nunes, Margarida Vila-Nova
World premiere

Ejhdeha Vared Mishavad! (A Dragon Arrives!)
Iran
di Mani Haghighi, con Amir Jadidi, Homayoun Ghanizadeh, Ehsan Goudarzi, Kiana Tajammol
International premiere

Fuocoammare (Fire at Sea) – documentario
Italy / France
di Gianfranco Rosi
World premiere

Hele Sa Hiwagang Hapis (A Lullaby to the Sorrowful Mystery)
Philippines / Singapore
di Lav Diaz, con John Lloyd Cruz, Piolo Pascual, Hazel Orencio, Alessandra De Rossi, Joel Saracho, Susan Africa, Sid Lucero, Ely Buendia, Bernardo Bernardo, Angel Aquino, Cherie Gil
World premiere

Kollektivet (The Commune)
Denmark / Sweden / Netherlands
di Thomas Vinterberg, con Trine Dyrholm, Ulrich Thomsen, Helene Reingaard Neumann, Marta Sofie Wallstrøm Hansen, Lars Ranthe, Fares Fares, Magnus Millang, Anne Gry Henningsen, Julie Agnete Vang
International premiere

L’avenir (Things to Come)
France / Germany
di Mia Hansen-Løve, con Isabelle Huppert, Roman Kolinka, Edith Scob, André Marcon
World premiere

Quand on a 17 ans (Being 17)
France
di André Téchiné, con Sandrine Kiberlain, Kacey Mottet Klein, Corentin Fila, Alexis Loret
World premiere

Smrt u Sarajevu / Mort à Sarajevo (Death in Sarajevo)
France / Bosnia and Herzegovina
di Danis Tanović, con Jacques Weber, Snežana Vidović, Izudin Bajrović, Vedrana Seksan, Muhamed Hadžović, Faketa Salihbegović-Avdagić, Edin Avdagić
World premiere

Zjednoczone Stany Miłosci (United States of Love)
Poland / Sweden
di Tomasz Wasilewski, con Julia Kijowska, Magdalena Cielecka, Dorota Kolak, Marta Nieradkiewicz, Łukasz Simlat, Andrzej Chyra, Tomek Tyndyk
World premiere

24 Wochen (24 Weeks)
Germany
di Anne Zohra Berrached, con Julia Jentsch, Bjarne Mädel, Johanna Gastdorf, Emilia Pieske
World premiere

Chang Jiang Tu (Crosscurrent)
People’s Republic of China
di  Yang Chao, con Qin Hao, Xin Zhi Lei
World premiere

Des nouvelles de la planète Mars (News from planet Mars)
France / Belgium
di Dominik Moll, con François Damiens, Vincent Macaigne, Veerle Baetens, Jeanne Guittet, Tom Rivoire
World premiere – Out of competiton

Inhebbek Hedi (Hedi)
Tunisia / Belgium / France
di Mohamed Ben Attia, con Majd Mastoura, Rym Ben Messaoud, Sabah Bouzouita, Hakim Boumessoudi, Omnia Ben Ghali
World premiere – First feature

Soy Nero
Germany / France / Mexico
di Rafi Pitts, con Johnny Ortiz, Rory Cochrane, Aml Ameen, Darell Britt-Gibson, Michael Harney
World premiere

Fuori concorso:

Chi-Raq
USA
By Spike Lee, con Nick Cannon, Wesley Snipes, Teyonah Parris, Jennifer Hudson, Angela Bassett, John Cusack, Samuel L. Jackson
International  premiere – Out of competition

Mahana (The Patriarch)
New Zealand
di Lee Tamahori, con Temuera Morrison, Akuhata Keefe, Nancy Brunning, Jim Moriarty, Regan Taylor, Maria Walker
World premiere – Out of competiton

Saint Amour
France / Belgium
di Benoît Delépine e Gustave Kervern, con Gérard Depardieu, Benoît Poelvoorde, Vincent Lacoste, Céline Sallette
World premiere – Out of competiton

Ave, Cesare!
USA
dei fratelli Coen, con Josh Brolin, George Clooney, Scarlett Johansson
World premiere – Out of competiton

Berlinale Special:

The Music of Strangers: Yo-Yo Ma and the Silk Road Ensemble
USA
di Morgan Neville, documentario
European premiere

The Seasons in Quincy: Four Portraits of John Berger
United Kingdom
di  Colin MacCabe, Christopher Roth, Bartek Dziadosz, Tilda Swinton, documentario
World Premiere

Where To Invade Next
USA
di Michael Moore, documentario
European premiere

A Quiet Passion
United Kingdom / Belgium
di Terence Davies, con Cynthia Nixon, Jennifer Ehle, Keith Carradine, Jodhi May, Catherine Bailey, Emma Bell, Duncan Duff
World premiere

Creepy
Japan
di Kiyoshi Kurosawa, con Hidetoshi Nishijima, Yuko Takeuchi, Teruyuki Kagawa, Haruna Kawaguchi, Masahiro Higashide
World premiere

Den allvarsamma leken (A Serious Game)
Sweden / Denmark / Norway
di Pernilla August, con Sverrir Gudnason, Karin Franz Körlof, Liv Mjönes, Michael Nyqvist, Mikkel Boe Følsgaard
World premiere

Miles Ahead
USA
di Don Cheadle, con Ewan McGregor, Don Cheadle, Keith Stanfield, Michael Stuhlbarg, Austin Lyon
International premiere – First feature

National Bird – documentary
USA
By Sonia Kennebeck
World premiere
 

Panorama:

Já, Olga Hepnarová (I, Olga Hepnarová)
Czech Republic / Poland / Slowak Republic / France
di Tomáš Weinreb, Petr Kazda, con Michalina Olszanska, Marta Mazurek, Ondrej Malý
World premiere

Junction 48
Israel / Germany / USA
di Udi Aloni, con Tamer Nafar, Samar Qupty, Salwa Nakkara, Sameh Zakout, Ayed Fadel
World premiere

Les Premiers, les Derniers (The First, the Last)
France / Belgium
di Bouli Lanners, con Albert Dupontel, Bouli Lanners, Suzanne Clément, Michael Lonsdale, David Murgia
International premiere

Maggie’s Plan
USA
di Rebecca Miller, con Greta Gerwig, Ethan Hawke, Julianne Moore, Bill Hader, Maya Rudolph
European premiere

Nakom
Ghana / USA
di Kelly Daniela Norris, TW Pittman, con With Jacob Ayanaba, Grace Ayariga, Abdul Aziz, Justina Kulidu, Shetu Musah, Esther Issaka, Thomas Kulidu, James Azudago, Felicia Awinbe, Sumaila Ndaago
World premiere

Remainder
United Kingdom / Germany
di Omer Fast, con Tom Sturridge, Cush Jumbo, Ed Speleers, Arsher Ali, Shaun Prendergast
International premiere

S one strane (On the Other Side)
Croatia / Serbia
di Zrinko Ogresta, con Ksenija Marinković, Lazar Ristovski
World premiere

Starve Your Dog
Morocco
di Hicham Lasri, con Jirari Ben Aissa, Latifa Ahrrare, Fehd Benchemsi
European premiere

Sufat Chol (Sand Storm)
Israel
di Elite Zexer, con Lamis Ammar, Ruba Blal-Asfour, Haitham Omari, Khadija Alakel, Jalal Masarwa
European premiere – debut feature film

Théo et Hugo dans le même bateau (Paris 05:59)
France
di Olivier Ducastel, Jacques Martineau, con Geoffrey Couët, François Nambot
World premiere

The Ones Below
United Kingdom
di David Farr, con Clémence Poésy, David Morrissey, Stephen Campbell Moore, Laura Birn
European premiere – debut feature film

War on Everyone – United Kingdom
By John Michael McDonagh
With Michael Peña, Alexander Skarsgård, Theo James
World premiere

Aloys
Swiss / France
di Tobias Nölle, con Georg Friedrich, Tilde von Overbeck
World premiere

El rey del once (The Tenth Man)
Argentina
di Daniel Burman, con Alan Sabbagh, Julieta Zylberberg, Usher Barilka, Elvira Onetto
World premiere

Goat
USA
di Andrew Neel, con Ben Schnetzer, Nick Jonas, James Franco
International premiere

Grüße aus Fukushima (Fukushima, mon Amour)
Germany
di Doris Dörrie, con Rosalie Thomass, Kaori Momoi
World premiere

Indignation
USA
di James Schamus, con Logan Lerman, Sarah Gadon
International premiere – debut

Jonathan
Germany
di Piotr J. Lewandowski, con Jannis Niewöhner, André Hennicke, Julia Koschitz, Thomas Sarbacher, Barbara Auer
World premiere – debut

Kater (Tomcat)
Austria
di Händl Klaus, con Lukas Turtur, Philipp Hochmair
World premiere

La helada negra (The Black Frost)
Argentina
di Maximiliano Schonfeld, con Ailín Salas, Lucas Schell, Benigno Lell
World premiere

Lantouri
Iran
di Reza Dormishian, con Navid Mohammadzadeh, Maryam Palizban, Baran Kosari
International premiere

Little Men
USA
di Ira Sachs, con Jennifer Ehle, Greg Kinnear, Alfred Molina
International premiere

Ranenyy Angel (The Wounded Angel)
Kazakhstan / France / Germany
di Emir Baigazin, con Nurlybek Saktaganov, Madiar Aripbai, Madiar Nazarov, Omar Adilov
World premiere

 

Panorama Dokumente:

Don’t Blink – Robert Frank
USA / France
di Laura Israel
International premiere

Hotel Dallas
Romania / USA
di Livia Ungur, Sherng-Lee Huang, con Patrick Duffy
World premiere – debut feature film

Der Ost-Komplex (The GDR Complex)
Germany
di Jochen Hick
World premiere

Mapplethorpe: Look at the Pictures
USA / Germany
di Fenton Bailey, Randy Barbato, con Edward Mapplethorpe, Debbie Harry, Patti Smith, Gloria von Thurn und Taxis
International premiere

Mariupolis
Lithuania / Germany / France / Ukraine
di Mantas Kvedaravicius
World premiere

Uncle Howard
United Kingdom / USA
di Aaron Brookner, con Jim Jarmusch, Sara Driver, Tom DiCillo, Brad Gooch, Frederic Mitterand
European premiere

Panorama Special:

While the Women Are Sleeping
Japan
di Wayne Wang, con Hidetoshi Nishijima, Shioli Kutsuna, Sayuri Oyamada, Lily Franky, Beat Takeshi
World premiere

 

Forum:

A Magical Substance Flows into Me
by Jumana Manna, Palestinian Territories / United Kingdom / United Arab Emirates – WP

Akher ayam el madina (In the Last Days of the City)
by Tamer El Said, Egypt / Germany / United Kingdom – WP

And-Ek Ghes…
by Colorado Velcu, Philip Scheffner, Germany – WP

Aru michi (A Road)
by Daichi Sugimoto, Japan – IP

Baden Baden
by Rachel Lang, Belgium / France – IP

Barakah yoqabil Barakah (Barakah Meets Barakah)
by Mahmoud Sabbagh, Saudi Arabia – WP

Bein gderot (Between Fences)
by Avi Mograbi, Israel / France – WP

Dans les bois (The Wandering)
by Guillaume Nicloux, France – WP

Deadweight
by Axel Koenzen, Germany / Finland – WP

Dubina dva (Depth Two)
by Ognjen Glavonić, Serbia – WP

Eldorado XXI
by Salomé Lamas, Portugal / France – WP

Elixir
by Daniil Zinchenko, Russian Federation – IP

Fantastic
by Offer Egozy, USA – WP

Fei cui zhi cheng (City of Jade)
by Midi Z, Taiwan / Myanmar – WP

Le Fils de Joseph (The Son of Joseph)
by Eugène Green, France / Belgium – WP

Die Geträumten (The Dreamed Ones)
by Ruth Beckermann, Austria – WP

Havarie
by Philip Scheffner, Germany – WP

火Hee
by Kaori Momoi, Japan – WP

Homo sapiens
by Nikolaus Geyrhalter, Austria – WP

How Heavy This Hammer
by Kazik Radwanski, Canada – IP

Ilegitim (Illegitimate)
by Adrian Sitaru, Rumania / Poland / France – WP

Inertia
by Idan Haguel, Israel – IP

Kate Plays Christine
by Robert Greene, USA – IP

Landstück (Piece of Land)
by Volker Koepp, Germany – WP

Lao Shi (Old Stone)
by Johnny Ma, People’s Republic of China / Canada – WP

Liliom Ösvény (Lily Lane)
by Bence Fliegauf, Hungary – WP

Makhdoumin (A Maid for Each)
by Maher Abi Samra, Lebanon / France / Norway – WP

Manazil bela abwab (Houses without Doors)
by Avo Kaprealian, Syria / Lebanon – WP

Maquinaria Panamericana (Panamerican Machinery)
by Joaquín del Paso, Mexico / Poland – WP

Nikdy nejsme sami (We Are Never Alone)
by Petr Vaclav, Czech Republic / France – WP

P.S. Jerusalem
by Danae Elon, Canada – EP

Posto avançado do progresso (An Outpost of Progress)
by Hugo Vieira da Silva, Portugal – WP

The Revolution Won’t Be Televised
by Rama Thiaw, Senegal – WP

Rio Corgo
by Maya Kosa, Sergio da Costa, Switzerland / Portugal – IP

Les Sauteurs (Those Who Jump)
by Moritz Siebert, Estephan Wagner, Abou Bakar Sidibé, Denmark – WP

Short Stay
by Ted Fendt, USA – WP

Ta’ang
by Wang Bing, Hong Kong, China / People’s Republic of China / France – WP

Tales of Two Who Dreamt
by Andrea Bussmann, Nicolás Pereda, Canada / Mexico – WP

Tempestad
by Tatiana Huezo, Mexico – WP

Toz bezi (Dust Cloth)
by Ahu Öztürk, Turkey / Germany – IP

Triviṣa
by Frank Hui, Vicky Wong, Jevons Au, Hong Kong, China – WP

Vlažnost (Humidity)
by Nikola Ljuca, Serbia / The Netherlands / Greece – WP

Yarden (The Yard)
by Måns Månsson, Sweden / Germany – IP

Zhī fán yè mào (Life after Life)
by Zhang Hanyi, People’s Republic of China – WP

Billions: pilot più visto nella storia di Showtime

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Billions: pilot più visto nella storia di Showtime

Il nuovo acclamato show Billions con protagonisti Paul Giamatti e Damien Lewis al debutto su Showtime diventa il pilot più visto del network per una serie originale.

Lo show segna il record di 2.99 milioni con una media di 1.4 milioni di spettatori. Il precedente record era di Ray Donovan (con 2,91 milioni). Billions con ogni probabilità diventerà lo show di punta del network.

Billions un drama incentrato sul mondo della finanza e seguirà lo scontro tra due giganti: il pubblico ministero Chuck Rhodes (Paul Giamatti) e il re dei fondi speculativi Bobby “Axe” Axelrod (Lewis). Nel cast sono già segnati anche i nomi di Maggie Siff, Malin Akerman, Toby Leonard Moore, David Costabile e Condola Rashad.

Il pilot è stato girato dal regista di Divergent Neil Burger, che  è anche produttore esecutivo. Per Damian Lewis si tratta di un grande ritorno al network che l’ha definitivamente lanciato con il ruolo di Nicholas Brody in Homeland che gli è valso un Golden Globe e un Emmy.

The Hateful Eight: anche a Roma in 70mm, ecco come prenotare

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Anche Roma potrà godere dei 70 mm di The Hateful Eight. Ecco i dettagli e il comunicato stampa relativo alle proiezioni speciali previste nella Capitale per il nuovo film di Quentin Tarantino che concorre agli Oscar per la migliore attrice non protagonista, Jennifer Jason Leigh, la migliore fotografia, Robert Richardson, e la migliore colonna sonora, Ennio Morricone.

Di seguito i dettagli:

QUENTIN TARANTINO A CINECITTA’ PER L’ANTEPRIMA EVENTO DEL SUO FILM “THE HATEFUL EIGHT”

LA VERSIONE INTEGRALE IN 70 MM AL TEATRO 5, APERTO AL PUBBLICO PER TUTTO IL MESE DI FEBBRAIO

Si svolgerà il 28 Gennaio a Cinecittà Studios, nel mitico Teatro 5, regno di Federico Fellini, l’anteprima italiana di THE HATEFUL EIGHT, il nuovo ed attesissimo film di Quentin Tarantino, che sarà a Roma con il neo vincitore del Golden Globe, del Critic’s Choice Award e candidato all’Oscar per la colonna sonora del film, Ennio Morricone, accompagnato dagli interpreti Kurt Russell e Michael Madsen e il produttore Harvey Weinstein.
Il film evento ha infatti ricevuto tre nomination all’Oscar nelle categorie: Migliore attrice non protagonista (Jennifer Jason Leigh), Migliore Colonna Sonora Originale (Ennio Morricone) e Miglior Fotografia (Robert Richardson).

THE HATEFUL EIGHT, un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema, arriva nella versione 70 mm da 188 minuti già vista in America: rispetto alla versione in digitale, che sarà nelle sale italiane a partire dal 4 febbraio distribuito da 01 Distribution, sarà proiettata una versione che contiene 3.48 minuti di overture del Maestro Morricone e un intervallo di 12 minuti, come ai tempi del grande cinema di Ben Hur.

La serata, caratterizzata dal numero 8 (otto i personaggi per l’ottavo film del regista di Pulp Fiction), vedrà la partecipazione di 888 invitati, così come ha voluto Tarantino. Il Teatro 5 sarà suddiviso in due parti uguali: nella zona dedicata alla proiezione, gli scenografi di Cinecittà, sotto la guida di Tonino Zera, hanno realizzato una grande platea a perimetro rettangolare con una struttura a gradinata, rispettando una curva di visibilità ottimale da ogni punto di osservazione e rivestita in moquette di colore nero, dove saranno posizionate le 888 sedute realizzate mediante poltrone classiche di tipo cinematografico, un mega-schermo di 21,00 mt x 8,00 metri atto a valorizzare in ampiezza, profondità, definizione e spettacolarità dell’immagine le potenzialità tecniche del 70mm.

In corrispondenza del percorso d’ingresso degli spettatori sarà realizzata una grande scenografia innevata, con riferimenti espliciti e spettacolari alla trama del film in modo da far vivere al pubblico tutte le suggestioni non solo virtuali ma anche reali del racconto di Tarantino. Al centro vi sarà la locanda, dove tutto accade. Sono infatti otto i maledetti protagonisti di questa storia, ambientata qualche anno dopo la Guerra civile, che a causa di una bufera di neve dovranno sostare nello stesso rifugio. Otto viaggiatori sconosciuti e poco raccomandabili, che si renderanno ben presto conto di quanto sarà difficile per ognuno di loro raggiungere la meta…

Grazie a 01Distribution, distribuzione italiana del film, la programmazione in 70 mm del Teatro 5 proseguirà per il pubblico per l’intero mese di Febbraio (fino al 28), dando il via alla rassegna del “Cinecittà Winter Film Show”, iniziativa di Cinecittà Studios e Cinecittà si Mostra che nasce come un omaggio al cinema di Quentin Tarantino e Sergio Leone e che vedrà ripetersi ogni anno con anteprime e retrospettive dedicate al grande Cinema. Cinecittà Studios sarà il luogo di riferimento del centro-sud Italia per chi vuole immergersi nell’esperienza della visione integrale nel formato voluto da Quentin Tarantino per il suo ultimo lavoro. Le altre sale in Italia equipaggiate con tecnologie ad hoc per la proiezione in pellicola 70 mm sono la Multisala Arcadia di Melzo (Mi) e il Cinema Lumierè di Bologna.

“Il Winter Film Show è un’ulteriore iniziativa che valorizza il patrimonio di spazi, strutture e competenze di Cinecittà, rendendo omaggio ai maestri del Cinema, a cominciare da Sergio Leone cui abbiamo dedicato una sezione della mostra ‘Girando a Cinecittà’ – spiega l’ad di Cinecittà Studios Giuseppe Basso. Grazie alla disponibilità della Leone Film Group e di 01 Distribuition possiamo celebrare Tarantino nel migliore dei modi e condividere con il grande pubblico questa magia che vivremo nel Teatro 5 che, dal 5 Febbraio, si arricchirà di ulteriori proiezioni nella  più piccola Sala Fellini. Ai più importanti successi di Tarantino si aggiungerà una scelta dei western di Sergio Leone, riferimento fondamentale per il cineasta statunitense”.

PROGRAMMAZIONE THE HATEFUL EIGHT – CINECITTA’ STUDIOS

Luogo: Cinecittà Studios – Via Tuscolana 1055

Parcheggio sotterraneo su complanare direzione Anagnina 1,50 euro

Metro A fermata Cinecittà

Orari Spettacoli

The Hateful Eight – dal 29 Gennaio 2016
Teatro 5: capienza 888 posti (proiezione in 70 mm) – biglietto: 15,00 euro www.ticketone.it

·       Proiezioni dal Lunedì al Venerdì:

o   ore 16:00 – doppiato in italiano

o   ore 20:00 – doppiato in italiano

·       Proiezioni Sabato e Domenica:

o   ore 10:30 – in lingua originale sottotitolato in italiano

o   ore 16:00 – doppiato in italiano

o   ore 20:00 – doppiato in italiano

Rassegna Leone e Tarantino – inizio: 5 Febbraio 2016 ore 20:00
Sala Fellini: capienza 150 posti – Biglietto: 8,00 euro, prevendite su www.ticketone.it

·       Proiezioni dal Lunedì al Venerdì:

o   ore 14:00 – doppiato in italiano

o   ore 17:00 – doppiato in italiano

o   ore 20:00 – doppiato in italiano

·       Proiezioni Sabato e Domenica:

o   ore 10:30 – doppiato in italiano

o   ore 14:00 – doppiato in italiano

o   ore 17:00 – doppiato in italiano

o   ore 20:00 – doppiato in italiano

Riduzioni Speciali Cinecittà si Mostra per chi acquista i biglietti delle proiezioni:

Mostra: 5 euro anziché 10,00
Visite guidate: 10,00 euro anziché 20,00
Biglietteria: Via Tuscolana 1055
Prevendite: www.Ticketone.it

Per chi acquista il biglietto delle proiezioni sarà possibile avere riduzioni sulle visite guidate e sull’ingresso ai percorsi espositivi di Cinecittà si Mostra, l’iniziativa culturale che, dal 2011, permette al pubblico di visitare gli Studios e di immergersi nel mondo della creazione cinematografica.

Per usufruire al meglio dell’offerta si consiglia di pre-acquistare i biglietti su Ticketone.it
Consultare gli orari previsti per le visite  guidate e per la chiusura della biglietteria sul sito: www.cinecittasimostra.it

Suicide Squad: close up sui protagonisti [foto]

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Suicide Squad: close up sui protagonisti [foto]

Ecco un close up sui protagonisti di Suicide Squad, direttamente dall’ultimo poster pubblicato dalla Warner Bros. A questo link potete vedere il nuovissimo trailer del film.

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Suicide Squad si concentrerà sulle gesta di un gruppo di supercattivi dei fumetti DC che accettano di svolgere incarichi per il governo in modo da scontare le loro condanne.

Il film arriverà al cinema il 5 agosto del 2016, mentre la data d’uscita italiana sarà probabilmente spostata nell’autunno.Nel cast vedremo Will Smith nei panni di Deadshot, Margot Robbie in quelli di Harley Quinn, Jay Courtney nel ruolo di Capitan Boomerang, Cara Delevingne sarà Enchantress, Joel Kinnaman nei panni di Rick Flag, Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller e Jared Leto sarà l’atteso Joker.

Eichmann show: 25, 26 e 27 gennaio al cinema

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Eichmann show: 25, 26 e 27 gennaio al cinema

Fu il primo processo ad un criminale nazista celebrato in Israele. Fu il primo processo ripreso dalle telecamere e trasmesso in tv in tutto il mondo (l’80% dei tedeschi ha seguito all’epoca tutte le puntate).  L’allora presidente di Israele, Ben Gurion, accettò la proposta del produttore americano Milton Fruchtman di riprendere con telecamere nascoste le scene e gli interrogatori sul caso Eichmann, il vero “padre” dell’Olocausto, l’uomo che confessò di aver contribuito a uccidere 5 milioni di ebrei.

Eichmann show – nelle sale The Space il 25, 26 e 27 gennaio – è l’appassionante storia di quel processo, celebrato dopo la lunga fuga di Eichmann, catturato dagli israeliani in Argentina nel 1960. La condanna fu “morte per impiccagione” il 31 maggio del 1962.  Un film sulla realizzazione di un film con Martin Freeman nei panni del produttore Milton Frutchtman e Anthony LaPaglia che recita la parte del regista Leo Hurwitz.

Definito il processo del secolo, venne mandato in onda in 37 paesi e per la prima volta i campi di sterminio vennero raccontati in diretta dai protagonisti sopravvissuti ai campi di sterminio. Il film racconta la storia del team di produzione di fronte ad una impresa irripetibile.

Eichmann show è uno dei contributi offerti alle giovani generazioni nell’ambito della “Giornata della memoria”. Il ricordo è dedicato a quel terribile 27 gennaio 1945 quando gli alleati parteciparono alla liberazione di Auschwitz.  

Eichmann show è distribuito da Lucky Red.

Lo chiamavano Jeeg Robot: Claudio Santamaria nel primo character poster

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Ecco il primo character poster di Lo Chiamavano Jeeg Robot, film rivelazione della Festa del Cinema di Roma di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli. Il film sarà in sala a partire dal 25 febbraio 2016.

Ai link seguenti potete trovare la nostra recensione in anteprima e l’intervista a Claudio Santamaria.

GUARDA IL TRAILER DEL FILM

Nell’immagine è raffigurato il protagonista, interpretato da Claudio Santamaria.

Claudio Santamaria

Di seguito la trama del film: Enzo Ceccotti entra in contatto con una sostanza radioattiva. A causa di un incidente scopre di avere un forza sovraumana. Ombroso, introverso e chiuso in se stesso, Enzo accoglie il dono dei nuovi poteri come una benedizione per la sua carriera di delinquente. Tutto cambia quando incontra Alessia, convinta che lui sia l’eroe del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d’acciaio.