A Venezia è finalmente arrivata la
bufera, autentica, con pioggia battente, fulmini e temperature
autunnali, dopo una mattinata passata sotto il sole cocente. Sembra
che Dio, o chi per lui, lo abbia fatto quasi apposta, poiché oggi è
il giorno di The Danish Girl, di
Tom Hooper e dei suoi attori. Eddie
Redmayne sale in cattedra dopo l’Oscar de La
Teoria del Tutto e interpreta Einar Wegener, il primo
uomo della storia a sottoporsi a un intervento chirurgico per il
cambio del sesso. All’epoca più un esperimento che altro, rischioso
e con percentuali di successo del tutto sconosciute, una decisione
dall’importanza simbolica immensa, contro ogni preconcetto
dell’epoca e non solo. Non a caso è un argomento ancora oggi
attuale, purtroppo, vista l’esistenza ancora massiccia
dell’omofobia. Accanto a un grande uomo c’è sempre però una grande
donna, Alicia Vikander è infatti Gerda Wegener,
che ha un ruolo chiave nel film, passionale e fondamentale.
“Ciò che più mi ha attratto
della sceneggiatura è stato il grande amore che ha legato Einar e
Gerda. Inoltre lei era assolutamente all’avanguardia per l’epoca,
aveva la capacità di scrutare da dentro le persone, di vedere le
cose con largo anticipo. Il film mostra anche questo, non solo la
determinazione di Lili, anche la capacità di Gerda di amare
profondamente un’altra persona, più di lei stessa. Mi piacerebbe
avere qualcosa di lei.”Tom Hooper prende la
palla al balzo, dicendole “ce l’hai, Alicia.” Il regista
britannico appare piuttosto tranquillo e sorridente, “sono
felicissimo di essere qui, è un onore essere invitati da un
festival di questo calibro” ha detto. Del resto era un suo
sogno portare un suo lavoro in laguna, sin da quando era un
ragazzino e girava esperimenti in 16mm, “è bello soprattutto
venire qui con un lavoro del genere.”
“La storia di Lili è una storia
di coraggio che merita di essere raccontata, bisogna ascoltare
l’infelicità quando ci parla da dentro. La scelta di Eddie inoltre
è avvenuta in tempi non sospetti, aveva già interpretato ruoli
femminili ed è stata una scelta naturale.” Per tempi non
sospetti il regista intende l’ormai lontano 2008, quando la
produzione ha contattato l’attore ben prima di tutto il successo e
i premi venuti dopo. A dirla tutta, Eddie Redmayne
sembra in questo film ancor più talentuoso che in La
Teoria del Tutto, film che gli è valso l’Oscar.
“Ho frequentato diverse transgender per preparare il ruolo,
sono persone che vanno rispettate profondamente, hanno sempre
risposto in modo gentile a qualsiasi domanda abbia fatto loro.
Ritrovarsi a recitare la parte della loro icona storica è stata
un’autentica fortuna.” Nella sua linearità, il film lancia un
messaggio fondamentale e importante, “l’amore dev’essere il
mezzo per l’accettazione” ha detto il suo regista, possiamo
solo sperare che – per una volta – venga ascoltato.
Una camera buia, silenziosa, stretta
nella rigorosa simmetria dell’inquadratura, e una madre, devastata,
sofferente come se qualcuno le avesse appena strappato il ventre,
con forza. Tutto all’ombra di un Cristo in croce, nudo, inerme; un
uomo, un figlio sacrificatosi per i peccati del mondo, che attende
la Pasqua per ritrovare i vivi e consolarli.
Le immagini che segnano il debutto
di Piero Messina nel cinema che conta sono istanti
che non si dimenticano facilmente, che si insinuano nell’anima per
abitarla a tempo indeterminato. Non perché aprono la strada a un
soggetto incredibilmente originale, universale, anzi, si parla di
elaborazione del lutto, di mancanze, di silenzi, temi abbastanza
cari al grande schermo. Per capire bisogna affiancare i personaggi,
entrare a passi lievi nella loro umanità, la loro essenza, e
ritrovare nei loro occhi momenti di vita che noi stessi abbiamo
vissuto o che potremmo vivere. Bisogna condividere con loro il
dolore, l’assenza, l’attesa. Già, cos’è questa attesa che regala il
titolo al film? Si attendono i momenti giusti, le telefonate, i
ritorni, le partenze e gli arrivi, in un casale sperduto nelle
campagne del ragusano, in Sicilia. Un non-luogo che per pochi
giorni unisce due universi all’apparenza paralleli, quello di una
madre che ha appena perso un figlio e quello di una ragazzina
francese, timida e inesperta, che attende il ritorno dell’uomo che
ama, e che non tornerà. A differenza del pubblico, che lo intuisce,
lei ancora non lo sa, dunque è anche da spettatori che si è preda
dell’attesa, del momento in cui ogni verità salterà al pettine. La
sua presenza, nel frattempo, restituisce ad Anna – seppur
idealmente – il figlio perduto; i vestiti del lutto vengono
abbandonati in favore dei colori, i drappi neri sugli specchi
vengono strappati via, il cibo riprende forma e sapore, prima della
resurrezione, della celebrazione, della pace interiore.
Girato con un rigore
stilistico assoluto, con un rispetto sacro nei confronti della
geometria, dei corpi tagliati e dei simboli,
L’Attesa incanta anche dal punto di vista
visivo, del resto il segno lasciato dalle esperienze di
This Must Be the Place e La
Grande Bellezza di Paolo Sorrentino
è molto evidente nel regista siciliano. Chiudono il cerchio una
Lou de Laâge di una bellezza disarmante, nelle sue
spalle strette, le sue forme incantevoli e gli occhi di ghiaccio, e
una Juliette Binoche gigantesca, da premio, china
su un materassino gonfiabile a respirare l’anima di chi non c’è
più. Ogni suo sguardo parla più delle sue parole, e fuoriesce dallo
schermo sotto forma di pura emozione. Non è difficile ritrovare in
lei lo spirito delle nostre stesse madri, che ci vorrebbero a casa
sempre un giorno in più del possibile, che ci vorrebbero più
vicini, più presenti, più complici. Capita invece di delegare tutto
all’attesa, al domani, finché un giorno ci si risveglia e ci si
accorge che il tempo è stato crudele, infame, e ogni possibilità di
recuperare il terreno è sfumata. Recuperiamo tutto, adesso, finché
ci è possibile.
La Disney, la Fox, la Warner, sono
in molti, per questo 2015, gli studios che devono leccarsi qualche
ferita. Colpa dei classici flop di fine anno che alla fine
condizionano le casse delle grandi case di produzione e
distribuzione.
Ecco, secondo le statistiche, i cinque flop del 2015:
Come molti di voi sapranno la
Disney ha svelato tutti i preziosi prodotti del
merchandising di Star
Wars il Risveglio della Forza, e oggi vi sveliamo
quali di questo sono i migliori per un vero fan del nuovo
attesissimo film di J.J Abrams:
Protagonista della quarta giornata
di Festival a Venezia 72 con The Danish
Girl, Eddie Redmayne sarà anche il
volto di Newt Scamandro, personaggio principale della trilogia
cinematografica tratta da Animali Fantastici Dove
Trovarli, spin off di Harry
Potter.
Parlando con EW del suo ruolo, l’attore premio Oscar ha
definito l’esperienza “straordinaria“.
“Come molte persone, ho letto i
libri e visto i film e mi sono completamente intossicato con il
mondo della Rowling – ha detto l’attore – L’idea di
entrare in quel mondo è davvero eccitante, spero che sarà una bella
avventura”.
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Stando alle informazioni raccolte da Portus, la scorsa settimana la
Rowling in persona ha visitato il set del
film.
Gli animali fantastici
dove trovarli uscirà il 18 novembre 2016, e avrà come
protagonista Newt Scamandro, autore
de Gli animali fantastici dove trovarli, che avrà
esattamente 23 anni. Il film sarà ambientato
a New York, 70 anni prima delle vicende di Harry Potter. Nel cast
Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Ezra
Miller, Dan Folger e Alison Sudol.
La sinossi: Newt Scamandro
intendeva fermarsi a New York solamente per poche ore, ma le
circostanze gli imposero di restare…
Gli animali fantastici
dove trovarli vedrà il debutto della scrittrice
stessa, J.K.Rowling, come sceneggiatrice,
affiancata da Steve Kloves, sceneggiatore dei
film di Harry Potter. Alla
produzione ci sarà David Heyman, mentre
David Yates sarà il regista.
Ricordiamo
che Batman v Superman: Dawn
of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer. Nel film saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v Superman: Dawn
of Justice arriverà nelle sale di
tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Buongiorno dai vostri supereroi in
trasferta, vi vogliamo bene, lo sappiamo che ci sostenete. Poi vi
mandiamo l’Iban per i bonifici.
Mi serviranno dei liquidi infatti,
sappiatelo, che qui sto a morì disidratata. Siccome il supermercato
è in culonia e al Lido piove persino Spritz ormai
non tocco acqua dall’Italo che ho preso 4 giorni fa. Senza contare
che una leggenda del posto sostiene che l’acqua faccia ruggine, e
noi ne abbiamo già troppa a casa.
Mi sono svegliata in preda al
panico, abbiamo scoperto di vivere in una strada ad alto tasso di
criminalità.
Una lite furibonda tra cosche rivali
questa mattina – si vocifera sul corretto modo di gettare il
pattume- ha terrorizzato tutta la nostra palazzina, io temevo
un’incursione della Gabanelli e le telecamere di Report. Leader
della spedizione punitiva un vecchiodemmerda del posto, che non ne
può più dei soprusi dei villeggianti del festival che si ribellano
a usi e costumi della comunità che li accoglie (tipo le biciclette
che te devono arotà, gli autobus che te lisciano per poco, i
veneziani che ti imbruttiscono se apri bocca, cose così, ce devi
stà, la legge è legge) e ha sbroccato in mezzo alla strada, io
pensavo di sentire ancora gli acuti di
Marguerite in fase rem.
Ma va bene. Affronto con questo
stato d’animo The Danish Girl che so già
mi darà grandi spunti per le prossime cronache.
Invece parliamo di ieri sera che
merita. La vostra eroina ha visto un film che definiremo
‘necessario’, e mo’ ve spiega perché. Parlo di
Equals, meraviglioosa pellicola distopica con
Kristen Stewart, ispirato come arcinoto da un
libro, il dizionario della lingua italiana, nello specifico sulla
definizione di ‘banale’. Gli arguti sceneggiatori hanno lavorato
duramente per mantenere intatto il significato originale, usando lo
schema tecnico di Syd Field:
Emmò come famo? Vabbè pigliamo
un po’ de robe telefonate di Romeo e Giulietta, vestiamoli tutti
uguali non sia mai un po’ di personalità… ah poi sai che famo?
Spargiamo la voce che è fantascientifico e che strizza l’occhio a
Orwell così facciamo pure gli impegnati e poi mettiamo la Stewart
che fa le solite due espressioni, una cor ciuffo e una senza, e amo
fatto.
E infatti hanno fatto un
film necessario, perché voi non lo sapete ma questa pellicola era
legata a una fantastica operazione di
crowdfunding. Ogni tweet de na groupie della
Steward che s’incazza coi critici che, giustamente eh, potrebbero
avere qualcosa da ridire, va in un fondo messo a disposizione per
rifare il guardaroba veneziano di Johnny Depp, così la smette di
sembrare il Cosplay di Geronimo Stilton (grazie
Marco Lucio Papaleo per la dritta e per la
vignetta che sta facendo giustamente il giro della rete, come al
solito senza creditare l’autore. Ci pensiamo noi).
Vado a scrivere in sala stampa, e
poi ho un’altra cosa necessarissima da fare: me serve un
parrucchiere.
Ce la farà la vostra eroina a non
sembrare reduce dall’ice bucket challenge?
Chi lo sa. Per ora è tutto, a te
Ang.
(Vì)
Ormai siamo nel vivo e su facebook è
tutto un chiedere ‘com’è questo film, com’è quest’altro?’. Insomma,
il pubblico vuole le recensioni. Facile dì ‘Le recensioni’. Io
al quarto giorno di festival tra le corse forsennate, il sonno
limitato e l’alimentazione poco corretta (per quanto ieri sera
abbiamo finalmente individuato l’unico ristorante del Lido che non
arrechi sull’insegna il bollino qualitativo ‘Vi trattiamo
di merda dall’82’ – cit. Eva Carducci)
sinceramente faticherei a distinguere un film di Akira
Kurosawa da Two Girls One Cup.
Se non avete mai sentito parlare di quest’ultimo, cercate pure in
rete e informatevi, ma mai, dico mai, per nessuna ragione al mondo,
aprite un link video. Io v’ho avvertito e badate che è come non
dare da mangiare dopo la mezzanotte ai
Gremlins.
Con questo non voglio certo
insinuare che le capacità cognitive degli insigni colleghi della
critica siano offuscate quanto le mie (magari sottintendendo che la
positività o la negatività di un giudizio di un film durante il
festival sia pesantemente influenzata da come hanno magnato,
dormito o fatto la cacca la sera prima). Anche perché qua tra
blogger, youtuber, influencer e altre nuove
categorie dai nomi bizzarri che farebbero invidia a un bestiario di
Dungeons & Dragons (mi è parso di scorgere in
Darsena anche un beholder e un Catoblepa), che dichiarano pure con
fierezza “io non faccio il critico” manco fosse
una malattia, di critici veri e propri ne sono rimasti pochini.
“E allora che cazzo parli a
fa?” l’avete pensato voi da soli e non c’è bisogno che
infierisca. Di Equals ne ha già parlato
Vì. Mi sento solo di spezzare una lancia nei confronti di
Kirsten Stewart, che non è cessa quanto tutti
dicono. Aspettate un attimo, come non detto. Stavo guardando una
foto di Nicholas Hoult, il suo partner su schermo.
Vabbè, nel film vestiti uguali sono tipo Topolino e Minnie, l’unica
differenza sono le ciglia di lei. Comunque da solo su un’isola
deserta con loro due sinceramente avrei difficoltà a scegliere con
chi accoppiarmi. The Danish Girl invece
per me ha rappresentato una grossa delusione. E’ bello, quindi
prenderlo per il culo è difficile. Quindi mi ritiro a provare il
dispositivo di realtà virtuale che hanno messo nella Hall
dell’Hotel Excelsior e che simula la camminata su un cavo
sottilissimo appeso tra le Torri Gemelle (che nella finzione ancora
esistono), naturalmente senza rete e con la visione sul baratro.
Dico ‘vabbè è un giochetto, che sarà mai’.
Stacco.
Per poco non mi accricco. Finalmente
provo l’ebbrezza di sentirmi idiota come i protagonisti di
Everest, sicché scopro che anche questa
iniziativa è legata all’uscita di un film, anch’esso ispirata alla
vicenda reale di un tizio che desidera ardentemente morire
spiaccicato.
Ora, dato che me la sono quasi fatta
addosso, vado al bagno, che quello è veramente
necessario. (Ang)
Il corpo umano è probabilmente la
macchina più complessa che la natura, o Dio se preferite, abbia mai
concepito. La chimica che unisce mente e corpo è un meccanismo
oscuro e misterioso che non sempre è possibile decifrare. Eppure
l’uomo si è sempre e comunque auto imposto regole feroci,
moralmente e socialmente, convenzioni attive su ogni livello
dell’esistenza, compreso il piano sessuale ovviamente. È per questo
motivo che per secoli, se non millenni, siamo cresciuti con l’idea
ossessiva di un’unica combinazione possibile: uomo e donna. Ogni
altra forma di incastro, comprese ovviamente tutte le pratiche
collaterali di piacere, è stata dal principio relegata sotto la
parole “perversione”, “malattia”, “anormalità”. È per questo motivo
che, ancora oggi in alcune parti del mondo industrializzato e non,
l’omosessualità viene nascosta, vissuta come una vergogna, un
trauma da curare.
In una Copenhagen nel cuore degli
anni ’20 costantemente ricoperta di nuvole, sempre pittorica e
nostalgica, umida e colorata, accade invece che il pittore Einar
Wegener, indossando per gioco degli abiti da donna, scopre un lato
soffocato della sua indole. Il lato più femminile, per l’appunto,
una vera e propria seconda personalità che da un momento all’altro
viene liberata, scoperta, svestita. L’inizio di un viaggio fatto di
auto convincimenti inutili, nuove esperienze, sentimenti
sconosciuti, dolori e incomprensioni, sino alla decisione tanto
drastica quanto rivoluzionaria di intervenire chirurgicamente per
il cambio definitivo di sesso. Si tratta del primo caso al mondo,
un simbolo per l’intera comunità transgender che verrà.
Con The Danish
Girl, Tom Hooper, dopo Il Discorso del
Re e Les Misérables, adatta
il romanzo La Danese di David Ebershoff
per raccontare una storia intima, delicata, complicata, ricca di
sofferenza ma allo stesso tempo di libertà, di desiderio,
dall’elevato valore sociale. Attraverso una regia lineare, l’autore
britannico mette il suo talento in decine di inquadrature
pittoriche e nella direzione degli attori, che più di ogni altra
cosa spingono e sorreggono il film. A fronte di una sceneggiatura
non proprio eccelsa, a tratti piuttosto scarna e prevedibile, e una
quantità innumerevole di banali campo/controcampo, sono infatti gli
attori a guadagnare tutta la scena: Alicia
Vikander, che dona volto e voce a Gerda Wegener, è una
moglie passionale, innamorata e devota, mentre Eddie
Redmayne svolge un lavoro eccelso sul personaggio,
giocando con le mani e il corpo, gli sguardi e il fiato. Per
intenderci, l’Oscar portato a casa con La Teoria del
Tutto lo ha ottenuto per molto meno.
Chi si aspetta però un film d’autore
potrebbe rimanere piuttosto deluso, perché lo scheletro del
progetto è del tutto commerciale, così come i dialoghi, la
produzione generale, il finale, che sembra estrapolato da un
qualsiasi Harmony da edicola. Il sottotesto è però importante per i
nostri tempi, tempi in cui ancora si è costretti a lottare contro
il pregiudizio, la libertà individuale, l’omofobia, e ogni prodotto
artistico che inviti al dialogo, alla comprensione, non può che
essere benvenuto. I fasti dei lavori hooperiani precedenti sono
però un ricordo sbiadito, lontano, del quale si sente la
mancanza.
Non è inusuale che molti film
statunitensi siano stati girati in Canada, per approfittare
della migliore tassazione dello stato nordamericano. Anche
Deadpool è uno di questi, visto che il
set si è spostato a Vancouver.
Il producer
designer, Sean Haworth ha parlato dei luoghi
delle riprese:
Avevamo bisogno di una discarica,
così ci siamo rivolti a un cantiere gigantesco dove si trovano
rottami di aerei e attrezzature militari in eccedenza, un cantiere
di recupero militare. Abbiamo portato in tonnellate di
materiale extra. Cumuli di vecchi contenitori, aerei, parti di
elicotteri e un treno masticato. A prima vista, Vancouver è
una città molto moderna, una città modello, così è facile essere
preoccupati di non trovare l’adatto look decadente. Ma abbiamo
anche trovato vecchie fabbriche incredibilmente crude e vicoli, bar
e banchine.
Potete dare uno sguardo alla
discarica nell’intervista di Mario Lopez con la star Ryan
Reynolds:
Vi ricordiamo che
in Deadpool ci sono confermati
con Ryan Reynolds ancheMorena Baccarin,
T.J. Miller, Ed Skrein, Gina Carano e Daniel
Cudmore che tornerà nei panni di
Colosso. Deadpool è scritto da
Paul Wernick e Rhett Reese,
diretto da Tim Miller e sarà nei cinema USA dal 12
febbraio 2016.
E’ oggi il gran giorno del Premio
Oscar Eddie Redmayne a Venezia
72, l’attore insieme a Amber Heard e Tom
Hopper ha presentato il suo ultimo
film The Danish Girl, in concorso
alla settantaduesima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Ecco
tutte le foto:
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(Foto di Aurora
Leone)
La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte
cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre
2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e
organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
La madrina della rassegna sarà
l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma
alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza
stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma.
Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar
Kormákur.
La giuria sarà presieduta dal
regista messicano Alfonso Cuarón.
Non c’è pace per Ron
Perlman e per il suo Hellboy.
L’attore, che già due volte ha incarnato su grande schermo il
diavolo rosso ha raccontato a Empire perché è così
importante che la trilogia diretta da Guillermo Del
Toro venga completata. Ecco cosa ha dichiarato
l’attore:
“Mi sento di essere in pace con
il personaggio, non ho un desiderio bruciante di rimettermi addosso
tutta quella roba, ma Guillermo mi ha detto quale sarà il finale
della trilogia ed è un’idea così brillante a livello
cinematografico che trovo essenziale completarla. Eravamo partiti
con una trilogia, con un inizio, uno svolgimento e una conclusione.
Abbiamo fatto solo i due terzi del cammino e quindi sarebbe una
vergogna non completarlo”.
Sulla grande idea di Del Toro, ha
aggiunto: “Lui è la bestia dell’Apocalisse. Deve distruggere la
civiltà, deve. Non è negoziabile. È il fondamento della storia
e questo è il motivo per cui penso che sia una vergogna non
finirlo”.
Alla fine di Hellboy
II, il personaggio di Selma Blair è incinta di due gemelli. Ecco
come ha commentato Perlman: “I due gemelli: uno sarà come la
madre e l’altro come il padre. Uno sarà completamente corrotto e
l’altro un angelo, quale dei due sarà? Solo Guillermo farebbe una
cosa del genere, e sarebbe tutto da aggiungere alla saga”.
Sono passati già sei anni
dall’uscita di The Golden Army, ma per
Jurassic World abbiamo aspettato 14 anni,
per cui tutto può ancora accadere.
Scritti e diretti da
Guillermo Del Toro, i primi due capitoli vedevano
protagonisti Ron Perlman, John Hurt,
Selma Blair, Rupert Evans, Karel Roden, Jeffrey Tambor
e Doug Jones.
Hugh Jackman, tra
i tanti ruoli interpretati durante la carriera, ha sicuramente
trovato in Wolverine un personaggio in cui qualunque fan può
riconoscerlo. Il celebre X-Men è ormai una seconda pelle per
Jackman, che ha però svelato di vedersi anche senza gli artigli di
adamantio, con un Martini tra le mani.
Durante un’intervista al programma
televisivo australiano The Project, ha svelato di aver
preso la cosa seriamente quando gli è stato chiesto (tramite
Twitter e l’hashtag #AskHugh) se sarebbe pronto ad interpretare 007
al posto di Daniel Craig. Oltre a questo ha anche
svelato di essere stato vicino ad indossare i panni di James
Bond più meno una decina di anni fa:
Stavo per esserlo, ma non ora,
dieci anni fa, o otto anni fa, prima che Daniel [Craig] prese
il sopravvento. A quel tempo ero sul punto di girare X-Men 2 e mi
sono detto “non credo che sia il momento giusto” e cose simili, ma
non è stato facile per me rinunciare. Così ora, se Daniel, Daniel
che è un mio amico, che è così brillante, se lui rinunciasse al
ruolo prenderei in considerazione la cosa seriamente.
Ecco il video dell’intervista in
cui parla del ruolo di 007:
https://www.youtube.com/watch?v=3GFipLKmtME
Hugh Jackman ha anche parlato di molte altre
cose, tra cui il suo prossimo ruolo in
Pan, prequel della storia di Peter
Pan:
Mentre cresce l’attesa al debutto di
Once Upon a Time 5, il produttore e showrunner
Adam Horowitz ha rilasciato in un’intervista molti
dettagli sul personaggio in arrivo di Merida.
Infatti, il produttore ha anticipato
che l’episodio 5 della quinta stagione sarà dedicato completamente
a questo personaggio. Inoltre il quinto episodio si intitolerà
proprio The Bear and the Bow, ovvero il titolo
che in principio aveva The Brave – Ribelle. Dunque con ogni
probabilità vedremo il personaggio priprio in questo episodio.
C’era una
volta (Once Upon a Time) è una serie
televisiva statunitense di genere fantasy, in onda
sulla ABC dal 23 ottobre 2011. La serie è
liberamente ispirata a leggende e ai racconti classici
della letteratura fantasy e soprattutto delle fiabe,
ma impostati al giorno d’oggi, facendo spesso riferimento
ai film d’animazione Disney tratti dagli stessi, da cui
si riprendono nomi, personaggi e luoghi specifici.
Nel 2013 ne è stato tratto
uno spin-off: Once Upon a Time in Wonderland.
Brutte notizie per i fan di Hulk.
Mark Ruffalo, attore che interpreta il verde
personaggio Marvel, ha confermato che non farà
parte di Captain America Civil War,
anche se faceva parte della prima bozza di
sceneggiatura.
Ecco cosa ha detto Mark
Ruffalo a proposito dell’esclusione di Hulk:
La ragione è troppo grande per essere rivelata in questo film.
Ero nella sceneggiatura, ma poi hanno tolto il mio personaggio. Non
vogliono rivelare dove si trova e perché. Io non so nemmeno se Hulk
tornerà presto.
Sicuramente Hulk avrà un ruolo
importante da svolgere in Infinity War,
ma nonostante Civil War sia già infarcito
di altri eroi Marvel non avrà tra questi Bruce
Banner. Scopriremo presto il motivo di questa esclusione.
Vi ricordiamo
che Captain America Civil War sarà
diretto da Anthony e Joe Russo e vedrà nel cast
Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo,
Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film uscirà il 6 maggio
2016.
Molte diventano celebri proprio per
una scena audace, altre si affidano semplicemente al talento, ma
tra queste ci sono quelle che categoricamente, almeno fino a ora,
non hanno mai ceduto alle lusinghe di una scena senza veli. Ecco le
attrici che hanno detto NO al nudo sul grande schermo:
[nggallery id=2006]
Per chi volesse obbiettare in merito
alla famosa scena di Jessica Alba in doccia in
Machete Kills oppure a quella in
Jennifer’s Body di Megan
Fox, nel primo caso si tratta di CGI (Alba indossava
reggiseno a fascia e culotte, eliminati poi in post produzione),
nel secondo la Fox indossa dei copri capezzoli, per cui non si può
parlare di nudo.
È stato pubblicato online da Sony
Pictures, il poster ufficiale di The 5th
Wave, film thriller la cui uscita è prevista per il
29 gennaio 2016. Ve lo mostriamo:
Diretto da J.
Blakeson e basato su una sceneggiatura di Susannah
Grant, The 5th Wave vede
protagonista la giovane Chloe Grace Moretz. Nel
film quattro ondate di attacchi mortali hanno lasciato la Terra
decimata. Contro un muro di paura e disperazione, la 16enne Cassie
è per strada cercando di salvare se stessa e il suo fratellino più
piccolo. Mentre si prepara per la quinta e inevitabile andata di
attacchi, Cassie incontra un giovane uomo che potrebbe essere la
sua ultima speranza.
La Marvel Studios ha diffuso le prime scene
di Agents of SHIELD 3, l’attesissimo
terzo ciclo di episodi della serie televisiva di successo targata
ABC/Marvel Studios.
Il network americano della
The CW ha diffuso il full trailer di
Arrow 4, l’attesissimo quarto ciclo di
episodi della serie televisiva di successo con protagonista
Stephen Amell.
Arrow è una serie
televisiva statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia
Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da
DC Comics. Viene trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW.
In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione su Italia 1
dall’11 marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in
Italia la seconda stagione su Italia 1, anche se precedentemente la
versione sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata
trasmessa dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.
La serie segue le avventure del
playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su
un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa,
a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come
“l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la
corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in
una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso
delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile
maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e
scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente
Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad
uno i criminali.
E’ stato presentato oggi a
Venezia 72 alla stampa il film italiano
L’attesa di Pietro
Messina. Il film, il primo dei quattro registi
italiani in concorso è stato accolto in sala da applausi.
Protagonisti Juliette Binoche, Lou de Laâge, Giorgio
Colangeli, Domenico Diele, e Giovanni
Anzaldo.
Tra le grandi stanze di una vecchia
villa siciliana segnata dal tempo, Anna trascorre le sue giornate
in solitudine. Solo i movimenti di Pietro rompono il suo silenzio.
Improvvisamente si presenta alla sua porta Caterina, una giovane
donna che sostiene di essere la fidanzata di Giuseppe, il figlio di
Anna. Ad invitarla in Sicilia per trascorrere insieme qualche
giorno di vacanza è stato proprio lo stesso Giuseppe ma nessuna
delle due donne sa dell’esistenza dell’altra. Per di più Giuseppe
non è presente. Nessuno sa dove sia andato, anche le sue cose sono
tutte nella sua stanza e viene da pensare che forse molto presto
tornerà. I giorni però passano, le due donne lentamente imparano a
conoscersi e l’intero paese prepara la tradizionale processione di
Pasqua.
Dc Entertainment ha pubblicato
online una nuova immagine della batmobile, che vedremo
in Batman v Superman Dawn of
Justice.
Ben Affleck sarà al
volante della batmobile più sofisticata mai vista sul grande
schermo. Questa bestia di 7.000 chili è lunga 20 piedi e
larga 12 piedi e può raggiungere la velocità di 205 MPH (Circa 330
Km/h). Ha anche un’importante potenza di fuoco con le sue torrette
mitragliatrici calibro 50, oltre a grande compattezza difensiva,
dato il sistema di protezione antibalistica.
Ricordiamo
che Batman v Superman: Dawn
of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer. Nel film saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v Superman: Dawn
of Justice arriverà nelle sale di
tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Il Force Friday è arrivato, e con
l’evento sono online anche tantissimi video del nuovo
merchandising Star
Wars. Ecco alcuni dei prodotti più
interessanti, pronti ad arrivare sul mercato nelle prossime
settimane:
Bladebuilder Lightsaber Jedi
Master Playset:
Kylo Ren and First Order Stormtrooper
figures:
https://www.youtube.com/watch?t=107&v=0IdpmdZlHTc
LEGO Star Wars Poe’s X-Wing:
Hot Wheels Star Wars Escape From Jakku
playset:
Micro Machines First Order Star Destroyer:
Star Wars Elite Series Die Cast Action
Figures:
Sphero BB-8 and LEGO Star Wars Millenium
Falcon:
NERF First Order Stormtrooper Blaster:
https://www.youtube.com/watch?v=PY9d3awTJUE
Star Wars Episode VII: The Force Awakens
costumes:
Star Wars Battle Action Millenium Falcon:
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Star Wars Il Risveglio della Forza
uscirà sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che
include il ritorno di Mark
Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark
Hamill,Anthony Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John Boyega, Daisy Ridley, Adam
pilota, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita Nyong’o, Gwendoline Christie e Max
von Sydow.
Dopo Johnny Depp,
idolo delle folle (qui trovate foto, recensione e interviste),
arriva Eddie Redmayne, giovane premio Oscar che,
appena dismessi i panni dell’astrofisico Stephen
Hawking, si tuffa a capofitto in una storia dolorosa e
moderna, quella raccontata in The Danish
Girl da uno che di premi e riconoscimenti se ne
intende molto, Tom
Hooper.
eddie redmayne
È la storia del primo uomo che
affrontò un intervento chirurgico per diventare donna, nella
Copenhagen degli Anni 20, una storia di estrema attualità e di
straordinario trasporto emotivo che non mancherà di destare
scalpore e emozionare il pubblico.
Con lui il nuovo volto del cinema,
Alicia Vikander, giovane attrice che dovremo
abituarci a vedere su grande schermo sempre più spesso.
Ecco gli scatti del red carpet di
questa sera, al Festival di Venezia, durante il quale
Johnny Depp si è regalato ai fan con grande
generosità. Con lui sul tappeto rosso fuori alla Sala Grande
c’erano il regista di Black
Mass (leggi la recensione), Scott
Cooper, Joel Edgerton, Dakota Johnson e
la moglie di Depp, Amber Heard.
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(Foto di Aurora
Leone)
La 72ª edizione della Mostra
internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al
12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera
e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
La madrina della rassegna sarà
l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma
alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza
stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma.
Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar
Kormákur.
La giuria sarà presieduta dal
regista messicano Alfonso Cuarón.
Oggi al Lido di Venezia è stato il
grande giorno di Johnny Depp e di
Black Mass, film di Scott
Cooper presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema in
corso.
Di seguito potete vedere 37 immagini
dal film, tra screen e foto dietro le quinte:
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A dirigere il biopic sarà
Scott Cooper che potrà contare su un cast
sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch
nel ruolo del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore,
Kevin Bacon, Dakota Johnson,
Sienna Miller, Joel Edgerton,
Jesse Plemons e David Harbour. Se
pochi giorni fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è
la volta del trailer del biopic drammatico che la Warner Bros
distribuirà in America il 18 settembre.
Black
Mass, adattamento per il grande schermo del saggio
dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil
(New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and
the Irish Mob) sarà lanciato in occasione della stagione dei
premi. Già si parla benissimo della performance
di Johnny Depp, che potrebbe così rilanciare
la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno ricevuto
riscontri di critica e di pubblico.
Il film prende spunto dal romanzo di
Uzodinma Iweala che racconta la storia di Agu, un
ragazzino che viene arruolato in milizie mercenarie quando nel suo
Paese scoppiala guerra. Elba interpreterà il Comandante che guida
il gruppo di guerriglia.
Ecco il primo inquietante poster di
Leatherface, film prequel di
Non Aprite quella Porta con protagonista,
come da titolo, colui che sarebbe diventato il temibile Faccia di
Cuoio negli anni dell’adolescenza.
La storia parte con il giovane
protagonista, interpretato da Sam Strike, rinchiuso in una
struttura psichiatrica.
Con il leggendario film di
Tobe Hooper, tre sequel, un remake, un prequel al
remake e un sequel diretto ambientato nei nostri giorni, questo
sarà l’ottavo film del fortunato franchise.
Diretto dal
francese Julian Maury,
Leatherface uscirà negli USA nel 2016 e
avrà trai protagonisti Stephen Dorff, Vanessa Grasse,
Sam Strike e Lili Taylor.
Chris Evans sta
promuovendo Before We Go, film in cui
recita al fianco di Alice Eve e che segna il suo
debutto alla regia. Durante le interviste l’attore ha avuto anche
modo di parlare della fine, che si vede all’orizzonte, della sua
esperienza nei panni di Captain
America.
“È terrificante pensare che sia
tutto quasi finito” ha dichiarato Evans. Il nostro Cap è
infatti agli sgoccioli del suo contratto in casa Marvel, dopo Il Primo
Vendicatore, The Avengers, The Winter Soldier, Avengers Age of
Ultron e Civil War, che ha
appena concluso la lavorazione. Il primo accordo, firmato per sei
film, si chiuderà quindi con un’altra partecipazione che sarà
Avengers Infinity War Parte I.
Preoccupati?
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Lo schieramento di Cap sarà formato
da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco. Quello di
Iron Man invece da Vedova Nera, War Machine, Black Panther e
Vision. Al momento non è ancora chiaro che parte prenderanno
Spider-Man e Scarlet Witch.
In attesa di nuovi
dettagli in merito ricordiamo che Captain America: Civil
War sarà diretto da
Anthony e Joe Russo e vedrà
nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo,
Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film
uscirà il 6 maggio 2016.
Ecco i nuovi poster di
Star
Wars il Risveglio della Forza in cui possiamo
vedere tutti i nuovi personaggi, tra cui Finn e Rey, ma anche
Captain Phasma e Kylo Ren, oltre agli Stormtrooper e il caro
vecchio Chewe.
Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà
sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Mark Hamill, Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill,Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline Christie e
Max von Sydow.
Dopo David Bradley,
che da buffo bidello di Hogwarts si è trasformato in Walder Frey,
l’uomo più odiato dei Sette Regni, e dopo la Signora Granger
interpretata brevemente da Michelle Fairley,
compianta Lady Tully-Stark, il cast di Game of Thrones
6 accoglie un nuovo attore che si è fatto le ossa nel
franchise di Harry Potter.
Stiamo parlando di Freddie
Stroma, che in Harry Pottere
il Principe Mezzo Sangue è stato l’agguerrito Cormac
McLaggen, desideroso di strappare Hermione e il posto da portiere
nella squadra di Quiddich a Ron Weasley, e che invece in
Game of Thrones interpreterà Dickon
Tarly, fratello minore dell’amatissimo Sam (John
Bradley) e erede di Lord Tarly.
Tutto ciò che sappiamo di questo
nuovo personaggio è quello che Sam ha raccontato a Jon nei romanzi
di Martin, ovvero che è un giovanotto robusto e capace con la
spada, che è stato da sempre preferito dal padre per le sue doti
nell’arte della guerra e che Sam è stato costretto dal padre
ad arruolarsi nei Guardiani della Notte per permettere al più
giovane fratello di diventare il suo erede.
Nel cast di Game of
Thrones 6 tornano Peter Dinklage, Lena
Headey, Emilia Clarke, Nikolaj Coster-Waldau, Kit Harington,
Natalie Dormer, Maisie Williams e Sophie
Turner.
Trama: Le estati durani
decenni. Gli inverni possono durare anche una vita. E la battaglia
per il Trono di
Spade continua. Da sud, dove il calore genera trame, passioni e
intrighi, alle vaste e selvagge terre orientali, in cui una giovane
regina solleva un esercito. Per tutto il tempo, nel gelido nord,
una parete di 800 metri di ghiaccio protegge precariamente il regno
devastato dalla guerra dalle forze oscure che si trovano al di là.
Re e regine, cavalieri e rinnegati, bugiardi, signori e uomini
onesti… giocano tutti il ‘gioco dei troni’.
Una serie originale sulla base dei
best-seller di George RR Martin, la saga de Le
Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.